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▪ Fuyuko Tanaka ▪

Trepidante aveva atteso l’arrivo della missiva da parte della UA per l’inizio del suo percorso formativo. In realtà si era tenuta in casa, accampandosi quasi davanti all’ingresso in attesa dell’arrivo del postino. Aveva inventato i pretesti più imbarazzanti ed improponibili per giustificare la sua assidua frequentazione alla casella postale. Il suo unico obiettivo era quello di ricevere la lettera con il marchio della Yuuei Academy prima che entrasse nelle mani della madre, o addirittura in quelle di Ikki-chan. Il fratellino avrebbe sicuramente spifferato tutto. Non stava per partire per un campus estivo, che si sarebbe protratto anche a settembre inoltrato, ma era diventata un membro effettivo della prestigiosa classe 1° della UA. Odiava mentire a sua madre e tenere all’oscuro il suo amato fratellino della faccenda, ma non poteva far altrimenti. Sapeva che sua madre non avrebbe mai accettato la sua iscrizione all’accademia per eroi, non dopo aver perso un figlio.

Era ben consapevole che ad una bugia sarebbe poi seguita un’altra. Forse avrebbe esternato il suo desiderio di trasferirsi in un liceo fuori Tokyo, giustificando la sua assenza da casa, oppure avrebbe semplicemente finto di frequentare l’istituto designato dalla madre. Una situazione che non poteva reggere a lungo, eppure non aveva né il coraggio e né le parole per dire la verità a Misako-san. Il tempo l’avrebbe aiutata o incasinato tutto.

Fatto stà che era riuscita a preparare un bagaglio a mano, riempito di vestiti uno zaino da scout-girl e portato con sé uno scatolone pieno di ricordi. Grazie alla complicità della sua migliore amica, Akemi-chan, era riuscita a svuotare parte della sua camera per trasferirla negli alloggi della UA. Aveva fatto richiesta di una borsa di studio subito dopo l’esito positivo al Test d’ingresso. E le era stato concesso momentaneamente una stanza alla Heights Alliance. Si reputava già abbastanza fortunata di essere entrata in Accademia, ma occupare un alloggio del campus era davvero un sogno. Per il primo mese di corsi non avrebbe avuto preoccupazioni, il timore di essere scoperta o l’ansia di mentire ai genitori. Akemi-chan era una ragazza affidabile, ed era molto più convincente di lei nel raccontare frottole con la sua spiccata parlantina. Era stata proprio lei ad accompagnarla in metro quel pomeriggio all’Accademia, aiutandola con lo scatolone e qualche bagaglio. Forse era stata un po' eccessiva nel portarsi qualsiasi cosa ai dormitori, ma il timore di dimenticare qualcosa l’aveva costretta a riempire ogni spazio dello zaino e della valigia.

Alla fine aveva abbracciato l’amica e si era congedata da lei. Era il momento di muovere i primi passi da sola. Ed era terrorizzata. “Non so cosa aspettarmi.” In quel periodo, ancora estivo ma a ridosso con settembre, la Yuuei Academy non era molto affollata di studenti. Ciò scongiurò il pericolo di andare nel panico, carica di bagagli e sotto al sole rovente alla ricerca degli alloggi del campus. In verità fin dalla prima volta che aveva messo piede alla UA era stata affascinata dai giardinetti curati situati nel cortile esterno della moderna struttura. Si sentiva tanto piccola e spaventata davanti a quel complesso di palazzi, ma il verde riusciva sempre a tranquillizzarla. Per questo fu la sua prima tappa.

Con lo zaino in spalla, il bagaglio a mano e la scatola che pendeva pericolosamente, si avventurò nel cortile dell’Accademia. Alcuni studenti si godevano il pomeriggio libero, forse privo di esercitazioni o allenamenti, e c’erano anche alcuni dipendenti che stavano falciando le aiuole in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico. L’aroma dell’erba fresca appena falciata penetrò nelle sue narici. Le iridi smeraldine guardavano a destra e a sinistra, percorrendo il viale di pietra centrale. Non riusciva a scrutare oltre la scatola. Ma non se ne curò.

