Advanced Member
- Group
- Yuuei Student
- Posts
- 6,178
- Location
- Misaki Town
- Status
- Offline
|
|
| Narrato ~ «Parlato»
In piedi vicino al bancone Naru Narusawa ascoltò commossa la canzone di Jessica Krupnik. O Jashii-san, come aveva storpiato il suo nome per tutta la serata.
Tra le mani teneva il fermacapelli che la donna le aveva dato, e che sarebbe a partire da quel Natale avrebbe continuato a indossare a lungo.
Nessuno le aveva mai dedicato una canzone... Non in un locale come quello almeno. Era inutile, Jashii-san era troppo... troppo... Unica. Nel corso di quella serata poteva dire di avere capito con che tipo di persona aveva avuto a che fare? Difficile a dirsi.
Era un po' come cercare di afferrare il fumo di una candela: sale leggero e ben delineato ma quando lo stingi tra le dita ti gira attorno, ti avvolge e scivola via con la stessa eleganza di sempre.
Ecco, questa era Jashii-san. Un po' sentiva di averla capita, ma era chiaro che una persona con la sua esperienza e la vita che doveva aver vissuto aveva ancora molto da rivelarle. Non che ci fosse stato altro tempo quella sera.
La notte arrivò alla sua naturale conclusione, e Naru scoprì -come molti altri nel locale- che la donna si era allontanata dopo l'esibizione senza salutare nessuno.
Naru tuttavia non ci rimase male.
Il suo, di saluto, lo aveva ricevuto. Ed aveva trasmesso alla cantante tutto quello che sentiva di doverle comunicare.
Si erano dette tutto quanto era necessario. Non sarebbero serviti altri abbracci, parole o strette di mano.
Si sarebbero incontrate nuovamente in futuro? Difficile a dirsi, tanto più che quella serata era un evento per Naru più unico che raro. Aveva una vita super-impegnata davanti a sé, e meno tempo libero di quanto sarebbe stato salutare avere.
Le sarebbe forse capitato più avanti di passare allo Straylight Run per salutare Noran-san, ma per quello ci sarebbe stato tempo. Non avrebbe scommesso sulla presenza di Jashii-san nel programma della serata.
Alla fine cosa si era portata dietro da quella serata? Oltre all'esperienza lavorativa, si intendeva.
Le due ragazze avevano parlato a lungo, di tanti argomenti. Prevalentemente sul concetto di... malizia, o mancanza di essa nel suo caso.
Non si sentiva particolarmente cambiata da quell'incontro, ma non poteva neanche dire di non esserlo con certezza matematica.
Cosa avrebbe provocato quell'incontro fortuito (?) sarebbe venuto fuori nel prossimo futuro.
O per lo meno nel momento in cui si sarebbe trovata a confrontarsi con una bugia. Quello, o il doverne raccontare una.
Si era trovata bene allo Straylight Run per quella sera. Non era e non avrebbe potuto mai essere il suo lavoro, chiaro. Eppure si era divertita a girare per i tavoli, a prendere e a consegnare le ordinazioni... E si, persino a riportare all'ordine un trio di salaryman troppo invadenti. Non che la cosa le avesse portato un qualsivoglia contributo economico (era minorenne, ricordiamocelo) ma si trattava di un'esperienza diversa rispetto alla carriera che aveva scelto e in cui si impegnava tutti i giorni da ormai più di un anno a questa parte. In un certo qual modo era importante vedere quali fossero le alternative al percorso di Pro-Hero, calarsi nei panni di una civile nei cui compiti non c'era il doversi assicurare che la società nel suo insieme funzionasse bene né l'essere uno dei baluardi che proteggevano i clienti, lo staff e Noran-san dal Villain di turno.
Guardando il costume natalizio che indossava, l'espressione di Naru si caricò di dolcezza e -a dispetto della veneranda età- nostalgia.
Già. Non si era ancora tolto quel vestito e già cominciava a mancarle. Quello, e tutto il pacchetto che ne conseguiva. Drink da portare, clienti molesti e pure sgridate.
Aveva fatto del suo meglio per tutta la giornata e si sentiva soddisfatta. Era una bella sensazione e si era tolta diverse soddisfazioni.
Probabilmente se avesse avuto modo di rifare le stesse scelte non ne avrebbe cambiata una. O meglio, avrebbe chiesto i soldi a quel trio dalle mani troppo lunghe, questa volta si.
E in quel caso sarebbe davvero stata la perfect run< della vigilia di Natale.
Ripiegato il costume e finitasi di cambiare nello sgabuzzino, Naru diede una mano a pulire una volta che l'ultimo cliente se ne fu andato.
Avrebbe portato a termine la sua missione, e questa richiedeva di lasciare il posto almeno nelle stesse condizioni in cui l'aveva trovato: c'erano bicchieri da togliere, tavolini da ripulire... E da rimuovere dal bancone uno strato viscoso che solo il mix asciutto di un numero virtualmente infinito di superalcolici poteva generare.
Dando un abbraccio (stavolta con tutte le sue forze) a Noran-san per ringraziarlo del supporto e dell'aiuto che le aveva dato nel corso di tutta la serata uscì da l locale, in attesa del Taxi che l'avrebbe portata a casa.
Sulla via del ritorno si sorprese a canticchiare la canzone che Jashii-san le aveva dedicato sul finale. Era una musica di un altro periodo, che Naru non aveva mai sentito. Molto orecchiabile... E stranamente accattivante.
Mentre le note si inseguivano con naturalezza, la giovane futura-Pro-Hero non poté fare a meno di sentirsi soddisfatta.
Adesso c'erano più persone per le quali doveva dare il massimo per rendere Tokyo un posto sicuro.
Noran-san, i clienti... E Jashii-san.
Potevano dormire sonni tranquilli.
Nella lotta contro i Villain anche lei avrebbe fatto la sua parte, e entro breve sarebbe diventata una Hero di cui avrebbero potuto andare fieri!
E così ebbe fine questa lunga e entusiasmante serata.
Ma le conseguenze di quell'incontro, quelle si sarebbero viste più avanti, ed avrebbero (forse) portato ad un futuro che nessuno, in quel momento, avrebbe saputo prevedere...☆｡･:*:･ﾟ’★ ｡･:*:･ﾟ’☆ Nice Job Fixing It, Villain Yuuei Student Level 3 17 Y/o | Naru Narusawa |
|
|
