Jason Leroy

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    ▪ Nome Cognome: Jason Leroy. Non c'è nessun motivo particolare dietro il suo nome. Non richiama nessun parente morto né i genitori si sono soffermati troppo a pensare cosa volesse dire, è stata perlopiù un'idea nata sul momento. Il suo cognome è palesemente di origine francese,
    ▪ età e data di nascita: 28 Anni; 7 giugno 1994
    ▪ Luogo di Nascita: New York City, Manhattan (USA)
    ▪ Fazione & Affiliazione: Vigilantes - MANKAI Company
    ▪ Famiglia e Affetti: Gillian Hostetler (Madre), casalinga. All'apparenza una normalissima signora che raccoglie tutti gli (antiquati ma tristemente non abbandonati) stereotipi di ciò che una mamma casalinga dovrebbe rappresentare. Ma basta scavare veramente poco per scoprire che è vuota, distaccata e totalmente disinteressata a qualunque cosa che non sia semplicemente apparire. In qualche modo, sebbene passi la maggior parte del tempo a criticare la sua famiglia e il suo stile di vita, sembra essere morbosamente invidiosa di sua cognata. Ha vissuto passivamente la “fuga” di Jason, come se non la riguardasse.
    Leroy, Norman (Padre), imprenditore. Capo di un'azienda non esattamente florida ma che comunque gli da' molto lavoro. La sua vita è interamente dedita al lavoro, e sembra avere a malapena tempo per sua moglie, figurarsi per suo figlio, che infatti non conosceva (e non conosce) minimamente. Ovviamente questo non gli impedisce di ritenersi un onesto padre di famiglia il cui unico scopo è portare in tavola la pagnotta e questo gli avrebbe dato il diritto di prendere sul personale il rifiuto di Jason di seguire le sue orme. Quando il figlio se n'è andato di casa, lo ha praticamente disconosciuto.
    Leroy, Castiel (cugino), il cuginetto, unica altra persona della sua famiglia a trovarsi in Giappone con lui. Irritante, fastidioso, invadente, insistente, permaloso e volubile, la persona perfetta per fare breccia nel cuore raggrinzito di Jason. Per quanto questi non lo ammetterebbe mai, è stato una vera e propria ancora di salvezza dopo la morte di Ken, e pian piano ha contribuito (e sta tutt'ora contribuendo) a far sì che il nostro ritrovasse un senso alla propria vita.
    Fujiwara, Ken (ex-fidanzato, deceduto), l'uomo perfetto al momento perfetto, un vero e proprio principe azzurro che ha liberato Jason dal castello di tristezza in cui era intrappolato e lo ha riportato a casa con sé per vivere per sempre felici e contenti. Unico problema, il “per sempre” durò a malapena pochi anni, il giovane Ken venne poi ucciso mentre andava al lavoro, durante quella che sembrò una rapina andata male.
    ▪ Gruppo sanguigno: A positivo.
    ▪ Occupazione: Disoccupato, anche se talvolta da' una mano a suo cugino con il suo piccolo progetto teatrale, la MANKAI Company. Talvolta riceve anche compensazioni monetarie per i suoi sforzi, ma ovviamente al massimo a titolo di sostanziosi rimborsi spese, chiaramente non lavora per suo cugino. Mai nella vita.
    ▪ Orientamento sessuale: Omosessuale. Se ne è reso conto alle superiori, alla sua prima vera, gigantesca cotta: Alex. Furono grandi amici per tutte le scuole superiori, ma verso il terzo anno Jason capì che c'era qualcosa di più. E se lo tenne per sé, sapeva benissimo che i gusti di Alex non coincidevano con i suoi e volle evitare di rovinare un'amicizia, anche se ebbe spesso l'impressione che l'amico sospettasse qualcosa. Poco male, alla fine si è rivelato un grandissimo stronzo.
    ▪ Particolarità:
    - Nonostante il suo fisico statuario, odia quasi letteralmente ogni sport: si annoia a guardarli e di praticarli non ne parliamo proprio. Non è considerabile goffo solo grazie alla recitazione, altrimenti sarebbe un vero disastro. Il suo odio più atavico è diretto agli sport dotati di palla, pallina o qualunque altra cosa di forma vagamente rotonda che si lanci in giro.
    - Di contro, va in palestra regolarmente e sta abbastanza attento alla sua alimentazione. Con alti e bassi, inversamente proporzionali ai suoi livelli di stress.
    - Ama i pancakes, ma non è particolarmente bravo a farli. O in cucina, in generale.
    - Ha un talento segreto nel canto, ma non è interessato a coltivarlo e l'unica persona che lo sapeva è morta. Cercherà sempre di evadere il karaoke per vergogna.
