Kishou Sazama

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    KISHOU SAZAMA
    ▪ Nome Cognome: Kishou Sazama. — Il suo nome significa "colui che conosce la sua mente". Il suo cognome è scritto con il carattere per "aiuto" due volte.

    ▪ età e data di nascita: 36 Anni; 1 agosto. — Un uomo che si avvicina sempre di più alla mezza età. Ritiene oroscopi ed altri sistemi di abbinamento un'enorme sciocchezza per fregare la gente. Forse è perché non si ritrova né nel segno del Leone, né in quello del Drago.


    ▪ Luogo di Nascita: Kanazawa, Prefettura di Ishikawa. — Nato nella famosa città tra i fiumi, le montagne ed il mare. Un posto pieno di tradizione ed antichità, ma allo stesso tempo di chiusura mentale.

    ▪ Fazione & Affiliazione: Vigilantes — Conoscendo i crimini ed ogni cavillo legale, sa quanto i colpevoli possano sfuggire ad una giusta punizione. Nella sua utopia irraggiungibile, ogni persona è castigata per i propri crimini. Non conosce ancora il metodo per arrivarci, però.

    ▪ Famiglia e Affetti: Figlio unico, ha un fratellastro ed una sorellastra poco più piccoli di lui con cui ha un rapporto abbastanza freddo, ma ha sempre ritenuto meglio che fosse così. Sua madre è morta quando lui aveva poco più di trent'anni e suo padre si è risposato con un'altra donna non troppo tempo dopo.

    ▪ Gruppo sanguigno: AB positivo.

    ▪ Occupazione: Avvocato. — Forse per la sua natura calma ed ordinata o per semplice predisposizione naturale, Kishou si sente estremamente a suo agio nelle aule di tribunale e nel suo studio. In passato questo lavoro gli ha portato molte soddisfazioni e vittorie, ma una recente sconfitta bruciante ha cambiato totalmente il suo modo di vedere l'intero sistema giudiziario.

    ▪ Orientamento sessuale: Bisessuale. — Tutte le sue relazioni sono finite male, quasi sempre per colpa sua. Si è rassegnato ormai di non piacere a nessuno e semplicemente continuare la sua vita da stacanovista.

    ▪ Particolarità:
    ► I suoi dolci preferiti sono i wagashi della sua città natale.

    ► Ha seguito con particolare interesse la vicenda del Sagrestano Homura e non nega che gli sarebbe piaciuto difenderlo.

    ► E' un amante della musica e suona ancora il piano nel tempo libero, ma non ha più la costanza di una volta.

