-
.LICENZA ROBERT & DRAKEEra ora di mettersi in gioco, di affrontare i principali ostacoli che l'esame aveva in serbo per loro. Drake e Robert avrebbero potuto forse pensare che tutto il sistema fosse contro di loro, considerata l'ambiguità del test. Erano scesi atterrando dentro quel palazzo semidistrutto, utilizzando le sporche pareti come pavimenti a causa del crollo totale. Come un palazzo fosse sopravvissuto ad un teorico impatto del genere non era chiaro, ma era pur sempre una situazione che avrebbero potuto affrontare nel loro futuro da eroi. I loro passi erano leggeri e poco rumorosi rispetto alla pioggia che diede un lieve sollievo alle loro orecchie. I muri attutivano il suono, nonostante l'acqua che passava inesorabile dai fori nella struttura. Erano all'interno di un lungo corridoio largo una decina di metri, che più si allontanava dalle finestre più diventava buio pesto. Solo la luce verdastra del robot poteva donare loro un punto di riferimento, che gettava ombre sulle macerie presenti sul pavimento. Entrambi allerta, si erano avvicinati al robot pronti a buttarlo giù in caso di una qualsiasi mossa aggressiva da parte sua. Il suo volto di porcellana era decisamente inquietante, così come il fatto che fosse in grado di sorridere, ma alle parole di Drake compì un'azione decisamente umana per un marchingegno del genere.
Il robot piegò il suo corpo, imitando un inchino. Il faro verde sulla sua testa mostrò il pavimento a tratti, continuando a sorridere tranquillo e felice. Rumori meccanici e di ferraglia che si muoveva provenivano dal suo corpo, mostrando brevemente un complesso sistema di ingranaggi sotto la sua cassa toracica. Avrebbe poi alzato solo il viso di scatto, prima di muovere la bocca con un movimento meccanico, del tutto simile a quello di una bambola. La sua voce era acuta come quella di un personaggio delle fiabe, quasi maligna.
« Dovete uscire subito da qui. Lasciatemi indietro! » - Avrebbe esclamato impanicato, prima di cercare di mettersi dritto. I due studenti avrebbero sentito uno schiocco, come una frusta che colpisce l'aria. Il corpo del robot di porcellana sarebbe stato avvolto da una fune, poco dopo aver sentito quelle drammatiche parole, e strattonato con violenza alla fine del corridoio. La sua lucina cominciava a lampeggiare più veloce, mentre uno zampettare sarebbe giunto da tutte le direzioni. Dall'alto e alla loro destra, dalle finestre da cui erano appena entrati, avrebbero visto delle figure decisamente più minacciose di quella del robot sorridente. Scheletriche e con il muso affilato come lame, questi robot condividevano la stessa lucina verde lampeggiante, anche se non erano decisamente amichevoli. Al posto del braccio destro avevano una lunga lama seghettata, mentre al posto della mano sinistra sembravano avere una specie di rampino.
« Gli studenti quest'anno sembrano inetti. Siete già la terza coppia che casca in questa trappola. » - Avrebbe detto il robot appena giunto dalla loro destra, prima di sistemarsi in quella stanza e cominciare a caricare il ragazzo dal pelo rosso. Quello dall'alto invece si limitò ad emettere un assordante verso, cercando di buttarsi sopra Robert come se fosse un esperto assassino. Quella coppia di robot sembrava comportarsi quasi umanamente, ma forse non era il centro dei pensieri dei due eroi.SPOILER (clicca per visualizzare)Tempo di combattere! Potete reagire come volete all'attacco dei robot. Per i combattimenti masterati vi ricordo che dovete scrivere una difesa ed un contrattacco ipotetici.
