Licenza Darius Wild

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    Narrato-Pensato-Parlato


    Si ritrovò a ringraziare mentalmente lo scienziato che aveva realizzato quel paio di guanti, che nonostante tutto gli avevano permesso di mettere in atto quel suo piano rischioso e non erano scoppiati via per aver afferrato il braccio di Raul prima che la sua lama elettrificata si abbattesse su di lui. Digrignò i denti sentendo il formicolio partire dalle mani e allungarsi lungo le braccia per via dell'elettricità, ma alla fine era riuscito a resistere nuovamente ad un assalto potenzialmente letale dell'ex studente e si era riuscito a ritagliare una finestra temporale abbastanza ampia da poter contro attaccare e poteris mandare così in una situazione di vantaggio. Ma preso forse dalla foga del momento, dalla rabbia per le parole senza senso dell'altro, lo andò a colpire in maniera diretta, fronte contro fronte, senza applicare il giusto livello di "protezione" mentre lanciava quel colpo, ritrovandosi a socchiudere gli occhi e gemere per il contraccolpo della testa, perdendo per pochi istanti la percezione di quanto aveva attorno a se. Solo il gemito di dolore dell'altro gli fece riaprire gli occhi, ritrovandosi faccia a faccia con l'altro, entrambi con un ginocchio a terra avvinghiati in quello che poteva ricordare un incrocio tra la lotta di strada tra due praticanti di arti marziali, similmente a quelli presenti in tante vecchie pellicole del genere. Shit...Ha la testa dura... Pensò mentre stoicamente i due cercavano di mantenere una posa in equilibrio su un ginocchio per evitare di dare un vantaggio all'altro e nuovamente il più veloce ad agire e cambiare repentinamente scenario fu il ragazzo dai poteri elettrici, che lo colpì in pieno petto con un calcio, facendo in modo che i due si allontanassero in maniera speculare in due versi opposti e costringendo l'albino ad affondare le mani libere nel terreno per rallentare il suo moto forzato. Le dita protette dalle lamine metalliche affondarono nel terriccio del vialetto dove si erano trovati, creando dieci piccoli solchi profondi non più di un paio di centimetri e sollevando una leggera nuvoletta di polvere che si ritrovò a sorpassare il corpo dell'albino per poi depositarsi nuovamente al suolo mentre sollevava lentamente il capo facendo risalire le iridi violacee lungo tutto il corpo dell'altro fino a piantarle sul viso di lui mentre questo parlava. Ma di cosa diavolo sta parlando?? Inarcò un sopracciglio a tutto quel discorso dell'altro che non stava avendo senso per lui, costringendolo ad inclinare anche leggermente il capo da un lato, imitando gli animali quando provano a capire quello che hanno di fronte Potrebbe aver avuto un crollo mentale dopo lo scontro con il Joker...Ma quella gente che non esiste...Forse davvero qualcuno ne ha approfittato per fargli il lavaggio del cervello e renderlo una specie di burattino Cercò di analizzare il quanto più velocemente possibile il discorso dell'altro per provare a trovare un punto su cui poter controbattere e tenerlo impegnato con qualche argomento che potesse rendergli più chiara la situazione, quando una voce decisamente troppo improvvisa e troppo forte nell'orecchio lo costrinse a mugugnare di fastidio e fargli scuotere il capo un paio di volte come a volerla allontanare Ugh...argh...Ao... Aprì e chiuse la bocca un paio di volte forzando il movimento sulla mascella per cercare di dare un attimo di sollievo ad orecchie e timpani, mentre la voce ancora rimbombava nella sua testa andando ad amplificare la sensazione di fastidio nata dopo la testa Che tempismo perfetto... Sollevò la mano per portarla in corrispondenza dell'orecchio con la trasmittente, simulando il gesto di massaggiarsi la tempia e la fronte come aveva fatto Raul poco prima in modo da cercare di non fargli capire che stesse contattando qualcuno Non metto in dubbio che le persone che tu abbia attaccato avessero infranto la legge, ma non spettava a te giudicarli, Raul. Gli rispose tenendo il dito premuto sul pulsante della trasmittente per passare il messaggio anche alla mutant che gentilmente gli aveva fatto aumentare l'emicrania pochi attimi prima Il tuo compito è assicurare quel tipo di persone alla polizia e aspettare che la giustizia faccia il suo corso e se questo non ti va bene, allora non farai altro che abbassarti al loro livello e diventeresti un criminale anche tu La mano avvolta dal guanto metallico che non era impegnata si sarebbe mossa per andare all'altezza del petto per indicarsi Io sono qui per aiutarti, arrenditi e vieni con me dove potranno aiutarti a non vedere più gente che non esiste e con la quali parli. Non devi fidarti di loro, ma di me e di tutti quelli che ti sono rimasti a scuola e a casa e che non aspettano altro che tu ritorni da loro Fece una piccola pausa sospirando e scosse il capo un paio di volte Loro sono innocenti e non meritano di sparire...Non meritano di essere uccisi da te...E spero che tu non stia parlando sul serio ma che ci sia qualcuno di queste persone che non esistono a ficcarti nella testa questa marea di stronzate, o dovrò davvero impedirti di fare del male ad altre persone. Cercò di connettere il proprio sguardo a quello dell'altro mentre avanzava di un passo verso di lui Perchè sono ancora lontano dall'essere sconfitto da te e non esiterò ad usare tutto me stesso per impedirti di fare cose di cui poi sicuramente ti pentiresti. Inspirò dal naso con forza Chiaro? Un ultimo e secco messaggio, sia per Raul, sia per Hamaski, con la quale interruppe finalmente il collegamento togliendo la mano dalla trasmittente e portandola lungo il fianco. Non si mosse per attaccare, la sua insegnante alla Yueei gli aveva insegnato come usare la forza dell'avversario contro di se in combattimento, a come difendersi e controattaccare, in maniera del tutto parallela alle capacità della sua Unicità, per questo nonostante la posa calma ogni muscolo del suo corpo era in tensione e pronto a scattare nel mentre attendeva qualche genere di reazione da parte del giovane. Toruu-san deve trovarsi in una posizione intermedia tra me e il tenente Kuroda...Proprio come durante il corteo...Le cose potrebbero essere collegate...Forse è Raul o c'è qualcuno qui che ci osserva... E con quel pensiero nella testa, andò a storcere il naso per qualche attimo e si costrinse a compiere un veloce sopralluogo visivo sul circondario attorno a se per provare a scorgere qualcosa fuori dal normale intorno a loro.

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    • Tecniche
    NOME TECNICA: No-Conductor Lv4
    DESCRIZIONE: Le cellule del corpo di Darius, dopo aver registrato un attacco di tipo elettrico, vanno a produrre il PE, il polietilene, che è un polimero termoplastico in grado di impedire agli elettroni di muoversi e quindi di permettere il passaggio dell'energia elettrica da un punto all'altro. La pelle assume una colorazione bianca, completamente, inoltre il calore del proprio corpo gli permette di continuare a muoversi e di non rimanere bloccato sul posto come succederebbe con del normale polietilene. Diminuzione dei danni elettrici subiti (medio---->lieve; medio-gravi--->medi; gravi--->medio-gravi)
    DANNO: -
    COSTO (in Energia): 45 (+10 mantenimento)
    ---
    • Equipaggiamento
    ► Costume: Adaptation Suit
    ► Effetto: Resistenza danni lievi - Resistenza danni medi - Resistenza elementale lieve

    ► Equipaggiamento 1: Adaptive Gaunlets.
    ► Effetto:Quirk +30 (+50 quando si usa Counter Mirror)
    ► Peso: [2]


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    Darius recuperò la sua compostezza circa allo stesso ritmo di Raul, che gli aveva fatto quel discorso così altisonante e folle, tanto che pure l'albino aveva pensato che fosse completamente uscito di testa. Nonostante l'ostilità ricevuta, l'aspirante eroe aveva deciso di prenderlo con le parole. Era utile un'azione del genere quando il suo avversario aveva dimostrato di non essere in pieno delle sue facoltà mentali.
    « Capito. Cercherò di aiutarti a catturarlo, tienilo occupato. » - Cominciando a parlare, Darius avrebbe sentito un verso di sorpresa da parte di Hamasaki, come se anche lei si stesse chiedendo cosa diavolo le stesse dicendo. Avrebbe ascoltato in silenzio l'intero discorso rivolto al suo ormai nemico, il quale sembrava impaziente di sentire cosa avesse da dire. Alla fine la donna avrebbe proposto di aiutarlo, rispondendo con quelle poche parole e chiudendo la linea. Non sembrava in grado di poter segnalare la propria posizione e non sembrava tenere molto ad affrontare Raul a viso aperto.
    « Ma se non siamo noi a giudicarli, chi lo farà? Continueranno a fare del male e... » - Raul sembrava essere tornato al suo stato mentale confuso ancora una volta, come se fosse una bambolina facilmente manipolabile. Sembrava quasi tremare, esitare alle parole così dirette da parte sua, come se fossero ognuno un colpo più forte ricevuto al petto. Come aveva anche annunciato Darius, era quasi impossibile per lui essere ferito in maniera tale da costringerlo a fermarsi. Nonostante Raul fosse un generatore esauribile di energia elettrica, l'albino era allo stesso tempo un isolante quasi perfetto. Sembrava ancora intenzionato a lottare, visto che continuare a brillare con sempre più intensità, illuminando la notte. Ma le ultime parole, sull'avere la propria mente controllata, sembrarono incrinare la sua già fragile mentalità.
    « No...io sono...me stesso. Lui... » - La voce di Raul cambiò a metà frase, poco dopo che cominciasse a barcollare e a tenersi il viso con le mani. Non era la voce di qualcun altro, ma il tono era così aggressivo e diverso che sembrava più qualcuno che provava ad imitare la sua voce. Il suo viso era deformato dai denti digrignanti, da un espressione che non sembrava appartenere alla sua persona. « ...Raul è sé stesso, che domande sono?! Sempre a ficcare il naso, peggio dei formichieri! » - Una risata feroce pervaso il corpo del ragazzo, come se fosse un ladro che ha appena portato a compimento il suo piano malvagio. Il ragazzo rialzò il viso, muovendosi meccanicamente come un vero e proprio burattino. Sembrava quasi provare alcuni movimenti, come se stesse cercando di abituarsi ad un corpo nuovo. « Non pensavo che questo meccanismo sarebbe stato attivato così facilmente...deve essere il tempo passato dall'ultima applicazione. Darius, giusto? » - Gli occhi scuri di Raul erano più calmi di quanto non erano mai stati prima da quando si era presentato, ma erano come pervasi da una conoscenza e una perfidia che prima non aveva. Al posto della confusione c'era quasi un tono saccente nel pronunciare il suo nome.
    « Che ne dici di seguirmi per mettere fine a questa storia una volta per tutte? Potrai anche salvare il povero Raul, boo-hoo! » - Continuando a muovere le braccia come per provarle, chiunque fosse dietro a quella storia propose tutto ciò a Darius. Si portò le mani sugli zigomi come per far finta di piangere. Scrutando nell'oscurità, non sembrava esserci nessuno fuori posto in quel luogo, tranne per una piccola luce rossa lampeggiante a diversi metri alle spalle di Raul. Il bracciale segnalatore di Hamasaki continuava a brillare nell'oscurità, avvicinandosi piano piano.




    CITAZIONE
    Spero sia tutto chiaro, caro. In caso contattami ^^
    Darius: Danni Lievi al petto e alla testa.


