Miyasato Oshima

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    Miyasato Oshima
    ▪ Nome Cognome: Miyasato Oshima. — Presi singolarmente, i Kanji sono interpretabili come "migliorare un passo alla volta".

    ▪ età e data di nascita: 19 Anni; 22 Settembre 2005.

    ▪ Luogo di Nascita: Tokyo, Giappone.

    ▪ Fazione & Affiliazione: Hero — Classe 3B, Tirocinante presso Dojo Saotome.

    ▪ Famiglia e Affetti:
    Gendo - Padre (47), Psicoterapeuta;
    Ritsuko - Madre (48), Psichiatra;
    Misato - Sorella (23), Studentessa di Medicina;
    Asuka - Sorella (17), Studentessa e YouTuber;
    Kaworu - Nonno/Coinquilino (73/29), Deceduto.

    ▪ Gruppo sanguigno: A positivo.

    ▪ Occupazione: Studente — Presso l'Accademia per Eroismo UA.

    ▪ Orientamento sessuale: Incerto...

    ▪ Particolarità:
    Miyasato
    ▸ I miei artisti preferiti sono gli Yoasobi, e il mio genere più ascoltato ogni anno è il J-Pop-Rock. Ma è difficile fare preferenze siccome ascolto fin troppa musica. Mi vergogno di quante playlist abbia creato nel tempo, tutte lunghissime, organizzate per umore, stagione dell'anno, e quali attività sia meglio fare mentre le si ascolta.
    ▸ Ho di recente preso in mano una chitarra elettrica con l'intenzione d'imparare a suonarla. Non perché abbia sogni di fare il musicista, sembrava giusto un hobby carino. E forse capendo un po' di più come si creano melodie apprezzerò meglio le canzoni che amo.
    ▸ La mia materia peggiore in assoluto è la Matematica, mentre i voti più alti sono in Giapponese. Il resto della pagella è nella media.
    ▸ Il mio record di corsa in una singola giornata – a detta dell'app di tracking – è 14km.
    Kaworu
    ▸ Fu sul podio tre anni di fila al Kōsoku Prix, un circolo di corse motociclistiche clandestine "purtroppo" sciolto dalle autorità prima che Kaworu potesse mai ottenere la coppa d'oro.
    ▸ È allergico a vari tipi di crostacei... O meglio, lo era, visto che io non sono allergico ora nemmeno lui lo è. Dopo averci indugiato di recente, dice che non si è perso granché in vita.
    ▸ Il suo drink preferito è il Kamikaze: Vodka, triple sec, e lime.
    ▸ In gioventù era un vero e proprio teppistello, a capo di un piccolo gruppo chiamato Noraneko, casa di vari sbandati del suo quartiere che trovavano l'uno nell'altro un posto in cui appartenere. Col tempo si sono divisi, e ad oggi chi negli anni non è deceduto è diventato un boomer attempato.
    ASPETTO FISICO
    Altezza: 170 Centimetri
    Peso: 60 Chilogrammi
    Capelli: Marrone Scuro
    Occhi: Blu Scuro

    Mia sorella mi ha affibbiato il nomignolo di "spilungone". Sì, ha gli occhi, e sa riconoscere il metro e settanta quando lo vede. Credo sia solo un po' indispettita perché era abituata a reggere il testa-a-testa con il suo fratellone, poi l'ho superata di quindici centimetri in appena un anno.

    Papà mi ha sempre detto che da ragazzo fosse più basso e avesse avuto una pubertà repentina, che lo stesso potesse accadere con me, ma ho davo per scontato fossero solo incoraggiamenti un po' vuoti. Avevo accettato la mia statura a 155 centimetri... Invece adesso ho le smagliature alla schiena per la velocità della mia crescita.

    Essere più alto rispetto a quando ho cominciato l'accademia però non mi ha reso meno magro, finché non è intervenuto Kaworu per costringermi a mangiare ed esercitarmi abbastanza. Ero un vero e proprio stecco, nei mesi particolarmente depressivi dove mangiavo poco potevo intravedermi le costole se portavo in alto le braccia.

    Ora credo di avere un corpo... Decente? Indubbiamente più forte, e meno prone alla stanchezza dopo aver fatto le scale per andare in classe, ma ancora mi fa strano essere il tipo di persona che può togliersi la maglia davanti allo specchio e vedere la definizione di alcuni muscoli. Corro un sacco e mi reco in palestra regolarmente, ma è più un fattore di soddisfazione personale che una cura per il fisico... Suppongo questi siano gli effetti collaterali.

    Grandi cambiamenti a parte, certe cose sono destinate a rimanere le stesse. Ad esempio la stanchezza che perseguita il mio sguardo, indifferentemente da quanto dorma o mi senta riposato. Persino nei pochi giorni di buonumore qualcuno mi chiede se vada tutto bene, e devo spiegare che no, attualmente non sono triste, è soltanto la mia faccia.

    Altro fattore immutabile del mio aspetto sono le cuffie che – salvo casi estremi – mi accompagnano sempre fuori casa. Che siano auricolari oppure over-ear, se non le ho alle orecchie sono appese al collo, ho sempre qualche canzone in play a meno che non debba concentrarmi su qualcosa d'importante, come in classe.

    Mi capita spesso che qualcuno mi approcci per parlare e io mi liberi solo un orecchio, abbastanza per capire ma lasciando la musica nell'altro. Non è per maleducazione! È che mi dimentico siano un gadget extra, piuttosto che un default che mi accompagna in qualsiasi ora della mia vita.

    Sono abbastanza sicuro ci siano persone che non mi hanno mai visto con ambo le orecchie libere.



    Kaworu... Ehm... Insomma, un corpo non ce l'ha. Il suo aspetto è anche il mio, condividiamo lo stesso vascello. Nella nostra mente però si rappresenta con l'aspetto che aveva in vita, ovvero un uomo leggermente più alto di me, dai capelli argentati e gli occhi rossi, con una carnagione da biancaneve.

    La cosa strana di quando appare è che solo io posso vederlo, eppure si prende la briga di vestirsi. Indossa anche l'abito giusto rispetto al contesto, come quando sfoggia l'uniforme durante le ore scolastiche. Sono abbastanza sicuro lo faccia solo per divertimento personale, deve pur intrattenersi con le piccole cose quando il corpo per la giornata non è suo.

    Se il corpo lo ha, certe differenze sono palesi, nonostante non cambi una virgola del mio aspetto fisico. Ma solo il portamento, molto più sicuro e rilassato del mio, lo fa sembrare un'altra persona. Riesce anche a liberarsi della mia espressione sempre un po' crucciata, quando ha il controllo del volto è capace di renderlo molto più espressivo, mentre io certe emozioni provo a celarle.

    Si riconosce anche dal suo senso dello stile molto più ricercato. Se Miyasato Oshima indossa scarpe buone piuttosto che un qualsiasi paio di scarpe da ginnastica, sai che c'è Kaworu al comando. Nonostante sia un uomo "vecchio stile", è parecchio dedito alla forma e all'estetica... Eppure si lamenta comunque che i maschi di oggi ci tengano troppo alla moda. Dice che non sia ipocrita, perché la sua non è "moda", ma "stile".

