-
.Darius WildCITAZIONEDanni lievi torso-testa.
-
.
LICENZA DARIUS WILD
Darius recuperò la sua compostezza circa allo stesso ritmo di Raul, che gli aveva fatto quel discorso così altisonante e folle, tanto che pure l'albino aveva pensato che fosse completamente uscito di testa. Nonostante l'ostilità ricevuta, l'aspirante eroe aveva deciso di prenderlo con le parole. Era utile un'azione del genere quando il suo avversario aveva dimostrato di non essere in pieno delle sue facoltà mentali.
« Capito. Cercherò di aiutarti a catturarlo, tienilo occupato. » - Cominciando a parlare, Darius avrebbe sentito un verso di sorpresa da parte di Hamasaki, come se anche lei si stesse chiedendo cosa diavolo le stesse dicendo. Avrebbe ascoltato in silenzio l'intero discorso rivolto al suo ormai nemico, il quale sembrava impaziente di sentire cosa avesse da dire. Alla fine la donna avrebbe proposto di aiutarlo, rispondendo con quelle poche parole e chiudendo la linea. Non sembrava in grado di poter segnalare la propria posizione e non sembrava tenere molto ad affrontare Raul a viso aperto.
« Ma se non siamo noi a giudicarli, chi lo farà? Continueranno a fare del male e... » - Raul sembrava essere tornato al suo stato mentale confuso ancora una volta, come se fosse una bambolina facilmente manipolabile. Sembrava quasi tremare, esitare alle parole così dirette da parte sua, come se fossero ognuno un colpo più forte ricevuto al petto. Come aveva anche annunciato Darius, era quasi impossibile per lui essere ferito in maniera tale da costringerlo a fermarsi. Nonostante Raul fosse un generatore esauribile di energia elettrica, l'albino era allo stesso tempo un isolante quasi perfetto. Sembrava ancora intenzionato a lottare, visto che continuare a brillare con sempre più intensità, illuminando la notte. Ma le ultime parole, sull'avere la propria mente controllata, sembrarono incrinare la sua già fragile mentalità.
« No...io sono...me stesso. Lui... » - La voce di Raul cambiò a metà frase, poco dopo che cominciasse a barcollare e a tenersi il viso con le mani. Non era la voce di qualcun altro, ma il tono era così aggressivo e diverso che sembrava più qualcuno che provava ad imitare la sua voce. Il suo viso era deformato dai denti digrignanti, da un espressione che non sembrava appartenere alla sua persona. « ...Raul è sé stesso, che domande sono?! Sempre a ficcare il naso, peggio dei formichieri! » - Una risata feroce pervaso il corpo del ragazzo, come se fosse un ladro che ha appena portato a compimento il suo piano malvagio. Il ragazzo rialzò il viso, muovendosi meccanicamente come un vero e proprio burattino. Sembrava quasi provare alcuni movimenti, come se stesse cercando di abituarsi ad un corpo nuovo. « Non pensavo che questo meccanismo sarebbe stato attivato così facilmente...deve essere il tempo passato dall'ultima applicazione. Darius, giusto? » - Gli occhi scuri di Raul erano più calmi di quanto non erano mai stati prima da quando si era presentato, ma erano come pervasi da una conoscenza e una perfidia che prima non aveva. Al posto della confusione c'era quasi un tono saccente nel pronunciare il suo nome.
« Che ne dici di seguirmi per mettere fine a questa storia una volta per tutte? Potrai anche salvare il povero Raul, boo-hoo! » - Continuando a muovere le braccia come per provarle, chiunque fosse dietro a quella storia propose tutto ciò a Darius. Si portò le mani sugli zigomi come per far finta di piangere. Scrutando nell'oscurità, non sembrava esserci nessuno fuori posto in quel luogo, tranne per una piccola luce rossa lampeggiante a diversi metri alle spalle di Raul. Il bracciale segnalatore di Hamasaki continuava a brillare nell'oscurità, avvicinandosi piano piano.CITAZIONESpero sia tutto chiaro, caro. In caso contattami ^^
Darius: Danni Lievi al petto e alla testa.
Edited by Dëlin - 30/3/2020, 11:07. -
.Darius WildCITAZIONEDanni lievi torso-testa.
-
.
LICENZA DARIUS WILD
Forse Darius avrebbe sentito il terreno mancargli da sotto i piedi dopo quelle parole, quel tono di voce che sembrava aver preso possesso di quello che un tempo era un suo amico. Gli studenti della Yuuei erano addestrati a risolvere moltissime situazioni, tra cui la possibilità di un civile che viene costretto da un'altra Unicità a compiere atti criminali. Ma era possibile che qualcuno stesse controllando Raul in quel modo, quando non era stato notato nessun altro all'interno del perimetro. L'area non era stata isolata? Non era stato tutto assicurato da Kuroda e da Endeavor che l'arresto di Thuderstorm sarebbe stato il più contenuto possibile per evitare danni? In quel momento, Darius poteva solo chiedere una cosa a quell'essere che aveva l'aspetto del suo compagno, ovvero i motivi delle sue azioni. Quello arcuò un po' le sopracciglia, prima di dipingere un'espressione più seria sul suo volto, un sorrisetto affabile degno di qualunque eroe.
