Licenza Aoi, Fuyuko e Rei

Licenza provvisoria - Utenti: WhiteVenom, *Sybil* e exquisite†corpses

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Sugar-fueled machine

    Group
    Administrator
    Posts
    3,071

    Status
    Offline
    LICENZA AOI, FUYUKO E REI

    Il sole splendeva su quella mattinata invernale, nonostante la stagione più fredda dell'anno fosse cominciata da un paio di giorni. Era un inizio di settimana particolarmente positivo, considerato che negli ultimi sette giorni numerose precipitazioni si erano abbattute sulla città. Qualche pozzanghera qui e là ricordava agli abitanti la pioggia dei giorni precedenti e la luce si rifletteva su di esse accecando chiunque decidesse impudente di avvicinarsi. Le temperature erano ancora basse e l'aria fresca ancora tagliava la pelle di chi si ostinava a non coprirsi, anche se probabilmente quella mattina avrebbe avuto il clima più gradevole della stagione.
    Mancano pochissimi giorni al Natale ma la burocrazia non si riposava mai: il 23 dicembre si sarebbero svolti gli ultimi esami per la licenza prima della breve pausa invernale. Quella mattina erano state convocate al Tokyo Stadium numerose persone di tutte le età, visto che il test non era rivolto solo ai frequentanti una scuola di eroismo ma anche per chi doveva acquisire il libero utilizzo del proprio Quirk per svariati motivi. Di fronte all'imponente struttura si era quindi raccolta una folla piuttosto gremita, stranamente silenziosa soprattutto per quanto riguardava le voci più giovani. Dopotutto era composta maggiormente da studenti provenienti da vari istituti di Tokyo e quello era per molti una tappa importante per la propria carriera da eroi, una che forse gli avrebbe permesso di farsi notare da qualche Pro-Hero.
    Tra i molti partecipanti tre in particolare provenivano dalla prestigiosa Yuuei, avendo in comune il particolare talento dimostrato di recente. Fuyuko ed Aoi erano di secondo anno, entrambe passate di recente di corso e con la voglia di mettersi in gioco per completare il proprio percorso a pieni voti. La seconda aveva da poco partecipato come sorvegliante alla Manifestazione Anti-Mutant, ottenendo un'utilissima esperienza sul campo ma ricevendo anche una grande quantità di dubbi ed incertezze. Rei Okazaki frequentava ancora il primo anno, ma aveva dimostrato un grande potenziale e talento che le avevano garantito il lasciapassare del preside per partecipare all'esame per la licenza provvisoria.
    Erano state tutte e tre invitate a presentarsi lì davanti alle otto di quel soleggiato lunedì, raccomandando a ciascuna delle studentesse la massima puntualità. Quel trio femminile forse sarebbe stato l'inizio di una nuova generazione di eroi che avrebbe permesso di contenere la criminalità in continuo cambiamento, ma l'incognita dell'esame avrebbe messo alla prova il loro talento.



    WhiteVenom, *Sybil* e exquisite†corpses benvenuti all'Esame per la Licenza provvisoria, Edizione II. Sbizzarritevi con la descrizione psicologica del vostro personaggio e dei giorni precedenti all'esame. L'importante è arrivare di fronte allo stadio in orario, naturalmente :zizi:
    L'evento si svolge il 23 dicembre, un paio di giorni prima Natale e quindi dopo gli eventi delle due AM. Arrivate allo stadio e manterremo successivamente l'ordine che si verrà a creare.
    Per qualsiasi dubbio potete mandarmi pure un MP. Mi aspetto degli ottimi post da voi, buona scrittura!
     
    .
  2.  
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    15,274

    Status
    Anonymous

    Rei si svegliò di soprassalto. Erano le sei meno un quarto, un quarto d'ora prima della sveglia che aveva programmato sul suo telefonino per avere tutto il tempo per prepararsi prima dell'esame. Era stato proprio quello a rovinarle il sonno, sì, l'esame. Si era svegliata a metà di un surreale incubo che la vedeva fallire in ogni modo possibile alla prova che avrebbe effettuato al suo risveglio, mettendosi in ridicolo di fronte ad altri aspiranti eroi ed esaminatori.
    Rei non era un'eroina. Non lo era mai stata, probabilmente non lo sarebbe mai stata in futuro. Quando aveva detto a sua madre che voleva iscriversi alla UA per prepararsi ad ottenere la licenza di utilizzo dell'unicità le cose avevano iniziato a precipitare: senza neppure partecipare al test d'ingresso si era magicamente ritrovata iscritta all'istituto, e neanche nella sezione ordinaria ma in quella per aspiranti eroi. Rei, appunto, non era un'eroina. Come molti altri, voleva solamente ottenere la licenza d'utilizzo dell'unicità a scopo lavorativo, anzi, artistico in questo caso. Rei era sempre stata una ragazza timida, ma purtroppo per lei Miss Okazaki era tutt'altro.
    Complice forse anche quel tradimento da cui era nata la stessa Rei, Miss Okazaki aveva deciso che non si sarebbe mai più fatta sfruttare per quel potere che il suo denaro e la sua prestigiosa posizione di ereditiera nell'azienda di famiglia, ma che avrebbe sfruttato tali fortune a suo favore. Era stata lei a contattare la UA e raccomandare la figlia, permettendole di entrare a far parte del corso tramite un esame molto più facile. A conti fatti quella era procedura standard e ogni anno venivano ammessi studenti tramite raccomandazione, ma Rei non riusciva a far meno di sentirsi sporca. Non sporca d'inchiostro come al solito, ma con l'anima altrettanto nera.
    L'evento, fondamentalmente, sembrava essersi ripetuto: la ragazzina giapponese non aveva potuto far altro che sbiancare alla notizia - datale una settimana prima - che avrebbe partecipato al prossimo esame per la licenza provvisoria prima della fine dell'anno. Rei era consapevole di essere più avanti su determinate cose rispetto a dei compagni di corso, ma non si sentiva certamente la migliore della classe, e certamente non avvantaggiata sul lato pratico rispetto agli altri. Aveva il sospetto che fosse stata nuovamente sua madre a muovere qualche filo ma alle sue insistenti richieste di confessione la donna aveva risposto solo con un sorriso ed un "Certo che no, tesoro!".
    Rei si svegliò di soprassalto. Una goccia di sudore rigò il suo pallido volto, anche se era pieno inverno. Mosse gli occhi sullo smartphone dalla cover arancione che, posato sul suo comodino, indicava l'orario: l'ansia l'aveva fatta alzare prima della sveglia. Posò i piedi nudi sul pavimento freddo illuminata dalla flebile luce che la spiava infiltrandosi tra le fessure della tapparella che la sera prima, in preda al panico, si era persino dimenticata di chiudere completamente. Si mosse al bagno e si lavò solo dopo una sostanziosa colazione: le serviva energia per fallire, in fondo.
    Il Tokyo Stadium non era molto lontano da casa sua e aveva avuto tempo di far tutto: mangiare, lavarsi, vestirsi, preparare i bagagli. A differenza dei suoi compagni di classe, Rei era talmente indietro che non aveva neppure un costume, quindi si era preparata un borsone color panna con dentro una tuta da ginnastica per potersi muovere al suo meglio, sperando di potersi cambiare una volta giunta al luogo d'esame. Non era, la ragazza, ancora riuscita a giungere a capo del labirintico rompicapo, l'annosa questione che le impediva di farsi fare un costume dal laboratorio della Yuuei: il giusto equilibrio tra utilità e design. I suoi compagni avevano costumi orribili e pacchiani, altri si riempivano di così tanti gadget ed equipaggiamenti che poi non riuscivano neanche a muoversi. L'estetica, per Rei, era (quasi) tutto. In fondo voleva diventare un'artista, e l'apparenza era molto importante. Il suo stesso costume sarebbe dovuto essere un'opera d'arte, e ogni opera richiede tempo per riflettere e decidere.
    Rei era ora davanti al Tokyo Stadium, assieme ad una folla abbastanza nutrita di persone. Il viaggio sui mezzi doveva essere stato movimentato, perché per qualche motivo il cuore le era risalito fino in gola. I suoi grossi occhi azzurri erano fissi sulla colossale struttura mentre il panico si faceva pian piano spazio tra le sue membra. Tutto quello che aveva erano il borsone da palestra e il suo grosso pennello ben fissato alla schiena, l'unico equipaggiamento che con tutta la certezza al mondo era riuscita a farsi produrre dai laboratori. Nonostante il suo totale anonimato, col suo esile corpo coperto da una felpa grigistra e dei pantaloni bluastri come le sue scarpe, le sembrava che tutti la fissassero con occhi pieni di giudizio.
    Avrebbe voluto manifestare Love, sperando che l'avrebbe schiaffeggiata coi suoi tentacolini bluastri per farle stemperare l'ansia, ma non voleva essere espulsa dall'esame ancora prima di iniziarlo per un utilizzo improprio dell'unicità senza autorizzazione. Era solita farlo ogni giorno chiusa in camera sua per disegnare e dipingere, ma ora era in pubblico. Chissà quanti dei presenti erano pronti ad analizzare ogni singolo passo falso altrui per denunciare l'accaduto agli esaminatori e fare una bella figura sperando di avvantaggiarsi.
    Rilassati Rei, è solo un esame... è solo un esame, solo un esame, solo un esame. - iniziò a borbottare tra sé e sé come un mantra, chiudendo gli occhi e affondando i palmi delle mani sulle sue guance leggermente arrossate, massaggiandole circolarmente per cercare di sfogare tutta quella tensione che altrimenti l'avrebbe fatta iniziare a danzare in tondo in mezzo ad un sacco di indiscreti sguardi maschili pronti a giudicarla.

