Emofobia o Aracnofobia?

Combattimento tra Kurumi(Drakenol) & Aki(Exquisite†corpses)

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    Nome » Akira "Aki" Kuroko

    Quirk » Latrodectus mactans [Mutant]

    Età » 16

    Fazione » Vigilantes

    Forza » 20

    Quirk » 35

    Agilità » 20 + 5% (1.75)

    Energia » 90 - 20 = 70












    Narrato | Parlato | Pensato

    La giovane giapponese non era una ragazza dalla pazienza proverbiale, anzi. Quella situazione iniziava a stancarla ed infastidirla: non era assolutamente quello il motivo per cui era uscita di casa quella sera ma per incontrare delle amiche, uscire, svagarsi. Certo, le piaceva l'idea di difendere le persone, comportarsi come quegli eroi che aveva visto nei film da piccola e aveva letto nei fumetti, ma c'era un motivo se non si era iscritta ad un corso per eroi: la privacy. Non voleva fare di quella crociata la sua vita, voleva anche svagarsi, aiutare solo quando farlo era nelle sue possibilità e competenze, un po' egoisticamente quando ne aveva voglia. E quello non era uno di quei momenti.

    Come abbastanza ovvio, la ragazza evitò le sue ragnatele. Una, perlomeno. Non era certamente la miglior tattica del millennio ed era il suo primo confronto, non poteva aspettarsi altrimenti. Le dava fastidio l'aver utilizzato il proprio quirk in pubblico in quel modo, nonostante non ci fosse nessuno a guardare lo scontro tra le due. Se qualcuno fosse venuto a scoprirlo sarebbe finita nei guai senza ombra di dubbio. In ogni caso, una delle due ragnatele fortunatamente centrò il bersaglio facendo capitombolare quella pazza in avanti, a ruzzolare sull'asfalto. Una magra consolazione in quella bizzarra situazione.

    Purtroppo per lei, però, le belle cose durano sempre poco. La ragazza bendata riuscì a liberarsi dalle ragnatele in qualche modo. Non aveva ben capito come avesse fatto anche a causa della loro angolazione, aveva solo visto forse una sorta di liquido rossastro cadere sopra la tela. Era sicura, comunque, che non fosse stato uno sforzo fisico: aveva testato a lungo la resistenza delle sue ragnatele in cameretta e non era mai riuscita a strapparle con la forza bruta, lei che aveva una forza ben superiore a quella di un normale umano. Non poteva dirlo con certezza ma era abbastanza sicura che la pazza non avesse un'unicità legata in qualche modo alla superforza, altrimenti perchè non usarla prima? Considerate le ferite autoinflittesi e quel liquido rosso, poteva solo supporre avesse colato sangue da qualche parte e che quello avesse un effetto corrosivo di qualche sorta. Era solo un'ipotesi, ma era il meglio che avesse in quella situazione disperata. Inspirò mentre l'altra si rialzava.

