AAA FARFALLE CERCASI {CONTEST}

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    ◊ LA SETTA DELLA FARFALLA MORENTE - Il gruppo capitanato da Hanzo Takashi pianifica di utilizzare il siero estratto dalla Papilio Quirkensis per eliminare le unicità. Proprio in onore dell'animale da cui è stata estratto l'enzima in grado di eliminare le sezioni di DNA che codificano le unicità, il gruppo è legato strettamente alla simbologia delle farfalle. Alcuni membri del Culto hanno unicità legate a tale tema, altri invece sono completamente scollegati, ma i loro nomi in codice si rifanno a nomi di specie di lepidotteri.
    Negli anni il Dr. Takashi, che utilizza lo pseudonimo "Atropos" in onore dell'Acherontia Atropos, ha radunato numerose persone... Probabilmente molte più di quante possiate immaginare. Le schiere delle Black Chrysalis sono ben nutrite... e chissà chi si può trovare al suo interno. Persone diversissime, mosse dagli ideali più differenti.


    ◊ COME FUNZIONA IL CONTEST? - Avete la fantastica possibilità di creare la vostra farfalla personale. Nel senso di un membro della Setta ovviamente, non potete creare una farfalla. Per farlo bisogna compilare la scheda che trovate qui di seguito e postarla in risposta a questa discussione. Avrete tempo fino alle ore 23:59 del 02/09/2020. Una volta terminato il tempo le vostre proposte verranno viste in live al 30MINUTES PODCAST.

    ◊ IL PREMIO - Verrà scelto un vincitore il cui premio sarà vedere la propria farfalla diventare un PNG del GDR per un particolare evento. Non è previsto alcun premio al di fuori di questo, per cui non rattristatevi se non doveste vincere: non perderete né Adeline, né EXP né Yen. Verrà scelto il concept più interessante e più originale, ma anche quello che più si sposa con l'idea dell'evento e della Setta in sé, con l'unicità più fattibile eccetera eccetera. Voi sbizzarritevi e divertitevi, l'importante è sempre quello!

    ◊ UN PAIO DI INFORMAZIONI - Qui di seguito troverete delle linee guida che possono aiutarvi nella stesura della vostra proposta. Mi raccomando, seguitele con attenzione per non fare errori. Se saltate questa parte sarete nel 50% sbagliato.

    * Innanzitutto specifichiamo che il personaggio vincente potrebbe comunque ricevere qualche modifica qua e là per essere adattato al contesto. Avete tante informazioni ma non tutte, ci penseremo noi a correggere il tiro ma non stupitevi se qualcosa viene cambiato.
    * Non tutti i membri della Setta hanno unicità legate alle farfalle: non sentitevi obbligati a fare unicità sul tema, potete fare tutto ciò che volete. Circa. Bilanciato o dovremo bilanciarlo noi. In ogni caso i membri sono persone normali, non strambi prescelti.
    * La canzone preferita di Hanzo è No New Friends: per questo motivo non sono accettati nuovi membri dopo la trasmissione su BABEL. Il personaggio creato sarà quindi un membro del Culto da un po' di tempo e dovrà essere entrato a conoscenza del piano in un modo o nell'altro. Da un amico? Da Papillon volante nella notte? Non è necessario specificarlo, nel caso ci penseremo noi. No, non potete fare il mutant del concorso perso da Papillon.
    * Le farfalle già occupate sono Acherontia Atropos, Attacus Atlas, Apatura Iris, Callophrys Henrici, Aglas Io, Papilio Memnon, Ornithoptera Alexandrae, Parnassius Glacialis, Graphium Sarpedon, Pachliopta Hector, Melanargia Galathea. Potete scegliere una farfalla tra le centinaia di altre esistenti in modo che si sposi al concept del pg, perché ha un nome figo o solo perché vi piace esteticamente. Non serve necessariamente un qualche tipo di logica dietro.
    * Potete, anzi, dovete postare le vostre proposte in risposta a questa discussione non in spoiler, come fosse un post normale. Qui di seguito trovate il codice da compilare. Postate solo schede in risposta a questa discussione, se avete delle domande a riguardo utilizzate la sezione Support. La scheda fornita può essere utilizzata solo ed esclusivamente per il contest fino a nuovo ordine, quindi tenete le manine a posto.


     
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    I could be so much worse and I don't get enough credit for that.

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    ◊ SCHEDA & CODICE ◊


    9OM66eS

    NOME: Nome Cognome. — Lorem Ipsum.

    FARFALLA: Nome scientifico della farfalla scelta.

    GENERE & ETÀ: Uomo, 24 anni.

    LUOGO & DATA DI NASCITA: Lorem Ipsum.

    RESIDENZA: Lorem Ipsum.

    STATUS SOCIALE: Ricco/Povero/Benestante/Medio.

    OCCUPAZIONE: Lorem Ipsum.

    ORIENTAMENTO: Lorem Ipsum.

    PARTICOLARITÀ: Lorem Ipsum.

    THEME SONG: Titolo + Link alla canzone.

    QUIRK: Nome Quirk. — Descrizione.









    Lorem Ipsum.
    SIoJ2Na
    CARATTERE
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    ASPETTO FISICO
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    « citazione citazione citazione. »
    KyhF1Be

    BACKGROUND: Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat.
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    NOME PRESTAVOLTO
    SERIE PRESTAVOLTO



    HTML
    <div align="center"><div style="width: 479px; height: auto; border: ridge 4px black; display:block; padding: 5px; background-color: Lightslategray; font-size: 13px; font-family: calibri; text-align: left; line-height: 11px; color: black;"><div style="background-color: #111; width: auto; height: 218px; padding-left: 5px;"><div style="float: right; width: 150px; margin: 7px; border: 2px solid #eee">[IMG=eBvs7xi]https://via.placeholder.com/150x200[/IMG]</div>
    <div style="overflow: auto; padding: 5px; text-align: justify; line-height: 12px; height: 100px; color: #555;"><b>[color=Lightsteelblue]NOME:[/color]</b> <b>Nome Cognome.</b> — Lorem Ipsum.
    <br><b>[color=Lightsteelblue]FARFALLA:[/color]</b> Nome scientifico della farfalla scelta.
    <br><b>[color=Lightsteelblue]GENERE & ETÀ:[/color]</b> Uomo, 24 anni.
    <br><b>[color=Lightsteelblue]LUOGO & DATA DI NASCITA:[/color]</b> Lorem Ipsum.
    <br><b>[color=Lightsteelblue]RESIDENZA:[/color]</b> Lorem Ipsum.
    <br><b>[color=Lightsteelblue]STATUS SOCIALE:[/color]</b> Ricco/Povero/Benestante/Medio.
    <br><b>[color=Lightsteelblue]OCCUPAZIONE:[/color]</b> Lorem Ipsum.
    <br><b>[color=Lightsteelblue]ORIENTAMENTO:[/color]</b> Lorem Ipsum.
    <br><b>[color=Lightsteelblue]PARTICOLARITÀ:[/color]</b> Lorem Ipsum.
    <br><b>[color=Lightsteelblue]THEME SONG:[/color]</b> Titolo + Link alla canzone.
    </div><hr><div style="overflow: auto; padding: 5px; text-align: justify; line-height: 12px; height: 65px; color: #555;"><b>[color=Lightsteelblue]QUIRK:[/color]</b> <b>Nome Quirk.</b> — Descrizione Quirk.
    </div></div><div style="width: 470px; margin-top: 5px; border: 2px solid black">[IMG=eBvs7xi]https://via.placeholder.com/470x60[/IMG]</div><table width="auto" cellpadding="3" cellspacing="0">

    <tr>
    <td width="260px;"><div style="border-top: 1px solid black; border-left: 1px solid black; border-right: 1px solid black; font-family: tahoma; text-transform: uppercase; font-weight: bold; font-size:14px; text-align: center; background-color: Lightsteelblue; padding: 5px; color: #000; line-height: 15px; text-align: center; margin-top: 3px;">CARATTERE</div><div style="display: block; background-color: rgba(0,0,0,0.9); border: 1px solid black; padding: 4px; overflow: auto; width: auto; height: 100px; margin-bottom: 4px; font-family: calibri; font-size: 11px; text-align: justify; color: #555; line-height: 12px;">Scrivi qui il carattere.
    </div></td>
    <td width="260px;"><div style="border-top: 1px solid black; border-left: 1px solid black; border-right: 1px solid black; font-family: tahoma; text-transform: uppercase; font-weight: bold; font-size:14px; text-align: center; background-color: Lightsteelblue; padding: 5px; color: #000; line-height: 15px; text-align: center; margin-top: 3px;">ASPETTO FISICO</div><div style="display: block; background-color: rgba(0,0,0,0.9); border: 1px solid black; padding: 4px; overflow: auto; width: auto; height: 100px; margin-bottom: 4px; font-family: calibri; font-size: 11px; text-align: justify; color: #555; line-height: 12px;">Scrivi qui l'aspetto fisico.</div></td>
    </tr>

    </table><div style="width: auto; border-top: 1px solid black; border-left: 1px solid black; border-right: 1px solid black; font-family: tahoma; text-transform: uppercase; font-weight: bold; font-size: 9px; text-align: center; background-color: Lightsteelblue; padding: 5px; color: #000">« citazione citazione citazione. »</div><div style="background-color: #111; width: auto; height: 222px; padding-right: 5px;"><div style="float: left; width: 130; margin: 7px; border: 2px solid #eee">[IMG=bD1iSW2]https://via.placeholder.com/130x205[/IMG]</div>
    <div style="overflow: auto; padding: 5px; text-align: justify; line-height: 12px; height: 185px; color: #555;"><b>[color=Lightsteelblue]BACKGROUND:[/color]</b> Scrivi qui il background.</div></div><div style="width: auto; font-family: tahoma; font-weight: bold; color: gainsboro; height: 22px; background-color: #211f1f; padding: 5px;"><div style="float: left; width: auto; font-family: tahoma; font-size: 9px; text-align: center; background-color: black; padding: 5px; text-transform: uppercase;">NOME PRESTAVOLTO</div><div style="float: right; width: auto; font-family: tahoma; font-weight: bold; color: gainsboro; font-size: 9px; text-align: center; background-color: black; padding: 5px; margin-left: 3px;">[URL=https://ryukocharm.forumfree.it/]©[/URL]</div><div style="float: right; width: auto; font-family: tahoma; font-weight: bold; color: gainsboro; font-size: 9px; text-align: center; background-color: black; padding: 5px;">SERIE PRESTAVOLTO</div></div></div></div>
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    NOME: Tenshin Kurihara.

    FARFALLA: Bombyx Mori. Parliamo di una falena, ma non è questa la forma per la quale gli è stato affibbiato tale soprannome; al contrario, è la larva di Bombyx Mori, il cosiddetto 'baco da seta', a rappresentare meglio Tenshin, per via della sua Unicità.

    GENERE & ETÀ: Uomo, 30 anni.

    LUOGO & DATA DI NASCITA: Tokyo, 6 Settembre.

    RESIDENZA: Tokyo.

    STATUS SOCIALE: Ricco. Possiede un marchio di alta moda tutto suo, un'industria che apparteneva ai propri genitori e che ha ripreso portandola a livelli ancora più alti, occupando nel Mondo della moda una posizione ben più che rilevante. Insieme agli altri brand più importanti, 'Divine Silk' è uno dei più famosi di Tokyo e non solo.

    OCCUPAZIONE: Stilista, passione che gli è stata trasmessa direttamente dai propri genitori, una volta detentori di quello che ora è il suo marchio.

    ORIENTAMENTO: Bisessuale.

    PARTICOLARITÀ:
    Adora il cibo raffinato e ama andare a cena fuori, soprattutto se si parla di un ristorante di lusso. Non gli vanno particolarmente a genio le tavernette, i locali notturni e tutto ciò che potrebbe potenzialmente ricreare un ambiente poco 'fine'.

    I prodotti del proprio brand, 'Divine Silk', non sono tutti costituiti dalla seta proveniente dal proprio Quirk: sarebbe impossibile, oltre che tremendamente stancante. Nonostante ciò, Tenshin effettua costanti controlli e adotta per le proprie creazioni esclusivamente seta di altissima qualità, quella che più si avvicina al materiale brillante prodotto dal suo Quirk. Non è raro, comunque, che per alcune personalità di spicco (provenienti dal mondo del cinema, politica, musica e quant'altro), Tenshin produca abiti sfruttando la sua Unicità.