*BAM*

Aveva appena urtato qualcuno. L’urto le fece perdere la presa sullo scatolone, il bagaglio le scivolò dalle mani e si ritrovò sulla schiena a gambe all’aria con lo zaino stracolmo di vestiti che le impediva di rimettersi in piedi. Al pari di una tartaruga caduta sul carapace le fu impossibile rimettersi in piedi. -Ahia!- Si lamentò. Forse doveva essere più attenta a dove metteva i piedi invece di guardarsi troppo intorno. La solita Fuyuko con la testa tra le nuvole.

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▪ Fuyuko Tanaka ▪

Dolorate ed un po' stordita dall’impatto la gracile eroina si ritrovò a fissare il limpido cielo. Non c’era una nuvola e nessuna perturbazione in vista. Il suo Quirk le permetteva di prevedere con certezza l’arrivo della pioggia. E purtroppo non percepiva nessun addensamento d’umidità e variazione pressoria che le facesse ipotizzare l’attivo di un temporale torrenziale, uno di quelli capaci di donare respiro a coloro che popolavano le città tutto l’anno. Le palpebre si socchiusero più e più volte ed impiegò qualche minuto prima di capire che era andata a sbattere contro qualcuno. Forse beccare un lampione sarebbe stato molto meno imbarazzante. La sua timidezza le impediva di essere socievole fin dall’inizio, anzi si sentiva in difficoltà nel relazionarsi con persone che non aveva mai visto prima. Ed una caduta come biglietto da visita alla Yuuei Academy non era affatto bene.

“Che imbarazzo!” Purtroppo il suo Quirk non le permetteva di sparire in un battito di ciglia. Si sarebbe risparmiata volentieri la magra figura che aveva appena fatto agli occhi dello studente della UA. Sperava solo di non vedersi affibbiata subito l’etichetta di “quella con la testa tra le nuvole”. Il peso dello zaino le impediva di rimettersi in piedi, aumentando a dismisura il biasimo che provava per sé stessa. Sentì il volto avvampare. Rossa in viso era quasi alla ricerca di una via di fuga o una ragione plausibile per non aver guardato la strada davanti a sé.

Si ritrovò faccia a faccia con un uomo-lupo. Il suo viso peloso e ferale esprimeva un’espressione gentile e solidale. Anche se i suoi canini sembravano davvero affilati, per non parlare poi delle zanne. Era sicuramente un Mutant, un ragazzo che aveva avuto la sfortuna di veder manifesto sotto la luce del sole il suo Quirk. Giravano molti pregiudizi nei loro confronti, tanto che aveva sentito parlare di una manifestazione contro quel genere di mutanti con gli inizi di settembre. Una crudeltà, che non condivideva. Eppure non avrebbe mai fatto arrabbiare un uomo-lupo, poteva essere spaventoso. -Ehm… ciao!- Rischiò di soffocare con della saliva. Ancora distesa a terra vedeva l’ombra del lupo oscurarla. Non riuscì a nascondere un po' di timore, forse ereditato dagli sciocchi pregiudizi della madre di Fuyuko. -Appaio così vecchia da darmi del lei?- Priva di formalità, più o meno quel giovane lupo doveva avere la sua età o poco più grande. Capiva comunque il desiderio del ragazzo di essere gentile e cortese con il prossimo. Cercò in qualche modo di smorzare il timore, l’imbarazzo e la situazione.

Allungò ben volentieri la mano per afferrare quella del lupo e lasciarsi tirare su. Sembrava abbastanza forzuto, come molti ragazzi che aveva visto girare per il cortile dell’UA. Ritornata in piedi abbozzò un sorriso, riuscendo a mettere da parte l’aspetto lupesco e il timore evocato a primo impatto. -A.. Arigatou!- Si sfilò lo zaino dalle spalle e si concesse un cortese inchino. - Hajimemashite. Watashi wa Fuyuko Tanaka! Douzo yoroshiku onegaishimasu.- Si presentò con estrema educazione e come imponeva la buona etichetta. Fuyuko indossava invece un leggero vestitino blu marino, sandali in cuoio con cinghie che si avvolgevano fino a sotto al ginocchio ed un lungo nastro azzurro che le raccoglieva i capelli in una treccia scomposta.

