02 - Ambientazione & Linea Temporale

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    Accadde molto tempo fa. Il primo caso documentato risale al 1947, in Cina, con la nascita di un bambino luminoso e da quel momento il fenomeno si diffuse a macchia d'olio su tutta la Terra.

    E' stato finora accertato che, a causa di una mutazione genetica, la mancanza di un'articolazione del mignolo del piede ha portato il genere umano ad ottenere la capacità di sviluppare superpoteri denominati Quirk, le Unicità.
    Esistono tante Unicità quanti individui: dal controllo Elementale (Acqua, Fuoco, Aria...) alla possibilità di plasmare la Materia, dalla capacità di disgregare i tessuti a quella di rafforzarli, fino alla trasformazione di parte o di tutto il proprio corpo.

    All'apparizione di questi poteri, il mondo piombò inevitabilmente nel caos e questa crisi cambiò profondamente la gerarchia del mondo in cui viviamo.
    A partire dalla metà degli anni '70 in tutto il Mondo si registrarono casi di violenze di massa, rapine, distruzioni e conflitti a cielo aperto tra le diverse bande di quartiere.
    Ma non tutto era perduto, o almeno, così si sperava.
    Mentre una fascia di popolazione utilizzava i propri quirk per scopi personali, altri si comportavano come supereroi, intervenendo volontariamente contro i criminali a fianco delle forze dell'ordine.
    Nonostante il sostegno di cittadini dotati volontari, i governi non avevano ancora abbastanza strumenti efficaci per contrastare la forza dei super-criminali, motivo per cui i villain riuscirono sempre di più a spingerli indietro sullo scacchiere.

    I Governi mondiali, così, temendo d'essere rovesciati, istituirono per via ufficiale la qualifica di "Hero" - coloro che lottano contro il male, al servizio dei cittadini e dello Stato - inserendoli all'interno dei Ministeri e dandogli carta bianca sul come gestire ed affrontare la crisi scatenata dai villains. Fu da allora, a partire dagli anni '90, che si pensò di censire tutti i detentori di Quirk, così da poter controllare il potere di ciascun individuo.
    Il 5 Marzo 1993, con la Direttiva "Common Quirk Agreement" (CQA/93), i Paesi dell'ONU, decisero all'unanimità di istituire il "brevetto" del Quirk, un'autorizzazione esclusiva per l'esercizio dei Quirk rilasciata dal Governo al singolo cittadino, previa verifica di idoneità.
    Da allora, grazie all'introduzione delle accademie e all'inserimento degli Eroi all'interno dei Governi, la società mondiale iniziò una fase di ripresa. Il caos sociale si ridusse ai minimi termini, carceri speciali vennero istituiti per garantire una solida reclusione ai possessori di Quirk e controlli sugli utilizzatori illegali vennero introdotti a tappeto su tutti gli stati dell'ONU.
    Per quanto la misura del brevetto possa essere ancora considerata drastica e limitante per alcuni, è innegabile che nel tempo abbia portato i suoi effetti positivi su tutti i Paesi o almeno, così pare...

    Ad oggi tutto sembra svolgersi normalmente, eroi e cittadini convivono in un ambiente ben regolamentato e controllato. I crimini di grossa portata vengono quasi sempre sventati grazie all'intervento di grandi eroi, così come anche le azioni malvagie di qualche cane sciolto in cerca di notorietà nel mondo dei villain.
    Ma qualcosa si sta smuovendo nel sottobosco criminale: potenti villain si stanno organizzando per ribaltare la situazione di "apparente" pace e presto nuovi eroi e nuovi Quirk dovranno battersi per ristabilire l'ordine sulla Terra.



    Quanti eventi accadono inaspettatamente, fuori dal controllo della volontà umana? Quante volte ci si è chiesto perché si verificano certe particolari situazioni, se per volere di Qualcuno o del Destino? In fin dei conti, qual è lo scopo di coloro che aspirano, in questa Tokyo alternativa, a diventare Eroi? Cosa e chi muove i fili del fato, dietro le quinte, che legano gli uni agli altri?
    La risposta è scontata: siete voi.
    La storia la fate voi, sono i vostri pg con le loro azioni a determinare il futuro della città e di coloro che lo abitano. Voi plasmate il forum, adattandolo ai vostri desideri e modellandolo con il vostro agire.
    Perché sì, c'è una struttura, ci sono le fazioni, ci sono degli amici, dei nemici, delle organizzazioni e i misteri che rappresentano... ma il vero motore del gioco siete voi ed i vostri personaggi. Non semplici fantocci ripieni di abilità e tecniche, ma veri e propri individui con desideri, passioni, sogni. Non comparse trascurabili nella Storia ma protagonisti, in lotta tra loro per imporre il proprio Sogno o la propria Forza.

