Aoi Kihara

Pro-Hero / "Lifeline"

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    I could be so much worse and I don't get enough credit for that.

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    AOI KIHARA

    « I DON'T KNOW WHAT YOU HAD IN MIND... »
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    ▪ Nome: Aoi Kihara. — Sicuramente questi non sono né il suo vero nome, né il suo vero cognome. Aoi è stata trovata orfana, abbandona sulla spiaggia, dentro un cesto di vimini. Risalire al suo documento di nascita è stato impossibile, per cui ha semplicemente preso il cognome paterno della coppia che l'ha adottata. Aoi, invece, significa "Blu", è stata battezzata così per via dell'azzurro dei suoi occhi.

    ▪ Unicità: Saraswati [Emitter] — Più che un Quirk, Aoi lo definisce un potere divino che gli è stato donato dalla Dea protettrice del suo Popolo, della quale il quirk porta pure il nome. Permette la creazione ed il controllo dell'acqua, in tutte le sue forme.

    ▪ Fazione & Affiliazione: Heroes. — Sì, si era iscritta alla Yuuei non totalmente convinta della strada intrapresa. Una volta raggiunto il secondo anno infatti si è ritirata per poi iscriversi con grande sorpresa della sua famiglia alla Shiketsu High. Lì al momento frequenta il terzo anno mentre svolge il tirocinio presso Lifeline.

    ▪ Data di Nascita: 14 febbraio ??? — l'anno di nascita è sconosciuto. I suoi genitori hanno iniziato a contare i suoi compleanni a partire dal quinto e hanno scelto come data quella nella quale hanno trovato Aoi sulla spiaggia. La ragazza ha accettato comunque tutto di buon grado e ora ha all'incirca poco più di vent'anni.

    ▪ Famiglia e Affetti: Aoi è al corrente che la famiglia Kihara non è la sua vera famiglia, nonostante tutto vuole comunque bene ai suoi genitori adottivi e al suo fratellino.

    Sayuri Nakamura: La madre adottiva di Aoi; è una donna autoritaria e risoluta, ma non per questo inaffetiva. Si è laureata in legge e lavora come avvocato, è stata proprio lei, avvalendosi delle sue abilità, a battersi per non far finire Aoi in orfanotrofio. Si presenta come una donna seria e rigida sul lavoro, ma quando torna a casa tutto ciò che desidera è riempire di baci e abbracci i suoi due bambini.

    Hiroshi Kihara: Un uomo premuroso e protettivo, estremamente gentile e amorevole. Ha sempre trattato i figli in maniera eccellente, ma senza mai viziarli troppo, così da renderli forti e indipendenti. Lavora come ingegnere meccanico.

    Jun Kihara: Il fratellino minore di Aoi. Stravedono l'uno per l'altra, ed in realtà Jun è anche l'unico a dare corda alla sorella maggiore sulla storia di Atlantide. Ha due anni meno di lei, ed al momento sta aspettando il feedback della sorella maggiore per decidere se iscriversi a sua volta alla Yuuei o meno.

    ▪ Gruppo Sanguigno: B positivo.

    ▪ Orientamento sessuale: Pansessuale. — Aoi ama l'umanità, indistintamente. In parte questa sua caratteristica è dovuta alla condizione di alienazione nella quale vive costantemente. Ritiene che i terrestri siano creature interessanti, e adora interagire con loro ed osservarli. Tratta tutti allo stesso modo, senza pregiudizi dovuti a sesso, colore della pelle, e linea di pensiero.

    ▪ Particolarità:
    ► Aoi è convinta di essere una discendente del popolo di Atlantide, mandata in missione sulla superficie per studiare ed integrarsi con i terrestri.
    ► È ambientalista e animalista, non sopporta vedere le persone che inquinano e detesta gli sprechi.
    Orientamento: Caotico Buono.

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    ■■■■■■■■■■■■■■■■■■ QUIRK ■■■■■■■■■■■■■■■■■

    Saraswati; Emitter Quirk ~ Sarasvatī significa letteralmente "colei che scorre", e Aoi sostiene che esso sia il nome della divinità venerata del suo popolo. Curiosamente coincide con quello della prima delle tre grandi dee dell'induismo, consorte di Shri Brahmā, il Creatore.
    Aoi è convinta, infatti, che la sua capacità di controllare l'acqua derivi proprio da tale divinità, che conferisce tali poteri ai discendenti del popolo suo protetto.
    Chi ha studiato il suo quirk per lei ha semplicemente affermato che è un normalissimo quirk che si basa sul controllo della molecola dell'acqua (H2O), e che Aoi è in grado di controllarne lo stato, la temperatura e la forma, generandola dal vapore acqueo presente nell'aria e modellandola a suo piacimento, ma questo ad Aoi pare essere entrato in un orecchio ed uscito dall'altro.