    - Ama thriller e polizieschi, in qualunque formato. Apprezza abbastanza anche l'horror.
    ASPETTO FISICO[191cm x 95kg] Una vera e propria montagna di muscoli. Alto, muscoloso, massiccio e sempre fisicamente al top della condizione, abitudine derivatagli dalla sua professione di attore teatrale. Naso lungo e dritto, labbra carnose, occhi piccoli ed infossati di un intenso colore rosso (innocua mutazione derivatagli dalla madre, anche se nel suo caso non hanno nulla a che fare con il suo Quirk). Prima della morte del suo fidanzato Ken si vestiva con abiti alla moda ma piuttosto comodi, dopo la morte di quest'ultimo si può vederlo quasi sempre andare in giro con i suoi vestiti: un'ampia selezione di cravatte e camicie di vari colori e pattern abbinate ad abiti eleganti scuri.
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    CARATTERE — Brevemente? Un sarcastico stronzetto snob, malizioso e arrogante.
    Ma scendiamo un po' più nel dettaglio: il punto focale del background di Jason è il sentirsi tradito ed accusato. Tutto inizia con le divergenze con suo padre, i loro obiettivi radicalmente diversi e la delusione di questi nel constatare che quella cazzata dell'attore non era una sbandata momentanea presa in adolescenza, e che Jason era totalmente inadatto ad ereditare la sua preziosa azienda. Non che il padre abbia mai esplicitamente tradito o accusato Jason, ma era questo ciò che la debole psiche di un ragazzo di vent'anni recepì: tradimento, quando si rese conto che l'amore del suo vecchio non era così incondizionato come sembrava; accuse, quando si vide rinfacciare la sua inadeguatezza a gestire l'impresa di famiglia. Poi un inaspettato periodo di pace, coinciso con la sua conoscenza di Ken Fujiwara, gli fece abbassare la guardia. Dapprima amici, poi amanti ed infine conviventi, quando Jason decise di trasferirsi da Ken in Giappone: il ragazzo era la sua unica fuga da un mondo che sembrava volergli troncare le ali, l'unica persona che lo avesse mai amato davvero (almeno ai suoi occhi). Poi la sua tragica morte, seguita da un lungo processo in cui tutti sembravano puntare il dito contro di lui: accuse e tradimenti, di nuovo. Persone che credeva vicine gli voltarono le spalle, persino i genitori di Ken sembravano scrutarlo con dubbio.
    Per questo Jason, o perlomeno ciò che rimane di Jason, si presenta come uno stronzo che non fa amicizia con nessuno e limita le sue interazioni sociali al minimo possibile per la sua sopravvivenza. Conoscendolo meglio può emergere il suo lato più sensibile e ferito, ma c'è un bel po' da scavare.
    « Take a journey to the bright midnight. »
    BACKGROUND — L'anno era il 1994, a New York City. Jason Leroy fu un bambino... non esattamente programmato, ma nemmeno una completa sorpresa: poteva succedere ed è successo. Contando nove mesi a ritroso dal suo compleanno si può facilmente intuire che fu il prodotto di una gratifica coniugale consumatasi il giorno del Labor Day, uno dei pochissimi giorni che il padre si concedeva liberi dal suo altrimenti schiacciante lavoro amministrativo: egli era proprietario di una modesta ma impegnata fabbrica di bottiglie di plastica ecosostenibili, e non aveva mai tempo per altro che non fosse il lavoro. La madre era fisicamente presente ma relativamente distaccata, lasciava al bambino i suoi spazi per crescere senza interferire troppo: Jason crebbe come un ragazzo sì indipendente, ma privo di affetto. Il ragazzo non ne risentì particolarmente fino a quando le sue aspirazioni non iniziarono a differire in maniera evidente da quelle del padre: voleva essere un attore, e la cosa non andava minimamente a genio al severo genitore, che aveva invece in mente di lasciare l'azienda al figlio una volta raggiunta l'età per andare in pensione. La madre non fece mai nulla per aiutare Jason, la sua era una mentalità piuttosto arretrata e si considerava perlopiù sottomessa al marito, quindi non avrebbe mai fatto nulla per contraddirlo. Questo segnò una profonda spaccatura all'interno del nucleo familiare: Jason, tradito e umiliato, passò i successivi anni della sua vita cercando di chiudersi nei suoi hobby e passare a casa meno tempo possibile.