    Santo Cielo... - borbottò mentre la ragazza la insultava. Era evidente che quella là non fosse una chiaccherona. La vide scattare verso di lei e si mise in posa, pronta a scattare in qualsivoglia direzione. Era evidente, per Aki, che continuando in quel modo non sarebbero andate assolutamente da nessuna parte. Poteva continuare ad evitare i suoi colpi all'infinito, ma la ragazza l'avrebbe probabilmente inseguita finché non si sarebbe sentita soddisfatta. A questo punto, la Kuroko era convinta di avere di fronte a sé una bestia e di doverla trattare come tale: ciò di cui quella folle aveva bisogno era probabilmente una prova di forza, di coraggio. Promise a sé stessa di non evitare i colpi successivi ma di farsi valere. Ciononostante, venne costretta ad evitare quanto accadde di lì a pochi secondi. In qualche modo la ragazza sputò quel liquido rosso verso di lei. Era ormai evidente che si trattasse dello stesso sangue di cui si era ricoperta un braccio. La ragazza cercò di evitarlo non tanto per timore del suo effetto, quanto schifata dal sangue in sé e leggermente spaventata da chissà di quale tipo di malattie potesse essere vettore. Cercò di abbassarsi velocemente, allargando le gambe e appiattendo la schiena parallela al pavimento. Ciononostante, non si mosse dalla propria posizione, attendendo l'arrivo della ragazzina. Una volta in prossimità del ragnetto, la bendata scivolò sull'asfalto per avvicinarsi più in fretta. In un certo senso Aki la invidiava: come poteva fare cose simili? Non aveva paura di grattugiarsi via mezza cute? Era senza scarpe da un paio di minuti e già voleva prenotarsi una visita dalla massaggiatrice. In ogni caso, ora avrebbe agito. All'avvicinarsi della ragazza, avrebbe provato a fermarla grazie alla particolare aderenza di cui la sua pelle nuda era dotata. Considerato che si trattava di una semplice scivolata, che avrebbe usato entrambe le mani e che la ragazza non sembrava particolarmente pesante, forse ci sarebbe riuscita. L'ideale era di afferrarla ai fianchi una volta che questi si fossero trovati perpendicolari al suo baricentro. Con ogni probabilità non avrebbe fatto aderenza immediatamente e le sarebbe sgusciata per ancora qualche centimetro. In ogni caso, se ci fosse riuscita, avrebbe cercato di alzarla sopra la propria testa con entrambe le braccia, come un lottatore di wrestling. Proprio come un ragno o una formica, Aki riusciva ad alzare svariate volte il proprio peso e quella tizia non sembrava certamente un macigno. Poteva farcela, o almeno doveva convincersi di potere.

    NGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGH! - se il suo sforzo fosse stato sufficiente, avrebbe poi cercato di scaraventarla qualche metro davanti a sé. Non avrebbe puntato né un muro, né un palo e neppure un muro. Non voleva farle male, ma solamente fermarla e allontanarla dimostrandole di essere una con cui era meglio non averci a che fare. E quella mossa avrebbe avuto valore anche in cambio di un graffio o del sangue su una gamba.




    CITAZIONE
    Gotcha! LVL1 » Aki utilizza l'estrema aderenza garantita dai suoi arti per fermare o rallentare un colpo o un proiettile fisico (nota: inteso come oggetto solido di dimensioni adeguate). Ad esempio, se sta ricevendo un pugno frontale basterà sfiorare il braccio dell'avversario per fermare o rallentare (e quindi ridurre il danno) del colpo. Afferrando invece il colpo frontalmente, quindi ad esempio afferrando direttamente il pugno con la propria mano, l'aderenza garantirà la riduzione del danno. L'esito è affidato al master. Al momento può solamente fermare colpi deboli (es. pugni, calci e piccoli oggetti).
    Costo: 5

    Latrodectus mactans [Mutant] » Durante lo sviluppo del feto di Aki, qualcosa è decisamente andato storto. La giovane giapponese presenta infatti, oltre ad una normale corporatura da essere umano, alcune caratteristiche che la accomunano ad un aracnide. Fisicamente, l'unica differenza sostanziale visibile ad occhio nudo è una colorazione nerastra della pelle che, come una grossa macchia sull'epidermide, la copre fino al retro del collo, prosegue leggermente oltre le spalle e sui bicipiti, comprende le natiche e termina circa a metà coscia, sfumando gradualmente nel colore rosastro della sua pelle. Al centro della schiena campeggia un'ulteriore macchia di colore rosso scarlatto vagamente simile nella forma ad un teschio.
    Oltre a questo segno particolare ben visibile (ma decisamente più discreto rispetto ad altri mutant) è la sua struttura interna ad essere mutata. Aki presenta infatti tre coppie di ghiandole sericigene, due in corrispondenza dei polsi sinistro e destro e una con le ghiandole ai lati della cavità orale, all'incirca sulle pareti a lato dell'ugola. In base alla reazione catalizzata dagli enzimi di volta in volta, queste ghiandole sono in grado di produrre vari tipi di ragnatela, utilizzabile per muoversi, per attaccare o per rallentare gli avversari.
    Un'altra caratteristica mutata nel suo corpo ma non visibile ad occhio nudo è la presenza di piccoli peli o setole sull'estensione degli arti in grado di permetterle di aderire a più o meno qualsiasi superficie. Per aggrapparsi stabilmente è necessario utilizzare almeno due arti (quelli inferiori sono più efficaci permettendole di camminare effettivamente sui muri) ma, con uno sforzo proporzionato, è possibile restare aderenti anche con un solo arto. Questa dote può anche essere utilizzate per rallentare le cadute o in situazioni simili. E' in grado di sostenere fino a cinque {5} volte il suo peso corporeo e rimanere comunque aderente alla parete, anche trattandosi di un soffitto.
    E' inoltre in grado di secernere veleno per quanto non letale come quello della sua effettiva controparte animale.