« Hey, con calma. Non sono io ad avergli detto di andare in giro ad uccidere criminali da strapazzo a caso. Ha fatto tutto lui. » - Avrebbe socchiuso gli occhi, come se fosse un investigatore che ha appena avuto una brillante deduzione, toccandosi il mento ed annuendo. Sembrava quasi offeso che Darius avesse deciso di incolparlo di quelle azioni, tanto che aveva interrotto le domande a metà per specificare quel punto. Quando però le parole ad alta voce di Darius cercarono il criminale responsabile nel parco, chiamandolo per nome, un'espressione di pura sorpresa colpì il volto del giovane come un gancio destro al viso. Sconcertato dalle parole appena dette, Raul o chiunque fosse quello si portò le mani alla bocca, coprendole come se fosse una signorina che ha appena visto qualcosa che non doveva vedere. Quella farsa durò per poco, però. Un sorriso a trentadue denti si allargò da un angolo all'altro della sua bocca, gli occhi che sembravano illuminarsi come i fulmini che aveva lanciato poco prima. Un tremolio che colpiva il suo corpo, un sussultare della cassa toracica che diventava sempre di più una risata trattenuta a stento. Le gambe che si univano tra di loro, i piedi che si muovevano freneticamente sembravano indicare quasi che Darius avesse azzeccato.
« Incredibile, incredibile! Risposta esatta! » - Il ragazzo cominciò ad applaudire, squadrando l'eroe mentre questo tornava normale. « In effetti c'era da aspettarselo da te, ma è anche vero che il comico non può stare nascosto sul palco. E' stato molto complicato riprendere controllo di Garret, ma direi che è stato piuttosto utile come cavallo impazzito. - Il nemico che avevano affrontato anni fa, un criminale che aveva fatto perdere traccia di sé negli ultimi tempi, il mostro chiamato Joker. Non faceva più notizia come la caduta dell'Eden Rose o l'esercito di Deep Void ed i media sembravano quasi averlo dimenticato. Era pur vero che le famiglie delle persone uccise dal criminale non avevano mai dimenticato le profonde ferite inferte dal clown, ma il governo non aveva avuto più interesse a dargli la caccia visto la sua completa sparizione dal pubblico. Un essere così eccentrico ed ignobile doveva avere una buona motivazione per volatilizzarsi dal pubblico, quindi si era semplicemente rimasti all'erta.
« Vediamoci faccia a faccia. Ci vediamo alla Tokyo Tower, prima piattaforma, che ne dici? Porta un amico, se ti va! » - Raul avrebbe cominciato ad illuminarsi, la sua immagine diventare sempre più tremolante. Scintille erano emanate dal suo corpo ed un suono sfrigolante riempiva nuovamente l'aria, per poi cominciare a scomporsi in vera e propria energia elettrica. Diventando un vero e proprio fulmine, avrebbe viaggiato come un poltergeist attraverso i vari pali della luce, fuggendo dal quel parco con estrema facilità, dirigendosi nella direzione della grande torre luminosa. La Tokyo Tower assomigliava vagamente ad una Torre Eiffel molto più illuminata, grande meta turistica ma anche luogo di lavoro per tantissimi giapponesi. Era a circa un isolato dallo Shiba Park e quindi la sua punta era ben visibile anche da lì. Darius avrebbe sentito un paio di minuti dopo dopo la sparizione del criminale un rumore di passi felpati nell'erba, notando Hamasaki avvicinarsi lentamente con aria seria. Non sembrava decisamente divertita o allegra della situazione. Non era veramente lontana, se era arrivata così tempestivamente sulla scena.
« Ugh...è proprio quel Joker? Avevo sentito fosse morto assieme alla serpe ma a quanto pare... » - Chiese la donna a Darius, sfiorandosi la fronte con le dita, citando un altro criminale ben conosciuto dall'albino nel frattempo. La donna sembrava stare bene, non avendo alcun segno di bruciatura o altri segni di scossa sul corpo. Sembrava però decisamente più preoccupata di prima, congiungendo le mani tra di loro per il nervoso.
« Wild. Finalmente la tua linea funziona. Sei in buone condizioni? Abbiamo visto qualcosa allontanarsi dal parco. Cosa è successo? Puoi raggiungerci per fare rapporto? » - Quasi immediatamente dopo, Darius avrebbe sentito un'ulteriore voce andargli nelle orecchie, con una qualità audio decisamente migliore di quella di prima. La voce di Kuroda stava già cercando di carpire le informazioni ottenute dal giovane in quegli istanti, nonostante sembrasse leggermente preoccupato. Toccava a Darius scegliere se passare le informazioni via radio e dirigersi direttamente alla torre, o fare rapporto ai due che lo aspettavano fuori dal parco. Era possibile infatti raggiungere l'edificio direttamente dal parco, superando il tempio e camminando per diversi minuti fino a lì. Se avesse scelto la seconda opzione, avrebbe trovato Kuroda e Endeavor all'interno di una volante della polizia appostata all'ingresso.CITAZIONENice catch. Puoi decidere come comportarti: andare direttamente alla torre parlando tramite radio, oppure fare prima rapporto ad Endeavor e Kuroda. La scelta è tua .. -
.Darius WildCITAZIONEDanni lievi torso-testa.
-
.
