Wrath

Adventure Mode per Gaudenzio Severium e Cursed Dragon

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    The Chesapeake Ripper

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    The Alchemist ( ) - Adventure Mode - James Kregan - Yuuei
    «Fear is the path to the dark side. Fear leads to anger. Anger leads to hate. Hate leads to suffering»
    Ragazzini per i corridoi, risate e grida che risuonavano ogni dove, insegnanti che si spostavano in mezzo ad ovazioni continue. Lui cammina mischiandosi tra di loro, ormai sono mesi e mesi che fa parte di quel sistema senza sentirsi realmente ingranaggio del meccanismo. Lui è il tumore, la massa ribelle nata dalla stessa madre delle cellule sane, ma nessuno s’è mai preoccupato di comprenderlo, di notarlo. Come ritenerlo diverso? Ha una massa confusa di capelli neri come tanti altri ragazzi, indossa la divisa della scuola con molto decoro, volto curato, occhi vispi nel loro colore ambrato. Un ragazzo come altri, un altro mostro allenato per fare da cane al Governo, per eliminare quello che temono. Questo sono gli eroi, no? Bestie da sguinzagliare per uccidere l’uomo nero sotto il letto. La vita gli aveva insegnato cosa fossero quei paladini che “proteggevano” la pace. Il padre era un eroe. Non quelli che si vedevano alla televisione, non era abbastanza capace e famoso per finire in prima pagina, ma bensì un semplice guardiano di zona. Si occupava di catturare ladruncoli, fermare ragazzini che scappavano di casa, piccoli criminali e cose del genere: nulla di che, in fin dei conti. Eppure la sua presenza sola riusciva a rendere quel piccolo luogo più sicuro, lo rendeva felice. Non tutti sono nati uguali, non tutti sarebbero diventati eroi come Stark o Hawkeye. A lui questo non importava, era semplicemente interessato a rendere il mondo un posto migliore, nel suo piccolo, per la sua famiglia. Lui, però, ricorda come tutto cambiò: come la sua vita fosse precipitata in una voragine di tenebra. L’allarme risuonò per tutta la casa: stava avvenendo uno scontro ben più che violento nel quartiere ed il loro protettore era ancora a letto. Iron Man, Heisenberg, una giovane Regina dei draghi e Violet Evergarden stavano duellando contro un’intera gang criminale. Nonostante l’abilità superiore degli eroi, la quantità di avversari era immensa e la massa avrebbe persino potuto sopraffare la qualità. L’uomo si vestì più in fretta possibile ed uscì per strada, pronto a combattere. Non era e non sarebbe mai potuta essere una battaglia al suo livello: proiettili che vagavano caoticamente, raggi che sfrecciavano in aria, fiamme che bruciavano ogni cosa davanti a sé, esplosioni. Ci mise del proprio ma non servì a nulla quel che tentò di fare: dopo poco, il tristo mietitore prese la sua vita lasciandolo a terra, il corpo spezzato dal piombo e dalla fatica. Tutto finì con la vittoria degli eroi una volta che la gang venne ridotta a pochi elementi più volonterosi di sopravvivere che di morire per la loro causa. Lui fu il primo a trovare il corpo del padre, fu il primo a gridare il suo nome cercando luce in fondo alle iridi vuote dell’uomo. La madre era morta di parto dandolo alla luce ed il padre era morto in nome del proprio ideale: Lui, ora, era solo. Nei giorni seguenti lesse i giornali, guardò i telegiornali ed ascoltò i servizi radiofonici e nessuno, nemmeno vagamente, accennò mai al nome dell’uomo come membro del gruppo che fermò quella gang. Dall’alto del loro Olimpo, gli eroi risplendevano di gloria pura mentre il suo sacrifico venne dimenticato. In Lui crebbe la rabbia, crebbe la furia, crebbe l’odio, crebbe la paura: quella era la considerazione del mondo per coloro che si battevano per proteggerlo? Perché difendere persone per le quali si sarebbe solamente carne da mandare al macello? Da quel giorno la sua vita venne dedicata al distruggere quel sistema corrotto e far provare anche agli dei cosa volesse dire cadere con la faccia nel fango. Prima o poi anche loro sarebbero dovuti precipitare tra i comuni mortali e sarebbe stato Lui a farceli arrivare. L’iscrizione alla Yuuei, le belle facce a quelle persone che avevano lasciato morire il padre, la dimostrazione parziale delle sue capacità, la finta passione per l’eroismo: tutti passi necessari per far capitolare dall’interno quel mondo corroso. “Un impero distrutto dai nemici può essere riforgiato, uno che crolla dall’interno non ha possibilità” si ripeteva come un mantra guardando il soffitto del sudicio stanzino in cui dormiva, fornito gentilmente come casa per il povero orfano. Quel giorno sarebbe stato il principio della fiamma che avrebbe raso al suolo ogni cosa: era il giorno di sfruttare le loro creature, di iniziare la ribellione. Nei giorni precedenti ha fornito, sotto mentite spoglie, alla Yuuei l’indirizzo in cui si sarebbe dovuta nascondere la nuova gang criminale sgominata tanti anni prima nella quale era entrato per avere informazioni di prima mano. Al solo sentore di piatto ricco di criminali da arrestare, ecco che tutti i docenti del liceo partirono per quel covo dove avrebbero trovato pane per i propri denti. L’obbiettivo non era quello di eliminarli così, sarebbe stato impossibile per la già sola presenza di All Might, ma di sfruttare un prototipo di Stark. Scodinzolargli attorno aveva dato i suoi frutti, s’era fidato al punto tale da mostrargli una macchina che, se attiva, avrebbe potuto tranquillamente stravolgere gli equilibri del mondo così come lo conoscevamo. Nell’innaturale silenzio della scuola, cammina verso il laboratorio dell’uomo d’acciaio. Una volta finalmente dentro, rimase davanti a quella macchina quasi in contemplazione. La scintilla era davanti a Lui, gli sarebbe bastato allungare una mano per toccarla. Il computer è poco distante, qualche minuto ed avrebbe potuto scatenarla liberando il caos in quella gabbia dorata d’ipocrisia. Un rumore alle sue spalle, la porta del laboratorio s’è aperta: il panico, per qualche secondo, pervade il suo cuore. Si gira lentamente e fronteggia sorridendo due sue compagni di scuola: “Ciao, ragazzi! Anche voi qui?”. Ha imparato a recitare bene, sa come convincere d’essere un bravo ragazzo. Dietro tiene le mani, il quirk già attivato e pronto allo scontro caso fosse: non può fermarsi ora, quando avrebbe potuto avere un’altra occasione del genere? “Cosa ci fate qui? Stark è in missione ora, dovete dirgli qualcosa?” chiese lanciando loro un’occhiata intelligente, di quelle che tanto gli insegnanti apprezzavano. Quello era uno stallo alla messicana: i due ragazzini appena arrivati alla porta a bloccare l’uscita, Lui davanti alla creatura dell’uomo d’acciaio, il nuovo Prometeo. Spostò leggermente i piedi in una posizione comoda in caso di duello, sentiva la tensione crescere e diventare palpabile ad ogni secondo che passava. “Allora, chi per primo?”.
    the heart is deceitful above all things,