    In generale Tenshin è una persona assai calma e pacata, alquanto indifferente rispetto alle critiche altrui. Nonostante ciò, fareste meglio a non criticare la seta - ritenuta da lui perfetta - generata dal suo Quirk, perché potreste rientrare nel suo mirino.

    THEME SONG: Perfect Machine.

    QUIRK: Divine Silk — Grazie a questa Unicità, Tenshin è in grado di originare fili di seta a partire dalla punta delle proprie dita. La produzione di tale seta è resa possibile grazie alle stesse ghiandole che si ritrovano nella forma larvale di Bombyx mori, conosciuto come baco da seta.
    A contatto con l’aria, com’è normale che sia, la seta tenderebbe a solidificare in tempi estremamente brevi ma, grazie alle sue capacità, Tenshin è in grado di ‘ritardare’ questo processo e mantenere la seta nella sua forma filante - se necessario - finché lo desideri.
    La seta in questione è di colore bianco, è lucente, brillante, ed è molto resistente, molto di più di quella prodotta normalmente dai bachi. Può essere utilizzata a scopo difensivo (avvolgendosi nella seta e generando istantaneamente un bozzolo solido, ad esempio), a scopo offensivo (ritardando/limitando/bloccando i movimenti avversari, tendendo trappole, etc...) oppure anche come potenziamento (avvolgendo e solidificando la seta attorno alle mani, così da rendere i pugni molto più potenti); l’uso più frequente, comunque, di cui Tenshin fa uso è quello di... creazione di capi d’abbigliamento. Sì, fondamentalmente viene sfruttato per creare degli abiti o altri prodotti dell’industria dell’alta moda, essendo l’uomo un noto stilista.
    dTxKe6U
    CARATTERE
    Ciò che salta subito all’occhio, di Tenshin, è il fatto che questo sembri totalmente estraniato dal Mondo che lo circonda.
    La sua espressione è del tutto indecifrabile, scandita semplicemente da un sorriso perennemente presente sul proprio volto che non lascia trasparire alcuna emozione particolare.
    È un uomo ‘inaccessibile’, misterioso, per nulla semplice da comprendere. Chiunque lo guardi potrebbe pensare di essergli simpatico così come di essere l’oggetto del suo prossimo omicidio.
    Il suo sguardo è vuoto e altro non trasmette se non distacco, oltre ad caratterizzato dalla perenne presenza di palpebre mezze abbassate che trasudano una certa noia rispetto a tutto ciò che lo circonda.
    Ha dei modi di fare gentili, in generale, sebbene non sia particolarmente chiacchierone: preferisce stare in silenzio e osservare dall’alto dei suoi pensieri.
    Se si scava al di sotto di questa coltre di indifferenza, però, si verrà a conoscenza della vera natura di Tenshin: un uomo a cui altro non importa se non di sé stesso.
    Tremendamente egoista, ambizioso e competitivo, Tenshin non ci penserebbe nemmeno due volte a sfruttare le debolezze altrui per ricavarne un vantaggio che potrebbe portarlo ad un livello ancora più alto di quello che si ritrova. In generale, nonostante ad una prima occhiata il suo atteggiamento potrebbe apparire remissivo, Tenshin è un uomo a cui piace divorare gli altri e che non permetterebbe mai a nessuno di metterlo in difficoltà. È disposto a compiere gesti estremi pur di non darsi per vinto, e fra questi sono compresi quelli che potrebbero mettere a repentaglio la sua salute così come quella degli altri.
    Tenshin dà all’estetica un’enorme importanza, ritenendo che l’aspetto esteriore sia fondamentale e di gran lunga più rilevante rispetto a ciò che si nasconde nell’animo delle persone. È, quindi, un individuo pieno di sé a cui non importa nulla dei sentimenti degli altri, oltre ad essere pieno zeppo di pregiudizi.
    Tutto ciò che conta è posarsi sempre in cima, non importa a quale prezzo.
    ASPETTO FISICO
    Tenshin, in generale, si presenta come un uomo dal bell’aspetto.
    Il proprio corpo si estende per ben 1,90 m ed è definito e muscoloso, levigato da un allenamento continuo finalizzato a far sì che possa apparire sempre nel migliore dei modi. Che per ottenere un certo fisico abbia bisogno di faticare tantissimo, poco gli interessa: se è necessario per far sì che possa piacere, tanto meglio.
    Il proprio viso, dal colore bianco e leggermente olivastro, risulta essere contornato da una lunghissima chioma di un colore che oscilla tra il blu e il viola, perfettamente curata e mai in disordine. Sono rare le volte in cui tenga i capelli totalmente sciolti, spesso preferisce legarli.
    Dal volto, poi, emergono due occhi sottili e affilati di colore giallastro, ambraceo, luminosi e decisamente attraenti.
    Presta molta cura al proprio vestiario, tenendoci al fatto di presentarsi sempre bene, e indossa perlopiù abiti creati dalla sua stessa linea, quindi di seta. Naturalmente, l’outfit cambia in base all’occasione e il tipo di evento presso cui deve presiedere: a volte può presentarsi leggermente eccentrico, ma sicuramente mai volgare.
    A Tenshin piace molto indossare accessori e, tra i suoi preferiti, ci sono sicuramente anelli, bracciali, collane e grossi orecchini a cerchio fatti interamente di oro.
    « who we are and who we need to be to survive are very different things. »
    VqdPa8o

    BACKGROUND: Fin da quand'era piccolo, Tenshin ha sempre mostrato una certa predisposizione per il primeggiare, qualsiasi fosse l'ambito in questione. Che si trattasse di sport o che si trattasse di studio, l'uomo tendeva a voler trovarsi sempre nella prima posizione rispetto ai propri coetanei, il che fece sì che Tenshin fosse accompagnato, per la maggior parte della propria vita, da un costante senso di insoddisfazione e di fallimento: qualsiasi cosa facesse, non era mai soddisfatto e ritenesse di dover fare ancora di più (nonostante, in fin dei conti, non ce ne fosse alcun bisogno).
    Eppure, né il padre né la madre gli avevano mai messo alcuna pressione. Parliamo di bravi genitori, tutto sommato, che avevano sempre ricordato al figlio quanto valesse e quanto fossero orgogliosi di lui. Avrebbe dovuto bastare, questo, a far sì che Tenshin nel corso degli anni sviluppasse un senso di appagamento e di tranquillità personale: ebbene, ciò non accadde mai. No, più passavano gli anni e più il giovane pretendeva sempre più da sé stesso, ma non solo. Già, perché se prima quel perpetuo senso di insoddisfazione era limitato alla propria persona, questo finì inevitabilmente per riversarsi sui propri genitori e sul modo con cui gestivano l'azienda di famiglia, la Divine Silk: non gli piaceva come gestivano il marchio, né tanto meno come investivano ed utilizzavano il denaro guadagnato.
    Proprio per questo motivo, dopo aver frequentato un'Accademia di Moda, una volta che i propri genitori andarono in pensione Tenshin prese le redini della Divine Silk e la trasformò in uno dei brand più importanti della città di Tokyo e in tante altre città a livello mondiale, aumentando esponenzialmente la fama del marchio così come il proprio conto in banca, che raggiunse cifre altissime.
    La propria vita sembrava andare a gonfie vele, non c'era nulla che potesse mettergli i bastoni tra le ruote né tanto meno che potesse determinare una sua eventuale discesa verso il fallimento. Ma allora, perché Tenshin continuava a sentirsi insoddisfatto?
    Sfruttare il proprio Quirk per creare capi di moda era stata un'idea geniale e originale, sì, ma nel corso del tempo altri stilisti con altrettanti Quirk legati alla creazione di diversi tipi di tessuti sembrarono approfittare della stessa idea e di aprire un proprio marchio. Si sa, alle persone piaceva molto sentirsi dire che i propri abiti erano stati creati direttamente a mano (benché, in realtà, non fosse del tutto vero, dal momento che i tessuti generati a partire dal Quirk, per ovvi motivi, erano assai limitati), e quindi iniziarono a preferire tali abiti rispetto ad altri.
    Ciò, naturalmente, mandò in bestia Tenshin e non poco.
    L'idea che qualcuno creasse abiti sfruttando Quirk simili al suo lo distruggeva. Desiderava essere il più bravo, lo stilista migliore, l'unico in grado di portare a compimento un'idea del genere e non avrebbe mai e poi mai permesso a qualcun altro di infierire con i suoi piani.
    Con questi ideali, e accumulando un senso di frustrazione non indifferente, Tenshin decise di aderire ad un gruppo di persone che sostenevano un'idea che, per quanto potesse essere assurda, sposava in parte quelli che erano i desideri dello stilista stesso.
    In passato non avrebbe preso una scelta simile, ma più passava il tempo e più Tenshin aveva sviluppato un senso di appagamento che poteva raggiungere soltanto utilizzando vie non esattamente regolari: arrivò al punto di non interessarsi più nulla circa le altre persone, concentrando la maggior parte dei propri pensieri e degli eventi della propria vita unicamente su sé stesso, su ciò che desiderava lui, e non si sarebbe fermato finché non avrebbe finalmente raggiunto l'obiettivo che andava tanto ricercando fin da quand'era bambino, e che probabilmente che per una persona come lui sarebbe stato impossibile da ottenere: la pace interiore.
    SINBAD
    MAGI: THE LABYRINT OF MAGIC


    CITAZIONE
    Ecco la mia proposta~ spero di non aver combinato guai, sebbene sia improbabile (?) comunque modificate tutto quello che volete, eventualmente :<3:
     
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    NOME: Megumi Ishikawa — Megumi (恵) significa “Grazia, Benedizione”, e viene scritto anche con il Kanji dell’amore (愛). La sua nascita è stata una vera e propria benedizione, visto che la madre è riuscita a mettere al mondo l’ultima dei suoi cinque figli nonostante l’avanzata età. Ishikawa (石川) è un cognome abbastanza comune in Giappone e proviene da una famiglia di umili origini di Kyoto.

    FARFALLA: Junonia Almana, The peacock pansy — Le farfalle Junonia almana sono riconosciute per i loro straordinari punti a forma di occhi. Originarie dei paesi dell’Asia meridionale, la parte superiore delle loro ali è di colore marrone giallastro con bordi marroni. Si distinguono barre costali e degli attraenti “occhi di pavone” sulle ali, che progressivamente diventano più prominenti ed affascinanti scendendo sulla parte inferiore delle ali. La farfalla è legata solo in senso figurativo al Quirk di Megumi e questa specie è diventata il suo insetto preferito solo dopo essere entrata in un club di entomologi.

    GENERE & ETÀ: Donna, 76 anni.

    LUOGO & DATA DI NASCITA: Kyoto, 1946.

    RESIDENZA: Tokyo.

    STATUS SOCIALE: Vedova — Nonostante sia nata in una famiglia di umili origini e la sua infanzia sia stata caratterizzata da privazioni e rinunce, Megumi è riuscita a scalare la gerarchia sociale sposando un importante imprenditore del settore economico-sanitario. Con ben due matrimoni alle spalle, di cui solo il primo guidato dall’amore, la Ishikawa non è riuscita a coronare le gioie delle sue unioni con figli.

    OCCUPAZIONE: Pensionata — Laureata in biologia ed infranto il suo sogno di diventare un’attrice di successo, si è occupata dello studio della vita nei migliori laboratori del Giappone. Per un lungo periodo è riuscita ad effettuare ricerca nel settore sanitario, lavorando per l’ospedale di Kyoto. Poi decide di trasferirsi a Tokyo dove riesce a trovare un lavoro alla 30MINUTESINDUSTRIES grazie all’esperienza maturata negli anni. In tale associazione si occupa di ricerca sui NegaQuirk e riesce a trovare un’occupazione stabile nella struttura ospedaliera associata a 30MIN. Raggiunta l’età del pensionamento preferisce ritirarsi a vita privata, anche se spesso viene contattata da ex-colleghi per consulenze e pareri scientifici.

    ORIENTAMENTO: Eterosessuale.