LICENZA DARIUS WILD
« Sicuro sicuro? Ho solo sfruttato le sue idee per i miei fini. » - Avrebbe detto con voce acuta facendo spallucce, come per evidenziare qualcosa di evidente. Il Raul controllato dal Joker ascoltò attentamente ed osservò con cura le reazioni di Darius, mentre rivelava pian piano le sue intenzioni. Era vero quel che stava dicendo o un'astuta bugia per manipolare anche lo studente nel fare ciò che voleva? Con calma e precisione, qualità che sono adatte ad un gentleman, fece una faccia quasi dispiaciuta nel tentativo di Darius nel voler lasciare andare il corpo del suo ex compagno. « Pff! Dopo aver faticato così tanto per ottenerlo non lo lascerò andare senza un po' di spettacolo. Arrivederci! » - Avrebbe annunciato, prima di sparire tra i lampioni e dirigersi verso la già nominata Tokyo Tower. Hamasaki si era avvicinata poco dopo, col viso preoccupato e le sue pensierose parole. Rimase ferma quando Darius le toccò la testa, ma da preoccupata la sua espressione divenne molto confusa e un po' imbarazzata. Non sembrava apprezzare particolarmente quel gesto e alcuni dei tentacoli sui suoi capelli si mossero quasi come animati da una volontà propria, spostando delicatamente la mano dal proprio capo. La donna avrebbe quindi osservato il ragazzo mentre parlava con il detective, con le braccia conserte ed il viso serio. I pensieri di quell'essere erano turbolenti come il mare che portava negli occhi e nel suo sangue, chiedendosi cosa passasse nella mente di quel ragazzo.
« Capisco...si tratta veramente del Joker come aveva suggerito Kimura. Speravo fossero solo supposizioni, ma se sta andando veramente alla Tokyo Tower non c'è tempo da perdere...manderò subito l'ordine di sgomberare l'area. » - Avrebbe cominciato Kuroda, mentre sembrava già armeggiare con qualcosa mentre teneva il collegamento aperto. Darius avrebbe sentito la sua voce dare ordini a destra e manca, mentre pronunciava quelle parole amare verso la donna mutata. Lei rimase con la sua espressione di ghiaccio di prima, guardando di lato come se non volesse incrociare il suo sguardo. Sembrò pensare molto a quel che Darius gli stava dicendo, restando in silenzio mentre l'albino continuava a parlare con il detective. Poco prima di scattare però, avrebbe alzato la voce solo per un istante, per impedire anche solo per un momento allo studente di partire per quella pericolosa avventura.
« Fai attenzione. Spero verrai a trovarmi in galera quando passerai per il tuo amico. Mi ricongiungerò a Kuroda. Buona fortuna, Darius. » - Avrebbe pronunciato quelle parole con il suo solito sorriso carefree, come se fosse assolutamente sicura che tutto ciò sarebbe stato una passeggiata per il suo temporaneo collega. Avrebbe agitato la gamba in cui era legato il trasmettitore, come se volesse dimostrare che non sarebbe scappata da nessuna parte. Darius scattò verso l'uscita del parco, mentre si assicurava di poter organizzare quell'ultimo scontro al meglio, con l'assistenza del detective.
« Va bene, Wild. Se vuole vederti da solo...credo che tu sia l'unico a poter salire. Mandami Hamasaki, non credo sarebbe molto utile in uno scontro diretto. Stiamo disponendo le nostre forze ed anche Endeavor è pronto ad intervenire. Per le comunicazioni cercheremo di restare più vicino possibile. » - Avrebbe terminato il detective, mentre Darius cominciava a scorrere per la città. Il parco era esteso e forse fu quello a prendere la maggior parte del viaggio, considerato che lo Shiba Park era spesso accompagnato da un giro alla Tokyo Tower per i turisti occidentali. Nonostante provenisse anche lui dagli Stati Uniti, in quell'occasione non era di certo una gita di piacere a spingerlo lì.
La base dell'imponente struttura simile ad una europea lo accolse dopo una decina di minuti, brillando di un forte e gradevole arancione. Sotto le gambe della torre c'era una grande struttura nera a forma di parallelepipedo, con grosse finestre e vetrine che accoglievano enormi negozi. Lì venivano venduti tantissimi gadget riguardanti la torre e la città intera, rendendolo uno dei punti più affascinanti da visitare della metropoli. In quel momento però non c'erano auto di civili parcheggiate, ma numerose volanti della polizia ed un'ambulanza che stava partendo di corsa dal parcheggio. Avvicinandosi Darius avrebbe notato che i muri del centro commerciale non erano neri solo per la vernice, ma anche per dei grossi segni di bruciatura che percorrevano l'intera struttura. Una gran folla di civili e poliziotti era di fronte a tutto ciò, molto probabilmente i negozianti che erano stati fatti evacuare. Sembravano stare abbastanza bene, ma a giudicare da cosa era appena partito da lì non tutti avevano avuto la stessa fortuna.
Darius avrebbe avuto il via libera da parte dei poliziotti per passare, forse a causa del suo aspetto curioso che lo rendeva immediatamente riconoscibile. Avrebbe dovuto camminare per le deserte vie dei negozi, dove i segni del passaggio di Raul erano evidenti. Come un incendio che rovinava tutto quello che toccava, il criminale aveva distrutto gran parte degli stand che affollavano i grandi corridoi, come se fosse un fulmine noncurante di ciò che gli uomini avevano costruito. Gli stivali di Darius sarebbero risuonati in quel silenzio, seguendo le evidenti indicazioni che portavano al centro di quel luogo. Lì un enorme ascensore in grado di portare una piccola folla era preceduto da numerosi separa fila neri ormai caduti per terra, mentre il portone trasparente era ancora chiuso nonostante il passaggio del criminale elettrico. Darius avrebbe dovuto premere un semplice tasto per aprire la sua via verso il Joker, entrando solitario in quel portale per un male che avrebbe voluto dimenticare. Premendo il tasto che indicava in inglese "1st Deck, Main Observatory", Darius sarebbe salito lentamente verso la sua destinazione. L'area si trovava a 150 metri dal suolo, offrendo già una vista di Tokyo splendida. Probabilmente salendo al secondo piano avrebbe visto ancora di più, ma non era importante in quel momento. Poco dopo, grazie all'efficienza giapponese, si sarebbe già trovato alla destinazione che gli apparteneva. Le porte si aprirono sul primo osservatorio, mentre una figura stava seduta su una trionfale sedia con un ghigno sul volto...