    rei okazaki | 18 y/o | CIVILIAN | Student | Code ©
    TECNICHE & EQUIPAGGIAMENTO [Click!]
    • Tecniche
    ---
    • Equipaggiamento
    ♡ Ghost Brush: Si tratta di un grosso pennello dalle setole composte in una fibra speciale in grado di assorbire e rilasciare a piacimento l'inchiostro emesso da Love. Nella sua interezza, l'attrezzo da disegno è fondamentalmente alto poco più della stessa Rei, che lo porta in giro legandolo sulla schiena come se fosse un bastone da combattimento. E, a conti fatti, il pennello composto da un materiale resistente e parzialmente elastico può essere utilizzato anche come arma contundente. Le setole, lunghe più di trenta centimetri, sono unite al pennello da una parte globulare a forma di goccia di colore nero, percorsa orizzontalmente da una fascia decorata a fiori rossi. Questa parte è lunga quasi quanto le setole. Il restante metro e venti circa dell'attrezzo è composto da una stabile ma elastica asta di colore nero, ad accezione di una decina di centimetri dall'innesto della parte globulare descritta in precedenza e alla parte terminale del pennello, entrambe di colore rosso.
    ► Effetto: Può essere utilizzato con le tecniche / Per uso fisico, fa danno medio
    ► Peso: [2]
     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    "Cat Burglar" 366,000,000 B

    Group
    Member
    Posts
    7,546
    Location
    Emilia-Romagna

    Status
    Anonymous
    Aoi Houou
    Aoi-4
    HEROES
    Exp: 550
    Livello: 4
    Energia: 300
    Forza: 100
    Quirk: 065
    Agilità: 110

    Peso Trasportabile: [0/4]
    Scheda

    Quella mattina era molto speciale per Aoi dato che, dopo ciò che aveva visto e provato durante il suo Stage presso l'Eroina di nome Whisper, finalmente poteva provare a diventare ella stessa un'Eroe od almeno era un primo passo dato che la giovine avrebbe potuto provare ad ottenere la sua Licenzia Provvisoria. Era fredda quella giornata del 23 Dicembre e per evitare di arrivare tardi, la cino-nipponica, si era svegliata di buon ora e si stava dirigendo senza perdere troppo tempo verso lo Stadio ove si sarebbero tenuti gli esami per ottenere o meno la licenza. Aoi non stava più nella pelle dato che con quel certificato avrebbe potuto allenarsi senza problemi fuori dalla scuola e se fosse stato necessario; ovviamente senza mai strafare o col rischio di creare qualche sorta di problema, sarebbe potuto intervenire in qualche azione da Eroe.

    Evvai non vedevo l'ora di poter svolgere questo esame! -Pensò tutta felice mentre correva verso la sua meta infischiandosene del freddo, sebbene fosse una bella giornata di sole.- Diciamo che dopo quello che ho visto durante lo Stage mi ci voleva proprio quest'occasione. Vedendo Whisper in azione e vedendo come si può fare la differenza, beh sicuramente non vedi l'ora di fare la tua parte anche tu e di riuscire a migliorare sempre di più e poter emulare anche di poco le prodezze dei Pro Hero! Anche se molto probabilmente prima di avere anche solo 1/10 del talento e delle abilità di quell'eroine, beh ne dovrò mangiare di onigiri! -Si ripetè ridacchiando mentre oramai lo stadio era a vista, sarebbe arrivata con un buon margine di tempo ed il fatto che si fosse cambiata e messa il costume prima di partire di casa; beh aveva aiutato non poco a non dover perdere tempo in qualche spogliatoio perdendo così prezioso tempo che poteva sfruttare per scaldare i muscoli.- Chissà che tipologia d'esame sarà... beh oddio è uno scontro, che razza di domande mi faccio! Ci sarà anche molta gente a presenziare senza contare che molti Pro Hero potrebbero già selezionare i futuri studenti per gli Stage... dovrò fare bella figura, anche se forse è meglio limitarisi a mostrare cosa so fare ed a limitarmi a combattere al 100% delle mie capacità! Devo ricordarmi che ok essere selezionata, ma è anche verso che lo si fa per altri motivi! Devo pensare ad agire al meglio e basta, anche per i miei genitori!

    Aoi dunque giunse allo stadio e potè notare una marea di gente venuta sia per guardare e molto probabilmente anche per partecipare dato che quell'evento non era di certo circoscritto a pochi di loro. Questa cosa caricò ancora di più la ragazza che non vedeva l'ora di entrare.


    TECNICHE & EQUIPAGGIAMENTO [Click!]
    • Tecniche
    ---
    • Equipaggiamento

    ► Costume: Kuro Haori
    ► Effetto: Resistenza Danni Lievi

    ► Equipaggiamento 1: Lorem ipsum.
    ► Effetto: Lorem ipsum.
    ► Peso: [2]

    ► Equipaggiamento 2: Lorem ipsum.
    ► Danno: Lorem ipsum.
    ► Peso: [1]

    CODE © | Only for MHA GDR
     
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Outlaws
    Posts
    966

    Status
    Anonymous
    Fuyuko Tanaka
    CXnUZc4
    Scheda
    Exp: 500
    Livello: 4
    Fazione: Heroes
    Forza: 025
    Quirk: 130
    Agilità: 120

    Peso Trasportabile: [2/4]

    Narrato - Parlato - Pensato

    Fissava da diversi minuti lo schermo del cellulare, con le dita che esitavano nel mettere per iscritto ciò che provava. La chat di conversazione con Eisuke Tanaka, padre dell’aspirante eroina e poliziotto ossessionato dalla scomparsa del figlio, rimaneva ancora vuota. Si era ritrovata a leggere i messaggi più recenti: saluti e convenevoli così insoliti tra una figlia ed un padre. Ancora indecisa sul da farsi e su ciò che avrebbe voluto scrivere si distese con un sospiro sullo schienale della panchina sotto al porticato del Tokyo Stadium. Aveva raggiunto la struttura con largo anticipo e nell’attesa provava a scrivere un sms a suo padre. Era rimasta lì, bloccata davanti alla chat vuota ed incapace di mettere per iscritto la sua rabbia, la delusione ed il dispiacere che stava provando. Il viso pallido della Tanaka non lasciava trasparire alcun entusiasmo o nervosismo per l’imminente Test per la Licenza provvisoria. Era la prova cardine per uno studente del 2° anno ed in qualità di membro della sezione A avrebbe dovuto sentire ancora di più il peso di quella responsabilità, in quanto rappresentava una delle Accademie per eroi più prestigiose della città.

    Eppure non riusciva ad essere entusiasta, nervosa o terrorizzata per ciò che l’attendeva nel Tokyo Stadium. Assuefatta da quello schermo vuoto non provò nemmeno a cercare eventuali compagni di classe o inviare un sms ai suoi amici per trovare il supporto che cercava. L’unica persona che poteva darle quel supporto era suo padre, troppo distratto dalle ricerche del fratello maggiore per ricordarsi di avere anche una figlia ed una famiglia. Aveva provato a scrivere qualcosa, ma ogni qualvolta si ritrovava a premere il tasto d’invio finiva per cancellare l’intero messaggio insoddisfatta dal suo contenuto. Non c’erano parole che riuscissero ad esprimere la sua delusione per l’assenza di Eisuke alla vigilia, descrivere il dolore sul volto del fratello minore e la rabbia che ribolliva da tempo nelle sue vene. Se solo fosse stata più impulsiva ed incosciente si sarebbe recata alla porta del mini-appartamento del padre a Akihabara e gli avrebbe urlato contro ciò che pensava. Gli avrebbe ricordato che c’era una famiglia che aveva bisogno di lui. Lei aveva bisogno di lui, in quella fredda mattinata invernale più di qualsiasi altra persona. Aveva avuto il coraggio di raccontargli tutto, di come era riuscita a superare il Test d’ingresso alla UA in estate, delle bugie che aveva raccontato alla madre per poter seguire le lezioni, degli allenamenti e dell’impegno che ci metteva ogni giorno per non vivere più nell’ombra del fratello. Eppure l’atteggiamento di suo padre non faceva altro che sbatterle in viso la sua peggior paura:
    Non essere abbastanza.