    ASPETTO FISICO — Kishou è una persona che ci tiene molto al suo aspetto fisico, soprattutto all'apparire sempre elegante ed ordinato. Non si autodefinisce attraente per semplice modestia, ma è riuscito a mantenere un'apparenza esteticamente gradevole. Se non fosse per quella chioma di capelli brizzolati, ormai quasi completamente tendenti al grigio, probabilmente sembrerebbe un semplicissimo impiegato statale vestito in maniera poco più elegante. Da quando si è trasferito a Tokyo li ha lasciati crescere e ha smesso di tingerseli, anche se non mancano per loro lunghe sessioni per rendere la sua pettinatura ordinatissima e quasi ossessivamente perfetta. Se deve lavorare si possono vedere sempre lisci ed ordinati, legati in modo da cadere minimamente sul viso ed essere raccolti più comodamente dietro, ma non si fa problemi a portarli più spettinati se deve uscire da qualche parte.
    La sua carnagione pallida mostra già i segni del tempo, in particolare sul viso dove si possono trovare già diverse rughe soprattutto sotto gli occhi, quasi perennemente cerchiati a causa della sua routine. Il suo fisico non è particolarmente sviluppato, la sua corporatura è nella media per una persona che sta la maggior parte del tempo dietro una scrivania, l'altezza di 177 centimetri è poco sopra la media. Gli occhi tendono al rosso e sono facilmente irritabili, una mutazione genetica presente da diverso tempo nella sua famiglia, dovendo applicare spesso rimedi per gli occhi secchi. Il naso è appuntito e ben pronunciato sul suo viso scavato, le sopracciglia sottili ed i tratti molto affilati.
    Preferisce gli abiti di colore scuro, qualcosa di fine che gli permette di sembrare ordinato ma allo stesso tempo al passo coi tempi e pieno di stile. Passa molto tempo a scegliere cosa mettersi ogni giorno in modo da sembrare una persona seria e curata. Da quando si è trasferito a Tokyo ha una certa ossessione nell'abbinare i vestiti con accessori di colore rosso.
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    CARATTERE — Probabilmente andrebbe definito come un caso clinico, ma rifiuterebbe questa definizione in pieno. Il signor Sazama è un'ottima dimostrazione nel vedere cosa succede quando si cerca di controllare ogni aspetto della propria vita e si vive un ambiente stressante. All'apparenza è una persona calma e posata, che parla solo quando è necessario per lui aprire bocca, con un'estrema dedizione per il suo lavoro. Deve difendere numerose persone, che siano innocenti o meno, che siano di animo buono o completamente corrotto al crimine. In aula di tribunale si può sentire la sua serietà e la sua fermezza anche solo attraverso le parole con cui cerca di farla spuntare al suo cliente. Si occupa quasi sempre di casi civili e ritiene il suo mestiere di estrema importanza per difendere le persone dai malintenzionati più "legali".
    Eppure, nel suo cuore, c'è sempre un'enorme senso di insoddisfazione e di voglia di cambiare qualcosa. Non è nemmeno lui sicuro di quale sia il suo obiettivo finale, quale sia la destinazione che vuole raggiungere: sa solo che il mondo, la giustizia e la legge stessa sono fondamentalmente applicate in maniera scorretta. Ormai le vittorie che riesce ad ottenere nelle aule della metropoli di Tokyo non sono altro che numeri nella sua parcella ed un elenco sul suo curriculum, ma non gli danno più la soddisfazione di quando era una mente giovane e nuova. Non è nemmeno lui sicuro di essere in tempo per essere un qualcuno che riesce ad applicare la giustizia, essendo ormai fin troppo vecchio per essere un eroe. Ciò che lo muove è proprio la consapevolezza che gli ingranaggi che amministrano la società sono marci fino al midollo e che la maggior parte dei criminali rimane impunita. Questo solo pensiero lo disgusta e gli fa contorcere lo stomaco, agognando il giorno in cui avrà il coraggio di superare i suoi limiti e passare all'azione. Se si trovasse un criminale davanti di cui è convinto della colpevolezza, potrebbe perdere ogni ragione e cercare di fare in modo che non possa più compiere atti che ritene malvagi.
    Si potrebbe quindi dire che Kishou possiede un doppio volto, una maschera che prende il sopravvento su di lui quando non riesce più a reggere l'agonia di vedere ancora qualcuno passarla liscia. Non si tratta di un caso di doppia personalità, l'avvocato rimarrebbe tremendamente offeso se qualcuno gli dicesse una cosa del genere. Tralasciando questi appel du vide (sempre si possano tralasciare), è una persona abbastanza normale la stragrande maggioranza del tempo. Nonostante tutto, ama il suo lavoro e non c'è soddisfazione più grande di aiutare qualcuno che è stato accusato ingiustamente. Non esce spesso la sera, più che altro perché non ha ancora trovato uno straccio di amico nella metropoli. Gli piace la vita tranquilla e quando può passa in libreria per calmare i nervi. Ama molto i bar e i locali che riescono a conciliare il suo amore per i libri con quello del mangiare fuori e scoprire piatti nuovi. Nulla potrà mai battere la cucina della sua città natale, ma tra le altre cose è convinto che trasferirsi a Tokyo gli permetterà di non finire mai le pietanze da gustare.
    Inizialmente può sembrare un po' freddo e chiuso nei confronti degli altri, ma è semplicemente il suo metodo di approcciarsi alle persone. In realtà non ha mai disdegnato la compagnia di buoni amici, ma tende molto spesso ad allontanarsi se non riesce a definirsi completamente lucido. Si può definire abbastanza imbranato nelle relazioni sociali, essendo abituato più che altro a trattare le persone come se fossero elementi di un processo, ma grazie a questa strana qualità si può definire un bravo ascoltatore. E' estremamente riservato quando si tratta di parlare più a fondo di sé, però. Se solo accettasse di parlare con qualcuno delle sue angosce, probabilmente si sentirebbe molto meglio e la smetterebbe di pensare ad un modo per fare del male agli altri.
    « I FEEL LIKE I'M BURNING INSIDE, LIKE A WILDFIRE... »
    BACKGROUND — Kishou nacque a Kanazawa, una città ormai famosa per essere un piccolo paradiso per gli amanti della cultura tradizionale giapponese. La sua famiglia non possedeva chissà quale patrimonio, ma nei ricordi dell'avvocato non c'è mai stato un giorno in cui hanno dovuto fare dei sacrifici. Il padre era un severo e deciso uomo che aveva scalato le vette dell'azienda informatica dove lavorava, un mestiere che forse portava poche soddisfazioni ma che assicurava un futuro stabile e solido per la sua famiglia. La madre restava semplicemente in casa come casalinga, come faceva ogni persona a modo nella sua città. Kishou non capiva particolarmente perché suo padre fosse sempre così poco affettuoso verso di lui, né perché sua madre rimanesse in casa quando l'altro era sempre fuori. Era però normale e così fu cresciuto, cercando di impegnarsi il più possibile negli studi per far contenti i genitori. Era quello il suo obiettivo iniziale, visto che non si sentiva attratto da un hobby così tanto da portare a casa dei risultati.
    Tralasciando una sua breve e mai portata in fondo passione per la musica, Kishou era affascinato dal mondo della giustizia come molti giovani della sua età. Amava vedere i poliziotti e gli investigatori in televisione collaborare con gli eroi per arrestare i criminali ed assicurarsi che le vittime fossero sempre al sicuro e risarcite con i cattivi dietro alle sbarre. Diventare un Pro-Hero però era per lui fin troppo difficile e soprattutto scoraggiato dalla sua famiglia, probabilmente perché si trattava di un mestiere pericoloso e poco stabile. Inoltre, il suo Quirk non era granché per arrestare i criminali e quindi ci rinunciò, ma decise che in qualche modo avrebbe reso il mondo più giusto.

