All Returns to Silence

Non era molto raro che qualcosa andasse storto, quando sei immischiato in questo tipo di roba bisogna essere pronti a qualsiasi rischio e succedeva fin troppo spesso che qualcuno tradisse l’organizzazione solo per tenere tutta la merce con se’, anche se in effetti quella volta era diverso, la persona che li voleva fermare non sembrava essere un criminale, tanto meno un eroe, probabilmente si trattava di uno di quei pazzi che commettevano altri crimini considerandosi paladini della giustizia, che branco di pazzi. Zhen era lì solo per controllare che tutto andasse liscio, ma nonostante le sue intenzioni fossero buone quando quella donna si rivolse verso di lui con un “Tu” minaccioso e rancoroso, beh… aveva già capito come sarebbe andata la serata. L’aveva già incontrata prima? Anche se un po' vago, non si ricordava precisamente di aver incontrare una persona con un quirk simile, forse aveva fatto del male a qualche suo amico, cosa molto più probabile. Ma nonostante questo l’ordine che aveva imposto ai suoi uomini non era cambiato, anzi, dovevano velocizzarsi ad arrivare alla base il prima possibile, almeno poteva andarsene da quell’edificio ammuffito. Improvvisamente la donna decise di muoversi, e come un’aquila cerca di afferrare la preda con i suoi artigli, la donna allungò il braccio cercando di colpire il corvino. Nonostante quest’ultimo fosse molto avvantaggiato negli scontri ravvicinati, la sua esperienza gli suggeriva di tenersi ancora lontano da lei. Non sapeva niente del quirk di quella ragazza, non aveva nemmeno usato le ali ancora, e non poteva rischiare di essere colpito da un colpo improvviso e inaspettato. Vedendo la donna uccello scagliarsi verso di lui, avrebbe aspettato l’ultimo momento per girarsi e schivare l’attacco eseguendo uno scatto alla sua destra. Si sarebbe allontanato di circa 3 metri e da sotto la sua giacca avrebbe afferrato con la sinistra eseguendo un gioco di mano un pugnale mentre con la mano destra, dal lato della sua cintura, avrebbe afferrato la sua pistola. Probabilmente era inutile parlare con lei per farla rimanere calma, sembrava che avesse già deciso cosa dovesse fare, perciò gli rimaneva solo un’opzione, combattere. Cercando di rimanere a debita distanza, puntò la pistola verso di lei e mirando al busto sparò rapidamente 3 proiettili, uno dietro l’altro. Per fortuna i suoi sottoposti non avevano esitato e hanno continuato a procedere eseguendo i suoi ordini velocemente, forse non volevano nemmeno rischiare di essere colpiti da qualche mossa improvvisa da parte del loro superiore, d’altronde sapevano cosa potesse fare, l’hanno già costatato con i propri occhi. In quel momento in quell’edificio abbandonato erano solamente loro due, Zhen e la vigilante, o almeno così sembrava. In effetti non era ancora tutto sotto controllo, nonostante sembrasse che non ci fosse nessun’altro lì intorno aveva comunque timore che ci fosse qualcun altro, forse doveva sbrigarsi a non perdere tempo con quella e dare un’occhiata in giro.