In un mare di pensieri

Combat Role Key vs Robert S. / Adventure Mode

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    cacciatore di Anomalie

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    Sera, era passato un giorno da quello strano incontro con Doppleganger, e Key aveva deciso di fare un giro per consumare l'adrenalina rimastagli ancora in circolo. Il sole in lontananza andava via via discendendo nel mare, come se anche lui, stufo del suo caldo, volesse immergersi nelle acque per trovare ristoro.

    Il ragazzo osservava silenzioso lo spettacolo mentre si godeva l'ennesima delle sue sigarette. Poche persone giravano ancora per quell'ora, e si divertiva osservando con una certa amarezza le giovani coppiette passeggiare. Sospirò tirando fuori una boccata di fumo.
    Fece poi un salto sulla sabbia, la sensazione, con le scarpe indosso era terribile da un lato, ma gli piaceva dall'altro. Era una pressione diversa che avvertiva. Riprese a camminare senza meta, trovando il luogo ideale nel quale trovare ristoro e nascondersi nella sua solitudine.

    Dietro di sè, lasciò cadere il mozzicone ancora acceso sulla sabbia. Iniziò a mordicchiarsi le labbra cercando di capire cosa il suo corpo volesse fare in realtà.

    Edited by Roy90 - 31/3/2018, 13:54
     
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    Era passato qualche giorno da quando era entrato nell'Accademia. Robert aveva senza alcun problema imparato i nomi di chiunque si fosse presentato o che fosse stato chiamato in quel modo in un dialogo che il giovane aveva potuto udire. Ma ancora non aveva legato con nessuno. Non che si fosse sforzato più di tanto...

    Perciò il primo pomeriggio libero dalle lezioni decise di lasciare l'istituto e fare una visita in orfanotrofio. Era stato accolto con molta passione dalle varie suore e dai bambini più piccoli che lo consideravano ormai un burbero fratello maggiore. Solo la Madre Superiora si comportava con indifferenza, ma anche questa volta Robert smascherò il bluff della donna... La sera era ormai giunta e con essa era giunta l'ora di tornare nel dormitorio.

    Lungo il percorso più breve, nei pressi di una tabaccheria, la sera prima si era svolta una scazzottata che aveva causato un po' di confusione, abbastanza da intensificare il numero di poliziotti a pattugliare la zona. Già al viaggio d'andata il suo abbigliamento trasandato da yakuza gli era costato del tempo per rispondere alle domande dei poliziotti... non aveva intenzione di perderne altro e preferì prendere la strada adiacente al lungomare.

    Di poliziotti non ce n'era neanche l'ombra, il sole era quasi sorto del tutto e non c'era molta gente in giro, solo qualche giovane coppietta che aveva scelto quel luogo per una passeggiata romantica con il desiderio di non essere disturbati. Robert non badò troppo al fatto che quando incrociavano la sua strada si allontanavano in fretta spaventati dal suo aspetto da criminale.

    Il lungo viale che cingeva la spiaggia non era completamente dritto, ogni tanto era interrotto da qualche edificio, palesemente costruito abusivamente e ora probabilmente condonato, e bisognava deviare il percorso allungandolo procedendo nei vicoli del quartiere adiacente, o tagliando per la spiaggia.

    Robert S.: "Che seccatura... Mi riempirò senz'altro le scarpe di sabbia, ma non posso rischiare di ricevere una ramanzina per essere tornato in ritardo."

    Fu proprio durante uno di queste scorciatoie che l'attenzione di Robert fu catturata dalla flebile luce che un mozzicone gettato sulla sabbia ancora acceso irradiava. Di schiena, a pochi passi dalla sigaretta morente, un uomo contemplava il mare in silenzio assorto nei suoi pensieri.

