Emofobia o Aracnofobia?

Combattimento tra Kurumi(Drakenol) & Aki(Exquisite†corpses)

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    623

    Status
    Offline

    Kurumi Quinn



    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato degli altri




    Un giorno come gli altri, la ragazzina pensò, mentre la metro la portava al centro, solita confusione, solita città, solita metro, un continuo via via di gente che cerca modi per passare la vita sforzandosi di divertirsi, almeno questo era quello che vedeva la ragazza osservando giorno dopo giorno il traffico cittadino.

    Che palle, ma non si stancano mai, un crimine ogni tanto non gli fa di certo male AhahHahahh!

    Era pomeriggio tardi, Kurumi quel giorno si mise l'intero costume, compreso di bene e lente a contatto, una voglia matta di divertirsi, ma ovviamente per farlo doveva allontanarsi dal centro. La gente ovviamente la guardava con paura, non era halloween e nemmeno carnevale quindi vedere una ragazza con solo bende, un occhio insanguinato e un mantello era davvero strano.
    Arrivata fuori città, passeggiò intorno ai vicoli in cerca di qualcosa di divertente per più di una mezz'oretta, finchè non gli venne un po' di fame.

    A cena non ho mangiato niente... Non mi va di tornare in centro! Cercherò qualche macchinetta o qualche bar di merda.

    A quell'ora andare in un ristorante era difficile, inoltre si era allontanata abbastanza dal centro, quindi non gli andava di ritornarci. Continuò a passeggiare e dopo qualche minuto trovò un macchinetta, poteva finalmente mangiare così corse lì e comprò due barrette al cioccolato fondente e un succo all'ace.

    Tutta questa giornata vale solo per questo succo AhahhAha!

    Disse osservando con entusiasmo il contenitore.
    Si appoggiò in un angolino tra la macchinetta e una pattumiera e iniziò a mangiare, il buco era piuttosto piccolo, ma lei ci entrava perfettamente e gli stava anche comodo. Le barrette le divorò in pochi secondi, invece il succo se lo gustò con calma.




    Kurumi Quinn - Lvl 2

    Attacco: 5
    Quirk: 30
    Agilità: 40
    Energia: 100



     
    .
  2.  
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    15,274

    Status
    Anonymous


    Nome » Akira "Aki" Kuroko

    Quirk » Latrodectus mactans [Mutant]

    Età » 16

    Fazione » Vigilantes

    Forza » 20

    Quirk » 35

    Agilità » 20 + 5%

    Energia » 100












    Narrato | Parlato | Pensato

    Aki era distesa sul suo letto. Le coperte avevano, ironicamente, un motivo a ragnatele. Aveva la chitarra distesa sul ventre e pizzicava le corde, strimpellando e cercando di imparare una nuova canzone. Gli occhi erano fissi al soffitto bianco che faceva contrasto col rosso delle pareti della sua stanza. Erano le quattro del pomeriggio, quella sera sarebbe dovuta uscire con delle amiche del suo corso e al momento si stava più che altro annoiando. Era ottobre e la scuola era iniziata da un mese, non aveva instaurato amicizie profonde ma queste ragazze l'avevano invitata ad uscire ed un certo senso di cameratismo misto alla voglia di essere la "capa delle cheerleader" aveva certamente fatto effetto sulla giovane Kuroko. Vista la natura dei suoi studi, ingegneria al servizio degli eroi, non aveva molte compagne di corso: la maggior parte degli studenti nella sua scuola erano maschi.
    Aki non stava simpatica a molte persone e anche queste ragazze, probabilmente, avrebbero iniziato ad odiarla quando avrebbero iniziato a conoscerla. O perlomeno a conoscere quella maschera che indossava ogni giorno, senza mai togliersela. Lasciò cadere la mano dal manico della chitarra giù per il lato del letto, quasi sfiorando terra: quella canzone era davvero stupida e stava iniziando ad annoiarsi. Alzandosi a sedere impugnò nuovamente il manico della chitarra, non con la delicatezza per suonarla ma con la giusta forza per alzarla e poggiarla sull'apposito supporto a fianco del letto, strusciando poi il sedere sul materasso e ruotando il corpo per poggiare i piedi nudi a terra. Il pavimento era freddo, lo constatò scostando i capelli che le piovevano sul volto con un cenno della mano sinistra. Era tesa, in realtà. Una piccola parte nel profondo del suo petto, la vera Aki che era sempre bullizzata, limitata e rinchiusa dalla finta Aki a cui faceva dominare la sua vita, era in realtà spaventata. Temeva che, come al solito, potesse non piacere a quelle ragazze e fosse isolata. Di nuovo. Sbuffò come se in un dialogo con sé stessa stesse sottolineando che ciò che l'altro aveva appena constatato fosse solo un mucchio di stronzate. Aprì il cassetto alla sua sinistra e prese un paio di calze nere con dei piccoli ragnetti bianchi ricamati sopra. Certe persone erano fiere del proprio segno zodiacale, se lo tatuavano o compravano catenine o accessori a riguardo. Lei era contenta di sparare ragnatele.

    Aveva addosso dei leggings di colore nero e una maglia larga a strisce nere e viola. Prese un felpone enorme di colore nero, vi infilò le braccia e si alzò dal letto strascinandosi solo con le calze addosso verso il bagno, fuori dalla sua cameretta. Aprì il mobiletto dei trucchi e si mise mascara e un pesante rossetto di colore nero sulle labbra. Scese quindi le scale, andando verso la scarpiera. I suoi erano sul divano, abbracciati, a guardare la televisione.
    Ma', Pa', io esco. - esclamò freddamente, per poi rispondere alle loro domande sottolineando che stava uscendo prima per fare compere. Era vero: per stemperare la tensione aveva detto di uscire prima e approfittarne per acquistare un cavo XLR per collegare il suo microfono alla scheda audio. Quello precedente lo aveva smontato per utilizzare un paio di componenti per un lavoro di scuola, per quanto non richiesto espressamente dai docenti.

    Terminate con successo le compere, camminava per le vie di Tokyo trascinandosi con le cuffie nelle orecchie e la borsa del negozio di strumentali musicali stretta nella mano destra. Fu proprio qui, sulla strada per l'appuntamento, che ebbe l'illuminazione, l'epifania: era uscita e non aveva minimamente pensato alla cena. Era in largo anticipo per l'appuntamento ma se avesse allungato per andare a casa a mangiare sarebbe di sicuro arrivata in ritardo, lo stesso motivo per cui non poteva permettersi l'attesa di un tavolo e la cucina di un ristorante. Sarebbe andata volentieri a strafogarsi in uno dei suoi amati fast food americani degni dei migliori blockbusters americani, ma non ce n'era nessuno in zona. Per quanto deprimente, doveva per forza comprarsi qualcosa in un'area di servizio. Digitando qualcosa sul motore di ricerca del suo telefono mise un segnalino sulla mappa per il più vicino, dirigendovisi con passo sostenuto. Sperava fosse almeno un'area coperta ma già da un paio di isolati prima si poteva riconoscere in lontananza la disfatta: l'"area di servizio" altro non era che un paio di macchinette su strada. Avvicinandosi si potevano vedere le due macchine colossali proiettare luci al neon sul marciapiede e le auto parcheggiate a quel lato della carreggiata. Per un attimo il suo pensiero vagò verso la possibilità di smontarle per analizzarne o prelevarne le componenti o, perchè no, modificarle per ottenere cibo gratis in quantità. Scosse la testa come per scacciare il brutto pensiero: era illegale.

    Raggiunti i distributori automatici, si mise a scrutarne il vetro: non aveva molto tempo. Tirando fuori gli yen dalla tasca della felpona iniziò a riversarli nelle macchinette e selezionò i numerini desiderati, quasi a tempo col rumore delle monetine che cadevano all'interno della macchina. Prese una zuppa di ramen e una Calpis Soda, una bevanda gassata al gusto di yogurt, tipicamente giapponese. Appoggiò quest'ultima sulla cima della macchinetta per poter mangiare liberamente l'altra, tenendo l'involucro di plastica con una mano e il cucchiaino fornito con la zuppa con l'altra. Terminato in fretta e furia il piatto, si mosse verso la sinistra dei distributori dove vi era una pattumiera per gettare i rifiuti. Stava allungando la mano verso il cestino quando la sua coda dell'occhio notò qualcosa. Tra la seconda macchinetta e la pattumiera era... incastrata una figura umana. Forse. Aveva un vestitino rosa col cappuccio tirato sulla testa mentre il resto delle parti scoperte era coperto da bende perfettamente pulite, tradendo il fatto che probabilmente non fosse ferita sotto. Sembrava a tutti effetti una ragazza coi capelli e gli occhi verdi. L'occhio verde. L'altro aveva la sclera interamente nera e l'iride rossa. Quella con la schiena nera e che sparava ragnatele non poteva comunque permettersi di giudicare questo fatto. La bizzarria nel vestire, però, era tutto un altro discorso e il fatto che fosse incastrata tra un distributore automatico e un cestino a spremere l'involucro plastico di quello che dai kanji sembrava essere un succo di frutto non faceva che alimentare la stranezza. Sembrava una sorta di idol di qualche gruppo gothic o metal, tipo delle BABYMETAL. Probabilmente chiunque altro sarebbe semplicemente andato oltre ignorando la cosa. Lo spirito espansivo e da bulla di Aki, però, glielo impediva. Il fatto poi che fosse vestita in un modo effettivamente figo, in un certo senso, la attirava. Aveva l'appuntamento ma era scortese bere per strada, anche perchè in quel paese i cestini erano presenti solo nei pressi dei distributori automatici. Aveva, insomma, tempo finchè non finiva la Calpis per interagire con quella strana cosa di fronte a lei.

