My teacher's lessons about [killing gently]

Combat | Mirai Ishigami & Ryo Sasaki

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    MIRAI ISHIGAMI

    Quel giorno Mirai Ishigami si era alzata di buon mattino con l’intento di
    uccidere il suo Sensei, Ryo Sasaki.



    Di abbracci ovviamente.

    Era riuscita a trovare il coraggio di contattarlo dopo tanto troppo tempo che non si vedevano.
    Era felice quella mattina, si era alzata con uno spirito ardente pronta a mettersi in gioco e magari imparare qualcosa dalla lezione del suo Sensei su come difendersi, attaccare e magari sarebbe stato anche utile avere qualche piccolo trucchetto su come diventare più forte. Sì.
    Sarebbe stato tutto quanto idilliaco, un’allieva e il suo Sensei in mezzo alla natura per un pic nic e una giornata in cui si sarebbero scontrati in una sottospecie di combattimento/warm up/esercizio di sopravvivenza/lezione per uccidere gentilmente imparare a difendersi e ad attaccare per la sua futura carriera da Vigilantes.
    Il problema era solo uno.
    Facciamo anche due.
    Primo, Ryo Sasaki non sapeva e non doveva sapere che lei era una Vigilantes, visto che era un Hero e non aveva alcuna intenzione di arrecare danno alla sua carriera o di finire dietro le sbarre ammanettata dal suo Sensei per uso improprio della sua Unicità.
    Secondo, Ryo Sasaki non sapeva che quell’invito per un pic nic in realtà nascondeva anche l’intento della giovane di mendicare questa sorta di prova pratica per vedere di riuscire a trovare sicurezza in sè stessa e soprattutto per vedere di cosa davvero fosse capace a combattere con qualcuno dotato di Quirk che considerava con capacità di gran lunga più alte delle sue.
    Certo non poteva scrivergli per messaggio tutto quello che le passava per la testa, altrimenti lui come minimo l’avrebbe bloccata e le avrebbe mandato una pattuglia sotto casa: era un pensiero drammatico e da film ma preferiva evitare.
    Così gli aveva scritto un messaggio tendendogli una trappola, invitandolo ad un pic nic in un luogo a loro familiare - dove si erano incontrati la prima volta… e sì, poteva sembrare un appuntamento romantico - e poi una volta lì… gli avrebbe detto le cose come andavano.
    O forse no?
    O forse sì ma non proprio esattamente quelle che doveva dire?

    Mirai Ishigami iniziò a saltellare sul posto, dentro la sua felpa perchè stando ferma aveva iniziato a tremare come una foglia, un po’ per l’agitazione e un po’ per il freddo.
    Era arrivata alla radura, aveva poggiato in un punto vicino alla tavola rotonda il grosso cesto da pic nic dove aveva riposto tutto l’occorrente per il pranzo - un modo per ringraziare il duro lavoro che Sasaki avrebbe fatto per lei… se avesse accettato.
    Il posto era molto appartato, un prato verde dove al centro si stagliava una bizzarra grande roccia piatta per la maggior parte che avevano scherzosamente chiamato "Tavola rotonda" perchè in effetti rispecchiava esattamente la descrizione.
    Tutto il prato era circondato da alberi, una foresta incontaminata e quindi pochi avrebbero potuto vedere o disturbare il loro scambio di colpi... se ma l'avesse convinto.
    La giovane Vigilantes portava un completo da corsa, con tanto di scarpe antiscivolo per evitare cadute come già aveva sperimentato con Izusu (correre nella foresta con scarpe non adatte non era proprio il massimo) e tanta voglia di mettersi in gioco.
    I capelli rossicci scompigliati le uscivano dal cappuccio della felpa rosa caramella che teneva caldo ai fori delle sue orecchie senza corredo mentre il suo corno scintillava alla luce del sole che trapassava i rami scheletrici degli alberi che già avevano messo le prime gemme.
    Dovrei dirgli le cose come stanno o dovrei mentirgli? non le piaceva nessuna delle due, perchè dire le cose come stavano poteva avere dei risvolti negativi anche sulla loro amicizia, mentre mentirgli sarebbe stato peggio e sarebbe stato più doloroso per lei perchè Ryo Sasaki non era solo un Sensei ma anche un buon amico.
    Proprio per questo aveva scelto di contattare lui: sapeva di poter contare sull’unico vero eroe per lei, l'unico che le aveva insegnato a non avere timore e a gestire, percepire e imparare ad usare il suo Quirk… l'unico che la conosceva davvero bene sotto quel punto di vista e l'unico che poteva aiutarla a diventare più forte.
    Era una cosa difficile per lei, non credeva di esserlo, soprattutto paragonata ai due con cui si trovava a fare “team” in un certo senso.
    Avrebbe potuto sfidare o chiedere ad uno di loro ma non sarebbe stata la stessa cosa, non poteva chiedere a loro di diventare forte perchè si sarebbe automaticamente categorizzata come la più “debole” e questo non le piaceva granchè.
    Era come sentirsi inutile.
    Per questo da quella sera si era messa in testa di diventare più forte non solo per loro, ma anche e soprattutto per sè stessa e per chiunque avesse avuto bisogno del suo aiuto.
    Non poteva salvare le persone se non sapeva neanche essere forte per sè stessa, perchè il mondo là fuori non avrebbe avuto pietà del suo fragile e dolce cuore.
    Non aveva intenzione di fare del male al prossimo, non era nella sua mentalità, ma non poteva neanche dire di non volersi difendere in caso di necessità, e di fare anche male in caso di estrema necessità - per quanto poi avrebbe cercato di rimediare a suo modo in un secondo momento-.
    Sospirò.
    Tutto ciò le sembrava un controsenso ma non aveva mai visto con i propri occhi cosa volesse dire essere davvero una Vigilantes e la cosa la spaventava, soprattutto da quando aveva scelto la famiglia a cui appartenere.
    Per quanto potessero essere forti, avevano comunque dei nemici? E quanto potevano essere terribili questi nemici? Il solo pensiero che potessero far del male a entrambi la faceva sentire impotente.
    Anche se il suo Quirk era versatile e anche se era riuscita ad imparare e studiare tecniche di pronto soccorso e modi per applicare il suono in vie mistiche per rimediare a ferite… sarebbe bastato?
    Per quanto se lo chiedesse, la risposta era sempre no.
    Per questo aveva bisogno di una mano d’aiuto, aveva bisogno di capire se davvero potesse essere utile anche in situazioni di pericolo e quanto potesse essere forte per proteggere e salvare il suo mondo.
    E Ryo Sasaki era l’unico in grado di poterle dare quella mano che cercava. In tutti i sensi.
    awww… speriamo solo di trovare una buona scusa… ancora non ci aveva pensato a cosa chiedergli ma sperava davvero di trovarla e che fosse alquanto convincente.
    Una cosa però in tutto questo era sicura al diecimila per cento.
    Che se lo avesse visto arrivare - e non le avesse giocato lo scherzo di comparire alle sue spalle - probabilmente sarebbe stata così felice di vederlo dopo così tanto tempo che gli sarebbe corsa incontro, gli si sarebbe gettata al collo cingendolo a sè e stringendolo con tutta la forza che aveva urlando il suo classico:
    « Waaaaaaaaa!!! Sasaki-Seeeeenseeeeeeeeiiiii!! »
    Chissà se gli fosse davvero mancata in tutto questo tempo…
    Energia: 425/425 ❖ Liv.5 ❖ Quirk: 195 ❖ Forza: 45 ❖ Agilità: 160
    ❖ Status: Illesa

    ❖ Tecniche Usate:


    ❖ Equip:
    Silver Bell [Accessorio]Descrizione: Una semplice campanella argentata che si è comprata ad un giusto prezzo in un negozio di ninnoli da lolita e che ha deciso di portare sempre al collo su una fine catenina. Pensa che potrebbe esserle utile in molte occasioni e che si sposi molto bene con ogni suo outfit.
    Effetto: Emette un pregevole suono tintinnante ad ogni passo. (Dicono...)
    Peso: [1]



    ❖ Lista Tecniche:
    Silent Dome [Livello 3] [Costo PE 65 + 20M]Con le cavità nelle sue orecchie, Mirai è in grado di ingoiare ogni suono attorno a sé creando una cupola di silenzio assoluto in cui tutti i suoni in entrata o prodotti al suo interno (come la sua stessa voce) vengono nullificati.
    Le delimitazioni di questa cupola di silenzio corrispondono al suo raggio d’azione e sono invisibili e intangibili ad occhio nudo, tuttavia Mirai riesce a percepirne i limiti - come se fosse un grosso vetro di una finestra sopra cui batte la pioggia di vibrazioni causata dai suoni esterni.
    Essendo la ragazza il punto centrale da dove si sviluppa la cupola, se essa si sposta anche questa farà lo stesso.
    Chiunque altro varchi quella soglia può percepire chiaramente un netto distacco tra i rumori di sottofondo dell’ambiente circostante e l’annullamento di questi.
    ► Effetto: zona di silenzio assoluto
    ► Range: 3m

    Echoes [Livello 3] [Costo PE 50]Mirai assorbe un determinato tipo di suono (schiocco di dita, battito di mani o piede) che verrà inglobato in una bolla. Questa prenderà vita sulla punta del corno di Mirai per essere poi sparata via in linea retta in modo da sfruttare le onde sonore compresse all'interno per far danno o per creare un semplice diversivo.
    La bolla /delle dimensioni di una pallina pallina da baseball/ esploderà a contatto con qualsiasi superficie solida rilasciando il suo contenuto.
    ► Danno: Medio-Grave
    ► Range: 5m

    Jingle Cells [Livello 3] [Costo PE 60]Basandosi su studi sperimentali e su tecniche di meditazione che si basano sulla vibrazione delle cellule a scopi curativi, Mirai riesce a creare tramite il suo Quirk una bolla contenente vibrazioni di bassa entità che andranno a stimolare le cellule in un'area circoscritta - in cui questa è applicata - per attivare un rigenerazione lieve delle ferite.
    Questa bolla è più resistente delle altre che emette ma se viene colpita o finisce il suo lavoro scoppia come tutte le altre; il corno deve toccare l'area ferita per applicare la bolla.
    ► Cura: [Fino a danno Medio-Grave]
    ► Effetto: cura [Lieve ❥ 0 ] / [Medio ❥ Lieve] / [Medio-grave ❥ Medio]
    ► Range: contatto

    Sonic Boom [Livello 3] [Costo PE 70]Con questa tecnica Mirai riesce ad assorbire i suoni circostanti che verranno poi amplificati nel percorso che va dalle sue orecchie fino al suo corno fino ad immagazzinarli in una bolla dal diametro di quaranta (40) centimetri. La bolla è molto fragile e, se lanciata verso un bersaglio specifico, esplode al contatto sprigionando le onde sonore amplificate al suo interno.
    Queste sposteranno gli oggetti [fino a 6/7 Kg] dal punto dello scoppio della bolla e stordiranno tutti coloro che sono presenti nell'area attorno a questa.
    ► Effetto: Stordimento [Medio-Grave ✤ Durata 3 turni]
    ► Range:2.5m

    Sound Shield [Livello 3] [Costo PE 55]Assorbendo svariati rumori esterni, il corno crea una bolla più grande del normale (più o meno come può essere uno scudo) di fronte alla ragazza. Essa avrà la pura e semplice funzione di una "barriera" che una volta colpita rilascerà le vibrazioni imbrigliate al suo interno creando un'onda d'urto che respingerà il tentativo di nuocere alla sua persona
    ► Difesa: Difesa [Medio-grave]

    Roaring Thunder [Livello 3] [Costo PE 70]Mirai crea una bolla delle dimensioni di una palla da bowling che verrà lanciata contro una zona specifica del corpo dell'avversario.
    Una volta che questa giungerà a contatto farà da mediante per trasmettere le vibrazioni sonore contenute al suo interno che andranno a creare un temporaneo shock ai tessuti muscolari della zona colpita.
    Se viene colpita la zona del petto, la tecnica provocherà anche danno e manderà momentaneamente in tilt il sistema respiratorio.
    ► Effetto: Paralisi [Medio-grave ✤ Durata 5 turni]
    ► Danno: Medio-Grave [Solo se colpisce la zona del petto]
    ► Range: 2.5m



    ❖ Abilità:
    ◖ ROOM ◗►Con questa abilità Mirai potrà:
    ◖♪◗ Sfruttare una libreria di suoni molto più ampia di quella che ha sempre avuto. Se prima risultava essere limitata a ciò che l'orecchio umano è in grado di sentire, da adesso Mirai può attingere anche al mondo degli ultrasuoni ed degli infrasuoni.
    ◖♪◗ Amplificare o diminuire il volume di un suono già presente o creato all'interno della Room a proprio piacimento.
    Può essere eseguito su una sola fonte sonora a turno e Mirai deve sapere o conoscere l'origine di tali vibrazioni altrimenti i suoi sforzi risulteranno nulli.
    Può essere sfruttato anche per suoni emessi da lei stessa, come il battito di mani.
    ◖♪◗ Distorcere i suoni creati da una sola fonte a proprio piacimento. In questo caso, dato che Mirai non sente, non ha la più pallida idea del risultato di questa distorsione: questo vuol dire che saranno gli altri player a stabilire ciò che sentiranno.
    Anche in questo caso Mirai deve poter conoscere la fonte del suono e può essere sfruttata per la sua voce andando a distorcere le vibrazioni delle sue corde vocali.
    ◖♪◗ Range: 10m.

    Scheda ♡ Vigilantes ♡ ©


    CITAZIONE
    :heart: DarkShincu
     
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    RYO SASAKI
    Era stato tutto davvero improvviso. Era così tanto che non si vedevano e di punto in bianco la notifica del messaggio firmato Mirai Ishigami. Secondo quanto gli aveva scritto, aveva qualcosa di importante da dirgli e che non poteva comunicargli per telefono. Non era qualcosa di grave ma la imbarazzava parlarne. A questo c'era da aggiungere il punto di ritrovo proposto, la roccia che avevano soprannominato Tavola Rotonda, che non era altro che il luogo dove si erano conosciuti, lontano da sguardi indiscreti. Per di più si sarebbe occupata di preparare il pranzo per entrambi.
    Forse per qualcuno tutti questi indizi avrebbero indotto a pensare ad una confessione, dato che sembravano un po' tutti gli elementi tipici. A Ryo stesso per un attimo il pensiero lo attraversò, ma la sua natura di solitario veterano lo riportò immediatamente con i piedi per terra. Era da diverso tempo che non si vedevano e non per chissà quale motivo particolare, quindi era davvero improbabile aspettarsi qualcosa di simile. Probabilmente Mirai Ishigami si stava comportando in maniera carina perché questa era la sua natura. Piuttosto, provando a pensare in maniera razionale, forse Mirai era ancora preoccupata di non riuscire a controllare come voleva la sua Unicità. Ryo aveva avuto modo di vederla attivata in due occasioni, quando insieme avevano provato ad attivarla volontariamente e durante l'assalto al museo. In particolare in quest'ultima occasione ne era pure rimasto direttamente coinvolto, sperimentando anche se solo per breve tempo cosa volesse dire non sentire alcun suono.
    In ogni caso, qualsiasi fosse il motivo per cui Mirai aveva voluto organizzare quel pic-nic, Ryo non aveva certo motivo di rifiutare. Qualsiasi fosse l'argomento in questione, Ryo non si sarebbe certo rifiutato di dare una mano. Il desiderio di sentirsi utile era in fondo anche una delle ragioni per cui aveva intrapreso la carriera di eroe.
    Arrivò quindi il fine settimana e con esso il giorno dell'appuntamento. Conoscendo già il luogo di ritrovo e considerando che la primavera era ancora ben lontana dall'arrivare, optò per un abbigliamento decisamente pesante. Così si ritrovò con un abbigliamento a strati, con un pesante giubbotto sopra una tuta invernale. Per qualche motivo gli tornò in mente la missione sulle montagne con l'agenzia Lifeline, quando lui e Yoshito erano stati rimproverati da Shoya per via del loro abbigliamento. Chissà che sarebbe andato meglio con quello che stava indossando quel giorno. Per qualche motivo, dubitava che anche in quella maniera la loro scalata sarebbe stata meno faticosa. Quantomeno questa volta aveva ben chiara la sua meta e non era tanto distante dal percorso comune.
    Una volta lasciata l'accademia si sarebbe subito diretto verso la stazione dei bus che l'avrebbero portato nei pressi dei monti dell'area di Tama. Sapeva bene che il viaggio non sarebbe poi durato molto, dato che la UA non era molto distante. Mente aspettava il mezzo che l'avrebbe portato a destinazione, ne approfittò per fare tappa alla macchinetta delle bevande calde. Sapeva che Mirai gli aveva detto che si sarebbe occupato di tutto lei, ma questa volta non aveva intenzione di presentarsi totalmente a mani vuote per cui si era portato appositamente una borsa termica dove avrebbe potuto conservarle senza problemi. Non sapendo bene i gusti della ragazza, prese diverse cose scegliendo tra le robe dolci. Per l'attesa, prese anche una lattina di Georgia Max Coffee per sé in modo da tenersi caldo.
    Come pianificato, il viaggio in autobus fu davvero breve. Dopo solo qualche minuto era già arrivato alla sua fermata, all'inizio di un sentiero che sapeva portare al campeggio Four Season, sebbene non fosse quello il loro punto d'incontro. Messosi in marcia, si stupì nel constatare quanto semplice gli veniva percorrerlo questa volta. Il suo continuo allenamento dal momento in cui aveva deciso di entrare in accademia alla fine gli aveva conferito una buona resistenza e se paragonata alla dura marcia imposta da Shoya per recuperare i civili dispersi sembrava semplicemente una passeggiata di salute. Per sua fortuna, conoscendo già il posto, ricordava bene dove si trovava la radura dove si dovevano incontrare, per cui non appena riconobbe il punto poco dopo una curva abbandonò il sentiero e si inoltrò nella vegetazione. All'epoca del loro primo incontro, erano due persone da sole che si erano incontrate lì per caso. Il ricordo di come all'epoca aveva cercato di non fare rumore per evitare di spaventarla adesso faceva ridere Ryo, ma all'epoca non conosceva mica la ragazza ne la sua disabilità. Quando arrivò alla radura, trovò la ragazza già lì ad aspettarlo. Vedendola saltellare sul posto dentro la sua felpa, Ryo non riuscì a trattenere un mezzo sorriso. Alzò la mano destra per salutare la ragazza e farsi vedere da lei, in modo da evitare spiacevoli incidenti come l'ultima volta.
    Ohi, Mirai-san. Quanto tempo! Subito dopo la ragazza gli saltò addosso, facendogli rischiare di perdere l'equilibrio. La sua stretta era così forte che quasi faceva fatica a respirare. Ehi ehi calma Mirai-san. Se mi stringi così forte mi stacchi le braccia
    Ma non ti preoccupa appiccicarti così a qualcuno?
    Avrebbe quindi provato a liberarsi dalla presa della ragazza, mettendo una mano sulla sua spalla per allontanarla in maniera più gentile. Nel frattempo, la borsa termica era caduta a terra, accompagnato dal rumore di lattine che con ogni probabilità di erano ammaccate.
    Scommetto che in realtà non aspettavi altro che una qualsiasi fonte di calore... Lo disse con un sorrisetto, dato che non credeva minimamente a quello che diceva. Sapeva già delle maniere espansive dell'amica. Beh, come vanno le cose? Ti trovi bene con il nuovo lavoro?
    Si avvicinò alla roccia che chiamava tavola rotonda e lì lasciò il proprio zaino, accanto alle cose portate da Mirai. A quel punto si girò e provò ad andare dritto al punto.
    Allora... Immagino ci sia un motivo se mi hai chiesto di incontrarci qui... Cosa succede? Di nuovo problemi a controllare la tua Unicità?


    Energia: 425/425 ❖ Liv.5 ❖ Quirk: 130 ❖ Forza: 108❖ Agilità: 162
    ❖ Status: Normale

    ❖ Tecniche Usate: //


    ❖ Equip:

    ❖ Lista Tecniche:
    Jigsaw Shot [Livello 2] [Costo PE 25]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare uno dei suoi arti verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione dell'arto verso il proprio corpo senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, se anche l'avversario riuscisse a schivare il primo colpo, potrebbe comunque essere colpito nella traiettoria di ritorno dell'arto verso il corpo originale. Mentre l'attacco è in corso, Ryo può muoversi per modificare appunto questa traiettoria di ritorno.
    Range: 3 metri
    Danno: Danni medi
    Jigsaw Speed [Livello 1] [Costo PE 15]
    Tecnica che consente a Ryo di spostarsi velocemente da un punto all'altro all'interno del raggio d'azione del quirk. Lancia infatti una parte del corpo verso il punto in cui desidera trovarsi per poi invertire le forze di attrazione/repulsione, lasciando che sia la parte separata ad attrare il resto del corpo e permettendogli di muoversi velocemente verso il punto desiderato. Questa tecnica può essere utilizzata anche per raggiungere punti sopraelevati all'interno del raggio d'azione. Attualmente la tecnica ha una portata di 2m.
    Danno/Effetto/Resistenza: + 1 agilità ogni 10 punti quirk
    Jigsaw Bull [Livello 1] [Costo PE 15]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare una parte del proprio corpo verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione del proprio corpo verso la parte lanciata senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, Ryo utilizza anche la forza di attrattazione per finire l'attacco ed è inoltre in grado di portarsi vicino al proprio bersaglio.
    Raggio: 2m
    Danno/Effetto/Resistenza: Danni lievi
    Jigsaw Joke [Livello 2] [Costo PE 35]
    Tecnica di separazione utilizzata in previsione di un attacco fisico ai danni di Ryo. Il ragazzo, tentando di prevedere la traiettoria dell'offensiva, separa la parte del copro che dovrebbe essere impattata, evitando così di ricevere danni fisici. Dovendo conoscere in anticipo il punto da separare, non è utilizzabile per evitare attacchi a sorpresa o in caso di finte. Inoltre, le possibilità di successo diminuiscono in base alle dimensioni dell'attacco e non ha alcun effetto contro attacchi ad ampio raggio. Inoltre, risulta inutile contro attacchi elementali o proiettili.
    La separazione avviene solo durante l'attacco nemico e termina subito dopo di esso, a meno di utilizzo di apposita tecnica per estenderne la durata.
    Resistenza: Media.


    ❖ Abilità:

    Jigsaw Activation Grazie alla propria Unicità, Ryo è in grado di separare e controllare a distanza qualsiasi parte del proprio corpo. Le parti così separate dal corpo principale avranno la possibilità di muoversi liberamente nello spazio e continueranno a mantenere la loro funzione originale. In questa maniera, Ryo può sia separare arti per poter raggiungere oggetti o persone anche a distanza sia separare occhi o orecchie per poter raccogliere agevolmente informazioni. Nel momento in cui il ragazzo decidesse di interrompere l'utilizzo della propria Unicità, la parte di corpo separata tornerà indietro ricongiungendosi al resto.
    Mentre l'abilità è attiva, le parti del corpo separate rimangono a tutti gli effetti parte del corpo di Ryo, che pertanto può subire danni attraverso esse.


    Scheda ❖ Hero ❖ ©


    Specifico che in accordo con ¬KINSHARA ho aperto al livello 5 anche se per ora ho solo fatto la richiesta ma la scheda non è stata modificata. Eventuali necessarie correzioni alle statistiche le riporto nei post successivi.
     
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    MIRAI ISHIGAMI
    Saltellava sul posto come una coniglietta, presa dal freddo e soprattutto dall’agitazione.
    Il fatto poi che non lo vedesse da così tanto tempo non facilitava le cose ma in cuor suo sapeva che era l’unico che poteva davvero aiutarla.
    Rabbrividì.
    Aveva scelto proprio una mattinata fredda e umida per trovarsi in quel posto ma non era stata una scelta completamente fatta a caso.
    Se doveva davvero dimostrare a sè stessa di saper valere qualcosa per poter affrontare il suo futuro da Vigilantes doveva fare i conti anche con il problema che aveva in inverno, o comunque col freddo, che le portava forti emicranie se utilizzava il suo Quirk in quelle condizioni.
    Sospirò e si bloccò sul posto. Aveva il cuore a mille e nonostante sentisse freddo, sentiva caldo.
    Nel senso che il freddo che provava in alcune zone del corpo, svaniva sciolto da caldane in altre, come quella del petto o della schiena o della braccia… insomma MIrai Ishigami era un autentico disastro ambulante.
    Se gli dicessi la verità? Mi crederebbe? Si metterebbe a ridere? pensò mentre il suo sguardo ondeggiava da una parte all’altra del punto di accesso alla radura che dava sul sentiero battuto aspettando che comparisse di punto in bianco il ragazzo che stava aspettando O proverebbe ad arrestarmi? O… che abbia capito male e pensi che sia un… quel genere di appuntamento? soprattutto, la domanda principale era solo una.
    Perchè ci stava pensando solo adesso a tutto questo?
    Anche perchè oramai era troppo tardi… lui era già arrivato.
    Lo sguardo di Mirai si illuminò e smise per un attimo di tremare e pensare quando vide quella mano amica salutarla da lontano.
    Aveva giudicato il Sensei un ragazzo dal bell’aspetto, misterioso, ma con un sorriso che sa scaldare il cuore quando riesce a donarlo agli altri.
    Si sentì rincuorata.
    La sua sola presenza sembrava avere sciolto ogni timore, ogni brutta sensazione e ogni orrendo pensiero: in qualche modo era una sensazione che aveva sperimentato anche con altre persone.
    In qualche modo la faceva sentire al sicuro.
    Sì. Era una delle poche persone sulla faccia della terra a cui avrebbe affidato la sua vita ad occhi chiusi ed era per questo motivo che lo aveva spronato a diventare un eroe - anzi se l’era fatto promettere.
    Inutile dire che le sue gambe si mossero ancora prima del suo cervello e presto si ritrovò a sprofondare nel giubbottone invernale del ragazzo mentre gli si era letteralmente buttata al collo senza remore.
    « Aaaaaaawwwww che bello rivederti!! » si lasciò andare mentre se lo strizzava a sè come un peluches gigante tanto che lui provò delicatamente e gentilmente a farle mollare la presa allontanandola. Lei non oppose resistenza e non sembrava neanche contrariata. Si allontanò giusto di un passo, forse due, per lasciargli almeno un minimo di spazio vitale per respirare – no non si era minimamente accorta della borsa termica che gli era caduta visto che era stata totalmente rapita.
    Zampettò sul posto ricambiando il sorrisetto del ragazzo con uno altrettanto di sfida « Sì, stavo proprio aspettando giusto il mio Sensei per riscaldarmi. » ammiccò… prima di rendersi conto che forse era una frase un po’ ambigua.
    Molto ambigua.
    Un po’ troppo ambigua.
    In realtà il suo pensiero era di un “riscaldamento” fisico… insomma, un allentamento, uno scontro, certo che non pensava ad altri sensi al di fuori di questo.
    Calò per un poco il silenzio prima che le guance di Mirai diventassero così rosse che sembrava aver quasi preso un colpo di calore Che figuraccia!.
    Per fortuna in suo soccorso arrivò Ryo cambiando il discorso e chiedendole come andavano le cose e come andava con il suo nuovo lavoro.
    Mirai sgranò gli occhi.
    Sa già che sono una Vigilantes?... woa. ovviamente non si stava riferendo a questo ma la cosa la lasciò così stupita che il suo cervello stavolta offrì soccorso ricordandole che in realtà era stata lei a scrivere per messaggio che aveva trovato lavoro in pasticceria.
    « Oh. AH! Sì! T-T-t-utto bene. Sì. S-s-ono stati mesi un po’ … » folli? Stancanti? Problematici? Assurdi?
    « stressanti. Devo ancora fare tanta pratica ma il mio boss è molto carino e tenero e sa insegnare molto bene quindi… Diciamo che sta andando tutto per il meglio. O almeno credo… » non era molto convinta di questo, si grattò la nuca un po’ presa dall’agitazione, anche perchè comunque se era lì e aveva chiesto il suo aiuto era anche perchè i suoi pensieri autodistruttivi la stavano facendo diventare matta.
    Fffuuuuuuu almeno non sa che lo sono…o forse sì? O forse glielo dovrei dire o magari no? Se glielo dico poi, Gabriel mi fa esplodere… si è raccomandato di tenere un bassissimo profilo, “nullo” nel mio caso… mi ha detto...sono davvero così problematica? Bakaonisan. E se avesse ragione? Forse è meglio… lasciar perdere per il momento… sì. rimase a fissare il vuoto mentre il caricatore di pensieri si svuotava.
    « E tu invece? …Come sta andando il tuo cammino per … diventare l’eroe numero 1 di Tokyo? » sbottò tornando per un attimo alla lucidità mettendo le mani a pugno di fronte a sè come se avesse di fronte il suo più grande idolo di sempre.
    « Poi alla fine… lo hai scelto il tuo nome da Eroe? O è ancora un segreto? O non lo hai scelto proprio… Sensei? »

    Ryo Sasaki portò tutto quello che aveva con sè - zaino e borsa termica - vicino alle sue cose, ponendo giusto la distanza perfetta per poter iniziare un allenamento intensivo.
    Quello che disse poi voltandosi verso di lei la congelò sul posto.
    Mirai rimase in silenzio
    Dritto al punto era andato, veloce e pungente come una stilettata in pieno petto.
    Quelle parole la colsero alla sprovvista perchè pensava almeno un minimo di potergli spiegare, o di avere tempo per imbastire una scusa e invece si ritrovò di punto in bianco con le spalle al muro.
    Era una sensazione piuttosto sgradevole ma riuscì a scrollarsela di dosso subito.
    « Beh… sì. M-mi-mi dispiace averti d-d–disturbato. » balbettò abbassando di poco lo sguardo « Avrei dovuto ricontattarti un bel po’ di tempo fa… ma non ne ho mai avuto il coraggio. E poi son successe così tante cose… il Mori Museum… e poi l’inferno su Tokyo e poi… mille altri pensieri e mi spiace. I-io … ho avuto davvero voglia di scriverti, spesso, ma…a dire la verità…. avevo paura. Perchè non sapevo mai cosa scriverti davvero. E quante menzogne avrei scritto per non farti preoccupare o per nascondere ciò che ho passato. Così, forse ho fatto male ma in cuor mio pensavo fosse la cosa più giusta fino a che non avrei avuto un po’ di equilibrio e pace, ecco. » era una confessione che non si aspettava di fare, soprattutto a lui. A Ryo Sasaki. Al suo Sensei, al suo Hero.
    Aveva tanto voluto dirgli tutto, di quanto avesse sofferto, di quanto avesse messo in discussione tutta la sua vita da quel giorno al Mori Museum… da quanto quell’evento aveva fatto la differenza sulla sua principale scelta di vita.
    Aveva sempre avuto voglia di scriverglielo e aveva sempre avuto altrettanta paura di non essere compresa, o peggio… di essere abbandonata e in qualche modo questo pensiero faceva più male di tutto il resto.
    Non si era liberata del tutto, aveva avuto modo di farlo quella notte di Natale e già si era gettata via un grosso peso dal cuore.
    Adesso stava alla grande ma aveva ancora un piccolo sassolino che gli procurava fastidio e che aveva deciso di toglierselo. Proprio con Ryo Sasaki.
    Prese fiato di nuovo e lo trattenne come se stesse per svuotare il sacco tutto in una sola volta ma non ce la fece.
    Le sue guanciotte e la sua pancia si sgonfiarono lentamente come un palloncino « Avevo paura di tutto il cambiamento che accadeva fuori e dentro di me… ma alla fine eccoci qua. Ho bisogno di te. Sì. Lo ammetto. E non perchè non so controllare la mia Unicità. » decretò, ferma nella sua decisione mentre con delicatezza sfilò da sotto la felpa la sua collanina con la campanella che tintinnò tra le sue dita su cui faceva passare la catenina.
    Poi qualcosa di strano accadde, che fosse stato solo frutto di immaginazione o no, il tono di voce di Mirai sembrò diminuito e quasi… diverso?
    Non sembrava neanche più quello di una fanciullina indifesa e pucciosa... non sapeva cosa sarebbe arrivato alle orecchie di Ryo Sasaki ma sperava di avergli fatto intendere che non era più effettivamente così tanto indifesa come lo era un tempo.
    L'effetto che sarebbe sortito fuori Mirai non lo poteva sapere ma era come se … qualcuno avesse deciso di doppiare un personaggio che non c’entrava niente con il tono della sua voce.

