Il seme della follia

[Evento di Trama GdR] Quest per Scimix, cursed_dragon, Roy90, Sir.Nobody

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    IL SEME DELLA FOLLIA



    PROLOGO


    Quando una società ben organizzata lavora assiduamente su un unico obiettivo comune, le voci fuori dal coro diventano motivo di disturbo. Solitamente, chi non vuole lavorare allo stesso scopo viene allontanato, ghettizzato e poi deriso. E’ un processo crudele ma efficace per mantenere il controllo su tutti coloro che continuano a lavorare per gli stessi principi o ideali. Anche se la storia afferma che le libertà personali rappresentano le fondamenta di una società sana, in questo mondo evoluto e mutato nella fattispecie umana, in cui ogni essere umano non è nient’altro che il simbolo di se stesso, la democrazia dovrà presto fare i conti con il potere di ciascun singolo individuo dotato di Quirk.
    Ma la mente dell’uomo non è completamente assoggettata al dominio, per fortuna ancora, esistono individui che hanno deciso di mettere se stessi al servizio degli altri. Accademie e Scuole di tutto il mondo insegnano come usare le proprie Unicità a tutela dell’uomo e dell’ambiente. Il concetto di Super-Eroe, pertanto, è ormai obsoleto: tutti sono dei super-eroi… La differenza, però, la fanno (semplicemente) gli Eroi.
    Quello dell'eroe è un concetto che negli anni è stato approfondito, studiato ed analizzato da migliaia di esperti, filosofi e psicologi, a tal punto che sull’argomento esistono infinite pubblicazioni sul: “Diventare un Eroe”, “Quello che un Eroe deve sempre sapere”, “Le regole dell’Eroe”, “Memorandum degli Eroi”, svariate biografie di talenti della natura e tanto altro ancora... si potrebbe fare una lista davvero chilometrica di opere sul tema scritte e tradotte in ogni lingua.
    Spesso, però, fare l'eroe era qualcosa che andava oltre la mera professione. Sponsor, Marketing e Merchandising facevano da padroni in un mondo fondato sul consumismo e sull'omologazione di massa.
    Infatti, molti eroi ad esempio, sono presenti più nei talk-show che nelle strade di città. Personaggi fini a se stessi, che godono di certi privilegi solo per via della loro bella immagine o perché in passato sono emersi per qualche evento particolare.
    Mentre per alcuni, fare l’Eroe è un mestiere come un altro, perché la verità non è quella che si propaga in televisione, sui social media, nelle sit-com, negli anime o al cinema, in cui l’Eroe è un tizio forte, ricco, famoso e con milioni di fan… No! Quella non è la realtà. La realtà è che soltanto alcuni Eroi possono godere di certi privilegi, mentre la maggior parte conduce una vita più o meno stabile ed in proprio.
    Soltanto gli Eroi di fama internazionale e coloro che si sono contraddistinti per alti meriti vengono assunti e, a volte, strapagati dai Governi.
    Fare l'Eroe è comunque un lavoro che merita la stessa dedizione e disciplina di un qualsiasi altro mestiere dignitoso.
    Ma le Accademie degli Eroi sarebbero state in grado di trasmettere questo concetto ai loro allievi? Avrebbero garantito una formazione adeguata e l'incolumità dei propri studenti?
    Le ultime vicende che hanno toccato il cuore della U.A. hanno - purtroppo - dimostrato l'esatto contrario.
    La questione però, non riguarda soltanto l'Accademia e i suo membri ma... il mondo intero. Un mondo che ben presto avrebbe compreso che a grandi poteri e a grandi eroi, si affiancano grandi ambizioni di uomini sempre più potenti. I cittadini di Tokyo, soprattutto, si sarebbero resi conto che, nonostante i grandi salvatori, dotati di incredibili poteri, la città non potrà mai essere completamente al sicuro. Nuovi Eroi sono sbocciati e continueranno ad essercene in futuro, così come altrettanti Villain cercheranno sempre di imporre il proprio dominio con l'uso della forza.
    Una silenziosa guerra tra difensori della legge e criminali agguerriti aveva appena preso vita nella capitale giapponese e gli studenti della Yuuei sarebbero stati i primi a rendersene conto, i primi a pagarne le conseguenze.



    Tokyo, inverno 2018.
    Due settimane dopo le vicende dei rapimenti.


    La grande città nipponica e tutto il mondo degli heroes sono ancora scossi per gli ultimi fatti accaduti ai due allievi della Yuuei Academy. Kal Dyonis e Aki Kazuma, sono scomparsi quasi contemporaneamente, seppur in due modi completamente diversi.
    Inutile descrivere il dolore e l'angoscia dei parenti e dei compagni di corso, i quali hanno messo a disposizione tutto ciò che hanno, tutti i propri mezzi pur di mettersi sulle loro tracce.
    Sembra, infatti, che i due siano scomparsi cancellando quasi ogni traccia dietro di sé.
    Uno dei due ragazzi, Aki, appartenente alla rinomata famiglia Kazuma, leader internazionale nell'industria di armi e macchine da guerra di ultima generazione, è stato rapito da una strana creatura antropomorfa nel bel mezzo di un addestramento con la professoressa Daenerys Targaryen.
    Il tutto è accaduto quasi in contemporanea con la denuncia della scomparsa di Kal, da parte della madre. Proprio la mattina in cui la Yuuei riecevette la notizia della scomparsa di Kal, delle fortissime esplosioni si poterono udire su tutta l'area della U.A.
    Gli studenti, difficilmente dimenticheranno quella terribile mattina, quando le lezioni furono interrotte per via delle esplosioni.
    Il pronto intervento di Iron Man placò (distruggendole all'unisono) la furia omicida delle macchine robot della Yuuei, usate dagli insegnanti durante le simulazioni con i propri allievi. Macchine, costruite proprio dalla stessa famiglia Kazuma.
    Da allora sono partite le indagini della polizia ma, dopo circa 15 giorni dalla loro scomparsa, le autorità non sono state in grado di trovare importanti indizi sul loro conto, sul loro stato di salute e sui responsabili del rapimento.
    Tra le classi della Yuuei girano voci di ogni tipo, tra cui quella più popolare, che sia stato proprio qualcuno della famiglia Kazuma ad aver architettato il tutto ai danni di Aki; così come ciò che si vociferava sul conto di Kal, il quale sembrerebbe essere stato rapito da un finto poliziotto.
    Ma il movente di queste scomparse è, senz'ombra di dubbio, il mistero più grande di tutta la faccenda.
    Se i due rapimenti fossero collegati, allora il responsabile avrebbe dovuto essere lo stesso. Sulla base di tutto ciò, nonostante le pressioni della famiglia Kazuma e gli sforzi della Polizia di Tokyo, i responsabili di questi rapimenti erano ancora in libertà e più i giorni passavano, più le probabilità di trarli in salvo diminuivano. Per via di una policy del Ministero degli Interni, inoltre, in quanto vittime dei fatti che hanno dato vita alle indagini, i soggetti del Consiglio della Yuuei non possono collaborare alla risoluzione del caso.
    Un'amara rivelazione per il professor Stark, che non è riuscito a digerire la sua condizione di impotenza. Inutile nascondere che abbia fatto un po' da patrigno alla giovane Targaryen, ma il rapimento degli allievi fu un vero colpo al cuore. Non è difficile immaginare il suo nevrotico modo di fare, di muoversi, di porsi con le persone... una bomba ad orologeria pronta ad esplodere da un momento all'altro.
    Era evidente, così come lo era per tanti altri docenti e studenti.
    Sono ancora tutti traumatizzati dalle notizie che girano al riguardo di Kal e Aki, degli attacchi alla USJ e del fallimento delle forze delle ordine. Il supporto degli Heroes della Yuuei e dei suoi mezzi, sarebbe stato sicuramente decisivo per le indagini e le ricerche. E così, dopo un brevissimo colloquio richiesto dal Preside Yoda al Ministro degli Interni, un emendamento che escludesse la Yuuei dalla rigida policy, venne siglato nel giro di pochissime ore.
    La persuasione di Yoda, non fallisce mai dopotutto.
    Con l'intervento degli Heroes della Yuuei Academy, le indagini sulla scomparsa dei suoi allievi avrebbe preso sicuramente un'altra piega.
    Dopo l'emendamento, infatti, il dottor Stark è rimasto nel suo laboratorio per quasi 70 ore di fila, senza mai mettere piede fuori.
    Quando il professore uscì dalla sua tana, con l'aria stravolta, la barba incolta e maleodorante, corse immediatamente nell'ufficio del Preside con un mucchio di scartoffie tra le mani.
    Aveva scoperto qualcosa.