« Salve! Vi sono mancato? » - Una voce nasale e profonda, con la gola che quasi grattava sul palato per ogni sillaba. Un uomo dal viso così bianco che non era possibile capire se si fosse truccato o avesse l'aspetto di un cadavere esangue. Un sorriso accompagnato da quello che sembrava uno sbiadito rossetto, i capelli ben pettinati ma unti e viscidi dal colore verdastro che sembravano reduci di una fusione tra tinta e candeggina. Le gambe accavallate dell'uomo erano coperte da un elegantissimo completo che tanto contrastava con la sua figura orrenda e rovinata. La testa poggiava sulla mano, come se in quel momento il Joker fosse il re di Tokyo. Il criminale che tanto aveva terrorizzato Tokyo negli anni precedenti era tornato dopo la sua improvvisa sparizione, più composto ed aggraziato dell'ultima volta che era stato visto. Era sopra una sedia dall'aspetto elegante e vintage, decisamente estranea a tutte le poltroncine che erano disposte per la piattaforma, dalla parte opposta della sala proprio davanti alla grande finestra che donava quella splendida vista.
« Darius-kun! Onestamente pensavo non ti avrei mai più visto. Mi sarebbe piaciuto essere un pochino più presente nelle vostre vite, ma sai come va la vita. Ma bando alle ciance! » - Si sarebbe alzato improvvisamente, allargando le braccia come se volesse abbracciarlo da lontano. Guardandosi attorno, Darius avrebbe notato un'ulteriore figura seduta a diversi metri da lui. Un Raul apparentemente addormentato era crollato su una poltroncina, come se avesse usato troppo le proprie energie e fosse semplicemente caduto tra le braccia di Morfeo.
« Immagino avrai molte domande, ora che siamo qui. Oppure vuoi solo mettere la parola fine a questo scherzo durato troppo a lungo? Spara pure, in entrambi i sensi. » - Avrebbe terminato, con un sorrisetto così puro ed innocente e simile a quello che aveva fatto fare a Raul prima.CITAZIONEPuoi naturalmente chiedere info ai poliziotti/Kuroda prima di entrare, ti risponderò nel prossimo post . Decidi cosa vuoi fare con il Joker, a te la scelta!. -
.Darius WildCITAZIONEDanni lievi torso-testa.
-
.
LICENZA DARIUS WILD
Salutata la Mutant acquatica, che aveva ricambiato quelle parole con una risatina sotto i baffi, Darius era partito in direzione della Tokyo Tower tra mille pensieri. Il ragazzo era ormai abituato a queste situazioni di crisi, quindi non era tipo da manifestare le proprie preoccupazioni agli altri, tanto da suggerire a Kuroda delle indicazioni che egli stesso sembrava aver dimenticato nella foga. Dopo una decina di secondi di silenzio, come se la ricetrasmittente stesse caricando i pensieri ed i ragionamenti del detective, la voce gracchiante dell'uomo sarebbe arrivata alle sue orecchie.
« Ho qui il file del Joker. Non si conoscono i dettagli della sua Unicità, ma si tratta di un tipo di controllo mentale in grado di portare la morte di chi ascolta quei comandi. C'è comunque qualcosa di strano. Tutti i Quirk mentali di questo mondo sono temporanei, hanno un meccanismo per attivarli così come toglierli. Raul è stato comandato per tutto questo tempo? » - Avrebbe spiegato Kuroda al ragazzo, interrogandosi sulla natura di quella Unicità, mentre già arrivava di fronte al centro commerciale. L'uomo avrebbe fatto qualche secondo di pausa, mentre Darius osservava le innocenti vittime essere portate via dall'ambulanza. Forse sarebbe finita come quel motociclista che era rimasto in coma per anni, che aveva fatto tanto scandalo anni prima e di cui veniva incolpata ingiustamente un'altra persona, cosa non ancora nota a tutte le autorità. Forse sarebbe finita peggio ed il criminale avrebbe pagato per quello che aveva fatto con il corpo di qualcuno di mentalmente instabile. « Terrò il canale aperto. Se le comunicazioni si interromperanno per troppo tempo, manderò Endeavor. Assicurati di neutralizzare Thunderstorm, per evitare altre vittime. » - Sarebbero state quelle le ultime parole di Kuroda, poco prima che Darius salisse in ascensore per affrontare il suo destino.
« Uh? Ma come... » - Le labbra screpolate ed orribilmente mutilate dell'uomo avrebbero cominciato a tremolare, come un bambino che sta per piangere perché non ha ottenuto ciò che vuole. Una bomba inesplosa di lacrime, ma che erano solo una provocazione al ragazzo. Sembrava particolarmente bravo e felice di poter recitare nuovamente sul palco del crimine, dopo così tanto tempo che non appariva per la gioia di molti. Il suo essere misterioso e la totale mancanza di motivi erano il motivo principale per il quale era considerato una spina nel fianco delle autorità. Chi mai avrebbe potuto restare tranquillo con una persona malata di mente che andava in giro a far esplodere edifici ed oggetti senza una logica particolare? Darius non era sicuramente una di quelle persone che voleva ascoltare i monologhi impazziti di criminali fin troppo malati di protagonismo, voleva passare subito all'azione per non trattenersi troppo coi due. Il ragionamento dell'albino fu parzialmente corretto, perché prendendo Raul questo era solo parzialmente cosciente. Cerco leggermente di dimenarsi ma con pochissima forza in corpo, mentre Joker guardava la scena serio. Non sembrava intenzionato a bloccare quell'azione eroica da parte di Darius e lasciò andare Raul in stato di incoscienza. L'ascensore scese piano piano verso il piano terra, portando con sé il criminale elettrico. Quella tempesta chiusa in un ascensore lasciò i due faccia a faccia, chiudendoli dentro quella grande sala turistica.