    Edited by Dëlin - 30/3/2020, 11:07
     
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    Quando al suo orecchio arrivò la risposta da parte della donna polpo che lo aveva accompagnato in quella missione-esame, andò a storcere il naso e quindi guardandosi attorno con maggiore attenzione, finì per fissarsi su una lucetta rossa che apparteneva al bracciale segnalatore di Hamasaki stessa. Se riesco a tenerlo occupato abbastanza a lungo finirà per intervenire anche lei, ma... E i suoi pensieri andarono a sfumare completamente quando Raul andò portare avanti quel suo discorso strampalato, che gli fece scuotere il capo un paio di volte in maniera molto veemente Noi non veniamo istruiti per giudicare gli altri, o meglio non veniamo istruiti per giustiziarli come fai tu, ma per consegnarli alla polizia in modo che possano fare il loro lavoro. Mantenendo la posizione di guardia, andò a muovere lentamente la gamba destra in avanti, strisciando i piedi per guadagnare un pò di terreno nei confronti dell'altro e tenersi pronto ad agire per provare ad immobilizzare l'altro, ma il suo linguaggio corporeo lo fece bloccare sul posto ed aggrottare la fronte, o almeno questa sarebbe la sua intenzione anche se la mutazione corporea sembrava attenuare quel genere di micro-espressioni facciali. Il suo corpo si irrigidì di colpo quando il tono di Raul, costringendolo ad inclinare il capo di lato e squadrare il ragazzo dalla testa ai piedi, finendo per parlare di nuovo verso di lui Raul?Cosa stai dicendo? Domandò in maniera confusa e sorpresa almeno fino a quando questo non inizia a parlare diversamente e questo lo costrinse a mantenere le distanze, non riuscendo a capire bene come la situazione si stesse evolvendo con quel nuovo risvolto.
    Anche il tono con cui aveva iniziato a parlare era cambiato, in peggio ovviamente, finendo per fargli assottigliare le palpebre in direzione del ragazzo che nel mentre stava iniziando a "provare" il corpo del giovane e di conseguenza sentiva un profondo fastidio iniziare a crescergli dentro, con le mani che si serravano a pugno in maniera sempre più stretta Sì, sono Darius Wild, ma non ho ancora capito con chi sto parlando e cosa tu abbia fatto a Raul Digrignò i denti, inspirando con forza dal naso, mentre cercò nuovamente di avanzare di un mezzo passo verso di lui con intenzioni tutt'altro che amichevoli, purtroppo il discorso fatto dall'altro lo costrinse a farlo fermare nuovamente. Ho la possibilità di arrivare alla fine di questa storia e riportare a casa Raul... Sbuffò con il naso scuotendo il capo per cercare di allontanare cattivi pensieri ...Oppure ritrovarmi in una trappola e costretto tra due fuochi, ma Raul potrebbe liberarsi dal suo controllo mentale... Andò a tirare un'occhiata attorno a se, per controllare che non ci fosse davvero qualcuno nelle vicinanze oltre ad Hamasaki, per controllare che non fosse in pericolo a sua volta, finendo per tornare con le iridi violacee sulla figura di Raul, accertando come alla fine il suo sguardo era completamento spento, se non fosse da quella combinazione con la voce maligna e snervante che aveva sostituita quella spenta dell'ex compagno di scuola. Perchè hai deciso di prendere il controllo di Raul?Perchè lo hai fatto diventare così? Fece quelle domande a voce un pò più alta per fare in modo di farsi sentire anche dalla ragazza così che possa regolarsi di conseguenza E vuoi farmi credere che ora tu sei in questo parco a tua volta?Sei tu che quindi hai mosso Raul per farlo combattere in quel modo selvaggio, mh Joker? Provò a buttare un nome, quello che gli veniva più facilmente associabile al ragazzo, con il quale appunto aveva avuto modo di combattere qualche anno prima. Non sapeva se ci avesse azzeccato o meno, ma alla fine, quel tentativo valeva la pena farlo per provare anche a far scoprire le carte all'avversario che sembrava piuttosto saccente e si sarebbe potuto scoprire maggiormente e rilevare altri dettagli riguardanti lui e Raul che potevano fargli capire maggiormente la situazione. Per rendere il suo atteggiamento più affabile, volenteroso agli occhi del ragazzo, facendogli un cenno con la mano di avviarsi, mentre la sua trasformazione andò gradualmente a scemare, rendendo di nuovo la pelle rosea e i capelli argentei caddero morbidamente sulle spalle e gli occhi violacei rimasero puntati su di lui, cercando di rendere la sua espressione più calma possibile, nonostante il turbamento interno che provava in quel momento.

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    Forse Darius avrebbe sentito il terreno mancargli da sotto i piedi dopo quelle parole, quel tono di voce che sembrava aver preso possesso di quello che un tempo era un suo amico. Gli studenti della Yuuei erano addestrati a risolvere moltissime situazioni, tra cui la possibilità di un civile che viene costretto da un'altra Unicità a compiere atti criminali. Ma era possibile che qualcuno stesse controllando Raul in quel modo, quando non era stato notato nessun altro all'interno del perimetro. L'area non era stata isolata? Non era stato tutto assicurato da Kuroda e da Endeavor che l'arresto di Thuderstorm sarebbe stato il più contenuto possibile per evitare danni? In quel momento, Darius poteva solo chiedere una cosa a quell'essere che aveva l'aspetto del suo compagno, ovvero i motivi delle sue azioni. Quello arcuò un po' le sopracciglia, prima di dipingere un'espressione più seria sul suo volto, un sorrisetto affabile degno di qualunque eroe.
    « Hey, con calma. Non sono io ad avergli detto di andare in giro ad uccidere criminali da strapazzo a caso. Ha fatto tutto lui. » - Avrebbe socchiuso gli occhi, come se fosse un investigatore che ha appena avuto una brillante deduzione, toccandosi il mento ed annuendo. Sembrava quasi offeso che Darius avesse deciso di incolparlo di quelle azioni, tanto che aveva interrotto le domande a metà per specificare quel punto. Quando però le parole ad alta voce di Darius cercarono il criminale responsabile nel parco, chiamandolo per nome, un'espressione di pura sorpresa colpì il volto del giovane come un gancio destro al viso. Sconcertato dalle parole appena dette, Raul o chiunque fosse quello si portò le mani alla bocca, coprendole come se fosse una signorina che ha appena visto qualcosa che non doveva vedere. Quella farsa durò per poco, però. Un sorriso a trentadue denti si allargò da un angolo all'altro della sua bocca, gli occhi che sembravano illuminarsi come i fulmini che aveva lanciato poco prima. Un tremolio che colpiva il suo corpo, un sussultare della cassa toracica che diventava sempre di più una risata trattenuta a stento. Le gambe che si univano tra di loro, i piedi che si muovevano freneticamente sembravano indicare quasi che Darius avesse azzeccato.
    « Incredibile, incredibile! Risposta esatta! » - Il ragazzo cominciò ad applaudire, squadrando l'eroe mentre questo tornava normale. « In effetti c'era da aspettarselo da te, ma è anche vero che il comico non può stare nascosto sul palco. E' stato molto complicato riprendere controllo di Garret, ma direi che è stato piuttosto utile come cavallo impazzito. - Il nemico che avevano affrontato anni fa, un criminale che aveva fatto perdere traccia di sé negli ultimi tempi, il mostro chiamato Joker. Non faceva più notizia come la caduta dell'Eden Rose o l'esercito di Deep Void ed i media sembravano quasi averlo dimenticato. Era pur vero che le famiglie delle persone uccise dal criminale non avevano mai dimenticato le profonde ferite inferte dal clown, ma il governo non aveva avuto più interesse a dargli la caccia visto la sua completa sparizione dal pubblico. Un essere così eccentrico ed ignobile doveva avere una buona motivazione per volatilizzarsi dal pubblico, quindi si era semplicemente rimasti all'erta.
    « Vediamoci faccia a faccia. Ci vediamo alla Tokyo Tower, prima piattaforma, che ne dici? Porta un amico, se ti va! » - Raul avrebbe cominciato ad illuminarsi, la sua immagine diventare sempre più tremolante. Scintille erano emanate dal suo corpo ed un suono sfrigolante riempiva nuovamente l'aria, per poi cominciare a scomporsi in vera e propria energia elettrica. Diventando un vero e proprio fulmine, avrebbe viaggiato come un poltergeist attraverso i vari pali della luce, fuggendo dal quel parco con estrema facilità, dirigendosi nella direzione della grande torre luminosa. La Tokyo Tower assomigliava vagamente ad una Torre Eiffel molto più illuminata, grande meta turistica ma anche luogo di lavoro per tantissimi giapponesi. Era a circa un isolato dallo Shiba Park e quindi la sua punta era ben visibile anche da lì. Darius avrebbe sentito un paio di minuti dopo dopo la sparizione del criminale un rumore di passi felpati nell'erba, notando Hamasaki avvicinarsi lentamente con aria seria. Non sembrava decisamente divertita o allegra della situazione. Non era veramente lontana, se era arrivata così tempestivamente sulla scena.
    « Ugh...è proprio quel Joker? Avevo sentito fosse morto assieme alla serpe ma a quanto pare... » - Chiese la donna a Darius, sfiorandosi la fronte con le dita, citando un altro criminale ben conosciuto dall'albino nel frattempo. La donna sembrava stare bene, non avendo alcun segno di bruciatura o altri segni di scossa sul corpo. Sembrava però decisamente più preoccupata di prima, congiungendo le mani tra di loro per il nervoso.
    « Wild. Finalmente la tua linea funziona. Sei in buone condizioni? Abbiamo visto qualcosa allontanarsi dal parco. Cosa è successo? Puoi raggiungerci per fare rapporto? » - Quasi immediatamente dopo, Darius avrebbe sentito un'ulteriore voce andargli nelle orecchie, con una qualità audio decisamente migliore di quella di prima. La voce di Kuroda stava già cercando di carpire le informazioni ottenute dal giovane in quegli istanti, nonostante sembrasse leggermente preoccupato. Toccava a Darius scegliere se passare le informazioni via radio e dirigersi direttamente alla torre, o fare rapporto ai due che lo aspettavano fuori dal parco. Era possibile infatti raggiungere l'edificio direttamente dal parco, superando il tempio e camminando per diversi minuti fino a lì. Se avesse scelto la seconda opzione, avrebbe trovato Kuroda e Endeavor all'interno di una volante della polizia appostata all'ingresso.



    CITAZIONE
    Nice catch. Puoi decidere come comportarti: andare direttamente alla torre parlando tramite radio, oppure fare prima rapporto ad Endeavor e Kuroda. La scelta è tua :zizi:.
     
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    Le iridi violacee si continuarono a muovere sul paesaggio circostante, forse una maniera per non concentrarsi troppo sulla voce fastidiosa che aveva preso il posto di quella di Raul e con la quale doveva avere a che fare in quel momento e alla quale purtroppo non era ancora riuscito a dare un volto, ma verso la quale aveva lanciato un'esca per cercare di iniziare a sgarbugliare i fili di quella intricata matassa. Ma alla risposta da parte dell'altro andò ad aggrottare la fronte e questa volta visto che aveva abbassato la sua difesa anti-elettricità, si poteva ben notare la sua espressione sorpresa e probabilmente anche infastidita da quello che aveva sentito Raul non si sarebbe messo ad uccidere persone a caso se non fosse stato per te e delle tue manipolazioni, ne sono sicuro! Disse con tono seccato in direzione del corpo dell'ex compagno ma le sue parole erano dirette ovviamente all'interlocutore arrivato per ultimo e che si era messo a parlare con tanta malvagità nel tono di voce e nelle parole. Si ritrovò nuovamente a stringere le mani a pugno, le varie sezioni dei guanti metallici iniziarono a stridere le une contro le altre, sia le braccia che le mani tremavano per il nervoso che stava provando in quel momento.
    La conferma del suo azzardo non tardò ad arrivare, dettata dalla risposta nel linguaggio del corpo del fu Raul, facendogli digrignare i denti e costringendolo a lanciare una lunga occhiata indagatrice verso di lui Allora si tratta davvero di lui...Forse sarà successo qualcosa durante la missione di Raul quando ci siamo separati dal laboratorio del professore Stark... Gli ingranaggi nel suo cervello iniziarono a muoversi nel suo cervello alla ricerca di possibili collegamenti che potevano esistere tra la figura del Joker e quella di Raul, quello che aveva sentito dai telegiornali e dalle voci a scuola e all'ospedale dopo essere scampato proprio grazie al professore e allo studente allo scontro mortale con la Serpe. Le sue macchinazioni mentali si fermarono solo quando vide l'altro applaudire con tanta soddisfazione e gioia, costringendolo a digrignare i denti ed inghiottire un groppo di saliva che gli si era formato in gola, finendo per distogliere lo sguardo dal soggetto per evitare che il nervoso potesse prendere il sopravvento e farlo agire in maniera troppo avventata e sconsiderata. Le iridi violacee fecero un rapido giro verso l'alto ad osservare il cielo stellato e poi lo riabbassò sul corpo malconcio del ragazzo con un'espressione disgustata ed infastidita Magari ti è venuta voglia di mettere su un ultimo grande spettacolo... sbuffò aria dal naso che si andò a condensare in una nuvoletta di vapore che poi volò verso l'alto Ma se questo fosse il caso, sarebbe meglio lasciare i personaggi secondari fuori dalla scena principale... Ed in maniera inevitabile andò a piantare lo sguardo sul corpo del ragazzo Tanto per come è conciato e per quello che può fare ti sarebbe più di intralcio che altro... Cercava di instaurare un qualche tipo di rapporto con l'altro, che stava parlando attraverso il corpo di Raul, per cercare di avere un'idea più chiara di quali potessero essere le sue intenzioni, che gli vennero rivelate poco dopo. A quella proposta sgranò quasi gli occhi, sopratutto per la postilla che aveva aggiunto alla fine, che gli fece ruotare immediatamente le iridi in direzione del puntino rosso lampeggiante che aveva visto in precedenza. Cercò di risistemare le idee, ora sapeva chi c'era dietro, sapeva dove lo avrebbe incontrato ma gli mancava ancora l'informazione più importante, sapere cosa avesse intenzione di fare Va bene..
    Non fece in tempo a rispondere che il corpo di Raul venne pervaso da energia elettrica che gli permise un rapido spostamento attraverso i lampioni del parco, impedendogli qualsiasi tentativo di sottrarlo dalle grinfie del pazzoide nell'immediato Shit! Imprecò mentre lo osservava allontanarsi sempre di più e veniva raggiunto dalla sua compagna di disavventure che dall'atteggiamento del suo corpo sembrava piuttosto nervosa per via della persona con cui dovevano avere a che fare A quanto pare ha deciso di mostrare di nuovo la sua faccia... Le rispose storcendo il naso e andando a voltarsi verso di lei per controllare che non fosse state ferita durante l'inseguimento iniziale, ma non c'erano segni evidenti sul suo corpo. Cercò di poggiare una mano sulla testa di lei per darle qualche leggera patta e sillabò un silenzioso "grazie" nella sua direzione, mentre gli arrivava la comunicazione via radio da parte del detective, segno che l'interferenza a lungo raggio era finalmente ristabilita Sto bene detective, ma non sono riuscito a bloccare Raul, che come ha potuto vedere si è allontanato in direzione della Tokyo Tower. Si voltò a guardare la struttura visibile in parte oltre la chioma degli alberi Dietro il cambio repentino di Raul c'è il Joker, vuole incontrarmi sulla torre e vista la presenza di Raul credo che quella torre possa diventare un'enorme attirafulmini, consiglio per questo di cercare di liberare quanta più area li attorno da possibili vittime civili Fece una piccola pausa e lanciò uno sguardo in direzione della mutant e quindi sorridendole e lasciando il pulsante per la comunicazione a distanza le disse Grazie per l'aiuto che mi hai dato ma non voglio che ti vieni a ficcare con me in una trappola che potrebbe risultare mortale, con la mia Unicità non posso proteggerti Storse il naso con rammarico, sentendosi quasi impotente per non poter proteggere la donna quando era l'unico nei paraggi Avevi il compito di attirare Raul fuori dal suo nascondiglio e lo hai fatto senza esitazione e per me il tuo compito è compiuto. E quindi si voltò in direzione della torre e contraendo i muscoli delle gambe si preparò a scattare in quella direzione, portando la mano all'orecchio per contattare nuovamente il detective Mi sto dirigendo lì ora, da solo...Dovrei arrivare in qualche minuto cercate di formare un perimetro, penso che quel pagliaccio voglia un pubblico e per questo non vorrei che ci fosse nessuno nei paraggi. Se avete novità cercate di contattarmi prima che giunga li, penso che Raul funzioni da disturbatore del segnale... Era l'unica spiegazione che gli veniva in mente in quel momento, mentre si muoveva in direzione della torre di Tokyo che si faceva sempre più imponente mentre superava il tempio e si muoveva verso l'uscita del parco che lo avrebbe portato alla base di quella.