    Ripose il telefono nella tracolla del robot Goldrake. Suo fratello Ikki aveva insistito che per un giorno tanto speciale usasse la sua cartella preferita. Era chiaro che suo padre aveva dimenticato l’esame per la Licenza e la tristezza nel suo sguardo si sciolse solo quando le dita percorsero i profili della tracolla. Non aveva esitato nemmeno un secondo a portare con sé quel dono, ritrovando nel fratello minore l’unica persona che credesse ancora in lei. Sua madre sembrava non aver ancor digerito la faccenda, imponendo una fredda tregua per non rovinare le imminenti vacanze natalizie. “Saranno orgogliosi di me. Forse ottenuta la licenza provvisoria cambieranno idea.” Come una candela lasciata fuori ad un temporale, così la flebile speranza della studentessa sopravviveva nonostante le difficoltà. Non avrebbe permesso al ricordo di Ryu-kun di schiacciarla, ma diventare linfa vitale per quel sogno comune che avrebbe portato avanti con le sue sole forze.

    Strinse i pugni sulla panchina, fino a farne sbiancare le nocche, e la luce mattutina le illuminava il viso. Sollevò lo sguardo al cielo, notando l’infinito azzurro che si specchiava nei suoi occhi. Lo smeraldo che si rifletteva nello zaffiro. Non era stato semplice il suo percorso fino a quel punto. Eppure dentro di sé sapeva di far la cosa giusta e nonostante tutto non desiderava essere in altro posto se non davanti al Tokyo Stadium in attesa dell’esame.

    Avvolta nel pesante trench beige, che copriva abiti civili, strinse a sé lo zaino di Ikki in cui aveva riposto il costume da eroina ed i gadget del laboratorio. Sotto al soprabito indossava un maglione di lana rosso, un gonnellino nero, calze imbottite e delle comode scarpe. “Sarete fieri di me.” Promise. Poi si alzò dalla panchina per raggiungere l’ingresso dello stadio. Senza accorgersene fu inghiottita dalla folla di aspiranti eroi, confondendo i suoi pensieri con il brusio dei presenti.

    STATUS & TECNICHE & EQUIPAGGIAMENTO [Click!]
    • Status
    ► Energia: 300/300
    ► Danni: Illesa.

    • Tecniche
    ---

    • Equipaggiamento
    ► Costume: Weather Switch Suit
    ► Effetto: Resistenza Danni Lievi

    ► Electric Booster [Supporto]
    ► Effetto: +20 in Agilità
    ► Peso: [0]

    ► Elixir [Cura]
    ► Effetto: Cura Danni [Medi] [Diminuisce gli altri di due step.]
    ► Durata: [1]
    ► Peso: [1]

    ► Radar [Supporto]
    ► Effetto: Identifica il numero e la posizione di persone/animali presenti in un'area di dieci metri dall'utilizzatore.
    ► Peso: [1]

    CODE © | Only for MHA GDR
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Sugar-fueled machine

    Group
    Administrator
    Posts
    3,071

    Status
    Offline

    LICENZA AOI, FUYUKO E REI
    Erano le 8.05 quando un uomo dall'aria anonima si presentò di fronte alla folla, che di conseguenza rizzò le orecchie come un branco di lupi che avevano appena avvistato una preda. I capelli neri erano tagliati in perfetto ordine e senza particolare traccia di originalità o modifica da parte di Unicità. Tra le mani teneva un sottile tablet di medie dimensioni che apparteneva ad una marca costosa. Era vestito con un completo nero da impiegato di buona fattura ed anche se non era particolarmente alto, le iridi nere sembravano squadrare ogni presente. Gli occhi a mandorla osservarono la folla per qualche istante, aspettando che ci fosse silenzio come se fosse dovuto. Il gran numero di persone ci mise qualche secondo, ma l'aria seria e professionale dell'uomo non fece più volare una mosca, restituendo il dovuto silenzio all'area del parco.
    « Buongiorno a tutti. Benvenuti all'ultimo esame per la licenza per l'utilizzo del Quirk dell'anno. » - Avrebbe annunciato, con voce abbastanza alta da farsi sentire anche tra le file dietro. Il suo tono era serio e composto, ma sembrava più giovane di quanto il suo outfit discreto lo facesse sembrare. « Verrete chiamati per nome e vi disporrete in fila. Al centro chi deve ottenere la Licenza Provvisoria, alla mia sinistra chi deve ricevere quella Lavorativa e a destra quella Permanente. Vediamo, il primo della lista... » - L'uomo avrebbe cominciato a scorrere con l'indice sullo schermo del tablet, probabilmente scorrendo una lista di nomi. A turno, le tre ragazze della Yuuei avrebbero sentito il proprio nome pronunciato e si sarebbero dovute mettere in fila in attesa che la lunga lista di nomi terminasse. Era probabilmente un po' spiacevole restare lì in piedi al freddo, ma avrebbero già potuto notare come la fila più corposa fosse proprio la loro. Oltre che a qualche ragazzo della loro scuola, c'erano numerosi studenti con indosso uniformi o tute provenienti da altri istituti di eroismo che le osservavano curiosi. Terminato il lungo elenco di nomi, avrebbe fatto cenno ai gruppi divisi di seguirlo all'interno dello stadio. La moderna struttura sportiva si sarebbe aperta al loro passaggio, mostrando all'interno di quella che era solitamente la sala d'accoglienza un altro trio di uomini vestiti al medesimo modo del loro accompagnatore.
    « Chi è qui per la Licenza Provvisoria mi segua. » - Avrebbe annunciato il loro capofila, invitando le persone disposte al centro a seguirlo. Gli altri due gruppi sarebbero per ora rimasti con gli uomini nella grande sala d'attesa a quanto pare, mentre i primi a compiere l'esame sarebbero stati proprio gli studenti. Questi sarebbero stati quindi guidato lungo un corridoio, entrando nella seconda porta alla sinistra contrassegnata dai caratteri per "Sala Conferenze". Mettendo piede lì dentro le tre avrebbero infatti notato come quella fosse generalmente una grande stanza occupata solitamente dalla stampa, tanto che un palco sopraelevato era posizionato dalla parte opposta alla quale erano entrati. Sopra di esso era posizionato un lungo tavolo a cui erano già sedute numerose personalità. Tra di loro avrebbero potuto notare uomini in tenuta d'affari, ma anche qualche eroe in costume, ed ognuno di loro aveva un microfono a portata di mano. Al centro di questa grande e pomposa tavolata però una figura brillava più di tutte, mentre osservava sorridente i presenti sistemarsi...