    CITAZIONE
    Black Spider » Il costume di Aki è composto da una tuta cucita e prodotta da lei stessa. Gambe e buona parte del petto e della schiena sono interamente in tessuto nero molto elastico, mentre le braccia e la parte superiore del petto, che comprende anche un comodo cappuccio molto ampio, sono di colore bianco. L'interno del cappuccio è foderato con un motivo rosa su cui campeggiano delle ragnatele cucite in bianco, pattern riportato anche sotto le ascelle e nella parte adiacente del braccio. La tuta non offre alcun tipo di protezione ma non limita in alcun modo i movimenti della ragazza. Le suole (di colore azzurro) e i guanti sono cuciti in un materiale speciale (leggasi equipaggiamento per maggiori informazioni a riguardo).

    CITAZIONE
    Spidery » Gli stivali e i guanti del costume di Aki, interamente prodotto da lei, sono prodotti in un particolare tessuto estremamente sottile ma altrettanto resistente. Grazie ad essi, la Kuroko è in grado di utilizzare il potere aderente dei propri arti anche indossando la tuta.


    ►►► NarrazioneTecniche ◄◄◄



    CITAZIONE
    Chiedo scusa per il ritardo e per aver eventualmente ignorato i fatti del post precedente ma dato che parlato/pensato non erano colorati ho preferito ignorare tutto piuttosto che confondere le cose.
     
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    La ragazza bendata aveva deciso di mettere fine a quello scontro, non senza lasciare però un ricordo stampato nella mente e nella pelle della sua avversaria. Era riuscita a liberarsi dalla presa collosa generata da Akira grazie al suo acido ed aveva dato il tutto e per tutto in uno scatto verso di lei, provando ad utilizzare il suo quirk per fare più male possibile alla ragazza. Ferendosi nuovamente mentre correva, aveva provato a sputare dalla distanza il suo sangue verso il petto della ragazza. Purtroppo per la ragazza, nonostante questo avesse colpito i vestiti della ragazza non era riuscito a penetrare attraverso i suoi vestiti funzionando solo sui materiali organici. La bionda non aveva provato a schivare ma aveva cercato di sconfiggere la sua avversaria tramite una prova di forza, provando a bloccarlo nel suo movimento. Il movimento della ragazza e la sua stazza minuta furono abbastanza però da poterle permettere di assestare un'unghiata prima che la bionda potesse afferrarla, provocando delle piccole bruciature sulla coscia della ragazza. Fu proprio il fatto di avere un fisico gracile a renderla così facile da sollevare per la mutante, che la rispedì qualche metro indietro dopo averla sollevata. Kurumi aveva causato un gran tonfo, finendo contro una delle macchinette che avevano utilizzato prima.



    CITAZIONE
    • Kurumi (attacco) » forza+agilità » 5+43 » 48
    • Akira (difesa) » forza+agilità » 20+21 » 41

    Tocca ora ad Aki attaccare, Kurumi si difende.
    P.S. Se volete terminare lo scontro, exquisitecorpses può rinunciare all'attacco.
     