    [❖ Abilità ROOM; attiva solo per questo momento la distorsione vocale ❖]
    « Ma è proprio perchè adesso so controllarla che voglio…imparare ad essere forte e a combattere come te.»

    Avrebbe dimostrato a sè stessa di poter tenere testa ad un vero e proprio Hero...ma aveva ancora così tanti dubbi, così tante incertezze e lei era la prima a pensare che di non essere capace di fare niente. Ma voleva fare qualcosa.
    Voleva cambiare e voleva diventare forte perchè sapeva che il suo percorso sarebbe stato arduo e che si sarebbe trovata in pericolo o avrebbe trovato qualcuno in pericolo e doveva avere degli strumenti per difendersi... o attaccare anche se la cosa non le piaceva proprio tanto.
    Aveva sperimentato con il proprio spirito sentirsi inadeguata, fuori posto e debole e non voleva... non voleva che accadesse di nuovo. Soprattutto adesso che aveva delle persone che credevano in lei e che avevano riposto in lei tutta la loro fiducia e l'avevano accolta nel loro gruppo di svitati Vigilantes.
    Non poteva essere da meno di loro.
    Non voleva essere un gradino sotto a loro.
    « Non potevo certo dirti per telefono: ti va di insegnarmi a combattere? Non credi, ne? » l'incantesimo del vocione era sparito, così come era arrivato « Tu sei l’unico di cui mi posso fidare. L’unico che so che può insegnarmi ad essere più forte di così. » ci fu una lunga pausa, in cui Mirai sembrò cambiare lentamente sguardo e in qualche modo energia.
    Smise di tremare sulle sue gambe e alzò lo sguardo al suo Sensei: nel suo immaginario doveva essere un qualcosa molto simile ad uno schiaffo dato con un guanto di sfida ma agli occhi del ragazzo doveva essere buffa. Molto buffa.
    Come una personcina carina e coccolosa che tenta di fare la gradassa fallendo in pieno.
    Lui era l’unico che poteva davvero insegnarle tutto quello che c’era da sapere su un combattimento vero e proprio, e sperava solo che non ci andasse piano ma che tirasse fuori il meglio di sè e magari che la spronasse a fare del suo meglio e a credere davvero di poter essere quell'eroina della sua storia che tanto desiderava essere - senza licenza, ovvio.
    Mirai era proprio una creaturina strana e per certi versi inspiegabile eppure nei suoi occhi brillava determinazione.
    La stessa che aveva quando senza esitazione si era gettata tra la lancia di quella psicopatica e la guida del museo.
    Lui c’era, lui sapeva di cosa stava parlando.
    Sembrava seriamente pronta a combattere e pronta a farlo sul serio: non sembrava avere cattive intenzioni, solo voglia di misurare sè stessa contro un avversario che riteneva degno di tale nome.
    « Mi… aiuterai.... Sensei?» un vocino puccioso, tenero, uscito fuori da un sorriso così puro e dolce che non sembrava neanche fosse capace di... attaccare per prima.
    Non sapeva se l'aveva scritto da qualche parte, o se l'aveva appuntato. Ma attaccare per primi poteva dare un certo vantaggio.
    Come l'effetto sorpresa o sconvolgimento dell'avversario che tutto si aspetta meno che una come Mirai abbia il coraggio di fare la prima mossa... così. Dal niente.
    La campanella si mosse tra le sue dita, stranamente non emise alcun suono stavolta. Forse perchè era stata agitata troppo lentamente o forse perchè il suono era stato già inglobato dalla bolla che partì, piccola, veloce, contro Ryo Sasaki, diretta in pieno petto.
    Sapeva che l'avrebbe schivata, ma almeno poteva farlo allontanare prima di poter far esplodere il pranzo.
    La lezione era appena cominciata e Mirai sperava di poter tornare a casa con ottimi voti - anche se in cuor suo e nella sua mente il mantra "scusami" risuonava come una preghiera incessante.
    Energia: 375/425 ❖ Liv.5 ❖ Quirk: 195 ❖ Forza: 45 ❖ Agilità: 160
    ❖ Status: Illesa

    ❖ Tecniche Usate:
    Echoes [Livello 3] [Costo PE 50]Mirai assorbe un determinato tipo di suono (schiocco di dita, battito di mani o piede) che verrà inglobato in una bolla. Questa prenderà vita sulla punta del corno di Mirai per essere poi sparata via in linea retta in modo da sfruttare le onde sonore compresse all'interno per far danno o per creare un semplice diversivo.
    La bolla /delle dimensioni di una pallina pallina da baseball/ esploderà a contatto con qualsiasi superficie solida rilasciando il suo contenuto.
    ► Danno: Medio-Grave Medio [Mirai cerca di trattenersi un pochino per evitare di fargli troppo male. ]
    ► Range: 5m



    ❖ Equip:
    Silver Bell [Accessorio]Descrizione: Una semplice campanella argentata che si è comprata ad un giusto prezzo in un negozio di ninnoli da lolita e che ha deciso di portare sempre al collo su una fine catenina. Pensa che potrebbe esserle utile in molte occasioni e che si sposi molto bene con ogni suo outfit.
    Effetto: Emette un pregevole suono tintinnante ad ogni passo. (Dicono...)
    Peso: [1]



    ❖ Lista Tecniche:
    Silent Dome [Livello 3] [Costo PE 65 + 20M]Con le cavità nelle sue orecchie, Mirai è in grado di ingoiare ogni suono attorno a sé creando una cupola di silenzio assoluto in cui tutti i suoni in entrata o prodotti al suo interno (come la sua stessa voce) vengono nullificati.
    Le delimitazioni di questa cupola di silenzio corrispondono al suo raggio d’azione e sono invisibili e intangibili ad occhio nudo, tuttavia Mirai riesce a percepirne i limiti - come se fosse un grosso vetro di una finestra sopra cui batte la pioggia di vibrazioni causata dai suoni esterni.
    Essendo la ragazza il punto centrale da dove si sviluppa la cupola, se essa si sposta anche questa farà lo stesso.
    Chiunque altro varchi quella soglia può percepire chiaramente un netto distacco tra i rumori di sottofondo dell’ambiente circostante e l’annullamento di questi.
    ► Effetto: zona di silenzio assoluto
    ► Range: 3m

    Echoes [Livello 3] [Costo PE 50]Mirai assorbe un determinato tipo di suono (schiocco di dita, battito di mani o piede) che verrà inglobato in una bolla. Questa prenderà vita sulla punta del corno di Mirai per essere poi sparata via in linea retta in modo da sfruttare le onde sonore compresse all'interno per far danno o per creare un semplice diversivo.
    La bolla /delle dimensioni di una pallina pallina da baseball/ esploderà a contatto con qualsiasi superficie solida rilasciando il suo contenuto.
    ► Danno: Medio-Grave
    ► Range: 5m

    Jingle Cells [Livello 3] [Costo PE 60]Basandosi su studi sperimentali e su tecniche di meditazione che si basano sulla vibrazione delle cellule a scopi curativi, Mirai riesce a creare tramite il suo Quirk una bolla contenente vibrazioni di bassa entità che andranno a stimolare le cellule in un'area circoscritta - in cui questa è applicata - per attivare un rigenerazione lieve delle ferite.
    Questa bolla è più resistente delle altre che emette ma se viene colpita o finisce il suo lavoro scoppia come tutte le altre; il corno deve toccare l'area ferita per applicare la bolla.
    ► Cura: [Fino a danno Medio-Grave]
    ► Effetto: cura [Lieve ❥ 0 ] / [Medio ❥ Lieve] / [Medio-grave ❥ Medio]
    ► Range: contatto

    Sonic Boom [Livello 3] [Costo PE 70]Con questa tecnica Mirai riesce ad assorbire i suoni circostanti che verranno poi amplificati nel percorso che va dalle sue orecchie fino al suo corno fino ad immagazzinarli in una bolla dal diametro di quaranta (40) centimetri. La bolla è molto fragile e, se lanciata verso un bersaglio specifico, esplode al contatto sprigionando le onde sonore amplificate al suo interno.
    Queste sposteranno gli oggetti [fino a 6/7 Kg] dal punto dello scoppio della bolla e stordiranno tutti coloro che sono presenti nell'area attorno a questa.
    ► Effetto: Stordimento [Medio-Grave ✤ Durata 3 turni]
    ► Range:2.5m

    Sound Shield [Livello 3] [Costo PE 55]Assorbendo svariati rumori esterni, il corno crea una bolla più grande del normale (più o meno come può essere uno scudo) di fronte alla ragazza. Essa avrà la pura e semplice funzione di una "barriera" che una volta colpita rilascerà le vibrazioni imbrigliate al suo interno creando un'onda d'urto che respingerà il tentativo di nuocere alla sua persona
    ► Difesa: Difesa [Medio-grave]

    Roaring Thunder [Livello 3] [Costo PE 70]Mirai crea una bolla delle dimensioni di una palla da bowling che verrà lanciata contro una zona specifica del corpo dell'avversario.
    Una volta che questa giungerà a contatto farà da mediante per trasmettere le vibrazioni sonore contenute al suo interno che andranno a creare un temporaneo shock ai tessuti muscolari della zona colpita.
    Se viene colpita la zona del petto, la tecnica provocherà anche danno e manderà momentaneamente in tilt il sistema respiratorio.
    ► Effetto: Paralisi [Medio-grave ✤ Durata 5 turni]
    ► Danno: Medio-Grave [Solo se colpisce la zona del petto]
    ► Range: 2.5m



    ❖ Abilità:
    ◖ ROOM ◗►Con questa abilità Mirai potrà:
    ◖♪◗ Sfruttare una libreria di suoni molto più ampia di quella che ha sempre avuto. Se prima risultava essere limitata a ciò che l'orecchio umano è in grado di sentire, da adesso Mirai può attingere anche al mondo degli ultrasuoni ed degli infrasuoni.
    ◖♪◗ Amplificare o diminuire il volume di un suono già presente o creato all'interno della Room a proprio piacimento.
    Può essere eseguito su una sola fonte sonora a turno e Mirai deve sapere o conoscere l'origine di tali vibrazioni altrimenti i suoi sforzi risulteranno nulli.
    Può essere sfruttato anche per suoni emessi da lei stessa, come il battito di mani.
    ◖♪◗ Distorcere i suoni creati da una sola fonte a proprio piacimento. In questo caso, dato che Mirai non sente, non ha la più pallida idea del risultato di questa distorsione: questo vuol dire che saranno gli altri player a stabilire ciò che sentiranno.
    Anche in questo caso Mirai deve poter conoscere la fonte del suono e può essere sfruttata per la sua voce andando a distorcere le vibrazioni delle sue corde vocali.
    ◖♪◗ Range: 10m.

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    RYO SASAKI
    Era in un certo senso un sollievo per Ryo vedere che Mirai non era poi cambiata molto nonostante non si vedessero da diverso tempo. Era un mistero per il corvino come si potesse essere così entusiasti e pieni di energie, dato che lui tendeva sempre a comportarsi al contrario. Avendola imparata a conoscere, non diede molto peso alla battuta ed al conseguente imbarazzo della ragazza. Più curiosa fu invece la risposta riguardo al suo nuovo lavoro, che per qualche motivo sembrò metterla in agitazione al punto che aveva cominciato un pochino a balbettare. Nonostante ciò, stando a quello che diceva sembrava piacerle, anche se non sembrava del tutto sicura. Quantomeno sembrava andare d'accordo con il suo datore di lavoro, che da come lo aveva descritto Ryo si immaginò essere un pasticciere buontempone, per cui forse c'era altro sotto. Il motivo per cui gli aveva chiesto di incontrarlo non era però verosimilmente quello, dato che si sbrigò a cambiare argomento e chiedergli riguardo a come se la cavava lui. A quel punto fu il momento del corvino di sentirsi in imbarazzo, sia per l'entusiasmo della ragazza sia perchè si era appena ricordato di un certo dettaglio.
    Ah, sta andando bene, credo... Sto cominciando a fare pratica sul campo con un'agenzia e nel frattempo continuo con la UA. Per poter essere considerato un vero professionista però mi manca ancora molto... Per fortuna c'è gente che conosco già con me ed ho anche avuto un buon supervisore, anche se è un tipo abbastanza severo.
    Si prese una pausa, grattandosi il collo per prendere tempo mentre cercava le parole giuste da usare.
    Sarà contenta di saperlo? O si arrabbierà per non averglielo detto?
    Per il nome, ecco... Alla fine ho scelto quello che mi avevi consigliato tu... Cioè intendo, sto usando il nome di Breakdown... Credo che fosse l'idea migliore alla fine...Normalmente avrebbe distolto lo sguardo per un simile discorso, ma sapendo che la ragazza aveva bisogno di leggere il labiale questa volta si limitò ad osservare un punto poco più in alto della sua spalla.Perciò... mi hai dato un buon suggerimento, grazie... E scusa per non avertelo detto prima...

    Dopo che Ryo, una volta posate le proprie cose, domandò direttamente a Mirai il motivo del loro incontro sembrò coglierla di sorpresa. Non era certo intenzione dell'aspirante eroe mettere in difficoltà l'amica, ma d'altra parte non era mai stato molto bravo con la diplomazia ed era solo interessato a poterle essere d'aiuto. Le lasciò comunque prendere il suo tempo per capire come esprimersi, in fondo avevano tutto il tempo del mondo. Una volta trovate le parole, la ragazza le pronunciò con lo sguardo un po' basso, come se si sentisse in colpa. A sentire il suo discorso però era Ryo quello che si sentiva in colpa.
    Nonostante quello che è successo al museo e l'attacco a Tokyo non l'ho mai cercata per chiedere se stava bene... Che pessimo amico che sono...
    Ryo sapeva bene che ciò che era successo quel giorno al Mori Art Museum non era qualcosa che si dimenticasse tanto facilmente. Lui stesso aveva avuto parecchie difficoltà ed aveva faticato non poco a superare il rimorso per non essere riuscito a concludere niente quel giorno. Syamantaka e la scuola potevano anche pensare che fosse normale per uno studente alle prime armi, la lui sapeva che aveva anche esitato a gettarsi sui criminali di Deep Void e che forse era anche per quello che le cose erano andate in quella maniera. Sentire che per colpa di ciò Mirai era rimasta in qualche modo traumatizzata e che non fosse riuscita a parlagliene fino ad ora era un boccone amaro da mangiare giù. Tutto questo però rimase nella sua testa, non volendo interrompere Mirai che riusciva finalmente a spiegarsi. Ciò che non si aspettava e che quasi gli fece sgranare gli occhi fu però l'affermazione che il motivo per cui aveva bisogno dell'aiuto di Ryo non era per controllare la sua Unicità.
    Che vuol dire? Non era capace di usarla solo quando provava paura di qualcosa?
    Spalancò la bocca quando Mirai passò ad una dimostrazione pratica, andando a modificare la propria voce e parlare con tutt'altro timbro vocale. Sembrava quasi di trovarsi di fronte ad una ragazza posseduta, ma doveva certamente essere la sua Unicità.
    Ma non può rendersi conto di quanto strana sembri la sua voce così no? Aspetta un attimo... Un pensiero arrivò dopo alla mente di Ryo, che stava cercando di restare a passo con tutte le informazioni che gli stavano piovendo addosso. Ha per caso detto che vuole imparare a combattere?
    Non capisco, cosa intendi combattere e diventare forte? Intendi nel senso di reagire e non avere paura?
    Lo sguardo che Mirai stava rivolgendo a Ryo era serio e sembrava determinata, ma ai suoi occhi rimaneva comunque una ragazza sorda che non era ancora sicura di cosa volesse fare. Forse la forza che intendeva lei era solo un po' di sicurezza in sé, ma in quel caso aveva proprio sbagliato persona chiedendo a lui. D'altra parte, avrebbe provato comunque ad aiutarla, specie se gli chiedeva aiuto in quella maniera tanto innocente.
    Fu proprio quel modo di pensare a fregarlo. Non avrebbe mai pensato che Mirai potesse fare una cosa simile. In maniera totalmente inaspettata e prima che il ragazzo potesse darle una risposta, scosse una campanella che però non emise alcun suono, ma creò una bolla dal nulla. Nonostante sapesse di cosa si trattasse e cosa voleva dire, Ryo non capì ciò che stava succedendo finché la bolla non venne lanciata in avanti, verso di lui. L'istinto, raffinato dagli addestramenti in accademia ed un po' di esperienza accumulata, gli diceva di muoversi e schivare, ma d'altra parte non poteva credere che Mirai lo stesse realmente attaccando. E se così fosse, allora avrebbe visto cosa voleva dire usare la propria Unicità su qualcun'altro. Si prese quindi la bolla in pieni petto, preparandosi come meglio poteva all'impatto. Questo fu però più forte del previsto e Ryo si ritrovò ad indietreggiare di qualche passo. Era come se gli avessero sferrato un colpo potente contro e di conseguenza gli si mozzò il fiato. Si strinse le braccia attorno al petto, cercando di ignorarne il dolore e tossendo mentre i polmoni cercavano di tornare in funzione correttamente. Si riprese ed osservò incredulo Mirai.
    Sei seria... coff coff... Sei seria Mirai? Hai realmente intenzione di attaccarmi con l'Unicità? Si passò il dorso di una mano sopra la bocca per togliere della saliva che era uscita. Comprendi cosa vuol dire? Usare i tuoi poteri su un'altra persona è come puntarle un coltello addosso... Significa essere pronti a fargli del male...
    Cosa diavolo dovrei fare in questa situazione?
    Ovviamente, Ryo era arrabbiato. Forse tutto sommato non era vero che Mirai era sempre la stessa, forse si era solo illuso fosse così. Non riusciva a capacitarsi che si stesse approfittando in quella maniera di lui e pure il fatto che avesse imparato ad attivare la sua Unicità a comando non lo rendeva di certo orgoglioso data la situazione. L'aveva aiutata ad imparare ad usarla per difendersi e prendersi cura di sé, non certo per combattere. Ci fosse stato chiunque altro al posto suo non avrebbe certo perso tempo a denunciarla, però Ryo non sarebbe mai riuscito ad arrivare a tanto. D'altra parte, se si fosse rifiutato e se ne fosse andato, sarebbe realmente cambiato qualcosa? Non sapeva il motivo per cui la ragazza aveva deciso di comportarsi in quella maniera.
    Non importa... Non dovrebbe essere pericoloso assecondarla per adesso... Se ci vado abbastanza pesante dovrei riuscire a farle cambiare idea e farle capire che è meglio che eviti di combattere...
    Quindi pensi di essere in grado di combattere eh? Credo proprio di essermi fatto un'idea sbagliate di te, Ishigami-san. Si tolse lentamente il suo giubbotto, fermandosi un attimo ad estrarre la sua bandana da una delle tasche prima di abbandonarlo a terra. Si annodò l'indumento attorno alla testa, la solita procedura che eseguiva prima di intraprendere un'attività impegnativa. Non ho intenzione di andarci piano, non dire poi che non ti avevo avvisato... E comunque... Indicò un punto vuoto poco sopra la spalla di Mirai. Hai una farfalla lì vicino a te...
    Approfittare della fobia del suo avversario per coglierlo di sorpresa none era un comportamento molto eroico, ma nel mondo reale nessuno si faceva problemi di quel tipo, neanche per una ragazza sorda. Lui stesso aveva imparato a non fidarsi dopo lo scontro con il Candyman, che aveva bellamente approfittato della sua ingenuità.
    Ti chiedo scusa in anticipo Mirai...
    Distese in avanti il braccio destro e fece partire il proprio pugno, puntando allo stomaco della ragazza. Gli sarebbe piaciuto pensare che avrebbe fatto più male a lui che a lei, ma sapeva bene che non sarebbe stato così.


    Energia: 400/425 ❖ Liv.5 ❖ Quirk: 130 ❖ Forza: 108❖ Agilità: 162
    ❖ Status: Danni medi al petto - Arrabbiato

    ❖ Tecniche Usate:
    Jigsaw Shot [Livello 2] [Costo PE 25]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare uno dei suoi arti verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione dell'arto verso il proprio corpo senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, se anche l'avversario riuscisse a schivare il primo colpo, potrebbe comunque essere colpito nella traiettoria di ritorno dell'arto verso il corpo originale. Mentre l'attacco è in corso, Ryo può muoversi per modificare appunto questa traiettoria di ritorno.
    Range: 3 metri
    Danno: Danni medi



    ❖ Equip:

    ❖ Lista Tecniche:
    Jigsaw Separation [Livello 2] [Costo PE 20 + 10M]
    Tecnica alla base del funzionamento del proprio quirk. Ryo decide di separare una parte del proprio corpo e di controllarla dalla mediante la propria Unicità. Nonostante ciò rimane comunque connessa al suo corpo, per cui potrà controllarla allo stesso modo in cui lo farebbe normalmente. Questa tecnica può essere attivata più volte contemporaneamente per separare diverse parti del corpo, ma il costo si moltiplica per ogni parte controllata a distanza.
    Quando una parte viene separata dal corpo principale sarà vulnerabile ai danni e non potrà infliggere danni fisici direttamente, ma potrà afferrare o spostare gli oggetti. Inoltre può procedere alla separazione di altri parti (ad esempio un occhio) per poter raccogliere informazioni ambientali.
    Costo: 20 + 10 mantenimento (+ 10 di costo aggiuntivo per ogni arto/parte del corpo aggiuntivo separato)
    Effetto: L'abilità svincola dai valori prestabiliti previsti dal regolamento per quanto riguarda la distanza percorribile dagli arti separati, ma non per quanto riguarda la possibilità di attaccare a distanza.
    Jigsaw Shot [Livello 2] [Costo PE 25]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare uno dei suoi arti verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione dell'arto verso il proprio corpo senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, se anche l'avversario riuscisse a schivare il primo colpo, potrebbe comunque essere colpito nella traiettoria di ritorno dell'arto verso il corpo originale. Mentre l'attacco è in corso, Ryo può muoversi per modificare appunto questa traiettoria di ritorno.
    Range: 3 metri
    Danno: Danni medi
    Jigsaw Speed [Livello 1] [Costo PE 15]
    Tecnica che consente a Ryo di spostarsi velocemente da un punto all'altro all'interno del raggio d'azione del quirk. Lancia infatti una parte del corpo verso il punto in cui desidera trovarsi per poi invertire le forze di attrazione/repulsione, lasciando che sia la parte separata ad attrare il resto del corpo e permettendogli di muoversi velocemente verso il punto desiderato. Questa tecnica può essere utilizzata anche per raggiungere punti sopraelevati all'interno del raggio d'azione. Attualmente la tecnica ha una portata di 2m.
    Danno/Effetto/Resistenza: + 1 agilità ogni 10 punti quirk
    Jigsaw Bull [Livello 1] [Costo PE 15]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare una parte del proprio corpo verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione del proprio corpo verso la parte lanciata senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, Ryo utilizza anche la forza di attrattazione per finire l'attacco ed è inoltre in grado di portarsi vicino al proprio bersaglio.
    Raggio: 2m
    Danno/Effetto/Resistenza: Danni lievi
    Jigsaw Joke [Livello 2] [Costo PE 35]
    Tecnica di separazione utilizzata in previsione di un attacco fisico ai danni di Ryo. Il ragazzo, tentando di prevedere la traiettoria dell'offensiva, separa la parte del copro che dovrebbe essere impattata, evitando così di ricevere danni fisici. Dovendo conoscere in anticipo il punto da separare, non è utilizzabile per evitare attacchi a sorpresa o in caso di finte. Inoltre, le possibilità di successo diminuiscono in base alle dimensioni dell'attacco e non ha alcun effetto contro attacchi ad ampio raggio. Inoltre, risulta inutile contro attacchi elementali o proiettili.
    La separazione avviene solo durante l'attacco nemico e termina subito dopo di esso, a meno di utilizzo di apposita tecnica per estenderne la durata.
    Resistenza: Media.


    ❖ Abilità:

    Jigsaw Activation Grazie alla propria Unicità, Ryo è in grado di separare e controllare a distanza qualsiasi parte del proprio corpo. Le parti così separate dal corpo principale avranno la possibilità di muoversi liberamente nello spazio e continueranno a mantenere la loro funzione originale. In questa maniera, Ryo può sia separare arti per poter raggiungere oggetti o persone anche a distanza sia separare occhi o orecchie per poter raccogliere agevolmente informazioni. Nel momento in cui il ragazzo decidesse di interrompere l'utilizzo della propria Unicità, la parte di corpo separata tornerà indietro ricongiungendosi al resto.
    Mentre l'abilità è attiva, le parti del corpo separate rimangono a tutti gli effetti parte del corpo di Ryo, che pertanto può subire danni attraverso esse.


