Selene Naomi Kimura

Civile / "Commissaria Generale della Polizia"

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    Selene Naomi Kimura

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    Nome: Selene Naomi Kimura. — A volte sarebbe lecito chiedersi se i coniugi Kimura non abbiano giocato a freccette nella scelta dei nomi dei loro figli, ma probabilmente la verità non verrà mai fuori.

    Unicità: Royal Keeper [Mutant].

    Fazione: Civile, Polizia.

    Data di Nascita: 13 Settembre 1976, Vergine.

    Occupazione: Keisatsuchō-chōkan. — Tradotto, come era suo padre, è la Commissaria Generale della polizia.

    Status Sociale: Nubile. — Attualmente convive con una sua collega ed "amica" in una modesta residenza nei pressi del quartiere di Ginza. Non che qualcuno sospetti altro, ovviamente.

    Orientamento: Legale Buono.

    AYjxFxu

    ■■■■■■■■■■■■■■■■■■ QUIRK ■■■■■■■■■■■■■■■■■

    Royal Keeper; Mutant Quirk ~ Unicità di lignaggio familiare; sembra venir trasmessa in particolar modo fra i primogeniti della dinastia dei Kimura. Selene l'ha infatti ereditata da suo padre che l'ha a sua volta ereditata da suo nonno, e così via.
    Selene ospita nel proprio corpo una specie di entità completamente assoggettata alla propria persona che si nutre della luce dell'ambiente circostante. Chiamata Keeper ("custode"), essa risiede all'interno del torso del possessore: tra le scapole e lungo la spina dorsale la donna presenta, infatti, una serie di feritoie dalle quali l'entità è in grado di manifestarsi. La vera forma del Keeper è sconosciuta, poiché si trova all'interno di un organo aggiuntivo che caratterizza chi lo possiede, e svariate radiografie lo hanno sempre identificato come niente più che un globo luminoso che vive in simbiosi e condivide energie e ritmi di vita con il possessore. È luminoso per natura: se osservate le feritoie, difatti, esse appaiono brillanti come se qualcuno avesse acceso una lampadina all'interno del corpo di Selene. Pare quietarsi e spegnersi solamente di notte quando la donna dorme e non c'è luce.
    Il Keeper si è in grado di prendere qualsiasi forma e consistenza, come può aumentare la sua temperatura fino ad essere ustionante al tatto, senza ovviamente ferire il proprio possessore, essendone il guardiano.
    ASPETTO FISICO — Fascino tipico della donna giapponese, condito da un'altezza poco superiore alla media e da paio di luminosissimi occhi azzurri. Se i coniugi Kimura avevano dei buoni geni questi si sono certamente riflettuti sui figli. Incantevole e raffinata, Selene è una donna alta poco meno del fratello, sul metro e settantadue, dai lineamenti giovanili che non dimostrano minimamente la sua età.
    Ha i capelli lisci e lunghi fino alle scapole, di un intenso color pece, molto in contrasto con la sua carnagione diafana e pulita. Ha forme ben definite da donna adulta qual è e che non tiene minimamente a nasconderle: vita stretta, gambe magre, affusolate ed una terza di seno, insomma, quando cammina per la centrale, fa girare parecchie teste.
    Si veste in modo generalmente elegante, mai che vada a giro senza un briciolo di tacco o un filo di trucco. Ama in particolar modo i rossetti ed i colori accesi, ma riesce sempre trovare il perfetto e sobrio equilibrio per il vestiario che ci si aspetta da una persona con il suo ruolo e che richiede di rispettare certi standard, non scadendo nel volgare.
    CARATTERE — Il classico stereotipo della donna forte ed indipendente. Selene, o Naomi che dir si voglia, è una persona seria e precisa oltre che piuttosto organizzata in tutto quello che fa. Estremamente ligia al dovere, per lei perdere tempo in faccende mondane è l’apice dello spreco e dell'inutilità, soprattutto se si potrebbe utilizzare tale tempo per portarsi avanti con il lavoro o concludere un'indagine: infatti, non ha mai preso molto bene l'hobby video-ludico del fratello.
    Ha una mente pragmatica che non si perde in teorie astratte e che tende a dare più valore alle azioni concrete: i fatti sono, per lei, molto più importanti delle parole.
    È una donna rigida, che non si apre facilmente con gli altri ed è sempre pronta a giudicare chiunque senza preamboli ma, al contempo, sa riconoscere il valore delle persone anche quando gli altri spesso non riescono a farlo: motivo per il quale, probabilmente, Benedict non è ancora stato espulso dal corpo di polizia.
    Dice sempre cosa pensa e non sopporta i bugiardi. Comprende il concetto di tatto, ma non lo ritiene necessario, perché quando ci si confronta con la legge le emozioni non servono, ed occorre solo il rispetto per essa.
    Non è molto raro che critichi o risponda a tono ai suoi sottoposti: lo fa ovviamente con buone intenzioni, anche perché è ben cosciente di essere donna e sa com'è vista tale figura nella terra del Sol Levante. In realtà, non è fredda ed irraggiungibile come potrebbe sembrare, semplicemente sa come non farsi mettere i piedi in testa e gestire le relazioni sociali. Con le persone che le stanno a cuore è in grado di essere molto più rilassata e morbida, e persino di esporre le preoccupazioni che derivano da una posizione importante come la sua.
    Ha il dannoso vizio del fumo e, in contrasto con esso, l'hobby del giardinaggio. Per il resto non considera il resto del suo tempo come "libero" ed è molto raro che si trovi senza aver niente da fare.
    WwZ69jY
    « ...but if i had one it'd be bigger than yours. »

