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.LICENZA ROBERT & DRAKEFinalmente passando all'offesa, era momento per i due ragazzi di entrare nel vivo della prova. I due dovevano affidarsi a quel misterioso essere robotico che stava per aprire loro un varco per evitare quello squadrone meccanico. Il primo ad agire dei due ragazzi fu Robert, che tentò di fare affidamento alla forza animale nascosta dentro di sé. Mordendosi la mano sinistra, avrebbe sentito l'inebriante odore metallico del sangue riempirgli il naso e farlo salivare come se fosse un vero lupo in quel momento. Nonostante tutto sembrava ancora tenere dalla sua un minimo di ragione, tanto quanto ne bastasse per non colpire il proprio alleato. Muovendosi agilmente e quasi come un animale, sarebbe saltato contro il robot che ostruiva il raggio d'azione di Drake cercando di letteralmente distruggerlo a suon di colpi. Fu un impatto molto forte ed avrebbero sentito entrambi il rumore del metallo che scivolava per terra, poco dopo essere stato colpito da quella scarica di pugni. Fu proprio la potenza pura che ci mise in quell'assalto a fargli tremare di dolore le mani, nonostante il risultato. Nel mezzo della foga ed in quello stato probabilmente non lo avrebbe sentito, ma un piccolo tintinnare avrebbe forse indicato che quel robot era stato atterrato con successo, visto che smise di muoversi a causa dei danni ingenti alla propria cassa toracica. Si erano allontanati di qualche metro in tutta quell'azione, dando campo libero al rosso di dare il proprio contributo alla causa. Questo contributo voleva far finire quello scontro che li stava solo rallentando, con un'azione combinata che avrebbe steso tutti e tre. Usando il proprio Quirk al meglio delle proprie forze e con una certa fantasia, l'azione complessa avrebbe stupito il primo robot che stava per essere colpito al volto. Quella sfera di calore mise fuori uso l'hardware usato per elaborare le immagini, facendolo indietreggiare realisticamente come se fosse un umano appena colpito da una sfera di fuoco. Il secondo automa però non sembrava voler fare la fine dei suoi due compagni, parando con precisione l'attacco del Mutant usando la sua coppia di lame, che vennero deformate dal calore e dalla forza del colpo. Tenne però la posizione, mostrando una forza ed una compostezza inaspettata. Il suo alleato non si fece prendere dal panico (sempre che potessero provarlo) e mentre il ragazzo ancora stava con il pugno attaccato alle lame decise di tirargli un calcio per farlo allontanare il più possibile dal compagno. In un gesto stranamente umano, quell'ammasso di marchingegni sembrava controllare la situazione dell'altro, piegando la testa come sconsolato vedendo che gli altri due non erano più in grado di combattere. Come in uno slancio di vendetta, sarebbe andato non tanto verso Drake ma contro quello che aveva appena distrutto completamente il proprio compagno. Voleva fare in qualsiasi modo del male a Robert, probabilmente in quello che sembrava un affondo suicida rivolto alle sue costole. Era un gesto molto violento e probabilmente era per indicare quanto difficile fosse ottenere una licenza del genere. Tralasciando gli altri due che sembravano andare lentamente in ritirata, Drake avrebbe invece sentito qualcos'altro sfiorargli la guancia. All'altezza dei suoi piedi, a diversi metri alla sua sinistra avrebbe notato quello che sembrava essere un coltellino conficcato a terra. Poco sopra di loro sembrava esserci un altro modello di robot, coperto da quello che sembrava essere uno straccio od una specie di mantello. I suoi occhi rossi brillavano nell'oscurità e fissava in piedi il giovane. Sarebbe saltato improvvisamente in un movimento acrobatico aggraziato, facendo notare all'aspirante eroe come le sue gambe fossero ricche di parti e ben strutturate. Mentre girava a mezz'aria quasi per superarlo, il ragazzo avrebbe dovuto schivare una serie di quei piccoli coltelli che volevano conficcarsi nel suo braccio sinistro. L'obiettivo del robot però sembrava un altro: in ogni caso, se non fosse stato fermato prima, avrebbe proseguito il suo assalto verso il piccolo robot rimasto accanto al robot con il fucile. I due ragazzi erano solo ostacoli per il loro obiettivo, sterminare il resto degli automi che sembravano essere dalla "parte dei buoni".SPOILER (clicca per visualizzare)Il boost della tecnica andava bene, alla fine devi infliggerti i danni per poterla attivare.