-Si avrei proprio bisogno di una mano.- Indicò lo zaino dietro di sé, lo scatolo riverso sul sentiero ed il bagaglio a mano poco più in là. La studentessa della Yuuei Academy si chinò per recuperare matite, block-notes, peluche e fotografie sfuggite allo scatolone. -Sai indicarmi dove si trovano i dormitori? Mi dovrei trasferire nell’Heights Alliance per un po'.- Sorrise. -Sei uno studente no?-

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▪ Fuyuko Tanaka ▪

In un battito di ciglia si ritrovò in piedi grazie all’aiuto di Robert. Sorrise con riconoscenza verso lo studente della Yuuei Academy. A dispetto del suo aspetto ferale sembrava un ragazzo molto attento alle buone maniere ed incline alla gentilezza. A quanto pare aveva solo l’aspetto di un lupo, mentre nel petto pulsava un cuore gentile ed incline all’eroismo. Lo studente non esitò nemmeno un momento ad offrirle il suo aiuto, anche se poteva tranquillamente far divergere i loro cammini con una banale scusa nel riprendere l’allenamento in cui era impegnato poco prima. “Un lupo dal cuore d’oro!” Lo conosceva ancora troppo poco per dirlo con certezza ma era stato molto premuroso nel caricarsi i bagagli più pesanti, come lo scatole e lo zaino. Alla Tanaka non rimaneva altro che trasportare la valigia a mano.

-Oh! Uno studente del secondo anno! E dimmi un po'… è stato difficile il primo?- La sua prima preoccupazione. Non desiderava arrendersi senza lottare, ben consapevole che forse la carriera da eroina poco si addiceva al suo carattere. Ma si sarebbe impegnata comunque, ad ogni costo. Non desiderava ritirarsi dal Liceo per eroi più prestigioso di Tokyo. -Esattamente. A Settembre inizierò le lezioni e sono in classe 1°A!- Aveva sentito dire che la UA divideva gli studenti per talento ed eroismo. E trovava assurdo che Robert fosse stato smistato nella sezione B, si stava comportando da vero paladino. Al suo Test d’ingresso la Tanaka non aveva fatto altro che scappare ed evitare la lotta. -Mi piacerebbe avere qualche dritta: Il corso più difficile, il professore più severo o le verifiche a cui verremo sottoposti.- Insomma si affidava all’esperienza di Robert.

Seguì con un sorriso l’uomo-lupo, non più intimorita come all’inizio. Aveva capito scambiandoci qualche parola che era un tipo davvero gentile e disponibile. E l’avrebbe addirittura accompagnata fino ai dormitori del campus. -Sei davvero molto gentile.- Breve pausa. -Fuyu-chan andrà benissimo.- Troppe formalità le creavano disagio. -Posso chiamarti Rob-kun vero?- Per ora era l’unico studente che conoscesse all’interno della Yuuei Academy. Chissà forse con il tempo sarebbero diventati anche amici.

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▪ Fuyuko Tanaka ▪

Qualsiasi pensiero, perfino il cammino verso la Heights Alliance, passò in secondo piano quando l’aspirante eroina iniziò a parlare con lo studente del secondo anno. La naturale curiosità d’informarsi sulle lezioni, i professori e le consuetudini scolastiche si accese dentro di lei. Informarsi su ciò che l’aspettava poteva aiutarla a superare alcune paure o terrorizzarla ulteriormente. Non sapeva se quel percorso formativo l’avesse davvero portata a qualcosa di buono, ma ciò che la faceva sentire bene con sé stessa era il fatto che fosse esclusivamente una sua scelta. Aveva scelto d’iscriversi alla Yuuei Academy un po' per sé stessa e soprattutto per suo fratello. In lei sarebbe sopravvissuto il sogno di Ryu-kun.

Ascoltò con estremo interesse le parole del ragazzo-lupo. Per lui il primo anno non era stato impegnativo. Ciò non sapeva però se sollevarla da inutili preoccupazioni o restare sulle sue convinzioni. Era ben diversa dal muscoloso e prestante uomo-lupo. Era gracile ed a malapena sapeva difendersi. Per non parlare poi del suo Quirk che non sempre riusciva ad aiutarla come desiderava. Ascoltando le parole di Robert ebbe quasi l’impressione che il primo anno alla Yuuei Academy fosse una passeggiata. -Sembra così facile detto da te!- Diede sfogo ai suoi pensieri. -Devi essere molto bravo… sai?- Sempre pronta ad elogiare gli altri e denigrare sé stessa. Si sentiva decisamente dieci passi indietro a Robert ed altrettanti rispetto agli altri studenti del primo anno. -Oppure molto ottimista.- Forse l’uomo-lupo era davvero uno di quelli che vedeva sempre il bicchiere mezzo pieno.