    Devo ancora capire la differenza.
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    CARATTERE — Non è facile relazionarsi con me, l'ho sempre ammesso. Vivo immerso in mille turbe da tutta la vita, una parte del mio cervello è sempre in agguato, attende solo l'opportunità di rovinarmi la giornata (no, non mi riferisco a Kaworu).

    Sono spesso catastrofista anche per le situazioni più innocue e banali, basta poco a mandarmi in ansia, e da lì parto in viaggi mentali che non hanno scopo se non regalarmi stress. Nelle rare occasioni dove qualcosa va davvero storto, allora è un banchetto per tutte le mie insicurezze e preoccupazioni.

    Se dico qualcosa di stupido in una conversazione o faccio un torto accidentale a qualcuno, non c'è dubbio che la cosa mi tormenterà per le prossime 36 ore minimo. Anche se non ho fatto qualcosa di poi così grave.

    Lo so, ho una visione distorta del mondo. Sono giusto un po' nevrotico.

    Sto facendo del mio meglio per dubitare certe cose di cui vuole convincermi la mia mente. Ho speso una vita intera convinto di essere brutto, inutile, un peso per chi mi sta attorno, e in generale una piaga verso la società... Questa è la parte in cui dico "ma ho capito di non esserlo", nonostante siano parole più imparate che sentite.

    Ho cominciato a dubitare la mia depressione solo grazie all'intervento di certe persone che hanno tenuto abbastanza a me da darmi qualche calcio finché non ho creduto alle loro parole, piuttosto che scartarle come balle troppo gentili.

    Non è raro che mi senta lo stesso in colpa, però. Una persona normale non avrebbe bisogno di tutto questo impegno da parte degli altri. Odio prendere più di quanto possa dare...

    Probabilmente è quest'ultima sensazione che mi spinge a voler aiutare in qualsiasi maniera possa. Mi sento in debito con tutto e tutti per la pazienza e fortuna di cui ho sempre goduto, anche quando non ho mai pensato di meritarlo. Il minimo che posso fare è ripagarli con le poche abilità che ho.

    O anche se quelle abilità non le ho, onestamente. Non riesco a fermarmi dall'assistere chi ne ha bisogno persino se questo va contro i miei interessi, o il mio benessere. La loro felicità vale più del mio sacrificio, sulla mia bilancia.

    Quando le paranoie si fanno troppo intense, gli unici antidoti efficaci sono la musica e la corsa. La prima amica da una vita intera, la seconda una sorprendente scoperta degli ultimi tempi.

    Nulla supera la razionalità come una melodia. Mi raggiunge direttamente ai sentimenti e li porta in linea con le sue emozioni, piuttosto che le mie. Una canzone tranquilla riesce ad interrompere un momento di panico, e una composizione allegra può sollevarmi il morale in un giorno di pioggia.

    Correre e fare esercizio in generale mi aiuta invece a svuotare la testa. Se certi pensieri si fanno troppo ossessivi non c'è altro modo per ritagliarmi una pausa. Mettere sotto torchio il corpo non ti concede il privilegio di distrarti con altro, devi essere presente nel momento, e concentrarti sulla mera carne.

    Spesso le due cose vanno a braccetto. La musica non mi lascia le orecchie né quando corro per i boschetti né in palestra, con le giuste playlist per stabilizzarmi il battito o darmi un'ultima carica di energia.



    In molti versi Kaworu è il mio esatto opposto. Senza uscire a socializzare va in astinenza, è estroverso proprio quanto io sono introverso. Attacca bottone con chiunque, l'ho visto più volte approcciare un tavolo qualsiasi dentro un locale e diventare parte del gruppetto entro fine serata. Ciò è doppiamente vero se inquadra una ragazza carina, ma queste ultime non dovrebbero credere troppo alle sue parole dolci, ha alle spalle un'illustre carriera da spezzacuori.

    Non ha le mie stesse ansie riguardo alla comunicazione, dice sempre quel che pensa senza troppi filtri... E questo è un bene, finché ha cose positive da dire.

    Per ogni occasione dove ha offerto un giro di drink a sconosciuti incontrati cinque minuti prima, ce n'è un'altra dove gli è bastato molto meno ad attaccar briga con qualcuno. Detesta profondamente chi riconosce come uno snob – in particolare i benestanti che pavoneggiano la loro ricchezza – e davanti ad essi sfoggia l'altra metà della sua medaglia.

    Ci tiene al rispetto reciproco, ed è quindi spietato verso chi percepisce lo consideri inferiore. Con loro è tutt'altra persona rispetto al fancazzista bonaccione che ama divertirsi e mettersi in situazioni irresponsabili. Si fa eccessivamente irascibile se non addirittura violento.

    Ma finché tutto va bene, l'unica cosa a cui punta davvero è divertirsi, cerca ogni pretesto e occasione per svagarsi specialmente quando include alcolici. Se riesce a mantenere questo stile di vita è perché non permette che la negatività lo appiattisca. Gli viene facile esser trasportato dalla frustrazione in certi contesti, ma dopo poco lascia che tutto scivoli via.

    Invidio che per lui sia così semplice navigare le situazioni sociali, e il fatto che riesca a passar oltre i problemi e i fallimenti senza che lo demoliscano... Però a volte mi sembra che non sia tutto facile come vuole appaia.

    Abbiamo già visto le conseguenze di "ignorare" i turbamenti, pensando che non intaccheranno il proprio equilibrio. E non è finita bene. Quanto a lungo puoi continuare a sopprimere ogni fonte di preoccupazione, prima che tutto imploda? A volte mi chiedo dove sia la sua linea tra ciò che fa bene a tralasciare, e ciò che si fa solo più velenoso mentre lo ignora...
    « In the night, before we fall, come and take my hand. »
    BACKGROUND — Mi farebbe comodo una backstory tragica. Sarebbe più facile dare una spiegazione concisa al perché sono chi sono, piuttosto che agitare le mani in maniera cofusa. Potrei dire di esser reduce di un evento tramatico, o un'infanzia difficile, o simili, e si potrebbe additrare una causa concreta.

    Non godo di tale lusso, purtroppo.

    I miei genitori sono le persone più buone e premurose di questo mondo, con le mie sorelle ho sempre avuto un ottimo rapporto, ho vissuto in un quartiere estremamente ordinario sin dalla nascita, e a scuola i miei compagni erano simpatici. Si può dire abbia avuto la vita perfetta... Proprio per questo mi sono sempre sentito in colpa per non essere contento di ciò che ho.

    Innumerevoli persone hanno fatto fronte a situazioni inimmaginabili rispetto al comfort in cui sono cresciuto, senza diventare scomodi e melancolici come me. Mio padre stesso è cresciuto nella povertà e senza una figura paterna, ha lavorato sodo fino a creare un futuro migliore per i suoi figli. Non saprei come parlargli dei miei problemi. E se pensasse che anche dopo tutte le sofferenze che aveva passato, non fosse bastato?

    Razionalmente so che capirebbe. È proprio il suo campo di studio, stessa cosa per mia madre, si sono conosciuti all'Università e ora lavorano fianco a fianco in un Ospedale, in vece di Psicoterapeuta e Psichiatra rispettivamente. Pensandoci è abbastanza tragicomico che loro figlio porti il lavoro anche in casa.

    Sin da tenera età sono passato di mano in mano tra vari esperti, per capire cosa diamine fosse rotto in me. Inizialmente si puntò un dito d'accusa alla mia unicità, ma non era quella la radice. Depresso ci sono nato sembra essere. C'è chi nasce biondo, chi nasce con un Quirk potentissimo, e chi come me nasce per essere infelice.