    Inspiegabilmente la ragazza possedeva un controllo di tale elemento molto raffinato e preciso già quando era stata trovata orfana, come se lo avesse usato fin dal giorno della sua nascita. È in grado di dare all'acqua da lei generata le più svariate forme, spesso anche molto dettagliate e difficili. Il suo unico limite sembra essere la sua immaginazione. Dipende molto dalla quantità di umidità presente nell'aria, più il clima è secco, più Aoi sembra affaticarsi durante l'utilizzo delle sue capacità. Per contro però pare essere in grado di utilizzare anche l'acqua non creata espressamente da lei, proveniente da fontane, idranti, e perché no, bottigliette d'acqua.

    TECNICHE

    Quick and Dirty Lv3: Aoi condensa delle molecole d'acqua a mezz'aria, creando una sfera d'acqua in grado di inglobare la sua figura. Essa ha un diametro di circa tre metri e serve per proteggere lei ed eventuali alleati da possibili attacchi.
    Resistenza: Medio-Grave
    Costo: 50 PE

    Shadowgraph Lv3: Condensando il vapore acqueo presente nell'aria, Aoi è in grado di creare un clone di sé stessa composto interamente d'acqua che combatte al suo fianco. Durante l'uso di questa tecnica deve rimanere costantemente concentrata e, mentre controlla il clone, le risulta difficile combattere in modo indipendente. Il vantaggio consiste nel fatto che il clone, essendo composto d'acqua, non prova alcun dolore e se tagliato può ricomporsi facilmente. Può essere usato per attaccare in quanto è in grado di riprodurre tutte le tecniche di Aoi, ma il suo scopo è prettamente difensivo. Può resistere a tre colpi [Medi] o uno [Medio-Grave] non può allontanarsi da lei più di 7 metri.
    Danno/Resistenza: Medio-Grave
    Costo: 50 PE + 25 mantenimento

    Saraswati Lv3: Letteralmente, una cascata. Bollente. Aoi genera una notevole quantità d'acqua (da due a cinque metri cubi - le serve qualche minuto per accumularla) ad alta temperatura a cinque metri da terra e poi la riversa sopra il nemico. L'acqua è calda, brucia, ma non eccessivamente. La cascata ha un'enorme potere distruttivo e trascina via tutto quello che trova sul suo cammino, per questo Aoi evita di usare questa tecnica in ambienti affollati o durante le esercitazioni di salvataggio.
    Danno: Medio-Grave, può provocare ustioni
    Costo: 55

    Origin Pulse Lv2: Regolando la temperatura dell'acqua da lei creata, Aoi genera cinque dardi ghiacciati da poter scagliare contro il nemico. Hanno una gittata di cinque metri.
    Danno: Medio
    Costo: 25

    Water Pledge Lv3: Aoi lo definisce un controllo atmosferico ad area ridotta. In effetti grazie a questa tecnica è in grado di saturare l'umidità dell'aria e di far... piovere, in una piccola area di cinque metri con lei come epicentro. La famosa "nuvola del malaugurio" che ti segue, in poche parole. Non provoca danno, ma grazie all'utilizzo di questa tecnica, non dovendo più generare acqua e potendo utilizzare quella della pioggia come supporto, è in grado di dimezzare i costi delle altre ed usare il suo clone senza mantenimento.
    Danno: NA
    Costo: 45 + 15 mantenimento.

    The Gatekeeper Lv3: Il tridente di Poseidone. Letteralmente. Aoi condensa una grande quantità d'acqua ad alta pressione per formare un'arma simile in tutto e per tutto ad un tridente. L'asta è lunga circa un metro e settanta, a capo della quale si trova un forcone a tre denti di altri trenta centimetri. Non si può dire che sia affilato, in quanto non possiede alcuna lama, ma è acqua pressurizzata ed in quanto tale in grado di fare anche abbastanza male. Ovviamente il tridente esiste solo finché Aoi mantiene la sua presa attorno all'asta, basta che lo molli anche per un solo secondo per farlo tornare ad un'inutile pozza d'acqua.
    L'arma è virtualmente indistruttibile, essendo che basta sfruttare il vapore acqueo nei dintorni per ricostruirla se danneggiata. Aoi può anche abbassare la sua temperatura fino a congelarlo e farlo rimanere solido per poi scagliarlo. In quel caso ha una gittata di circa una decina di metri, sempre che riesca a lanciarlo in modo decente, il che non è detto visto che mica ha mai praticato il lancio del giavellotto.
    Danno: Medio-Grave
    Costo: 50 + 25 mantenimento.

