A phantom in disguise

Caccia PNG / Utente: Lady Loki

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    PHANTOM IN DISGUISE - YUKO

    Quella mattina il sole splendeva intenso sulla città di Tokyo, un cielo terso che ormai stava diventando l'abitudine per gli abitanti della metropoli. Mancava poco all'inizio ufficiale dell'estate, ma già il caldo afoso era per molte persone già invivibile. La luce ricopriva ogni angolo della città, tralasciando gli oscuri vicoli, quelli dove la criminalità generalmente si annidava. Era lì che si potevano incontrare tipi loschi e senza particolari aspirazioni se non borseggiare il primo che passava. Ma chi doveva incontrare Hector quel giorno non era un muscoloso orientale pieno di piercing o con la capigliatura più stramba che poteva immaginare, no. Non era di certo sconosciuto alla maggior parte delle persone che la Yakuza operasse senza sosta per acquisire nuovamente l'importanza sociale che aveva un tempo. Prima era quasi una salvatrice della parte più povera e rovinata della popolazione, un patto da fare a sangue freddo per non venire minacciati di continuo da criminali ben peggiori. Avevano acquisito per loro una fetta di mercato che non era stata conquistata da nessuno, quasi un territorio vergine per persone ambiziose. Avevano piantato la bandierina in una zona che interessava sia i ricchi ed i potenti che chi voleva fare assolutamente soldi in poco tempo. Gestire quella che era in parole povere una bacheca di taglie poteva fruttare molto denaro, contatti e favori tra loro ed i criminali. Era un territorio neutrale a cui partecipavano solitamente i criminali che utilizzavano il Quirk per scopi personali, ma non era strano vedere qualcuno con idee più simili a quelle degli eroi. Nonostante i mafiosi fossero in tutto e per tutto dei criminali, era un male necessario trattare di denaro e di favori con loro se si voleva portare un po' di giustizia tra le strade. Hector si era avvicinato alle loro sponde per motivi personali, probabilmente. Che fosse per denaro o per mero senso di protezione dei cittadini però non aveva importanza. Sarebbe stato accolto in quello che sembrava un normalissimo ufficio situato al piano terra di un piccolo edificio ben decorato, poco lontano dal centro e distanziato rispetto agli altri complessi. Sarebbe bastato suonare al campanello per trovarsi in quella che sembrava essere una piccola reception, guardata da un giovane ragazzo vestito in modo elegante e di cui si intravedeva un tatuaggio uscire dal colletto della camicia. Era di aspetto normale, i capelli castano chiaro piegati all'indietro da uno spesso strato di gel. Avrebbe guardato l'uomo con aria curiosa, prima di indicargli velocemente che doveva superare la porta alla sua sinistra per entrare.
    « Buongiorno. Lei deve essere il signor Sakazaki, giusto? » - Un altro uomo seduto a qualche metro da lui lo avrebbe salutato, questa volta di statura molto più massiccia. Portava un paio di occhiali da lettura sul naso, mentre sembrava leggere con attenzione dei documenti sulla sua scrivania. Era un ufficio molto disordinato, nonostante l'arredamento ricco e composto da ricchi mobili su cui era quasi un peccato appoggiare della semplice carta da stampante. Sulla scrivania c'era pure un computer dall'aspetto leggermente antiquato che emanava un rumore simile ad un aspirapolvere. I suoi capelli neri erano lunghi circa fino al mento e raccolti in un codino, l'aspetto ordinato e quasi pauroso. Più che volergli incutere timore, sembrava però voler andare dritto al sodo.
    « Ci è giunta notizia che stava cercando un lavoro. Abbiamo bisogno di qualcuno che si occupi velocemente di questa "ragazzina". Dovrebbe chiamarsi Yuko. » - Avrebbe allungato velocemente una fotografia di quella che sembrava una ragazza piuttosto giovane, probabilmente andava agli ultimi anni delle superiori. I capelli erano di una sfumatura violacea, legati in modo da mostrare un viso che portava un sorriso inquietante. L'aspetto particolare erano un paio di corna dall'aspetto ligneo che spuntavano da dietro le orecchie, adornate da quelli che potevano essere "frutti" ma che erano semplicemente delle piccole sfere color ambra incastonate tra i rami. Una divisa da studentessa era ben visibile, ma a parte l'aspetto curioso sembrava essere tutto sommato normale. « Sembra che questo essere si diverta ad aggredire numerosi ragazzi della sua età, forse per rifiuti romantici. Ha cambiato numerose volte scuola ed in qualche modo sfugge alle accuse di aggressione, magari perché è una ragazzina o per conoscenze familiari. Una delle famiglie ha deciso di rivolgersi a noi per...darle una lezione, spero abbia capito. » - Il mafioso avrebbe spiegato ad Hector, tenendo le mani incrociate tra di loro mentre parlava con tono dispregiativo. Avrebbe aspettato delle eventuali domande da parte del Vigilantes, probabilmente si aspettava che volesse qualche dettaglio in più. In caso contrario, l'uomo avrebbe consegnato un indirizzo all'investigatore, corrispondente ad una scuola superiore nella circoscrizione di Asakusa. Se si fosse diretto lì avrebbe trovato una normalissima se non grande scuola, che possedeva di fronte a sé anche un piccolo parchetto ben curato e dall'aspetto piacevole. Mancavano ancora un paio di ore alla fine delle lezioni, forse il modo migliore per intravedere un obiettivo così particolare.



    CITAZIONE
    Eccoci qua nella caccia che hai richiesto,Lady Loki ™ . Innanzitutto anticipo dicendoti che questa attività varrà anche per l'affiliazione al network che hai richiesto.
    L'inizio è un po' più sbrigativo del solito ma non esitare a descrivere le sensazioni del tuo personaggio ed il modo in cui si è approcciato alla questione. Puoi già entrare nell'ufficio taglie e chiedere ulteriori dettagli al tuo datore di lavoro, ti risponderò al prossimo post. Descrivi liberamente come ti prepari per seguire la ragazza, considerato che sai la scuola che frequenta ed il suo nome.
    L'importante è che ti fermi di fronte alla scuola in caso o come più preferisci approcciarti. Per qualsiasi domanda puoi mandarmi un MP!
     