« Beh, tutto sommato era abbastanza inutile, quindi grazie. » - Avrebbe annunciato il clown ormai in piedi. Il suo completo elegante di colore violaceo era in armonia con la camicia dello stesso colore ma in netto contrasto con il suo viso rovinato e con i segni del tempo che non venivano nascosti dal trucco bianco. A rendere ancora più strano quell'abbinamento era la grossa arma da fuoco che aveva tra le mani, così imponente rispetto al suo fisico rinsecchito. Un'ulteriore sorriso, questa volta più diabolico ed orrendo del precedente. « Vogliamo passare subito all'azione, quindi. Beh, prima del gran finale non mi dispiacerebbe provare uno di questi! Schiva, se ci tieni a rimanere vivo! » - L'uomo da calmo e quasi posato si mosse d'improvviso come se avesse ritrovato le energie nel proprio corpo. Avrebbe appoggiato quello che sembrava un lanciarazzi in miniatura sulla spalla, per poi mirare dentro al mirino mirando direttamente su Darius. Il ragazzo avrebbe visto una grande quantità di razzetti e fumo che si propagavano dalla canna, formando quasi una ragnatela con le loro traiettorie ballerine, con il rinculo che spostava leggermente all'indietro Joker. Non erano veloci tanto quanto razzi veri, ma i sette proiettili di colore nero (con una simpatica faccina disegnata sopra) sembravano tutti puntare verso il suo corpo per esplodergli addosso.. -
.Darius WildCITAZIONEDanni lievi torso-testa.
-
.
LICENZA DARIUS WILD
« Negativo. I contatti diretti con quel clown sono stati tutti brevissimi e i pochi che lo hanno incontrato sono ancora in riabilitazione. » - Furono quelle le ultime parole pronunciate dall'uomo, prima del viaggio già narrato in precedenza verso quell'arena predisposta dal Joker. Era avvenuto tutto così in fretta, ma allo stesso tempo sotto lo sguardo attento del criminale. Perché stava lasciando il giovane salvare il proprio compagno, ormai fuorigioco e privo di coscienza? Era l'occasione perfetta per colpirlo, ma sembrava quasi compiaciuto degli avvenimenti e delle azioni dell'albino. Era pur vero che da un folle senza un motivo apparente per agire non ci si poteva aspettare molto, come se fosse un personaggio scritto male di un libro. Darius comunicò saggiamente al detective lo spostamento del corpo svenuto di Raul, ricevendo una risposta poco dopo.
« Capisco, manderò Endeavor a-» - La voce di Kuroda sarebbe stata coperta da quella del Joker, oltre che dal rumore assordante dei piccoli missili che partivano all'inseguimento di Raul. Il criminale aveva già dimostrato qualche anno prima di essere in possesso di questi reperti bellici riadattati alla sua persona, una tecnologia che lasciava esterrefatte le autorità ed ogni eroe che lo aveva affrontato brevemente. Il criminale vestito elegantemente era come un burattino di legno con i suoi movimenti così plateali e leggeri, sembrando una scoordinata bambola che portava oggetti fin troppo grandi per il proprio fisico esile. Dentro quella stanza vuota che un tempo accoglieva i sorrisi dei turisti, ora solo una violenza presa come uno scherzo poteva rendere felice qualcuno. In quel momento forse il clown prendeva tutta la faccenda come uno spasso, come se quella fosse l'ultima volta che andava in un parco giochi. Darius non poteva saperlo, ma dietro quella voglia di ucciderlo c'erano delle ossa vecchie e pronte a sbriciolarsi, che non avevano più motivo di restare lì. L'albino pensò in un instante di proteggere la vita di quella persona che non centrava nulla in quella faccenda orrenda, rendendosi scudo dell'ascensore che portava con sé Raul. Gli occhi allucinati del suo avversario lo videro diventare un essere di pure scaglie, che volevano proteggere quasi istintivamente il corpo del loro utilizzatore. I razzi impattarono tutti su Darius, l'eroe che si stava mettendo tutto sé stesso per mettere fine a quella storia. Il corpo del ragazzo e la sua tuta erano in grado di sostenere una simile raffica di colpi? Lo avrebbe scoperto qualche istante dopo, sentendo un fortissimo impatto sulla pelle che veniva alleviato dalla sua pelle dura e ricoperta di scaglie. Il primo colpo arrivò, facendo arretrare il giovane di qualche passo, facendolo avvicinare all'ascensore. Forse era la sua volontà di portare a termine quel compito o era il semplice effetto del suo Quirk, ma ogni razzetto che gli colpiva le spalle e le braccia sembrava scalfirlo sempre meno. Forse l'adrenalina avrebbe diminuito il terribile dolore, scottante come se stesse ricevendo un getto di fiamme sugli arti. Le scaglie saltarono come se fossero parte di un'armatura, mentre quattro razzi le colpivano senza pietà ed i pezzi esplosi si conficcavano nella sua pelle. Darius si doveva ritenere molto fortunato ad esser nato con un'Unicità del genere che gli permetteva di muovere ancora le braccia, seppur a fatica. Il Joker lo guardò con gli occhi spalancati e con un'espressione un po' disgustata: anche se aveva resistito ai colpi, lo spettacolo di un paio di braccia che erano state tempestate da colpi del genere non doveva essere molto piacevole. Il giovane poteva muoverle a fatica, ma disattivare il suo Quirk avrebbe portato a danni seri a causa delle schegge conficcate lungo tutta la loro lunghezza.
