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.SPOILER (clicca per visualizzare)Role di dialogo.SPOILER (clicca per visualizzare)exquisite†corpsesOFF: ci colleghiamo alla AM Danse Macabre:....
Intanto Roy sembrava essere giunto a risvolti ben diversi, Jenny stava per metterlo in contatto con Yami e quella era ormai la priorità per lui, o almeno così sembrava. La ragazza prese il suo cellulare e compose il numero, dopo svariati squilli ecco che la ragazza rispose.
Yami ciao... Ho qui con me un tuo vecchio amico, vorrebbe parlarti perchè preoccupato per te... Te lo passo... Ricorda... Non hai nulla da temere!
A quel punto porse il telefono all'albino lasciandolo parlare.Narrato - Parlato
Sulla base delle parole della ragazza, Roy intuì che qualcosa in lei, probabilmente era cambiato
"Cosa dovresti temere, Yami? Me?" Chiese con un'aria quasi divertita.
"Comunque non voglio trattenerti troppo. Per favore, spiegami cosa sta succedendo..."
Edited by _JoJo_ - 27/7/2018, 00:34. -
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Yami era stesa sul suo letto, con un chupa chups alla fragola in bocca. Era tornata da poco da Disneyland Tokyo, e quella era stata proprio una giornata strana. Aveva incontrato Yuya, ed era stata una nota positiva: altrimenti, si sarebbe annoiata a morte. Sembrava - però - che le rimpatriate non fossero finite lì.
Sentì il telefono suonare. L'aveva dimenticato in cucina, sul tavolo. Probabilmente era una Jenny che si metteva in contatto per ricevere le informazioni per il suo primo lavoro. Così pensava almeno, ma le cose non andarono proprio così. Camminò scalza fino in cucina, prendendosela comoda, e impugnò il telefono: lo schermo recitava effettivamente la scritta "JENNY", e strisciò il dito sullo schermo per rispondere. Prima che potesse dire qualsiasi cosa, però, la donna la incalzò con una strana frase. Pareva che qualcuno le volesse parlare, e le disse di non temere nulla. La nuova voce all'altro capo della cornetta era conosciuta, ma il gracchiare del dispositivo le rese difficile riconoscerla subito.
Mmmh! - mugugnò dopo averlo ascoltato, togliendo poi il chupa chups dalla bocca - Ash, giusto? E' un po' che non ci sentiamo! - aveva incontrato nuovamente Sajin dopo la rapina, quando conobbe Yuya, ma aveva rivisto il volto di Roy solo in quello strano sogno dove era finita a scontrarsi col teleporter. O, almeno, le pareva di averlo incontrato ma non lo ricordava molto bene - Come va? E, umh... - rifletté un secondo alle parole del giovane inglese - Cosa intendi? Che sta succedendo?. -
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Dal tono della sua voce traspariva troppa spensieratezza ma non aveva risposto alla sua domanda. A sua volta gli aveva posto lo stesso quesito.
Credo che questo debba spiegarmelo tu... non avevamo un... locale, in comune?
Anche se avrebbe fatto di tutto per non mostrarsi amareggiato, Roy cominciò ad agitarsi e ocme reazione si diede una rapida grattatina alla testa. Intuiva che c'era qualcosa di cui non era a conoscenza e sperava tanto di risolvere tutti i suoi dubbi con quella telefonata.. -
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Oh, certo! - rispose la ragazza, ora che aveva capito cosa intendesse. Iniziò a camminare verso la camera, per ristendersi sul letto - Beh, non mi trovavo molto bene lì. - rispose con semplicità - A dire il vero pensavo fossi tipo morto, sai? - aprì la porta della camera con la schiena, forse Ash avrebbe sentito il cigolio - Il fatto è che passavo tutto il tempo a... Reclutare persone per un obbiettivo a me sconosciuto e basta. Insomma, non ho neanche mai rivisto voi ragazzi dopo la rapina. Il vecchio, poi, non me la contava giusta. Mio fratello mi ha detto che giravano delle strane voci su di lui. - riflettendoci, Roy non aveva avuto contatti con Yama. Da un lato, questo avrebbe in futuro evitato domande sul nuovo quirk a differenza che con Yuya, dall'altro quella frase poteva suonare un po' strana - Quindi... Mi è stato offerto un nuovo posto di lavoro e l'ho accettato! Piuttosto, voi ragazzi come ve la passate? Sajin ha ancora la pelle addosso? - ridacchiò, stendendosi a letto. . -
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Una risposta talmente semplice quanto difficile da mandare giù. Si grattò di nuovo i capelli freneticamente quando Yami citò il vecchio Yoshimura.