    Yo, 'the fuck?! - esclamò quindi in un inglese non proprio pulito, osservando la ragazza mentre buttava effettivamente l'involucro della zuppa nella pattumiera al suo fianco per poi estendersi in punta di piedi per afferrare la Soda appoggiata qualche minuto prima sul distributore automatico di fronte a lei. I suoi occhi azzurri parzialmente schermati dalla chioma biondo tinto osservavano la giovane. Sembrava avere qualche annetto più di lei ma in un certo senso Aki poteva dire di stimarla nonostante non sapesse nulla di lei. In un paese con tutte quelle regole e dove tutti seguivano gli schemi, aveva almeno il coraggio di comportarsi diversamente. La vedova però non si era accorta di essersi probabilmente invischiata in una ragnatela più fitta della sua.




    Latrodectus mactans [Mutant] » Durante lo sviluppo del feto di Aki, qualcosa è decisamente andato storto. La giovane giapponese presenta infatti, oltre ad una normale corporatura da essere umano, alcune caratteristiche che la accomunano ad un aracnide. Fisicamente, l'unica differenza sostanziale visibile ad occhio nudo è una colorazione nerastra della pelle che, come una grossa macchia sull'epidermide, la copre fino al retro del collo, prosegue leggermente oltre le spalle e sui bicipiti, comprende le natiche e termina circa a metà coscia, sfumando gradualmente nel colore rosastro della sua pelle. Al centro della schiena campeggia un'ulteriore macchia di colore rosso scarlatto vagamente simile nella forma ad un teschio.
    Oltre a questo segno particolare ben visibile (ma decisamente più discreto rispetto ad altri mutant) è la sua struttura interna ad essere mutata. Aki presenta infatti tre coppie di ghiandole sericigene, due in corrispondenza dei polsi sinistro e destro e una con le ghiandole ai lati della cavità orale, all'incirca sulle pareti a lato dell'ugola. In base alla reazione catalizzata dagli enzimi di volta in volta, queste ghiandole sono in grado di produrre vari tipi di ragnatela, utilizzabile per muoversi, per attaccare o per rallentare gli avversari.
    Un'altra caratteristica mutata nel suo corpo ma non visibile ad occhio nudo è la presenza di piccoli peli o setole sull'estensione degli arti in grado di permetterle di aderire a più o meno qualsiasi superficie. Per aggrapparsi stabilmente è necessario utilizzare almeno due arti (quelli inferiori sono più efficaci permettendole di camminare effettivamente sui muri) ma, con uno sforzo proporzionato, è possibile restare aderenti anche con un solo arto. Questa dote può anche essere utilizzate per rallentare le cadute o in situazioni simili. E' in grado di sostenere fino a cinque {5} volte il suo peso corporeo e rimanere comunque aderente alla parete, anche trattandosi di un soffitto.
    E' inoltre in grado di secernere veleno per quanto non letale come quello della sua effettiva controparte animale.

    CITAZIONE
    Black Spider » Il costume di Aki è composto da una tuta cucita e prodotta da lei stessa. Gambe e buona parte del petto e della schiena sono interamente in tessuto nero molto elastico, mentre le braccia e la parte superiore del petto, che comprende anche un comodo cappuccio molto ampio, sono di colore bianco. L'interno del cappuccio è foderato con un motivo rosa su cui campeggiano delle ragnatele cucite in bianco, pattern riportato anche sotto le ascelle e nella parte adiacente del braccio. La tuta non offre alcun tipo di protezione ma non limita in alcun modo i movimenti della ragazza. Le suole (di colore azzurro) e i guanti sono cuciti in un materiale speciale (leggasi equipaggiamento per maggiori informazioni a riguardo).

    CITAZIONE
    Spidery » Gli stivali e i guanti del costume di Aki, interamente prodotto da lei, sono prodotti in un particolare tessuto estremamente sottile ma altrettanto resistente. Grazie ad essi, la Kuroko è in grado di utilizzare il potere aderente dei propri arti anche indossando la tuta.


    ►►► NarrazioneTecniche ◄◄◄

     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    623

    Status
    Offline

    Kurumi Quinn



    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato degli altri




    Dopo aver iniziato a bere quel fantastico succo che tanto amava e gustava, qualcuno dalla sua sinistra iniziò a disturbarla. All'inizio fece finta di nulla, notò che comprò un paio di cose dalla macchinetta, ma non riusciva a scorgere dalla coda dell'occhio chi ci fosse là dietro.

    Chi è che mi disturba!

    Pensò nella speranza che fosse solo qualche passante attirato dal cibo-spazzatura venduto a pochi yen da quel grande distributore. Purtroppo continuò ad essere disturbata, sentì chiaramente che qualcuno si stesse gustando qualcosa di liquido. Proprio quando iniziò a perdere la pazienza il bersaglio gli si presentò davanti. Era una ragazzina vestita con leggings neri e una maglia a strisce nere e viola, rimase colpita dal suo modo di vestire, non era particolare come il suo, ma era comunque un vestito insolito e agli occhi di Kurumi carino.

    AHAHAHAHahAHHAHhAHAHAHHAHAH!
    Questa ragazzina mi ha risparmiato la ricerca di qualche tipo interessante, che brava ragazzaaa!

    La osservò e poi scoppiò a ridere, senza un vero motivo. Si alzò dopo qualche secondo e continuando a bere quella meravigliosa bevanda disse alla ragazza:

    Piccola, che ci fai in un posto così brutto, così noioso? AHHAHahahahAHHAHAHHA!

    Kurumi la squadrò per bene, cercò ovviamente di uscire da quel mini-vicolo e se la ragazza la avrebbe fatta passare gli sarebbe girata in tondo per osservargli il vestito e in generale lei. Non voleva attaccarla subito, la stava studiando, infondo quasi tutti hanno un quirk, quindi doveva stare attenta anche all'eventuale potere posseduto dalla ragazza.

    È pericoloso passeggiare per queste vie sai!

    Che ragazza interessante, sarebbe un peccato ucciderla, ma vabbè AhahahahahAhah!

    Gli disse per poi aspettare una sua risposta, per ora la ragazza sembrava essersi messa sulla difensiva ed era il miglior momento per attaccare, ma Kurumi voleva un attimo parlare con lei. Purtroppo quel giorno voleva vedere sangue e gente soffrire, non avrebbe mai potuto farla ragionare, simbolo della sua instabilità mentale e presto la povera ragazzina se ne sarebbemente resa conto.




    Kurumi Quinn - Lvl 2

    Attacco: 5
    Quirk: 30
    Agilità: 40
    Energia: 100





    Edited by Drakenol - 2/12/2018, 16:33
     
    .
  4.  
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    15,274

    Status
    Anonymous


    Nome » Akira "Aki" Kuroko

    Quirk » Latrodectus mactans [Mutant]

    Età » 16

    Fazione » Vigilantes

    Forza » 20

    Quirk » 35

    Agilità » 20 + 5%

    Energia » 100












    Narrato | Parlato | Pensato

    La Kuroko stava allungando la mano verso la pattumiera quando quella ragazzina, apparentemente senza alcuna ragione, si mise a ridere da sola in un modo decisamente ambiguo, a tratti divertente e a tratti inquietante. Continuando comunque a bere avidamente quello che sembrava un succo di frutta, si alzò in piedi con la sola forza delle gambe, pur restando incastrata tra la macchinetta e il cestino. Se non fosse stata di un'ottima fattura e decisamente sin troppo realistica, Aki avrebbe forse pensato che si trattasse di una sorta di automa installato in loco per far pubblicità proprio a quella marca di succo. Il Giappone era certamente un paese bizzarro, ma una trovata simile avrebbe probabilmente avuto l'effetto di allontanare i clienti piuttosto che farli avvicinare. E, soprattutto, quella cosa sembrava anche parlare oltre che ridere. Tra un sorso di succo e un altro, infatti, trovò anche il tempo di chiedere al ragnetto che cosa ci facesse lì.

    Cena, no? - rispose con tranquillità e agitando l'involucro vuoto del ramen per mostrarglielo, poco prima di lasciarlo cadere nel sacco nero del cestino. Non che non fosse agitata, ma non aveva senso perdere la calma. La strada sembrava deserta a quell'ora e anche se quella ragazza le avesse voluto fare del male, scappare o reagire male non sarebbe servito a nulla. I pazzi, poi, erano generalmente più tranquilli di quanto potesse sembrare. Probabilmente avrebbe iniziato a farle delle domande strane o a minacciarla ma poi non avrebbe mosso un dito. Aki aprì quindi la sua bevanda allo yogurt continuando a guardare la ragazza bendata, ma non troppo. Gli estremi erano equivalentemente negativi: fissarla troppo l'avrebbe potuta infastidire, ignorarla l'avrebbe potuta portare ad attirare la sua attenzione in modo anche violento. Purtroppo in un paese rigoroso come il Giappone poteva capitare che a qualcuno scoppiasse un bullone e perdesse qualche rotella. Probabilmente non era neppure colpa di quella ragazza così giovane: come mai i suoi genitori la lasciavano andare in giro da sola nonostante i suoi evidenti problemi? O magari gli era scappata? Forse avrebbe dovuto interessarsi e aiutarla a ritrovare la strada di casa, ma avrebbe fatto tardi all'appuntamento e una brutta impressione. Aspetta. Non le importava nulla di fare brutta impressione! Questa, almeno, era la bugia che più le conveniva.

    Già, una rottura di palle huh? - rispose distrattamente poco prima di avvicinare la bottiglietta in plastica alle labbra e sorseggiare un po' di soda. Certo, quel posto era noioso, ma per Aki l'intero paese lo era. L'intero mondo, forse. Eppure anche in un posto così noioso era riuscita a trovare una ragazza come quella: da un lato interessante, da un lato un mistero, in fondo anche un po' inquietante. Strabuzzò gli occhi quando la bendata si mise a parlare della pericolosità della zona. Quella sembrava decisamente una minaccia, ma la Kuroko non era sicura se dovesse prenderla seriamente o ironicamente. Più che un film horror, insomma, quello ne sembrava una parodia. Una sorta di Scary Movie ambientato nella realtà. Aki amava la cinematografia ma non apprezzava particolarmente quel tipo di film.

