🦋 Good Cop, Bad Cop

ACT II - Brave New World

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    Tokyo, 2 Novembre 2022. Da giorni la città era immersa in una nebbia nera come accaduto quattro anni prima all'Isola di Okinawa, ma questa volta le forze dell'ordine erano consce del pericolo insito in quella perturbazione. L'attacco terroristico era stato annunciato e sottostimarlo era decisamente improbabile: la prefettura che aveva subito l'attacco anni prima, composta da più di cento isole, eguagliava in grandezza l'intera città di Tokyo e sarebbe stato quindi ingenuo pensare che non sarebbero riusciti a ricoprire la capitale col gas contenente gli estratti della Papilio quirkensis. Per questo le forze dell'ordine si erano portate avanti e già dalla fine dell'estate avevano iniziato a diffondere nelle scuole - sia per eroi che per le altre forze dell'ordine - dei moduli per accettare o meno il dispiegamento durante l'atteso attacco in caso di necessità. Mentre i Pro-Heroes come Darius Wild erano ovviamente obbligati alla partecipazione alle operazioni dal semplice fatto che si trattava del loro lavoro, giovani ancora nel pieno della loro formazione - per quanto impiegati comunque per ruoli semplici e a basso rischio - non potevano certo essere forzati a rischiare la loro vita. Anche il semplice stare in strada durante l'attacco sarebbe infatti stato un rischio di per sé, indipendentemente dalla mansione, e anche numerosi eroi di professione, sebbene appunto tenuti alla partecipazione dalla professione che si erano scelti, avevano deciso di disertare e subire eventualmente le punizioni future previste dall'Ordine degli Eroi. Ammesso che tale Ordine esistesse ancora alla fine di tutto, ovviamente.
    Il ricordo di Okinawa e la perdita di tanti eroi famosi era ancora vivo nel cuore della popolazione e soprattutto di chi svolgeva quel lavoro. In molti però si erano offerti per prendere parte alle operazioni nonostante l'alto rischio dimostrando un coraggio encomiabile. Alcuni giovani aiutavano a portare cibo e medicine alla popolazione e agli ospedali, altri facevano la ronda cercando eventuali persone intaccate dal farmaco per strada. Fortunatamente i terroristi non sembravano intenzionati ad attaccare la popolazione o gli eroi e girare per strada, ad eccezione del farmaco quindi girare per le vie di Tokyo era relativamente sicuro anche se, ovviamente, la popolazione era invitata e tenuta a restare a casa per agevolare le operazioni.
    In molti, ovviamente, trasgredivano questa regola: chi per semplice ribellione, chi perché pensava ad un complotto del governo volto a chissà cosa, chi per abusare del momento per derubare negozi o semplicemente sentirsi cool. Molti di questi finivano vittima del farmaco e i loro corpi si accasciavano a terra su un tappeto di farfalle blu. L'intera città era infatti ricoperta di lepidotteri e attraversata dalla nebbia nera che difficilmente permetteva di vedere anche solo il prossimo isolato per strada. Questi corpi, quando venivano notati prima di essere coperti dagli insetti, erano identificati dai droni della polizia o quelli privati delle emittenti giornalistiche o, a volte, da segnalazioni dei cittadini. Uno dei compiti degli aspiranti eroi che non potevano legalmente utilizzare l'unicità era quello di trovare le vittime e portarle in tutta sicurezza all'ospedale più vicino. La preservazione della salute dei cittadini era infatti una delle cose più importanti in una situazione simile, assieme al successivo e necessario accertarsi della motivazione per cui queste persone si trovavano nell'occhio del ciclone e se al loro eventuale risveglio, sperato, dovessero subire una punizione o meno per il loro comportamento scellerato.
    Capitava, a volte, che a ritirare quei corpi inermi per le strade non fossero gli eroi o i poliziotti ma dei misteriosi individui coperti da delle cappe di colore nero. Nei pressi di Bunkyo erano avvenuti numerosi avvistamenti di avvenimenti simili che erano stati giustamente segnalati alle forze dell'ordine. Seguendo l'ordine e l'orario delle segnalazioni la ricostruzione aveva rivelato come epicentro di queste sparizioni il Tokyo Dome, lo Stadio dove tra le altre cose si svolgevano gli esami per la Licenza Provvisoria per i giovani eroi o Lavorativa per chi la necessitava.
    L'Endeavor Team aveva deciso di inviare Darius Wild per verificare la liceità delle segnalazioni, anche grazie alla sua unicità particolare. Non era per nulla confermato che questi potesse reagire e resistere al farmaco grazie al suo quirk e sarebbe stato meglio non arrivare neppure al punto di scoprirlo, ma su carta era un esploratore migliore di tanti altri eroi grazie alla sua dote innata.
    Gli era stato affiancato un giovanissimo aspirante eroe neppure in possesso della Licenza Provvisoria di nome Takeru. La sua esperienza era fondamentalmente nulla ma la sua unicità poteva essere utile per mandare messaggi in assenza di altre comunicazioni. Nelle zone maggiormente coperte dalle farfalle, infatti, le comunicazioni via radio erano altamente disturbate e fondamentalmente impraticabili. Il rapporto causa-effetto era probabilmente nullo considerato che la peculiarità delle Papilio quirkensis era proprio quella di non possedere unicità. Doveva quindi trattarsi di un qualche tipo di unicità di disturbo o, più probabilmente, un qualche apparecchio elettronico volto proprio a disturbare le comunicazioni delle forze dell'ordine e rovinare la loro organizzazione per aumentare la criticità dell'attacco.
    Takeru era quindi il collegamento tra Darius e il mondo esterno. Gli era stato garantito il permesso temporaneo di utilizzare l'unicità con le seguenti specifiche: avrebbe dovuto mandare un diverso "comunicato" alla più vicina stazione di polizia ad ogni nuova scoperta: una farfalla di colore giallo una volta entrati ufficialmente al Tokyo Dome, una verde in caso di ritrovamento dei civili in coma, una dalle ali rosse in caso di scontro, tutte ovviamente generate con la sua unicità. Per il resto doveva seguire gli ordini di Darius. Il Pro-Hero aveva già gestito una situazione spinosa (pur non di quel livello) e sapeva quindi che in caso di necessità avrebbe potuto dare allo studente la possibilità di utilizzare la sua unicità, prendendosi però la responsabilità.
    L'area del Tokyo Dome era gremita di farfalle, ogni passo era accompagnato dal crepitio della vita di un insetto che veniva recisa. Il colosso di metallo era ormai interamente tinto di blu e le porte meccaniche di ingresso sembravano inceppate, continuavano ad aprirsi e chiudersi con un fastidioso e ritmico rumore. Il gas nero la attraversava creando un'atmosfera lugubre, ma era difficile capire se vi si infiltrasse o se invece provenisse proprio da lì. Solo l'esplorazione lo avrebbe chiarito, nella speranza di trovare anche i fantomatici civili rapiti.
    « WILL NATURE MAKE A MAN OF ME YET? »


    CITAZIONE
    Ciao ragazzi e benvenuti all'Evento Brave New World.
    Essendo un'attività ufficiale e molto importante vi invito a stilare una lista completa dell'equipaggiamento e delle tecniche in dotazione nel vostro primo post. Successivamente potete non riportarli interamente fino all'utilizzo ma per tutta la durata dell'attività ci rifaremo solo ed esclusivamente a quanto contenuto nel post iniziale.
    Vi ricordo che il tempo di postaggio è ridotto a tre giorni (72 ore). Avete uno slot ritardo [1] valido per un ritardo di un giorno. Dopo averlo utilizzato questo si ricarica e torna disponibile dopo due turni. Se non avvisate e postate con un ritardo sostanziale (insomma, nessuno vi punisce se postate in 75 ore) lo slot ritardo verrà automaticamente consumato, se disponibile. In ogni caso, slot ritardo o meno, vi prego di informare il master per ogni ritardo in Annunci Staff o in via privata. Eventuali provvedimenti verranno valutati caso per caso.
    E' assolutamente proibita qualsiasi modifica ai post (ad eccezione di quelle svolte nei quindici minuti successivi al postaggio, che non vengono segnalate) senza il permesso del master, quindi se avete dimenticato o sbagliato qualcosa prima di editare chiedete.
    Per qualsiasi tipo di domanda invece vi ricordo di utilizzare il Topic delle Domande dell'Evento e di non porle mai in via privata dove non riceverete risposta.
    Essendo Darius un Pro-Hero e dovendo Takeru svolgere il ruolo di supporto, l'ordine di postaggio sarà il seguente. Avete libertà di organizzazione per gestire in privato le dinamiche di coppia concludendo il post con l'arrivo al Dome purché non contraddiciate nulla di quanto scritto nel post.
    Ordine: Master, Darius, Takeru.
    Buona scrittura e buona fortuna. :**:
     
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    Darius Wild
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    Quando anche il numero uno degli eroi si mostrava preoccupato per la situazione che si era venuta a creare, significava che ormai la immaginaria linea rossa che indica la soglia di pericolo, è stata superata di un bel pò. Quella serie di eventi che ha visto come protagoniste, degli animali apparentemente innocui nell'immaginario collettivo, come le farfalle, assumere l'aspetto di un terrificante incubo che potrebbe trasformarsi in una realtà ancora più crudele e spaventosa. Per un crudele scherzo del destino, quella nebbia nera che aveva avvolto la città era simile se non uguale a quella in cui molti dei professori ed eroi che aveva conosciuto, persero la vita e questo non fece altro che richiamare alla sua memoria una grande quantità di ricordi riguardanti amici persi per colpa di uno scienziato pazzo, ed ora si stava ripetendo qualcosa di molto simile ma su una scala molto più grande. Fortuna voleva che avesse chiesto alla madre tempo addietro di spostarsi fuori città, visto che quel ragazzo, figlio dell'amico del padre, era riuscito a trovarli con così tanta facilità e suo padre stesso era a carico dello stato e forse in uno dei luoghi più sicuri in quel momento. La preoccupazione più grande era ovviamente rivolta alla mutant lemure, con la quale aveva intrecciato un rapporto molto più importante di una semplice amicizia. Amachi si era dimostrata essere una delle poche persone che non lo trattava come un "genio" o un privilegiato o un talento, ma come un ragazzo normale e questo era uno degli aspetti che lo aveva colpito di più. L'aveva sentita quando la situazione era precipitata, venendo a conoscenza del fatto che avrebbe partecipato anche lei alle varie operazioni messe in atto dalle agenzie e dalla polizia per la salvaguardia della popolazione, facendole tutte le raccomandazioni di rito oltre alla richiesta più che categorica di ritornare da lui e al suo appartamento, quando la situazione si sarebbe calmata.
    Ricevuto il rapporto da parte dell'Endeavor's Team riguardante la presenza di incappucciati in nero che raccoglievano i corpi di coloro che si erano avventati fuori dalle loro abitazioni nonostante gli avvertimenti e subito i suoi ricordi andarono al Corteo e a quella fiumana di persone che protestava a volto coperto. Cercava di capire se la situazione fosse la stessa, se si poteva trattare di una coincidenza o meno, il tutto mentre veniva accompagnato in un punto vicino al Tokyo Dome, ma non troppo per evitare di attirare troppe attenzioni probabilmente. Gli occhi violacei, visibili sotto le lenti della maschera antigas che era stata affidata solo per quel tipo particolare di missione, si rivolsero in direzione del ragazzo che era li con lui e con il quale si sarebbe dovuto addentrare in quella enorme "gabbia" fatta di farfalle e cercò di andare ad attirare la sua attenzione muovendo la mano davanti al suo volto ...Come va? Una domanda stupida, forse superflua in una situazione come quella, ma al tempo stesso essenziale anche per lui, per provare a capire lo stato emotivo di chi aveva di fianco. In attesa di una risposta da parte dell'altro andò a guardarsi attorno cercando con lo sguardo non solo la presenza di eventuali civili in necessità di assistenza, o di eventuali figure in nero che si aggirassero nei dintorni della struttura. Takeru mi puoi ripetere i codici dei colori da usare a seconda delle situazioni in cui ci andremo ad imbattere, cortesemente Si rivolse nuovamente al ragazzo che lo doveva accompagnare in quell'esplorazione, per fargli tenere magari la mente occupata con qualcosa di utile invece che magari cattive vibrazioni. Era strano essere in missione con un altro ragazzo della scuola, era passato così tanto tempo dall'ultima volta e la conclusione di quell'episodio non fu di certo dei migliori, ma non poteva farsi ancorare dalla negatività a sua volta, era responsabile di quel ragazzo e lo avrebbe fatto ritornare a casa a qualsiasi costo.
    Anche il solo camminare li era un vero e proprio atto di forza di volontà, quelle farfalle che facevano da tappeto a tutto il circondario non erano che strumenti, innocenti strumenti di quanto stesse accadendo in quel momento. Ad un certo punto, prima di giungere all'ingresso dello stadio, si chinò a raccoglierne una con la mano destra, le dita coperte dal guanto metallico si chiusero delicatamente attorno all'esile animale, dalla bellezza non indifferente, sollevandolo per poterlo osservare meglio. Avrebbe fatto magari effetto sul ragazzo li di fianco dire qualche frase filosofica sul senso della vita e di quello che si sarebbero dovuti aspettare una volta dentro lo stadio, dopotutto si trattava pur sempre di un attacco terroristico, ma l'unica cosa che fece dopo aver osservato la farfalla, fu quella di lasciarla volare via dalla mano, nella direzione opposta quella che stavano percorrendo, con un sospiro appesantito ancora di più dal respiratore della maschera antigas.
    Se mai dovessimo trovarci in uno scontro, non ho molta dimestichezza con gli scontri sulla lunga distanza, quindi cerca di starmi non troppo lontano. Se le cose si mettono male...E intendo davvero male, ti copro la ritirata e tu corri ad avvertire gli altri, io resisterò fino all'arrivo dei rinforzi Avrebbe abbozzato un sorriso verso l'altro, celato dalla strumentazione, ma quelle parole per quanto potessero sembrare piene di se, volevano essere un incentivo all'altro ad avere fiducia nel Pro-Hero, e al tempo stesso il Pro-Hero ad avere fiducia nelle scelte dell'aspirante eroe. Dopo quell'ultima raccomandazione, proseguì in direzione dell'ingresso dello stadio, verso quella porta metallica che si apriva e chiudeva, probabilmente a causa delle farfalle stesse che potevano essere presenti su i sensori di movimento o semplicemente di intralcio con i loro corpi morti alla traiettoria delle ante. Si sistemò i guanti metallici, che erano sistemati in modo da ospitare la parte terminale delle maniche della sua divisa, che portava con orgoglio il logo della scuola sul petto e ne richiamava i colori, mentre alcuni tubi flessibili collegavano alcuni punti delle spalle, braccia e gambe ad un macchinario dietro la schiena che era stato fatto appositamente per funzionare in combinazione con la sua Unicità, così come i guanti metallici. Un ultimo sguardo al circondario e a Takeru, prima di poter iniziare l'esplorazione di quel luogo che era la meta agognata di tutti quegli studenti ansiosi di potersi mettere alla prova per poter ottenere le loro licenze da eroe, compiendo così i loro primi passi nella vita che avevano scelto di seguire.

    | Fazione: Hero | #Livello 8 | Età 26 | © |
    Energia: 1050| Forza: 300 | Quirk: 400+30 | Agilità: 325
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    Scheda: Link.