    Scheda ❖ Hero ❖ ©


    Chiedo scusa per il ritardo :sadbunny:
     
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    MIRAI ISHIGAMI
    Ryo Sasaki la conosceva bene, Mirai.
    O forse era meglio dire, conosceva una Mirai prima che alcuni piccoli sconvolgimenti nella sua vita l’avessero portata ad essere parte di un gruppo Vigilantes.
    « S– Sensei… » sussurrò impietrita sul posto portandosi entrambe le mani alle labbra.
    Quello che aveva fatto era fatto, non poteva tornare indietro.
    Quanto coraggio e quanta stupidità le ci erano voluti per poter lanciare quell’attacco, senza preavviso, veloce e diretto contro il suo Sensei…contro l’unico vero amico che considerava al pari di una stella polare.
    Lo aveva fatto con un macigno nel cuore pur sapendo che non aveva altre alternative per invogliarlo a scendere in campo con ogni mezzo a lui disposizione.
    Aveva bisogno che lo facesse, che non avesse riguardi perchè come qualcuno le aveva detto e come lei stessa aveva sperimentato, il mondo fuori era tutt’altro che benevolo nei confronti dei piccoli pesciolini come lei.
    Sentiva le interiora contorcersi e sentiva tremare le mani e le gambe.
    Eppure nonostante tutto era determinata e concentrata sebbene sentisse la dolorosa sensazione di aver tradito in qualche modo la sua fiducia e la sua amicizia.

    Quella sfera partì, veloce, come aveva sperimentato più e più volte e sapeva, pensava o sperava che potesse schivarla perchè lui ne era in grado, doveva esserlo!… Era un eroe dopotutto, no?
    L’Eroe Breakdown.
    Quando aveva sentito che aveva scelto proprio quel nome, quel nome che lei gli aveva proposto si sentì ispirata, si sentì orgogliosa di lui e qualcosa di bello aveva fatto nella sua vita.
    L’aveva spinto a continuare quella strada… ed era riuscita persino a trovargli un nome figo che aveva deciso di tenere!
    Per questo motivo come si doveva sentire quando quella piccola sferetta impattò con violenza su quel petto che avrebbe voluto stringere per confessargli quanto fosse orgogliosa di lui si sentì sprofondare.
    Inghiottire dal terreno e dalla sua stessa ombra.
    « S— » fu solo un sussurro quello che uscì dalle sue labbra quando i suoi occhioni ambrati videro il giovane Ryo Sasaki piegarsi in due su stesso dopo aver accusato il colpo.
    Lo vide portarsi le braccia al petto, vide il suo corpo sussultare come per cercare quell’aria che lei gli aveva tolto.
    Ci fu un momento in cui sentì le lacrime arrivare fino agli occhi e un nodo alla gola stringerle così forte che non riuscì a pronunciare nessuna parola di conforto o di scuse.
    Rimase ferma immobile, proprio lì.
    Voleva scusarsi, voleva dirgli che era stata stupida, mentirgli e dirgli magari che era accaduto per sbaglio eppure… non fece niente di tutto questo.
    Stavolta scelse il silenzio.
    C-che— che cosa ho fatto?.... pensò, ma oramai era troppo tardi. Era questo ciò che voleva, questo era ciò per cui era arrivata lì e questo era ciò che aveva deciso di fare.
    Certo non si aspettava che si prendesse quell’attacco, pensava che fosse in grado di schivare o almeno spezzarsi a metà e evitare quell’attacco e invece era rimasto lì fermo. Perchè?
    Perchè pensava che lei non sarebbe mai stata in grado di fare una cosa simile?
    Pensava che non fosse davvero capace di attaccarlo a quel modo o forse aveva sottovalutato le sue intenzioni?
    No…io… n-... per quanto provasse un dolore immenso nel petto a vedere quell’espressione sul suo volto, contrariata, dolorante, furibonda e… delusa… Mirai non fece un passo indietro.
    Voleva solo allenarsi, e smettere di avere paura, voleva provare a sè stessa di essere forte e di poter sopravvivere anche contando solo su di lei.
    Aveva bisogno di questo, ma non era pronta assolutamente alle conseguenze… ma aveva ancora molto da imparare.
    « P-P-perchè non l’hai s-s-schi-sc-schivata?…. » balbettò cercando di buttare un po’ sullo scherzo l’accaduto, ma non suonava molto bene il suo tono di voce.
    Ma prima che potesse sorridere, anche solo un istante, ogni tentativo di metterla sullo scherzo venne congelata dallo sguardo di lui.
    Che avrebbe fatto adesso?
    Non sapeva se sarebbe riuscita a dirgli in faccia la verità per fargli capire che cosa davvero stava accadendo nella sua vita: e quella era la risposta alla domanda che Ryo le aveva fatto in precedenza e a cui le non aveva risposto “cosa intendi per combattere e diventare forte?”.

    « M-mi dispiace… » riuscì a dire con una voce strozzata mentre tremava tutta da capo a piedi.
    Pensava davvero che attaccandolo con la sua Unicità si sarebbe messo solo a schivare e a lasciarla praticare così… come se fosse un burattino?
    Aveva optato per la scelta meno consona alla situazione ma era convinta che fare del male alle persone non poteva risolvere i problemi, anzi. Tutt’altro.
    Lei lo sapeva, ne era fermamente convinta ma non per questo si trovava lì.
    Si trovava lì perché sapeva che le cose sarebbero andate diversamente una volta scesi per strada, in fondo a quel buio… in quell’abisso lei era solo un pesciolino rosso.
    Aveva bisogno di essere più forte, per sè e per coloro che avevano bisogno di lei.
    Cosa avrebbe potuto fare le sue parole, la sua bontà di cuore contro un proiettile o contro qualcuno di molto, molto più forte di lei?
    Difendersi non bastava.
    Scappare non era da lei.
    Chiedere aiuto?
    Chiedere aiuto e sperare nell’intervento di alcuni eroi?
    “Usare i tuoi poteri su un'altra persona è come puntarle un coltello addosso... Significa essere pronti a fargli del male...”
    Furono parole pesanti, parole che arrivarono dirette come un pugnale nel suo cuore.
    Quindi era davvero così.
    Pensava che lei lo avesse chiamato lì solo per fargli del male?
    Digrignò i denti e il suo sguardo dall’essere preso totalmente dall’angoscia mutò, sembrò quasi riuscire a trattenere e far indietreggiare ogni lacrima che era sul punto di scendere.
    Tirò sul col naso mentre le sue mani si serrarono a pugno ai suoi fianchi tanto quasi da farsi male.
    « T-tu non puoi capire. » non poteva capire cosa volesse dire per lei tutto questo.
    Quanto fosse difficile, terribile e angosciante per lei tutto questo.
    « T-tu non puoi capire. » ribadì il concetto, quasi come per sottolineare quelle uscite dal cuore.
    “Mi sono fatto un’idea sbagliata di te”.
    Un’altro colpo. Stavolta più violento, più preciso.
    Aveva reciso qualcosa dentro di lei, lo sentiva, quell’orrido calore e quella strana sensazione di puro e immenso dolore al petto.
    No, Breakdown non aveva compreso assolutamente niente di quello che stava succedendo e di quello che passava per la testa di Mirai in quel momento.
    Emotivamente si sentiva uno schifo, ma c’era una parte di lei che voleva ancora combattere e fargli capire cosa davvero significasse per lei rivolgere quel coltello contro il suo migliore amico.
    « Io. Invece. No. » scandì quelle parole, come un ritmo, come un tamburo di guerra rispondendo a tono.
    Le aveva un’idea di Ryo Sasaki, ed era convinta ancora di aver chiesto alla persona giusta « E’ per questo… che ho deciso di combattere contro di te. » riprese a parlare appena lo vide mettersi la bandana rossa sulla testa.
    Quel simbolo, quella promessa, Ryo Sasaki aveva davvero preso la cosa sul serio e probabilmente aveva deciso di combattere: glielo leggeva in quello sguardo.
    Si sentì raggelare eppure perchè… perchè stava sorridendo?
    Mosse istintivamente un passo all’indietro, labbra distese, sguardo fisso sull’avversario… se non poteva fargli capire a parole cosa volesse dire per lei essere pronta a fare del male alle persone pur di innalzarsi come un muro di fronte a chi aveva più bisogno di lei… allora glielo avrebbe mostrato.
    Gli avrebbe mostrato cosa volesse dire per una come lei andare contro la sua stessa natura per il bene degli altri.
    Essere pronti a mettersi di fronte alla canna di una pistola, e sparare per primi.
    Essere pronti ad ergersi di fronte ai propri compagni, e alle persone che non avevano nessuno che sarebbe corso in loro difesa.
    Essere pronti a rivolgere il coltello contro gli altri e non contro sè stessa, quando le parole sarebbero venute meno.
    E continuare a portare la luce negli abissi.
    Cosa c’era di sbagliato in tutto questo?
    « F-fai del tuo peggio. » non era molto sicura di questa frase, e neanche dei rischi che si accollava per quello che sarebbe successo di lì in poi ma… si sentì pronta.
    In qualche modo si sentì pronta sapendo che anche Ryo Sasaki non ci sarebbe andato piano con lei.
    Si preparò. Rimase immobile concentrata.
    Conosceva l’Unicità del suo avversario, temibile e veloce, ma sapeva che poteva farcela anche se era convinta che non avrebbe potuto competere mai contro di lui.
    E pensando a quale attacco avrebbe portato contro di lei, Mirai si concentrò a tal punto da non pensare che avrebbe potuto usare… un bluff.
    Quando lesse la parola “farfalla” sulle sue labbra, Mirai Ishigami andò completamente in tilt.
    Il suo cervello smise di pensare a Ryo, al combattimento, ad attaccare o difendersi ed entrò in modalità “PANICO”: la giovane vigilantes, senza neanche pensare che il suo amico le stesse tendendo una vera e propria trappola toccando il tasto dolente della fobia, si voltò di scatto nella direzione in cui quel dito aveva puntato.
    « Kyaaaaaaahhh! Vattene vattene vatt—!! » gettò un grido, chiudendo gli occhi e agitando le braccine di fronte a lei per scacciare il demonio alato come se stesse per succhiarle il sangue ma prima che potesse anche solo rendersi conto che in realtà non vi era assolutamente niente di quello che le aveva detto Ryo… sentì un violento colpo arrivarle dritto allo stomaco e in meno di un battito d’ali si ritrovò letteralmente sbalzata all’indietro e cadde a terra.
    « A—w—…. » più che per la caduta attutita dall’erba, fu il dolore alla bocca dello stomaco ad averla lasciata senza fiato.
    Si portò le braccia nella zona che le doleva da impazzire e si rannicchiò su sè stessa portandosi vicine le ginocchia per attutire quelle fitte lancinanti.
    Tossì più e più quando fiotti acidi le raggiunsero la gola mentre cercava di respirare l’aria fredda, dal gusto umido e terroso.
    Non era certo temprata da duri allenamenti, e non aveva di sicuro il fisico per reggere altri colpi come quello eppure non sembrava avere una mezza intenzione di dichiarare la resa.
    Il suo sguardo, di sbieco, si contrasse tremolante sul suo Eroe che si stagliava a pochi metri da lei: non ci era andato leggero per niente e le aveva esattamente restituito il colpo che lei stessa gli aveva inferto.
    Mi… mi ha…. ingannata. pensò e questo forse le faceva più male del colpo subito.
    Che … avesse iniziato già ad impartirle lezioni? Probabile visto che aveva usato un bieco mezzo per spingerla a perdere la concentrazione lasciando a lui ampio spazio per un suo attacco.
    « Tsk.» il fatto poi che fosse stata toccata la faceva arrabbiare ancora di più, si dette della stupida.
    Era inavvertitamente venuta meno alla prima regola.
    Tossì di nuovo e sputò quel saporaccio che aveva in bocca che sapeva di sconfitta.
    Era stata colpita, era a terra, ripiegata in posizione fetale per attutire il dolore allo stomaco, inerme e probabilmente lui sapeva benissimo che non avrebbe retto altri colpi come quello: e se si fosse trattenuto da quel momento in poi? E se quello fosse stato una sorta di avvertimento o di punizione elargita alla pari del dolore che aveva inferto lei?
    No.
    Non sembrava proprio avere l’intenzione di andarci piano con lei.
    « Chemale… » sussurrò tra i denti mentre il dolore non sembrava svanire ma lei non aveva intenzione di giocare sporco anche perchè doveva pur prendere la mira per sparare e da una situazione come quella in cui si trovava adesso non poteva assolutamente fare niente di tutto ciò.
    Inoltre.
    Fingersi debole e indifesa, per farlo avvicinare e poi tendergli una trappola era da stupidi. Non ci sarebbe mai cascato, non era mica come lei!
    Si portò in ginocchio, senza dargli mai le spalle, tenendosi una mano sullo stomaco, e non gli staccò mai gli occhi di dosso.
    Riuscì ad alzarsi in qualche modo, sporca di terra e di erbacce, anche se sembrava molto impacciata e molto instabile su quelle gambine.
    « Heh. » ebbe un giramento di testa che riuscì in qualche modo a trattenere puntellandosi sulla gamba destra.
    Respirare era problematico, ad ogni movimento della sua pancia una fitta dolorosissima sembrava risalire fino alla testa provocandole nausea ma non lo dette a vedere, ogni volta stringeva più i denti e chiudeva tremolante una palpebra.
    « Grazie Sensei. » riuscì a dire questo, sorridendo teneramente anche se il suo volto era contratto dai morsi del colpo che Ryo Sasaki le aveva inferto « Grazie. Per aver accettato di in–s-egnarmi. Ho co-mpreso la prima lezione. » il primo vero insegnamento, volente o nolente glielo aveva già dato.
    Gliene era grata.
    Mai distrarsi in un combattimento contro qualcuno che faceva sul serio, perché nessuno avrebbe avuto pietà o un occhio di riguardo contro di lei.
    Sorda o non sorda. Fobica o no, nessuno le avrebbe mai riservato un trattamento con i guanti d’argento.
    Dopotutto aveva fatto la cosa giusta a chiedere al suo Sensei.
    Forse tutto ciò sarebbe valso a qualcosa.
    Strinse di nuovo la campanella con una mano tremante « Io… non voglio fare del male a nessuno. » commentò come riprendendo un discorso passato « Ho…sempre mantenuto la p-promessa c—che ti ho fatto. Ma… » trasse un respiro lento mentre portò un passo in avanti verso l’avversario.
    Non era mai venuta meno alle parole che aveva dato proprio a Ryo Sasaki quel giorno, in quello stesso luogo, un bel po’ di tempo addietro.
    « Hai mai … provato » strinse una mano sulle vesti proprio vicino al punto in cui il pugno del suo Sensei aveva impattato e che ancora le faceva un male cane « La s-s-ensazione che non sia mai abbastanza quello che fai? Che le parole o una mera difesa…contro una pistola puntata alla tempia o contro una lancia… non siano abbastanza? …Io… io sì. » confessò con una certa nota grave nella voce anche se non aveva utilizzato la sua Room per cambiare il tono. Si percepiva solo come alcune di quelle parole erano rotte da ondate di calore e dolore.
    Era la seconda persona a cui parlava di quei turbamenti, di quelle sensazioni di impotenza e di quell’onda che la portava sempre a muovere un passo contro il pericolo e a volte a gettarsi a capofitto su di questo senza pensare alle conseguenze.
    Ecco.
    Lei aveva bisogno di questo.
    Di comprendere le conseguenze e di essere in grado di gestirle.
    « E ho paura di questo. Perchè non sono così. Non voglio fare del male a nessuno e non v—ngh-v-oglio rinunciare alla promessa ma… se per proteggere gli altri dovessi proteggere me stessa e non ne fossi capace? Se dovessi trovarmi di fronte a qualcuno che non esiterebbe a spezzarmi… cosa dovrei fare, S–sensei? Dovrei alzare le mani e scappare? Dovrei… fare come hanno fatto tutti al Museo e stare fermi, muti, solo a guardare? »
    Un fremito la percorsa da testa ai piedi.
    Ryo Sasaki sapeva cosa intendeva dire, come si era sentita, e come era stata trattata per aver preso una decisione.
    Per aver scelto la vita di un’altra persona prima della propria incolumità.
    « NO! No… io… non ce la faccio…Sensei, io… non sono così. » spiegò tutta d’un fiato senza neanche fermarsi un solo istante, andando anche contro al male che provava « Ho scelto te, Ryo Sasaki perchè sei il mio eroe, sei il mio migliore amico e il mio Sensei. » pronunciò quelle parole alzando la testa che fino ad adesso era rimasta piegata e portò il petto in fuori con la mano che dalla bocca dello stomaco scivolò verso il cuore.
    Trasse un profondo respiro e gli sorrise dolcemente, lasciando che il volto si aprisse in quell’espressione che sempre l’aveva accompagnata perchè gli voleva bene e preferiva forse sparire quel giorno piuttosto che sentirsi rinnegata e odiata come amica.
    « Tu sei l’unico che può fermarmi. » il suo sguardo si addolcì mentre in qualche modo si portò in quella che sarebbe stata una sorta di posizione di guardia che lasciava molto a desiderare.
    « O insegnarmi a sopravvivere. » la sua mente sapeva già la prossima mossa che avrebbe fatto ed era pronta stavolta a prendersi tutte le responsabilità del caso.
    « In entrambi i casi non mi arrenderò così facilmente.» anche se sapeva che non era affatto così… ma ci avrebbe provato.
    Sospirò, trasse quanta più aria possibile e con una mano ancora sul cuore, prese la collanina con la campanella con l’altra e iniziò a farla ondeggiare emettendo quel dolce tintinnio angelico.
    Sembrò attendere così, un momento, come per ipnotizzarlo con quel fruscio e quelle lievi vibrazioni sonore che emetteva la campanella in modo da far convogliare la sua concentrazione sul suo udito per distrarlo dal volto di lei che lentamente si spostò di lato cercando di prendere la mira contro la zona della spalla sinistra e poi quando avrebbe ricevuto la degna attenzione… il suono della campanella cessò per un momento dando vita ad una bolla uguale a quella precedente che venne scagliata contro il suo avversario.
    Mirai era pronta.
    Sapeva che con tutta la probabilità l’avrebbe schivata o che semplicemente non avrebbe colpito il vuoto… eppure nel suo sguardo determinato sembrava esserci scritto “tutto procede come nei piani”.
    Sapeva che stavolta l’avrebbe schivata o che forse semplicemente non avrebbe colpito il punto prestabilito sulla spalla sinistra: in entrambi i casi la bolla sarebbe comunque esplosa creando comunque una qualche sorta di distrazione dandole la possibilità di fare qualcosa? Sì, forse. O forse no.
    In fondo non era proprio questo il motivo di quella mossa…in quel momento pensò allo scontro contro Gabriel e a tutta una vita passata ad osservare le reazioni delle persone alle voci o ai suoni.
    E sapeva che era semplice ingannare la vista, ma ancora di più ingannare l’udito.
    Energia: 325/425 ❖ Liv.5 ❖ Quirk: 195 ❖ Forza: 45 ❖ Agilità: 160
    ❖ Status: Danni Medi alla bocca dello stomaco
    - D.D.D. > Desolata, Dolorante, Determinata

    ❖ Tecniche Usate:
    Echoes [Livello 3] [Costo PE 50]Mirai assorbe un determinato tipo di suono (schiocco di dita, battito di mani o piede) che verrà inglobato in una bolla. Questa prenderà vita sulla punta del corno di Mirai per essere poi sparata via in linea retta in modo da sfruttare le onde sonore compresse all'interno per far danno o per creare un semplice diversivo.
    La bolla /delle dimensioni di una pallina pallina da baseball/ esploderà a contatto con qualsiasi superficie solida rilasciando il suo contenuto.
    ► Danno: Medio-Grave Medio
    ► Range: 5m



    ❖ Equip:
    Silver Bell [Accessorio]Descrizione: Una semplice campanella argentata che si è comprata ad un giusto prezzo in un negozio di ninnoli da lolita e che ha deciso di portare sempre al collo su una fine catenina. Pensa che potrebbe esserle utile in molte occasioni e che si sposi molto bene con ogni suo outfit.
    Effetto: Emette un pregevole suono tintinnante ad ogni passo. (Dicono...)
    Peso: [1]



    ❖ Lista Tecniche:
    Silent Dome [Livello 3] [Costo PE 65 + 20M]Con le cavità nelle sue orecchie, Mirai è in grado di ingoiare ogni suono attorno a sé creando una cupola di silenzio assoluto in cui tutti i suoni in entrata o prodotti al suo interno (come la sua stessa voce) vengono nullificati.
    Le delimitazioni di questa cupola di silenzio corrispondono al suo raggio d’azione e sono invisibili e intangibili ad occhio nudo, tuttavia Mirai riesce a percepirne i limiti - come se fosse un grosso vetro di una finestra sopra cui batte la pioggia di vibrazioni causata dai suoni esterni.
    Essendo la ragazza il punto centrale da dove si sviluppa la cupola, se essa si sposta anche questa farà lo stesso.
    Chiunque altro varchi quella soglia può percepire chiaramente un netto distacco tra i rumori di sottofondo dell’ambiente circostante e l’annullamento di questi.
    ► Effetto: zona di silenzio assoluto
    ► Range: 3m

    Echoes [Livello 3] [Costo PE 50]Mirai assorbe un determinato tipo di suono (schiocco di dita, battito di mani o piede) che verrà inglobato in una bolla. Questa prenderà vita sulla punta del corno di Mirai per essere poi sparata via in linea retta in modo da sfruttare le onde sonore compresse all'interno per far danno o per creare un semplice diversivo.
    La bolla /delle dimensioni di una pallina pallina da baseball/ esploderà a contatto con qualsiasi superficie solida rilasciando il suo contenuto.
    ► Danno: Medio-Grave
    ► Range: 5m

    Jingle Cells [Livello 3] [Costo PE 60]Basandosi su studi sperimentali e su tecniche di meditazione che si basano sulla vibrazione delle cellule a scopi curativi, Mirai riesce a creare tramite il suo Quirk una bolla contenente vibrazioni di bassa entità che andranno a stimolare le cellule in un'area circoscritta - in cui questa è applicata - per attivare un rigenerazione lieve delle ferite.
    Questa bolla è più resistente delle altre che emette ma se viene colpita o finisce il suo lavoro scoppia come tutte le altre; il corno deve toccare l'area ferita per applicare la bolla.
    ► Cura: [Fino a danno Medio-Grave]
    ► Effetto: cura [Lieve ❥ 0 ] / [Medio ❥ Lieve] / [Medio-grave ❥ Medio]
    ► Range: contatto

    Sonic Boom [Livello 3] [Costo PE 70]Con questa tecnica Mirai riesce ad assorbire i suoni circostanti che verranno poi amplificati nel percorso che va dalle sue orecchie fino al suo corno fino ad immagazzinarli in una bolla dal diametro di quaranta (40) centimetri. La bolla è molto fragile e, se lanciata verso un bersaglio specifico, esplode al contatto sprigionando le onde sonore amplificate al suo interno.
    Queste sposteranno gli oggetti [fino a 6/7 Kg] dal punto dello scoppio della bolla e stordiranno tutti coloro che sono presenti nell'area attorno a questa.
    ► Effetto: Stordimento [Medio-Grave ✤ Durata 3 turni]
    ► Range:2.5m

    Sound Shield [Livello 3] [Costo PE 55]Assorbendo svariati rumori esterni, il corno crea una bolla più grande del normale (più o meno come può essere uno scudo) di fronte alla ragazza. Essa avrà la pura e semplice funzione di una "barriera" che una volta colpita rilascerà le vibrazioni imbrigliate al suo interno creando un'onda d'urto che respingerà il tentativo di nuocere alla sua persona
    ► Difesa: Difesa [Medio-grave]

    Roaring Thunder [Livello 3] [Costo PE 70]Mirai crea una bolla delle dimensioni di una palla da bowling che verrà lanciata contro una zona specifica del corpo dell'avversario.
    Una volta che questa giungerà a contatto farà da mediante per trasmettere le vibrazioni sonore contenute al suo interno che andranno a creare un temporaneo shock ai tessuti muscolari della zona colpita.
    Se viene colpita la zona del petto, la tecnica provocherà anche danno e manderà momentaneamente in tilt il sistema respiratorio.
    ► Effetto: Paralisi [Medio-grave ✤ Durata 5 turni]
    ► Danno: Medio-Grave [Solo se colpisce la zona del petto]
    ► Range: 2.5m



    ❖ Abilità:
    ◖ ROOM ◗►Con questa abilità Mirai potrà:
    ◖♪◗ Sfruttare una libreria di suoni molto più ampia di quella che ha sempre avuto. Se prima risultava essere limitata a ciò che l'orecchio umano è in grado di sentire, da adesso Mirai può attingere anche al mondo degli ultrasuoni ed degli infrasuoni.
    ◖♪◗ Amplificare o diminuire il volume di un suono già presente o creato all'interno della Room a proprio piacimento.
    Può essere eseguito su una sola fonte sonora a turno e Mirai deve sapere o conoscere l'origine di tali vibrazioni altrimenti i suoi sforzi risulteranno nulli.
    Può essere sfruttato anche per suoni emessi da lei stessa, come il battito di mani.
    ◖♪◗ Distorcere i suoni creati da una sola fonte a proprio piacimento. In questo caso, dato che Mirai non sente, non ha la più pallida idea del risultato di questa distorsione: questo vuol dire che saranno gli altri player a stabilire ciò che sentiranno.
    Anche in questo caso Mirai deve poter conoscere la fonte del suono e può essere sfruttata per la sua voce andando a distorcere le vibrazioni delle sue corde vocali.
    ◖♪◗ Range: 10m.