    Tutto questo per dire: se volete qualcosa, dovrete guadagnarvelo, perché qui, servito su un piatto d'argento, non troverete nulla.
    Se desiderate uno scopo, un obiettivo, assegnatevelo voi stessi o perdetevi nel cercarlo. Perché chi si affaccia sul caos senza un obiettivo ben saldo in mente rischia nel migliore dei casi d'esser fagocitato dai sogni altrui, divenendo un semplice pedone del gioco dei più furbi di lui. E nel peggiore, d'esser accantonato in qualche angolo buio e diventare uno dei tanti sconosciuti che nessuno ricorderà mai.
    Ciò non significa che verrete lasciati soli! Come staff saremo ben lieti di aiutarvi in questo, non solo mettendovi a disposizione ambientazioni e storie, interpretando png con cui interagire o venire a contatto durante le vostre role e proponendo sempre nuove quest, avventure e stimoli ma anche cercando di supportarvi - con consigli e spunti - in quello che però, in fin dei conti, sarà qualcosa che spetterà a voi e voi soltanto: dare uno scopo al vostro personaggio. Un motivo per cui uscire dal letto la mattina e fargli fare quello che fa, una motivazione che spinga le sue azioni e soprattutto diventi un motore di gioco per lui e, perché no, anche per gli altri.

    YOU'RE NEXT!




    Edited by Ryuko - 2/4/2023, 15:02
     
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    ► LINEA TEMPORALE ◄

    Le vicende del GdR sono ambientate a Tokyo, a partire dal 2018 (ON-GdR). Attualmente, l'anno corrente ON-GDR è il 2022, due anni avanti rispetto all'anno Off-Gdr. A partire dal 1 Gennaio 2019, per favorire una trattazione univoca del tempo all'interno del GdR, lo scorrimento del tempo è stato regolato come segue: ogni anno "IRL (in real life)", ovvero l'anno che noi utenti viviamo, rappresenta un anno all'interno del GdR. Questo vuol dire che, ogni mese irl comporrà un mese di GdR. Giorno e mese di una role quindi, salvo casi particolari, saranno datati a seconda del periodo di riferimento IRL, al momento di apertura della stessa.
    Se apro una Role il 14 Gennaio, ad esempio, il periodo dell'anno nel GdR corrisponde alla fine di Gennaio. Anche se la discussione prosegue fino al 10 Febbraio, la role sarà ambientata nello stesso periodo per tutta la sua durata. Quel che conta è che se la role successiva viene aperta il 12 Febbraio, il nuovo periodo di riferimento sarà l'inizio di Febbraio. Nel frattempo il vostro pg sarà andato a scuola, a lavoro, a prendersi dieci caffè, TUTTO OFF-GAME. Ricordiamoci che stiamo ruolando e non è necessario documentare ogni singolo istante della vita del pg come se fosse un diario.


    ► IL MONDO ◄

    Il mondo è tale e quale a come lo conosciamo noi oggi: i continenti, le varie nazioni, la loro cultura e la loro politica. Tralasciando piccole discrepanze dovute alla comparsa dei quirk, tutto si è evoluto e creato come sappiamo e come ci viene insegnato fin dalle scuole elementari.

    Pertanto gli utenti sono liberi di creare personaggi di altre nazionalità e costruirsi background ambientati in altri Paesi, purché poi si motivi il passaggio/visita/trasferimento nella città di Tokyo. L'aspetto fisico inoltre non è più determinante per indiziare la provenienza di un pg: con l'avvento dei quirk, avere naturalmente occhi, capelli, colore della pelle di colori inusuali è diventata la normalità. I colori di capelli e occhi più diffusi sono comunque quelli presenti nel nostro mondo, ma non è insolito neppure trovare persone che possiedono addirittura coda, ali, corna sulla testa o altre caratteristiche animali.

    Il livello della tecnologia è pressoché equivalente a quello corrente, ma più avanzato nei settori che consentono a macchine ed intelligenza artificiale di entrare in contatto e supportare lo sviluppo dei quirk.

    Il gdr è ambientato a Tokyo quindi i vostri personaggi si muoveranno per le strade della suddetta città. Potete usare questa piantina come riferimento per i posti e le varie sezioni.

    7SlKMDu


    ► I QUIRK: CULTURA E RELIGIONE ◄

    Esistono diverse teorie scientifiche e religiose (il confine spesso è molto labile), sulla comparsa dei quirk: chi pensa che siano delle mutazioni dovute dalle radiazioni del dopoguerra, chi un segno divino del creatore, chi un dono degli alieni, la più comune e uniformemente accettata ormai dagli scienziati è comunque quella che riguarda l'evoluzione dell'essere umano.
    Le Religioni più diffuse in Giappone sono il buddismo e lo shintoismo, esistono tuttavia piccole minoranze - e sette, non strettamente religiose - che credono che i quirk siano un segno del male ed un passo in più verso l'Apocalisse.