    Non aveva interesse in costui, ma doveva passargli vicino per procedere lungo la sua strada. La capacità analisi statistica di Robert era pressoché infallibile, ma neanche i suoi calcoli potevano prevedere qualcosa di cui non era a conoscenza: quell'uomo davanti a lui era stato aggredito la sera prima da una dozzina di uomini che avevano un abbigliamento simile al suo...
    Se ne fosse stato al corrente avrebbe calcolato che la probabilità che l'uomo fraintendesse era molto elevata.

    Non mi hai dato molti spunti per giustificare un combattimento, perciò ho cercato di trovare un pretesto io, spero che vada bene.
     
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    Key continuava ad osservare l'acqua, che pian piano tornava ad essere nera come la pece, la leggera brezza di mare lo fece voltare.
    Qualcuno si stava avvicinando alla sua persona, e a giudicare dalla direzione gli sarebbe passato molto vicino.
    Era vestito... strano.

    Il ragazzo in vita sua non si era mai molto preoccupato della politica locale. Passò velocemente mano al pacchetto che teneva nella tasca, con le dita poi tirò fuori una sigaretta, e la accese.
    Mentre il ragazzo gli stava praticamente passando dietro, tentò di fermarlo con la voce.

    - Hey... è una bella serata vero? -

    si voltò, il vento tirò per aria i capelli, intensificando la fiamma della sigaretta.
    - I tuoi vestiti... Tipi strani di solito o sono Eroi o Malvagi. Appartieni ad una delle due categorie? -

    Lascia andare avanti la storia, il pretesto si creerà da sè.

    P.s. Nel caso non fosse chiaro, ha visto un tipo per lui strano e ha sparato la frase. Ovviamente è un bluff grosso quanto una casa.


    Edited by KyuDexuki Green - 27/3/2018, 13:53
     
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    Robert non badò troppo all'individuo sulla spiaggia. Costui si accorse di lui, ma per il momento si limitò a guardare il mare e farsi accarezzare dal vento. Robert fece una smorfia infastidito dalla sabbia che si accumulava fastidiosamente nelle scarpe.

    L'uomo di fronte a lui si era appena acceso una sigaretta e quando Robert gli stava alle spalle, il fumatore iniziò a parlare rivolgendosi allo studente con un commento sul clima mite. Robert continuò a camminare per niente interessato a fare nuove conoscenze.

    Robert S.: "Ottima osservazione Sherlock, non me ne ero accorto. È estate e non c'è una nuvola in cielo. Devo ringraziarti, se non mi avessi avvisato a quest'ora starei correndo nella frenetica ricerca di un ombrello..."

    Con parole fredde e sarcastiche apostrofò il commento dell'uomo. Era abituato a sentire affermazioni inutili e superficiali e la sua superiorità intellettuale le rendeva piuttosto fastidiose. Spesso si tratteneva nel ridicolizzare i conoscenti, più per quieto vivere che per indulgenza, ma non aveva nessun problema a infamare un estraneo.

    L'uomo si era appena voltato quando una brezza marina gli sollevò i capelli e colorò di rosso intenso il tabacco in cima alla sigaretta che stava fumando. Fu allora che continuò con le sue domande. Questa volta sembrava più una battuta che un'osservazione, anche se tutto sommato aveva in parte ragione. Robert che ormai aveva superato l'uomo si voltò per rispondere.

    Robert S.: "Non vedo come il mio abbigliamento siano affari tuoi..."

    Fece una smorfia contrariata e si apprestò a riprendere il cammino. Non aveva grande interesse nel vestirsi bene, ma odiava chi lo criticava per il suo abbigliamento. Quegli abiti erano un regalo della Madre Superiora che si era imposta un prolungato digiuno per permettersi una tale spesa.

    Non ho nessun problema a prendercela comoda, anzi, la cosa non mi dispiace affatto.
     
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    - Cosa c'è? Ho detto qualcosa di male? I bambini di oggi sono così permalosi. - Modulò la sua risata in un fu- fu - fu -fu; ricordando dei manga che leggeva, quando dei personaggi volevano prendere in giro qualcun altro.

