!GORE! - Due facce

#GORE - Single Role di Zhen Lubbock

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    ZACK <->"Zhen"





    Narrato - Parlato da Zhen - Pensato da Zhen - Parlato da altri

    Erano passati diversi mesi da quando Zhen aveva compiuto la missione che gli era stato affidato dagli Aogiri, e ancora non aveva smesso di pensare a quello che gli era successo quella sera. Chi era quell’uomo grosso e robusto, e che ci faceva lì, anche se probabilmente lo aveva capito dopo tutto. Quel quartiere presto era diventato del tutto inabitabile, e questa persona si trovava lì per difendere il posto e infatti da quell’edificio una nube aveva reso tossica tutta Shinjuku.
    E così quello doveva proteggere…
    disse con tono stanco mentre steso sul letto stava fissando il soffitto con uno sguardo vuoto.
    Per tutto il combattimento pensava che stesse difendendo una persona ignorando il fatto che potesse essere un oggetto, ma dopo tutto quello che era successo non gli fregava nulla. Se fossero morte delle persone inalando quel gas erano problemi che non lo riguardavano, anche se era parecchio fastidioso quel trambusto che stava girando in città. La gente stava iniziando ad uscire di meno, i controlli erano più rigidi, e eroi e poliziotti giravano più frequentemente, stavano rendendo anche più difficile il suo lavoro, trovare posti isolati dove spacciare droga era sempre più complicato ma ormai si poteva ritenere abbastanza bravo ad praticare il proprio lavoro e grazie al suo quirk gli dava parecchio vantaggio sulla posizione degli agenti in circolazione anche se per fortuna/sfortuna non si era scontrato con nessuno.
    Allungando il braccio destro avrebbe afferrato il suo cellulare e schiacciando col pollice il tasto d’accensione avrebbe guardato il display controllando la data.
    Domani è domenica perciò dovrei fare il bucato e pulire l’appartamento, che scocciatura… Oh, oggi è il tuo giorno preferito Pyke
    avrebbe alzato il capo cercando per la stanza il serpente, ma non lo avrebbe trovato, probabilmente si trovava da qualche altra parte per le stanze, di solito si metteva sotto il forno in cucina, ormai l’animaletto lo aveva da più di un anno e aveva quasi raggiunto la lunghezza di un metro, non capiva nemmeno come riuscisse ad entrare lì sotto ma lo lasciava fare tanto non usava mai il forno.
    Che cosa vuoi da mangiare? Coniglio o uccello?
    avrebbe chiesto con tono scherzoso. Quindi ora la parte più impegnativa della giornata era andare da un venditore privato e comprare l’animale da far mangiare a Pyke, quest’ultimo era anche troppo viziato e mangiava solo animali vivi perciò Zhen doveva avere anche la briga di scegliere il venditore giusto, per fortuna aveva qualche contatto e andava sempre dalla solita persona a comprare i vari animali, anche se era abbastanza alto di prezzo. Prima di uscire come al solito avrebbe indossato la cotta di maglia, con un set di coltelli sopra e una smoke bomb dietro, il tutto coperto da una lunga giacca nera, in più avrebbe portato con se’ una piccola gabbietta coperta da un velo che sarebbe servito per l’animaletto che avrebbe portato a casa. Solitamente avrebbe preso un mezzo per andare da questo venditore siccome si trovava lontano, ma era presto, circa le 15 di pomeriggio, così avrebbe deciso di andare a piedi anche se ci avrebbe messo circa un due ore e mezza ad arrivare. Prima di iniziare a camminare per distrarsi un po' avrebbe indossato degli auricolari ascoltando un po' di musica facendo partire una playlist qualsiasi, l’importante che fosse musica elettronica. Durante il tragitto quando si sarebbe avvicinato al parco Ueno, si sarebbe trovato improvvisamente davanti un vecchio locale, non ci andava da tanto tempo. Avrebbe guardato l’orario dal cellulare
    Ho ancora tutta la giornata perciò posso fare una piccola sosta
    si sarebbe detto a bassa voce.