Qualche voce le era giunta all’orecchio che la UA si era rinnovata nel corpo docenti, o almeno offriva i migliori eroi ed eroine di Tokyo. Persone su cui puntare e che avrebbero formato al meglio le nuove generazioni d’eroi. -Al Test d’ingresso ho conosciuto un docente, ma non ricordo come si chiama.- Iniziò a massaggiarsi il mento. Cercò di spremere le meningi. Non ricordò comunque il suo nome. -Un uomo alto, vestito elegantemente e con i capelli bianchi. All’inizio mi ha spaventata un po'… sembrava così serio nel suo bel vestito. Alla fine si è rivelato essere una persona molto affidabile e gentile!- Ricordava con quanta premura l’uomo aveva curato il suo taglio al braccio. Inoltre si era prodigato di complimenti a Test concluso. Forse era riuscita a farsi notare, almeno da lui.

-Eroismo? Uhm…- Non si era ancora informata sulle materie di studio e le prove necessarie per superare l’anno. Ma non sarebbe stato semplice accontentare un corpo docenti come quello che l’UA offriva. Abbozzò un debole sorriso. -È la tua materia preferita?- Chiese con un pizzico di curiosità. A giudicare dai modi di Robert e la tuta sportiva sembrava un tipo portato per la pratica e gli allenamenti. Infondo ne aveva interrotto proprio uno prima di andargli addosso con scatoloni e bagagli.

Sorrise con sincerità quando Robert concluse il suo discorso. Uno sprono a dare sempre il massimo. L’uomo-lupo nonostante tutto si stava rivelando d’ottima compagnia. Forse in futuro avrebbe chiesto un aiuto con gli allenamenti visto che era incapace in quelli. -Cercare sempre di dare il massimo.- Mormorò tra sé quelle parole. -È il tuo motto?- Infondo il ragazzo direttamente o indirettamente lo aveva ripetuto un po' durante tutto il discorso. -Non so quanto possa brillare nella pratica, ma cercherò di salvare il voto con lo studio della teoria!- Proferì più per rassicurare sé stessa che per altro.

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▪ Fuyuko Tanaka ▪

Il discorso di Robert non faceva una piega. Anzi era d’esempio e d’ispirazione per coloro che non credevano molto in loro stessi, uno sprono a fare sempre meglio ed essere migliori. Ascoltò con un volto serio l’uomo-lupo, che senza saperlo la stava aiutando più di quanto potesse immaginare. Doveva lavorare su sé stessa e la Yuuei Academy poteva aiutarla in questo. Sarebbe stato un percorso dentro di sé, con cornice quel campus liceale che aveva tanto da offrirle. Era appena arrivata e già si sentiva arricchita, diversa da quando aveva varcato per la prima volta i cancelli dell’Accademia. Inoltre Robert le stava insegnando molto. “Lavorerò su me stessa. Questo posso prometterlo!” Non sapeva ancora con quali risultati ma il discorso dell’uomo-lupo l’aveva convinta.

Come aveva ben intuito Robert era ben postato per l’eroismo, anche se non sembrava disdegnare il corso di soccorso. Era sempre pieno d’entusiasmo e riusciva a trovare il lato positivo anche in un campo in cui un uomo-lupo apparentemente sembrava inutile. -Già un buon fiuto potrebbe aiutarti a trovare persone sotto le macerie dopo un terremoto.- Annuì alle parole dello studente. -Uhm…quindi sei un uomo-lupo in ogni aspetto?- Titubante. Non sapeva se il Mutant fosse capace di trarre vantaggio dal suo essere lupo o semplicemente i suoi geni erano mutati in quel nuovo aspetto. I Quirk erano così variegati ed imprevedibili. -Cioè… hai un buon udito ed olfatto?- Le favole che raccontava ad Ikki-chan, il suo fratellino, vedevano come antagonisti spesso i lupi. Quelli mangiavano i bambini. Ma non era il caso chiedere a Robert se si nutrisse di bambini.