    ©ART | ©CODE

    LICENZA AOI, FUYUKO E REI
    Ad emettere una vera e propria luce era una donna di mezza età che sedeva con gli avambracci appoggiati dolcemente sul tavolo, dall'aspetto ben più particolare degli eroi che erano accanto a lei. Forse qualcuno avrebbe potuto provare a sforzare la memoria per cercare di ricordarsi chi fosse, ma nonostante l'aspetto giapponese non era mai apparsa come eroina da nessuna parte. Per prima cosa, i suoi chiarissimi capelli biondo platino erano sistemati in una curiosa pettinatura che si allargava orizzontalmente, come se i capelli fossero sistemati con la lacca contro la gravità. Se cadevano in modo quasi perfetto coprendole la fronte con ciocche lisce, sembravano altrettanto decisi a rimanere divisi in alcuni ciuffi che ad una più attenta osservazione levitavano e si muovevano lievemente come se fossero immersi nell'acqua. A colpire di più l'occhio era però il retro della sua capigliatura, che brillava intensamente con i vari colori dell'arcobaleno come se fosse composta da avanzate fibre ottiche. Sembrava che quella luce si riflettesse in particolar modo sulla sua pelle, che sembrava anch'essa brillare come se fossero presenti diversi piccoli gioielli incastonati in tutto il corpo. Nonostante il viso maturo, non presentava particolari rughe e sembrava anzi decisamente giovane. Era vestita in modo particolare, con un abito che lasciava la maggior parte della sua pelle scoperta. Una mantello bianco con una pelliccia ornata di diverse piume candide le copriva le spalle e le braccia, mentre l'abito continuava fino a coprire la maggior parte delle sue lunghe gambe. Anche da seduta, sembrava più alta della maggior parte degli uomini seduti a quel tavolo.
    « Buongiorno a tutti, vi do il benvenuto ufficiale al vostro esame per la Licenza Provvisoria. » - La donna avrebbe portato il microfono più vicino a sé, cominciando a parlare con una voce limpida ed impostata, mentre sorrideva quasi maliziosamente ai presenti. Se si era formato un ulteriore brusio in quei pochi minuti in cui tutti si erano sistemati in modo più o meno ordinato all'interno della sala, si era silenziato quasi subito. Probabilmente il clima era decisamente più teso di quanto tutti volessero far sembrare. « Sono Mieko Sasaki ed oggi sarò la vostra esaminatrice. Oggi è un giorno molto importante per voi, giovani promesse di Tokyo. Sono molto fiera del nostro sistema d'istruzione, che ha portato così tanti ragazzi ad affrontare il test. La prova in sé è molto semplice. » - Mieko passò gli occhi ambrati sulla folla, come se volesse guardare nelle pupille ogni singolo presente.
    « Verrete divisi in gruppi basati sulla vostra provenienza. Ad ognuno verrà affidata una sfera di cristallo che dovrete proteggere con la vostra stessa vita, mentre navigherete in uno scenario generato casualmente. Sarà disseminato di insidie da superare e dai vostri avversari. Se la sfera viene distrutta o la perdete, verrete bocciati. » - Dalla sua stessa mano, come se fosse fatta di un materiale incorporeo, una sfera rosa poco più grande di un pompelmo avrebbe levitato a qualche centimetro dal suo palmo. « Quali sono le qualità di un eroe vero? Noi della commissione apprezziamo molto la prudenza. I vostri preziosi Quirk sono come armi che potete usare solo voi. Ci chiediamo come li userete oggi... » - Alla donna sarebbero quasi brillati gli occhi, se già prima riflettevano la luce dei suoi capelli arcobaleno. Avrebbe preso fiato, prima di lasciare il microfono e lasciare la sferetta levitare libera accanto a lei.
    « Buona fortuna e per qualsiasi necessità chiedete agli assistenti. Avete mezz'ora di tempo per cambiarvi ed indossare il vostro costume. Vi verrà consegnata tra poco una fascia per differenziare i vari team e i colori delle loro sfere. Ogni test durerà due ore al massimo ed i partecipanti verranno estratti mano a mano, quindi tenetevi pronti. » - Avrebbe quindi lasciato la parola agli altri seduti sul tavolo, che avrebbero accompagnato tutti fuori dopo quel discorso motivazionale. Chiunque avesse avuto la necessità di cambiarsi avrebbe avuta indicata una porta sul fondo del corridoio, dove gli spogliatoi erano divisi per uomini, donne e necessità Mutant speciali. L'ultima categoria era stata installata di recente, forse a causa delle proteste di chi appoggiava i Mutant e richiedeva più diritti per quella categoria. Se qualcuno avesse avuto delle domande da porre sull'esame, l'uomo in completo di prima avrebbe aspettato con loro nella sala d'attesa che nel frattempo si era svuotata. Alcuni divanetti bianchi decoravano l'ingresso e permettavano a qualcuno di sedersi, ma la maggior parte delle persone erano in piedi. Durante quella mezz'ora venivano chiamati numerosi trii di ragazzi provenienti dalla stessa scuola, a cui veniva consegnata una fascia in tessuto colorata. Le tre si trovarono per la prima volta faccia a faccia quando vennero chiamate per formare il trio turchese, venendo assegnata ad ognuno una fascia da tenere sul proprio corpo. Vennero poi estratti i primi partecipanti. Il primo gruppo era il più corposo, probabilmente per far partire l'esame al più presto. Circa ogni 10 minuti gruppi da tre persone venivano chiamati per presentarsi di fronte all'esaminatore, dove venivano poi scortati dentro una delle prime stanze sulla destra. Per ora non era stato ancora il turno delle tre studentesse della Yuuei, quindi forse potevano cominciare a parlare tra di loro se l'ansia non aveva mangiato loro la lingua.

    ©ART | ©CODE


    PARTE I PARTE II



    Ottimi post. Potete passare questi minuti come volete, cambiandovi se il vostro personaggio ha un costume che vuole indossare. Se avete qualche domanda, potete rivolgerla agli assistenti nella sala d'attesa. Potete naturalmente interagire tra di voi se volete.
    Ordine: Master, exquisite†corpses, WhiteVenom, *Sybil*.
    P.S. Giusto per evitare confusioni, cliccate su PARTE II per leggere la seconda parte del post!
     
    .
  6.  
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    15,274

    Status
    Anonymous

    Rei stava ancora facendo il bagno nel terrore quando qualcuno si affacciò dallo stadio catalizzando tutta l'attenzione della folla su di sé. Senza alcun tipo di offesa, si trattava semplicemente di una persona qualsiasi. La giovane giapponese si sarebbe probabilmente aspettata di vedere una grande personalità, magari un eroe molto conosciuto, e invece si era presentato davanti a quella folla variegata un semplicissimo signor nessuno, qualcuno che se non fosse stato lì sarebbe probabilmente potuto stare benissimo come impiegato nell'azienda di sua madre a sonnecchiare su una scrivania. Non che nell'azienda aperta dai suoi nonni si tergiversasse, ovviamente, era più quel tipo di sonno di ristoro dopo una lunga e intensa lavorata.
    Scuotendo la testa la ragazza deglutì e fece qualche passo avanti, approssimandosi alla folla di persone per poter sentire meglio. A conti fatti quell'uomo era comunque un suo superiore e meritava rispetto. Sebbene fosse chiaro che non stesse parlando direttamente con lei, annuì con sguardo fermo dimostrando di aver compreso quanto detto riguardo al disporsi in file una volta svolto l'appello in base alla tipologia di licenza che dovevano ottenere. Quanto avrebbe voluto potersi disporre in quella dedicata alla licenza lavorativa.
    I nomi chiamati per la licenza provvisoria erano numerosi e questo non poté che aumentare l'agitazione della giovane, solo temporaneamente fermatasi nel sentire le parole dell'uomo. Rei non era la persona più aggiornata sulle questioni scolastiche e a fatica conosceva persone al di fuori della sua classe. Sconosciuta la Houou chiamata prima di lei, quella Fuyuko Tanaka chiamata tra gli ultimi le fece invece scattare qualcosa nella mente: doveva essere una dei partecipanti allo stage al Corteo Anti-Mutant, se ne era vociferato a lungo. Ad osservarla, una volta rivelatasi per l'appello... beh, si aspettava qualcosa di diverso. Purtroppo Rei era troppo timida per tentare un approccio con una qualsiasi delle compagne, in ogni caso.
    Solo una volta entrati allo Stadio, guardandosi attorno, la giovane aspirante artista iniziò a chiedersi perché gli esami si svolgessero lì. Era uno stadio adibito a discipline che prevedevano l'utilizzo del quirk? O era semplicemente l'unico spazio tanto ampio in città? Forse risultava evidente ma Rei non era mai stata una tipa sportiva e ben poco sapeva di quel mondo. I tre colleghi dell'uomo anonimo tenevano fede alla sua insipidità, per cui probabilmente neppure si accorse della loro presenza pur finendo a seguire uno di loro verso una specie di sala conferenze. Si trattava di una sorta di grosso auditorium sul fondo del quale era localizzata una scrivania a cui sedevano - ora sì - delle persone interessanti. Alcuni di loro erano gli ennesimi normaloidi, ma altri erano eroi in costume. L'occhio analitico di Rei ne analizzò i minimi particolari come un prezioso scanner stampando a fuoco nella memoria forme e per quanto possibile dalla distanza anche i materiali. Eppure, al centro della tavolata, sedeva una figura a dir poco sgradevole.
    Da artista, Rei sapeva benissimo il valore della scelta di determinati colori e la necessità di alternare luci e ombre. Per questo un... essere brillante dai capelli arcobaleno non poteva non dare fastidio a numerosi livelli in profondità della sua anima. Era abbastanza evidente dovesse trattarsi di un qualche tipo di unicità e la padroncina di Love sapeva benissimo che è impossibile scegliere il proprio DNA, ciò non toglieva che la sfrontata opulenza con cui la donna ostentava il suo corpo era chiaramente frutto di una sua precisa scelta estetica che Rei non poteva accettare. Fortunatamente o sfortunatamente, la giovane aveva altro a cui pensare.
    L'essere si presentò, ma Rei era abbastanza certa di non aver mai sentito quel nome in vita sua. Anche il modo di parlare della donna, poi, aumentava il fastidio che provava nei suoi confronti. E ok, aveva riflettuto più e più ore su come si sarebbe potuto strutturare l'esame ma mai aveva pensato ad una seduta di lettura del futuro. Una sfera di cristallo? Non riusciva neppure a non far cadere ripetutamente i pennelli mentre dipingeva!
    Sentendo della divisione in base alla provenienza (escludendo il primo, ottuso pensiero "Ma veniamo tutti da Tokyo"), Rei si rese conto che sarebbe probabilmente finita in gruppo assieme a quella Houou e a Tanaka dato che non aveva mai sentito gli altri cognomi neppure di sfuggita.
    Con tacita accettazione si diresse semplicemente verso lo spogliatoio dove si impegnò a indossare la tuta blu a strisce bianche sui lati di gambe e braccia che aveva portato e impugnare il suo enorme pennello che ora, ciondolante alla sua schiena ma alto praticamente più di lei, portava in giro tramite una tracolla nera posizionata sul petto. Non ci volle molto perché i suoi sospetti fossero confermati dall'estrazione dei gruppi: presumibilmente assieme alle altre ragazze si diresse a ricevere la fascia di colore turchese che si premurò di legarsi ciondolante attorno al collo tremolante.
    Rei non aveva domande da porre, e la sua timidezza le impediva di parlare, a maggior ragione trovandosi nei panni della raccomandata di fronte a due ragazze del secondo anno. Era in piedi davanti a loro, le mani pallide giunte verso il bacino in chiaro segno di chiusura. Non solo il test era preoccupante di per sé, ma era persino tenuta a socializzare. La sua sanità mentale era probabilmente più fragile di quella sfera di cristallo che era tenuta a difendere.