Seguirono diversi secondi di silenzio, Roy stava riflettendo con attenzione su tutto ciò che Yami gli stava dicendo. Poté udire anche uno strano rumore, uno strano cigolio ma non gli diede molto peso.
Tuo fratello? Credo di non averlo mai conosciuto o intravisto... non era per caso colui che guidava il furgone, dopo la rapina?
Si guardò un momento intorno. La ragazza di fronte a lui aveva un'aria un po' se seccata. Probabilmenmte avrebbe dovuto concludere la chiamata ma non se ne curò.
Quindi hai semplicemente cambiato... datore di lavoro... come lo stesso Sajin, suppongo... Anche lui è sparito e non l'ho più visto da quando si è ripreso dalle ferite. Beh... mi spiace... le cose tra noi e quella specie di serpe del tuo nuovo capo non vanno affatto bene!
Ancora qualche secondo di pausa, per poi riprendere con aria stizzita.
Un'ultima domanda: i tuoi nuovi colleghi mi hanno fatto intendere di sapere molte cose sul mio conto. Tu c'entri qualcosa?
Non sapeva più se fidarsi o meno. Yami gli aveva appena confermato di essersi schierata con un'altra fazione e, almeno formalmente, avrebbe potuto essere una potenziale nemica.. -
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Yami giocava col chupa chups con la lingua, ascoltando il vecchio compagno.
Mh? Ah sì, era lui. - rispose al ragazzo, riferendosi a Yama. Era una presenza abituale nella sua vita fino a qualche giorno prima, non badava a chi lo conoscesse e chi no... Soprattutto perchè lei stessa non conosceva molte persone. Ash la informò che anche Sajin era sparito, e che probabilmente anche lui aveva cambiato lavoro. Alzò gli occhi al soffitto con aria malinconica. Un po' di tempo fa sentiva di poter provare qualcosa per lo strano ragazzo, ma ora i suoi sentimenti erano cambiati. Era comunque un po' preoccupata: visto il suo comportamento era quasi più probabile fosse stato ucciso. Ciononostante, di sicuro Roy non era la persona migliore a cui chiederlo. Il ragazzo, tra l'altro, pareva quasi stizzito e infastidito dalla sua scelta, ma non ci diede troppa attenzione.
Il mio capo, dici? - si scompigliò i capelli. A dire il vero non poteva dargli completamente torto - E' certamente una persona strana, ma non si è comportato male con me. Anzi, mi ha cambiato letteralmente la vita. E poi... Una buona paga è una buona paga. Spero tu mi capisca e che le cose siano apposto tra di noi. - fece un piccolo inchino col capo, anche se non poteva vederla.
Umh? - borbottò poi confusa all'ultima domanda del ragazzo - Beh, non sono sicura di poterti rispondere a questo. - ridacchiò - Ma... No, non c'entro niente. A dire il vero ho iniziato a lavorare solamente oggi. E poi non sarà passato neanche un mesetto da quando me ne sono andata dal Soseiji, se non ci siamo incontrati prima... Beh, suppongo sia stata solo una questione di orari incompatibili.. -
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Roy non riusciva a comprendere la totale spensieratezza di Yami e per certi versi, avvertiva anche una sorta di superficialità da parte della ragazza.