    PARTICOLARITÀ:
    • Nonostante l’avanzare dell’età Megumi è una donna ancora attiva e piena d’energie. Si tiene costantemente in forma con palestra, nuoto e yoga. Dove l’attività fisica non riesce a rassodare la pelle e distendere le rughe ci pensa la chirurgia plastica, di cui è consapevolmente dipendente. Nell’inesorabile lotta contro il tempo si è rifatta il seno, i glutei, le labbra, il naso e periodicamente si sottopone a sedute di lifting. Da giovane era una donna piacente e che si faceva notare per la sua bellezza. Odia invecchiare e fa di tutto pur di nascondere i suoi anni.
    • Con la morte del suo secondo marito ha iniziato ad interessarsi a uomini ben più giovani di lei, forse per insicurezza o forse per dimostrare a sé stessa di poter piacere ancora all’altro sesso nonostante l’età. Risulta insistente e priva di scrupoli nel corteggiare le sue prede, anche se spesso i risultati sono catastrofici. Sogna di sposarsi per la terza volta con un avvenente giovane di bell’aspetto e trascorrere con lui la sua vecchiaia.
    • Ogni quando esce di casa è sempre in perfetta forma e ben abbigliata. Mai una sbavatura sul trucco, che per una donna della sua età è fin troppo eccessivo, e buongusto nello scegliere gli abiti. Ama indossare abiti costosi, gioielli ed anelli luccicanti. In borsa ha sempre un pettine per spazzolare quando può il caschetto biondo-castano, rigorosamente tinto ogni settimana, ed uno beauty per ordinare trucco e parrucco in qualsiasi momento.

    THEME SONG: Hey Hey Hey — Katy Perry.

    QUIRK: Eye’s pansy [Trasform] — Al pari della coda di un pavone contornata da ocelli o della fioritura delle viole su un prato, così i capelli di Megumi prendono vita e mutano facendo comparire numerosi occhi sulla sua superficie. I capelli si aprono come una coda di pavone e su di essi compaiono una serie di occhi funzionanti. Essi sono connessi a quelli della donna, i quali diventano completamente bianchi e privi di pupille. Ciò le permette di ottenere una visione di 360° dell’ambiente circostante, rendendo vano ogni tentativo di coglierla alla sprovvista. A differenza dei suoi occhi naturali quelli accessori sono capaci di manifestare sia una visione microscopica che telescopica. Ciò le permette di avere una visione nel particolare degli oggetti che si trova sotto mano fino a individuarne la struttura atomica ed i legami molecolari, oppure una visione nitida degli oggetti più lontani. Ovviamente le due modalità di visione non possono coesistere, in quanto invierebbe informazioni contrastanti alla corteccia ottica di Megumi, fino a condurla alla confusione ed estrema spossatezza. La duplice funzionalità dei suoi occhi accessori le conferisce diversi vantaggi. Con la visione microscopica è possibile individuare punti deboli negli oggetti, analizzare la composizione di una sostanza o individuare le forme microbiche che vivono su un substrato. Invece con la visione telescopica è difficile che le sfuggano dettagli ed è capace di tenere sotto controllo una vasta area. Gli occhi sono decisamente il suo punto forte, ma anche di debolezza. Eventuali stimoli luminosi troppo intensi possono accecare Megumi, stordendola per diversi minuti e rendendola vulnerabile. Invece eventuali traumi o lesioni agli occhi accessori si ripercuotono con dolore e blefarospasmo sugli occhi di Megumi.
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    CARATTERE
    Apparentemente può sembrare una innocua, dolce e servizievole vecchietta. Molte persone si lasciano trarre in inganno dal suo fragile aspetto. In realtà è una donna piuttosto arzilla e furba nonostante la sua veneranda età. Dimenticatevi di riscontrare un’anziana donna mesta ed arrendevole alle avversità della vita quando si parla di Megumi. Possiede lo spirito di un leone, forte e coraggiosa come lo è stata nella giovinezza. Sempre in movimento, attiva e con mille Hobby da coltivare ora che è in pensione. Grazie alle sue disponibilità economiche può soddisfare ogni suo capriccio, come visitare la muraglia cinese nel periodo estivo, passare il natale in una baita sul Monte Fuji oppure concedersi un Weekend nel miglior centro benessere della città. Nonostante l’apparente superficialità di Megumi con il suo atteggiamento gioviale, lo sguardo è sempre attento e vigile. Con gli altri si dimostra estroversa, goffa e chiassosa. Ama importunare i giovani uomini ed è in costante ricerca di un nuovo marito, possibilmente giovane e ricco. Invece detesta le giovani donne e le ragazzine che ostentano la loro bellezza, entrando subito in competizione per dimostrare a sé stessa di essere ancora sul mercato grazie ai numerosi ritocchi d’estetica. Ciò che non confesserà mai è la sua invidia per la giovinezza e la bellezza delle ragazzine. Può apparire come una vecchia bisbetica, ma è determinata, ambiziosa e caparbia. È teatrale nei suoi modi di fare. Mai chiederle l’età!
    ASPETTO FISICO
    Megumi si presenta come una donna ormai ben lontana dal fiore degli anni, nonostante i suoi tentativi di nasconderlo con attività fisica e la chirurgia plastica. È un’anziana donna abbastanza alta ed ossuta, con sproporzionate forme a livello del seno e dei fianchi. Grazie alla palestra e all’attività fisica il suo profilo non è ingobbito, ma riesce ancora a camminare per lunghe ore e superare gli acciacchi dell’età brillantemente. Non avanza con movimenti lenti o affaticati, ma con passo spedito e fiero. La pelle è pallida e macchiata da profonde rughe soprattutto in prossimità del volto, spesso coperto da pesante trucco. Mani ossute ricoperte di monili e piedi piccoli che trovano ancora l’ebbrezza di poggiare su scarpe alte. I lineamenti del suo volto sono ben delimitati dalle rughe sulla fronte e due grosse guance pendono verso il basso, facendole assumere un’espressione quasi corrucciata. Labbra voluminose e perennemente coperte da rossetto rosso. Occhi chiari, quasi verdi ed infossati nell’arido viso. I capelli sono lasciati sciolti lunghi fino all’altezza delle spalle in un caschetto con riga centrale. La tonalità castano-biondo della giovinezza, sembra aver ceduto il passo al giallo paglierino sbiadito della vecchiaia. Indossa solitamente abiti eleganti, scarpe alte e gioielli.
    « I nostri occhi controllano gli altri; raramente penetrano in noi stessi. »
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    BACKGROUND: Megumi è l’ultima di cinque figli, nati dalla felice unione tra Heiji Ishikawa e Kaori Nagata. Il padre un umile operaio di una fabbrica di automobili e la madre insegnante di letteratura giapponese, fecero grandi sacrifici per crescere i loro cinque figli. Nonostante tutto lo stipendio di entrambi i coniugi, nati e residenti a Kyoto, non sembra bastare. Questo costringe l’intera famiglia a compiere sacrifici ed i fratelli più grandi completati gli anni obbligatori d’istruzione cercarono subito lavoro. Per Megumi, la più piccola dei fratelli, la vita le riserva qualcosa di diverso. Cresce nei sacrifici e negli stenti per l’umile condizione della famiglia, ma nonostante ciò ricca di sani principi e valori. Gli anni della giovinezza sono i più duri, soprattutto per una bambina così vivace e piena d’energia vedersi negare così tanto per le ristrettezze economiche. Però a differenza dei fratelli lei è ben più ambiziosa e ribelle, tanto da provare a cavallo tra l’adolescenza e l’età adulta la carriera da attrice. Grazie alla sua bellezza riesce a finanziarsi gli studi teatrali con piccoli lavoretti come fotomodella e qualche volta anche come babysitter. Desidera entrare nel mondo della Tv o del Teatro per poter sostenere economicamente la sua famiglia e diventare famosa partendo dal basso. Un sogno che rimarrà come tale, anche perché nonostante gli sforzi e l’impegno le sue capacità d’attrice non sono all’altezza e non destano l’interesse di registi o direttori di teatro. Amara è la delusione, tanto che decide di cambiare completamente ambito e grazie ad una borsa di studio d’iscriversi all’università. Dimostra di possedere altre qualità, come l’intelligenza, la dedizione allo studio e quel pizzico di furbizia. Durante gli anni universitari conosce il suo primo amore, Takashi Shibata, un brillante ed appassionato studente di giurisprudenza. Riesce a laurearsi in Biologia, interessandosi soprattutto alla ricerca scientifica. Riesce ad ottenere anche un dottorato di ricerca e prima che possa stabilizzarsi con il lavoro per amore decide di sposarsi con Takashi. È una tiepida mattinata di settembre quando Megumi pronuncia il fatidico “si” e diventa Mrs. Shibata. I novelli sposi vanno a vivere in un appartamento nel centro di Kyoto e vivono la loro storia d’amore. È una fiamma destinata a consumarsi, anche perché dopo tre anni di matrimonio, in cui Megumi rinuncia a tutto per il marito, arriva il divorzio. Ritorna nella casa dei genitori e nella sua vecchia camera matura la decisione di non permettere a nessun’altro uomo di portarle via così tanto. Si butta a capofitto nel lavoro e riesce a trovare un posto nei laboratori dell’ospedale di Kyoto. Qui lavora per diversi anni maturando una certa esperienza con analiti e ricerche di laboratorio. Almeno fino a quando non incontra Norio Morimoto, un ricco ed importante imprenditore di Tokyo. L’uomo rimane abbagliato dalla bellezza della Ishikawa e dopo un lungo corteggiamento, la donna cede alla avances e decide di trasferirsi nella città del nuovo marito. Per tutta la durata del matrimonio, più di trentacinque anni, Mrs. Morimoto si gode i privilegi di avere accanto un marito più che benestante. Gli impegni sono tanti ed il tenore di vita è piuttosto sostenuto. A Tokyo riesce a trovare lavoro presso centri di ricerca, anche grazie alla raccomandazione del marito e formarsi ulteriormente in tale ambito. Non arriva mai un figlio, anche se la stessa Megumi non è convinta di volerlo visto che non è sicura di amare il suo secondo marito. Alla fine gli anni passano e l’occasione sfuma con l’età e la morte di Norio Morimoto, stroncato da una lunga malattia. Diventata vedova eredita tutte le proprietà del marito e le sue ricchezze. Ciò le permette di mantenere il tenore di vita a cui era abituata e mentre valutava la possibilità di sposarsi per la terza volta, riesce a dare una svolta definitiva alla sua carriera. In quei anni prendeva piede sul suolo Giapponese un’industria farmaceutica, la 30MINUTESINDUSTRIES. Riesce ad entrare nei laboratori d’analisi in qualità di ricercatrice, oltre che volontaria per aiutare le persone affette da NegaQuirk. Per ben nove anni rientra nel dream team di ricerca messo a disposizione dalla società ed esercita la sua professione fino al raggiungimento dell’età per la pensione. Attualmente vive ritirata nella sua villetta nella periferia di Tokyo, coltivando numerosi interessi tra cui un club di entomologi.
    Luxor Old Woman
    JoJo's Bizarre Adventure


    CITAZIONE
    Ecco qui la mia proposta! Ho pensato che Hanzo Takashi deve avere per forza un gruppo di ricerca alle spalle e qualcuno con le conoscenze della 30MINUTES potrebbe aver fatto da ponte.
    E poi non mi perderei per nulla al mondo Megumi che ci prova con l'affascinante e giovane Detective Kimura :neko:
     
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    NOME: Gabriel Moore

    FARFALLA: Plebejus argus – Argo

    GENERE & ETÀ: Uomo, 36 anni

    LUOGO & DATA DI NASCITA: Detroit – Michigan, 8 dicembre

    RESIDENZA: Tokyo – Shinjuku

    STATUS SOCIALE: Benestante.