    Huh? Sì, suppongo. - rispose, aggrottando le ciglia - Beh, comunque sto andando ad un appuntamento con le amiche quindi non dovrei stare qui a lungo. - aggiunse, per poi fermarsi sorseggiando nuovamente un po' di bevanda allo yogurt - Mmmmh. - bofonchiò pulendosi le labbra dal residuo bianco col dorso del polso sinistro - Umh... Fai attenzione anche tu, huh. Vestita così di sicuro attirerai occhiate indesiderate. - proseguì, prendendosi un attimo per avvitare distrattamente il tappo al collo della bottiglia - Sei già piena di bende quindi non vorrei che qualcuno ti picchiasse visto che sei già preparata, heh. - una battuta. Una tipica battuta da Aki, un po' fastidiosa, un po' spavalda. Decisamente alla persona sbagliata, nel luogo sbagliato, al momento sbagliato. Fece un passo indietro, indicando la sinistra con l'indice destro davanti al petto come un tacito "beh, ora devo andare" mentre la ragazza, uscita da quella specie di nascondiglio, le girava attorno come una sorta di rituale di corteggiamento o, forse, più come un branco di squali che gira attorno alla propria preda. Ora iniziava a farsi decisamente inquietante.




    Latrodectus mactans [Mutant] » Durante lo sviluppo del feto di Aki, qualcosa è decisamente andato storto. La giovane giapponese presenta infatti, oltre ad una normale corporatura da essere umano, alcune caratteristiche che la accomunano ad un aracnide. Fisicamente, l'unica differenza sostanziale visibile ad occhio nudo è una colorazione nerastra della pelle che, come una grossa macchia sull'epidermide, la copre fino al retro del collo, prosegue leggermente oltre le spalle e sui bicipiti, comprende le natiche e termina circa a metà coscia, sfumando gradualmente nel colore rosastro della sua pelle. Al centro della schiena campeggia un'ulteriore macchia di colore rosso scarlatto vagamente simile nella forma ad un teschio.
    Oltre a questo segno particolare ben visibile (ma decisamente più discreto rispetto ad altri mutant) è la sua struttura interna ad essere mutata. Aki presenta infatti tre coppie di ghiandole sericigene, due in corrispondenza dei polsi sinistro e destro e una con le ghiandole ai lati della cavità orale, all'incirca sulle pareti a lato dell'ugola. In base alla reazione catalizzata dagli enzimi di volta in volta, queste ghiandole sono in grado di produrre vari tipi di ragnatela, utilizzabile per muoversi, per attaccare o per rallentare gli avversari.
    Un'altra caratteristica mutata nel suo corpo ma non visibile ad occhio nudo è la presenza di piccoli peli o setole sull'estensione degli arti in grado di permetterle di aderire a più o meno qualsiasi superficie. Per aggrapparsi stabilmente è necessario utilizzare almeno due arti (quelli inferiori sono più efficaci permettendole di camminare effettivamente sui muri) ma, con uno sforzo proporzionato, è possibile restare aderenti anche con un solo arto. Questa dote può anche essere utilizzate per rallentare le cadute o in situazioni simili. E' in grado di sostenere fino a cinque {5} volte il suo peso corporeo e rimanere comunque aderente alla parete, anche trattandosi di un soffitto.
    E' inoltre in grado di secernere veleno per quanto non letale come quello della sua effettiva controparte animale.

    CITAZIONE
    Black Spider » Il costume di Aki è composto da una tuta cucita e prodotta da lei stessa. Gambe e buona parte del petto e della schiena sono interamente in tessuto nero molto elastico, mentre le braccia e la parte superiore del petto, che comprende anche un comodo cappuccio molto ampio, sono di colore bianco. L'interno del cappuccio è foderato con un motivo rosa su cui campeggiano delle ragnatele cucite in bianco, pattern riportato anche sotto le ascelle e nella parte adiacente del braccio. La tuta non offre alcun tipo di protezione ma non limita in alcun modo i movimenti della ragazza. Le suole (di colore azzurro) e i guanti sono cuciti in un materiale speciale (leggasi equipaggiamento per maggiori informazioni a riguardo).

    CITAZIONE
    Spidery » Gli stivali e i guanti del costume di Aki, interamente prodotto da lei, sono prodotti in un particolare tessuto estremamente sottile ma altrettanto resistente. Grazie ad essi, la Kuroko è in grado di utilizzare il potere aderente dei propri arti anche indossando la tuta.


    ►►► NarrazioneTecniche ◄◄◄

     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    623

    Status
    Offline

    Kurumi Quinn



    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato degli altri




    La ragazza dimostrò calma alle sue parole, non diede il minimo segno di paura, anzi sembrava che avesse incontrato una normale persona per strada ed esse stessero parlando come se niente fosse. Ma per Kurumi era diverso, certo questo suo atteggiamento la sorprese particolarmente, ma ormai voleva vederla soffrire, voleva divertirsi e neanche la persona più indifferente, più noiosa gli avrebbe potuto far passare quest'esigenza.

    Che noiosa, vedremo se fra poco continuerà ad avere questo atteggiamento...
    AHAHhahhahAHAH!


    Subito dopo la ragazza disse di doversene andare ad un appuntamento con delle amiche, così Kurumi finì il restante succo in pochi secondi e con un piccolo tiro cercò di fare canestro nel bidone per poi riguardare la ragazza e dirgli:

    Vuoi andartene? Ma come? Lo sai che noi abbiamo appena...

    Poi la ragazza fece una battuta, la fece probabilmente senza cattive intenzioni, ma semplicemente per far ridere, ma a Kurumi non piacque particolarmente.

    SONO GIA' PREPARATA DICI?! AHAHAHHAHAHHHHAHAHHAHHAAHAHHAHHAHHAH!

    Scoppiò a ridere con un modo veramente inquietante, moltissime persone probabilmente alla vista di una scena del genere sarebbero scappate di corsa. Se la sua preda fosse scappata ovviamente avrebbe provato ad inseguirla, ma se la ragazza fosse rimasta lì ad osservare la pazza furiosa Kurumi si morse forte il braccio destro causandogli una lieve ferita, con il sangue che ne fuoriuscì si ricoprì tutta la mano mostrando alla povera ragazzina uno spettacolo che per gli omofobici sarebbe stato "oggetto" di svenimento.

    Forse io sono preparata, MA TU LO SEI!?

    Non appenà finì la frase scattò con grande velocità verso la ragazzina, si sarebbe fermata solo vicino a lei e usando l' energia potenziale accumulata, le sue unghie non particolarmente lunghe, ma nemmeno troppo piccole, e ovviamente la proprietà corrosiva del sangue che iniziava a gocciolare dalla punta delle dita, cercò di lacerargli con forza la spalla sfruttando le unghie e facendo gocciolare quanto più sangue possibile su di lei.




    Kurumi Quinn - Lvl 2

    Attacco: 5
    Quirk: 30
    Agilità: 43(+3, Refrenantem rush)
    Energia: 70(-30)

    TECNICHE USATE:
    CITAZIONE
    NOME TECNICA: Corrosive object
    DESCRIZIONE: Kurumi si morde violentemente sulla mano in modo da far fuoriuscire il sangue e cospargere un oggetto a sua scelta con esso. Una volta che qualsiasi altra persona o qualcosa di organico tocca quell'oggetto avverrà la reazione corrosiva. Ovviamente ciò permette di fare tagli o peggio anche con oggetti comuni.
    DANNO: lieve
    EFFETTO: Causa danno lieve anche all'utilizzatore.
    COSTO: 15

    CITAZIONE
    NOME TECNICA: Refrenantem rush
    DESCRIZIONE: Kurumi per attivare questa tecnica ha bisogno di generare adrelina quindi può usarla facendo attività fisica, agitazione, in combattimento, con paura, stress, ansia, rumori improvvisi e altri fattori. L'adrenalina rilasciata nel corpo aumenta la frequenza cardiaca e con l'aumento di essa si ha un aumento di sangue in circolo nel suo organismo aumentando così la sua rigenerazione e la sua agilità nei riflessi.
    DANNO: \\
    EFFETTO: +1 in agilità ogni 10 punti Quirk
    COSTO: 15 + 5(mantenimento)



     
    .
  6.  
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    15,274

    Status
    Anonymous


    Nome » Akira "Aki" Kuroko

    Quirk » Latrodectus mactans [Mutant]

    Età » 16

    Fazione » Vigilantes

    Forza » 20

    Quirk » 35

    Agilità » 20 + 5% (1.75)

    Energia » 100












    Narrato | Parlato | Pensato

    La situazione si faceva più pesante a ogni secondo che passava. Aki non riusciva a capire quale fosse il problema di quella ragazza, ma era evidente che ne avesse uno. O più di uno. La sua tattica di cercare di comportarsi normalmente e liquidarsi il più in fretta possibile con una scusa (che poi era, a dire il vero, la verità) non sembrava aver funzionato molto bene. La ragazza coperta di bende cominciò a farfugliare qualcosa sull'andarsene e sull'aver, probabilmente, appena iniziato. Quella situazione era abbastanza per ricordarle perchè odiava uscire di casa e si prometteva spesso di non farlo più. Certo, si aspettava se non altro di essere infastidita da dei ragazzi alle prese con gli ormoni adolescenziali, non da una ragazzina vestita come se avesse sbagliato a leggere il calendario e pensava fosse Halloween. Certo, le risse tra ragazze erano un must di qualsiasi film trash, ma le due non si stavano litigando nessun fighissimo quarterback della squadra di football americano del college, anzi. Se quella ragazza aveva intenzione di aggredirla, o le mancava qualche rotella in testa oppure era uscita di casa col preciso scopo di trovare un pretesto qualsiasi per litigare con qualcuno. Un comportamento più maschile che femminile forse, ma ciò non toglie che la Kuroko non capiva perchè dovesse essere proprio lei il bersaglio di quelle attenzioni. Tutto quello che voleva fare era uscire con le sue (forse future) amiche e divertirsi un po', alleggerire il peso scolastico, sbizzarrirsi. E invece doveva essere attaccata da una bulla di periferia. Sarebbe dovuta scappare, forse. Ma forse vedeva quella situazione come un'occasione: un'occasione per far finalmente apparire Black Spider. Era quello il nome che aveva scelto per sé stessa, per il suo alter ego eroe. Un po' naive, un po' kitsch, un po' trash. Insomma, un nome adatto a lei a dire il vero. Il suo ideale di giustizia poteva avere la meglio sul suo istinto di autoconservazione: se quella ragazza stava facendo di tutto per attaccar briga, se anche lei fosse fuggita avrebbe potuto aggredire e sfogarsi su qualcun altro, di sicuro non se ne sarebbe tornata a casa a bere una tisana e mangiare un po' di torta di mele. E se avesse aggredito qualcuno di indifeso, magari un anziano oppure qualche bambino che si era allontanato qualche metro dai genitori? Non poteva rischiare, avrebbe per forza dovuto fare qualcosa.