    Si era sentito piuttosto risentito dalle risposte del ragazzo, infondo, non aveva detto nulla di male. "ok, magari l'ultima me la potevo risparmiare, ma non mi pare di essere stato esagerato ".
    La sua reazione istintiva dunque fu quella di rispondere a dente per dente. Probabilmente se ne sarebbe andato insieme anche tutto il resto delle persone comuni. "troppi pensieri"

    Prese una lunga boccata di fumo e fissò annoiato il fissò il suo sospiro, sotto forma di vapore e altre sostanze nocive, volare verso l'alto. Era ancora in attesa di una risposta quasi sicuro che non sarebbe mai arrivata.
    La prima stella iniziava ad essere visibile nel cielo ormai nero. Il vento si era calmato, come avesse anche lui smesso di sussurrare.

    Tranquillo Roy, contiamo su di te dopo u___u

    Con me aspettatelo. Perchè andare subito al dolce se prima ci sono altre portate? x)
     
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    Robert si era allontanato di qualche passo quando sospirò disilluso. Già dopo solo poche battute aveva perso ogni interesse verso quel dialogo. Non aveva ancora inquadrato del tutto l'uomo alle sue spalle, ma da quello che aveva sentito fino a quel momento non era presumibile un improvviso miglioramento della qualità della conversazione.

    Attese la fine dell'insolita risata per rispondere. Sembrava un po' forzata, ma non aveva letto nessuno di quei fumetti dai quali il suo interlocutore prendeva ispirazione, perciò non colse il suo intento canzonatorio. Si voltò per rispondere.

    Robert S.: "Di male? Di male non hai detto nulla..."

    Il giovane si trattenne dal dire ciò che stava pensando in quel momento. Per quanto si sentisse importunato da quell'incontro e non trovasse stimolante quel dialogo, non aveva sufficienti motivi per insultare quell'uomo.

    Robert S.: "...ma questo non toglie che non hai fatto altro che parlare per dare aria alla bocca..."

    Il giovane alzò lo sguardo al cielo. La notte era appena giunta; la strada da percorrere per raggiungere l'accademia non era molta ma Robert sapeva che non gli restava poi troppo tempo se non voleva arrivare in ritardo.

    Robert S.: "Non ho la minima idea di chi tu sia e del motivo per cui mi hai fermato. Non credo sia stato per rivolgermi domande vaghe e osservazioni poco produttive. Ma comunque... credo di averti dedicato tempo a sufficienza, e non vedo ragioni per continuare questa conversazione. Buon proseguimento di serata."

    Così dicendo fece un cenno di saluto alzando la mano destra intenzionato a riprendere il suo cammino.

    Sono curioso di capire quali siano le tue intenzioni e dove tu voglia andare a parare. Non riesco proprio a immaginare nulla. :o
     
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    "Non ho la minima idea di chi tu sia e del motivo per cui mi hai fermato. Non credo sia stato per rivolgermi domande vaghe e osservazioni poco produttive. Ma comunque... credo di averti dedicato tempo a sufficienza, e non vedo ragioni per continuare questa conversazione. Buon proseguimento di serata."

    - Il motivo? Semplice. Pura curiosità. Si nota bene che sei un tipo pratico, non stupido. Ti saresti immediatamente girato e mi avresti tirato un pugno altrimenti. Ho appena ricevuto una grande e meravigliosa notizia. Non conosco in molti in questa zona, con cui almeno possa riuscire a scambiare due frasi che non contengano nella frase "figa", o "calcio".
    Sinceramente? Ho voglia di qualcosa di diverso. Ho avuto belle esperienze fermando persone a caso e iniziando a parlarci, o altre volte, ho solo sfogato lo stress.
    Non cedi facilmente alle provocazioni, quindi se ne deduce tranquillamente che tu rientri nella prima categoria.
    La mia offerta è questa, il mio tempo per il tuo. Non ne prenderò molto. Hai fretta, giusto?
    Non sono un ladro e non ho armi. Solo una persona da sola che si annoia sulla spiaggia.
    - Si infilò le mani nelle tasche svuotandole, mostrando che gli unici averi che aveva erano un cellulare, incrinato per un lato dello schermo, un pacchetto di sigarette "Winston Blue" e un accendino con sopra raffigurato un pinguino.