    Tecniche, Equipaggiamento & Status
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    • Status: Illeso.
    • Tecniche usate: //
    • Energia: 1050

    • Equipaggiamenti: • Adaptation Suit [Costume]► Effetto:[/color] - Resistenza danni lievi - Resistenza danni medi - Resistenza elementale lieve;
    • Adaptive Gaunlets [Offensivo]►Effetto: Bonus Quirk +30 (+50 quando si usa Counter Mirror)► Peso: [2]

    • Lista tecniche: Indurimento Liv4; No Conduct Liv4; Counter Liv4; Chillinator Liv4; Osmian Liv4; Biological Adaptation LIv4; Regenerator Liv4; Counter MIrror Liv4; Pumped Out Liv4
    » Nome Tecnica [Livello x]: Descrizione.
    Costo: NA
    Danno:






    Edited by Sir.Nobody - 29/10/2020, 14:51
     
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    Takeru Himawari

    Le farfalle erano tra i suoi soggetti preferiti.
    Era iniziata con la farfalla disegnata al Parco di Ueno ed era continuato. Quando disegnava un paesaggio reale, cercava di metterci sempre qualcosa che in realtà non c'era.
    Più delle volte erano le farfalle. Poi si era dedicato a qualcosa di più fantastico ancora: ma non dimenticava che tutto era iniziato da una farfalla dorata insieme a Desmond, nel parco di Ueno.

    Poi però erano arrivate le Farfalle, quelle vere.
    E tutto era improvvisamente mutato: da un momento all'altro, dopo un comunicato dei media, Tokyo era stata completamente invasa dalle farfalle. La vita che conosceva era mutata improvvisamente da un momento all'altro e anche andare a recuperare qualcosa da mangiare era diventato...difficile, complicato, facilitato solo dall'intervento degli eroi, dei volontari e della 30 minutes. Anche il ristorante della madre si era unito a un annuncio diffuso online per aiutare tutti i civili e i cuochi avevano dato il suo contributo.
    Quanto a sè...i genitori non avevano reagito bene, in realtà, quando avevano saputo che Takeru si era offerto di aiutare come studente della scuola per Eroi. La madre aveva tirato fuori tutte le sue remore sull'iscrizione di Takeru. Aveva pianto, aveva maledetto Takeru e il padre un paio di volte, ma poi l'aveva lasciato andare.
    Takeru si era impuntato. Non capitava spesso, in fondo, e la madre aveva dovuto cedere.

    Ma quando suo padre l'aveva chiamato dicendo che il fratello era scomparso, una parte di Takeru aveva iniziato a sentirsi in colpa. Certo, conoscendo Yu poteva aver deciso di fare il volontario a modo suo, facendo pattuglie e aiutando la polizia dando qualche pugno in giro, magari raccattando qualche maschera antigas: non era per forza detto facesse parte di quei corpi scomparsi e a volte trovati dai civili ma... lui non era a casa ad assicurarsi che la cosa fosse così. E i suoi genitori erano soli, chiusi in casa, preoccupati per entrambi i figli.
    Ma cosa poteva fare se non continuare?

    Il tempo passava, le ore passavano e quella specie di assedio non sembrava diminuire. Uno come Takeru era utile solo a tratti, ovviamente, visto il suo Quirk. Ma era in quel momento che venne chiamato per qualcosa di più insolito del normale. Accompagnare un Pro-Hero in missione.
    Takeru era rimasto confuso per un istante alla sola richiesta, perdendo parte della propria calma, prima di annuire e eseguire quello che gli veniva detto di fare. E quando si ritrovò vicino a Darius continuò a seguirlo nel suo ruolo di supporto, la maschera antigas donata dalla polizia messa bene in viso, cercando di non lasciare spazio a qualunque agente estraneo di entrare e cancellare il suo Quirk, nel caso migliore. Rimase fermo a fissare l'album da disegno dalla copertina rossa che teneva tra le mani, la boccetta di pigmenti e acqua ben affidata alla cintura. L'album aveva diversi segnalibri, in lati diversi degli album. Il segnalibro grigio apriva proprio la pagina con i disegni di delle farfalle, di diversi tipi, ed era quello che teneva aperto mentre veniva accompagnato con Darius verso il Dome, girandosi verso il pro-hero quando si rivolse a lui.
    La prima domanda lo lasciò in silenzio per qualche secondo, osservando l'altro. Takeru, dall'esterno, appariva tranquillo. Il volto si chinava dall'album verso Darius e sembrò soppesare la domanda, prima di rispondere. - Credo di essere...nervoso. - Decise di dire la verità a Darius, senza mentire, il tono di voce forse un pò più basso del normale. Era un pro-hero, Darius Wild. Nascondere la cosa sarebbe stato inutile e deleterio per entrambi. Malgrado sembrasse calmo, stava cercando di - Ma riesco a gestirlo, non si preoccupi. - Il tono era educato e formale verso il Pro-hero, malgrado non fosse così lontana la sua età rispetto a quella di Takeru. Era abituato così in accademia e aveva portato questa abitudine fuori. Alla domanda altrui sulle farfalle, invece, si mostrò pronto quasi subito. - Una farfalla gialla quando entraremo al Dome, una verde in caso di ritrovamento di civili, una rossa in caso...di scontro.- Terminò con voce un pò asciutta, da dentro quella maschera anti-gas. - Le ho già dipinte, per essere pronto. - Richiuse l'album e lo tenette ancora in mano. Indossava il costume terminato in accademia, con la cinta bianca e blu intorno la vita. L'album era legato con una piccola cordicella alla cintura, nel caso gli fosse caduto, anche se non era una corda particolarmente resistente. L'album era pieno dei suoi disegni: principalmente erano compagni di classe e possibili attacchi e disegni collegati alle proprie tecniche ed erano i disegni che aveva scelto di portare, in caso di necessità.

    Camminare e calpestare le farfalle, per Takeru, era quasi un atto sacrilego. Era un esserino apparentemente delicato che, nella pratica, stava mettendo sotto scatto un intera città. Com'era possibile?
    Quando Darius sollevò la farfalla sembrò portarsi sempre viicno all'altro, osservando il tutto.
    - Chissà se sono coscienti, del male che stanno facendo. - La frase gli sfuggì, lieve e bassa, quando l'altro sollevò la farfalla. In quanto a frasi filosofeggianti, Takeru era sicuramente lo studente adatto per imparare. Perchè non stava parlando dei terroristi, in quel momento. Stava parlando proprio delle farfalle.
    Seguì Darius nel suo muoversi, ascoltando le sue parole e annuendo. - Io uso il mio quirk generalmente da lontano. Posso generare attacchi, esseri e difese dalla pittura ad acquarello - Decise di spiegare meglio il suo Quirk a Darius, nel caso non ne fosse informato del tutto. - Ma starò a portata in caso di problematiche, sicuramente, Wild-san. E...lo farò, anche se spero non si arrivi a questo.- Diede il dovuto rispetto al pro-hero, come prima, annuendo rapido. Si guardò in giro poco dopo, senza sentire...niente. Il nulla, tranne le farfalle.

    Era uno spettacolo quasi poetico, il Dome popolato solo da farfalle. Ma uno spettacolo che non avrebbe mai voluto immortalare per uno dei suoi quadri.

    Si mise a guardare Darius e il suo equipaggiamento con sguardo ammirato, prima di osservare l'ambiente circostante. Era la prima volta che faceva qualcosa di così...importante. La granata era, anch'essa, posata vicino la cinta e la guardava ancora con difficoltà al pensiero di doverla usare.
    Eppure era lì. Ed era convinto che era importante esserci. Perchè se poteva fare la differenza, anche solo mandando quelle farfalle in giro, l'avrebbe fatta.

    Aprì l'album quando arrivarono vicino all'entrata e, una volta arrivati e inoltrati, decise di andare verso il disegno della farfalla gialla. Farfalla che uscì fuori dal disegno come se fosse quello che aveva fatto per tutta la vita. Si avvicinò a Takeru e alle sue dita, per poggiarsi lì. - Va, adesso. - Disse alla farfalla gialla, prima che l'altra volasse via verso la stazione di polizia. Non era niente di simile alla farfalla dorata che aveva disegnato. Era una farfalla abbastanza grande, dalle ali gialle, ma senza essere appariscente: probabilmente per evitare di farsi riconoscere se non dalla polizia. Poi seguì Darius passo dopo passo, cercando di stare vicino all'altro, guardandosi intorno.
    Sarebbero riusciti a farcela? Sì. Dovevano farlo. L'aveva detto, che gli eroi avrebbero fatto la differenza.

    Eppure le parole di Hayato lo colpirono alla memoria, improvvisamente.
    «A quel punto, come credi che possano essere utili gli eroi?»


    " Facendo quello che è giusto."
    Rispose quasi tra sè, riprendendo a guardarsi intorno. Come stavano facendo loro due, in questo momento.

    Tecniche, Equipaggiamento & Status
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    • Status: Illeso.
    • Tecniche usate: //
    • Energia: 175
    • Quirk: 70 (+10)
    • Forza: 30
    • Agilità: 50

    • Equipaggiamenti: • Adaptive Suite (Fox) [Costume] STUN GRENADE M84, Album da disegno e materiali. Peso [2]

    • Lista tecniche:
    Clone di Acquarello [Livello 1]
    Takeru può creare una copia di acquarelli di se stesso o di altre persone. La copia può subire massimo 3 colpi lievi, dopodichè scompare e deve essere evocata di nuovo. Non può parlare e non ha una volontà propria. Possiede le stesse statistiche di Takeru, può essere creata al momento max una copia.
    Costo: 10 + 5 Mantenimento
    Danno/Effetto: -

    Muro di acquarelli [Livello 2]
    Takeru genera quello che sembra un vero e proprio muro colorato (può cambiare e dipendere dal disegno ma l'effetto resta identico, cambia solo "scenicamente") che può mettersi tra lui e la possibile fonte di danno. Scompare una volta colpito. Può utilizzarlo una volta per proteggere un alleato entro 3 metri da lui da un colpo in arrivo.
    Effetto: Tecnica difensiva - protegge da danni Medi
    Costo: 35
    Raggio: 3 metri

    Animali d'acquarello [livello 2]
    Takeru è capace di creare degli animali, immaginari o meno, per attaccare l'avversario e che prendono spunto dal disegno originale in acquarello di Takeru. Se sono animali di taglia piccola (uccellini, conigli, piccoli animali) possono essere evocati come un piccolo branco/stormo ma sono considerati come un'unica entità e non possono allontanarsi l'uno dall'altro. Se vogliono essere mantenuti bisogna pagare il costo di mantenimento altrimenti scompaiono. Malgrado siano un piccolo stormo sono considerati come un'unica entità e non possono allontanarsi l'uno dall'altro.
    Effetto: Tecnica offensiva - danno medio
    Costo: 30 + 10 di mantenimento
    Raggio: 3 metri

    Jacket of Painting [Livello 1]
    Takeru è capace di manovrare i pigmenti di acquarello in un disegno o dipinto per farli spostare verso un bersaglio a sua scelta e ricoprirgli il petto, bloccandolo formando quella che sembra essere una vera e propria camicia di forza colorata, fatta di acquarello, che blocca le mani del bersaglio in quella posizione. Il bersaglio deve essere a 2 metri di distanza. Se riesce lo blocca per un turno. Range: 2 metri.
    Costo: 15
    Danno/Effetto: Blocca l'avversario per un turno se ha successo

    Copia in Acquarello [livello 1]
    Takeru è capace di creare una copia di qualsiasi oggetto/strumento tramite un disegno precedente dipinto in acquarello. L'oggetto non può superare i 2 metri di lunghezza e/o larghezza e non funzionerà se sono oggetti la cui composizione è necessaria per il funzionamento dell'oggetto stesso e/o se Takeru non è a conoscenza nel dettaglio della composizione dell'oggetto. (Es. non può creare pistole funzionanti per la polvere da sparo e il procedimento meccanico dietro che non conosce e non può creare oggetti di funzionamento meccanico/elettrico/etc.). Se Takeru vuole copiare un oggetto presente nella role/un nuovo oggetto ha bisogno di almeno 1 turno e gli strumenti necessari per dipingerlo prima in acquarello. Nel caso creasse un oggetto contundente / arma bianca utilizzata per combattere essa avrà lo stesso parametro Quirk di Takeru. Se l'oggetto subisce un danno superiore a quello che Takeru è in grado di infliggere, viene distrutto, così come se si allontana più del raggio corrente di Takeru.
    Costo: 15 + 5 di mantenimento

    » Nome Tecnica [Livello x]: Descrizione.
    Costo: NA
    Danno:
     