    OCCUPAZIONE: Make up artist - Drag Queen

    ORIENTAMENTO: Omosessuale

    PARTICOLARITÀ: Capelli Tinti di rosa rasati in maniera strana, sempre truccato con colori sgargianti

    THEME SONG: [click] Nails, Hair, Hips, Heels

    QUIRK: Color your life — [Emitter] Gabriel ha un potere legato ai colori che consente di giocare con gli stati d’animo delle persone che sono intorno a lui. Grazie ad una pietra simile ad un rubino, grande quanto un cuore umano e posto al centro del suo petto, può emanare dei fasci di luce che possono essere a forma cilindrica (quindi formano un raggio più lungo ma stretto che può colpire un individuo solo) oppure creare attorno a se una sorta di bolla che investe tutti quelli intorno a Gabriel ed attivare il suo effetto. Il possessore del quirk può decidere di emanare determinati colori che influiscono sullo stato d’animo del bersaglio e rendendolo quindi triste, disgustato, arrabbiato, disorientato, felice o impaurito. Spesso questa unicità viene usata come Supporto alla squadra delle farfalle.
    VERDE: Il colore che scaturisce il disgusto verso uno o più bersagli, quindi questi saranno investiti da un senso di nausea e malessere che li renderà impossibilitati -o quasi- a concentrarsi per usare i loro poteri offensivi o difensivi.
    GIALLO: questo colore scatena la paura nell’individuo, infatti questo verrebbe colto da un attacco di panico e può scappare via lontano dal possessore del Quirk dei colori, oppure paralizzarsi sul posto per lo spavento che sta provando.
    ROSSO: Il colore dell’amore, ma in questo caso della rabbia più pura! Il bersaglio che viene investito dal colore rosso entrerà in una sorta di frenesia combattiva, furia omicida, ovviamente senza andare contro il possessore del quirk, ma non riconoscerà più chi è il nemico e chi l’amico, iniziando ad attaccare furentemente chi ha più vicino a se.
    BLU: La tristezza è quel sentimento che ti rende debole e depresso, infatti il bersaglio che verrà investito dal colore blu si ritroverà privo di voglia di attaccare o difendersi, dispiaciuto e piangente, che gli renderà difficile concentrarsi per cercare di attivare i propri poteri o strategie per sopravvivere al combattimento.
    ROSA: Il colore più bello è ovviamente accostato alla felicità, infatti il possessore del quirk questo potere lo usa per poter dare nuovamente vigore e positività ai suoi compagni, come una sorta di cura leggera che puà aiutare gli altri a riprendersi e sentirsi pervasi da un senso di benessere e gioia.
    VIOLA: Il bersaglio che viene preso da questi fasci color viola, gli sembrerà di entrare in una sorta di confusione mentale, come se avesse fatto uso incontrollato di alcol o droga. Non capirà bene la coordinazione dei movimenti, troverà difficile rimanere in equilibrio e non riuscirà a capire bene le reali distanze che ci sono tra lui e quello che lo circonda, rischiando così di mandare a vuoto i suoi attacchi, oppure di sbattere su ostacoli che pensava fossero più lontani.

    eBvs7xi
    CARATTERE
    Non guardatelo come un villain malvagio perchè lo hanno disegnato così...Bensì lui è una persona buona di cuore, ha i suoi affetti, ma ha anche una testa bella dura! Quando lui ha il suo pensiero è davvero difficile fargli cambiare idea o giudizio su qualcosa o qualcuno. Rispetta molto le sue Sorelle Drag, i suoi capi -come quelli nella setta delle farfalle- ed è una persona educata e che non gira per la città con modi eccessivamente effemminati e facendo battute con chiari riferimenti alla sua omosessualità. Gli piace stare tra la gente, anche se preferisce la compagnia femminile per trascorrere una giornata di lavoro o in giro per fare shopping... Con gli uomini preferisce fare ben altre cose. Spesso riesce a tenersi dentro la rabbia, frustrazione e tristezza, cerca sempre di mostrare la sua positività e sorridere sempre. Ma ricordate: Non c'è cattivo più cattivo di un buono quando diventa cattivo!(cit.)
    ASPETTO FISICO
    Uomo di trentasei anni portati molto bene. Ha un fisico atletico e dalla pelle color cioccolato, depilato completamente e sfiora i 190 cm di altezza. Tiene il suo corpo come un tempio, cura ogni giorno con creme e trattamenti la sua pelle, alimentazione sana e sport almeno 2h al dì. Al centro del suo petto ha una specie di grosso rubino che brilla ogni volta che attiva il suo quirk e da esso esce fuori il suo potere colorato. Ha due occhi grandi e color marrone chiaro, sempre ben truccati dagli ombretti stravaganti, sopracciglia fini e tinte di rosa e con ciglia lunghe e ben curate. La sua bocca ha le labbra carnose e sono perennemente ricoperte da lucidalabbra o rossetti dai colori chiari per risaltare sulla sua pelle scura. I capelli li tiene molto corti, dalle bizzarre rasature e perennemente tinti color rosa barbie. Ha gli orecchini ad entrambi i lobi delle orecchie e spesso mette campanelle dorate o stelline.
    « Alis volat propris »
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    BACKGROUND: “Siamo di nuovo qui, io e te caro quaderno. Come ogni fine settimana ti apro, sfoglio le tue pagine stropicciate ma che odorano ancora di carta ed inchiostro, sembra quasi di tornare a scuola. La terapia sta funzionando, scrivere ogni domenica sera è un tocca sana e mi aiuta a non buttarmi giù qualche pillola di droga per dimenticarmi i momenti negativi delle giornate scorse…Ma questa volta ho bisogno che tu trattenga tra le tue pagine ingiallite questi miei sfoghi e confessioni. Ho diversa roba da tirare fuori, proprio stasera ho deciso di snocciolare qualcosa in più su di me. Proprio l’altra sera mi era capitata tra le mani una foto di quando ero un bimbetto, se non sbaglio ero alle elementari. Quell’immagine di me, così ben curato nell’aspetto per sembrare un bambino dai sani principi e dall’educazione impeccabile, mi ha fatto venire in mente la mia famiglia. Sono nato in una casa molto legata alla religione cristiana, infatti ogni domenica eravamo in chiesa, ad ogni pasto ci prendevamo per mano e si pregava il nostro signore per benedire quelle pietanze che preparava con tanta cura mia madre. Che santa donna, come faceva quell’angelo dalla pelle d’ebano a stare vicino ad un duro e severo padre come il mio!? Che cosa l’aveva spinta a dire di Si su quell’altare, nel giorno del loro matrimonio? Non lo so, non l’ho mai saputo e sinceramente adesso non me ne frega più neanche tanto. Sta di fatto che mio padre, Victor Moore, lavorava in una piccola ferramenta a Detroit, la mia città… Ma era un uomo legato solo a pochissimi principi: Lavoro, famiglia e chiesa. Quando c’era da punire noi figli adoperava la cintura che portava ai pantaloni e che le dava sulle chiappe con forza… Ricordo bene le botte che prendevo… Infatti mi bastò una volta tornare a casa con un brutto voto da scuola per ricevere quella punizione così esemplare! Secondo lui la violenza era la giusta risposta, infatti per noi era un uomo da temere, ma avere paura del proprio padre e non riuscire ad amarlo era davvero pesante. Non penso di aver mai detto ti voglio bene a quell’uomo…E mai glie lo dirò! Mia madre, Melissa Peach, invece era il perfetto contrario, anche se non si opponeva alle decisioni di mio padre.. Ma ricordo ancora quando sgattaiolava di nascosto nella nostra cameretta e ci portava un biscotto o un bicchiere di latte, per poi coccolarci e cantarci la ninna nanna. Magicamente le nostre lacrime cessavano di scendere ed il dolore delle botte andava in secondo piano. Ma non ero da solo, come avrai capito quaderno mio avevo anche qualcun altro con me a vivere in quella Caserma Cristiana: Isac e Peter, i miei fratelli minori. Tra noi correvano pochi anni di differenza, tra me e Peter c’erano solo 1 anno e mezzo, mentre con Isac solo 4. Non abbiamo avuto grandi scaramucce tra di noi, infatti siamo stati spesso uniti e ci si sosteneva a vicenda. Ma basta parlare di queste cose, alla fine anche io sono cresciuto ed i miei gusti non erano proprio come voleva mio padre. Quando i miei fratelli presentavano le loro fidanzate in casa, io non portavo mai nessuno, ma tenevo fuori la mia vita sentimentale che era differente… Io avevo il ragazzo. Si, ho scoperto la mia omosessualità da giovane ed avevo difficoltà a socializzare, perché spesso la gente sa essere maligna e non capisce che ognuno è libero di fare quel che vuole. Alla fine diventai adulto, maggiorenne, infatti decisi di dire tutta la verità e di levarmi quel peso inutile dal cuore. Dissi ai miei che ero gay, che avevo un fidanzato e che avevo deciso di passare la mia vita con lui. Puoi immaginare che cosa era successo: mio padre sembrava un demonio che urlava a squarciagola, mentre sollevava la bibbia al cielo e me la mostrava dicendomi che non era possibile che fossi sangue del suo sangue. Mia madre, povera donna, era seduta sul divano, con le mani congiunte e che tremava impaurita che suo marito potesse ribaltare l’intera abitazione da quanto era furibondo. I miei fratelli, invece, mi capirono e proprio loro mi aiutarono di nascosto per incominciare la mia vita colma di libertà -almeno così credevo. Partii con qualche centinaio di dollari, un borsone con qualche vestito di ricambio e presi un autobus con il mio primo ragazzo. Insieme andammo via, non avevamo dimora fissa, restavamo per pochi mesi nelle varie città che si riusciva a raggiungere. Abbiamo spesso cambiato lavoro, si faceva dai camerieri, lava piatti, magazzinieri, fin quando non ci avvicinammo al mondo Drag. Fu una notte strana quella, eravamo a festeggiare il nostro terzo anniversario di fidanzamento ed avevamo deciso di andare a New York a ballare in un locale dove facevano spettacoli Drag queen. Fu amore a prima vista!! Quelle persone sul palco erano scintillanti, bellissime, fiamme colorate che danzavano sulla passerella e facevano playback dei successi più ascoltati negli ultimi veticinque anni. Proprio da quella sera incominciai ad approcciarmi alla famiglia Drag, anche se il mio compagno non era poi così felice…Infatti tempo pochi mesi e il nostro fidanzamento si ruppe! Caro quadernino, quel ragazzo non capiva che poteva fidarsi di me, che non lo avrei mai tradito…Ma arrivò a stalkerarmi e spiarmi il telefono mentre dormivo, era ossessionato e non stavo facendo più vita! Decisi che dovevo rimboccarmi le maniche, di sfruttare quel talento che avevo nel make up, danza e nell’interpretare il ruolo della donna da palcoscenico. Quando divento lei mi faccio chiamare Pinkye Pearl, sono magnifica in quelle vesti, divento anche una stanga altissima! Da quel giorno incominciai a conoscere altre Drag queen ed entrai nelle grazie di una di loro che era come la mamma di tutte quelle della zona e si chiamava Mama Susanna. Grazie a Mama ho avuto modo di fare spettacoli in tutti gli Stati Uniti, con orari massacranti, ma le mie tasche si riempivano sempre di dollari su dollari.
    Alla fine mi fu offerta l’opportunità di portare il mondo Drag in Giappone, un paese totalmente diverso da dove stavo io, ma Ehi, sono qui per esplorare e vivere la vita come voglio! Libera da ogni pensiero e catena…Fino a quando non feci uno dei miei spettacoli con altre “sorelle di palco” proprio a Tokyo. Pensavo che non era così pericoloso usare il mio quirk per colorare un po’ l’ambiente, invece venni trattata da criminale e mi fecero passare per un periodo dietro le sbarre per aver usato in modo inappropriato il mio quirk. Diamine, se uccidevo qualcuno che succedeva!? Mi friggevano sulla sedia elettrica? Sta di fatto che ho scoperto che qui non chiudono neanche mezz’occhio, bensì appena vedono un capello fuori posto vengono subito a cercarti per farti la festa in nome della legge.
    Mi domandavo come mai i giapponesi fossero così freddi, impacciati, distaccati, ma anche frustrati…Ed ora ho capito… Le leggi, le regole imposte per mettere a freno la loro vivacità e spensieratezza. Uno di questi fattori sono proprio i quirk che vengono repressi e bloccati da ingiuste regole decise dal governo…Per cosa? Perché non sanno tenere a bada il loro popolo? Non sono dei cani selvaggi! Non sono da tenere in una gabbia invisibile, stile zoo di New York. Proprio per questo la mia idea di libertà e di stare in pace con se stessi stava iniziando a traballare… Per colpa delle regole ferree, la gente depressa ed amareggiata.. ma c’era un modo che poteva alleviare gli animi della gente e riportare questi a stare più in serenità, senza sentirsi imprigionati. Levare i Quirk. Sono un peso giusto? Non li sopportano, non riescono a contenerli, li rendono tristi e frustrati perché non possono usarli: la soluzione è semplice, Eliminarli. Quanto starebbero bene le persone senza la loro unicità? Per questo da un po’ di tempo mi sono ficcato in una setta di persone che hanno una visione diversa da me, almeno credo, ma che comunque vogliono levare dal mondo i poteri dei quirk… Io sono d’accordo sul farlo! Userò il mio potere fino a quando ne avranno bisogno…Poi, una volta finita la pulizia, mi farò anche io pulire e diventare un uomo privo di quei poteri che mi hanno pure sporcato la fedina penale. Quindi mio caro quadernetto, aspettati altre avventure scritte tra le tue pagine e goditi lo spettacolo… Si va in scena. Kiss, kiss!”
    Nathan Seymour
    TIGER AND BUNNY


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    Ecco la mia farfallina...Farfallino...Vabbè, vi presento Gabry! Spero di aver scritto tutto più o meno comprensibile. E' un periodo un po' down per me (lavoro, caldo, problemucci maledetti a casa, ecc.) quindi se ho scritto un po' male il Bg o le altre spiegazioni, vi chiedo immensamente scusa.
     