    Continuando ad avanzare verso il suo obiettivo, Kishou riuscì nel suo intento. Fu in grado di ottenere il massimo dei voti per poter scegliere senza problemi l'università che più gli andasse a genio. Poteva decidere di arruolarsi nel corpo di polizia, ma si rese conto che non possedeva le doti fisiche necessarie a perseguire quella carriera. Scelse di studiare Giurisprudenza in una prestigiosa università di Kanazawa, cominciando così il suo percorso per diventare il primo avvocato di famiglia. Fu sorpreso persino lui di quanto gli piacesse lavorare in quell'ambito, si sentiva più a casa in quegli uffici che dove viveva. Superati i famigerati esami del sistema scolastico nipponico, Kishou riuscì a laurearsi e a trovare un aggancio in uno studio legale già avviato per fare gavetta e poco dopo diventare un dipendente pagato. Accumulare i primi risparmi gli diede una grande soddisfazione e nemmeno i genitori non potevano lamentarsi di questa sua scelta, soprattutto da parte del padre che finalmente poteva vivere con più tranquillità la propria vecchiaia. Non ancora ventiseienne decise di trasferirsi in un appartamento proprio, immergendosi completamente nel lavoro e nel progetto di aprire uno studio in proprio, un giorno. Kishou stava pensando solo alla carriera in quel momento e stava vivendo il suo sogno di poter essere un adulto di successo, lavorando numerosi anni dietro una scrivania per assicurarsi un futuro radioso. Forse per questo la morte della madre lo colpì particolarmente, facendo rinascere in lui tutti i sensi di colpa ed i rimorsi che prima non gli passavano nemmeno per la testa. Non era successo niente di particolare, era morta a causa di un aneurisma celebrale. Non aveva nemmeno avuto il tempo di poterle dire addio o potersi sentire addolorato dalla sua perdita: rimase solo lo shock in lui e si rifugiò nel suo lavoro per evitare di pensare a lei. Tagliò le relazioni con gli amici che non facevano parte del suo lavoro e con la persona che ai tempi aveva una relazione con lui. Era uno dei modi che usava per sembrare calmo e composto al mondo, ma ogni notte si interrogava inutilmente sul perché la madre l'avesse lasciato senza una ragione, considerato quanto poco tempo avevano passato assieme.