    A quel punto, a ventidue anni, iniziò il secondo grande capitolo della sua vita: Ken Fujiwara. Lui era il ragazzo perfetto, un principe azzurro in tutto e per tutto: alto, bello, solare, espansivo, amorevole e comprensivo, il suo unico difetto era l'abitare oltreoceano. Si conobbero in un forum dedicato alla musica vintage, dapprima superficialmente, poi come veri amici. Un giorno Ken decise di andare a trovare il suo amico negli States, sorprendendolo il giorno del suo compleanno, e l'euforia della situazione li fece andare un po' oltre: fu in quel momento che realizzarono cosa provavano l'uno per l'altra ed intrapresero una relazione a distanza che durò sino al ventiquattresimo compleanno di Jason, quando questi decise che ne aveva abbastanza. Quali erano i suoi motivi per rimanere a New York? Cosa lo teneva così legato a quella landa sterile? Forse la sua fortuna era altrove: forse la sua fortuna era Ken Fujiwara. Del resto, poteva fare l'attore anche in Giappone, no? La lingua, ormai (grazie a Ken) la masticava, ad impararla per bene (almeno in forma verbale) non poteva volerci molto.
    Detto fatto: avviò immediatamente i preparativi ed in meno di un anno si trasferì nella Terra del Sol Levante, andando a convivere in un modesto bilocale con Ken, ed ivi passando i migliori due anni della sua vita, sentendosi finalmente come se fosse al posto giusto. L'amore di Ken lo aiutò ad uscire dal suo periodo buio, iniziò un cammino di terapia per scacciare i suoi fantasmi del passato e rinacque come uomo nuovo.
    Infine, calò nuovamente il buio sulla vita del ragazzo, con il terzo e (ad oggi) ultimo capitolo della sua vita.
    Tutto iniziò con una telefonata da parte della madre di Jason, che gli chiese (mentre questi era di ritorno da un'audizione) se Ken fosse con lui, perché l'avevano chiamata dal posto di lavoro di Ken per chiedergli dove fosse, anche loro allarmati dall'inusuale assenza non annunciata. La domanda mise subito in allarme il ragazzo, e pochi minuti dopo si trovò a ripercorrere la stada che Ken percorreva ogni giorno per andare al lavoro, nella speranza di trovare un indizio sulla sua ubicazione, imbattendosi invece in quello che rimaneva di una scena del crimine: del nastro giallo ed una semplice macchia di sangue sull'asfalto. Dichiarata la sua identità, la polizia lo scortò in commissariato, dove venne a conoscenza dei fatti: Ken Fujiwara era stato trovato morto quella mattina, con una profonda ferita da penetrazione che partiva dalla clavicola sinistra e scavava (probabilmente) fino al suo cuore. Il suo portafoglio era vuoto e gli erano state sottratte anche le scarpe, l'anello e l'orologio, il che faceva pensare ad una semplice rapina degenerata (forse quando il criminale aveva puntato l'anello regalatogli da Jason?). Jason non ebbe nemmeno il tempo di assaporare l'amaro sapore del lutto: venne trascinato in un processo senza capo né coda, ritrovandosi persino nella lista dei sospettati dal momento che lui e Ken avevano molti beni co-intestati (appartamento incluso) e sarebbe tutto passato a lui con la sua morte. Inutile dire che tutto ciò demolì completamente ciò che rimaneva della psiche di Jason e, in un momento di sconforto, ammise persino di essere colpevole purché quella farsa finisse. Passò qualche mese in cella, dove ebbe finalmente modo di affrontare la perdita: mangiò a stenti e pianse giornate intere. Alla fine (grazie anche all'intervento del suo terapista), fu riconosciuta la sua instabilità mentale e gli fu concesso di ritrattare la sua dichiarazione: Jason fu quindi rilasciato e tornò al suo appartamento. La sua mente era stranamente libera: smise di fare l'attore e di frequentare tutti i posti dove bazzicava abitualmente, si trovò un lavoro poco impegnativo che gli permettesse di sopravvivere e gli lasciasse abbastanza tempo libero per dedicarsi al suo nuovo scopo di vita: trovare quella feccia che aveva ucciso Ken. Non era un vero e proprio desiderio di vendetta, per ora voleva solo trovarlo: il cosa fargli sarebbe arrivato dopo. Voleva solo vedere in faccia quel mostro ed urlargli per filo e per segno che persona meravigliosa fosse Ken. Magari fra un cazzotto e l'altro, ma quello più che per vendetta era uno sfogo personale.
    E così ora il nostro angelo dalle ali nere pattuglia i vicoli di Shinjuku, ripulendoli dalla malavita e diventando a tutti gli effetti un Vigilante per caso.