    Buonasera a tutti, cari telespettatori e telespettatrici! Dunque, voi, il come m'è indifferente, siete stati incaricati di portare nell'ufficio di Stark un faldone di documenti e, una volta entrati, incontrate James Kregan. A voi carta bianca, adesso! Attaccherete? Userete la diplomazia? Chissà, non posso prevederlo! A voi le scelte, a me gli esiti. Qualche informazione:
    Laboratorio/Ufficio di Iron Man
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    La vita alla Yuuei finalmente era iniziata per il giovane Ryuga, ancora non gli sembrava vero di poter finalmente percorrere quei corridoi, di potersi finalmente immergere in quel mondo. Quello era un sogno che si avverava.
    I giorni passavano veloci mentre il giovane faceva conoscenze sempre nuove e imparava sempre meglio a controllare il suo potere, crescendo giorno per giorno.
    Era una giornata calda e soleggiata, la luce pervadeva la scuola entrando dalle finestre e irradiandone il suo tepore fra i banchi di scuola. Il giovane eroe stava allegramente camminando per i corridoi, mentre chiacchierava con un paio di suoi compagni di scuola, era finita da poco la lezione e non ce ne sarebbe stat un’altra, per cui erano tutti rilassati e tranquilli.
    Ryuga stava chiacchierando con i suoi amici e discutevano di un avvenimento importante, sembrava che alcuni professori fossero andati in missione, non si sapeva bene perché ma le teorie più fantasiose avevano iniziato a circolare per la scuola, per cui anche loro cavalcando l’onda del pettegolezzo si davano da fare a ipotizzare.
    Una voce attirò l’attenzione del gruppetto di ragazzi, un loro insegnante fece cenno a Ryuga di avvicinarsi a lui, questi non se lo fece ripetere due volte e lo raggiunse, chiedendosi cosa volesse da lui.
    Una volta che fu al suo cospetto scoprì che gli serviva un aiuto per un compito importante, subito Ryuga accetto di aiutarlo visto che sembrava veramente importante e quindi lo segui fino ad un aula lì vicino.
    Quando fu dentro notò che vi era già un ragazzo che li attendeva. Ryuga si apprestò a presentarsi.


    - Piacere Ryuga.

    Il professore prese parola e gli spiegò che aveva bisogno di loro due per portare dei pesanti plichi di documenti da quell’aula fino all’ufficio del professor Stark.
    I due non ebbero molta scelta, Ryuga fece quanto gli fu richiesto e portarono i pesantissimi documenti fino a quell’ufficio.
    Una volta dentro però scoprirono che non era vuoto come il professore gli aveva detto, infatti vi era un giovane ragazzo che alla loro comparsa si voltò, Ryuga poté notare che si trattava di un loro compagno di scuola, lo aveva già visto altre volte in giro per la scuola.


    - Ehi ciao, scusa il disturbo non pensavamo di trovare qualcuno qui, ci hanno chiesto di portare questi documenti qui in ufficio. Tu invece che ci fai qui? Il professore per l’appunto è fuori in missione e stiamo facendo i suoi galoppini.

    Ryuga non sospettava minimamente che il ragazzo avesse cattive intenzioni, perché avrebbe dovuto averne, ma più lo osservava più la sensazione che qualcosa non andasse lo iniziava a tarmare, le sue sensazioni non sbagliavano mai, per quello gli aveva posto quella domanda riguardante il perché si trovasse li pure lui.
    L’aria si fece tesa, sembrava che Ryuga avesse spiazzato il suo interlocutore, difatti quest'ultimo se ne uscì con una strana frase che non piacque minimamente a Ryuga, perché sembrava palesemente una sfida.


    - Cosa intendi con questo? Cosa vuoi fare?