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    « Sicuro sicuro? Ho solo sfruttato le sue idee per i miei fini. » - Avrebbe detto con voce acuta facendo spallucce, come per evidenziare qualcosa di evidente. Il Raul controllato dal Joker ascoltò attentamente ed osservò con cura le reazioni di Darius, mentre rivelava pian piano le sue intenzioni. Era vero quel che stava dicendo o un'astuta bugia per manipolare anche lo studente nel fare ciò che voleva? Con calma e precisione, qualità che sono adatte ad un gentleman, fece una faccia quasi dispiaciuta nel tentativo di Darius nel voler lasciare andare il corpo del suo ex compagno. « Pff! Dopo aver faticato così tanto per ottenerlo non lo lascerò andare senza un po' di spettacolo. Arrivederci! » - Avrebbe annunciato, prima di sparire tra i lampioni e dirigersi verso la già nominata Tokyo Tower. Hamasaki si era avvicinata poco dopo, col viso preoccupato e le sue pensierose parole. Rimase ferma quando Darius le toccò la testa, ma da preoccupata la sua espressione divenne molto confusa e un po' imbarazzata. Non sembrava apprezzare particolarmente quel gesto e alcuni dei tentacoli sui suoi capelli si mossero quasi come animati da una volontà propria, spostando delicatamente la mano dal proprio capo. La donna avrebbe quindi osservato il ragazzo mentre parlava con il detective, con le braccia conserte ed il viso serio. I pensieri di quell'essere erano turbolenti come il mare che portava negli occhi e nel suo sangue, chiedendosi cosa passasse nella mente di quel ragazzo.
    « Capisco...si tratta veramente del Joker come aveva suggerito Kimura. Speravo fossero solo supposizioni, ma se sta andando veramente alla Tokyo Tower non c'è tempo da perdere...manderò subito l'ordine di sgomberare l'area. » - Avrebbe cominciato Kuroda, mentre sembrava già armeggiare con qualcosa mentre teneva il collegamento aperto. Darius avrebbe sentito la sua voce dare ordini a destra e manca, mentre pronunciava quelle parole amare verso la donna mutata. Lei rimase con la sua espressione di ghiaccio di prima, guardando di lato come se non volesse incrociare il suo sguardo. Sembrò pensare molto a quel che Darius gli stava dicendo, restando in silenzio mentre l'albino continuava a parlare con il detective. Poco prima di scattare però, avrebbe alzato la voce solo per un istante, per impedire anche solo per un momento allo studente di partire per quella pericolosa avventura.
    « Fai attenzione. Spero verrai a trovarmi in galera quando passerai per il tuo amico. Mi ricongiungerò a Kuroda. Buona fortuna, Darius. » - Avrebbe pronunciato quelle parole con il suo solito sorriso carefree, come se fosse assolutamente sicura che tutto ciò sarebbe stato una passeggiata per il suo temporaneo collega. Avrebbe agitato la gamba in cui era legato il trasmettitore, come se volesse dimostrare che non sarebbe scappata da nessuna parte. Darius scattò verso l'uscita del parco, mentre si assicurava di poter organizzare quell'ultimo scontro al meglio, con l'assistenza del detective.
    « Va bene, Wild. Se vuole vederti da solo...credo che tu sia l'unico a poter salire. Mandami Hamasaki, non credo sarebbe molto utile in uno scontro diretto. Stiamo disponendo le nostre forze ed anche Endeavor è pronto ad intervenire. Per le comunicazioni cercheremo di restare più vicino possibile. » - Avrebbe terminato il detective, mentre Darius cominciava a scorrere per la città. Il parco era esteso e forse fu quello a prendere la maggior parte del viaggio, considerato che lo Shiba Park era spesso accompagnato da un giro alla Tokyo Tower per i turisti occidentali. Nonostante provenisse anche lui dagli Stati Uniti, in quell'occasione non era di certo una gita di piacere a spingerlo lì.
    La base dell'imponente struttura simile ad una europea lo accolse dopo una decina di minuti, brillando di un forte e gradevole arancione. Sotto le gambe della torre c'era una grande struttura nera a forma di parallelepipedo, con grosse finestre e vetrine che accoglievano enormi negozi. Lì venivano venduti tantissimi gadget riguardanti la torre e la città intera, rendendolo uno dei punti più affascinanti da visitare della metropoli. In quel momento però non c'erano auto di civili parcheggiate, ma numerose volanti della polizia ed un'ambulanza che stava partendo di corsa dal parcheggio. Avvicinandosi Darius avrebbe notato che i muri del centro commerciale non erano neri solo per la vernice, ma anche per dei grossi segni di bruciatura che percorrevano l'intera struttura. Una gran folla di civili e poliziotti era di fronte a tutto ciò, molto probabilmente i negozianti che erano stati fatti evacuare. Sembravano stare abbastanza bene, ma a giudicare da cosa era appena partito da lì non tutti avevano avuto la stessa fortuna.
    Darius avrebbe avuto il via libera da parte dei poliziotti per passare, forse a causa del suo aspetto curioso che lo rendeva immediatamente riconoscibile. Avrebbe dovuto camminare per le deserte vie dei negozi, dove i segni del passaggio di Raul erano evidenti. Come un incendio che rovinava tutto quello che toccava, il criminale aveva distrutto gran parte degli stand che affollavano i grandi corridoi, come se fosse un fulmine noncurante di ciò che gli uomini avevano costruito. Gli stivali di Darius sarebbero risuonati in quel silenzio, seguendo le evidenti indicazioni che portavano al centro di quel luogo. Lì un enorme ascensore in grado di portare una piccola folla era preceduto da numerosi separa fila neri ormai caduti per terra, mentre il portone trasparente era ancora chiuso nonostante il passaggio del criminale elettrico. Darius avrebbe dovuto premere un semplice tasto per aprire la sua via verso il Joker, entrando solitario in quel portale per un male che avrebbe voluto dimenticare. Premendo il tasto che indicava in inglese "1st Deck, Main Observatory", Darius sarebbe salito lentamente verso la sua destinazione. L'area si trovava a 150 metri dal suolo, offrendo già una vista di Tokyo splendida. Probabilmente salendo al secondo piano avrebbe visto ancora di più, ma non era importante in quel momento. Poco dopo, grazie all'efficienza giapponese, si sarebbe già trovato alla destinazione che gli apparteneva. Le porte si aprirono sul primo osservatorio, mentre una figura stava seduta su una trionfale sedia con un ghigno sul volto...
    « Salve! Vi sono mancato? » - Una voce nasale e profonda, con la gola che quasi grattava sul palato per ogni sillaba. Un uomo dal viso così bianco che non era possibile capire se si fosse truccato o avesse l'aspetto di un cadavere esangue. Un sorriso accompagnato da quello che sembrava uno sbiadito rossetto, i capelli ben pettinati ma unti e viscidi dal colore verdastro che sembravano reduci di una fusione tra tinta e candeggina. Le gambe accavallate dell'uomo erano coperte da un elegantissimo completo che tanto contrastava con la sua figura orrenda e rovinata. La testa poggiava sulla mano, come se in quel momento il Joker fosse il re di Tokyo. Il criminale che tanto aveva terrorizzato Tokyo negli anni precedenti era tornato dopo la sua improvvisa sparizione, più composto ed aggraziato dell'ultima volta che era stato visto. Era sopra una sedia dall'aspetto elegante e vintage, decisamente estranea a tutte le poltroncine che erano disposte per la piattaforma, dalla parte opposta della sala proprio davanti alla grande finestra che donava quella splendida vista.
    « Darius-kun! Onestamente pensavo non ti avrei mai più visto. Mi sarebbe piaciuto essere un pochino più presente nelle vostre vite, ma sai come va la vita. Ma bando alle ciance! » - Si sarebbe alzato improvvisamente, allargando le braccia come se volesse abbracciarlo da lontano. Guardandosi attorno, Darius avrebbe notato un'ulteriore figura seduta a diversi metri da lui. Un Raul apparentemente addormentato era crollato su una poltroncina, come se avesse usato troppo le proprie energie e fosse semplicemente caduto tra le braccia di Morfeo.
    « Immagino avrai molte domande, ora che siamo qui. Oppure vuoi solo mettere la parola fine a questo scherzo durato troppo a lungo? Spara pure, in entrambi i sensi. » - Avrebbe terminato, con un sorrisetto così puro ed innocente e simile a quello che aveva fatto fare a Raul prima.



    CITAZIONE
    Puoi naturalmente chiedere info ai poliziotti/Kuroda prima di entrare, ti risponderò nel prossimo post :zizi:. Decidi cosa vuoi fare con il Joker, a te la scelta!
     
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    Narrato-Pensato-Parlato


    Nuovamente le parole uscite dalla bocca di Raul, ma dettate dalla volontà di un folle che lo muoveva come un burattino, sputando continuamente frasi e sentenze che andavano ad aggiungere pezzi a quel puzzle che era lo scenario delle uccisioni e dell'improvviso cambiamento di comportamento del compagno di classe. Non gli andò a rispondere a voce, preferendo non dare quel tipo di soddisfazione all'altro Le sue idee?Ma Raul non aveva intenzione di uccidere nessuno, stupido clown... Storse il naso a quel pensiero, andando a seguire con gli occhi i movimenti del corpo dello studente carico di energia elettrica che si prestava ad allontanarsi, non prima dell'ultima frecciatina da parte del Joker, che fece pulsare le vene sulle tempie dal nervosismo allo studente in abiti da eroe Non ti lascerò fare quello che vuoi con Raul...Ha fatto cose terribili per colpa tua e forse dovrà risponderne in separata sede, ma non si merita di finire come un pupazzo vecchio perchè non serve più Con quei pensieri si andò a voltare in direzione dei passi in avvicinamento che appartenevano alla mutant che gli aveva fatto compagnia nel tragitto e che era stata costretta a fare da esca per Raul stesso. Le parole pronunciate dal detective vennero ricevute attraverso la trasmittente, ma i suoi occhi erano indirizzati verso la mutant, notando come i suoi capelli/tentacoli si muovessero in direzione della mano con l'intenzione di spostarla, cosa che avvenne anche per sua volontà, dato che non ci teneva a mettere a disagio l'altra, ma alla fine dopo che si erano distaccati, si voltò verso di lei a quel saluto, che ricambiò con un sorriso Spero sinceramente di rivederti fuori da una cella Toruu-san...Per questo vedi di rigare dritta e grazie per l'aiuto e il lavoro svolto Le disse riprendendo a correre in direzione della zona che lo avrebbe portato alla Tokyo Tower, approfittando di quel tragitto per rispondere al detective poggiando nuovamente l'indice della mano sull'apparecchio in modo da aprire la comunicazione e con il fiato piuttosto accelerato per via della corsa Qualsiasi aggiornamento o notizia sul tipo di unicità debba aspettarmi da quello lì è ben accolta, anche se lo sgombro dell'area ha sicuramente la priorità Fece passare qualche attimo, visto che correre con la mano vicino all'orecchio e parlare nel mentre era non proprio una cosa facilissima La signorina Hamasaki penso si sia già avviata per raggiungervi, ma in ogni caso mi ci vorranno almeno altri cinque minuti buoni prima di essere li. E chiusa anche quell'ultima parte della comunicazione, riprese a sprintare con decisione seguendo le indicazioni all'interno del bosco per muoversi verso la struttura simil-europea, che si faceva ad ogni passo più imponente. La sua illuminazione era stata anche una sorta di linea guida durante il tragitto, ma una volta giunto in prossimità della base, riuscì a notare con facilità la disposizione della polizia, ma anche un'ambulanza che si stava allontanando, finendo per rallentare la sua corsa ora che era giunto a destinazione, provando a regolarizzare il respiro. Speriamo che non sia successo nulla di grave e che possa riprendersi. Fu il pensiero rivolto a chiunque si trovasse nell'ambulanza che stava partendo, mentre sollevava le mani per farsi riconoscere dagli agenti che avevano formato il perimetro, così che non ci fossero incidenti di sorta al momento di avvicinarsi alla struttura in se. Le bruciature sul muro del centro commerciale gli fecero storcere il naso e per un attimo i pensieri tornarono all'ambulanza e sulla possibile vittima al suo interno, facendolo imprecare mentre muoveva i suoi passi all'interno, con precauzione e lentezza, non sapendo dove il padrone di casa avesse intenzione di accoglierlo ne sapendo come aveva intenzione di accoglierlo. Camminando attraverso il centro commerciale lanciò qualche occhiata in direzione dei negozi che erano stati evacuati, visto il numero di persone all'esterno del perimetro della polizia, cosa che gli faceva dedurre che all'interno non c'era nessuno se non le due persone che stava cercando, Raul e Joker. Arrivò all'ascensore che si trovava in fondo alla struttura e nonostante sembrasse una scena surreale uscita da qualche film horror o post-apocalittico, vi entrò e andò a premere il pulsante per salire al pino superiore, molto superiore visto che si trattava di più di un centinaio di metri. La musichetta dell'ascensore così come quella dell'apertura delle porte scorrevoli dell'ascensore furono i soli rumori che accompagnarono la sua salita, almeno fino a quando le porte non si aprirono sull'osservatorio principale, dove c'erano due figure che lo attendevano, in pose totalmente differenti e che gli fecero ondeggiare le iridi violacee da una parte all'altra. Solo alla voce del Joker, lo sguardo si posizionò nella sua direzione, andando a storcere il naso per qualche attimo mentre avanzava di qualche metro Io sinceramente avrei preferito che quella notte tu fossi stato arrestato e buttato da qualche parte così a lungo che tutti si sarebbero dimenticati di te Sibilò verso l'altro, lasciando andare tutto il nervoso che aveva accumulato da quando aveva scoperto che c'era quell'individuo dietro lo strano comportamento di Raul e la serie di omicidi che aveva innescato. Le mani si strinsero a pugno facendo stridere con forza le placche metalliche che li componevano, quando l'altro si alzò in piedi e finì per sollevare la propria guardia in maniera quasi automatica Domande?Non mi interessa come funziona il tuo cervello, io devo solo assicurarmi che tu non possa fare del male a nessuno Rispose andando ad avanzare ancora di qualche metro, cogliendo con la coda dell'occhio la figura di Raul su un'altra poltrona che stava dormendo Neanche durante il nostro scontro era messo benissimo. Forse lo stress causato dal Joker, l'aver usato in quel modo incontrollato la sua Unicità e quello che ci siamo detti al parco lo hanno spossato...Può essere la mia occasione Non aveva ancora ricevuto informazioni sul criminale dal detective, quindi doveva temporeggiare e guadagnare un pò di tempo, ma non poteva nemmeno permettere che quello scontro finisse per coinvolgere altre persone. Con il perimetro settato in quel modo, le condizioni di Raul e l'eventuale intervento di Endeavor, questa potrebbe essere l'unica soluzione. Così quando il pagliaccio finì il suo monologo pompato dalle sue manie di protagonismo ed egocentrismo, scattò in avanti verso il damerino per cercare di ridurre le distanze tra di loro, ma alla fine deviò la propria traiettoria in direzione dell'ex compagno di classe, andando a mettergli un braccio dietro il collo e l'altro dietro le ginocchia, in modo da poterlo sollevare da lì e provare a scattare nuovamente in direzione dell'ascensore con l'ovvio intento di provare a metterlo li e di premere il pulsante del pian terreno per cercare di far scendere il trasporto, cercando così bloccare anche al Joker la via di fuga più facile ed immediata, ma anche la propria.