    « I'm no damsel in distress,
    no need to save me. »

    BACKGROUND"Cosa vuoi fare da grande?" era la domanda che i nonni le facevano più spesso, e la risposta era puntualmente: "La poliziotta, come mamma e papà!", di un'ingenua bambina di sei anni. Famiglia anglo-nipponica, madre inglese e padre giapponese, Selene viene alla luce un 13 settembre mattina, alle nove in punto. È una bambina attesa quanto voluta da tutta la famiglia, non solo dai genitori. La famiglia Kimura possiede una lunga storia alle spalle che ha sempre visto i suoi membri occupare ruoli di prestigio all'interno della polizia nipponica. Suo padre all'epoca era già il Commissario Generale della Polizia e sua moglie, di origini inglesi, un'agente appartenente alle forze di polizia internazionali dedita al contrasto del crimine.
    Profondamente influenzata da questo ambiente, Selene cresce assieme a suo fratello, che nasce quattro anni dopo di lei, in un ambiente positivo e favorevole: cariche prestigiose all'interno della polizia, famiglia benestante, Selene e suo fratello, in fondo, si potevano definire bambini fortunati. Selene era una sorella maggiore esemplare, un po' capricciosa, ma molto decisa e fin da piccola, quando si divertiva a giocare "alla polizia" con il fratello ed i genitori, pareva aver avuto le idee chiare sul suo futuro.
    Così Naomi inizia le scuole e s'imbatte nelle prime cose che la lasciano perplessa: mentre tutti i suoi coetanei cominciano ad ammirare i Por-Hero ed i loro Quirk, lei ed il fratello crescevano - a casa - con dei semplici insegnamenti riguardo al loro uso: era sbagliato farsi vanto della propria unicità ed usarla per combattere le persone, perché la legge era più che sufficiente.
    Selene si ritrovò ben presto a non capire cosa avessero di tanto speciale gli eroi, ed a sentirsi esclusa quando diceva di non averne uno preferito al di fuori di suo padre. Lui sì che era un eroe, ed i suoi amici potevano dire quello che volevano, ma alla fine il suo eroe era il più forte di tutti e quello che coordinava anche quelli che apparivano sulle carte che si scambiavano i suoi amici. Certamente quello non le attirò tante simpatie, soprattutto perché nella mentalità infantile dei ragazzini vigeva una domanda: "se era un eroe, perché non compariva anche lui sulle riviste e sulle statuine da collezione?"
    Selene imparò ben presto la differenza fra poliziotti e Pro-Heroes, ed in conclusione finì per abituarsi a veder sottovalutato il lavoro dei poliziotti, di suo padre e dei suoi colleghi. Era certamente contenta di vedere che suo fratello e la sua famiglia la pensassero come lei, e questo la spronò ancora di più a continuare dritta per la sua strada, con le idee chiare in testa, frequentando le scuole più prestigiose del Giappone con l'obbiettivo di diventare non una poliziotta, ma la miglior poliziotta di tutto il Giappone.