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    Nome » Akira "Aki" Kuroko

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    Narrato | Parlato | Pensato

    Purtroppo per Akira, nonostante gli sforzi, non riuscì ad evitare quel liquido che la ragazza bendata le aveva sputato addosso. Nonostante il colore rosso, a differenza di quello presente su tutto il suo braccio, non era sicura al cento per cento che si trattasse di sangue. D'altro canto lei era la prima a possedere, ai lati della gola, due piccole ghiandole che le permettevano di emettere una sorta di acido, proprio come molte specie di ragni. Una volta ricevutolo addosso, però, l'odore ferroso era inconfondibile: si trattava certamente di sangue umano. Che possedesse - come lei - delle strutture fisiche particolari che le permettessero di emetterlo dal cavo orale, che si fosse personalmente ferita in qualche modo per farlo come aveva fatto poco prima col proprio braccio o che invece avesse qualche particolare tipo di equipaggiamento installato nel cavo orale era dubbio e difficilmente comprensibile. L'ultima ipotesi si era chiaramente fatta spazio nella mente della giovane Kuroko per ovvi motivi, studiando lei in una scuola per lo sviluppo di tecnologie per l'utilizzo da parte di eroi, ma era decisamente dubbia dato che quella in fronte a lei sembrava più che altro una scappata di casa, probabilmente impossibilitata all'acquisto di uno strumento ad installazione interna. Dubbi professionali a parte, un solo fatto restava chiaro e indisputabile: quella maledetta tizia le aveva macchiato la felpa col suo maledetto sangue. E come se non bastasse, quella sembrava pure essere stata una mossa inutile! Si era preoccupata per tutta la loro rissa di cosa quel sangue potesse mai fare e alla fine la risposta sembrava... nulla. L'effetto non era stato altro che sporcare i suoi indumenti e metterla in un umore ancora peggiore di quanto già non fosse. Sospirò pesantemente.

    Ancora più irritata da questo screzio, quando la donna bendata le si avvicinò con l'intento di scivolarle sotto le gambe, non esitò un attimo a cercare di afferrarla grazie all'aderenza sovraumana (o subumana, trattandosi di insetti?) garantita dalle sue estremità mutate. Afferratala saldamente, la scaraventò un po' casualmente, senza riflettere. Purtroppo per la giovane, il lancio a sinistra la fece finire dritta contro le macchinette automatiche dove poco prima entrambe si erano servite. Presa dalla foga del momento, non si rese conto di essere stata effettivamente ferita dalla carica della ragazza dai capelli verdi se non quando, muovendo la gamba incriminata, sentì come una forte puntura. Mosso velocemente lo sguardo, notò che quella parte dei leggings era stata strappata - probabilmente dalle unghie della tizia - ma anche e soprattutto che la sua pelle sembrava in qualche modo erosa o ustionata piuttosto che bruciata. Evidentemente doveva essere quello il vero effetto del suo sangue. Probabilmente il suo effetto doveva essere apprezzabile solamente sulla pelle o magari materiale organico. Questo era effettivamente un buon motivo per spargerselo sopra il braccio e poi danneggiare i tessuti sopra la pelle utilizzando le proprie unghie, esattamente come aveva fatto poc'anzi. Questo era anche sostenuto dal fatto che lo stesso sangue, sulla felpa, non aveva fatto nulla oltre a sporcarla. Non c'era tempo per pensare a questo, ora, però.

    Brutta stronza! - urlò scattando verso l'automobile dove poco prima aveva lanciato le sue scarpe e i suoi acquisti, anche se questo significava avvicinarsi a dove aveva lanciato la ragazza qualche secondo prima. Cercò come possibile, scivolando verso il mezzo, di allungare la mano sotto al suo corpo e quindi di recuperare scarpe, calzini e la borsa col cavo che aveva acquistato durante il suo giro in centro. Il suo obbiettivo poi era scattare velocemente alle proprie spalle, dirigendosi all'edificio dall'altra parte della strada e iniziare a correre sulla sua facciata - grazie al suo corpo mutato - coi piedi nudi ed eventualmente aiutandosi con le mani in caso di necessità di una presa extra ogni tanto. Il suo scopo era - ovviamente - scappare. Non sapeva se ci sarebbe riuscita o meno, ma poi si sarebbe certamente dovuta spiegare in qualche modo con le sue amiche. Non era proprio la definizione di normale, arrivare ad un appuntamento in ritardo, ferite e con una grossa chiazza di sangue sulla felpa. Ma cosa in fondo, in Aki, era normale?