    Ryuga serrò i pugni aspettandosi una reazione sconsiderata da parte del ragazzo, guardò il suo compagno che aveva portato i documenti ci lui e poi ritornò a guardare il giovane sconsiderato, pronto a reagire a qualsiasi cosa fosse successa.

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    Le giornate alla Yuuei proseguivano come nella norma anche avvolte si doveva fare attenzione a chi si aveva dinanzi perché poteva capitare di ritrovarsi a discutere con dei bulletti che non avevano altro che l’intenzione di menare le mani e recare disturbo al ragazzo, dopo aver ricevuto un messaggio da uno dei professori, si reco presso un’aula in attesa di capire la situazione ma poco dopo la risposta arrivo dato che un ragazzetto insieme ad un Professore arrivarono nell’aula; Lo sguardo di Nocturne si porto su entrambi e dopo aver ascoltato le parole di ryuga dove rivelava il suo nome il giovane mascherato si posto avvicinandosi a loro e con voce ovattata dalla maschera andò a dire:


    Salve Ryuga e salve a lei professore , io sono Nocturne piacere di conoscerti

    Dice verso Ryuga mentre si riporta in silenzio in attesa che la voce del professore giunga a dare le spiegazioni necessarie a spiegare come mai quei due ragazzi fossero lì, ciò non tardo ad arrivare perché il professore chiarì immediatamente il tutto dando loro dei pensati Plichi di documenti con la consegna di portare tale documentazione da quell’aula sino all’ufficio del professor stark.

    Senza nessuna possibilità di scegliere se farlo o meno mi diressi insieme al mio compagni di scuola senza fiatare verso l’ufficio segnalatogli.

    Giunti alla meta e entrati nell’ufficio vide che non era vuoto oltre alle invenzioni di stark vi era un giovane ragazzo che si volto poco dopo la comparsa sua e di ryuga, guardando quel ragazzo vide che era un loro compagno di scuola, lo aveva notato altre volte in giro per la scuola, sentendone le varie domande come il suo compagno di plichi andò a dire:

    salve, come il mio compagno ha già detto mi scuso anche io per il disturbo non sapevo ci fosse già qualcuno, si si ho sentito che il professore è fuori per una missione, le voci girano e non serve che anche tu ci facessi notare la cosa

    Fermo per un secondo il suo dire e lo sguardo si porto su ryuga non sospettando minimamente le intenzioni del ragazzo trovato nell’ufficio per questo rimase calmo e con un atteggiamento rilassato , ma quando le nuove parole di quel ragazzo che si trovava dinanzi a noi arrivarono seguite da alcune domande di ryuga il giovane granchi rapido il collo e si porto un passo indietro rispetto a ryuga e dopo aver guardato il suo compagno gli fece un gesto cercando di fargli capire di fare attenzione dato che non sapeva cosa sarebbe potuto accadere , inoltre, tirandosi in dietro inizio a concentrarsi lasciando che ogni immagine nella sua mente svanisse e non ci fosse nessun elemento di disturbo così da essere pronto ad ogni situazioni che poteva capitargli di dinanzi da quella più aggressiva a quella più calma


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    James sorride, ridacchia ed alza le mani al cielo: “Hey, hey, hey! Piano, ragazzi: cos’è tutto questo nervosismo? Era solo una domanda per sapere chi di voi due volesse rispondere, vi volevo evitare delle ripetizioni”. Non sa perché ma quei due hanno un’aria strana, sono sospettosi e non si spiega il perché. Sa che non può lasciarli andare, non ora che l’hanno visto. Li lascia fare, posano i due faldoni ed appena voltano le spalle per andarsene attiva il proprio quirk. Dal suo corpo inizia a fuoriuscire del fumo nero ed intorno ai loro piedi inizia a scorrere fluida la stessa sostanza gassosa assorbendoli poco a poco. Kregan sa di non poterli trattenere per troppo tempo, non dovendo poi usare il suo quirk di nuovo per fuggire. I ragazzi precipitano dunque nel vuoto: ogni cosa attorno a loro è pura tenebra. Non ci sono pareti, non ci sono pavimenti veri e propri, l’unica cosa che occupa lo spazio è questa totale oscurità. Non sanno come uscire, dovranno applicare tutto loro stessi per trovare una via di fuga da quella voragine d’oscurità. Nel frattempo, però, da quelle tenebre sgorgano delle creature antropomorfe che iniziano a scagliarsi contro di loro tentando di afferrarli con le loro lunghe dita. Per quanto veloci e forti, basta poco per disgregarli e farli svanire. Il problema è la quantità: orde ed orde iniziano a scagliarsi contro i due ragazzi. Nel frattempo, James sta, in un bagno di sudore e fatica, cercando di attivare il macchinario di Stark.

    Aveste dei dubbi, mandatemi un MP :3
    Scusate ancora per l'attesa ç-ç
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    Il ragazzo sembrò stupito dalla reazione dei ragazzi.

    “Hey, hey, hey! Piano, ragazzi: cos’è tutto questo nervosismo? Era solo una domanda per sapere chi di voi due volesse rispondere, vi volevo evitare delle ripetizioni”.

    Ryuga si sentì un po’ stupido per aver frainteso quello che il ragazzo voleva.
    Guardò il suo compagno di trasporti e portò i documenti al tavolo del professore, scusandosi con il ragazzo.
    Poi si avviò verso l’uscita dell’ufficio, dando le spalle al ragazzo, ma ancora con il sospetto in corpo, non era convinto del tutto.
    Il sospetto era fondato però, perché mentre si stava dirigendo verso la porta una sostanza nera e gassosa arrivò da dietro di lui.