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    Henry soffiò sul bordo della tazza nera che stringeva nella mano destra. Il the che si era preparato era ancora caldo ed emetteva una nebbiolina di vapore a contatto con la fredda aria di inizio novembre. Quella coltre di farfalle di colore bluastro che assieme al gas nero coprivano la città aveva ovviamente filtrato a lungo i raggi del sole e le temperature in tutta la città si erano abbassate. Si trovava nella stanza della sorveglianza del Tokyo Dome opportunamente isolata dal farmaco corvino assieme ad un altro membro del Culto delle Farfalle. Lì dentro potevano vivere come dei normali esseri umani: non c'era alcun rischio di subire gli effetti della proteina delle Papilio quirkensis e avevano una branda ognuno e abbastanza cibo in scatola per resistere almeno una settimana, il massimo che era stato stimato per la fine delle operazioni. Sul banco di controllo sul lato destro della stanza, oltre a vari schermi che mostravano le riprese di tutte le telecamere presenti nella struttura, si trovavano due maschere a gas. Sotto il banco, in uno scatolone, numerosi filtri. Almeno una volta al giorno o lui o il compagno si dirigevano all'esterno del Dome per rastrellare eventuali idioti che avevano con ben poco giudizio pensato di uscire di casa. Li portavano allo Stadio e lì aspettavano che qualcuno passasse a prenderli per sottoporli alle giuste cure. Per quanto potessero cercare di sembrare cattivi ai mass media l'obbiettivo dell'intera operazione - per quanto ognuno avesse poi i suoi ovvi motivi personali - era la preservazione dell'umanità. Se c'era solo un 50% di successo questo non significava che ci si sarebbe dovuti arrendere a quel numero, in fondo fino a pochi anni prima quella cifra era infinitamente più bassa. La lotta era solo all'inizio.
    Per quanto Henry volesse un futuro luminoso per suo figlio e i suoi nipoti - ammesso che Yves sarebbe mai riuscito a trovare una ragazza - una piccola e sadica parte del suo animo aveva deciso di prendere parte a quel piano per puro sprezzo nei confronti della nuova generazione di eroi. Le unicità avevano rovinato la gioventù e ora tutti quei ragazzini andavano in giro a credersi divinità col potere della legge nel pugno che inevitabilmente sarebbe presto o tardi finito sul muso di qualche criminale. Ne aveva visti tanti così, sia ai test per la Licenza che ai test di ingresso a cui aveva partecipato come esaminatore. E da qualche anno a quella parte, proprio in preparazione di quel lugubre evento, aveva deliberatamente deciso di premiare i peggiori di loro. Aveva riso di gusto vedendo Heroar aggredito da quell'idiota coi capelli rossi senza neppure accorgersi di chi fosse il criminale e poi aveva persino sentito da alcuni colleghi che Ishida era in qualche modo entrato in contatto con lo stesso buffone. Il suo piano aveva funzionato alla perfezione. E proprio in virtù della sua esperienza aveva chiesto di poter gestire lui le operazioni allo Stadio. Non c'era nessuno che conoscesse quel posto meglio dell'ex poliziotto e, nuovamente, il suo desiderio malcelava un proposito egoistico: quello di rovinare il piccolo regno di quella racchia di Mieko Sasaki che, dal nulla, era entrata nel suo territorio e aveva iniziato ad atteggiarsi da principessina. Avrebbe invaso quel posto di gas rovinandole il lavoro per mesi se non per anni.
    Bevve un sorso di the in piedi nella stanza mentre il suo compagno era seduto alla console osservando annoiato le immutate telecamere di sicurezza. Il ragazzo non aveva chissà quali capacità e si trovava lì solo in virtù del suo essere in grado di utilizzare un computer e riuscire quindi a manovrare il diffusore di gas che avevano installato nello Stadio. Yves aveva decisamente ingigantito la sua incapacità con i dispositivi elettronici ma quelli della Setta avevano deciso di affiancargli comunque un compagno giusto per sicurezza. Non tutto il male viene per nuocere, perché stare lì senza sua moglie da solo per giorni sarebbe stato decisamente noioso. Almeno così aveva qualcuno con cui giocare a carte o fare le parole crociate, anche se aveva il leggero dubbio che il compagno non fosse particolarmente interessato a quei passatempi un po' datati.
    Quasi non ci sperava più in un po' di movimento quando due agenti estranei si fecero spazio in quelle immagini che risultavano statiche da giorni. Erano due persone, da quel poco che si poteva evincere da quegli schermetti parzialmente coperti da farfalle e schermati dal gas uno dei due aveva un costume bizzarro come d'usanza tra gli eroi e l'altro, più massiccio, indossava la divisa della UA. Le labbra di Henry si arricciarono in un sorriso amaro. Era chiaro che prima o poi sarebbero arrivati lì, anzi, ci avevano decisamente messo il loro tempo. Gli sperava solo che nessuno dei due avesse la pelliccia, la coda e la faccia da ebete.
    L'ambiente era interamente contaminato e le farfalle brulicavano ancora sui pavimenti. Come avrebbero potuto evincere dal fatto che le porte fossero mezze spalancate l'interno dello stadio non sembrava essere un luogo sicuro. Di fronte a loro la vetrata enorme che solitamente permetteva la visione dello stadio, parzialmente libera dalle farfalle, mostrava un paesaggio desolato e quasi inquietante. Giganteschi parallelepipedi grigi di diversa grandezza avrebbero definito un paesaggio cittadino in periodo di Licenza ma ora erano solo lo scheletro della finzione messa in atto per addestrare gli eroi. E proprio in quell'ambiente vuoto e spettrale, ironicamente, Darius e Takeru avrebbero dovuto mostrare le loro capacità. Al centro dell'arena, tra farfalle che svolazzavano lasciando una scia nera e la coltre stessa, era possibile vedere un macchinario elettronico simile ad un pilastro alto circa due persone dal cui centro scaturiva un pilastro di gas diretto verso il cielo. Per accedere all'effettiva enorme zona d'addestramento si trovavano due porte di sicurezza ai lati della vetrata nel caso in cui avessero deciso di avventurarsi lì, mentre i corridoi interminabili che avvolgevano la struttura ovoidale dello stadio celavano bagni, spogliatoi, sale conferenza e tant'altro.
    Henry puntò l'indice destro su un tastino presente sulla console alla quale sedeva il suo compagno, girando un piccolo microfono verso la propria bocca e guardando l'altro con uno sguardo di superiorità che lasciava intendere un tacito orgoglio nel dimostrare che non aveva certamente bisogno di lui per capire come utilizzare quella maledetta tecnologia con cui lavorava da anni.
    Benvenuti al Tokyo Dome, signori! - dopo un'iniziale e gracchiante incertezza gli altoparlanti presenti nelle varie ali dello stadio avrebbero trasmesso le parole di Henry ai due ospiti con un sapore metallico - Non ci sono partite o test in programma per oggi, vi preghiamo di ripassare un altro giorno. - aggiunse con ironia. Sapeva che non sarebbe certo bastato quello per invitarli ad andarsene.


    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    9
    Energia:
    1550
    Forza:
    250
    Quirk:
    760
    Agilità:
    515
    Spec Lab:
    //
    Detective:
    S
    Peso:
    [3]
    Scheda:
    INVENTARIO
    TECNICHE PERSONALI:
    Be My Eyes [Livello 1] [Costo 15 + 5]
    Da un foro presente all'altezza dei polsi, Henry fa uscire due farfalle di colore nero e piccole dimensioni, una di sesso opposto all'altra. La farfalla femmina si posa dunque su una determinata persona o oggetto che si vuole controllare, mentre quella di sesso maschile rimane vicina ad Henry. Seguendo l'odore dell'altro esemplare, la farfalla maschio è in grado di indicare in qualsiasi istante il luogo in cui la femmina si trova ammesso che i due esemplari non distino più di cinquanta metri l'uno dall'altra. Alternativamente, se la farfalla femmina non riesce a posarsi sul proprio obbiettivo, lo seguirà volando. Il principio della tecnica rimane lo stesso.
    Cloaked in Death [Livello 1] [Costo 15]
    Dai vari fori presenti sul proprio corpo, Henry fa fuoriuscire uno sciame di farfalle di colore blu fluorescente che corono la sua figura. Animali fragili, non proteggono da alcun tipo d'attacco ma sono in grado di schermarlo in caso di fuga o come diversivo.
    Web I - Hands Up! [Livello 1] [Costo 15]
    Dato l'elevatissimo numero di insetti allo stadio di pupa nel suo corpo, Henry è in grado di espellere e utilizzare i fili materici del loro bozzolo dai fori presenti sul suo corpo. Con questa tecnica, l'uomo usa i resistentissimi fili emessi dai propri polsi per costringere una parte del corpo dell'avversario, generalmente le caviglie o i polsi, per impedir loro di muoversi. Henry non può sparare né manipolare a piacimento tale materia pertanto una volta emesso il filo deve utilizzarlo manualmente.
    Effetto: Paralisi [2 Turni]
    Web II - Silk Maiden [Livello 4] [Costo 100]
    Dato l'elevatissimo numero di insetti allo stadio di pupa nel suo corpo, Henry è in grado di espellere e utilizzare i fili materici del loro bozzolo dai fori presenti sul suo corpo. Una volta emesso il filo, l'uomo procede ad avvolgerlo attorno al corpo del suo avversario, meglio se incapacitato, fino ad imbozzolarlo come se fosse un vero e proprio insetto in procinto di compiere la propria metamorfosi. Per liberarsi da questa tecnica dalla durata di 4 turni, il proprio parametro forza deve essere uguale o superiore al parametro quirk di Henry.
    Camouflage Death [Livello 4] [Costo 100]
    Una scoperta tutta giapponese per l'uomo del Regno Unito. Dopo tanti anni di vita nel paese asiatico, è finalmente riuscito ad adattare il proprio corpo alla crescita dell'ōsuzumebachi, il calabrone gigante asiatico. Data la particolare attenzione richiesta dall'esemplare, solitamente non ne tiene più di quattro dormienti all'interno del proprio corpo. Attraverso questa tecnica, Henry emette dai fori presenti sul proprio corpo una moltitudine di farfalle dal colore blu fluorescente e un singolo calabrone gigante nascosto all'interno dello sciame. Per quanto le farfalle siano innocue, la loro colorata parata nasconde la morte al proprio interno: la puntura della vespa mandarinia, infatti, è estremamente dolorosa e può essere persino mortale. Il suo veleno danneggia i tessuti circostanti alla puntura e chi vi è stato colpito descrive l'esperienza come l'avere un chiodo rovente conficcato all'interno del proprio corpo. Come se non bastasse, il calabrone è in grado di pungere ripetutamente. Considerando Henry come la sua fonte di cibo, farebbe di tutto per difenderlo. Ha un raggio di 7 metri.
    Danno: Grave - Mortale.
    Sting (Not the Singer) [Livello 4] [Costo 100]
    Gli Androctonus sono tra le specie di scorpioni più pericolose al mondo. Cacciano uccidendo gli altri animali attraverso l'iniezione del loro veleno, una neurotossina che agisce sul sistema nervoso centrale e causa dolore, sudorazione ed affaticamento muscolare. La tecnica agisce tramite tocco e la veloce estensione di una coda di scorpione dal polso di Henry.
    Effetto: Avvelenamento [Medio-Grave].
    Bullets 24 [Livello 4] [Costo 70]
    Le formiche proiettile sono così chiamate per il lancinante dolore che segue le loro punture. Non aiuta il fatto che tramite la gestione della pressione di apertura e chiusura delle ghiandole presenti sul suo corpo Henry sia in grado di spararle come degli effettivi proiettili pronti a devastare qualsiasi cosa si trovi a meno di 7 metri da lui.
    Danno: Grave.
    This Charming Man [Livello 4] [Costo 125% + 8%]
    Una tecnica di potenziamento. Che ci crediate o meno, Henry ci tiene davvero tanto al piano della Setta: l'unicità non c'entra nulla, è solo davvero tanto determinato, ma solo per tre turni.
    Effetto: Aumenta il parametro Quirk del 75%.


    EQUIPAGGIAMENTO:
    Gun & Bullets [Offensivo] [3 Caricatori]
    Una pistola provvista di silenziatore. Un'equipaggiamento molto richiesto, e dato lo stretto controllo sull'importo di armi da fuoco in Giappone, chi le vende se ne approfitta, perciò il prezzo è molto elevato. Pistola e proiettili sono inoltre fatti di un metallo particolare, trattati con un quirk, che non viene rilevato dai metal detector. Per contro è abbastanza pesante e grossa, abbastanza difficile da occultare. Le munizioni sono sei e la gittata dell'arma è di 15 metri.
    Danno: Variabile (superiore a Medio, ma dipende dalla parte colpita) - Applica [Sanguinamento].
    Maschera Antigas
    Dispositivo di protezione delle vie respiratorie da agenti inquinanti dell'atmosfera. Le maschere antigas moderne sono composte da un facciale di gomma o silicone che garantisce la perfetta aderenza al viso; inoltre sono dotate di linguette e fibbie per fissare la maschera antigas dietro la testa. Sono anche dotate di un grande visore trasparente di policarbonato o vetro stratificato che offre un'ampia visibilità. All'interno è presente una seconda maschera che copre la zona naso-bocca. In questa maschera interna sono presenti due aperture: una per l'inspirazione e una per l'espirazione, fornite delle apposite valvole per condizionare il flusso dell'aria. La valvola d'inspirazione è collegata a un filtro che impiega sostanze a base di carbone attivo opportunamente trattate per filtrare e fissare i gas nocivi, mentre la valvola d'espirazione espelle l'aria respirata senza far appannare il visore. L'utilizzo della maschera in ambienti inquinati è possibile solo con un'adeguata presenza di ossigeno.
    Suit [Costume]
    Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Costruita in modo da imitare alla perfezione i modelli della Yuuei. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget.
    Effetto: Resistenza Fisica Danni Medi, Elementale Danni Medi.


    ABILITÀ:
    How We Became Top Beekeepers
    Da sempre abituati a lavorare con gli insetti, funzionando come delle sorta di incubatrici viventi, molti membri del ramo europeo della famiglia Elfin hanno sviluppato immunità o spiccata resistenza nei confronti di molte delle tossine, dei veleni e delle sostanze urticanti di natura organica. Henry è immune agli status [Paralisi] ed [Avvelenamento] se questi derivano da sostanze organiche che agiscono sul corpo di chi li subisce.

    CODE © ONLY FOR MHA GDR.