    Da piccolo piangevo incontrollabilmente vedendo i miei genitori preoccupati per me. Ero terrorizzato dall'idea di essere un peso. Che fossero stressati o magari s'incolpassero di qualcosa, nonostante siano sempre e solo stati fantastici.

    Se non altro ho sempre avuto il sollievo che Asuka, mia sorella minore, non fosse uscita come me. Almeno così speravo mamma e papà col tempo capissero la disfuzione non era loro, ma mia. Dopotutto due figli normali su tre è una buona percentuale di successo.

    Anzi non solo normali, sono eccellenti, così come lo è un po' tutta la mia famiglia.

    Asuka, due anni più giovane di me, mi lascia nella polvere per quel che riguarda talento e successo. Non ha manco finito gli studi eppure ha già lasciato un'impronta sul mondo più importante di quanto farò mai io, ammassando ben due milioni di iscritti su YouTube. Non è una "celebrità", ma viene riconosciuta con buona frequenza per strada... E con quel che guadagna in sponshorship per i suoi vlog porta a casa uno stipendio che rivaleggia quello dei nostri genitori.

    Misato invece è un genio. La persona più brillante e intelligente che abbia mai conosciuto. Si è diplomata con un anno di anticipo e ora frequenta una delle scuole di medicina più rinomate a Tokyo, con l'obiettivo di laurearsi e divenire un chirurgo.

    Tutti nella famiglia dedicano la vita ad aiutare gli altri. In modo più diretto, come i miei genitori o mia sorella, o indiretto, siccome Asuka aiuta migliaia di persone a sorridere e dimenticare i problemi della giornata... Mi sono sempre sentito come fossi nato per bilanciare tutta questa energia positiva.

    Mi chiedo quanto sappiano della mia... Condizione. Più passa il tempo meno sono onesto con loro, perché la verità li farebbe solo preoccupare inutilmente. Sanno che non sia la persona più allegra del mondo, e i miei genitori in particolare sanno tutto delle mie diagnosi, ma spero di non lasciar trasparire troppo.

    Mio padre e mia madre se non lavorano spendono sempre tempo con i figli, e con le sorelle ho un rapporto molto più diretto e piacevole di ciò che spesso sento dai miei coetanei maschi lamentosi... Però sale sempre il dubbio. È davvero piacevole passare il tempo con me, o lo fanno perché altrimenti cadrei ancor più nel baratro?

    È una domanda che mi perseguita da sempre, e si applica a chiunque frequenti. Ancora oggi è un problema nonostante stia cercando di migliorare... Solo un paio d'anni fa, però, ero troppo fragile per gestire una pressione simile, giorno dopo giorno.

    Quindi, al mio sedicesimo compleanno... Non ce la facevo più. Ero stanco. Stanco di aver causato problemi per così tanto tempo. Stanco di essere sempre in balia di mille complessi e preoccupazioni. Disperato per un po' di pace mentale e spirituale. Arrivato il compleanno venni colpito da un'onda di realizzazione... Avevo vissuto sedici anni in quelle condizioni. Che senso aveva tutto ciò? Che vita era quella? Il passato è pieno di rimpianti, il presente è orribile, e il futuro promette soltanto il continuare del tormento.

    Il 22 Settembre del 2021 fu uno dei giorni più spensierati che ricordo, l'idea che avrei presto smesso di vivere mi faceva esalare un lungo sospiro di sollievo, trattenuto da un decennio e mezzo. Sapevo la mia famiglia e i miei compagni mi avrebbero compianto... Ma con il tempo sarebbe passato. Erano persone forti, al contrario di me. Avrei continuato a rendergli le giornate cupe persino dall'oltretomba per un po'... Poi si sarebbero dimenticati. Non l'avrebbero mai ammesso, ma senza di me sarebbe stato tutto più semplice.

    Quindi sì, uscii di casa con tutta l'intenzione di togliermi la vita... Ma ad oggi ancora nessuno oltre me lo sa. Lasciai il portone frontale a passo leggero, anticipando con piacere il lungo riposo, ma con ogni metro che percorrevo verso la destinazione mi sentivo più pesante. La mia mente è così masochista che anche il prospetto d'esser finalmente liberi è spaventoso. Venni attanagliato da una pesantissima ansia, tremori, dubbi, rimpianti...

    Mi svegliai il mattino successivo in un letto d'ospedale, vivo e vegeto. Tutta quell'agitazione aveva sovreccitato l'Adelinium nel mio corpo portandomi allo svenimento. L'intera famiglia mi era rimasta al fianco fino al risveglio, mi accolsero con al volto preoccupazione mista a sollievo, abbracciandomi e ringraziandomi d'essere sopravvissuto, lodando la mia forza di volontà... Non ebbi il fegato di rivelare il vero motivo dietro la perdita di coscienza.

    Dopo quel giorno non sapevo bene cosa fare. Non potevo ritentare subito, sarebbe stata una mossa fin troppo crudele, almeno un po' dovevo lasciar passare prima di infierire un secondo colpo... Ma stranamente, non ne avevo più manco l'impulso. Tentare e fallire non mi aveva aperto gli occhi al valore della vita o cose del genere, ancora detestavo la mia situazione... Eppure, la soluzione di prima non era più valida.

    In un certo senso mi sentivo già morto, dopo essermi deciso così conclusivamente. Morire di nuovo sarebbe stato... Superfluo? È difficile da spiegare.

    Avevo fatto pace con il mio atto, abbracciando la fine delle mie sofferenze e gettando al vento il "miracolo della vita". Accettare la morte non è di per se una forma di trapasso? Senza l'intrusione del Quirk nulla mi avrebbe fermato, sarei davvero morto. Avevo preso la decisione d'arrendermi... Nonostante ciò ancora respiravo. Perché?

    La mia prima vera conclusione fu forse la più stupida che potessi raggiungere: Diventare un Hero.

    Nessuno se l'aspettava... Tantomeno io. Non ci avevo manco fatto un pensiero prima di risvegliarmi dal mancato trapasso. Ovviamente avevo sempre desiderato di poter aiutare a rendere il posto un mondo migliore, come faceva la mia famiglia... Non sono abbastanza intelligente da studiare seriamente, sono troppo danneggiato per rallegrare le persone, e un codardo come me non potrebbe mai proteggere e rassicurare i deboli... Ma il mio ruolo potrebbe essere un altro, realizzai.

    Quale migliore professione che il Pro-Hero per qualcuno che ripudia vivere? Non mi meritavo d'essere qui, e non mi meritavo il privilegio di rimuovermi dall'equazione. Se quell'esistenza non era più mia doveva essere di qualcun altro. O di tutti. Volevo essere l'uomo che si lancia nei disastri più cataclismici, che si getta a testa bassa nelle battaglie più pericolose, che non cede sotto il peso delle sue ossa fino a quando ancora c'è un singolo bambino nell'edificio in fiamme. Sacrificandomi per salvare qualcun altro non mi sarei tolto la vita, ma l'avrei passata a qualcun altro, così come fupassata a me.

    Sì, lo so, era un'idea stupida.