    - ma cosa??

    La sostanza nera iniziò ad assorbire lui e il suo compagno di trasporti, si assorbirli, perché i due vennero risucchiati dal pavimento, o almeno questo parve a lui, i due vennero risucchiati in una dimensione oscura, fu tutto buio per loro, oscurità ovunque.
    Ryuga si sentiva fluttuare nel nulla fino a che non tocco una parte solida ma invisibile per lui, subito si mise dritto e guardò su verso la direzione da dove era arrivato, ma nulla oscurità perenne.
    Improvvisamente tutto attorno a loro arrivarono lentamente delle creature nere e spaventose, puntarono a loro, sicuramente per ucciderli.


    - Bastardo!

    Riportò il suo sguardo verso l’alto cercando di studiare il luogo in cui erano capitati alla ricerca di una possibile uscita, ignorando i mostri che stavano arrivando.
    Nel riportare lo sguardo verso l’alto l’intero suo corpo mutò e divenne pura elettricità, propagando così luce tutto attorno, in modo da poterci vedere meglio, ma al contempo lo fece anche per rendersi immune agli attacchi fisici delle bestie d’ombra e fargli ingenti danni se solo provavano a toccarlo.
    Così fu, le creature provarono ad afferrarlo probabilmente non capendo cosa lui fosse e al solo contatto con l’elettricità di cui era composto Ryuga esse vennero folgorare e svanirono.



    - Nocturne stai attento a quelle bestie! Se non usciamo da qui siamo morti e se restiamo qui siamo morti, non abbiamo molte scelte...

    Sperava che il suo compagno di disavventure lo aiutasse a trovare una soluzione in fretta.

    Azioni: Attivazione tecnica Shushin -30, con essa Ryuga sfrutta il fatto di essere intangibile si danni fisici visto che è elettricità pura, è un’arma doppia sia difensiva che offensiva.
    Analizza la situazione e cerca una via di fuga.

    Energia: 100-30=70
    Danni: medi a chiunque lo tocca
    Stato : in forma perfetta.


    Edited by cursed_dragon - 5/3/2018, 10:49
     
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    Lo sguardo di nocturne rimase fisso sul ragazzo che era presente nell’ufficio di stark e ne ascolto le parole, senza dire nulla andò posai i documenti insieme a ryuga sul tavolo del professore e nel nostro andarcene via da quella stanza tutto cambio dato che quell’ambiente dove ci trovavamo mutò dato una sostanza nera e gassosa si mosse arrivando da dietro di lui e iniziò ad assorbirlo poco a poco e in quel momento l’unica cosa che percepii era il vuoto e tutto in torno a lui ogni cosa era pura tenebra. Non vi erano pareti, non vi erano pavimenti veri e propri ma una totale oscurità.

    Quella situazione era talmente strana e assurda che la mente del ragazzo non riusciva a darne una spiegazione razionale ma ciò peggiorò quando da quella oscurità che non dava modo di fuggire dato l’impossibilità a vedere bene cosa ci fosse intorno fuoriuscirono delle strane creature nere e spaventose che puntarono contro di lui con l’intenzione forse di ucciderli.

    Vedendo il suo compagno studiare l’ambiente circostante dove adesso si trovavano lo lascio fare dato che per lui al momento vi era solo buio e ciò gli impediva di comprendere a pieno l’ambiente inoltre non poteva cercare una via di fuga da quel luogo perché la sua mente inizio a concentrarsi subito dopo che riga gli andò a dire di fare attenzione a quegli esseri che si stavano dirigendo verso di lui.

    Lascio che la sua mente si concentrasse al meglio sull’energia che fluiva all’interno del corpo del ragazzo in modo tale da rivestire lo stesso con un’armatura di pura energia ki che se fosse stata abbastanza lo avrebbe dovuto proteggere da quell’orda di nemici, nel mentre che la mente del giovane si concentrava per generare quella tecnica dissi in risposta di ryuga

    si ha ragione ryuga non abbiam molta scelta ma dobbiamo comunque trovare una soluzione a tutto questo io al momento non posso pensare ad una soluzione dato che la mia mente è concentrata sulla mia energia ma cercherò di aiutarti in qualche modo

    Terminate le sue parole fece in modo tale che quell’energia che stava concentrando ma mano fluisse in ogni parte del suo copro in modo tale da ricoprirlo tutto, dopo qualche secondo rilascio tale energia verso l’esterno e come se fosse un vestito se ne rivesti completamente attivando quella sua strana difesa fatta di pura energia dopo ciò lo sguardo e il corpo in tutto quel buio si girarono nella direzione della voce di ryuga in modo tale da capire con l’udito dove si trovasse il suo compagno .


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    Azioni: attivazione armatura spirituale
    Forza 30
    Quirk 40
    Agilità 30
    Energia:105/125
    Stato: in forma perfetta.
    Tecnica: Armatura spirituale liv1:
    Concentrando il Ki nel petto, Bruce riesce ad aumentare la propria massa muscolare al punto da indurire il proprio corpo, permettendogli di resistere a numerosi attacchi, riducendo l’entità dei danni.
    Effetto: la tecnica permette di difendersi da attacchi quirk, se il tuo quirk è superiore al doppio del quirk avversario non subisci nessun danno, altrimenti lo si dimezza. Se invece è meno della metà non ha nessun effetto.
    Costo: In Energia --> 50% del quirk base
    Mantenimento: 1/10 dell'energia spesa


    mi scuso per il posto non molto ben fatto ma avendo del sonno arretrato causa lavoro di scrutatore ho cercato di fare il possibile .