    - Se hai piacere, e sei curioso, accomodati pure. - Si sedette a terra, facendo cenno anche a lui di venire.
    - Altrimenti resterò quì ad osservare il cielo, e pensare poesie che non scriverò mai. - Prese un'altra boccata di fumo osservando la luna che spuntava.

    Et Voilà, spiegati i miei piani. Ridendo e scherzando, una volta mi sono davvero messo a parlare con una persona in questo modo. E' nel mio carattere essere così avvolte x)
     
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    Il giovane fece ancora qualche passo per allontanandosi da quel fastidioso incontro. Ormai a quasi cinque metri di distanza quando l'uomo iniziò un breve monologo per spiegare i motivi che lo avevano portato a importunare Robert. Pura curiosità, almeno così diceva.

    Il giovane dai capelli bianchi sapeva bene come ci sentiva ad essere perennemente annoiati, perciò più che per solidarietà che per interesse decise di restare ad ascoltare quello che aveva da dire posticipando il suo rientro. La cosa peggiore che gli poteva capitare era trovare le porte del dormitorio chiuse, dormire su una panchina del parco non era un problema per chi era abituato a cose ben peggiori.

    Chiedeva solo un po' di tempo, una richiesta che alla fine non era poi così eccessiva. Robert decise di restare ad ascoltarlo almeno per qualche altro minuto. Il fumatore aveva attirato la sua attenzione, ed erano in pochi a farlo. Quando l'uomo svuotò le tasche per farsi vedere disarmato, Robert fece una smorfia, forse aveva riposto troppe fiducia in quell'incontro.

    Robert S.: "Non hai armi con te... Quello che dici potrebbe essere anche vero, ma non vedo come questo possa tranquillizzarmi. Di questi tempi è piuttosto comune incontrare qualcuno con un'unicità. Per quanto ne so potresti tranquillamente usare l'accendino come un lanciafiamme, trasformare comuni sigarette in esplosivi o quant'altro..."

    Quando l'uomo si sedette a terra e gli fece cenno di raggiungerlo e sedersi, lo studente dell Yuuei non si mosse ma restò fermo mentre lo osservava fumare sotto il chiarore delle luna.

    Robert S.: "È proprio perché mi hai mostrato di essere disarmato che devo essere doppiamente cauto. Hai dettp che non prenderai molto tempo, perciò avanti, ti ascolto. Dimmi pure quanto hai da dire."

    Per come sta andando non mi convince troppo iniziare un combattimento, se concordi con me chiederei a Roy se ce la rende un evento masterato collaborativo.
     
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    Una sera come tante altre, la luna si specchiava maliziosa nelle limpide acqua del mare, due ragazzi sulla spiaggia chiacchieravano tra loro con quel filo di tensione e cautela necessarie ai giorni d'oggi. Ormai non si sa mai cosa aspettarsi dalle persone che incontri per la prima volta, gran parte delle persone finisce per ridursi ad appartenere ad una tra due grandi macro insiemi: le prede ed i predatori. La fortuna per i poveri malcapitati che, per un motivo o per l'altro, finiscono nel gruppo dei deboli è che tra i predatori ce ne sono alcuni disposti ad innalzarsi al di sopra della massa, a diventare degli EROI. Ma cos'è davvero un eroe? SI tratta di un individuo che, sotto la tutela di un'apposita licenza, viene pagato per far rispettare le leggi e salvare vite grazie ad i suoi poteri? Oppure più semplicemente è qualcuno che mette gli altri davanti a se stesso? Che vive la sua vita in nome di un nobile ideale e si impegna a perseguirlo per il bene dei molti? Possono esserci infinite altre descrizioni della parola EROE ma nessuno può dire con certezza quale sia effettivamente quella giusta, certo è che un evento inatteso ci avrebbe dato modo di farcene un'idea.

    luna2

    AAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!!!!!!