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    • Tecniche
    NOME TECNICA: No-Conductor Lv4
    DESCRIZIONE: Le cellule del corpo di Darius, dopo aver registrato un attacco di tipo elettrico, vanno a produrre il PE, il polietilene, che è un polimero termoplastico in grado di impedire agli elettroni di muoversi e quindi di permettere il passaggio dell'energia elettrica da un punto all'altro. La pelle assume una colorazione bianca, completamente, inoltre il calore del proprio corpo gli permette di continuare a muoversi e di non rimanere bloccato sul posto come succederebbe con del normale polietilene. Diminuzione dei danni elettrici subiti (medio---->lieve; medio-gravi--->medi; gravi--->medio-gravi)
    DANNO: -
    COSTO (in Energia): 45 (+10 mantenimento)

    ---
    • Equipaggiamento
    ► Costume: Adaptation Suit
    ► Effetto: Resistenza danni lievi - Resistenza danni medi - Resistenza elementale lieve

    ► Equipaggiamento 1: Adaptive Gaunlets.
    ► Effetto:Quirk +30 (+50 quando si usa Counter Mirror)
    ► Peso: [2]


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    Salutata la Mutant acquatica, che aveva ricambiato quelle parole con una risatina sotto i baffi, Darius era partito in direzione della Tokyo Tower tra mille pensieri. Il ragazzo era ormai abituato a queste situazioni di crisi, quindi non era tipo da manifestare le proprie preoccupazioni agli altri, tanto da suggerire a Kuroda delle indicazioni che egli stesso sembrava aver dimenticato nella foga. Dopo una decina di secondi di silenzio, come se la ricetrasmittente stesse caricando i pensieri ed i ragionamenti del detective, la voce gracchiante dell'uomo sarebbe arrivata alle sue orecchie.
    « Ho qui il file del Joker. Non si conoscono i dettagli della sua Unicità, ma si tratta di un tipo di controllo mentale in grado di portare la morte di chi ascolta quei comandi. C'è comunque qualcosa di strano. Tutti i Quirk mentali di questo mondo sono temporanei, hanno un meccanismo per attivarli così come toglierli. Raul è stato comandato per tutto questo tempo? » - Avrebbe spiegato Kuroda al ragazzo, interrogandosi sulla natura di quella Unicità, mentre già arrivava di fronte al centro commerciale. L'uomo avrebbe fatto qualche secondo di pausa, mentre Darius osservava le innocenti vittime essere portate via dall'ambulanza. Forse sarebbe finita come quel motociclista che era rimasto in coma per anni, che aveva fatto tanto scandalo anni prima e di cui veniva incolpata ingiustamente un'altra persona, cosa non ancora nota a tutte le autorità. Forse sarebbe finita peggio ed il criminale avrebbe pagato per quello che aveva fatto con il corpo di qualcuno di mentalmente instabile. « Terrò il canale aperto. Se le comunicazioni si interromperanno per troppo tempo, manderò Endeavor. Assicurati di neutralizzare Thunderstorm, per evitare altre vittime. » - Sarebbero state quelle le ultime parole di Kuroda, poco prima che Darius salisse in ascensore per affrontare il suo destino.

    « Uh? Ma come... » - Le labbra screpolate ed orribilmente mutilate dell'uomo avrebbero cominciato a tremolare, come un bambino che sta per piangere perché non ha ottenuto ciò che vuole. Una bomba inesplosa di lacrime, ma che erano solo una provocazione al ragazzo. Sembrava particolarmente bravo e felice di poter recitare nuovamente sul palco del crimine, dopo così tanto tempo che non appariva per la gioia di molti. Il suo essere misterioso e la totale mancanza di motivi erano il motivo principale per il quale era considerato una spina nel fianco delle autorità. Chi mai avrebbe potuto restare tranquillo con una persona malata di mente che andava in giro a far esplodere edifici ed oggetti senza una logica particolare? Darius non era sicuramente una di quelle persone che voleva ascoltare i monologhi impazziti di criminali fin troppo malati di protagonismo, voleva passare subito all'azione per non trattenersi troppo coi due. Il ragionamento dell'albino fu parzialmente corretto, perché prendendo Raul questo era solo parzialmente cosciente. Cerco leggermente di dimenarsi ma con pochissima forza in corpo, mentre Joker guardava la scena serio. Non sembrava intenzionato a bloccare quell'azione eroica da parte di Darius e lasciò andare Raul in stato di incoscienza. L'ascensore scese piano piano verso il piano terra, portando con sé il criminale elettrico. Quella tempesta chiusa in un ascensore lasciò i due faccia a faccia, chiudendoli dentro quella grande sala turistica.
    « Beh, tutto sommato era abbastanza inutile, quindi grazie. » - Avrebbe annunciato il clown ormai in piedi. Il suo completo elegante di colore violaceo era in armonia con la camicia dello stesso colore ma in netto contrasto con il suo viso rovinato e con i segni del tempo che non venivano nascosti dal trucco bianco. A rendere ancora più strano quell'abbinamento era la grossa arma da fuoco che aveva tra le mani, così imponente rispetto al suo fisico rinsecchito. Un'ulteriore sorriso, questa volta più diabolico ed orrendo del precedente. « Vogliamo passare subito all'azione, quindi. Beh, prima del gran finale non mi dispiacerebbe provare uno di questi! Schiva, se ci tieni a rimanere vivo! » - L'uomo da calmo e quasi posato si mosse d'improvviso come se avesse ritrovato le energie nel proprio corpo. Avrebbe appoggiato quello che sembrava un lanciarazzi in miniatura sulla spalla, per poi mirare dentro al mirino mirando direttamente su Darius. Il ragazzo avrebbe visto una grande quantità di razzetti e fumo che si propagavano dalla canna, formando quasi una ragnatela con le loro traiettorie ballerine, con il rinculo che spostava leggermente all'indietro Joker. Non erano veloci tanto quanto razzi veri, ma i sette proiettili di colore nero (con una simpatica faccina disegnata sopra) sembravano tutti puntare verso il suo corpo per esplodergli addosso.

     
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    Darius Wild
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    Exp: 2000
    Livello: 8
    Energia: 945
    Forza: 300
    Quirk: 430
    Agilità: 325
    Peso Trasportabile: [4]
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    Dopo essersi lasciato alle spalle la mutant polpo, si era diretto in direzione della torre ricevendo lungo il percorso anche la risposta da parte del detective, che venne ascoltata in religioso silenzio, per potersi concentrare e non farsi sfuggire qualche importante dettaglio che si sarebbe potuto rilevare poi fondamentale in un futuro non troppo lontano. La domanda finale di Kuroda gli fece storcere il naso, in quanto in base gli aveva detto il Joker attraverso il corpo di Raul, era da poco che ne aveva riacquistato il controllo e che era stato Raul stesso ad andarsene in giro a uccidere gente senza l'influenza diretta del pazzo Se hanno tempo limitato forse ha dovuto "rinnovare" il suo controllo ogni specifico periodo, ma non so se ha senso, il Joker ha detto che ha acquistato il controllo del corpo recentemente, potrebbe essere qualche tipo di trigger che attiva il suo tipo di controllo da remoto?Ci sono informazioni su qualcosa del genere? Domandò mentre si muoveva alla base della torre illuminata, guardando la disposizione delle forze dell'ordine e sentendo in lontananza ancora l'eco della sirena dell'ambulanza diretta al più vicino ospedale per portare in salvo chiunque si trovasse nel veicolo e che viste le tracce li presenti, era stato attaccato in maniera più o meno diretta dalla scheggia impazzita che rispondeva alla descrizione dell'ex studente e compagno di classe, Raul. Un piccolo sospiro lasciò le sue labbra quando sentì l'ultima raccomandazione da parte del tenente e annuendo a se stesso praticamente, poggiò il dito sul trasmettitore come aveva già fatto in precedenza per comunicare a distanza e aggiunse Cercherò di farlo il prima possibile, potrebbe causare un blackout piuttosto esteso con l'energia elettrica presente qui alla torre. Passo per ora. Chiuse la comunicazione e si apprestò ad attraversare l'intera zona commerciale per raggiungere l'ascensore.
    La scena a quei cento metri d'altezza gli mostrò da una parte il Joker in completo da gran gala, dall'altra parte invece Raul buttato su una sedia ridotto ad uno straccio per la quantità di energia che aveva utilizzato non solo per il combattimento all'interno del parco, ma anche per arrivare poi li. Le iridi violacee non si mossero dal corpo del criminale e alla vista della sua pantomima non riuscì a trattenere una risposta nervosa che venne manifestata dalle mani che si chiusero a pugno facendo cigolare i guanti metallici, che riportavano probabilmente ancora i segni del precedente scontro con la forma elettrica dell'ex compagno Sarà mia somma gioia farti piangere davvero per quello che hai fatto a Raul e a tutti gli innocenti coinvolti nei tuoi folli giochetti, clown Si ritrovò a pensare, mentre l'attenzione venne lentamente spostata in direzione del ragazzo che era su una sedia non molto lontana in condizioni pessime ma ancora vivo e questo poteva essere un punto a suo favore, nonostante quando Raul stesso iniziò a dimenarsi mentre cercava di portarlo via Smettila di agitarti!Non ti prendo a pugni in testa perchè voglio capire cosa ti sia successo Rimbrottò verso il ragazzo portandolo all'ascensore, controllando con la coda dell'occhio cosa il Joker stesse facendo, ma a quanto pareva non sembrava intenzionato ad ostacolarlo in quell'azione Con Raul fuori dai giochi non devo preoccuparmi di possibili ostaggi o di un suo possibile ritorno per dargli manforte... Quelli erano i suoi pensieri mentre premeva il pulsante dell'ascensore per farlo scendere verso il basso voltandosi poi di nuovo in direzione del criminale per poterlo fronteggiare, visivamente, mentre quello si alzava dal trono che si era preoccupato di portare li sopra per avere un oggetto scenico unico su quel palcoscenico, ma ne approfittò per sollevare la mano e portarla alla trasmittente sperando che funzionasse ancora Ho mandato Raul giù con l'ascensore, è ridotto male e con poca energia, non dovrebbe essere un grande pericolo, ma immobilizzatelo ed impeditegli di fare altri danni...E confermo la presenza del Joker, è qui davanti a me e... Le sue parole si bloccarono quando vide quella figura smilza andare a recuperare qualcosa che non si aspettava di certo di vedere su un individuo come lui. Fissò l'arma, fissò il suo volto non propriamente rassicurante e poi di nuovo l'arma Are you serious? Mormorò tra l'incredulo e il preoccupato andando ad allontanare la mano dall'apparecchio trasmittente, pronto a spingere con i talloni in una direzione qualsiasi per rendere più difficile la mira all'altro, ma quando sentì il rombo dei colpi che stavano partendo nella sua direzione la sua attenzione si spostò sulla porta dell'ascensore alle sue spalle che probabilmente stava portando ancora Raul verso il basso, dove alla base ci sarebbero stati anche i rinforzi che aveva chiamato e le conseguenze dell'eventuale caduta dell'ascensore avrebbe potuto creare non poche vittime e problemi. Quindi tornò a voltarsi in direzione di quel piccolo stormo di razzetti dalla faccia simpatica in pieno stile deviato mentale, digrignando i denti con rabbia. Portando le braccia davanti al proprio corpo, le incrociò per proteggere il capo e la parte alta del torace dove si trovano gli organi più sensibili, la pelle iniziò a mutare, al di sotto della speciale tuta rinforzata dal laboratorio della Yueei, portando alla formazione di scaglie brunastra che partirono dalle mani alle braccia, poi alle spalle al collo al volto ed infine nella parte bassa del corpo. Cercò di mettersi in posizione in modo da potersi frapporre tra i razzi in arrivo e l'ascensore, in modo da far guadagnare qualche attimo di tempo in più a Raul e agli addetti a recuperarlo, sempre che il messaggio fosse arrivato a destinazione. Tenendo le braccia posizionate in quel modo avrebbe cercato di spiare in direzione dell'altro per cercare di capire cosa avrebbe provato a fare quel folle dopo aver sparato quei razzi, vedendolo barcollare all'indietro per il rinculo, ma ora doveva prepararsi all'impatto che sarebbe avvenuto da un momento all'altro, per questo irrigidì tutti i muscoli del suo corpo, cercando di fare affidamento non solo nella propria Unicità, ma anche nelle capacità costruttive di coloro che avevano lavorato alla sua tuta. Devo cercare di resistere a questo colpo...Fino a quando l'ascensore non sarà arrivato al piano terra...Forse quel pazzo non interessa nemmeno avere una via di uscita dopo aver finito con me...Dovrà ricaricare ad un certo punto... Strinse i denti tenendosi pronto ad incassare quei colpi dopo aver alzato la sua massima difesa, facendosi coraggio da solo per resistere meglio a quella situazione in cui si era ficcato.

