Zafiro Añejo

Role - Izusu & Rei

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  1. ddraig
     
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    IZUSU MORIKAWA
    Fu gratificante sentire Rei acconsentire e dargli ragione con quel sorrisetto incerto, ma non ebbe tempo di compiacersene troppo perché la vide riassorbire quell'esserino ponendoselo vicino al petto, cosa che le lasciò una vistosa macchia sul vestito.
    -Ah..!- Non fece nemmeno in tempo ad esclamare "il vestito" con aria preoccupata, poiché la macchia stava iniziando già a svanire: la sua espressione mutò dalla preoccupazione allo stupore. -Vero che non lascia macchie.- Lo aveva constatato anche sui propri vestiti, l'unico sporco che si era trovato addosso era il nero dello smog depositato sul marciapiede ed altre sporcizie del pavimento.
    La ragazza rispose poi alla faccenda dell'estimazione di vini pregiati e troncò immediatamente l'entusiasmo di Izusu asserendo che non aveva realmente aspettative sulla sua cultura a riguardo e che era fondamentalmente una domanda retorica per introdurre la sua idea di cosa avrebbe voluto rubare.
    -Duro ma comprensibile.- Ammise, fingendosi affranto. Non sapeva se fosse l'alcool o il semplice passare tempo insieme, ma sembrava che la ragazza stesse acquisendo più confidenza, e questo gli permetteva di farsi un'idea più precisa del suo carattere. Per il momento gli sembrava una di quelle persone che adorano prendere in giro ma non sopportano di essere prese in giro, tipo di persona che lui adorava stuzzicare.
    Si sentì prendere a braccetto ed avvicinare da Rei ed accolse la nuova situazione senza grossi tentennamenti, inutile specificare che non era uno di quei giapponesi che si straniva al contatto fisico. Capì inoltre, sebbene non subito, che era stata una manovra fatta per poter sussurrare in pace i dettagli del loro piano, che per il momento sembrava consistere quasi interamente nel lanciare frecciatine ad Izusu.
    -Mi sembra che il mio aiuto ti serva comunque.- Fece, distogliendo lo sguardo con aria offesa, per poi tornare il solito dopo due secondi netti. Man mano che il teatrino proseguiva iniziava a credere sul serio che avrebbero rubato qualcosa e non sapeva come la cosa lo faceva sentire. Gli sembrava di essere un demone tentatore che macchiava l'altrimenti immacolata anima di Rei, ma era stata lei a fare la proposta e ad insistere, ed aveva detto che non era perché ciò che aveva detto Izusu l'aveva messa a disagio in qualche modo, era stata una sua scelta arbitraria. Questo presupponeva che la sua anima non fosse poi così candida, ma era una cosa che ancora faticava ad accettare - insomma, aveva davanti un rappresentante della giustizia eccetera, no? Certo, se davvero inizialmente aveva scelto quella carriera solo per avere l'abilitazione ad usare il suo Quirk nelle sue rappresentazioni artistiche, il profilo iniziava ad essere più completo: non aveva davanti una ragazzina ingenua e ligia al dovere e alla giustizia, aveva di fronte una persona grigia, più egoista, una persona imperfetta e reale che seguiva i suoi scopi personali, una persona a cui si sentiva decisamente più vicino.
    Si lasciò condurre fra i tavoli a braccetto della ragazza tentando di studiare le facce dei presenti, mentre Rei si occupava dell'articolo del furto. Gettò qualche sguardo di sottecchi anche a Rei, era divertente guardarla concentrata nel trovare il suo obbiettivo ma evidentemente tentando di dissimulare indifferenza. In ogni caso Izusu non credeva la maggior parte delle persone avrebbe fatto caso a loro, a questi ricconi piaceva bere, o almeno così pareva: molti avevano già il viso colorato di rosso e ridevano a voce probabilmente un po' più alta di quanto la rigida etichetta giapponese non avrebbe voluto. Il giovane albino si aspettava di vederne uno con la classica cravatta legata sulla fronte da un momento all'altro, anche se forse quella era più una cosa da salaryman.
    Terminato il giro di ricognizione, Rei comunicò ad Izusu di aver individuato il suo obbiettivo: gli indicò un tavolo con due ragazzi, quattro ragazze che gli ronzavano intorno e una bottiglia azzurra con i finimenti dorati dall'aria prestigiosa. L'albino osservò il tavolo con la coda dell'occhio per qualche istante per farsi un'idea della situazione. I due parevano piuttosto brilli, poteva andare peggio, d'altro canto le quattro tizie sembravano abbastanza sveglie sfortunatamente, la dinamica era piuttosto chiara, loro due erano quelli con i soldi e le ragazze la loro compagnia occasionale della serata, attirate dal gruzzolo o forse direttamente pagate. D'altro canto probabilmente a loro non fregava chissà cosa del liquore in sé, quindi non sarebbero state particolarmente attente. Il problema principale stava nella disposizione degli elementi: erano seduti su una sorta di elegante divanetto in mezzaluna più o meno uno di fronte all'altro, ed in mezzo c'era la bottiglia, poggiata sul tavolino di vetro: era praticamente impossibile prenderla senza essere visti finché i ragazzi erano messi così, e il suggerimento di Rei di prenderla e scappare via lo fece ridacchiare, sarebbe stato sfacciato a dire poco, si sarebbe trattato proprio di andargli davanti e prenderla guardandoli negli occhi. Voleva evitare di interrompere il party prematuramente o di attirare troppo l'attenzione, e per quanto fosse stato fiducioso che sarebbe stato in grado di seminarli avrebbe comunque causato un caos non indifferente all'interno di un locale chiuso, il che non era proprio il massimo.
    -Non avere fretta.- La ammonì. -Al momento non è una situazione favorevole, ma la serata è ancora lunga, siamo appena arrivati. Non mi sembrano intenzionati ad andarsene molto presto.- Ragionò. -Non so quanto possa valere quella bottiglia, pensi che se sparisse farebbero una denuncia? Varrebbe abbastanza?- Rifletté il ragazzo, prendendosi il mento fra indice e pollice. -Perché se denunceranno, probabilmente dovremmo preoccuparci anche delle telecamere, sarà la prima cosa che andranno a vedere.- Il ragazzo alzò gli occhi verso l'alto, tentando di vedere eventuali telecamere, ma il soffitto era decisamente troppo alto. -Bella rogna. Però hai detto che il locale è stato affittato per intero perché un party privato, può essere le telecamere non stiano riprendendo.- In effetti sembrava un'ipotesi piuttosto papabile. Era legalmente possibile riprendere luoghi pubblici, ma in quel momento l'Abyssal Cyber Paradise tecnicamente non lo era. Avrebbe atteso l'opinione di Rei in merito, ma nel frattempo avrebbe pensato anche al piano d'azione.
    -Stanno bevendo come spugne. Prima o poi uno dei due dovrà andare in bagno. Se le "sue" due ragazze lo seguono potremmo avere una finestra per agire.- Rifletté Izusu. L'ideale sarebbe stato che si fossero alzati entrambi, magari per andare a ballare, ma in fin dei conti dubitava che in tal caso avrebbero lasciato una bottiglia del genere incustodita sul tavolo, quindi forse la loro opzione migliore era che se ne andasse uno solo dei due. Rimaneva solamente la questione di come distrarre l'altro per quel secondo netto che serviva a Izusu per prendere la bottiglia.
    -Ok, senti, è la prima cosa che mi è venuta in mente quindi lavoriamoci pure su, ma ho avuto un'idea.- Izusu avrebbe tentato di indicare con un cenno del capo la seduta immediatamente adiacente a quella dei ragazzi, una mezzaluna in senso opposto, se Rei si fosse seduta lì sarebbe stata schiena contro schiena con il gruppo. -Ci separiamo. Tu ti siedi lì, prenditi un altro drink o quello che vuoi, è giusto per non insospettire.- Esordì il ragazzo, poi indicò una direzione con un dito, seppur tentando di essere discreto. -Appena uno dei due si alza per andare in bagno, speriamo con le ragazze annesse, io inizierò a venire avanti da quella direzione. Passerò davanti al tuo tavolo e poi proseguirò davanti al loro. Appena sorpasso il tuo tavolo, tu girati e chiedigli qualcosa, tipo dov'è il bagno o se hanno sigarette, qualsiasi cosa, basta che rivolgano lo sguardo verso di te per qualche istante. Io nel frattempo starò passando davanti al loro tavolo, e appena si girano...- L'albino mimò l'afferrare qualcosa con la mano destra. -E lo nascondo sotto la giacca. Compiuto il misfatto ci rivediamo, uh...- Ci rifletté. -... Nel bagno delle donne?- Gli sembrò l'opzione più tranquilla, anche perché in quello dei maschi avrebbe potuto incrociare uno dei due rampolli e l'idea non lo entusiasmava. Gli sembrava un buon piano, dovevano solo sperare bene per quella storia delle telecamere.