    ► IL SISTEMA DEGLI EROI ◄

    Gli Eroi affiancano la giustizia come vere e proprie forze dell'ordine, anche se non hanno la stessa autorità della polizia. L'accademia più famosa per l'addestramento delle nuove generazioni di Eroi è la Yuuei, (la stessa delle vicende del manga/anime ma non è frequentata da allievi come Deku, Bakugou, Tokoyami, Uraraka, Iida e Todoroki). Si trova poco fuori Tokyo, ed offre un curriculum di tre anni in cui gli studenti possono imparare come diventare eroi. L'età minima per entrarvi è 16 anni, non esiste tuttavia un'età massima: non sono rari i casi di studenti ventenni che decidono d'iscriversi all'accademia cambiando il loro corso di studi, nonostante l'impostazione della Yuuei ricordi molto quella di una scuola, fornendo basi anche di matematica e letteratura giapponese. La scuola mette a disposizione anche dei pratici dormitori, maschili e femminili, per chi viene da lontano.
    Esistono tuttavia svariate accademie disseminate in tutto il Giappone, una di esse, pronta a rivaleggiare con la Yuuei in termini di prestigio è la Shiketsu High School.

    Per garantire più libertà agli utenti, anche agli aspiranti Eroi senza licenza è consentito combattere con la propria Unicità, si prega solo di farlo in scenari plausibili. Per scontri studente-studente è possibile usare la palestra della scuola, per altri tipi di scontro si consiglia di ambientarli in zone nascoste al pubblico, o potrebbero esserci ripercussioni legali nei confronti del proprio pg. Ovviamente in palestra non è possibile esagerare con le ferite in quanto si sarà comunque controllati da professionisti.


    ► OSPEDALI E SANITÀ PUBBLICA ◄

    Dal momento in cui l'utilizzo dell'unicità è regolato da precise leggi, è evidente che in alcuni casi la sanità pubblica non sia una scelta accettabile. In caso di ferite da quirk, infatti, è chiaro che gli istituti sanitari siano legalmente vincolati al dover contattare le forze dell'ordine per svolgere le opportune indagini.
    Ovviamente questa situazione può essere inaccettabile per moltissimi criminali (considerando come tali anche i vigilantes, agendo senza licenza) e a volte anche per aspiranti eroi che si ritrovano coinvolti in risse o che presi dall'impulso si sono cacciati nei guai pur non possedendo ancora una licenza. Nel primo caso, presentarsi in ospedale potrebbe portare ad indagini sul proprio conto e ad una multa o addirittura ad un periodo di reclusione in base al record criminale dell'individuo, mentre nel secondo potrebbe precludere quel futuro per il quale si è lavorato tanto duramente.
    Per fortuna, al mondo esistono anche persone con un quirk curativo. E se anche non si conoscesse qualcuno con poteri simili, tutti possono rivolgersi alla clinica "Nyorai's Blessed Hand" a Roppongi. Si tratta di un ambulatorio clandestino mascherato da clinica privata gestito da una donna con un quirk di questo tipo, che offre aiuto e ospitalità a qualsiasi ferito, indipendentemente da chi sia e quali crimini abbia commesso.


    ► POLIZIA E RISPETTO DELLA LEGGE ◄

    La Polizia si occupa di assicurare i criminali alla giustizia, difendendo ogni cittadino dalle delinquenze perpetrate dalla criminalità organizzata e non. Dalla comparsa iniziale dei quirk, la Forza di polizia non ha arruolato alcun ufficiale con quirk significativi temendo che gli stessi potessero essere utilizzati come arma. Tutt'ora sono i Pro-Heroes a ricoprire il ruolo di combattenti del crimine legato al mondo dei quirk. Gli agenti di polizia intervengono successivamente per arrestare i criminali che sono stati sottomessi dai Pro-Heroes, fornendo supporto generale e sventando i crimini di bassa gravità.
    Non è possibile entrare a far parte della polizia come ufficiali o con ruoli effettivi nelle forze armate, ma la Polizia ha collaboratori ovunque ed è sempre disposta ad accettare l’aiuto degli eroi più volenterosi.


    Edited by Dëlin - 15/7/2020, 01:34
     
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    ISTRUZIONE

    L'istruzione giapponese è profondamente differente rispetto a quella occidentale alla quale siamo abituati. La differenza principale sta nella durata dell'anno scolastico, che nell'arcipelago inizia ad aprile e finisce a marzo dell'anno successivo. La partecipazione obbligatoria agli studi inizia a 6 anni e prosegue sino ai 15, dividendosi in questi anni tra elementari (6-12) e medie inferiori (12-15). La UA è considerata una sorta di particolare scuola professionale: per la maggior parte dei ragazzi si svolge nei tre anni dai 16 ai 18, ma è comune trovare anche studenti di età più avanzata. Gli anni scolastici sono dunque divisi per abilità e non per età, e comunque tutti partono dal primo anno.