    Entrò lì dentro ricordando quell’atmosfera così piacevole, per qualche strana ragione quel posto gli trasmetteva un po' di pace, forse era l’ambiente calmo e pieno di luce, oppure era l’odore, quel profumo così semplice con quel retrogusto di dolce.
    Buongiorno signore
    avrebbe sentito poco dopo aver passato la soglia. Con quel suo finto tono gentile, anche se in quel momento non era del tutto finto, avrebbe ricambiato al saluto di una cameriera che si trovava dietro il bancone, successivamente il corvino si sarebbe seduto ad un tavolo vicino alla finestra che mostrava perfettamente l’esterno. In quel momento nel locale non erano in molti, perciò ben preso una cameriera si sarebbe diretto verso di lui per prendere le ordinazioni. Zhen avrebbe preso semplicemente del te’ caldo e un cornetto. Le ordinazioni sarebbero arrivate subito, così iniziò con calma a consumare il pasto. Abbassando la maschera lasciando comunque coperta la parte sinistra della guancia iniziò a dare il primo sorso alla bevanda. In quel momento, rimanendo così tranquillo perse velocemente lo sguardo verso l’esterno iniziando a pensare a varie cose, soprattutto a ciò che gli era accaduto qualche mese prima, esattamente a quella sera. Ha avuto molto tempo per riflettere e chiarire le idee, arrivando così a qualche soluzione. Quel suo piacere che aveva nel torturare, far soffrire e uccidere la gente era davvero suo? Ormai aveva capito che il suo corpo ogni tanto veniva controllato da quella voce fastidiosa che voleva impartirgli ordini continuamente, e questa cosa lo preoccupava tanto, ma riguardo a questo non aveva la minima idea di cosa fare, e di certo non poteva e non voleva rivolgersi ad un professionista, non poteva dire con tanta tranquillità di aver ucciso della gente solo per divertimento personale, perciò la domanda che più si chiedeva…era davvero lui a voler uccidere la gente? In qualche modo, quando era stato colpito dall’unicità di quell’uomo nella sua mente gli si erano sbloccati dei ricordi, suo padre aveva un’unicità che gli permetteva di trasmettere e modificare i sentimenti altrui e spesso aveva pensato che gli era stato trasmesso il desiderio di vendicarlo, anche se questa vendetta si era trasformata lentamente in piacere, diventando così il pazzo sadico che era attualmente. Ma il fatto che questo piacere non era del tutto suo, ma gli era stato in qualche modo impartito lo infastidiva e non poco, voleva essere lui a prendere le varie decisioni e capire cosa gli piacesse o no. Se davvero la tortura non era un qualcosa di suo, avrebbe deciso di non farlo ancora, e avrebbe voluto anche evitare di uccidere, ma durante il lavoro sarebbe stato difficile non farlo, soprattutto quando l’organizzazione ormai ti ha preso per un assassino e mente fredda, cosa che effettivamente era, perciò si sarebbe imposto del limiti, fuori da lavoro non avrebbe più ucciso nessuno, e quelle volte che lo faceva doveva cercare di essere il più veloce possibile in modo da non provare nessuna soddisfazione personale. Forse così si sarebbe controllato un poco, anche se effettivamente sembrava essere più difficile di quanto sembrava, ancora adorava vedere la gente soffrire e lamentarsi, ormai aveva fantasticato troppo per queste occasioni, e smettere di punto in bianco sarebbe stato parecchio complicato. Magari la scelta più consigliata era quella di abbandonare l’organizzazione, almeno avrebbe evitato di uccidere ma questa opzione era la più complicata. Se lo avesse fatto sicuramente l’organizzazione avrebbe mandato qualcuno ad ucciderlo e sarebbe stato parecchio fastidioso escludendo il fatto di non sapere nemmeno come sarebbe potuto arrivare a fine mese, di certo non poteva tornarsene da sua madre e non si vedeva lavorare part time da qualche parte, ormai aveva intrapreso questa strada e non poteva più uscirsene.