Avviso solo che la forza di Robert arriva a 156 e che l'Energia scende a 122!
Edited by Dëlin - 9/6/2020, 18:17. -
.Robert RossiSPOILER (clicca per visualizzare)mi scuso se la mia azione è stata molto breve. aggiungo qui perchè nel codice dell'azione si legge male che mantengo sia la tecnica dell'aumento di forza e al contempo attivo l'ispessimento della pelliccia.
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.Drake MarkSPOILER (clicca per visualizzare)Allora la descrizione dice che ha forza fisica ma in realtà con Ryoku un po' di tempo fa abbiamo chiarito che per renderlo solido ci vuole un'abilità e che quindi funziona come i raggi e le sfere che lancio solo che è controllabile purtroppo mi sono sempre scordato di chiedere la modifica della descrizione sorry.
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.LICENZA ROBERT & DRAKELo scontro proseguiva su un unico fronte ben acceso, dove gli umani combattevano contro le macchine per poter ottenere la supremazia su di esse. Forse sarebbe stato un tema di qualche romanzo fantascientifico, ma per ora contava solo una cosa, ovvero che la coppia di Mutant potesse superare la prova. Gli esaminatori li osservavano lontani in ogni loro gesto e spesso scrivevano degli appunti su carta o direttamente sugli schermi dei loro tablet. Erano stupiti che la coppia non avesse incontrato ancora delle reali difficoltà considerato da quanto era cominciata la prova, ma forse la loro provenienza scolastica parlava prima di loro. Non mancava molto alla fine del test in realtà, considerato che non c'era una vera meta da raggiungere fisicamente od un punteggio prestabilito: era quasi sembrata una gara tra loro ed il tempo, tra chi partecipava e condizioni di lavoro pessime. Come aveva pensato Drake, non c'erano probabilmente grossi limiti al budget di quelle prove, che volevano raccogliere più dati possibili e far ottenere la licenza solo ai migliori studenti meritevoli. Soprattutto considerato quanto mandassero decine e decine di robot contro ragazzi che probabilmente avevano tutte le capacità di occuparsene. Infatti, non fu molto faticoso per Robert abbattere il suo bersaglio con tutta la furia che aveva in corpo. Spezzando crudelmente il braccio armato del robot, facendo un terribile suono simile a quando si rompe uno spesso ramo, l'automa avrebbe gettato un stridio di dolore al vento prima di essere preso di mira dal lupo. Grazie alle sue capacità mutanti avrebbe cominciato a letteralmente sventrare il robot sotto le sue grida simulate di dolore, togliendo ingranaggio per ingranaggio, pezzo per pezzo tutti i suoi componenti, distruggendo anche il finto viso umano che indossava come maschera. Quei suoni acuti nascondevano un segnale sonoro che indicava l'acquisizione del punto ben meritato dall'aspirante eroe. Una ventina di secondi dopo si sarebbe trovato sopra lo scheletro svuotato e privo di energia del suo avversario, privo di ogni funzione e di ogni aspetto che ricordasse un essere umano.
