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.SPOILER (clicca per visualizzare)Benvenuto caro
all'infernonel tuo esame finale c:
Come scritto, hai ricevuto la notifica che affronterai l'esame tra due settimane. Sei stato però convocato dalla polizia per parlare degli eventi di tre anni fa (quelli del Seme della Follia, per intenderci). Descrivi come vuoi seguendo la traccia, fermandoti a quando ti presenti all'agente di polizia.
Per qualsiasi dubbio sai come contattarmi!
Tag di sicurezza: Sir.Nobody. -
.Darius Wild
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LICENZA DARIUS WILD - I
Il poliziotto, che aveva lo sguardo ancora abbassato sui fogli che il ragazzo di prima gli aveva consegnato, levò gli occhi sullo studente dai capelli d'argento restando per un attimo stupito da quella figura. Probabilmente era per il color argenteo dei suoi capelli e l'aspetto non orientale, che potevano far venire il dubbio a qualsiasi agente che fosse successo qualcosa di grave. Certo, generalmente i turisti occidentali venivano lì perché avevano perso un documento o per un borseggio, ma erano probabilmente i più temibili a causa della difficoltà nel comunicare. Per fortuna Darius si esprimeva in perfetto giapponese ed il nome fece rinfrescare la memoria dell'agente dopo qualche secondo. Il piccolo ufficio dell'agente era il tipico gabbiotto che separava quello che indossava la divisa e i civili con delle pareti ed un vetro. Fece scivolare i fogli di carta sotto la propria scrivania, prima di cominciare a parlare.
« Oh, certo! Il signor Wild...purtroppo non so nemmeno io di cosa si tratti di preciso. Mi dia un momento... » - Avrebbe pronunciato l'uomo storpiando un po' il cognome di Darius con la pronuncia giapponese, prima di fargli cenno di aspettare lì. Sarebbe sparito in una porta alle sue spalle, lasciando vuota la stazione per un paio di minuti. Sarebbe poi tornato poco dopo, cominciando già a tirare fuori un paio di chiavi dalla sua tasca, mentre si dirigeva verso l'uscita dell'ufficio. Avrebbe fatto scattare la serratura e sarebbe uscito fuori, apparendo di fronte al ragazzo americano. Era piuttosto tonico fisicamente, anche se era decisamente più basso di Darius quasi in modo ridicolo. « Le dobbiamo fare qualche domanda su uno studente della Yuuei. Mi segua, per favore. » - Il tono era decisamente più serio adesso, anche se non sembrava essere particolarmente ostile, probabilmente era solo la prassi in quei casi. Avrebbe camminato accanto a Darius fino all'altra parte dell'ufficio, che ospitava una porta il cui accesso era vietato al pubblico. Di fronte a Darius si sarebbe aperta una piccola stanzetta abbastanza spoglia, il cui elemento principale era rappresentato da un tavolo dall'aspetto moderno abbastanza largo con quattro sedie color grigio. Le pareti erano dello stesso colore delle sedie ed una luce bianca illuminava bene tutta la stanza, accecando però chiunque la guardasse troppo. L'agente lo avrebbe invitato a sedersi, chiudendosi poi la porta alle spalle.
Darius avrebbe avuto appena il tempo di mettersi comodo ed osservare i suoi dintorni che la porta si sarebbe aperta di nuovo, mostrando un uomo vestito di tutto punto che lo guardava con aria seria ma allo stesso tempo incuriosita. I capelli lisci erano neri e poco più lunghi di una pettinatura a caschetto, nonostante i suoi fossero raccolti in molte ciocche che terminavano a punta. Gli occhi erano castani ed era abbastanza in forma e ben tenuto, con il completo grigio messo in ordine e i capelli ben pettinati. Sembrava un po' la versione speculare di Darius, vestito in quel modo. La versione aggiornata e leggermente più piacente di un tipico impiegato giapponese.