    Ad un tratto, mentre stava analizzando la situazione in cui si trovava, avrebbe sentito un rumore forte provenire da dietro di lui, si trattava di un pugno contro il tavolo, subito dopo un uomo vestito molto elegante avrebbe gridato contro la cameriera mentre quest’ultima continuava a scusarsi. A quanto pare gli avevano sbagliato l’ordinazione.
    C’è bisogno di agitarsi così tanto
    guardando attentamente dietro, avrebbe visto un’altra ragazza seduta con quell’uomo, si trattava di una donna molto più giovane di lui e non sembrava essere sua figlia, forse si trattava di un’ amante. Era a gente come questa che solitamente Zhen avrebbe preferito torturare, sembrano così sicuri di se’ quando sventolano continuamente le loro banconote, ma sarebbe tanto divertente vedere se continuano ad essere così spavaldi se legati in una sedia e con qualche pezzo mancante del corpo.
    CAZZO!
    Stava ancora fantasticando su questo genere di cose, doveva cercare di smettere e pensare ad altro, doveva al più presto cercarsi un altro hobby per sostituire la sua mente, anche se sembrava difficile come impresa, ormai tutto quello che faceva era collegato con l’omicidio. Si allenava per uccidere, spesso i lavori che gli incaricavano comprendevano l’assassinio, a casa era pieno di armi e perfino ora stava andando a comprare un animale da far ammazzare dal suo animale.
    Solitamente che fanno i ragazzi della mia età?
    Si sarebbe domandato con una faccia un po' stranita
    Lavorano in un posto tranquillo, cercano una ragazza o perfino iniziano a formare una famiglia… che cosa disgustosa. Sono così noiosi.
    In qualche modo era sicuro di trovare una soluzione, anche se rimaneva il problema del possesso del corpo. Magari poteva decidere lui di non uccidere, ma sicuramente l’altra sua personalità non avrebbe fatto lo stesso. Se si trattava davvero di un’unicità che in qualche modo era rimasto permanente dentro il suo corpo, spesso aveva pensato che una soluzione sarebbe stato diventare una persona senza poteri, con quel farmaco che tanto ne’ parlano, certo, alla fine sarebbe rimasto senza nessun potere, ma forse in questo modo sarebbe ritornato ad essere normale. Avrebbe i suoi gusti, farebbe le sue scelte e soprattutto, avrebbe comandato normalmente il suo corpo, come una persona sana di mente farebbe. Per quanto drastica fosse questa soluzione, rimaneva comunque fra le opzioni che poteva decidere di prendere, anche se avrebbe fatto di tutto per non praticarla realmente, per “fortuna” luicontrollava il suo corpo solo per poche ore, forse aveva dei limiti.
    Finito di fare colazione, avrebbe pagato e nostalgico di quell’ambiente che avrebbe dovuto abbandonare, sarebbe uscito dal locale. Dopo qualche passo avanti, presto lo stesso uomo che qualche momento prima aveva gridato all’interno sarebbe uscito entrando in una macchina che era parcheggiata lì davanti, sembrava essere un veicolo di lusso, a quanto pare si trattava davvero di un uomo che si faceva trasportare facilmente dal potere dei soldi. Zhen avrebbe creato dai ognuno dei 4 cerchioni una piccola lama che avrebbe perforato la ruota, questa lama non sarebbe stata molto grande, ma avrebbe fatto in modo che le ruote si sgonfiassero lentamente man mano che passava il tempo, in modo da trovarsi con tutte le ruote forate per la strada.
    Ringrazia che non ti abbia fatto esplodere insieme a tutta la macchina…

    Arrivato dal venditore e ritornando a casa, avrebbe avuto dentro la sua gabbia un coniglio di medie dimensioni.