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    NOME: Yuuma Miyamoto — Il suo nome è scritto con i caratteri 優真 di "superiorità" e "verità".

    FARFALLA: Cethosia cydippe chrysippe, anche nota come red lacewing butterfly, è una farfalla australiana — Non vi è una motivazione particolare o ragionata dietro a questa scelta, semplicemente apprezza i colori ed il pattern delle sue ali.

    GENERE & ETÀ: Uomo, 21 anni.

    LUOGO & DATA DI NASCITA: Tokyo, 25 febbraio.

    RESIDENZA: Tsukiji, Tokyo. Vive in un modesto appartamento con i genitori e la sorella maggiore.

    STATUS SOCIALE: Medio/basso.

    OCCUPAZIONE: Bibliotecario alla Yuuei — Non si sa se servirà davvero avere occhi (e soprattutto orecchie) nella più prestigiosa scuola per eroi di Tokyo, ma è potenzialmente una pedina utile e dalle poche pretese.

    ORIENTAMENTO: Omosessuale — Se si è convinto ad abbracciare definitivamente la causa del Dr. Takashi non è solo per motivi ideologici, ma perché si è preso una decisa sbandata per Damian Elfin.

    PARTICOLARITÀ:
    → Volente o nolente, grazie al proprio Quirk è diventato una vera e propria miniera di informazioni più o meno rilevanti: signore assoluto del gossip riguardante i frequentatori della biblioteca e non solo, se si vuole sapere qualcosa sulla propria cotta, cosa pensano realmente le persone sugli autoproclamati membri d'élite della scuola o le lamentele sui professori... basta chiedere.

    → Non sopporta gli ambienti rumorosi e per questo motivo tende a uscire pochissimo di casa, evitando i luoghi più affollati.

    → Ad eccezione della biblioteca, internet è il suo unico punto di contatto con il mondo: passa parecchio tempo davanti ai videogiochi ed è un compagno di squadra fisso di Yves.
    Il suo nickname online è Crimson Princess: inizialmente ha riciclato un account creato dalla sorella e poi si è affezionato a quel nome, decidendo di utilizzarlo più o meno ovunque. Non lo ammetterebbe neanche sotto tortura, ma in realtà si diverte a fingere di essere una ragazza: se sbaglia nessuno se la prende troppo e sono tutti molto più carini e gentili con lui.

    THEME SONG: Meltberry x GHOST — Entomologists

    QUIRK: Infestations in my dreams — [Mutant] L'orecchio interno di Yuuma presenta una particolare mutazione che gli consente di sentire suoni altrimenti al di fuori della normale portata dell'udito umano.
    Le frequenze da lui percepibili sono molto più ampie di quelle standard e anche l'area d'azione è maggiore rispetto a quella tipica.
    Bombardato da continui stimoli uditivi, se non è impazzito nel corso degli anni è perché in parte il suo cervello si è lentamente adattato a frequenze solitamente non processate dall'organismo umano, imparando a selezionare solo determinati input e non la totalità dei suoni percepiti, ma anche grazie a un rigido autocontrollo imposto da una ferma disciplina meditativa.
    Ad eccezione della possibilità di spiare più o meno volontariamente chiunque stia parlando o emettendo rumori all'interno del raggio d'azione, il Quirk di Yuuma non ha grandi applicazioni e lui lo considera un vero e proprio Nega-Quirk.
    OaMlwPx
    CARATTERE
    Alcune persone definiscono Yuuma un individuo un po' troppo tranquillo e pacato, dall'atteggiamento eccessivamente passivo e remissivo sino allo sfinimento.
    Pare patologicamente incapace di dire la propria, di far sentire la propria voce – e non solo in senso figurato, parla davvero con un tono di voce bassissimo – per paura di scontentare gli altri o indispettirli e preferisce fare qualcosa che disprezza o non lo fa sentire a suo agio pur di non andare contro il volere altrui. Proprio a causa si un simile carattere è stato la vittima preferita dei bulli per anni, ha compiuto e subito azioni che lo fanno vergognare profondamente e ciò lo ha portato a chiudersi ulteriormente in se stesso.
    Quasi come se fosse un'altra persona, il suo vero sé emerge solo dietro ad uno schermo, quando interpreta l'indomabile eroina dai capelli scarlatti e la spada pronta a difendere i più deboli meglio nota come Crimson Princess: fortemente idealista, rapido nel prendere le decisioni che possono portare alla vittoria e dal forte spirito di squadra, ha una parola buona per tutti – molte parole, in realtà, sa essere discretamente chiacchierone via chat – tanto che la differenza tra l'individuo reale e quello virtuale può risultare un po' shockante, ad un primo impatto Damian ne sa qualcosa.
    In ogni caso, al di fuori del web in cui splende per le capacità di gioco non indifferenti e la lunga esperienza, si può tranquillamente definire uno di quegli individui di cui ci si dimentica facilmente.
    ASPETTO FISICO
    Se non fosse per la pelle olivastra che risulta più scura rispetto alla media giapponese anche se di sole ne prende ben poco, Yuuma potrebbe essere definito albino: gli occhi dal taglio sottile presentano le tipiche iridi scarlatte, mentre i capelli mossi e perennemente spettinati, che gli arrivano alle spalle, sono bianchi come ciglia e sopracciglia.
    Alto poco meno del metro e settantacinque, se non fosse per la palette un po' inusuale potrebbe tranquillamente passare inosservato tra tanti altri ragazzi della sua età poiché non ha caratteristiche degne di nota. Pur mantenendosi in forma il minimo sindacale grazie al kendo, passando molte ore in biblioteca o davanti al computer nel tempo libero non lo si può di certo definire un atleta né sembra intenzionato a rimediare, preferendo la propria vita tranquilla e sedentaria.
    « THEY TALK ABOUT ME, I CAN HEAR THEM. »
    gPLWOXt

    BACKGROUND:Per quanto si possa definire un'esistenza tranquilla e tutt'altro che degna di nota, da quando ho memoria la mia vita è sempre stata profondamente influenzata dal Quirk.
    Poi non ricordo molto dei primi anni in cui si è manifestato se non i mal di testa lancinanti, il terrore di tutti quei suoni sconosciuti provenienti da chissà dove ed i frequenti incubi indotti da quel rumore di fondo che il mio cervello tarato su un orecchio normale non riusciva ad elaborare appieno.
    Sentivo le voci sconosciute di persone sconosciute, i mormorii preoccupati dei miei genitori, le chiamate segrete di mia sorella col primo fidanzatino, rumori vicini, lontani, forti o ovattati, lo zampettio degli insetti fuori dalla finestra, discussioni, tradimenti, speranze, rumori, rumori e ancora rumori.
    Credevo di impazzire.
    Con il passare degli anni, il mio organismo si è poco a poco adattato ed abituato alla spropositata quantità di suoni recepiti dal mio orecchio mutato, rendendomi quasi in grado di processarli come se fossi... una persona normale con un Quirk normale, per quanto sempre molto sensibile ai rumori forti e alla moltitudine di voci. Un altro aiuto mi è stato dato dal kendo e dalla disciplina meditativa che lo accompagna: concentrarmi su me stesso, i miei gesti, quelli degli altri è stato d'aiuto e così, ora, mi sembra di riuscire a gestire quel Quirk altrimenti tanto semplice quanto distruttivo per la mente di un ragazzo.

    Preferisco non pensare agli anni della scuola, avere a che fare con così tante persone tutte assieme è estenuante con un Quirk come il mio ed avere un carattere debole e chiuso mi ha reso presto il bersaglio preferito dei bulli... in qualche modo, però, ne sono uscito e mi rendo conto che lo devo principalmente a internet ed i giochi online: ho cominciato per caso utilizzando un vecchio account di mia sorella, ma poi l'eroina senza paura Crimson Princess ha finito per diventare una parte di me ed i miei compagni di squadra gli unici amici che abbia mai avuto.
    Una volta cominciato a lavorare come bibliotecario alla Yuuei – un magistrale colpo di fortuna, non lo nego – comunque non ho smesso di giocare e anzi mi sono fatto coraggio e ho incontrato di persona Yves, colui che tra i vari membri del party sento più vicino... ho il dubbio ci sia rimasto un po' tanto male scoprendo che dietro all'affascinante avatar della principessa in rosso c'è un ragazzo.
    In ogni caso, pur di vederlo ancora ho cominciato ad uscire di casa e tra le tante, troppe parole che popolano la città mi sono letteralmente giunte all'orecchio delle voci molto interessanti: sfruttando un farmaco che presenta degli effetti collaterali a dir poco spaventosi, un certo medico vuole fare in modo che le generazioni future non possano più soffrire di quella piaga nota come Quirk.
    Se da una parte una simile prospettiva mi spaventa, dall'altra vestire i panni di un eroe, un vero eroe tutt'altro che paragonabile a quei palloni gonfiati che popolano la scuola in cui lavoro, mi ha insegnato che non c'è pace senza guerra e che la sofferenza è una parte imprescindibile della vita umana. Pur non disponendo di una unicità potente o dalle spiccate capacità offensive, ho offerto al dottor Takashi i miei occhi e soprattutto le mie orecchie, sfruttando quella posizione alla Yuuei che finalmente mi rende orgoglioso.
    Ora anche uno come me può avere un obiettivo nella vita.
    Ora anche uno come me può essere considerato un eroe per aver evitato una sofferenza come la mia a coloro che devono ancora nascere.
    NOÈ ARCHIVISTE
    THE CASE STUDY OF VANITAS


    I legami con Damian Elfin sono stati concordati con Ryuko, chiaramente.
    Per quel che riguarda il lavoro, non so quanto sia effettivamente consentito perché va ad intaccare una parte del canon del GDR, ma ammetto che mi serviva la scusa per far accettare nel gruppo una persona tanto inutile ordinaria.
     
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    NOME: Kazumi Amano — Kazumi scritto con gli ideogrammi 数 (kazu - numero) e 美 (mi - bellezza) può essere letto come "bellezza numerica". Amano scritto con gli ideogrammi 天 (ama - paradiso) e 野 (no - campo) che può essere letto come "campo divino".

    FARFALLA: Diaethria clymena meglio nota come Cramer's Eighty Eight, originaria dei paesi dell'America del Sud e Centrale come Messico, Perù e Brasile, questa farfalla deve il suo soprannome al suo scopritore Pieter Cramer e al distintivo pattern delle sue ali che da l'impressione che questo coleottero porti il numero "88" raffigurato sulle ali.

    GENERE & ETÀ: Donna, 21 anni.

    LUOGO & DATA DI NASCITA: Tokyo, l'8 Settembre 2000.

    RESIDENZA: Tokyo.

    STATUS SOCIALE: La famiglia di Kasumi appartiene al ceto medio-borghese. I genitori gestiscono una piccola impresa di pompe funebri grazie alla quale possono mantenere in maniera rispettabile le tre figlie.

    OCCUPAZIONE: Stundetessa universitaria, iscritta al Bunka Fashion College, con l'aspirazione di diventare una stilista e fashion designer.

    ORIENTAMENTO: Eterosessuale. Prima che un fatidico evento le stravolgesse la vita Kazumi era felicemente fidanzata, ma in seguito la sua condizione destabilizzò irreparabilmente la sua relazione e da allora la ragazza ha perso interesse nel trovare nuovi partner.

    PARTICOLARITÀ:

    Acquired Savant: La particolarità più distintiva di Kazumi è senza dubbio il fatto che si tratta di una "aquired savant". La cosidetta "sindrome del savant" è una condizione che implica una serie di disabilità cognitive spesso anche gravi accompagnate però dall'improvviso eccezionale sviluppo di un abilità particolare in un settore specifico. Queste abilità si possono riscontrare in diversi campi: arti visive, in particolare nel disegno, musica, specifiche abilità matematiche o meccaniche. Questa sindrome può essere in genere causata imprevedibilmente a seguito da un intenso trauma psico-fisico. Nel caso di Kasumi la sua sindrome si è manifestata con lo sviluppo di una peculiare forma di sinestesia matematica - ovvero la capacità di vedere il mondo attraverso pattern geometrici relazionati a formule matematiche.