    rei okazaki | 18 y/o | CIVILIAN | Student | Code ©
    TECNICHE & EQUIPAGGIAMENTO [Click!]
    • Tecniche
    ---
    • Equipaggiamento
    ♡ Ghost Brush: Si tratta di un grosso pennello dalle setole composte in una fibra speciale in grado di assorbire e rilasciare a piacimento l'inchiostro emesso da Love. Nella sua interezza, l'attrezzo da disegno è fondamentalmente alto poco più della stessa Rei, che lo porta in giro legandolo sulla schiena come se fosse un bastone da combattimento. E, a conti fatti, il pennello composto da un materiale resistente e parzialmente elastico può essere utilizzato anche come arma contundente. Le setole, lunghe più di trenta centimetri, sono unite al pennello da una parte globulare a forma di goccia di colore nero, percorsa orizzontalmente da una fascia decorata a fiori rossi. Questa parte è lunga quasi quanto le setole. Il restante metro e venti circa dell'attrezzo è composto da una stabile ma elastica asta di colore nero, ad accezione di una decina di centimetri dall'innesto della parte globulare descritta in precedenza e alla parte terminale del pennello, entrambe di colore rosso.
    ► Effetto: Può essere utilizzato con le tecniche / Per uso fisico, fa danno medio
    ► Peso: [2]
     
    .
  7.  
    .
    Avatar

    "Cat Burglar" 366,000,000 B

    Group
    Member
    Posts
    7,546
    Location
    Emilia-Romagna

    Status
    Anonymous
    Aoi Houou
    Aoi-4
    HEROES
    Exp: 550
    Livello: 4
    Energia: 300
    Forza: 100
    Quirk: 065
    Agilità: 110

    Peso Trasportabile: [0/4]
    Scheda

    Dopo un po' d'attesa arrivò qualcuno che diede il benvenuto a tutti i partecipati. Lesto spiegò in soldoni cosa avrebbero dovuto fare quel giorno per poi annunciare che in base alla motivazione per cui si erano presentati: chi per la licenza provvisoria, come Aoi, e chi per la Licenza Permante e chi, infine, per quella Lavorativa.

    Aoi avrebbe dunque atteso di venir chiamata per poi mettersi nella fila centrale; ovvero quella per le Licenze Provvisorie, per poi venir scortati tutti in un'altra zona ove ad attenderli vi era l'esaminatrice. Suddetta figura era molto appariscente e di certo era dotata di un fascino parecchio ammaliante. Anche lei, con una certa celerità nel parlare forse per l'abitudine di dover presidiare tali eventi, spiegò come si sarebbe svolto suddetto esame: si sarebbero venuti a creare gruppi composti da tre elementi a cui sarebbe poi stata affidata una sfera di cristallo da custodire ed ovviamente lo scopo era superare tutte le insidie che il terreno casualmente generato avrebbe prodotto evitando che la sfera di rompesse o venisse persa. Sulla carta pareva facile, ma nell'atto pratico bisognava vedere.

    Prima di iniziare, dunque, venne lasciato anche eventualmente del tempo per poter indossare i propri costumi se volevano (cosa che Aoi aveva già fatto a casa ergo le bastava solo poggiare giubbotto e gli altri effetti personali), per poi tornare e venir smistati nei vari gruppi. A quanto pareva, Aoi era finita in gruppo con altre due studentesse della Yuuei che Aoi aveva visto solo di sfuggita e che aveva rimembrato solo quando aveva udito i loro cognomi; ovvero Okazaki e Tanaka. Siccome avrebbero fatto parte dello stesso gruppo, la ragazza dagli occhi ambra decise di rompere il ghiaccio; com'era solita fare, salutando le due.

    Ehilà! Chissà quando ci chiameranno, ammetto che sono curiosa di vedere che tipo di scenario avremo... speriamo sia qualcosa che possa anche aiutarci in un futuro quando saremo Pro Hero o quando potremo fare qualche Stage in qualche Agenzia! Disse annuendo. Ad ogni modo buona fortuna.


    TECNICHE & EQUIPAGGIAMENTO [Click!]
    • Tecniche
    ---
    • Equipaggiamento

    ► Costume: Kuro Haori
    ► Effetto: Resistenza Danni Lievi

    ► Equipaggiamento 1: Lorem ipsum.
    ► Effetto: Lorem ipsum.
    ► Peso: [2]

    ► Equipaggiamento 2: Lorem ipsum.
    ► Danno: Lorem ipsum.
    ► Peso: [1]

    CODE © | Only for MHA GDR
     
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Outlaws
    Posts
    966

    Status
    Anonymous
    Fuyuko Tanaka
    CXnUZc4
    Scheda
    Exp: 500
    Livello: 4
    Fazione: Heroes
    Forza: 025
    Quirk: 130
    Agilità: 120

    Peso Trasportabile: [2/4]

    Narrato - Parlato - Pensato

    « Tanaka Fuyuko. »

    Quel costante brusio e quei chiassosi pensieri nella sua testa smisero di agitarsi tutto d’un tratto. Udì la voce di un uomo, sempre più distinta e nitida, svegliandosi da quel torpore in cui si era rifugiata. Non ricordava di aver salutato nessuno o in quale punto dello spiazzo davanti al Tokyo Stadium si fosse fermata, ma quella voce squillante ed anonima continuava a chiamare il suo nome. Non era nessuno di conosciuto. Non la voce di suo padre che cercava di rimediare alla sua dimenticanza. Non una voce amica che era giunta per soccorrerla e medicare le sue ferite. Sollevò lo sguardo confuso oltre la folla, levandosi appena sulla punta dei piedi per scorgere la figura di un uomo con un tablet. Ricordò in quel momento dove fosse e perché era lì. - E…Eccomi! Eccomi… sono qui. - Pigolò prima incerta e poi incanalando maggior aria nelle corde vocali per far emergere la sua voce tra l’indistinta confusione di teste, costumi e volti ansiosi. - Sono presente! - Stringendo la tracolla di Ikki-chan e riuscendo a divincolarsi dalla folla di ragazzi riuscì a raggiungere la fila centrale, dove altri studenti della UA e delle numerose accademie d’eroismo del Paese attendevano di sostenere l’esame.