    W2lTCRF
    QUIRK
    Heavy Feathers (Transformation) — La prima metà permette al suo utilizzatore di generare due enormi e massiccie ali piumate di colore grigio-avorio. Misurano circa due metri e mezzo ciascuna, in lunghezza, per un'apertura alare di più o meno cinque metri. Le ali sono pesanti e funzionano più come arti aggiuntivi che come ali vere e proprie, ma hanno la particolare proprietà di non essere dotate di recettori del dolore. Per via della loro robustezza e del fatto che Jason non ha le ossa cave, il ragazzo è totalmente incapace di volare, e quando sfodera le ali i suoi movimenti sono abbastanza limitati, sottolineando come sia un Quirk a metà.
    La seconda metà permette all'utilizzatore di ricoprire il proprio corpo di quarzo nero (quarzo affumicato morione). Il minerale si presenta in forma cristallizzata e sembra diviso in molte, fitte piccole scaglie. Il minerale, una volta formato, è completamente indipendente: l'utilizzatore non lo può richiamare né ne può alterare la forma in alcun modo: per rimuovere le scaglie che gli si formano addosso se le deve strappare via da solo, provocandosi intenso dolore e lievi ferite. Vien da sé che il soggetto eviterà il più possibile di farsi crescere il minerale sul corpo, ma lo concentrerà sulle ali, incapaci di provare dolore e dotate di una cute più spessa e dura che le protegge dalle ferite. Concentrando la crescita del minerale sulle ali, si manifesta il vero potenziale di questo doppio Quirk: il quarzo cresce anche sulle piume, ricoprendo le già di per sé massicce ali con un'ulteriore strato solido. Sebbene una volta creato il quarzo sia indipendente, Jason può regolare l'intensità con cui lo produce: se ne continua a produrre dove ce n'è già una fitta concentrazione, prima o poi i cristalli si respingeranno a vicenda creando una sorta di frammentazione "esplosiva" (anche se non vi è del vero e proprio combustibile).

