Pocketful of Sunshine

Stesa sul suo letto, spoglio delle solite coperte date le temperature generose in queste ultime settimane, Lars si stava guardando un bel film.
Teneva il pc sulle sue gambe e la sua testa inclinata in avanti dalla presenza di un cuscino posta dietro, che le consentisse di vedere tranquillamente lo schermo. Non utilizzava la tv per guardare i film, non aveva voglia di spostare il tavolo e di collegare il cavo al pc.
Non aveva alcun abbonamento ai siti di streaming, semplicemente continuava a piratare i film come aveva iniziato sin da quando ha messo per la prima volta le sue manine su un computer.
Aveva caldo, indossava una canottiera e una tuta molto leggera. Avrebbe voluto spogliarsi completamente, ma si sentiva in qualche modo "vuota" o troppo esposta senza alcun indumento, quindi benchè si trovasse in casa sua da sola, non se la sentiva di sconfiggere il caldo liberandosi di tutti gli strati possibili in suo potere.
Nello schermo del pc, un ragazzo che passeggiava per la spiaggia mentre si dirigeva chissà dove. Fu in quel momento che la ladra notò come nello sfondo, le comparse avessero tutti gli zaini posti al proprio fianco, ma tutte loro dormivano prendendo il sole o guardavano altrove.
"Cazzo... se solo fossi lì. Avrei già derubato tutta sta gente"
Pensando a ciò, si chiese come mai non aveva ancora provato a derubare le persone nelle spiagge.
Lì la gente ci va per rilassarsi e molto spesso c'è chi abbandona momentaneamente la propria postazione per farsi un bagno veloce. Era il luogo ideale per rubare qualcosa, perchè non ci aveva mai pensato prima?
Stupida!
Si rimproverò.
Fermò il film e accomodò il pc sul tavolino al lato del letto.
Oggi mi divertirò!
Già pregustava il bottino che avrebbe ottenuto entro fine giornata. Quanti cellulari, portafogli e soldi avrebbe tirato su!
Non voleva cambiarsi una volta arrivata la, così indossò direttamente i vestiti da mare. Un reggiseno grigio molto minimale e delle mutante entrambe senza marca ed entrambe in cotone. Sopra si mise un normalissimo pantalone jeans e una felpa leggera.
Raccolse da terra il suo zaino e lo svuotò completamente.
A fine giornata farò fatica a chiuderti, non temere
Ci infilò lo stretto necessario: un telo, una bottiglia d'acqua, il portafoglio e una crema solare .
Uscì di casa e si diresse verso la spiaggia

Una volta arrivata iniziò a cercare un bel posticino in cui sedersi e lasciare la sua roba. Non era molto rilevante, la postazione doveva essere sacrificabile, nel caso le cose fossero andate male sarebbe scappata senza voltarsi indietro, per cui aveva già tenuto in conto dell'eventualità di perdere il telo e la crema, per questo scelse i meno costosi che aveva.
Una volta trovato un posticino al sole, si tolse felpa e pantaloni, rimanendo con gli indumenti da spiaggia. Distese il telo e si sedette per una ventina di minuti, per guardarsi attorno e studiare un po' il territorio e le persone.
C'era molta tranquillità, la gente era disinvolta ma la maggior parte di loro erano in gruppo, rendendole così difficile il compito.
Nei dintorni non c'era neanche una persona da sola o un gruppo che avesse lasciato incustoditi i loro averi, questo non andava bene.
Se cerco più a fondo troverò sicuramente qualcuno.
Lasciò il telo e la crema solare, che non aveva neanche aperto, li dove erano e si alzò, con lo zaino quasi vuoto alle spalle. Iniziò a camminare per la spiaggia, tenendosi sulla riva. Le piaceva la sensazione delle onde del mare che le avvolgevano i piedi ad intermittenza. Nel mentre, avrebbe dato un occhiata a tutti i lettini e alle persone presenti.
Dopo sette minuti di camminata, avvistò una scena alquanto particolare. Una ragazza dai capelli bianchi e piena di tatuaggi con un peluche sull'addome, che si faceva coccolare dai movimenti di un amaca.
La cosa interessante era che tutti i suoi averi erano lì al suo fianco, e lei era da SOLA!
Vittima perfetta ...
Lars fece un bel sorriso, il morale era alle stelle.
Cambiò quindi traiettoria, si allontanò dalla riva del mare e si diresse verso quella ragazza sull'amaca.
Aveva una certa strategia in mente. Non poteva entrare di soppiatto o agire in un momento in cui nessuno avesse gli occhi puntati su di lei, sarebbe stato pressochè impossibile.
Quindi decise di optare per la tecnica del non-chalance.
Si sarebbe comportata come se quegli oggetti fossero suoi. La ragazza tatuata sembrava stesse dormendo, per cui la ladra avrebbe dovuto dare sfoggio alle sue abilità da truffatrice e riuscire ad intascarsi tutto il possibile senza fare rumore alcuno.
Camminò con non-chalance e si avvicinò al lettino della sua vittima.
Avrebbe fatto attenzione in primis a non mettersi in mezzo tra i raggi del sole e un qualsiasi punto della parte del corpo della tatuata, così da non dare a lei una qualsiasi scusa per svegliarsi.
Una volta arrivata abbastanza vicina, se non si fosse accorta di nulla, Lars si sarebbe seduta a terra, tranquillamente.
Dall'esterno sarebbe sembrata semplicemente una ragazza che si sedeva vicino alla sua amica, alla sua postazione, ma la realtà era ben diversa.
Dopo una ventina di secondi, muovendosi lentamente ma non abbastanza da sembrare strana, sfilò lo zaino dalle sue spalle.
Vediamo un po' cos'ho qua
Documenti, portafogli, cellulare, chiavi di casa ed un cambio d'abito.
Era tutto ciò che poteva rubare da quella ragazza addormentata.
Iniziò ad afferrare tutto, nel modo più delicato possibile. L'obbiettivo era non far sentire alcun rumore alla vittima, altrimenti si sarebbe svegliata.
Sarebbe riuscita Lars a prendere tutti gli oggetti e filarsela?