    Si rendeva conto di non essere abbastanza concentrata. E forse aveva sbagliato nel presentarsi all’ultima sessione per la licenza provvisoria dell’anno. Avrebbe dovuto rinunciare a quell’opportunità e ritagliarsi un momento per sé, elaborare l’assenza del padre l’indomani alla Vigilia e alle sue continue dimenticanze. Le bastava guardarsi intorno per riscontrare tanta determinazione e desiderio di primeggiare nei visi di coetanei e colleghi. “Non ho speranze.” Demolita nell’animo si ritrovò a seguire il gruppo di persone per inerzia, sperando forse di far sparire la sua chioma turchese nella folla. “Dovrei forse ritirarmi?” Con testa china e fissando un punto impreciso del costume da eroina di una studentessa davanti a lei stava valutando seriamente di abbandonare il Test ancor prima d’iniziare. Infondo scappare era ciò che le riusciva meglio. In questo era una campionessa. Fuggire dai pericoli degli allenamenti di classe e dagli ostacoli della vita. Non aveva affrontato suo padre e non aveva possibilità di superare quel Test con studenti molto più talentuosi e coraggiosi di lei. “Baka! Baka! Ma cosa ti sei messa in testa?” Era sempre stata molto dura con sé stessa e di riflesso anche con gli altri.

    L’ansia e lo sconforto non accennarono a diminuire quando nella sala conferenze sul palco in schiera ritrovò i volti degli esaminatori. Molti ben vestiti ed eleganti, altri indossavano i costumi da lavoro in qualità d’eroi, ma la donna centrale brillava per bellezza e charme sopra ogni altra persona. La Tanaka si accasciò su una sedia con le mani che proteggevano la tracolla con il volto del famosissimo Robot orientale. Rimase a fissare la donna fino a quando non aprì bocca per spiegare le regole dell’esame. Si trattava di una prova a Team in cui bisognava proteggere una sfera ed in cui era richiesta prudenza. Un debole sorriso si delineò sul viso. Il primo che compariva sul suo incarnato pallido di quel giorno. “Non sarò da sola ed è richiesta prudenza.” In termini di prudenza non si poteva dire che Fuyuko Tanaka fosse una sprovveduta o una tipa che si buttava a capofitto nei pericoli. Le sue esperienze di Team, oltre a quelle scolastiche, non erano state molto fortunate. In vista del corteo anti-Mutant si era ritrovata a confrontarsi con studenti molto diversi da lei. In realtà non aveva ritrovato la sintonia che sperava. Lavorare in squadra poteva essere la carta vincente che le avrebbe fatto guadagnare la licenza provvisoria, oppure sarebbe andata anche peggio di una prestazione individuale. Solo in quel momento iniziò a guardarsi intorno, ancor prima che la donna ultimasse il suo discorso.

    Concluso il discorso introduttivo la studentessa della UA seguì un nutrito gruppo di persone per raggiungere una stanza adibita a spogliatoio femminile. Non amava frequentare luoghi troppo affollati, ma gli spogliatoi della palestra della Yuuei Academy non erano da meno. Riuscì a trovare un angolo per adagiare la tracolla di Ikki-chan e sfilarsi la sciarpa. Ebbe qualche difficoltà nel cambiarsi, per via della folla di studentesse che occupavano ogni panca o centimetro di pavimento. Riuscì comunque ad infilarsi il pezzo unico smanicato che le lasciava scoperte le gambe. Era azzurro con rifiniture bianche e tra la confusione generale riuscì a chiedere aiuto ad una sua coetanea nel sollevarle la zip fino a sopra le spalle. Raddrizzò il colletto e stirò la parte anteriore del costume, dove erano incastonate nel tessuto una serie di pietre preziose. Con calzini imbottiti infilò i piedi nei Blooster azzurri e poi i guanti azzurri con un radar incorporato. Sistemò gli occhiali protettivi sul viso e si diede una rapida occhiata ad uno specchio vicino. Aveva lasciato la chioma turchese libera, con la solita fascia bianca con figure geometriche blu a coprirle la fronte. - Penso di non aver dimenticato nulla. - Sfiorò la tasca del costume per assicurarsi di non aver dimenticato una dose di Elixir di Miss. Plague.

    Lasciò la tracolla con i suoi indumenti civili nell’armadietto e seguì le indicazioni di alcuni assistenti per raggiungere la sala delle estrazioni. Non riuscì a trattenere la sorpresa quando fu inserita nel Team di Houou e di una ragazza del primo anno. Conosceva Aoi-san in quanto frequentavano la stessa classe, anche se non avevano stretto un forte legame. Il solo fatto che Rei-san, una studentessa del primo anno fosse stata raccomandata al Test per la Licenza così presto le lasciava intuire l’enorme talento della mora. Insomma era al cospetto di due potenziali fuori classe. - C…Ciao! - Labbra schiuse e palpebre sgranate per la sorpresa. - Houou-san anche tu qui? - Il viso si distese in un sorriso. - Noi non ci conosciamo. Sono Fuyuko Tanaka della 2A! - Allungò la mano in direzione di Rei, visto che non l’aveva incrociata spesso nei corridoi.

    Se conosceva più o meno il potenziale della compagna di classe, invece la mora per lei era un’incognita. - Uhm… - L’indice sfiorò le labbra e lo sguardo smeraldino si soffermò maggiormente sulla primina. - Perché non approfittiamo di questo tempo per conoscerci un po'? Penso che saremo valutate anche nel modo in cui combineremo i nostri Quirk e nel gioco di squadra. - Rivolse uno sguardo alla compagna di classe in cerca della sua complicità. - Cosa sai fare? - Sorrise. - Io so modificare le condizioni meteorologiche. -

    STATUS & TECNICHE & EQUIPAGGIAMENTO [Click!]
    • Status
    ► Energia: 300/300
    ► Danni: Illesa.

    • Tecniche
    ---

    • Equipaggiamento
    ► Costume: Weather Switch Suit
    ► Effetto: Resistenza Danni Lievi

    ► Electric Booster [Supporto]
    ► Effetto: +20 in Agilità
    ► Peso: [0]

    ► Elixir [Cura]
    ► Effetto: Cura Danni [Medi] [Diminuisce gli altri di due step.]
    ► Durata: [1]
    ► Peso: [1]

    ► Radar [Supporto]
    ► Effetto: Identifica il numero e la posizione di persone/animali presenti in un'area di dieci metri dall'utilizzatore.
    ► Peso: [1]

    CODE © | Only for MHA GDR
     
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Sugar-fueled machine

    Group
    Administrator
    Posts
    3,071

    Status
    Offline

    LICENZA AOI, FUYUKO E REI
    Le tre ragazze ebbero qualche minuto per loro, potendosi cambiare e cercare di sistemare sia fisicamente che mentalmente. Avrebbero avuto un po' di tempo per poter parlare tra di loro, magari discutendo dei propri Quirk se già non li conoscevano a vicenda. Dopodiché, dopo circa una mezz'ora di attesa, uno degli esaminatori avrebbe pronunciato i fatidici nomi della squadra turchese, venendo chiamate per la terza volta quella mattina. Assieme a loro c'erano altre tre gruppetti che silenziosamente avrebbero seguito l'impiegato dentro una delle stanze sulla destra, accedendo all'area d'ingresso dell'esame vero e proprio. La stanza era abbastanza grande da essere divisa in due: quella occupata dalle tre studentesse era più che altro un corridoio dove venivano smistati i vari gruppi mentre l'altra, separata da un vetro, sembrava uno spazio di controllo con numerosi schermi su cui scorrevano linee e linee di codice assieme a probabili immagini dell'area. Seduti di fronte a quegli schermi c'erano gli uomini eleganti di prima, che sembravano i maggiori addetti a controllare la situazione, assieme alla donna che di fronte ad un portatile sembrava raccogliere dati agitando le dita sulla tastiera. Non c'era un sorriso affascinante questa volta sul suo viso e i suoi capelli sembravano brillare appena in quella stanzetta ben illuminata. Ogni tanto gettava uno sguardo con gli occhi scarlatti su chi entrava, continuando però poi a scrivere sul suo computer.
    Dalla loro parte c'era un grande tavolo coperto da un telo nero, dove erano posati numerosi contenitori dall'aspetto futuristico, dietro al quale c'erano numerosi uomini che si dividevano i gruppi. Ad ognuna delle tre ragazze venne consegnata una sfera del medesimo colore della loro fascia, grande poco più di una noce di cocco. Erano state tirate fuori da quei cofanetti, per poi venire consegnate nelle loro mani. Appena toccate dalle loro mani, le sfere si sarebbero illuminate di una luce azzurrina ed avrebbero cominciato a levitare a circa 1 centimetro dalle loro mani. Spostando l'oggetto lungo il loro corpo, avrebbe sempre mantenuto quella distanza se non spostato forzatamente. L'uomo incaricato di consegnargliele, mentre gli altri si occupavano di informare gli altri gruppi, cominciò a parlare.
    « Abbiatene cura. Le sfere possono restare 30 secondi lontane dal vostro corpo prima che si disattivino e diventino trasparenti. » - Avrebbe cominciato a spiegare con aria seria l'uomo, prima di assicurarsi che tutte e tre avessero capito. « Dovete raggiungere il centro dello stadio con almeno due sfere integre ed attive per considerare l'esame riuscito. Incamminatevi nel corridoio seguendo il vostro colore, forza. »