    ABILITà

    Evaporating Sun: Grazie a questa abilità Aoi è in grado di camminare sull'acqua. In poche parole, sfrutta lo stesso principio di quei famosi insetti che sembrano pattinare sull'acqua. Aoi è in grado di regolare la tensione superficiale dell'acqua in modo che essa riesca a sostenere il suo peso, in più, quando si serve di questa abilità, la pelle della ragazza forma una leggera patina lucida e leggermente oleosa sulla propria superficie. Questa sostanza, pur essendo leggermente scivolosa per chi la tocca, non è nociva ed ha la sola caratteristica di essere idrofoba, in modo da respingere i liquidi, motivo per il quale Aoi riesce a muoversi sull'acqua senza affondare. Richiede molta concentrazione e ovviamente funziona solo se Aoi è a piedi nudi o senza vestiti in caso usasse qualche altra parte del corpo.
    ASPETTO FISICO — Aoi è straniera. Niente di lei coincide con il classico stereotipo della ragazza giapponese. Nemmeno la lunga e liscia chioma corvina che le ricade sulle spalle. Essa, difatti, è finemente intrecciata assieme a degli strani ciuffi azzurri completamente naturali, che hanno preso a crescere sulla nuca di Aoi circa dopo il suo decimo compleanno, ed incornicia un volto dai lineamenti molto fini e affascinanti, attraenti praticamente per chiunque abbia la fortuna di posare lo sguardo su di lei. La sua carnagione è scura, e questo ha fatto più volte pensare che fosse originaria dell'India o dell'Africa, ma non c'è mai stato modo di confermarlo, inoltre i suoi occhi sono colorati di una tonalità di azzurro molto fredda, caratteristica atipica di entrambe le popolazioni sopra menzionate, e circondati da lunghe ciglia folte che lei non si dimentica mai di truccare abilmente con del mascara per creare uno sguardo profondo e capace di catturare l'attenzione dei suoi interlocutori.
    Aoi stessa dice che il suo aspetto è strettamente collegato alle sue origini e ai suoi poteri, e lo ribadisce con particolare fierezza. Per il resto si presenta come una giovane robusta e slanciata, abbastanza formosa sul petto e sulle cosce, e dei discreti muscoli su braccia e spalle - insomma, tipico fisico da nuotatrice incallita.
    Le piace vestirsi in modo sportivo e comodo, e considerando che non soffre minimamente il freddo non è molto inusuale vederla fare jogging in pantaloncini e top agli inizi di novembre. Il suo punto debole sono comunque i gioielli e gli accessori, come gli orecchini. Le piacciono in particolar modo quelli grandi a forma di cerchio, in più porta un earcuff sulla cima dell'orecchio sinistro, ben visibile visto che si acconcia spesso i capelli in modo da lasciar scoperte le orecchie.
    Altra sua inusuale caratteristica, non si separa mai da una collana di corda con un ciondolo d'acquamarina estremamente raffinato. Ce l'ha con sé fin dal giorno in cui è stata trovata, i genitori ne hanno pure fatto stimare il valore ed... è effettivamente una pietra preziosa dal costo che si aggira attorno alle cifre a due zeri. Ma Aoi non sarà mai in grado di venderlo o anche solo di pensarci, visto che si tratta assolutamente di un gioiello proveniente dalla sua città natale.
    CARATTERE — Aoi è tutto ciò che la gente, di norma, ama definire, in modo garbato e cortese, un "elemento folcloristico": testarda, cocciuta, eccentrica e totalmente priva di senso del pudore, è molto comune che la gente si riferisca a lei dandole della persona svampita e fuori di testa. Che poi le manchi davvero qualche rotella, o che semplicemente nasconda qualche trauma che la sua mente scherma a questo modo, non è dato saperlo.
    Il punto è che Aoi crede davvero di essere nativa di Atlantide, leggenda che nell'immaginario comune tratta di una città o un continente sprofondato sotto il mare. Così come crede che sia stato proprio il suo popolo a spedirla in superficie per farle tentare un approccio integrativo con i terrestri, e che un giorno dovrà tornare proprio là a riferire quanto scoperto.
    Ed il fatto che il suo quirk le consenta di controllare l'acqua non ha certo migliorato le cose.
    Ovviamente quando si mette a blaterare queste cose sulle sue origini chi le sta intorno non la prende mai sul serio, per questo i genitori le hanno sempre detto di non dire niente a nessuno, ma Aoi non li ha mai ascoltati più di tanto, e spesso e volentieri risponde per le rime alle prese in giro che le vengono rivolte difendendo la sua convinzione a spada tratta. Il suo vocabolario comprende più parolacce, insulti pittoreschi e amenità del genere che altro e quando le parole non bastano, non si fa problemi a passare alle mani.
    Proprio per questa sua caratteristica, tende a cacciarsi nei guai o in situazioni paradossali, e non ha nemmeno molti amici, ma non le interessa, piuttosto che ammettere di essere nel torto, perché è una cosa che non le passa proprio per il cervello convinta com'è, sarebbe disposta a farsi passare addosso una mandria di bufali.
    In generale, oltre a raccogliere informazioni su Atlantide e invadere la sua camera di cartine geografiche, formule fisiche e matematiche e altri calcoli strani che solo lei è in grado di comprendere, non ha molti altri hobby. È una patita degli sport, in particolare nuoto - soprattutto apnea - e atletica leggera, e le piace fare stretching. Segue assiduamente campionati e olimpiadi delle discipline che più apprezza, ma non ha abbastanza tempo da potersi dedicare a frequentarne una a livello agonistico, o non le rimarrebbero momenti liberi da dedicare alle sue ricerche o a cercare di capire come "far funzionare" la pietra azzurra che porta al collo, che deve certamente contenere qualche mappa o indizio per quando dovrà tornare a casa, perché gliela avrebbero dovuta lasciare altrimenti?
    Ancora non sa come fare, ma del resto la tecnologia di Atlantide deve essere molto diversa da quella terrestre.
    Sommato a questo, Aoi tiene anche un "diario di bordo" in cui annota giornalmente tutto quello che le succede, sempre ovviamente in vista di quando dovrà tornare alla sua città e fare rapporto.
    Tutto sommato alla fine, è una brava ragazza che non desidera altro che essere compresa, ma non s'impegna abbastanza per esserlo, ogni tanto assume un'aria un po' trasognata e spersa nel suo mondo, ma in ogni caso, in fondo a quell'animo di ragazza un po' rude e schietta c'è un animo gentile, con un lato estremamente protettivo che stravede per Jun, il suo fratellino.
    zIizKiS
    « ... BUT HERE WE STAND ON OPPOSING SIDE. »