    Da allora ho vissuto la sofferenza che tutta Tokyo ha passato, sotto l'attacco terroristico del Culto. E ho anche incontrato Kaworu, un'anima persa come credevo di essere io... So come ci si sente quando qualcun altro soffre per la tua sopravvivenza, e non c'è sollievo, soltanto un ulteriore senso di colpa, il peso aggiunto sulle tue spalle di chi era svanito per salvarti.

    Era così che volevo far sentire chi "aiutavo"? Non sarei stato un Eroe, soltanto un egoista. Sono vivo. Lavarmene le mani è la via più facile, mi risparmia dalla scelta di accettare o rifiutare le mie responsabilità... Ero un ragazzino debole, e in quella menzogna ho trovato abbastanza forza da non infrangermi, almeno per un po'.

    Ora voglio tornare intero.

    Ho capito che salvare gli altri è impossibile finché sono in disperato bisogno di aiuto io stesso. Voglio poter aiutare, è l'unica cosa che ho mai voluto. Se dev'essere come Eroe perché so usare il mio Quirk, allora sia. Se la mia strada mi porterà altrove, accetterò anche quello.

    Ma per prima cosa voglio seguire i consigli di Kaworu... E diventare un po' meno triste, prima di puntare ai grandi obiettivi.

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    QUIRK
    ADELINIUM [Emitter] — Il mio corpo presenta un organo in più rispetto al normale essere umano (per quanto "normale" possa essere relativo ai giorni d'oggi). Una sacca, se così la sia vuole chiamare. L'organo è in costante produzione di un materiale chiamato Adelinium, una melma liquida di color rosso-ruggine, formata da un mix di enzimi ed agenti chimici totalmente unici al mio Quirk.

    Il problema più grande è che non ho alcun controllo su questa produzione. L'organo produce e produce, che lo voglia o meno, anche se la velocità di riproduzione sembra rallentare e aumentare in base al mio livello d'agitazione o preoccupazione. Mi è capitato spesso l'organo vuoto si riempisse fulminealmente la notte prima di un importante esame, o dal lato opposto che passassi più lungo del normale senza doverlo svuotare durante una vacanza tranquilla.

    Ah vero, non l'avevo ancora specificato: L'organo si riempie e strabocca costantemente. Siccome la produzione non s'interrompe mai, sono io a dovermi preoccupare di non andare oltre la capacità dell'organo. Una volta ogni due o tre giorni devo svuotarlo, vomitando Adelinium o facendolo fuoriuscire dalla pelle. Fortunatamente è un materiale inodore e insapore...

    Posso percepire il livello di Adelinium attuale nel mio corpo concentrandomi, ma occasionalmente mi capita ancora che qualcosa mi prenda per un periodo e me ne dimentichi totalmente. In quei casi l'Adelinium in eccesso mi porta a star male. Un vero e proprio cocktail di malanni. Nausea, mal di testa, febbre, tutti in una volta. In generale non è troppo pericoloso come rischio... Ma i sintomi sono proporzionali all'Adelinium in eccesso, quindi potrebbero divenire anche gravi se ignorati.

    Finché mi ricordo di tenere sotto controllo la produzione, o me ne libero subito appena comincio a star male, dovrei essere relativamente apposto... È il secondo set di effetti collaterali a dare ben più rogne.

    Mia madre ha una Licenza Professionale da Psichiatra per l'uso dell'Unicità, si tratta della capacità di alterare le propozioni chimiche all'interno del cervello umano. La usa per simulare l'effetto di vari medicinali e trattamenti con i suoi pazienti. Mio padre ha la capacità di solidificare un liquido, mantenendone il volume ma cambiandone la forma. Queste due Unicità si sono mischiate ed "evolute" passando a me... Purtroppo non per il meglio.

    Oltre a generare Adelinium l'organo extra ha un forte collegamento al mio cervello. Sollicita indirettamente la produzione eccessiva di certi agenti chimici in aree mirate del cervello, favorenti allo sviluppo di tendenze depressive e altri disordini della psiche. È a tutti gli effetti un Quirk che ti rende depresso.

    Detto questo l'Unicità in se non è la ragione dei miei disturbi, semplicemente li amplifica più di quanto sarebbero normalmente, e ne ha agevolato lo sviluppo anni e anni prima di quanto sarebbe stato altrimenti. Cio però non significa che sia un Quirk innocente.

    L'organo e la mente sono legati a doppiofilo. Per un breve periodo mi furono prescritti degli antidepressivi... Ma questo disturbava l'equilibrio nel mio corpo, portandomi a produrre esponenzialmente più Adelinium di quanto normale. Ricordo un giorno dovetti svuotarmi tre volte nell'arco di ventiquattr'ore.

    Tentando di sopprimere l'organo con vari medicinali o interventi chirurgici si otteneva l'effetto specchiato, siccome il mio cervello è divenuto quasi dipendente dal flusso costante di agenti depressivi dall'organo, e senza non riesce ad operare in autosufficienza.

    Potrà non aver causato tutti i miei disturbi... Ma sicuro si mette in mezzo a ogni possibile trattamento. Passiamo ai lati positivi, prima che cada in disperazione.

    Grazie a mio padre ho la capacità di solidificare l'Adelinium che produco, creando oggetti attraverso la sostanza espulsa. Senza questa clausula non sarebbe un Quirk con cui diventare Eroe ma una maledizione biologica in tutto e per tutto. Non ho ancora idea di quali siano le piene potenzialità dell'Adelinium, considerando che ho cominciato ad esplorarlo seriamente soltanto ad Ottobre del 2021.



    REINCARNATION — Il Quirk di Miyasato Oshima nasconde una terza insidia, emersa da poco. Una particolarità ereditata dal Quirk Mutant del nonno, e assimilata all'interno del suo Emitter in forma "neutralizzata".

    L'unicità di Kaworu Oshima si chiama Reincarnation, seppur si fosse creduto Quirkless fino ai suoi ultimi giorni. Nato agli albori delle Unicità, ai tempi della sua gioventù non gli fu controllato l'osso mancante e non dimostrò mai abilità fuori dal normale, è naturale abbia speso la vita nell'ignoranza.

    Non che le sue abilità gli sarebbero mai state utili, anche scoprendole. Reincarnation è un meccanismo automatico biologico, che "lascia in memoria" il registro di DNA all'interno del genoma del proprio primogenito maschio. Questo è Gendo Oshima, il padre di Miya.

    Gendo possiede una versione del Quirk paterno, ma "corrotto" dall'influenza del Quirk Emitter della madre. Ciò significa che ha in memoria i geni di Kaworu, ma è incapace di tramandare i propri. Al concepimento di Miya il suo corpo si è "liberato" di questi dati, tramandandoli al nuovo primogenito maschio.

    Miyasato è l'attuale custode dei registri di Kaworu... E sarà l'ultimo. Reincarnation è a questo punto divenuto così passivo che non solo sarebbe incapace di tramandare i dati di Miya, ma anche quelli del nonno. L'influenza della mutazione nata al Boom dei Quirk terminerà alla terza generazione.

    I dati di Kaworu rimasero dormienti per anni, risveglieandosi soltanto alla morte del nonno ormai settantatreenne, il giorno stesso del trapasso. All'interno di Miya sono contenute le informazioni riguardo aspetto, memorie, e personalità del nonno, all'età del concepimento di Gendo. È un effettivo "backup" della sua persona, che ne ricorda stati fisici e mentali.