    ©ART | ©CODE

    LICENZA AOI, FUYUKO E REI
    Il corridoio per accedere allo stadio sembrava essere stato sistemato per poter dividere i partecipanti in maniera efficiente. Sul pavimento liscio erano state sistemate numerose frecce colorate delle varie sfumature delle sfere, proseguendo in altrettanti ingressi divisi da vari muri per rendere il passaggio ben separato. La luce della sala controllo precedente si andava mano a mano ad affievolire, rendendo la segnaletica mano a mano più brillante. Avrebbero dovuto camminare per circa 30 secondi prima di scorgere da lontano una luce brillare di numerosi colori, quasi come se fossero un team sportivo pronto ad entrare in azione. Arrivate quindi all'uscita di quel corridoio, di fronte a loro si sarebbe presentato un curioso scenario. Un enorme luna-park, compreso di giostre ed attrazioni di ogni tipo, sembrava essere stato costruito all'interno dello stadio. Già da lì potevano scorgere un'enorme ruota panoramica, che era stata posizionata al centro dello stadio. Un intricato sistema di montagne russe sembrava già correre rumorosamente sopra le loro teste, senza però trasportare nessuno ma rompendo il silenzio innaturale che si sarebbe creato. Guardando verso l'alto avrebbero notato che il cielo si era fatto scuro ed era notte, nonostante anche poco prima avessero potuto notare come ci fosse il sole fuori dallo stadio. Ad illuminare tutta l'area erano le attrazioni disseminate di luci colorate, che lo avrebbe reso il posto perfetto per andare in vacanza in famiglia se non per il fatto che non ci fosse anima viva lì. Vicino a loro non c'era nessun altro gruppo o altra cosa che si muovesse, se non per delle piccole luci che si muovevano elegantemente per l'aria, come spiritelli pronti a fare dispetti. Restavano diversi metri di distanza da loro ma volavano basso, ogni tanto lampeggiando più luminosamente. Sembravano possedere delle piccole ali da insetto, ma non era chiaro da quella distanza cosa fossero di preciso.
    L'uscita dietro di loro si era chiusa in automatico, divenendo parte del muro di cinta che separava il parco dal mondo esterno. Erano accanto a delle giostre coi cavallini sopra, che si muovevano lenti in modo circolare senza nessuno sopra. Avrebbero potuto proseguire dritto, dove i soliti stand fregatura venivano disposti in un corridoio attuo a rubare i soldi ai turisti con giochi semi-truccati. Prendendo però la via verso destra avrebbero potuto notare delle pozze d'acqua che decoravano la zona, con getti d'acqua che svettavano verso l'alto ritmicamente, formando una specie di corridoio che curvava sinuosamente accanto ad esse e sembrava portare ad una giostra formata da una gigantesca nave. Entrambe sembravano portare in qualche modo all'enorme ruota panoramica che si muoveva lenta, come per richiamarle a sé.
    Quale direzione avrebbero scelto le tre?

    ©ART | ©CODE


    PARTE III PARTE IV



    Potete naturalmente finire la vostra breve conversazione prima di venire accompagnate all'interno della stanza vuota. Ognuna di voi ha una sfera che rimane sempre vicina al vostro corpo a meno che non la stacchiate, quindi potete metterla dove volete :zizi:.
    Esplorate come preferite il parco, decidendo una direzione da prendere e se avete qualsiasi dubbio sull'ambientazione chiedetemi pure!
    Ordine: Master, exquisite†corpses, WhiteVenom, *Sybil*.
     
    .
  10.  
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    15,274

    Status
    Anonymous

    Rei arrossì. La sua incapacità nei contatti umani era proverbiale, come quella di "ogni grande artista", come "tutti i pesci come lei" e numerosi altri tipi di cliché. La verità era che, a conti fatti, la giovane era in grado di avere una normale interazione umana solamente con Love (poteva definirsi "umana", in effetti?), sua madre e in generale quelle che considerava persone in posizioni di rilievo, come ad esempio i professori. Già solo il pensiero di interagire ad esempio con sua cugina Kei le aveva iniziato a mettere ansia sin dall'età di tredici, quattordici anni. E ora, in quella situazione, non una ma ben due ragazze le avevano rivolto la parola. Se non altro non erano maschi - almeno quello - ma la situazione non migliorava più di tanto. Troppo impegnata a studiare e creare, Rei non aveva praticamente amici neppure in classe, figuriamoci doversi interfacciare con dei "senpai". Senpai solo di nome, poi, considerato che avevano la sua stessa età se non erano persino più giovani.
    La ragazza dalla pelle scura fu la prima ad approcciare, e senza neppure presentarsi. Di per sé non era un problema visto che avevano risposto all'appello poco prima, ma per una ragazza educata e giapponese come Rei, per di più timida, si trattava di un'interazione al di fuori di qualsiasi previsione. Viste le sue caratteristiche fisiche assunse - si spera senza alcuna vena di razzismo - che fosse semplicemente straniera e ineducata alle maniere giapponesi. Onestamente non sapeva cosa rispondere, un po' perché diventare Pro-Hero o lavorare in un'agenzia erano cose completamente estranee alla sua persona e si era semplicemente ritrovata invischiata in quella situazione, un po' perché era stata terrorizzata da quel "buona fortuna". Aveva per caso intenzione di lasciarle sole e andare di sua iniziativa? Perché non dire "facciamo del nostro meglio", "mettiamocela tutta" o qualcosa di simile invece di una frase che implicava la necessità di uno sforzo singolo e non uno di squadra? Era tipico della giovane giapponese esaminare sin troppo a fondo le parole altrui, a maggior ragione quando si sentiva a disagio. A occhio e croce, quindi, all'incirca sempre.
    P-p-piacere, I-io sono O-O-Okazaki Rei. Prima B. - rispose in fretta invece alle parole della ragazza dai capelli azzurri, rifuggendo però la sua mano tesa e compiendo invece due piccoli e frettolosi inchini, uno in direzione della ragazza stessa e l'altro in direzione di Aoi. Non aveva molto altro da dire: forse sarebbe stato utile aggiornarsi sulle loro unicità, ma non riusciva a trovare un modo intelligente per spiegarlo che non richiedesse una dimostrazione pratica. Dimostrazione pratica, ovviamente, impossibile per le regole stesse sull'utilizzo dell'unicità. Sarebbe quindi rimasta zitta e con lo sguardo basso finchè non sarebbero state chiamate per il test, limitandosi a rispondere se direttamente interpellata per educazione.
    Una volta chiamate, le tre ragazze vennero portate in un'altra stanza assieme a qualche altro gruppo. Qui, su un lungo tavolo nero, si trovavano delle strambe valigette. Nella stessa stanza, ma separata da un vetro, l'orribile donna di prima assieme a quei tizi incravattati. Per qualche motivo le sembrava di stare per accedere a qualche strambo esperimento da film science fiction più che ad un mondano test per una licenza.
    Doveva aver capito male, la giovane artista, e il suo volto si tinse con una nota di stupore una volta resasi conto che non dovevano difendere una sfera in tre, bensì tre sfere, una ognuna. La ragazza dalla pelle scura doveva certamente aver capito più di lei, da qui quel "buona fortuna". Il suo ansiometro raggiunse quindi un picco assoluto rendendosi conto che, da sola, poteva rovinare la riuscita del test per tutte e tre. Ottimo.
    Quella piccola sfera sembrava essere in grado di levitare, se ne accorse provando in modo fallimentare ad afferrarla. In un certo senso questo era positivo, significava che almeno non doveva aver paura di farla cadere. L'obbiettivo era quindi evitare che le sfere si allontanassero troppo da loro e raggiungere il centro di qualcosa. Oh, e evitare che gli altri gruppi facessero gli stronzi, assieme a qualsiasi altra cosa avrebbero incontrato sul loro percorso. Non poteva essere così facile, su.
    Po-possiamo usare le unicità? - domandò dunque all'uomo che gli aveva parlato poco prima. Una domanda probabilmente stupida, ma voleva esserne sicura. Ricevuta una risposta si sarebbe dunque avviata - presumibilmente assieme alle sue compagne - seguendo il colore come indicato.
    Ai loro occhi, dopo qualche secondo di buio, si spalancò in tutta la sua magnificenza un luna-park in ambiente notturno. Le montagne russe - rumorose e instancabili - correvano sulle loro teste. Ovunque c'erano bancarelle e giostre, e tutto sembrava così realistico che le veniva quasi voglia di sentire lo zucchero filato sciogliersi tra le sue labbra. Il pensiero che tutto quello fosse finto, in qualche modo, la entusiasmava. La direzione artistica di quella cosa era straordinaria, e il fatto che si fossero impegnati così tanto per un "misero" test era assurdo. Che si trattasse dell'opera di un quirk? Oppure erano tutti complementi reali?
    Se lo aprissero al pubblico farebbero un sacco di soldi. - sussurrò tra sé e sé, con ferma sicurezza proprio perché in realtà non stava rivolgendosi a nessuno. Purtroppo però quello era un test, e non c'era tempo per fermarsi a osservare la bellezza del tutto. Aspetta. Oh no. Ti prego, fa che non ci siano clown pazzi. Tutto ma non i clown pazzi.
    Senza alcun tipo di sforzo Love emerse dal suo petto, stiracchiando i suoi tentacoli neri una volta preso un bel respiro dell'aria... notturna?
    Mi serve una scatola per questa, Love. - chiese dunque la ragazzina al polipo fluttuante, mostrando la sfera di color turchese che ora galleggiava tra i suoi due palmi aperti e sporti verso la stramba creatura. Sforzando i suoi occhietti rossi, il simil-cefalopode produsse dai suoi tentacoli una scatola di colore nero grande il necessario per poter conservare la sfera al suo interno, con un coperchio sulla parte superiore. Rei vi pose la sfera dentro e mise dunque l'intero accrocchio sotto il suo braccio destro. Non avrebbe resistito a chissà quali danni, ma almeno avrebbe protetto un po' la sfera e l'avrebbe almeno parzialmente nascosta ad occhi indiscreti. Solo una volta terminata la procedura, osservando le ragazze, si sarebbe ricordata della loro presenza.
    S-se volete, po-posso farne una anche per voi. - disse dunque, mentre il polipo nero le svolazzava attorno muovendo i tentacoli all'unisono per propulsione, proprio come se stesse effettivamente nuotando nell'aria. Non aveva la minima intenzione di scegliere una direzione dato che non era nel suo stile comportarsi da leader, ma almeno in quel modo poteva aiutare. Circa.