    Ci volle quasi mezz'ora, ma alla fine l'occasione si creò. Uno dei due ragazzi si alzò, non per andare in bagno ma per andare a fumare nell'apposita zona, ai nostri andava bene ugualmente, soprattutto perché le due ragazze che ronzavano intorno a lui lo seguirono più che volentieri, riscoprendosi in quel momento fumatrici incallite. Izusu si alzò dal tavolo in cui si era seduto, con la giacca già sfilata, tenuta sottobraccio, dunque si avviò nella direzione prestabilita. Passò davanti il tavolo di quella graziosa ragazza con i capelli neri acconciati, facendo del suo meglio per fingere di non vederla nemmeno, lo sguardo dritto davanti a sé e i movimenti noncuranti.
    Era il momento, pregò con tutto sé stesso di sentire la voce di Rei provenire da dietro di sé, in quegli istanti si giocava il tutto e per tutto. Se l'avesse sentita, avrebbe atteso ancora un istante per lasciare che gli astanti si rivolgessero verso di lei per quel poco che bastava, dopodiché si sarebbe girato leggermente per constatare se si erano realmente girati ed infine la sua mano sarebbe scattata come una serpe verso il suo obbiettivo, che sarebbe finito dritto dritto avvolto nella giacca che Izusu portava sotto il braccio. Per qualche momento, forse, il ragazzo al tavolo non se ne sarebbe accorto: sebbene la bottiglia fosse la più vistosa era lungi da essere l'unica posata sul tavolino di vetro, e non sembrava nemmeno una di quelle da cui attingevano di più - e comprensibilmente, visto il costo e la pesantezza del liquore.
    Avrebbe proseguito camminando dritto davanti a sé per qualche altra manciata di secondi, senza curarsi di qualsiasi cosa avesse sentito alle sue spalle, dopodiché si sarebbe diretto con passo altrettanto spedito verso il bagno delle donne, sperando di trovarci anche la sua complice. Se non l'avesse trovata dentro, si sarebbe chiuso all'interno di una toilette ed avrebbe sbirciato dalla fessura della porta finché non l'avesse vista entrare, per poi palesarsi.
    « I met the princess from Thailand again. She had grown up into a queen. »
    Villain ✧ Unaffiliated ✧ Livello#5 ▸▸ SCHEDACRONOLOGIA©CODE[art]

     
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