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  2. Lady Loki ™
     
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    Hector si era alzato presto, seppure la sera prima fosse uscito per rilassarsi un po’ dopo le sue indagini e “complotti” che aveva scoperto in giro per Tokyo, certo non era roba per le sue competenze, ma ormai dubitava che presto o tardi non fosse ancora coinvolto in qualche cosa che aveva magari a che fare con la Mutant Force o con quella manifestazione. Non sapeva se l’operazione che aveva fatto insieme a quel gruppo fosse stata scoperta, e magari la sua faccia , seppure con la maschera , fosse in giro come lo era in passato, fatto sta che primo o poi avrebbe potuto anche partecipare ad altre cose che riguardavano quel filone. In ogni caso per ora, era rimasto libero e la sera seguente era uscito a bere e si era portato a casa una bella ragazza di “quelle” che spesso pagava per divertirsi quando era un po’ giù, e quei giorni lo era parecchio e i ricordi del passato continuavano a tormentarlo. Del resto non si potevano cancellare anni di azioni “giuste” , ma discutibili dovuti al desiderio di vendetta solo perché adesso faceva altro di più “legale”. Sembrava che comunque le sue ultime indagini avessero risvegliato un po’ il vecchio “Blue Axe”, ma era meglio lasciarlo “dormire” ancora per un po’.
    In quella mattina , tuttavia Hector sembra essere di buon umore visto che aveva trovato un altro lavoro , di certo sapeva bene che l’affare che aveva accettato non proveniva da persone per “bene”:La Yakuza. In passato l’aveva anche combattuta, quanti trafficanti di droga o killer che provenivano da loro aveva mandato in galera? Tanti perché la maggior parte di quelli era solo spazzatura corrotta e onestamente lo pensava tutt’ora, perché sicuramente non avevano smesso di praticare i loro misfatti. Trovò in qualche modo molto curioso che proprio loro avessero cercato lui per un lavoro. Non avevano mai sentito parlare di Blue Axe?Strano, magari non sapevano neppure che quel vigilante era Hector ed era meglio così, anche perché in fondo, poteva risultare un ottimo modo per seguire indagini approfondite su quella organizzazione, in caso qualcuno lo chiamasse e gli dicesse di tenerli d’occhio.
    In ogni caso accettare un lavoro da parte della Yakuza era sia una buona occasione per far soldi, che non guastavano, chi se ne frega da dove venissero o quanto sia legale averli, non che aver comunque arrestato criminali lo facesse gratis e senza “incidenti” di percorso. Gli affari era pur sempre affari e Hector non faceva differenza ormai, ma sapeva pure bene i rischi che correva con quelli se per caso il lavori non fosse di loro gradimento, e non si parlava di “un solo mignolo”. Hector a tale evenienza aveva sempre alzato le spalle, si era sempre messo nei guai, quindi rischiare di essere ucciso ormai era una routine.
    Hector era nel suo appartamento, la ragazza con cui aveva fatto baldoria era sdraiata sul letto e ancora dormiva profondamente completamente nuda avvolta dal lenzuolo. Hector le aveva lasciato i soldi sul comodino così dopo se ne sarebbe andata senza tante storie, lui invece si stava preparando per andare al suo appuntamento. Quell’ oggi il vigilante aveva scelto un look elegante e un po’ diverso dal solito vestito Beige da “appostamento”, no oggi si era vestito con un elegante completo blu camicia bianca , cravatta rossa, scarpe basse scure e il suo paio di occhiali da sole. Sotto il completo elegante ovviamente aveva il suo costume da Blue Axe, che onestamente avrebbe preferito non mostrare e la sua maschera di forma squadrata nella tasca.
    Hector uscì di buon ora e andò all’ ufficio taglie della Yakuza, a vedere che tipo di lavoro volessero affidargli.
    L’ufficio era situato nel quartiere antico di Asakusa, e quando il vigilante entrò nel palazzo si ritrovò un ufficio taglie, che non lo sembrava neanche più di tanto, visto che era messo a posto per bene come se fosse quasi un posto “legale”, ma del resto la Yakuza non era solo tatuaggi uomini muscolosi e zozzi che pestano o tagliano mignoli e appendono taglie in squallide topaie dove solo gli alcolizzati potevano vederle. No loro sapevano anche avere buon gusto, del resto se era un ufficio di riscossone taglie per “quelli” allora era meglio mascherarlo come un “ufficio per bene”.
    Hector suonò il campanello e fu accolto in quella specie di “reception” da un ragazzo vestito per bene con il classico tatuaggio che si intravedeva sul collo e i capelli castani tirati all’indietro,che gli indicò di superare la porta posta a sinistra. Hector diede una fugace occhiata al ragazzo, sotto i sui occhiali da sole neri, ma cercò di non soffermarsi mai troppo, non era bene farlo con certa gente, poi andò verso la porta e vi entrò.
    Si sentì dare del buon giorno con i soliti convenevoli iniziali, portati da un uomo di corporatura massiccia con una coda di capelli legata dietro la testa nera e un paio di occhiali sul naso, dall’aspetto ad Hector non faceva paura aveva affrontato criminali ben più grossi e spaventosi, ma di certo non era uno con cui scherzare.

    “Si sono io.”

    Rispose Hector, poi l’altro riprese venendo subito al dunque e a presentargli il lavoro da fare, meno male il vigilante non era lì per fare chiacchiere. L’uomo gli disse che doveva occuparsi in pratica di una ragazzina che stava rappresentando un problema, visto che aveva il vizio di uccidere sempre e unicamente i suoi coetanei. Strano che la Yakuza si interessasse a cose così “piccole” come dare “lezioni” a “bambini” cattivi, ma Hector aveva l’impressione che se avevano chiamato lui, allora volessero solamente usarlo per non essere rintracciati e affibbiare le colpe del caso a lui, oppure semplicemente la mocciosa in questione era troppo forte per essere uccisa da loro. Magari aveva qualche quirik e in effetti dalla foto che gli era stata data lo aveva secondo Hector, visto quelle corna lignee , magari era un mutante. Oltre all’aspetto strano, era vestita con abiti da studente delle superiori, aveva capelli viola e sembrava normale a parte sicuramente il ghigno inquietante che aveva in faccia, che ne confermava la probabile pazzia, visto che le piaceva uccidere la gente addirittura per motivazioni stupide come “un rifiuto romantico”.

    “Mmmm che “sorrisino carino”. ”

    Commentò ironicamente Hector alzando un sopracciglio e sorridendo lievemente, di certo non era il massimo doversi occupare di una ragazzina, e avrebbe comunque voluto cercare di agire senza doverla eliminare per forza, anche se il rischio c’era e lo sapeva, ma poteva essere eliminato pure lui,quindi le due cose si eguagliavano, sicché voleva essere sicuro di ciò che la Yakuza si aspettasse da lui e, nota ancora più importante, quanto valeva la taglia .

    “Ok ci penso io a dare una lezione a questa “bimba cattiva” , ma prima vorrei sapere se la volete viva o morta, e quanto esattamente ammonta la taglia.”

    Detto questo, prese l’indirizzo che portava verso la scuola superiore di Asakusa e si preparò ad andare.




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    Dati & Riassunto



    Hector Sakazaki - LIVELLO - 2

    Forza 33- Quirk 11- Agilità 31 - Energia 100


    Tecniche/Equipaggiamento usato:

    [Costume] Suit:
    ► Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Costruita in modo da imitare alla perfezione i modelli della Yuuei. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget.





    Note:








    Il Layaut e la grafica è opera di Lady Lokied è stato fatto apposta per utilizzo in Become a Hero:My Hero Academia GDR.
     
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    All'interno di quell'angusto ufficio, l'uomo che sembrava dirigere la baracca o perlomeno gestire il suo incontro fece un cenno col capo dopo che Hektor confermò la sua identità. Guardò per un attimo com'era vestito, alzando lievemente un sopracciglio in un'espressione indecifrabile. Forse non era abituato a tanta eleganza e professionalità quando si parlava di cacciare criminali e non, oppure credeva che quell'abito gli sarebbe rimasto piuttosto scomodo più tardi. La spiegazione più o meno dettagliata del loro obiettivo fu seguita quindi dai commenti e dalle domande del Vigilantes, facendo guardare con gli occhi scuri ed espressione seria lo schermo del computer.
    « Basta che non l'ammazzi. Ci basta sapere che ha imparato la lezione. Per la taglia, è stata fissata a 1000 yen. » - La faccia dell'uomo sembrava congelata in un serio sguardo professionale, la voce profonda che era però priva di alcuna gioia in quei cupi discorsi. Forse non si era svegliato bene quella mattina o tutti quelli della Yakuza preferivano comunicare il meno possibile con quelli che potevano essere eventuali chiacchieroni. Avrebbe quindi congedato l'uomo alzandosi dalla propria sedia e facendo un veloce inchino, prima di mandarlo a compiere il compito assegnato.
    La scuola che frequentava il suo obiettivo non era sicuramente tra le più prestigiose o sfarzose, ma già il fatto che la facciata fosse molto curata e pulita dava un'idea di lusso rispetto alla maggior parte delle scuole. Il complesso si trovava in una zona abbastanza isolata della circoscrizione di Asakusa, circondato da numerose case che formavano una specie di labirinto in quelle strette strade. Hektor avrebbe potuto notare che molto spesso le abitazioni erano state costruite fin troppo vicine le une con le altre, formando quasi dei vicoletti dove a fare da muro erano le pareti esterne delle case prive quasi sempre di finestre di alcun genere. Si sarebbe potuto appostare in quel parchetto per circa due ore, al termine delle quali avrebbe potuto sentire anche lui il dolce ma intenso suono delle campane che indicavano la fine delle lezioni. Come un gregge di pecore che esce fuori per pascolare, avrebbe potuto notare un mare di divise grigio scuro e blu che si prendevano la loro libertà in gruppetto più o meno numerosi. Avrebbe attirato qualche sguardo da parte di alcuni studenti e studentesse vestito in quel modo, ma sembravano piuttosto propensi ad evitarlo, forse a causa della sua età avanzata. Aguzzando un po' gli occhi, per sua fortuna, avrebbe potuto notare le corna e la capigliatura color vino che stava cercando. Questa volta con un sorriso più gentile ed umano la ragazzina sembrava conversare con una sua compagna di classe. La carnagione della violenta studentessa era particolarmente pallida, mentre sventolava in modo leggiadro una cartella che teneva come una valigia nella mano destra. Non sembrava esserci nulla di particolarmente strano in quel momento, corna di legno a parte ed un naso un po' troppo all'insù, anche se al contrario di molti altri studenti sembrava voler stare solo con l'altra compagna. Anche quest'ultima era una Mutant, almeno all'apparenza: il suo segno distintivo erano un paio di corna di color simile alla sua pelle tranne che sulle punte, dove si coloravano di un rosso delicato. Sembrava sorridere amabilmente con la sua compagna di classe, gli occhi viola che si illuminavano dietro un paio di grosse lenti rotonde che sembravano anche più grandi del suo minuto ma grazioso viso, che però avrebbe visto solo di lato. Hektor le avrebbe viste allontanarsi dal cortile scolastico camminando all'unisono, imboccando una delle stradine secondario che si diramavano come nervature da quella piazzola centrale. Se avesse voluto seguire le due studentesse, cercando di non destare ulteriori sospetti, avrebbe potuto incamminarsi nella loro direzione assieme a qualche studente e per sua fortuna adulto. Sembrava per ora una strada piuttosto frequentata, per cui avrebbero camminato per circa 10 minuti nella stessa direzione. Le persone attorno a loro sarebbero mano a mano diminuite, ma le due non si erano ma girate per tutto il percorso né avevano rivolto lo sguardo verso di lui. Si sarebbero però separate poco dopo, salutandosi a vicenda con un gesto della mano. La ragazza con le corna avrebbe toccato piano la borsa della compagna, forse per farle un complimento sulla sua graziosità, per poi proseguire dritta. L'obiettivo di Hektor invece svoltò a sinistra, addentrandosi in una stradina stretta con case che generavano quasi un tunnel attorno a loro. Solo i passi della studentessa si potevano sentire in quel momento, in quel solitario vicolo.