« Mi chiedo se sia servito a qualcosa tutto ciò. » - Il criminale alzò lo sguardo mentre gli parlava con voce profonda e seria, mentre osservava la campanella antincendio suonare all'impazzata, scatenata da altri due razzi finiti addosso pareti. L'acqua tiepida bagnò il corpo di entrambi, forse offrendo un po' di sollievo a Darius. Era rimasto lì come uno scudo per un altro criminale, non essendo neanche sicuro che l'ascensore fosse arrivato al piano terra in tempo. Con tutto il dolore in corpo che poteva avere, forse non impuntandosi nel salvare il suo ex-compagno non si sarebbe ridotto in quella condizione. Il ragazzo avrebbe sentito il rumore dell'arma cadere a terra, come se il Joker l'avesse abbandonata come un giocattolo inutile. Avrebbe cominciato a muoversi lentamente verso di lui, come se fosse un amichevole parente che voleva consolarlo. Si sarebbe fermato ad appena un metro, piegando la testa di lato e parlando con voce ammaliante.
« Dai, Darius. So che sei intelligente. Credi davvero che avrebbero messo Endeavor sulle tracce di un serial killer da due soldi senza una ragione precisa? » - Stava quasi ridendo mentre pronunciava quelle parole pronte ad inserire il dubbio nella sua mente come un parassita. « Magari...magari qualcuno della tua scuola non vuole sentire più parlare di Raul. Ma se me lo lasci, potrei ancora salvarlo. Posso rimuovere gli effetti della mia Unicità, anche se è un progetto a lungo termine. Ma potrei decidere di fare un'eccezione per te, Darius-kun. » - Avrebbe proposto maleficamente a bassa voce, mentre l'allarme risuonava nelle loro orecchie.CITAZIONEDarius: Danni Medio-Gravi alle braccia, Danni lievi torso-testa.. -
.Darius WildCITAZIONEDanni lievi torso-testa, Danni Medio-Gravi alle braccia-->.
-
.SPOILER (clicca per visualizzare)Hai fatto davvero un bel post prima, congrats --
Reagisci come preferisci a quello che sta succedendo, siamo agli sgoccioli .
Edited by Dëlin - 6/5/2020, 21:38. -
.Darius WildCITAZIONEDanni lievi torso-testa, Danni Medi alle braccia.
-
.
LICENZA DARIUS WILD
La pioggia artificiale che cadeva sulla sua pelle mutata e scura, una sensazione piacevole forse donata da una crudele natura che le aveva donato quell'aspetto. L'allarme che risuonava in orecchie nascoste dai tentacoli, una sensazione spiacevole che non poteva in alcun modo fermare. La pelle dell'uomo che veniva stretta come un guanto di lattice attorno a quel tentacolo che sembrava solo il cappio per un condannato a morte in quel momento. Il pensiero che alla fine, quello che stava facendo era totalmente ingiusto e soprattutto stupido. Lei era una donna qualsiasi, la cui unica qualità era essere sfuggente come un'anguilla. Essere un'ombra e sorridere in modo finto ad innumerevoli persone, credendosi più furbe di loro. In anni di quella che Hamasaki piaceva nominare come la sua "carriera", non aveva mai trovato qualcuno in grado di metterla dietro le sbarre. C'era andata molto vicina innumerevoli volte, riuscendo però sempre a trovare un luogo dove nascondersi, dove perdersi nella sua mediocrità e non venire più particolarmente ricercata. Poteva un essere del genere vivere felice? Poteva magari anche lei trovare un qualche scopo che non riguardasse essere estremamente egoisti come faceva sempre? Darsi quell'aria di disinteressata l'aiutava a non legarsi troppo alle persone che incontrava e che spesso finivano per tradirla o venderla al miglior offerente. Se i polpi sono uno degli animali più adattabili ed intelligenti del mare, forse lei aveva ereditato quella capacità. Si era adattata, forse cercando una qualche scusa nel poter cambiare solo un pochino. Aveva passato diverse settimane in una cella che le sembrava così piccola, che le tagliava l'aria. Si era macchiata di numerosi crimini, ma non aveva mai ucciso nessuno o fatto qualcosa che andasse contro la propria sottile morale. Le bastava avere la coscienza pulita a fine giornata per andare avanti, si ripeteva per anni. Chissà quante volte aveva aiutato criminali dai desideri così macabri, chissà quante tombe di pietra gravavano sulle sue spalle.