    Danno lieve da acido alla coscia destra




    Latrodectus mactans [Mutant] » Durante lo sviluppo del feto di Aki, qualcosa è decisamente andato storto. La giovane giapponese presenta infatti, oltre ad una normale corporatura da essere umano, alcune caratteristiche che la accomunano ad un aracnide. Fisicamente, l'unica differenza sostanziale visibile ad occhio nudo è una colorazione nerastra della pelle che, come una grossa macchia sull'epidermide, la copre fino al retro del collo, prosegue leggermente oltre le spalle e sui bicipiti, comprende le natiche e termina circa a metà coscia, sfumando gradualmente nel colore rosastro della sua pelle. Al centro della schiena campeggia un'ulteriore macchia di colore rosso scarlatto vagamente simile nella forma ad un teschio.
    Oltre a questo segno particolare ben visibile (ma decisamente più discreto rispetto ad altri mutant) è la sua struttura interna ad essere mutata. Aki presenta infatti tre coppie di ghiandole sericigene, due in corrispondenza dei polsi sinistro e destro e una con le ghiandole ai lati della cavità orale, all'incirca sulle pareti a lato dell'ugola. In base alla reazione catalizzata dagli enzimi di volta in volta, queste ghiandole sono in grado di produrre vari tipi di ragnatela, utilizzabile per muoversi, per attaccare o per rallentare gli avversari.
    Un'altra caratteristica mutata nel suo corpo ma non visibile ad occhio nudo è la presenza di piccoli peli o setole sull'estensione degli arti in grado di permetterle di aderire a più o meno qualsiasi superficie. Per aggrapparsi stabilmente è necessario utilizzare almeno due arti (quelli inferiori sono più efficaci permettendole di camminare effettivamente sui muri) ma, con uno sforzo proporzionato, è possibile restare aderenti anche con un solo arto. Questa dote può anche essere utilizzate per rallentare le cadute o in situazioni simili. E' in grado di sostenere fino a cinque {5} volte il suo peso corporeo e rimanere comunque aderente alla parete, anche trattandosi di un soffitto.
    E' inoltre in grado di secernere veleno per quanto non letale come quello della sua effettiva controparte animale.

    CITAZIONE
    Black Spider » Il costume di Aki è composto da una tuta cucita e prodotta da lei stessa. Gambe e buona parte del petto e della schiena sono interamente in tessuto nero molto elastico, mentre le braccia e la parte superiore del petto, che comprende anche un comodo cappuccio molto ampio, sono di colore bianco. L'interno del cappuccio è foderato con un motivo rosa su cui campeggiano delle ragnatele cucite in bianco, pattern riportato anche sotto le ascelle e nella parte adiacente del braccio. La tuta non offre alcun tipo di protezione ma non limita in alcun modo i movimenti della ragazza. Le suole (di colore azzurro) e i guanti sono cuciti in un materiale speciale (leggasi equipaggiamento per maggiori informazioni a riguardo).

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    Spidery » Gli stivali e i guanti del costume di Aki, interamente prodotto da lei, sono prodotti in un particolare tessuto estremamente sottile ma altrettanto resistente. Grazie ad essi, la Kuroko è in grado di utilizzare il potere aderente dei propri arti anche indossando la tuta.


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    CITAZIONE
    Io ci provo, se Drakenol vuole continuare lo scontro e provare a fermarmi nessun problema. Ruolisticamente però dovevo agire così. ^_^
     
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    Kurumi Quinn



    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato degli altri




    Kurumi riuscì nel suo attacco, i suoi vestiti si imbrattarono del suo sangue senza causare però nessuna bruciatura o erosione, forse la ragazza indossa qualche tuta sintetica o cose del genere. Ma il suo attacco non finiva lì, nella scivolata riuscì a ferire la gamba della ragazzina lasciandogli quel piccolo ricordo che probabilmente sarebbe rimasto lì per un bel po' di giorni, se non settimane. Ovviamente nemmeno quella sotto-specie di ragno umano rimase ferma, una volta che Kurumi si trovò sotto di lei non esitò a prenderla e sbatterla contro le macchinette, cosa che le face parecchio male alla spalla, bloccandole il respiro per uno, due secondi.