    Obsessive–Compulsive Disorder: il rovescio della medaglia della "sindrome di savant" nel caso di Kasumi si è manifestata nella forma di un disordine ossessivo-compulsivo. Il disordine si è ramificato nella mente di Kasumi con diverse patologie come ansia, depressione, attacchi di panico ed egodistonicità. Nello specifico i sintomi del disordine di Kasumi sono determinati dal "fattore simmetrico" (normalmente correlato con ossessioni relazionate all'ordinare, al contare, alla simmetria e alle compulsioni di ripetizione) e dal "fattore di pulizia" (normalmente correlato con ossesioni relazionionate alla contaminazione e alle compulsioni di pulizia).

    ►The Beauty of Number 8: successivamente ai drastici cambiamenti che hanno influito sulla psiche di Kazumi la ragazza ha sviluppato un ossessione specificia per il numero otto. La ragazza ha sviluppato un ossessivo interesse per il numero sotto ogni aspetto possibile: matematico, simbolico, religioso, astronomico ed etimologico. Il numero 8 è considerato un simbolo di perfezione e dell'infinito, ma ha anche il significato di Nuova Vita e di resurrezione. Molto spesso Kasumi passa intere ore a scrivere interi quaderni riempendo le pagine unicamente con il numero 8 o suddividendo cerchi in otto parti ripetendo il processo un innumerevole quantità di volte fino ad ottenere elaborati disegni geometrici. Il tempo passato a concentrarsi durante queste attività è in genere l'unico lasso di tempo entro il quale la ragazza riesce a distogliere la mente dalle sue delibitanti ossessioni.


    THEME SONG: Savages💎Marina and the Diamonds

    QUIRK: Cruel Algebra — la vita di Kazumi ruota ormai attorno ai numeri e alla ripetizione e per uno strano scherzo del destino il suo Quirk sembra perfettamente il linea con questa inaspettato cambiamento. Il suo Quirk è piuttosto semplice: attraverso il contatto Kazumi può imprimere su un corpo un Marchio Numerato [01] - quando applica un Marchio su un corpo imprime in questo marchio una carica cinetica pari alla forza d'impatto con cui è stato applicato il marchio. Il Marchio può essere applicato da Kasumi unicamente a diretto contatto fisico ma con qualunque parte del corpo.

    Una volta applicato il Marchio perdurerà per un tempo prestabilito e durante quel lasso di tempo ogni ulteriore stimolo tattile mirato alla zona marchiata attiverà la carica del marchio replicando la forza d'impatto con cui è stato impresso. Il Marchio copre una superficie pari all'ampiezza del palmo di una mano.

    Più Marchi possono essere applicati su un uno stesso corpo in punti differenti ma anche sul medesimo punto marchiato - in quest'ultimo caso la sovrapposizione di più marchi muterebbe il Marchio aumentando il valore rappresentato (Due marchi sovrapposti [02], tre marchi [03] e cosi via) - quando attivato questo Marchio cumulativo detonerebbe tutte le cariche dei Marchi applicati.

    CARATTERE
    Se qualcuno avesse incontrato Kazumi circa un anno fa avrebbe conosciuto una ragazza piuttosto ordinaria. Moderatamente gentile e altruista, non particolarmente arguta o acculturata ma sempre di piacevole compagnia. Si trattava di una ragazza semplice dai desideri semplici.

    Tutto ciò cambio quando purtroppo un tragico evento le stravolse la psiche e conseguentemente la vita - mutando drasticamente anche la sua personalità. Le ossessioni di Kazumi hanno debilitato la sua capacità d'interagire con gli altri ed è ormai impossibile per la ragazza mantenere una conversazione senza che la sua particolare condizione interferisca in qualche modo. La sua nuova prospettiva di vita l'ha portata a vedere il mondo sotto un punto di vista eccessivamente pragmatico e piuttosto cinico: Kazumi ha elaborato nella sua mente fratturata che il mondo che la circonda è inoppugnabilmente sbagliato ed in quanto tale necessita di essere riformato o distrutto.

    Questa sua convinzione è riflessa ampiamento nei suoi modi comportamentali - Kazumi si presenta in genere piuttosto schiva e scostante, ma quando si trova di fronte a qualcosa che lei reputa incorretto diventa brutalmente schietta e diretta, e in alcuni casi persino aggressiva. Questi episodi di fervore correzionale possono avere varie forme spesso di natura insignificante: dall'insistere in maniera categorica di stringere correttamente la cravatta di uno sconosciuto all'impartire un estenuante lezione grammaticale a chiunque usi un congiuntivo sbagliato di fronte a lei.

    La sua visione cinica e pragmatica ha avuto però l'effetto collaterale di rendere la ragazza più arguta e attenta ai dettagli. Chi si arrischia ad ingaggiare la ragazza in una conversazione si troverà ad avere ogni singola sua parola sistematicamente e metodicamente dissezionata e analizzata come una cavia di laboratorio.

    A causa dei suoi disordini mentali Kasumi deve anche avere a che fare con ansia, depressione e cambi d'umore. Sicuramente però l'aspetto più "distintivo" della sua psiche distorta è il suo disordine ossessivo-compulsivo. Questo disordine si presenta nella vita quotidiana di Kazumi in molteplici routine e rituali - un esempio di questi è l'immancabile abitudine di contare ogni singolo oggetto visibile in una stanza quando vi entra e l'eventuale numero finale può influire molto sull'umore della ragazza se non si tratta di un "buon" numero.

    ASPETTO FISICO
    Kazumi ha sempre avuto la fortuna di essere una ragazza piuttosto attraente. Alta 1.74, per un peso di 51 Kg, Kazumi appare come una ragazza ventenne molto avvenente, con lunghi capelli cerulei che raggiungono le ginocchia partendo perfettamente lisci per ondularsi verso le punte. I suoi occhi sono sicuramente il tratto che rimane più impresso con il loro vivido e vibrante color celeste danno l'impressione di una limpida laguna caraibica. La sua carnagione è piuttosto chiara e non è mai stata particolrmanete incline ad abbronzarsi preservando il tono niveo della sua pelle.
    Normalmente indossa un paio di occhiali senza montatura e, probabilmente per merito dei ruderi della sua passione per il design di moda e abbigliamento, anche malgrado le complicazioni della sua psiche Kazumi è sempre piuttosto attenta a vestirsi con cura e attenzione. Seppur sicuramente i suoi disordini mentali la portano a prestare un attenzione ossessiva sull'impeccabiltà e la precisione con cui indossa i suoi indumenti.
    « No one is finally dead until the ripples they cause in the world die away »
    gqjBuim

    BACKGROUND:
    Dove iniziare la storia di Kazumi Amano?

    Cronologicamente parlando il punto migliore di norma sarebbe l’8 Settembre dell’anno 2000 quando lei venne al mondo, seconda figlia di Yosuke e Ikari Amano. Quello fu il punto d’inizio dell’ordinaria storia di una ragazza come tante altre, figlia di mezzo senza troppe pretese. Nemmeno l’inusuale ambiente dell’impresa di pompe funebri gestita dalla sua famiglia sembrò intaccare il percorso di normalità intrapreso da Kazumi che crescendo sviluppò un senso di indifferenza e distacco per la solenne commemorazione per il passaggio dalla vita alla morte che era diventata una presenza ricorrente nella sua quotidiana esistenza.
    Kazumi non s’interesso mai più del dovuto alla contemplazione della condizione mortale del genere umano e delle circostanze ad essa legate. Questo perché il suo interesse era invece monopolizzato dai trend di moda e vestiario. Non si ha molto tempo per contemplare la fragilità della propria esistenza quando ci si deve preoccupare di quale sia il corrente fashion trend per la stagione autunno-inverno.

    Così Kazumi crebbe come una sana adolescente che frequenta il liceo, esce con le amiche, si prende cotte e visto la sua discreta avvenenza ne causa altrettante. La media dei voti arranca poco sopra la mediocrità ma questo non l’ha mai preoccupata perché sapeva già che voleva intraprendere la carriera di stilista e di certo non le sarebbero servite stupide equazioni matematiche nella vita vera.
    Kazumi proseguì la sua placida esistenza fino ai suoi 21 anni. La vita andava bene per lei – era una studentessa del prestigioso Bunka Fashion College, ed aveva incontrato Takeo, il suo attuale boyfriend, che studiava per diventare medico e sembrava che la loro relazione potesse diventare una cosa seria. La vita sembrava sorridere a Kazumi, ma probabilmente ad osservarla meglio la ragazza si sarebbe resa conto che non era un sorriso ma un ghigno.


    La storia di Kazumi Amano, la sua vera storia, inizia infatti qui, la famigerata notte di Halloween dell’anno 2021. Questa fu la notte in cui la spensierata vita di Kazumi Amano ebbe fine giusto in tempo per cominciarne una tutta nuova.
    Kazumi amava la notte di Halloween – per lei era un ottima occasione per sfoggiare la sua bravura nell’elaborare capi di vestiario per i costumi. Aveva passato un intero mese per mettere insieme un fantastico vestito di coppia per se e per il suo fidanzato Takeo. Entrambi si presentarono a quella che in seguito sarebbe diventata una festa nota a livello nazionale vestiti da una coppia di eleganti vampiri. La serata si stava rivelando divertente quanto previsto e Kazumi se la stava godendo ballando in pista e bevendo cocktail colorati dai nomi improbabili.

    Poi giunse la mezzanotte e il divertimento per Kazumi terminò in maniera definitiva.

    La sala si oscurò e la terra tremò – due enormi occhi gialli la fissarono dall’oscurità mentre Kazumi si sentì soffocare e a causa dei troppi drink bevuti perse facilmente l’equilibrio schiantandosi a terra e battendo con forza la testa e perdendo conoscenza.
    Ciò che seguì divenne noto attraverso i maggiori outlet dei mass-media nazionali che coprirono la storia dell’infausta festa d’Halloween che venne titolata “Terrore ad Halloween”.
    Tutti i presenti nel magazzino vennero ritrovati svenuti e una ripresi i sensi ognuno di loro raccontò di aver vissuto bizzarre storie da incubo. Nonostante l’abbondanza di ipotesi il fenomeno rimase avvolto nel mistero e si trovò risposta su chi fosse il responsabile di quanto era avvenuto.
    Nessuna delle vittime dell’accaduto riportò danni di grave entità, ad eccezione del trauma psicologico s’intende. La stessa Kazumi venne dimessa dall’ospedale dopo un controllo di routine che le diagnosticò solo una leggera concussione celebrale. Ma purtroppo mentre per la maggior parte delle vittime l’incubo era fortunatamente quello di Kazumi era appena cominciato.


    Giusto un paio di giorni dal traumatico evento giunsero i primi cambiamenti.
    La prima cosa ad emergere fu il suo disordine ossessivo-compulsivo. Dopo essersi lavata le mani Kazumi si trovò a pensare che la tovaglia con cui se era asciugata era sporca e quindi si sentì costretta a lavarsi nuovamente le mani, per poi asciugarle con una tovaglia pulita. Poi però sovvenne il pensiero che la manopola del rubinetto che aveva toccato per aprire e chiudere l’acqua era a sua volta sporca e quindi ancora una volta la sua mente la costrinse a pulire la manopola e procedere a ripetere il processo ancora una volta. E ancora una volta. E ancora una volta. E ancora una volta.
    Nell’arco di trenta minuti Kazumi finì per pulirsi le mani circa 20 volte– no, esattamente 20 volte perché lei le aveva contate, perché per qualche ragione aveva pensato che contarle fosse importante. Si rendeva conto che fosse una cosa ridicola e insensata ma non riusciva a combattere la compulsione di farlo.

    Seguì quasi immediatamente la depressione, improvvisamente l’idea di uscire in pubblico la disturbava. Si isolò dentro il suo appartamento arrivando a inchiodare con un martello tre strati di coperte su ogni singola finestra di casa per impedire il ben che minimo passaggio di luce solare. Kazumi ricorda che usò 8 chiodi per ogni strato di coperta, perché tenere il conto era importante.
    Si costringeva ad uscire per procurarsi le minime necessità alimentari ma unicamente di notte perché c’erano meno persone in giro e anche in quel caso faceva ben attenzione a limitare al minimo necessario i contatti con chi incontrava.
    Finì per rimanere chiusa in casa a dormire per tre giorni di fila, occasionalmente svegliandosi e costringendosi nuovamente a dormire finendo quasi per perdere ogni cognizione del tempo. Eccetto che non lo fece mai del tutto, perché teneva sempre il conteggio, non riusciva a smettere di contare.