Per qualsiasi dubbio, mandatemi un MP!. -
.Robert Rossi
. -
.Drake Mark
Edited by Drake Wolf - 11/4/2020, 20:56. -
.LICENZA ROBERT & DRAKELa coppia di eroi si preparava al primo scontro di quell'acceso esame, nonostante la pioggia potesse stemperare quel calore. Un pochino più al coperto e grazie alla calda luce offerta dall'Unicità del Mutant dal pelo rosso, i due avrebbero messo alla prova quello che avevano imparato negli scontri corpo a corpo molto velocemente. Forse i due esseri meccanici (animati da chissà quale intelligenza artificiale) erano stati programmati per insultare e provocare appositamente gli studenti, forse per far perdere loro la calma. Non era infatti strano pensare che molti aspiranti eroi avessero un temperamento...decisamente focoso od azzardato, come dimostrato più volte nel corso degli anni. C'era da dire che la loro scuola portava con sé una reputazione che era come una bellissima ma pesante coppa di metallo da sostenere sulle spalle. I due studenti della Yuuei forse avrebbero trovato vagamente familiare una prova del genere, considerato che non era raro addestrarsi con robot progettati appositamente per farli allenare. Robert si mosse velocemente, riuscendo ad ottenere una posizione di vantaggio sul suo avversario che si era calato come un ragno cercando di sopraffarlo. L'automa era semplicemente atterrato sulle quattro appendici meccaniche, prima di venire travolto dal corpo del lupo facendo schiantare a terra. Rumore di parti meccaniche che si spezzavano e rompevano sul pavimento ruvido dell'edificio colpirono i timpani dei due ragazzi, mentre il robot smetteva di funzionare. L'ultimo rumore che uscì dal suo corpo scheletrico fu una notifica sonora, un paio di allegre note mentre la spia sul loro corpo si tingeva di un rosso acceso. Anche se ormai era ovvio, quelli erano evidentemente i robot da affrontare.
« Compagno neutralizzato...ritirata strategica. » - L'altro essere robotico aveva mancato il suo colpo letale contro Drake, ma non aveva perso tempo a farsi colpire dal suo raggio di calore. Con un aggraziato ma agile movimento aveva evitato il raggio nonostante lo spazio limitato, facendo colpire una delle pareti sopra di loro che accumulò diverse crepe dall'aspetto non del tutto positivo. Come un serpente era scivolato via dalla finestra dal quale era entrato, come se avesse capito che combattere in quelle condizioni avrebbe portato alla sua distruzione. Che i robot avessero un minimo di intelletto (un po' come i soliti criminali da due soldi) poteva essere sia un fattore positivo che uno negativo, visto che quello era un probabile punto scappato via. Restava però l'incognita di come avanzare, considerato che il robot "innocente" era stato catturato da una fune. Continuando per il corridoio e facendo attenzione a non causare ulteriori danni all'edificio, i due avrebbero notato un tipo totalmente diverso di robot riposare accanto a quello che stavano cercando. Era decisamente più alto di loro, i circuiti coperti nella parte superiore del corpo da una grossa armatura a piastre che copiava i muscoli umani. Nella sua mano destra sembrava tenere quello che era un enorme fucile e non possedeva dei tratti facciali, ma solo un grosso pezzo di metallo quadrato a simboleggiare la sua testa. Ciò che lo differenziava di più dagli altri però era la spia presente al centro del suo petto, che lampeggiava di giallo. Il robottino innocente era dietro l'arma da fuoco appoggiata con il manico sul terreno ed appena entrati avrebbe girato il suo corpo verso di loro, senza però impugnare il fucile vistosamente.
« Chi siete voi, con questo aspetto così curioso? Volete fare del male a questo ragazzino? » - Avrebbe semplicemente domandato, pronunciando quelle parole con una voce straordinariamente umana. Era evidentemente metallica ed artificiale, ma questo robot possedeva pezzi ben più curati di quei due semplici ammassi di metallo. Quell'automa rappresentava qualcosa in particolare o era lì solo per fare scena? In ogni caso, se volevano recuperare il robottino che lampeggiava di verde dovevano prima superare lui, con le buone o le cattive.. -
.Robert Rossi
. -
.Drake Mark
. -
.LICENZA ROBERT & DRAKEDi fronte a quei due discorsi così calorosi ed il più carismatici possibile, il robot di fronte a loro sembrava non avere alcuna reazione. Le loro voci, dopo qualche piccolo battibecco, sembravano risuonare nel corridoio vuoto per convincere l'essere artificiale di non avere cattive intenzioni e che erano lì solo per il bene del robottino che dovevano salvare. Dopo averli sentiti parlare, alzò lentamente il braccio che possedeva delle tozze dita meccaniche, portando queste ultime su di un mento inesistente come se fosse un profondo pensatore. Producendo rumori meccanici ad ogni movimento, avrebbe risposto con voce profonda e decisa. Sembrava quasi un uomo di mezza età particolarmente rude e vissuto, come se qualcuno avesse impostato la sua voce per assomigliare al protagonista di un film post apocalittico.