Uno scontro più tranquillo e fine era visibile da Drake invece, che aveva deciso di sfruttare saggiamente quelle macerie. Il suo avversario era un modello molto più avanzato e decisamente furbo di automa, che voleva direttamente far fallire la prova ai due. Probabilmente uno dei loro avversari più temibili, che riconosceva la condizione di vittoria di quel gioco di strategia a punti, se lo si voleva paragonare così. Quei coltelli che sembravano pressocché infiniti si sarebbero schiantati contro quel pezzo di cemento raccolto a fatica dal ragazzo, che avrebbe sentito l'aria sibilare attorno a lui nonostante la pioggia. La copertura aveva reso la parte più sensibile del suo corpo protetta da quelle lame, ma avrebbe sentito un dolore bruciante alle caviglie. Il suo avversario aveva mirato a quei punti scoperti per limitare i suoi movimenti, trovando interferenza e difficoltà a causa di quello strano scudo improvvisato, riuscendo solo a sfiorare il suo corpo. L'assalto del robot non sembrava finito, visto che si voleva lanciare contro l'indifeso robottino. Il masso che lanciò verso di lui non riuscì però a colpirlo, schivandolo appena con un altro movimento di gambe. Era un'altra storia però per il suo arto di calore, una novità per quell'essere artificiale. I primi colpi di Drake andarono a segno senza problemi, riuscendo a sorprendere l'avversario e facendosi beffa dei suoi modi di schivare. Più che sciogliere completamente il suo esoscheletro, il danno riguardava più che altro la temperatura della macchina stessa, che cominciava ad emettere scintille e vapore. Forse capì che non poteva vincere in quel modo, tanto che saltò all'indietro per evitare altri danni. Entrambi i ragazzi avrebbero visto un lampo dietro di loro, notato anche dal robot che riuscì ad evitare un enorme proiettile mirato al suo petto saltando grazie alle sue gambe modificate.
« Ragazzi! Tenetelo fermo, è un osso duro! » - Avrebbe esclamato il loro collega robotico poco lontano, che si era appoggiato a terra per prendere meglio la mira. Avrebbe riversato su di lui una scarica di proiettili, che venne ulteriormente evitata correndo verso la direzione di Robert. Il robot sembrò voler cambiare improvvisamente strategia, usando la sua figura che si mescolava con l'ambiente per eliminare una delle minacce che gli impedivano di continuare. Le sue braccia sarebbero cambiate durante la corsa, cominciando a brillare di una forte luce. Sia Drake che Robert avrebbero potuto sentire un fortissimo ronzio nell'aria ed avrebbero osservato delle scintille blue scaturire dagli artigli dell'assassino. Stava mirando alla schiena di Robert, che stava ancora recuperando la ragione a causa della sua rischiosa tecnica. Lo avrebbe sentito in ogni caso, visto che il malvagio aveva sacrificato il mimetismo per una pura dimostrazione di potere. Quello che era probabilmente il loro avversario finale aveva deciso di non scherzare con il fuoco pesante e non sarebbe stato da meno il loro alleato.SPOILER (clicca per visualizzare)Non manca molto alla fine della licenza. Tenete duro e proseguiamo anche questo turno con il combattimento (presto i vostri personaggi avranno una meritata pausa, non vi preoccupate). -
.Robert Rossi
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.Drake Mark
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.LICENZA ROBERT & DRAKESotto la pioggia, il grande robot osservava la battaglia con i propri sistemi ottici, avendo ricevuto il dono della piena vista da quella che era la sua fabbrica. I suoi circuiti elaboravano quelli che potevano essere come potevano non essere chiamati pensieri. Poteva...anzi doveva aiutare quei due ragazzi per qualche motivo sconosciuto, doveva portarli lì per un obiettivo più grande che non riusciva ad avvertire tra le informazioni che scambiava il suo corpo con l'esterno. Doveva mirare a quell'entità ostile e cercare di non fargli fare del male a quei ragazzi e quel robottino che aveva con sé. Riconosceva quest'ultimo come suo simile, come suo eguale: ma non era sicuro di cosa fossero quei due che stava proteggendo, se non che strani esseri umani. I rumori della pioggia erano per lui solo esterne distrazioni che venivano isolate da un apparecchiatura apposita, le gocce d'acqua solo piccoli fastidi che venivano filtrati dai suoi sensori. Probabilmente sarebbe stato in grado di aprire un buco nel petto ad entrambi, ma non era nella sua programmazione fare così. Poteva solo supportarli da lontano, sperando che riuscissero a vincere contro quel modello così aggressivo. Perché mettere i robot gli uni contro gli altri? C'era un qualche motivo per cui i loro creatori avevano generato una guerra del genere? Un pensiero più simile ad una scintilla attraversò i suoi circuiti, mentre i due combattevano contro l'arma vivente.