    Vieni Pyke, c’è qualcosa da mangiare per te
    avrebbe portato il serpente dentro la sua gabbia e successivamente avrebbe liberato lì dentro anche il coniglio appena preso. L’animale strisciante si sarebbe immediatamente scagliato contro il mammifero e dopo qualche minuto attorcigliato intorno al suo corpo, lo avrebbe mangiato per intero.
    Ecco, almeno per un po' non devo pensare a te
    Erano le 20:00 di sera, e Zhen era già stanco, probabilmente perché aveva camminato tutto il giorno e ha dovuto sistemare le armi per la casa. Spesso aveva pensato: Cosa dovrei fare se i poliziotti o gli eroi mi entrassero improvvisamente dentro l’appartamento? Così ha deciso prepararsi. Utilizzò i proiettili della pistola per incollarli sui punti dove li riteneva più strategici, vicino le porte, finestre e in mezzo alle stanze, avrebbe tenuto la maschera antigas in camera, più un set di coltelli e una smoke bomb che avrebbe avuto anche in cucina. Finito di preparare tutto il dovuto si sarebbe steso sul letto e avrebbe preso sonno rapidamente.
    La mattina dopo si svegliò, e si sentiva molto riposato, sembrava che aveva dormito abbastanza bene, fino a quando sul letto con la mano avrebbe sentito una cosa viscida, avrebbe immediatamente controllato e la sua lunga camicia nera era completamente sporca di sangue.
    Che cazzo è successo!
    Il serpente in quel momento si trovava attorcigliato nella sua gabbia forse innervosito da tutto quel rumore che il padrone stava facendo. La cosa che più lo avrebbe terrorizzato era che il giorno in cui si era risvegliato non era domenica, ma martedì.






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    Perché è tutto nero…
    avrebbe detto con voce debole. I suoi occhi erano stanchi e a malapena riusciva a tenerli aperti, si sentiva confuso e non stava capendo che cosa stesse succedendo. Aveva un forte mal di testa come si fosse appena svegliato dopo una serata passata a bere, anche se si sentiva quattro volte peggio. Avrebbe provato a toccarsi il mento con la mano ma non sarebbe riuscito, qualcosa lo teneva bloccato, a quel punto avrebbe sentito qualcosa stringergli i polsi e le caviglie
    Sono legato?
    Era seduto su una sedia fredda, probabilmente era in metallo, ed era completamente legato. Intorno c’era solo il vuoto e solo una luce era presente, alla sua destra una piccola lampada era puntata verso la sua faccia e se provava a guardarla avrebbe sentito gli occhi bruciare perciò decise di mantenere lo sguardo rivolto verso il lato opposto cercando di ricordare come diamine era finito lì. Il pavimento era pieno di polvere in più lì dentro c’era una puzza disgustosa, sembrava che qualcosa fosse andata a male, sentiva il palato disidratato e aveva fame.
    Ho sete…
    avrebbe detto con voce bassa. A quel punto avrebbe sentito dei rumori rimbombare per tutta la stanza, erano sempre più forti, sembravano essere dei passi e qualcuno si stava avvicinando a lui. E quando quell’uomo sarebbe stato a circa 3 metri da lui
    Vedo che alla fine ti sei svegliato…ho fatto male a riempirti di tutti quei sonniferi e tranquillanti, stavo pensando di svegliarti con altri metodi ma per nostra fortuna ti sei svegliato solo
    L’uomo legato avrebbe cercato di puntare lo sguardo in avanti anche se a quel punto avrebbe socchiuso l’occhio destro e cercato di vedere la persona che in quel momento gli stava parlando. Per via della vista ancora offuscata non era riuscito a vedere quell’uomo ignoto perfettamente, ma solamente era riuscito a notare, ovvero la sua faccia era coperta da una maschera antigas.
    Che cosa vuoi da me? Lasciami andare! Altrimenti non sai che ti aspetta povero ignorante
    gli avrebbe urlato incontro. Non aveva la minima idea di quello che gli stava succedendo, voleva solamente andarsene via da lì. A quel punto l’uomo mascherato iniziò a ridere
    AHAHAH. Lasciarti andare? E perché? Non abbiamo nemmeno iniziato a divertirci? Eppure il tuo amico non sembrava così dispiaciuto.