    Le materie insegnate durante la scuola dell'obbligo sono numerose e vanno dalle normalissime lingua giapponese, matematica, arte ed educazione fisica (o nel nostro caso educazione all'utilizzo del quirk) sino a materie da noi meno comuni come musica, educazione civica o economia domestica. Sono immancabili ovviamente materie come le scienze (sociali e naturali), storia e inglese.

    Le scuole pubbliche in Giappone non godono di un'ottima fama: i loro diplomi sono difficilmente spendibili sul mercato del lavoro e per questo quasi tutte le famiglie optano per inserire i propri figli in istituti privati. Per questo sono frequenti i test d'ingresso, che non fanno altro che foraggiare la già elevata competitività del mondo scolastico giapponese.

    Le giornate scolastiche iniziano alle nove e proseguono sino alle sedici. Le regole degli istituti sono ferree, le pene severe e quasi tutto e regolamentato con maniacale precisione. Molto importante è l'utilizzo di uniformi scolastiche, presenti in ogni singolo istituto e differenti tra di loro, che servono ad uniformare gli studenti gli uni con gli altri. Già con un paio di richiami si rischia di essere sospesi o addirittura bocciati: in base alla gravità del fatto, si potrebbe persino essere costretti a cambiare scuola, e si tratta di una macchia a vita difficilmente lavabile via dal proprio curriculum.

    Parlando di competitività, sono numerosi gli esami periodici, il cui esito è pubblico persino a livello nazionale. I test d'ingresso, poi, vengono ripetuti ad ogni passaggio d'anno. Gli studenti coi voti migliori sono spesso conosciuti e godono di numerosi privilegi tra cui, ad esempio, partecipare a particolari cerimonie scolastiche o cittadine. I voti sono ovviamente espressi in centesimi.

    Le attività pomeridiane non comprendono le lezioni. Dopo la pausa pranzo, infatti, ci si dedica alle attività del club al quale ci si è iscritti (o, nel caso della UA, ad addestramenti aggiuntivi). Capita inoltre spesso che siano gli studenti stessi a pulire la propria classe nel pomeriggio, seguendo la guida del proprio capoclasse.

    LEGGE

    La maggiore età, a partire da Marzo 2022, è stata abbassata a 18 anni. E' possibile guidare motoveicoli di bassa cilindrata sin dai 16 anni, ma occorre aspettare sino ai 18 per poter prendere la patente per autoveicoli e oltre i 20 e avere almeno due anni di patente per guidare veicoli pesanti.

    E' possibile bere e fumare liberamente appena raggiunta la maggiore età, con una particolarità per l'ultima: per comprare sigarette è necessario possedere una Taspo, una particolare carta nominativa da fornire all'acquisto di tabacco. La Taspo è stata inserita per controllare il diffondersi del vizio del fumo tra i giovani, registrando le loro abitudini e preferenze.

    Il diritto di voto e matrimonio sono entrambi fissati ai diciotto anni, con una particolarità: col benestare dei genitori o di un tutore, una donna può sposarsi sin dai sedici anni. Il matrimonio tra membri dello stesso sesso non ha ancora valenza legale.

    Dimostrando di potersi permettere l'affitto, è possibile prendere casa anche prima della maggiore età, col benestare del proprio tutore legale. Questo però vale solo per chi possiede la cittadinanza giapponese: tutti gli stranieri devono essere "raccomandati" da un cittadino giapponese per poter prendere casa propria, che si tratti di professori dell'università, amici o datori di lavoro.

    E' possibile permettersi una casa prima della maggiore età per una semplice ragione: in Giappone è legale lavorare appena compiuti i 15 anni, terminando a quell'età l'obbligo d'istruzione. E' abbastanza comune infatti che gli studenti abbiano un lavoretto part-time da affiancare alla scuola.

    In ogni caso, la maggior parte dei gesti quotidiani richiedono, non ancora compiuti i 18 anni, dell'intercessione di un genitore o un tutore legale: che si tratti di iscriversi a scuola, prendere casa, gestire un negozio o aprire un conto in banca. Tenetene conto quando decidete di far morire i genitori del pg in maniera violenta quand'esso è ancora un pargolo.