    BACKGROUND — "Aoi è davvero una bella ragazza, ma dopo averci parlato un paio di volte mi è passata la voglia di uscire con lei. È davvero troppo strana. All'inizio non ci credevo, ma ora ho capito perché gli altri dicevano che era pazza. Quella crede di provenire da Atlantide... io ho provato a dirle che è impossibile perché sono solo leggende e mi ha spaccato un labbro tirandomi un pugno. È matta."

    - Takumi Nakajima, ex-compagno di scuola di Aoi.



    "Mi ricordo ancora quando l'abbiamo incontrata per la prima volta: era metà febbraio, la sera di San Valentino, e faceva abbastanza freddo. Io e mia moglie stavamo passeggiando in spiaggia, vicino al porto, e Jun - nostro figlio - era a casa con la baby-sitter.
    Nascosta in una piccola insenatura fra gli scogli, completamente sola, seduta al centro di una sciupata cesta di vimini, i capelli neri scompigliati dalla salsedine, e due profondissimi occhi azzurri, illuminati dalla pallidissima luce della luna, tristi e spersi che fissavano spauriti tutto ciò che c'era intorno.

    Ci prendemmo un bello spavento, ma chiamammo immediatamente un'ambulanza e poi, la polizia.

    Aoi - anche se al tempo ancora non aveva un nome - venne ricoverata all'ospedale per diversi giorni e noi continuammo a chiedere sue notizie. I medici ci dissero che fisicamente stava bene, e che su per giù doveva avere cinque anni, ma al tempo stesso non sembrava ricordare alcunché del suo passato né sembrava in grado di parlare: non conosceva il giapponese e comunicava per lo più a gesti, solo quando si riscuoteva da quello stato di torpore nel quale sembrava vivere costantemente.
    Al tempo credevo di poter comprendere, qualsiasi fosse la sua provenienza in quel momento doveva sentirsi davvero spaventata.
    Contattammo svariati ospedali, anche fuori Tokyo, e mandammo la sua foto sui giornali e in televisione, ma per lei non venne nessuno. L'unica prospettiva pareva essere l'orfanotrofio. Ma Sayuri, mia moglie, protestò vivacemente, asserendo che un ambiente del genere sarebbe stato troppo traumatico per una bambina come lei.
    Alla fine, decidemmo di adottarla, nonostante avessimo già un figlio di due anni, e la battezzammo con il nome di Aoi, "blu", come il colore dei suoi occhi, e dato che ci era impossibile risalire alla sua vera data di nascita, la fissammo con il 14 febbraio, in memoria del giorno in cui l'abbiamo trovata in riva al mare.
    Solo, non ci aspettavamo che ci avrebbe dato così tanti grattacapi.