Quest'ultimo sembrò emettere un verso di sforzo mentre si dirigeva verso il suo ultimo avversario, coperto dalla pioggia e dal ronzare forte ed assordante delle sue armi. Questo robot non sembrava volersi interrogare sui motivi di quell'esecuzione, facendo solo quello che gli era stato ordinato: mettere alla prova innocenti studenti e le loro capacità. Solo la violenza e la distruzione esistevano nel suo programma, con il comando di essere aggressivo verso qualsiasi essere vivente e robot alleato degli studenti, collaborando con i propri seguaci. Aveva infatti mirato a quel robottino, concentrando i suoi assalti verso di lui. Un altro robot lo aveva fermato, ma non riusciva a comprenderne il motivo. Non era anche lui uno di loro? Non riusciva a leggere quel segnale e si era quasi aspettato che collaborasse con lui con quegli spari, ma era invece diventato il suo bersaglio principale. Avrebbe messo fuori uso questi studenti e poi avrebbe distrutto ogni singolo circuito di quell'automa difettoso. Quel ragazzo, malauguratamente si girò. Non si aspettava che uno studente riuscisse a seguirlo nei movimenti, ma sembrò arrivare giusto in tempo per osservare la macchina colpirlo sulla spalla. Robert avrebbe sentito un forte formicolio attraversargli la spalla fino ad arrivare all'addome ed alle punte dei piedi, una sensazione orrenda e che avrebbe sentito attraversargli tutti i muscoli. A ridurre un minimo la propagazione dell'elettricità fu la pelliccia indurita di Robert, che non fece toccare le due punte di metallo direttamente contro la sua pelle. Il ragazzo avrebbe provato a sferrare dei calci rivolti verso il suo avversario con poco successo, considerato il dolore che gli percorreva ogni fibra del corpo. A dare manforte al suo compagno ci fu Drake, che decise di farla finita scagliando un raggio di calore direttamente verso il robot. Quello fu stupito per un attimo e fu preso in pieno dal raggio di calore nel petto, trovando però ancora la forza di muoversi. Le sue gambe erano state create con i migliori materiali, non poteva fallire. Avrebbe continuato a camminare tremolante verso Drake, il corpo che quasi cadeva in avanti, con il taser in mano che ronzava dondolante. Il robot vide una luce poco prima di sparire definitivamente. Il colpo di pistola del loro alleato robotico gli fece saltare la testa, mettendo fine alla vita artificiale dell'essere che cadde all'indietro. Il grosso robot armato di fucile camminò piano verso di loro, intonando delle parole che sembravano pronunciate dal suo microfono con un tono di sollievo. Sembrò accertarsi della condizione di Robert, aiutandolo ad alzarsi da terra.