    Anche se c'è da dire che dopo due generazioni di diluizione da parte di Emitter dominanti, certi dati potrebbero essere andati perduti nel tempo, come ad esempio specifiche memorie del contesto storico in cui era inserito Kaworu. E chissà che non abbia perso altri pezzi di se per strada.

    All'esalare del vero Kaworu, l'ospite dei registri ha assistito al concretizzarsi di una seconda coscienza all'interno della propria mente. Una sorta di amico immaginario, che condivide lo spazio celebrale con Miya, e che quest'ultimo può addirittura vedere come fosse una persona qualsiasi girare attorno a se.

    Ovviamente non è una vera e propria reincarnazione come suggerisce il nome, ma soltanto il cervello umano che interpreta un surplus di dati genetici in una determinata maniera, andando a creare una seconda personalità che simula il precedente possessore del Quirk.

    La simulazione è tuttavia basata su un backup fedele della persona davvero esistita... Dove si traccia la linea tra reale e simulato, quindi?

    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    5
    Energia:
    425
    EXP:
    585/950
    Forza:
    160
    Quirk:
    60
    Agilità:
    180
    Peso:
    6
    Denaro:
    13350 ¥
    Cronologia:
    INVENTARIO
    TECNICHE PERSONALI:
    Pulse Fata [Livello 2] [Costo 25]
    L'Adelinium estratto va a formare un oggetto qualsiasi a discrezione dell'utilizzatore, finché non è offensivo o difensivo. Teoricamente non esiste un limite a ciò che può essere creato, ma considerando che è un controllo conscio di Miya, dovrà essere abbastanza familiare con ciò che vuole plasmare. Ovviamente il loro funzionamento è legato alla forma, non possono imitare ciò di cui non hanno proprietà (ad esempio una scala o una tazza saranno perfettamente utilizzabili, ma una radio o un telefono saranno un guscio vuoto). Le dimensioni non potranno elevarsi troppo oltre oggetti di media taglia.
    Durata: 2 turni
    Boto Kuna [Livello 3] [Costo 55 + 20]
    Si va a creare una barriera di qualche tipo, generalmente uno scudo o un muro, che offre protezione frontale. Può estendersi abbastanza da proteggere interamente Miya e potenzialmente anche qualcun altro (fino a due metri e mezzo in diametro).
    Resistenza: Medio-Grave
    Baka Aho [Livello 3] [Costo 50 + 20]
    L'adelinium viene rapidamente portato alla propria superficie epiteliale, e immediatamente solidificato nella forma di spuntoni affilati. Questi possono essere usati sia per scoraggiare l'offensiva avversaria, come un pesce palla, o per aggiungere un ulteriore elemento dannoso ai propri attacchi fisici. Attualmente è possibile tenere coperte soltanto tre parti del corpo alla volta (tra gambe, braccia, ventre, petto, testa).
    Danno: Medio-Grave (Taglio)
    Dol Shin [Livello 3] [Costo 70 + 20]
    Questa tecnica genera armi da taglio fino anche a grandi dimensioni, finché si è capaci di impugnarle. Forma e caratteristiche stanno all'immaginazione dell'utilizzatore. Se la lama riesce ad aprire una ferita in un essere vivente, lascerà una traccia dell'Adelinium che la forma in circolo nel sangue del bersaglio, e la sostanza estranea provocherà un sostanziale calo in salute.
    Effetto: Avvelenamento Medio-Grave
    Owl Metal [Livello 3] [Costo 70]
    Un piccolo "seme" di Adelinium viene sparato uscendo dalla pelle o dalla bocca di Miya. La forma dovrà essere appuntita e le dimensioni saranno circa quelle di un proiettile, tuttavia sarà estremamente denso, composto da un'ingente quantità di materiale. All'impatto con un essere vivente il seme si schiuderà all'interno della vittima. Da esso partiranno vere e proprie radici di Adelinium, abbastanza sottili da insidiarsi dentro al corpo e disturbarne le nervature, impedendo il movimento dei muscoli. Dopo un po' di tempo il materiale si dissolverà e verrà espulso dallo stesso punto in cui è entrato, creando un piccolo fiumicello.
    Danno: Medio-Grave (Perforazione)
    Effetto: Paralisi [5 turni]
    Mitsu Hiro [Livello 1] [Costo 20]
    L'utilizzatore di questa tecnica dovrà essere in contatto pelle-pelle con il bersaglio. L'Adelinium che fuoriesce dalla superficie epiteliale dell'aggressore permea quella della vittima, invadendo l'organismo con i propri agenti chimici, causando un netto e severo calo di salute. Il sintomo principale è un'innaturale stanchezza e mancanza di stamina che agisce rapidamente, ma svanisce dopo poco.
    Effetto: Sonnolenza [3 turni]



    EQUIPAGGIAMENTO:
    Elixir [Curativo]
    Una medicina dalle prodigiose facoltà prodotta da Miss Plague. L'elisir è in grado di curare molti danni, ciononostante il rimedio al dolore è solamente temporaneo: l'organismo non è abituato ad una cura tanto veloce e il dolore tornerà a farsi sentire entro poche ore.
    Effetto: Cura Danni [Medi] ; Diminuisce gli altri danni di due step.
    Durata: 1 Role, se usato.
    Peso: [1]
    Wooden Katana [Offensivo]
    Una katana in legno. A dispetto delle apparenze è molto resistente, ed è stata trattata in modo da poter resistere anche ai quirk che di base utilizzano il fuoco. Per spezzarla, insomma, bisogna essere eccessivamente violenti.
    Danno: Medio-Grave
    Durata: Permanente
    Peso: [2]
    Technical Gloves [Accessorio]
    A differenza di un normale paio di guanti, questi presentano una patina di metallo che rinforzano il dorso ed il palmo della mano. Sono utili soprattutto per parare colpi portati da armi da lancio o da coltelli, anche se al minimo urto possono incrinarsi e addirittura rompersi.
    Effetto: [+5 in Forza] / Proteggono le mani da colpi da taglio [lievi] e ustioni [lievi]
    Durata: 4/5
    Peso: [0]
    Electric Booster [Supporto]
    Un acceleratore di velocità che genera calore minimo. Una coppia sincronizzata di questi elementi è stata montata in un paio di stivali in gomma e isolanti. Permettono di eseguire brevi e rapidi scatti.
    Effetto: [+20 in Agilità]
    Durata: Permanente
    Peso: [1]
    Energy Drink [Curativo]
    Sì, è esattamente quello che sembra. Un drink energetico. Nulla di più, nulla di meno. Se ne può portare con sé solo uno alla volta.
    Effetto: Recupero [100] punti energia
    Durata: 1 role, se usato
    Peso: [1]
    Vortex [Accessorio]
    Guanti rinforzati, lunghi quasi fino al gomito, e dotati di un sistema di accumulo e rilascio di energia cinetica che consente di aumentare la forza dei propri colpi in modo esponenziale.
    Danno: Aumentano i danni fisici inferti tramite l'uso delle braccia e senza l'ausilio di quirk di uno step.
    Effetto: [+50 in Forza]
    Durata: Permanente
    Peso: [2]
    Jetpack [Supporto]
    Uno zaino in metallo dotato di due turbine nella parte inferiore che si attiva quando chi lo indossa preme l'interruttore di attivazione. Consente a chi lo usa di sollevarsi dal terreno per un paio di metri, di rallentare le cadute, e di fornire un massiccio aiuto negli spostamenti rapidi.
    Effetto: [+50 in Agilità] / Annulla danni lievi da caduta, riduce medi di uno step / Elevazione di due metri
    Durata: Permanente
    Peso: [3]



    SPECIALIZZAZIONI:
    Martial Arts [Livello D]
    Questa specializzazione permette di avere delle basi di arti marziali e combattimento più efficaci rispetto alla media. In-gdr, può influenzare l'esito di un'azione di combattimento (solo corpo a corpo) e permettere azioni più elaborate. È possibile specializzarsi in una particolare arte marziale che andrà segnalata in scheda a fianco alla specializzazione. Questa specializzazione NON sostituisce un post scritto bene o un divario di cento punti parametrici, ma può essere utile - oltre che narrativamente - in caso di una differenza parametrica esigua se il post è ben svolto. Permette anche di maneggiare armi a scopo offensivo. Le "conoscenze" apprese si risolvono ovviamente in una maggiore considerazione della riuscita in attività masterate.