    CITAZIONE
    Kal Dyonis
    La situazione e la condizione in cui ti trovi è decisamente disperata. I tuoi ultimi ricordi arrivano fino allo scontro con un ragazzo albino e il diverbio con la polizia, poi non ricordi più nulla. Ti sei risvegliato qualche giorno fa - non ricordi quanti giorni esattamente - in un letto ospedaliero, con una serie di flebo e tubicini collegati alle parti del tuo corpo: braccia, gambe, fianchi. Una ragazza dai capelli verdi ti ha poi trasportato in una stanza blindata. Questa stanza è completamente arredata di un letto, comodino, scrivania, armadio, una piccola libreria con qualche manga e riviste scientifiche, una poltroncina da studio ed una finta finestra con la stampa di un paesaggio di collina. In un angolo della stanza, vi è una porticina che divide un piccolo bagno dotato di water, lavandino e doccia. Non vi sono specchi all'interno della stanza e non ci sono lamette da barba.
    La stanza è illuminata da un'unica plafoniera posizionata sul soffitto, al centro di essa. Periodicamente si spegne ed è buio per diverse ore, per poi riaccendersi di colpo a pieno voltaggio.
    La porta è palesemente blindata e, per quanto tu ci possa provare, sarà praticamente impossibile per te buttarla giù.
    Con cadenza periodica, dalla parte inferiore della porta blindata si apre uno sportellino ed un vassoio con delle pietanze di cibo cotto viene lasciato sul pavimento.
    Ti trovi in stato di perenne debolezza e rilassatezza allo stesso momento. Probabilmente, sei sotto l'effetto di qualcosa che ti rende molto lento nei movimenti con difficoltà a concentrarti. Non sei lucido da molti giorni, questo è certo, ma sei arrivato in uno stadio in cui sei consapevole di essere prigioniero.
    La tua avventura inizia proprio da questa stanza in compagnia dei tuoi ricordi e di qualche immagine di te legato ad un lettino completamente sedato e intubato.
    I giorni sono passati lentamente, la porta non si è mai aperta, ad eccezione dello sportellino inferiore realizzato a posta per far passare soltanto il vassoio e per quanto tu possa aver gridato, chiamato o parlato, nessuno ti ha mai risposto. Poi c'è il momento di buio forzato e, dopo qualche minuto avverti una forte stanchezza e un profondo sonno ti avvolge puntualmente, fino a risvegliarti con la luce nuovamente accesa. L'unica cosa che hai potuto notare è che quando c'è luce si mangia per tre volte, dopodiché nell'arco di un'ora inizia il ciclo di buio.
    Ad un certo punto senti dei passi provenienti fuori dalla stanza, puoi riconoscere dei tacchi, che diventano sempre più forti fin quando capisci che qualcuno è dietro la porta. Probabilmente è ora di mangiare e sai che quello sarà il terzo pasto prima del buio.

    OFF: Descrivi la tua esistenza in quella prigionia. Con tutte le domande del caso e i diversi (se ci hai provato) tentativi di fuga, sempre vani però. Fermati nel momento in cui lo sportellino della porta si apre e sai che il vassoio verrà presto lasciato a terra. Puoi parlare, muoverti, saltare, quello che vuoi, l'importante è che tu rimanga fedele alla condizione di prigioniero "debilitato".
    MALUS: Date le circostanze, fino a diversa comunicazione, tutte le tue stat (compresa l'energia) subiscono un malus temporaneo del 50%.

    CITAZIONE
    Ryuga Naito
    Dopo esserti scontrato con James Kregan, assieme a Raul, sei rimasto privo della vista. Sei stato curato alla meglio da Tsunade e i suoi medici, ma per la vista nulla da fare. Sei cieco.
    La tua degenza è di almeno trenta giorni di riposo dalle lezioni. Infatti, non eri presente il giorno in cui Aki venne rapito. Avrai sicuramente dei contatti via telefono, ma dall'intervento non hai più messo piede in Accademia. Una mattina, ricevi una telefonata a casa: una voce femminile e molto cordiale si presenta a nome di uno studio specialistico ingaggiato da Tsunade per degli accertamenti sulla tua cecità.
    Ti dice che l'indomani sarebbe passata un auto medica privata a prenderti, per condurti all'ambulatorio ottico per una visita di controllo. Ti dice che potrebbero esserci buone possibilità che tu riprenda a vedere.

    OFF: Descrivi gli ultimi eventi che hanno colpito te e i tuoi compagni, come sei venuto a conoscenza della loro scomparsa ma, cosa più importante, come si vive da ciechi? Com'è la vita di Ryuga dopo lo scontro con il possessore di quell'inquietante quirk che ti ha reso in quel modo?
    Fermati al momento in cui, la mattina dopo, all'orario prestabilito senti suonare il citofono di casa tua. E' l'autista e ti sta aspettando e se hai deciso di andare, esci pure di casa.

    CITAZIONE
    Raul Garret e Darius Wild
    Eravate entrambi a lezione la mattina in cui Aki venne rapito e la professoressa Targaryen gravemente ferita. Le informazioni che avete al riguardo sono quelle disponibili sui giornali, voci nei corridoi e non si sa se i vostri compagni di Accademia siano ancora vivi o no.
    Siete però consapevoli che questo evento ha messo in ginocchio la reputazione della scuola, sui social si è scatenata la solita guerra tra haters e sostenitori della Yuuei.
    Siete a conoscenza soltanto del fatto che gli insegnanti-heroes non possono prendere parte alle indagini per via della policy ministeriale, dopodiché siete liberi di trarre tutte le vostre conclusioni, coerentemente con quanto finora è di dominio pubblico.
    Dopo due settimane dalla scomparsa di Aki, esattamente un sabato pomeriggio, ricevete una telefonata dall'assistente del professor Stark, la quale vi invita al laboratorio scientifico dell'istituto l'indomani mattina alle 6, di domenica.
    E' piuttosto urgente, potete intuirlo dal tono della ragazza e vi è stato raccomandato di non dire a nessuno di quell'incontro inaspettato. Non sapete chi ci sarà all'incontro e il perché, ma il motivo potrebbe riguardare qualcosa di molto importante.

    OFF: Partite da dove volete: potete iniziare dalla mattina in cui avete udito le esplosioni - ma agli allievi è stato negato di avvicinarsi alla USJ - oppure iniziare molto dopo, l'importante è che emerga l'opinione sincera ed onesta di Raul e Darius su tutto ciò che è avvenuto e sulla condizione attuale della Yuuei. C'è molto stress in giro, professori e allievi sono molto più tesi del solito e si ride poco. Cosa ne pensate del fatto che Kal sia diventato un criminale, come descritto dai media? Perché Aki è stato rapito? Sicuramente ve lo sarete chiesto.
    Fermatevi nel momento in cui vi sarete incontrati davanti al laboratorio.

    CITAZIONE

    REGOLAMENTO QUEST D'EVENTO "IL SEME DELLA FOLLIA".



    INIZIO EVENTO ► Venerdì 23/11/2018.

    PARTECIPANTI EVENTO
    Roy90 (Raul Garret) - Livello 8
    Scimix (Kal Dyonis) - Livello 7
    cursed_dragon (Ryuga Naito) - Livello 7
    Sir Nobody (Darius Wild) - Livello 6

    MASTER DELL'EVENTO ► _JoJo_

    TEMPISTICHE ► 5 giorni di limite massimo. Nel caso il termine non venga rispettato, sarà eventualmente possibile recuperare il turno in coda oppure si salterà il turno (a discrezione del master). E' possibile ricevere una proroga se richiesta prima della scadenza (inviatemi un MP). Ritardi continui e perdite dei turni comportano l'esclusione dalla quest.

    EQUIPAGGIAMENTO ► Dettagli in quest.

    BONUS LIVELLO ► L'eventuale bonus livello ottenuto dalle quest sarà relativo al livello del personaggio nell'evento. L'esperienza invece, è variabile e dipenderà dalla qualità dei vostri post.

    POST ► Minimo 2000 battute/caratteri (come da regolamento role). Siete pregati di utilizzare il format riportato nello spoiler; liberi di usare i colori che preferite. Ciascun post sarà poi oggetto di valutazione in base alla qualità. Per qualità si intende l'insieme di diversi fattori oggettivi: grammatica, sintassi chiara, reazione ai fattori esterni, aspetto emotivo e coerenza con il profilo del PG.

    TURNI ► Scimix, cursed-dragon, Roy90, Sir.Nobody
    CODICE
    <table width="550px" align="center">

    <tr>
    <td><div style="font-size: 13px; font-family: arial; line-height: 95%; letter-spacing: 0px; text-align: justify; float-justify;">
    [color=black][size=1.5]
    <p align="center"><span style="border-bottom: 1px dotted"><b>[size=10][color=orange]NOME PG[/color][/size]</b></span></p>

    [size=3] [color=white]
    <p align="center">Narrato - [color=orange]Parlato[/color] - <i>[color=orange]Pensato[/color]</i></p>

    Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit...

    <div align="center">[URL=https://LINK%20SCHEDA%20PG]SCHEDA PG - LIVELLO PG[/URL]

    Forza: X
    Quirk: X
    Agilità: X
    Energia: X
    Tecniche/Equipaggiamento usato
    [QUOTE]
    TECNICHE/EQUIP
    [/QUOTE]</div>
    [/color][/color][/size]
    [/size]</td></div>

    <tr>

    </table>




    NOME PG


    codice IMG Immagine PG


    Narrato - Parlato - Pensato



    Questi sono 2000 caratteri a titolo d'esempio:

    Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Nullam diam dui, blandit ac lacus non, malesuada dapibus erat. Ut pulvinar orci vitae urna vestibulum bibendum. Sed id nunc aliquet mi vulputate placerat quis ac tellus. Quisque gravida justo nulla. Sed ac tortor at nibh iaculis varius in vel turpis. Fusce sit amet eleifend orci. Curabitur sit amet enim eu dui semper faucibus eget ac sapien. Quisque porttitor nunc at quam porttitor, vel varius nisl pulvinar. Duis nisl ligula, lacinia ac mauris quis, pharetra consequat est. Proin non eros id arcu condimentum lobortis non ac lorem. Integer placerat elementum libero, non maximus nunc egestas ut. Ut posuere mattis ante, ut pellentesque velit finibus eget. Integer fermentum dui lobortis est fermentum, sed volutpat nibh cursus. Quisque quis nisl nisl.

    Donec maximus consectetur purus id euismod. Ut in dui leo. Morbi in turpis dui. In placerat dignissim neque, at faucibus quam pulvinar non. Suspendisse efficitur consectetur nunc a consequat. Nulla molestie mi dui, et ullamcorper lacus condimentum quis. Quisque et eleifend justo. Mauris cursus mauris ut ligula interdum, eu pretium nisl blandit. Donec in dui id lectus posuere mattis eget vitae diam. Aenean suscipit sapien augue, a dictum magna semper vel. Donec ut ornare erat.