    Edited by Gaudenzio Severium - 10/3/2018, 20:23
     
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    Le creature circondano i due ragazzi continuando a ghermirli. Ormai hanno le spalle l’una contro l’altra, non importa che i due si fossero difesi alzando le loro barriere: per ogni mostro ucciso c’erano dieci pronti a prenderne il posto continuando a lanciarsi tentando di afferrarli nella loro morsa. Ancora ed ancora ed ancora ed ancora: non aveva fine quella strenua resistenza. I loro occhi gialli saettavano nelle tenebre in mezzo alle ombre lasciate dalla scomparsa dei loro simili, dei loro fratelli. Avrebbero tentato di allungare le dita affusolate per afferrarli, per anche solo scalfirli e ferirli senza però successo. Questo stallo pesa ai due: per quanto non troppo impegnativi a distruggersi, essere sotto perenne attacco non aiuta la loro causa. Alla fine, una delle creature si lancerà riuscendo ad afferrare Bruce. Non tenterà di ucciderlo brutalmente ma semplicemente si stringerà a lui sempre di più rallentandolo, quasi per permettere che tanti altri saltino addosso al ragazzo. Lui non sentirà nulla di diverso se non un lieve calore, quasi fosse quello di casa, che lo invita a lasciarsi andare: perché combattere? Perché patire quando quella dolce sensazione lo culla appesantendogli le palpebre? Perché ribellarsi all’inevitabile? Perché continuare a sforzarsi quando ci si può delicatamente lasciar andare alla pace? Tutto questo sotto gli occhi di Ryuga che verrà aggredito con ancor più fomento mentre vede davanti a sé il proprio compagno venir lentamente consumato dall’oscurità: il fato è nelle loro mani, cos’avranno intenzione di fare?
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    Era una situazione critica, Ryuga non riusciva a trovare una scappatoia da quella oscurità. La sua difesa era ottima e resisteva a quelle creature, lo stesso non si poteva dire per il suo compagno di disavventure, che se pur resistendo agli assalti stava per essere sopraffatto dal numero spropositato di bestie.

    ”Devo trovare una soluzione a tutto questo... se siamo arrivati da lì forse da lì possiamo tornare... cazzo!”

    Il suo compagno di era fatto catturare, ora era circondato dalle creature, doveva salvarlo e farli uscire da lì.

    - scusami...

    Ryuga non aveva molta scelta si mosse al fianco di Nocturne e,cambiando il suo intero corpo da elettricità a cavi taglienti, cercò di colpire le creature attorno a lui in modo da tagliarle e distruggerle. L’unica parte non tagliente era la sua mano sinistra, se il tutto fosse andato a buon fine avrebbe afferrato Nocturne con quella mano e avrebbe provato, allungando i cavi nel braccio destro diritti sopra la sua testa per dieci metri, cercando di trovare un possibile appiglio, il pavimento dell’ufficio di Iron Man per potersi issare entrambi ed uscire da quella oscurità.

    Azioni: Attivazione tecnica Wire armor -30 poi cerca di salvare Nocturne e uscire da lì allungando le braccia al loro massimale di allungo

    Energia: 70-30=40
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    Stato : inizia a sentirsi stanco.
     
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    La porta della sala computer si aprì con il suo solito scricchiolio fastidioso mentre io ero ancora concentrato nei miei pensieri. Ero lì rimuginare su una particolare modifica che avevo intenzione di apportare al mio equipaggiamento e stavo cercando delle possibili soluzioni sfruttando la rete. Cosa non facile vista la portata della mia idea, qualcosa però mi fece uscire da quel mio mondo interiore.

    Ragazzo... Cosa fai ancora qui? Hai visto che ore sono?!

    Il responsabile della sala era venuto per spegnere i computer e chiudere tutto, si era proprio fatto tardi senza che me ne accorgessi.

    Oh... Mi dispiace, ero talmente concentrato che non mi sono proprio reso conto del tempo che passava... Mi scusi

    Feci quindi per alzarmi ed andare via quando l'uomo sbirciò la natura delle mie ricerche

    Sembrano cose alquanto complicate... Non le capirei nemmeno se me le spiegasse Stark in persona...

    A quelle parole mi venne in mente un'idea favolosa, l'unico che poteva aiutarmi per quell'idea era proprio il professor Stark, lui poteva trovare la soluzione che cercavo.

    Lei è un genio... Grazie e arrivederci!

    Al che scappai via entusiasta del possibile passo avanti che stavo per raggiungere. Corsi per i corridoi della scuola stranamente deserti, per l'euforia avevo nuovamente dimenticato l'orario, e mi diressi senza pensarci due volte verso l'ufficio di IronMan. Bussai rapidamente e spalancai la porta senza nemmeno attendere risposta

    Scusi l'intrusione prof...

    Qualcosa di strano si mostrò alla mia vista, Stark non c'era ma l'ufficio non era esattamente deserto. Un altro studente stava armeggiando con una delle tante invenzioni sparse in quel luogo. Aveva un aspetto familiare, di certo lo avevo già incontrato in giro per la scuola ma non avevo mai avuto l'occasione di parlare con lui.

    Ciao, scusa il brusco ingresso... Cercavo il professor Stark... Avrei urgente bisogno di parlare con lui. Tu cosa ci fai qui?