    CITAZIONE
    Seguendo la descrizione del luogo, puoi tranquillamente decidere come approcciarti alla situazione: ho descritto per ora uno scenario generale nel caso tu la voglia pedinare ad una distanza non troppo grande, ma non esitare a decidere come meglio credi :zizi:.
    Per ogni domanda mandami un MP!
     
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  4. Lady Loki ™
     
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    Hector dopo aver sentito gli ultimi dettagli rimase tranquillo dato che per il soggetto non era richiesta la morte, inoltre mille yen erano comodi per ora, dato che sulle cacce non era ancora esperto quanto catturare semplici borseggiatori o villiane di poco conto, ma quel metodo era sicuramente ottimo e forse lo avrebbe usato più spesso, alla faccia della “legalità” che non aveva mai usato già di suo e pensare che era laureto in giurisprudenza e quante volte, a partire da sua madre gli avevano detto che avrebbe dovuto fare il giudice anzi che dedicarsi alla protezione della gente, e dei suoi ideali e adesso faceva quel tipo lavoro. La vita era piena di sorprese, che onestamente erano pure interessanti in fondo.
    Adesso, dopo aver lasciato l’ufficio delle taglie Hector si sarebbe interrogato sul da farsi e sperò che siccome doveva andare a fare un indagine nei pressi di una scuola pubblica non fosse un po’ troppo “fuori luogo “ con l’abbigliamento, ma in fondo poteva essere scambiato anche per un semplice uomo d’affari, non era la prima volta che finiva in mezzo a cercare qualcuno in una scuola. Dopotutto come dimenticarsi di Yanagi?L’unica cosa era che Hector doveva essere molto indiscreto e cercare di agire senza destare sospetti, non voleva essere di certo scambiato per un maniaco in cerca di minorenni. Ci mancava proprio anche quello e la lista delle illegalità che aveva fatto o avrebbe fatto sarebbe stata completa per farsi dare almeno un paio di mesi in prigione , contando che non aveva mai neppure ucciso nessuno.
    La zona di Asakusa era un quartiere come tanti seppure le strutture erano un pochino più lussuose come mostrava anche la struttura della scuola stessa, che era situata in una zona un po’ più isolata dove i palazzi sembravano essere vicino e si potevano notare diversi vicoli stretti che sembravano formare dei labirinti.
    Hector cercò dunque di studiare un po’ il posto , poi si avvicinò verso il parco, era un posto perfetto per vedere passare gli studenti senza essere notato. Dopotutto volle evitare di avvicinarsi all’ entrata della scuola, dunque si sedette su una panchina da cui si poteva sentire il suono della campanella che lo riportava a quando era un po’ più piccolo e al piacere di sentirla suonare dopo una dura giornata di scuola, e osservò gli studenti che uscivano con il loro completo grigio blu, certo un po’ il vigilante si sentiva adocchiato, forse per il suo modo di vestire di oggi. Era meglio vestirsi con il completo Beige, ma ormai era tardi per pensarci e poi in ogni caso non era il vestito che importava, ma fare bene il lavoro. Hector cercò dunque di apparire lo stesso normale, facendo finta di restare rilassato sulla panchina, mentre osservava sotto i suoi occhiali da sole gli studenti, poi non dovette aspettare molto la ragazza la vide uscire insieme ad un'altra compagna.
    Le corna e i capelli color vino e quell’aria tanto “gentile” facevano già presagire che tipo di soggetto fosse, Hector i villiane che presentavano certi aspetti “carini” solo per poi andare ad uccidere il prossimo li riteneva subdoli e difficilmente li tollerava, tra l’altro aveva un po’ paura per l’amica che le era accanto.

    ° Eccoti, ma certo... perchè no...devi essere sempre “gentile” e “carina” se vuoi ammazzare la gente!Vero?Non riesco proprio a tolleralo, ecco perchè gente come questa sarebbe da rinchiudere in ospedale psichiatrico con trattamento tso obbligato più che nelle carceri, ma non sono qui per giudicare sennò avrei aperto il mio studio di magistratura, ma per eseguire!°

    Il pensiero di Hector fu chiaro, mentre la sua espressione si faceva attenta e si alzò dalla panchina, per seguire le due ragazze a debita distanza, mescolandosi con studenti più adulti.
    Le due ragazze imbucarono una stradina secondaria, Hector continuò a seguirle per dieci minuti, non sembrava esserci comportamenti anomali , poi le due si separarono e la ragazzina mutat con le corna lignee svoltò a sinistra in una strada che si stava svuotando quindi lì non vi era nessuno e la cosa Hector non sapeva se fosse un bene. Certo lo era affinché non potessero esserci testimoni, però era già finito in situazioni simili e voleva evitare che il tutto si trasformasse in una trappola per lui, quindi teneva gli occhi aperti anche per se stesso. Dopotutto la prudenza non era mai troppa e poi, anche se fin ora non sembrava, forse perché non ne aveva affrontate abbastanza, sapeva quanto potevano essere pericolose le donne soprattutto con una mentalità contorta e corrotta dall’odio di essere rifiutate.

    ° Vediamo un po’ fino a che punto può evolversi la situazione e se la piccola “Jack lo squartatore” è veramente come l’anno descritta. Eh già si ritorna come ai vecchi tempi .°

    Hector deglutì , poi tolse gli occhiali da sole e tirò fuori dalla tasca la maschera nera di forma allungata e la posizionò sopra il suo naso per farla aderire ai suoi occhi, così sarebbe stato un po’ meno riconoscibile. Era il momento di agire non da Hector Sakazaki il “detective” , ma da Blue Axe il “Guardiano”, proprio come ai vecchi tempi.





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    Hector Sakazaki - LIVELLO - 2

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    [Costume] Suit:
    ► Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Costruita in modo da imitare alla perfezione i modelli della Yuuei. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget.