Per questo aveva accettato di collaborare con la polizia e con i loro giochetti. Odiava gli sbirri, odiava con tutte le proprie forze le persone che le avevano portato via. Quel detective però...le sembrava diverso, come se fosse più vicino alla sua natura orrenda ed oscura che ad un lucente paladino della giustizia. Il suo sorriso le metteva una profonda inquietudine, che aveva nascosto dietro la sua solita maschera. Lei ci vedeva solitamente giusto con le persone, quindi si chiedeva che ci facesse un individuo del genere tra le loro fila. Aveva ignorato la faccenda, accettando però di collaborare con l'altro detective per chissà quale motivo. Forse era stata la possibilità di arrestare il Joker, o proprio liberarsi di quella feccia? O forse nel suo cuore era nato un muscolo nuovo che batteva di giustizia? Probabilmente niente del genere, era solo ciò che le andava di fare. Darius l'aveva colpita abbastanza, se doveva essere sincera. Si era fatta raccontare tutta quella storia di quel ragazzo elettrico che se ne andava in giro a mietere vittime, chiedendo curiosa a Kuroda quanto ci mettessero le forze dell'ordine a piantargli una pallottola in mezzo agli occhi. Era quello il modo migliore per risolvere una faccenda del genere, no? Ma a quanto pare gli eroi non agivano così, la polizia nemmeno e nessuno in quel mondo così sporco di crimine si sognava di dare fastidio ad un individuo del genere. Era un ex-studente della Yuuei, quindi bisognava mettere a tacere una cosa del genere nel modo più veloce e silenzioso possibile. Chissà se quelle parole avevano il significato che pensava. Mentre il collare alla sua caviglia mandava intense vibrazioni e suonava come non mai, tentava di mantenere la concentrazione per mettere fine a quella vita. Sarebbe stata la prima che avrebbe tolto con le sue mani. Per chi lo stava facendo, per quale motivo? Era la rabbia nel vedere un innocente venire sfruttato fino al midollo, fino a quando non era stato completamente consumato da quello schifo che chiamavano Quirk? Era per difendere Darius, che era così gentile nonostante si conoscessero appena? Non aveva risposto a quella domanda, non voleva dire il motivo per cui era lì. Aveva ignorato gli ordini di Kuroda e si era fiondata nella Tokyo Tower, seguendo il suo istinto. Aveva trovato al piano terra quel tizio elettrico svenuto, alla sua mercé. Pure lì era stata tentata di fare ciò che doveva fare. Ma le parole così amare dell'albino, dette prima nel parco...l'avevano colpita troppo, l'avevano resa una sciocca che ignorava i comandi. Era salita trovando quella scena, con un Darius dalle braccia maciullate da un'esplosione che aveva sentito poco prima.
« Tu...idiota, con quelle braccia... » - Il viso così sereno di Tooru si incrinò di dolore, di rabbia, generando espressioni sul suo viso che di solito era un dipinto di tranquillità. Perché non poteva lasciarla lì a fare quello che si era prefissata di fare? Perché sentiva le mani che erano in uno stato pietoso provare a distoglierla da quell'intento? Sentiva quel tocco pietoso su quella parte di sé, mentre come un disperato cercava di spezzare il legame tra lei ed il criminale inutilmente. Qual era il motivo di parlarle così, come se lei fosse meglio di quell'uomo che stava strozzando. Strinse i denti. Non voleva lasciare la presa. Ma sapeva che stava facendo qualcosa di sbagliato, che non era giusto fargliela passare liscia così. La morte...la morte era probabilmente un lusso che non voleva dare nemmeno lei a quell'uomo. Per una delle prime volte nella sua vita, Hamasaki provò una profonda irritazione verso l'albino ed i suoi discorsi da eroe. Era solo logica, in fondo. Ma non lo avrebbe lasciato andare perché glie l'aveva detto lui, ma solo perché avrebbe goduto della sofferenza dell'uomo a stare in un teatro senza alcun palco. La pistola venne calciata via, in concomitanza con un altro gesto.
« Accidenti! Va bene, ma stai fermo! » - Avrebbe esclamato arrabbiata, lasciando andare il Joker. Quest'ultimo cominciò a tossire con forza con il viso rivolto verso il pavimento, un segno nero attorno al suo collo che si teneva con le fragili dita. In quel momento, senza trucco e solo con la sua patetica personalità teatrale, sembrava solo un anziano molto cattivo e pericoloso. Le sue ossa fragili a malapena reggevano il suo peso da bagnato, mentre Tooru lo squadrava pronta ad agire alla prima mossa. Guardò pure Darius con i suoi occhi color mare, prima di appoggiare una mano sull'orecchio, parlando con una vocina elettronica che Darius avrebbe sentito appena. « Sì, qui Hamasaki...no, lo so che non dovevo entrare, ma era un'emergenza. Mandate un'ambulanza per Wild, che si è sfracellato le braccia. Mandate anche una squadra o qualcosa del genere, abbiamo immobilizzato Thunderstorm nell'ascensore ed il Joker. Passo.» - La donna fece qualche passo nel pavimento in cui acqua e sangue si mischiavano, con la pelle scura ancora più lucida in quell'ambiente così umido come i suoi passi. Prese Darius per le spalle, tentando di farlo mettere seduto accanto all'ascensore cercando di non toccare le ferite agli arti. Il Joker sembrava essere svenuto con il viso rivolto al terreno, mentre Hamasaki si mise tra lui e Darius per controllarli entrambi. « Sono venuta qui perché non mi fidavo a lasciarti da solo. Ho fatto bene ad intervenire, anche se mi peserà un po' sulla fedina penale. » - Sembrò rivolgere all'albino un'espressione quasi scocciata, come se fosse quasi pentita di quello che stava facendo. Continuò a parlare poco dopo, prima di puntare lo sguardo verso l'ascensore. « Il tuo amico sta bene, cerca...cerca di stare fermo ed aspetta l'ambulanza. » - La donna avrebbe terminato così di parlare, forse aspettandosi qualche parola da Darius in quei pochi minuti in cui erano quasi da soli. Sarebbe infatti passato poco tempo prima che l'ascensore si aprisse di nuovo al mondo esterno, con una squadra di poliziotti ed Endeavor stesso ad accompagnarli a fiamme spente, assieme ad un paio di paramedici. I primi si mossero velocemente verso il Joker, che si fece ammanettare dagli agenti di polizia essendo quasi un cadavere in quel momento. Forse stupendo Darius un paio di strette manette si sarebbero legate anche attorno ai polsi scuri e mutati di Hamasaki, che accettò senza problemi di essere "catturata" da loro, rivolgendo un occhiolino all'aspirante eroe come se preferisse aggiungere altro.