    Un grido di donna spezzò la,seppur fragile, pace che stava avendo la meglio in quella situazione. Entrambi i ragazzi non avrebbero potuto non udirlo e, se si fossero voltati, avrebbero visto una giovane fanciulla fuggire da un gruppetto di quattro individui.



    La sua corsa però non durò molto, finì infatti per inciampare e cadere sulla spiaggia venendo prontamente circondata dai quattro.

    VI PREGO LASCIATEMI ANDARE!!!

    Gridò ancora tra le lacrime ma evidentemente quelli erano futili tentativi, quegli uomini ridevano visibilmente divertiti dalla scena mentre la avvicinavano con intenzioni apparentemente tutt'altro che gentili.

    Ecco qui la vostra AM :asd: Ricordate che l'uso del quirk è vietato dalla legge :shifty: Per qualsiasi dubbio PM :sip:
     
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    I peli sul collo di Key si rizzarono mentre udiva la voce di una persona in pericolo. Raccolse della sabbia mentre di scatto si rimise in piedi, tenendo serrati i pugni.

    - Scusami ragazzo. Continueremo dopo se vuoi. -
    Camminò piano verso il gruppo, la sigaretta di prima bruciava ancora. Non era il momento di attivare la sua capacità. Si guardò intorno tentando di osservare quante altre persone ci fossero. Mano a mano che si avvicinava, forse smorzando un po' il momento, si tolse le scarpe.
    Sentire la sabbia sotto i piedi era una sensazione bellissima, a maggior ragione se non scottava come di giorno.

    Fece uscire fuori del fumo dalla sua bocca, poi prese un respiro.
    - Hey coglioni. Non preferireste festeggiare con un'altra persona? Credo... - Indicò il più vicino. - Tua Madre si presterebbe bene a questo. L'altra sera l'ho vista in tangenziale, mi faceva pena. Nemmeno da prostituta raccatta. -

    Unì i pugni facendo scrocchiare le dita. La sabbia era ancora perfettamente nascosta nella mano destra, continuò poi con il collo, e nel frattempo osservava il gruppo di malcapitati.
    "Palline anti-stress. Ne avevo bisogno."
     
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    Un grido di donna interruppe quasi immediatamente il dialogo. Entrambi voltarono lo sguardo in direzione delle urla. Una donna correva tra le dune sabbiose della spiaggia. Era inseguita da un gruppo di uomini. Robert ne contava quattro.

    La corsa era piuttosto goffa e impacciata, l'agitazione e forse delle calzature non troppo adatte a muoversi agilmente su quel terreno sabbioso, avrebbero senz'altro reso impossibile un esito positivo alla fuga. Quando inciampò, Robert non fu per niente meravigliato.

    Quando i quattro inseguitori raggiunsero la ragazza, la circondarono immediatamente per impedirle nuovamente di fuggire. Mentre piangeva e implorava affinché fosse lasciata libera di andare, Key fu il primo a muoversi e incamminarsi verso il gruppo.

    Robert lo guardò raccogliere della sabbia mentre si rialzava in piedi. Non poteva fare a meno di chiedersi il motivo di quell'azione. Poteva avere a che fare con una sua possibile unicità, ma non era neanche da escludere fosse solo un escamotage per agevolare una fuga o per accecare momentaneamente un suo possibile avversario.

    L'idea di intervenire non allettava molto Robert, trovava piuttosto frustrante aver avuto la sfortuna di imbattersi in quella situazione spiacevole. Suo malgrado sapeva che non poteva far finta di nulla e decise di seguire il fumatore che lo aveva preceduto. Ormai era quasi certo il suo ritardo, per lo meno aveva una scusa valida per giustificarlo.

    Quando i due raggiunsero il gruppo di uomini questi avvicinavano la giovane visibilmente divertiti. Non sembravano avere intenzioni gentili nei contronti della donna. Robert con le mani in tasca, per il momento, si limitava ad osservare la situazione.