« Buongiorno...sono Hiroto Maeda, piacere. Lei è Darius Wild, giusto? » - Si sarebbe presentato mentre si sedeva di fronte allo studente, mettendosi composto e ricominciando a parlare quasi subito alla risposta di Darius. Portava con sé quel che sembrava un piccolo taccuino dalla copertina nera, che venne aperto mostrando le pagine segnate da appunti in kanji scritti decisamente male, appoggiandolo sul tavolo sopra una busta di carta. « Ci spiace disturbarla ma dovrei farle alcune domande su un suo...ex-compagno alla Yuuei. Raul Garret per la precisione, sospettato di omicidio ed utilizzo illecito del Quirk. Cerchi di essere il più preciso possibile e ci aiuterà con le indagini. » - Avrebbe tirato fuori una penna dalla tasca, appoggiando la punta pronto a scrivere. Forse per lo studente la notizia che un suo compagno era ricercato sarebbe stata più pesante, ma l'uomo non sembrava in vena di perdere tempo. « Tre anni fa ha collaborato con Raul Garret in una missione di soccorso degli studenti rapiti, giusto? Com'era Raul? Ci aveva mai parlato prima? » - Avrebbe aspettato la risposta del ragazzo, segnando ogni tanto qualcosa sul quadernetto. « Le è sembrato strano mentre svolgevate quella missione assieme? Ha mai accennato al volersene andare dalla Yueei, considerata la sua scomparsa dopo l'evento? » - Avrebbe gettato gli occhi di lato, prima di riprendere a parlare con aria pensierosa. « Soprattutto, ha mai mostrato atteggiamenti violenti o...strane idee sui criminali? So che gli studenti si possono lasciare un po' andare, intendo lesioni gravi ingiustificate verso gli altri o sé stesso. » - Era una serie di domande strane, considerato soprattutto il soggetto. Anche per l'uomo che le poneva, era strano pensare che un talentuoso aspirante eroe potesse compiere crimini da far questionare la sua sanità mentale. « Ogni dettaglio è utile. »
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.Darius Wild
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LICENZA DARIUS WILD - I
« Sono l'ispettore Kuroda. Mi perdoni per i miei modi bruschi. » - Avrebbe risposto l'uomo, cercando in qualche modo di scusarsi dell'aver cominciato a parlare senza presentarsi. Avrebbe guardato Darius nelle sue iridi indaco, prima di spostare per un attimo gli occhi sul taccuino in seguito al suo commento, assottigliando le labbra per poi riprendere a parlare.
« In questo caso evitare le fughe di informazioni è fondamentale. Non volevamo intralciare con la sua vita privata, in tutta onestà. »
L'uomo prese quindi ad ascoltare le informazioni fornite dallo studente, segnando di tanto in tanto qualcosa sul taccuino. Forse era vecchio stile, ma sembrava che più che caratteri su un foglio bianco l'uomo stesse tracciando una specie di schema con l'inchiostro nero. I suoi occhi viaggiavano di tanto in tanto sul ragazzo come per osservare lui e le sue reazioni, buttando lo sguardo anche sul pugno del ragazzo sul tavolo. Quando menzionò il comportamento particolare di Raul, l'uomo si fece visibilmente più attento, come se quella frase avesse fatto scattare un'intuizione dentro di lui.
« Si ricorda per caso il nome del docente? Un certo Dottor Franken, forse? » - Azzardò l'investigatore, sperando che Darius potesse fornirgli quell'informazione che sembrava d'improvviso importante. Dopotutto, un uomo che lascia la scuola poco dopo aver compiuto diversi atti di violenza ingiustificata (o perlomeno, giustificata parzialmente dalla precedente amministrazione che si era rivelata totalmente fallimentare) poteva essere cruciale considerate le accuse violente rivolte a Raul. Avrebbe aspettato una risposta, per poi ascoltare il resto del discorso del ragazzo di fronte a lui, mentre puntellava la penna sul foglio bianco. « Ecco. Ha mai notato stranezze nelle prove della Yuuei, prima che passasse di mano a Joestar? Tralasciando quelle che riguardanti Kal Dyonis, di cui so già tutto. » - L'uomo era in preda ad una certa foga, come se quelle parole avessero rilasciato tutto quello che pensava. Avrebbe aspettato le sue ulteriori risposte, cominciando a trascrivere numerosi dati sul taccuino e cambiando foglio. Sembrava più pensieroso di prima dopo quel discorso, ma riprese a parlare dopo la domanda di Darius.
« Non posso dirle molto, se non che abbiamo trovato segni riconducibili all'Unicità del suo ex-compagno. È estremamente difficile da rintracciare ed ogni testimonianza ci è utile. Dopotutto, mi sembra che non avesse nessuno se non una zia. » - Quasi come se stesse facendo un ragionamento ad alta voce, l'ispettore appoggiò tre dita sulla superficie fredda del tavolo, facendo una pausa silenziosa lunga quasi un minuto. Avrebbe proseguito d'improvviso, guardando la porta accanto a loro. « Crediamo che Raul sia in uno stato mentale estremamente instabile, come hanno mostrato i segni del suo passaggio quasi completamente casuali. Ci chiediamo come possa sfuggirci ogni volta inoltre, come se...come se qualcuno lo stesse aiutando. Avrà sentito parlare del Sagrestano, immagino. » - Aveva ricominciato un'altra volta a mormorare quasi, abbassando la voce involontariamente e appoggiando il dorso della mano sul mento. Avrebbe spostato gli occhi castani sul suo taccuino, chiudendolo poi con un semplice gesto della mano. « Sospettiamo che stia collaborando con lui. I Quirk sono simili, le motivazioni le medesime...so di non scatenare bei ricordi, ma cerchi di ricordare se ha mai parlato in modo strano dei Mutant o dei Quirk. »
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.Darius Wild
Edited by Sir.Nobody - 6/2/2020, 23:32. -
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.Darius Wild
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Ultimi turni di calma . Spero non ti stiano annoiando troppo e spero che sia tutto chiaro dal post.