    CITAZIONE
    Chiedo a Sir di inserire le tecniche di Darius al prossimo turno a meno che non voglia deludere tutti i suoi fan facendolo perire brutalmente. :neko:
     
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    Darius Wild
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    Quella passeggiata per arrivare al Tokyo Dome, non fu ne piacevole ne breve, ma durante il tragitto ebbe la possibilità di poter scambiare qualche parola con il ragazzo che lo accompagnava in quella missione e provare a capire un pò di più che tipo fosse. La prima risposta fu già un indicatore di serietà e coscienza, che poteva percepire nell'altro Non è un male essere nervosi, così come non lo è essere spaventati Anche se quella particolare condizione non era stata nominata da Takeru decise di aggiungerla per rendere più completo il suo discorso Perchè sono condizioni che ci fanno stare più vigili, più attenti, che in una situazione come questa è la priorità, ma bisogna imparare a dosarli altrimenti ci ritroveremo con degli effetti negativi sul nostro corpo e nella nostra mente aumentando esponenzialmente le possibilità di fallire o peggio... Conclude quel discorso, che sperava avesse un effetto positivo su un ragazzo che sembrava o voleva dimostrare di essere in controllo della situazione, per quanto fosse possibile. Il rumore delle farfalle che finivano schiacciate dai piedi dei due durante i loro spostamenti era l'unica cosa a riempire l'aria nei momenti di silenzio, oltre a quel fumo scuro che non rendeva di certo la visibilità migliore insieme alle farfalle. Un cenno del capo positivo nel sentire che Takeru aveva già pronte le farfalle per le eventuali situazioni che si sarebbero potute andare a creare e poi un sospiro nel sentire quella frase che gli fece scuotere il capo un paio di volte in senso di diniego, o quanto meno di rassegnazione Sono strumenti, per quanto possa sembrare brutto da dire...E gli strumenti non sono buoni o cattivi di per se, ma dipendono direttamente da coloro che li usano Un sospiro più pesante, accentuato da uno sfiato della maschera antigas Se un pennello venisse usato per uccidere qualcuno, pensi che sarebbe colpa del pennello o della mano che lo ha mosso? Domanda retoricamente in direzione del ragazzo, cercando di utilizzare una similitudine che si attenesse il più possibile ad un argomento collegato a Takeru. Si annota poi mentalmente le abilità o almeno le capacità a grandi linee descritte dall'altro in merito al suo stile di combattimento, andando ad annuire un paio di volte con il capo per fargli capire che lo stava ascoltando e che aveva capito, nonostante non lo guardasse in maniera diretta, dopotutto doveva anche concentrarsi sull'ambiente circostante nel caso ci fosse stato qualche corpo inerme lungo il tragitto.
    Ed infine giunsero davanti alle porte metalliche che si aprivano e chiudevano con un ritmo tutto loro, era solo questione di prendere il tempo giusto ed attraversarle per ritrovarsi effettivamente dentro la struttura. La situazione non sembrava così diversa dall'esterno, anzi forse se possibile era ancora peggiore. Attese qualche attimo che anche il compagno fosse entrato senza intoppi e avrebbe cominciato a muovere i primi passi nell'ingresso, notando come la vetrata li presente fosse coperta a sua volta dalle farfalle, ma lasciava intravedere qualcosa alle sue spalle. Quel posto gli ricordava terribilmente l'accademia con le sue riproduzioni di scorci cittadini per i test di ingresso, ma sembrava tutto così sbagliato e fuori posto in quella rappresentazione, che sembrava appena uscita da una festa americana che era appena passata. Le palpebre si assottigliarono a fissare l'ambiente oltre il vetro, solo per poter notare oltre agli edifici fittizi e mezzi coperti dal fumo e dalle farfalle, un macchinario che sembrava generare quello stesso fumo. SI volta in direzione del compagno di missione e con la mano destra fasciata dal guanto di bande metalliche va a spostare alcune delle farfalle ed indicare anche all'altro Guarda quella struttura al centro...Sembra che stia generando il fumo che riempie la zona Chiede implicitamente una conferma anche a lui, per vedere se gli aveva dato la stessa impressione.
    Proprio in quel momento il rumore gracchiante proveniente dalle casse dello stadio lo fecero trasalire ed in un gesto istintivo, facendolo saltare all'indietro per allontanarsi dalla vetrata, neanche si dovesse aspettare di vederla esplodere in un tripudio di schegge affilatissime. Si mise quindi in posizione di attesa, sollevando le braccia davanti al busto, iniziando a guardarsi attorno, per cercare l'eventuale fonte della voce, realizzando solo in un secondo momento che proveniva probabilmente dai vari altoparlanti utilizzati durante le partite e i test. Assottigliò quindi lo sguardo alla ricerca appunto degli altoparlanti, setacciando con lo sguardo gli angoli della stanza dove si trovavano, visto che solitamente quel tipo di attrezzatura veniva posta li per poter diffondere meglio il suono. All'ultima battuta della voce misteriosa, si andò a voltare in direzione di Takeru, avvicinandosi a lui Penso che l'effetto sorpresa sia andato in fumo...Ci conviene muoverci ora che ci stanno ancora sottovalutando Gli disse con un tono di voce più basso, non sapeva se i misteriosi individui che avevano preso possesso dello stadio potessero ascoltarli oltre che vederli, non sapeva se potevano essere in possesso di Unicità sensoriali o di dispositivi tecnologici di sorta. Dopo quelle poche parole infatti, andò ad indicare con un cenno del capo la porta alla sinistra della vetrata E tieni pronta quella rossa...Abbiamo la certezza di non essere soli e di non essere ben visti Concluse verso il ragazzo avviarsi con passo deciso e sostenuto in direzione della porta indicata precedentemente, provando ad aprila in modo che potessero accedere entrambi all'area successiva. Era una mossa azzardata, ma tra il muoversi tra i corridoi dove non sapevano cosa poter trovare, nell'arena c'era sicuramente qualcosa da andare a controllare.

    | Fazione: Hero | #Livello 8 | Età 26 | © |
    Energia: 1050| Forza: 300 | Quirk: 400+30 | Agilità: 325
    - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
    Scheda: Link.

    Tecniche, Equipaggiamento & Status
    ©
    • Status: Illeso.
    • Tecniche usate: //
    • Energia: 1050

    • Equipaggiamenti: • Adaptation Suit [Costume]► Effetto:[/color] - Resistenza danni lievi - Resistenza danni medi - Resistenza elementale lieve;
    • Adaptive Gaunlets [Offensivo]►Effetto: Bonus Quirk +30 (+50 quando si usa Counter Mirror)► Peso: [2]

    • Lista tecniche: Indurimento Liv4; No Conduct Liv4; Counter Liv4; Chillinator Liv4; Osmian Liv4; Biological Adaptation LIv4; Regenerator Liv4; Counter MIrror Liv4; Pumped Out Liv4
    » Nome Tecnica [Livello x]: Descrizione.
    Costo: NA
    Danno:




     
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    Takeru Himawari


    Alzò la testa verso Darius quando l'altro iniziò a parlargli del suo nervosismo, inclinando leggermente la testa verso di lui. L'espressione sembrava un tantinello più rilassata dopo il suo discorso, malgrado la mano continuasse a stringere l'album sempre più forte. Annuì determinato a Darius dopo un momento, concentrandosi sulle parole e sul volto altrui. -Sto cercando di dosarli. Essere vigile aiuta ma... voglio mantenere il controllo.- Riprese, i pensieri verso quello che stavano affrontando in quel momento.
    In effetti il controllo sembrava averlo: forse la smorfia sul viso conteneva troppe poche emozioni rispetto a quello che provava Takeru ma era quello che il ragazzo cercava di fare, seguendo Takeru in quella missione. A ogni passo, ad ogni farfalla schiacciata, sembrava ricordarsi che quello era quello che aveva scelto. Quello per cui aveva firmato nel momento in cui aveva deciso di non essere Takeru Himawari, il pittore d'acquarelli. Fare la cosa giusta.

    Le parole di Hayato vennero cancellate dalla sua testa quasi subito, la mano ancora dentro la pagina dell'album da disegno con le farfalle colorate, pronto all'utilizzo. Si guardò in giro nuovamente ma non potè fare a meno di soffermarsi nuovamente sulle farfalle e su Darius, riflettendo un attimo sulla domanda altrui. Respirò un pò più profondamente, causando il rumore amplificato dalla maschera antigas, prima di rispondere. -Sì, lo so. Ma io avrei paura della mente che utilizza per uccidere creature come queste....- E le indica un attimo, inclinando la testa.
    Quella missione avrebbe cambiato di molto la sua concezione per le farfalle, sicuramente. Una parte della mente di Takeru capiva che alcune delle parole di Darius erano atte a tranquillizzarlo ma sembrò semplicemente accettare attivamente le parole altrui. Già il fatto di essere con lui in un vero e proprio sopralluogo ì gli stava permettendo di fare la cosa giusta.

    Quando si avvicinò allo stadio, all'ingresso, seguendo Darius, cercò di trovare qualunque cosa potesse essere strano. Strano in uno stadio abbandonato ripieno di gas e di farfalle. Una parte di Takeru si distrasse un momento a pensare che non era quello il modo e il motivo per cui sarebbe voluto entrare al Dome. Non per proteggere Tokyo da dei terroristi che minacciavano di togliere il Quirk e di uccidere la gente. Ma per dimostrare che POTEVA proteggere Tokyo a chi aveva il compito di esaminare il meglio del meglio. C'erano delle regole e c'erano dei processi che continuavano.
    E che lui aveva saltato, in questo caso.
    E la voce della madre che continuava a ripetergli che sarebbe morto, che non era sua responsabilità, aveva fatto di tutto per ricacciarla indietro, in un angolo della sua mente.
    Non sarebbe stato inutile. Mai più.

    Quando l'altro indicò la struttura al centro cercò di osservarla meglio, la mano libera che cercava di posarsi parallela al corpo mentre cercava di vedere il tutto. - Sì, credo...possa esser- - Non riuscì a finire la frase perchè la sua calma apparente venne del tutto distrutta dall'attivarsi cdelle casse e dal trasalire altrui. Takeru girò gli occhi verso gli altoparlanti e rimase fermo ad ascoltare quella voce, che non poteva riconoscere neanche volendo.
    C'era qualcuno là dentro, ormai era ufficiale.
    Si girò verso Darius per capire cosa fare, annuendo piano.

    - Sì, direi che l'effetto sorpresa è...andato.- Concordò, alzando la testa. Quando l'altro citò la farfalla lui annuì, tenendo l'album da disegno più vicino.
    - Crede che posano esserci...delle trappole?- Domandò, subito dopo. -Se ci stanno parlando, deve esserci una camera da dove partono le comunicazioni. - Non era lui a capo di questo sopralluogo e sapeva di parlare a un pro-hero. Si limitò a stare vicino allora all'altro, seguendolo. E se la mano era nella pagina della farfalla rossa, l'altra sembrava tenere il segnalibro delle difese.
    Il massimo che poteva fare in quel momento era supportare Darius, nel caso avesse ricevuto il suo ok per usare l'unicità.


    Tecniche, Equipaggiamento & Status
    ©
    • Status: Illeso.
    • Tecniche usate: //
    • Energia: 175
    • Quirk: 70 (+10)
    • Forza: 30
    • Agilità: 50

    • Equipaggiamenti: • Adaptive Suite (Fox) [Costume] STUN GRENADE M84, Album da disegno e materiali. Peso [2]

    • Lista tecniche:
    Clone di Acquarello [Livello 1]
    Takeru può creare una copia di acquarelli di se stesso o di altre persone. La copia può subire massimo 3 colpi lievi, dopodichè scompare e deve essere evocata di nuovo. Non può parlare e non ha una volontà propria. Possiede le stesse statistiche di Takeru, può essere creata al momento max una copia.
    Costo: 10 + 5 Mantenimento
    Danno/Effetto: -

    Muro di acquarelli [Livello 2]
    Takeru genera quello che sembra un vero e proprio muro colorato (può cambiare e dipendere dal disegno ma l'effetto resta identico, cambia solo "scenicamente") che può mettersi tra lui e la possibile fonte di danno. Scompare una volta colpito. Può utilizzarlo una volta per proteggere un alleato entro 3 metri da lui da un colpo in arrivo.
    Effetto: Tecnica difensiva - protegge da danni Medi
    Costo: 35
    Raggio: 3 metri

    Animali d'acquarello [livello 2]
    Takeru è capace di creare degli animali, immaginari o meno, per attaccare l'avversario e che prendono spunto dal disegno originale in acquarello di Takeru. Se sono animali di taglia piccola (uccellini, conigli, piccoli animali) possono essere evocati come un piccolo branco/stormo ma sono considerati come un'unica entità e non possono allontanarsi l'uno dall'altro. Se vogliono essere mantenuti bisogna pagare il costo di mantenimento altrimenti scompaiono. Malgrado siano un piccolo stormo sono considerati come un'unica entità e non possono allontanarsi l'uno dall'altro.
    Effetto: Tecnica offensiva - danno medio
    Costo: 30 + 10 di mantenimento
    Raggio: 3 metri

    Jacket of Painting [Livello 1]
    Takeru è capace di manovrare i pigmenti di acquarello in un disegno o dipinto per farli spostare verso un bersaglio a sua scelta e ricoprirgli il petto, bloccandolo formando quella che sembra essere una vera e propria camicia di forza colorata, fatta di acquarello, che blocca le mani del bersaglio in quella posizione. Il bersaglio deve essere a 2 metri di distanza. Se riesce lo blocca per un turno. Range: 2 metri.
    Costo: 15
    Danno/Effetto: Blocca l'avversario per un turno se ha successo

    Copia in Acquarello [livello 1]
    Takeru è capace di creare una copia di qualsiasi oggetto/strumento tramite un disegno precedente dipinto in acquarello. L'oggetto non può superare i 2 metri di lunghezza e/o larghezza e non funzionerà se sono oggetti la cui composizione è necessaria per il funzionamento dell'oggetto stesso e/o se Takeru non è a conoscenza nel dettaglio della composizione dell'oggetto. (Es. non può creare pistole funzionanti per la polvere da sparo e il procedimento meccanico dietro che non conosce e non può creare oggetti di funzionamento meccanico/elettrico/etc.). Se Takeru vuole copiare un oggetto presente nella role/un nuovo oggetto ha bisogno di almeno 1 turno e gli strumenti necessari per dipingerlo prima in acquarello. Nel caso creasse un oggetto contundente / arma bianca utilizzata per combattere essa avrà lo stesso parametro Quirk di Takeru. Se l'oggetto subisce un danno superiore a quello che Takeru è in grado di infliggere, viene distrutto, così come se si allontana più del raggio corrente di Takeru.
    Costo: 15 + 5 di mantenimento

    » Nome Tecnica [Livello x]: Descrizione.
    Costo: NA
    Danno:
     
