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Tokyo Olympics 2024

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  1. :HART:
     
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    Yuuei Student
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    Ryuga Kurowashi
    Quando era sovreccitato, cioè praticamente sempre, Ryuga era un concentrato di impazienza. Aspettare l'inizio del concerto - perché poi era quello il motivo principale della sua presenza li - si stava rivelando un'impresa al di la delle sue capacità. Neanche abbuffarsi di dolci sembrava aiutarlo a passare il tempo: dopo aver fatto compere in tre stand diversi, ed aver divorato tanti dango da perdere il conto, si era accorto che erano passati solo 10 minuti.

    E dire che non poteva procedere a chiedere l'autografo a Temple e Thelema prima della fine del concerto. Figurarsi se quei maledetti incaricati della sorveglianza lo avrebbero lasciato avvicinare al camerino delle due pro-hero, nonché pop star. E poi c'era quel dannato professor Aizawa: di certo era colpa sua se non aveva ricevuto incarichi. Gli occhi sgranati e l'espressione folle, bisognosa. Per la rabbia addentò l'ennesimo spiedo, divorando con un singolo morso tutti i dango.

    Fu proprio in quel momento, mentre era impegnato a masticare con espressione seccata e rabbiosa che si sentì chiamare. Nella foga dei suoi pensieri - nei quali lanciava anatemi e promesse di vendetta nei confronti di coloro che riteneva responsabili del grave affronto - neanche riconobbe la voce, voltandosi semplicemente di scatto verso la provenienza del richiamo. Semmai Hitoshi aveva visto Ryuga in una faccia buffa, quella di questa volta di certo le batteva tutte: le guance gonfie per il boccone, le labbra contratte in una smorfia di seccatura: sembrava un palloncino sul quale era stata disegnata una faccia arrabbiata.

    La forma a palloncino non mutò, ma quando riconobbe il compagno di classe l'espressione passò da nervosa a sorpresa - Hi-hoshi-han ? - mugugnò, faticando ad articolare le parole con il boccone in bocca. Gli ci volle qualche secondo per mandare giù - e far tornare la faccia ad una forma normale - ma quando finalmente ci riuscì ... - HITOSHI-SAN !!! - gridò di nuovo, tutto contento, felice come un cucciolo che rivede il proprio padrone.

    Ora che c'era anche Hitoshi Hayabusa poteva pensare a qualche piano malvagio per portarsi avanti col lavoro e raggiungere i suoi idoli anche prima del concerto. Ora che c'era Hitoshi quell'obiettivo era finalmente raggiungibile. E dopo avrebbe potuto sfidare apertamente Endeavor in mondo-visione !

    Mentre se la rideva tra se e se, compiacendosi dei piani malvagi - e surreali - che elaborava per raggiungere il proprio scopo, sembrava che l'altro gli avesse dato a parlare. - Come ? Oh si, Temple e Thelema ! Le adoro ! Loro ce l'hanno fatta, capisci ? Sono delle pro-hero, ma anche delle pop-star ! Tutti le adorano ! Ah, e mi farò fare l'autografo ... guarda ! - fece, tutto esaltato - e dimenticandosi come al solito di usare il "lei". Mentre parlava aveva tirato fuori da una tasca quello che - all'inizio - sembrava un foglio di carta. Man mano che il giovane lo apriva, quell'apparenza veniva via via sempre meno, fino a rivelarsi un vero e proprio poster a grandezza naturale delle due cantanti. Come fosse riuscito a farlo entrare in una tasca, per altro senza rovinarlo, era un mistero che avrebbe fatto impazzire i più grandi esperti di compressione e miniaturizzazione.

    E dopo aver mostrato il suo tesoro all'amico, mentre con maniacale cura provvedeva a ripiegarlo per riportarlo a dimensioni tascabili, riprese il discorso - Ah e poi hai visto chi c'è ? Ci sono Endeavor ! Banana Split ! Raiden Mei ! I top-3 della Hero Billboard Chart ! Ah e poi ... e poi ... - quasi di colpo, quel concentrato di entusiasmo iniziò a svanire, come un'auto che aveva appena finito la benzina. - Hitoshi-san ... che vuol dire "lo stadio non si sorveglia da solo" ? - chiese, facendo caso solo in quel momento all'ultima parte del discorso dell'amico.

    Nonostante il frastuono e la confusione delle persone che si accalcavano tutte intorno, forse Hitoshi avrebbe potuto sentire il ticchettio di un orologio che scandiva i secondi durante i quali la mente di Ryuga faceva i suoi conti. Di colpo il ticchettio sarebbe cessato, sostituito dal trillo di una sveglia nello stesso momento in cui l'espressione di Ryuga mutò. Di nuovo gli occhi sgranati e l'espressione folle e bisognosa. Un'aura oscura e minacciosa lo avvolgeva e, in quel momento, forse sarebbe sembrato anche più alto. - Hitoshi-san ... che cos'ha all'orecchio ? - chiese infine, con una voce totalmente diversa dal solito, a metà tra un demone e un tossico in astinenza.
    SPEAKING TO:Hitoshi
    SCHEDAStudente Yuuei
    Sonic04
     
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92 replies since 17/10/2022, 18:00   4037 views
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