Scambio di Regali

Quel giorno, Aoi aveva appuntamento con la sua amica Ayumi. Era stato strano il modo in cui quelle due ragazze erano divenute amiche dato che in un primo momento si erano incontrate e scontrate ad un Luna Park e poi, in maniera del tutto casuale ma in qualche modo come fosse guidata dal destino si erano ritrovate anche al SALEM ed in quello strano incubo che ancora nessuno aveva capito da chi o cosa fosse stato provocato. Ad ogni modo la ragazza dagli occhi ambra e la pelle color ebano era appena scesa dal treno e con calma; essendo un poco in anticipo grazie ad un treno super rapido, si stava dirigendo verso il luogo dell'appuntamento che Ayumi le aveva dato per cellulare. Pe combattere il freddo di quelle giornate, Aoi era vestita con un giubbetto col pelo attorno al cappuccio, aveva la sciarpa ed un paio di guanti belli caldi. Per le gambe aveva un paio di pantaloni imbottiti e per evitare di scivolare sul ghiaccio aveva indossato un paio di scarponcini che era solita usare quando andava in montagna a sciare.

Spero che il regalo che ho scelto per lei le piaccia, dato che è molto femminile ed ha quel look da Lolita penso che un bel fiocco nero starà proprio bene fra i suoi capelli rosso cremisi, oppure anche su uno di quei vestiti con tutti i fronzoli che indossa! -Pensò ridacchiando mentre osservava il sacchetto che ciondolava sul suo braccio.- Ad ogni modo è davvero curioso che ogni volta io e lei ci incontriamo... che sia forse destino? Dovrei provarci con lei? Chissà...

La ragazza sghignazzò ancora sistemandosi un attimo sia la sciarpa attorno al collo per coprirsi fino poco sopra il naso e poi tirando fuori dalla tasca una berratta di lana con un pon pon giallo per proteggere testa ed orecchie dal freddo. In treno se l'era tolto in quanto c'era più caldo, ma ora che il tepore del viaggio coi mezzi era scemato era tempo di rimettere in azione la berretta. La giovane Aoi, infine giunse nel luogo dell'incontro e provò a controllare se riusciva a vedere Ayumi. Se non ci fosse riuscita avrebbe provato a chiamarla.

Dopo qualche tempo passato a dare la caccia alla testolina cremisi di Ayumi, nella speranza che non si fosse messa un qualche berretto rendendo così più arduo identificarla fra la folla, Aoi riuscì a trovare la sua amica che la raggiunse e la salutà. La ragazza dalla pelle ebano e gli occhi color ambra sorrise felice abbracciando la ragazza con garbo.

Eccoti finalmente! Stava diventando un po' come quel gioco, hai presento? Trova Waldo? -Disse guardandola ridacchiando apsettando la risposta per poi prendere a parlare nuovamente.- Forse è meglio cercare un luogo più al coperto ed al caldo dove stare dato che, ok che il freddo tiene govane la pelle ma mi sto ghiacciando! -Disse annuendo ridacchiando mostrandosi sempre allegra e spensierata.- Beh se mai dovessi incontrare altri luoghi o tizi del genere sappiamo che possiamo fare loro il culo, no? In fondo hai un Quirk davvero interessante, se ho ben capito come funziona... sai sono un po' tarda su questo genere di cose dato che il mio è molto terra terra...

Aoi stava stordendo la sua amica di parole e frasi, com'era sua natura, mentre si muovevano per cercare un cafè, un bar o qualcosa che potesse accogliere le due infreddolite amiche.

Le due ragazze finalmente si trovarono e quando Ayumi chiese ad Aoi se fosse razzista cercare una persona grazie al colore della pelle, lei rise parecchio.