Ben presto un grosso cartello indicava la Heights Alliance. Era una struttura moderna ed imponente ai limiti del campus. La Tanaka affascinata fermò il passo per osservare meglio la grande struttura. Sembrava accogliente, o almeno lo sperava. Aveva ottenuto una camera singola, come tutti del resto. Poi avrebbe dovuto condividere alcuni spazi come l’area relax e dove fare il bucato. Per fortuna la mensa era sempre aperta ad orari prestabiliti. -Wow!?!- Non riuscì a trattenere lo stupore. Affrettò dunque il passo per entrare nell’atrio principale dei dormitori. Non sapeva in quale camera era stata smistata ed avrebbe chiesto ben presto a qualcuno. -Puoi poggiare i bagagli su uno dei salottini dell’area relax.- Gli avrebbe sicuramente risparmiato le scale. Era già stato tanto gentile. -Anzi… andiamo a provarla!- Con entusiasmo s’incamminò verso la zona relax.

Una serie di salottini, intorno ad un grosso tappeto ed un maxi-schermo dove riunirsi di sera davanti ad un buon film. Immaginava già le sue serate in compagnia dei suoi compagni di piano, o almeno sperava di riuscire a legare con qualcuno. Poggiato il bagaglio sul tavolino centrale, si abbandonò ai soffici cuscini del salotto. -Awhh!- C’era anche l’aria condizionata. Cosa desiderare ancora?

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▪ Fuyuko Tanaka ▪

In verità aveva sempre avuto un certo timore verso i Mutant, un po' per il loro aspetto così diverso ed un po' dai timori materni. Sua madre, una donna con una fervida fede, credeva che l’avvento dei Quirk li avrebbero portati alla rovina. Era stato un sollievo per Misako-san quando aveva scoperto che l’ultimo nato non aveva alcuna unicità. Almeno nessuno le avrebbe portato via il suo bambino, proprio come avevano fatto con il primogenito. Era giunta alla UA con qualche preconcetto ed un velo di diffidenza verso i Mutant, ma si stava rendendo conto che non poteva giudicare dalle apparenze una persona. E forse era sua madre ad essere sul versante sbagliato della verità. L’incontro con Robert era stato provvidenziale. Lo trovava un tipo interessante e molto gentile, con cui sicuramente avrebbe passato altro tempo oltre a quel fugace incontro.

L’uomo-lupo si prodigò nel fornirle quante più informazioni possibili sul suo Quirk, il tutto scaturito da un’innocente domanda posta dall’aspirante eroina. Non era davvero interessata a conoscere tutti i segreti dell’unicità del ragazzo, ma ad ogni parola che si aggiungeva al suo discorso ne rimase sempre più colpita. Un ragazzo intrappolato in un corpo da lupo. -Non deve essere stato facile essere lupo ed umano… no?- Trovava tanto interessante conoscere le abilità di Robert, ma lei andava sempre dritto al cuore delle persone. Per quanto quel Quirk gli avesse dato tanto probabilmente gli aveva tolto altrettanto. I bambini spesso erano crudeli, per semplice incoscienza e non per malvagità. Sperava solo che Robert non fosse stato oggetto delle angherie dei suoi coetanei. Questo le sarebbe dispiaciuto molto. -Ma infondo non è affar mio. Non avrei dovuto chiedertelo!- Anticipò qualsiasi reazione dell’uomo-lupo, non voleva costringerlo. Abbozzò un lieve sorriso sulle sue labbra, pronta a voltare subito pagina.

Era vero. Lei era incapace di parlare di sé stessa, o almeno trovava le vite degli altri molto più interessanti della sua. Forse per insicurezza o forse perché preferiva tenersi tutto dentro. Non desiderava caricare di preoccupazioni gli altri, le persone a cui era legata. Solo con Emi-chan, la sua miglior amica, riusciva ad aprirsi. Ma tra loro c’era un rapporto maturato nel tempo fin da quando erano bambine. -Trovo molto più interessante ascoltare… invece di parlare.- Le piaceva ascoltare le persone. Faceva molto fatica a parlare di sé stessa. -Cosa vuoi sapere di me?- Non sapeva proprio da dove iniziare.