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    • Tecniche
    NOME TECNICA: Indurimento Lv4
    DESCRIZIONE: La pelle di Darius di inspessisce, fino a formare delle vere e proprie croste brunastre, che spesso possono assumere un aspetto scaglioso, che gli permettono di poter attutire nella maniera migliore possibile i danni che provengono da attacchi cinetici, come un pugno, un calcio, un colpo da arma da fuoco o da taglio; ma per fare questo è costretto a memorizzare il danno subito, quindi in base al danno che riceve la corazza si inspessisce in modo da non essere intaccata da un altro attacco di pari intensità. Diminuzione dei danni subiti (medio---->lieve; medio-gravi--->medi; gravi--->medio-gravi)
    DANNO: -
    COSTO (in Energia): 50 attivazione (+10 mantenimento)
    ---
    • Equipaggiamento
    ► Costume: Adaptation Suit
    ► Effetto: Resistenza danni lievi - Resistenza danni medi - Resistenza elementale lieve

    ► Equipaggiamento 1: Adaptive Gaunlets.
    ► Effetto:Quirk +30 (+50 quando si usa Counter Mirror)
    ► Peso: [2]


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    « Negativo. I contatti diretti con quel clown sono stati tutti brevissimi e i pochi che lo hanno incontrato sono ancora in riabilitazione. » - Furono quelle le ultime parole pronunciate dall'uomo, prima del viaggio già narrato in precedenza verso quell'arena predisposta dal Joker. Era avvenuto tutto così in fretta, ma allo stesso tempo sotto lo sguardo attento del criminale. Perché stava lasciando il giovane salvare il proprio compagno, ormai fuorigioco e privo di coscienza? Era l'occasione perfetta per colpirlo, ma sembrava quasi compiaciuto degli avvenimenti e delle azioni dell'albino. Era pur vero che da un folle senza un motivo apparente per agire non ci si poteva aspettare molto, come se fosse un personaggio scritto male di un libro. Darius comunicò saggiamente al detective lo spostamento del corpo svenuto di Raul, ricevendo una risposta poco dopo.
    « Capisco, manderò Endeavor a-» - La voce di Kuroda sarebbe stata coperta da quella del Joker, oltre che dal rumore assordante dei piccoli missili che partivano all'inseguimento di Raul. Il criminale aveva già dimostrato qualche anno prima di essere in possesso di questi reperti bellici riadattati alla sua persona, una tecnologia che lasciava esterrefatte le autorità ed ogni eroe che lo aveva affrontato brevemente. Il criminale vestito elegantemente era come un burattino di legno con i suoi movimenti così plateali e leggeri, sembrando una scoordinata bambola che portava oggetti fin troppo grandi per il proprio fisico esile. Dentro quella stanza vuota che un tempo accoglieva i sorrisi dei turisti, ora solo una violenza presa come uno scherzo poteva rendere felice qualcuno. In quel momento forse il clown prendeva tutta la faccenda come uno spasso, come se quella fosse l'ultima volta che andava in un parco giochi. Darius non poteva saperlo, ma dietro quella voglia di ucciderlo c'erano delle ossa vecchie e pronte a sbriciolarsi, che non avevano più motivo di restare lì. L'albino pensò in un instante di proteggere la vita di quella persona che non centrava nulla in quella faccenda orrenda, rendendosi scudo dell'ascensore che portava con sé Raul. Gli occhi allucinati del suo avversario lo videro diventare un essere di pure scaglie, che volevano proteggere quasi istintivamente il corpo del loro utilizzatore. I razzi impattarono tutti su Darius, l'eroe che si stava mettendo tutto sé stesso per mettere fine a quella storia. Il corpo del ragazzo e la sua tuta erano in grado di sostenere una simile raffica di colpi? Lo avrebbe scoperto qualche istante dopo, sentendo un fortissimo impatto sulla pelle che veniva alleviato dalla sua pelle dura e ricoperta di scaglie. Il primo colpo arrivò, facendo arretrare il giovane di qualche passo, facendolo avvicinare all'ascensore. Forse era la sua volontà di portare a termine quel compito o era il semplice effetto del suo Quirk, ma ogni razzetto che gli colpiva le spalle e le braccia sembrava scalfirlo sempre meno. Forse l'adrenalina avrebbe diminuito il terribile dolore, scottante come se stesse ricevendo un getto di fiamme sugli arti. Le scaglie saltarono come se fossero parte di un'armatura, mentre quattro razzi le colpivano senza pietà ed i pezzi esplosi si conficcavano nella sua pelle. Darius si doveva ritenere molto fortunato ad esser nato con un'Unicità del genere che gli permetteva di muovere ancora le braccia, seppur a fatica. Il Joker lo guardò con gli occhi spalancati e con un'espressione un po' disgustata: anche se aveva resistito ai colpi, lo spettacolo di un paio di braccia che erano state tempestate da colpi del genere non doveva essere molto piacevole. Il giovane poteva muoverle a fatica, ma disattivare il suo Quirk avrebbe portato a danni seri a causa delle schegge conficcate lungo tutta la loro lunghezza.
    « Mi chiedo se sia servito a qualcosa tutto ciò. » - Il criminale alzò lo sguardo mentre gli parlava con voce profonda e seria, mentre osservava la campanella antincendio suonare all'impazzata, scatenata da altri due razzi finiti addosso pareti. L'acqua tiepida bagnò il corpo di entrambi, forse offrendo un po' di sollievo a Darius. Era rimasto lì come uno scudo per un altro criminale, non essendo neanche sicuro che l'ascensore fosse arrivato al piano terra in tempo. Con tutto il dolore in corpo che poteva avere, forse non impuntandosi nel salvare il suo ex-compagno non si sarebbe ridotto in quella condizione. Il ragazzo avrebbe sentito il rumore dell'arma cadere a terra, come se il Joker l'avesse abbandonata come un giocattolo inutile. Avrebbe cominciato a muoversi lentamente verso di lui, come se fosse un amichevole parente che voleva consolarlo. Si sarebbe fermato ad appena un metro, piegando la testa di lato e parlando con voce ammaliante.
    « Dai, Darius. So che sei intelligente. Credi davvero che avrebbero messo Endeavor sulle tracce di un serial killer da due soldi senza una ragione precisa? » - Stava quasi ridendo mentre pronunciava quelle parole pronte ad inserire il dubbio nella sua mente come un parassita. « Magari...magari qualcuno della tua scuola non vuole sentire più parlare di Raul. Ma se me lo lasci, potrei ancora salvarlo. Posso rimuovere gli effetti della mia Unicità, anche se è un progetto a lungo termine. Ma potrei decidere di fare un'eccezione per te, Darius-kun. » - Avrebbe proposto maleficamente a bassa voce, mentre l'allarme risuonava nelle loro orecchie.





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    Darius: Danni Medio-Gravi alle braccia, Danni lievi torso-testa.
     
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    Quirk: 430
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    Peso Trasportabile: [4]
    Scheda

    Narrato-Pensato-Parlato


    Le parole dette dal tenente Kuroda risuonavano estremamente lontane nella sua mente, a cui fece seguito poco dopo solo l'eco delle esplosioni nelle sue orecchie, tagliando di fatto via ogni tipo di comunicazione con il mondo esterno. Nonostante avesse cercato di non perdere di vista il pagliaccio armato di lanciarazzi multiplo, la sua vista divenne sfocata fino al punto di chiudere gli occhi, venendo accolto dall'oscurità e dal dolore lancinante che veniva lanciato dai nervi delle braccia e del resto del suo corpo in seguito all'esplosione dei piccoli razzi che erano stati indirizzati verso di lui e verso l'ascensore con Raul. Si ritrovò ad indietreggiare, un passo, poi un secondo, fino a quando all'ultimo non andò a colpire con la schiena le porte metalliche dell'ascensore, che stava proteggendo, facendolo rimbalzare poi in avanti di un passo solamente, visto che il secondo fu del tutto scoordinato e lo fece cadere a terra, prima con un ginocchio e poi con il secondo. Le braccia che avevano subito ed ammortizzato gran parte del danno caddero come corpi morti ai suoi fianchi, dita penzolanti verso il pavimento, dove si sarebbe andata a creare probabilmente una macchia, in estensione continua, del sangue che scorreva dalle numerose ferite e finiva per gocciolare via dal suo corpo in prossimità della punta delle sue dita. Anche il capo era a penzoloni in avanti, la bocca aperta, qualche rivolo di sangue cadeva anche da li per via dei colpi ricevuti, ma principalmente stava cercando di respirare quanta più aria possibile, come se fosse stato in apnea fino a quel momento. Tutto sembrava ruotare in quella stanza vuota, il rombo delle esplosioni gli riempiva ancora le orecchie e la vista era ancora appannata per il dolore lancinante che arrivava da quasi tutto il suo corpo, ma era vivo e forse era riuscito a portare a termine il compito che si era prefissato in quei pochi frangenti precedenti all'impatto.
    Passarono alcuni attimi prima che nuovi sensazioni andassero a sovrastare quelle precedenti, sentendo quella fresca sensazione di acqua sul proprio corpo che sembrava andare in fiamme a causa delle ferite e che gli stava permettendo di riprendere attimo dopo attimo un briciolo di conoscenza. Il rumore della campanella antincendio gli fece sollevare il volto in quella direzione in maniera quasi automatica dalla posizione precedente, mentre le palpebre venivano aperte e chiuse a più riprese nel tentativo di mettere a fuoco qualcosa con la sua vista. Quasi totalmente rintontito dal colpo, vide una sagoma sfocata ed oscurata avvinarsi a lui e poi quella voce che arrivò alle sue orecchie con effetti peggiori dell'esplosione appena passata, portando il suo battito cardiaco ad aumentare improvvisamente, quasi fosse in preda a qualche tipo di attacco di panico o d'ansia, provando a muovere le braccia con il solo risultato di vederle di nuovo cadere a penzoloni lasciando nell'aria una scia di gocce di sangue che si andarono ad unire alla pozzanghera presente a terra e allargatasi per via dell'acqua che stava venendo giù dall'impianto antincendio. Serrò la bocca di colpo, respirando con forza con il naso, strizzando gli occhi ancora più frequenza di prima per cercare di riuscire a vederci qualcosa di più chiaro nel più breve intervallo di tempo possibile, mentre il suo corpo sembrava ancora non intenzionato a rispondere a nessuno dei suoi comandi, solo il petto si alzava ed abbassava con frequenza maggiore rispetto a prima, ma alla fine furono di nuovo le parole dell'altro a colpirlo come una staffilata che riusciva a superare le sue difese. Endeavor...Serial killer da due soldi...Ma certo...Con lui coinvolto...Doveva essere qualcosa di serio...Come ho fatto a non pensarci prima... I pensieri cominciarono ad accumularsi nella sua testa, con quella pioggerellina continua che continuava a battere sulle scaglie scure che gli coprivano il corpo e memento di come la sua Unicità non era ancora stata annullata e si stava impegnando per continuare a proteggere il corpo martoriato dell'albino.
    L'ultima parte del discorso del Joker gli fece aprire gli occhi quasi di colpo, riuscendo a mettere finalmente a fuoco il suo volto bianchiccio, i capelli unti che probabilmente aveva in parte attaccati sul volto e il suo sorrisetto maligno. La bocca si dischiuse nuovamente, si mosse come a voler dire qualcosa ma non uscirono parole da li. Ancora in ginocchio davanti alla figura esile ma perfettamente integra del clown, con le braccia sanguinanti e quasi del tutto inutilizzabili, andò a puntare gli occhi violacei in direzione dell'altro e nuovamente provò a parlare P-puoi...Farlo tornare...Normale? Disse con il fiato rotto da quel fiatone che non era ancora andato via, acuito probabilmente anche dall'adrenalina che ancora stava correndo nel suo corpo e che era la cosa che lo aveva mantenuto cosciente dopo un colpo di quella portata Come...puoi farlo?Non te lo lasceranno...prendere di...nuovo. Andò a deglutire mentre le iridi cambiarono obiettivo e puntarono un punto indefinito alla destra del Joker, mentre alcuni fremiti andarono a percorrere il suo corpo in maniera più intensa rispetto a prima Sono...Sicuro che puoi...liberare Raul...Anche ora...E potrai...usare me... Andò a proporre con un filo di voce, senza guardare l'uomo direttamente, lasciando che l'altra possa rispondere anche se nella sua testa nuovi pensieri si andarono ad accumulare Forse...riesco a guadagnare abbastanza...tempo...Se lo tengo impegnato a parlare Il respiro continuava ad essere accelerato, non solo per via dell'adrenalina, della paura di non sapere se quell'azzardo avrebbe funzionato o solo peggiorato le cose, ma anche perchè da quando era riuscito a rimettere in moto il suo cervello, aveva cercato di rimarginare le ferite che aveva subito, dando la precedenza alle sue braccia, per poter essere in grado di muoverle nuovamente, sperando ovviamente che l'altro fosse troppo impegnato a riempirsi la bocca di parole più che fissare le sue ferite.