    Osservandolo meglio notai un certo affaticamento in lui, sulla sua fronte erano palesi i segni del sudore e della fatica

    Cosa ti succede? Stai male?

    Iniziai lentamente ad avvicinarmi cercando di ricordare il suo nome

    Sei Kregan vero? James se non ricordo male... Cosa ti è successo?

    Lo osservai quindi guardingo e perplesso per ciò che stava accadendo

    Raul Garret

    Azioni: //

    Energia: 375

    Parametri: Forza 70 Quirk 100 Agilità 180
     
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    Ryuga riuscì nel suo intento liberando Bruce dalla morsa delle creature. La situazione, però, influì comunque portando il ragazzo a ferire, seppur involontariamente, il compagno: lungo tutto il corpo svenuto dello studente, quasi a macchie, sarebbero comparse leggere ustioni. La scalata dei due iniziò ma ad ogni strattone verso quell'interminabile soffitto, i mostri iniziarono a sgorgare ai loro fianchi quasi non fossero soggetti a leggi fisiche, come se quel mondo fosse governato dalla mente di un folle piuttosto che di un'entità razionale. Avessero guardato ai loro piedi, avrebbero notato come sotto di loro, ormai, ci fosse un esercito di creature, gli artigli protesi verso di loro. Ai fianchi continuavano ad essere ghermiti e la speranza, lentamente, iniziava a morire nei loro cuori. Cosa avrebbe fatto Ryuga? Avrebbe lasciato precipitare l'amico nella voragine per poter continuare la propria scalata? Era pesante, molto pesante ed incosciente: la sua vita sarebbe valsa anche la morte? Nel frattempo Kregan rimase stupito dall'arrivo di Roy. La necessità rende l'uomo ladro. “Aiut...” cercò di dire prima di un zittirsi contenendo un conato di vomito. Respiro affannato, lacrime agli occhi e cadde in ginocchio. “Mi hanno aggredito, non so per quanto potrò trattenerlo...” sussurrò prima di scoppiare nuovamente in una serie di violenti conati, le mani tremanti. “Ryuga Naito... lavora per Orochimaru, vuole questo robot ed ha assalito me e Bruce Wood quando gli abbiamo chiesto cosa ci facesse qui” borbottò, il sudore che gli scendeva copioso mentre cercava di alzarsi inutilmente. “Non riesco più a trattenerli, devo farli uscire” ed ecco che il ragazzo iniziò a vomitare un denso liquame nero dal quale emergeva un fumo scuro attraverso il quale era impossibile vedere. Dalla sua bocca, uno alla volta riemersero anche i due studenti che scivolarono lentamente su quella oscurità. Qualche secondo e tutto svanì lasciando solamente un ragazzo svenuto, uno che ansimava debolmente appoggiato al muro ed uno confuso dalla rapidità degli eventi. Kregan si sarebbe poi trascinato debolmente afferrando il corpo di Bruce iniziando a gridare: “Cosa gli hai fatto? L'hai ucciso, figlio di puttana? Rispondi, bastardo!”.
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    La visita nel laboratorio di Stark si rivelò quanto mai sorprendente, la scena a cui assistetti fu tanto macabra quanto disturbante ed inoltre il ragazzo, vistosamente affaticato, si lasciò andare in pesanti accuse dirette al mio amico Ryuga.

    “Ryuga Naito... lavora per Orochimaru, vuole questo robot ed ha assalito me e Bruce Wood quando gli abbiamo chiesto cosa ci facesse qui”

    Non ero ancora in grado di capire effettivamente cosa fosse successo, ma sta di fatto che i due sopracitati vennero praticamente vomitati da Kregan che sembrò disperarsi per un Bruce privo di sensi. Ora la domanda era, fino a che punto dovevo fidarmi? Normalmente non avrei esitato un attimo, ma il fatto di conoscere Ryuga mi ci fece pensare un attimo in più. D'altronde non solo avevo diretto io il suo esame di ingresso ma lo aveva anche affrontato in allenamento e, come risaputo, i pugni sono la miglior lingue con cui un uomo possa comunicare.

    Ryuga non farebbe mai una cosa del genere!

    Sbottai osservando l'affaticato ragazzo

    E poi se Bruce era stato aggredito con te, cosa ci faceva imprigionato in sua balia?

    Feci quindi dei passi decisi in avanti tentando di mettergli pressione

    Ryuga cosa è successo?

    Azioni: //

    Energia: 375

    Parametri: Forza 70 Quirk 100 Agilità 180
     
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    Ryuga Naito

    La mossa aveva dato i suoi frutti, era riuscito a liberare bruce ma ad un prezzo maggiore di quello che si aspettava, infatti lo aveva “leggermente” sbruciacchiato, ma o così o finiva peggio.
    Ora i due stavano pian piano risalendo verso l’uscita, per loto fortuna le braccia di Ryuga erano abbastanza lunghe per permettergli di uscire, non fu facile però perché lungo tutta la risalita vi erano quelle nere creature che li attaccavano, era un vero e proprio esercito.
    La situazione era disperata, il peso di bruce e le creature erano una combinazione micidiale. Ryuga lottò con tutte le sue forze dando fondo a tutta la sua energia.
    Dopo alcuni interminabili minuti si sentì come risucchiare da una forza misteriosa, l’oscurità come lo aveva risucchiato lo sputò fuori, gli ci volle un attimo per capire dov’era.


    - Cazzo...

    Si guardò attorno, era tornato nell’ufficio di Stark, bruce era accanto a lui più o meno salvo, il ragazzo che gli aveva aggrediti era lì e non aveva una bella cera, nella stanza assieme a loro c’era..

