Perchè disegnare in spiaggia è sbagliato.

Il ragazzo sembrava interessato quando Hideki parlò di assassini, mordicchiandosi un attimo il labbro inferiore. <beh, avrei delle domande da fare a degli assassini: immagino che debbano essere più ben caratterizzati dei cadaveri ambulanti. C'è differenza tra assassino e assassino, credo.> Prese nuovamente la domanda dell'altro troppo sul serio, visto che era chiaramente uno scherzo.

Quando si trovavano in cucina sembrò prendere nuovamente le parole dell'altro, guardandosi in giro e facendo una smorfia d'assenso alle sue osservazioni.
-E' possibile. Forse hanno investito tutto nei ragni e non è rimasto molto per le altre stanze.- Commentò, inclinando la testa da un lato con una smorfia pensierosa. Continuò a guardare uno degli arti sparso in giro, almeno prima del suono che aveva interrotto quella calma un pò più surreale.

Il Clank l'aveva lasciato lì fermo, la testa ancora leggermente inclinata e rivolto verso Hideki con quella domanda sulla fonte del rumore. Quando l'altro decise di andare verso quella sorte di armadio Takeru lo seguì a ruota, mettendosi però subito dietro Hideki mentre coraggiosamente andava a vedere cosa stava attirando la loro attenzione. Rimase calmo e tranquillo, a metà tra l'inquietato e curioso... almeno fino a quando la porta dell'armadietto non si aprì.
In quel momento non potè fare altro che sobbalzare, con faccia atterrita e confusa, i respiri lievi e corti.
Gli occhi spalancati vagarono sulla testa mozzata e sulla maschera dell'uomo, con un ultimo profondo respiro dopo quelli più corti, gli occhi ancora allargati.
Aprì la bocca, spalancandola, come per urlare.
Invece non urlò.

-SIGNOR KILLER!-
L'educazione era sempre presente, anche quando dava fastidio ai figuranti.
-Come mai la testa proprio di questa persona? Chi era? Era uno che lo odiava? Era anche lui uno studente di questa scuola? E-
L'adrenalina sembrò ampliare la curiosità di Takeru su queste back-stories che non esistevano, il tono basso e lieve ma senza rendersi conto che il figurante stava andando verso di loro.
Hideki per fortuna lo bloccò e lo trascinò via, riportandolo alla ragione.
-Oh, aspetta ma volevo...-
Ma niente, erano già alla prossima stanza. Dopo aver affrontato altri orrori di questo genere e di altro tipo Takeru aveva fatto già overdose, capendo che non poteva aspettarsi una spiegazione decente per quell'accozzaglia di genere horror, e decise semplicemente di valutarle per i suoi disegni. Una volta fuori, ovviamente, non potè
fare a meno di disegnare qualcosina, facendo aspettare il povero Hideki.

-più che altro non ho capito esattamente cosa fosse, questa Scuola... ma vabbè. Qualche idea mi è venuta. E il demone con il colorito verde era orrendo. Anche se forse il verde era per via delle luci...- Cercò di riflettere Takeru, continuando a scrivere.
Il resto della serata si svolse sicuramente più tranquillamente e il ragazzo dai capelli blu si calmò, seguendo più che altro le proposte di Hideki. Si mostrò però molto interessato al museo delle cere, tanto che pretese un doppione del busto di Hideki, invece del proprio, andandosene a casa con quello un pò come uno stalker, prima di ringraziare Hideki.

E chissà, forse non avrebbe mangiato più da solo alla mensa della Scuola per Eroi, da quel giorno in poi.