    TECNICHE & EQUIPAGGIAMENTO [Click!]
    • Tecniche
    NOME TECNICA: Indurimento Lv4
    DESCRIZIONE: La pelle di Darius di inspessisce, fino a formare delle vere e proprie croste brunastre, che spesso possono assumere un aspetto scaglioso, che gli permettono di poter attutire nella maniera migliore possibile i danni che provengono da attacchi cinetici, come un pugno, un calcio, un colpo da arma da fuoco o da taglio; ma per fare questo è costretto a memorizzare il danno subito, quindi in base al danno che riceve la corazza si inspessisce in modo da non essere intaccata da un altro attacco di pari intensità. Diminuzione dei danni subiti (medio---->lieve; medio-gravi--->medi; gravi--->medio-gravi)
    DANNO: -
    COSTO (in Energia): 50 attivazione (+10 mantenimento)
    NOME TECNICA: Regenerator Liv 4
    Il quirk Nemesis che sembra essere in grado di adattarsi alle varie situazioni e ai vari attacchi che vengono subiti dal suo possessore, ha iniziato a sviluppare la capacità di limitare i danni che vengono subiti da quest'ultimo, in quanto per la sua attivazione è richiesto un prezzo in danni. La rigenerazione avviene a livello cellulare, con enzimi che vanno a stimolare la meiosi delle cellule stesse, portandole quindi a moltiplicarsi in modo da rimarginare ferite come tagli o abrasioni o scottature, ma impiegando ovviamente più tempo, riuscire a permettere il risanamento di ossa per quanto riguarda fratture o simili, o ferite di entità più grave agli organi interni. Può ripristinare danni fino alla metà di quelli ricevuti.
    COSTO (in Energia): 45
    ---
    • Equipaggiamento
    ► Costume: Adaptation Suit
    ► Effetto: Resistenza danni lievi - Resistenza danni medi - Resistenza elementale lieve

    ► Equipaggiamento 1: Adaptive Gaunlets.
    ► Effetto:Quirk +30 (+50 quando si usa Counter Mirror)
    ► Peso: [2]


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    Danni lievi torso-testa, Danni Medio-Gravi alle braccia-->
     
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    Le parole del Joker cominciavano a penetrare nel cuore di Darius in modo ben peggiore dei razzi stessi. Mentre era in ginocchio di fronte all'ascensore che sbarrava la via d'accesso verso il corpo inerme del suo compagno, sembrava quasi un gatto deciso a difendere i propri cuccioli fino alla morte. Quella pioggia artificiale sembrava voler contribuire ad annebbiare i pensieri dell'albino, mentre il sangue denso che gli colava dalle ferite e dalla bocca gocciolava e formava un miscuglio colorato tra di esso e l'acqua che sgorgava. Era vero ciò che le sue parole velenose pronunciavano? Poteva conoscere così tanto della Yuuei da dire quelle cose, poteva persino curare Raul da ciò che anni di "trattamento" e traumi avevano causato? Il trucco cominciava a scivolare dal viso del Joker, rivelando una figura piangente e col viso dipinto di un grigio così scuro che diventava nero attorno agli occhi. Come se fosse un padre che guardava teneramente il figlio capire finalmente i suoi errori, cercò quasi di risistemarlo in piedi prendendolo per le spalle, probabilmente fallendo.
    « Certamente. Pensa al cervello umano come un armadio con tanti cassetti da aprire e chiudere. La mia Unicità può aprirne alcuni e chiuderne altri. Ci vorrà un po' di tempo, ma tornerà come nuovo! » - Il suo tono era allegro e gentile, come se fosse appena diventato un infermiere che spiegava il processo di guarigione ai propri pazienti. Unì le mani all'altezza del bacino, prima di fare un verso di sorpresa con la bocca dopo aver ascoltato la proposta di Darius. Sembrò pensarci un pochino, come se stesse valutando i pro e i contro del rottamare la propria auto vecchia per riceverne una nuova e fiammeggiante. Il suo viso attraversato di rughe ne formò di nuove come se fosse un lenzuolo spiegazzato e sporco di cenere, cominciando a produrre un suono che assomigliava ad una risata soffocata. Era più come l'aspirare dell'aria di un vecchio che aveva fumato troppo nella propria vita ed ora ne subiva le conseguenze. « Sei veramente disposto a tanto per una singola persona? Pff...mi spiace per te, ma non sono un mago. Ogni Quirk ha bisogno del proprio tramite dopotutto. Proprio come l'aria... » - Il comico avrebbe avvicinato la propria mano al viso di Darius, come se volesse accarezzarlo dopo la sciocchezza che aveva detto. Dal nulla, a sostituire l'odore ed il sapore metallico del sangue, l'aspirante eroe avrebbe sentito un forte odore di cherosene ad infestargli le narici. Il dolore alle braccia sarebbe momentaneamente scomparso, unendosi però alla bruttissima sensazione che qualcuno gli stesse muovendo le braccia come se fosse collegato a dei fili. Stranamente, in quell'isolamento sensoriale, avrebbe sentito una strana vibrazione alla schiena. Avrebbe visto le proprie mani come se fossero di un'altra persona, una visione che sarebbe durata pochi secondi ma che sembrò un'eternità per il giovane. Poco dopo infatti, la mano del Joker sarebbe scomparsa dal proprio naso, prima di far tornare tutte le orribili sensazioni di dolore sul corpo di Darius. « Sei disposto veramente a subire tutto questo per- » - La voce del Joker si fermò nella sua gola, mentre le porte dell'ascensore si aprivano e facevano cadere Darius di schiena.

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    LICENZA DARIUS WILD
    Darius avrebbe sentito qualcosa sulla propria schiena fermarlo prima che cadesse all'indietro. Come se chiunque avesse appena aperto le porte fosse dotato di numerose braccia, l'albino fu rimesso in ginocchio in una posizione più o meno stabile da dei tentacoli. Avrebbe sentito il rumore di passi umidi, prima di scorgere una mostruosa figura nera accanto a sé. Con tutti i suoi tentacoli ed il suo fisico longilineo, Hamasaki era tornata all'ultimo per salvare l'albino da qualunque scelta avesse voluto prendere. Guardò per un attimo Darius come se fosse delusa che si fosse fatto così male, prima di gettare gli occhi sul Joker. Non aveva per nulla l'espressione gentile che aveva rivolto al detective o all'aspirante eroe. Nella magra collezione di espressioni che Darius aveva di lei, apparve per la prima volta della rabbia sul suo volto. Era a mani nude e non sembrava portare con sé alcuna arma se non il suo stesso corpo. Sulla sua caviglia il ricevitore lampeggiava ancora, con ancora più intensità di quanto aveva mai potuto osservare. Con l'allarme dell'edificio ad impazzare nelle sue orecchie, probabilmente non avrebbe sentito che anche quello sembrava suonare con insistenza, anche se non sembrava avere un particolare effetto sul suo fisico. Il criminale di fronte a loro sembrava ora in procinto di tirare qualcosa fuori dalla sua tasca con un movimento agile, ma fu intercettato da uno dei tentacoli che frustò violentemente la mano pallida, facendo lamentare di dolore l'uomo mentre una pistola cadeva a terra.
    « Piccola impertinente! Lo sai chi sono io?! » - Il dolore dell'uomo si trasformò in un ruggito che risuonò nella stanza, che non venne ascoltato dalla Mutant. Un ulteriore tentacolo nero partì dalla schiena di Hamasaki, prima di avvolgersi con forza attorno al collo del clown. Le sue mani cercavano inutilmente in quella pioggia allucinata di fermare la stretta, mentre il suo corpo leggero veniva sollevato in aria dalla donna. Gli occhi iniettati di sangue fissavano solo Darius però, come se chiedessero un ultimo gesto di compassione da parte sua.
    « Sparisci. » - Avrebbe semplicemente pronunciato la donna senza alcuna emozione, fissando il criminale mentre stava probabilmente esalando i suoi ultimi respiri. Forse Darius avrebbe potuto agire come un giudice imparziale in quella faccenda? O forse non era quello il ruolo giusto per quella situazione. Doveva essere lui quello a ricordare alla criminale il vero posto di quelli simili a lei? Oppure avrebbero eliminato per sempre quella minaccia da Tokyo?

    ©ART | ©CODE


    I 🗲 II



    Hai fatto davvero un bel post prima, congrats --
    Reagisci come preferisci a quello che sta succedendo, siamo agli sgoccioli :stare:.


    Edited by Dëlin - 6/5/2020, 21:38
     
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    C'era molta confusione nella sua testa in quel momento, il ronzio creato dall'esplosione di tutti quei razzi che gli erano scoppiati vicino, il ticchettio della pioggia mandata giù dall'impianto antincendio e poi quella voce così malevola e fastidiosa della persona che ora torreggiava su di lui che era ridotto a poco meno di uno straccio. Il dolore alle braccia era qualcosa che lo faceva rimanere sveglio e cosciente, nonostante quella spiacevolissima sensazione di migliaia di aghi che gli penetrano la pelle, tra pezzi di ferro e bruciature che però lentamente si stavano andando a rimarginare, la capacità curativa della sua Unicità, anche se era molto inferiore rispetto ad altre specializzate in quello. Sentì l'esile figura del Joker provare a sollevarlo con poco successo, l'unico risultato utile fu quello di fargli poggiare la schiena contro le porte dell'ascensore, che usava ora come supporto per non rischiare di cadere come una pera cotta. Può aiutare Raul a tornare...normale...Come era prima... I pensieri si accavallavano nella sua testa, prima di sollevare le iridi violacee nella sua direzione con la bocca scagliosa che si muoveva per provare a parlare di nuovo Fallo...Tornare...Come prima...Devi...farlo tornare...Non è il tuo... Un nuovo colpo di tosse che macchiato dal sangue che forse finì anche per sporcare l'altro nel caso fosse rimasto abbastanza vicino al volto del ragazzo. In quel momento non aveva nemmeno la forza d pensare alla risata fastidiosa dell'uomo che aveva di fronte, ma le sue parole lo costrinsero ad un nuovo sforzo, facendogli assottigliare lo sguardo e questa volta però le parole non uscirono dalle sue labbra, nonostante queste si muovessero lentamente finendo il movimento nel digrignare i denti con più forza rispetto a prima. Le braccia ancora non erano completamente guarite, solo le dita si muovevano e sembravano rispondere ai suoi comandi, ma il processo di guarigione sembrava ancora in corso d'opera e non gli rimaneva che aspettare di poterle muovere nuovamente.
    Abbassò lo sguardo a seguire il percorso della mano dell'uomo, cercando di tirare il capo all'indietro per evitare quella che pensava fosse una carezza, ma tutto ad un tratto iniziò a sentire quella puzza di cherosene che non gli sembrava ci fosse stata in precedenza. Andò a sbattere le palpebre un paio di volte, muovendo il capo a destra e sinistra, come cercare di liberarsi di quell'odore, in maniera quasi automatica non sapendo cosa potesse essere o cosa fare, ma si accorse che da quando questo era comparso ed era stato percepito dal suo naso, il dolore alle braccia era scomparso ma non sembrava averne più il controllo. Spettatore impossibilitato ad agire allo spettacolo che il proprio corpo stava per mettere su, ma il fatto che i propri pensieri e i propri comandi non venissero recepiti dai propri arti, ritrovandosi ad essere poco più di un pupazzo da manovrare a proprio piacimento. Un sussulto, un basso ringhio di dolore per quella sensazione di dolore che comparve di nuovo tutto di colpo, come se avesse ricevuto nuovamente quell'attacco da parte di quei razzi ed un brivido gli percorse interamente il corpo, rischiando di farlo scivolare giù dalla posizione che aveva guadagnato a fatica grazie anche a quel mezzo aiuto del pagliaccio pazzo. La voce del Joker divenne in pochi attimi più distante e la gravità iniziò a funzionare in modo del tutto anomalo, mentre la sua schiena venne attirata in direzione della base dell'ascensore visto che le porte si erano aperte e lui non aveva avuto ne la forza ne la giusta reattività per evitarlo. Ma a dispetto di quanto potesse pensare, non ci fu nessun impatto violento con il fondo dell'ascensore, ma invece avvertì qualcosa che rallentò la sua caduta e riposizionato in ginocchio leggermente spostato dalla sua posizione originale, anche se alla fine guardandosi attorno per cercare di capire qualcosa di più e notò finalmente i tentacoli che si muovevano ai comandi di Hamasaki. Gli occhi si aprirono maggiormente e le labbra si mossero per parlarle Toruu-san....Cosa ci...fai qui? Domandò con aria incredula, visto che la giovane mutant gli aveva detto che si sarebbe diretta dal detective, mentre ora era li con lui, bloccata virtualmente in quello stesso edificio con il Joker. Troppe domande e troppo poco tempo per rispondere, perchè anche se lui stava cercando di recuperare le forze per tornare a muoversi con più autonomia, dall'altra parte la mutant era già riuscita con uno dei suoi tentacoli a disarmare il pagliaccio da un'altra delle sue armi, che fosse stata pericolosa la metà del lanciarazzi, se la sarebbero vista malissimo. Notò con colpevole ritardo lo sguardo furente della donna e il tentacolo che aveva afferrato per il collo il pagliaccio, facendolo diventare in modo molto ironico una marionetta tenuta per il collo. La situazione stava peggiorando e lui doveva fare qualcosa c'erano troppe cose in ballo. Cercò di sollevare le braccia e il dolore divenne più intenso, facendogli strizzare gli occhi e digrignare i denti, mentre una mano l'avrebbe portata in direzione dell'anta dell'ascensore per avere un appoggio migliore, per rimettersi in piedi, visto che fortunatamente le gambe erano messe abbastanza bene. Con la gemella avrebbe cercato il contatto con il tentacolo che era partito dalla schiena di Hamasaki e che stava tenendo per il collo il Joker Non farlo...Toruu-san...tu sei migliore di lui! Le avrebbe detto in quella forma mutata, rispetto a quando si erano incrociati nel parco Non abbassarti ai suoi...livelli...Tu puoi essere migliore di lui E con non pochi sforzi avrebbe provato a muoversi verso la figura appesa del pagliaccio, tenendo una mano sul tentacolo di lei La morte gli eviterebbe...di pagare...Per quello che ha fatto...A Raul e a tanti altri innocenti Il suo obiettivo finale era quello di avvicinarsi a dove si trovava l'altro, in modo da provare a togliergli il tentacolo dal collo, dopo aver calciato via la pistola nel caso fosse stata ancora nelle vicinanze Per favore Tomuu-san...Mettilo giù e consegniamolo a chi di dovere...Potrebbero capire come funziona la sua Unicità...Per aiutare coloro che ne sono stati infettati... Il fiato era ancora accelerato mentre cercava di fare presa sul tentacolo, non tanto per fare del male a lei, ma per provare a liberare l'altro prima che morisse, ma sicuramente provocandosi più dolore lui, che continuava a muovere le braccia che erano state le più ferite dopo quel breve scontro.