    Si impose di superare l'accaduto, non poteva vivere perennemente con un'espressione afflitta, soprattutto in quel mestiere. Anche il padre decise di risposarsi ed andare avanti, mentre lui ancora non pensava minimamente ad avere una famiglia. Non sapeva perché, considerato che non l'avrebbe mai ammesso, ma ciò gli diede un po' di fastidio. Sembravano felici ed era proprio quello che irritava Kishou, che invece si stava trascinando dietro un peso da quando era successo il fattaccio. Ma decise comunque di augurare il meglio al genitore rimasto solo che ormai era quasi in pensione, partecipando al suo matrimonio e conoscendo anche la famiglia della nuova moglie, con cui non avrebbe mai legato più di tanto. Stava finendo di aprire uno studio professionale di sua proprietà e si stava occupando delle pratiche finali.
    Nonostante i risultati ottenuti quel lutto aveva cambiato la sua prospettiva verso la vita ed aveva reso estenuante il suo lavoro, nonostante fosse ciò che aveva sognato fin dalle superiori. Quando vinceva, era sempre amareggiato nel non essere riuscito ad ottenere un risarcimento o una pena maggiore. Quando perdeva, gli sembrava di assistere al fallimento totale della propria persona. Sapeva che non tutte le persone per cui lavorava erano buone e gentili, era il destino di ogni avvocato. E se riusciva a convivere un minimo con questo, non era in grado di stare bene dopo aver perso contro qualcuno di disgustoso o che aveva compiuto orribili crimini. Risentimento e rabbia si accumulavano nel suo petto e lo incendiavano come un fuoco in una secca distesa. Doveva trovare una soluzione a quelle ansie, ma rifiutava di parlarne con qualcuno o farsi curare. Non poteva di certo farsi vedere debole di fronte ai colleghi, se qualcuno lo avesse scoperto sarebbe morto di vergogna.
    Ed un giorno decise di farsi divorare da quel fuoco, di farsi carburante per il proprio odio. Aveva perso l'ennesimo caso contro un uomo che aveva deciso di sfrattare ingiustamente una famiglia che viveva lì da anni, senza neanche dare un compenso adeguato per voler demolire casa loro e mandarli via. Vedere vincere qualcuno che aveva da parte sua agganci e favori, che creava pretesti e prove... sentì che non c'era più nulla da fare come avvocato, ma che poteva fare qualcosa come Kishou Sazama. Se non avesse agito sarebbe morto divorato dall'interno per la colpa ed il rimorso. Riuscì ad ottenere le informazioni su quella persona e la seguì, organizzò tutto per non lasciarsi prove dietro. Doveva solo ferirlo, spaventarlo, fargli promettere che non avrebbe più fatto soffrire nessuno. Ma quando col viso coperto riuscì a portarlo casualmente in quel vicolo, un caso fortunato e sfortunato allo stesso tempo, non riuscì più a capire nulla. Non ricorda con precisione cosa gli fece, cosa successe, ma il riccastro era morto e le mani dell'uomo di legge erano attorno al collo di colui che era stato definito malvagio. Non poteva che provare un enorme disgusto per sé stesso, il traditore di tutto ciò in cui credeva. Nascose tutto con cura, cancellò ogni traccia di quel corpo dalla terra. In qualche modo, il suo cervello reagì con estrema calma a quell'avvenimento orribile e sistemò tutto come un automa. Non riuscì a dormire per giorni, andò a lavoro con un'espressione vuota. Naturalmente la polizia gli fece domande e lo interrogò, ma riuscì a non battere ciglio conscio che non esistessero vere prove che collegassero lui e quella sfortunata notte. Era innocente per la giustizia ma era lui il colpevole in quella storia. Pensò più volte di farla finita, ma non riusciva a lasciare il padre indietro e a dargli quell'enorme dolore. Capì che non poteva più continuare a vivere in quella città da colpevole e decise di sfruttare i soldi risparmiati negli anni per trasferirsi lontano da tutto, in un luogo dove il caos della città rendeva sordi ai propri problemi. Tokyo era probabilmente l'obiettivo di tutti i giovani intraprendenti, ma lui la vedeva soprattutto come un rifugio contro il male che aveva fatto a Kanazawa.