    Il mio amico?
    a quel punto nella mente dell’uomo legato iniziarono a sfiorire frammenti di ricordi. Lui era un semplice spacciatore e come ogni spacciatore vendeva droga a numerosi clienti malandati. Durante il suo ultimo incontro il cliente sembrava che non volesse pagare e fu proprio a quel punto che improvvisamente intorno comparì del fastidioso fumo nero, e dopo attimi in cui non vedeva nulla e non stava capendo che cazzo stesse succedendo, da dietro sentì una intensa scossa elettrica che lo avrebbe stordito fino a risvegliarsi sul posto dove era seduto ora.
    Adesso ho capito… e quindi sei amico di quello stronzo? Non sapete che vi aspetta, appena vedo quel bastardo vi faccio entrambi a pezzi, vi gonfierò la faccia e nemmeno vostra madre riuscirà a riconoscervi. Anzi, ho già capito perché porti quella maschera, a quanto pare ti è già stata data una bella lezione, vero? Beh, se non mi lasci andare io ti farò di peggio, te lo assicuro.
    A quel punto l’uomo mascherato non fece altro che ridere un’altra volta.
    Lo sai che sei molto divertente? Spero proprio che fra qualche minuto continui a mantenere quel tuo caratteraccio, sono sicuro che mi divertirò molto. E poi, riguardo al “mio” amico, ti mostro che sta facendo ora.
    L’uomo a quel punto avrebbe sentito la persona mascherata allontanarsi e dopo qualche secondo, tutte le luci di quella enorme stanza si accesero. Sembrava essere un vecchio edificio con molti scaffali ai lati e robaccia mal ridotta che nessuno usava da tempo, ma quello che più preoccupava era la scena che si presentava davanti. Ormai i suoi occhi si erano abituati alla luce e non aveva nessun problema e mantenerli aperti. A circa 10 metri di distanza era presente un uomo steso con arti e collo legati su un gelido piano, sulla faccia, in corrispondenza degli occhi era presente una fascia insanguinata. Intorno al corpo era presente una grande quantità di sangue. Lo avrebbe riconosciuto, la persona davanti era il suo cliente. Vide la persona mascherata riavvicinarsi
    C-Che cosa gli hai fatto?
    chi avrebbe chiesto con voce tremolante. L’uomo non fu particolarmente colpito sulla scena che gli si era presentato davanti, in fondo non se ne fregava nulla di quella persona, ma semplicemente si preoccupava di cosa quel pazzo gli potesse fare.
    Vedi… il mio sogno nel cassetto è quello di diventare un bravo chirurgo così ho deciso di fare delle prove su delle cavie. Anche se ho riscontrato alcuni problemi, tipo, essendo un principiante e un autodidatta ho fatto a meno di alcuni attrezzi e purtroppo non ho avuto la possibilità di anestetizzare il paziente. E siccome non mi piace tenere le mie conoscenze per me, ho fatto anche in modo che il mio stesso paziente si informasse insieme me. Quindi, quando gli ho aperto la pancia e afferrato i vari organi, ho fatto in modo che anche lui li vedesse e non ti preoccupare, non ha chiuso gli occhi, gli ho tagliato le palpebre in modo che si gustasse la scena insieme a me.
    ora con voce più divertita e gentile
    Purtroppo non hai avuto occasione di sentirlo siccome eri immerso nel tuo sonno profondo, ma ti sei perso qualcosa di emozionante. I suoi continui urli, quelle continue richieste di fermarmi, assaporare il dolore contorcergli sulla sua faccia, dovevi vederlo quando ho punzecchiato il suo intestino in che modo mi guardava ahahahah… già, mi sono proprio divertito. Ora gli ho richiuso la pancia e per qualche strana ragione è ancora vivo, forse ho svolto un lavoro perfetto anche se molto probabilmente sarà un suo quirk, stranamente non è morto dopo aver perso tutto quel sangue. Sono sicuro che ancora non ho finito di giocare con lui. Ora tornando a noi, che cosa posso fare con te? Il mio obiettivo principale era di prenderne solo uno ma la tentazione di prenderne un altro è stato troppa e quindi ho fatto in modo di portarti qui e che ti divertissi insieme a noi. Tra poco la stessa sorte toccherà a te ma non ti preoccupare, ho avuto la precauzione di lavarmi le mani prima “dell’operazione”
    mostrandogli entrambi i palmi.