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    SCHEDA PG - LIVELLO PG

    Forza: X
    Quirk: X
    Agilità: X
    Energia: X
    Tecniche/Equipaggiamento usato
    CITAZIONE
    TECNICHE/EQUIP




    Benvenuti Scimix , cursed_dragon , Sir.Nobody , Roy90al primo Evento del Forum. Un'importante vicenda potrebbe segnare per sempre la trama del GdR, quindi spero che possiate dedicare maggior riguardo ai vostri futuri post.
    Credo di aver inserito tutto nel regolamento ma, relativamente alla quest, tengo a precisare che non avete equipaggiamento, Raul è sempre cieco ad un occhio ed ovviamente nessuno di voi quattro sa chi c'è dietro ai rapimenti.
    Per dubbi MP.

    Buona avventura!

    EDIT
    Modificato un parametro nel codice della scheda del post.


    Edited by _JoJo_ - 23/11/2018, 22:33
     
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    THE FOURTH HOKAGE

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    Kal Dyonis


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    Narrato - Parlato - Pensato



    Dove sono? Fu quello il primo pensiero di Kal non appena riaprì gli occhi per la prima volta in quella strana e silenziosa stanza. Le pareti erano bianche, un po' spoglia, c'era una libreria con alcuni libri disposti sugli scaffali, un letto non molto comodo ed un piccolo bagno munito di doccia. Nei primi momento dopo il suo risveglio, non riusciva a capire bene che cosa fosse successo, qualcosa annebbiava la sua mente e non gli permetteva di ragionare lucidità, per tanto, in quei primi giorni di prigionia non era preoccupato della situazione in cui era finito...
    Trascorsero dei giorni e Kal notò che la luce si accendeva e spegneva a determinati ritmi, così come il cibo veniva consegnato tre volte durante le il periodo di luce, seguito da un ciclo di completo buio.

    Sono in prigione? Ma davvero? Io? Stupidi poliziotti... poi si lamentano che la criminalità cresce, se arrestano gli Eroi e lasciano fuori i malviventi vorrei vedere io! disse sottovoce Kal in una fase di noia mortale, durante quello che sembrava il primo giorno di prigionia. Tra le mani aveva un fumetto preso dalla libreria, provava a leggere, ma dato il suo stato mentale di "leggerezza" non riusciva bene a focalizzarsi su ciò che c'era scritto, iniziando a nutrire alcuni sospetti a riguardo della sua situazione e perplesso disse:
    Strano, perché leggo tutto il libro ma non riesco a capirlo bene? E' come se tralasciassi delle parti, devo tornare indietro ogni volta! Bah, avrò preso un colpo in testa mentre combattevo con quel criminale albino spacca cartelloni di Iron Man.

    Un altro ciclo di luce e buio era trascorso, Kal si risvegliò ancora in quella cella come gli altri giorni e nulla era cambiato, tutto era esattamente come prima...
    Hey voi! Voglio parlare con mia madre! Carceriere! urlava Kal, battendo le mani sulla porta, frustato dalla stato in cui lo avevano ridotto.
    Carceriere! C'è nessuno? Ma stiamo scherzando? Hey! Voglio un avvocato! Ora! HEEEEEEEEEEEY! Non ebbe alcuna risposta ed attese un altro giorno, segnando con il suo veleno corrosivo una piccola barretta, sulla parete nascosta dal letto, per non perdere il conto dei giorni, sperando ingenuamente che l'indomani qualcosa sarebbe cambiato, ma non fu così.

    Il giorno seguente la stessa scena: Dai su forza! Rispondete... non mi sento bene! Heey!
    Qualcosa sicuramente non va... nessun contatto dall'esterno? Non funziona così in prigione, neanche mia madre e l'avvocato sono giunti! Impossibile!
    Così Kal provò ad aprire la porta, a bussare sul muro cercando porte segrete, guardando ogni cassetto possibile e immaginabile, ma non trovò nulla... Al punto da rendersi conto che nella stanza non c'erano neanche oggetti taglienti, come lamette o specchi!
    Hanno paura che mi uccida? Niente vetri o lamette?
    Successivamente tentò di utilizzare il veleno corrosivo sui cardini della porta blindata, ma era talmente stanco e poco lucido che il veleno riusciva a malapena ad iniziare a corrodere il cardine. Forse con un po' tempo ci sarebbe riuscito, ma non era in grado di produrre la quantità di veleno necessaria nelle sue condizioni... Segnò un altro giorno.

    Il tempo passava inesorabile in quella stanza ed ancora non si era mai aperta quella maledetta porta. Il giorno successivo, mentre faceva delle flessioni, sebbene a fatica, pensando che l'esercizio fisico poteva in qualche modo aiutarlo a ridurre quello stato di intontimento, udì dei tacchi sbattere sul suolo e rimbombare.
    Cibo! Qualcuno lo porta... vediamo che succede se... A quel punto Kal si sarebbe avvicinato allo sportello in cui veniva messo il cibo dall'esterno, si sarebbe infatti avvicinato lentamente senza far rumore in modo da non farsi sentire.
    Ricordo che una degli agenti di polizia aveva i tacchi... Sono sicuramente loro a quel punto si sarebbe messo pronto a bloccare l'entrata del vassoio in modo che lo sportellino rimanesse aperto.
    Fammi uscire... dove sono? Che cosa mi state facendo! Datemi delle risposte... perché non mi avete ucciso? È ovvio che non sono in una prigione normale! Ed è anche ovvio che non siete degli agenti di polizia comuni, o forse non lo siete per nulla! Voglio spiegazioni! avrebbe urlato Kal dal buco, sapendo che dall'altra parte c'era una persona.


    Kal Dyonis - LIVELLO 7

    Forza: 10 (5)
    Quirk: 350 (175)
    Agilità: 365 (183)
    Energia: 750 (375)
    CITAZIONE
    Tecniche usate: //





    Edited by Scimix - 26/11/2018, 19:48
     
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    RYUGA NAITO




    Narrato - - Parlato - "Pensato"



    I giorni passavano ma l’oscurità permaneva. La vita scorreva tranquilla nella città, anche se ogni tanto si sentivano notizie preoccupanti di attacchi da parte di Villain, come quello avvenuto nel quartiere commerciale da parte di tre cattivi che hanno letteralmente dato a fuoco e fiamme l’intero posto e sotto gli occhi impotenti di una giovane Hero avevano seminato il caos uccidendo e ferendo diverse persone per poi sparire nel nulla. Eppure la notizia che faceva più scalpore al momento era il rapimento di due studenti della Yuuei, cosa che aveva lasciato allibito il giovane visto che uno dei due era niente meno che un suo compagno di classe, Kal.

    ”Quello stupido! Sapevo che avrebbe finito per combinare un disastro!”

    Quello fu il primo pensiero del giovane non appena ebbe ascoltato la notizia dal telegiornale. Ormai pian piano il mondo stava scivolando nell’oscurità, la forza degli eroi non bastava più a debellarla, avrebbero dovuto iniziare a conviverci a stretto contatto. Proprio come aveva fatto lui. L’oscurità era entrata nella sua vita come una meteora e non se n’era più andata. Dal quel giorno che per puro caso assieme ad un suo compagno avevano scoperto un Villain che si era infiltrato nella scuola e nell’ufficio del professor Stark gli aveva attaccati, l’intero mondo era cambiato per lui, la sua luce non brillava più, tutto era diventato tenebra. Quel giorno avevano vinto, ma a che prezzo, ora le tenebre avvolgevano ogni aspetto della sua vita, lo accompagnavano in ogni suo passo, lo avvolgevano in ogni suo gesto. Era cieco.

    - Cazzo!

    L’imprecazione non gli morì in gola, si era appena preso un angolo di qualche mobile dritto sullo stinco, procurandosi una dolorosa fitta. Quel giorno aveva fretta, quindi badava poco a quello che gli stava attorno e all’infermiera personale che lo seguiva ovunque pronta ad aiutarlo che, in quel momento, non la smetteva di supplicarlo di calmarsi e riposarsi, che tutta quella agitazione non gli avrebbe fatto bene. Agitazione dovuta ad una semplice e piccola lettera che gli era stata recapitata qualche giorno prima niente meno che dalla professoressa Tsunade la quale, secondo quanto vi era scritto, aveva fatto una “scoperta” che avrebbe potuto aiutarlo a recuperare la vista. Da quel momento Ryuga era rinato, non si era fermato un solo istante, la speranza era rinata in lui al solo udire quelle parole. Sapeva che la professoressa Tsunade non gli avrebbe dato vane speranze se non era certa che vi fosse una possibilità seppur lieve, per questo vi si aggrappò con tutte le sue forze e ora si stava preparando per uscire, tra qualche minuto sarebbero venuti a prenderlo portandolo in un posto dove forse lo avrebbero curato.

    - Ohh su sta buona! Sto bene!

    I colori del mondo non esistevano più per lui, ma pian piano aveva capito che poteva vedere in altro modo, sfruttando i suoi poteri infatti riusciva a capire dove si trovasse in maniera grossolana quello che lo circondava. Anche se non poteva vedere, poteva ancora sentire, odorare e toccare. Eppure fino stava pian piano cedendo alla disperazione, all’idea di rimanere in quello stato per sempre. Un po' alla volta la sconforto lo stava divorando. Nulla importava più per lui, o almeno era così fino a quel momento.

    - Rebecca puoi aprire?

    Avevano appena suonato alla porta, probabilmente era la sua scorta, una macchina che Tsunade aveva mandato a prenderlo per portarlo da questo “specialista” che lo avrebbe aiutato. L’infermiera corse subito ad aprire, mentre Ryuga si avvicinò pian piano alla porta così da poter agevolare chi lo avrebbe accompagnato, facendosi aiutare ad entrare in macchina. Una volta dentro chiusero la porta, un rumore molto forte per le orecchie di lui. Poi acceso il motore la macchina partì verso la loro meta.


    SCHEDA RYUGA - LIVELLO 7

    Forza: 100
    Quirk: 300
    Agilità: 500
    Energia: 925
    Tecniche/Equipaggiamento usato
    CITAZIONE
    TECNICHE/EQUIP



     
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    Raul Garret




    Narrato - Parlato - Pensato



    Erano passati solo pochi giorni dagli eventi che tanto stavano facendo parlare i media. Due studenti rapito a poche decine di ore di distanza ed uno dei quali dall'interno stesso della Yuuei non era una bella publicità. Inoltre non era mancata l'occasione per i più amanti del ricamo sulle informazioni per inventare storie assurde come la malafede di Kal. Io ero stato il suo esaminatore e lo conoscevo bene, sapevo spingeva quel giovane sulla via dell'eroismo e per quanto potesse risultare un tipo eccentrico e particolare, di certo non era un nemico.