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    Osservò con attenzione la reazione dei due intrusi allo stadio. Ovviamente non aveva alcun modo per sentire eventuali loro risposte e il fatto che indossassero le maschere antigas che celavano ogni impercettibile movimento delle labbra non aiutava nel capire le loro intenzioni. C'era però qualcosa di comprensibile anche senza parole, suoni o movimenti del labiale: quei due non avevano intenzione di andarsene. Ed Henry, in tutta onestà, comprendeva benissimo quel sentimento. Quante volte in passato si era sentito dire simili quando aveva fatto irruzione in un magazzino dove producevano droga o nel covo di una banda di criminali dediti alle rapine. Anche lui, in quelle occasioni, non si era tirato indietro. Il vero problema era che in questa situazione il poliziotto e i due eroi erano dalla parte opposta della giustizia, ma entrambi erano convinti di essere nel giusto.
    Hehe. - ridacchiò tra sé e sé vedendo i due avviarsi verso la zona di simulazione dopo qualche secondo di incertezza. Darius Wild, a causa di tutti i problemi che lo avevano afflitto in passato e di quel piccolo incidente con la famosa Serpe di Tokyo, non aveva mai effettuato quel test. Ritiratosi per qualche anno, una volta tornato a studiare aveva prontamente iniziato il suo tirocinio ed aveva poi ottenuto una licenza da Pro-Hero arrestando un famoso criminale. La Licenza Provvisoria non era una tappa obbligata sulla strada di un eroe e infatti l'albino americano aveva saltato quel passaggio: la sua stessa unicità, d'altro canto, aveva uno scopo puramente difensivo e difficilmente avrebbe potuto fare del male a qualcuno utilizzandola in modo improprio. Takeru Himawari, a differenza sua, aveva iniziato la scuola da poco e non era semplicemente ancora arrivato anche solo alla possibilità di tenere tale esame. Nessuno dei due, quindi, aveva provato cosa significava vivere quella simulazione e quanto potesse intristire o terrorizzare vederla così, spenta ed inerte. Varcata la soglia i due sarebbero finiti in un colossale ambiente quasi surreale. I negozi di fiori e di animali a cui gli esaminandi erano soliti passare a fianco erano solo dei giganteschi cubi grigiastri con giusto la fessura ad indicare una porta. Quando la macchinazione era in moto la loro superficie si modificava imitando un paesaggio cittadino. Vetrate, mattoni e finestre non erano che un semplice inganno. Solo alcuni edifici topici e in cui era previsto gli studenti entrassero erano descritti più nel dettaglio, ma in generale pareva quasi di trovarsi in una specie di videogioco composto solo da centinaia di enormi cubi disposti ordinatamente. L'ambiente era ampio, doveva coprire probabilmente tre o quattro quartieri.
    Solo due elementi non erano una menzogna in quello scheletro d'un campo d'addestramento: le centinaia di farfalle che svolazzavano attorno a loro e la colonna di fumo che indicava loro la via, nonostante la sua culla fosse ora schermata dagli altissimi cubi grigiastri.
    Henry si piegò sotto la console di comando, rovistando in degli scatoloni. Dopo un paio di secondi si fermò, si voltò verso il suo compagno e con tono esasperato lo invitò a dargli una mano - Beh? Muoversi, su! Stiamo cercando un... un coso, una specie di smartphone. - aggiunse irritato.
    Figurarci se Mieko Sasaki, in un momento simile, poteva essere rimasta a Tokyo. Dopo l'ultimo esame della stagione avevano deciso di non svolgerne più per prepararsi a quell'attacco e avevano messo in pausa le operazioni per dedicarsi ad altro. Tutte le macchine utilizzate per i test, anche quelle difettose, erano rimaste in una zona protetta dello stadio, sarebbero tornati a lavorarvi dopo l'attacco.
    La segretaria della signora Sasaki, la giovane Miku, era una ragazza un po' svampita. Era sicuro che avrebbe lasciato il controller delle macchine nella stanza di sicurezza, e infatti eccolo lì: dopo aver rovistato per qualche secondo quel dispositivo era finalmente in mano sua. Nuovamente, Henry non sarà stato certamente il nativo digitale del gruppo, ma finché si trattava di premere qualche bottone poteva anche farcela. Accese il dispositivo premendo sul suo lato.
    La prima volta che aveva sentito parlare di quell'ammasso di ingranaggi ci era rimasto male, bisogna ammetterlo. Per quanto non apprezzasse la nuova generazione di eroi (e in tutta onestà neppure buona parte di quella precedente), l'inglese era comunque un poliziotto e fondamentalmente una persona buona. Poteva non apprezzare i loro sogni, poteva in particolare non apprezzare quel maledetto leone e forse fare un'eccezione nel suo caso, ma quegli studenti erano comunque dei ragazzini e la loro salvaguardia veniva prima di tutto. Pensava a suo figlio: se un giorno fosse tornato a casa pieno di lividi perché a scuola avevano commesso un errore che avrebbe fatto? Se la sarebbe presa, ovviamente. Gli studenti erano studenti, non delle cavie per chissà quale tipo di test. Pian piano, però, ci aveva riflettuto meglio.
    Ben svegliato, tesoruccio. - ridacchiò tra sé e sé premendo sulla scritta "attivazione" a fianco al numero 240. La macchina era ancora in riparazione dopo l'ultimo esame. La scocca ammaccata delle sue gambe era stata riparata mentre l'elmo era ancora parzialmente rotto. Il problema principale, però, risiedeva all'interno del suo sistema: non erano infatti ancora riusciti a trovare il bug che aveva rimosso le sue limitazioni. Nessuno ne aveva parlato e la LIVE INC. era riuscita a tirarsene fuori senza alcuno scandalo ma no, N.240 non avrebbe dovuto sparare raggi laser agli studenti o calciarli da una parte all'altra del campo di simulazione. Era provvisto di quelle funzioni in qualità di robot da guerra ma l'ambiente della licenza doveva essere un terreno di rodaggio esclusivamente per la sua mobilità e il suo algoritmo di problem solving. Allo stato attuale, però, l'ammasso di ingranaggi era ancora un cane sciolto e rabbioso e Darius e Takeru si erano intrufolati nella sua tana. Il suo risveglio venne annunciato da un forte ruggito metallico che risuonò in tutto il campo di addestramento sebbene fosse ancora nascosto ed invisibile ai due eroi o aspiranti tali.
    Good luck, kids! - lo annunciò Henry, premendo finalmente di nuovo il pulsante per le comunicazioni, spezzando il silenzio in quell'atmosfera lugubre. Circondati da enormi cubi, ai due non rimaneva altro se non andare avanti.
     
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    Darius Wild
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    I discorsi con il giovane aspirante eroe che lo stava accompagnando in quella missione di ricognizione e controllo del Tokyo Drome, erano passati da come potersi comportare in una situazione ad una vera situazione critica. Quella voce dagli altoparlanti dello stadio lo aveva messa in allarme, anche se si era ritrovato a fare diverse considerazioni, anche per via delle parole di Takeru Anche loro hanno perso l'effetto sorpresa...Ora sappiamo che c'è qualcuno e che i tizi che raccoglievano persone non erano di passaggio Espose quel pensiero all'altro mentre teneva la porta al lato della vetrata aperta, aspettando di essere raggiunto e quindi si mosse anche lui in direzione di quello che era il campo d'esame che non aveva mai dovuto sostenere, non per scelta propria ma a causa di forze maggiori. Le iridi violacee andarono a scandagliare la zona circostante mentre si muoveva in quell'ambiente che, non considerando la moltitudine di farfalle presenti, poteva alla lontana ricordare un ambiente urbano dove gli edifici o meglio quelle figure geometriche erano state "vestite" per l'occasione da quei lepidotteri di colore blu, che rendevano il tutto più inquietante e a volte confusionario. Proprio mentre si ritrovava a muovere i suoi passi su alcune farfalle, cercando di tenere nella propria visuale la colonna di fumo che si alzava verso l'alto, rispose nuovamente ai dubbi che stavano andando a crearsi, giustamente nel ragazzo di fianco a lui Come hai detto tu, probabilmente sono in una sala di controllo e se hanno piazzato delle trappole, penso ci siano più probabilità che possano essere lungo il percorso per arrivare da loro. Fermò il suo parlare solo per sollevare il braccio destro ed indicare con l'indice in direzione del macchinario che stava emettendo il fumo, nel caso fosse ancora in vista, o semplicemente puntando alla colonna di fumo che si sollevava da esso Stesso discorso per quell'affare, con l'unica differenza che vediamo la nostra destinazione, mentre per la sala comando ci saremmo dovuti muovere un pò alla cieca Cercò di motivare all'altro le proprie decisioni, per tenerlo attivo e per cercare di rafforzare quel loro nuovo rapporto lavorativo che era appena nato, che poteva essere fondamentale mentre si addentravano più o meno inconsciamente nelle fauci del nemico.
    L'avanzata verso la colonna di fumo che si stagliava alta nel cielo non era sempre lineare, costringendoli a volte a dover aggirare uno o due di quei cubi, originariamente grigiastri, attraversando vicoli più o meno stretti e solo quando un nuovo rumore si andò ad aggiungerne un nuovo, si bloccò quasi sul posto. Quel rumore metallico, potevano avere la certezza matematica o quasi che non si trattava di una farfalla, ma di qualcosa di costruito dall'uomo che spesso accade, usato contro l'uomo stesso nel più classico dei clichè dell'umanità. Allargò il braccio destro verso l'esterno, con il palmo aperto come a dare un segnale di stop a Takeru, per cercare di affinare i propri sensi e provare a capire da quale parte poteva arrivare quel rumore e la cosa che lo aveva prodotto. E solo quando arrivò quell'augurio dall'alto dei megafoni dello stadio da parte di quella voce misteriosa, andò a puntare gli occhi in direzione del ragazzo Tieni pronto il segnale di ingaggio...E se le cose dovessero andare davvero a finire in quella direzione, hai il mio permesso di usare il tuo Quirk...Non strafare se non ti senti sicuro, non siamo qui per impressionare nessuno Cercò un cenno di approvazione da parte del giovane ed una sua eventuale risposta, prima di potersi muovere nuovamente, cercando di fare da apripista per quella curiosa formazione a due, procedendo in direzione del "camino" che stava facendo loro da faro in quella notte composta da farfalle. Quei momenti di attesa, di calma, di preambolo a quello che sarebbe successo da li a poco probabilmente, gli stavano facendo battere il cuore con intensità sempre maggiore, rendendolo più nervoso ad ogni passo, ad ogni vita rubata a quegli insetti sotto i suoi stivali, tanto che qualche goccia di sudore stava correndo lungo la sua tempia al di sotto della maschera antigas.

    | Fazione: Hero | #Livello 8 | Età 26 | © |
    Energia: 1050| Forza: 300 | Quirk: 400+30 | Agilità: 325
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    Scheda: Link.

    Tecniche, Equipaggiamento & Status
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    • Status: Illeso.
    • Tecniche usate: //
    • Energia: 1050

    • Equipaggiamenti: • Adaptation Suit [Costume]► Effetto:[/color] - Resistenza danni lievi - Resistenza danni medi - Resistenza elementale lieve;
    • Adaptive Gaunlets [Offensivo]►Effetto: Bonus Quirk +30 (+50 quando si usa Counter Mirror)► Peso: [2]

    • Lista tecniche: Indurimento Liv4; No Conduct Liv4; Counter Liv4; Chillinator Liv4; Osmian Liv4; Biological Adaptation LIv4; Regenerator Liv4; Counter MIrror Liv4; Pumped Out Liv4
    » Nome Tecnica [Livello x]: Descrizione.
    Costo: NA
    Danno:




     
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    Takeru Himawari


    Continuò ad avanzare con Darius verso la zona di simulazione, continuando a guardarsi intorno. Lui non conosceva molto di quel posto: quei cubi che vedeva vicino per lui erano esattamente quello che sembravano: cubi grigi con una sorta di portone e spazi aperti che gli sembravano tutto fuorchè...la realtà.

    Doveva essere sicuramente diverso rispetto a quanto doveva apparire normalmente. Continuò a guardare le farfalle con fare dubbioso, neanche si aspettasse un attacco all'improvviso. La differenza tra la sua visione delle farfalle adesso era completamente cambiata rispetto a prima e dubitava di riuscire a disegnare altre farfalle in futuro. Non aveva difficoltà a pensare che forse quei disegni che in questo momento accarezzava con le dita, all'interno dell'album, sarebbero state le ultime farfalle disegnate da lui per molto...molto tempo.
    Quando Darius gli disse dell'effetto sorpresa sembrò annuire e seguì Darius con passo un pò più svelto, soffermandosi ancora sulle farfalle che continuavano a trasportare. Annuì quando Darius parlò delle trappole, mantenendo lo stesso atteggiamento calmo esteriore di poco prima. - Sì, immagino abbia ragione. - Domandò, cercando di tenere la voce bassa e parlando con Darius, ignaro che Henry non potesse sentirli. L'unica esperienza che Takeru aveva era quella del provino per entrare all'Accademia e lì le sue comunicazioni con Yukiko erano state ascoltate dal suo "avversario". Sembravano una vita fa per Takeru ma era l'unica esperienza che, in quel momento, sembrava venirgli in mente.
    - Pensa che possa esse-... - Si fermò quando Darius alzò il braccio destro, indicando l'affare. Sembrò riflettere un attimo su quanto detto dall'altro, pensando. Avrebbe voluto non fare domande e limitarsi ad eseguire ma...non poteva farne a meno di farne. Quella situazione era atipica e sapeva che chiedere a chi era più esperto era sicuramente l'azione migliore in quel frangente. - Crede che possa essere una sorta di...base operativa? - Si girò intorno, guardandosi in giro. -Perchè lo sembra, in qualche modo. Da qualche parte le persone che rapiscono finiranno... -

    Takeru si limitava a seguire Darius con aria concentrata, fino al ruggito metallico che arrivò alle sue orecchie. Non servì l'alzata di mano di Darius per fermarlo, visto che l'aveva già fatto, la tensione che si faceva sentire sulle sue spalle. Restò fermo, immobile, ad aspettare le parole altrui. E quando la voce gli augurò buona fortuna sembrò mormorare un -Stanno giocando con noi...- Lieve, leggero.
    Si girò verso Darius e alle sue parole annuì, la mano che andò ancora verso il disegno della farfalla, l'album aperto. - Sissignore. - Disse, semplicemente. Lui doveva collaborare e stare alle decisioni di Darius, cercando di aiutarlo il più possibile. Quella era la vita vera e se c'erano delle regole andavano rispettare: essere un eroe significava anche quello.
    - Nel caso le serva attaccare a distanza, mi dica. So anche bloccare qualcosa o qualcuno. O almeno...cercare di farlo, così come generare qualcosa che può attaccare, oltre a... - Indicò i disegni delle farfalle. -...Questi.-
    Pensava di aiutare Darius descrivendo quello che sapeva fare, in realtà. Non lo conosceva e non voleva essere di qualcosa.
    Non voleva fosse solo il suo babysitter, insomma. E se avesse visto Takeru come uno strumento da sfruttare, in quel momento, a Takeru andava bene. Fare la cosa giusta significava anche rendersi conto di quello che poteva fare e fare un passo indietro.