    COOOFFF...
    Un forte colpo di tosse le prese una volta ricevuta la botta, come se dovesse vomitare qualcosa, infondo non era mica scivolata per terra.

    Bel colpo ragazzina... Ma non sono l'unica ad essermi ferita ahaHAHAHAHAH
    Disse per poi capire che era il momento di sloggiare, era rimasta fin troppo e inoltre aveva consumato parecchie energie in quello scontro rispetto a lei che era rimasta quasi ferma tutto il tempo.

    Forse per sua fortuna la ragazzina corse verso di lei come se volesse avvicinarsi per fare chissà cosa, Kurumi si spostò per quanto poteva verso la sua destra, ma a quanto pare l'unico obbiettivo del suo bersaglio era prendere le sue cose, evidentemente anche lei voleva uscirsene da questa situazione. Kurumi così gridò verso la ragazza:

    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH SEI STATA PROPRIO BRAVA SAI, DIVERTIAMOCI INSIEME UN' ALTRA VOLTA AMICA MIA! AHAHAHHAHHAHAHHAHAHAHHAHAHAHHAHHAHAHHA
    Disse per poi scoppiare in una grossa risata abbastanza inquietante.

    Meglio lasciarla andare, che bella ragazza, un giorno voglio giocare di nuovo con lei!

    A quel punto se ne sarebbe andata dalla parte opposta, andando verso la stazione saltellando come una bambina felice come se nulla fosse successo in quella fredda notte d'inverno.

    Ragni e sangue, elementi che coesistono, con il ragno che inietta il veleno lentamente nel liquido scarlatto e il sangue che lentamente viene contaminato senza poter fare nulla, ma con quelle ragazzine la situazione era diversa, il sangue aveva acquisito la capacità sufficiente per contrattaccare e solo il tempo potrà dire chi dei due sarebbe stato più forte dell'altro.




    Kurumi Quinn - Lvl 2

    Attacco: 5
    Quirk: 30
    Agilità: 40
    Energia: 25






    CITAZIONE
    Scusa per tutte volte che ci ho messo molto a rispondere, a me la role è piaciuta parecchio, quindi togliendo il tempo che ci abbiamo messo, spero ti sia divertito anche tu... per me possiamo chiuderla qui^^
     
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    Quello scontro durato poco ma che aveva fatto battere forte il cuore di entrambe le ragazze sembrava essere giunto al termine, poiché Aki era ormai decisa ad allontanarsi definitivamente da quella pazza e l'ultimo colpo aveva fermato la furia di Kurumi verso la bionda. Prendendo velocemente i vestiti e le scarpe, riuscì a recuperare la merce che aveva comprato quel pomeriggio, anche se la sua felpa finì per essere irrimediabilmente macchiata. Dopo aver buttato quell'insulto a gran voce verso la criminale, Aki era riuscita a fuggire ed era stata libera di andare dalla psicologia distorta di Kurumi, che la riteneva una sua avversaria più che una vittima della sua pazzia. Era stato uno dei tanti scontri illegali che si svolgevano ogni giorni nella metropoli giapponese, da una parte chi voleva utilizzare il proprio quirk per fare del male agli altri e chi non poteva fare altro che utilizzarlo per difendersi in quella città così popolata ma che lasciava così soli i propri cittadini. Se Aki e Kurumi un giorno si sarebbero rincontrate lo avrebbe potuto decidere solo il destino, ma al momento dovevano continuare ognuna la propria vita.



    CITAZIONE
    Bella role, mi siete piaciuti entrambi coi vostri post :zizi:. Drakenol fai solo più attenzione ai "what-if" che utilizzi mentre combatti: va bene poter prendere delle scelte logiche in base a ciò che fa il proprio avversario, ma non coprire ogni singola azione che potrebbe attuare (come hai fatto nell'ultimo attacco), semplicemente per rendere il gioco più facile per l'altro utente e definire meglio ciò che fai. In ogni caso prendete entrambi +50 punti esperienza, potete fare un post di uscita se desiderate ma non è necessario.
     
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19 replies since 16/11/2018, 14:21   481 views
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