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    DESCRIZIONE: La pelle di Darius di inspessisce, fino a formare delle vere e proprie croste brunastre, che spesso possono assumere un aspetto scaglioso, che gli permettono di poter attutire nella maniera migliore possibile i danni che provengono da attacchi cinetici, come un pugno, un calcio, un colpo da arma da fuoco o da taglio; ma per fare questo è costretto a memorizzare il danno subito, quindi in base al danno che riceve la corazza si inspessisce in modo da non essere intaccata da un altro attacco di pari intensità. Diminuzione dei danni subiti (medio---->lieve; medio-gravi--->medi; gravi--->medio-gravi)
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    Il quirk Nemesis che sembra essere in grado di adattarsi alle varie situazioni e ai vari attacchi che vengono subiti dal suo possessore, ha iniziato a sviluppare la capacità di limitare i danni che vengono subiti da quest'ultimo, in quanto per la sua attivazione è richiesto un prezzo in danni. La rigenerazione avviene a livello cellulare, con enzimi che vanno a stimolare la meiosi delle cellule stesse, portandole quindi a moltiplicarsi in modo da rimarginare ferite come tagli o abrasioni o scottature, ma impiegando ovviamente più tempo, riuscire a permettere il risanamento di ossa per quanto riguarda fratture o simili, o ferite di entità più grave agli organi interni. Può ripristinare danni fino alla metà di quelli ricevuti.
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    LICENZA DARIUS WILD
    La pioggia artificiale che cadeva sulla sua pelle mutata e scura, una sensazione piacevole forse donata da una crudele natura che le aveva donato quell'aspetto. L'allarme che risuonava in orecchie nascoste dai tentacoli, una sensazione spiacevole che non poteva in alcun modo fermare. La pelle dell'uomo che veniva stretta come un guanto di lattice attorno a quel tentacolo che sembrava solo il cappio per un condannato a morte in quel momento. Il pensiero che alla fine, quello che stava facendo era totalmente ingiusto e soprattutto stupido. Lei era una donna qualsiasi, la cui unica qualità era essere sfuggente come un'anguilla. Essere un'ombra e sorridere in modo finto ad innumerevoli persone, credendosi più furbe di loro. In anni di quella che Hamasaki piaceva nominare come la sua "carriera", non aveva mai trovato qualcuno in grado di metterla dietro le sbarre. C'era andata molto vicina innumerevoli volte, riuscendo però sempre a trovare un luogo dove nascondersi, dove perdersi nella sua mediocrità e non venire più particolarmente ricercata. Poteva un essere del genere vivere felice? Poteva magari anche lei trovare un qualche scopo che non riguardasse essere estremamente egoisti come faceva sempre? Darsi quell'aria di disinteressata l'aiutava a non legarsi troppo alle persone che incontrava e che spesso finivano per tradirla o venderla al miglior offerente. Se i polpi sono uno degli animali più adattabili ed intelligenti del mare, forse lei aveva ereditato quella capacità. Si era adattata, forse cercando una qualche scusa nel poter cambiare solo un pochino. Aveva passato diverse settimane in una cella che le sembrava così piccola, che le tagliava l'aria. Si era macchiata di numerosi crimini, ma non aveva mai ucciso nessuno o fatto qualcosa che andasse contro la propria sottile morale. Le bastava avere la coscienza pulita a fine giornata per andare avanti, si ripeteva per anni. Chissà quante volte aveva aiutato criminali dai desideri così macabri, chissà quante tombe di pietra gravavano sulle sue spalle.
    Per questo aveva accettato di collaborare con la polizia e con i loro giochetti. Odiava gli sbirri, odiava con tutte le proprie forze le persone che le avevano portato via. Quel detective però...le sembrava diverso, come se fosse più vicino alla sua natura orrenda ed oscura che ad un lucente paladino della giustizia. Il suo sorriso le metteva una profonda inquietudine, che aveva nascosto dietro la sua solita maschera. Lei ci vedeva solitamente giusto con le persone, quindi si chiedeva che ci facesse un individuo del genere tra le loro fila. Aveva ignorato la faccenda, accettando però di collaborare con l'altro detective per chissà quale motivo. Forse era stata la possibilità di arrestare il Joker, o proprio liberarsi di quella feccia? O forse nel suo cuore era nato un muscolo nuovo che batteva di giustizia? Probabilmente niente del genere, era solo ciò che le andava di fare. Darius l'aveva colpita abbastanza, se doveva essere sincera. Si era fatta raccontare tutta quella storia di quel ragazzo elettrico che se ne andava in giro a mietere vittime, chiedendo curiosa a Kuroda quanto ci mettessero le forze dell'ordine a piantargli una pallottola in mezzo agli occhi. Era quello il modo migliore per risolvere una faccenda del genere, no? Ma a quanto pare gli eroi non agivano così, la polizia nemmeno e nessuno in quel mondo così sporco di crimine si sognava di dare fastidio ad un individuo del genere. Era un ex-studente della Yuuei, quindi bisognava mettere a tacere una cosa del genere nel modo più veloce e silenzioso possibile. Chissà se quelle parole avevano il significato che pensava. Mentre il collare alla sua caviglia mandava intense vibrazioni e suonava come non mai, tentava di mantenere la concentrazione per mettere fine a quella vita. Sarebbe stata la prima che avrebbe tolto con le sue mani. Per chi lo stava facendo, per quale motivo? Era la rabbia nel vedere un innocente venire sfruttato fino al midollo, fino a quando non era stato completamente consumato da quello schifo che chiamavano Quirk? Era per difendere Darius, che era così gentile nonostante si conoscessero appena? Non aveva risposto a quella domanda, non voleva dire il motivo per cui era lì. Aveva ignorato gli ordini di Kuroda e si era fiondata nella Tokyo Tower, seguendo il suo istinto. Aveva trovato al piano terra quel tizio elettrico svenuto, alla sua mercé. Pure lì era stata tentata di fare ciò che doveva fare. Ma le parole così amare dell'albino, dette prima nel parco...l'avevano colpita troppo, l'avevano resa una sciocca che ignorava i comandi. Era salita trovando quella scena, con un Darius dalle braccia maciullate da un'esplosione che aveva sentito poco prima.
    « Tu...idiota, con quelle braccia... » - Il viso così sereno di Tooru si incrinò di dolore, di rabbia, generando espressioni sul suo viso che di solito era un dipinto di tranquillità. Perché non poteva lasciarla lì a fare quello che si era prefissata di fare? Perché sentiva le mani che erano in uno stato pietoso provare a distoglierla da quell'intento? Sentiva quel tocco pietoso su quella parte di sé, mentre come un disperato cercava di spezzare il legame tra lei ed il criminale inutilmente. Qual era il motivo di parlarle così, come se lei fosse meglio di quell'uomo che stava strozzando. Strinse i denti. Non voleva lasciare la presa. Ma sapeva che stava facendo qualcosa di sbagliato, che non era giusto fargliela passare liscia così. La morte...la morte era probabilmente un lusso che non voleva dare nemmeno lei a quell'uomo. Per una delle prime volte nella sua vita, Hamasaki provò una profonda irritazione verso l'albino ed i suoi discorsi da eroe. Era solo logica, in fondo. Ma non lo avrebbe lasciato andare perché glie l'aveva detto lui, ma solo perché avrebbe goduto della sofferenza dell'uomo a stare in un teatro senza alcun palco. La pistola venne calciata via, in concomitanza con un altro gesto.
    « Accidenti! Va bene, ma stai fermo! » - Avrebbe esclamato arrabbiata, lasciando andare il Joker. Quest'ultimo cominciò a tossire con forza con il viso rivolto verso il pavimento, un segno nero attorno al suo collo che si teneva con le fragili dita. In quel momento, senza trucco e solo con la sua patetica personalità teatrale, sembrava solo un anziano molto cattivo e pericoloso. Le sue ossa fragili a malapena reggevano il suo peso da bagnato, mentre Tooru lo squadrava pronta ad agire alla prima mossa. Guardò pure Darius con i suoi occhi color mare, prima di appoggiare una mano sull'orecchio, parlando con una vocina elettronica che Darius avrebbe sentito appena. « Sì, qui Hamasaki...no, lo so che non dovevo entrare, ma era un'emergenza. Mandate un'ambulanza per Wild, che si è sfracellato le braccia. Mandate anche una squadra o qualcosa del genere, abbiamo immobilizzato Thunderstorm nell'ascensore ed il Joker. Passo.» - La donna fece qualche passo nel pavimento in cui acqua e sangue si mischiavano, con la pelle scura ancora più lucida in quell'ambiente così umido come i suoi passi. Prese Darius per le spalle, tentando di farlo mettere seduto accanto all'ascensore cercando di non toccare le ferite agli arti. Il Joker sembrava essere svenuto con il viso rivolto al terreno, mentre Hamasaki si mise tra lui e Darius per controllarli entrambi. « Sono venuta qui perché non mi fidavo a lasciarti da solo. Ho fatto bene ad intervenire, anche se mi peserà un po' sulla fedina penale. » - Sembrò rivolgere all'albino un'espressione quasi scocciata, come se fosse quasi pentita di quello che stava facendo. Continuò a parlare poco dopo, prima di puntare lo sguardo verso l'ascensore. « Il tuo amico sta bene, cerca...cerca di stare fermo ed aspetta l'ambulanza. » - La donna avrebbe terminato così di parlare, forse aspettandosi qualche parola da Darius in quei pochi minuti in cui erano quasi da soli. Sarebbe infatti passato poco tempo prima che l'ascensore si aprisse di nuovo al mondo esterno, con una squadra di poliziotti ed Endeavor stesso ad accompagnarli a fiamme spente, assieme ad un paio di paramedici. I primi si mossero velocemente verso il Joker, che si fece ammanettare dagli agenti di polizia essendo quasi un cadavere in quel momento. Forse stupendo Darius un paio di strette manette si sarebbero legate anche attorno ai polsi scuri e mutati di Hamasaki, che accettò senza problemi di essere "catturata" da loro, rivolgendo un occhiolino all'aspirante eroe come se preferisse aggiungere altro.
    « WILD! » - Avrebbe tuonato Endeavor appena entrato, vedendolo in quelle condizioni pietose. Più che essere preoccupato o spaventato, chiamò il suo nome come se fosse pronto ad ucciderlo con le sue mani. Camminando in modo pesante verso di lui con i paramedici lo avrebbe fulminato con lo sguardo, che tradiva però una specie di irritazione che si avvicinava minimamente ad un sentimento di preoccupazione da parte sua. I suoi baffi di fuoco sembravano ancora più intensi in quel momento, visto che il sistema antincendio era stato spento poco prima. « E' possibile che ti devi autodistruggere ogni volta che devi arrestare qualcuno? Finirai per farti ammazzare un giorno! » - Dopo quella sfuriata che sembrava più simile a quella di un padre che di un superiore, i paramedici avrebbero superato la figura di Endeavor un po' infastiditi, ma mettendo Darius su quella che era una barella per portarlo velocemente in ospedale. Forse poteva camminare ancora, ma non avrebbero accettato un "posso farcela" come risposta. Scendendo tutti assieme nell'ascensore, Darius sarebbe stato trasportato velocemente fino all'esterno dove un'ambulanza lo aspettava per portarlo in fretta e furia all'ospedale. Non avrebbe visto traccia di Raul, forse già portato nel luogo dove doveva stare. Darius sarebbe stato portato in uno degli ospedali maggiori di Tokyo, nell'area di Tsukiji, dove sarebbe stato ricoverato per un paio di giorni per le brutte ferite alle braccia. Avrebbe dovuto passare diverse ore a rimuovere schegge conficcate all'interno del proprio braccio, con tutti i problemi causati dalla risposta del suo Quirk alle lesioni. Fortunatamente per lui i tendini ed i muscoli erano stati protetti dalla sua stessa Unicità ed avrebbe potuto riprendere in pieno l'attività di eroe dopo un breve periodo di riposo e con l'aiuto di Unicità di cura all'interno dell'ospedale. Avrebbe alloggiato da solo in una luminosa stanza dotata di un lettino ed un divanetto per gli ospiti (oltre che un tavolo sul fondo della stanza), senza però che nessuno arrivasse. Il dolore era lieve a causa degli antidolorifici, ma aveva gli avambracci completamente fasciati a causa delle ustioni. Due giorni dopo l'operazione, la mattina presto lo studente avrebbe ricevuto una visita inaspettata.
    « E' permesso? » - La figura pallida di Kuroda si sarebbe affacciata dalla porta, sfoggiando un sorriso tranquillo come non lo aveva mai visto prima. Certo era che le situazioni precedenti erano molto peggiori di quella attuale, quindi forse quello era solo il suo viso normale. Era vestito con un cappotto pesante e sembrava tenere tra le mani una lettera dalla carta bianca. « Come stai? Endeavor si scusa, ma non è potuto venire. Stiamo terminando le indagini e c'è molto da mettere in ordine. » - L'uomo si sarebbe seduto sul divanetto a poca distanza da Darius, ascoltando la sua risposta per poi riprendere a parlare. « Volevo solo dirti un paio di cose. La prima è che Raul è stato trasportato in una clinica psichiatrica, per nostra sfortuna. La sua mente sembra essere molto annebbiata e non sembra ragionare lucidamente. Joker verrà trasportato in un istituto di massima sicurezza a breve, ma vedremo se potrà fare qualcosa per il tuo compagno. Avrebbe lasciato a Darius il tempo di metabolizzare, prima di riprendere il discorso. » - Avrebbe pronunciato cupo, mentre abbassava lo sguardo. Sembrava sinceramente deluso da ciò che era accaduto e da come era terminata quella storia, forse avendo sperato di poter salvare il ragazzo.
    « L'altra è che mi hanno chiesto di consegnarti questa. Auguri! » - L'uomo avrebbe messo in mano a Darius la lettera, che era piena e spessa come se fosse impaziente di essere aperta. All'interno c'erano numerosissimi documenti che forse avrebbe potuto leggere dopo, ma a quasi volare fuori dalla carta c'era qualcosa avvolto in plastica trasparente. Una tessera di colore rosso che portava la sua foto ed il suo nome, assieme a "NATIONAL HERO LICENSE". Ce l'aveva finalmente fatta. Era diventato anche lui, dopo anni di difficoltà ed ostacoli, un Pro-Hero a tutti gli effetti. Avrebbe presto salutato i banchi di scuola ed i vecchi compagni, per poter finalmente lavorare per conto suo o come sidekick. Considerati i suoi meriti, non avrebbe fatto fatica a trovare lavoro e molto probabilmente il futuro era radioso sul ragazzo dai capelli bianchi.