    Kazumi non poteva fare a meno di essere consapevole dell’orrore della sua condizione ma allo stesso tempo una nuova prospettiva le permise di vedere un aspetto di bellezza dell’universo che non aveva mai visto prima. Le capitava di osservare l’acqua scivolare dentro lo scarico e rimanerne completamente e istantaneamente affascinata. Attraverso i suoi occhi poteva vedere sulla superficie trasparente del liquido linee tangenti che ruotavano stringendosi ed infittendosi creando un nuovo pattern fluido e ordinato che prima non esisteva.
    E poi cominciò a vedere questo pattern su tutto ciò che vedeva: su ciò che appariva sullo schermo del televisore, sull’orologio appeso sul muro o sulla superficie del tè che girava dentro la sua tazza. La forma del pattern era assoluta e onnipresente in tutto il mondo che la circondava.

    Quando finalmente trovò la risoluzione mentale di uscire di casa in pieno giorno rivide finalmente il sole e realizzò di non aver visto il sole per più di un mese. Il suo cervello ricevette un torrente di nuovi stimoli che non aveva mai percepito prima – le nuvole, la luce, l’acqua e la luce che rimbalzava sulla superficie dell’acqua. Gocce di pioggia che s’infrangevano sulla superficie di una pozzanghera e Kazumi rimase in trance ad osservare ogni goccia di pioggia sovrapporsi l’una sull’altra creando ripetutamente queste nuove onde, questi cerchi concentrici che increspavano la superficie.

    Nella sua mente Kazumi divenne consapevole che tutto ciò che stava osservando era matematica e tutto che tutto era legato al Pi Greco – π.



    La sventurata ragazza si ritrovò a gestire due intensi sentimenti in conflitto – sentendosi afflitta dalla depressione e allo stesso tempo euforica per la scoperta di questa specifica nuova prospettiva che si era aperta nella sua mente. Inevitabilmente la ragazza ipotizzò la propria instabilità mentale. Come poteva avere la certezza che quello che vedeva era reale?
    Era passato ormai più un mese dalla fatidica notte. O per l’esattezza 34 giorni 12 ore e 24 minuti secondo il conteggio di Kazumi. I’impulso di contare le veniva sempre più naturale e non provava neanche più a cercare di fare resistenza. Realizzò di essere divenuta capace di comprendere per mero intuito elaborate equazioni matematiche ed elaborati calcoli algebrici. Era persino in grado di calcolare a mente con esattezza in quale specifico giorno della settimana risultava una specifica data futura o passata.
    Durante il suo periodo di isolamento auto-imposto le sue relazioni sociali si erano sbriciolate - le sue amicizie sembravano essere sfumate via e persino il suo adorato fidanzato Takeo aveva smesso di venirla a visitare dopo che lei lo aveva ripetutamente rifiutato e tenuto a distanza. Sapeva che la cosa avrebbe dovuto renderla triste e abbattuta, ma nella sua nuova vita di equazioni e ossessioni Kazumi non riuscì a trovare nel suo cuore alcuna emozione. Decise quindi di cercare l’aiuto professionale consultandosi un medico specializzato in disordini mentali. Dopo un intera settimana di test, sedute ed esami questo le diagnosticò la peculiare “sindrome del savant”. Il medico che ipotizzò che la patologia era stata causata dal danno psico-fisico che aveva subito la fatidica notte di Halloween. Nel tentativo di reagire al danno che aveva subito il suo cervello si era riprogrammato destando il suo potenziale matematico dormiente.

    Per Kazumi fu un sollievo e uno sconforto allo stesso tempo: da una parte era sollevata che la sua condizione non fosse più un male ignoto senza nome e che non fosse un sintomo di pazzia. D’altro canto però la ragazza comprese che non aveva modo per sfuggire a questa condizione – era condannata a vivere in quel modo per il resto della sua vita.
    La nuova condizione cambiò radicalmente la sua visione del mondo – in questo universo di perfetto ordine matematico Kazumi identificò un incongruenza: l’umanità. Il genere umano era afflitto da intollerabili fattori privi di ordine, logica e razionalità – era come un equazione che dava costantemente il risultato sbagliato. Era evidente che ad un certo punto durante il corso dello sviluppo dell’umanità qualcuno doveva aver sbagliato a riportare uno zero.

    Lo sconforto di questa nuova prospettiva divenne un ossessione per Kazumi – l’idea di essere parte di qualcosa di cosi radicalmente sbagliato era per lei ormai intollerabile e la portò al baratro della disperazione. Inizialmente la ragazza contemplò l’opzione del suicido per sfuggire alla sua condizione… ma i suoi tentativi vennero sventati dalle sue ossessioni compulsive: come poteva riuscire a togliersi la vita se ogni volta che provava a farlo il suo cervello la forzava a pulire ripetutamente ossessivamente la lama di rasoio o a contare gli anelli della corda con cui doveva fare il cappio, fino a prosciugare la sua già debole risoluzione? No, Kazumi decise che il togliersi la vita non sarebbe stata la soluzione giusta alla bizzarra equazione di cui adesso faceva parte. La morte simbolica della sua vita precedente era stata già più che sufficiente.

    Ma una volta deciso di scartare la possibilità di uscire di scena dell’esistenza dalla porta posteriore che opzioni le rimanevano? Per come la vedeva lei le uniche due scelte che le rimanevano erano due: correggere il mondo o correggere se stessa.

    Decise di optare per la più semplice delle due – ovvero correggere il resto del mondo.

    Decise che se il destino le aveva riservato un dono tanto crudele forse c’era una ragione logica. Per puro caso le ritornarono in mente le parole di conforto che sua madre aveva rivolto al parente di un deceduto che si era rivolto alla loro impresa funebre ‘Nessuno è mai realmente morto finché le increspature che ha generato nel mondo non muoiono con esso”.

    Kazumi decise quindi di scoprire che tipo di increspature poteva generare in questo mondo sbagliato se magari era possibile che potessero migliorarlo.
    Fu con questa risoluzione che Kazumi Amano involontariamente intraprese il cammino che l’avrebbe portata a caccia di Farfalle[TO BE CONTINUED?]

    Tsumugi Shirogane
    Danganronpa


    SPOILER (click to view)
    QUOTE
    Ok, there we go. Ho deciso di cimentarmi anche io in questo contest e lanciare il mio cappello nel ring (?) ...o forse sarebbe più corretto dire "la mia farfalla nel retino" (??). Ho deciso di lasciare la connessione fra Kazumi e le Farfalle un pò sul vago e lasciare elaborare eventualmente i dettagli della sua presenza fra i ranghi farfallosi allo Staff. Ho provato a dare al personaggio uno spin inusuale facendo leva su un aspetto di "unicità" che non fosse il suo Quirk.


    Edited by Leonarch - 28/8/2020, 20:02
     
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    NOME: Megami Kōhi (女神后妃), Dea Regina, un nome piuttosto presuntuoso ed altisonante che la donna ha preso in prestito dal nome della protagonista del suo libro d'infanzia preferito. Il suo vero nome non è noto e forse nemmeno lei ne ha memoria, ormai troppo è il tempo che ha passato sotto questa falsa identità.

    FARFALLA: Danaus gilippus chiamata anche Regina delle Farfalle. Questa ricorda molto da vicino la farfalla Monarca (Danaus plexippus) ma essa è più piccola e il colore di fondo delle ali tende al marrone scuro piuttosto che al rosso. Le ali anteriori sono più grandi e hanno un profilo triangolare rispetto a quelle posteriori. Queste ultime possiedono vene di colore nero con i bordi bianchi che compaiono su tutta la loro lunghezza.
    Tratto caratteristico di queste farfalle sono i punti luminosi bianchi presenti sia sul corpo che sulle ali e differiscono dalla Monarca per intensità di colore, forma e disposizione. Infine la Regina è protetta da secrezioni acri che la rendono sgradevole ai predatori: queste secrezioni sono probabilmente dovute alle piante di cui si nutrono i bruchi che sono per lo più velenose per molte specie di animali.
    Questa farfalla ha molte cose in comune con la nostra Megami ed è proprio per questo che la ragazza trova questa piccola creatura così tanto simile a lei. Per la bellezza del suo colore – gli occhi della ragazza hanno quasi la sua stessa tonalità – per il nome che entrambe portano Kōhi, Regina ed infine per il fatto che per molti predatori (e nel caso di Megami anche uomini e donne d’affari, persone comuni, eroi) può sembrare indifesa e risultare poi essere un boccone sgradevole e amaro da buttare giù o assaggiare.

    GENERE & ETÀ: Donna, 32 anni.

    LUOGO & DATA DI NASCITA: Russia, 1990

    RESIDENZA: Non pervenuta, vive nel suo castello.

    STATUS SOCIALE: Ricca.

    OCCUPAZIONE: Collezionista di antichità, conosciuta nel settore per essere un'estimatrice di opere d'arte e antiquariato. Proprietaria del rinomato negozio Babylon no ōgon ( バビロンの黄金) - Gold of Babylon, nella prefettura di Shibuya, in cui si possono trovare meraviglie di ogni genere, di ogni epoca e di ogni luogo. I suoi interni rispecchiano in tutto e per tutto l'aspettativa derivata dal nome del negozio.

    ORIENTAMENTO: Dominatrix - Bisessuale.
    Essendo una persona che si lascia guidare dai propri impulsi di dominio, conquista e di "tutto ciò che voglio sarà mio" Megami non fa troppa distinzione sul sesso, sull'etnia o su altre cose simili per ottenere ciò che vuole: che sia esso amore, o una sola notte speciale, o una non troppo duratura relazione.

    PARTICOLARITÀ: • Ha un bisogno compulsivo di accumulare beni, non solo materiali, di ogni genere e grandezza, indipendentemente dal loro valore monetario (disposofobia) ed aggiungerli alla sua collezione personale.
    • Non esiste che possa essere rintracciabile alle cinque del pomeriggio. Nessuno può distoglierla - se non è proprio un'emergenza - dal suo appuntamento abituale nella sua personale sala da té dove si gode attimi di pace, gustandosi la calda bevanda in compagnia delle sue amate farfalle. Proprio quelle che ha scelto per rappresentare la sua regale persona e che fa prosperare in questo piccolo angolo di paradiso nel suo castello.
    • Circolano numerose voci sulla sua persona ma nessuno sa se esse siano vere o no. Megami dal canto suo non ha mai dato peso a questo genere di cose, ma si diverte ad ascoltare le dicerie senza che una sola informazione (veritiera o non) trapeli dalle sue labbra. Questo fa di lei una persona molto misteriosa e temuta in egual modo.

    THEME SONG: I'm so sorry • ImagineDragons
    .