Sembrava tutto normale, come se cambiare "squadra" fosse qualcosa di già previsto o comunque tollerabile, senza alcuna ripercussione o conseguenza alcuna. L'albino inglese continuava a grattarsi i capelli in silenzio, mentre Yami, con estrema facilità e soprattutto con distacco, si lasciava il passato alle spalle, incurante di ciò che l'ex-collega, se così si poteva definire, gli aveva appena confidato.
Sperava quantomeno che lei afferrasse il fatto di essersi messa con un gruppo che lo aveva minacciato. Probabilmente lo aveva capito? O forse ne era già al corrente e preferiva far finta di nulla?
In ogni caso, Roy aveva capito che la ragazza stava in qualche modo mettendo le mani avanti ai trascorsi tra il Soseiji e il suo nuovo team...
"Anche se così fosse, anche se non c'entri nulla, prima o poi ti metteranno contro di me... prima o poi ci troveremo faccia a faccia l'uno contro l'altra"
Pensò con un'aria dispiaciuta.
Ma non poteva farci nulla, quella era la vita del villain che si era costruito negli anni, una vita piena di contraddizioni e di soddisfazioni allo stesso tempo, in cui la legge del più forte fa da sovrana; il forte schiaccia il debole e in quel momento, Roy... era il debole e lo percepiva chiaramente: dall'altra parte del telefono una Yami fiera e soddisfatta della sua carriera e, dall'altra parte, un Roy con le spalle al muro, privato dell'unico supporto che aveva trovato in quel di Tokyo.
Ma ci fu un'altra cosa che destò non poca attenzione in lui:
In che senso ti ha cambiato la vita? Non credo ti riferisca solo ai soldi... Dannazione, come puoi essere così tranquilla con quell'essere viscido??
Quell'ultima frase, inevitabilmente, gli uscì fuori con rabbia, nonostante avesse fatto di tutto per trattenere le proprie emozioni.. -
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Yami fu colpita dalle parole di Ash o - più che altro - dal tono con cui si espresse. Era ormai evidente che doveva esserci qualcosa di personale tra lui e Orochimaru, ma onestamente lei ne era all'oscuro. Non erano fatti suoi, insomma, e non è che potesse farci nulla. Lei, dal canto suo, non aveva assolutamente nulla contro l'inglese e non vedeva perché un semplice cambio di lavoro dovesse rovinare i loro rapporti. Per lei - cresciuta in quel modo - quello era un lavoro come un altro. Litigare per due datori di lavoro in litigio era come smettere di essere amici perchè uno lavora da Burger King e l'altro da McDonald. Sentendo il modo in cui l'altro ragazzo dai capelli bianchi si rivolgeva ad Orochimaru, alzò gli occhi al soffitto quasi dispiaciuta. Anche a lei - lo sappiamo - aveva fatto una strana impressione la prima volta che si era presentato, ma poi si era dimostrato tutto sommato una persona affidabile. Insomma, le aveva persino offerto una casa. Non riusciva a capire l'astio di Roy, ma era comunque sicura avesse i suoi buoni motivi.
Umh... - sorrise comunque alla sua domanda - Diciamo che è una questione complicata da spiegare, non credo capiresti o non mi crederesti. - solo qualche ora prima aveva spiegato del cambiamento nella sua unicità a Yuya ma era un caso completamente diverso: il ragazzo, infatti, aveva visto Yama e sapeva benissimo di cosa la svedese stesse parlando - Possiamo vederci un giorno per un thé però, e ti spiego tutto con calma! - gli fece quindi la proposta per dimostrare di non avere alcuna ostilità nei suoi confronti. Era il suo modo non esplicito per fargli sapere che nonostante il cambio di "datore di lavoro", per lei il loro rapporto non era cambiato - Il mio numero ce l'hai, quin... - si interruppe. In effetti no, stava chiamando col telefono di una Jenny. Se odiava così tanto Orochimaru, cosa ci faceva con una di loro? Che fosse stato rapito? No, parlava con troppa tranquillità e anche la donna sembrava tranquilla. Che cosa stava succedendo?
Cosa ci fai con una Jenny, Ash?. -
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Roy calls YamiDialogo tra Roy Ash O'Connor & Yami Dodson -- per Danse Macabre |