« Uhm...in effetti la vostra struttura è interessante. Il pelo è una scelta estetica o serve per proteggere il vostro esoscheletro? » - Avrebbe domandato curioso, indicando con la mano meccanica le loro figure. Sembrava veramente convinto che i due fossero robot, non un filo di ironia nella sua voce. Avrebbe guardato prima il "ragazzino" e poi il soffitto, quello che sembrava ai ragazzi un nucleo che lampeggiava più velocemente. Sarebbe rimasto per una decina di secondi fermo ad osservare sopra di sé, prima di posare il suo (non) sguardo su di loro. « Oh...eroi! Siete così giovani, non immaginavo. Avete ragione, dovremmo uscire di qui. Conosco un posto qui vicino dove si raccolgono moltissimi miei simili, potreste aiutare pure loro forse? » - Avrebbe proposto l'automa, prima di farsi da parte e lasciare i due aiutare il robottino. Questo sembrava simulare lo spavento ed il terrore di un civile, anche se probabilmente era uno dei modelli più facili da calmare. In base a ciò che avrebbero fatto per uscire da lì indenni, il loro obiettivo avrebbe probabilmente parlato o comunque avvisato loro avessero loro avuto successo. In ogni caso, il grosso robot armato di fucile li avrebbe seguiti nell'unica direzione disponibile: quella specie di parco che avevano intravisto in lontananza, ora più vicino. A meno che non volessero tornare indietro infatti, le rovine e le condizioni climatiche rendevano difficile seguire una strada che non fosse quella.
« Se vogliamo andare di qua, facciamo attenzione. E' pieno di quei robot di prima... » - Avrebbe pronunciato a bassa voce il robot, che fossero ancora nell'edificio o scesi in basso. Tra la foschia naturale creata dalla pioggia avrebbero intravisto quelle spie rosse di prima lampeggiare come fuochi fatui nella notte, cercando ogni minimo segno di vita.CITAZIONEPotete agire come volete per "mettere in sicurezza" il robot. Naturalmente potete fare tutte le domande che volete al robot e potete deciderlo se seguirlo o cambiare totalmente direzione.
Per ogni domanda, mandatemi un MP!. -
.Robert Rossi
. -
.Drake Mark
. -
.LICENZA ROBERT & DRAKEIn quell'angusto spazio circondato dalla polvere e dalle macerie, i quattro stavano ora uscendo piano piano dalla struttura, cercando di non combinare ulteriore danno per evitare di farsi crollare l'edificio addosso. Chissà cosa sarebbe successo se avessero agito in maniera sconsiderata tanto da fargli crollare il palazzo addosso. Sicuramente non potevano uccidere i partecipanti, nonostante i due Mutant non ne avessero ancora incontrato uno. Molto probabilmente gli effetti atmosferici e scenici erano anche per testare un possibile isolamento da parte delle autorità o di altri eroi, costringendoli a lavorare in coppia. Quel robot apparso dal nulla comunque, non sembrava ispirare tutta quella fiducia in uno degli studenti, che effettivamente non aveva prove per dimostrare fosse benevolo. Parlava meglio degli altri, ma era un segno che fosse più intelligente ed amichevole, o che fosse pronto ad ingannarli? Il tempo scorreva prezioso e loro avevano appena salvato uno dei robottini, che fu maneggiato amichevolmente da Robert e Drake. Uscirono quindi da quell'area pericolante, tornando sotto la pioggia che non sembrava causare particolare problemi ai circuiti dei due automi. Poco dopo essere usciti infatti, il robot sembrò emettere un breve flash verde che colorò solo per un istante la pioggia attorno alla propria figura come un'aura alla menta. Un segnale sonoro molto più dolce e tranquillo dello stridore dei robot precedenti fu emesso dal suo corpo, mentre una forte voce femminile preregistrata fu udibile sin dalla distanza, nonostante fosse leggermente coperta dalla pioggia.