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    Il labirinto creato dalle strade fece procedere lentamente quel trio di persone collegate a loro insaputa, per poi diventare la trappola per la ragazzina che il Vigilantes stava seguendo. Probabilmente per moltissime persone pedinare una studentessa era un'azione estremamente pericolosa per un qualsiasi tipo di carriera o reputazione pubblica, ma gli affari erano affari. Assicurare la giustizia era un processo che poteva prendere innumerevoli forme e strade e, nonostante gli eroi e la polizia credessero più o meno ad una possibile redenzione, forse a volte il metodo migliore per fermare le malefatte di qualcuno era la più semplice violenza. Un semplice saluto tra le due Mutant avrebbe lasciato la ragazza che possedeva quelle corna da sola, forse facendo vedere la sua faccia pulita alla propria amica per l'ultima volta. Come già detto, non sembrava essere stato notato dalle due per fortuna, se non da qualche passante che si chiedeva cosa ci facesse una persona così curata in quella zona. Forse era stato addirittura scambiato per uno della Yakuza, ma sicuramente non glie lo avrebbero chiesto in faccia.
    Cominciò la seconda parte dell'inseguimento, o meglio del pedinamento. Una strada solitaria, affiancata dal lato destro da un lungo ed alto muretto e dall'altra da una fila interminabile di case. Una zona tranquilla e senza un'anima viva che la frequentasse, per grande fortuna o sfortuna di Hector. Se prima a distrarre la ragazza era il parlare assiduo con la sua compagna di scuola, doveva stare molto più attento a non farsi beccare da quest'ultima. La ragazza dai capelli violacei sembrò distrarsi sul telefono per qualche minuto, a quanto pare intenta a scrivere qualcosa. Avrebbero camminato per un paio di isolati, prima che la ragazza facesse il gesto che probabilmente le sarebbe costata la tranquillità di quello stalking da parte dell'uomo. Proprio mentre camminava si girò verso di lui, un gesto naturalissimo che si sarebbe rivelato innocente nella maggior parte delle situazioni. I loro sguardi si incrociarono, se così si poteva dire. Hector ormai era a volto coperto e la studentessa spalancò i grandi scuri solo per un istante, rimanendo poi paralizzata per un secondo prima di rigirarsi. Essere da soli in una strada con un omaccione che portava al volto una maschera non era particolarmente rassicurante per una ragazzina, che sembrò accelerare il passo, senza però correre. Non sembrava intenzionata a combattere per ora, anche perché probabilmente era totalmente ignara della taglia sulla sua testa. Forse era in qualche modo un gesto per mettersi al sicuro ma non offendere un'eventuale persona normale? La ragazzina continuò ad avanzare, andando sempre più veloce. Sembrò svoltare improvvisamente in un'altra direzione strisciando quasi la suola della scarpa per "sterzare", come se fosse una scelta non calcolata, aprendo la strada e dirigendosi verso quello che sembrava un parco per ragazzini. Da lontano Hector avrebbe potuto vedere un alto scivolo ed un paio di altalene, circondati da quelli che sembravano dei cantieri per delle case in costruzione. Non sembrava esserci gente anche lì, ma probabilmente voleva solo seminare l'uomo mascherato che aveva avvistato. Anche questa volta, erano soli con i loro passi ed i rumori degli uccelli che svolazzavano da un albero e lampione all'altro.





    CITAZIONE
    Spero sia tutto chiaro dalla descrizione del post. La ragazzina sta cercando evidentemente di seminarti e si dirigerà verso il parco se non la fermi prima :zizi:.
     
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    Bastava poco un solo attimo e Hector avrebbe potuto fare un attacco a sorpresa, sinceramente in quei casi dove non si poteva fare altro, il pedinamento doveva finire agguantando subito il proprio obiettivo senza farlo fuggire, ma ancora non sembrava essere arrivato il momento.
    Si continuò a camminare , quelle vie erano sempre più fitte , ma gli occhi di Hector erano abituati a vedere sempre oltre e a non staccarsi mai dalla sua preda.
    Il soggetto dopo essersi allontanato dalla propria amica sembrava ancora apparentemente calmo, poi girò lo sguardo sul vigilante e era evidente che avesse inteso che la stesse seguendo, ma il suo sguardo e la sua reazione non erano normali, poiché in un caso come quello, una persona sarebbe scappata via subito magari urlando per attirare l’attenzione. Per lo meno se Hector era una ragazza, che non nascondeva trabocchetti, lo avrebbe fatto, invece lei no. Il suo volto era preoccupato, ma preferì iniziare semplicemente ad accelerare il passo, altra cosa sospetta. Secondo Hector la motivazione era abbastanza ovvia, forse cercava di essere prudente e di non farsi prendere da un probabile "maniaco", ma dato che lui dubitava quest'ipotesi, sennò prima sarebbe successo altro, aveva con se un cellulare, poteva chiamare chiunque, Hector credeva semplicemente che quella sapesse che prima o poi qualcuno sarebbe andata a prenderla, quindi adesso stava cercando semplicemente un modo per seminarlo.

    ° Maledizione se anche fa finta di non aver visto nulla sono sicuro che si aspettasse qualcosa sennò avrebbe agito in maniera diversa. Il cellulare non è stato creato per bellezza e la "camminata veloce" per non farsi prendere dal maniaco di turno a volte è inutile.Perché poi rimanere in silenzio dopo avermi visto?Mi sto mettendo in un altro casino, ma non devo perderla!°

    Hector cercò di non farsi seminare e prese pure lui ad accelerare il passo, se quella correva lo avrebbe fatto , fino ad arrivare ad un parco per bambini.
    Certo l’atmosfera stava iniziando a non essere delle migliori e Hector trovò tutto decisamente inquietante, ma non poteva permettersi di perdere di vista il proprio obiettivo. Forse in quel caso anche se sembrava stupido era meglio giocare a carte scoperte, piuttosto che rischiare di farla scappare.
    Sicché cercò di fermala richiamandola, sperando che non si mettesse ad urlare proprio adesso, anche se comunque non c’era nessuno anche se lo avesse fatto non potevano risponderle e se per quello nemmeno Hector poteva farlo. Infatti, il vigilante aveva la sensazione di essere stato portato lì apposta come era successo con quel pusher, Hyato si chiamava così o roba simile. Di lui si ricordava solo di esserci quasi rimasto secco e che avesse quel dannato quirk con la polvere. Tuttavia, questa volta non si sarebbe fatto cogliere impreparato, sperando ovviamente che quella ragazzina tanto “docile”, non nascondesse un quirk al di là delle capacità di Hector, sarebbe stato un grosso problema.
    Prima di perderla di vista, Hector cercò di richiamare l’ attenzione della ragazza su di lui, tanto prima o poi lo avrebbe dovuto fare se voleva avvicinarla e non farla fuggire.

    “Aspetta! Se tenterai di fuggire ancora non ti darò tregua e ti inseguirà dovunque andrai a nasconderti!Vorrei solo scambiare qualche domanda. So che sembro un tipo non affidabile e neanche io mi fiderei di me stesso a volte, ma non ti chiederò di avvicinarti ne io lo farò se saprai rispondermi correttamente.”


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    Hector Sakazaki - LIVELLO - 2

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    Tecniche/Equipaggiamento usato:

    [Costume] Suit:
    ► Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Costruita in modo da imitare alla perfezione i modelli della Yuuei. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget.





    Note:








    Il Layaut e la grafica è opera di Lady Lokied è stato fatto apposta per utilizzo in Become a Hero:My Hero Academia GDR.
     
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    PHANTOM IN DISGUISE - YUKO