    -Abilità sbloccate.
    1. Le ali di Jason non sono sempre le "stesse", vengono riassorbite e ri-create interamente da zero ogni volta che le estrae. Questo dona ad esse una sorta di effetto rigenerativo: quando subiscono dei danni, se Jason le riassorbe può contare su una rigenerazione passiva e (tramite apposita tecnica) può curare un certo quantitativo di danni in un certo quantitativo di turni.

    2. Sfruttando la proprietà di piezoelettricità del quarzo, i quarzi di Jason sono in grado, se sottoposti alla giusta pressione, di generare differenze di potenziale che si traducono in brevissime ed incontrollate scosse elettriche. Trattandosi di un fenomeno strettamente legato al minerale che cresce su Jason, egli non ha alcun controllo sull'energia sprigionata e se dovesse capitare in una circostanza sfavorevole rischia di esserne coinvolto tanto quanto i suoi avversari.

    Analisi del quirk

    Il quirk del padre di Jason era quello di potersi trasformare in un pennuto di taglia medio-grande, con un aspetto simile ad una colomba grigia, perfettamente idonea al volo. Il quirk della madre, invece, le consentiva di ricoprire il proprio corpo di quarzo (nel suo caso citrino, ossia giallo) e poterlo poi manipolare a piacimento, finché era attaccato al suo corpo. Dal padre ereditò le ali ma non la capacità di volare, dalla madre ereditò la produzione del quarzo dai propri pori, ma non la possibilità di controllarlo: un doppio Quirk per definizione.
    La sinergia dei due Quirk donò a Jason un notevole potere difensivo, rendendolo una sorta di roccaforte inespugnabile, grazie anche alla sua stazza. Il Quirk, tuttavia, trova anche ampi utilizzi in ambito offensivo: con il tempo Jason ha imparato a manovrare le ali come se fossero un altro paio di braccia, e le usa per sferrare poderosi "pugni" incessanti (poiché non sente alcun dolore indipendentemente da quanto forte colpisca), eventualmente ricoperti anche da una patina di solido cristallo nero.
    I punti deboli del Quirk sono fondamentalmente due, a parte la già citata incapacità di volare ed i problemi legati al far crescere il quarzo sul suo corpo:
    - Quando Jason sfodera le ali, i suoi movimenti sono limitatissimi a causa dell'enorme peso di queste ultime. Riesce a camminare e muoversi, ma nulla che richieda particolare agilità.
    - Quando Jason intensifica troppo la produzione di quarzo (ne produce troppo o per troppo tempo continuativamente) ne perde parzialmente il controllo, e piccole scaglie iniziano a crescergli anche sulla cute, costringendolo poi a rimuoverle dolorosamente.

    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    6
    Energia:
    550
    EXP:
    885/1000
    Forza:
    250
    Quirk:
    250
    Agilità:
    25
    Peso:
    4
    Denaro:
    1600¥
    Cronologia:
    INVENTARIO
    TECNICHE PERSONALI:
    Morion Fortress [Livello 3] [Costo 55]
    Descrizione: Jason sfodera le ali e le ricopre istantaneamente di uno strato di quarzo nero, si avvolge poi in esse, posizionandole a seconda della direzione da cui sta arrivando l'attacco nemico. In caso di attacchi da più direzioni, le ali sono abbastanza grandi da permettere a Jason di essere protetto quasi completamente, a 360° (salvo alcuni spiragli), specie se si accovaccia.
    EFFETTO: Protezione da danni Medio-Gravi
    Crystal Shock [Livello 3] [Costo 50]
    Descrizione: Jason intensifica a dismisura la produzione di quarzo nelle sue ali, i cristalli si infittiscono sino ad essere sottoposti ad una pressione tale per cui, tramite il principio della piezoelettricità, viene a generarsi una differenza di potenziale che si quantifica in una forte scossa elettrica, a cui segue una frammentazione esplosiva del quarzo. I frammenti e l'impulso elettrico non sono in alcun modo direzionabili, quindi la tecnica è efficace solamente a raggio estremamente corto. Se invece di far frammentare tutta la superficie alare si concentra la tecnica in un punto più circoscritto, ci vuole meno tempo per il suo "caricamento". Se viene utilizzata immediatamente dopo la tecnica Morion Fortress, la sua efficacia (narrativa) aumenta.
    DANNO: Medio-Grave
    Relentless Wings [Livello 3] [Costo 50]
    Descrizione: Jason sfodera le sue maestose ali e ne ripiega l'estremità finale, in modo che la parte più sporgente sia la grossa giuntura che la congiunge al penultimo segmento. Produce inoltre, sulla sommità di questa giuntura, uno strato di quarzo. Fatto ciò, sferra una serie di colpi con le ali visivamente simili a pugni, ma essendo portati a compimento con una giuntura dura in realtà più simili a gomitate per chi li riceve. L'attacco dimostra in pieno la grande velocità e versatilità delle ali, che attaccano a raffica senza fermarsi finché non lo decide Jason. Al termine dell'assalto, è probabile che una piccola parte di cristalli di quarzo si sia conficcata nelle superfici colpite dell'avversario.
    DANNO: Medio-Grave
    Passive Recovery [Livello 2] [Costo 35]
    Descrizione: Jason riassorbe un'ala ferita dentro di sé, che ha subito almeno danno [Medio]. Al termine del secondo turno dopo quello di attivazione, Jason potrà ri-estrarre la sua ala (senza nessun costo di attivazione) ed il danno sarà stato ridotto a [Lieve]. Da usare singolarmente per ciascuna ala.
    EFFETTO: Riduzione danno da Medio a Lieve
    Heavy Feathers [Livello 1] [Costo 10 + 5 Mant.]
    Questa tecnica, omonima del Quirk stesso, serve come base per tutte le altre. Consiste semplicemente nello sfoderare le ali e mantenerle. Le ali si generano poco sotto le scapole dell'utilizzatore, con l'origine vicino alla spina dorsale. Quando vengono sfoderate, è probabile che strappino il vestito dell'utilizzatore. Una volta sfoderate, possono essere usate in tutto e per tutto come normali arti, salvo ovviamente il non essere prensili.
    EFFETTO: Permette l'utilizzo delle tecniche basate sulle ali