« Civile messo in sicurezza. » - Fu quello che sentirono tutti. Il robottino sembrò però intenzionato a seguirli, nonostante fosse stato sistemato per così dire. Forse era la presenza dell'altro robot a farlo continuare a camminare, ma a meno di chiederlo non sembrava intenzionato a spiegare il perché. Sistemati dunque per file come suggerito da Drake, il quartetto seguì il robot che proseguiva a passo spedito verso la direzione indicata.
« Oh...capisco. » - Avrebbe risposto brevemente la macchina alla precisazione di Robert. Non girò la "testa" ma continuò a camminare mentre il ragazzo poneva invece i suoi quesiti. Sembrò rallentare leggermente il passo, prima di rispondere all'aspirante eroe. « Diciamo di sì. Stiamo aspettando gli eroi perché l'area è del tutto crollata ed è pieno di quei robot impazziti. Io sono armato ma la maggior parte sono civili quindi... » - Non avrebbe terminato la frase, come se fosse quasi ovvio quello che stava dicendo. Il luogo dove si stavano incamminando sembrava ricco di ostacoli naturali, più che altro numerose macerie che spuntavano dalla terra fangosa e bagnata come relitti. C'erano anche numerose crepe nella pavimentazione che incontravano, abbastanza larghe da far cadere una persona se non si faceva attenzione. Inoltre, il loro accompagnatore sembrò notare che Drake si stava approcciando al robottino in modo da rassicurarlo, anche se non sembrava avere troppo successo. Stava ancora camminando, ma non sembrò degnare di risposta l'aspirante studente, anche se la sua bocca fece un movimento come se stesse cercando di parlare. Forse il suo vocabolario era fin troppo limitato per poter esprimere un senso di gratitudine o qualsivoglia metodo di comunicazione che non fosse registrato.
« Non credo possa parlare... » - Il robot avrebbe cominciato a rispondere per il piccolino, prima di fermarsi bruscamente e facendo sbattere il secondo contro la propria armatura metallica. Si girò meccanicamente, prima di fissare Drake, che stava in fondo alla fila. Sarebbe rimasto immobile per una ventina di secondi a guardarlo, prima di compiere un gesto fluido e veloce anche per una macchina dalla tecnologia avanzata. Avrebbe preso il robottino nel braccio sinistro, prima di prendere il grosso fucile nella destra e sparare improvvisamente nella direzione del Mutant dal pelo rosso. Che schivasse o meno, Drake avrebbe sentito un forte sibilare sopra la propria testa, mentre qualcosa cadeva a terra. Dietro di loro, tra le varie macerie, un grosso robot dall'aspetto inquietante precipitava di schiena tempestato da buchi formati dai grossi proiettili. Sembrava uno strano incrocio tra l'estetica vittoriana e quella di un film dell'orrore di serie B. Il corpo sembrava simile a quello del robottino che avevano appena salvato, ma con un sorriso molto più inquietante. Con le loro orecchie da lupo avrebbero sentito chiaro che erano completamente circondati da una decina di quegli esseri, che sembravano spuntare come cadaveri risvegliati dalle macerie. Si avvicinavano sempre di più e volevano chiuderli in quella specie di passaggio obbligato dalle macerie, mentre il parco che avevano visto prima era poco lontano. Non sembravano armati per ora, ma chissà se nascondevano armi all'interno del loro corpo meccanico.
« Giù! Dobbiamo andarcene da qui! » - Avrebbe esclamato il robot armato di fucile, mentre continuava a sparare ed occasionalmente colpire qualche robot nemico. Cosa avrebbero fatto i due? Avrebbero provato a distruggere tutti quegli automi per dei punti facili od avrebbero seguito il consiglio del loro alleato, che toglieva però loro del punteggio ad ogni sparo?CITAZIONEPiccola nota per Gaudenzio: la somma della statistica di Forza è sbagliata, correggila per favore!
Potete questa volta decidere autonomamente come proseguire, se provare ad attaccare i robot o scappare via con il robot amichevole. Non penso ci sia bisogno di spiegarvi cosa fare nel primo caso, buona scrittura!