    La ragazza voleva sfuggire come un uccellino da Hector, cercando di allontanarsi velocemente e senza farglielo notare troppo. Questo piccolo dettaglio strategico non durò più di tanto, visto che sembrò letteralmente volersi allontanare il più possibile da quell'uomo mascherato. Sventolando quella cartella da innocente studentessa continuò a camminare verso il parco fino a quando non lo raggiunse, in pratica. Hector le stava dietro come un segugio, in cerca di non far fuggire la sua preda. Probabilmente non era quello l'approccio più anonimo che poteva applicare, ma l'unica cosa che poteva fare era adattarsi a quella sgradevole situazione. Lo scenario quindi si spostò al desolato parco, frequentato in quel momento solo da qualche solitario volatile che cercava un posto all'ombra o qualcosa da mangiare. Quando la ragazza stava già cercando di far perdere le proprie tracce tra le giostre (forse pensando che Hector fosse troppo vecchio per poterle attraversare agilmente come lei), il Vigilantes mascherato tentò quella che sembrava la strada del dialogo. Le sue parole risuonarono nel quartiere, prima di far fermare la ragazza tra le altalene. Sembrava... decisamente sconcertata, ma in qualche modo le minacce precedenti sembravano in qualche modo aver funzionato. Si trovavano ad una decina di metri l'uno dall'altra, ma il suo volto spaventato era ben visibile anche da lontano. Lei rimase in silenzio stringendo a sé la cartella, sperando probabilmente che quell'uomo mascherato la lasciasse veramente in pace. dopo le domande che doveva farle.
    « Lei... che cosa vuole da me...? » - Avrebbe cercato di intonare a voce alta ma non troppa la ragazza, come se avesse il fiato strozzato dal pianto. In quel momento sembrava solo una semplicissima ragazzina che era spaventata dalla situazione, ma non c'era dubbio che fosse lei la criminale nella foto consegnata dallo yakuza. Rimase lì ferma ad aspettare l'eventuale domanda, dando il tempo ad Hector di formularla mentre lei rimaneva come una statua di marmo ferma immobile. Anche se non lo aiutava a renderlo rassicurante, quella maschera gli dava il vantaggio di non poter essere riconosciuto immediatamente. Probabilmente sarebbe passato poco, forse meno di un minuto, quando Hector avrebbe sentito qualcosa colpirgli la schiena. Non era proprio un colpo, ma sentì qualcosa arrivargli all'altezza delle spalle che sembrava leggero ma abbastanza grande. Girandosi, avrebbe trovato sia una scarpetta che la sua stessa proprietaria a pochi metri di distanza.
    Era la compagna di classe della sua preda, che ora stava con le braccia conserte e la cartellina da studentessa appoggiata per terra vicino a lei. Si poteva notare subito la sua espressione adirata verso l'uomo che stava apparentemente dando problemi alla sua amica, oltre il fatto che fosse scalza in un piede ovviamente.
    « Yuko-chan! Stai bene? » - Avrebbe gridato la ragazza verso la sua compagna, che annuì timidamente verso di lei. « Non ho idea di chi tu sia... ma se non vuoi finire male ti conviene andartene, pervertito mascherato! » - Avrebbe puntato il dito verso di lui, affibbiandogli quel dispregiativo dritto verso il cuore. La situazione stava decisamente degenerando, ma per fortuna del Vigilantes il quartiere era abbastanza isolato da e coperto dalla vegetazione per fornire un minimo di copertura. Come avrebbe continuato quella specie di conversazione?


     
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  8. Lady Loki ™
     
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    Hector sospirò , la ragazza si era fermata , ma era evidente come tentasse di fare la “furbetta” . Se la voleva proprio svignare e lasciarlo indietro, ma non ci era riuscita e adesso si metteva a fare giustamente la parte della ragazzina innocente, come se lei non sapesse che tipo di domande Hector volesse farle, ma la Yakuza era stata chiara, non doveva ucciderla quindi magari se le spiegava come stavano le cose avrebbe potuto smettere , ma dubitava che lo facesse sul serio.

    “Bene, non voglio farti del male a meno che tu ovviamente non mi costringa a farlo, e so che “puoi” ma c’è una cosa importante che vorrei … e-ehi?...ma che cazzo?...”

    Ad un tratto Hector fu colpito da qualcosa si voltò e vide l’ amica della ragazza, a quanto pare l’aveva seguita, ma come aveva fatto? L’aveva vista svoltare altrove, forse si sentiva in dovere di aiutare la propria amica, magari lo aveva visto, oppure semplicemente l’aveva raggiunta perché si era dimenticata di dirle qualcosa. Fatto sta che ora la situazione si era complicata perché di certo se anche Hector avesse spiegato alla mutante con le corna viola che stava dando la caccia ad un assassina e che le era proprio affianco dubitava che ci avrebbe creduto, ma poteva essere pericoloso per quella ragazza, anche se sinceramente , visto che gli aveva dato del maniaco, era tentato di lasciarla “in pasto” all’ assassina, dopotutto che gli importava di cosa succedeva a chi accompagnava le sue cacce? Però non voleva vedere morire nessuno oggi.
    Hector mise le braccia lungo ai fianchi, e fece una faccia arrabbiata e offesa dopo essersi sentito chiamare maniaco in giustamente, ma va bene ci stava non che poteva biasimarle ed era a conoscenza di quel rischio.

    “Io un pervertito? Da quando? Mi hai visto forse rubare le mutandine dalla tua terrazza ?Sei maleducata oltre che molto violenta quella scarpa mi ha fatto male sai?”

    Ok non era il momento di fare battute, ma quella ci stava, però Hector aveva ancora un opzione da giocarsi, dopo di ché , se non funzionava allora avrebbe cercato di far svenire la ragazza appena venuta prima che chiamasse qualcuno, con un pugno allo stomaco. Certo colpire una donna in quel modo non era affatto da cavaliere e la violenza sulle donne era una piaga sociale che ad Hector stesso disgustava. dopotutto tutti quelli che avevano conosciuto Hector molto bene sapevano che lui su batteva contro chi toccava le donne, la criminalità in tutte le sue forme era deplorevole, ma non poteva più sperare di agire in maniera delicata a questo punto, anche per il bene di quella ragazza con le corna viola.
    Hector raccolse la scarpa della giovane e si avvicinò per restituirgliela con un bel sorriso tranquillo, non da maniaco, visto che non aveva motivo di esserlo, manco fossero due top model da urlo, stampato in faccia.

    “Questa è tua cara!”

    Lasciò la scarpa a poca distanza dalla ragazza, poi continuò con atteggiamento d’interessato.

    “Comunque sia visto che il “Pervertito mascherato“ sono io, non ti preoccupare come promesso non mi avvicinerò a voi, ma tu intanto fatti pure ammazzare da quel “bel faccino”, che ti sta affianco. Sono sicuro che si divertirebbe a farti a pezzi.”

    Hector lanciò un occhiata al veleno verso la sua preda, aveva detto apposta quella frase per vedere se l’assassina avrebbe commesso un piccolo errore, prima che iniziasse ad adottare la tattica “ della finta innocente”, magari inscenando un piagnisteo credibile anche se già era in atto, ma volle essere più diretto.

    “Non ho forse ragione?Yuko-Chan? A te piace fare a pezzi tutto. Non è meglio dunque farla finita qui con gli omicidi prima che qualcuno si incazzi?Ops… scusami non era mi intenzione fare nessuna illazione… NON UCCIDERMI! ”

    Hector incrociò le braccia e fissò la ragazza dalle corna lignee, voleva una risposta, anche se sicuramente avrebbe trovato una scusa per farsi credere innocente, ma almeno le aveva fatto sapere che “qualcuno si sarebbe incazzato” e se lei aveva capito allora la sua risposta sarebbe stata decisiva.
    In ogni caso se le due scappavano o chiamavano la polizia ad Hector sarebbe importato poco, tanto avrebbe potuto raggiungere il suo obiettivo in un altro momento e la paura per gli sbirri l’ aveva superata da un bel pezzo visto che forse nei vari distretti e celle detentive era di casa. Chissà se c’era ancora in giro il suo vecchio archivio.




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    Dati & Riassunto



    Hector Sakazaki - LIVELLO - 2

    Forza 33- Quirk 11- Agilità 31 - Energia 100


    Tecniche/Equipaggiamento usato:

    [Costume] Suit:
    ► Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Costruita in modo da imitare alla perfezione i modelli della Yuuei. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget.





    Note:








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    La situazione era degenerata in molto poco tempo. Non era più solo un inseguimento che riguardava una semplice ragazzina da sistemare per conto di anonimi genitori, ma erano stati coinvolti anche dei civili. Per sua fortuna Hector era mascherato ed il suo aspetto fisico non era nulla fuori dalla norma, tralasciando il suo fisico massiccio. Doveva però sistemare anche quella situazione se non voleva finire tra i guai.
    « M-ma che dice... » - Disse la ragazzina che aveva appena lanciato la scarpa, con una vocina timida ed il rossore al volto. Non le aveva fatto decisamente ridere quella battuta e sembrava sul punto di scoppiare a piangere. La scarpa le atterrò ad un paio di metri sula sua sinistra, mentre il Vigilantes cercava di attirare la sua preda al di fuori di quella maschera innocente che si era creata. O perlomeno quella che sembrava indossare normalmente, visto che per ora sembrava spaventata sul serio. Quando però Hector calcò la mano sulla colpevolezza della giovane Yuko, entrambe le ragazze avrebbero avuto dipinta sul volto un'espressione di shock, quasi. Un'accusa di omicidio che sembrava aver colto nel segno nel caso di Yuko, mentre nel caso della corvina era un misto di stupore e incredulità. Sembrava quasi non sapere dove mettere le mani, soprattutto quando un tizio mascherato stava accusando probabilmente quella che era una sua amica di omicidio. D'altro canto questa rimase in silenzio con una faccia sofferente, ammutolita dalle parole dell'uomo. Stringeva i pugni e lo guardava come se stesse ribollendo di rabbia ma non potesse sfogarsi, quasi una pentola a pressione che sarebbe presto esplosa.
    « Yuko... cosa sta dicendo questo tizio? Tu non faresti mai una cosa del genere. » - Avrebbe risposto la ragazza con le corna da demone, mentre fissava Hector con determinazione e timore, quasi come se fosse un nemico da sconfiggere. Passarono quasi trenta secondi nel silenzio più totale, mentre proprio Yuko non sembrava trovare le parole. Avrebbe aperto bocca all'improvviso, con la voce debole e strozzata.
    « Non so chi sia questo tizio. Non ho mai fatto queste cose! » - Avrebbe esclamato la ragazza contro Hector, il quale avrebbe potuto osservare uno strano fenomeno che circondava le sue corna. L'aria attorno a queste sembrò quasi distorcersi, come quando si osserva un paesaggio in una giornata afosa o c'è una fuga di gas. Era una vista quasi ipnotica, mentre i suoi capelli venivano spostati da quello che sembrava un piccolo vento proveniente dalle corna stesse. « Però... però se ha intenzione di disturbarmi ancora non ci penserò due secondi ad usare il mio Quirk! » - Avrebbe dichiarato così la ragazza, mentre quelli che sembravano essere dei proiettili d'aria venivano sparati di fronte dai piedi dell'uomo. Non sembravano fare un danno particolare, spostando solo un po' di terra da di fronte il Vigilantes. La compagna di classe di Yuko sembrava ancora interdetta se agire o meno, considerato che aveva appena minacciato una persona con il suo Quirk. Erano colpi d'avvertimento o era quello il massimo potenziale della sua Unicità?


     
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  10. Lady Loki ™
     
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    Hector si aspettava quella reazione, Yuko-Chan non voleva di certo ammettere di essere un assassina, ma come poteva osservare non avrebbe negato comunque l’evidenza e il fatto che avesse iniziato ad andare in protezione minacciandolo con il suo quirk ne era la prova.
    Hector vide che, infatti, il quirk della ragazzina si stava attivando, le sue corna avevano un movimento ondulato come se stese sprigionando gas, a quel punto non c’era altro da dire e da fare , ma l’amichetta era un problema se voleva combattere non era bene coinvolgerla e ora non poteva farla svenire.

    “Beh non hai neanche negato l’evidenza Yuko chan del resto non ti fai problemi a usare il quirk con vicino un civile vero?”

    Hector vide muoversi vicino ai suoi piedi dei proiettili d’aria e non aveva intenzione di farsi colpire quindi si spostò all’indietro per evitare di toccarli, non sapeva che tipo di effetto avevano, poi cercò di valutare dove poterla attaccare, visto che con le buone non voleva capirle.

    “Comunque sia io ti avevo avvisato, quindi dovrò agire di conseguenza, non ti ucciderò ma ti darò una sonora lezione!Assassina!”

    Il vigilantes rivolse una sguardo alla ragazza civile.


    “Ehi tu va via di qui ti conviene fidati!”


    Hector si avvicinò alla ragazza con le corna facendo uno scatto in avanti poi si spostò al suo fianco e tentò di colpirla con due fendenti d’ascia trasformando le sue mani. Voleva vedere come se la cavava.

    “Vediamo come te la cavi!”




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    Hector Sakazaki - LIVELLO - 2

    Forza 33- Quirk 11- Agilità 31 - Energia 85

    Stato fisico: Buono


    Tecniche/Equipaggiamento usato:

    [Costume] Suit:
    ► Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Costruita in modo da imitare alla perfezione i modelli della Yuuei. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget.


    tecnica
    Axe Impact:[Livello 1] Hector trasforma le sue braccia in asce bipenne e può dunque favorire dell'uso delle lame taglienti per attaccare i suoi nemici in qualsiasi direzione voglia
    Costo:10
    mantenimento : 5
    Danno/Effetto: lievi (offensiva)



    Note:


    Hector si avvicina frontalmente, poi va a fianco della ragazza e cerca di colpirla con le sue asce





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    Il Vigilantes aveva ironicamente calato ogni maschera ed aveva preso quell'intervento della ragazza come un via per attaccare.
    « Stai zitto! » - Esclamò la ragazza che si era macchiata di tali crimini, volendo gridare al vento la sua rabbia. Quei due colpi d'avvertimento erano caduti a poca distanza da Hector, che si era spostato per evitarli in ogni caso. Forse ancora un poco ed avrebbe potuto incrinare anche la sua di maschera, mostrandola al mondo ed alla compagna per quello che era veramente. Proprio la ragazzina con le corna teneva gli occhi sbarrati come se fosse completamente sconvolta da quello che stava per succedere, la bocca semiaperta mentre la sua compagna stava per combattere con un uomo adulto spuntato dal nulla, come paralizzata dal terrore. Era incapace di rispondere all'uomo mascherato in quel momento.
    Blue Axe scattò come un fulmine blu verso la ragazzina delle superiori, sentendo il rumore del vento provenire dalle sue corna. Pur essendo una ricercata, era una ragazzina che aveva approfittato di persone distratte e senza alcun addestramento nell'usare il Quirk. In preda al panico sparò un altro colpo che mancò completamente Hector, mostrando l'incapacità di mirare della ragazza. Aveva scelto un approccio decisamente diretto per sistemarla, anche se c'era il grosso rischio che la ammazzasse per sbaglio. Con un colpo istintivo delle sue gambe magre il primo colpo del Vigilantes andò a vuoto passandole ad un centimetro dal viso. Il tempo di trasformazione però fornì a quell'avversario inesperto un'apertura che sarebbe costata cara all'uomo. Mentre lui stava caricando il secondo attacco, Hector avrebbe visto le corna di fronte a sé tremolare come prima. Il viso della ragazza era ora come quello di un serpente che già pregustava di avvolgere e soffocare una preda, gli occhi ormai due sfere d'odio di fronte a lui. Considerati i danni causati alla strada, un colpo in faccia del genere avrebbe probabilmente annullato ogni singola possibilità di ritirarsi come modello in futuro. Forse avrebbe chiuso gli occhi o si sarebbe coperto il viso, ma il colpo non arrivò. La ragazza si era spostata anzi, era stata spostata improvvisamente come se un'enorme mano invisibile l'avesse presa ed agguantata fino a farla arrivare ben oltre Hector. Voltandosi, avrebbe visto la studentessa atterrare tra le braccia della sua compagna, la prima con il viso ancora più stupito di quello dell'uomo.
    « Che fortuna. Signore, non me ne andrò fino a quando non avrà lasciato la mia amica in pace. » - Sul viso della ragazza con le corna da demone sarebbe apparso un sorriso, un misto di felicità e sollievo. C'era però una certa presunzione nelle sue parole, come se avesse appena compiuto un'azione straordinaria. L'altra aveva ancora un'espressione scioccata sul volto, guardando l'amica come se fosse uno strano alieno.
    « G-grazie. Dobbiamo fermare quel tipo. Ha pure usato il suo Quirk contro di me, è da rinchiudere! » - Avrebbe quasi gridato stizzita ed arrabbiata Yuko, la ricercata. Sembravano intenzionate a combattere, rimettendo sul suo volto il travestimento di ragazzina tormentata da qualcuno che voleva farle del male senza nessuna ragione particolare. Entrambe si sarebbero scambiate uno sguardo d'intesa, prima di fare un eclatante gesto che probabilmente avrebbe rivelato parte del piano. La ricercata si sarebbe toccata le corna, prima di girarsi di scatto di nuovo verso Hector. Quest'ultimo avrebbe notato che questa volta due piccoli vortici si stavano formando in corrispondenza di due delle gemme presenti sulle corna, segno che un attacco più potente stava per essere scagliato verso di lui. Dopo circa 5 secondi infatti sarebbero stati sparati direttamente contro di lui come se fossero due grossi proiettili diretti verso le sue gambe. D'altra parte la sua compagna stava cercando di lanciargli di nuovo le scarpe, direttamente addosso a lui, mentre correva verso l'altalena. L'uomo doveva fare attenzione a tutti e quattro i proiettili, non conoscendo ancora con precisione l'Unicità della ragazza. La distanza tra loro era poco superiore ai 6 metri. Per quanto sarebbe continuato lo scontro?