No no, non è razzista vai tranquilla! E' vero sono più facile da individuare essendo così! -Disse ridacchiando mentre in risposta alla sua domanda di cercare un posto al caldo, la ragazza dai capelli cremisi suggerì un bar non troppo lontano da li.- Ti seguo, fammi pure strada... sto morendo di freddo! Non ci si abitua mai a questo freddo! -Disse annuendo seguendo la rossa che sembrò non apprezzare molto il suo Quirk e perciò, Aoi decise di non approfondire oltre per evitare che Ayumi potesse sentirsi a disagio. Se avesse voluto parlare della sua Unicità lo avrebbe fatto lei senza ricevere pressioni dalla cino-nipponica. Il discorso dunque sembrò vertare sul fatto che il segno distintivo di Aoi non fosse la pelle scura, ma bensì il sorriso che ogni volta aveva stampato in volto.- Oh beh, credo di averlo ereditato da mia madre sai? Anche lei sorride sempre... ah aspetta te la faccio vedere, ho una foto! -Aoi dunque prese fuori il suo cellulare e mostrò la foto che aveva fatto assieme a sua madre. Ayumi era la prima volta che vedeva la madre della sua amica e di certo ci sarebbe rimasta parecchio dato che a differenza della figlia era molto più bassa, minuta e di certo pareva più una sorellina minore più che una madre di una 19enne complice anche il fatto che la foto era davvero buffa.- Qui la mamma si era appena fatta un nuovo taglio di capelli e la stavo prendendo in giro! E' molto susscettibile su questo frangente e diventa facile prenderla in giro! -Disse annuendo ridacchiando ancora una volta.- Beh anche tu hai un segno distintivo, sicuramente hai i capelli che sono ovvi ma hai anche tu un bel sorriso!

Aoi guardò la sua amica mentre parlava della sua casa e prima che potesse intervenire chiedendole se stava bene, venne prontamente interrota dal fatto che Ayumi ora stesse in un luogo molto più accogliente e col riscaldamento. La cino-nipponica era curiosa, a dire il vero, di conoscere molto di più sulla sua amica dal rosso capello, ma aveva notato come parlare del suo passato le desse... "fastidio" o comunque rievocasse qualcosa che lei non voleva rivangare. Già col quirk lo aveva notato ed anche ora aveva notato una certa evasione nel modo di fare e di parlare della giovane, forse era dovuto al fatto che non voleva impietosirla o non voleva fare vittimismo, fatto stava che per ora Aoi avrebbe lasciato correre tenendo per se la curiosità ed aspettando che Ayumi fosse abbastanza in confidenza da aprirsi con lei. Ad ogni modo la giovane dalla pelle ebano ridacchiò quando Ayumi fece presente il fatto che lei e sua madre non sembravano affatto madre e figlia, ma bensì sorelle. Era una cosa che capitava più spesso di quando la rossa potesse pensare visto che lei aveva ereditato la pelle del padre ergo quando giravano per strada avveniva molto spesso che qualcuno si avvicinasse alla ragazza dicendo che aveva una bella figlia indicando poi la madre. I primi tempi a Soi Fong, la madre di Aoi, dava un pelo fastidio ma col tempo ci aveva fatto il callo ed ora ci scherzava anche perchè era l'invidia delle sue amiche coetanee che erano molto più "anziane" di lei.

Credo sia uno dei suoi segreti Cinesi! Sai io sono per metà Cinese e per metà Giapponese, non so se te lo avevo mai detto e sono talmente tanto abituata a dirlo che alle volte scordo se ho già dato quest'informazione alle persone con cui parlo... -Disse annuendo mettendo via il cellulare.- Da mia madre ho ereditato il Quirk, i capelli e la pelle liscia e morbida mentre da mio padre ho ereditato la pelle scura, l'altezza ed il senso dell'umorismo! -Disse annuendo ridacchiando.- Quindi diciamo che sono un perfetto caso di Ibrido! -Disse annuendo fiera di ciò che era, in fondo se la genetica aveva deciso ciò lei non poteva fare altro che esserne fiera di continuare a vivere normalmente. Aoi sorrise dolcemente quando notò la reazione di Ayumi al suo complimento e si strinse un poco a lei cingendole la spalla col braccio tremando per finta, per non metterla a disagio avrebbe finto un colpo di freddo.- Brr... mi stringo un po' a te così mi scaldo, non ti spiace vero? Ad ogni modo secondo me dovresti sorridere di più sai? A conti fatti parte del tue doti è attirare l'attenzione del pubblico e sono certa che se sorridessi faresti il triplo dei soldi! Ma che dico il triplo, anche il quintuplo!

Aoi sorrise, ma il suo sorriso si spense un poco quando Ayumi iniziò a raccontarle della sua storia. La povera rossa era stata cacciata di casa quando manifestò il suo Quirk per via del fatto che i suoi genitori erano Quirkless; come il padre di Aoi stessa, e non comprendevano appieno il suo potere. La ragazza dalla pelle ebano sapeva bene che non doveva mostrare pietà nei suoi riguardi, era sbagliato sebbene fosse la reazione più umana possibile che si potesse avere ed alla luce di ciò tornò a sorridere.

