Restó un attimo sovrappensiero alla spiegazione di Masao: ok, allora forse aveva valutato male la cosa. « Ok, allora é un pó come ero io i primi tempi che aiutavo i miei genitori al locale... mia madre mi buttó a preparare i takoyaki nel davanti del locale davanti a tutti. Sono facili e veloci da preparare ma proprio per questo la gente spesso e volentieri ti fissa ogni singolo istante.» commentó, con un sorrisetto vagamente nostalgico. « O quando sono andato a fare dolci in quell'asilo, dopo l'attacco del culto. I dorayaki piú difficili della mia vita, con davanti una trentina di bambini di 5 anni.» aggiunse dopo un attimo, sovrappensiero. Sí, il sentirsi sovrappensiero anche se si sapeva di esserne capace era una descrizione adatta: li aveva fatti tremila volte quei dolci, ma c'era sempre qualcosa che poteva fregarti. Dal silenzio e il tempo insolitamente lungo che Masao impiegó a tirare fuori quelle lattine di birra intui che per l'altro era comunque un argomento difficile da affrontare: si limitó ad annuire, senza voler spingere troppo l'argomento. « Appena la risento, certo.» rispose. Restó a lungo in silenzio alla successiva considerazione dell'altro sul suo quirk. « All'inizio lo facevo, per allenarmi ad... aumentare la resistenza. Passavo intere serate con il quirk appena attivato, un pó come tenere i muscoli contratti... ha aiutato nel riuscire a gestire il quirk per piú tempo, ma di solito ne uscivo a pezzi e con mal di testa terribili. Il fatto é... che non so se questo abbia aiutato in un senso ma fatto male in un altro. E non sono sicuro di voler... rischiare tutto in quell'ipotesi.» rispose infine, prendendo un sorso di birra e posandola poi al suo fianco, passandosi una mano tra i capelli. « Mi hanno detto chiaramente che potrei avere altre crisi come quella di ora, e che ad ognuna aumenterebbe il rischio di... cedere completamente, prima o poi.» aggiunse. Un altro lungo silenzio, il capo chino. « ... forse dovrei davvero prendere quelle pillole anti-quirk. Sono la soluzione piú sicura. E... rinunciare a tutto... questo.» confessó infine, a bassa voce.
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