    - Raul? Che c...

    Ryuga fu interrotto dal ragazzo che gli aveva aggrediti...

    “Cosa gli hai fatto? L'hai ucciso, figlio di puttana? Rispondi, bastardo!”.

    Ryuga rimase letteralmente balbo, cosa stava dicendo, rimase spiazzato e no poté far altro che ridere di gusto.

    Ryuga cosa è successo?

    Ryuga lo guardò


    - Ciao Raul dammi un attimo e ti spiego tutto.

    Si alzò e si avvicinò al ragazzo e a bruce, era nero in volto.

    - Toglili le mani di dosso! Bastardo!

    Trasformò la mano in elettricità e cercò di colpire il ragazzo a piena potenza dirotto in viso. Era incazzato nero.
    Poi si sarebbe girato e avrebbe spiegato il tutto al povero Raul che di sicuro poco di stava capendo.


    - Vedi questo bastardo ci ha aggrediti alle spalle mentre stavamo uscendo da qui. Eravamo venuti a portare quei documenti che vedi sul tavolo lì, ma il professore non c’era e abbiamo trovato lui che ci ha detto essere un suo assistente e appunti mentre uscivamo ci ha aggrediti con una sorta di nebbia nera che ci ha risucchiati entrambi in un mondo di oscurità pieno zeppo di nere creature a migliaia che ci hanno attaccato. Io sono riuscito ad abbatterle ma bruce no, non so cosa gli hanno fatto.

    Azioni: Usa la rokuogan sulla faccia del ragazzo(-20)

    Energia: 40-20=20
    Stato : sfiniti e dolorante


    Rokuogan: Ryuga utilizzando il quirk elettrico trasforma il palmo della sua mano, destra o sinistra che sia, in elettricità e toccando il bersaglio stabilito lo colpisce con una scarica, scarica che non viene emessa dal corpo (no emiter), ma viene scaricata sul bersaglio per induzione, cioè l’elettricità scorre da sola dalla mano nel soggetto bersaglio. Ryuga può scegliere a sua discrezione l’intensità della scarica che riceverà il suo bersaglio, causandogli da una semplice paralisi, causata dalla elettricità che percorrendo il corpo scombina il sistema nervoso, ad una folgorazione vera e propria che può causare ingenti danni soprattutto se l’elettricità raggiunge organi vitali (es. cuore){ Liv 1 - Danno variabile in base alla scelta del voltaggio (paralisi=danno lieve, folgorazione= danno medio) - costo: lieve=5 energia, medio=20 energia }
     
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    La tecnica del ragazzo sfiorò Kregan facendolo scivolare di lato, i capelli che odoravano leggermente di bruciato. “Stai zitto!” gridò scagliando una chiave inglese verso Ryuga. “Io mi sono lasciato sorprendere, Bruce è stato abbastanza reattivo da lanciarsi contro di lui e m'ha chiesto di allontanarlo il più possibile dal suo obbiettivo. Diceva che avrebbe saputo occuparsene lui, ho cercato di dargli più tempo possibile ma a quanto pare non avrei dovuto...” sbraitò il ragazzo alzandosi faticosamente in piedi. Sapeva come farsi credere, sapeva come recitare la parte della vittima: per tutta la sua vita era stato oggetto di soprusi, quello era semplicemente un richiamo a quello che aveva provato tante volte per tanto tempo. “Roy, secondo te è un caso che fosse qui? Secondo te è un caso che abbia appena provato a zittirmi? Secondo te è un caso che l'unica persona che potrebbe darmi ragione è lì, a terra, con segni d'ustione da scariche elettriche? Io ho un quirk legato alla gravità, non potrei causare quei danni. Roy, devi scegliere a chi credere: a Ryuga o a me?” disse insinuando il dubbio. Se Ryuga l'avesse attaccato, sarebbe stato manifesto di violenza ed ostilità, tutto a favore della propria visione in cui il giovane eroe doveva diventare un criminale con l'intenzione di zittire il proprio testimone. Se Ryuga non l'avesse attaccato ma fosse stato comunque indagato, sarebbe bastato far fare loro la fine del topo nuovamente o, ancor meglio, pugnalarli alle spalle evitando problemi successivi. Se Roy gli avesse creduto, se anche vagamente fosse stato interessato ad interrogare Ryuga e questi avesse opposto resistenza, avrebbe vinto potendo sopprimere il problema. In ogni caso, avrebbe potuto girare la situazione a suo favore, sapeva recitare perfettamente. Ryuga s'era perso in una spiegazione sul perché fossero lì, cosa fosse successo loro e compagnia bella ma s'era dimenticato di un cardine: la verità è molto poco complessa. Un grido, dei validi dubbi, una supplica d'aiuto avrebbero urlato molta più verità di quanta avrebbero mai potuto fare le sue parole: quello era il saper fingere elegantemente, saper ballare con le parole. Roy sarebbe potuto divenire il più grande alleato come il più ostico nemico, tutto in mano ai dadi di dio. Kregan, in cuor suo, rideva leccandosi le labbra tanto gustoso era il momento. Sarebbe dovuto essere un piano semplice, estremamente semplice, ed invece tutto si stava dimostrando contrario alle aspettative. Senza farsi notare, non avrebbero potuto considerando il caos che adesso regnava in quel laboratorio, James afferrò da terra un bisturi nascondendolo nella manica della divisa: se mai tutto fosse andato per il peggio e uno di loro si fosse avvicinato, la sua altezza avrebbe favorito il mirare al collo per inibirne almeno uno. Quello sarebbe apparso come uno stallo alla messicana, tutto era sospeso sul filo di un rasoio: un passo e la quiete sarebbe crollata nel caos più totale. Una lama celata agli occhi di tutti, fissi a guardare coloro che credevano di conoscere. Così crollano le certezze, le sicurezze e le basi sulle quali vengono fondati gli eroi: come fare ciò che si fa sapendo di aver combattuto con e per delle illusioni? “Roy...” mormorò, gli occhi che gridavano aiuto rivolti verso il compagno. Quello era lo stesso sguardo che aveva rivolto al mondo poco dopo la morte del padre, era lo stesso dolore rievocato: quella sarebbe passata alla storia come la migliore recita che il mondo abbia mai visto. “Roy, ti prego...”.
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    RAUL GARRET