    QUIRK: Boukyaku no Shiro (忘却の城) ~ Castle Oblivion — Se il palazzo mentale dentro ognuno di noi potesse prendere forma, un luogo sicuro in cui poter fuggire e rifugiarsi quando tutto va storto, questo sarebbe il quirk di Megami. È una manifestazione fisica del subconscio della donna e la sua capienza sembra incrementare in proporzione al suo ego, una sorta di dimensione parallela a cui solo lei può dare accesso. Partendo come la manifestazione di una semplice stanza (la sua cameretta d'infanzia per esser precisi) adesso il suo mondo interiore si presenta come un vero e proprio castello, diviso ed ordinato in un numero virtualmente infinito di stanze che le permette di custodire al suo interno qualunque oggetto (o persona) da lei introdotto all’interno.
    L'ingresso al suo "castello mentale" si manifesta nel mondo materiale sotto forma di porta sontuosa o cancello regale -in base alla grandezza di quel che vuol far uscire od entrare- ed una volta varcata la soglia si viene trasportati dentro (o fuori) il subconscio di Megami, sparendo dal mondo reale. Il castello contiene all'interno la collezione personale della autoproclamata dea, oggetti di ogni tipo e funzione che ha accumulato per tutta la sua vita; non sembra esserci un limite agli spazi e ai tipi di oggetti che questa sua realtà contenga: da semplici luoghi di ristoro come giardini interni e sala da tè, ad immensi archivi dati sia in forma digitale che sotto forma di biblioteche, fino ad arrivare ad un vera e propria sala del trono con tanto di vassalli e servitù. Megami custodisce tesori ed animali rari accumulati negli anni, ma anche armi ed informazioni da far impallidire interi stati; non c'è limite alle stramberie raccolte in questo luogo e ancora altre ne faranno il loro ingresso (ma a detta sua non sta facendo altro che riappropriarsi di ciò che è suo di diritto).
    La dimensione-deposito di Megami non è un luogo fisso nello spazio: la segue ovunque ella vada, stabilizzandosi solo quando è lei stessa ad entrarci. L'ingresso appare sempre nelle sue vicinanze una volta evocato per poi sparire a suo comando o dopo il suo ingresso all'interno. Se Megami è dentro al Castle Oblivion, esso non si sposta nello spazio e dunque i suoi cancelli riappariranno nello stesso punto in cui son stati materializzati inizialmente. Questa porta è l’unica e sola via di uscita o di entrata al castello.
    Una volta introdotti all'interno di questa dimensione, si è costretti a seguire le regole di questo mondo, dove lei è la sovrana indiscussa:
    - è possibile introdursi all'interno del castello solo tramite previa autorizzazione di Megami stessa e, una volta all'interno, persone e cose vengono custodite anche dopo la disattivazione del quirk;
    - finché i cancelli del castello sono aperti ed è nota la loro ubicazione l'uscita è consentita in qualunque momento, in caso contrario solo la padrona di casa potrà permettere l'uscita;
    - essendo una rappresentazione fisica della psiche di Megami, la configurazione delle stanze e la loro ubicazione nel castello potrebbe risultare mutevoli, trasformandosi in un vero e proprio labirinto per qualunque estraneo;
    - tutto ciò che è stato introdotto all'interno della dimensione-deposito, può essere espulso anche con la forza all'esterno del castello in base al volere della regina di questo mondo.
    Si dice che spesso ami prendere il té in una sala dedicata dove solo in questa particolare stanza tiene un grande gruppo di farfalle, le regine delle farfalle, e pare che ci tenga particolarmente a tenerle in salute e a farle prosperare nel suo angolo di paradiso.
    MID
    CARATTERE
    Megami è una donna che si discosta notevolmente dalla definizione comune di "persona per bene". Pone se stessa al primo posto e davanti ad ogni altra persona o cosa, mossa principalmente da un perenne desiderio di conquista, un bisogno compulsivo di accumulare beni materiali di ogni genere che abbiano un valore non solo monetario (isposofobia). È una donna volubile che ama prendersi il tempo che le serve per divertirsi, trastullandosi con i tesori che custodisce nella sua collezione ed esplorando e provando ogni piacere che il mondo abbia da offrire. Con la convinzione di trattare il bene e il male allo stesso modo, non ha bisogno di altre ideologie e modi di vita. Ma non è definibile propriamente un villain, ma solo un modello di riferimento da non perseguire.
    Possiede un carattere estremamente eccentrico ed instabile. In base a chi si trova davanti e all'opinione che ha di quella persona, può dimostrarsi ben educata e amabile, oltre che una persona sana, razionale ed esperienziale; in maniera opposta Megami può mutare nella sua controparte estremamente altezzosa, odiosa, astuta e maleducata (e a volte irascibile, irrazionale e violenta).
    Ma indipendentemente dalle sue opinioni e dai suoi stati d'animo, la principale natura di Megami è estremamente manipolatrice, egocentrica ed egoista, sostenendo che tutto nel mondo è in suo possesso e che lei è la sola e unica regina. Non è in grado di riconoscere l'autorità di nessuno, nemmeno degli dei se ne incontrasse uno. È incredibilmente orgogliosa, soprattutto della sua collezione di tesori. In battaglia, è incline a sottovalutare i suoi avversari e vede i combattimenti come un gioco di divertimento. Il suo enorme ego gli impedisce di riconoscere il suo avversario come una vera minaccia e non prende affatto sul serio i combattimenti. Per questo motivo, preferisce ritrovarsi gravemente in difficoltà e mettere in pericolo se stessa, sparando senza alcuna restrizione l'infinito arsenale che cela nel Castle Oblivion.
    ASPETTO FISICO
    Megami si presenta come una donna nel fiore dei suoi anni, con un corpo mozzafiato, snello e dalle curve sinuose. Ha un enorme chioma di capelli lunghi e mossi, biondo fieno che le scendono fin sotto le spalle e che porta perennemente legati a coda di cavallo. Sulla fronte porta ciuffi ribelli tagliati quasi a frangia mentre ad incorniciare i lati del suo volto ne porta due decisamente più lunghi che le ricadono dolcemente sul seno abbondante.
    Sguardo penetrante, di un colore rossastro tendente al marrone, con un neo nero posizionato sotto l'occhio sinistro il tutto incorniciato in un viso dalla pelle liscia e luminosa quasi angelico se non fosse per la sua perenne aria di sfida e di superiorità.
    Difficilmente riesce a sorridere, e se lo fa quello che ne risulta pare sempre sembrare un ghigno, una beffa all’inferiorità altrui più che un vero e puro sorriso che rende bella ogni donna.
    Megami è una donna bella, attraente e allo stesso modo fatale: questo è ciò che vuole lei.
    Incutere un timore reverenziale che possa nutrire la persona ed elevarla fino a divinità.
    I suoi vestiti sempre alla moda, fatti su misura per mettere in risalto le sue forme prosperose e le gambe longilinee.
    Tiene quasi sempre coperte le spalle per apparire più grande e impostata, per cui preferisce portare sopra queste delle giacche o pellicce adatte ad ogni occasione e per ogni stagione.
    « I do what I want. I take what I want. Gods make rules. They don’t follow them. »
    D1

    BACKGROUND: Megami è una donna misteriosa dal passato arcano, sono poche le informazioni note sul suo conto e ancor meno quelle da lei confermate; non sembra esser incline a voler parlare di se e dei suoi trascorsi, quindi considerate ciò che è scritto qui di seguito come possibilmente distorto e non veritiero.
    La storia che stiamo andando a raccontare inizia in una terra lontana, fredda e aspra in un luogo poco conosciuto della grande Madre Russia. Una storia che narra di una piccola ragazzina dai capelli lucenti e dal colore simile alle castagne che abitava in una piccola villa di periferia da sola con il padre. Era priva della madre, c'è chi dice che la donna li avesse abbandonati e chi invece che fosse morta dandola alla luce, ma quel che è certo era che la figura paterna era l’unica che si occupasse di lei. L’unico che partecipava alla sua piccola vita in modo quasi ossessivo. L'uomo, rimasto solo con la figlia, aveva reso quest'ultima il centro del suo mondo, viziandola e adulandola come se fosse una divinità. Spendeva la maggior parte dei suoi beni per la figlia, mettendo in secondo piano tutto il resto, anche sé stesso; la villa stessa in cui vivevano col passare del tempo divenne trascurata e fatiscente, scambiabile forse per un ritrovo per senza tetto, fatta eccezione per la camera della piccola. La stanza era estremamente curata ed ordinata, adornata come quella di una principessa e dove la bambina passava la maggior parte del suo tempo a giocare e ad ascoltare le storie che le leggeva il padre.
    Un libro in particolare era di suo gradimento: era un testo antico senza nome ed autore, un libro che narrava della "leggendaria Megami Kōhi", la Dea Regina, la prima tra gli eroi e con un titolo degno del più grande tra i sovrani. Era l'eroina più antica che l'umanità ricordi, l'origine di tutti i miti e il modello su cui tutti gli eroi sono basati, la cui storia ha ispirato le mitologie di tutti i paesi del mondo. Narrava delle sue grandi gesta e di come tutti gli eroi dei vari miti in realtà derivino dalla sua leggenda; era colei che tutto ha conquistato e che tutto possedeva su questa terra e tutto ciò che consideriamo nostro in realtà non è altro che una sua concessione di parte del suo dominio. Una lettura che pochi considererebbero adatta ad una bambina, ma la piccola adorava quella storia come se ne fosse ossessionata, prendendola come esempio e punto di riferimento ed il padre (complice) le deva corda nei suoi infantili deliri di onnipotenza.
    Ma i suoi giorni felici non sarebbero durati per sempre. Per sostenere i crescenti vizi e i capricci che assecondava alla figlia, il padre aveva accumulato ingenti debiti in ogni dove e, con le persone sbagliate, peccò nel ritardare i pagamenti. Era un pomeriggio di mezza estate quando degli individui poco raccomandabili vennero a bussare alla villa; la piccola, dalla fessura della porta della sua camera semi chiusa, assistette al brutale pestaggio del padre mentre altri li derubavano di tutti i lori beni. Non sapendo cosa fare, atterrita dalla situazione la bambina fece ciò che il suo istinto le disse di fare: si chiuse nella sua stanza cercando di non far rumore, ripetendosi quel che diceva sempre il papà "Non preoccuparti, tutto andrà bene. Tu sei una dea e tutto è tuo di diritto. Nessuno può fare del male ad una dea." e, miracolosamente, andò così; i suoni fuori la sua camera sparirono e le urla del padre cessarono, nessuno entrò mai in quella cameretta e nessuno mai le fece del male.
    Passarono ore quando prese il coraggio di uscire da quella stanza, ma uscita fuori non ritrovò più la sua villa. Pioveva, una puzza di bruciato le pungeva il naso; attorno a lei c'erano solo cenere e detriti mentre la pioggia spegneva gli ultimi tizzoni. Quando si girò anche la sua cameretta era sparita ed uno strano vuoto la sostituiva, come se non fosse mai esistita (quella stanza in cui si rinchiuse per sfuggire allo sciacallaggio e alla brutalità degli aguzzini di suo padre fu la prima manifestazione del quirk della bambina). La piccola pianse alla ricerca del padre ma trovò solo la carcassa bruciata di qualche strano animale. Nessuno sa dire cosa accadde a quella bambina dai capelli dal color castagna, né dove fosse andata, né cosa avesse fatto per sopravvivere.
    Una cosa è certa, ad un certo punto una persona si ripresentò nella società col nome di Megami Kōhi, una donna ricca e facoltosa guidata dal solo unico motto che tutto ciò che desidera prima o poi sarà suo perché suo è di diritto.
    Se quel che riguarda il passato di Megami è chiaro come una foschia, quel che c'è nel mezzo tra esso e il presente è considerabile mera diceria. Sono tante le storie che girano su di lei: c'è che dice che si sia arricchita tramite il furto e lavorando per la malavita, altri che la reputano una spia e un'assassina, altri ancora che parlano di lei come un'imbrogliona ed una prostituta ed altri pensano che sia qualche abbiente uomo ad averla arricchita e chi ancora possa nascondere informazioni che farebbero impallidire potenti e politici di quasi tutto il mondo.
    Nessuno ha mai confermato o smentito tali maldicenze e, come il gatto di Schrödinger, finché la scatola non verrà scoperchiata saran tutte menzogne e verità.
    Ma non è solo il suo passato l'unico enigma ad avvolgere la nostro signora, le sue stesse intenzioni sono motivo di dubbio e incertezza. Per quanto dubbia sia l'origine delle sua prosperità finanziaria, è certo che alla sue spalle Megami ha creato nel tempo una rete di informazioni molto complessa ed estesa che le permette di ottenere tutti gli obbiettivi a cui anela. È tramite essa che è riuscita ad ottenere informazioni e ad interessarsi al gruppo definito come "Le Farfalle"; non è ben chiaro quale siano i motivi che l'hanno spinta ad avvicinarsi ad un gruppo terroristico e renderla persino disposta ad offrire le sue risorse, ma quel che è certo è che vuol qualcosa da loro. Forse è spinta da semplice cupidigia e vuole far suo il siero negaquirk per aggiungerlo alla sua collezione oppure c'è qualcosa che Le Farfalle possono fare od offrirle che nessun altro può. Poiché nel profondo questa dea che desidera tutto, non ha mai dimenticato quel giorno in cui il mondo la privò di ogni cosa e, adesso, dentro di se potrebbe celare un desiderio rimasto mai realizzato: "Così come voi mi avete tolto tutto ciò che avevo di più caro nella mia vita, adesso sarò io a togliervi tutto ciò che avete".
    Balalaika
    BLACK LAGOON


    Eccoci qua con la nostra amata Megami! Sì, nostra perchè io e ReЙ abbiamo collaborato per la realizzazione di questa scheda e di questo splendido pg. Abbiamo voluto provare a creare qualcosa decisamente un po' fuori dai nostri schemi e ci siamo divertiti parecchio!
    E' stata anche piuttosto complicata soprattutto per la parte riguardante il Quirk e il suo background ma alla fine eccola qui, per voi, in tutto il suo regale splendore *musica da entrata in scena* E ADESSO INCHINATEVI TUTTI su su.
    Detto questo abbiamo voluto lasciare parecchie cose in sospeso per permettere allo staff di riaggiustarle nel caso e speriamo possa piacere tanto quanto è piaciuta a noi.
     
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7 replies since 5/8/2020, 23:00   729 views
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