« Uff...vi ringrazio ragazzi. Possiamo proseguire verso il- » - Il robot si interruppe a metà frase, mentre una sfera metallica e riflettente come uno specchio discendeva attorno a lui, seguito da un'altra e da un'altra ancora. Il robot si fermò, prima di guardare verso l'alto con la sua testa geometrica. In un gesto improvviso e violento, avrebbe spinto i tre via da lui di qualche metro. I tre avrebbero visto un lampo blu provenire da qualche punto sopraelevato poco chiaro colpire le sfere e rimbalzare direttamente verso il suo involucro metallico. Più che elettricità, sembrava pura energia. Quei lampi blu sarebbero riemersi dal robot, cominciando ad espandersi e a distruggere ogni singola parte del suo scheletro come se fossero dei parassiti solidi che si facevano strada fuori dal loro ospite. Il loro compagno cadde a terra sotto i loro occhi, prima di guardare i ragazzi un ultima volta con quello che sembrava una grossa telecamera ormai scoperta. « Il...rifugio. » - Pronunciò così le sue ultime parole. Un'altra scarica di lampi lo avrebbe spostato da loro, come se fosse intenzione di chi comandava quelle sfere non nuocere loro, prima di far letteralmente esplodere l'automa armato di fucile. Un forte rombo avrebbe coperto il rumore della pioggia per un lungo secondo, mentre l'aria si colorava di un caldo rosso ed arancione. Non arrivarono fin lì i pezzi e le schegge, ma sfortunatamente non c'era più traccia del loro temporario alleato.
« Oi! Dovreste fare attenzione, quel coso vi stava caricando con un fucile! » - Avrebbe urlato da lontano una voce femminile, corrispondente a quella che sembrava una bassa ragazzina accompagnata da quello che sembrava un alto demone infernale. I due erano su un cumulo di macerie e li osservavano curiosi. La prima era una ragazzina vestita con quella che sembrava un'enorme felpa fin troppo grande per lei, dai capelli verdastri. Le stesse sfere metalliche di prima le giravano ora attorno, come se lei fosse una stella e quelli fossero i pianeti del sistema solare. L'altro era decisamente più massiccio ed aveva la pelle color ebano, oltre che un paio di ali da demone che uscivano lucide ed inquietanti dalla sua schiena. Sotto la pioggia scura sembrava quasi uno spirito pronto a portarli nel regno della morte. Non sembrava esserci alcuna traccia di una penalità per i due che pensavano probabilmente di aver fatto la cosa giusta. Si sarebbero allontanati poco dopo da lì proseguendo nella direzione opposta, probabilmente cercando altre mete per fare punti come loro. Avvicinandosi al varco che lo stesso robot aveva creato, avrebbero notato che la stessa spia che sembrava riconoscere la fazione dei robot in alcuni casi, batteva come un cuore con un colore vermiglio. Era stato forse un nemico per tutto quel tempo? Era una trappola e li avrebbe traditi poco dopo? Non era dato loro saperlo, almeno non per ora.
Dovevano proseguire per la via creata da quello che sembrava averli aiutati per tutto quel tempo, intravedendo già da lì una miriade di puntini verdi lampeggianti. Proseguendo ancora un po' avrebbero trovato un grande gruppo di robottini del tutto simili a quello che stavano accompagnando già da un po'. Non mancava molto alla fine dell'esame e con quell'ultimo lavoro di carisma avrebbero probabilmente raggiunto il totale di punti per passare.SPOILER (clicca per visualizzare)Bene, abbiamo quasi finito! Descrivete le vostre emozioni (?) alla perdita del vostro amico robotico e come decidete di mettere in sicurezza i robottini, seguendo l'esempio con quello di prima. Dopodiché, abbiamo concluso e vi consegnerò le licenze!. -
.Robert Rossi
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.Drake Mark
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.LICENZA ROBERT & DRAKEI due ragazzi avevano avuto poco tempo per darsi ai festeggiamenti. Quell'assalto non programmato, che non proveniva nemmeno da un loro nemico ma da un altro essere umano, era costato la "vita" al loro alleato che era finito in mille pezzi vicino alla sua arma. Poco dopo l'esplosione, che aveva lasciato solo il segnalatore a ricordare che quel robot era esistito, Robert aveva gridato ai due di vergognarsi delle loro azioni ed aveva augurato loro di fallire in pieno l'esame. Quella coppia dal canto loro non aveva idea del perché quel tizio si stesse scaldando tanto, visto che erano stati proprio i suoi ululati ad attirarli lì, ma decisero di ignorarlo e sparire dalla loro vista. Quell'esame serviva anche a valutare la capacità decisionale dei ragazzi e non tutti potevano essere attenti e conservativi nell'utilizzo della loro Unicità. Se quella fosse stata una scelta sbagliata o meno non era dato loro saperlo, per ora. Accompagnando il robot rimasto e discutendo delle loro strategie, avrebbero potuto finalmente sfruttare l'ultimo lascito della macchina senza nome distrutta poco prima. Attraversato quel cumulo di macerie e rottami, si sarebbero avvicinati ai vari automi che si sarebbero tutti girati in contemporanea verso di loro, in maniera un po' inquietante ma perlomeno non aggressiva. Sembravano abbastanza convinti delle parole di Drake, ma la presenza del loro simile vivo e vegeto sembrò aiutare il loro programma simile a quello di un bambino a rilassarsi. In una strana successione di sfumature verdi, che contava più di una decina di robottini, avrebbero potuto osservare la loro vittoria finire nelle loro tasche. Dopo quell'avvenimento, senza avere più robot assassini tra i piedi, avrebbero potuto aspettare lì circa una decina di minuti prima che una voce risuonasse all'interno dell'area della prova per la licenza.