    EQUIPAGGIAMENTO:
    Nome Equipaggiamento [Tipo Equipaggiamento]
    Descrizione. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat cupidatat non proident, sunt in culpa qui officia deserunt mollit anim id est laborum.
    Danno/Effetto/Resistenza:
    Nome Equipaggiamento [Tipo Equipaggiamento]
    Descrizione. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint occaecat cupidatat non proident, sunt in culpa qui officia deserunt mollit anim id est laborum.
    Danno/Effetto/Resistenza:

    SPECIALIZZAZIONI:
    Specializzazione Narrativa [Livello Spec]
    Descrizione + Specifiche Varie ed Eventuali.
    Specializzazione Laboratorio [Livello Spec]
    Descrizione + Specifiche Varie ed Eventuali.
    PV: Belial, Granblue Fantasy || CODE © ONLY FOR MHA GDR.


    Edited by ddraig - 8/2/2022, 01:50
     
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    I could be so much worse and I don't get enough credit for that.

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    Scheda accettata!
    ● Il topic è stato chiuso. Per future modifiche o aggiunte, si prega di notificare in "Gestione Schede" nella sezione LABORATORIO.
    ● Se non l'hai ancora fatto, ricordati di segnalare il tuo prestavolto nell'apposita lista.
    ● Se questo è il tuo primo pg, richiedi pure il tuo addestramento nel topic dedicato. Un master ti risponderà il prima possibile prendendo in carico la richiesta. Prima però, non dimenticare di postare il tuo quirk nell'elenco che trovi in Anagrafe.
    ● Poiché si tratta della prima role e coinvolge un master, il tempo di risposta di cinque giorni previsto dal regolamento dovrà essere obbligatoriamente rispettato. Chi tarda oltre il limite consentito senza avvertire né gli utenti né lo staff, verrà automaticamente saltato per evitare che gli altri utenti presenti in role vengano bloccati. Chi si ritroverà nelle condizioni di non poter rispondere per qualche imprevisto/impegno improvviso, potrà recuperare la role una volta terminati i turni dei compagni.
    ● Essendo una role introduttiva, nel caso in cui ci fossero altri personaggi in attesa di ricevere il loro addestramento, è possibile che lo staff vi unisca in un'unica role, per accettare più persone contemporaneamente. Per lo stesso motivo, se ci sono personaggi della stessa fazione in procinto di avere la propria scheda corretta, è possibile che lo staff decida di aspettare qualche giorno per poter gestire i vostri addestramenti assieme.
    ~ Buon gioco!


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