    Jun, nostro figlio, accolse la sua nuova sorella maggiore con entusiasmo, e gli dobbiamo molto per questo, perché grazie a lui Aoi riuscì ad ambientarsi dapprima con noi e ad affrontare poi luoghi come la scuola e il resto del mondo esterno. Si dimostrò una bambina molto sveglia ed intelligente, molto strano, tuttavia, seppur non conoscesse niente la nostra lingua o della nostra cultura, ed ignorasse totalmente cose come la geografia e la storia, stessa cosa sembrava non valere per quanto riguardava scienze, matematica e la conoscenza sommaria su come utilizzare il suo quirk. Sembrava in grado di condensare le molecole di vapore acqueo presente nell'aria e dare ad esso forme estremamente raffinate. Inoltre, scoprimmo che fosse in grado di nuotare benissimo, e restare in apnea per periodi sorprendentemente lunghi per una ragazzina della sua età. Ci siamo sempre chiesti se le cose potessero essere collegate, ma non abbiamo ancora trovato una chiara risposta.

    Abbiamo sempre pensato a lei come una ragazza straniera. Soprattutto per via del colore scuro della sua pelle, eppure non immaginavamo... all'inizio credevamo fosse un errore dovuto al fatto che Aoi non fosse in grado di esprimersi correttamente... ma ben presto le cose iniziarono a farsi preoccupanti.
    Cominciammo anche a mandarla da una psicologa e lei accettò la nostra decisione senza batter ciglio. Non abbiamo mai avuto grossi risultati tuttavia, la sua storia sta in piedi anche secondo la sua analista, nonostante abbia provato più e più volte a trovarvi delle analogie o delle metafore con il mondo reale.

    Semplicemente, Aoi è convinta di provenire da Atlantide.
    Un assurdità, dal nostro punto di vista, ma sembra non voler sentire ragioni. Continua a insistere sull'argomento dicendo che è stato il suo popolo a mandarla lì, per effettuare un tentativo e vedere se fosse possibile integrarsi con gli umani. Quanto alla locazione di questa fantomatica "Atlantide" risponde sempre che è stata inviata qui da piccola proprio per questo motivo: in questo modo non avrebbe potuto conoscere ancora l'esatto modo per raggiungere la città, con il rischio di portare gli umani in un posto non adatto a loro. Dice che un giorno verranno a prenderla, o che le manderanno un segno o un messaggio, e che allora seppur a malincuore dovremmo separarci. Noi abbiamo pensato che probabilmente questa sua convinzione derivi dal suo esser stata condizionata da chiunque l'abbia cresciuta prima di noi, e che forse sarebbe svanita con il crescere, ma non abbiamo modo di averne la conferma, inoltre crescendo si è solo radicata maggiormente all'interno della sua testa. Probabilmente dietro la sua amnesia di cinque anni si nasconde qualche spaventoso trauma ed è possibile che non sarà mai neanche in grado di ricordarlo, ma noi le staremo accanto in ogni caso.

    L'unico a non batter ciglio su questo discorso è proprio Jun, che ascolta le sue storie e le da persino corda quando effettua le sue "ricerche". È stato proprio lui a suggerirle di frequentare la Yuuei, la scuola per eroi, dicendole che il modo migliore per cercare qualcosa è diventare famosi e far in modo che gli altri ti aiutino a farlo.
    E che in quel modo avrebbe potuto dimostrare al mondo che Atlantide esiste davvero. E per diventare famosi al giorno d'oggi quale migliore carriera di quella dell'eroe? Questo non mi ha sono stupito, perché "fare l'eroe" è sempre stato anche il sogno di Jun fin da piccolo. Non posso nemmeno nascondere però di essere un po' preoccupato all'idea, ma suppongo che il mio compito in quanto genitore sia quello di supportare i miei figli al meglio, fino a che mi è possibile."

    - Hiroshi Kihara, padre adottivo di Aoi.
    PV: Nessa, Pokemon || CODE © Want? Get It!



    Art credits:
    1st: @FinniChang on Twitter
    2nd: @Rossdraws on Twitter
    3th: Carlo Montie on ArtStation



    Edited by Ryuko - 7/1/2023, 18:50
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0 replies since 3/5/2019, 21:12   638 views
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