« Tempo scaduto. Seguite gli appositi segnali luminosi per trovare una delle uscite dallo stadio. » - Sforzando un po' la memoria si sarebbero potuti ricordare che era la voce della loro suadente esaminatrice di prima, annunciando la fine dell'esame. I ragazzi avrebbero potuto osservare tutti i robot che avevano attorno disattivarsi, cadendo a terra senza vita. Avevano esaurito il loro compito e probabilmente la maggior parte sarebbero stati smontati per altre prove, mentre forse una piccola parte poco danneggiata sarebbe stata riutilizzata altrove. Avrebbero potuto però notare che ai loro piedi si era formata una striscia color giallo fosforescente che sembrava seguire un percorso preciso di fronte a loro: la pioggia era cessata improvvisamente, finalmente levando dalle loro pellicce l'orribile sensazione di essere martellate da gocce d'acqua continue. Seguendo quella striscia per terra come due segugi, avrebbero potuto notare come questo fosse un percorso complicato, ma per nulla tortuoso, che avrebbe fatto svoltare i due diverse volte ma evitando strade piene di macerie. Lungo la loro strada avrebbero incrociato altri partecipanti, alcuni con visi più felici e sereni ed altri decisamente cupi e preoccupati. Sarebbero quindi dopo diversi minuti arrivati ad un cancello già aperto, dall'aspetto moderno e dipinto di bianco che stonava molto con l'ambiente della prova. Attraversandolo avrebbero potuto trovare una porta che, aperta, portava già all'interno della moderna struttura dello stadio e che forniva un dolce tepore dopo la fredda pioggia a cui erano stati esposti. Appena entrati avrebbero trovato degli uomini e delle donne che distribuivano asciugamani ai partecipanti, con sopra il logo della LIVE INC. Avrebbero dovuto tutti attraversare quello che sembrava un muro d'aria calda, che avrebbe perlomeno dato sollievo a tutte le persone coi vestiti bagnati e gli stivali gocciolanti. Probabilmente avrebbe arruffato molto il pelo dei due Mutant, ma forse sarebbe stata per loro una sensazione piacevole. Alla fine di quel corridoio sembrava esserci un uomo di alta statura che ordinò a tutti di mettersi in fila, andando avanti quando il loro nome sarebbe stato pronunciato. Dietro quest'ultimo c'era infatti un lungo tavolo dietro al quale stavano seduti gli importanti uomini e donne di prima compresa Mieko Sasaki, che squadrava i nuovi arrivati con un sorriso. I due studenti della Yuuei si sarebbero trovati tra i primi della fila, arrivando a ricevere la licenza provvisoria direttamente dalle mani ben curate della donna coi capelli arcobaleno. Avrebbero notato una presenza nuova al tavolo, una giovane ragazza dall'aspetto molto grazioso e dalla pettinatura molto complessa ma allo stesso tempo veramente ben fatta, con una treccia che tratteneva una frangetta sulla sua fronte. I suoi capelli chiari sembravano abbinarsi perfettamente agli occhi violacei coperti da un paio di minute lenti da vista. Considerata la vicinanza alla donna ed al fatto che le passava le licenze, forse poteva essere la sua segretaria. C'era da dire che c'era una vaga somiglianza tra le due, ma era data più che altro dal bianco dei capelli e dagli occhi. Quest'ultimi appena videro Robert si abbassarono velocemente, come se volesse evitare il suo sguardo. Le persone al tavolo sembravano giudicare dei numeri scritti all'interno di una tabella contenuta nei loro tablet, probabilmente quella che era stata mostrata all'inizio dell'esame.
