Profumo d'Inverno

Single Quest: Seishiro Harada

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    ブッツバス! YA-HA!!

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    ■ Danni -

    ■ Status -

    ■ Tecniche -

    ■ Equipaggiamento -
    There is no dark side of the moon really. Matter of fact it's all dark.
    Ritornare a casa dalla Villa del Boss di Deep Void fu meno problematico di quanto temesse, considerata l’ora e il fatto che ad una prima occhiata - ma anche ad una seconda - sembrava una ragazza. Fu davvero felice di non essere costretto a provare l’umiliazione di essere vittima di commenti osceni o molestie di altro tipo, ma in ogni caso fu disgustato dalla sensazione di urgenza che sentiva nel dover camminare rapidamente, come se temesse di non essere al sicuro da solo per strada a notte fonda.
    Si ripromise di non essere mai indifferente a quella tematica, stava provando sulla propria pelle solo una piccola parte del disagio e, nonostante non fosse un paladino della giustizia o più in generale un buono, Seishiro era una persona con un cuore e una morale.
    La sua etica era contorta, ma aveva una qualche base sulla libertà personale: senza di essa, infatti, nessuno sarebbe stato in grado di esprimersi e mostrare al mondo quanto l’uomo possa essere favoloso. Ognuno doveva essere libero di stare dove preferiva e quando preferiva, pronto ad affrontare le leggi in caso i propri comportamenti non fossero conformi ai dettami dello Stato.
    E, a logica, in uno Stato giusto, una ragazza dovrebbe poter tornare a casa da sola senza il timore di prendere i mezzi o di essere seguita. O peggio.
    Se qualcuno fosse entrato nella testa del ragazzo avrebbe trovato una persona che difficilmente trovava buona definizione come cattivo perché, fondamentalmente, Seishiro era buono.
    Solo che spesso non se ne ricordava e, spinto da questo insaziabile bisogno di sentirsi vivo, finiva in situazioni in cui non poteva dimostrare di essere una persona decente, nascosto da maschere su maschere come se avesse paura lui per primo ad ammetterlo.

    Era in momenti come quello, solitari e perfetti, che la parte più gentile del ragazzo sembrava emergere; doveva trovare spazio fra la paranoia e il cinismo, ricordando a tutti di stare al proprio posto e lasciare che l'essenza di quella persona potesse mostrarsi come sono l'amore sa fare. Ora Seishiro non temeva più lo specchio, non temeva di vedersi e trovare il vuoto: era invece spaventato da quanto ci fosse in lui, da quanto anche lui come persona potesse avere. Non c'era solo l'osservare altri e gioire della perfezione imperfetta dell'umanità, ma al tempo stesso si vedeva, si conosceva, si sentiva vivo e parte di un mondo che amava, nonostante il male e la sofferenza. Salpare per Utopia, perdersi alla ricerca dell'Isola che non c'è... sarebbe stata una follia. Volersi muovere per quella società non significava cercare altro, ma agire attivamente sul presente, ricordando il passato per rendere il futuro migliore. Una banalità, alla fine, ma tutti i grandi cambiamenti sono partiti dal cuore di uomini coraggiosi, da idea sono diventati teorie per poi crescere e dilagare, nel bene e nel male.
    Loro, in quelle sere, avrebbero cambiato qualcosa.
    Non sapeva bene gli esiti che avrebbe potuto avere tutta la situazione, ma era certo che in qualche modo avrebbe influito sulle vite delle persone; magari se ne sarebbero accorti anni dopo, certo, ma non si trattava di stabilire quando avrebbe causato cambiamenti ma come.
    Seishiro non aveva una risposta a questa terrificante domanda, non sapeva nemmeno come posizionare la propria esistenza in tutti quegli eventi; si era ritrovato incastrato in un problema più grande di lui a causa della sua curiosità e, per stupidità mossa da una buona morale, aveva pure pensato di prendersi una vita.
    Le gambe gli tremavano, forse per il freddo forse per il peso che portava nel cuore. Forse per paura generalizzata.

    Uscì dalla metropolitana dopo essersi cambiato, tornando il maschio anonimo che era sempre stato e lasciandosi alle spalle l'eccentrica ragazzina dagli occhi da cerbiatto.
    E lì, ad aspettarlo, nel cielo timida v'era la Luna, uasi intimorita dalle prepotenti luminarie della capitale.
    Il cuore del ragazzo sembrò saltare un battito; costretto a fermarsi in un timore quasi riverenziale verso il cielo, allungò incerto una mano verso quella luce tanto bella quanto falsa.
    Luce riflessa, inganno di meraviglia, portatrice di saggezza e ispiratrice per chi sa ingannarsi.
    Sogno e menzogna in un unico abbraccio, un sospiro gelido e solitaria scese un'unica terribile lacrima, portando con sè un desiderio e una consapevolezza nuovi; il dono che gli era stato fatto dalla Strega era un incantesimo dolce e amaro, una via tutt'altro che sicura.
    Il ragazzo sorrise: era un sorriso appena accennato, calmo e così sereno da sembrare finto; era l'espressione risoluta di chi aveva scelto la pripria via, sapeva cosa fare se fosse sopravvissuto.
    Ingannatore di sè stesso, lasciò che la tenerezza dell'inverno potesse cullarlo ancora per qualche minuto prima di riprendere il cammino verso casa.

    Lui... e quel grandioso concerto
    che è la bellezza del silenzio
    .


    ~ The Great Gig In The Sky ~


    Nella fredda notte invernale,
    delicata e lieve cade
    la neve.
    Gelidi pensieri
    rotolano ai bordi delle strade,
    sussurri dell’anima,
    non impauriti ma giocosi,
    dimentichi dell’angoscia,
    coccolati dal bianco luccichio della
    Luna.

    Solitario Astro,
    luce riflessa di chi meglio sa illuminare,
    dolce menzogna
    di viandanti e poeti,
    sarai la mia guida?
    Abbracci il mio animo,
    lo stringi,
    lo inganni, dandogli la speranza d’esser forte.
    Perchè dovrei aver paura di morire,
    mi chiedo.
    E’ il fine ultimo, l’arrivo per un’esistenza ormai stanca.
    Dicono sia la pace,
    ma non ci credo.
    O Luna, mi accompagnerai anche se ho paura di morire?
    Sostienimi, cullami,
    confortami,
    illudimi e fingi per me,
    questa notte.
    Ma non tradirmi.
    Temo l’oblio, mia Selene,
    forse perché
    desidero solo che arrivi nuovamente la Sera
    per poterti rivedere.
    Placida e perfetta.
    Tsuki, ti amo.
    The only thing that makes it look alight is the sun.

     
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