Edited by Dëlin - 21/2/2020, 22:27. -
.Darius Wild
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Raul returns. Ti ha attaccato direttamente, quindi
penso che tu debba leggere il regolamento per la prima volta per capire come funziona il tuttodevi difenderti e contrattaccare se vuoi. Sai dove trovarmi per domande ^w^. -
.Darius WildSPOILER (clicca per visualizzare)
Per rimanere in character non ho letto il regolamento quindi spero che vada bene lo stesso. -
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LICENZA DARIUS WILD
Hamasaki, che prima aveva risposto con delle spallucce ai "rimproveri" di Darius, annuì velocemente prima di schizzare via come un gatto spaventato da quella tempesta impazzita. Si allontanò velocemente verso una serie di alberi in fila, sparendo e confondendosi tra le foglie. Quello che era diventato un sanguinoso vigilante voleva però togliere di mezzo il muro che lo separava dal suo compito imposto dalla follia. Quella era il primo servizio alla società che Darius faceva da vero "eroe". Aveva combattuto contro serpi dall'aspetto mutevole e persino con Lidia, la mutante d'oro che aveva così tanto da dire. Raul era però probabilmente il primo individuo che lo voleva uccidere senza un particolare motivo, visto che aveva mirato direttamente per una parte vitale e delicata. Con il suo costume, simbolo di giustizia, Darius stava combattendo per riportarlo indietro e forse salvarlo da sé stesso. Il proiettile che era l'ex studente volò verso Darius, che cercò di scansarsi dalla sua traiettoria. Il dover badare alla sua compagna e la velocità improvvisa del ragazzo però fecero in modo che il suo pugno si abbattesse contro Darius ed il suo costume adattivo. La pelle dell'eroe divenne bianca come la carta, prima di trasmettere questo cambiamento in tutto il suo corpo. Avrebbe potuto sentire quasi il suo cuore saltare un battito, una sensazione di leggerezza che durò un istante a causa dell'elettricità. Nonostante il suo Quirk, i suoi fulmini avevano attraversato (seppur di poco) la sua barriera, mentre la forza del pugno lo fece indietreggiare di poco. Il suo avversario era comunque rimasto scoperto, spalancando di poco gli occhi castani per la sorpresa. Raul venne afferrato e sbattuto a terra come un sacco di patate, gemendo di dolore. Il suo corpo brillò per qualche istante, come per cercare di tornare un fulmine, ma al momento sembrava impossibilitato dal cambiare forma. Raul ascoltò con espressione infuriata quel che aveva appena detto Darius, prima di fare una confusa espressione come se avesse appena detto qualcosa di strano.
« Tu...Darius...ti ricordi ancora? » - Avrebbe detto, calmando i suoi muscoli facciali per un attimo. Un sorriso innocente ed incoraggiante, come quello che rivolgeva agli studenti tra i corridoi della Yuuei. Erano di nuovo faccia a faccia, ma questa volta uno era a terra sporco di sangue e terra, mentre l'altro lo doveva arrestare. La sua espressione tornò però neutrale, anzi, malinconica. Si tirò su appoggiandosi coi piedi sul terreno, con le ginocchia piegate. « Darius...no, impossibile. Se tu fossi veramente Darius, non mi avresti fermato. Una ladra ha rubato una reliquia preziosa...il vero Darius non mi farebbe mai una cosa del genere. Devi essere un falso, come tutti gli altri. Un falso! Un falso! » - Il braccio sinistro di Raul avrebbe cominciato a deformarsi, prima di diventare un puro scheletro di energia elettrica. Lo studente albino avrebbe visto la forma farsi più rarefatta, per poi allungarsi in un vero e proprio fascio di energia elettrica che mirava questa volta alla sua gamba sinistra.CITAZIONEDarius: Danni Lievi al petto.