    POSSESSO E PORTO D'ARMI

    Il Giappone è uno dei paesi al mondo (se non il paese) col minor numero di reati con arma da fuoco su base annuale: le perdite per colpi d'arma da fuoco rimangono persino sotto la decina ogni anno.
    Il motivo è presto detto, e si tratta del lunghissimo iter burocratico necessario ad ottenere un'arma, al loro capillare controllo e, addirittura, agli infiniti controlli a cui sottoporsi per poter mantenere il proprio porto d'armi una volta ottenutolo.
    Il controllo sulle armi è annuale, il numero di negozi è definito per legge (non più di tre per ogni prefettura, per un totale di soli 120 negozi) e per acquistare nuove munizioni occorre riconsegnare tutte quelle acquistate la volta precedente ed utilizzate.

    L'utilizzo di armi da fuoco è talmente ridotto che le forze di polizia passano più tempo ad addestrarsi nel kendo che al poligono, queste vengono lasciate in caserma una volta finito il proprio turno e, persino, qualora un agente dovesse suicidarsi utilizzando la propria arma viene istituito un processo postumo contro la sua persona.

    Le pene per l'utilizzo improprio di arma da fuoco sono talmente gravi (si tratta fondamentalmente dell'ergastolo istantaneo) che persino la Yakuza ha smesso di utilizzarle.

    Per quanto riguarda le armi bianche, in Giappone è illegale possedere un qualsiasi tipo d'arma bianca non giapponese (nel tipo strutturale e non effettivamente di fattura). Le armi vanno poi tutte dichiarate (ad esclusione di quelle da allenamento, non nocive), il permesso deve essere sempre portato con sé quando si porta in giro l'arma e, ovviamente, quest'ultima andrebbe occultata il più possibile.

    Per esorcizzare questo profondo controllo sulle armi, in Giappone sono molto diffusi dei soft-air café dove è possibile allenarsi come al poligono con armi ad aria compressa. Molto spesso, inoltre, i giapponesi vanno in vacanza in paesi dal controllo minore: sono persino organizzati dei veri e propri tour in paesi che permettono di provare vere armi da fuoco senza troppe restrizioni.

    YAKUZA & TATUAGGI

    La più conosciuta organizzazione criminale giapponese, diffusa sin dall'epoca feudale, è la Yakuza. Si tratta in realtà di un termine generico il quale racchiude diverse bande (o gang) spesso in contrasto le une con le altre.

    Tutto sommato, la Yakuza gode di una buona fama in Giappone: quando nel secondo dopoguerra il governo giapponese ha fatto affidamento sulle varie bande per mantenere l'ordine pubblico, questo ha portato alla nascita di una percezione eroica del gruppo, il quale tende anche spesso a seguire gli antichi insegnamenti samurai del bushido. Molti giapponesi, quindi, vedono la Yakuza come un qualcosa su cui poter fare affidamento in caso di necessità. Proprio per questo, nonostante le numerose leggi e azioni della polizia, i membri della Yakuza girano a volto scoperto su macchine lussuose e vestiti elegantemente.

    Negli ultimi anni, infatti, la Yakuza ha cercato di migliorare la propria reputazione, dedicandosi ad opere di beneficenza, atti di filantropismo e - in generale - operazioni nei limiti della legalità. Quasi tutte le bande Yakuza al giorno d'oggi agiscono perlopiù alla luce del giorno, possiedono palazzi in cui si ritrovano per le riunioni ben evidenziati dalla presenza dei loro loghi sulle facciate, alcuni pubblicano persino delle riviste ufficiali in cui parlano di vari argomenti (dall'attualità alla pesca) e invitano i cittadini a comportarsi bene.

    Ciò non toglie, comunque, che le azioni della Yakuza sono illegali: generalmente questi gruppo si dedicano allo spaccio di droga, allo sfruttamento della prostituzione o del gioco d'azzardo e alla speculazione finanziaria e immobiliare. La struttura dei gruppi è strettamente gerarchica, ma molto spesso questa gerarchia - o almeno la sua punta - è di dominio pubblico.

    I tratti distintivi della Yakuza, e quelli anche più conosciuti nella cultura pop, sono due: il taglio del mignolo e i tatuaggi. Lo yobitsume (o taglio del mignolo, appunto) è un rituale a cui si ricorre per espiare uno sbaglio o una disobbedienza, e consiste nel taglio della prima falange del mignolo. Quest'ultimo è il dito che garantisce la presa più salda nella scherma tradizionale giapponese, e la sua mancanza simboleggia la necessità di una maggiore protezione da parte del proprio capo. In seguito a sgarri consecutivi può venir amputato l'intero mignolo, per poi passare a quello dell'altra mano. Viste le leggi sul possesso d'armi da fuoco, ancora oggi l'arma prediletta dalla Yakuza è la katana.
    I tatuaggi dei membri della mafia, rigorosamente eseguiti in irezumi, ricoprono generalmente l'intero loro corpo ad esclusione del volto, il collo e la fascia che collega la testa ai genitali. Si tratta di lavori tanto preziosi che la pelle dei criminali defunti ha un altissimo valore sul mercato nero, e uno studioso ne colleziona legalmente numerosi esemplari.