    Ti segnalo solo di essere un po' più precisa rispetto a quale zona vuoi colpire, giusto per rendere il tuo attacco più preciso ed efficace :zizi:.
    Decidi pure come comportarti rispetto l'attacco delle due e poi passa pure al contrattacco!
     
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  12. Lady Loki ™
     
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    Hector ne aveva abbastanza di fare da “babysitter” a due ragazzine capricciose di cui una era un assassina, mentre l’altra era semplicemente un ingenua che giustamente non sapeva nulla di ciò che era sucesso realmente, in ogni caso ciò che bisognava fare era stato fatto . La precisione delle doppie asce non fu però molto assestata , c’era ancora qualcosa che non andava, esattamente come quando aveva combattuto contro quello che aveva il Quirk della polvere , solo che la ragazzina a cui doveva dare una lezione sembrava proprio essere sta brava a schivare il primo colpo.

    “Accedenti sto perdendo veramente i colpi ultimamente!”

    dopo Hector vide la ragazzina riservagli uno sguardo inquietante ben diverso da quello spaventato che fin ora aveva mostrato in maniera finta, il vigilante sapeva che ella avrebbe fatto un passo più lungo della gamba prima o poi e quella era una di quelle volte, così cercò di attaccarlo verso la faccia con le sue corna.
    Hector in un primo momento rimase sorpreso poi istintivamente tentò di incrociare le braccia trasformate, l’acciaio delle asce avrebbe fornito una degna difesa, ma il colpo non arrivò perché l’altra ragazza mutante spostò la sua preda e sembrava voler prendere parte alla battaglia. Hector come aveva già detto non provava nessun interesse per l’amica di Yuki e l’aveva avvisata, ma la testardaggine e il fatto che stava perdendo tempio iniziavano questa volta ad infastidirlo sul serio.

    “Falla finita di giocare tu ! Ti avevo avvisata di non metterti in mezzo al mio lavoro!Hai rotto alla persona sbagliata sai?”

    Adesso ad Hector non importava niente se ci andava di mezzo anche un civile, certo non doveva uccidere nessuno delle due , ma non era così semplice mantenere la forza a freno.
    La lotta ricominciò, Yuki sparò ancora dei proiettili di vento verso le gambe di Hector a circa sei metri di distanza, mentre l’altra gli continuava a tirare addosso le scarpe, ma che razza di tecnica d’attacco era quella? Era evidente che volesse solo essere un vincolo di disturbo, perciò Hector , non badò molto all’amichetta di Yuki , anche perché visto che era alla distanza giusta , poteva evitare la distrazione della scarpa spostandosi a destra, poi però i due proiettili non era facile poterli evitare tutti e due e seppure si spostò a sinistra per evitarne uno , l’altro colpì la sua coscia destra creandogli una ferita che gli faceva male e non gli avrebbe permesso di muoversi molto.
    Hector in quel momento non aveva più voglia di essere “gentile” certo la Yakuza aveva detto di non uccidere la sua preda e non lo avrebbe fatto, ma in quel momento si vedeva che stava iniziando ad incazzarsi, anzi lo era già.

    “Sei stata semplicemente fortunata piccola stronza!”

    Hector nonostante il dolore cercò di muoversi e ridurre dunque la distanza da sei metri a quattro verso Yuko, e preparò le sue asce alzandole al cielo in un chiaro esempio di come tentasse di colpirla frontalmente, ma in realtà non era affatto così, infatti prima che le asce potessero toccare o tentare di farlo la ragazza, Hector si abbassò e trasformò la sua mano destra normale e prese in mano la terra sotto di lui e la gettò verso gli occhi di Yuko cercando di offuscarle la vista, poi si spostò non verso la sua preda ma verso la sua amica vicino altalena riducendo la distanza di tre metri e tentò di colpire la ragazzina allo stomaco con il pugno destro non trasformato per farla svenire. Purtroppo Hector non aveva tempo di giocare anche con l’amichetta di Yuko era necessario liberarsene prima che potesse interferire ancora, mentre Yuki era distratta, per lo meno questo era il piano del vigilante.






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    Hector Sakazaki - LIVELLO - 2

    Forza 33- Quirk 11- Agilità 31 - Energia 85

    Stato fisico: Taglio alla gamba ssinistra difficoltà nei movimenti


    Tecniche/Equipaggiamento usato:

    [Costume] Suit:
    ► Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Costruita in modo da imitare alla perfezione i modelli della Yuuei. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget.






    Note:


    Hector inizia ed essere stufo della situazione, quindi dopo aver subito il colpo di Yuko alla coscia destra , decide di occuparsi prima dell'amichetta di Yukochan , sfruttando prima di tutto un diversivo nei confronti di yuko buttandole sabbia negli occhi per distrarla per poi cercare di colpire con un pugno lo stomaco dell' amichetta di yuko per farla svenire .

    ps la tecnica o il Qurik non è stato usato non credo di dover segnalare il consumo , ma se ho sbagliato lo segno dopo.





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    PHANTOM IN DISGUISE - YUKO

    Le sfere di vento di Yuko andarono a scontrarsi contro le carni di Hector, facendogli sentire un terribile dolore che si allargò per tutta la coscia destra, arrivando a lui con un temibile sibilare. La parte di tessuto che copriva quell'area si sarebbe ridotta a brandelli lasciando la carne ferita scoperta, non aiutandolo a sopportare il dolore che cominciava ad allargarsi fino al bacino. Avrebbe sentito una fortissima pressione addosso mentre arretrava di un paio di passi a causa dell'intensità di quell'Unicità, ma anche considerata l'età riuscì a non farsi sbalzare completamente in aria. Le scarpe della ragazza gli arrivarono semplicemente addosso, senza fargli particolare male anche perché non sembrava quello l'obiettivo della ragazzina. Il Vigilante aveva deciso di passare all'azione e di non curarsi più particolarmente che l'altra studentessa fosse una civile, assumendosi tutti i rischi di quella possibile azione. Tra gesti pesanti e pieni di rabbia Hector riuscì a trovare una strategia per mettere fuori gioco momentaneamente il suo avversario principale e sistemare quell'elemento di disturbo presente nel parco. La terra volò fino agli occhi di Yuko, che non si aspettava una mossa del genere e cominciò a strofinarsi gli occhi inutilmente per provare a vederci meglio, mentre le corna sembravano vibrare dalla rabbia. Il vero bersaglio del Vigilante era però la ragazza ormai a piedi nudi, che si vide arrivare l'omone addosso. Probabilmente una qualsiasi ragazzina sarebbe rimasta stupita ed impacciata da un simile attacco diretto, ma il pugno di Hector non avrebbe toccato altro che l'aria. La ragazzina con le corna da demone era saltata sopra l'altalena con un semplice gesto, fin troppo innaturale per essere solo opera del proprio fisico. Un ghigno era comparso sul suo viso, mentre sembrava ridersela del Vigilante.
    « Devo ammetterlo, mi hai sorpresa... attaccare una povera studentessa indifesa! Voglio bene a Yuko-chan, ma non esageriamo. » - Cominciò la ragazza divertita mentre anche Yuko la guardava scandalizzata. « Non so cosa ti abbia fatto, ma non sei l'unico sulle sue tracce. Ti darò una mano a catturarla, renderai il lavoro più facile ad entrambi. » - Terminò così, mentre scendeva dall'altalena con un tonfo. In quel momento la diretta interessata sembrava la protagonista di un film drammatico dove viene svelato il plot twist finale. Hector avrebbe potuto vedere come avesse quasi la tentazione di avvicinarsi, ma rimase sul posto prima di compiere un passo, semplicemente prendendo la parola verso la sua compagna di classe.
    « Aiko...? Che cosa stai dicendo? » - Avrebbe chiesto quasi timida la studentessa, mentre le corna lignee vibravano ancora a causa della sua Unicità. Si sentiva già tradita, proprio come era successo tutte le altre volte. Pure quella che sembrava essere sua amica la stava abbandonando? L'altra, il nome ormai rivelato anche al Vigilante, rispose come se stesse dicendo la cosa più ovvia del mondo.
    « Mi spiace, Yuko-chan. E' solo una questione di lavoro. » - Si sarebbe avvicinata, cominciando a camminare verso di lei con calma e sicurezza. La borsa di Yuko, che le stava ancora attaccata al corpo, cominciò ad essere attirata proprio verso di lei. La ragazza avrebbe fatto prima a lasciarla andare, ma per qualche motivo sembrava tenersi l'accessorio ben stretto tra le mani, venendo trascinata inesorabilmente verso la ragazza chiamata Aiko. In mezzo a quella confusione, forse il vigilante avrebbe potuto finalmente mettere a segno un colpo.




