Alone again

SQ - Fuyuko Tanaka

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    ▪ Fuyuko Tanaka ▪
    8BVEhc2
    Esperienza: 375
    Livello: 3
    Fazione: Heroes
    Forza: 020
    Quirk: 070
    Agilità: 060

    Peso Trasportabile: [4]

    Scheda

    Narrato - Parlato - Pensato - Ikki - Misako

    - Tadaima! [Sono a casa!] -

    Proferì a pieni polmoni non appena la studentessa della UA posò il borsone accanto all’uscio in legno e si trascinò dietro il trolley rosa traboccante d’abiti. Richiuse la porta scorrevole dietro di sé, avendo cura di non far entrare polvere o foglie sollevate dal gelido vento invernale. Si sfilò rapidamente le scarpe, rimanendo solo in calze ed infilò i piedi nelle ciabatte da casa. Sapeva benissimo quanto la madre ci tenesse alla pulizia, nonostante fosse costantemente impegnata al negozio. Inoltre non voleva recarle ulteriori dispiaceri dopo essersi tenuta per così tanto tempo lontana da casa, prima con il pretesto di un campus estivo e poi con gli studi in un istituto privato in belle arti. Forse avrebbe scelto quell’indirizzo, visto che le piaceva dipingere e trovava affascinante l’arte in ogni sua forma d’espressione. Ma con la scomparsa di Ryu-kun aveva sentito la necessità di donare un futuro al sogno di suo fratello.
    Si stava sfilando la sciarpa dal collo e riponendo il pesante trench sull’attaccapanni, quando si sentì agguantare da due manine calde ed accoglienti.

    - Oneechan! [Sorellona!] -

    - Ikki-chan! -

    - Mi sei mancata molto. Passerai le vacanze con noi? Vero? Vero? Vero? -

    - Si. -

    Si ritrovò investita dell’entusiasmo e dell’affetto del fratello minore, l’ultimogenito della famiglia Tanaka. Le mani del piccolo dalla chioma dorata le cingevano l’addome, aggrappandosi al maglione in lana che indossava. La fanciulla avvolse il ragazzino in un caldo abbraccio. Forse era proprio Ikki ad aver sofferto di più, privato prima di un fratello in circostanze misteriose e poi della sorella che si era presa cura di lui fin dalla nascita. Il solo pensiero di mentirgli ancora le stritolava il cuore. Avrebbe voluto raccontargli dell’Accademia per eroi, delle verifiche in classe, delle esercitazioni di gruppo, di Yumeru, di Tobi, del ragazzo-lupo e delle disavventure di cui era stata protagonista. Ma i bambini non sapevano mentire e ciò l’avrebbe smascherata prima del tempo.

    - Verrà anche papà? -

    - Come ogni anno. -

    Promise con fiducia. Nonostante la sua famiglia fosse stata smembrata dalle incomprensioni e dalle difficoltà che la vita poneva davanti al loro cammino, Eisuke e Misako non avrebbero mai negato un Natale insieme al più giovane dei figli. In quei momenti a tavola, davanti al calore di un camino acceso e alle chiacchiere con lontani parenti, le sembrava che in Misako si riaccendesse quella luce negli occhi, conferendole la bellezza di un tempo di cui Eisuke si era innamorato. In quelle rare occasioni il poliziotto di Tokyo riusciva a non essere ossessionato dalle ricerche del primogenito. Aveva quasi la sensazione che né lei e né Ikki fossero abbastanza per lui, dimenticandosi che quella notte aveva perso solo un figlio e ristavano due che necessitavano del suo affetto.
    Ancora tra le grinfie del fratellino Fuyuko riuscì a recuperare un pacco regalo, in carta gialla e con un fiocco rosso. Quando il ragazzino si staccò dalla sorella non riuscì a trattenere lo stupore, tanto da fiondarsi sul regalo ed iniziare a scartarlo.

    - Un regalo! Per me? Posso? -

    - Ormai lo stai già scartando. E si… è per te! -

    Dal pacco un action figure di Endeavor, l’eroe n°1, avvolto da fiamme che brillavano premendo un tasto dietro alle spalle. Insomma il miglior regalo che un bambino dell’età di Ikki potesse ricevere in una società d’eroi.

    - Arigatou! [Grazie!]-

    Si ritrovò investita di nuovo dell’affetto di Ikki, a cui non si sottrasse. Sentiva di dover proteggere quel bambino ed offrirgli motivi per sorridere.

    - Oh! Sei tornata! -

    - Si… Okaasan! -

    - Ho bisogno di una mano con la credenza. Quest’anno avremo a pranzo anche Takeshi-san e Ayame-san! -

    - Ojisan e obasan? [Zio e zia?] -

    - Proprio così! Abbiamo bisogno di più piatti e posate. Ikki per piacere porta in camera i bagagli di tua sorella. Ho bisogno di lei qui per un po'. -

    Il Bambino ancora euforico per il regalo iniziò a giocare con la statuina di Endeavor all’ingresso, caricandosi per ora solo la tracolla più leggera e sfrecciando su per le scale.
    Lo sguardo smeraldino di Fuyuko si soffermò sul viso materno, sembrava essere invecchiata di anni. Il dolore vivido nei suoi occhi smeraldini non era svanito ma si era aggiunta la delusione. Quel viso pallido ed il sorriso tirato non preannunciava nulla di buono. I capelli turchesi erano raccolti con una fascia e indossava un grembiule da cucina. Probabilmente aveva interrotto un’intensa sessione di pulizie. Varcarono diverse porte fino a raggiungere la cucina. La credenza incriminata in legno e cristallo era già stata ordinata. Percepì subito il pericolo. Quello era solo un pretesto per rimanere da sole.