    - Cosa...è il ruggito?-
    Non si aspettava una risposta.


    Tecniche, Equipaggiamento & Status
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    • Status: Illeso.
    • Tecniche usate: //
    • Energia: 175
    • Quirk: 70 (+10)
    • Forza: 30
    • Agilità: 50

    • Equipaggiamenti: • Adaptive Suite (Fox) [Costume] STUN GRENADE M84, Album da disegno e materiali. Peso [2]

    • Lista tecniche:
    Clone di Acquarello [Livello 1]
    Takeru può creare una copia di acquarelli di se stesso o di altre persone. La copia può subire massimo 3 colpi lievi, dopodichè scompare e deve essere evocata di nuovo. Non può parlare e non ha una volontà propria. Possiede le stesse statistiche di Takeru, può essere creata al momento max una copia.
    Costo: 10 + 5 Mantenimento
    Danno/Effetto: -

    Muro di acquarelli [Livello 2]
    Takeru genera quello che sembra un vero e proprio muro colorato (può cambiare e dipendere dal disegno ma l'effetto resta identico, cambia solo "scenicamente") che può mettersi tra lui e la possibile fonte di danno. Scompare una volta colpito. Può utilizzarlo una volta per proteggere un alleato entro 3 metri da lui da un colpo in arrivo.
    Effetto: Tecnica difensiva - protegge da danni Medi
    Costo: 35
    Raggio: 3 metri

    Animali d'acquarello [livello 2]
    Takeru è capace di creare degli animali, immaginari o meno, per attaccare l'avversario e che prendono spunto dal disegno originale in acquarello di Takeru. Se sono animali di taglia piccola (uccellini, conigli, piccoli animali) possono essere evocati come un piccolo branco/stormo ma sono considerati come un'unica entità e non possono allontanarsi l'uno dall'altro. Se vogliono essere mantenuti bisogna pagare il costo di mantenimento altrimenti scompaiono. Malgrado siano un piccolo stormo sono considerati come un'unica entità e non possono allontanarsi l'uno dall'altro.
    Effetto: Tecnica offensiva - danno medio
    Costo: 30 + 10 di mantenimento
    Raggio: 3 metri

    Jacket of Painting [Livello 1]
    Takeru è capace di manovrare i pigmenti di acquarello in un disegno o dipinto per farli spostare verso un bersaglio a sua scelta e ricoprirgli il petto, bloccandolo formando quella che sembra essere una vera e propria camicia di forza colorata, fatta di acquarello, che blocca le mani del bersaglio in quella posizione. Il bersaglio deve essere a 2 metri di distanza. Se riesce lo blocca per un turno. Range: 2 metri.
    Costo: 15
    Danno/Effetto: Blocca l'avversario per un turno se ha successo

    Copia in Acquarello [livello 1]
    Takeru è capace di creare una copia di qualsiasi oggetto/strumento tramite un disegno precedente dipinto in acquarello. L'oggetto non può superare i 2 metri di lunghezza e/o larghezza e non funzionerà se sono oggetti la cui composizione è necessaria per il funzionamento dell'oggetto stesso e/o se Takeru non è a conoscenza nel dettaglio della composizione dell'oggetto. (Es. non può creare pistole funzionanti per la polvere da sparo e il procedimento meccanico dietro che non conosce e non può creare oggetti di funzionamento meccanico/elettrico/etc.). Se Takeru vuole copiare un oggetto presente nella role/un nuovo oggetto ha bisogno di almeno 1 turno e gli strumenti necessari per dipingerlo prima in acquarello. Nel caso creasse un oggetto contundente / arma bianca utilizzata per combattere essa avrà lo stesso parametro Quirk di Takeru. Se l'oggetto subisce un danno superiore a quello che Takeru è in grado di infliggere, viene distrutto, così come se si allontana più del raggio corrente di Takeru.
    Costo: 15 + 5 di mantenimento

    » Nome Tecnica [Livello x]: Descrizione.
    Costo: NA
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    Henry osservava la situazione dalla sala della sorveglianza. Sulla console di fronte a lui innumerevoli schermi trasmettevano le immagini da altrettante telecamere. Alcune erano puntate sui corridoi interno dello stadio, altre riprendevano varie zone del campo di addestramento dalle quali l'ex-poliziotto inglese stava tenendo d'occhio i due intrusi, altre ancora invece sorvegliavano i magazzini e in generale i quartieri dello staff dello stadio che occupavano generalmente la parte inferiore e interrata dell'edificio. Qui si trovava il massiccio corpo meccanico del N.240. La sua scocca bianca e argentea, riparata, sembrava quasi un'armatura. La macchina era massiccia ed imponente, la sua stazza superava di gran lunga i due metri. A terra, al suo lato destro, la sua lunghissima lancia simile ad un tridente. Il suo elmo cornuto era rimasto danneggiato dal suo ultimo utilizzo durante uno degli ultimi messaggi per la licenza e, rotto a metà, rivelava parte del suo volto sintetico. Dai lineamenti decisi, presentava una chioma rossa e il suo unico occhio visibile, pur spento al momento, era di un giallo intenso.
    Questo si aprì di scatto quando Henry lo attivò. Con un forte ruggito metallico la bestia scosse il corpo, afferrò la sua arma e si tirò su. Nell'ultima simulazione in cui era stato utilizzato, 240 aveva utilizzato attacchi potenzialmente letali su dei semplici studenti del liceo. In qualche modo la sua intelligenza artificiale era difettosa e, per essere del tutto onesto, questa volta non era colpa del figlio dell'Elfin a differenza del famoso attacco di hacking al social BABEL, sempre prodotto da LIVE INC. Il fallimentare robot era in tutto e per tutto un errore di Mieko Sasaki, e chissà che titoloni avrebbero fatto due eroi uccisi da un macchinario di LIVE INC all'interno del Tokyo Dome durante un'emergenza nazionale. E anche nel caso in cui fossero sopravvissuti e lo avessero arrestato, avrebbero comunque dovuto parlarne nel loro rapporto. Vincitore o in prigione, Henry sarebbe comunque riuscito a screditare quella vecchia megera. Bene.
    Dall'interno del campo, leggermente interrato rispetto ai corridoi dello stadio, quello strano macchinario che emetteva il fumo nero era sparito dietro ai cubi grigi che costituivano quel falso paesaggio cittadino. I due rappresentanti della giustizia si stavano orientando seguendo la colonna di fumo più denso, schivando questo o quell'enorme costrutto.
    Subito dopo il ruggito, i due avrebbero potuto sentire una serie di esplosioni. Dapprima lontane ed ovattate, poi sempre più vicine e ravvicinate. Una lugubre, nuova messa in atto dello spettacolo a cui tre ragazzi della UA avevano dovuto assistere qualche mese prima. Dopo una ventina di secondi, 240 emerse dal terreno sotto di loro, una decina di metri più avanti. Il pavimento esplose in mille pezzi mentre la sua imponente figura si palesava ai loro occhi salendo al loro piano grazie ai propulsori che presentava sulle caviglie e sulla schiena. Il suo occhio giallo era fisso su di loro mentre le sue labbra erano aperte in un sorriso minaccioso mostrando denti che parevano quasi più lame. Difficile pensare che una macchina potesse sorridere in quel modo.
    240 poggiò i piedi su del terreno più o meno stabile, sempre ad una decina di metri di loro. I tre si trovavano in quel momento in uno spiazzo ben inquadrato dalle telecamere. Si trattava di una sorta di piazzetta quadrata dal lato di venti metri circondato da falsi edifici composti da quei cubi grigi.
    La macchina presentava il suo numero di serie ben incisi sul pettorale e, pur non agendo, sembrava del tutto intenzionata ad attaccar briga. D'altro canto, nonostante il ruggito dal sapore meccanico, vedendo una figura simile con un volto umano era probabilmente difficile riconoscere in essa un automa. Erano numerosi infatti gli eroi che utilizzavano la propria voce come arma, utilizzando magari anche degli amplificatori, e una voce simile non era poi così improbabile nel mondo delle bizzarre unicità. Lo stesso mondo, ironicamente, che quegli attentatori volevano eliminare.
    Osservando la scena tramite le telecamere, Henry ridacchiò e prese nuovamente in mano la sua tazza per proseguire nella degustazione del suo amato the. Purtroppo, vista la situazione, si era dovuto portare dietro delle bustine e non era chissà cosa, ma lo spettacolo che stava per iniziare avrebbe probabilmente reso il tutto più gustoso.
     
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    Darius Wild
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    Si era mosso nel fittizio paesaggio cittadino per cercare di raggiungere quel macchinario che era scomparso dietro alcuni dei cubi grigiastri, ma di cui potevano ancora avere una posizione più o meno esatta puntando verso la colonna di fumo più scura che c'era li. Quel rumore metallico, insieme alle parole provenienti dall'altoparlante dello stadio usato da una figura ancora misteriosa per loro, lo avevano messo in allerta e l'avere con se uno studente della scuola non faceva che aumentare la tensione per quella situazione. Una base operativa? Potrebbe certo Rispose brevemente proprio in direzione del ragazzo che aveva esposto un dubbio e fatto poi un ragionamento che non faceva una piega Anche se bisogna capire perchè portare qua la gente svenuta attorno allo stadio se poi non vogliono visitatori... O almeno questo era quello che aveva evinto dalla voce che li aveva accolti non appena varcata la soglia della struttura e l'invito a cambiare strada. Ma in quel momento c'era tutta un'altra situazione a cui far fronte, partendo dal rumore metallico che si era annunciato ma non ancora mostrato ai loro occhi, ma c'era ancora altro in arrivo e le vibrazioni provenienti dal terreno ne erano la dimostrazione più lampante, per questo andò ad allargare entrambe le braccia, sporgendosi appena con il busto in avanti per abbassare il baricentro e non perdere l'equilibrio quando queste vibrazioni si fecero più intense fino a quando la pavimentazione non sembrò dare vita ad un incubo metallico che era tutt'altro che amichevole. Istintivamente si andò a spostare all'indietro di un passo, senza staccare le iridi violacee dalla figura quasi gargantuesca che si trovava di fronte, per non parlare del volto e dell'armentario, dalla lancia alla fisicità robotica stessa, che si portava dietro. Shit!Balls!Shit!Shit!Balls! Iniziò ad imprecare trovandosi davanti quello che doveva essere una versione sotto steroidi degli automi che qualche volta gli era capitato di utilizzare durante i test di ingresso, che erano a loro volta sicuramente più deboli di quelli usati per gli esami da sostenere per ottenere la licenza.
    Si trovavano in uno spazio ampio e quel coso metallico era appena spuntato dal pavimento che doveva simulare il cemento di un marciapiede o l'asfalto di una strada, deducendo senza troppi problemi che fosse dotato di una forza sovraumana in aggiunta a quell'arma bianca dall'aspetto tutt'altro che rassicurante. Ricordava ancora alcuni robot che erano stati usati contro di lui in un'esercitazione allo USJ e ne avevano distrutto un pezzo, per questo non si poteva permettere di sottovalutare quel tipo di avversario. Andò a strisciare il piede destro nella direzione opposta a 240, sollevando con movimenti lenti il braccio destro verso il busto in maniera protettiva e il sinistro cercò di raggiungere il compagno e sospingerlo fisicamente Questa non è una simulazione, non ci sarà un professore a fermare quel coso dallo spappolarci contro questi scatoloni...Hai il permesso di usare la tua Unicità per difenderti e per qualsiasi idea che pensi possa tirarci fuori da una situazione di merda... Offrì la parte destra del volto alla visione di Takeru, mentre in maniera piuttosto veloce una serie di scaglie marroni cominciarono a ricoprirlo e quindi diede le spalle al ragazzo Ma per ora preccucupiamoci di arrivare a quel macchinario...Forse ci aiuterà a capirci qualcosa di più Le scaglie andarono a ricoprire il suo intero corpo al di sotto della tuta appositamente modificata e "starter" della trasformazione grazie ad una serie di meccanismi interni alla stessa, facendogli assumere una postura ed un'aspetto decisamente più intimidatori rispetto a poco prima.
    Io cercerò di coprirti...Intercettando quel coso... Disse verso il giovane e scrocchiando le ossa del collo e delle spalle si preparò a muoversi, gambe leggermente piegate come a caricarsi di energia potenziale pronta ad esplodere nel momento del bisogno, mentre si tiene in una posizione intermedia appunto tra il robot 240 e Takeru, cercando di schermarlo completamente con la propria figura e si tiene pronto a muoversi all'indietro, senza interrompere così il contatto visivo con l'avversario, seguendo così gli spostamenti del giovane aspirante eroe, concedendogli di fatto il comando, in merito alle decisioni su dove andare e come muoversi tra i quegli enormi scatoloni grigi e blu, per le farfalle.

    | Fazione: Hero | #Livello 8 | Età 26 | © |
    Energia: 1050| Forza: 300 | Quirk: 400+30 | Agilità: 325
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    Scheda: Link.