    Fu nuovamente Key a prendere iniziativa. Dopo aver insultato l'intero gruppo, si accanì con il più vicino lo invitò a festeggiare con la madre, apostrofandola come una prostituta di strada che non aveva molto successo con i propri clienti.

    Robert S.: "Hai perso un'ottima occasione per stare zitto..."

    Robert, senza togliere le mani dalle tasche, fece una smorfia contrariata. Sebbene aveva apprezzato la spiccata capacità di insulto, sapeva che a quel punto risolvere la faccenda senza neanche una scazzottata risultava improbabile.

    Senza proseguire con la linea canzonatoria di Key, con la vana speranza che i quattro energumeni non badassero troppo agli insulti, con voce rassicurante si rivolse alla donna in lacrime.

    Robert S.: "Stai tranquilla che si risolverà tutto senza altri problemi..."

    Sapeva che stava spudoratamente mentendo alla ragazza, ma darle quel minimo di speranza per farla smettere di piangere non costava nulla. Con fare più diplomatico si rivolse poi al resto del gruppo. Sembrava abbastanza paradossale che il più giovane dei presenti fosse quello che si comportava con più maturità.

    Robert S.: "Ci siamo divertiti e la serata non può fare altro che migliorare... Che senso ha rovinarla con una futile rissa? Io sono poco più che un ragazzino e voi siete quattro contro uno... comunque vada a finire nel quartiere verreste visti come codardi. Anche un ragazzino come me sa che il rispetto non è qualcosa che si conquista facilmente; e perderlo in questo modo non ne vale proprio la pena... Ognuno per la sua strada e non è successo nulla... non è molto meglio così?"

    Non era per niente convinto che le sue parole potessero far desistere i quattro aggressori, ma tentare di certo non nuoceva. Robert era comunque pronto a tutto. Aveva ancora le mani nelle tasche dei pantaloni e accarezzava con le dita le biglie di metallo, pronto ad estrarle appena ce ne fosse stato bisogno.
     
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    Entrambi i presenti non poterono fare a meno di accorrere in soccorso della ragazza, seppur con approcci nettamente differenti. Key sfruttò un approccio molto provocatorio e certamente raggiunse il suo scopo, l'attenzione di tutti si rivolse a lui ed in particolare il più vicino a lui fece qualche passo nella sua direzione con fare intimidatorio

    Oh ma cosa abbiamo qui... Un moccioso che vuole passare qualche giorno in ospedale... Smamma ragazzino, queste non sono cose per bambini... Fallo subito prima che cambi idea!

    Nel frattempo anche Robert raggiunse il gruppo e tentò un approccio più pacifico pur sapendo che c'erano molte poche possibilità di chiudere il tutto con qualche chiacchiera. Fu sempre lo stesso individuo a rispondere anche a lui.

    Ma che cazzo succede stasera? La fiera dei marmocchi? DI cosa stai parlando? Levatevi dalle scatole o vi massacriamo!

    A quel punto fece un cenno ai compagni con la mano sinistra mentre con la destra estraeva un coltello dalla lama nera per certi versi inquietante. Degli altri tre, uno afferrò la ragazza bloccandola alle spalle e coprendole la bocca con la mano, mentre gli altri due tirarono fuori rispettivamente una catena ed un bastone iniziando a spostarsi ai fianchi dei due ragazzi

    Avreste fatto meglio a farvi gli affari vostri!

    Osservò poi con una risata malefica il primo che era arrivato

    Sopratutto tu... Ti pentirai di aver dato aria alla bocca una volta di troppo!

    Bene, a voi decidere se prendere l'iniziativa durante il preambolo oppure attendere il loro imminente attacco :yeah:
     
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    Key sorrideva, adorava attirare l'attenzione in quel modo. Non per vanità, non per follia, ma perchè di solito la mente di una persona viene concentrata sul rispondere in qualche modo, dandogli sempre la prima mossa di vantaggio.