    - Non dovresti regalare quella spazzatura a tuo fratello. Sai benissimo come la penso sui Quirk e gli eroi. -

    - Ma…?!? -

    - Niente ma! Faccio sacrifici per voi e voglio che stiate lontani da quel mondo. -

    - Okaasan… -

    - Hai qualcosa da dirmi? -

    - Io… Io… -

    Erano simili nell’aspetto e nel carattere. Misako e Fuyuko condividevano non solo lo stesso aspetto ma anche il coraggio di essere fragili e sacrificarsi per gli altri. La scomparsa del figlio aveva indurito il carattere materno, rendendola tremendamente protettiva verso i figli ed escludendoli da una Tokyo sovraffollata d’eroi. Sognava per loro una carriera normale, un buono stipendio ed una famiglia priva di stranezze. Una visione ben diversa dall’ex-marito, che invece aveva sempre incoraggiato le naturali attitudini dei figli. Ryu-kun era stato l’orgoglio di famiglia, valoroso e con sani principi. E vivere nella sua ombra era difficile, anche dopo la sua scomparsa. L’amore di una madre superava qualsiasi barriera e limite, infrangendo le specchio della menzogna.

    - Non ti ho insegnato a mentire. Perché ti comporti così? Cosa ho sbagliato… ancora? -

    - Non… ti prego Okaasan… non è il caso di… -

    - Mi hai mentito, Fuyuko! -

    Dalla tasca del grembiule la donna dalla chioma turchese estrasse il proprio cellulare e le mostrò le foto che HeroesNews.net aveva pubblicato. Si trattava di scatti inediti delle mura del penitenziario in fiamme. Oltre all’eroina Whisper, che parlava con una guardia carceriera, un gruppetto di studenti della UA s’intravedeva tra il fumo e le fiamme generali. La madre mise in primo piano una ragazzina dalla chioma turchese, non troppo difficile da identificare per la rarità della tonalità di turchese della chioma.

    - Per amor mio avevi promesso di stare lontana da quell’Accademia, da quei eroi e da quella società che ha rovinato la nostra famiglia! -

    Sbigottita e dispiaciuta per essere venuta meno alla promessa fatta, non riuscì subito a replicare, nonostante Misako fosse visibilmente agitata e provata. Tratteneva a stento le lacrime, per la rabbia e la delusione per il comportamento della figlia.

    - Vuoi sparire anche tu? Vuoi infliggermi il colpo di grazia? Vuoi lasciare da solo tuo fratello? -

    - No. No. No! -

    - Mi hai deluso. -

    - Volevo fare solo la cosa giusta. -

    - La cosa giusta? -

    - Realizzare il sogno di Oniisan. Evitare che tutto sia vano… fare in modo che lui viva in me! -

    - Tuo fratello non è morto! -

    - Potrebb…?!? -

    L’ira di una madre tradita. L’ira di una donna distrutta. L’ira di un’anima che non si rassegnava alla morte di una parte di sé, di suo figlio. L’ira sferzò il viso della studentessa, fino a ferirlo. Sentiva la guancia farsi rossa, ribollire della stessa rabbia di cui era stata fatta prigioniera. Era la prima volta che la mite e dolce Misako colpiva con tanta violenza sua figlia. Amiche, complici ed ora nemiche.

    - R…Rispetterò me stessa. Rispetterò le mie promesse. Ri…Rispetterò la memoria di mio fratello. -

    L’ultimo affondo alla madre, ancora scossa per ciò che aveva fatto.

    - M… Mi dispiace. -

    - Dispiace anche a me. -

    Non c’era mai stato silenzio tra loro. Mai bugia. Mai inganno. Ed aveva ferito quella donna più di quanto avesse fatto Ryu-kun nello svanire. Solo ora se ne rendeva conto. Entrambe scosse ed incapaci di prendere una posizione per timore di ferirsi ancora.

    - Papà verrà quest’anno? -

    - No. Sembra che abbia trovato una pista da seguire. -

    - Ci parlerò io. Lo costringerò a passare il Natale con noi! -

    - Sai come è fatto.

    Improvvisamente un rumore di passi. Era il piccolo Ikki con qualche evidente difficoltà a portare su per le scale il pesante trolley.

    - Di cosa state parlando? E perché state piangendo? La valigia è troppo pesante. -

    - Siamo solo felici di rivederci. Vengo a darti una mano! -

    Si massaggiò il viso e raggiunse il fratello con un sorriso, non prima di aver lanciato un’occhiata alla madre.

    Di nuovo, sole.
    ➤ STATUS & TECNICHE & EQUIPAGGIAMENTO
    • Status
    Energia: 175/175
    Danni: Illesa

    • Tecniche
    ---

    • Equipaggiamento
    ► Costume: Weather Switch Suit [Non indossato]
    ► Effetto: Resistenza Danni Lievi.

    ► Electric Booster: [Non indossato]
    ► Effetto: [+20 in Agilità]
    ► Peso: [0]
     
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    CITAZIONE
    Molto bella.

    Fuyuko: +25 exp
     
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1 replies since 19/12/2019, 22:56   78 views
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