    La giovane coperta di bende non prese con molta ironia la sua battuta o... O forse sì. Insomma, scoppiò in una fragorosa risata, quindi doveva in un certo senso aver capito lo scherzo. Quella risata folle sembrava il doppiaggio di un film horror di serie B ma, date le circostanze, era abbastanza da farla indietreggiare di un paio di passi, quasi spaventata. La pazza decise di rivelarsi ufficialmente tale, mordendosi il braccio da sola e lasciando grondare il sangue che sgorgava dalla ferita autoinfertasi lungo tutta la pelle della mano, impregnando le bende. Quello era decisamente un livello di "emo" ben oltre rispetto a tutto ciò che aveva visto nella sua corta vita. Insomma, quella davanti a lei stava facendo il cosplay di Dead dei Mayhem e Aki riuscì a capire perchè delle trecento persone presenti al loro concerto a Sarpsborg nel 1990 ne rimasero solamente cinquanta fino alla fine. Dopo una minaccia a dir poco blanda rispetto all'effetto visivo del rosso sangue sulle candide bende, la ragazza partì come un razzo verso lei, puntando le sue unghie insanguinate verso la sua spalla destra. Aki non poteva fare molto. Prossima alla fine del marciapiede, provò a poggiare le mani sul cofano dell'auto alle sue spalle, per far forza, stendersi con la schiena sul mezzo e, spingendo coi piedi da terra, provare una capriola all'indietro sul cofano dell'auto come base per mettere un po' di distanza tra lei e la pazza insanguinata. Per sua fortuna, la sua pelle era fondamentalmente adesiva a comando: non sarebbe scivolata, non aveva possibilità di fallire, ma solo di non essere abbastanza veloce. La sua fortuna era l'avere un'unicità non visibile, a meno che non usasse le ragnatele o il veleno. Poteva, insomma, provare a difendersi senza dare troppo nell'occhio: poteva farla passare davvero come legittima difesa e non rischiare multe o peggio per l'utilizzo non autorizzato del quirk. Tutto ciò che doveva fare era provare a sopravvivere senza usarle. Se fosse riuscita ad evadere l'attacco, una volta dall'altra parte rispetto all'automobile avrebbe fatto scivolare sotto il mezzo la busta col suo acquisto in modo che non le fosse di intralcio. Avrebbe inoltre provato a togliersi le scarpe il più in fretta possibile, usando semplicemente la pressione del piede sul tallone dell'altro: non aveva il suo costume e - per quanto trovasse imbarazzante ritrovarsi a piedi nudi (anche perchè non si era messa lo smalto) - le sarebbe servita più superficie di adesione possibile. Anche un piede poteva essere vitale per fermare un attacco, con la sua unicità. Avrebbe poi cercato di buttare anche le scarpe sotto l'auto, ci teneva. Se tutto fosse andato bene, si sarebbe ritrovata scalza in mezzo alla carreggiata: per fortuna la strada pareva essere pressoché deserta.

    Yo, quale cazzo è il tuo problema? - urlò con gli occhi puntati su quella pazza, osservando il suo braccio pregno di sangue. Doveva esserci un motivo se aveva deciso di mordersi il braccio e poi attaccare con quello, senza utilizzare minimamente l'altro. Che la sua unicità fosse legata al suo sangue? Forse, ma non aveva motivo per considerarlo confermato. Sapeva di un Pro Hero con un'unicità di emocinesi, ma lei non sembrava riuscire a plasmarlo, altrimenti avrebbe probabilmente ricoperto il suo braccio con una lama di sangue o qualcosa di simile. Poteva essere una possibilità ma per quanto ne sapeva Akira, poteva semplicemente essere folle o magari un'appartenente ad un qualche culto misterioso che richiedeva l'utilizzo del sangue per i suoi riti. Se doveva essere una vittima rituale, sperava almeno di poter tornare in vita come zombie o diventare un vampiro.




    Latrodectus mactans [Mutant] » Durante lo sviluppo del feto di Aki, qualcosa è decisamente andato storto. La giovane giapponese presenta infatti, oltre ad una normale corporatura da essere umano, alcune caratteristiche che la accomunano ad un aracnide. Fisicamente, l'unica differenza sostanziale visibile ad occhio nudo è una colorazione nerastra della pelle che, come una grossa macchia sull'epidermide, la copre fino al retro del collo, prosegue leggermente oltre le spalle e sui bicipiti, comprende le natiche e termina circa a metà coscia, sfumando gradualmente nel colore rosastro della sua pelle. Al centro della schiena campeggia un'ulteriore macchia di colore rosso scarlatto vagamente simile nella forma ad un teschio.
    Oltre a questo segno particolare ben visibile (ma decisamente più discreto rispetto ad altri mutant) è la sua struttura interna ad essere mutata. Aki presenta infatti tre coppie di ghiandole sericigene, due in corrispondenza dei polsi sinistro e destro e una con le ghiandole ai lati della cavità orale, all'incirca sulle pareti a lato dell'ugola. In base alla reazione catalizzata dagli enzimi di volta in volta, queste ghiandole sono in grado di produrre vari tipi di ragnatela, utilizzabile per muoversi, per attaccare o per rallentare gli avversari.
    Un'altra caratteristica mutata nel suo corpo ma non visibile ad occhio nudo è la presenza di piccoli peli o setole sull'estensione degli arti in grado di permetterle di aderire a più o meno qualsiasi superficie. Per aggrapparsi stabilmente è necessario utilizzare almeno due arti (quelli inferiori sono più efficaci permettendole di camminare effettivamente sui muri) ma, con uno sforzo proporzionato, è possibile restare aderenti anche con un solo arto. Questa dote può anche essere utilizzate per rallentare le cadute o in situazioni simili. E' in grado di sostenere fino a cinque {5} volte il suo peso corporeo e rimanere comunque aderente alla parete, anche trattandosi di un soffitto.
    E' inoltre in grado di secernere veleno per quanto non letale come quello della sua effettiva controparte animale.

    CITAZIONE
    Black Spider » Il costume di Aki è composto da una tuta cucita e prodotta da lei stessa. Gambe e buona parte del petto e della schiena sono interamente in tessuto nero molto elastico, mentre le braccia e la parte superiore del petto, che comprende anche un comodo cappuccio molto ampio, sono di colore bianco. L'interno del cappuccio è foderato con un motivo rosa su cui campeggiano delle ragnatele cucite in bianco, pattern riportato anche sotto le ascelle e nella parte adiacente del braccio. La tuta non offre alcun tipo di protezione ma non limita in alcun modo i movimenti della ragazza. Le suole (di colore azzurro) e i guanti sono cuciti in un materiale speciale (leggasi equipaggiamento per maggiori informazioni a riguardo).

    CITAZIONE
    Spidery » Gli stivali e i guanti del costume di Aki, interamente prodotto da lei, sono prodotti in un particolare tessuto estremamente sottile ma altrettanto resistente. Grazie ad essi, la Kuroko è in grado di utilizzare il potere aderente dei propri arti anche indossando la tuta.


    ►►► NarrazioneTecniche ◄◄◄

     
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Sugar-fueled machine

    Group
    Administrator
    Posts
    3,071

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    Era decisamente una serata strana per le due ragazze, che non si scambiavano neanche troppo con gli anni alla fine. Ad assistere a quello scontro voluto da Kurumi, entusiasta di aver trovato qualcuno di finalmente interessante e disposto a discutere delle sue scelte comportamentali, c'era il gran pubblico delle macchinette dell'area di servizio. Forse queste tifavano ognuna per la propria preferita in base a chi avevano servito, ma in ogni caso erano le uniche spettatrici ronzanti della loro lotta. Forse il fatto che prima si fosse morsa aveva messo in guardia Aki, che aveva ben pensato di schivare all'indietro tenendosi stretta i propri acquisti. Evitando per un soffio l'artigliata malefica di Kurumi che finì per graffiare l'aria, la ragazza si rotolò all'indietro mettendo la busta sotto la macchina e togliendosi le scarpe.
    Da una parte c'era una folle rivestita di bende che ormai erano intrise del suo sangue, mentre dall'altra una bionda a piedi nudi rimuginava su riti occulti. Chi avrebbe prevalso di fronte alle luci al neon della macchinetta degli snack?



    CITAZIONE
    • Kurumi (attacco) » forza+agilità » 5+43 » 48
    • Aki (difesa) » forza+agilità » 20+21 » 41
    • La difesa di Aki ha successo per motivi ruolistici.

    Tocca ora ad Aki attaccare, Kurumi si difende.
    Note: Drakenol, fai solo più attenzione a come scrivi il tuo tentativo di colpire il tuo avversario. Se avessi precisato un po' meglio la direzione e il punto a cui miravi, saresti riuscita a colpire meglio Aki. Complimenti ad entrambi per la caratterizzazione :asd:
     
    .
  8.  
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    15,274

    Status
    Anonymous


    Nome » Akira "Aki" Kuroko

    Quirk » Latrodectus mactans [Mutant]

    Età » 16

    Fazione » Vigilantes

    Forza » 20

    Quirk » 35

    Agilità » 20 + 5% (1.75)

    Energia » 100












    Narrato | Parlato | Pensato

    Come lasciandosi cadere all'indietro, Aki reagì velocemente. La fila di auto parcheggiate era alle sue spalle, il Sole iniziava pian piano a lasciar spazio all'oscurità e la piccola stradina era illuminata dalle variegate luci al neon delle macchinette automatiche a cui poco prima le ragazze si erano rifornite. Quei distributori erano così tipici dell'isola asiatica che un importante fotografo vi aveva dedicato un'intera mostra, sottolineando quanto la loro presenza fosse di inquinamento visivo per l'ambiente circostante. La Kuroko, dal basso dei suoi quindici anni, poteva essere d'accordo o non pensarla allo stesso modo, ma quello che importava davvero era solo una cosa: se le cose fossero continuate in quel modo, in breve il Sole e la sua luce sarebbero completamente spariti e lei non avrebbe potuto far altro che ringraziare la luce filtrata dal vetro di quelle macchine elettroniche, perchè avrebbe potuto salvarle la vita. Trattenne il respiro.