All’esplicita richiesta di Robert del suo Quirk la studentessa abbozzò un sorriso. Al chiuso aveva più difficoltà nel controllarlo, ma non era impossibile. Ogni parola sarebbe stata superflua, quindi preferiva mostrare direttamente le sue abilità allo studente. -Guarda.- Congiunse le mani davanti alla bocca, lasciando una piccola fessura. Iniziò a soffiare, le guance presero colore e si gonfiarono. Con un piccolo sforzo una bolla di calore fuoriuscì dalle labbra della fanciulla. Iniziò a fluttuare a mezz’aria sopra le loro teste. Pulsava ed emanava lo stesso calore, se non peggio, dall’esterno. In quel punto del salottino sembrava essere all’esterno, sotto al caldo soffocante, mentre bastava spostarsi un po' più in là per ritrovare la frescura del condizionatore. -Riesco ad influenzare e controllare il clima. Ben poca cosa… ma si dimostra molto utile in alcune circostanze.- Cercò di trattenere una risata. -Non ho mai fatto sciogliere un gelato!- Anche se le applicazioni del suo Quirk andavano al di là di quei esempi quotidiani. -Ah… se domani hai in programma un allenamento serale te lo sconsiglio.- Sollevò l’indice come ammonimento. -Pioverà, ma le temperature non si abbasseranno fino alla prossima settimana. C’è ancora tanta umidità in giro e l’anticiclone che colpisce Tokyo non andrà via tanto presto.- Aveva un futuro assicurato come conduttrice di un programma meteo se la situazione alla UA non sarebbe stata delle migliori.

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Heat Ball (Lvl. 1) ∼ Bolle di calore che vengono lanciate contro l’avversario a scopo offensivo. Infatti ognuna di queste entrando in contatto con l’avversario generano delle lievi ustioni e rimangono in aria in modo da aumentarne la temperatura, creando condizioni meteorologiche simili ad una calda giornata estiva. La tecnica può anche essere usata a scopo non offensivo per riscaldare un’ambiente o una notte gelida.
Raggio d'azione: 5 metri
Danno: Lieve
Costo: 10 PE

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▪ Fuyuko Tanaka ▪

Fortunatamente Robert non aveva badato troppo alle sue parole sul passato di un bambino-lupo costretto a crescere con coetanei immaturi ed insensibili. Si sentì sollevata, forse a dispetto dell’imminente corteo di manifestanti anti-Mutant lo studente del secondo anno aveva vissuto un’infanzia tranquilla. Anche se stentava a crederci viste le ultime news che affollavano i social o i notiziari per tv che non parlavano di altro. O semplicemente Robert non ne voleva parlare ed aveva volutamente ignorato la sua domanda. Decise in ogni caso di abbandonare quel discorso, anche se il ragazzo sembrava molto interessato a conoscerla meglio. Parlare di sé la metteva sempre un po' a disagio. In realtà non sapeva da dove iniziare. -Uhm… allora sono originaria di Tokyo ed abito nel quartiere tradizionale di Ueno insieme a mia mamma e al mio fratello minore. Sono la seconda di tre figli…- Esitò. -Purtroppo mio padre non abita più con noi, ma nel centro di Akihabara visto che i miei si sono separati.- Storse il naso. Era difficile ancora accettarlo. La famiglia Tanaka aveva comunque raggiunto una certa stabilità, un equilibrio costruito sulla mancanza di due figure maschili in casa. -Come puoi immaginare sono molto legata a mia madre, quando ero più piccola l’aiutavo spesso al negozio di fiori di cui tutt’ora è proprietaria. Purtroppo ora non posso più aiutarla quanto vorrei!- Sollevò le spalle. Si sentiva sempre in dovere di aiutare tutti, nonostante tutto. Raramente pensava a sé stessa. -La mia migliore amica si chiama Akemi-chan! Forse un giorno te la farò conoscere.- Non sapeva davvero cos’altro aggiungere. -Dici che come primo tentativo va bene?- Cercò di trattenere una risata. Le sembrava di aver fatto uno sforzo sovrumano, quasi si sentiva stanca.

Allungò la mano sopra la sua testa per far scoppiare la bolla di calore e dissipare quell’intensa fonte di afa. Non voleva rovinare il piacevole microambiente della sala relax. Si stava davvero bene grazie con l’aria condizionata. Adagiò la schiena sullo schienale del salottino per mettersi più comoda e rivolse un sorriso a Robert. -Ora tocca a te!- Quasi come se fosse un gioco. -Parlami di te.- Ora poteva rilassarsi, anche perchè poteva fare ciò che le riusciva meglio: ascoltare le persone.