    Ora è un paranoico avvocato che lavora in centro, nel suo studio legale dove risolve casi per tutte le tasche, avendo trovato appena i soldi per poterne aprire uno lì. E' ancora turbato da ciò che ha fatto qualche mese addietro e sente che un giorno quel crimine tornerà per tormentarlo. Ma se c'era un dettaglio che ancora di più lo inquieta, è la sensazione di sollievo che aveva provato subito dopo. Si era definito ripugnante, ma la sua anima sembrava più leggera in qualche modo. Sta cercando di riprendere una vita normale, ma sente che quell'istinto violento e quel disgusto per i criminali continuano ad accumularsi dentro di lui come la cenere dopo l'esplosione di un vulcano. Forse proprio Tokyo lo aiuterà a risolvere i suoi problemi?


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    QUIRK
    RULE BENDER — Il Quirk di Kishou è alla base estremamente semplice. Toccando un oggetto con le mani od altre parti del corpo può renderlo istantaneamente più o meno flessibile, permettendo temporaneamente al materiale in questione di superare i suoi limiti e piegarsi senza rompersi. Riesce quindi a rendere una matita od una sbarra di metallo flessibile e possibilmente usare oggetti in modi creativi o per facilitarsi la vita. Anche se li rende più elastici e momenteamente in grado di piegarsi e sembrare morbidi come se fossero fatti di gomma, quando l'effetto dell'Unicità viene perso questi tornano alle loro caratteristiche originali.
    Può anche cercare di ottenere l'effetto contrario e rendere un oggetto meno flessibile del solito, ma come nel primo caso ciò non cambia la qualità del materiale. Se provasse a rendere più rigidi i propri vestiti riuscirebbe forse a proteggersi momentaneamente da un pugno, ma questa difesa si deformerebbe e sfalderebbe subito dopo.
    L'Unicità non funziona sugli esseri viventi in alcun modo, ma può funzionare su ciò che portano addosso, sempre abbia l'occasione di entrare in contatto con quest'ultimi.

    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    4
    Energia:
    300
    EXP:
    480/500
    Forza:
    100
    Quirk:
    75
    Agilità:
    100
    Peso:
    4
    Denaro:
    500,00 ¥
    Cronologia:
    INVENTARIO
    TECNICHE PERSONALI:
    Bend [Livello 2] [Costo: 30+10 PE]
    Toccando un oggetto Kishou può renderlo più elastico ed apparentemente più morbido. Il suo potere può spingere un oggetto a piegarsi in modo innaturale, ma tutti i corpi affetti dalla sua Unicità cercheranno di tornare alla loro forma originale invece di spezzarsi. La durata di questo effetto è decisa da Kishou e può essere usata completamente solo su oggetti grandi massimo quanto un'automobile. Può anche trasmetterlo in un'area, ma l'effetto è diminuito ed il raggio è limitato.
    Gli oggetti che vengono colpiti dal potere quando tornano normali acquisiscono di nuovo le loro caratteristiche fisiche e possono essere pericolosi se qualcuno si trova sulla loro traiettoria. I corpi particolarmente voluminosi possono essere usati difensivamente, ma non possono subire troppi danni senza che l'effetto dell'Unicità svanisca.

    Raggio: 3m, se usato su un'area.
    Effetto: Protegge fino a Danni Medi se fisici.
    Melt [Livello 2] [Costo: 40+15 PE]
    Applicando la sua Unicità su una superficie scelta, Kishou la rende abbastanza malleabile ed elastica tanto da poter far affondare una persona. Le caratteristiche del terreno vengono mutate a tal punto da rendere difficile uscirne senza un buon fisico o l'utilizzo di un'Unicità adatta. Se gli avversari rimangono all'interno della trappola e Kishou lo desidera alla fine di questa tecnica la tensione rilasciata sarà abbastanza intensa da farli saltare per aria.

    Raggio: 3m.
    Effetto: Intrappolamento dell'avversario per 2 Turni, se Forza > Quirk vengono vengono liberati.
    Danni: Medi (se vengono sbalzati).
    Partner in crime [Livello 1] [Costo: 15]
    Kishou trasmette l'effetto della sua Unicità da un oggetto all'altro tramite il contatto. Il primo oggetto mantiene l'effetto del Quirk ma l'uomo deve attivare un'altra volta il suo potere sul nuovo soggetto.