    Qualcosa deve essere successo... Ma cosa?!

    Continuavo a pormi quella domanda ma da ciò che avevo avuto modo di apprendere sulla vicenda, anche la polizia era in alto mare. Per di più non consentivano nemmeno ai pro di intervenire in merito per quanto Stark sembrava abbastanza teso a riguardo. E come dargli torto in effetti, la professoressa Denerys era stata gravemente ferita proprio dalle macchine create da lui, e parliamo di una persona a cui il grande Iron Man teneva molto anche a livello personale.

    Ma cosa sta succedendo lì fuori?

    L'evidenza che qualcosa o qualcuno di oscuro si annidasse nei meandri di Tokyo era quantomai palese, ma sembrava decisamente molto ben celata e mentre io notavo piccole ma significanti incongruenza, il resto del pubblico televisivo dava per buona qualsiasi notizia ricevuta. Fu così che il fine settimana giunse e nessun progresso era stato fatto, o almeno non se ne era saputo. Ero a casa a lasciar vagare nuovamente i miei pensieri verso quella tragica mattina durante la quale nella USJ scoppiò il macello. Ci fu un terribile rombo che scosse addirittura la terra e dopo pochi istanti il silenzio. L'agitazione si propagò subito ma gli insegnanti prontamente seppero gestire quella emergenza. Fu proprio Stark a fermare la rivolta dei suoi stessi robot mentre Tsunade ed il suo staff si occuparono al meglio della paziente tutt'ora in condizioni critiche.

    Se solo fosse rimasto un indizio... Una sola traccia, anche minuscola, e senza pensarci tanto sarei partito pronto a fare qualcosa...

    Quei miei propositi erano certamente nobili e dettati da puro istinto eroico ma a conti fatti violavano la legge e non avrei avuto nemmeno modo di perseguirli sul serio. Poi una chiamata inaspettata rimischiò tutte le carte in tavole aprendo delle, seppur vaghe, possibilità. L'assistente del professor Stark mi invitò l'indomani mattina alle 6 a presentarmi nell'ufficio del prof alla Yuuei, cosa decisamente fuori dalla norma e che lasciava presagire qualcosa di anomalo, ma l'unico modo per scoprire di cosa si trattasse per davvero era presentarsi all'appello.

    <bene... Ci sarò!

    La mia risposta fu breve e convinta, infondo mi fidavo ciecamente di Iron Man e non avevo dubbi che avendomi fato chiamare, qualcosa bolleva in pentola. Non persi quindi tempo finii per andare a letto presto in modo da poter essere ben arzillo e pimpante l'indomani alle 6, orario entro il quale riuscii a trovarmi, addirittura con un pò di anticipo, sul luogo designato. Lì decisi quindi di aspettare che l'ora X scoccasse notando anche l'arrivo di un altro studente conosciuto pochi mesi prima. All'epoca in effetti avemmo anche un piccolo battibecco e non lo reputai uno dei migliori acquisti della scuola, ma se anche lui era stato convocato un motivo doveva pur sempre esserci.

    Ciao... Darius giusto? Anche tu chiamato da Stark eh?

    Lasciai quindi modo al ragazzo di rispondere anche in vista degli ultimi minuti di attesa che ci separavano dalle sei in punto.

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    Darius Wild




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    Oramai erano passate quasi due settimane da quando i rapimenti di uno studente di nome Akio, che conosceva solo di vista per averlo incrociato a lezione, mentre per l'altro che aveva fatto una fine non meglio specificata, lo conosceva decisamente meglio, visti i loro trascorsi. Era seduto ad un tavolo in una delle sale comuni della scuola, avendo un pò di spacco tra una lezione e l'altra, con davanti una tazza di tè fumante e il giornale di quella mattina fresco di stampa.
    La gamba destra accavallata alla sinistra, il gomito destro poggiato sul tavolo e la mano avvolta attorno a quella tazza per catturarne il calore; la mano sinistra invece stava sfogliando il giornale. Un altro articolo su quanto sia affidabile la scuola... Si ritrovò a pensare emettendo un sospiro, mentre lo sguardo vagava per la sala dove tutto era tranquillo, fin troppo tranquillo e ordinato Oramai anche gli studenti più vivaci non hanno voglia di fare colpi di testa....o sono scomparsi dalla circolazione a quell'ultimo pensiero indice e medio ticchettarono su una delle tante foto di Kal che erano comparse su i giornali Se sapessero che mi ha tirato degli ostaggi addosso mentre cercavo di disarmare del plastico...forse si rallegrerebbero della tua scomparsa Un leggero sorriso, di circostanza comparve sulle sue labbra, prima che la pagina con quella notizia venisse girata a favare di una dove capeggiava invece la policy del ministero che impediva di fatto agli insegnanti della scuola non potevano partecipare alle indagini. Le idee dei politicanti a volte non le capisco...invece di cercare un modo per risolvere il caso più velocemente possibile ci si ferma a controllare i cavilli Questa volta la mano strinse con un pò più di forza il foglio di giornale che finì per stropicciarsi.
    Si mise quindi a sorseggiare con calma il suo tè continuando a ragionare su quegli avvenimenti Un attacco diretto alla scuola...con in più con il rapimento di uno studente e il ferimento di un'insegnante gli occhi violacei andavano a scrutare senza un vero motivo le facce serie e comunque preccupate, ansiose dei compagni di scuola l'unico modo in cui i due eventi siano collegati è che anche la scomparsa di Kal sia dovuta a un rapimento e non ad un fantomatico arresto o una fuga dopo l'arresto poggiò la tazza sul tavolo, godendosi per qualche attimo la piacevole sensazione di calore donategli dalla bevanda.
    Ma Akio...appartenente a una famiglia di un certo rilievo, cosa avrà mai in comune con Kal... i pensieri continuavano a ronzargli nella testa, senza riuscire a trovare una risposta. Da li, finita la pausa si diresse di nuovo a seguire le lezioni fino al tardo pomeriggio.
    Quello che non si aspettava era però la telefonata che gli arrivò da li a poco dopo la conclusione delle lezioni stesse, da parte dell'assistente del professore Stark. ...avrà trovato qualcosa per la rivolta delle macchine Si ritrovò a pensare ma io cosa c'entro... Le cose si facevano sempre più ingarbugliate e misteriose, come se già non lo fossero.
    La mattina seguente si recò al laboratorio del professor Stark di buon'ora, così come gli era stato indicato, senza riferire a nessuno di quell'incontro. Indossava infatti ancora abiti civili, una semplice tuta da ginnastica coperta da una felpa scura con cappuccio, con se aveva portato un borsone con dei vestiti di ricambio. Giunto a destinazione, trovò la figura di un altro studente che sembrava essere a sua volta in attesa. Corrugò la fronte nel riconoscerlo e gli fece quindi un cenno del capo a mo di saluto Raul... guardò in direzione della porta del laboratorio ...a meno che non ci sia stato un errore rispose in maniera piuttosto vaga, iniziando a guardarsi attorno, per controllare se ci fossero altri mattinieri che gironzolavano da quelle parti.


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    IL SEME DELLA FOLLIA



    EQUIVOCO


    La sera prima.


    Il giovane Kal trascorse quella reclusione sopraffatto soprattutto dal dubbio sull'identità dei propri "carcerieri". Circa 15 giorni di reclusione senza alcun tipo di contatto con l'esterno. Aveva bisogno di risposte, certamente, ma non era stato processato, né aveva avuto modo di difendersi, incontrare un avvocato o un familiare. Come nascondere la paura?
    Una sorta di attesa infinita che si trasforma in agonia e in cui la solitudine diventa un oblio, da cui uscirne sembrerebbe quasi impossibile...
    Kal, accortosi della presenza di una persona dietro la porta, si preparò all'apertura dello sportello. Quello, doveva essere il momento in cui gli avrebbero servito il terzo pasto della giornata. Non appena lo sportello si aprì, ritraendosi lateralmente verso sinistra, Kal cercò in qualche modo di impedirne la chiusura per poi avvicinare il viso alla fessura e formulare diverse domande, tutte d'un fiato. Voleva sapere chi fossero, dove si trovava, perché era lì. La risposta arrivò quasi immediatamente, come se l'interlocutore non avesse minimamente ascoltato le sue parole.

    E piantala di rompere le palle... non so manco chi sei e che faccia hai... Stai buono. Prenditi la pappa e non rompere i coglioni.

    Il vassoio entrò prepotentemente nella stanza, spinto con violenza, sbattendo contro il setto nasale del ragazzo. Avrebbe perso un po' di sangue ma nulla di rotto. La collusione, impedì al vassoio di entrare completamente dall'altra parte e costrinse il ragazzo a cedere la presa sullo sportello, il quale, come se tirato da un sistema di molle interno, tentò di richiudersi ma finì per incastrarsi con la parte di vassoio ancora nel mezzo.

    Ahh, che seccatura!
    Sbuffò dall'altra parte l'uomo, mentre si accingeva ad abbassarsi per tirar via il vassoio.
    CITAZIONE
    OFF: Il carceriere si è piegato in basso, fino all'altezza dello sportello, per riprendersi il vassoio incastrato. Sei libero di agire come meglio credi, l'importante è tenere presente il malus.

    La mattina dopo.