« WILD! » - Avrebbe tuonato Endeavor appena entrato, vedendolo in quelle condizioni pietose. Più che essere preoccupato o spaventato, chiamò il suo nome come se fosse pronto ad ucciderlo con le sue mani. Camminando in modo pesante verso di lui con i paramedici lo avrebbe fulminato con lo sguardo, che tradiva però una specie di irritazione che si avvicinava minimamente ad un sentimento di preoccupazione da parte sua. I suoi baffi di fuoco sembravano ancora più intensi in quel momento, visto che il sistema antincendio era stato spento poco prima. « E' possibile che ti devi autodistruggere ogni volta che devi arrestare qualcuno? Finirai per farti ammazzare un giorno! » - Dopo quella sfuriata che sembrava più simile a quella di un padre che di un superiore, i paramedici avrebbero superato la figura di Endeavor un po' infastiditi, ma mettendo Darius su quella che era una barella per portarlo velocemente in ospedale. Forse poteva camminare ancora, ma non avrebbero accettato un "posso farcela" come risposta. Scendendo tutti assieme nell'ascensore, Darius sarebbe stato trasportato velocemente fino all'esterno dove un'ambulanza lo aspettava per portarlo in fretta e furia all'ospedale. Non avrebbe visto traccia di Raul, forse già portato nel luogo dove doveva stare. Darius sarebbe stato portato in uno degli ospedali maggiori di Tokyo, nell'area di Tsukiji, dove sarebbe stato ricoverato per un paio di giorni per le brutte ferite alle braccia. Avrebbe dovuto passare diverse ore a rimuovere schegge conficcate all'interno del proprio braccio, con tutti i problemi causati dalla risposta del suo Quirk alle lesioni. Fortunatamente per lui i tendini ed i muscoli erano stati protetti dalla sua stessa Unicità ed avrebbe potuto riprendere in pieno l'attività di eroe dopo un breve periodo di riposo e con l'aiuto di Unicità di cura all'interno dell'ospedale. Avrebbe alloggiato da solo in una luminosa stanza dotata di un lettino ed un divanetto per gli ospiti (oltre che un tavolo sul fondo della stanza), senza però che nessuno arrivasse. Il dolore era lieve a causa degli antidolorifici, ma aveva gli avambracci completamente fasciati a causa delle ustioni. Due giorni dopo l'operazione, la mattina presto lo studente avrebbe ricevuto una visita inaspettata.
« E' permesso? » - La figura pallida di Kuroda si sarebbe affacciata dalla porta, sfoggiando un sorriso tranquillo come non lo aveva mai visto prima. Certo era che le situazioni precedenti erano molto peggiori di quella attuale, quindi forse quello era solo il suo viso normale. Era vestito con un cappotto pesante e sembrava tenere tra le mani una lettera dalla carta bianca. « Come stai? Endeavor si scusa, ma non è potuto venire. Stiamo terminando le indagini e c'è molto da mettere in ordine. » - L'uomo si sarebbe seduto sul divanetto a poca distanza da Darius, ascoltando la sua risposta per poi riprendere a parlare. « Volevo solo dirti un paio di cose. La prima è che Raul è stato trasportato in una clinica psichiatrica, per nostra sfortuna. La sua mente sembra essere molto annebbiata e non sembra ragionare lucidamente. Joker verrà trasportato in un istituto di massima sicurezza a breve, ma vedremo se potrà fare qualcosa per il tuo compagno. Avrebbe lasciato a Darius il tempo di metabolizzare, prima di riprendere il discorso. » - Avrebbe pronunciato cupo, mentre abbassava lo sguardo. Sembrava sinceramente deluso da ciò che era accaduto e da come era terminata quella storia, forse avendo sperato di poter salvare il ragazzo.
« L'altra è che mi hanno chiesto di consegnarti questa. Auguri! » - L'uomo avrebbe messo in mano a Darius la lettera, che era piena e spessa come se fosse impaziente di essere aperta. All'interno c'erano numerosissimi documenti che forse avrebbe potuto leggere dopo, ma a quasi volare fuori dalla carta c'era qualcosa avvolto in plastica trasparente. Una tessera di colore rosso che portava la sua foto ed il suo nome, assieme a "NATIONAL HERO LICENSE". Ce l'aveva finalmente fatta. Era diventato anche lui, dopo anni di difficoltà ed ostacoli, un Pro-Hero a tutti gli effetti. Avrebbe presto salutato i banchi di scuola ed i vecchi compagni, per poter finalmente lavorare per conto suo o come sidekick. Considerati i suoi meriti, non avrebbe fatto fatica a trovare lavoro e molto probabilmente il futuro era radioso sul ragazzo dai capelli bianchi.
©ART | ©CODECITAZIONE*gigantesca GIF di "Congratulazioni!" da Evangelion*
Abbiamo finito! Complimenti per essere il primo utente del GDR a completare l'esame per la licenza permanente, che ottieni a pieni voti, oltre che il primo PG studente a diventare Pro-Hero . Spero che a questo punto tu abbia letto il regolamento e sappia cosa comporti tutto ciò, ma lasceremo le formalità ad un altro momento.
Puoi fare un ultimo post dove puoi parlare con Tooru di quello che è appena successo, oltre che con Kuroda per tutto quello che Darius vuole sapere dopo, ti risponderò in caso ma puoi già chiedere le modifiche dopo il tuo post. Ti allego sotto spoiler la tua scintillante licenza permanente!SPOILER (clicca per visualizzare). -
.Darius WildCITAZIONETenkius per la bellissima giocata Delin *lancia dolci verso di lui per festeggiare*.