    Livello D: Permette la conoscenza di un'arte marziale e garantisce la possibilità di utilizzare armi non letali in servizio.

    Wing Chun: Tradotto in Pugilato dell'Eterna Primavera, è un antico stile di combattimento Cinese basato sul principio della "linea centrale". Se s'immagina il proprio corpo separato in due parti speculari, la linea verticale che lo taglia dovrà essere sempre centrata al corpo dell'avversario, e la propria larghezza ridotta il più possibile portando gomiti e ginocchia al centro. Così facendo ogni attacco o difesa seguirà la traiettoria d'impatto più corta, garantendo parate repentine e colpi pesanti, portati avanti dall'intera massa del proprio corpo. Spesso e volentieri la stance del Wing Chun favorisce tecniche che si rivelano offensive e difensive simultaneamente.
    PV: Megumi Fushiguro, Jujutsu Kaisen || CODE © ONLY FOR MHA GDR.


    Edited by exquisite†corpses - 9/10/2022, 20:48
     
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    Allooora, vediamo un po'.
    Diciamo che in linea generale va bene, ma voglio fare la pignola su alcune cose. Innanzitutto sposta la parte dove parli della scuola nel paragrafo quirk, nel background: è una cosa piuttosto importante e suggerirei di tenerla più in bella vista. La prima perplessità che voglio esprimere sul background riguarda poi il "tentato suicidio". Non dico che non vada bene, però è un po'... vuota. Non so cosa gli è successo, né come si è salvato. Capisco che è tutto raccontato dal punto di vista di Miya che magari non vuole nemmeno pensarci, però nemmeno io vorrei arrivare a scoprire (in role) che aveva una pistola sotto il cuscino, per capirci. Insomma se approfondisci un po' te ne sono grata.
    Altra cosa che voglio chiedere: Miya ha entrami i genitori che lavorano in ospedale, possibile che dopo il suo tentato suicidio nessuno dei due abbia pensato di fermarlo per quanto riguarda l'iscrizione alla Yuuei? Non hanno proprio intuito nulla, sulle tendenze di Miya, nonostante dovrebbero essere degli esperti in materia? Preoccupazione zero? Diciamo che anche il com'è il rapporto con la famiglia emerge poco da tutta la descrizione. SI capisce cosa pensa Miya, ma non viceversa. Non so se è fatto volontariamente, ma in caso io te lo faccio notare, visto che con un personaggio del genere non mi sembra una cosa da trattare così superficialmente.

    Per quanto riguarda la parte tecnica non ho particolari appunti da fare, se non:
    - Nella prima tecnica in cui parli di oggetti, s'intende ovviamente la loro funzione d'utilizzo per quanto riguarda l'aspetto. Ti cito un pezzo di un'abilità simile: "una scala o una tazza saranno perfettamente utilizzabili, ma una radio o un telefono saranno un mero guscio vuoto dall'aspetto simile all'oggetto originale".
    - Mi serve una dimensione per il diametro dello scudo, indicativamente attorno al metro.
    - Essendo un quirk doppio, il raggio d'azione per le tecniche a distanza viene dimezzato.

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    Innanzitutto sposta la parte dove parli della scuola nel paragrafo quirk, nel background: è una cosa piuttosto importante e suggerirei di tenerla più in bella vista.
    [...]
    Altra cosa che voglio chiedere: Miya ha entrami i genitori che lavorano in ospedale, possibile che dopo il suo tentato suicidio nessuno dei due abbia pensato di fermarlo per quanto riguarda l'iscrizione alla Yuuei?

    Ok, vedo di riarrangiare un po' il BG affinché ci stia bene dentro. E magari metto un paio di frasi sulla questione dei genitori che effettivamente potrebbe portar dubbi.

    Considerando che il suo tentativo è stato a Settembre, e la UA la incomincerà a Giugno, ho dato per scontato s'intendesse che non lo spediscono a scuola appena dopo un evento del genere. Ci sarà stato un buon intermezzo di tempo, e se tuo figlio 6 mesi dopo continua a dirti che è convinto della sua scelta, dovrai accettarlo ad un certo punto. Comunque sì, vado a spiegarlo un po' meglio per togliere il dubbio~


    CITAZIONE
    Diciamo che anche il com'è il rapporto con la famiglia emerge poco da tutta la descrizione. SI capisce cosa pensa Miya, ma non viceversa. Non so se è fatto volontariamente, ma in caso io te lo faccio notare, visto che con un personaggio del genere non mi sembra una cosa da trattare così superficialmente.

    L'intera esistenza di questo PG è basata sul contrasto tra l'oggettivo di una situazione, e come lui le interpreta ed elabora. Penso si vedrà in maniera più accentuata nelle role.

    Tutta la scheda e le esperienze di Miya sono raccontate dalla sua prospettiva contorta, però pensavo d'aver lasciato giusto abbastanza da far capire un po' lo stato delle cose. I genitori lo hanno aiutato e supportato sin dall'inizio, e anche con le sorelle ha un buon rapporto, e li ama tutti. È proprio questo suo sentirsi un "peso" a farci capire che sono molto preoccupati per lui e gli danno attenzione. In caso contrario non sentirebbe alcune colpe nei loro confronti.

    È decisamente meno diretto ed esplicito di una spiegazione chiara e oggettiva del suo passato, però mi pareva molto più appropriato visto il personaggio. Oltre che in generale la sua famiglia a livello singolo non è importante quanto le emozioni con cui Miya ci è legato. Anche se giustamente saranno meglio definiti nel caso saltino fuori nei suoi pensieri durante delle role.

    Se proprio si sente una forte mancanza posso aggiungerci qualcosa, però :zizi: Era giusto una spiegazione che sì, era intenzionale come cosa. Più che un BG della sua storia, che è stata abbastanza banale fin'ora, è un BG del suo progresso mentale.

    CITAZIONE
    La prima perplessità che voglio esprimere sul background riguarda poi il "tentato suicidio". Non dico che non vada bene, però è un po'... vuota. Non so cosa gli è successo, né come si è salvato. Capisco che è tutto raccontato dal punto di vista di Miya che magari non vuole nemmeno pensarci, però nemmeno io vorrei arrivare a scoprire (in role) che aveva una pistola sotto il cuscino, per capirci. Insomma se approfondisci un po' te ne sono grata.