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    CITAZIONE
    *gigantesca GIF di "Congratulazioni!" da Evangelion*
    Abbiamo finito! Complimenti per essere il primo utente del GDR a completare l'esame per la licenza permanente, che ottieni a pieni voti, oltre che il primo PG studente a diventare Pro-Hero :**: :**: :**:. Spero che a questo punto tu abbia letto il regolamento e sappia cosa comporti tutto ciò, ma lasceremo le formalità ad un altro momento.
    Puoi fare un ultimo post dove puoi parlare con Tooru di quello che è appena successo, oltre che con Kuroda per tutto quello che Darius vuole sapere dopo, ti risponderò in caso ma puoi già chiedere le modifiche dopo il tuo post. Ti allego sotto spoiler la tua scintillante licenza permanente!

     
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    Forza: 300
    Quirk: 430
    Agilità: 325
    Peso Trasportabile: [4]
    Scheda

    Narrato-Pensato-Parlato


    Ci avrebbe messo probabilmente anni, se non secoli per poter liberare il collo del Joker dalla stretta micidiale che stava venendo esercitata dalla donna mutant, ma doveva almeno provare ad impedirle qualcosa che sarebbe poi pesato sul futuro di lei. Mentre le dita a volte scivolavano perdendo di fatto la presa sul tentacolo, le gocce di sangue che fuoriuscivano dalle ferite causate dalle schegge metalliche che gli erano rimaste conficcate nelle braccia e dalle varie bruciature, il suo volto era deciso nel portare avanti quello che si era messo in testa e la sua smorfia di dolore era coperta o almeno distorta e meno capibile per via della trasformazione voltandosi nella direzione della mutant quando si sentì appellare in quel modo Fino a quando posso muovermi...Non permetterò che succedano cose del genere, Toruu-san... Il petto sotto la tuta si alzava ed abbassava per via della respirazione accelerata, la botta di adrenalina iniziale gli stava permettendo di andare avanti, anche se ora, con la sensazione di pericolo imminente, sentiva come le forze che lentamente andavano ad abbandonarlo ed era la sola forza di volontà, e probabilmente anche la sua Unicità e la tuta che aveva addosso, a tenerlo in piedi. L'aveva guardata in volto, aveva notato la sua rabbia e la sua espressione di dolore, trattenendo appena il fiato quando la sente urlargli contro, probabilmente le sarebbe bastato un manrovescio del tentacolo per mandare anche lui nel mondo dei sogni, ma alla fine sia lui che il Joker erano ancora li, liberi da tentacoli e quasi in maniera istintiva le mani si chiusero a pugno, facendo cigolare sinistramente le placche metalliche che componevano i suoi guanti, ma prima che potesse anche muovere un solo passo o muscolo verso di lui, si accorse di come era ridotto. Sospirò con più forza dal naso, mentre un paio di mani delicate, o forse tentacoli delicati, lo andarono a prendere per farlo sedere a terra vicino all'ascensore. Non ci fossi stata tu, probabilmente a quest'ora altro che braccia sfracellate Le disse con tono basso, abbozzando una specie di risata, che si trasformò in colpi di tosse e mugugni di dolore Grazie Toruu-san, non me ne dimenticherò E quindi rimase in silenzio per permetterle di spiegargli cosa l'aveva spinta a muoversi fino a li. Un sorriso, a scaglie si andò a formare sulle sue labbra e quindi guardandola in volto, negli occhi, anche se nascosti dai tentacoli/capelli aggiunse Hai aiutato a catturare un pericoloso criminale e praticamente salvato due studenti della scuola più importante della città...Sei praticamente un'eroina e farò in modo che anche le forze dell'ordine, lo capiscano Concluse quel discorso andando a sollevare lentamente il braccio destro, per cercare di ripete la scena già avvenuta al parco, con lui che provava a darle un paio di pat-pat sulla testa, in maniera affettuosa.
    Da li a pochi minuti sarebbero arrivate le squadre speciali e mediche per occuparsi di loro. Avrebbe osservato il Joker venir portato via Il suo controllo....mentale, ha a che fare con l'olfatto probabilmente...Usate maschere apposite...ed evitate l'odore di cherosene Cercò di avvertirli con le poche, pochissime informazioni di cui era entrato in possesso, ma quando sentì un rumore di manette che si chiudevano, decisamente più vicino e voltandosi di scatto le vide attorno ai polsi della mutant Ehi! Aspettate...lei mi ha aiutato...Fatemi parlare con il detective Cercò forse invano di alzare le braccia verso di loro per fermarli. Quell'urlo però nella stanza, di una voce che ormai conosceva fin troppo bene, lo fece rimanere li con un braccio alzato in direzione della mutant e l'altro poggiato a terra. Senza nemmeno sapere ne dove fosse, ne se stesse guardando verso di lui o meno, le scaglie che prima erano brunastre, andarono ad assumere una colorazione nera e lucente come l'ossidiana, la sua forma per resistere al calore, anche se con Endeavor non l'aveva mai testata fino in fondo. Fino a quando sono intenti a colpire me...Non feriranno nessun altro... Gli andò a dire prima di tornare a guardare verso la mutant Anche lei mi ha aiutato...Ha attirato Raul al parco, poi si è assicurata che stesse bene e ha messo fuori uso il Joker... Cercò di far capire all'altro che alla fine le manette erano davvero qualcosa di eccessivo, anche perchè non sapeva cosa le sarebbe accaduto dopo.
    Da li poi i ricordi si facevano più confusi, il ricordo di essere stato sballottato un pò in giro dagli infermieri prima e dall'ambulanza poi, fino a quando non si risvegliò in una delle stanze singole dell'ospedale, dove venne messo poi a conoscenza del tipo di intervento che aveva dovuto subire e collego il formicolio costante che sentiva alle braccia era dovuto probabilmente al proprio Quirk che cercava di dare una mano a quello ben più potente e specializzato del dottore che si era occupato di lui. Mentre era li in convalescenza a rimuginare, come al solito, su quello che era successo, sentì e vide la figura del detective Kuroda che sembrava essere di buon umore e che buone notizie. Non si preoccupi, penso che a lui basti sapere che siamo vivi e capaci, così può concentrarsi sul fare altro e nascondere il fatto che si preoccupa effettivamente di noi Riferendosi probabilmente agli altri membri del team che aveva avuto modo di conoscere durante il tirocinio. Ha detto che poteva aggiustare Raul...Che apre e chiude dei cassetti che si trovano nella nostra testa, come ricordi o emozioni....Attraverso l'olfatto, quello di cherosene...Ma la signorina Hamasaki invece?Anche lei ha aiutato Cercò di spiegare anche a lui, come aveva fatto praticamente con tutti, donna polpo compresa. Gli costò non poca fatica aprire quella busta che gli venne consegnata poco dopo, con le braccia ancora fasciate e che ad ogni movimento andavano a tirare la pelle nuova che si stava andando a rigenerare sopra le bruciature, mentre il bernoccolo per la testata che si era scambiato con Raul era scomparso da tempo ormai. Una volta tirati fuori i documenti, che andò a scorrere velocemente con lo sguardo, si ritrovò in grembo quella tessera, caduta dal mucchio di carta che gli era stata mandata. Se la rigirò tra le dita, controllando il nome e la foto, prima di guardare il detective, con un sorriso emozionato, quasi bambinesco, ma una volta sicuro che quella fosse davvero la sua licenza di eroe e gli occhi si riempirono di lacrime, si lasciò cadere steso sul letto dell'ospedale, con la mano libera davanti al volto per nascondere quelle lacrime di gioia e forse liberazione che stava provando dentro e alle quali poteva dare finalmente sfogo. Al proprio futuro penserà una volta messo piede fuori da quella stanza, c'erano ancora persone da aiutare e altre che lo aspettavano, un sacco di cose da dire e fare.

    TECNICHE & EQUIPAGGIAMENTO [Click!]
    • Tecniche
    NOME TECNICA: Indurimento Lv4
    DESCRIZIONE: La pelle di Darius di inspessisce, fino a formare delle vere e proprie croste brunastre, che spesso possono assumere un aspetto scaglioso, che gli permettono di poter attutire nella maniera migliore possibile i danni che provengono da attacchi cinetici, come un pugno, un calcio, un colpo da arma da fuoco o da taglio; ma per fare questo è costretto a memorizzare il danno subito, quindi in base al danno che riceve la corazza si inspessisce in modo da non essere intaccata da un altro attacco di pari intensità. Diminuzione dei danni subiti (medio---->lieve; medio-gravi--->medi; gravi--->medio-gravi)
    DANNO: -
    COSTO (in Energia): 50 attivazione (+10 mantenimento)
    NOME TECNICA: Regenerator Liv 4
    Il quirk Nemesis che sembra essere in grado di adattarsi alle varie situazioni e ai vari attacchi che vengono subiti dal suo possessore, ha iniziato a sviluppare la capacità di limitare i danni che vengono subiti da quest'ultimo, in quanto per la sua attivazione è richiesto un prezzo in danni. La rigenerazione avviene a livello cellulare, con enzimi che vanno a stimolare la meiosi delle cellule stesse, portandole quindi a moltiplicarsi in modo da rimarginare ferite come tagli o abrasioni o scottature, ma impiegando ovviamente più tempo, riuscire a permettere il risanamento di ossa per quanto riguarda fratture o simili, o ferite di entità più grave agli organi interni. Può ripristinare danni fino alla metà di quelli ricevuti.
    COSTO (in Energia): 45

    ---
    • Equipaggiamento
    ► Costume: Adaptation Suit
    ► Effetto: Resistenza danni lievi - Resistenza danni medi - Resistenza elementale lieve

    ► Equipaggiamento 1: Adaptive Gaunlets.
    ► Effetto:Quirk +30 (+50 quando si usa Counter Mirror)
    ► Peso: [2]


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    CITAZIONE
    Tenkius per la bellissima giocata Delin *lancia dolci verso di lui per festeggiare* :sip:
     
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30 replies since 7/1/2020, 21:26   616 views
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