SCHEDA | VILLAIN| CRONOLOGIA | #LIVELLO 2

C'era un buon clima quella giornata, non esageratamente caldo ma abbastanza da potersi godere il sole.
Lars, benchè fosse molto calma in quel momento, aveva la pelle leggermente inumidita dalle particelle di sudore che si stavano originando su di lei. Le sue mani si trovavano nel loro posto preferito: all'interno della borsa non di sua proprietà. Era il loro habitat naturale, si sentivano a loro agio. La sensazione che la ladra provava nel momento stesso in cui le sue dita entravano in contatto con un oggetto che diventava di sua proprietà era inpagabile. Avrebbe potuto descriverlo come tanti piccoli microorgasmi.
Cellulare
Lo afferrò e lo infilò nella sua borsa.
Portafoglio
Sul suo volto, fino ad ora abbastanza impassibile e disinvolto, si allargò un sorriso di soddisfazione e benessere.
Chiavi di casa!!
Dovette fare lentamente con queste, se avesse eseguito movimenti bruschi, avrebbero provocato un suono che avrebbe potuto svegliare la ragazza.
Dei documenti!
Prima di prenderli, si girò un attimo per osservare la scema addormentata.
La presenza degli occhiali sul volto della oramai nullatenente, impedirono alla gatta di cogliere con chiarezza l'espressione che aveva in quel momento.
Goditi questi tuoi ultimi momenti di serenità, perchè quando ti sveglierai, l'unica cosa che avrai con te sarà quell'orsacchiotto che tieni sull'addome e una borsa completamente vuota.
Ritornò ai documenti che era in procinto di prendere e li afferrò.
Inaspettatamente, alla sua sinistra vide una sagoma avvicinarsi che, oltre alla sua presenza, si portava appresso delle parole.
Ti serve questo?
L'oggetto era così vicino al suo viso che fece fatica a mettere a fuoco, per cui allontanò leggermente la testa e cercò di capire che stesse succedendo.
Era una crema abbronzante e le parole erano state pronunciate dalla ragazza albina che si supponeva stesse dormendo.
La gatta non si fece prendere dal panico, almeno visibilmente. Dentro invece, iniziò ad agitarsi e a maledire il mondo e il destino.
Non me ne va mai giusta una... che cazzo
Tuttavia non disse una parola. Rimase composta ma la serenità sul suo volto sparì, lasciando il posto ad un espressione impassibile ma non turbata.
La tatuata invece, iniziò a parlarle senza neanche guardarla in volto. Le diede cinque secondi di tempo per trovare una scusa plausibile.
Sembrava molto sicura di se, che fosse una poliziotta? Oppure una combattente di arti marziali? Oppure che fosse in possesso di un quirk molto forte?
Questo non poteva saperlo. La ladra sapeva solo una cosa: Non voleva avere problemi con la legge, per cui avrebbe dovuto zittire quella ragazza arrogante oppure avrebbe dovuto pensare ad un piano di fuga.
Optò per la prima soluzione, adottando però un approccio non violento, per ora. Avrebbe pensato ad una scusa plausibile, così come le fu suggerito e ne avrebbe trovata una infallibile.
Pensa pensa pensa pensa!!!
Cinque
Aveva solo cinque secondi, e sarebbero stati sfruttati dal primo all'ultimo per dar vita ad una bugia che fosse all'altezza della situazione.
Si guardò un attimo attorno, nella speranza di trovare ispirazione per qualche idea.
Quattro
Ma che tipo di scusa si può trovare per una situazione simile? È stata colta letteralmente con le mani nel sacco, praticamente non aveva opzioni plausibili.
Chi è che può permettersi di avvicinarsi allo zaino di un'altra persona e prendere qualcosa senza permesso?
Avrebbe dovuto fingere di essere un agente della polizia? Un agente segreto? No, troppo banale.
Il bagnino? neanche. Aveva sbagliato postazione e credeva che quella fosse la sua borsa? Impossibile essere così stupidi.
Tre
Le venne in mente un idea!
Bingo! Una ragazza con dei problemi mentali!
Due
Ma come avrebbe potuto farle capire di essere una persona con un deficit senza dirlo esplicitamente? Avrebbe dovuto selezionare le parole con cura e con il contagocce
Uno
Mia mamma mi ha detto di non allontanarmi troppo, ma non capisce io sono diventata grande ormai! Ho venti anni!
Ci provò.
Guardò la ragazza albina con un espressione completamente ingenua, come se fosse ignara del pericolo che con tutte le sue forze stava cercando di scampare.
Ovviamente non abbassò la guardia, era pronta a sparare le ragnatele per difendersi o per attaccare in caso le cose avessero preso una piega inaspettata. Sperava solo di avere abbastanza riflessi per poter bloccare un eventuale attacco .
Ti va di giocare alla casa con me?

