Zafiro Añejo

Role - Izusu & Rei

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  1. ddraig
     
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    IZUSU MORIKAWA
    Izusu le sorrise sbilenco quando la vide indignarsi alla storia della chance, a dire il vero non lo aveva inteso in quel modo ma il fraintendimento era divertente.
    -Non intendevo quel tipo di chance, Okazaki-san.- Le fece, con un fintissimo tono cortese e distinto, che però poi abbandonò. -Solo che, beh, non credo di essere il tipo di persona con cui normalmente usciresti, specie in un posto come questo. Dico anche solo come amici.- Spiegò, con vago tono di imbarazzo, come se gli costasse evidenziare quanto lei fosse fuori dalla sua portata. -Ma se si tratta di uno studio sulla diversità umana per la tua arte ha senso.- Concluse, bevendo un'altra sorsata dal suo drink e distogliendo lo sguardo per qualche istante, con aria riflessiva.
    In fin dei conti fu proprio lei poco dopo a chiedergli che cosa fosse la cosa più preziosa che avesse mai rubato, più o meno confermava l'idea di Izusu.
    Vi fu un altro fraintendimento, Rei pensò che stesse parlando di lucidità per via dell'alcool consumato, ma come suggeriva la premessa relativa al quanto fosse bella, Izusu temeva più che altro di non riuscire a pensare lucidamente perché era attratto da lei - cioè, non che lo pensasse davvero, innegabilmente era attratto ma era più che altro un'esagerazione comica, certo non stava iniziando a perdere la ragione. Ma la scarsa recezione di Rei a riguardo ed altre reazioni che aveva avuto quella sera ad altri suoi complimenti o flirt vari, dettero l'impressione ad Izusu che non fosse affatto abituata ad essere adulata e lusingata e corteggiata. Forse non era così che facevano le cose nell'alta società, forse gli approcci erano più diplomatici o seriosi o chissà che altro, onestamente Izusu non riusciva ad immaginarsi la situazione. Anche perché a dire di Rei era proprio gente che sua madre voleva appiopparle quindi si partiva da una situazione in cui lo scopo stesso dell'appuntamento era combinare qualcosa - possibile fossero così avidi di complimenti? O era Rei ad essere fondamentalmente diffidente di qualsiasi cosa le veniva detto?
    -Non parlavo dell'alcool, umpf.- Sminuì il ragazzo, sbuffando, ma senza approfondire. Non voleva esagerare o essere pesante, se lei capiva cosa intendeva per conto suo bene, altrimenti pazienza, si passava oltre, non era cruciale per lo svolgimento del dialogo. Rei gli chiese che vinile avesse rubato, domanda che tutto sommato incuriosì Izusu, ma forse era appassionata anche di musica? Aveva detto anche di danzare, dopotutto. -Keiichi Sokabe. A quanto pare è abbastanza raro perché è una delle sue prime performance da solista dopo lo scioglimento dei Sunny Day Service.- Spiegò Izusu, quasi come se gliene interessasse qualcosa, poi scrollò le spalle. -... O qualcosa del genere. Insomma, te l'ho detto che non sono particolarmente appassionato.- Concluse, distogliendo lo sguardo con aria quasi annoiata, era evidente che fosse entusiasta più del suo atto di pseudo-vigilantismo che dell'oggetto in sé.
    Il discorso acquisì improvvisamente toni molto più maturi, quando Rei parlò della propria vita. Disse di aver passato tutta la sua vita a nascondersi da persone, pericoli, sentimenti... tutto quello che, in sostanza, avrebbe reso la sua vita autentica. Infatti, a dire suo, aveva ottenuto solo rimpianti da quello stile di vita. Dopo essersi aperta a quel modo davanti a Izusu sentì evidentemente il bisogno di prenderlo ad insulti per ristabilire l'equilibrio, disse che fondamentalmente era portata a chiedersi come fosse vivere senza un cervello e se le avrebbe reso le cose più semplici.
    -Ouch! Probabilmente stare al freddo non gli fa bene.- Sminuì, ridacchiando ed indicandosi la testa con entrambi gli indici. Smise rapidamente di fare lo scemo, però, perché quello portato in tavola dalla ragazza era un discorso decisamente interessante. -Capisco, comunque. Ok, devo cercare di dare una risposta leggermente intelligente quindi dai al mio povero cervello un momento per organizzare i pensieri.- Scherzò, ma prendendosi comunque qualche istante, non era per un fattore di intelligenza ovviamente, ma semplicemente perché non erano discorsi che era solito fare, le sue conoscenze erano dopotutto piuttosto superficiali, e lui non era particolarmente istruito o bravo con le parole. Però sapeva che sensazioni gli aveva provocato la confessione di Rei e sapeva i concetti che avrebbe voluto passarle, gli serviva solo un istante per metterli metaforicamente per iscritto.
    -Non c'è un modo semplice di introdurre la cosa quindi lo dico e basta.- Esordì quindi, spazientito dalla sua stessa non-eloquenza. -Il mio tempo su questo mondo potrebbe essere molto più limitato di quello degli altri.- Alzò le mani ed agitò lievemente le dita. -È la mia Unicità: all'inizio erano solo le dita, e oggi hai visto dov'è arrivata. Non c'è particolare motivo di pensare che arrivata agli organi vitali si fermerà, e non sembro avere mutazioni tali per cui sopravvivrei una cosa del genere.- Indicò a metà del proprio bicipite, dove si interrompeva il guanto. -E quindi, quest'è. Ti chiederai perché te lo sto dicendo, si collega a quello che hai detto sui rimpianti e sul mio agire, uhm, sconsiderato. Semplicemente, ho deciso che non voglio avere rimpianti e che non me ne frega- sì, non me ne frega un cazzo di nulla.- Concluse il ragazzo, bevendo l'ultimo sorso del suo drink e poggiandolo sul tavolo con un mugolio soddisfatto. -Penso tu sia ancora giovane per avere un mare di rimpianti. Nel senso, certamente ne hai, ma dubito ti sia compromessa così seriamente da non riuscire mai più ad uscirne.- Izusu tese il corpo in avanti, come a volersi avvicinare a lei. -Il mio consiglio è comincia adesso. Hai tutta la vita davanti, Rei.- Ridacchiò, indicando poi sé stesso. -Insomma, non è che debba diventare una criminale efferata. Ma basta scappare, basta vivere in modalità sopravvivenza: devi vivere.- Concluse, incrociando le braccia ed annuendo con aria soddisfatta. Non dava l'impressione di starsi piangendo troppo addosso, sperò di non aver appesantito troppo il discorso con la sua solita storia dell'imminente morte. Non che potesse rimanere un segreto per sempre, o che l'albino avesse mai avuto intenzione di mantenerla tale.

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    Villain ✧ Unaffiliated ✧ Livello#5 ▸▸ SCHEDACRONOLOGIA©CODE[art]

     
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