    Beh... La spiegazione che ha offerto Miya è anche quella che offrirei io come scrittore per spiegarne l'omissione. Nelle opere narrative entrare in testa ad un suicida mentre esegue, o anche soltanto pianifica, di suicidarsi è un forte trigger per chi già soffre di queste tendenze. È un fenomeno parecchio prevalente, basti pensare che dopo un certo episodio di 13 Reasons Why c'è stato uno spike di suicidi giovanili legati all'aver mostrato la scena in questione. Quindi spero mi perdonerai ma personalmente non mi sento d'inserire una descrizione di quel che è successo, considerando che non saprei poi chi potrebbe leggere questa scheda... Così come non andrei mai nei dettagli di uno stupro, ad esempio, siccome pure quello è un trigger molto sensibile.

    Se proprio ci tieni a saperlo posso passarti un MP sottobanco, ma è stato un tentativo di suicidio normalissimo :asd: Non ha fatto cose strane, e ad oggi non riporta cicatrici o altri disturbi fisici che ne conseguono. A livello funzionale penso sia sufficiente sapere che ha tentato e fallito.



    CITAZIONE
    - Nella prima tecnica in cui parli di oggetti, s'intende ovviamente la loro funzione d'utilizzo per quanto riguarda l'aspetto. Ti cito un pezzo di un'abilità simile: "una scala o una tazza saranno perfettamente utilizzabili, ma una radio o un telefono saranno un mero guscio vuoto dall'aspetto simile all'oggetto originale".

    Yep. Dovrei specificarlo o è sottinteso?

    CITAZIONE
    - Mi serve una dimensione per il diametro dello scudo, indicativamente attorno al metro.

    Il metro e mezzo andrebbe bene? Che almeno si riesce a parare tutto essendo un tappo :asd:

    CITAZIONE
    Essendo un quirk doppio, il raggio d'azione per le tecniche a distanza viene dimezzato.

    Quindi invece che 5 metri al Liv 1 sarebbero 2.5 metri? Mi era venuto il dubbio perché Den disse a Lion che la riduzione in "efficacia" era più narrativa che numerica. A me va bene in entrambi i casi siccome di combattimenti ne farò pochi con questo poveraccio, chiedo soltanto per conferma :zizi:
     
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    CITAZIONE (Stan @ 28/5/2020, 15:42) 
    Tutta la scheda e le esperienze di Miya sono raccontate dalla sua prospettiva contorta, [...]

    Sì, ed è esattamente l'unica cosa su cui mi sento di poter essere puntigliosa. Questa è una scheda personaggio, non un libro o un romanzo, e quindi io persona che leggo devo avere chiarissimo tutto, o quantomeno il più possibile. Non verrò certo a dirti di cambiare modo di scrivere o prospettiva, ma le descrizioni e tutto devono essere oggettive - so che è complicato usando la prima persona, infatti lo considero un suo grande problema - piuttosto che soggettive, affinché io possa capire chi ho davanti: il resto si fa in role.
    CITAZIONE (Stan @ 28/5/2020, 15:42) 
    Beh... La spiegazione che ha offerto Miya è anche quella che offrirei io come scrittore per spiegarne l'omissione. [...]

    Premesso che non volevo assolutamente una descrizione dettagliata dell'accaduto, ma solamente una visione più chiara. Per quanto mi riguarda potrebbe essere stato preso da una macchina in un incidente mentre attraversava la strada senza guardare. In sintesi, se aggiungi un dettaglio descrittivo insignificante come "decisi di buttarmi da un palazzo" non credo che renderebbe il background più tragico o deprimente di quello che già è. Per questo dicevo delle descrizioni oggettive: a me come esterno le paranoie di Miya non interessano, interessano gli avvenimenti.
    Personalmente se devo essere onesta trovo questa banalizzazione irrispettosa proprio nei confronti di chi potrebbe avere un parente o un amico che ha passato una cosa simile (e fidati, ce ne sono anche qui, ma non voglio fare nomi), perché sembra un avvenimento messo lì tanto per metterlo e rendere il personaggio "edgy" senza volersene prendere le responsabilità e sviluppare la cosa. Se proprio ti senti insicuro sulla questione basta mettere un trigger warning come nella scheda di Shiisa che parla di violenza domestica, all'inizio del background. Spero di non sembrare aggressiva perché non è assolutamente mia intenzione,, sto solo cercando di spiegare il mio punto di vista,,

    CITAZIONE (Stan @ 28/5/2020, 15:42) 
    Yep. Dovrei specificarlo o è sottinteso?

    Sarebbe meglio, sì. Per non creare confusione.

    CITAZIONE (Stan @ 28/5/2020, 15:42) 
    Il metro e mezzo andrebbe bene? Che almeno si riesce a parare tutto essendo un tappo :asd:

    Sì, va bene.

    CITAZIONE (Stan @ 28/5/2020, 15:42) 
    Quindi invece che 5 metri al Liv 1 sarebbero 2.5 metri? Mi era venuto il dubbio perché Den disse a Lion che la riduzione in "efficacia" era più narrativa che numerica. A me va bene in entrambi i casi siccome di combattimenti ne farò pochi con questo poveraccio, chiedo soltanto per conferma :zizi:

    Sì, se vai a controllare nella nuova scheda di Lion anche lì il raggio è dimezzato. Con efficacia si intende il danno che è uguale a tutti gli altri (pur essendo a conti fatti due quirk), due abilità per sbloccare l'immunità completa etc.


    Quando hai finito fai un UP, obv! :neko:
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    CITAZIONE (Ryuko @ 28/5/2020, 16:34) 
    Sì, ed è esattamente l'unica cosa su cui mi sento di poter essere puntigliosa. Questa è una scheda personaggio, non un libro o un romanzo, e quindi io persona che leggo devo avere chiarissimo tutto, o quantomeno il più possibile.

    Non c'è problema, capisco :zizi: Vedrò di farci qualche aggiunta da quel lato allora. Pur sempre dal suo punto di vista singolare, però nutrendolo con più dettagli a dipingere il contesto. Appena moddo (sia questo che la discussione del Quirk e della UA), uppo <3


    CITAZIONE (Ryuko @ 28/5/2020, 16:34) 
    Personalmente se devo essere onesta trovo questa banalizzazione irrispettosa proprio nei confronti di chi potrebbe avere un parente o un amico che ha passato una cosa simile (e fidati, ce ne sono anche qui, ma non voglio fare nomi), perché sembra un avvenimento messo lì tanto per metterlo e rendere il personaggio "edgy" senza volersene prendere le responsabilità e sviluppare la cosa. Se proprio ti senti insicuro sulla questione basta mettere un trigger warning come nella scheda di Shiisa che parla di violenza domestica, all'inizio del background. Spero di non sembrare aggressiva perché non è assolutamente mia intenzione,, sto solo cercando di spiegare il mio punto di vista,,

    Capisco questo punto di vista, e mi spiace se è passata come una decisione "insensibile", ma mi sento di rimanere sulla mia posizione. Provo a spiegarmi.