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    Soorrry! Per il mega ritardo :sadbunny:
     
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    RYO SASAKI
    Il fatto che gli avesse chiesto scusa e gli chiedesse perché non avesse schivato non cancellava agli occhi di Ryo un semplice fatto: era stata lei a volere tutto questo. Era stata una sua precisa scelta scegliere di combattere contro di lui ed attaccarlo. Non era difficile immaginare il motivo per cui non gliel'avesse detto tramite messaggi, dato che in quel caso non avrebbe mai acconsentito di trovarsi lì quel giorno.
    Tutto ciò però non rendeva la situazione più semplice per l'aspirante eroe, che si era ritrovato suo malgrado a colpire l'amica utilizzando per giunta uno sporco trucchetto, più adatto ad un criminale da strada. Vedere Mirai rannicchiata a terra a riprendersi dal pugno che le aveva inferto era più che abbastanza per farlo sentire in colpa. Non capiva perché in un modo nell'altro, pur combattendo per qualcosa che sentiva fosse giusto, continuasse a sentirsi in colpa. Adesso, metteva perfino in dubbio perfino l'idea di aver fatto bene ad aiutarla la prima volta. Forse, se non fosse mai riuscita ad usare la sua Unicità, alla lunga sarebbe stato meglio per lei. Questi pensieri turbinavano nella mente di Ryo, mentre riattaccava l'arto separato al suo posto ed osservava l'amica rimettersi in piedi dopo il colpo subito. Non fece neanche un passo, né un gesto per cercare di incoraggiarla o aiutarla. Questo era ciò che prevedeva il corso avanzato. Nonostante ciò, seppur sporca e tremolante, Mirai si rialzò.
    Cosa sarebbe quel sorriso? Pensa forse sia un gioco?
    Su una cosa Mirai aveva ragione. Era vero che Ryo non riusciva a comprenderla. Era stato così anche durante l'attacco al museo. La ragazza che gli si era appicciata perché aveva paura dei quadri di Hebenon si era improvvisamente intromessa in un combattimento per difendere la guardia, mettendosi addirittura nei guai per via dell'utilizzo della propria Unicità. Aveva sempre trovato ammirevole il fatto che la sua disabilità non le impedisse di vivere la sua vita, ma adesso si trovava a considerare il fatto che la ragazza facesse tutto ciò per sentirsi utile o speciale. Da questo punto di vista poteva anche capirla, in fondo era ciò che aveva spinto lo stesso Ryo sul suo percorso da eroe, ma questo non voleva dire che fosse la cosa giusta per lei.
    Parli come se le persone che sono rimaste a guardare hanno fatto qualcosa di sbagliato... Non c'è nulla di male nel restare al proprio posto. Ed alla fine se tutti siamo tornati sani e salvi è solo merito di Syamantaka, lo sai vero? Avanzò di un solo passo verso di lei ed il suo sguardo si fece meno duro. Quella per me era la seconda volta che usavo la mia Unicità su qualcuno... La prima volta è stato su un compagno di accademia che non sono riuscito a colpire finché non si è impietosito... Non ero pronto e forse non lo sono neanche ora, ma questo non vuol dire che devi perdere la fiducia verso gli eroi. Anche con un arma puntata addosso, devi credere che qualcuno verrà a salvarti.
    La promessa che gli aveva chiesto di farla all'epoca, di non usare il suo quirk per qualcosa che non fosse per salvarsi in situazioni di pericolo, era per l'appunto per il bene della ragazza stessa. Era importante che ne capisse l'importanza, perché varcare quella linea poteva significare non poter più tornare indietro.
    Le chiacchere però finirono nel momento in cui la vide di nuovo muovere la campanella che aveva in mano. Fece un sussultò ed un mezzo passo indietro prevedendo un nuovo attacco da parte della ragazza, ma questa volta il suono del tintinnio arrivò alle sue orecchie.
    Se utilizza la sua Unicità, come prima il suono verrà interrotto... In pratica la campanella le serve come catalizzatore, dato che non ha modo di percepire gli altri suoni attorno a lei.
    Come previsto da Mirai, Ryo pose la sua attenzione sulla campanella anziché al suo volto e non vide dove mirava. Tuttavia, anche così la posizione della campanella poteva essere usato per capire cosa aveva intenzione di fare. Poi arrivò il momento in cui il suono si interruppe e Ryo seppe ancor prima di vederla che stava per arrivare la bolla. Pur non sapendo il punto preciso a cui puntava, la direzione poteva essere intuita nel momento in cui la bolla cominciò la sua traiettoria. D'istinto, Ryo si mosse nella direzione opposta, schivando seppur di poco la bolla che passò molto vicino al suo braccio sinistro. Ryo continuò a seguire con lo sguardo la bolla, fino al punto in cui esplose rilasciando il suo suono nell'aria così come aveva fatto poco prima. Mentre tornava a voltarsi verso Mirai, cominciò a camminare all'indietro, facendo qualche passo per allontanarsi dalla ragazza. Adesso si era fatto più o meno un'idea del raggio dell'attacco, sebbene non si aspettasse che fosse così ampio. Una volta messo dietro il punto in cui la bolla era esplosa, poteva ragionevolmente pensare di essere al sicuro, almeno finché Mirai non avesse provato ad avvicinarsi di nuovo.
    Adesso era il momento di passare alla controffensiva. Per quanto gli dava fastidio ammetterlo, l'attacco di Ryo non avrebbe mai potuto percorrere la stessa distanza della tecnica di Mirai senza perdere di potenza. Il pugno avrebbe perso la sua forza propulsiva a metà strada, laddove il suo controllo si faceva meno forte. D'altra parte Mirai questo non lo sapeva. Piuttosto che farle del male, sarebbe stato più saggio assicurarsi una via più semplice di avvicinarsi.
    Fin'ora ha utilizzato sempre la campana per attaccare. Se riuscissi a sottrargliela, gli mancherebbe il modo per attivare la sua bolla.
    Non credi che limitarsi ad utilizzare la campana per attaccarmi ti renda troppo prevedibile? E' come se annunciassi le tue intenzioni... Ryo le stava spiegando il suo errore, ma la sua intenzione non era solo quella di istruirla. La ragazza, a differenza sua, poteva contare solo sulla sua vista e per poter comprendere quello che diceva doveva per forza di cose concentrarsi nella lettura delle labbra. Un trucco alla fine non troppo diverso da quello che aveva provato ad usare anche lei. Inoltre, se vuoi veramente combattere, non puoi fare sempre la stessa mossa...
    Distese nuovamente il braccio destro e lo lanciò in avanti, in direzione del volto di Mirai. Tuttavia, non aveva certo intenzione di colpirla, anche perché sapeva che non ne avrebbe avuto la forza. Dopo un paio di metri abbassò quindi il braccio, in direzione del suo vero obiettivo, ovvero il braccio della ragazza che reggeva la campanella. Se fosse riuscito ad afferrarlo e stringerlo abbastanza da farle mollare la presa, contava di potersi avvicinare indisturbato.
    L'azione aveva in realtà però i suoi rischi. Sebbene la traiettoria verso il volto avrebbe potuta portarla istintivamente a coprirselo, la distanza da percorrere era maggiore rispetto a prima, dando il tempo alla ragazza di prendere le dovute precauzioni. Il punto era se Mirai era effettivamente pronta ad agire o se si sarebbe limitata a restare sul posto.
    Vedremo subito se fai sul serio...

    Energia: 385/425 ❖ Liv.5 ❖ Quirk: 130 ❖ Forza: 108❖ Agilità: 162
    ❖ Status: Danni medi al petto - Arrabbiato

    ❖ Tecniche Usate:

    Jigsaw Separation[Livello 2] [Costo PE 20 + 10M]
    Tecnica alla base del funzionamento del proprio quirk. Ryo decide di separare una parte del proprio corpo e di controllarla dalla mediante la propria Unicità. Nonostante ciò rimane comunque connessa al suo corpo, per cui potrà controllarla allo stesso modo in cui lo farebbe normalmente. Questa tecnica può essere attivata più volte contemporaneamente per separare diverse parti del corpo, ma il costo si moltiplica per ogni parte controllata a distanza.
    Quando una parte viene separata dal corpo principale sarà vulnerabile ai danni e non potrà infliggere danni fisici direttamente, ma potrà afferrare o spostare gli oggetti. Inoltre può procedere alla separazione di altri parti (ad esempio un occhio) per poter raccogliere informazioni ambientali.
    Costo: 20 + 10 mantenimento (+ 10 di costo aggiuntivo per ogni arto/parte del corpo aggiuntivo separato)
    Effetto: L'abilità svincola dai valori prestabiliti previsti dal regolamento per quanto riguarda la distanza percorribile dagli arti separati, ma non per quanto riguarda la possibilità di attaccare a distanza.



    ❖ Equip:

    ❖ Lista Tecniche:
    Jigsaw Separation [Livello 2] [Costo PE 20 + 10M]
    Tecnica alla base del funzionamento del proprio quirk. Ryo decide di separare una parte del proprio corpo e di controllarla dalla mediante la propria Unicità. Nonostante ciò rimane comunque connessa al suo corpo, per cui potrà controllarla allo stesso modo in cui lo farebbe normalmente. Questa tecnica può essere attivata più volte contemporaneamente per separare diverse parti del corpo, ma il costo si moltiplica per ogni parte controllata a distanza.
    Quando una parte viene separata dal corpo principale sarà vulnerabile ai danni e non potrà infliggere danni fisici direttamente, ma potrà afferrare o spostare gli oggetti. Inoltre può procedere alla separazione di altri parti (ad esempio un occhio) per poter raccogliere informazioni ambientali.
    Costo: 20 + 10 mantenimento (+ 10 di costo aggiuntivo per ogni arto/parte del corpo aggiuntivo separato)
    Effetto: L'abilità svincola dai valori prestabiliti previsti dal regolamento per quanto riguarda la distanza percorribile dagli arti separati, ma non per quanto riguarda la possibilità di attaccare a distanza.
    Jigsaw Shot [Livello 2] [Costo PE 25]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare uno dei suoi arti verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione dell'arto verso il proprio corpo senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, se anche l'avversario riuscisse a schivare il primo colpo, potrebbe comunque essere colpito nella traiettoria di ritorno dell'arto verso il corpo originale. Mentre l'attacco è in corso, Ryo può muoversi per modificare appunto questa traiettoria di ritorno.
    Range: 3 metri
    Danno: Danni medi
    Jigsaw Speed [Livello 1] [Costo PE 15]
    Tecnica che consente a Ryo di spostarsi velocemente da un punto all'altro all'interno del raggio d'azione del quirk. Lancia infatti una parte del corpo verso il punto in cui desidera trovarsi per poi invertire le forze di attrazione/repulsione, lasciando che sia la parte separata ad attrare il resto del corpo e permettendogli di muoversi velocemente verso il punto desiderato. Questa tecnica può essere utilizzata anche per raggiungere punti sopraelevati all'interno del raggio d'azione. Attualmente la tecnica ha una portata di 2m.
    Danno/Effetto/Resistenza: + 1 agilità ogni 10 punti quirk
    Jigsaw Bull [Livello 1] [Costo PE 15]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare una parte del proprio corpo verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione del proprio corpo verso la parte lanciata senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, Ryo utilizza anche la forza di attrattazione per finire l'attacco ed è inoltre in grado di portarsi vicino al proprio bersaglio.
    Raggio: 2m
    Danno/Effetto/Resistenza: Danni lievi
    Jigsaw Joke [Livello 2] [Costo PE 35]
    Tecnica di separazione utilizzata in previsione di un attacco fisico ai danni di Ryo. Il ragazzo, tentando di prevedere la traiettoria dell'offensiva, separa la parte del copro che dovrebbe essere impattata, evitando così di ricevere danni fisici. Dovendo conoscere in anticipo il punto da separare, non è utilizzabile per evitare attacchi a sorpresa o in caso di finte. Inoltre, le possibilità di successo diminuiscono in base alle dimensioni dell'attacco e non ha alcun effetto contro attacchi ad ampio raggio. Inoltre, risulta inutile contro attacchi elementali o proiettili.
    La separazione avviene solo durante l'attacco nemico e termina subito dopo di esso, a meno di utilizzo di apposita tecnica per estenderne la durata.
    Resistenza: Media.


    ❖ Abilità:

    Jigsaw Activation Grazie alla propria Unicità, Ryo è in grado di separare e controllare a distanza qualsiasi parte del proprio corpo. Le parti così separate dal corpo principale avranno la possibilità di muoversi liberamente nello spazio e continueranno a mantenere la loro funzione originale. In questa maniera, Ryo può sia separare arti per poter raggiungere oggetti o persone anche a distanza sia separare occhi o orecchie per poter raccogliere agevolmente informazioni. Nel momento in cui il ragazzo decidesse di interrompere l'utilizzo della propria Unicità, la parte di corpo separata tornerà indietro ricongiungendosi al resto.
    Mentre l'abilità è attiva, le parti del corpo separate rimangono a tutti gli effetti parte del corpo di Ryo, che pertanto può subire danni attraverso esse.


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    MIRAI ISHIGAMI
    Quella che aveva deciso di compiere era decisamente una mossa azzardata la sua, non poteva prevedere se il suo piano sarebbe andato a buon fine ma di una cosa era certa.
    Mirai Ishigami sapeva sfruttare ogni situazione e sapeva riuscire a sfruttare il fatto che venisse così grandemente sottovalutata.
    Non poteva sentire i suoni e quindi utilizzava solo una campanella come catalizzatore, ed era spesso considerata fragile perchè si comportava costantemente come una bambina, come una visionaria.
    Ingannare il prossimo non era mai stato parte del suo essere, ma sfruttare la visione ristretta del prossimo e il giudizio a suo vantaggio… bhe, non poteva definirsi proprio inganno.
    O forse sì?
    Si trattava per lei di farlo cadere in una trappola, di dimostrargli quanto fosse sbagliato giudicarla a quel modo e di quanto avesse davvero bisogno di essere più forte di quello che già era.
    Perchè puoi ingannare un essere umano, ma non puoi ingannare il diavolo.
    C’erano tante, troppe persone là fuori che avevano bisogno di lei, ma c’erano altrettante che l’avrebbero spazzata via come un moscerino con il solo alito.
    Non posso permettermelo. il suo sguardo scese, per mezzo secondo sull’indice della mano sinistra che premeva assieme alla mano alla bocca dello stomaco - che ancora le mandava fitte di dolore ad ogni movimento -
    In quel punto nessuno avrebbe mai visto quella microscopica cicatrice.
    La firma su quel foglio col suo sangue.
    Aveva scelto una strada, aveva scelto di dedicare la sua vita per quella missione e niente al mondo l’avrebbe più fermata. Che fosse una decisione stupida, incosciente o coraggiosa non lo sapeva, ma l’aveva fatta con tutto il cuore.
    E aveva giurato di aiutare altri come Gabriel, di aiutare chi avrebbe avuto bisogno della sua luce, aveva giurato di proteggere e di essere un baluardo di difesa per tutti i membri presenti e futuri di quello schizzato gruppo di Vigilantes.
    Anche se aveva una paura fottuta di morire o di provare dolore o di rimanere ferita gravemente, il suo spirito era più forte e più determinato della sua fragile mente.
    Forse era proprio per questo che si trovava lì.
    Proprio per sconfiggere quella paura che si trovava faccia a faccia col suo Sensei, che gli aveva chiesto con le cattive di insegnarle a sopravvivere.
    O meglio, a non morire.
    « Sì. Lo so. » gli rispose, un solo tono, nessun balbettio. Le bruciava ammetterlo ma effettivamente senza l’aiuto di quell’eroe non sarebbero riusciti a cavarsela così facilmente.
    « Ma restare solo a guardare non porta mai a niente, c'è tutto di sbagliato in questo. Sensei. Se non fossi intervenuta io, tu saresti stato in grado di difenderlo da solo? Perchè in quel momento il tuo Senpai non era con noi. » gliel'aveva chiesto con il cuore in mano.
    Non riusciva a vedere il suo stesso mondo, ad essere dentro il suo modo di pensare. Non riusciva ad accettarlo, e a buttare il giù il fatto che solo lei si era mossa per salvare una vita.
    « Non sai quanto ci ho sofferto. Quanto sono stata male sapendo che secondo alcune persone, secondo quelli che tu definisci eroi, io ero quella nel torto. Non chi è rimasto a guardare una persona venire attaccata e quasi uccisa. Non loro. IO. » non balbettava, ma quelle parole uscirono strozzate dalla sua gola, perchè sì, il fantasma di quel giorno era ancora lì presente pronto a tornare da lei.
    E poi arrivarono quelle parole.
    Mirai le vide su quelle labbra, vide quell’espressione di tensione, non riusciva a capire quali emozioni venissero trasportate da quella ammissione.
    Eppure in quel momento percepì la stessa cosa che attanagliava il suo cuore, si era sentito debole, inutile e non certo pronto alla cosa.
    Sì, in quello sguardo Mirai si rivide per un breve periodo prima che potesse finire la frase con quel “questo non vuol dire che devi perdere la fiducia verso gli eroi. Anche con un arma puntata addosso, devi credere che qualcuno verrà a salvarti.”
    Mirai rimase immobile a fissarlo, i suoi occhi si addolcirono e scosse la testa più e più volte, dondolando come se fosse la sua campanella che ancora teneva stretta tra le mani.
    Sospirò, e ridacchiò un po’ tra sè e sè anche se fu costretta a terminare subito per via del colpo inferto dal suo Sensei.
    Non sapeva perchè lo stesse facendo, non trovava affatto la cosa buffa o divertente ma forse le era uscita per semplice nervosismo, per il fatto che era stata incompresa.
    Di nuovo.
    « Mi spiace per quello che ti è successo. Credo di sapere come ci si sente… ma lascia che ti dica una cosa. » alzò la testa e iniziò a far ondeggiare la campanella con il suo lieve e dolce tintinnio che si perdeva nell’aria.
    « Ti sbagli, ancora una volta. » e lasciò che queste parole si imprimessero bene nella mente del giovane eroe prima di continuare il discorso.
    « E’ proprio perchè credo negli “eroi” che reputo tutto questo sbagliato. » fece una pausa, e con tutto sottintendeva il sistema e quello che ci girava attorno « Ed io non sono una principessa da salvare. Sono un re, un paladino che ha intenzione di proteggere chi ha bisogno di ritrovare la retta via. Io non voglio essere salvata da nessuno. » parole forti, coraggiose da dire di fronte ad un Hero ma non gliene fregava, aveva bisogno che capisse chi fosse davvero Mirai Ishigami.
    Non la pucciosa, piccola, indifesa ragazzina, impacciata ma un eroina a suo modo. Il fatto che non si fosse appellata al femminile faceva trasparire quanto aveva intenzione di porre la sua figura al pari di una figura guerriera forte rispetto ad una principessa.
    E glielo avrebbe dimostrato a fatti.
    Così mise in atto il suo piano, il suo inganno.
    Fece ondeggiare nuovamente la campanella, ma stavolta più forte del normale e poi avrebbe lanciato la sua offensiva sperando che Ryo Sasaki la evitasse - anche perchè sarebbe stato piuttosto semplice visto che mirava ad un punto distante dal suo petto.
    Così il ragazzo avrebbe pensato che la campanella fosse il catalizzatore dei suoi attacchi e avrebbe agito di conseguenza.
    Come non lo sapeva, ma sperava che abboccasse alla sua strategia… e funzionò.
    Il ragazzo distolse lo sguardo da lei e si concentrò sulla campanella, su quelle lievi vibrazioni emesse da quell’oggettino così minuscolo che smisero di esistere nel momento in cui Mirai scagliò la propria bolla, di nuovo, contro il ragazzo.
    Stavolta non lo colse impreparato e, come previsto, seppe schivarla con maestria. Mirai in tutto questo non si mosse di un solo millimetro.
    Lo osservò, osservò i suoi movimenti e come il suo sguardo si era spostato da lei alla bolla e poi di nuovo a lei.
    Mirai non comprese cosa stesse facendo - ovvero comprendere il raggio d’azione delle sue tecniche - ma si stava preparando ed era all’erta nonostante la testa iniziava a mandarle qualche piccolo segnale di dolore causato dal freddo dell’aria mattutina.
    Anche questo era un ottimo allenamento a temprare la sua capacità di resistere al freddo e al mal di testa durante uno scontro al freddo.
    « OH! » si portò la mano sinistra dalla bocca dello stomaco fino alle sue labbra per soffocare quel gridolino.
    « Awch. Hai ragione…! Grazie Sensei! Lo terrò a mente! » se la stava ridendo grandemente dentro di sè, perchè recitare ancora la parte della ragazzina sbadata le riusciva bene anche perchè in fondo lo era davvero.
    Eppure era caduta anche lei nella trappola dell’eroe corvino.
    I suoi occhi si erano fissati sulle labbra di Ryo Sasaki, aspettando una nuova lezione - stavolta più “utile” rispetto a quella di prima - ed essa non tardò ad arrivare.
    « …. ohw. » avrebbe voluto replicare in qualche modo tipo “ma questa pare più inutile della prima!” ma non riuscì neanche a formulare un pensiero che vide di nuovo il braccio del ragazzo sfrecciare verso di lei… forse avrebbe avuto il tempo di schivare o forse era totalmente immersa sul suo piano d’azione che fu troppo lenta.
    Si portò istintivamente le braccia a pararsi il colpo e solo allora si sentì afferrare il braccio destro, dove teneva la campanella stretta in mano, con forza.
    « Ma… che?! » stavolta non stava fingendo la sorpresa nel vedere l’arto del Sensei bloccarle il braccio destro « Ngh- L-l-lasciami…. aaahn.- » iniziò ad agitare il braccio finchè non sentì la mano del ragazzo stringersi ancora e ancora di più lasciandole scappare un gridolino di dolore.
    Come aveva fatto a raggiungerla in così poco tempo senza neanche che lei se ne accorgesse non lo sapeva ma almeno adesso aveva appurato che nonostante tutto, Ryo Sasaki era caduto nella sua trappola.
    « L-l-lasciami andare! » gli urlò mentre con la mano sinistra afferrò il polso del moncherino tentando di scrostarlo via da sè inutilmente.
    La morsa era diventata così forte che non riusciva a muovere il braccio destro e una strizzata più decisa le fece letteralmente mollare la presa e la campanella cadde a terra.
    « Nnoooo! » si lasciò sfuggire e non riuscì neanche a muoversi dal posto. Anche se fosse lontano, era come se Ryo Sasaki la tenesse ancorata lì sul posto con tutta la sua straordinaria forza.
    Quel grido non era un falso, era reale. Sebbene non fosse davvero la campanella il suo catalizzatore, bensì tutte le vibrazioni sonore presenti nell’aere, quella campanella per Mirai era come la copertina per un bimbo piccolo.
    La faceva sentire sicura e protetta. Perchè se anche il mondo attorno a lei non avrebbe avuto voce, lei poteva sempre sentire quella della piccola sferetta d’argento.
    Alzò lo sguardo, arrabbiato, guanciotte gonfie, mentre continuava a tentare di strattonare la mano del ragazzo finchè trovando la cosa altamente inutile, Mirai si arrese.
    Strinse la sua piccola manina al polso del ragazzo e iniziò a tremare restando in silenzio.
    « La mia campanella… » sussurrò, stavolta fingendo, aggrottando le sopracciglia mentre osservava l’oggetto in terra immerso nei fili d’erba per poi tornare a guardare il suo Sensei.
    « Sei contento adesso?! Come faccio ora… uuffff. » sbuffò con il labbrino tremolante.
    Il piano aveva subito qualche modifica, non si aspettava quella mossa dal suo Sensei ma decise di continuare la sua quasi farsa - perchè effettivamente essere stata disarmata così un po’ le aveva dato fastidio.
    Adesso che forse la trovava indifesa, privata della sua campanella e alla sua totale mercé, catturata dalla sua mano… forse avrebbe anche provato a venirle incontro?
    Lo sperava, ma non poteva esserne certa così avrebbe giocato un’altra carta.
    Alzò lo sguardo verso il Sensei, corrucciata, sbuffando come una bambina che era stata scoperta a nascondino e che aveva perso la partita.
    « Sei davvero in gamba Sensei!… Sono proprio caduta nella tua trappola. Mannaggia… Heheh. » e Ryo Sasaki poteva sentire la stretta al polso farsi sempre più debole, così come i muscoli tesi della ragazza si rilassavano via via sotto il palmo della sua mano.
    « Hai vinto tu. » rimase ferma sul posto, immobile, e sperò che quel ragazzo potesse fare qualche passo in più verso di lei.
    Qualche passo che l’avrebbe portato entro il suo raggio d’azione e se l’avesse fatto Mirai avrebbe provato ad impartire anche lei una lezione importante al suo stesso Sensei.
    Mai sottovalutare l’avversario.
    In fondo… non aveva pronunciato e non era venuta meno alla parola data: non si sarebbe arresa così facilmente e non ne aveva intenzione.
    Energia: 325/425 ❖ Liv.5 ❖ Quirk: 195 ❖ Forza: 45 ❖ Agilità: 160
    ❖ Status: Danni Medi alla bocca dello stomaco
    » Dispiaciuta e un po' arrabbiata per la campanella > in trepidante attesa della prossima mossa di Ryo.

    ❖ Tecniche Usate:
    Nessuna



    ❖ Equip:
    Silver Bell [Accessorio]Descrizione: Una semplice campanella argentata che si è comprata ad un giusto prezzo in un negozio di ninnoli da lolita e che ha deciso di portare sempre al collo su una fine catenina. Pensa che potrebbe esserle utile in molte occasioni e che si sposi molto bene con ogni suo outfit.
    Effetto: Emette un pregevole suono tintinnante ad ogni passo. (Dicono...)
    Peso: [1]



    ❖ Lista Tecniche:
    Silent Dome [Livello 3] [Costo PE 65 + 20M]Con le cavità nelle sue orecchie, Mirai è in grado di ingoiare ogni suono attorno a sé creando una cupola di silenzio assoluto in cui tutti i suoni in entrata o prodotti al suo interno (come la sua stessa voce) vengono nullificati.
    Le delimitazioni di questa cupola di silenzio corrispondono al suo raggio d’azione e sono invisibili e intangibili ad occhio nudo, tuttavia Mirai riesce a percepirne i limiti - come se fosse un grosso vetro di una finestra sopra cui batte la pioggia di vibrazioni causata dai suoni esterni.
    Essendo la ragazza il punto centrale da dove si sviluppa la cupola, se essa si sposta anche questa farà lo stesso.
    Chiunque altro varchi quella soglia può percepire chiaramente un netto distacco tra i rumori di sottofondo dell’ambiente circostante e l’annullamento di questi.
    ► Effetto: zona di silenzio assoluto
    ► Range: 3m

    Echoes [Livello 3] [Costo PE 50]Mirai assorbe un determinato tipo di suono (schiocco di dita, battito di mani o piede) che verrà inglobato in una bolla. Questa prenderà vita sulla punta del corno di Mirai per essere poi sparata via in linea retta in modo da sfruttare le onde sonore compresse all'interno per far danno o per creare un semplice diversivo.
    La bolla /delle dimensioni di una pallina pallina da baseball/ esploderà a contatto con qualsiasi superficie solida rilasciando il suo contenuto.
    ► Danno: Medio-Grave
    ► Range: 5m

    Jingle Cells [Livello 3] [Costo PE 60]Basandosi su studi sperimentali e su tecniche di meditazione che si basano sulla vibrazione delle cellule a scopi curativi, Mirai riesce a creare tramite il suo Quirk una bolla contenente vibrazioni di bassa entità che andranno a stimolare le cellule in un'area circoscritta - in cui questa è applicata - per attivare un rigenerazione lieve delle ferite.
    Questa bolla è più resistente delle altre che emette ma se viene colpita o finisce il suo lavoro scoppia come tutte le altre; il corno deve toccare l'area ferita per applicare la bolla.
    ► Cura: [Fino a danno Medio-Grave]
    ► Effetto: cura [Lieve ❥ 0 ] / [Medio ❥ Lieve] / [Medio-grave ❥ Medio]
    ► Range: contatto

    Sonic Boom [Livello 3] [Costo PE 70]Con questa tecnica Mirai riesce ad assorbire i suoni circostanti che verranno poi amplificati nel percorso che va dalle sue orecchie fino al suo corno fino ad immagazzinarli in una bolla dal diametro di quaranta (40) centimetri. La bolla è molto fragile e, se lanciata verso un bersaglio specifico, esplode al contatto sprigionando le onde sonore amplificate al suo interno.
    Queste sposteranno gli oggetti [fino a 6/7 Kg] dal punto dello scoppio della bolla e stordiranno tutti coloro che sono presenti nell'area attorno a questa.
    ► Effetto: Stordimento [Medio-Grave ✤ Durata 3 turni]
    ► Range:2.5m

    Sound Shield [Livello 3] [Costo PE 55]Assorbendo svariati rumori esterni, il corno crea una bolla più grande del normale (più o meno come può essere uno scudo) di fronte alla ragazza. Essa avrà la pura e semplice funzione di una "barriera" che una volta colpita rilascerà le vibrazioni imbrigliate al suo interno creando un'onda d'urto che respingerà il tentativo di nuocere alla sua persona
    ► Difesa: Difesa [Medio-grave]

    Roaring Thunder [Livello 3] [Costo PE 70]Mirai crea una bolla delle dimensioni di una palla da bowling che verrà lanciata contro una zona specifica del corpo dell'avversario.
    Una volta che questa giungerà a contatto farà da mediante per trasmettere le vibrazioni sonore contenute al suo interno che andranno a creare un temporaneo shock ai tessuti muscolari della zona colpita.
    Se viene colpita la zona del petto, la tecnica provocherà anche danno e manderà momentaneamente in tilt il sistema respiratorio.
    ► Effetto: Paralisi [Medio-grave ✤ Durata 5 turni]
    ► Danno: Medio-Grave [Solo se colpisce la zona del petto]
    ► Range: 2.5m



    ❖ Abilità:
    ◖ ROOM ◗►Con questa abilità Mirai potrà:
    ◖♪◗ Sfruttare una libreria di suoni molto più ampia di quella che ha sempre avuto. Se prima risultava essere limitata a ciò che l'orecchio umano è in grado di sentire, da adesso Mirai può attingere anche al mondo degli ultrasuoni ed degli infrasuoni.
    ◖♪◗ Amplificare o diminuire il volume di un suono già presente o creato all'interno della Room a proprio piacimento.
    Può essere eseguito su una sola fonte sonora a turno e Mirai deve sapere o conoscere l'origine di tali vibrazioni altrimenti i suoi sforzi risulteranno nulli.
    Può essere sfruttato anche per suoni emessi da lei stessa, come il battito di mani.
    ◖♪◗ Distorcere i suoni creati da una sola fonte a proprio piacimento. In questo caso, dato che Mirai non sente, non ha la più pallida idea del risultato di questa distorsione: questo vuol dire che saranno gli altri player a stabilire ciò che sentiranno.
    Anche in questo caso Mirai deve poter conoscere la fonte del suono e può essere sfruttata per la sua voce andando a distorcere le vibrazioni delle sue corde vocali.
    ◖♪◗ Range: 10m.