    I due neo-hero Raul Garrett e Darius Wild, si incontrarono all'alba di quella fredda domenica mattina, davanti all'ingresso del laboratorio di Stark. Il Sole doveva ancora rivelarsi e le strade erano ancora illuminate dai lampioni delle strade, evidenziando una pallida foschia che ricopriva completamente il grande ingresso dei laboratori della UA.
    Un'atmosfera spettrale e molto suggestiva per un'ambientazione da film horror, avvolta in un sinistro silenzio e contornata dal bubolo di un gufo.
    D'un tratto, dall'interno del laboratorio si sentì un forte boato, come se diversi oggetti in vetro, all'unisono, si spaccarono al suolo.
    Poi, quasi contemporaneamente, l'urlo di un uomo.
    I due ragazzi sarebbero entrati senza troppe remore, spinti dal fatto di voler verificare la natura di quei rumori, oltre ad essere stati inviti proprio lì in quel momento. Al suo interno, il dottor Stark in tuta da lavoro, molto simile a quella di un meccanico, in salopette, era a terra, circondato da provette ed altri oggetti frantumati, tutti intorno, mentre un alone bianco e azzurro si propagava nell'aria, a causa dei vari liquidi riversati sul pavimento. Dalla parte opposta della sala, Endeavor, avvolto dalle sue fiamme e con lo sguardo furioso.

    Oh salve ragazzi! Che piacere avervi qui!
    Avrebbe detto Stark ai due ragazzi, con tono meravigliato, palesemente sarcastico, mentre cercava di darsi una sistemata.
    Io e Endeavor stavamo... come dire... affrontando una questione su cui abbiamo due punti di vista differenti.
    Sei tu che ti sbagli, uomo di latta!
    Avrebbe borbottato ad alta voce Endeavor, a braccia conserte. Era evidente che fosse successo qualcosa ma i due Heroes, in presenza degli studenti, assunsero un atteggiamento piuttosto omertoso, tralasciando le questioni di quel litigio.
    Vediamo di sbrigarci, prima che sia troppo tardi.
    Incalzò sempre Endeavor.
    Accomodatevi dove volete, ragazzi, cercherò di essere br...
    Lo scienziato venne improvvisamente interrotto dalla porta di ingresso che si spalancò violentemente, rivelando la figura raggiante della professoressa Tsunade.
    Lo sapevo! Un incontro segreto, eh?? E... loro due cosa ci fanno qui?
    Disse Tsunade con aria preoccupata al professor Stark.
    E' quello che vorrei sapere anche io. E comunque, non sono d'accordo! Replicò Endeavor, per giustificare il suo dissenso alla presenza dei due giovani ragazzi.
    Qualsiasi cosa vi proporrà, non accettate ragazzi, anzi, non potete...
    Oh si che possono. Intervenne Stark.
    No! Non posson..
    E invece si, possono, non sbaglio mai io. E' così
    Quanto mi fai incazz..
    Io son già incazzato! Gridò l'eroe di fuoco.

    Una scenetta ridicola o, magari, divertente agli occhi dei due allievi, che sicuramente erano l'oggetto di quella discussione.
    Stark riprese parola:
    Ragazzi non fatevi coinvolgere da emozioni negative. Vi ho convocati qui perché serve il vostro aiuto... e ve lo chiedo io a nome della scuola e a nome delle famiglie di Kal Dyonis e Aki Kazuma.
    Strappa lacrime... tsk! Commentò con sarcasmo, Endeavor.
    E' possibile risalire agli autori delle loro sparizioni... ma... dovreste... come dire... dovreste... farvi rapire anche voi. Eh? Che ne dite? Divertente vero? Garantisco io per la vostra incolumità, ho pensato a tutto, non dormo da giorni! E poi c'è anche Endeavor con noi, mica s...
    Non se ne parla! Io avrei un'altra idea... Ribatté la torcia vivente.
    Sei fuori di testa! Gli rovinerai la reputazione e la carriera. Gridò Tsunade dopo aver ascoltato quell'assurda e inaspettata proposta.


    CITAZIONE
    OFF: Intervenite nella discussione oppure scegliete di non farlo, l'importante è interagire con i PNG per ottenere delle spiegazioni. Scegliete anche se volete seguire Stark oppure no. Non è detto che la strada da percorrere sia soltanto una...


    La macchina che stava trasportando Ryuga a destinazione, aveva gli interni in pelle; al tatto, lo stesso studente se ne sarebbe accorto. Avevano anche quel profumo tipico di un'auto appena acquistata o comunque poco usata. Un odore forte ma gradevole, comunque.

    Grazie, ce ne occuperemo noi di lui.
    Aveva detto l'autista all'accompagnatrice di Ryuga. Una voce femminile, professionale, dal tono sicuro, quasi rassicurante.
    Il viaggio durò circa una ventina di minuti e il giovane studente, privo della vista, immerso in quello che per lui era un nuovo mondo, avrebbe potuto cogliere l'occasione di rivolgere qualche domanda o dubbio al riguardo, direttamente all'autista.
    Quando la macchina si fermò e i motori spenti, lo sportello del passeggero si aprì dall'esterno.
    Da questa parte... si sieda qui. E' una sedie a rotelle.
    Disse la donna che dall'esterno aiutò Ryuga ad uscire dall'auto e a posizionarlo sulla carrozzina.
    Ancora qualche minuto di tragitto, all'interno di una struttura, per poi entrare in un ascensore. Scesero verso il basso, questo poteva capirlo, per diversi piani e, una volta arrivati a destinazione, un forte odore ferroso si rivelò all'olfatto, non appena le porte dell'elevatore si aprirono.
    L'aria, molto umida ed era caldo, molto caldo. Quasi non sembrava fosse inverno, talmente la temperatura elevata. Con abiti invernali, sicuramente il sudore si sarebbe fatto sentire presto.

    Eccoci arrivati, ragazzo.
    Stavolta, una voce maschile, dal tono chiaro ed il timbro molto pulito, accolse il ragazzo all'interno di quella sarebbe dovuta essere una stanza. La temperatura era meno calda rispetto ai corridoi.

    Presto potrai vedere di nuovo la luce. Ma prima di procedere abbiamo bisogno della tua collaborazione, rispondendo ad alcune domande.
    Come ti sei procurato la cecità?
    Da quanto tempo sei assente dalle lezioni?
    Sei mai stato colto da improvvisi attacchi di panico durante la convalescenza?


    Durante la conversazione, si sarebbero uditi dei suoni metallici provenienti da un'altra sala, lontana dalla propria posizione. Con un udito più fine si sarebbero udite anche delle voci, forse dei lamenti ma percepirne la chiarezza, sarebbe stato comunque impossibile.

    CITAZIONE
    OFF: Puoi raccontare il punto di vista di Ryuga su quella trasferta, dall'auto fino all'interazione con il tizio che ti ha rivolto quelle domande. Sei libero di fare le tue scelte e di dare le tue risposte. Puoi anche scegliere di non rispondere, l'importante è dare una giustificazione.

     
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    THE FOURTH HOKAGE

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    Kal Dyonis


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    Narrato - Parlato - Pensato



    Kal udendo le parole in risposta alle sue, ebbe conferma che dietro alla porta c'era una persona
    Argh! C***o Mi hai rotto il naso... sto perdendo un botto di sangue!
    E comunque, brutto testa di C***O se non mi aveste rinchiuso, tu e la tua stupida gang di falsi poliziotti, non avresti questa scocciatura di portarmi il cibo e di sentirmi parlare!
    Ma dato che siete dei mentecatti, non solo mi portate cibo... non mi uccidete, ne tentate di portarmi dalla vostra parte! Mi tenete qui, chissà per quale scopo, e soprattutto da quanto tempo?!?
    Tempo nel quale potevo fare molte cose... senza contare che, se mai tornerò alla Yueei, sarò indietro con le lezioni e quel dannato Darius, sicuramente avrà fatto progressi enormi!
    Magari se esponevate il vostro piano, fin da subito, potevo trovarlo piuttosto corretto ed aiutarvi, senza che mi facevate tutte queste cose che mi indeboliscono...
    avrebbe detto Kal mantenendo ben salda la presa del vassoio, aiutandosi anche col corpo se necessario, ovviamente non sapeva di preciso come avrebbe reagito la persona che aveva davanti a quelle parole, ne come avrebbe affrontato la situazione dell'oggetto bloccato nella fessura!

    Kal si sarebbe buttato nuovamente sul vassoio, cercando di resistere al dolore che gli era stato procurato , asciugandosi momentaneamente il naso e il sangue sulla maglietta e andando rapidamente a tenere nuovamente l'oggetto con una presa ben salda!

    *Questo sportello si chiude autonomamente, forse ha un sistema centralizzato, o forse delle molle o qualcosa di simile che gli permette di chiudersi una volta che la persona dall'altra parte non lo tiene piu in tensione! Qesto impedisce anche a me, che sono dentro di aprirlo contro voglia non avendo appigli interni!*

    Non appena Kal vide la persona dall'altra parte iniziare un movimento sospetto, lasciò una mano dal vassoio, facendo partire un serpente velenoso, che sarebbe andato a colpire, probabilmente la faccia o il collo del povero malcapitato.
    Il suo obbiettivo era semplice, il bersaglio avrebbe inizialmente accusato del mal di testa e questo vedendo probabilmente il serpente avrebbe collegato le due cose, iniziando a fare domande se realmente non conosceva Kal.
    A quel punto il giovane eroe, avrebbe fatto leva sulla sua paura e sui timori di quello che gli poteva accadere ingrandendo gli effetti dello stesso morso, tentando di portare la persona dall'altra ad aprire la porta della cella.


    Kal Dyonis - LIVELLO 7

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    Kal genera e rilascia velocemente un raggio di veleno velenossissimo verso l'avversario con le sembianze di una vipera! Se questo veleno entra in contatto con l'avversario, il bersaglio resta avvelenato.
    Il veleno sussiste finchè non curato e procede per gradi, fino a portare alla paralisi completa del bersaglio:
    Turno 1: Mal di testa- Difficoltà a concentrarsi [ Malus su azioni complesse e fallimento parziale su azioni che comportano l'utilizzo di attacchi multipli]
    Turno 2: Sudorazione elevata- Aumento costi utilizzo quirk[5x lv tecnica usata/mantenimento]
    TUrno 3: Giramenti di testa- Possibilità di fallire un colpo aumentata 50%
    TUrno 4: Paralizzato- 3 turni o antidoto[Sputacchio o pomiciata By Kal]
    [Non richiede mantenimento poichè è un veleno]
    Costo: 25



     
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    Off: cursed_dragon salta il turno. Tocca a Roy90.
     