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Lars aveva sparato la sua bugia, sperando di averla convinta. Continuava a guardarsi attorno come se nulla fosse, con espressione disinvolta e tranquilla.
I cinque secondi sono passati e ancora non mi ha fatto nulla. Ce l'ho fatta?
L'albina esordì invece con un commento tra sè e sè.
Si abbottonò la maglia e afferrò una sorta di bastone di alluminio diviso in parti congiunte da corde elastiche.
Con un movimento repentino verso l'alto tutte le sezioni si riavvicinarono, irrigidendosi in un unico lungo bastone.
La ladra si chiese a che potesse servire un oggetto di alluminio fatto in quel modo. Aveva forse un problema ad una gamba e non riusciva a camminare bene? Lo usava come arma per difesa personale oppure era una cerbottana molto lunga?
Le sue domande avrebbero trovato risposta a breve.
Il bastone puntava verso l'alto e la gatta era perplessa sul da farsi.
Vuole per caso colpirmi?
Non riuscì a mantenere uno sguardo impassibile, divenne serio e attento.
Liberò le mano destra del suo contenuto e si tenne pronta ad utilizzare le ragnatele per attaccare o difendersi in base all'occasione.
... Qui? .... Davvero? ...
L'arma venne proiettata verso il basso ma con una velocità e una forza insoliti.
Lars era sul punto di alzare la mano e sparare le sue ragnatele ma l'attacco non sembrava diretto verso di lei, infatti, andò ad impattare contro la sabbia.
..Cosa?
La punta del bastone, affondata sotto la sabbia, si alzò e prese a ribattere contro il terreno ripetutamente come se stesse cercando qualcosa di specifico.
Aspetta ...
Il bastone si infilò in una delle maniglie della borsa che la gatta aveva appena svaligiato e la alzò per portarsela appresso.
Era indecisa sul da farsi. Scappare? Rimanere a guardare? Continuare a mentire sulla situazione?
Non appena la proprietaria della borsa avesse visto il contenuto, si sarebbe accorta della mancanza di molti oggetti.
Ma così non fu. Prese una lattina di caffè con non-chalance ed iniziò a berla, per poi lasciar cadere sia la borsa, sia la lattina ormai svuotata del suo contenuto.
La ragazza si comportò normalmente come se non avesse visto nulla di anomalo e fu lì che Lars capì.
È cieca !
Sul suo volto un sorriso.
Aveva avuto paura tutto questo tempo per cosa? Aveva appena derubato una ragazza non in grado di riconoscerla se non tramite la voce, per cui una volta che si fosse alzata di lì e si fosse allontanata di cinque passi sarebbe diventata una persona come le altre, a differenza che avrebbe avuto con se gli oggetti dell'albina.
Continuò a parlare ma ormai per Lars, la ragazza che aveva davanti non era altro che un pericolo passato, qualcosa da dimenticare immediatamente e che non rappresentava più una minaccia.
Dove sarebbe la tua mamma?
Fiera e sicura di sè, la gatta non si fece coinvolgere troppo dalla cosa. Si sarebbe accontentata di quello che era riuscita a rubare. Aveva in piano di andarsene con il bottino e andare a rubare la borsa di qualcun'altro.
Sorriso beffardo in faccia, chiuse lo zaino e si alzò.
Senti, ti ho appena rubato cellulare e portafoglio. La cosa divertente è che urlerai al ladro, ma una volta che sarò scappata, anche se dovessero prendermi, non potrai confermare alla polizia di aver avuto a che fare con me, se non dalla voce, che ovviamente cambierò.
Addio aahaha
Si girò ed iniziò a camminare a passo svelto verso la sua postazione.
Non aveva idea della persona che aveva dinnanzi e in quel momento pensava di essere la persona più fortunata della terra ad aver rubato qualcosa ad una ragazza che si poi rivelata cieca.

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