    Narrato - Parlato - Pensato



    Ciò che seguì a quel fortuito incontro fu il caos più totale, non avevo modo di accertarmi di chi dicesse la verità e chi mentisse, l'unico dato certo era che Bruce era stato ferito e che il colpevole era lì presente. Prima uno e poi l'altro dissero la loro ed ognuno poteva giustamente ostentare ragione in base alle sue parole. Ma qualcosa mi aveva lasciato interdetto. Una frase di Kregan che era quanto meno ambigua.

    ... Io ho un quirk legato alla gravità, non potrei causare quei danni...

    Dire quello quando era quantomai evidente che il suo quirk riguardava quella strana sostanza nera ed il fatto che loro due erano stati "assorbiti", cosa coerente con la storia di Ryuga, era quantomai sospetto. Non andava poi dimenticato quello che probabilmente era il fattore più importante nonchè quello che aveva davvero valore almeno per me. Ryuga era entrato alla Yuuei dopo aver preso parte al mio test, lo conoscevo bene ed avevo avuto modo di vedere a fondo il suo modo di essere, anche lui era aveva a cuore la giustizia ed il bene e volevo riporre in lui le mie speranze.

    Ebbene...

    Esorsii innalzando il braccio destro fino a dirigerlo verso Kregan, nel momento esatto in cui la direzione sarebbe stata adatta avrei cercato di colpirlo con un fulmine lineare al petto!

    Avendo dubbi con la ragione... Seguirò il cuore Kregan!

    Raul Garret - Lv7

    Attacco: 70
    Quirk: 100
    Agilità: 180
    Energia: 375-30=345
    Tecniche/Equipaggiamento usato
    CITAZIONE
    Fulmine lineare -30

    scusate eventuali errori... oggi non ci sto con la testa

    non metto la tecnica xkè non è più presente in scheda essendosi evoluta ma al tempo costava 30 e faceva danni medi da folgorazione



     
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    The Alchemist ( ) - Adventure Mode - James Kregan - Yuuei
    «Fear is the path to the dark side. Fear leads to anger. Anger leads to hate. Hate leads to suffering»
    Il fulmine illuminò la stanza colpendo il petto del ragazzo che soffocò la propria rabbia. Doveva giocare ancora con la situazione, sarebbe stato idiota mollare la spugna quando Ryuga gli offrì una così ghiotta opportunità. Il silenzio lasciva adito a dubbi, a sottili “non detto” e tarli che potevano penetrare persino nella mente dell'uomo più sicuro del mondo. La totale incapacità dell'avversario di mascherare i propri sentimenti sarebbe stata la sua chiave di vittoria. Sorrise, gioì e godette del momento in cui la saetta colpì il petto del ragazzo. Accusò il colpo in tutta la sua potenza cadendo di schiena contro una vetrina riducendola in polvere. Dopo qualche secondo di immobilità in cerca del proprio respiro, si alzò titubante mal reggendosi sulle gambe: “Hai seguito il tuo cuore, Raul...”. Quello che uscì dalle sue labbra fu a malapena un sibilo quasi spezzato dal dolore. “Ma sei sicuro di aver fatto la cosa giusta?”. Una semplice domanda per instillargli il dubbio, per penetrare nelle sue convinzioni e disgregarle mattone per mattone. Le mani tremavano ancora, gli occhi gridavano aiuto come solo quelli di un uomo disperato potrebbero e l'emotività di Ryuga l'avrebbe messo in cattiva luce. Il lampo di gioia nel vedere Kregan in quello stato non avrebbe fatto pensare positivo sulle sue azioni: “E se James avesse ragione?” sarebbe stata la domanda leggera che avrebbe aleggiato per la stanza. Raul non avrebbe potuto dubitare del suo quirk, effettivamente il ragazzo s'era dimostrato un buco nero dunque capace di agire sulla gravità degli oggetti: non aveva e non avrebbe potuto mentire su ciò, Raul avrebbe dovuto comprendere di aver dubitato di ciò che i suoi stessi occhi avevano visto. “Raul, stai facendo ciò che è giusto o ciò che vorresti fosse giusto?” disse aprendo le braccia verso il ragazzo. “Se questo è ciò che ritieni giusto, fallo adesso e fallo con certezza ma sappi che se ti stessi sbagliando, diverresti peggiore di chi ti ha portato a farlo”. Non c'era più alternativa: un tutto per tutto giocato sul filo di un rasoio. Ovviamente sarebbe stato presente un piano di riserva ma era necessario correre il rischio di non poterlo nemmeno attuare: “Sei disposto a diventare come coloro che combatti, Raul?”.
    the heart is deceitful above all things,
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