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    Raul Garret




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    Eravamo li, davanti all'ufficio di Stark, quando un boato e delle grida mi portarono ad accorrere rapidamente all'interno. La mia però si rivelò però fortunatamente esagerata,l'origine del frastuono era solo uno dei casini fatti dal nostro prof. La vera sorpresa fu il trovare uno dei più famosi pro del giappone lì con lui, Endevour.

    Oh salve ragazzi! Che piacere avervi qui!

    A quel saluto avrei risposta con molta tranquillità per poi accennare un inchino al pro poco distante

    Salve professore...

    A quel punto Stark riprese

    Io e Endeavor stavamo... come dire... affrontando una questione su cui abbiamo due punti di vista differenti.

    Sei tu che ti sbagli, uomo di latta!

    Tra i due a quel punto, riprese una specie di botta e risposta a cui ben presto si aggiunse anche un'altra persona, la nostra prof Tsunade. Era palese che si stesse parlando di noi ma, a quanto poteva sembrare, il nostro punto di vista non era minimamente preso in considerazione.

    Scusate... Vorrei poter dire la mia... Capisco bene sia sue idee professor Stark... che le perplessità degli altri... Detto ciò ci tengo a chiarire la mia intenzione ad agire se c'è qualcosa che possiamo fare. Anche se... il suo piano mi lascia presupporre che sospetti uno stesso responsabile... A questo punto dovrebbe esserci un motivo per cui proprio loro siano stati rapiti... Ha qualche idea a riguardo? Come faremmo a spingere questi individui a rapire anche noi?

    Dopo queste domande restai qualche attimo in silenzio poi ripresi

    Mi piacerebbe sentire però anche la soluzione alternativa di Endevour... Premesso che per qualsiasi iniziativa io ho intenzione di fare la mia parte... Kal è stato uno dei ragazzi esaminati da me e non potrei mai restarmene in disparte sapendo di poter fare qualcosa per aiutarlo o per chiarire la sua dubbia posizione.

    La mia posizione era ormai abbastanza chiara e non mi restava che sentire le possibilità che avevamo, curioso anche di scoprire la reazione che avrebbe avuto Darius in quel frangente.

    Raul Garret - LV8

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    Darius Wild




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    Nessuno sembrava essere in giro a quell'ora nella zona dei laboratori, una vera fortuna, ammaestrata, probabilmente dalle direttive del professore più "particolare" di tutta la scuola. Non ci fu tempo che una forte esplosione dall'interno del laboratorio stroncò sul nascere tutti i discorsi che stavano per nascere tra i due studenti che avevano ricevuto appuntamento davanti alla porta dello stesso. Seguendo i movimenti di Raul, si mosse a propria volta in direzione dell'interno, con la sana agitazione di chi ne ha avuto abbastanza di attacchi diretti all'interno della scuola. Stava già per attivare il proprio Quirk all'interno del laboratorio, quando riuscì a mettere a fuoco le figure che erano li presenti Holy Cow si ritrovò ad esclamare mentalmente mentre la presa sul borsone che si tirava dietro si fece più serrata. Gli occhi viola andarono a puntare quasi immediatamente sulla figura fiammeggiante che conosceva fin troppo bene, perdendosi di fatto le prime parole del professore. Senza fare troppo caso nemmeno ai vetri per terra o su qualsiasi altra superficie fossero finiti, fece qualche passo nella stanza, alternando lo sguardo tra i due adulti, almeno a livello di anagrafe, visto il loro battibeccare.
    Fortuna volle che si spostò appena in tempo per evitare di essere investito dalla porta spalancata con violenza dalla professoressa Tsunade, che guardò con aria perplessa quando sentì le sue esclamazioni e la preoccupazione che ne trapelava. A quella domanda ovviamente rivolta al prof. Stark, lo indicò con la mano destra Mi ha convocato lui... precisò, tanto per chiarire il motivo della sua presenza li, a scanso di equivoci di sorta. Ora che le persone che gridavano i loro pensieri erano diventate tre, tre adulti, appena ci fu un attimo di silenzio, con un finto colpo di tosse cercò di attirare l'attenzione degli altri da quel poco che ho capito, sta succedendo qualcosa di poco regolare, forse, quindi non sarebbe meglio usare toni che attirino meno l'attenzione...e magari anche le esplosioni? le ultime parole furono dette mentre gli occhi viola saltellavano dalla figura del professore a quella dell'Hero.
    Alla proposta del professore poi, inarcò un sopracciglio, poggiando sovrappensiero la mano su alcuni cocci di vetro, che non dovrebbero causargli alcun danno o fastidio farsi rapire...per poter arrivare agli altri due...sicuramente una mossa rischiosa ma che avrebbe i suoi benefici storse leggermente il naso finendo per portare di nuovo l'attenzione verso la professoressa preoccupata Se si sta riferendo al fatto di dover usare il Quirk fuori dalla scuola...con una licenza temporanea o sotto tirocinio non credo ci sarebbero grossi problemi... e guardando per un attimo Raul aggiunse credo che entrambi rientreremmo nei requisiti per entrambe le cose provò a spiegarle, magari provando a calmarla così da non farla urlare ancora. Poi guardando in direzione del professore continuò il suo discorso da quello che so, Kal e l'altro ragazzo non hanno nulla in comune, se non il fatto di essere entrambi studenti qui...mi fido della sua capacità di aver preso in considerazione tutte le variabili per il rapimento, ma una percentuale di errore, rimarrà sempre a mio avviso spiegò poggiandosi con il fianco al tavolo li vicino, così da poter guardare tutti i presenti ma non possiamo lasciare nessuna ipotesi o idea fuori...quindi vorrei sapere quale sia il piano B...e se c'è altro da sapere prima di potersi muovere concluse, con gli occhi che si mossero in direzione della figura dell'Hero, guardando quelle fiamme, poi la distruzione nel laboratorio stesso ed infine di nuovo le fiamme chissà se gli ha dato un pugno facendolo volare fino a li o ha usato il fuoco per far esplodere le boccette aumentandone la temperatura... con quei pensieri in testa, attendeva la risposta da parte degli altri presenti.


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    RYUGA NAITO




    Narrato - - Parlato - "Pensato"



    La macchina sfrecciò veloce per le strade della città, la donna al volante sapeva il fatto suo, tipica eccezione del detto “Donne al volante pericolo costante”. Ebbene sì anche l’autista era una donna, molto gentile ed educata, lo aveva fatto accomodare ed erano partiti. La macchina, per giunta, emanava un forte odore di nuovo, come se fosse stata appena acquistata, un odore davvero gradevole che fu accolto positivamente dal giovane per di più gli dava un senso di serenità.
    I minuti passarono ma il silenzio regnò imperterrito solo il rumore del motore e dell’esterno macchina accompagnarono i due lungo tutto il tragitto, Ryuga le fu grato per quello, non aveva voglia di parlare, da un bel pò oramai. Il tragitto non fu breve, ma raggiunsero la loro metà senza problemi. Ad accoglierlo vi era una sedia a rotelle, sedendosi si sentì ancora più invalido, la sensazione di impotenza era al culmine. La ragazza lo accompagnò personalmente dentro una struttura, sentì le porte aprirsi e richiudersi dietro di loro, il suono delle ruote sul pavimento, davvero terribile, i passi della ragazza in quel posto desolato. Si desolato, strano ma vero non sentì alcun altro rumore attorno a loro, questo lo spiazzò, che struttura specializzata era quella? Senza un paziente o anche semplicemente un addetto all’accoglienza, insomma non vi erano i tipici rumori da struttura medica. Iniziò a preoccuparsi, dov’era finito? Però altro non poteva fare per cui decise di aspettare per capire se era solo un suo folle timore oppure. La ragazza lo accompagnò fino ad un ascensore che inspiegabilmente li portò verso il basso e non verso l’alto come si aspettava.


    "Dove sono finito?"

    Il timore era sempre più crescente in lui, ma poteva sbagliarsi in fin dei conti se realmente li vi fosse stato qualcuno che poteva salvarlo da quella sua cecità allora avrebbe varcato qualsiasi soglia di qualsiasi postaccio pur di riuscire a vedere di nuovo. Arrivati al piano corretto, ad accoglierlo vi era un forte è fastidioso odore di ferro, per non parlare del calore che gli arrostì letteralmente il volto. Era in una clinica o era finito in una fabbrica siderurgica? Non ci capiva più niente.
    Venne condotto lungo un corridoio, poteva capirlo dal rimbombo che facevano i passi della donna in quel posto, per poi entrare in una stanza, anche qui fu facile capirlo, sopratutto dal cambio quasi radicale di temperatura. La porta non venne chiesta permettendo ad alcuni rumori di giungere alle sue orecchie. Troppo lontani per poterne comprendere le origini.
    Improvvisamente una voce maschile ruppe il silenzio, se così si poteva chiamare. Dal tono non sembrava un uomo anziano, anzi molto giovane, sicuramente più grande di lui, ma non di molto. Non si presentò, anzi partì in quarta a spiegare ed a fare domande.


    "Che posto è mai questo? Mi devo fidare? In fondo mi ha mandato la professoressa tsunade, diamogli credito..."

    Si schiarì la voce e si tolse giacca e felpa, stava iniziando a morire dal caldo.