    Poggiò i palmi sulla carrozzeria dell'auto alle sue spalle e, basandosi sul puro intuito e quelle poche immagini visive che erano rimaste impresse sulla sua retina all'arrivo sul posto, sperò che alle sue spalle si trovasse il cofano del veicolo e non qualcos'altro. Mentre quel braccio insanguinato si dirigeva pericolosamente verso la sua figura, stese la schiena sul freddo metallo dell'auto e, dandosi la spinta coi piedi, fece una capriola all'indietro per distanziarsi da quella pazza che stava cercando di aggredirla. Come per miracolo, riuscì a farla franca. Poggiò piede a terra con lo stesso stato d'animo di un uomo con la fobia di volare lo poggia una volta giunto in aeroporto dopo ore e ore di viaggio. Alzò in fretta e furia lo sguardo verso la ragazza bendata per assicurarsi che mantenesse le distanze mentre la mano destra si estendeva rasoterra verso l'auto di fronte a lei, con lo scopo di far scivolare la busta di plastica contente il suo acquisto per il microfono sotto l'automobile: se fosse stata costretta a combattere si sarebbe dovuta liberare da più impicci possibile. Si tolse le scarpe, con alla base lo stesso ragionamento. Sempre tenendo lo sguardo sull'aggreditrice come un domatore su una bestia feroce, puntò la punta della scarpa sinistra sul tallone della destra per sfilarla, per poi ripetere lo stesso processo sull'altra sfruttando la prensilità delle dita ora libere dall'impedimento della scarpa. Per fortuna - in un certo senso - era una ragazza pigra e maleducata e a differenza di molte coetanee era solita sfilarle spesso a quel modo una volta giunta a casa, invece di usare le mani. Tolse nell'operazione anche le calze, poggiando quindi i piedi nudi sul freddo asfalto e rabbrividendo leggermente al contatto. Era pur sempre inverno. Fece scivolare il tutto sotto l'auto a far compagnia alla busta in plastica, agendo con più velocità possibile per non rischiare.

    Aki non era una combattente, non aveva la minima nozione di combattimento. Portò i gomiti vicino ai fianchi ed i pugni chiusi di fronte al volto per intimidirla, ma non aveva la minima tecnica: era una semplice imitazione di tutto ciò che aveva visto nei suoi amati film americani, buona parte dei quali dedicata alla boxe o in cui giovani ragazzi di strada adottavano sempre quella posizione prima di una scazzottata. Non riusciva a credere di essere in una situazione simile lei, ora. Abbassò lo sguardo ai proprio piedi nudi.

    Mi verranno dei calli per colpa tua. - sbottò, fin troppo seria, verso l'altra ragazza. In fondo a sé, però, dubitava fortemente all'altra tizia importasse qualcosa, soprattutto dopo che l'aveva vista azzannarsi un braccio. Era evidente che avesse qualche rotella fuori posto ma, se possibile, la Kuroko preferiva comunque evitare lo scontro. Covava, nel suo cuoricino, il sogno di diventare un'eroina forte, coraggiosa e pronta a difendere gli altri. Ora, però, che per la prima volta si trovava in una situazione simile... Forse la paura stava prendendo il sopravvento. Forse aveva preso la scelta sbagliata. Se si fosse iscritta ad una scuola per eroi, forse ora avrebbe saputo come comportarsi. Magari poi le istituzioni avrebbero chiuso un occhio o l'avrebbero addirittura premiata. Ora, invece, non sapeva come agire e sapeva che se qualcuno le avesse beccate quella sarebbe passata come una scazzottata qualsiasi e sarebbe finita nei guai. Sapeva di non poter contare solo su sé stessa e che avrebbe dovuto fare affidamento sulle ragnatele, ma sapeva anche di non poterle usare. Non legalmente, almeno. Erano un indizio troppo evidente, però. Non era come bruciacchiare qualcuno o dargli la scossa, quelle erano unicità diffuse. Quello era un vero e proprio marchio di fabbrica e nel caso quelle macchinette automatiche avessero avuto delle telecamere, l'avrebbero incastrata senza dubbio. In quel caso però, bastava aspettare. Magari qualcuno avrebbe visto l'aggressione e sarebbe giunto in suo soccorso. Doveva solo resistere. Resistere senza usare le ragnatele o arrampicarsi sui muri.

    Posso sapere qual è il tuo problema? - esordì con tono di voce fermo ma mani e gambe tremanti, e di sicuro non per il freddo che stavano prendendo i suoi piedi nudi - Davvero! Se cerchi soldi non ne ho, ti stai mettendo nei guai per nulla! - aggiunse, quindi, cercando di far ragionare la ragazza insanguinata. Una parte di lei sapeva che non sarebbe servito a nulla, ma non se la sentiva ancora di agire. Doveva provare a calmare le acque, un'ultima volta. Se non ci fosse riuscita... Avrebbe fatto quello che doveva. A quel punto si trattava di sopravvivere, non di giocare e divertirsi.





    Latrodectus mactans [Mutant] » Durante lo sviluppo del feto di Aki, qualcosa è decisamente andato storto. La giovane giapponese presenta infatti, oltre ad una normale corporatura da essere umano, alcune caratteristiche che la accomunano ad un aracnide. Fisicamente, l'unica differenza sostanziale visibile ad occhio nudo è una colorazione nerastra della pelle che, come una grossa macchia sull'epidermide, la copre fino al retro del collo, prosegue leggermente oltre le spalle e sui bicipiti, comprende le natiche e termina circa a metà coscia, sfumando gradualmente nel colore rosastro della sua pelle. Al centro della schiena campeggia un'ulteriore macchia di colore rosso scarlatto vagamente simile nella forma ad un teschio.
    Oltre a questo segno particolare ben visibile (ma decisamente più discreto rispetto ad altri mutant) è la sua struttura interna ad essere mutata. Aki presenta infatti tre coppie di ghiandole sericigene, due in corrispondenza dei polsi sinistro e destro e una con le ghiandole ai lati della cavità orale, all'incirca sulle pareti a lato dell'ugola. In base alla reazione catalizzata dagli enzimi di volta in volta, queste ghiandole sono in grado di produrre vari tipi di ragnatela, utilizzabile per muoversi, per attaccare o per rallentare gli avversari.
    Un'altra caratteristica mutata nel suo corpo ma non visibile ad occhio nudo è la presenza di piccoli peli o setole sull'estensione degli arti in grado di permetterle di aderire a più o meno qualsiasi superficie. Per aggrapparsi stabilmente è necessario utilizzare almeno due arti (quelli inferiori sono più efficaci permettendole di camminare effettivamente sui muri) ma, con uno sforzo proporzionato, è possibile restare aderenti anche con un solo arto. Questa dote può anche essere utilizzate per rallentare le cadute o in situazioni simili. E' in grado di sostenere fino a cinque {5} volte il suo peso corporeo e rimanere comunque aderente alla parete, anche trattandosi di un soffitto.
    E' inoltre in grado di secernere veleno per quanto non letale come quello della sua effettiva controparte animale.

    CITAZIONE
    Black Spider » Il costume di Aki è composto da una tuta cucita e prodotta da lei stessa. Gambe e buona parte del petto e della schiena sono interamente in tessuto nero molto elastico, mentre le braccia e la parte superiore del petto, che comprende anche un comodo cappuccio molto ampio, sono di colore bianco. L'interno del cappuccio è foderato con un motivo rosa su cui campeggiano delle ragnatele cucite in bianco, pattern riportato anche sotto le ascelle e nella parte adiacente del braccio. La tuta non offre alcun tipo di protezione ma non limita in alcun modo i movimenti della ragazza. Le suole (di colore azzurro) e i guanti sono cuciti in un materiale speciale (leggasi equipaggiamento per maggiori informazioni a riguardo).

    CITAZIONE
    Spidery » Gli stivali e i guanti del costume di Aki, interamente prodotto da lei, sono prodotti in un particolare tessuto estremamente sottile ma altrettanto resistente. Grazie ad essi, la Kuroko è in grado di utilizzare il potere aderente dei propri arti anche indossando la tuta.


    ►►► NarrazioneTecniche ◄◄◄



    CITAZIONE
    Come si intende dal post, lascio di nuovo il turno di attacco a Drakenol! Akira non ha ancora motivo di agire, per ora.
     
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    623

    Status
    Offline

    Kurumi Quinn



    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato degli altri






    La ragazza con grande agilità riuscì a schivare il colpo e la mano di Kurumi finì nel vuoto. La biondina era riuscita a scivolare sull'auto dietro e con un acrobazie che neanche la piccola Quinn riuscì a capire si tolse scarpe e calze finendo con i piedi nudi sul freddo asfalto. Non diede troppo peso alla sua azione, la guardava con desiderio e con un sorriso quasi spaventoso, vista anche la situazione.

    Bella mossa ragazzina, ci sarà da divertirsi con te!
    Che brava ragazza, mi sembra un peccato ucciderla, se mi farà divertire forse avrò pietà AHAHAHAHHAH!

    Nel mentre la sua avversaria, anche se non sembrava aver capito di esserlo ancora, provava a persuadere Kurumi, si vedeva che era una tipa apposto, un po' strana visto il modo di vestirsi e il coraggio dimostrato, ma sicuramente una persona per bene e purtroppo per lei l'incontro con la piccola pazza non avrebbe mai preso la piega che tanto sperava. Ormai era troppo presa dal combattimento e dalla ragazza, non se la sarebbe levata facilmente di torno se non combattendo.