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    RYO SASAKI
    Voltandosi indietro, Ryo poteva vedere come era stato il suo percorso passato ad averlo portato in quella situazione. Nel momento in cui si sentiva inutile ed insicuro aveva aiutato Mirai, insegnandole ad usare la propria Unicità non perché fosse la cosa migliore per lei ma per la sua urgenza di sapere che qualcuno poteva ancora contare su di lui. Anche quel giorno al museo, quando aveva fronteggiato la villain di Deep Void, a causa della sua esitazione le aveva permesso di avvicinarsi alla guida della visita ed era vero che senza l'aiuto di Mirai forse non sarebbe mai riuscito a difenderlo efficacemente. Aveva pensato che sarebbe bastato cambiare, comportarsi come se quello che facesse potesse definire il mondo in cui viveva, ma ora il passato era tornato a bussare per chiedergli di pagare il conto dei suoi errori.
    Quello che dice Mirai ha ragione... Non c'era Syamantaka in quel momento, c'ero io ed ho fallito. La forza con cui si morse il labbro per la frustrazione arrivò ad aprirgli un piccolo squarcio. Un sapore vagamente metallico si mescolò alla sua amarezza mentre il sangue fluiva via dalla piccola ferita e finiva sul proprio palato. Ryo non se ne curò. Questo però non vuol dire che non si possa ancora rimediare.
    Come rimediare però, se la ragazza era ferma della sua opinione che era la società degli eroi ad essere nel torto? Cominciava a capire perché il senpai Ishida sembrava quasi ritenere la loro una professione ingrata. Sembrava quasi che loro fossero i cattivi, quanto tutto quello che facevano era proteggere le persone da chi vuole approfittare dei propri poteri. Spiegarle quanto duramente gli eroi si addestrassero per poter ottenere il diritto di combattere anche per gli altri si stava rivelando impossibile, per cui avrebbe dovuto mettere in chiaro la differenza di preparazione tra di loro.
    Il fatto che nonostante la distanza fosse riuscito ad afferrarle il braccio senza grossi problemi per Ryo era più che sufficiente come dimostrazione di quanto all'amica mancasse la preparazione per poter pensare di sostenere un vero scontro. Bastò strattonare un poco per far si che mollasse la presa sulla campanella, che cadde a terra senza molti problemi. A quel punto, Mirai era praticamente disarmata. Per quello che il corvino sapeva, non potendo percepire i suoni attorno a loro l'unico modo che aveva Mirai di generare quelle sue bolle di suono era creare lei stessa le onde sonore che le servivano, ma se avesse continuato a mantenere la propria presa sulla mano della ragazza era abbastanza sicuro che la ragazza non avrebbe avuto modo di usare la propria Unicità. La stessa Mirai ammise di aver perso, sebbene sembrava un po' seccata dalla cosa.
    Tutto ciò è stato insensato. Ho già vinto senza grosse difficoltà, non c'è modo che una persona senza esperienza possa vincere contro un professionista.
    La presunzione di Ryo e l'immagine che aveva di Mirai lo portarono a fidarsi di lei. Fece qualche passo verso di lei, pur senza lasciare la presa sul suo braccio.
    Non siamo in una favola... Il mondo non si divide in cavalieri, maghi malvagi e principesse da salvare. Se vuoi poter essere utile agli altri, esistono tanti modi. Anche il tuo lavoro può dare soddisfazioni, sapere che ciò che prepari rende felici le persone non può essere sufficiente?
    Le parole del corvino erano sincere. Non pensava che gli eroi fossero superiori a qualcuno. In molti vedevano gli eroi come privilegiati per il privilegio di poter usare i propri poteri, ma tutto sommato era solo per consentirgli di aiutare le persone. Senza contare che gli eroi ci mettevano la faccia in quello che facevano.
    Se no potresti provare a prendere la licenza anche tu... Per quanto posso fare del mio meglio, non posso certo sostituire un vero corso. In fondo non c'è bisogno di aggirare le regole per cambiare le cose. Pensaci, magari potremmo anche essere compagni di corso.
    Bugiardo...
    Ryo sapeva bene che quello che aveva appena detto era molto difficile che potesse accadere. La professione di eroe non era qualcosa che tutti potevano fare e le persone selezionate erano davvero poche. Dubitava che qualcuno si sarebbe preso la responsabilità di far passare una ragazza portatrice di disabilità come Mirai. Per quanto brutto fosse, la realtà dei fatti era che si sarebbe trovata svantaggiata dalla sua assenza di udito. Tuttavia per il momento ciò che premeva a Ryo era distoglierla dal suo modo di vedere le cose.
    Intanto, Ryo continuava ad avvicinarsi a Mirai, sempre continuando a stringerle il braccio.
    Che ne dici? Prova a pensarci meglio su...

    Energia: 375/425 ❖ Liv.5 ❖ Quirk: 130 ❖ Forza: 108❖ Agilità: 162
    ❖ Status: Danni medi al petto - Arrabbiato

    ❖ Tecniche Usate:

    Jigsaw Separation[Livello 2] [Costo 20 PE + 10M][Attivato per braccio destro]
    Tecnica alla base del funzionamento del proprio quirk. Ryo decide di separare una parte del proprio corpo e di controllarla dalla mediante la propria Unicità. Nonostante ciò rimane comunque connessa al suo corpo, per cui potrà controllarla allo stesso modo in cui lo farebbe normalmente. Questa tecnica può essere attivata più volte contemporaneamente per separare diverse parti del corpo, ma il costo si moltiplica per ogni parte controllata a distanza.
    Quando una parte viene separata dal corpo principale sarà vulnerabile ai danni e non potrà infliggere danni fisici direttamente, ma potrà afferrare o spostare gli oggetti. Inoltre può procedere alla separazione di altri parti (ad esempio un occhio) per poter raccogliere informazioni ambientali.
    Costo: 20 + 10 mantenimento (+ 10 di costo aggiuntivo per ogni arto/parte del corpo aggiuntivo separato)
    Effetto: L'abilità svincola dai valori prestabiliti previsti dal regolamento per quanto riguarda la distanza percorribile dagli arti separati, ma non per quanto riguarda la possibilità di attaccare a distanza.



    ❖ Equip:

    ❖ Lista Tecniche:
    Jigsaw Separation [Livello 2] [Costo PE 20 + 10M]
    Tecnica alla base del funzionamento del proprio quirk. Ryo decide di separare una parte del proprio corpo e di controllarla dalla mediante la propria Unicità. Nonostante ciò rimane comunque connessa al suo corpo, per cui potrà controllarla allo stesso modo in cui lo farebbe normalmente. Questa tecnica può essere attivata più volte contemporaneamente per separare diverse parti del corpo, ma il costo si moltiplica per ogni parte controllata a distanza.
    Quando una parte viene separata dal corpo principale sarà vulnerabile ai danni e non potrà infliggere danni fisici direttamente, ma potrà afferrare o spostare gli oggetti. Inoltre può procedere alla separazione di altri parti (ad esempio un occhio) per poter raccogliere informazioni ambientali.
    Costo: 20 + 10 mantenimento (+ 10 di costo aggiuntivo per ogni arto/parte del corpo aggiuntivo separato)
    Effetto: L'abilità svincola dai valori prestabiliti previsti dal regolamento per quanto riguarda la distanza percorribile dagli arti separati, ma non per quanto riguarda la possibilità di attaccare a distanza.
    Jigsaw Shot [Livello 2] [Costo PE 25]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare uno dei suoi arti verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione dell'arto verso il proprio corpo senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, se anche l'avversario riuscisse a schivare il primo colpo, potrebbe comunque essere colpito nella traiettoria di ritorno dell'arto verso il corpo originale. Mentre l'attacco è in corso, Ryo può muoversi per modificare appunto questa traiettoria di ritorno.
    Range: 3 metri
    Danno: Danni medi
    Jigsaw Speed [Livello 1] [Costo PE 15]
    Tecnica che consente a Ryo di spostarsi velocemente da un punto all'altro all'interno del raggio d'azione del quirk. Lancia infatti una parte del corpo verso il punto in cui desidera trovarsi per poi invertire le forze di attrazione/repulsione, lasciando che sia la parte separata ad attrare il resto del corpo e permettendogli di muoversi velocemente verso il punto desiderato. Questa tecnica può essere utilizzata anche per raggiungere punti sopraelevati all'interno del raggio d'azione. Attualmente la tecnica ha una portata di 2m.
    Danno/Effetto/Resistenza: + 1 agilità ogni 10 punti quirk
    Jigsaw Bull [Livello 1] [Costo PE 15]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare una parte del proprio corpo verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione del proprio corpo verso la parte lanciata senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, Ryo utilizza anche la forza di attrattazione per finire l'attacco ed è inoltre in grado di portarsi vicino al proprio bersaglio.
    Raggio: 2m
    Danno/Effetto/Resistenza: Danni lievi
    Jigsaw Joke [Livello 2] [Costo PE 35]
    Tecnica di separazione utilizzata in previsione di un attacco fisico ai danni di Ryo. Il ragazzo, tentando di prevedere la traiettoria dell'offensiva, separa la parte del copro che dovrebbe essere impattata, evitando così di ricevere danni fisici. Dovendo conoscere in anticipo il punto da separare, non è utilizzabile per evitare attacchi a sorpresa o in caso di finte. Inoltre, le possibilità di successo diminuiscono in base alle dimensioni dell'attacco e non ha alcun effetto contro attacchi ad ampio raggio. Inoltre, risulta inutile contro attacchi elementali o proiettili.
    La separazione avviene solo durante l'attacco nemico e termina subito dopo di esso, a meno di utilizzo di apposita tecnica per estenderne la durata.
    Resistenza: Media.


    ❖ Abilità:

    Jigsaw Activation Grazie alla propria Unicità, Ryo è in grado di separare e controllare a distanza qualsiasi parte del proprio corpo. Le parti così separate dal corpo principale avranno la possibilità di muoversi liberamente nello spazio e continueranno a mantenere la loro funzione originale. In questa maniera, Ryo può sia separare arti per poter raggiungere oggetti o persone anche a distanza sia separare occhi o orecchie per poter raccogliere agevolmente informazioni. Nel momento in cui il ragazzo decidesse di interrompere l'utilizzo della propria Unicità, la parte di corpo separata tornerà indietro ricongiungendosi al resto.
    Mentre l'abilità è attiva, le parti del corpo separate rimangono a tutti gli effetti parte del corpo di Ryo, che pertanto può subire danni attraverso esse.


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    MIRAI ISHIGAMI
    Il fiato si condensava in piccole nuvolette mentre la ragazza rifletteva sulle parole che il suo eroe le aveva donato mentre il suo sguardo dagli occhi di Ryo Sasaki era andato cercando quella campanella che intravedeva nell’erba tramite il suo patetico luccichio metallico.
    Non le era mai servita davvero.
    Era più un qualcosa che la faceva sentire sicura nella sua infinita insicurezza.
    Come poteva una come lei anche solo pensare di diventare un’eroina?
    Eppure quel giorno, di fronte a quel magazzino abbandonato che puzzava di morto aveva provato qualcosa, qualcosa che l’aveva spinta a fare un passo avanti e a non correre indietro.
    La stessa sensazione che aveva provato al Mori Museum: quella di poter fare la differenza. Per sè stessa e per gli altri.
    Se fosse stato puro egoismo il suo, questo non lo sapeva, ma quel giorno dopo aver salvato quella vita oltre alla frustrazione di essere stata trattata in malo modo aveva coltivato in sè il desiderio di scendere in campo e rendere quella campanella un simbolo.
    Un suono che avrebbe rincuorato chiunque, che avrebbe protetto, che avrebbe fatto la differenza per chi avesse avuto bisogno di ascoltarla.
    Se solo glielo avesse chiesto davvero, se solo avesse messo una buona parola su di lei e l’avesse convinta ad entrare in Accademia forse non sarebbe lì… non avrebbe incontrato il pescivendolo figo e chi aveva quasi tentato di ucciderla, non avrebbe suggellato un patto con loro giurando di servire quella causa che li teneva uniti e non avrebbe scelto di intraprendere quella strada pericolosa.
    Soprattutto, non avrebbe di nuovo chiesto l’aiuto del suo Sensei.
    « No. » rispose, fredda, spalle basse come il suo sguardo mentre con la mano libera stringeva il polso del ragazzo la cui mano ancora teneva salda la sua « Non lo è mai stato. » continuò.
    Salda nelle sue decisioni e nel suo modo di vedere il mondo: non era una bambina che credeva nelle favole.
    Era grande, era diversa, certo forse non del tutto matura ma adesso aveva un credo per cui combattere e questo la rendeva più forte e determinata della piccola Mirai di un tempo.
    « E…. lo credi davvero? » replicò alzando lo sguardo sul corvino con un volto quasi… deluso Sono davvero così… sembro davvero così… debole? non trovava altro modo per pensarlo, e quelle parole non erano vere, quello sguardo neppure.
    Non serviva ascoltare per poter comprendere.

    « Allora perchè… me lo dici adesso? Perchè non quando siamo stati qui la prima volta. Perchè non quando ci siamo parlati al museo? P-perchè non dopo aver visto di cosa sono capace?…. » oh sì, iniziò leggermente a tremolare sul posto. Non era arrabbiata. No.
    Era solo pronta.
    « Pensi che la mia disabilità sia uno svantaggio? » strinse ancora più le dita attorno al polso di lui, presa da un leggero moto di rabbia che le stava ribollendo nelle vene e le faceva battere il cuore in gola ad un ritmo elevato.
    Ryo Sasaki le si stava avvicinando, come aveva supposto.
    Sembrava davvero così inerme?
    Sembrava davvero così maledettamente incapace di combattere?
    « Forse non s-s-ono brava tanto quanto te ma… »
    Bene.
    Questo era il suo asso nella manica.
    Questa era la sua tattica.
    Bieca, forse, ma funzionava…
    « so cavarmela. Ho...bisogno solo di te per poter migliorarmi, per poter essere davvero più forte. »
    D’altronde anche il più piccolo dei pesciolini aveva i suoi assi nella manica per sopravvivere in un oceano di squali.
    Lo lasciò avvicinare, contò quasi i passi, e mentalmente raccoglieva tutte le energie che aveva in corpo.
    « Ci ho pensato, tante volte. E riflettuto altrettante. Non voglio essere come te, Sensei. Io voglio solo essere me stessa. » disse con una nota di sprezzante orgoglio « Non voglio essere un eroina. E lo sai perchè? Perchè nessuno si prenderebbe la responsabilità di guardarmi le spalle. Perchè nessuno si prenderebbe la responsabilità di avere in squadra una sorda perchè… sicuramente si domanderebbero: "come può essere in grado di fare l'eroina senza poter sentire?" » provò a fare una vocina buffa come per poter prendere in giro discorsi e discorsi che si era sentita dire da tante persone, perchè in fondo… lei avrebbe voluto davvero in cuor suo diventare un eroina.
    E quella delusione, quell’amarezza, quelle parole della gente che non riusciva a vedere oltre ciò che era l’aveva resa più forte e più convinta del percorso che stava intraprendendo.
    « Ma sai una cosa…? Si sbagliano, tutti…» replicò mentre i suoi occhioni ambrati si assottigliarono Tu compreso, Sensei .
    Aveva imparato quello sguardo da Gabriel, doveva incutere una sorta di timore ma probabilmente quello che Ryo avrebbe visto sarebbe stato un tentativo grezzo di apparire minacciosa.
    Come una sorta di piccolo cagnetto che mostra i denti ma che si rende buffo a vedersi… più o meno sarebbe stato quello l’effetto ottenuto.
    chiuse gli occhi e rilassò i muscoli e si preparò a sentire l’ondata gelida che le avrebbe pervaso la testa da lì a poco.
    4 secondi inspirò aria. Fresca e umida, dal sapore di sottobosco.
    4 secondi trattenne il respiro.
    4 secondi buttò fuori tutta l’aria.
    « Perchè io so combattere nel mio silenzio. » 4 secondi ancora e poi avvertì prima un tocco come quello di un dito freddo sulla fronte, sotto al corno e poi arrivò la sensazione di ghiaccio al cervello, spietata, pungente, tutta insieme come uno tsunami inarrestabile.
    « E tu? »
    4 secondi.
    Strinse i denti nel momento esatto in cui lasciò che le sue cavità ingoiassero ogni suono esistente fino a dove poteva arrivare la sua portata.
    E tutto in pochi istanti si annullò.
    Qualsiasi vibrazione scaturita dal suono, perfino i battiti del suo cuore sembravano quasi essersi fermati.
    No il suo silenzio non era affatto semplice assenza di suono.
    Quello che si scaturì dall’esile figura della giovane fu il totale annientamento di qualsiasi vibrazione sonora.
    Quanto sarebbe stato assordante per Ryo Sasaki, non lo poteva sapere, e si morse il labbro inferiore per questo.
    Perchè aveva visto quanto poteva essere difficile resistere in quello stato ma era determinata a dargli una lezione anche lei.
    Mai sottovalutare l’avversario.
    Non sapeva se la mano di Ryo Sasaki sarebbe volata di nuovo verso di lui, forse per tapparsi le orecchie, ma non l’avrebbe lasciata andare così facilmente.
    Il freddo alla testa era diventato come una bufera di neve, mantenere la Cupola in quel mese dell’anno era davvero dura ma serviva a lei a spingersi oltre i limiti che era in grado di sopportare.
    Sicuramente, avrebbe avuto di lì a breve un grande e grosso mal di testa…
    Con una palpebra abbassata su un occhio e una smorfia di dolore sul volto, Mirai avanzò.
    Stavolta fu lei ad avvicinarsi al ragazzo ma non aveva alcuna intenzione di fargli del male, attaccarlo o altro.
    Si sarebbe portata ad una distanza di un metro o poco più e avrebbe lasciato il polso del giovane - se non fosse riuscito a liberarsi prima - e avrebbe iniziato a scandire per aria con le mani parole.
    >Sono più forte di quanto pensi Sensei. <
    E ripetè le stesse identiche cose con il movimento delle sue labbra, sempre che lui riuscisse a leggerle in qualche modo.
    « Te l’ho detto. Non mi sarei arresa così facilmente. Mpf! » sorrise mettendo entrambi i pugni chiusi sui fianchi e assumendo una posa da vincitrice anche se nessun suono uscì dalle sue labbra.
    Non sapeva cosa avrebbe fatto il suo Sensei, ma se lo avesse visto troppo nei guai, probabilmente avrebbe rilasciato la sua Cupola altrimenti avrebbe provato a vedere fino a quanto riusciva a tenerla in vita, prima di scoppiare a piangere dal mal di testa.
    Sapeva in cuor suo che Ryo Sasaki non si sarebbe piegato di fronte a niente, era un eroe dopotutto no? Il mitico e unico Breakdown.
    « Allora, che fai, Breakdown. Ti arrendi? » e anche se dalle sue labbra non uscì neanche un suono, sperò che il ragazzo potesse aver inteso la sua domanda, e aver colto pure il suo nome da eroe che lei stessa aveva scelto e votato.
    Per un attimo, la tensione che si era creata fino a poco prima della creazione di quella cupola, sembrò essere stata annientata assieme ad ogni suono esistente nel raggio di qualche metro da lei.
    Mirai sorrise, facendo sporgere di poco una linguaccia.
    Energia: 260/425 ❖ Liv.5 ❖ Quirk: 195 ❖ Forza: 45 ❖ Agilità: 160
    ❖ Status: Danni Medi alla bocca dello stomaco
    » Punta leggermente nell'orgoglio > determinata a mostrare al suo eroe di cosa è davvero capace > pronta a beccarsi un mal di testa colossale.

    ❖ Tecniche Usate:
    Silent Dome [Livello 3] [Costo PE 65 + 20M]Con le cavità nelle sue orecchie, Mirai è in grado di ingoiare ogni suono attorno a sé creando una cupola di silenzio assoluto in cui tutti i suoni in entrata o prodotti al suo interno (come la sua stessa voce) vengono nullificati.
    Le delimitazioni di questa cupola di silenzio corrispondono al suo raggio d’azione e sono invisibili e intangibili ad occhio nudo, tuttavia Mirai riesce a percepirne i limiti - come se fosse un grosso vetro di una finestra sopra cui batte la pioggia di vibrazioni causata dai suoni esterni.
    Essendo la ragazza il punto centrale da dove si sviluppa la cupola, se essa si sposta anche questa farà lo stesso.
    Chiunque altro varchi quella soglia può percepire chiaramente un netto distacco tra i rumori di sottofondo dell’ambiente circostante e l’annullamento di questi.
    ► Effetto: zona di silenzio assoluto
    ► Range: 3m




    ❖ Equip:
    Silver Bell [Accessorio]Descrizione: Una semplice campanella argentata che si è comprata ad un giusto prezzo in un negozio di ninnoli da lolita e che ha deciso di portare sempre al collo su una fine catenina. Pensa che potrebbe esserle utile in molte occasioni e che si sposi molto bene con ogni suo outfit.
    Effetto: Emette un pregevole suono tintinnante ad ogni passo. (Dicono...)
    Peso: [1]



    ❖ Lista Tecniche:
    Silent Dome [Livello 3] [Costo PE 65 + 20M]Con le cavità nelle sue orecchie, Mirai è in grado di ingoiare ogni suono attorno a sé creando una cupola di silenzio assoluto in cui tutti i suoni in entrata o prodotti al suo interno (come la sua stessa voce) vengono nullificati.
    Le delimitazioni di questa cupola di silenzio corrispondono al suo raggio d’azione e sono invisibili e intangibili ad occhio nudo, tuttavia Mirai riesce a percepirne i limiti - come se fosse un grosso vetro di una finestra sopra cui batte la pioggia di vibrazioni causata dai suoni esterni.
    Essendo la ragazza il punto centrale da dove si sviluppa la cupola, se essa si sposta anche questa farà lo stesso.
    Chiunque altro varchi quella soglia può percepire chiaramente un netto distacco tra i rumori di sottofondo dell’ambiente circostante e l’annullamento di questi.
    ► Effetto: zona di silenzio assoluto
    ► Range: 3m

    Echoes [Livello 3] [Costo PE 50]Mirai assorbe un determinato tipo di suono (schiocco di dita, battito di mani o piede) che verrà inglobato in una bolla. Questa prenderà vita sulla punta del corno di Mirai per essere poi sparata via in linea retta in modo da sfruttare le onde sonore compresse all'interno per far danno o per creare un semplice diversivo.
    La bolla /delle dimensioni di una pallina pallina da baseball/ esploderà a contatto con qualsiasi superficie solida rilasciando il suo contenuto.
    ► Danno: Medio-Grave
    ► Range: 5m

    Jingle Cells [Livello 3] [Costo PE 60]Basandosi su studi sperimentali e su tecniche di meditazione che si basano sulla vibrazione delle cellule a scopi curativi, Mirai riesce a creare tramite il suo Quirk una bolla contenente vibrazioni di bassa entità che andranno a stimolare le cellule in un'area circoscritta - in cui questa è applicata - per attivare un rigenerazione lieve delle ferite.
    Questa bolla è più resistente delle altre che emette ma se viene colpita o finisce il suo lavoro scoppia come tutte le altre; il corno deve toccare l'area ferita per applicare la bolla.
    ► Cura: [Fino a danno Medio-Grave]
    ► Effetto: cura [Lieve ❥ 0 ] / [Medio ❥ Lieve] / [Medio-grave ❥ Medio]
    ► Range: contatto

    Sonic Boom [Livello 3] [Costo PE 70]Con questa tecnica Mirai riesce ad assorbire i suoni circostanti che verranno poi amplificati nel percorso che va dalle sue orecchie fino al suo corno fino ad immagazzinarli in una bolla dal diametro di quaranta (40) centimetri. La bolla è molto fragile e, se lanciata verso un bersaglio specifico, esplode al contatto sprigionando le onde sonore amplificate al suo interno.
    Queste sposteranno gli oggetti [fino a 6/7 Kg] dal punto dello scoppio della bolla e stordiranno tutti coloro che sono presenti nell'area attorno a questa.
    ► Effetto: Stordimento [Medio-Grave ✤ Durata 3 turni]
    ► Range:2.5m

    Sound Shield [Livello 3] [Costo PE 55]Assorbendo svariati rumori esterni, il corno crea una bolla più grande del normale (più o meno come può essere uno scudo) di fronte alla ragazza. Essa avrà la pura e semplice funzione di una "barriera" che una volta colpita rilascerà le vibrazioni imbrigliate al suo interno creando un'onda d'urto che respingerà il tentativo di nuocere alla sua persona
    ► Difesa: Difesa [Medio-grave]

    Roaring Thunder [Livello 3] [Costo PE 70]Mirai crea una bolla delle dimensioni di una palla da bowling che verrà lanciata contro una zona specifica del corpo dell'avversario.
    Una volta che questa giungerà a contatto farà da mediante per trasmettere le vibrazioni sonore contenute al suo interno che andranno a creare un temporaneo shock ai tessuti muscolari della zona colpita.
    Se viene colpita la zona del petto, la tecnica provocherà anche danno e manderà momentaneamente in tilt il sistema respiratorio.
    ► Effetto: Paralisi [Medio-grave ✤ Durata 5 turni]
    ► Danno: Medio-Grave [Solo se colpisce la zona del petto]
    ► Range: 2.5m



    ❖ Abilità:
    ◖ ROOM ◗►Con questa abilità Mirai potrà:
    ◖♪◗ Sfruttare una libreria di suoni molto più ampia di quella che ha sempre avuto. Se prima risultava essere limitata a ciò che l'orecchio umano è in grado di sentire, da adesso Mirai può attingere anche al mondo degli ultrasuoni ed degli infrasuoni.
    ◖♪◗ Amplificare o diminuire il volume di un suono già presente o creato all'interno della Room a proprio piacimento.
    Può essere eseguito su una sola fonte sonora a turno e Mirai deve sapere o conoscere l'origine di tali vibrazioni altrimenti i suoi sforzi risulteranno nulli.
    Può essere sfruttato anche per suoni emessi da lei stessa, come il battito di mani.
    ◖♪◗ Distorcere i suoni creati da una sola fonte a proprio piacimento. In questo caso, dato che Mirai non sente, non ha la più pallida idea del risultato di questa distorsione: questo vuol dire che saranno gli altri player a stabilire ciò che sentiranno.
    Anche in questo caso Mirai deve poter conoscere la fonte del suono e può essere sfruttata per la sua voce andando a distorcere le vibrazioni delle sue corde vocali.
    ◖♪◗ Range: 10m.