    - Piacere Dottor? Da dove posso iniziare... vediamo ho perso l’uso della vista da poco più di un mese, a causa di un Quirk di un Villain, esso era in grado di secernere una sostanza nera come le tenebre con la quale mi ha letteralmente invaso il corpo facendola entrare in me dagli occhi. Con essa mi ha letteralmente controllato l’intero corpo facendomi lottare contro i miei amici, amici che sono riusciti a batterlo ed a salvarmi, ma da quel momento i miei occhi hanno conosciuto solo le tenebre più nere. Per rispondere alle altre domande da quel momento sono in convalescenza e, no, non ho avuto attacchi di panico, solo rabbia e frustrazione. La prego mi guarisca... Posso domandarle una cosa invece? Che tipo di struttura è questa? Non ne ho mai vist... visitata una così.

    Stava sondando il terreno ma per non destare sospetti cercò di sembrare il più curioso possibile.


    SCHEDA RYUGA - LIVELLO 7

    Forza: 100
    Quirk: 300
    Agilità: 500
    Energia: 925
    Tecniche/Equipaggiamento usato
    CITAZIONE
    TECNICHE/EQUIP





    Edited by cursed_dragon - 20/1/2019, 01:20
     
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    IL SEME DELLA FOLLIA



    OPPORTUNITA'



    Inutile descrivere l'imbarazzo che Tony Stark provava in quel momento. Era perfettamente lucido e consapevole che quella sceneggiata non avrebbe fatto del bene ai due allievi. Non era da meno neanche l'entrata a sorpresa della collega Tsunade. Non avrebbe mai approvato il suo piano, seppur confidente nella sua buona riuscita, poiché sapeva dell'estrema premura dell'insegnante di Medicina. Ma ormai il danno era fatto e lei avrebbe fatto di tutto per impedirglielo.
    I due ragazzi, però, avevano dimostrato interesse in tutta quella faccenda e sembravano motivati per quella missione. Le loro richieste erano più che lecite, così come i chiarimenti che avrebbe dovuto dare ai due... li aveva tenuti sulle spine a posta. Tipico per un egocentrico come lui.
    Endeavour, invece, era pronto a rivelare la sua alternativa, probabilmente meno rischiosa dell'idea di Stark, o forse no!
    La licenza sarà l'ultimo dei tuoi problemi! Rispose l'uomo di fuoco a Darius.
    Visto che ormai siete stati coinvolti e che comunque avremmo dovuto ingaggiare qualcuno, ufficialmente, con il via libera di Yoda, la mia idea consiste in una... semplice irruzione in incognito. La mia grande fama, mi precede, pertanto ovunque andrei sarei riconoscibile.
    Li stai confondendo...
    Interruppe saccente, Stark.
    Non gli hai detto chi, cosa, dove e quando... Forse è meglio che io spieghi ai due ragazzi il risultato delle indagini condotte...
    Abbiamo sfruttato uno dei satelliti prodotti dalla Stark Industries, per ricostruire, tramite le telecamere di sorveglianza sparse nella città, cosa sia effettivamente accaduto.


    La parete centrale si illumina, rivelandosi un maxi schermo digitale: una ripresa ingrandita di una telecamera, posta a circa 100 metri dall'accaduto, mostra il momento in cui due ragazzi, uno moro ed un albino, discutono tra loro. Le immagini dei volti non sono nitide, ma il volto di uno dei due si avvicina molto a quello dell'allievo scomparso, Kal. Subito dopo, si assiste allo scontro, il moro usa il suo quirk per primo e il ragazzo albino inizia a dare segni di squilibrio, perdita del controllo. Un effetto tipico del quirk dell'allievo scomparso.
    Imbarazzante, forse, la scena in cui il veleno sciolse i vestiti del ragazzo moro, lasciandolo nudo in mezzo alla strada.
    Infine, l'arrivo di due agenti, il ragazzo nudo neutralizzato e portato via su una macchina blu metallizzata. Gli altri due invece, dopo un po' si avviano verso la fine del viale, perdendosi alla vista della telecamera.


    E qui entro in gioco io. Sono riuscito a recuperare la targa e seguirne le tracce su tutte le telecamere del quartiere nell'arco di trenta minuti. Ci sono voluti tre giorni di ricerche ininterrotte... ma alla fine... ecco qui.

    La macchina blu si ferma vicino ad un vecchio hotel apparentemente abbandonato. Due uomini sbucano dall'ingresso, per poi aprire lo sportello posteriore e tirar fuori Kal, nudo e privo di conoscenza.
    L'auto, infine, si allontana ad alta velocità.

    Quell'auto è intestata ad una società... ad ogni modo, anche un'altra ragazza, da un quirk particolare, è stata rapita in quelle settimane e non solo assieme ad Aki: secondo i rapporti della polizia locale, negli ultimi due mesi sono scomparsi circa una ventina di ragazzi, con età compresa tra i 16 e i 20 anni.
    Ognuno con un quirk specifico e mai uguale all'altro e sempre... portati via con un auto blu.


    Il maxi schermo si divide, al suo interno, in tanti piccoli schermi, ciascuno con una immagine diversa ma sempre con lo stesso soggetto, nella stessa location: un auto blu, lo stesso hotel abbandonato e ragazzi che vengono portati dentro, di peso.

    Le forze dell'ordine faranno irruzione... non appena lo sapranno.
    Non gliel'hai ancora detto??
    Sei un idiota!
    Calmi tutti. Secondo voi perché vi ho convocati a quest'ora? I ragazzi scomparsi erano tutti studenti e sono stati rapiti quasi tutti al mattino, prima di entrare a scuola e tutti, erano iscritti ad un sito web in cui ci si "scambia" il quirk. Uno slang usato dai ragazzi di oggi per vedersi di nascosto e mostrare il proprio quirk e le sue abilità. A volte ci si può anche scontrare, per vedere chi sia il più forte.
    E domattina, prima dell'incontro, avrei due appuntamenti con due ragazze pronte a "scambiarsi" il quirk... con me!! Ahahahahah! Ci pensate alla loro faccia nel vedermi?? Ahahhaah. Sono quasi certo che quell'account sia un fake e che dietro ci sia l'autore dei rapimenti.

    Hai fatto tutto questo da solo, senza coinvolgerci, è inammissibile. Per quale motivo non hai avvisato la polizia per recarsi sul posto direttamente?
    E tu credi che quei ragazzi non avrebbero morte sicura se mandassimo un esercito di uomini? Ho preparato questo siero che rende l'organismo immune a qualsiasi tipo di agente esterno. Ci sono degli anticorpi modificati in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di sostanza esterna. Dura 24 ore al massimo e può essere somministrata una sola volta...
    Ne ho abbastanza! Avviso la polizia e, per chi lo volesse, ho intenzione di recarmi sul posto e sono privo di assistente...
    Disse Endeavor inquadrando i due studenti senior.
    Uno dei due è già impegnato...
    Intervenne Stark

    Faccenda alquanto spinosa questa è!
    La voce inconfondibile del Preside Yoda fermò tutti, come se le sue parole avessero il potere di fermare il tempo. Era in piedi su un tavolo in un angolo del laboratorio. Chissà da quanto tempo era lì?
    Si avvicinò a Stark, per poi fermarsi a pochi centimetri da lui:
    La verità tu nascondi. Ma il tuo, un gesto nobile è. Il Consiglio deve riunirsi subito, ma non qui. Andiamo, Tsunade. Stark, Endeavor, troppo impetuosi siete, questa missione non fa per voi. Qui, con i ragazzi resterete.
    Il preside e la professoressa uscirono con una certa urgenza. I due hero, invece, si scrutarono a lungo, in attesa del da farsi.
    Cosa avrebbero scelto i due studenti? Seguire il piano di Stark oppure affrontare il nemico di petto?


    CITAZIONE
    - Piacere Dottor? Da dove posso iniziare... vediamo ho perso l’uso della vista da poco più di un mese, a causa di un Quirk di un Villain, esso era in grado di secernere una sostanza nera come le tenebre con la quale mi ha letteralmente invaso il corpo facendola entrare in me dagli occhi. Con essa mi ha letteralmente controllato l’intero corpo facendomi lottare contro i miei amici, amici che sono riusciti a batterlo ed a salvarmi, ma da quel momento i miei occhi hanno conosciuto solo le tenebre più nere. Per rispondere alle altre domande da quel momento sono in convalescenza e, no, non ho avuto attacchi di panico, solo rabbia e frustrazione. La prego mi guarisca... Posso domandarle una cosa invece? Che tipo di struttura è questa? Non ne ho mai vist... visitata una così.

    L'uomo rispose alle richieste di Ryuga con un tono piuttosto pacato e sicuro di sé.
    Io sono il dottor Richmond e con me ci sono due assistenti, Laura e Margot. Ti trovi in una struttura denuclearizzata a circa 150 metri sotto il livello del mare. L'intervento che subirai, consiste nel ricostruire la retina tramite una radiazione elettromagnetica che soltanto in questa struttura può essere riprodotta. Se lo facessimo all'aperto o comunque sulla superficie, manderemmo in tilt tutti i sistemi di comunicazione del paese. Ironico, vero?
    Fece una breve pausa, prima di riprendere.
    Grazie per le tue risposte, sei perfetto per l'intervento.
    Il ragazzo venne prima preparato per l'intervento dalle due assistenti, le quali lo spogliarono per poi mettergli il camicione bianco per gli interventi. Dopodiché, venne fatto accomodare su un lettino.
    Ora ti addormenteremo, tu devi solo rimanere rilassato. Disse una delle due assistenti.
    Ryuga sentì di essere stato punto al braccio sinistro e, dopo qualche secondo, cadde in sonno profondo.

    Al suo risveglio, le sue condizioni fisiche erano piuttosto precarie: stato confusionale, debolezza fisica ma soprattutto, bendato.
    Ad un certo punto una voce maschile, diversa da quella del medico, si udì provenire dall'esterno della stanza:
    Ehi visto che sei sveglio, mi è stato detto di dirti che non devi toglierti le bende per le prossime 48 ore.
    Se hai fame, sulla destra, c'è un vassoio con della roba.