    Avevo valutato l'opzione di inserire un TW, ma per questioni di questo genere sono utili soltanto fino a un certo punto. Le tendenze suicide sono appunto caratterizzate da impulsi autodistruttivi, e in questo caso una barriera come quella di un TW avrebbe ben poca utilità. Una persona conscia di se e dei propri trigger saprebbe come gestirlo, eviterebbe la lettura o leggerebbe facendosi i giusti accorgimenti mentali, ma non tutti sanno gestirsi in questa maniera. Pensare che anche solo una persona possa avere il proprio stato mentale peggiorato a causa mia, non mi farebbe stare bene.

    Queste non solo soltanto conclusioni o timori miei, mi baso sia su esperienze personali che vari studi fatti a riguardo. I trigger riguardanti il suicidio operano in modo più insidioso e grave perché "interno", invece di altri trigger "esterni". Avevo anche considerato il ridurre tutto a una frase come consigliato da te, "si buttò da un palazzo" o simili, ma persino quelle hanno un impatto negativo. Il problema è proprio la menzione del metodo non quanto la storia sia tragica o struggente, specialmente per chi magari aveva già pensato proprio a quello e lo vedrebbe come una conferma, in un certo senso.

    L'opzione migliore quindi era fare un blackout e non citare il tentativo a livello "pratico". So che non è molto favorevole ad un GDR dove giustamente si vuole sapere bene cos'è successo nel passato di un PG, ma io da utente non mi sento nella giusta posizione da spingermi in quella zona. Ripeto posso tranquillamente mandarti un MP a riguardo, e quello è il canon.

    Capisco come mettere un suicidio "buttato lì" potrebbe sembrare una roba edgy, ma solo perché l'evento non è mostrato non significa che non sia una parte integrante del personaggio. Insomma la sua intera personalità gira attorno al fatto che si odia e ha tendenze autodeprecative, si è messo a fare l'Hero per il desiderio di morire. Non è "una cosa messa lì" perché è tra i punti cardine di chi è. Sarebbe stato superfluo se dopo il suicidio fallito si fosse detto "ah, ora ho capito che la vita è preziosa, mi è passato tutto", ma non è questo il caso. Miya è un personaggio turbato, ha tentato il suicidio, e questo sarà molto presente in qualsiasi sua role. Ciò che non sarà presente è soltanto il metodo scelto, che non è influente a mio avviso.

    Infine, definirla come una "banalizzazione irrispettosa proprio nei confronti di chi potrebbe avere un parente o un amico che ha passato una cosa simile", come se questo gruppo di persone escludesse me, non è corretto. Non mi permetterei di trattare temi così delicati senza piena coscienza di quel che vado a fare.

    Spero anche io di non essere risultato troppo serio o irritato in qualsiasi modo! Penso abbiamo soltanto pareri diversi a riguardo. Non credo potresti convincermi a includere riferimenti ulteriori al suicidio in scheda, e rimuoverlo mi sembrerebbe ingiusto siccome è un'esperienza troppo grande della vita del personaggio.

    E con questo direi che ho scritto più frasi a giustificare perché qualcosa in scheda non c'è, che nella scheda stessa :asd: Perdonami~
     
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    Capisco... beh, in tal caso, non so, forse sono ovvia, ma... basta non farlo. Nel senso, non voglio stare a puntualizzare su altro, avrei tanto da dire, ma probabilmente essendo che abbiamo due punti di vista diversi ne risulterebbe una conversazione abbastanza morta e direi che non è il posto adatto. :zizi:
    Come non posso convincerti ad essere più oggettivo nelle descrizioni, tu non potrai convincermi ad accettare la scheda fino a che non fai altrimenti, e siccome non vuoi farlo dobbiamo trovare un altro modo. Anche perché la cosa pecca un po' di coerenza: non scrivi il primo metodo di suicidio, ma scrivi il secondo. Ovvero quello di andare a fare il Pro-Hero nella speranza che prima o poi qualcuno lo faccia fuori.
    Comunque, dicevo, ci sono tanti modi in cui è possibile rigirarla e la cosa per la psicologia del personaggio ed il senso non cambierebbe di una virgola: ad esempio, Miya potrebbe benissimo essere uscito di casa con quell'intento, ma non esserci riuscito perché lo hanno trovato prima. Oppure l'Adelinium ha fatto reagire il suo organismo in qualche modo a causa dello stress e l'ha fatto svenire. A conti fatti, cosa cambia? Miya è comunque uscito di casa con quell'intento e non ha cambiato idea, è stato solo fermato da un fattore esterno. Non è che ci interessa sapere il metodo perché siamo dei voyeur, ma sopratutto per l'effetto che questo ha avuto sul corpo di Miya, le ferite ricevute e tutto il resto (anche perché ovviamente si può essere raccomandati sino ad un certo punto alla UA, fanno comunque dei controlli fisici ed attitudinali). Se lui aveva intenzione di farlo con il metodo X ma viene fermato prima non ci interessa minimamente che tu scriva quale è questo metodo X e tu puoi mantenere la tua coscienza pulita e abbiamo una scheda conforme al regolamento, mi sembra il modo migliore di venirci incontro!
    Un'altra cosa, ho riletto un paio di volte in più, e ho visto che nei paragrafi successivi parli di "vita presa in prestito" "da un amico". Chi è? Una figura importante per Miya? Una persona che lo ha aiutato? Mi sono proprio persa questo passaggio, tanto che alla prima lettura l'ho considerato totalmente influente e ho pensato fosse la sua immaginazione. La scheda però su questo GDR è un documento meta, quindi deve essere il più chiaro possibile.

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    Sorry del tempo che ci ho messo.... Se c'è altro da moddare dimmi pure :zizi:

    PS
    La roba della "vita in prestito da un amico" era una metafora, che però apparentemente non funzionava molto bene ahah. Ora dovrebbe capirsi meglio il concetto.
     
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    Sembra incredibile, ma ce l'abbiamo fatta. Welcome aboard! :sparks:

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    Scheda accettata!
    ● Il topic è stato chiuso. Per future modifiche o aggiunte, si prega di notificare in "Gestione Schede" nella sezione LABORATORIO.
    ● Se non l'hai ancora fatto, ricordati di segnalare il tuo prestavolto nell'apposita lista.
    ● Se questo è il tuo primo pg, richiedi pure il tuo addestramento nel topic dedicato. Un master ti risponderà il prima possibile prendendo in carico la richiesta. Prima però, non dimenticare di postare il tuo quirk nell'elenco che trovi in Anagrafe.
    ● Poiché si tratta della prima role e coinvolge un master, il tempo di risposta di cinque giorni previsto dal regolamento dovrà essere obbligatoriamente rispettato. Chi tarda oltre il limite consentito senza avvertire né gli utenti né lo staff, verrà automaticamente saltato per evitare che gli altri utenti presenti in role vengano bloccati. Chi si ritroverà nelle condizioni di non poter rispondere per qualche imprevisto/impegno improvviso, potrà recuperare la role una volta terminati i turni dei compagni.
    ● Essendo una role introduttiva, nel caso in cui ci fossero altri personaggi in attesa di ricevere il loro addestramento, è possibile che lo staff vi unisca in un'unica role, per accettare più persone contemporaneamente. Per lo stesso motivo, se ci sono personaggi della stessa fazione in procinto di avere la propria scheda corretta, è possibile che lo staff decida di aspettare qualche giorno per poter gestire i vostri addestramenti assieme.
    ~ Buon gioco!

    bEDTXEZ
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7 replies since 22/5/2020, 05:03   1303 views
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