Beh i tuoi genitori sono stati poco lungimiranti, si sono lasciato sopraffare dalla tua Unicità invece che provare a capirla ed ad aiutarti... io sono stata fortunata perchè la mia è solo una sorta di "vestito" di carbonio e lo condivido con mia madre che fin dalle prime avvisaglie mi ha insegnato a gestirlo... -Disse annuendo.- Però io sono dell'avviso che nessun Quirk è dannoso o pericoloso, dipede da chi lo usa e da chi lo possiede... anche un'unicità innocua come creare bolle di sapone se usata male e senza controllo può creare situazioni davvero spiacevoli e pericolose, ma se la persona cerca di usarlo a fin di bene... beh non è un Quirk crudele, no? -Disse sorridendo per poi cambiare discorso sfruttando la richiesta da parte di Ayumi di prendere lezioni arti marziali.- Beh certo, quando vuoi posso insegnarti qualcosa... sai ci sono molte arti marziali che sono quasi una danza, magari puoi accrescere anche il tuo repertorio!

Aoi sorrise ancora e ci aggiunse una risata per scacciare un eventuale malumore nato dalla confessione della sua rossa amica.

La coversazione fra le due continuava ed Aoi comprese che forse il Quirk era un altro tasto dolente per la ragazza dato che da come ne parlava sembrava quasi non apprezzare la sua unicità e forse ciò era dovuto alle sue esperienze passate ed un mancato e corretto regime di insegnamento. La ragazza ebano tutto sommato era stata fortunata dato che la sua unicità era un qualcosa di semplice e di certo non rischiava di fare del male alle persone che amava, mentre quello di Ayumi purtroppo si e questo era un problema non da poco.Ad ogni modo, Aoi comprese che era bene tralasciare anche quel discorso almeno fino a quando non sarebbero state più intime ergo si aggrappò nuovamente al discorso arti marziali per poter riportare la serenità, come già stava cercando di fare la stessa rossa.

Mh... di arti marziali ve ne sono molte e di certo io ho la fortuna o la sfortuna di aver appreso sia quelle Cinesi che quelle Giapponesi ergo ne conosco un po' troppe! -Disse guardandola ridacchiando.- Ad ogni modo ti potrei insegnare quelle più coreografiche come il Tai Chi, oppure se vuoi qualcosa che ti aiuti nell'auto difesa posso insegnarti Aikido e Jujitsu queste due forse sono le più indicate, inoltre il jujitsu è molto utile in quanto si basa sulla difesa sfruttando la forza del nemico contro il nemico stesso! -Disse annunedo mentre seguiva Ayumi dentro il locale.- Poi ovviamente le arti marziali non sono sempre devote al combattimento, anzi tutt'altro! Io ho imparato per poter gestire il mio Quirk e per trovare la così detta pace interiore dato che queste arti nascono per permettere a chi le pratica di trovare equilibrio fra mente e corpo ed ogni dogma viene scritto a lettere cubitali che le Arti Marziali nascono per difendere e non per offendere...

Aoi sorrise nuovamente e si guardò in giro in cerca di un tavolo.

Aoi ridacchiò parecchio sentendo le parole di Ayumi, in fondo per ogni persona non autoctona Cinese o Giapponese i nomi di quelle arti, luoghi od altro sembrano i piatti di un ristorante e non c'era nulla da offendersi visto che valeva anche per il senso opposto; ovvero anche per una persona asiatica molte parole europee od americane potevano sembrare strane o buffe, quindi non c'era nessun motivo di sentirsi in colpa o di credere di aver arrecato offesa per un nonnulla, senza contare che la stessa Aoi non si prendeva troppo sul serio ergo era arduo offenderla con quei miseri misundertestending.

Stai pure serena, Ayumi... -Disse guardandola sorridendo.- Non mi offendo mica, puoi parlare serenamente, so che qualsiasi cosa dirai non la fai per offendere vai tranquilla! -Disse annuendo sedendosi di fronte alla sua interlocutrice.- Ad ogni modo questo è per te! Visto che ora siamo sedute posso dartelo senza crearti altri fardelli! -Disse passandole il regalo che conteneva un fiocco simili a quelli che la rossa aveva già e che, agli occhi della Cino-Nipponica, doveva star bene sulla testa della sua amica.- Non è nulla di che, ma quando l'ho visto ho pensato a te... spero di ti piaccia!