    La faccia dell’uomo si era trasformata di colpo, da una persona sfacciata e menefreghista ora era completamente terrorizzata, e in quel momento stava pensando ad un modo per uscirne vivo da lì.
    Che cosa vuoi?
    avrebbe chiesto di colpo. Zhen in quel momento era in sovrappensiero, quindi rispose con un semplice
    cosa?
    Ti servono per caso soldi? Perché di quelli li ho, te li posso dare quanti vuoi a patto che mi lasci andare.
    L’uomo mascherato avrebbe abbassato le braccia e si sarebbe avvicinato. A quel punto si sarebbe inchinato e si sarebbe tolto la maschera, mostrandogli così la faccia, gesto che non aveva fatto con l’altra persona. L’ostaggio avrebbe potuto vedere un viso molto giovane con la pelle pallida e una cicatrice sulla guancia. Con un sorrisetto
    Non ti preoccupare, mi basta solo che tu soffra tanto.
    Dopodiche’ si sarebbe girato mostrandogli le spalle.
    Aveva capito che stava parlando con un pazzo, era inutile negoziare con lui, doveva cercare un modo di liberarsi da solo. Iniziò a guardare intorno notando che addosso aveva dei pezzi di una strana sostanza anche se in quel momento non ci fece molto caso, poi muovendo la sua gamba destra avrebbe sentito qualcosa di metallo. Portava con se’ ancora la sua pistola.
    Come mai non glielo aveva tolta? Forse non lo aveva perquisito. Meglio così, quel suo errore sarebbe stato fatale per il sadico. Aveva trovato così un ancora di salvezza, doveva solo liberarsi da quelle corde e prendere l’arma. Fu in quel momento che sarebbe entrato in azione il suo quirk. Lui aveva la possibilità far fuoriuscire dalle mani delle piccole spine che, una volta strofinate con quella corda gli avrebbe permesso di liberarsi, e così fece. Nel giro di pochi secondi era riuscito a liberarsi. Rapidamente afferrò la pistola, e abbassando il cane della pistola, la puntò contro le spalle dell’uomo in nero.
    Voltati, voglio vedere la tua faccia mentre ti ammazzo.
    Sul volto di Zhen si sarebbe formato un leggero sorriso, però quando si girò mostro una faccia spaventata.
    P-Per favore, non sparare. Non avevo intenzione di ucciderti veramente, era solo un piccolo scherzo hahahah.
    Vai all’inferno
    A quel punto avrebbe premuto il grilletto, ma non sarebbe successo niente, così iniziò a premerlo ripetutamente, ma ancora niente e fu proprio in quel momento che il sadico iniziò nuovamente a ridere mentre l’uomo stava cercando di capire che cazzo stesse succedendo.
    Forse è scarica
    Controllò la carica dell’arma ma sembravano esserci tutti i proiettili.
    Sei proprio divertente lo sai? Dovevi vedere la tua faccia, sono sicuro che mi piacerà tantissimo torturarti. Comunque ora ti rivelo il mio quirk, giusto per farti capire in che posizione ti trovi. Io posso modificare tutto ciò che è di metallo e vedi, è stato una sciocchezza per me manomettere l’arma, come se te la lasciassi portare così facilmente. E vedi quelle strane cose grigie che hai sopra, beh…
    Dalla gamba destra sarebbe spuntata una lama che gli avrebbe completamente trapassato l’arto. L’uomo avrebbe sprigionato un urlo di dolore. Il sadico si sarebbe avvicinato e avrebbe bloccato i polsi e caviglie del poveruomo con una sbarra di metallo. Ora sarebbe stato difficile per l’uomo liberarsi.