    AHAHAHAHAhahAHAHAhahAHAHAHHAahAHahAHA! Sei proprio carina lo sai?!
    Sai io sto solo cercando un amichetto con cui giocare ahahHHAHAHA! Perchè non ti offri volontaria, invece di scappare?!Disse.

    Mia cara ora non mancherò il bersaglio!


    Subito dopo scattò verso la ragazza, questa volta non voleva sbagliare per nessun motivo il colpo e ovviamente non voleva ucciderla, approfittando del sangue che ancora gocciolava dalla mano e cercando di muoversi a zig zag così da rendere i suoi movimenti meno prevedibili. Se il piano sarebbe riuscito non si sarebbe fermata, ma proprio quando si sarebbe avvicinata abbastanza alla ragazza avrebbe fatto uno scatto verso la sua destra per poi colpirla sempre con la mano destra sul suo avambraccio per poi fermarsi dietro di lei, girarsi e vedere il risultato della sua azione.





    Kurumi Quinn - Lvl 2

    Attacco: 5
    Quirk: 30
    Agilità: 43(+3, Refrenantem rush)
    Energia: 65(-5)

    TECNICHE USATE:
    CITAZIONE
    NOME TECNICA: Refrenantem rush
    DESCRIZIONE: Kurumi per attivare questa tecnica ha bisogno di generare adrelina quindi può usarla facendo attività fisica, agitazione, in combattimento, con paura, stress, ansia, rumori improvvisi e altri fattori. L'adrenalina rilasciata nel corpo aumenta la frequenza cardiaca e con l'aumento di essa si ha un aumento di sangue in circolo nel suo organismo aumentando così la sua rigenerazione e la sua agilità nei riflessi.
    DANNO: \\
    EFFETTO: +1 in agilità ogni 10 punti Quirk
    COSTO: 5(mantenimento)



     
    .
  10.  
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    15,274

    Status
    Anonymous


    Nome » Akira "Aki" Kuroko

    Quirk » Latrodectus mactans [Mutant]

    Età » 16

    Fazione » Vigilantes

    Forza » 20

    Quirk » 35

    Agilità » 20 + 5% (1.75)

    Energia » 100 - 10 = 90












    Narrato | Parlato | Pensato

    Purtroppo per la Kuroko, la ragazza vestita da mummia sembrava ben intenzionata a non fermarsi per alcun motivo. Qualche secondo di stallo le diede il tempo per respirare e recuperare le forze, osservando la ragazza insanguinata di fronte a lei. Akira studiava in una scuola per supporto agli eroi e la sua specialità era la meccanica, di certo non l'attività fisica. Ciononostante era riuscita a cavarsela ed aveva anche guadagnato la forse falsa ammirazione di quella rivale, che si complimentò per come aveva schivato il suo attacco. Aki fece uno scatto col collo in segno di disprezzo: non aveva certamente bisogno di complimenti o dell'accettazione di quella specie di mostro.

    Aver sottolineato di non avere soldi non sembrava aver cambiato minimamente la situazione. Certo, se lo sarebbe dovuto aspettare. Lo scopo di un rapinatore è quello di fare paura e incutere timore alla propria vittima, non quello di provare a colpirla direttamente. Nessun idiota, per una rapina, rischierebbe di invischiarsi in un reato molto più grave. Purtroppo la ragazza di fronte a lei non sembrava avere la minima intenzione di fermarsi e neppure interesse nel denaro, sembrava voler scatenare solo un po' di caos per il suo proprio giubilo. Da come parlava, facendo continuamente complimenti e utilizzando persino una parola come "amichetto", Aki non riusciva proprio ad inquadrarla. E' facile trovare la risoluzione contro qualcuno che prova a fare del male per un motivo preciso, ma lei? Non era neppure sicura che fosse davvero cattiva e non avesse, invece, un qualche tipo di malattia mentale che la spingeva a comportarsi in quel modo bizzarro, per quanto dannoso per le altre persone.

    Dopo una lunga serie di risate, il mostro decise di partire di nuovo all'attacco, ipoteticamente scavalcando le stesse macchine da cui Aki si era proiettata poco prima. D'istinto la ragazza mise qualche metro tra lei e la pazza, indietreggiando di un paio di metri. Purtroppo per lei era chiaro che non potesse continuare a scappare e non aveva neppure tempo per chiamare degli aiuti, magari le forze dell'ordine. Doveva farsi bastare quei due-tre metri per capire cosa fare con la mummia. Mentre osservava muoverla a zig zag, sebbene fosse una questione di pochi secondi, per il suo cervello sembravano dilatarsi come interi minuti: era quello l'effetto che faceva una battaglia, e non poteva fare a meno di rigarle il volto con un leggero sorriso. Se come aveva supposto quel sangue poteva in qualche modo essere legato alla sua unicità, allora doveva farci molta attenzione. Ripensandoci, avrebbe dovuto evitarlo in ogni caso: il sangue è un fluido corporeo veicolo di numerose malattie infettive, come ad esempio l'HIV. Visto il suo comportamento bizzarro, quella ragazza poteva benissimo essere una tossicodipendente, per cui meglio farci attenzione. E, a dirla tutta, il sangue faceva schifo in ogni caso.

    Per quanto fino a pochi secondi fa volesse evitare ad ogni costo di utilizzare palesemente la propria unicità, sembrava ormai una situazione inevitabile. Avrebbe provato a parare quel colpo, ma non avrebbe potuto prevedere un'eventuale finta oppure una manipolazione ematica di qualche tipo. Non voleva parare un pugno e poi ritrovarsi dei chiodi di sangue conficcati nella mano. L'unica scelta che le sembrava plausibile era far avvicinare l'avversaria abbastanza da essere sicura che non avrebbe potuto evitare la sua controffensiva, prenderla di sorpresa e sperare con tutto il cuore di non essere colpita a sua volta. Lascio quindi la ragazza libera di fare la sua mossa e avvicinarsi. Lo scatto a destra era l'occasione più adatta per colpire: allungò il braccio destro verso il suo volto con l'obbiettivo di colpirla in pieno volto con una ragnatela. Con un po' di fortuna l'impatto e l'effetto sorpresa l'avrebbero premiata. Effettuata la propria mossa avrebbe ovviamente cercato di gettarsi verso sinistra per allontanarsi il più possibile dall'attacco. Quanto al da farsi, ci avrebbe pensato dopo. L'importante, ora, era provare ad uscirne indenne.




    CITAZIONE
    I didn't knew you were into this kind of stuff, sweetheart ~ LVL1 » Aki genera una ragnatela vischiosa ma dalla trama leggera. Lo scopo è di colpire il volto dell'avversario in modo da privarlo, per quanto possibile, del senso della vista. L'effetto della tela dura due turni, dopodiché i filamenti perdono resistenza e possono essere rimossi senza troppo impegno. Per quanto riguarda questa tela, Aki preferisce utilizzarla quando possibile sputandola direttamente in faccia all'avversario. Ciononostante la sua anche dai polsi in caso di necessità.
    Costo: 10

    Latrodectus mactans [Mutant] » Durante lo sviluppo del feto di Aki, qualcosa è decisamente andato storto. La giovane giapponese presenta infatti, oltre ad una normale corporatura da essere umano, alcune caratteristiche che la accomunano ad un aracnide. Fisicamente, l'unica differenza sostanziale visibile ad occhio nudo è una colorazione nerastra della pelle che, come una grossa macchia sull'epidermide, la copre fino al retro del collo, prosegue leggermente oltre le spalle e sui bicipiti, comprende le natiche e termina circa a metà coscia, sfumando gradualmente nel colore rosastro della sua pelle. Al centro della schiena campeggia un'ulteriore macchia di colore rosso scarlatto vagamente simile nella forma ad un teschio.
    Oltre a questo segno particolare ben visibile (ma decisamente più discreto rispetto ad altri mutant) è la sua struttura interna ad essere mutata. Aki presenta infatti tre coppie di ghiandole sericigene, due in corrispondenza dei polsi sinistro e destro e una con le ghiandole ai lati della cavità orale, all'incirca sulle pareti a lato dell'ugola. In base alla reazione catalizzata dagli enzimi di volta in volta, queste ghiandole sono in grado di produrre vari tipi di ragnatela, utilizzabile per muoversi, per attaccare o per rallentare gli avversari.
    Un'altra caratteristica mutata nel suo corpo ma non visibile ad occhio nudo è la presenza di piccoli peli o setole sull'estensione degli arti in grado di permetterle di aderire a più o meno qualsiasi superficie. Per aggrapparsi stabilmente è necessario utilizzare almeno due arti (quelli inferiori sono più efficaci permettendole di camminare effettivamente sui muri) ma, con uno sforzo proporzionato, è possibile restare aderenti anche con un solo arto. Questa dote può anche essere utilizzate per rallentare le cadute o in situazioni simili. E' in grado di sostenere fino a cinque {5} volte il suo peso corporeo e rimanere comunque aderente alla parete, anche trattandosi di un soffitto.
    E' inoltre in grado di secernere veleno per quanto non letale come quello della sua effettiva controparte animale.

    CITAZIONE
    Black Spider » Il costume di Aki è composto da una tuta cucita e prodotta da lei stessa. Gambe e buona parte del petto e della schiena sono interamente in tessuto nero molto elastico, mentre le braccia e la parte superiore del petto, che comprende anche un comodo cappuccio molto ampio, sono di colore bianco. L'interno del cappuccio è foderato con un motivo rosa su cui campeggiano delle ragnatele cucite in bianco, pattern riportato anche sotto le ascelle e nella parte adiacente del braccio. La tuta non offre alcun tipo di protezione ma non limita in alcun modo i movimenti della ragazza. Le suole (di colore azzurro) e i guanti sono cuciti in un materiale speciale (leggasi equipaggiamento per maggiori informazioni a riguardo).