    Scheda ♡ Vigilantes ♡ ©


    CITAZIONE
    Mi sono scusata in pvt e anche in assenze ma rinnovo anche qui le scuse per il tremendo ritardo. Sorry Darky T^T
     
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    RYO SASAKI
    Per certi versi, si poteva ben dire che Ryo fosse perfino più ingenuo di Mirai. Non solo aveva creduto che fosse veramente così poco per far desistere Mirai dal suo intento di combattere, ma pensava pure che le sue parole potessero veramente convincere la ragazza a lasciar stare tutta quella storia. Dentro di sé però aveva già come l'impressione che quel discorso era del tutto inutile, dato che probabilmente Mirai ci aveva riflettuto su mille volte prima di giungere a quella conclusione. In fin dei conti, non aveva mai dimostrato chissà che capacità persuasive.
    Ciò che disse la ragazza mentre le si avvicinava era vero. Se Ryo credeva effettivamente in ciò che diceva, avrebbe dovuto suggerglielo fin dall'inizio. Eppure, all'epoca la situazione era diversa.
    Quando ci siamo incontrati la prima volta, volevi imparare ad usare la tua Unicità per conoscere te stessa, giusto? Non doveva essere per combattere... Il tono della voce era basso e scandiva le parole lentamente, ragionando attentamente su quello che pronunciava. L'accademia per eroi non è un luogo per chi è alla ricerca di sè stesso... L'ho imparato sulla mia pelle quel giorno al museo, quando ho esitato. Ovviamente però le persone possono anche cambiare. Decidere già da ora che non sarebbe possibile, è solo la scelta più facile. Gli tornarono alla mente le parole di suo padre, nonostante il fastidio che gli davano all'epoca. Soltanto chi ha provato può sapere cosa sarebbe successo...
    Probabilmente una difesa inutile, ma Ryo non dubitava ancora di essere dalla parte della ragione. Non c'era modo di sapere come sarebbe andata se Mirai ci avesse effettivamente provato, a prescindere da quelli che potevano essere i loro dubbi. Eppure, qualcosa in quello che disse Mirai, ora che si trovavano molto più vicini, turbò il corvino. Aveva detto che non voleva essere un eroina e che voleva avere la consapevolezza che qualcuno le avrebbe guardato le spalle quando le fosse servito.
    Se non si fida degli eroi e non crede che l'aiuterebbero, a chi si riferisce quando dice che vuole qualcuno che le guardi le spalle? Possibile che abbia detto più di quanto volesse? Si morse il labbro, mentre ragionava sul significato che potevano avere quelle parole. Che ci sia qualcuno che le abbia messo queste idee in testa?
    Quella poteva essere una valida spiegazione al cambio di comportamento di Mirai, ma non ebbe molto tempo per ragionarci sopra. Anche se non sapeva bene perché, aveva ancora una brutta sensazione addosso e quando Mirai cambiò espressione, adottando uno strano volto convinto quasi in forma di sfida, Ryo si fermò un attimo confuso. Fu in quel momento che la ragazza fece la sua mossa. D'un tratto, tutto i suoni vennero cancellati e Ryo non riuscì più a sentire niente, neanche il proprio respiro. Aveva già sperimentato quella sensazione, quella volta che Mirai aveva usato la stessa tecnica durante quel giorno al museo, ma era sempre strano vivere in prima persona cosa volesse dire non poter sentire alcun suono. Una situazione che senza dubbio era a favore di Mirai, che c'era ovviamente abituata.
    Dannazione, ci sono cascato nonostante quello che le ho detto prima... Sono davvero senza speranze.
    Vide Mirai sogghignare e dire qualcosa, ma Ryo non era capace di leggere le labbra come faceva lei per cui poteva solo immaginare cosa stesse dicendo. La cosa più probabile era che lo stesse prendendo in giro e di come lo avesse messo in trappola senza problemi. Disagio causato dal silenzio a parte, il vero problema per Ryo era se sarebbe riuscito a muoversi comunque. Spostò leggermente il proprio peso da un piede all'altro constatando come non poteva neanche sentire il suono del terreno sotto i suoi piedi. In quella situazione, non era sicuro che sarebbe riuscito a coprire la distanza che lo separava dalla sua avversaria e raggiungerla senza prima perdere l'equilibrio. Ogni volta trovava quelle capacità di Mirai strabilianti ed inquietanti allo stesso tempo. Avesse avuto con sé il proprio equipaggiamento avrebbe potuto provare ad usare il proprio rampino, anche se in una radura di montagna come quella i punti in cui usarlo non sarebbero stati molti.
    Pensa forse che senza strumenti sono inutile? Quel periodo è ormai passato da un pezzo.
    Lasciò la presa dal braccio di Mirai e fece ritornare la mano al suo posto. Era inutile usare la propria mano per bloccare quella di Mirai se la ragazza poteva attaccare comunque. La massaggiò un po' quando si riattaccò al suo posto.
    Mirai, sei libera di pensare ciò che vuoi su cosa sia più giusto che tu faccia. Ma c'è una cosa che non posso lasciarti dire. Ryo muoveva solo le labbra, dato che altrimenti gli sarebbe sembrato ancora più strano non sentire niente. D'altra parte, per la sua interlocutrice la cosa non faceva alcuna differenza. Non esiste che gli eroi voltino le spalle a chi ha bisogno, a prescindere che possegga qualche abilità o che sia un compagno o meno. Gli eroi possono sbagliare, ma non ne ho mai conosciuto uno che non fosse pronto a mettersi in gioco. Questo anche se nessun altro guarda le loro spalle. Ed è questo l'eroe che voglio essere. Sorrise anche lui, dimostrando che non si era ancora dato per vinto. Io sono Breakdown, l'eroe a pezzi. Ed anche se devo affrontare qualcuno di forte, mi spezzo ma non mi piego.
    Da questo momento, non combatterò più per convincerla, ma per il mio onore di eroe...
    Poi Ryo punto nuovamente il braccio destro in alto, verso la spalla sinistra di Mirai. Per l'ennesima volta lanciò in avanti la mano, in un attacco abbastanza prevedibile. Questa volta però, a differenza di prima, non sarebbe stato il pugno a tornare verso di lui, ma dopo un saltello sarebbe stato il suo corpo ad essere attratto verso la mano e di conseguenza verso Mirai, difatti caricando verso di lei. In questa maniera sarebbe dovuto quantomeno riuscire a raggiungerla nonostante i problemi di udito. Era una manovra che non usava spesso, in quanto l'inerzia del movimento non poteva poi essere annullata e questo comportava dei rischi non indifferenti. Tuttavia, non era quello il momento per porsi dei limiti.

    Energia: 360/425 ❖ Liv.5 ❖ Quirk: 130 ❖ Forza: 108❖ Agilità: 162
    ❖ Status: Danni medi al petto - Arrabbiato - Sordo

    ❖ Tecniche Usate:
    Jigsaw Bull [Livello 1] [Costo PE 15]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare una parte del proprio corpo verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione del proprio corpo verso la parte lanciata senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, Ryo utilizza anche la forza di attrattazione per finire l'attacco ed è inoltre in grado di portarsi vicino al proprio bersaglio.
    Raggio: 2m
    Danno/Effetto/Resistenza: Danni lievi




    ❖ Equip:

    ❖ Lista Tecniche:
    Jigsaw Separation [Livello 2] [Costo PE 20 + 10M]
    Tecnica alla base del funzionamento del proprio quirk. Ryo decide di separare una parte del proprio corpo e di controllarla dalla mediante la propria Unicità. Nonostante ciò rimane comunque connessa al suo corpo, per cui potrà controllarla allo stesso modo in cui lo farebbe normalmente. Questa tecnica può essere attivata più volte contemporaneamente per separare diverse parti del corpo, ma il costo si moltiplica per ogni parte controllata a distanza.
    Quando una parte viene separata dal corpo principale sarà vulnerabile ai danni e non potrà infliggere danni fisici direttamente, ma potrà afferrare o spostare gli oggetti. Inoltre può procedere alla separazione di altri parti (ad esempio un occhio) per poter raccogliere informazioni ambientali.
    Costo: 20 + 10 mantenimento (+ 10 di costo aggiuntivo per ogni arto/parte del corpo aggiuntivo separato)
    Effetto: L'abilità svincola dai valori prestabiliti previsti dal regolamento per quanto riguarda la distanza percorribile dagli arti separati, ma non per quanto riguarda la possibilità di attaccare a distanza.
    Jigsaw Shot [Livello 2] [Costo PE 25]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare uno dei suoi arti verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione dell'arto verso il proprio corpo senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, se anche l'avversario riuscisse a schivare il primo colpo, potrebbe comunque essere colpito nella traiettoria di ritorno dell'arto verso il corpo originale. Mentre l'attacco è in corso, Ryo può muoversi per modificare appunto questa traiettoria di ritorno.
    Range: 3 metri
    Danno: Danni medi
    Jigsaw Speed [Livello 1] [Costo PE 15]
    Tecnica che consente a Ryo di spostarsi velocemente da un punto all'altro all'interno del raggio d'azione del quirk. Lancia infatti una parte del corpo verso il punto in cui desidera trovarsi per poi invertire le forze di attrazione/repulsione, lasciando che sia la parte separata ad attrare il resto del corpo e permettendogli di muoversi velocemente verso il punto desiderato. Questa tecnica può essere utilizzata anche per raggiungere punti sopraelevati all'interno del raggio d'azione. Attualmente la tecnica ha una portata di 2m.
    Danno/Effetto/Resistenza: + 1 agilità ogni 10 punti quirk
    Jigsaw Bull [Livello 1] [Costo PE 15]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare una parte del proprio corpo verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione del proprio corpo verso la parte lanciata senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, Ryo utilizza anche la forza di attrattazione per finire l'attacco ed è inoltre in grado di portarsi vicino al proprio bersaglio.
    Raggio: 2m
    Danno/Effetto/Resistenza: Danni lievi
    Jigsaw Joke [Livello 2] [Costo PE 35]
    Tecnica di separazione utilizzata in previsione di un attacco fisico ai danni di Ryo. Il ragazzo, tentando di prevedere la traiettoria dell'offensiva, separa la parte del copro che dovrebbe essere impattata, evitando così di ricevere danni fisici. Dovendo conoscere in anticipo il punto da separare, non è utilizzabile per evitare attacchi a sorpresa o in caso di finte. Inoltre, le possibilità di successo diminuiscono in base alle dimensioni dell'attacco e non ha alcun effetto contro attacchi ad ampio raggio. Inoltre, risulta inutile contro attacchi elementali o proiettili.
    La separazione avviene solo durante l'attacco nemico e termina subito dopo di esso, a meno di utilizzo di apposita tecnica per estenderne la durata.
    Resistenza: Media.


    ❖ Abilità:

    Jigsaw Activation Grazie alla propria Unicità, Ryo è in grado di separare e controllare a distanza qualsiasi parte del proprio corpo. Le parti così separate dal corpo principale avranno la possibilità di muoversi liberamente nello spazio e continueranno a mantenere la loro funzione originale. In questa maniera, Ryo può sia separare arti per poter raggiungere oggetti o persone anche a distanza sia separare occhi o orecchie per poter raccogliere agevolmente informazioni. Nel momento in cui il ragazzo decidesse di interrompere l'utilizzo della propria Unicità, la parte di corpo separata tornerà indietro ricongiungendosi al resto.
    Mentre l'abilità è attiva, le parti del corpo separate rimangono a tutti gli effetti parte del corpo di Ryo, che pertanto può subire danni attraverso esse.


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    MIRAI ISHIGAMI
    Suo padre le diceva spesso che lei era l’unica a sapere cosa ascoltavano le stelle.
    Là, nello spazio profondo.
    Ebbene, Mirai Ishigami aveva scelto il suono come oggetto di studi. Libri su libri, pdf, articoli scientifici e di medicina, interviste e documentari ed era riuscita a dare un qualche senso al mito di Obi Ishigami e del suo “silenzio dell’Universo”.
    Aveva letto a proposito di un frequenza di onde, vibrazioni causate da plasma interstellare catturate da una sonda lanciata nello spazio.
    In un certo senso sarebbero state impercettibili da orecchio umano.
    L’uomo sarebbe stato sordo al loro rumore.
    Per questo suo padre le aveva sempre ripetuto quelle parole quando si sentiva diversa, quando si sentiva incapace di fare amicizie e quando si sentiva sola e tremendamente stanca di essere come era.
    Il silenzio, la sua sordità l’aveva sempre vissuta come una maledizione, come un torto subito, un qualcosa per cui vergognarsi e un oggetto di scherno da parte di chiunque.
    Era cresciuta però, aveva imparato a fidarsi della sua condizione e aveva imparato a conoscere il suo Quirk, grazie anche a Ryo Sasaki.
    Era riuscita a farsi degli amici fidati, dei primi amori e di compagni che le avrebbero guardato le spalle.
    Era riuscita a fare di quella condizione il suo cavallo di battaglia, era riuscita a non avere più paura.
    Comprendere il suo Quirk era stato un percorso lungo, difficile e ancora in gran parte inesplorato ma era riuscita davvero a comprendere quanto in realtà quel silenzio fosse pieno di rumore.
    Quindi la risposta alla domanda di Ryo Sasaki era “sì”.
    Lei gli aveva chiesto aiuto per conoscere sè stessa riuscendoci soprattutto grazie a lui… e questo l’aveva portata a comprendere che poteva fare della sua vita qualcosa in più.

    Probabilmente, se non fosse stato per il suo Sensei si sarebbe abbandonata al terrore in quel magazzino abbandonato e forse Hisoka quel giorno non avrebbe fatto un altro passo per essere Gabriel.
    E lei non si sarebbe certo trovata là.
    Il suo Sensei conosceva la sua tecnica, anche se sperava potesse sortire un effetto sorpresa più “sorprendente”, Mirai sapeva comunque di essere in vantaggio.
    E no, quel silenzio che aveva creato non era paragonabile a quello dello spazio ma più al vuoto e per quanto non potesse fare niente ai suoi condotti uditivi era pur sempre una sensazione strana… e con la temperatura che c’era fuori… parecchio dolorosa.
    Più i secondi passavano, più sembrava che la sua testa si trovasse a sbattere contro muri di cemento.
    Strinse i denti mantenendo la distanza con il suo Sensei ma si leggeva chiaramente in volto, nei suoi occhi, che stava cercando di spingersi oltre il suo stesso limite: del resto questo era il suo piano, no?

    Il corvino lasciò la presa sul braccio di Mirai che, senza opporre resistenza, lo vide tornare al suo legittimo posto.
    Il suo Quirk… è davvero una gran figata… gli sorrise facendogli la linguaccia, provocandolo in modo scherzoso e giocherellone.
    « Ohw?» la ragazza chinò la testa di lato alle parole che prendevano forma sulle labbra del ragazzo.
    Mosse la gamba destra indietro come se fosse pronta a ricevere un attacco - che non sapeva come avrebbe schivato, dettagli -.
    Fu una mini lezione quella che le impartì, sugli eroi: tutti erano pronti a mettersi in gioco e nessuno osava voltare le spalle a chi aveva bisogno di loro.
    E poi giunse al suo sguardo, a quegli occhi ambrati che si spalancarono e le fecero assumere, nonostante le smorfie da mal di testa, un’espressione di puro orgoglio.
    “Ed è questo l'eroe che voglio essere. Io sono Breakdown, l'eroe a pezzi. Ed anche se devo affrontare qualcuno di forte, mi spezzo ma non mi piego.”
    Le sorrise dicendole che no.
    Non si era arreso, e mai lo avrebbe fatto fino alla fine.
    Era davvero così cambiato dall’ultima volta che lo aveva visto?
    Era così diventato forte, caparbio e determinato a voler essere un grande eroe?
    Mirai quasi si sentì sciogliere dentro di sè, pensando che entrambi non erano venuti meno alla promessa che si erano fatti quel giorno, proprio in quel posto.
    « Mpf. » sbuffò una nuvoletta di fumo bianco.
    Ryo Sasaki era davvero diventato figo.
    Ma non fece in tempo a ribattere alle sue parole che quei pochi secondi di distrazione che vide il ragazzo puntare e sparare di nuovo la sua mano destra verso sè stessa.
    Non sapeva dove avrebbe mirato, non sapeva cosa aveva nel suo arsenale e che cosa avrebbe fatto stavolta quindi attese… forse un po’ troppo - anche perchè con la cupola lei noi poteva rubare suoni e lui avrebbe avuto difficoltà con l’equilibrio ma poteva sempre spezzarsi e riattaccare parti del proprio corpo.
    Cosa avrebbe fatto adesso? Quale sarebbe stata la sua strategia?
    Mirai avrebbe dovuto seguire l’istinto e cercare di muoversi ma rimase fissa a terra in preda a domande, strategie e supposizioni e ben presto la mano di Ryo Sasaki si avvinghiò alla sua spalla.
    Ma cos– osservò la mano, non avvertendo dolore - pensava di ricevere un pugno o uno schiaffo - e quando lo sguardo della ragazza si voltò verso Ryo Sasaki, notò come egli si stava avvicinando a lei ad una velocità che non si aspettava… “fluttuando” nell’aria.
    O meglio… non camminava, poco ma sicuro, ma non riusciva a capire come potesse muoversi a quel modo.
    E quando comprese che c’entrava l’attrazione tra la mano che aveva sulla sua spalla e il suo intero corpo, come un pianeta col sole, oramai era troppo vicino per schivare o per provare a togliersi la mano di dosso.
    Fu come una carica, travolgente, lo vide scagliarsi contro di sè eppure in quel momento non si preoccupò di cosa sarebbe accaduto a lei, ma come poteva riuscire a fermare lui.
    Nonostante la presa sulla spalla fosse salda, Mirai riuscì in qualche modo a stendere le braccia pochi istanti prima che il corpo di Ryo Sasaki impattasse su di lei.
    Non poteva usare alcuna difesa, alcun modo per respingere quell’attacco così repentino ed evitare che finissero a terra entrambi.
    Fu così che lo accolse a braccia aperte.
    Letteralmente a braccia aperte.
    Caracollarono a terra entrambi e in qualche modo Mirai riuscì a fare da cuscinetto, mentre la sua schiena e la sua testa impattarono contro la fresca erba e la fredda terra sotto di lei.
    « Ngh— » quel lamento uscì silenzioso dalle sue labbra, non tanto per la schiena che era stata buttata a terra quanto per la testa che già le faceva un male cane.
    Non sembrava essersi fatta niente di problematico, sembrava più una grande e grossa scivolata e prima che potesse fare altro si rese conto di essere stata… presa? da Ryo Sasaki.
    Lasciò andare le braccia che si stesero a terra, larghe, per permettere al ragazzo di muoversi e riprendersi e magari farlo anche sollevare leggermente perchè stava iniziando a pesare leggermente sui suoi polmoni.
    Mirai sorrise, dolorante, e se avesse avuto la possibilità il suo sguardo si sarebbe fermato sugli occhi scuri del suo Eroe.
    Sarebbe finita là?
    Avrebbe dichiarato la sconfitta?
    Oramai era stata catturata, in qualche modo, e piantata a terra…. ma no, anche lei era come Ryo Sasaki.
    « Mi piego. Ma non mi spezzo. » forse lui non avrebbe di sicuro potuto nuovamente sentire quelle parole, perchè nonostante tutto Mirai era riuscita a tenere la sua cupola attiva fino a quel punto.
    In quel momento in cui chiunque si sarebbe sentito sopraffatto, in cui dichiarare la resa poteva sembrare l’opzione migliore, Mirai non sembrava essere sul punto di cedere.
    Non ancora… Sensei… lei che si era preoccupata di attutire la sua caduta, era davvero pronta a farlo con qualsiasi altro avversario? Anche con chi avrebbe voluto ucciderla?
    La risposta era sì.
    Perchè non era così che era andata con Gabriel? - Anche se ancora non era riuscita effettivamente ad abbracciarlo… -
    Rimase immobile. Ferma in quella posizione, con il cuore che le martellava in gola e le guance rosse per la fatica e per lo sforzo.
    I capelli scompigliati sul volto e il corno che luccicava alla fioca luce del sole che penetrava in quella radura.
    Ora… tocca a me. sembrò trattenere il respiro per qualche istante, Ryo Sasaki avrebbe potuto sentire il suo petto fermare il suo movimento e poi…
    C’era una cosa peggiore della perdita dei suoni, una cosa che lei non avrebbe mai potuto sperimentare: il ritorno alla normalità.
    Quella normalità che chiunque avrebbe considerato silenziosa e che nessuno poteva capire quanto in realtà potesse essere assordante.
    Bastò trattenere il fiato e rilasciare, come le aveva insegnato il suo Sensei tempo addietro.
    Un’onda anomala si sarebbe riversata appena gli argini della cupola di Mirai si fossero sgretolati.
    Tutti i suoni tornarono in una volta sola, in pochi istanti.
    Era come poter assaporare il Big Bang per chi avesse avuto l’udito.
    Un grande botto, una bordata di vibrazioni così assordante da fare invidia a qualsiasi jet.
    Non avrebbe mai potuto batterlo in forza, ma Mirai tentò di sfruttare quel Big Bang a proprio vantaggio, e quell’attimo di distrazione che si sarebbe creato per letteralmente darsi un colpo di reni tentando di buttarlo a terra alla sua sinistra.
    Cercare di ribaltare la situazione tentando di fare la cosa più stupida che lo poteva venire in mente.
    Non cercare di scivolare via e rimettersi in piedi, non cercare di spingerlo lontano per poter attaccare di nuovo, no.
    Tentò di ribaltare la situazione e se ci fosse riuscita si sarebbe messa lei sopra il suo stomaco cercando di inchiodarlo a terra.
    « Io mi piego. Ma non mi spezzo. » stavolta avrebbe potuto sentire le sue parole, senza problemi « D'altronde, sono la tua allieva, ne? Sensei?» se fosse andato tutto come nei piani, beh, Ryo Sasaki si sarebbe ritrovato in una posizione scomoda e anche se sembrava divertita, indifesa… il volto della ragazza sembrava leggermente rivolto verso il basso, come se il corno puntasse al suo sterno.
    « Ti… sei fatto male? » avrebbe chiesto, in caso, con una nota di preoccupazione.
    Energia: 240/425 ❖ Liv.5 ❖ Quirk: 195 ❖ Forza: 45 ❖ Agilità: 160
    ❖ Status: Danni Medi alla bocca dello stomacoDanni lievi alla schiena e alla nuca. Lieve mal di testa
    » Determinata a non essere sconfitta > preoccupata per lo stato di salute del suo Sensei > decisamente impressionata dalle abilità di Ryo, e esaltata dal vedere come è cresciuto, diventando un eroe parecchio figo. /Il suo unico vero eroe/

    ❖ Tecniche Usate:
    Silent Dome [Livello 3] [Costo PE 65 + 20M]Con le cavità nelle sue orecchie, Mirai è in grado di ingoiare ogni suono attorno a sé creando una cupola di silenzio assoluto in cui tutti i suoni in entrata o prodotti al suo interno (come la sua stessa voce) vengono nullificati.
    Le delimitazioni di questa cupola di silenzio corrispondono al suo raggio d’azione e sono invisibili e intangibili ad occhio nudo, tuttavia Mirai riesce a percepirne i limiti - come se fosse un grosso vetro di una finestra sopra cui batte la pioggia di vibrazioni causata dai suoni esterni.
    Essendo la ragazza il punto centrale da dove si sviluppa la cupola, se essa si sposta anche questa farà lo stesso.
    Chiunque altro varchi quella soglia può percepire chiaramente un netto distacco tra i rumori di sottofondo dell’ambiente circostante e l’annullamento di questi.
    ► Effetto: zona di silenzio assoluto
    ► Range: 3m




    ❖ Equip:
    Silver Bell [Accessorio]Descrizione: Una semplice campanella argentata che si è comprata ad un giusto prezzo in un negozio di ninnoli da lolita e che ha deciso di portare sempre al collo su una fine catenina. Pensa che potrebbe esserle utile in molte occasioni e che si sposi molto bene con ogni suo outfit.
    Effetto: Emette un pregevole suono tintinnante ad ogni passo. (Dicono...)
    Peso: [1]



    ❖ Lista Tecniche:
    Silent Dome [Livello 3] [Costo PE 65 + 20M]Con le cavità nelle sue orecchie, Mirai è in grado di ingoiare ogni suono attorno a sé creando una cupola di silenzio assoluto in cui tutti i suoni in entrata o prodotti al suo interno (come la sua stessa voce) vengono nullificati.
    Le delimitazioni di questa cupola di silenzio corrispondono al suo raggio d’azione e sono invisibili e intangibili ad occhio nudo, tuttavia Mirai riesce a percepirne i limiti - come se fosse un grosso vetro di una finestra sopra cui batte la pioggia di vibrazioni causata dai suoni esterni.
    Essendo la ragazza il punto centrale da dove si sviluppa la cupola, se essa si sposta anche questa farà lo stesso.
    Chiunque altro varchi quella soglia può percepire chiaramente un netto distacco tra i rumori di sottofondo dell’ambiente circostante e l’annullamento di questi.
    ► Effetto: zona di silenzio assoluto
    ► Range: 3m

    Echoes [Livello 3] [Costo PE 50]Mirai assorbe un determinato tipo di suono (schiocco di dita, battito di mani o piede) che verrà inglobato in una bolla. Questa prenderà vita sulla punta del corno di Mirai per essere poi sparata via in linea retta in modo da sfruttare le onde sonore compresse all'interno per far danno o per creare un semplice diversivo.
    La bolla /delle dimensioni di una pallina pallina da baseball/ esploderà a contatto con qualsiasi superficie solida rilasciando il suo contenuto.
    ► Danno: Medio-Grave
    ► Range: 5m

    Jingle Cells [Livello 3] [Costo PE 60]Basandosi su studi sperimentali e su tecniche di meditazione che si basano sulla vibrazione delle cellule a scopi curativi, Mirai riesce a creare tramite il suo Quirk una bolla contenente vibrazioni di bassa entità che andranno a stimolare le cellule in un'area circoscritta - in cui questa è applicata - per attivare un rigenerazione lieve delle ferite.
    Questa bolla è più resistente delle altre che emette ma se viene colpita o finisce il suo lavoro scoppia come tutte le altre; il corno deve toccare l'area ferita per applicare la bolla.
    ► Cura: [Fino a danno Medio-Grave]
    ► Effetto: cura [Lieve ❥ 0 ] / [Medio ❥ Lieve] / [Medio-grave ❥ Medio]
    ► Range: contatto

    Sonic Boom [Livello 3] [Costo PE 70]Con questa tecnica Mirai riesce ad assorbire i suoni circostanti che verranno poi amplificati nel percorso che va dalle sue orecchie fino al suo corno fino ad immagazzinarli in una bolla dal diametro di quaranta (40) centimetri. La bolla è molto fragile e, se lanciata verso un bersaglio specifico, esplode al contatto sprigionando le onde sonore amplificate al suo interno.
    Queste sposteranno gli oggetti [fino a 6/7 Kg] dal punto dello scoppio della bolla e stordiranno tutti coloro che sono presenti nell'area attorno a questa.
    ► Effetto: Stordimento [Medio-Grave ✤ Durata 3 turni]
    ► Range:2.5m

    Sound Shield [Livello 3] [Costo PE 55]Assorbendo svariati rumori esterni, il corno crea una bolla più grande del normale (più o meno come può essere uno scudo) di fronte alla ragazza. Essa avrà la pura e semplice funzione di una "barriera" che una volta colpita rilascerà le vibrazioni imbrigliate al suo interno creando un'onda d'urto che respingerà il tentativo di nuocere alla sua persona
    ► Difesa: Difesa [Medio-grave]

    Roaring Thunder [Livello 3] [Costo PE 70]Mirai crea una bolla delle dimensioni di una palla da bowling che verrà lanciata contro una zona specifica del corpo dell'avversario.
    Una volta che questa giungerà a contatto farà da mediante per trasmettere le vibrazioni sonore contenute al suo interno che andranno a creare un temporaneo shock ai tessuti muscolari della zona colpita.
    Se viene colpita la zona del petto, la tecnica provocherà anche danno e manderà momentaneamente in tilt il sistema respiratorio.
    ► Effetto: Paralisi [Medio-grave ✤ Durata 5 turni]
    ► Danno: Medio-Grave [Solo se colpisce la zona del petto]
    ► Range: 2.5m



    ❖ Abilità:
    ◖ ROOM ◗►Con questa abilità Mirai potrà:
    ◖♪◗ Sfruttare una libreria di suoni molto più ampia di quella che ha sempre avuto. Se prima risultava essere limitata a ciò che l'orecchio umano è in grado di sentire, da adesso Mirai può attingere anche al mondo degli ultrasuoni ed degli infrasuoni.
    ◖♪◗ Amplificare o diminuire il volume di un suono già presente o creato all'interno della Room a proprio piacimento.
    Può essere eseguito su una sola fonte sonora a turno e Mirai deve sapere o conoscere l'origine di tali vibrazioni altrimenti i suoi sforzi risulteranno nulli.
    Può essere sfruttato anche per suoni emessi da lei stessa, come il battito di mani.
    ◖♪◗ Distorcere i suoni creati da una sola fonte a proprio piacimento. In questo caso, dato che Mirai non sente, non ha la più pallida idea del risultato di questa distorsione: questo vuol dire che saranno gli altri player a stabilire ciò che sentiranno.
    Anche in questo caso Mirai deve poter conoscere la fonte del suono e può essere sfruttata per la sua voce andando a distorcere le vibrazioni delle sue corde vocali.
    ◖♪◗ Range: 10m.