    In ogni caso, è proprio a causa del collegamento con la criminalità che i tatuaggi sono generalmente malvisti in Giappone. Molto spesso a chi ha la pelle marchiata da inchiostro è proibito entrare nelle palestre e nelle piscine e gli stessi Yakuza tendono a coprirli in pubblico. Allo stesso modo vengono spesso indossate protesi per nascondere l'amputazione frutto di yobitsume: i grossi anelli indossati dai criminali servono proprio a nascondere il punto d'applicazione della protesi.

    Parlando di tatuaggi, le disposizioni variano di prefettura in prefettura ma è generalmente illegale tatuare un minore, indipendentemente dal fatto che esso abbia o meno il permesso del suo tutore legale.

    Uno dei più importanti gruppi con sede a Tokyo è il Clan Fujiwara, che ha preso il potere all'incirca nel 2015. Una particolarità dei Fujiwara è aver fondato un clan endogamico e per questo i suoi membri sono privi di una qualsivoglia unicità. Si tratta di un clan particolare, considerato che generalmente la Yakuza non opera per clan famigliari e generalmente vi partecipano pochissime donne.
    Alcune organizzazioni criminali della capitale, poi, possono essere certamente considerate "yakuza", perlomeno nei fini se non nei mezzi o nella struttura. Tra queste rientrano certamente Deep Void e l'Eden's Thorn.

    FEDE & RELIGIONE

    La religione tradizionale giapponese è lo shinto. Le divinità sono chiamate kami, anche se per la maggior parte di essi sarebbe più corretto utilizzare il termine "spiriti", pur sottintendendo l'impossibilità di una perfetta sovrapposizione di concetti provenienti da due culture così differenti. I kami, ad eccezione di "vere" divinità come Amaterasu o Susanoo, sono rappresentazioni della natura: figure legate al vento, alla pioggia, al fuoco, alla terra. Gli uomini stessi, una volta morti, diventano kami per il proprio pantheon familiare.
    Sarebbe quindi possibile, coi giusti margini di errore dovuti a due concezioni completamente diverse, definire lo shinto come una religione politeista dagli dei immanenti, presenti nel mondo e che si rivelano all'uomo attraverso ai riti.

    La concezione di vita dello shinto è strettamente legata alla purificazione del mondo attraverso i riti, allontanando figure più folcloristiche quali gli yokai, simili in un certo senso ai kami ma devoti al male o comunque ad infastidire l'uomo, e sui quali girano le più fantasiose leggende.

    Attorno al VI secolo è giunto in Giappone il buddhismo: nonostante i primi scontri, la concezione più filosofica della religione fondata da Siddharta Gautama ha permesso una buona convivenza tra le due religioni, tanto da portare alla nascita del buddhismo zen sei secoli dopo. Quest'ultimo, tipicamente giapponese, è diviso in varie scuole ma generalmente si distingue dal buddhismo propriamente detto per la sua mancata ricerca del nirvana e dal ruolo fondamentale che affida alla meditazione (zazen), mezzo prediletto per portare l'uomo all'improvvisa "comprensione della realtà".

    A metà ottocento lo shinto è stato reso religione ufficiale dello Stato, con la conseguente emissione dell'Ordine di Separazione tra Kami e Buddhismo, leggi dall'effetto poco più che teorico atte a fermare il fenomeno tutto giapponese di inglobare concezioni tipiche del buddhismo all'interno della religione dei kami.

    Al giorno d'oggi la maggior parte dei giapponesi sono di religione shinto, o almeno si professano tali. La religione ha un ruolo poco più che di rito all'interno della società giapponese, i cui membri svolgono frequentemente azioni rituali a scopo propiziatorio e partecipano con interesse alle cerimonie che si svolgono nei numerosi templi sparsi per la nazione. Il buddhismo è comunque di gran lunga più diffuso e, essendo la morte considerata una fonte di impurità, generalmente i funerali sono sempre svolti in rito buddhista.

    Escluse le due religioni più diffuse nell'arcipelago, per quanto difficilmente identificabile vista la sua natura prettamente filosofica e speculativa è diffuso il confucianesimo, ma una particolare e travagliata storia ha costellato la diffusione (se così si può chiamare, viste le esigue percentuali) del cristianesimo.

    I missionari gesuiti si sono inizialmente diffusi nella prefettura di Nagasaki nella seconda metà del '500, ma dopo poco più di un ventennio dal loro arrivo la religione, prima accettata pubblicamente, venne bandita. Iniziano così le prime persecuzioni verso i cristiani. E' solo con la Restaurazione Meiji nell'Ottocento che si è potuto porre fine al fenomeno dei cristiani kakure, i cristiani nascosti. Ad oggi la presenza cristiana è maggiore nella prefettura di Nagasaki. Ciononostante, i cristiani rappresentano una percentuale esigua della popolazione giapponese, tanto che a Tokyo è presente una singola chiesa e molte delle parrocchie non raccolgono più di una dozzina di membri.