    CITAZIONE
    Spidery » Gli stivali e i guanti del costume di Aki, interamente prodotto da lei, sono prodotti in un particolare tessuto estremamente sottile ma altrettanto resistente. Grazie ad essi, la Kuroko è in grado di utilizzare il potere aderente dei propri arti anche indossando la tuta.


    ►►► NarrazioneTecniche ◄◄◄

     
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Sugar-fueled machine

    Group
    Administrator
    Posts
    3,071

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    L'attacco a zig zag di Kurumi voleva sfruttare l'effetto sorpresa sulla sua avversaria, nonostante questa volesse semplicemente andarsene da quella scomoda situazione ed uscire con le amiche. La criminale si era avvicinata parecchio ed era piuttosto veloce, ma a causa della sua fretta nel mostrare il proprio quirk la giovane Aki aveva avuto l'occasione di guardarsi bene dal sangue avvelenato di Kurumi. Con un veloce gesto della mano aveva fatto emettere una ragnatela dalle speciali ghiandole che possedeva, colpendo in volto la ragazza con le bende. La criminale venne presa in pieno volto, ma la ragnatela non riuscì a coprire completamente il suo campo visivo, lasciando ancora libero il suo occhio sinistro ma rimanendo comunque cieca dal lato destro del volto. Aki si era buttata preventivamente sulla sinistra, finendo a circa 3 metri dalla sua avversaria.



    CITAZIONE
    • Kurumi (attacco) » forza+agilità » 5+43 » 48
    • Aki (difesa) » quirk+agilità » 35+21 » 56
    • La difesa di Aki ha successo.

    Tocca ora ad Aki attaccare, Kurumi si difende.
    Note: Scusatemi molto per il ritardo, da ora in poi riprenderò a rispondere regolarmente.
    Stesso discorso di prima. Qui la differenza di stat è minima, quindi mi affiderò più che altro alla vostra capacità di scrittura ed attenzione ai dettagli. Se avete domande, mandatemi pure un MP.
     
    .
  12.  
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    15,274

    Status
    Anonymous


    Nome » Akira "Aki" Kuroko

    Quirk » Latrodectus mactans [Mutant]

    Età » 16

    Fazione » Vigilantes

    Forza » 20

    Quirk » 35

    Agilità » 20 + 5% (1.75)

    Energia » 90 - 20 = 70












    Narrato | Parlato | Pensato

    Aki non aveva ancora la minima idea di cosa quella ragazza volesse da lei. Come un ragno, la Kuroko avrebbe infatti scelto accuratamente le sue prede se si fosse trovata in condizione di doverlo fare. Avrebbe cercato di studiarne le mosse e le abitudini e avrebbe fatto il possibile per cercare di non incappare in un pericolo troppo grande, in un animale troppo forte rispetto a lei. Quella ragazza, invece, sembrava come dominata dal caos. Pareva, infatti, che avesse scelto lei solamente perchè malauguratamente stava passando di lì mentre aveva voglia di far male a qualcuno. Un comportamento davvero da psicopatico o, forse meglio, da pazzo. Pazzo da clinica, però. Ciononostante, non sembrava una sorta di killer professionista o qualcosa di simile, anzi. Le sue abilità in combattimento e il modo in cui si muoveva sembravano tanto confusionarie e casuali quanto il suo stesso essere. Più che un'assassina, infatti, sembrava più una da risse di strada, senza strategia o abilità particolari. E questo, più che un insulto, era una fortuna per Akira: la giapponese infatti non era assolutamente un combattente addestrato, anzi.

    La ragnetta aveva immaginato più e più volte come sarebbe stato essere un eroe, anzi, un vigilante. Una figura guida per la città, qualcuno sempre pronto ad aiutare chi si trova in difficoltà, sparendo nell'ombra una volta terminato il lavoro. Non avrebbe mai immaginato che però il tutto sarebbe iniziato tentando di proteggere sé stessa da una pazza, sparando ragnatele scalza in mezzo alla strada. In qualche modo, grazie ad un po' di fortuna, era riuscita ad evitare il colpo della ragazza bendata per un soffio, allungando lievemente il braccio verso di lei e sparandole una ragnatela dritta in faccia. Da quel preciso momento era in errore, per la legge. Aveva usato pubblicamente il suo quirk e persino per combattere. Se fossero state fermate ora, la bendata avrebbe persino potuto mentire dicendo che era stata lei a provocarle quella ferita e farla sanguinare così copiosamente. Doveva mettere la parola fine a quella cosa in fretta e sparire nel nulla. Si era allontanata sulla sinistra di qualche metro.

    Senti, io non capisco proprio perchè lo fai. - sbottò, osservando la ragazza col bianchiccio della sua ragnatela sul volto che, come una maschera, lasciava libero solo l'occhio sinistro - Non voglio farti del male, ma non posso lasciarti attaccare nessun altro. - sospirò, per poi scattare velocemente verso di lei. Non riusciva, razionalmente, a mettersi nei panni di quella ragazza. Non riusciva a capire cosa pensasse o perchè si comportasse come stava facendo. Per questo motivo non poteva permettersi di scappare semplicemente: quella sembrava avercela davvero con lei per qualche strano, folle motivo e non poteva rischiare di essere seguita e magari mettere a rischio le sue amiche oppure la sua famiglia. Doveva trovare il modo di risolvere quella cosa.

    Scattando verso di lei, a circa un metro e mezzo di distanza si sarebbe fermata piantando i talloni a terra. Il suo corpo mutato permetteva ai suoi arti di avere un'aderenza alle superfici molto ma molto maggiore rispetto a quella di un normale umano, ed era per quello che si era tolta le scarpe. Grazie a quella particolare conformazione fisica poteva frenare immediatamente senza rischiare di scivolare e finire nelle fauci del nemico. Una volta stabile, avrebbe puntato entrambe le mani verso i piedi dell'avversaria e avrebbe nuovamente lanciato due ragnatele, seppur di consistenza diversa rispetto a quella precedente. La mano sinistra puntata al suo piede destro e viceversa avrebbero, se tutto fosse andato come previsto, bloccato entrambe le sue gambe a terra con quella sostanza vischiosa impedendole di muoversi per un poco. Abbastanza per convincerla a smetterla o trovare il modo per obbligarla a farlo, o almeno così sperava la ragazza dai capelli tinti.




    CITAZIONE
    I-It's sticky, senpai! LVL1 » Una ragnatela particolarmente collosa, utilizzata spesso dai ragni per intrappolare le proprie prede. La tela è molto vischiosa e in grado di trattenere una preda anche molto forte. Una ragnatela di questo tipo su un piede, ad esempio, può bloccarlo a terra impedendo alla preda di proseguire oltre. Può anche essere utilizzata, ad esempio, per ammanettare le persone. Se si viene colpiti da tre (3) ragnatele di questo tipo al busto nello stesso turno, si rimarrà interamente imbozzolati e quindi bloccati. Liberarsi da una ragnatela (es. piede bloccato a terra) è possibile aspettando un turno oppure avendo frz > qui di Aki. Liberarsi dallo stato di bozzolo richiede invece frz > qui*2 di Aki. Il costo della tecnica è unitario.
    Costo: 10

    Latrodectus mactans [Mutant] » Durante lo sviluppo del feto di Aki, qualcosa è decisamente andato storto. La giovane giapponese presenta infatti, oltre ad una normale corporatura da essere umano, alcune caratteristiche che la accomunano ad un aracnide. Fisicamente, l'unica differenza sostanziale visibile ad occhio nudo è una colorazione nerastra della pelle che, come una grossa macchia sull'epidermide, la copre fino al retro del collo, prosegue leggermente oltre le spalle e sui bicipiti, comprende le natiche e termina circa a metà coscia, sfumando gradualmente nel colore rosastro della sua pelle. Al centro della schiena campeggia un'ulteriore macchia di colore rosso scarlatto vagamente simile nella forma ad un teschio.
    Oltre a questo segno particolare ben visibile (ma decisamente più discreto rispetto ad altri mutant) è la sua struttura interna ad essere mutata. Aki presenta infatti tre coppie di ghiandole sericigene, due in corrispondenza dei polsi sinistro e destro e una con le ghiandole ai lati della cavità orale, all'incirca sulle pareti a lato dell'ugola. In base alla reazione catalizzata dagli enzimi di volta in volta, queste ghiandole sono in grado di produrre vari tipi di ragnatela, utilizzabile per muoversi, per attaccare o per rallentare gli avversari.
    Un'altra caratteristica mutata nel suo corpo ma non visibile ad occhio nudo è la presenza di piccoli peli o setole sull'estensione degli arti in grado di permetterle di aderire a più o meno qualsiasi superficie. Per aggrapparsi stabilmente è necessario utilizzare almeno due arti (quelli inferiori sono più efficaci permettendole di camminare effettivamente sui muri) ma, con uno sforzo proporzionato, è possibile restare aderenti anche con un solo arto. Questa dote può anche essere utilizzate per rallentare le cadute o in situazioni simili. E' in grado di sostenere fino a cinque {5} volte il suo peso corporeo e rimanere comunque aderente alla parete, anche trattandosi di un soffitto.
    E' inoltre in grado di secernere veleno per quanto non letale come quello della sua effettiva controparte animale.

    CITAZIONE
    Black Spider » Il costume di Aki è composto da una tuta cucita e prodotta da lei stessa. Gambe e buona parte del petto e della schiena sono interamente in tessuto nero molto elastico, mentre le braccia e la parte superiore del petto, che comprende anche un comodo cappuccio molto ampio, sono di colore bianco. L'interno del cappuccio è foderato con un motivo rosa su cui campeggiano delle ragnatele cucite in bianco, pattern riportato anche sotto le ascelle e nella parte adiacente del braccio. La tuta non offre alcun tipo di protezione ma non limita in alcun modo i movimenti della ragazza. Le suole (di colore azzurro) e i guanti sono cuciti in un materiale speciale (leggasi equipaggiamento per maggiori informazioni a riguardo).

    CITAZIONE
    Spidery » Gli stivali e i guanti del costume di Aki, interamente prodotto da lei, sono prodotti in un particolare tessuto estremamente sottile ma altrettanto resistente. Grazie ad essi, la Kuroko è in grado di utilizzare il potere aderente dei propri arti anche indossando la tuta.