    Effetto: Permette l'applicazione delle altre tecniche tramite gli oggetti sotto l'effetto dell'Unicità ed i vestiti che indossa.
    Bounce [Livello 1] [Costo: 25 + 15 PE]
    Kishou tocca un'area sotto i suoi piedi e la rende più elastica, creando quasi un tappeto elastico. Un terreno del genere può essere divertente da usare e può far saltare in alto chiunque si trovi lì, ma è al tempo stesso altamente instabile e rende difficile gli attacchi ravvicinati.

    Raggio: 3 m.
    Jump Up [Livello 1] [Costo: 25+15]
    Usando la sua Unicità in maniera precisa e trasmettendo di continuo il suo potere alle proprie scarpe ed al terreno, Kishou può diventare momentaneamente più veloce e compiere scatti e gesti più rapidi. E' un utilizzo molto dispendioso e preciso del proprio Quirk, che stanca anche nel fisico essendo semplicemente un'agevolazione ambientale dei movimenti.

    Durata: 1 turno.
    Effetto: +1 Agilità ogni 10 Quirk




    EQUIPAGGIAMENTO:

    Quite Comfortable Shoes [Supporto]
    Si tratta di due paia di scarpe, un paio più eleganti ed uno di sneakers, dall'aspetto normalissimo. Il materiale di cui sono composte è quello dei normali modelli, ma la differenza sta nella suola: questa è in grado di trasmettere l'Unicità di Kishou al terreno senza bisogno di toccare con le mani la superficie desiderata. Sono il frutto della paranoia di Kishou, che pensa che prima o poi dovrà scappare da qualche ladro mentre torna a casa nella pericolosa Tokyo.
    Peso: [2] / Durata: Permanente.
    Effetto: Permette l'applicazione delle tecniche tramite la suola delle scarpe.



    SPECIALIZZAZIONI:
    Specializzazione Narrativa [Livello Spec]
    Descrizione + Specifiche Varie ed Eventuali.
    Specializzazione Quirk [Livello D]
    Consente di creare equipaggiamenti personalizzati di bassa complessità che siano in grado di interagire con il proprio quirk, o di modificare a piacimento quelli già presenti in Laboratorio/Mercato Nero.
    PV: ANTONIO SALIERI, FATE GRAND ORDER || CODE © ONLY FOR MHA GDR.


    Edited by Ryuko - 14/1/2021, 18:34
     
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    I could be so much worse and I don't get enough credit for that.

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    Gli voglio già bene. Ti ho tolto lo spoiler in fondo visto che è tutto corretto, et voilà! :heart:

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    Scheda accettata!
    ● Il topic è stato chiuso. Per future modifiche o aggiunte, si prega di notificare in "Gestione Schede" nella sezione LABORATORIO.
    ● Se non l'hai ancora fatto, ricordati di segnalare il tuo prestavolto nell'apposita lista.
    ● Se questo è il tuo primo pg, richiedi pure il tuo addestramento nel topic dedicato. Un master ti risponderà il prima possibile prendendo in carico la richiesta. Prima però, non dimenticare di postare il tuo quirk nell'elenco che trovi in Anagrafe.
    ● Poiché si tratta della prima role e coinvolge un master, il tempo di risposta di cinque giorni previsto dal regolamento dovrà essere obbligatoriamente rispettato. Chi tarda oltre il limite consentito senza avvertire né gli utenti né lo staff, verrà automaticamente saltato per evitare che gli altri utenti presenti in role vengano bloccati. Chi si ritroverà nelle condizioni di non poter rispondere per qualche imprevisto/impegno improvviso, potrà recuperare la role una volta terminati i turni dei compagni.
    ● Essendo una role introduttiva, nel caso in cui ci fossero altri personaggi in attesa di ricevere il loro addestramento, è possibile che lo staff vi unisca in un'unica role, per accettare più persone contemporaneamente. Per lo stesso motivo, se ci sono personaggi della stessa fazione in procinto di avere la propria scheda corretta, è possibile che lo staff decida di aspettare qualche giorno per poter gestire i vostri addestramenti assieme.
    ~ Buon gioco!

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