    La sera prima , invece, Kal si stava giocando la propria libertà e forse, anche la vita, date le circostanze in cui si trovava. il giovane sfruttò il suo quirk velenoso per colpire l'avversario al volto. La sostanza assunse la forma di una vipera che si scagliò sulla guancia destra del carceriere.
    Ahh, bastardo... cosa mi hai fatto?? Aaahh!
    Si lamentò il tipo restando accovacciato a terra.
    Lo sportellino era ancora incastrato, probabilmente si era inceppato durante la colluttazione. Kal poté così vedere il volto del carceriere. Un uomo sulla trentina, barba incolta e dall' aspetto orientale.
    Non mi sento molto bene...
    Disse l'uomo mentre cercava di rialzarsi.



    CITAZIONE
    Darius e Raul: come avrete intuito, dovete decidere con chi schierarvi, potete anche separarvi. La scelta è libera, l'importante è che si motivata.
    Ryuga: Hai un unico interlocutore in quel momento. Percepisci di essere all'interno di una stanza "normale". Puoi scegliere anche di toglierti le bende. In tal caso vedrai molto offuscato, nel senso che non sarai in grado di camminare e di distinguere le cose. Tutto ti sembrerà un grosso alone colorato.
    Kal: Sei ancora libero di agire attraverso lo sportello aperto. L'uomo è nella prima fase del veleno.

    OFF: Per prima cosa, un doveroso mea culpa per aver ripreso così tardi a postare. I turni restano invariati. Buon anno e buona continuazione con la quest, che procederà senza più ritardi!

     
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    THE FOURTH HOKAGE

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    Kal Dyonis


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    Narrato - Parlato - Pensato



    Kal era ancora rinchiuso in quella dannata cella, però guardava il lato positivo: aveva finalmente parlato con qualcuno dopo giorni e giorni di solitudine. In quel momento sapeva che qualcosa sarebbe cambiato, forse avrebbe cambiato persino il suo percorso, ma cosa sarebbe successo, non gli era dato saperlo e sfortunatamente prevedere il futuro, non era il quirk che gli era stato concesso.
    Al giovane aspirante Eroe, non restava che proseguire per la sua strada, continuando a recitare quella farsa, il suo piano per riottenere la libertà, anche se non era un vero e proprio piano, ma più un improvvisata.Cosa? Ti senti male? Fammi indovinare, hai un po' di mal di testa e ti senti confuso! avrebbe detto Kal appoggiando entrambe le mani sull'apertura, per poi continuare. Il suo obbiettivo era tirar fuori da quell'individuo la paura nascosta più grande di ogni singolo essere umano, o per lo meno la maggior parte degli esseri umani: LA MORTE!

    Sai, riesco anche a prevedere che tra poco inizierai a sudare... ed anche parecchio! E fidati, non è perché ti sei affaticato troppo, ma per il semplice fatto che da questo istante, a circa un minuto, o al massimo un minuto e mezzo, sarai morto! Ciò che ti ho iniettato, è qualcosa di davvero particolare... a breve, dopo la sudorazione, inizierai ad avere mancamenti e a quel punto saprai solo di essere molto vicino alla morte! E vuoi sapere la buona notizia? Solamente io posso curarti... sai per anni hanno provato a contrastare ciò che produco, alcune volte hanno persino peggiorato la situazione! Quindi, ora ti offrirò una scelta, la tua vita dipenderà dalla tua risposta, e per piacere, fallo prima dei giramenti di testa! Non vorrei che morissi così rapidamente, senza darmi una risposta, poi dovrò passare il resto dei miei giorni a domandarmi che cosa avresti fatto!

    L'obiettivo di Kal era stato svelato, voleva attingere proprio alla paura di morire dell'individuo, per fuggire da quella dannata cella... tutto sembrava andare secondo i piani dato che la sua tecnica era andata a segno. Inoltre, aveva svelato parte degli effetti successivi della viperbite, in modo che lo stesso carceriere si rendesse conto che Kal non stava mentendo!
    L'eroe, sperava che il poveretto gli rispondesse prima che l'effetto si dilungasse e raggiungesse alla parilisi completa, ovviamente quel morso non era ancora in grado di uccidere e se fosse giunto all'ultimo stadio, ovvero quella della paralisi, la sua cavolata sarebbe stata scoperta e probabilmente avrebbe passato il resto dei suoi giorni in quella cella.

    Dunque! Che cosa scegli? Mi liberi e vuoi salva la vita? O vuoi morire tra atroci sofferenze? Hai... circa 40 secondi... Anzi 39... Il tempo scorre! Ma guarda il lato positivo, testiamo anche il tuo sistema immunitario a questo punto! Sono curioso di sapere quanto potrai resistere...



    Kal Dyonis - LIVELLO 7

    Forza: 10 (5)
    Quirk: 350 (175) -25
    Agilità: 365 (183)
    Energia: 750 (375)
    Tecniche usate:

    //


     
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    RYUGA NAITO




    Narrato - - Parlato - "Pensato"



    La voce maschile non sembrò infastidita, infatti calma e tranquilla rispose a tutte le domande poste dal giovane, cosa che lo fece rassicurare un pochino. In fin dei conti la spiegazione che gli aveva fornito il dottore era abbastanza convincente, ma qualche dubbio gli resto comunque.

    "Mmm... diamogli fiducia, l’importante è poter tornare a vedere! Se mi cura gli occhi può essere anche la persona più spregevole del mondo, non mi importerebbe comunque! Voglio tornare a vedere di nuovo!"

    Fece un cenno di assenso con il capo per poi prendere nuovamente la parola.

    - La ringrazio dottore! Mi affido completamente alle sue esperte mani!

    Con sua somma gioia scoprì che l’intervento si sarebbe tenuto immediatamente, infatti le due assistenti del dottore lo aiutarono subito a spogliarsi, doveva mettere un camice sterile, per cui si fece aiutare quasi in tutto, fino a ritrovarsi nudo davanti a due giovani donne. Un leggero imbarazzo iniziò a crescere in lui, era la prima volta che si trovava praticamente nudo davanti ad una donna, figuriamoci davanti a due. Si fece forza e cercò di essere il meno impacciato possibile nei movimenti, per sua fortuna non dovette togliersi l’intimo sennò si che sarebbe stato in completo imbarazzo. Lo fecero accomodare su di un lettino d’ospedale, e mentre il suo braccio destro veniva punto da una siringa, la giovane infermiera lo avvisava che lo avrebbe messo ko per un bel pò.

    "Ecco ci siamo! Speriamo vada tutto..."

    Crollò sotto gli effetti del potente sedativo.
    Solo ore dopo aprì gli occhi, se così si poteva dire, per trovarsi in una stanza meno calda della precedente. Sentiva che qualcosa in lui era cambiato, probabilmente l’intervento era riuscito, ma non poteva ancora vedere perché davanti ai suoi occhi vi erano delle bende, messe molto probabilmente per proteggere i suoi occhi da agenti esterni. Si mise a sedere e portandosi le mani agli occhi cercò di togliersi le bende impaziente di vedere i risultati dell’operazione, ma una voce lo bloccò a metà strada. Un’altra voce maschile diversa da quella del dottore gli riportò determinati ordini di quest’ultimo.


    - Ah.. ok va bene, grazie mille.

    Se quello erano gli ordini del dottore non avrebbe affrettto la sua guarigione. Per cui rammaricato allontanò le mani dal suo viso. Sentì subito la fatica che quel semplice gesto gli provocò, era ancora debole e senza forze, l’intervento che aveva subito non doveva essere stato semplice da sopportare per il suo corpo. Ora doveva solamente riposarsi e riprendersi, quarantotto ore passavano velocemente. Allungò la mano nella direzione indicatagli dall’uomo e, a tentoni, prese il cibo e iniziò a mangiarlo con gusto. Poi sarebbe tornato a dormire un altro pò, visto che era il miglior modo per far passare velocemente il tempo.
    Anche se la curiosità era tanta aspettò.



    SCHEDA RYUGA - LIVELLO 7

    Forza: 100
    Quirk: 300
    Agilità: 500
    Energia: 925
    Tecniche/Equipaggiamento usato
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    TECNICHE/EQUIP



     
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    Raul Garret




    Narrato - Parlato - Pensato



    Ascoltai con molta attenzione sia il piano di Stark che quello di Endevour fino a che non fu addirittura il preside in persona ad interrompere il dibattito. Nel vederlo lì sobbalzai pensando che avrebbe, come Tsunade aveva tentato, mandato tutti a casa. Al contrario lasciò ai due prof le redini della cosa portando via Tsunade per una riunione del consiglio. Doveva essere successo qualcosa di molto grave se stava accadendo ciò ma ora quello a cui dovevo pensare era il come andare ad aiutare quei ragazzi rapiti, non si trattava più solo di due studenti ma era una vera e propria organizzazione criminale che sequestrava ragazzi dotati. Una volta che fossimo rimasti solo noi quattro, feci un passo avanti prendendo la parola.

    Non è possibile negare che il piano del professor Stark sia colmo di pericoli ed incertezze... Ma è anche vero che attaccarli frontalmente potrebbe generare rischi ben peggiori per i prigionieri... Suppongo che la cosa migliore sia tentare entrambe le soluzioni e chiuderli in una morsa su due fronti... Io andrò con IronMan mentre Darius, da quel pò che ti conosco penso proprio che tu opterai per il piano di Endevour, ho ragione?

    Lasciai quindi la parola al giovane per poi concludere con una richiesta rivolta al pro-hero fiammeggiante.

    Se possibile vi chiederei solo un favore, dateci del tempo per completare l'infiltrazione, se quando voi attaccherete noi saremo già dentro sarebbe la situazione migliore per la buona riuscita della missione!

    A quel punto mi rivolsi al professor Stark

    Credo non sarà difficile trovare un modo per comunicare con loro quando siamo pronti, senza correre il rischio di essere scoperti...

    Non mi restava quindi che attendere lo start, nonchè l'iniezione di quel composto immunizzante.
    Raul Garret - LV8

    Forza: 70
    Quirk: 600
    Agilità: 570
    Energia: 1275
    Tecniche/Equipaggiamento usato
    CITAZIONE
    TECNICHE/EQUIP



     
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