Ascoltò con interesse la spiegazione sul Quirk dell’uomo-lupo. Un po' di aspettava alcune capacità, altre invece erano del tutto inedite al suo immaginario. Ma una cosa la colpì su tutto, la possibilità di perdere il controllo e rischiare di diventare una bestia e non più un umano. -T…Ti è mai capitato?- Chiese. I geni di lupo gli avevano conferiti tanti vantaggi ma anche una maledizione. -Per questo ti alleni così duramente? Per limitare l’utilizzo del tuo Quirk?- La paura di perdere il controllo poteva essere un ostacolo.

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▪ Fuyuko Tanaka ▪

Mentre parlava di sé notò che Robert la stava ascoltando con grande attenzione. Sembrava davvero interessato a conoscerla, conoscere una novellina del primo anno appena arrivata alla Yuuei Academy. Prima di potersi fidare delle persone doveva passare un po' di tempo, ma Robert era sulla buona strada. Sembrava davvero un ragazzo dal cuore d’oro e con l’eroismo che gli scorreva nelle vene. Aggrottò la fronte quando iniziò a parlare. -Non penso che si possa paragonare il vissuto di due persone.- Ma forse si era semplicemente spiegato male.

Il racconto di Robert fu profondo ed a tratti tetro. Il suo Quirk lo aveva portato ad isolarsi in una foresta ed il richiamo del sangue aveva avuto il sopravvento in quell’occasione. Rabbrividì all’idea di ritrovarsi davanti ad un uomo-lupo assetato di sangue. Sperava solo di non veder mai Robert perdere il controllo. Ma infondo erano in un liceo per eroi, sorvegliati e tutelati dai migliori docenti di Tokyo. Cosa poteva accadere di brutto? Dunque mise da parte quei pensieri. -Il sangue ti fa questo effetto dunque?- Alla fine non riuscì a trattenersi. -Cioè… sono certa che alla UA siamo tutelati ed aiutati in ogni modo. Non deve essere semplice controllare i tuoi istinti.- Cercò una forma di assenso nel volto del lupo. Immaginava già la sua risposta. Infondo erano tutti lì per crescere e migliorarsi. -Che tipo di eroe desideri essere?- Cambiò tematica, che le suscitava comunque altrettanta curiosità. Già immaginava il Mutant in uno scintillante costume munito di mantello pronto a difendere i più deboli.

Purtroppo come aveva immaginato l’aspetto lupesco di Robert non l’aveva aiutato a farsi amici in passato. Un’infanzia rovinata per la superficialità di alcune persone e l’incoscienza dei bambini. Poteva solo immaginare quanta sofferenza il ragazzo del secondo anno si portava dietro. Lo ascoltò senza interromperlo, annuendo appena quando citò il youtuber leonino che spopolava su Internet. Ne aveva sentito parlare, curava i gameplay di alcuni giochi di cui non era una grande Fan, ma documentava anche altro con la sua telecamera. -Mi dispiace.- Allungò la mano nella speranza di sfiorare la spalla dell’uomo-lupo, un gesto di conforto. -Immagino che questo ti ha cambiato molto. Le persone sono stupide e lo diventano ancora di più se impaurite…. La manifestazione Anti-Mutant che si terrà a Settembre non porterà nulla di buono.- Scosse la testa turbata per gli ultimi eventi di cronaca. -Non posso capire il tuo stato d’animo… ma forse tutti noi potremmo fare qualcosa per migliorare la situazione.- Sorrise. -Evitare che il pregiudizio condizioni le nostre vite!- Idealista, ma non poteva fare altrimenti.

Lo sguardo smeraldino si spostò sui tratti lupeschi di Robert, nonostante si sforzasse nel sorridere era chiaro che la manifestazione anti-Mutant lo aveva colpito nel profondo. Sospirò cercando un modo per tirarlo su di morale. -Ti va di fare quattro passi?- Sorrise. -Non conosco il campus… potresti farmi da guida!- Un’ottima idea per distrarlo da quei brutti pensieri. -E intanto potresti dirmi chi è Albert!- Le era sembrato che fosse una persona molto importante per Robert.

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