    Gli eroi... non li capiva. Perché mai diventare uno di essi, se poi senza la legge non erano niente? Credeva che senza qualcuno a tenerli sotto controllo la differenza fra loro ed i criminali si potesse misurare in centimetri. Quanto al quirk, lo riteneva uno strumento troppo labile: anche lei aveva manifestato il suo, aveva imparato ad usarlo ed a tenerlo sotto controllo; sapeva che presto o tardi avrebbe dovuto prendere una licenza che gliene consentisse l'uso, perché i poliziotti dovevano sottostare ad un addestramento specifico che consentisse loro di essere preparati ad affrontare qualcuno con un'unicità pur non facendo uso della propria. Come le aveva insegnato suo padre, usare l'unicità per attaccare una persona, ti faceva passare automaticamente dalla parte del torto: loro rappresentavano la legge, non erano barbari né animali, che facevano valere la legge del più forte.
    Selene continuò a studiare, sviluppando una particolare passione per il diritto, riflettendo sul fatto che se avesse mai fallito il suo ingresso nella polizia probabilmente avrebbe ripiegato sullo studiare giurisprudenza. Ovviamente non successe, c'era chi diceva che i Kimura la predisposizione ce l'avevano nel sangue e poco dopo il diploma, Selene fece il suo ingresso nella polizia metropolitana, venne affidata all'ufficio investigazione e presa sotto l'ala protettiva da uno dei migliori capo-dipartimento in circolazione, amico di suo padre.
    Da lì in poi, le cose parvero iniziare in discesa, Selene era molto dedita al lavoro ed in poco tempo aveva già formato ottimi rapporti con i colleghi, ma appena un anno dopo il suo inizio di carriera, lei appena ventunenne, un'avvenimento le sconvolse la vita: suo padre perse la vita in servizio, ucciso da un criminale facente uso dell'unicità.
    Selene fu profondamente segnata dalla faccenda, e la sua intera famiglia ne rimase sconvolta: Suo fratello, appena diciassettenne; sua madre, che perse suo marito, ed i suoi nonni, che persero un figlio. Suo fratello si chiuse in sé stesso, arrivando ad affermare di odiare chi faceva uso delle unicità, o peggio: le unicità stesse. Selene non poteva biasimarlo, ma ben più grande di lui, affrontò il lutto con una maturità diversa, e rimase molto vicina alla madre, che poco dopo si ritirò dalla sua attuale carica, ed ai nonni. Fu in questo periodo che iniziò a fumare, un po' per combattere lo stress, un po' perché era sempre stato anche un vizio di suo padre, e che scoprì che il giardinaggio aveva un effetto terapeutico sulla sua condizione.
    Selene maturò le proprie idee sull'uso delle unicità e si convinse che non fossero esse ad essere sbagliate, ma il modo in cui venivano usate e si ripromise che non avrebbe mai perdonato l'uso scorretto di esse, fosse esso messo in atto da criminali, civili ed eroi. Non smise di guardare alla polizia come punto di riferimento, anzi, come per onorare la memoria del padre decise che non si sarebbe mai più fatta chiamare solo con "la figlia dei Kimura".
    Cominciò a farsi strada con le proprie forze: fece parte della pattuglia che mise le manette ad Headsmasher, ascoltò in prima persona la confessione di Karen Hanabira ed arrestò i colpevoli della strage di Okinawa. I suoi genitori l'avevano cresciuta con una forte morale, ed il suo carattere si era formato in modo eccellente: le sue capacità le permisero di scalare la gerarchia molto in fretta e Selene si ritrovò a soli quarantatré anni ad ottenere il distintivo di Commissaria Generale della Polizia.
    PV: Lisa Lisa, Jojo's Bizarre Adventure || CODE © Want? Get It!


    Edited by Ryuko - 2/6/2022, 16:18
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