    Tecniche, Equipaggiamento & Status
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    • Status: Illeso.
    • Tecniche usate: //
    • Energia: 960

    • Equipaggiamenti: • Adaptation Suit [Costume]► Effetto:[/color] - Resistenza danni lievi - Resistenza danni medi - Resistenza elementale lieve;
    • Adaptive Gaunlets [Offensivo]►Effetto: Bonus Quirk +30 (+50 quando si usa Counter Mirror)► Peso: [2]

    • Lista tecniche: Indurimento Liv4; No Conduct Liv4; Counter Liv4; Chillinator Liv4; Osmian Liv4; Biological Adaptation LIv4; Regenerator Liv4; Counter MIrror Liv4; Pumped Out Liv4
    » Indurimento [Livello 4]: DESCRIZIONE: La pelle di Darius di inspessisce, fino a formare delle vere e proprie croste brunastre, che spesso possono assumere un aspetto scaglioso, che gli permettono di poter attutire nella maniera migliore possibile i danni che provengono da attacchi cinetici, come un pugno, un calcio, un colpo da arma da fuoco o da taglio; ma per fare questo è costretto a memorizzare il danno subito, quindi in base al danno che riceve la corazza si inspessisce in modo da non essere intaccata da un altro attacco di pari intensità. Diminuzione dei danni subiti (medio---->lieve; medio-gravi--->medi; gravi--->medio-gravi).
    Costo: 90
    Danno: -




     
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    Takeru Himawari


    Ogni passo che faceva sembrava avvicinarsi sempre di più a qualcosa di indefinito. Non sapeva spiegare bene la sensazione: era come se per un attimo riuscisse a guardare sia lui che Darius dall'alto, avanzare in quel mare di farfalle e verso quella colonna di fumo.
    A Scuola avevano iniziato a parlare di situazioni del genere ma solo in teoria, ovviamente. Si stavano focalizzando per prima cosa sul proprio Quirk, sulle proprie tecniche, su come utilizzarlo per essere utili in diverse situazioni. La maggiorparte dei suoi compagni avevano un potenziale offensivo, anche se altri invece avevano quirk più flessibili e utili anche in situazioni di emergenza naturale o altro. Questo perchè sapeva che la prima cosa importante era il controllo del proprio Quirk. La seconda, il controllo del contesto esterno e della situazione.

    In questo caso Takeru non aveva nessuna delle due cose. Il suo Quirk era tutto fuorchè al massimo delle sue potenzialità. Il contesto non lo conosceva. Non ne sapeva niente.

    Quando il rumore metallico si fece più forte e le vibrazioni aumentarono Takeru si fermò improvvisamente. Le esplosioni da lontane si fecero vicine e Takeru provò a non cadere, allargando le gambe e cercando di mantenere l'equilibrio, le mani ancora sull'album da disegno.
    -Che..succede?- Disse all'altro, almeno prima che dal pavimento spuntasse...quell'entità semi-mostruosa.
    Takeru non lo riconobbe come automa o un robot. Non aveva alcuna esperienza di quel luogo o esseri di quel genere e non potè fare a meno di rimanere fermo a fissare l'automa. Quell'occhio dorato, quell'espressione di sorriso pericoloso gli fece gelare il sangue nelle vene. Rimase fermo e non condivise le esclamazioni di Darius, la sensazione di guardarsi dall'alto che si fece più presenta. <chi...è?> Non avendolo riconosciuto come automa, poteva solo pensare fosse uno dei terroristi. Con qualche unicità strana, magari. Oppure qualche unicità geneticamente modificata? Si poteva fare in qualche modo?
    Fu Darius a svegliarlo dal suo fissare l'automa, girandosi subito verso di lui. -...Coso? Non è una persona?- Per fortuno uno intelligente tra i due c'era, sembra, visto che permise a Takeru di accorgersi del numero di serie sul pettorale. -...Che cosa...è?- Si corresse, da solo. La mano, ancora sull'album, si sollevò alla ricerca di un disegno in particolare. Con un lieve tocco, quello della farfalla rossa prese vita e volteggiò prima in aria su di loro, e poi via via verso il comando per avvertire che erano alle prese con uno scontro. Prima lo sapevano, meglio era.
    - Priorità arrivare al macchinario. Ok. - Sembrava stare provando a scindere ogni emozione a quelle parole e sembrò sorpreso quando le scaglie ricoprirono Darius, mostrando il lato intimidatorio dell'Eroe. Era l'unica cosa tra sè e i nemici, l'eroe che gli stava davanti. Lo sapeva, così come sapeva che stare fermo e lasciare fare l'altro aveva più senso di molte altre cose, per il momento.
    Ma se avesse fatto da Babysitter a Takeru, Darius avrebbe avuto vita difficile.

    Lui doveva essere utile. Non doveva essere solo qualcuno da proteggere.

    -Forse...qualcosa per distrarlo ce l'ho.- Per Takeru erano come passati secoli ma in realtà era un attimo. - Creo qualcosa che andrà verso sinistra. Io...mi muovo verso destra. Se attacca lui, possiamo spostarci verso l'altra parte della piazza e...continuare verso il macchinario. -
    Aveva detto che la priorità era arrivare al macchinario, no?
    Lui seguiva gli ordini di Darius.
    Era l'unica cosa che poteva fare.

    Aprì il segnalibro blu dell'album e alcuni disegni, nuovi e vecchi, spuntarono nella pagina assegnata. A Takeru piaceva il blu: se l'era assegnato come colore. Ed, ad un tocco del ragazzo, dall'album da disegno venne generato... un altro Takeru. Del tutto identico all'originale, compresa la maschera antigas disegnata all'ultimo momento. Solo i contorni erano un pò sfocati, come se l'acquarello lì fosse rimasto. In un gesto, il clone di Takeru scattò alla loro sinistra e verso la parte sinistra della piazzetta, come a cercare di superare l'automa da quel lato. Takeru, invece, cercò di muoversi più lentamente verso destra, cercando di mantenere Darius come scudo tra lui e il robot e lasciando che il clone rispettasse la distanza dal suo originale. Sperando che l'eroe riuscisse a seguirlo senza distrarsi.

    L'idea era usare il clone come esca e farlo attaccare dal robot, mentre loro due magari sarebbero stati liberi di continuare la corsa verso il macchinario o attaccarlo in una posizione di vantaggio. Oltre al fatto che vedere un suo attacco li avrebbe informati su cosa sapesse fare quel coso.
    Il povero Takeru non conosceva l'unicità di Darius, forse più utile quando colpito, nè il fatto che...beh, quello che aveva avanti era un automa. Non sapeva se avesse un intelligenza artificiale di qualche tipo o fosse comandato da qualcuno ma...sicuramente la sua era una prima mossa...azzardata.

    Chissà se avrebbe funzionato.


    Tecniche, Equipaggiamento & Status
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    • Status: Illeso.
    • Tecniche usate: // Clone di acquarello
    • Energia: 175 165
    • Quirk: 70 (+10)
    • Forza: 30
    • Agilità: 50

    • Equipaggiamenti: • Adaptive Suite (Fox) [Costume] STUN GRENADE M84, Album da disegno e materiali. Peso [2]

    • Lista tecniche:
    Clone di Acquarello [Livello 1]
    Takeru può creare una copia di acquarelli di se stesso o di altre persone. La copia può subire massimo 3 colpi lievi, dopodichè scompare e deve essere evocata di nuovo. Non può parlare e non ha una volontà propria. Possiede le stesse statistiche di Takeru, può essere creata al momento max una copia.
    Costo: 10 + 5 Mantenimento
    Danno/Effetto: -

    Muro di acquarelli [Livello 2]
    Takeru genera quello che sembra un vero e proprio muro colorato (può cambiare e dipendere dal disegno ma l'effetto resta identico, cambia solo "scenicamente") che può mettersi tra lui e la possibile fonte di danno. Scompare una volta colpito. Può utilizzarlo una volta per proteggere un alleato entro 3 metri da lui da un colpo in arrivo.
    Effetto: Tecnica difensiva - protegge da danni Medi
    Costo: 35
    Raggio: 3 metri

    Animali d'acquarello [livello 2]
    Takeru è capace di creare degli animali, immaginari o meno, per attaccare l'avversario e che prendono spunto dal disegno originale in acquarello di Takeru. Se sono animali di taglia piccola (uccellini, conigli, piccoli animali) possono essere evocati come un piccolo branco/stormo ma sono considerati come un'unica entità e non possono allontanarsi l'uno dall'altro. Se vogliono essere mantenuti bisogna pagare il costo di mantenimento altrimenti scompaiono. Malgrado siano un piccolo stormo sono considerati come un'unica entità e non possono allontanarsi l'uno dall'altro.
    Effetto: Tecnica offensiva - danno medio
    Costo: 30 + 10 di mantenimento
    Raggio: 3 metri

    Jacket of Painting [Livello 1]
    Takeru è capace di manovrare i pigmenti di acquarello in un disegno o dipinto per farli spostare verso un bersaglio a sua scelta e ricoprirgli il petto, bloccandolo formando quella che sembra essere una vera e propria camicia di forza colorata, fatta di acquarello, che blocca le mani del bersaglio in quella posizione. Il bersaglio deve essere a 2 metri di distanza. Se riesce lo blocca per un turno. Range: 2 metri.
    Costo: 15
    Danno/Effetto: Blocca l'avversario per un turno se ha successo

    Copia in Acquarello [livello 1]
    Takeru è capace di creare una copia di qualsiasi oggetto/strumento tramite un disegno precedente dipinto in acquarello. L'oggetto non può superare i 2 metri di lunghezza e/o larghezza e non funzionerà se sono oggetti la cui composizione è necessaria per il funzionamento dell'oggetto stesso e/o se Takeru non è a conoscenza nel dettaglio della composizione dell'oggetto. (Es. non può creare pistole funzionanti per la polvere da sparo e il procedimento meccanico dietro che non conosce e non può creare oggetti di funzionamento meccanico/elettrico/etc.). Se Takeru vuole copiare un oggetto presente nella role/un nuovo oggetto ha bisogno di almeno 1 turno e gli strumenti necessari per dipingerlo prima in acquarello. Nel caso creasse un oggetto contundente / arma bianca utilizzata per combattere essa avrà lo stesso parametro Quirk di Takeru. Se l'oggetto subisce un danno superiore a quello che Takeru è in grado di infliggere, viene distrutto, così come se si allontana più del raggio corrente di Takeru.
    Costo: 15 + 5 di mantenimento

    » Nome Tecnica [Livello x]: Descrizione.
    Costo: NA
    Danno:
     
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    Trovarsi in quel salottino di comando e poter assistere a tutto quello che stava succedendo tramite le telecamere era decisamente soddisfacente per Henry. Da quando era subentrata Mieko era stato relegato ai compiti di introduzione al test e alla consegna delle unicità e non lo avevano più lasciato entrare nella sala di comando, specialmente dato che la donna si era portata dietro un intero staff di colletti bianchi pronti ad intervenire per ogni evenienza. "Sei troppo vecchio", dicevano, "e i computer sanno calcolare meglio chi è adatto o meno alla professione". Era passato meno di un anno ma gli sembrava fosse passata una vita da quando quella porta si era chiusa celando tutto quel mondo ai suoi occhi. Sebbene fosse in forte disaccordo col mondo degli eroi odierni, all'anziano inglese piaceva molto tenere i test. Osservare il comportamento dei giovani, pensare a come avrebbero potuto migliorarsi, alle loro mancanze da supplire. Si ricordava gli insegnanti che aveva avuto quando lui aveva tenuto il suo test, pur per una misera licenza ad uso professionale per quella carriera da apicoltore che non aveva mai voluto perseguire, obbligato dai suoi genitori.
    E quello, per l'Elfin, era solo un altro test: uno dove bisognava mettere la propria vita sul piatto. Forse sarebbe stato persino disposto a spegnere quel macchinario se quei ragazzi gli avessero dimostrato che aveva ancora senso credere nei giovani e negli eroi. Aveva preso parte a quell'impresa perché credeva che sarebbe stato meglio per tutti tornare ad un mondo senza unicità, un mondo dove solo i poliziotti facevano il loro lavoro. Aveva visto tanti eroi abusare del loro potere o della professione, aveva visto quella professione diventare sempre più simile a quella di un attore o di una rockstar. In molti ci si avvicinavano solo con il sogno per il denaro o per la fama, senza il minimo interesse per i cittadini. E allo stesso tempo aveva visto centinaia e centinaia di crimini efferati compiuti da persone senza la minima intelligenza criminale ma dotate di unicità pericolose. Ovvio, pensare che rimuovere le unicità dalla società avrebbe rimosso anche i criminali sarebbe stato più che ingenuo, ma di certo impedire a chiunque di avere una pistola avrebbe ridotto il numero di sparatorie: questo il Giappone lo sapeva molto bene.
    Per questo motivo, comunque, i suoi occhi sembravano quasi sorridere mentre osservava quelle immagini sugli schermi della sala di controllo sorseggiando il suo the caldo.
    Il colossale robot aveva quel sorriso fisso sul volto mentre guardava i due. L'americano, decisamente navigato in quel mondo e con molta esperienza con altri automi alle spalle, non ci aveva messo molto a riconoscere nella massa meccanica una macchina dalle sembianze umane invece che un vero e proprio umano. Il problema era che, probabilmente, rendersene conto non avrebbe cambiato molto. LIVE INC si era imposta sul mercato per la straordinaria qualità che distingueva le sue macchine e i loro prototipi erano avanti anni luce rispetto alle vecchie macchine impiegate alla UA, in grande parte rimasugli di un eroe ormai dimenticato dopo l'esercizio troppo arbitrario del suo potere nella sua ultima missione. Il suo aspetto realisticamente umano, tra le altre cose, ne era solo l'indicatore più evidente rispetto a quelle armature umanoidi in dotazione alla scuola.
    240 vide qualcosa entrare nel suo spazio visivo: aveva sembianze simili a quelle di una persona ma difficilmente quel trucchetto lo avrebbe confuso. In qualità di macchina da guerra, infatti, il robot dalla chioma rossastra era dotato di diversi tipi di visione per individuare al meglio un obbiettivo. Nonostante la sua forma umana quel costrutto di inchiostro non emetteva ovviamente calore a differenza di una persona normale. Pur riconoscendolo come un costrutto di un altro tipo, persino un robot volendo, questo non significava ovviamente fosse privo di interesse: era comunque un disturbo e in quanto tale andava neutralizzato.
    I reattori presenti sulle spalle e sulle caviglie di 240 si orientarono a sinistra, emettendo una brusca fiammata. Con una velocità disarmante la macchina scattò verso il clone di acquerello, superandolo persino e giungendo alla sua sinistra. Alzando la sua lancia la puntò in direzione della retta che connetteva idealmente la copia alla coppia composta da Darius e Takeru. Velocemente un raggio di energia rossa si palesò sulla sua punta, disintegrando il finto Takeru e procedendo a velocità spedita verso i due. Il lampo illuminò l'arena come un graffio sanguigno e avrebbero dovuto decidere in fretta se schivare o proteggersi per non finire come l'ammasso di inchiostro creato poco prima.