Per ogni domanda, mandatemi un MP!. -
.Robert Rossi
. -
.Drake Mark
. -
.LICENZA ROBERT & DRAKEDopo l'avviso dell'ingombrante macchina, i due eroi decisero di mettersi in azione subito per evitare di essere presi d'assalto dai loro nemici che erano spuntati come funghi dopo la pioggia. Erano come strani modelli di porcellana finiti male, come se qualcosa fosse andato storto nella loro produzione. Ad essere ancora più inquietante era però il loro sorriso in mezzo a quella tempesta, fossilizzato fino alla loro morte su quel finto volto. Al posto degli occhi possedevano un'unica spia rossa che dava vista su un cranio cavo, il loro corpo bianco macchiato dallo sporco e dal fango della pioggia. Il loro corpo non sembrava particolarmente resistente, come forse già notato prima, ma la loro forza stava nel numero. Alcuni al posto delle braccia possedevano semplici trii di lame per ogni lato del torace, rendendoli meno mobili ma più pericolosi. Il primo ad agire fu Robert, che decise di togliere quella misura di sicurezza dal suo viso. Era pur vero che non poteva sentire bene gli odori a causa della mancanza di obiettivi vivi, ma allo stesso tempo l'assenza di sangue eliminava quasi totalmente i suoi problemi riguardanti quell'aspetto della sua Unicità. Avrebbe sentito finalmente un po' d'aria fresca sul proprio muso e l'odore della pioggia che colpiva forte le sue narici. La bocca del Mutant si sarebbe aperta, emettendo un ululato che sembrava provenire dalle profondità della sua cassa toracica. Drake riuscì fortunatamente a tapparsi le orecchie da lupo poco prima che il suo compagno usasse quella tecnica, evitando di essere osservato avendola per fortuna osservata in precedenza. Il suono risuonò nella pioggia, come nei migliori film drammatici dove l'animale finalmente si libera dalle proprie catene. Purtroppo per lui però, nonostante avesse fermato l'avanzata degli automi, che si erano immobilizzati per un secondo per capire come comportarsi in quella situazione. Una donna dai capelli che riflettevano l'intero spettro visibile fece un'espressione un po' confusa dall'altro capo della telecamera dentro una saletta accogliente e per niente colpita dalla pioggia, chiedendosi se usare una tecnica del genere contro dei robot di qualità come i loro avesse senso.
Fu poi il momento di Drake di attaccare, sfruttando quel momento di pausa offerto dal proprio compagno. Uno dei robot più vicini fu attraversato da quella fiamma ed il contatto fu abbastanza lungo da farlo indietreggiare come se fosse sgomento, come se fosse un essere umano che barcolla appena colpito in pieno petto da un proiettile per poi cadere a terra di schiena. Questa mossa diede però il tempo ad un altra coppia di robot di avvicinarsi, uno con le braccia e l'altro con solo le lame. Drake avrebbe potuto sentire uno scoppio così come Robert, vedendo il robot con le braccia venire sbalzato all'indietro da un altro sparo.
« Giovani! Cercate di coprirmi le spalle, ci ritaglierò una via oltre questo cumulo di macerie! » - Il robot avrebbe gridato, prima di lasciare il lavoro "manuale" ai due ragazzi. Infatti, con il robottino tra le braccia, sembrava intenzionato a voler far saltare in aria il muro di fronte a sé. Si posizionò dietro un grosso insieme di detriti, prima che il suo fucile cannone cominciasse ad illuminarsi piano piano, come se stesse accumulando energia. I due dovevano affrontare però l'orda di robot, con quello armato che ancora stava di fronte a Drake, assieme ad altri tre dello stesso modello a circa tre metri da lui. Gli altri sembravano per ora troppo incastrati tra quelle macerie per uscire, ma se avessero ascoltato il robot avrebbero potuto forse guadagnare tempo e punti.. -
.Robert RossiSPOILER (clicca per visualizzare)Nota è la prima volta che uso questa tecnica da quando la ho in questa versione quindi spero che funzioni come ho fatto io se no ho capito male io come si usa questa tecnica e spero che lo staff mi possa aiutare a capire come si usa, mi scuso per il ritardo nell'aver postato ma questa settimana non ho avuto un momento di tregua e il pc era sempre occupato
Edited by Gaudenzio Bibbiena - 31/5/2020, 16:18. -
.Drake Mark
.