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    RYO SASAKI
    Davvero, era così strano. Nessuna parte di lui voleva veramente combattere con Mirai, nonostante tutto quello che avevano detto e fatto in quel momento. Aveva pensato che sarebbe stato sufficiente essere duro con lei per farle cambiare idea, che tutto sommato non aveva il coraggio per andare fino in fondo. Aveva provato davvero, agendo sia fisicamente che verbalmente. Nessuno degli approcci che stava utilizzando però stava dando l'effetto desiderato. La ragazza sembrava quasi divertirsi, uscendo la lingua e prendendosi gioco di lui.
    Dall'altra parte, nel momento in cui doveva effettuare l'attacco Ryo era decisamente innervosito. Forse per via della mancanza di suono e di equilibrio, forse per un eccessiva foga nel momento della carica, travolse letteralmente Mirai che non sembrava aspettarsi l'attacco, non reagendo per tempo alla mossa di Ryo. Capire cosa stava succedendo senza sentire niente non era molto semplice, attorno a lui si stava muovendo tutto molto in fretta ed in qualche modo sentì la forza di gravità trascinarlo verso il basso. Poi toccò il terreno. Senza alcun rumore per farglielo capire, ci mise qualche istante a caprie cosa fosse successo. Qualche altro istante invece lo impiegò per capire che la caduta era stata attutita da Mirai, che era rimasta bloccata sotto di lui. La ragazza era rimasta a terra con le braccia spalancate e lo stava guardando negli occhi sorridente.
    Sentì il calore salirgli sulle guance, segno che probabilmente era arrossito, e si affrettò a sollevare le braccia in aria come a dimostrare la propria innocenza. La vide muovere le labbra ma non aveva modo di capire cosa stesse cercando di dirgli.
    Ah, scusa Mirai. Non volevo finirti addosso, è stato un incidente. Non era mia intenzione fare niente di strano. Si era praticamente dimenticato in tutto ciò della cupola di silenzio della ragazza, dato che era talmente imbarazzato da non riuscire più a concentrarsi sullo scontro. Se ne ricordò nel momento in cui si accorse di non sentire ancora la propria voce.
    Nonostante tutto sta mantenendo la tecnica attiva...
    Tutto apposto? Che ne dici se la smett- AHIA
    All'improvviso i suoni ripresero a fluire, proprio mentre stava parlando incurante. Ryo si portò le mani, che erano rimaste in aria da prima, dirattmente alle orecchie, cercando di affievolire gli innumerevoli stimoli uditivi che lo stavano letteralmente bombardando, facendolo sentire quasi come se fosse stato messo dentro un enorme frullatore. Perfino il proprio battito cardiaco all'improvviso era diventato assordante. In quel momento non si sarebbe stupito troppo se la testa gli si fosse spaccata in due, cosa che conoscendo la sua Unicità non era totalmente da escludere. A malapena si accorse di essere spinto via di peso da Mirai, se non per la botta alla schiena che ne scaturì. Mancandogli un attimo il respiro, cominciò a vedere sfocato, mentre pure l'udito faticava a riprendersi.
    Sforzò i polmoni cominciando a riprendere a respirare profondamente, ma nel frattempo sentì un peso sopra di sé schiacciarlo sul terreno. Riuscì quindi a mettere a fuoco Mirai che stava sopra di lui, con un'espressione che non sembrava poi tanto dispiaciuta per l'accaduto. La vide che muoveva le labbra probabilmente per cercare di dirgli qualcosa, ma era ancora mezzo assordato per via della dissoluzione della cupola, per cui arrivò a capire solo l'ultima frase della ragazza.
    Che razza di situazione è questa... Non mi aspettavo mica che qualche ragazza mi sarebbe mai saltata addosso, anche se non è come lo immaginavo...
    Oh no tranquilla... Sai, ormai mi sto abituando ad essere sbatacchiato di là e di qua... Però devo ammettere che ti pensavo più leggera. Alzò il braccio destro, portandolo vicino alla spalla di Mirai. Per favore, potresti spostarti... Stacco il pugno e lo lanciò in avanti aria, a distanza di un paio di metri, mentre il resto del braccio tornava basso lungo il proprio fianco. Sai, prima che mi scappi la mano...
    L'idea era quella di costringerla a spostarsi usando la minaccia del pugno che la colpisse alle spalle, che altrimenti l'avrebbe presa ed a quel punto spostata di forza. Se in un modo o in un altro fosse riuscito a far spostare Mirai, avrebbe potuto rialzarsi e rimettersi in piedi dove si sarebbe potuto pulire i vestiti dall'erba che gli si era appiccicata addosso.
    Comunque hai imparato davvero bene ad usare la tua Unicità e devo ammettere che hai dei trucchetti davvero interessanti...
    Anche se non lo diceva, Ryo stava ormai rinunciando a far ragionare Mirai. Non poteva far altro che arrendersi al fatto che non gli voleva dare retta. In fondo, crescere significa anche prendersi la responsabilità delle proprie azioni, giusto? Forse dovrei semplicemente smetterla di sentirmi responsabile per lei?
    In fin dei conti perfino il Candyman, che aveva una sorella che dipendeva da lui, aveva scelto di intraprendere un percorso simile e Ryo aveva deciso di lasciarlo andare. Per quale motivo quindi era così deciso a fermare Mirai?
    Tuttavia, per chi combatte senza licenza non basta prendere tempo in un combattimento... Ti serve un asso nella manica sai?
    Questa volta, l'intenzione di Ryo sarebbe stata semplicemente fornirle qualche indicazione utile. In realtà, lui stesso non aveva ancora trovato un modo efficace di concludere uno scontro.

    Energia: 335/425 ❖ Liv.5 ❖ Quirk: 130 ❖ Forza: 108❖ Agilità: 162
    ❖ Status: Danni medi al petto - Danni lievi alla schiena ed alla testa - Mal di testa

    ❖ Tecniche Usate:(-25)

    Jigsaw Shot [Livello 2] [Costo PE 25]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare uno dei suoi arti verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione dell'arto verso il proprio corpo senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, se anche l'avversario riuscisse a schivare il primo colpo, potrebbe comunque essere colpito nella traiettoria di ritorno dell'arto verso il corpo originale. Mentre l'attacco è in corso, Ryo può muoversi per modificare appunto questa traiettoria di ritorno.
    Range: 3 metri
    Danno: Danni medi




    ❖ Equip:

    ❖ Lista Tecniche:
    Jigsaw Separation [Livello 2] [Costo PE 20 + 10M]
    Tecnica alla base del funzionamento del proprio quirk. Ryo decide di separare una parte del proprio corpo e di controllarla dalla mediante la propria Unicità. Nonostante ciò rimane comunque connessa al suo corpo, per cui potrà controllarla allo stesso modo in cui lo farebbe normalmente. Questa tecnica può essere attivata più volte contemporaneamente per separare diverse parti del corpo, ma il costo si moltiplica per ogni parte controllata a distanza.
    Quando una parte viene separata dal corpo principale sarà vulnerabile ai danni e non potrà infliggere danni fisici direttamente, ma potrà afferrare o spostare gli oggetti. Inoltre può procedere alla separazione di altri parti (ad esempio un occhio) per poter raccogliere informazioni ambientali.
    Costo: 20 + 10 mantenimento (+ 10 di costo aggiuntivo per ogni arto/parte del corpo aggiuntivo separato)
    Effetto: L'abilità svincola dai valori prestabiliti previsti dal regolamento per quanto riguarda la distanza percorribile dagli arti separati, ma non per quanto riguarda la possibilità di attaccare a distanza.
    Jigsaw Shot [Livello 2] [Costo PE 25]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare uno dei suoi arti verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione dell'arto verso il proprio corpo senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, se anche l'avversario riuscisse a schivare il primo colpo, potrebbe comunque essere colpito nella traiettoria di ritorno dell'arto verso il corpo originale. Mentre l'attacco è in corso, Ryo può muoversi per modificare appunto questa traiettoria di ritorno.
    Range: 3 metri
    Danno: Danni medi
    Jigsaw Speed [Livello 1] [Costo PE 15]
    Tecnica che consente a Ryo di spostarsi velocemente da un punto all'altro all'interno del raggio d'azione del quirk. Lancia infatti una parte del corpo verso il punto in cui desidera trovarsi per poi invertire le forze di attrazione/repulsione, lasciando che sia la parte separata ad attrare il resto del corpo e permettendogli di muoversi velocemente verso il punto desiderato. Questa tecnica può essere utilizzata anche per raggiungere punti sopraelevati all'interno del raggio d'azione. Attualmente la tecnica ha una portata di 2m.
    Danno/Effetto/Resistenza: + 1 agilità ogni 10 punti quirk
    Jigsaw Bull [Livello 1] [Costo PE 15]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare una parte del proprio corpo verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione del proprio corpo verso la parte lanciata senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, Ryo utilizza anche la forza di attrattazione per finire l'attacco ed è inoltre in grado di portarsi vicino al proprio bersaglio.
    Raggio: 2m
    Danno/Effetto/Resistenza: Danni lievi
    Jigsaw Joke [Livello 2] [Costo PE 35]
    Tecnica di separazione utilizzata in previsione di un attacco fisico ai danni di Ryo. Il ragazzo, tentando di prevedere la traiettoria dell'offensiva, separa la parte del copro che dovrebbe essere impattata, evitando così di ricevere danni fisici. Dovendo conoscere in anticipo il punto da separare, non è utilizzabile per evitare attacchi a sorpresa o in caso di finte. Inoltre, le possibilità di successo diminuiscono in base alle dimensioni dell'attacco e non ha alcun effetto contro attacchi ad ampio raggio. Inoltre, risulta inutile contro attacchi elementali o proiettili.
    La separazione avviene solo durante l'attacco nemico e termina subito dopo di esso, a meno di utilizzo di apposita tecnica per estenderne la durata.
    Resistenza: Media.


    ❖ Abilità:

    Jigsaw Activation Grazie alla propria Unicità, Ryo è in grado di separare e controllare a distanza qualsiasi parte del proprio corpo. Le parti così separate dal corpo principale avranno la possibilità di muoversi liberamente nello spazio e continueranno a mantenere la loro funzione originale. In questa maniera, Ryo può sia separare arti per poter raggiungere oggetti o persone anche a distanza sia separare occhi o orecchie per poter raccogliere agevolmente informazioni. Nel momento in cui il ragazzo decidesse di interrompere l'utilizzo della propria Unicità, la parte di corpo separata tornerà indietro ricongiungendosi al resto.
    Mentre l'abilità è attiva, le parti del corpo separate rimangono a tutti gli effetti parte del corpo di Ryo, che pertanto può subire danni attraverso esse.


    Scheda ❖ Hero ❖ ©


    Per chiarezza, non so quanto sia fraintendibile, la parte in cui si rialza è tutto in forse in base alle azioni di Mirai. Eventualmente tutto quello che viene dopo può essere ignorato.
     
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    MIRAI ISHIGAMI
    Il Big Bang era stata tutta una questione di una manciata di secondi.
    C’era stato però un attimo, un attimo solo in cui il ritorno alla normalità e quel “botto” sembravano aver trovato accordo con un breve quanto potente sussulto del suo piccolo e tenero cuoricino.
    Vederlo così imbarazzato, con quell’espressione da duro che aveva mantenuto fino ad ora venire meno con l’aumentare di quel rossore sulle sue guanciotte e quel panico di non saper cosa fare per scusarsi dell’accaduto. Era a dir poco troppo carino.
    Quel battito, quell’unico forte battito era sempre stato un problema e credeva che con la lontananza, il fatto che fossero così su due piani diversi avesse in qualche modo modificato quello che sentiva dentro.
    Quasi gli dispiaceva vederlo portarsi le mani alle orecchie in preda a tutte quelle voci e a tutte quelle vibrazioni che sembrava stessero facendo parecchio male alla sua testa.
    Quasi. Perchè quell’occasione non fu certo lasciata al caso e vederlo così non l’avrebbe fermata da portare a compimento il suo malvagio piano: in fondo gli ci sarebbero voluti pochi istanti prima che prendesse di nuovo controllo di sè.
    Così la situazione si ribaltò, Mirai riuscì in qualche modo a catapultarlo a terra e a mettercisi sopra per bloccare ogni suo movimento e dichiarare la vittoria come un Wrestler.
    Ma… in quell’istante ebbe un attimo di lucidità che la portò ad osservare il suo Sensei, lì, steso a terra, sotto di lei. Il petto si alzava e si abbassava bramando aria e lì Mirai pensò di averla combinata grossa, molto grossa e non si rese neanche minimamente conto della posizione equivoca in cui stava.
    « AH. » uscì dalle sue labbra rendendosi conto che gli stava letteralmente impedendo di respirare. Mirai sorrise.
    Doveva ammetterlo, l’aveva presa in scacco.
    Era così ingenua e così buona che si era dimenticata totalmente che lo scontro non era ancora finito e che lui aveva letteralmente sfruttato la sua guardia bassa per lanciare il suo pugno in aria per tenerla sotto scacco.
    « Ah-ah-ah. Da quando sei diventato così… divertente?» lo schernì mentre lentamente si spostava da sopra di lui al suo fianco, stavolta tenendolo sott’occhio, per poi rialzarsi lentamente in piedi - tanto quanto stava facendo lui - per poi scuotersi un po’ di terra e di erbacce di dosso.
    « E poi non si dicono quelle cose ad una ragazza! Non te l’ha insegnato nessuno? Insensibile. Sgrunt. » sbuffò mettendo le braccia incrociate e guardandolo dal basso in alto con i suoi occhioni ambrati « E poi è scorretto sfruttare le debolezze degli altri! Ero davvero preoccupata… bakasensei! Senza contare che potevo benissimo colpirti prima che tu potessi anche solo sfiorarmi. » si sentiva risentita? Irritata? Un pochino.
    Non si aspettava una simile mossa dal suo Sensei, dal suo Eroe.
    Il mal di testa non sembrava essere disposto a darle tregua, ma non era così eccessivo da impedirle di continuare l'incontro.

    « Oohw. Davvero? » cambiò totalmente atteggiamento appena vide sulle labbra di Sasaki dipingersi complimenti: sembravano sinceri, non sembrava esserci dietro nessuna risatina e nessun movimento strano delle labbra che poteva indicare menzogne.
    Quelle parole però, più che per il fatto che fossero dei complimenti, le avevano rasserenato il cuore perchè non riusciva più a scorgere sul suo volto la volontà di metterla in testa che quello che stava facendo era sbagliato.
    Sembrava quasi essere riuscita a farlo avvicinare ad un punto di incontro?

    “Tuttavia, per chi combatte senza licenza non basta prendere tempo in un combattimento... Ti serve un asso nella manica sai?”

    Lo sguardo di Mirai che si era posato sulle labbra di Ryo Sasaki si illuminò, come se fosse stato colpito da una visione, una visione celestiale.
    Si sentì improvvisamente leggera, leggera come le nuvole, quasi pronta a spiccare il volo se avesse solo avuto due ali dietro la schiena.
    Sentì un’emozione forte salirle sulle guance e poi negli occhioni e a stento riuscì a trattenere due enormi lacrimoni - non impedendole di fare delle facce buffe nel mentre per ributtarli indietro.
    « S-sensei… » non pensava che la stesse traendo in inganno, non poteva aver sbagliato a leggere quel labiale.
    Ryo Sasaki stava cercando di impartirle davvero una lezione, e di darle una mano?
    Allora lui aveva capito… forse non avrebbe più cercato di fermarla ma di aiutarla. Bastavano solo quelle poche parole ad aver riacceso la luce in quelle tenebre.
    Non sapeva davvero perchè lo stesse facendo ma questo non fece altro che amplificare ancora di più il battito del suo cuoricino e quel calore che portava alla bocca dello stomaco - o forse era ancora il pugno dell’eroe a darle quest’effetto?-
    Mirai annuì, e tornò in posizione.
    Aprì le labbra cercando di formulare una qualche sorta di frase ma non le uscì altro che un respiro profondo per tentare di riprendere controllo di sé.
    « Io…C-c-e l’ho ma… n-non posso usarlo c-c-ontro di te. » tremò leggermente la sua voce. Non amava quell’asso nella manica, perchè le ricordava molto quello che aveva subito lei stessa per mano di quello che un tempo era Hisoka.
    Certo, era qualcosa di totalmente differente. Non avevano Quirk uguali, non avevano la stessa capacità e la stessa potenza ma.
    Inutile dirlo, e Mirai non poteva mentire a sè stessa.
    Se aveva studiato per arrivare a spingersi oltre con il suo Quirk per comprendere e imbrigliare alcuni tipi di suoni era perchè nella sua piccola mente voleva replicare quella stessa capacità di Gabriel.
    Una volta arrivata alla comprensione, aveva iniziato ad avere timore di usarla perchè gli effetti erano totalmente diversi da quella tecnica che aveva ricevuto lei in pieno petto ma non meno distruttivi a livello fisico.
    Per questo non era molto abituata o incline ad usare quell’asso nella manica, almeno finchè non ci fosse stata davvero necessità.
    Sapeva che se avesse continuato ad allenarsi su quella strada, avrebbe causato più dolore e danni rispetto a qualsiasi altra capacità che aveva appreso nel corso del tempo (in un'altra realtà parallela con una Mirai malvagia probabilmente avrebbe cercato di sviluppare la possibilità di spappolare organi interni con iniezioni di vibrazioni altissime… per fortuna non è questo quell’universo).
    « Ho provato… qualcosa di simile su di me, e non è stato…piacevole » voleva dire che sembrava come se ci fosse stata una super nova dentro di sè e che se l’era vista molto brutta ma evitò di sottolineare la cosa.
    Troncò lì il discorso almeno che Ryo Sasaki non avesse voluto approfondire quanto fosse pericoloso il suo asso nella manica.
    « Beh però… il fatto che ti ho ingannato con la campanella… potrebbe considerarsi un asso nella manica? » cambiò totalmente discorso, uscì fuori di scena una Mirai visibilmente in tensione e tornò ad essere la solita sè stessa.
    « Nel senso… che io posso sfruttare qualsiasi suono del creato, anche le voci che non riesci a sentire. La campanella… è solo per sentirmi sicura. In realtà… io posso attaccare e difendermi come voglio. » commentò inclinando leggermente la testa di lato mentre con l’indice della mano destra si massaggiava leggermente la nuca vicino al corno che era il punto in cui la testa le martellava di più.
    « E il tuo… Sensei? Qual’è il tuo asso nella manica? Lo utilizzi sempre? Pensi che senza di quello non riusciresti ad essere un bravo eroe?... E…secondo te sono andata bene? Se mi trovassi davvero in pericolo e non ci fossi tu a proteggermi… potrei davvero cavarmela? …. Potrei riuscirci anche senza l’asso nella manica? E… – » avrebbe voluto fargli mille domande, queste erano solo le prime. Sparò a raffica senza ritegno, senza collegare effettivamente il cervello.
    Aveva la possibilità di parlargli e di chiedergli, di imparare e di avere finalmente di nuovo il suo Sensei… non voleva farsi lasciare perdere questa occasione.
    Non sapeva come era accaduto, si era forse lasciata troppo andare, o forse aveva ripescato dalla memoria una vecchia risposta su un giornale.
    Occasione.
    Shion le aveva risposto, era stato chiaro. Non aveva spiegato effettivamente come o in qualche occasione provarci ... ma l'universo opera per vie e maniere misteriose e qui Mirai si sentì di aprire il suo cuoricino... forse per la prima volta in vita sua.
    Quale modo per farlo se non per dare il colpo di grazia al suo avversario, in fondo aveva chiesto lui un asso nella manica, no?
    « – u-usciresti con …. me? » e cadde il silenzio.
    Stavolta non c’era neanche bisogno di attivare la sua cupola.
    Energia: 240/425 ❖ Liv.5 ❖ Quirk: 195 ❖ Forza: 45 ❖ Agilità: 160
    ❖ Status: Danni Medi alla bocca dello stomacoDanni lievi alla schiena e alla nuca. Lieve mal di testa
    » Felice, spossata, un po' dolorante, leggera come una piuma, in ansia - insomma tutto normale, no? NO. Perchè non si è ancora resa conto di quello che ha appena detto...

    ❖ Tecniche Usate: Nessuna. Solo un colpo di grazia. -- per lei --


    ❖ Equip:
    Silver Bell [Accessorio]Descrizione: Una semplice campanella argentata che si è comprata ad un giusto prezzo in un negozio di ninnoli da lolita e che ha deciso di portare sempre al collo su una fine catenina. Pensa che potrebbe esserle utile in molte occasioni e che si sposi molto bene con ogni suo outfit.
    Effetto: Emette un pregevole suono tintinnante ad ogni passo. (Dicono...)
    Peso: [1]



    ❖ Lista Tecniche:
    Silent Dome [Livello 3] [Costo PE 65 + 20M]Con le cavità nelle sue orecchie, Mirai è in grado di ingoiare ogni suono attorno a sé creando una cupola di silenzio assoluto in cui tutti i suoni in entrata o prodotti al suo interno (come la sua stessa voce) vengono nullificati.
    Le delimitazioni di questa cupola di silenzio corrispondono al suo raggio d’azione e sono invisibili e intangibili ad occhio nudo, tuttavia Mirai riesce a percepirne i limiti - come se fosse un grosso vetro di una finestra sopra cui batte la pioggia di vibrazioni causata dai suoni esterni.
    Essendo la ragazza il punto centrale da dove si sviluppa la cupola, se essa si sposta anche questa farà lo stesso.
    Chiunque altro varchi quella soglia può percepire chiaramente un netto distacco tra i rumori di sottofondo dell’ambiente circostante e l’annullamento di questi.
    ► Effetto: zona di silenzio assoluto
    ► Range: 3m

    Echoes [Livello 3] [Costo PE 50]Mirai assorbe un determinato tipo di suono (schiocco di dita, battito di mani o piede) che verrà inglobato in una bolla. Questa prenderà vita sulla punta del corno di Mirai per essere poi sparata via in linea retta in modo da sfruttare le onde sonore compresse all'interno per far danno o per creare un semplice diversivo.
    La bolla /delle dimensioni di una pallina pallina da baseball/ esploderà a contatto con qualsiasi superficie solida rilasciando il suo contenuto.
    ► Danno: Medio-Grave
    ► Range: 5m

    Jingle Cells [Livello 3] [Costo PE 60]Basandosi su studi sperimentali e su tecniche di meditazione che si basano sulla vibrazione delle cellule a scopi curativi, Mirai riesce a creare tramite il suo Quirk una bolla contenente vibrazioni di bassa entità che andranno a stimolare le cellule in un'area circoscritta - in cui questa è applicata - per attivare un rigenerazione lieve delle ferite.
    Questa bolla è più resistente delle altre che emette ma se viene colpita o finisce il suo lavoro scoppia come tutte le altre; il corno deve toccare l'area ferita per applicare la bolla.
    ► Cura: [Fino a danno Medio-Grave]
    ► Effetto: cura [Lieve ❥ 0 ] / [Medio ❥ Lieve] / [Medio-grave ❥ Medio]
    ► Range: contatto

    Sonic Boom [Livello 3] [Costo PE 70]Con questa tecnica Mirai riesce ad assorbire i suoni circostanti che verranno poi amplificati nel percorso che va dalle sue orecchie fino al suo corno fino ad immagazzinarli in una bolla dal diametro di quaranta (40) centimetri. La bolla è molto fragile e, se lanciata verso un bersaglio specifico, esplode al contatto sprigionando le onde sonore amplificate al suo interno.
    Queste sposteranno gli oggetti [fino a 6/7 Kg] dal punto dello scoppio della bolla e stordiranno tutti coloro che sono presenti nell'area attorno a questa.
    ► Effetto: Stordimento [Medio-Grave ✤ Durata 3 turni]
    ► Range:2.5m

    Sound Shield [Livello 3] [Costo PE 55]Assorbendo svariati rumori esterni, il corno crea una bolla più grande del normale (più o meno come può essere uno scudo) di fronte alla ragazza. Essa avrà la pura e semplice funzione di una "barriera" che una volta colpita rilascerà le vibrazioni imbrigliate al suo interno creando un'onda d'urto che respingerà il tentativo di nuocere alla sua persona
    ► Difesa: Difesa [Medio-grave]

    Roaring Thunder [Livello 3] [Costo PE 70]Mirai crea una bolla delle dimensioni di una palla da bowling che verrà lanciata contro una zona specifica del corpo dell'avversario.
    Una volta che questa giungerà a contatto farà da mediante per trasmettere le vibrazioni sonore contenute al suo interno che andranno a creare un temporaneo shock ai tessuti muscolari della zona colpita.
    Se viene colpita la zona del petto, la tecnica provocherà anche danno e manderà momentaneamente in tilt il sistema respiratorio.
    ► Effetto: Paralisi [Medio-grave ✤ Durata 5 turni]
    ► Danno: Medio-Grave [Solo se colpisce la zona del petto]
    ► Range: 2.5m



    ❖ Abilità:
    ◖ ROOM ◗►Con questa abilità Mirai potrà:
    ◖♪◗ Sfruttare una libreria di suoni molto più ampia di quella che ha sempre avuto. Se prima risultava essere limitata a ciò che l'orecchio umano è in grado di sentire, da adesso Mirai può attingere anche al mondo degli ultrasuoni ed degli infrasuoni.
    ◖♪◗ Amplificare o diminuire il volume di un suono già presente o creato all'interno della Room a proprio piacimento.
    Può essere eseguito su una sola fonte sonora a turno e Mirai deve sapere o conoscere l'origine di tali vibrazioni altrimenti i suoi sforzi risulteranno nulli.
    Può essere sfruttato anche per suoni emessi da lei stessa, come il battito di mani.
    ◖♪◗ Distorcere i suoni creati da una sola fonte a proprio piacimento. In questo caso, dato che Mirai non sente, non ha la più pallida idea del risultato di questa distorsione: questo vuol dire che saranno gli altri player a stabilire ciò che sentiranno.
    Anche in questo caso Mirai deve poter conoscere la fonte del suono e può essere sfruttata per la sua voce andando a distorcere le vibrazioni delle sue corde vocali.
    ◖♪◗ Range: 10m.

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    RYO SASAKI
    Che fossero state le buone maniere o le cattive, Mirai decise di lasciar perder la sua posizione di vantaggio e lasciò andare Ryo senza opporre altra resistenza. Alla fine, si rimisero semplicemente in piedi, uno accanto all'altra, come se avessero appena finito una sorta di strano gioco. Nonostante la natura ironica della domanda di Mirai, Ryo non poté fare a meno di rispondere.
    Mmm da quando dici? Forse da quando qualcuno mi ha sbattuto per terra... Pensi che dovrei farmi controllare? Perfino per lui era difficile rimanere serio mentre si prendevano un po' in giro, specie se la ragazza da parte sua faceva quella espressione da offesa per via della battuta sul suo peso. Nel frattempo, il braccio tornò al suo posto senza colpire niente nel suo tragitto. Il contraccolpo lo portò a fare un passo indietro. Comunque ti chiedo scusa, effettivamente non sei poi così pesante...
    Specie se paragonata a una certa ragazza robot che pesava qualche tonnellata.
    D'altra parte i complimenti che aveva fatto erano invece sinceri e privi di umorismo. Non poteva fare a meno di pensare che se la ragazza fosse diventata così capace di usare la propria Unicità almeno per una piccola parte il merito era anche suo e questo lo inorgogliva un po'. Si aspettava che Mirai fosse felice di sentirsi dire qualcosa di simile, per cui si preoccupò un po' quando la vide fare una strana espressione quasi contrita.
    Perchè fa così? Ho detto forse qualcosa di sbagliato?
    Non si aspettava neanche la sua affermazione riguardo la propria arma segreta. Qualcosa che nonostante tutto non aveva avuto intenzione di usare contro di lui, tanto da farle tremare la voce. Non solo. Aveva provato qualcosa di simile su di sé, informazione che rivelava che le era successo già qualcosa di cui non era a conoscenza. Forse era anche per questo che aveva deciso che doveva imparare a combattere? Avrebbe preferito che gliene avesse parlato prima, forse non sarebbero arrivati a quel punto. Poter essere un eroe su cui si poteva sempre contare era davvero complicato.
    Capendo che lo scontro ormai era finito, Ryo si tolse la bandana fiammeggiante dalla testa, mentre Mirai continuava a cercare una risposta che soddisfacesse la domanda di Ryo, quasi a non volersi fare beccare impreparata durante una interrogazione. Dopotutto, per lei doveva essere davvero importante riuscire a convincerlo che se la sarebbe cavata.
    Quanto meno significa che aveva davvero preso seriamente la promessa che mi aveva fatto all'epoca, se ci tiene così tanto a convincermi che se la sa cavare...
    La situazione però sembrava starle sfuggendo di mano. Il numero di domande che gli pose e la velocità con cui gliele faceva rendeva letteralmente impossibile per Ryo starle dietro, che mise le mani avanti e cercò di farla calmare.
    Mirai, aspetta un attimo... Se mi fai tutte queste domande non riesco a risponderti!
    Poi arrivò finalmente l'ultima domanda, dopo la quale sembrò calmarsi. Ryo però, da parte sua, non sembrava averne colto il significato.
    Che intende, uscire con lei? Siamo già fuori insieme no? Intende anche se non ha bisogno di consigli? Alla fine possiamo sempre fare come oggi con il pic-
    All'improvviso, un'idea fino a quel momento a lui aliena entrò quasi strisciando nella sua mente. Alle sue spalle, aveva il pranzo che Mirai aveva preparato per entrambi. Nella sua testa tornarono in mente le parole del messaggio su Babel quando lo aveva inviato, riferendosi a dovergli dire qualcosa che la imbarazzava dirgli per messaggi. In un primo momento aveva pure creduto che potesse trattarsi di una confessione, ma gli era solo sembrato il solito comportamento gentile di Mirai.
    Aspetta un attimo... vuoi dirmi che fin dall'inizio era questa la sua intenzione? Ero convinto che fosse solo perchè aveva bisogno di un consiglio.
    Man mano che la consapevolezza investiva Ryo, si poteva vedere il suo volto diventare progressivamente sempre più rosso, fino a diventare di un rossastro quasi preoccupante, specie se confrontato con la tonalità pallida che aveva normalmente. Erano in montagna in pieno inverno, eppure di punto in bianco sentiva molto caldo. Rimase qualche secondo con la bocca un po' aperta, incapace di formulare una qualsiasi risposta e lasciando proseguire il silenzio. Solo che il battito del proprio cuore sembrava aver deciso di accelerare di botto ed il suo rumore rimbombava perfino nella sua testa. In realtà, non aveva mai preso seriamente in considerazione l'idea di iniziare una relazione. Principalmente, perchè non sapeva neanche se ne fosse in grado. Anche in quel momento era totalmente ignaro di come si sarebbe dovuto comportare.
    C-Certo che ne hai di coraggio... Riuscire a dire una cosa del genere dopo che ci siamo colpiti a vicenda... Per qualche motivo, non riusciva a guardarla in faccia in quel momento. Per qualche ragione, il terreno attirava totalmente il suo sguardo. Però... Immagino volevi prima mettere in chiaro chi intendi essere... Davvero molto onesto da parte tua.
    Totalmente impreparato, stava cercando di prendere tempo. Forse qualcun'altro avrebbe chiesto del tempo per pensarci e capire cosa voleva, però non era quello che aveva intenzione di fare. Mirai aveva radunato insieme tutto il suo coraggio e sentiva che lasciarla in sospeso sarebbe stato in qualche modo scorretto.
    Non pensavo che... Sai non ho grandi abilità... Sono insicuro e spesso sono antipatico. Non ti piacciono neanche gli eroi.
    Il punto però adesso era cosa aveva intenzione di fare lui. Cosa ne pensava di Mirai?
    Aveva sempre trovato che fosse carina ed era molto grato alla ragazza per essere riuscita, in qualche modo, a dargli una spunta iniziale nel suo percorso. In fin dei conti, era come se fosse stato lui ad essere stato supportato da lei e non viceversa. Certo, aveva una certa abilità a farlo sentire in imbarazzo. Era stato imbarazzante quando si erano visti al museo e l'aveva salutato in maniera così accorata. Era stato imbarazzante quando per paura dei quadri di Hebenon si era appiccata al suo braccio fino alla fine della mostra. Era imbarazzante sentirsi dire che lo considerava l'eroe numero uno al mondo. Eppure per qualche motivo non poteva dire che quelle cose gli dispiacevano. La realtà, era che gli piaceva la sua compagnia. Non aveva mai preso seriamente in considerazione l'idea, però forse poteva veramente funzionare.
    N-Non credo di essere mai riuscito a dirti di no, gius-
    Si interruppe. Non gli piaceva come risposta.
    Dannazione, che razza di atteggiamento tsundere è... Sforzati a farlo come si deve.
    Si sforzò di guardarla dritta negli occhi, almeno in momenti come questi doveva riuscire a farlo. Anche se Mirai non poteva saperlo, la sua voce in quel momento era totalmente diversa dal solito, quasi infantile. Probabilmente, se lei avesse potuto sentirlo, Ryo avrebbe potuto cominciarsi a scavarsi una buca sotto i piedi e seppellirsi dentro per l'imbarazzo.
    Scusa Mirai, quello che volevo dire era... Si, mi farebbe molto piacere uscire con te.
    Dopo averlo detto si sentiva stranamente sollevato ed un accenno di sorriso arrivò spontaneo.