    ►►► NarrazioneTecniche ◄◄◄

     
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    623

    Status
    Offline

    Kurumi Quinn



    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato degli altri




    <div>
    La ragazza riuscì ad evitare il suo attacco sfruttando la sua quirk, prese Kurumi con una grossa ragnatela, all'inizio con capì granché quello che era successo, poi toccandosi con calma notò che qualcosa di appiccicoso era rimasto sul lato destro del suo viso. Vedere solo da un occhio era veramente una rottura, in teoria avrebbe potuto liberarsi col sangue corrosivo, ma la ragazza iniziò ad usare anche la testa.

    Si è difesa perfettamente, forse ha capito che il mio quirk ha un collegamento col mio sangue... beh infondo è quasi palese. Tra l'altro che caspita è questa cosa, sembra tela appiccicosa, sarà forse questa la sua quirk?

    In ogni caso non ha ancora visto le proprietà della mia quirk, risparmierò la visuale da quell'occhio per un po'.
    E ora continuiamo a divertirci ahAhahaHhah!

    Pensò Kurumi.

    Subito dopo guardò la ragazza che nel mentre iniziò a farneticare cose inutili alla criminale che rispose subito.

    Io amica mia, voglio solo divertirmi con te!

    Perchè tu non vuoi uffa! DIVERTIAMOCI, DIVENTIAMO AMICHE DEL CUORE DAI AHAHAHAHAHAHAH!

    Fino a mo aveva combattuto veramente poco, infondo aveva ucciso solo un uomo di mezz'età senza emozioni, era stata una completa noia per lei.
    Invece questa ragazza la stava facendo divertire come non mai.

    Subito dopo la ragazza si avvicinò di scatto, aveva poco tempo per pensare, ma non vedendo particolari oggetti offensivi nelle sue mani pensò subito all'attacco precedente, aveva appena detto che non voleva ancora fargli vedere l'effetto distruttivo del suo sangue, ma non poteva limitarsi a subire altri colpi di quella roba. Non sapeva quanta ragnatela avrebbe provato a lanciargli, perciò oltre a schivare a destra decise di mordersi forte la lingua, che ovviamente iniziò a sanguinare molto.

    COME MI DIVERTO, VOGLIO PROVARE PIÙ DOLORE, VOGLIO VEDERTI SOFFRIRE, FAMMI DIVERTIRE AHAHAHAAHAHAHHAHAHAHAHAH

    Tutto il sangue che si sarebbe accumulato nella sua bocca, lo avrebbe sputato sull'eventuale rete di ragno che avrebbe intravisto, così da scogliere il tessuto, se invece la schivata sarebbe bastata si sarebbe tenuta tutto il liquido in bocca.

    Doveva stare attenta nell'azione e se per caso nonostante tutto fosse stata presa da qualche ragnatela, avrebbe usato il sangue stesso per scioglierla, tutto questo sempre cercando di correre verso destra, non poteva rimanere ferma e farsi colpire pienamente sul corpo.





    Kurumi Quinn - Lvl 2

    Attacco: 5
    Quirk: 30
    Agilità: 43(+3, Refrenantem rush)
    Energia: 45(-20)

    TECNICHE USATE:
    CITAZIONE
    NOME TECNICA: Fel Shot
    DESCRIZIONE: Kurumi si morde talmente tanto forte la lingua che si provoca un lieve sanguinamento sufficiente per sputare quello stesso sangue su qualcosa o qualcuno così da corroderlo. Ovviamente la ragazza potrà sparare il sangue dove meglio crede.
    DANNO: lieve
    EFFETTO: Causa danno da sanguinamento anche all'utilizzatore per 2 turni.
    COSTO: 15

    CITAZIONE
    NOME TECNICA: Refrenantem rush
    DESCRIZIONE: Kurumi per attivare questa tecnica ha bisogno di generare adrelina quindi può usarla facendo attività fisica, agitazione, in combattimento, con paura, stress, ansia, rumori improvvisi e altri fattori. L'adrenalina rilasciata nel corpo aumenta la frequenza cardiaca e con l'aumento di essa si ha un aumento di sangue in circolo nel suo organismo aumentando così la sua rigenerazione e la sua agilità nei riflessi.
    DANNO: \\
    EFFETTO: +1 in agilità ogni 10 punti Quirk
    COSTO: 5(mantenimento)





    Edited by Drakenol - 12/3/2019, 20:22
     
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Sugar-fueled machine

    Group
    Administrator
    Posts
    3,071

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    La ragazza ragno aveva capito che il suo avversario non era decisamente mentalmente stabile e che quindi, nonostante i suoi migliori tentativi di convincere Kurumi di lasciare perdere, non ne sarebbe uscita pulita a meno di non combattere. Come se fosse veramente una vigilante di quel quartiere, aveva attaccato con le sue ragnatele la ragazza bendata cercando di fermarla. Questa alle domande della studentessa aveva riso con fragore per l'ennesima volta, la sua risata che echeggiava nel vicolo. Ancora un po' e forse qualcuno avrebbe potuto sentirle, considerato che avevano provocato un certo caos atterrando sulla macchina e Kurumi non stava di certo trattenendo il fiato.
    Lanciate le ragnatele, queste mirarono ai piedi della criminale che aveva però già cominciato la sua schivata ed alzando i piedi, era riuscita ad evitare per un soffio il primo proiettile appiccicoso mirato al piede sinistro, ma a causa del suo punto cieco sul lato destro del viso l'altra ragnatela la centrò in pieno, bloccandola a terra. Non solo, poiché a causa del movimento che aveva provato a fare, bloccata però dal materiale colloso, era caduta in avanti sul ginocchio sinistro e sui gomiti, provocandole un lieve ma continuo dolore. Il sangue acido bastò però a sciogliere il tessuto creato sulla sua caviglia, anche se aveva avuto un assaggio delle abilità della donna ragno.



    CITAZIONE
    • Aki (attacco) » quirk+agilità » 35+21 » 56
    • Kurumi (difesa) » forza+agilità » 5+43 » 48

    Tocca ora a Kurumi attaccare, Aki si difende.
    Note: //
     
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    623

    Status
    Offline

    Kurumi Quinn



    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato degli altri




    Kurumi provò a schivare il colpo della ragazza, ma purtroppo era piuttosto vicino e l'occhio coperto era un gran problema per azioni di questo tipo. Purtroppo questo li fece prendere un colpo ai piedi bloccandolo a terra ed a causa della velocità non fece in tempo a fermarsi, così finì coi ginocchi e gomiti per terra provocandosi un lieve dolore.

    FIGLIA DI...

    Disse sottovoce mentre si tolse le ragnatele grazie al suo sangue corrosivo.

    Le stava prendendo e continuando così si sarebbe stancata più di necessario, se doveva fare qualcosa lo doveva fare subito e questo per fortuna era chiaro alla ragazzina.
    Mi sono divertita tantissimo, ma sarà meglio farla finita uffa.

    Prima però un bel salutino ci sta!

    Pensò.

    Appena riuscì a liberarsi fece la sua mossa, sfruttando il lieve scompiglio creato dalla sua caduta, invece di continuare verso destra, scattò a sinistra improvvisamente verso la ragazza-ragno guardandola col suo occhio sinistro, l'unico da cui poteva vedere. Questa volta non voleva mancarla e per farlo doveva cercare di prevedere i suoi movimenti perciò decise per prima cosa di rimordersi violentemente la lingua così da avere abbastanza sangue per colpi.

    AAAAAAAAAAAAAh che peccato che il combattimento sia quasi finito.

    A quel punto sempre durante la rincorsa sputò per prima cosa un colpo verso il suo torace e se per caso sarebbe riuscita in qualche modo, da quella vicinanza, a schivare il colpo scattando verso sinistra avrebbe provato a colpirla col secondo colpo, sputandogli il sangue non proprio verso di lei, ma poco più avanti, verso dove stava scattando, così da prenderla nel movimento. Se invece la ragazza avrebbe schivato a destra in teoria sarebbe dovuta finire proprio nella sua traiettoria e questo gli avrebbe permesso di provare a colpirla sulle gambe. Ovviamente pensò che la ragazzina avrebbe potuto sparargli vedendo la ragazza andare verso di lei, proprio per questo all'ultimo avrebbe scivolato per terra cercando di passargli sotto le gambe. Nella scivolata avrebbe cercare di tagliarla con le sue unghie piene di sangue la coscia destra.

    Il dado ormai era tratto, ora tutto dipendeva da quella singola azione.




    Kurumi Quinn - Lvl 2

    Attacco: 5
    Quirk: 30
    Agilità: 43(+3, Refrenantem rush)
    Energia: 25(-20)

    TECNICHE USATE:
    CITAZIONE
    NOME TECNICA: Fel Shot
    DESCRIZIONE: Kurumi si morde talmente tanto forte la lingua che si provoca un lieve sanguinamento sufficiente per sputare quello stesso sangue su qualcosa o qualcuno così da corroderlo. Ovviamente la ragazza potrà sparare il sangue dove meglio crede.
    DANNO: lieve
    EFFETTO: Causa danno da sanguinamento anche all'utilizzatore per 2 turni.
    COSTO: 15

    CITAZIONE
    NOME TECNICA: Refrenantem rush
    DESCRIZIONE: Kurumi per attivare questa tecnica ha bisogno di generare adrelina quindi può usarla facendo attività fisica, agitazione, in combattimento, con paura, stress, ansia, rumori improvvisi e altri fattori. L'adrenalina rilasciata nel corpo aumenta la frequenza cardiaca e con l'aumento di essa si ha un aumento di sangue in circolo ForMe:
    nel suo organismo aumentando così la sua rigenerazione e la sua agilità nei riflessi.

    DANNO: \\
    EFFETTO: +1 in agilità ogni 10 punti Quirk
    COSTO: 5(mantenimento)





    Edited by Drakenol - 10/3/2019, 10:41
     
    .
19 replies since 16/11/2018, 14:21   481 views
  Share  
.
Top
Top