    I0KzPL9
    N.240 limitless [Code ©]
    CITAZIONE
    BATTERY: 175%
    ■ FRZ: 400
    ■ FRPWR: 600
    ■ AGI: 100


    *Dash: Attivando i suoi reattori in una determinata direzione, 240 è in grado di percorrere sino a 15 metri nella direzione opposta in pochi secondi. Durante il movimento l'agilità di 240 è aumentata del 500%. Costo: 5% Battery
    *Photon Ray: Un raggio di energia rossa che scaturisce dalla lancia di 240. Fa danno elementale e ha raggio 15 metri. Costo: 20% Battery per Danni Medio-Gravi. [5% Lievi, 10% Medi, 35% Gravi, 50% Molto Gravi, 75% Mortali]

    CITAZIONE
    In attesa della riparazione, che richiederebbe un'intera riscrittura dell'IA che governa il corpo di N.240, i limiti imposti al robot per l'Esame della Licenza sono stati rimossi. 240 è quindi a tutto e per tutto un robot da guerra il cui scopo è difendere l'obbiettivo e mantenere la posizione.


     
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    Darius Wild
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    Le domande, giustificate e ripetute da parte di Takeru, lo fecero voltare nella sua direzione e tirare un mezzo sospiro nella sua direzione Non ne ho idea...Ma non è amichevole Confermò ancora una volta i suoi pensieri in direzione del ragazzo e una volta ricevuta ricevuta una risposta positiva per quanto riguardava il punto focale della loro missione in quell'edificio. Si trasformò, le scaglie andarono a ricoprire il corpo intero, finendo per annullare quasi completamente la sua espressività, rimanendo con quella faccia laconica e decisa composta da scaglie di varie dimensioni, ma fornendogli in cambio la capacità di poter resistere meglio ai colpi fisici che in un primo momento aveva attribuito erroneamente come prerogativa dell'essere che si era parato davanti a loro come un ostacolo verso il loro obiettivo finale. Alla proposta del ragazzo di poter distrarre l'avversario, andò ad annuire un paio di volte, continuando a muoversi seguendo gli spostamenti di Takeru, usandolo appunto come guida in quel dedalo di enormi scatoloni blu e vibranti composti da farfalle Come distrazione iniziale può andare...Speriamo che si un trucchetto con cui poterlo tenere lontano fino ad arrivare alla torre
    Aveva già dato il via libera al ragazzo di poter usare la sua unicità non solo per mandare quei segnali a forma di farfalla all'esterno, ma anche per eventuali azioni all'interno del Tokyo Drome e così quando vide con la coda dell'occhio un Takeru muoversi verso sinistra, andò subito a ruotare ancora di più il busto e il collo per controllare che alle proprie spalle ci fosse ancora l'originale Nice... Gli rispose dopo essersi accertato che Takeru si stesse muovendo ancora in direzione della torre lancia-fumo, così che lui si potesse concentrare su quell'enorme ammasso di ferraglia, che se poteva fare dello strapotere fisico il suo punto di forza a discapito di altre capacità come la velocità, almeno questo era il suo pensiero iniziale. Venne smentito in maniera quasi immediata quando osservò impotente lo spostamento dell'automa in direzione del clone creato da Takeru e quando puntò la lancia nella loro direzione ci mise qualche istante a capire cosa si stesse preparando a fare. Digrignò i denti e deglutì a vuoto vedendo quel raggio di energia rossa andare a smolecolare il clone di pittura fatto dal compagno e continuare ad avanzare in quella direzione.
    Andò a fermare la sua corsa all'indietro, divaricando appena le gambe per avere una maggiore stabilità e portò le braccia davanti al busto, mani perpendicolari rispetto al corpo e palmi rivolti proprio in direzione di quel cilindro rosso che stava viaggiando verso di loro Togliti dalla traiettoria e continua a muoverti verso quel pilastro! Forse possiamo usarlo a nostro vantaggio Sempre che fosse riuscito a sopravvivere in maniera abbastanza decente a quell'attacco. Con le mani congiunte all'altezza dei polsi, dita leggermente separate tra di loro, mentre le varie placche metalliche presenti su i guanti andarono a sollevarsi ad imitare dei pannelli fotovoltai, preparandosi così in quel modo a ricevere il colpo e provare a respingerlo poi altrove. Non poteva avere la sicurezza matematica che sarebbe riuscito a respingere il colpo verso l'automa sia per la distanza che li separava sia per l'intensità del colpo ricevuto, ma doveva rischiare per cercare di avere qualche tipo di vantaggio nei confronti di quell'ammasso di ferraglia con poca umanità residua nello sguardo. Una volta provato a respingere quel raggio della morte avrebbe cercato di indirizzarlo verso la più vicina parete, per cercare di riflettere quel raggio in maniera trasversale alla stessa, nella speranza che la parte caduta della parte o di tutta la parete potesse permettere al duo di guadagnare un pò di tempo.

    | Fazione: Hero | #Livello 8 | Età 26 | © |
    Energia: 1050| Forza: 300 | Quirk: 400+30 | Agilità: 325
    - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
    Scheda: Link.

    Tecniche, Equipaggiamento & Status
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    • Status: Illeso.
    • Tecniche usate: //
    • Energia: 950

    • Equipaggiamenti: • Adaptation Suit [Costume]► Effetto:[/color] - Resistenza danni lievi - Resistenza danni medi - Resistenza elementale lieve;
    • Adaptive Gaunlets [Offensivo]►Effetto: Bonus Quirk +30 (+50 quando si usa Counter Mirror)► Peso: [2]

    • Lista tecniche: Indurimento Liv4; No Conduct Liv4; Counter Liv4; Chillinator Liv4; Osmian Liv4; Biological Adaptation LIv4; Regenerator Liv4; Counter MIrror Liv4; Pumped Out Liv4
    » Indurimento [Livello 4]: DESCRIZIONE: La pelle di Darius di inspessisce, fino a formare delle vere e proprie croste brunastre, che spesso possono assumere un aspetto scaglioso, che gli permettono di poter attutire nella maniera migliore possibile i danni che provengono da attacchi cinetici, come un pugno, un calcio, un colpo da arma da fuoco o da taglio; ma per fare questo è costretto a memorizzare il danno subito, quindi in base al danno che riceve la corazza si inspessisce in modo da non essere intaccata da un altro attacco di pari intensità. Diminuzione dei danni subiti (medio---->lieve; medio-gravi--->medi; gravi--->medio-gravi).
    Costo: 90
    Danno: -
    Counter Mirror [Liv4]: DESCRIZIONE: Darius riesce grazie al suo Quirk, in base alle esperienze pregresse che ha potuto sperimentare sulla propria pelle riesce a modificare il proprio corpo in modo che funga da catalizzatore per un tipo di attacco (elementale, ad area o a distanza; Es: una fiammata, un fulmine e simili) in modo da poterlo assorbire nella maniera più sicura per lui possibile, per poi poterlo respingere nella direzione desiderata. Sarà possibile assorbire/respingere un solo tipo di attacco in questa maniera, ammesso che sia un tipo di danno che ha potuto già sperimentare in precedenza e di cui è in grado di limitare gli effetti grazie alle esperienze di Nemesi. (riduzione danno di uno step + eventuali tecniche difensive)
    DANNO: corrispettivo -1 dell'attacco subito
    COSTO (in Energia): costo tecnica base +30



    Per la tecnica Counter Mirror, visto che il costo è proporzionale all'attacco, posso poi modificare al prossimo post sottraendo 30+raggio della morte, in questo stesso post, o al prossimo. Mi rimetto alla volontà del Den superior :sip:
     
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    Takeru Himawari


    L’idea, in teoria, aveva senso e aveva anche funzionato. Una parte di lui pensava se la sarebbe presa con il clone di acquarello lasciando andare Darius e Takeru verso l’infinito e oltre. Ma era un pensiero sciocco e lo sapeva. Malgrado questo, però, non riuscì a non bloccarsi qualche secondo quando vide -anzi, lo sentì anche, come se fosse successo a una parte di sé- il suo clone venire del tutto distrutto dal robot come se fosse fatto di gommapiuma. Non che l’acquarello fosse un materiale altamente resistente ma di solito i suoi cloni non svanivano come fossero vento di fronte al primo attacco. Di solito resistevano qualche colpo.

    “Ma probabilmente non hanno mai ricevuto colpi come questo.”

    Quello non era un semplice robot. Era del tutto lontano anche dai supporti robotici che utilizzavano all’UA e non aveva mai visto niente come quello, prima d’ora. Non era un allenamento quello, Takeru lo sapeva bene. Ma non era neanche un combattimento ad armi pari, per Takeru.
    Era una prova di sopravvivenza.

    Continuò ad andare verso sinistra quasi di scatto quando vide il laser non limitarsi alla copia svanita in un attimo ma andare verso la loro direzione sembrò quasi fermarsi un millesimo di secondo, lo sguardo incerto verso quel laser. Le scaglie che ricoprivano ora quasi del tutto Darius lo interessarono solo successivamente e lo spinsero a continuare quello che stava facendo, scattare verso sinistra, dietro Darius che gli faceva da prima linea. Se qualcuno gli avesse chiesto cosa stesse facendo, la risposta era ovvia: non ne era certo. Stava seguendo le istruzioni di Darius in quel momento, il più esperto dei due. In questo caso non era una questione di seguire le regole per diventare un vero e proprio Hero. In questo caso era seguire le regole per avere una chance in più di sopravvivere.
    - D'accordo! Continuo a muovermi! -


    Doveva resistere. Doveva farlo, doveva essere utile.
    Fece uno scatto in più per superare per il momento Darius, in modo che potesse fermare il raggio in avvicinamento e cercò di spostarsi in modo da evitare la possibile traiettoria del laser, continuando ad andare dritto. Lo scopo era arrivare verso il fondo del piazzale, vicino all'imbocco della strada in direzione del pilastro di cui parlava Darius, seguendo le sue istruzioni. Cercò però di tenere sott'occhio l'Eroe con il robot e, se fosse riuscito a raggiungere l'altra parte della piazza, si girerebbe con l'album da disegno in mano, cercando di capire come possa essere utile a Darius.

    C'era un modo per aiutarlo, però?
    Cercò di vedere in giro se c'erano telecamere di qualche tipo, in giro. Per capire se quel robot semplicemente girava da solo o qualcuno li stava guardando da qualche parte. Ricordò una delle lezioni che aveva imparato, all'Accademia. Quando entri in contatto con un criminale, assicurarsi che non ce ne fossero altri, vicino. Ma come poteva saperlo?




    Tecniche, Equipaggiamento & Status
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    • Status: Illeso.
    • Tecniche usate: // Clone di acquarello
    • Energia: 175 165
    • Quirk: 70 (+10)
    • Forza: 30
    • Agilità: 50

    • Equipaggiamenti: • Adaptive Suite (Fox) [Costume] STUN GRENADE M84, Album da disegno e materiali. Peso [2]

    • Lista tecniche:
    Clone di Acquarello [Livello 1]
    Takeru può creare una copia di acquarelli di se stesso o di altre persone. La copia può subire massimo 3 colpi lievi, dopodichè scompare e deve essere evocata di nuovo. Non può parlare e non ha una volontà propria. Possiede le stesse statistiche di Takeru, può essere creata al momento max una copia.
    Costo: 10 + 5 Mantenimento
    Danno/Effetto: -

    Muro di acquarelli [Livello 2]
    Takeru genera quello che sembra un vero e proprio muro colorato (può cambiare e dipendere dal disegno ma l'effetto resta identico, cambia solo "scenicamente") che può mettersi tra lui e la possibile fonte di danno. Scompare una volta colpito. Può utilizzarlo una volta per proteggere un alleato entro 3 metri da lui da un colpo in arrivo.
    Effetto: Tecnica difensiva - protegge da danni Medi
    Costo: 35
    Raggio: 3 metri

    Animali d'acquarello [livello 2]
    Takeru è capace di creare degli animali, immaginari o meno, per attaccare l'avversario e che prendono spunto dal disegno originale in acquarello di Takeru. Se sono animali di taglia piccola (uccellini, conigli, piccoli animali) possono essere evocati come un piccolo branco/stormo ma sono considerati come un'unica entità e non possono allontanarsi l'uno dall'altro. Se vogliono essere mantenuti bisogna pagare il costo di mantenimento altrimenti scompaiono. Malgrado siano un piccolo stormo sono considerati come un'unica entità e non possono allontanarsi l'uno dall'altro.
    Effetto: Tecnica offensiva - danno medio
    Costo: 30 + 10 di mantenimento
    Raggio: 3 metri

    Jacket of Painting [Livello 1]
    Takeru è capace di manovrare i pigmenti di acquarello in un disegno o dipinto per farli spostare verso un bersaglio a sua scelta e ricoprirgli il petto, bloccandolo formando quella che sembra essere una vera e propria camicia di forza colorata, fatta di acquarello, che blocca le mani del bersaglio in quella posizione. Il bersaglio deve essere a 2 metri di distanza. Se riesce lo blocca per un turno. Range: 2 metri.
    Costo: 15
    Danno/Effetto: Blocca l'avversario per un turno se ha successo

    Copia in Acquarello [livello 1]
    Takeru è capace di creare una copia di qualsiasi oggetto/strumento tramite un disegno precedente dipinto in acquarello. L'oggetto non può superare i 2 metri di lunghezza e/o larghezza e non funzionerà se sono oggetti la cui composizione è necessaria per il funzionamento dell'oggetto stesso e/o se Takeru non è a conoscenza nel dettaglio della composizione dell'oggetto. (Es. non può creare pistole funzionanti per la polvere da sparo e il procedimento meccanico dietro che non conosce e non può creare oggetti di funzionamento meccanico/elettrico/etc.). Se Takeru vuole copiare un oggetto presente nella role/un nuovo oggetto ha bisogno di almeno 1 turno e gli strumenti necessari per dipingerlo prima in acquarello. Nel caso creasse un oggetto contundente / arma bianca utilizzata per combattere essa avrà lo stesso parametro Quirk di Takeru. Se l'oggetto subisce un danno superiore a quello che Takeru è in grado di infliggere, viene distrutto, così come se si allontana più del raggio corrente di Takeru.
    Costo: 15 + 5 di mantenimento

    » Nome Tecnica [Livello x]: Descrizione.
    Costo: NA
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