Note: Scala l'energia. -
.Darius WildCITAZIONEDanni lievi torsoSPOILER (clicca per visualizzare)
L'energia la sto scalando. -
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LICENZA DARIUS WILD
Le parole di Darius non arrivarono alle orecchie ed al cuore di Raul, almeno non subito. Quello che era partito come uno scontro tra la giustizia vera ed un malato desiderio di purificare le strade da ogni crimine, sembrava diventare ora una lotta a terra per assicurarsi la sopravvivenza. Nonostante Raul fosse veloce, Darius non scherzava sicuramente in quanto a riflessi. Vedendo quella specie di lama laser che partiva direttamente dal suo braccio, l'uomo aveva deciso di non perdere tempo ed intercettare l'arma sul nascere. Il fatto che fosse una manifestazione solida del potere elettrico di Raul aveva graziato l'aspirante eroe, visto che era decisamente più parabile di vedersi sparare addosso una scarica elettrica. La lama evitò per un soffio la sua gamba, forse a causa del suo movimento repentino, mentre l'ormai criminale veniva assalito con l'intento di bloccare quella tecnica. Darius afferrò la lama sentendo i suoi guanti sfrigolare e le braccia pizzicare a causa dell'alto livello di voltaggio di quel Quirk. Era ora abbastanza chiaro perché Kuroda avesse deciso di far intervenire solamente lui: nonostante la sua resistenza a qualsiasi danno, un certo livello di scosse arrivavano in ogni caso al suo corpo. Non sentì di nuovo la brutta sensazione di prima, forse a causa della lontananza del suo petto dalle braccia trasformate, che diminuiva parzialmente la scossa.
« Ugh! » - Un verso, un lamento fatto poco prima che l'albino lo spingesse con tutta la sua lama verso terra mentre continuava ad ammonirlo per il suo comportamento, candido come un angelo che cercava di portarlo sulla via della redenzione. Raul questa volta resistette alla spinta, anche se appoggiò il ginocchio sinistro sul terreno specularmente a Darius. La mossa del ragazzo fu decisamente avventata, anche se era possibile che neanche il folle Raul si aspettasse di ricevere una testata dritta sulla fronte. Entrambi presero in pieno il colpo, sentendo il proprio cervello rimbalzare poco delicatamente sulle pareti della scatola cranica, facendo partire una forte emicrania ad entrambi. La lama elettrica di Raul cessò di esistere, ma questo lo spinse via con un semplice calcio portato al suo petto. Non era nemmeno per fargli del male, ma solo per poter far respirare il criminale. Le parole di Darius arrivarono a Raul mentre questo mugolava di dolore e si teneva forte la fronte. Quella mossa, seppur improvvisata e masochista, aveva fermato per un attimo quel fulmine.
« Tu...io...ormai non posso più tornare indietro. Se tu sei il vero Darius, dovresti capirlo. Erano malvagi, erano corrotti dal male. Ricordo i test alla Yuuei, dove osservai il tuo potenziale, ma ora vedo che stai dalla parte dei criminali. Come vorresti aiutarmi, Wild? Non ho più nulla se non il mio potere, la possibilità di pulire questo mondo ancora una volta. Devo portare avanti questa compito prima della fine. » - Avrebbe lasciato scivolare la mano sul suo viso, mentre una ferita rossastra si mostrava sulla sua fronte. Il ragazzo cominciò a brillare, mentre piccole scariche elettriche e rumori di scoppi si propagavano dal suo corpo, rimettendosi in posizione difensiva a cinque metri da lui.
« Da quando abbiamo sconfitto quel clown non faccio che vedere gente che non esiste, con cui parlo e sparisce prima che io possa accorgermene. Quindi...perché fare differenza tra chi esiste o non esiste? Che siano veri o falsi, li ucciderò tutti, dal primo all'ultimo. » - Avrebbe continuato con voce grave l'ex-studente, aspettando un movimento da parte di Darius. La sua espressione era come quella di un uomo morto, nonostante le parole che stava pronunciando. Forse quel colpo alla testa aveva cambiato la situazione, ma non era dato sapere se l'avesse migliorata o peggiorata.
« Wild! Sei vivo? Kuroda non riesce a contattarti, che succede? » - Darius avrebbe sentito prima del suo eventuale attacco una voce gracchiare direttamente nel suo orecchio, probabilmente non la cosa migliore in quel momento visto il mal di testa. La ricetrasmittente funzionava ancora, nonostante lo scontro con Raul, ma era stata solo Hamasaki a contattarlo. La sua voce sembrava leggermente preoccupata, anche se non era particolarmente comprensibile a causa del segnale disturbato. « Ce la fai da solo? Da qualche segno di lucidità? » - Avrebbe aggiunto la donna, parlando da chissà dove.CITAZIONEFai solo un turno d'attacco per questo turno, se desideri
Darius: Danni Lievi al petto e alla testa..