    Ora possiamo procedere con il gioco
    Dal fondo della stanza Zhen avrebbe preso un grande specchio che avrebbe posizionato davanti all’uomo seduto.
    Così potrai goderti la scena anche te
    Con altri pezzi di metallo gli avrebbe bloccato il collo in modo da non poter distogliere lo sguardo dallo specchio e successivamente iniziò a tagliare. Per prima cosa gli tagliò le palpebre in modo che anche lui fosse obbligato a guardare il suo corpo mentre veniva lentamente sfracellato. La punta della lama che teneva in mano diventò rovente e ora iniziò a divertirsi. Partì dalla faccia. L’uomo aveva detto che se non lo avesse liberato gli avrebbe malridotto la faccia, così Zhen decise di fare lo stesso con lui. Il viso sarebbe stato pieno di tagli, pelle bruciata e parti mancanti, successivamente passò al resto del corpo. La lama scendeva lentamente e avrebbe trafitto ogni punto del corpo. Quella sofferenza durò circa 30 minuti, ma per l’uomo legato sarebbe stata la mezz’ora più lunga della sua vita prima che morisse per dissanguamento. Il sadico cercò di andare più lento possibile in modo da godersi il più possibile la tortura, ma sapeva che prima o poi la cosa sarebbe finita. Con il vestito pieno e mani pieni di sangue.
    Direi che ormai qui ho finito, è stato abbastanza entusiasmante.
    Intorno all’uomo legato ora era presente una grande quantità di sangue con intorno pezzi di muscoli e parti staccate.
    Si girò verso la persona stesa.
    E ora che faccio con lui? Pensavo di continuare a torturarlo, ma francamente mi sono stancato. La prossima volta avrei in mente di sentire urla diverse, tipo quelle di una donna oppure potrei provare a sbudellare un mutant, vedere qualcosa di nuovo e strano mi soddisfa sempre.
    Si sarebbe avvicinato verso la sua prima cavia
    Ho deciso, so cosa fare con te
    In quel momento Zhen si trovava in una cantina, per via dei numerosi traslochi e scomparse, nella città erano numerosi gli edifici disabitati, anche se quel posto sembrava essere molto più vecchio, probabilmente era stata abbandonato molto tempo fa, in più gli offriva il vantaggio di trovarsi in un luogo isolato con muri spessi in modo che i suoni non si potessero minimamente sentire all’esterno, almeno era sicuro che nessuno lo potesse disturbare.
    Siccome il primo uomo era stato così partecipe con il suo esperimento ed era stato il suo primo giocattolo dopo tanto tempo, ha deciso di ringraziarlo. Lo portò in una stanzetta con una porta in metallo che avrebbe chiuso a chiave. Gli legò al muro entrambe le gambe e il suo braccio sinistro in modo che potesse usare liberamente quello destro. Accanto gli avrebbe lasciato due oggetti, in modo che qualora si fosse svegliato, perché non era certo che rimanesse in vita, li avrebbe visti. Il primo oggetto fu una lettera con scritto:
    Se non riesci più a resistere hai la possibilità di utilizzarla, ma stai attento, hai solo un colpo a disposizione
    Accanto alla lettera era presente una pistola. Non sapeva quanto l’uomo potesse resistere, ma avrebbe avuto due possibilità: Soffrire lentamente e morire di fame e di sete oppure poteva suicidarsi puntandosi la pistola in testa e sparare. Questo era il ringraziamento da parte del sadico, il fatto di avere la possibilità di morire rapidamente.







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    Il risvolto che sta prendendo la storia della presunta influenza del Quirk del padre sulle perversioni di Zhen è veramente figo, complimenti & aspetto di vederne ancora :zizi:

    Zhen: +25exp

    Chiudo~~
     
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