    FESTIVITà

    La festa più importante per tutti i giapponesi è il Ganjitsu (元日), ovvero il primo giorno dell'anno. Tutti i parenti, anche quelli lontani, si riuniscono per celebrare l'inizio del nuovo anno, augurandosi di vivere il nuovo anno in salute e serenità. Tradizionalmente, le vacanze del nuovo anno erano il momento dell'anno in cui si ringraziavano gli dei Kami che proteggevano i raccolti e in cui si dava il benvenuto agli spiriti degli antenati che proteggevano le famiglie. All'inizio dell'anno, le persone ringraziavano gli dei e gli spiriti degli antenati e pregavano per un raccolto ricco per l'anno nuovo. Per via di queste usanze, le vacanze dell'anno nuovo sono per i giapponesi le più importanti dell'anno. Molte persone fanno progetti e nuovi propositi per l'anno che inizia. Durante queste vacanze, le famiglie e gli amici vanno insieme a fare le prime visite dell'anno ai santuari shintoisti e ai templi buddisti.

    Il 3 febbraio in Giappone si festeggia il Setsubun (節分) che rappresenta secondo il calendario lunare l'inizio della primavera. Le persone vanno in visita ai templi per pregare e chiedere la buona sorte delle persone care ed acquistano i fagioli che serviranno poi per la cerimonia del lancio dei fagioli. Questa celebrazione pare si sia diffusa nel periodo Muramachi ma in realtà già nel periodo Heian dei monaci sostenevano che i fagioli fossero in grado di allontanare gli Oni, i terribili demoni della tradizione nipponica.

    Anche in Giappone, il 14 febbraio si festeggia San Valentino, ma non è lo stesso del nostro. In Giappone solo le ragazze regalano la cioccolata ai ragazzi, ma non si tratta come da noi solo dei fidanzati, i mariti, il ragazzo con il quale si esce o quello di cui si è innamorati, i destinatari sono anche la maggior parte degli uomini che si conoscono, cioè colleghi di lavoro, amici, fratelli, il datore di lavoro, il papà e molti altri.
    Esistono, a tal proposito, due tipi di cioccolata: la "giri choco" e la "honmei choco". La prima, solitamente costa poco, è la cioccolata che si regala per dovere o obbligo sociale, ai conoscenti verso i quali non si provano particolari sentimenti, e che potrebbero prendersela per non aver ricevuto cioccolata! La seconda si regala ai ragazzi ai quali si vuole dichiarare il proprio interesse, al fidanzato, al marito o a persone per le quali si vuole spendere di più, anzi, per rendere ancora più speciale il dono c'è l'usanza di fare a casa i propri cioccolatini, sciogliendo la cioccolata e creando con le proprie mani un regalo più personale!

    Negli anni ottanta molti negozi ed aziende hanno colto l'occasione per creare una manifestazione collegata al giorno di San Valentino: il White Day. Questa festa rappresenta la possibilità di ricambiare il favore regalando a propria volta un dono alle ragazze, il 14 marzo. Solitamente il dono che viene consegnato per il white day consiste in un pacchetto di cioccolato bianco (ma anche biscotti, dolci in genere o anche peluche, gioielli e biancheria intima, l'importante è che sia di colore bianco o chiaro), ed è più costoso di quello di San Valentino: si usa infatti l'espressione sanbai gaeshi ("tre volte al ritorno") per indicare che il regalo dell'uomo deve avere un valore doppio o triplo di quello della donna.

    Tra la fine di aprile e l'inizio di maggio capita la Golden Week, la settimana d'oro. In questo periodo dell'anno, quasi tutti i giapponesi possono godere di una settimana di ferie che dedicano ai viaggi, per questo diventa difficile spostarsi e trovare alloggio, tanto che i trasporti sono tutti già prenotati con largo anticipo. Durante la Golden Week vengono celebrate la Showa no Hi, la festa dell'imperatore, che cade il 29 aprile, la data del compleanno dell'imperatore Hiroito, colui che governò il Giappone durante il periodo Showa, quando ci fu la seconda Guerra Mondiale che turbò profondamente la vita e l'economia della nazione; la Festa della costituzione, il 3 maggio, e il Kodomo no hi, il giorno dei bambini, il 5 maggio.