« Congratulazioni! » - Avrebbe quasi intonato la donna ai due, consegnando ai Mutant le loro nuove licenze fiammanti. Avevano raggiunto il loro obiettivo e potevano ora vantarsi di poter usare la propria Unicità in caso di emergenza e per collaborare con gli eroi a cui avrebbero forse fatto da aiutanti per la loro futura carriera. Avevano dimostrato di poter recuperare la sconfitta ricevuta mesi prima al corteo ed ora potevano tornare a casa felici e con una linea in più sul loro curriculum. Non prima di passare dall'infermeria però: considerato il colpo ricevuto dall'automa di prima, avrebbe dovuto dirigersi verso l'infermeria poco più avanti come molti studenti che avevano sostenuto la prova con loro. Lì avrebbe ricevuto un controllo veloce se avesse spiegato la situazione, probabilmente ricevendo una crema per la piccola cicatrice che si era formata sulla sua pelle. Sarebbe poi potuto uscire assieme a Drake, finalmente libero.
« Ti è piaciuta la prova, Miku? » - Avrebbe chiesto dolcemente Mieko Sasaki alla sua segretaria, che d'altro canto spalancò gli occhi come se le avesse appena chiesto di buttarsi da un ponte. La donna di mezza età sorrise quasi beffardamente in maniera sincera come non faceva da settimane. Quanto amava mettere alla prova la sua dolce segretaria. Era sempre un piacere vederla stupita che la degnasse di considerazione, come se si considerasse l'ultimo tra gli ultimi. Era un aspetto che adorava ma che allo stesso tempo le faceva crescere un minuscolo senso d'irritazione in fondo al cuore, considerata la sua origine. « Dai, non c'è nessuno. Non ti licenzierò se mi dici che era progettata male. » - Avrebbe aggiunto con una risatina, guardandola nuovamente con i suoi occhi avidi di sapere la sua opinione. La ragazza abbassò per un attimo gli occhi, fissando il suo tablet mentre il video scorreva come se potesse guadagnare una qualche sicurezza da esso, prima di aprire piano piano la bocca per parlare.
« No, Mieko-san. La prova era progettata alla perfezione. Il sistema di punteggio era inoltre chiaro. Solo che... » - Sembrò esitare, ma semplicemente le sue parole erano bloccate in cerca di un aggettivo adatto. Le registrazioni della licenza scorrevano sotto i suoi occhi violacei e guardò ancora una volta il ragazzino lupo che sventrava il corpo meccanico di un innocente robot.
« Mi è sembrata fin troppo crudele. » - Concluse, mentre chiudeva il file della licenza, spegnendo il tablet e rimanendo sola con il suo riflesso nero.CITAZIONEAvete concluso con successo l'ottenimento della licenza provvisoria! Fate un ultimo post di uscita (con Robert che descrive un veloce passaggio in infermeria per farsi controllare) e dopo il vostro post potete ritirare sia l'exp che le licenze!
Drake: +50 EXP, Licenza Provvisoria
Robert: +50 EXP, Licenza Provvisoria
Congratulazioni e ci vediamo alla permanente!CITAZIONE. -
.Robert Rossi
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.Drake Mark
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