Tie Die Outfit

Role libera tra Tobi Fukuda e Senka Itou

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  1. XamHell
     
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    Senka Itou
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    ❖ Narrato - Parlato


    «Suvvia, in teoria non sono nemmeno un grafico» - Diceva, sempre sorridendo, non sapeva come il ragazzo era stato cresciuto dai suoi genitori o abituato dalle scuole che aveva frequentato, ma sicuramente aveva ben presente il tratto incredibilmente giapponese su cui provava a fare leva la corvina: soprattutto a Tokyo infatti è uso chiedere un servizio solo ed esclusivamente a chi è ufficialmente abilitato a erogarlo, indipendentemente dalla difficoltà dello stesso, i loghi si chiedono ai grafici e i vestiti ai sarti anche in casi in cui l'uno è perfettamente in grado di fare il lavoro dell'altro. Certo, nella vita di tutti i giorni Senka non si faceva scrupoli a improvvisarsi anche elettricista in cambio del giusto compenso, ma in questo caso faceva comodo fare finta di non aver mai perso questa mentalità super tradizionale
    «Così è più che abbastanza, ecco, questi sono i kanji» - concludeva passandogli un biglietto da visita, da una parte vi era il logo di K9 con tutte le credenziali importanti, dall'altra semplicemente il nome della corvina, entrambi i lati erano neri con delle raffinate scritte in rilievo di una tinta oro cromato. Era piuttosto semplice sbagliare a scriverlo, non tanto per «Itou», piuttosto per «Senka», un nome con circa ventitré varianti di cui molte vogliono dire più o meno la stessa cosa, eppure era sicura che anche senza quel bigliettino sarebbe riuscito a scriverlo senza intoppi visto che si erano già contattati su Babel e che Dadi gli aveva già parlato di lei. Ma un biglietto da visita si può dare a qualcun altro, non si sa mai, magari un giorno l'avrebbe dato a qualcuno o semplicemente mostrato a qualche amico giusto per fargli vedere che biglietto da visita stiloso e inconsueto aveva quel negozio in cui era stato, certo, sempre se uscito dal negozio non avesse voluto seppellire l'accaduto per evitare che i suoi amici scoprissero del servizio fotografico, questa era l'impressione che dava il linguaggio corporeo del poveretto.
    Aggiustava la sua postura secondo le direttive della K9 sempre rigido come uno stoccafisso, ma comunque, con un po' di calma, raggiungendo i risultati desiderati
    «Puoi respirare eh, davvero!» - scherzava mentre cominciava a fare le prime fotografie, non voleva certo intimidire il ragazzo, probabilmente si sentiva leggermente scoraggiato dal fatto che la sua posa non era riuscita al primo tentativo, ma insomma, era assolutamente normale, se la corvina e tante altre avevano fatto una scuola per imparare, tra le altre cose, come posare davanti a una fotocamera probabilmente non era una cosa così facile come poteva sembrare
    «All'inizio la telecamera, le pose... fanno un po' di paura a tutti, ma non ti preoccupare, non stai facendo nulla di complicato» - diceva, per poi ridacchiare e proseguire
    «Stai solo facendo il figo appunto, nulla di nuovo per te» - ok, forse era il caso di smetterla di scherzare sulla cosa, ma la cosa le era rimasta davvero troppo impressa nella mente, non la aiutava il fatto che ora stava provando a immaginarsi che oggetto poteva dargli per aiutarlo a posare meglio, alla fine non c'è veramente qualcosa che si usa direttamente per posare se non il proprio corpo.
    Si era dunque alzata, aspettando ora che il ragazzo assumesse la prossima posa che gli aveva descritto: accoglieva la sua frase dapprima con una faccia molto stranita, realizzando dopo qualche istante che cosa intendeva e cominciando a ridere, rimanendo sempre più sorpresa dall'estensione di utilizzo del quirk del Fukuda e invidiandolo non poco mentre ripensava a quanto ci aveva messo per capire come funzionava la sua nuova friggitrice ad aria acquistata due settimane prima, non era sicura che il suo quirk potesse interfacciarsi anche con quella ma in tal caso Dio quanto tempo ci avrebbe risparmiato.
    Gli adesivi che aveva chiesto alla sua collega poco prima erano arrivati, essendo tagliati a macchina erano esattamente come li aveva chiesti: prima che potesse procedere con la seconda posa si sarebbe avvicinata al ragazzo attaccando il suo logo dietro alla sua schiena sotto gli altri due presenti sulla tuta accertandosi che fosse delle dimensioni giuste: l'effetto era quello che sperava, una sorta di colonna su cui erano disposti tutti i simboli con la medesima larghezza, un tocco di classe per lo scatto corrente. Ciò fatto avrebbe lasciato il ragazzo proseguire il suo compito
    «Ottimo, ottimo...prova solo a rilassare la spalla, del braccio destro» - diceva indicando il braccio da cui si stava sfilando la tuta già intenta a procedere con gli scatti successivi, posare era un impresa ma sicuramente il ragazzo poteva notare come anche fotografare qualcuno richiedesse una certa scioltezza e agilità, era così concentrata sugli scatti da non rendersene conto ma si stava contorcendo in dei modi davvero innaturali, era solo attenta a non utilizzare accidentalmente il suo quirk per creare qualche arto in più con cui sorreggersi semplicemente perché chi aveva davanti era letteralmente l'ultima persona a cui voleva mostrare i suoi poteri. Era anche per questo che nella conversazione sui quirk non aveva accennato nulla sul suo, per quanto fosse tentata di paragonare quello del Fukuda che a quanto pare non faceva mai cilecca con il suo apparato di ghiandole che ogni tanto si inceppava anche senza essere utilizzato, sicuramente per quanto le sarebbe piaciuto rendere la conversazione meno unilaterale non sembrava assolutamente una buona idea rivelare le proprie capacità a un Pro-Hero.
    «E come ultima posa, sempre se non ci salta in mente nient'altro, ne vorrei semplicemente una mentre stai dritto in piedi, credimi, sembra facile ma prendi tutto il tempo che ti serve per prepararti» - Stare in posizione stante senza sembrare ridicoli è un impresa anche per molti modelli professionisti, di solito uno dei consigli più utili da dare è di seguire la resistenza del tessuto e provare ad assecondare il capo d'abbigliamento che si sta indossando, ma in questo caso non era possibile: quel tessuto non poneva resistenza, si muoveva con l'utilizzatore, come aveva accennato la corvina con quella sottospecie di slogan la tuta non aveva forma, il ragazzo doveva dunque mettersi in posa praticamente senza guide.
    «Coraggio ragazzo, stai andando bene, qualsiasi cosa oltre a quello che ho già è tanto di guadagnato» -
    ❖ Pubblicity can be terrible... but only if you don't have any ❖
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