    Una piccola correzione: è perfettamente valido farsi colpire da un attacco ma ricorda che l'esito delle schivate sta al master in queste attività :zizi:.
     
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    Hector era riuscito a distrarre il suo obiettivo, ma mentre stava per colpire l’altra sentiva che il proiettile di vento che gli era stato mandato contro e che gli aveva ferito la gamba, aveva un effetto strano dato che sentiva chiaramente un dolore percuotergli l’intera zona fino ad arrivare al bacino. Forse il potere di quella mutante centrava qualcosa con un veleno fatto sta che il vigilante non si sentiva affatto bene.

    °Questo lo sentirò per un pezzo. Avrei dovuto chiedere di più alla Yakuza!°

    Hector cercò di attaccare la ragazza con le corna da diavolo, ma a quanto pare non era una civile “normale” perché il pugno del vigilante seppure non particolarmente predisposto per far male, fu schivato dalla ragazza e quindi andò a vuoto sorprendendo il vigilante.

    “Uh? Un momento.”

    Hector in quel momento stava iniziando a capire, le parole della ragazza erano eloquenti, a quanto pare Yuko chan era ricercata anche da altre persone , quindi quella era un’altra cacciatrice di taglie?Beh in tal caso visto che avevano lo stesso obiettivo sarebbe stato meglio proprio collaborare anche perché Hector non poteva muoversi molto agilmente.

    “Dunque la Yakuza non è l’ unica a pagare per dare una lezione a quella matta. Ottimo!”

    Hector sorrise alla ragazza con le corna quasi a voler far intendere che in quel momento ci fosse dell’ intesa tra di loro e sinceramente perché no? Al vigilante faceva comodo quella situazione quindi lo avrebbe fatto. Lui guardò in direzione di Yuko che sembrava proprio essere messa alle spalle.

    “Oh che ti prende Yuko-chan? Dov’è finita la parlantina di prima?”

    Hector si toccò il il bacino, non sapeva se sarebbe stato utile , ma quel lavoro doveva essere suo a tutti i costi, il vigilante rispose all’ultima proposta della ragazza con le corna da demone.

    “Ok sono pronto!Andiamo”

    Hector vide che la sua misteriosa compagna , per ora aveva iniziato ad usare il suo quirk cercando di attirare a se Yuko in modo che fosse a portata di attacco, il vigilante non se lo fece ripetere e ne approfittò subito per avvicinarsi di almeno tre metri , da lì poteva usare il suo quirk senza rischiare di ammazzare per sbaglio la ragazzina.
    Hector ritrasformò le mani in asce e con la scure destra tentò di colpire la ragazza verso il fianco destro, con un taglio diagonale non aveva mirato volutamente lo stomaco per non creare danni letali, ma un taglio verso il fianco se la colpiva poteva metterla in difficoltà come lei aveva messo lui.

    “Questo è per ringraziarti di quello che mi hai fatto prima!”



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    Dati & Riassunto



    Hector Sakazaki - LIVELLO - 2

    Forza 33- Quirk 11- Agilità 31 - Energia 80

    Stato fisico: Taglio alla gamba sinistra difficoltà nei movimenti, bruciore e poca mobilità


    Tecniche/Equipaggiamento usato:

    [Costume] Suit:
    ► Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Costruita in modo da imitare alla perfezione i modelli della Yuuei. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget.






    Note:


    Hector sfrutta l'occasione data e mentre Yuko sembra distratta cerca di colpirla con l' ascia destra verso il fianco destro , in pratica lo scopo è quello di procurare un taglio . qui non uso tecniche preferisco usare solo il Quirk per evitare di uccidere Yuko




    Il Layaut e la grafica è opera di Lady Lokied è stato fatto apposta per utilizzo in Become a Hero:My Hero Academia GDR.
     
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    PHANTOM IN DISGUISE - YUKO

    Yuko non ebbe molto tempo per pensare a battute argute per controbattere l'osservazione scherzosa di Hector. Non ne aveva la capacità mentale né la volontà in quel momento. Se la ragazza doveva essere sincera con sé stessa, forse si sarebbe dovuta aspettare un trattamento del genere dopo tutto quello che aveva fatto. Ricordava tutte quelle domande fatte a bassa voce risposte con un sonoro rifiuto, solo perché non era normale come gli altri. Aveva provato e riprovato a controllare quegli impulsi, ma era più forte di lei. Era troppo orgogliosa per accettare un no come risposta e non sarebbe mai andata da uno psicologo bravo. Aveva fatto così tante sedute da quelli scolastici che ormai sapeva a memoria le domande che le facevano per cercare di risolvere una situazione che lei non voleva riparare. Lei non voleva generare pietà negli sguardi altrui! Sapeva come la guardavano gli adulti. Le uniche occhiate genuine erano quelle fornite dalla tabula rasa di un nuovo trasferimento. Cambiare scuola era ormai normale per lei, un'opzione mentre pianificava come dare una lezione a chi l'aveva ferita. Eppure anche quei momenti stavano per giungere al termine.
    La ragazza urlò mentre l'ascia organica le lacerava i vestiti e la carne, aprendo una ferita che seppur superficiale come aveva desiderato Hector non poteva che farle un male incredibile. La borsa da scuola volò verso la ragazza che era stata chiamata Aiko, che la prese al volo senza problemi. Non si trattava di un tosto criminale che aveva più cicatrici che pelle pulita dopo tanti anni di malefatte, né di qualche aspirante eroe in tuta che potesse perlomeno attutire colpi del genere. Era una semplice ragazza dalla pelle morbida, non abituata alle fatiche. La ferita al fianco dipinse la divisa e la colorò come una bustina da tè colora l'acqua. Restava con la faccia sul terreno, tremante a terra mentre si teneva il nuovo sfregio come se i suoi organi potessero uscire da un momento all'altro da quel taglio. Hector non sapeva quanto in profondità avesse tagliato, non poteva vederlo in quel momento.
    « Oh cielo. » - Commentò la ragazza con le corna mentre si grattava la testa un po' indecisa sul da farsi. Nella sua voce c'era di certo preoccupazione, ma sicuramente aveva un compito da portare a termine. Non si era buttata sulla sua "amica" ma era rimasta lì ad osservare la situazione.
    « Pensavo che... lasciamo perdere. Hai detto di essere della Yakuza ma non sembri proprio uno di loro. » - Si piegò a terra cercando di capire cosa fare della ragazza, guardando la ferita come se fosse un nuovo fenomeno scientifico da analizzare. Le strappò a forza la mano dal fianco, facendo scendere una modesta quantità di sangue che le si era accumulata sul palmo. Non sembrava messa bene.
    « Se devi fare una foto o prendere una prova sbrigati, vecchio rimbambito. Vorrei evitare morisse. Accidenti, che casino... » - La ragazzina lo fulminò con lo sguardo nel frattempo avvicinandosi all'altalena, mentre l'altra non riusciva ad alzare il viso da terra. La prima tirò fuori un telefono cellulare e dalle sue parole Hector avrebbe capito che stava chiamando un'ambulanza. Quella zona era piuttosto isolata e per fortuna la studentessa non lo aveva visto in viso. Aveva il tempo di allontanarsi e prendere una prova che avesse dato una lezione a quella ragazzina. Quella caccia all'uomo era stata un successo, almeno da parte del Vigilantes. Chissà se le sue metodologie avrebbero subito un cambiamento, però.



    CITAZIONE
    Puoi fare un ultimo post per ritirare la taglia dalla Yakuza, se sarà necessario ti risponderò nuovamente :zizi:.
    In seguito agli ultimi sviluppi riguardanti il personaggio di Hector, abbiamo concordato con lo staff di non proseguire con l'affiliazione a PHANTOM per evitare di occupare un posto per un personaggio non portato avanti. Se in futuro continuerai ad utilizzare Hector sarò felice di riprendere l'affiliazione in un'altra attività. Riceverai comunque EXP e soldi pieni per questa attività :zizi:.

    Hector: +25 EXP, +1000 yen


    La Caccia è RIUSCITA

     
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14 replies since 9/6/2020, 20:42   314 views
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