    - Stai tranquilla che si risolverà tutto senza altri problemi... -
    Il sorriso del ragazzo divenne molto più imbarazzato. "Che cazzo sta dicendo questo..."

    - Ci siamo divertiti e la serata non può fare altro che migliorare... Che senso ha rovinarla con una futile rissa? Io sono poco più che un ragazzino e voi siete quattro contro uno... comunque vada a finire nel quartiere verreste visti come codardi. Anche un ragazzino come me sa che il rispetto non è qualcosa che si conquista facilmente; e perderlo in questo modo non ne vale proprio la pena... Ognuno per la sua strada e non è successo nulla... non è molto meglio così? -
    gli pareva strano, troppo artificioso per un posto del genere, con gente del genere. Li avrebbe irrigiditi, ignoranti come presumeva fossero, avrebbero tirato fuori le armi...

    Attimo di silenzio. Ignorò tutto. Non aveva sentito mezza parola di quello che tutti avevano detto. Di quattro, nessuno lo tangeva minimamente, Due con Bastone e catena, ragazza in ostaggio, ma "quello". AVEVA UN COLTELLO BELLISSIMO.
    Corse verso di lui. Utilizzò una tecnica vista in tv. Sfruttò uno dei suoi "Sucker Punch" ma una versione a mano aperta, colpendo al collo. Con l'azione dopo avrebbe bloccato la mano con il coltello a mezz'aria tenendola stretta. Doveva vedere e AVERE quel coltello assolutamente.
    Sorrideva e rideva come un matto.

    CITAZIONE
    Sucker Punch:
    DESCRIZIONE EFFETTO: Key si concentra, e colpisce l'avversario con un pugno colpendolo in un punto fondamentale del corpo (Stomaco/Nervo del Gomito/Collo/Mascella/Seno/Sotto la Cintura/O punto debole che eventualmente nota durante lo scontro) con l'intento principale di "stunnare" un avversario. (Con stun si intende rendere inerme per pochi secondi un avversario)
    DANNI: lievi
    COSTO: 10 ENERGIA

    CITAZIONE
    Energia: 100 (-10)

    Forza: 15

    Quirk: 45

    Agilità: 15
     
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    Robert scosse la testa vedendo la reazione dei quattro malviventi. Con un cenno, quello che sembrava essere il capo, afferrò un coltello dalla lama nera puntandolo contro Key. Due di loro reagirono all'ordine afferrando una catena e un bastone e si spostarono prontamente per fiancheggiare i due soccorritori, mentre il quarto afferrò la ragazza e le tappò la bocca per non farla gridare.

    Robert S.: "Sarebbe potuta andare diversamente. Poco male, ma poi non lamentatevi che vi avevo avvertito..."

    I due delinquenti dovevano ancora percorrere qualche passo prima che il fiancheggiamento fosse andato a buon fine, Robert aveva ancora qualche secondo a disposizione prima di doversi occupare di loro. C'era una fanciulla in pericolo da salvare.

    Sarebbe stata un ottima occasione per puntare il dito contro l'uomo che la teneva ferma e gridare "Ehi tu porco, levale le mani di dosso", ma Robert non era un appassionato di cinema e anche se lo fose stato non si sarebbe prestato a una pagliacciata del genere.

    Il giovane dai capelli bianchi osservò con attenzione la mano premuta sulla bocca della ragazza. Se ne avesse avuto l'occasione non era da ecludere che tentasse di liberarsi mordendogli la mano. Doveva tenere in considerazione quella probabilità prima di stabilire la traiettoria del suo colpo.

    Intanto Kay si avventò contro l'uomo che impugnava il coltello, la luce della luna gli illuminava il volto quanto bastava per notare un ghigno divertito sul suo volto mentre rideva come un matto. Prima che potesse raggiungere il suo obiettivo Robert valutò quello come il momento più adatto per agire.