    Il 7 luglio cade invece il Tanabata, la prima festa dell'estate ed una delle festività più importanti del calendario giapponese. Essa celebra la storia d’amore tra Orihime e Hikoboshi, i due protagonisti, che fra tutte è sicuramente quella più amata e raccontata.
    Orihime era una principessa dei cieli, che trascorre le sue giornate a tessere vestiti lungo le rive della Via Lattea; questo la rendeva infelice e triste perché, “lavorando” sempre, non riusciva a trovare il tempo di cercare l’amore. Hikoboshi, invece, era un pastore che viveva sulla sponda opposta della Via Lattea. Quando il padre di Orihime, che può essere identificato come l’universo stesso, decise di farli incontrare, i due si innamorarono subito e si sposarono nel giro di poco tempo.
    Il loro amore, però, fu così intenso che i due innamorati iniziarono a trascurare il loro lavoro; questo comportamento costrinse il padre di Orihime di proibire ai due di vedersi, ad eccezione di un unico giorno l’anno, il settimo giorno del settimo mese.
    Durante la festività del Tanabata vedrete tantissime persone riversarsi per le strade, tra bancarelle di ogni tipo, indossando lo yukata, il classico vestito giapponese che possiamo definire la versione estiva ed informale del kimono; ovviamente indossare lo yukata non è d’obbligo, ma è un qualcosa di veramente caratteristico e tipico tra la popolazione giapponese. Ma la vera essenza della celebrazione del Tanabata è forse la possibilità di esprimere i propri desideri sperando che questi si realizzino. Infatti, durante questa festività, le persone scrivono su di foglietti di carta colorata i propri desideri, non importa quale sia la preghiera o il sogno che si vuole realizzare; questi vengono poi appesi a dei rami di bambù, finché a fine serata non vengono bruciati al fine di farli arrivare in cielo per potersi realizzare.

    Nel periodo che va dal 13/15 luglio al 13/15 agosto si celebra invece l'Obon: ricorrenza annuale per onorare gli spiriti dei propri antenati. E' credenza che esse visitino le proprie case in questo periodo dell'anno. Il festival di Obon dura tre giorni; tuttavia la sua data di inizio varia all'interno delle diverse regioni del Giappone. Durante questa ricorrenza, molte aziende e attività commerciali chiudono per ferie, e, poiché le persone che lavorano lontano dai loro luoghi di origine spesso ritornano a casa con le loro mogli o mariti e con i figli, come nella Golden Week, i mezzi di trasporto sono molto affollati.

    Il secondo lunedì di ottobre si celebra il Taiiku no hi, l giorno dello sport e della salute. Dato che questo giorno serve a promuovere la salute fisica e mentale delle persone, moltissime aziende e scuole decidono di scegliere questa data per tenere il loro Undo-Kai, giorno dello sport: una sorta di festival dove si possono trovare moltissime gare tradizionali di atletica, come la corsa dei 100 metri, la staffetta 4x100, il salto in lungo, ma anche cose diverse come il tiro alla fune o il Kiba-sen, una specie di battaglia di cavalieri dove spesso si combatte stando sulle spalle di altre persone ed indossando degli elmetti che ricordano quelli dei samurai.
    La Yuuei non fa eccezione, questo è il periodo in cui viene organizzato il festival sportivo della scuola.

    A dicembre invece vengono celebrate il Natale e l'ultimo dell'anno. Si potrebbe pensare che in un paese dove il 99% della popolazione non è cristiana, non si festeggi il natale ed invece è il contrario. Si possono vedere in questo periodo dell'anno migliaia di oggetti e usanze natalizie appartenenti all'occidente, ci sono alberi e decorazioni natalizie ovunque tanto da far scrivere a molti scrittori stranieri che il natale è il giorno in cui tutti giapponesi diventano Cristiani.
    Tuttavia non ha niente a che fare con la religione. Ma è semplicemente una festa in cui scambiarsi doni ed essere carini. Le luci, i dolci e tutto il resto piacciono a tutti, ma oltre questo non esistono ragioni più profonde, infatti, il natale non è rappresentato da sontuose cene, ma dall'occasione ad esempio, di affittare una bella camera d'albergo per passarci la notte. Dopotutto, il 25 dicembre è una giornata lavorativa in Giappone.

    Quando ormai il periodo natalizio è passato e sono finite tutte le altre feste, si aspetta il 31 dicembre per festeggiare l'Omisoka. L'omisoka è qualcosa di simile alla nostra festa di capodanno ma ha una derivazione religiosa, infatti poco prima di mezzanotte i templi buddisti in tutto il paese cominciano a suonare le joya no kane (campane).
    Le campane suonano 108 volte per simboleggiare la purificazione dai 108 bonno, i desideri terreni. Dopodiché può avere inizio il nuovo anno con la ricorrenza del ganjitsu e le tanto attese Shogatsu (le vacanze di inizio anno).


    Edited by Ryuko - 27/12/2019, 14:51
     
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