    Energia: 335/425 ❖ Liv.5 ❖ Quirk: 130 ❖ Forza: 108❖ Agilità: 162
    ❖ Status: Danni medi al petto - Danni lievi alla schiena ed alla testa - Mal di testa - Confuso, un po' stordito ed un pizzico di EEEEEEEEH CHE COSA SIGNIFICA

    ❖ Tecniche Usate://



    ❖ Equip:

    ❖ Lista Tecniche:
    Jigsaw Separation [Livello 2] [Costo PE 20 + 10M]
    Tecnica alla base del funzionamento del proprio quirk. Ryo decide di separare una parte del proprio corpo e di controllarla dalla mediante la propria Unicità. Nonostante ciò rimane comunque connessa al suo corpo, per cui potrà controllarla allo stesso modo in cui lo farebbe normalmente. Questa tecnica può essere attivata più volte contemporaneamente per separare diverse parti del corpo, ma il costo si moltiplica per ogni parte controllata a distanza.
    Quando una parte viene separata dal corpo principale sarà vulnerabile ai danni e non potrà infliggere danni fisici direttamente, ma potrà afferrare o spostare gli oggetti. Inoltre può procedere alla separazione di altri parti (ad esempio un occhio) per poter raccogliere informazioni ambientali.
    Costo: 20 + 10 mantenimento (+ 10 di costo aggiuntivo per ogni arto/parte del corpo aggiuntivo separato)
    Effetto: L'abilità svincola dai valori prestabiliti previsti dal regolamento per quanto riguarda la distanza percorribile dagli arti separati, ma non per quanto riguarda la possibilità di attaccare a distanza.
    Jigsaw Shot [Livello 2] [Costo PE 25]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare uno dei suoi arti verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione dell'arto verso il proprio corpo senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, se anche l'avversario riuscisse a schivare il primo colpo, potrebbe comunque essere colpito nella traiettoria di ritorno dell'arto verso il corpo originale. Mentre l'attacco è in corso, Ryo può muoversi per modificare appunto questa traiettoria di ritorno.
    Range: 3 metri
    Danno: Danni medi
    Jigsaw Speed [Livello 1] [Costo PE 15]
    Tecnica che consente a Ryo di spostarsi velocemente da un punto all'altro all'interno del raggio d'azione del quirk. Lancia infatti una parte del corpo verso il punto in cui desidera trovarsi per poi invertire le forze di attrazione/repulsione, lasciando che sia la parte separata ad attrare il resto del corpo e permettendogli di muoversi velocemente verso il punto desiderato. Questa tecnica può essere utilizzata anche per raggiungere punti sopraelevati all'interno del raggio d'azione. Attualmente la tecnica ha una portata di 2m.
    Danno/Effetto/Resistenza: + 1 agilità ogni 10 punti quirk
    Jigsaw Bull [Livello 1] [Costo PE 15]
    Ryo utilizza la fase di separazione e la relativa forza repulsiva per lanciare una parte del proprio corpo verso l'avversario con l'intento di colpirlo. Effettuato l'attacco, passerà immediatamente alla fase di attrazione del proprio corpo verso la parte lanciata senza effettuare altre manipolazioni. In questo modo, Ryo utilizza anche la forza di attrattazione per finire l'attacco ed è inoltre in grado di portarsi vicino al proprio bersaglio.
    Raggio: 2m
    Danno/Effetto/Resistenza: Danni lievi
    Jigsaw Joke [Livello 2] [Costo PE 35]
    Tecnica di separazione utilizzata in previsione di un attacco fisico ai danni di Ryo. Il ragazzo, tentando di prevedere la traiettoria dell'offensiva, separa la parte del copro che dovrebbe essere impattata, evitando così di ricevere danni fisici. Dovendo conoscere in anticipo il punto da separare, non è utilizzabile per evitare attacchi a sorpresa o in caso di finte. Inoltre, le possibilità di successo diminuiscono in base alle dimensioni dell'attacco e non ha alcun effetto contro attacchi ad ampio raggio. Inoltre, risulta inutile contro attacchi elementali o proiettili.
    La separazione avviene solo durante l'attacco nemico e termina subito dopo di esso, a meno di utilizzo di apposita tecnica per estenderne la durata.
    Resistenza: Media.


    ❖ Abilità:

    Jigsaw Activation Grazie alla propria Unicità, Ryo è in grado di separare e controllare a distanza qualsiasi parte del proprio corpo. Le parti così separate dal corpo principale avranno la possibilità di muoversi liberamente nello spazio e continueranno a mantenere la loro funzione originale. In questa maniera, Ryo può sia separare arti per poter raggiungere oggetti o persone anche a distanza sia separare occhi o orecchie per poter raccogliere agevolmente informazioni. Nel momento in cui il ragazzo decidesse di interrompere l'utilizzo della propria Unicità, la parte di corpo separata tornerà indietro ricongiungendosi al resto.
    Mentre l'abilità è attiva, le parti del corpo separate rimangono a tutti gli effetti parte del corpo di Ryo, che pertanto può subire danni attraverso esse.


    Scheda ❖ Hero ❖ ©


    Giusto per dire, sia messo agli atti che alla fine della role comunque partono le denunce per truffa!
    Che razza di colpi di scena sono questi?
     
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    MIRAI ISHIGAMI
    Mirai non sapeva cucinare.
    Questo era un dato di fatto appurato da molto tempo.
    Quella mattina, tuttavia, aveva deciso di provarci e non solo di metterci tutto l’impegno possibile e immaginabile ma anche di portare a termine la missione più grande di tutte: rendere qualsiasi cosa cucinata commestibile.
    Non era una cosa scontata ma doveva rendere quel bento perfetto, buono e speciale perchè esso aveva un compito ben importante.
    La cosa che più si avvicinava all’idea che aveva Mirai per quella ciotola di legno di bambù (tinta di verde) era una scatola di cioccolatini di San Valentino.
    Non voleva sfruttarlo come una vera e propria dichiarazione di intenti ma almeno doveva essere la nota di inizio per chiedergli quella cosa che non poteva certo scrivere per messaggio e no, non era cercare di fracassarlo di botte.
    Il piano era molto complesso ma alla fine di tutto ci sarebbe stato quel bento e quella proposta.
    Gli avrebbe chiesto di uscire.
    Sì, proprio lei, la ragazzina timida e costantemente imbarazzata per qualsiasi cosa.
    Lo avrebbe fatto, perchè il grande guru dell’amore l’aveva spronata a farlo - sebbene ciò che le aveva scritto lo aveva applicato ben poco-: doveva seguire il cuore e non stare ad ascoltare il suo cervello.
    Chiedergli di uscire con lei sembrava una cosa da pazzi e per questo aveva avuto bisogno di un po’ di tempo per pensare a come dirglielo, quando dirglielo e cosa fare per non sembrare sdolcinata o scema.
    Così aveva ideato tutto il piano della giornata, lo scontro, la richiesta di insegnarle qualcosa e per finire il cibo.
    Tutto per arrivare proprio a quella proposta: un piano studiato nei minimi dettagli.

    Perfino il luogo dell’incontro non era stato scelto a caso.
    In fondo era proprio lì che si erano incontrati la prima volta e lì le aveva insegnato ad essere sè stessa, a non avere paura, a percepire il suo Quirk tanto quanto la voce del suo cuore e a sfruttare il suo potenziale.
    In fondo non era grazie a lui se in qualche modo era cresciuta così tanto?
    E lì, nello stesso luogo, lo stesso giorno, Mirai aveva spronato il suo Sensei a diventare un eroe e a continuare con ardore ad inseguire il suo sogno e adesso lui aveva mantenuto la sua promessa diventando un vero eroe e scegliendo come nome quello che lei stessa gli aveva suggerito.
    Erano piccole cose, piccole agli occhi degli altri ma che per lei avevano un valore inestimabile.

    Quello sparring in fondo le era servito, tanto. Ancora una volta il suo Sensei le aveva insegnato nuove cose e non si era minimamente trattenuto dal contrattacarla per fermarla.
    Questo era ciò che cercava di più in una persona.
    Qualcuno che la vedesse non come una sorda ragazzina gracilina.
    E questo apprezzava di Ryo Sasaki, il fatto che l’avesse sempre vista con lo stesso sguardo con cui lei si guardava allo specchio.
    Alla fine, forse, aveva fatto tutto questo per dimostrargli di non essere un peso, di essere indipendente e capace di guardarsi le spalle, di essere forte e determinata e sicura di sè tanto da non essere un punto debole.

    Era arrivata fin lì, un po’ stremata, sporca di terra e di foglie ed erba appiccicate qua e là. Ancora dolorante ma era così carica e così felice che in quel momento tutto il suo piano di invitarlo a mettersi a sedere sulla grande roccia e offrirgli quel bento preparato con tanta cura e passare alla fatidica domanda era andato a farsi friggere.

    Aveva pensato tutta la sera prima se fosse stata davvero una buona idea la sua perchè non voleva rovinare la loro amicizia, ci teneva tanto al suo Sensei in fondo.
    Lui era figo, serioso, con quello sguardo magnetico da duro, forte di solidi principi. Insomma un eroe in tutto e per tutto.
    L’unico vero eroe a quel mondo, per Mirai.
    E lei? Cosa aveva di così speciale… ?
    Incomprensibile, ma sicuramente quella sensazione di dolce calore che sentiva dentro per lui era vera, reale.
    Amicizia, sì, ma forse non era solo quella. O forse sì, o forse era una cotta adolescenziale o forse no…
    Erano così diversi, dopotutto e appartenenti a due mondi diversi, con due visioni totalmente opposte eppure con lui si sentiva bene.
    Si sentiva sicura, apprezzata, non la guardava con compassione ma con un misto di sincera amicizia e un briciolo di “sei troppo espansiva e rumorosa”.
    Forse doveva dare retta a Shion ed invitare tutti quelli che le facevano battere il cuoricino e creare una sorta di Hunger Games ma… qualcosa l’aveva sempre bloccata dal farlo e non era un cocente imbarazzo solo al pensiero di poter fare una cosa simile.
    Era una vocina che da dentro le aveva sempre suggerito una ed una sola persona.
    In realtà Mirai Ishigami aveva già scelto il suo vincitore.

    Fu proprio quella vocina a parlare.
    Quella vocina che spense il cervello mandandolo in black out e lasciò che la domanda uscisse così.
    Spontanea, un flash nella notte.

    Ci fu un attimo di silenzio.

    Seguito da un attimo di realizzazione.

    L’attimo dopo fu di puro terrore.

    Non pensava di aver tirato fuori quella domanda, proprio in quel momento. No, non erano questi i dannatissimi piani (e il bento di San Valentino dove lo mettiamo?!) !
    Eppure era uscita così naturale che non aveva avuto bisogno di pensare o studiarci su o rimuginare sulle parole giuste.
    Era andata.
    Era fatta.
    Deglutì a vuoto sentendo un calore diventare sempre più cocente che avrebbe scongelato anche un ghiacciaio (se avesse avuto una pala a portata di mano si sarebbe scavata la fossa da sola per la vergogna ma dettagli).
    Si sentiva male.
    E nonostante si sentisse male, si sentiva bene.
    Era una sensazione assurda e strana, insensata e priva di parole che potessero esprimere quell’intricata nebula di sentimenti che provava.
    L’ho… detto? era ancora sotto shock, mentre osservava Ryo Sasaki, sperando da una parte che non avesse sentito, e dall’altra che lo avesse fatto, e se lo avesse fatto sperava davvero di non ricevere una risposta negativa o non lo avrebbe sopportato e si sarebbe messa a piangere a dirotto.
    E intanto stava letteralmente morendo dentro.
    Ma che ho fatto?! si portò le due mani alle guance per coprire l’infinito rossore che le accendeva come mozziconi di sigaretta ancora fumanti.
    E adesso che faccio? Che faccio? Ooohhhw. rimase a guardarlo, e a deglutire a vuoto con le mani ancora appiccicate alle guance senza sapere quale altra mossa fare.
    Cambiare discorso? Troppo tardi, il suo cervello poi non connetteva più.
    Provare a scappare? Soluzione migliore se non fosse che le sue gambe sembravano pesare come macigni.
    Dirgli che non intendeva dire questo? Ma in realtà voleva proprio dire questo! … Solo che secondo il suo piano quella domanda sarebbe arrivata col bento…ecco.
    Distogliere lo sguardo? No, per quanto in realtà sentisse la necessità dettata dall’imbarazzo, il desiderio di vedere la risposta su quelle labbra era molto molto più forte.
    Rimase così impalata sul posto, in silenzio, muta come un pesce rosso, in attesa.
    Lui sembrava aver adottato la sua stessa tecnica, forse perchè il cervello del povero Hero stava cercando di capire cosa c’entrasse l’ultima domanda con tutte quelle che aveva fatto fino a quel momento come una scarica di mitra.
    E in quegli attimi di silenzio lo sguardo ambrato di Mirai colse un leggero rossore sulle guance di lui tingere le sua guanciotte lentamente mentre lo vedeva imbambolato, con lo sguardo perso nei suoi pensieri mentre si rendeva davvero conto di quello che la Vigilantes gli aveva appena chiesto.
    In quel momento Mirai non sapeva davvero cosa fare.
    Non aveva un manuale da seguire o delle istruzioni: si ritrovò persa in attesa di una qualche risposta mentre osservava il colorito del suo Sensei passare dal rosato al rosso al peperone andante.
    « T-t-t-t-t-t-tu-t-t-t-o b-b-b-ene? » balbettò presa da un tremore interno. Non sembrava stare molto bene il corvino e vederlo in quello stato dal pallido candore a cui era in qualche modo abituata la fece preoccupare (no, le mani rimasero incollate alla sua faccia come se al posto delle guance ci fossero carte moschicida).
    « Ow? » finalmente, dopo qualche minuto di silenzio che sembrava interminabile, Mirai vide le labbra del ragazzo muoversi e formulare qualche parola.
    Non aveva compreso molto bene, riuscì solo a capire “colpiti a vicenda”, forse la stava rimproverando per quello che aveva fatto? Probabile e sentiva di meritarselo.
    Si chiuse nelle spalle a riccio, aggrappandosi con i polpastrelli alle guanciotte.
    « Beh— ec-c-o— s-sì… » rispose alla domanda di lui: aveva centrato in pieno più o meno il motivo per cui lo aveva colpito fino a quel momento.
    Se fosse stata un’altra occasione probabilmente si sarebbe sentita terribilmente in colpa ma in quel momento il suo cuore andava così forte ed era così in tensione e in imbarazzo che non percepiva altro che questo.
    Probabilmente, a giudicare dallo sguardo basso di lui e dal colorito, non era la sola.
    Alle parole che seguirono, lo sguardo di Mirai si aprì.
    Non sapeva perchè stesse dicendo quelle brutte cose su di sè ma non replicò, lo lasciò finire perchè quell’attesa era diventata troppo pesante e sembrava divorarla dall’interno e non voleva interromperlo anche se gli avebbe voluto dire semplicemente Ti sbagli. Su tutto.
    “N-Non credo di essere mai riuscito a dirti di no”
    Il cuore di Mirai a quelle parole saltò un battito e per poco si sentì svenire ma a tenerla su furono gli occhi del suo Sensei che finalmente da terra si sollevarono per andare ad incrociare i suoi e la sentì.
    Quella sensazione salirle al petto.
    “Scusa Mirai, quello che volevo dire era... Si, mi farebbe molto piacere uscire con te.”
    Le sorrise in un modo che aveva visto poche volte sul volto di qualcuno.
    Rimase imbambolata, sul posto, e no, non credeva a quello che aveva letto sulle sue labbra.
    « D-Davvero? » sentì l’emozione salire fino ai suoi occhioni ma cercò di trattenersi. La tensione accumulata fino a quel momento si sciolse e Mirai ebbe il moto di fare uno o forse due passi in avanti ripetendo « D-Davvero? »
    Non poteva credere ai suoi occhi.
    Non poteva pensare che aveva appena ricevuto un “sì”.
    Il suo visino si imbronciò per un momento, tirò su col naso costringendo le lacrime a tornare indietro da dove erano venute e poi -come una dinamite- scoppiò in un salto di pura e profonda gioia liberando tutta quell’agitazione che aveva ancora in corpo, piroettando poi sul posto per poi corrergli incontro e accorciare quella distanza che avevano tra di loro.
    Più che accorciare, diciamo pure annullare visto che gli saltò decisamente al collo ad abbracciarlo e stringerlo forte a sè - senza rendersi davvero conto di ciò che stava facendo o forse per il troppo imbarazzo si sarebbe sotterrata, per la seconda volta, nella stessa buca di prima-.
    « Sono così felice che tu abbia accettato! Ryo-kun... » dopo averlo strizzato a dovere si allontanò giusto quel poco per lasciarlo respirare portandosi le mani al petto e guardarlo dritto negli occhi. Notabene: lo aveva chiamato per nome e non con l'appellativo di "Sensei".
    Non aveva più timore o paura di farlo, adesso sembrava quasi tutto molto più semplice.
    « Scusami. M-mi– dispiace se t-ti ho fatto male. » era davvero dispiaciuta per tutto quello che era successo anche se faceva parte del suo piano « Ecco... io.... v-volevo solo farti vedere c-che so cavarmela da me. C-che non ho bisogno di nessuno per guardarmi le spalle. » se avesse letto tra le righe come era bravo a fare, probabilmente il succo di quello che Mirai aveva fatto fino ad adesso era per fargli capire che non sarebbe stata di peso alla sua figura da eroe e che avrebbe mantenuto la sua promessa fino alla fine dei tempi.
    « E t-tu non dovresti dirti quelle brutte cose su di te, sai? Perché non sono vere. Nessuna di quelle che hai detto lo è! Neanche l’ultima. » si avviò verso la borsa in cui aveva tenuto i bento fino a quel momento - anche per non farli congelare fuori al freddo- e si mise a sedere aprendo il primo - il bento di sanValentino- mostrando il contenuto preparato con tanta cura.
    Una semisfera perfetta di riso bianco, wurstel intagliati come se fossero dei polpetti (con tanto di tentacolini e occhietti) e un hamburger leggermente bruciacchiato da un lato (perchè ricordiamoci che aveva fatto del suo meglio per renderlo commestibile ma non era proprio perfetto) e una parte di verdure miste al vapore.
    Glielo porse a Ryo Sasaki e sorrise, un sorriso di cuore, di pura gioia e infinita dolcezza.
    Forse quel bento con quell’alga nori tagliata a forma di cuoricino e adagiata su un fianco della cupola di riso aveva alla fine svolto il compito per cui era stato creato.
    « Un eroe che mi piace, in realtà, c’è. »
    Energia: 240/425 ❖ Liv.5 ❖ Quirk: 195 ❖ Forza: 45 ❖ Agilità: 160
    ❖ Status: Danni Medi alla bocca dello stomacoDanni lievi alla schiena e alla nuca. Lieve mal di testa
    » Si sente al settimo cielo. Che altro dire?

    ❖ Tecniche Usate: /nessuna/


    ❖ Equip:
    Silver Bell [Accessorio]Descrizione: Una semplice campanella argentata che si è comprata ad un giusto prezzo in un negozio di ninnoli da lolita e che ha deciso di portare sempre al collo su una fine catenina. Pensa che potrebbe esserle utile in molte occasioni e che si sposi molto bene con ogni suo outfit.
    Effetto: Emette un pregevole suono tintinnante ad ogni passo. (Dicono...)
    Peso: [1]



    ❖ Lista Tecniche:
    Silent Dome [Livello 3] [Costo PE 65 + 20M]Con le cavità nelle sue orecchie, Mirai è in grado di ingoiare ogni suono attorno a sé creando una cupola di silenzio assoluto in cui tutti i suoni in entrata o prodotti al suo interno (come la sua stessa voce) vengono nullificati.
    Le delimitazioni di questa cupola di silenzio corrispondono al suo raggio d’azione e sono invisibili e intangibili ad occhio nudo, tuttavia Mirai riesce a percepirne i limiti - come se fosse un grosso vetro di una finestra sopra cui batte la pioggia di vibrazioni causata dai suoni esterni.
    Essendo la ragazza il punto centrale da dove si sviluppa la cupola, se essa si sposta anche questa farà lo stesso.
    Chiunque altro varchi quella soglia può percepire chiaramente un netto distacco tra i rumori di sottofondo dell’ambiente circostante e l’annullamento di questi.
    ► Effetto: zona di silenzio assoluto
    ► Range: 3m

    Echoes [Livello 3] [Costo PE 50]Mirai assorbe un determinato tipo di suono (schiocco di dita, battito di mani o piede) che verrà inglobato in una bolla. Questa prenderà vita sulla punta del corno di Mirai per essere poi sparata via in linea retta in modo da sfruttare le onde sonore compresse all'interno per far danno o per creare un semplice diversivo.
    La bolla /delle dimensioni di una pallina pallina da baseball/ esploderà a contatto con qualsiasi superficie solida rilasciando il suo contenuto.
    ► Danno: Medio-Grave
    ► Range: 5m

    Jingle Cells [Livello 3] [Costo PE 60]Basandosi su studi sperimentali e su tecniche di meditazione che si basano sulla vibrazione delle cellule a scopi curativi, Mirai riesce a creare tramite il suo Quirk una bolla contenente vibrazioni di bassa entità che andranno a stimolare le cellule in un'area circoscritta - in cui questa è applicata - per attivare un rigenerazione lieve delle ferite.
    Questa bolla è più resistente delle altre che emette ma se viene colpita o finisce il suo lavoro scoppia come tutte le altre; il corno deve toccare l'area ferita per applicare la bolla.
    ► Cura: [Fino a danno Medio-Grave]
    ► Effetto: cura [Lieve ❥ 0 ] / [Medio ❥ Lieve] / [Medio-grave ❥ Medio]
    ► Range: contatto

    Sonic Boom [Livello 3] [Costo PE 70]Con questa tecnica Mirai riesce ad assorbire i suoni circostanti che verranno poi amplificati nel percorso che va dalle sue orecchie fino al suo corno fino ad immagazzinarli in una bolla dal diametro di quaranta (40) centimetri. La bolla è molto fragile e, se lanciata verso un bersaglio specifico, esplode al contatto sprigionando le onde sonore amplificate al suo interno.
    Queste sposteranno gli oggetti [fino a 6/7 Kg] dal punto dello scoppio della bolla e stordiranno tutti coloro che sono presenti nell'area attorno a questa.
    ► Effetto: Stordimento [Medio-Grave ✤ Durata 3 turni]
    ► Range:2.5m

    Sound Shield [Livello 3] [Costo PE 55]Assorbendo svariati rumori esterni, il corno crea una bolla più grande del normale (più o meno come può essere uno scudo) di fronte alla ragazza. Essa avrà la pura e semplice funzione di una "barriera" che una volta colpita rilascerà le vibrazioni imbrigliate al suo interno creando un'onda d'urto che respingerà il tentativo di nuocere alla sua persona
    ► Difesa: Difesa [Medio-grave]

    Roaring Thunder [Livello 3] [Costo PE 70]Mirai crea una bolla delle dimensioni di una palla da bowling che verrà lanciata contro una zona specifica del corpo dell'avversario.
    Una volta che questa giungerà a contatto farà da mediante per trasmettere le vibrazioni sonore contenute al suo interno che andranno a creare un temporaneo shock ai tessuti muscolari della zona colpita.
    Se viene colpita la zona del petto, la tecnica provocherà anche danno e manderà momentaneamente in tilt il sistema respiratorio.
    ► Effetto: Paralisi [Medio-grave ✤ Durata 5 turni]
    ► Danno: Medio-Grave [Solo se colpisce la zona del petto]
    ► Range: 2.5m



    ❖ Abilità:
    ◖ ROOM ◗►Con questa abilità Mirai potrà:
    ◖♪◗ Sfruttare una libreria di suoni molto più ampia di quella che ha sempre avuto. Se prima risultava essere limitata a ciò che l'orecchio umano è in grado di sentire, da adesso Mirai può attingere anche al mondo degli ultrasuoni ed degli infrasuoni.
    ◖♪◗ Amplificare o diminuire il volume di un suono già presente o creato all'interno della Room a proprio piacimento.
    Può essere eseguito su una sola fonte sonora a turno e Mirai deve sapere o conoscere l'origine di tali vibrazioni altrimenti i suoi sforzi risulteranno nulli.
    Può essere sfruttato anche per suoni emessi da lei stessa, come il battito di mani.
    ◖♪◗ Distorcere i suoni creati da una sola fonte a proprio piacimento. In questo caso, dato che Mirai non sente, non ha la più pallida idea del risultato di questa distorsione: questo vuol dire che saranno gli altri player a stabilire ciò che sentiranno.
    Anche in questo caso Mirai deve poter conoscere la fonte del suono e può essere sfruttata per la sua voce andando a distorcere le vibrazioni delle sue corde vocali.
    ◖♪◗ Range: 10m.

    Scheda ♡ Vigilantes ♡ ©


    Ehem... chiedo scusa per l'immenso ritardo. Ho scritto in assenze e ho scritto anche in pvt. Ho avuto settimane parecchio pesanti durante e dopo le ferie che mi hanno tenuta lontana dalla scrittura. Sorry.
    E... in effetti una denuncia per truffa me la merito xD
     
    .
16 replies since 20/3/2022, 19:27   433 views
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