    Kay si trovava esattamente tra lui e l'uomo con la sua preda. Nell'istante che il corpo del fumatore, molto più alto di lui, lo celava alla vista del malvivente afferrò una palla da baseball con tre dita e la scagliò con violenza contro il suo bersaglio.

    Il lancio era potente e teso; passò a pochi centimetri a sinistra del volto di Kay, talmente vicino che i suoi capelli furono scompigliati al passaggio della sfera. Il colpo continuò la sua traiettoria verso il volto del criminale: se fosse riuscito a colpirlo in pieno il suo setto nasale non sarebbe più stato lo stesso, e avrebbe dovuto dire addio a qualche dente.



    P A R A M E T R I
    Energia: 100

    Forza: 10

    Quirk: 10

    Agilità: 55

    Bonus Mutant: +1



    T E C N I C H E
    Strike:
    Sfruttando l'effetto del lancio e gli angoli di sponda è possibile scagliare un colpo con una traiettoria imprevedibile. L'efficacia del colpo dipende principalmente dalla munizione usata. Una volta volta rimasti a secco di munizioni l'ultima palla può essere utilizzata come oggetto contundente.
    - Palla da Baseball - Danno: lieve - Costo: 10 - Munizioni totali 5



    C A L C O L I
    Attacco: 55+1+10= 66

    Energia: 100-10 = 90

    Palle da baseball: 4/5 munizioni

     
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    I due "salvatori" non si fecero pregare e senza esitazione presero l'iniziativa seppur dimostrando un gioco di squadra decisamente scadente. Key per primo tentò un colpo a sorpresa, chissà se da solo sarebbe riuscito a prenderlo, resta il fatto che lì vi era anche Robert che, per tentare di cogliere alla sprovvista il suo bersaglio, lanciò una delle sue palle da baseball con una traiettoria molto vicina al compagno. L'intenzione era nobile ma il risultato un pò meno, un movimento brusco ed imprevisto causò l'intromissione di Key sulla traiettoria del lancio prendendolo in piana nuca. Ma senza farsi scoraggiare dal colpo subito, e troppo concentrato sull'arma che desiderava, tentò un nuovo assalto riuscendo questa volta ad afferrare la mano del tizio.

    Ma che fate? Vi colpite a vicenda?

    Le risate del gruppetto non tardarono a farsi sentire mentre il capo osservava il ragazzo che gli stringeva saldamente il polso

    Su ragazzi sistemiamo questi due e riprendiamo da dove eravamo rimasti!

    A quelle parole i due compagni si lanciarono contro Robert, il ragazzo con la catena tento di colpirlo alle gambe mentre l'altro si prodigò in un fendente diretto al viso. Ma l'attacco peggiore fu rivolto a Key, una rapida rotazione del polso avrebbe infatti permesso all'uomo di ferire l'avanbraccio di Key con la lama

    Ti attira tanto il mio coltello? Beh tieni!

    Nell'assistere a tutto ciò la ragazza, dopo qualche istante di incredulità e terrore, chiuse gli occhi in preda ad un pianto ormai incontrollato e cercò di tenere basso lo sguardo

    Allora... da dove cominciare...
    Kyu: ho fatto fallire le tue azioni perchè sei stato SEMPRE autoconclusivo, qualsiasi cosa fai deve sempre prevedere il condizionale ovvero il tentativo di agire. Sta poi al master decretare il risultato dell'azione. Ti becchi comunque danni lievi alla testa e conseguente malus (non molto pesante) per il prossimo turno
    Sbisico: idem per te
    CITAZIONE
    Il lancio era potente e teso; passò a pochi centimetri a sinistra del volto di Kay, talmente vicino che i suoi capelli furono scompigliati al passaggio della sfera. Il colpo continuò la sua traiettoria verso il volto del criminale

    apparte il pezzettino successivo qui sei stato autoconclusivo.
    Ora difendetevi e poi potete direttamente contrattacare :yeah: Mi raccomando


    EDIT tempistiche


    Edited by Roy90 - 4/4/2018, 01:18
     
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