Naru Narusawa

❏ Naru Narusawa ❏

"Umu. Una breve presentazione, capito.
La parte dell'infanzia ve la risparmio, possiamo fare così?
Io e Yuuji siamo nati in una famiglia normalissima: entrambi i nostri genitori sono nati con Unicità molto blande ed è stata una sorpresa quando noi, pure gemelli, siamo venuti fuori così diversi.
Al fratellino è toccata la pagliuzza corta nascendo come Quirkless, a me è toccata in sorte un'Unicità simile a quella di mamma e papà. Pratica e invisibile a chiunque tranne che alla sottoscritta~
Insomma, per farla breve senza neanche un segno distintivo è stato molto facile anche da bambina riuscire ad andare d'accordo con tutti, dotati di Quirk o meno.
A scuola la vita era molto comoda, voglio dire... Concentrandosi sullo studio e mantenendo buoni i rapporti con i compagni di classe non ci voleva poi tanto a comportarsi in maniera più matura dei ragazzi.
Strano ma vero, hanno tutti apprezzato la cosa al punto che dai tredici anni compiuti erano loro a propormi per il ruolo di capoclasse.
Mah, contenti loro...
Ad ogni modo, questo ci porta ad oggi.
O a ieri, per essere più precisi.
Non ho mai considerato l'idea di entrare alla Yuuei, di diventare un... Accidenti, è quasi imbarazzante dirlo... Insomma, un Eroe professionista.
Eppure quando ieri è arrivato il momento, in classe, di ricevere il foglio con le proprie scelte di carriera ci ho pensato a lungo.
Al suono della campanella ho comandato il saluto, ho aspettato che tutti uscissero dall'aula.
Ed ho passato le successive tre ore a guardare il cortile dalla finestra.
Ho guardato i ragazzi dei club sportivi impegnarsi duramente.
Ho osservato le ragazze raggiungere le proprie amiche per godersi il resto della giornata.
Ho visto studenti, professori e semplici visitatori entrare e uscire dal cancello principale.
Tutti erano sereni. Ok, magari qualcuno era preoccupato per gli esami imminenti... Ma il concetto era quello.
Il mondo in cui viviamo è un mondo complicato.
Dove la persona che ti sta accanto ha il potere -ad esempio- di ridurti in cenere con il solo pensiero, di infrangere le tue ossa o magari pure di affogarti senza neanche toccarti.
L'idea è orribile.
Già alcuni dei miei compagni di classe potrebbero fare una cosa del genere.
In teoria, almeno.
Eppure, esiste qualcuno in grado di impedire a questo caos di portarsi via il sorriso delle persone comuni come noi.
Sono gli Heroes.
Non basta avere un Quirk potente per essere un Supereroe, questo me l'hanno spiegato.
Non è neppure necessario avercelo, se poi manca tutto il resto.
L'idea di diventare una di loro non mi è mai neanche passato per la testa, lo ammetto.
Eppure, l'idea di essere qualcuno in grado di difendere questa società... Ha davvero un bel suono.
Ne ho parlato, a casa. A lungo. Con mamma, papà e perfino con Yuuji.
E' stata una conversazione seria, come non l'avevamo da anni.
Sto entrando in classe, adesso, con il foglio carriera compilato.
Per la prima volta in sedici anni, so cosa voglio."