    rei okazaki | 18 y/o | CIVILIAN | Student | Code ©
    TECNICHE & EQUIPAGGIAMENTO [Click!]
    • Tecniche
    Is this a MacGuffin? (Abilità I) - Grazie al suo inchiostro, Rei riesce a produrre oggetti quotidiani con sforzo minimo. Questi oggetti mantengono la loro funzione d'utilizzo solo se essa è strettamente legata al loro aspetto (ad esempio, una scala o una tazza saranno perfettamente utilizzabili, ma una radio o un telefono saranno un mero guscio vuoto dall'aspetto simile all'oggetto originale). Quest'abilità può essere utilizzata solo fuori dal combattimento e non richiede alcun costo.


    • Equipaggiamento
    ♡ Ghost Brush: Si tratta di un grosso pennello dalle setole composte in una fibra speciale in grado di assorbire e rilasciare a piacimento l'inchiostro emesso da Love. Nella sua interezza, l'attrezzo da disegno è fondamentalmente alto poco più della stessa Rei, che lo porta in giro legandolo sulla schiena come se fosse un bastone da combattimento. E, a conti fatti, il pennello composto da un materiale resistente e parzialmente elastico può essere utilizzato anche come arma contundente. Le setole, lunghe più di trenta centimetri, sono unite al pennello da una parte globulare a forma di goccia di colore nero, percorsa orizzontalmente da una fascia decorata a fiori rossi. Questa parte è lunga quasi quanto le setole. Il restante metro e venti circa dell'attrezzo è composto da una stabile ma elastica asta di colore nero, ad accezione di una decina di centimetri dall'innesto della parte globulare descritta in precedenza e alla parte terminale del pennello, entrambe di colore rosso.
    ► Effetto: Può essere utilizzato con le tecniche / Per uso fisico, fa danno medio
    ► Peso: [2]
     
    .
  11.  
    .
    Avatar

    "Cat Burglar" 366,000,000 B

    Group
    Member
    Posts
    7,546
    Location
    Emilia-Romagna

    Status
    Anonymous
    Aoi Houou
    Aoi-4
    HEROES
    Exp: 550
    Livello: 4
    Energia: 300
    Forza: 100
    Quirk: 065
    Agilità: 110

    Peso Trasportabile: [0/4]
    Scheda

    Al duo si aggiunse anche la terza ragazza che parlò presentandosi, Aoi la conosceva già dato che era in classe con lei.

    Ciao! Ah giusto, scusami non mi sono presentata a modo sai l'agitazione! Disse sorridendo guardando la ragazza proveniente dalla 1B. Aoi Houou, piacere di consocerti! Disse annuendo mostrandosi sempre sorridente ed energica com'era lei di natura. Dopo che la sua compagna di classe ebbe spiegato il suo quirk, fu la sua occasione per spiegare velocemente la sua Unicità; che a conti fatti era molto semplice rispetto a quella che Tanaka aveva descritto. Il mio Quirk è fisico, infatti posso rivestire il mio corpo con uno strato di Carbonio che poi posso manipolare come più mi aggrada per essere sempre pronta a combattere in ogni circostanza. Disse sorridendo battendosi il petto fiera di quanto aveva detto. In fondo quel gesto; che per un estraneo poteva essere tradotto come arroganza o saccenza, era dovuto al fatto che era fiera di aver erditato il Quirk di sua madre e di poterlo usare per portare "onore e gloria" alla sua famiglia. E...

    La frase di Aoi venne dunque troncata dal fatto che gli esaminatori; o chi per loro, stavano chiamando a loro i partecipanti ed era quindi tempo di avanzare e vedere cosa avrebbe atteso le tre esaminate; ovviamente non solo loro, per ottenere la Licenza Provvisoria da Hero. I vari gruppi vennero dunque fatti entrare in un corridoio ed una volta li chiamati per Colore del Team che animava una sfera di cristallo grossa come una noce di cocco, o comunque su quella grandezza, che brillava. Lesto e serio, uno dei tanti elegantoni li presenti, spiegò in parte quello che era già stato detto in precedenza aggiungendo che la sfera brillava quando stava nelle immediate vicinanze del corpo dell'esaminanda e che se veniva "staccata" si avevano circa trenta secondi prima che si spegnesse diventando inutile. Lo scopo dell'esame era, come già stato detto, portare almeno due sfere nel centro della stanza superando le sfide che sarebbero apparse durante il loro viaggio.

    Ora il terzetto doveva seguire le frecce, le quali avevano la medesima colorazione della sfera e della fascia, che lo condusse davanti al loro terreno d'esame: un Circo. Aoi guardò quel posto meravigliata, ma non per molto visto che la serità dovette nuovamente riprendere il controllo del corpo della Nippo-Cinese dato che le stava ricordando di star sostendo un esame. Mentre Aoi stava per aprire bocca e comunicare con le sue due compagne venne, nuovamente, interrotta da Rei che chiamò a rapporto un simpatico polpo nero fluttuante che generò dai suoi tentacoli una scatola che contenesse la sfera: a quanto pareva quello era il Quirk della giovane ragazza della 1B... forse...

    Wow, ma è bellissimo! Disse osservando la creaturina creare quella scatola. E' un polpo oppure ha solo preso le sembianze di un polpo? Chiese curiosa. Dopo aver ottenuto risposta avrebbe ridacchiato un poco per poi tornare al succo della questione: scegliere la via. Le vie percorribili erano sostanzialmente due: la prima conduceva il gruppo dritte attraverso un labirinto composto dagli stand del parco dei divertimenti, mentre la seconda conduceva il gruppo a destra attraverso un corridoio composto dai flutti dell'acqua. Entrambe le vie portavano alla Ruota Panoramica, ma sicuramente le loro difficiltà sarebbero variate. Rei, per il momento, sembrava essere molto passiva e non disse nulla a riguardo della scelta della strada, mentre Fuyuko stava ancora pensando. Avrei un'idea, se posso. Disse guardando la creaturina fluttuante. Lui potrebbe fare da vedetta? Se potesse fluttuare ad un'altezza tale da vedere cosa ci aspetta potremmo avere un vantaggio... sempre se tu riesci a capire cosa dice...

    Aoi aveva dunque buttato la sua idea.

    TECNICHE & EQUIPAGGIAMENTO [Click!]
    • Tecniche
    ---
    • Equipaggiamento

    ► Costume: Kuro Haori
    ► Effetto: Resistenza Danni Lievi

    ► Equipaggiamento 1: Lorem ipsum.
    ► Effetto: Lorem ipsum.
    ► Peso: [2]

    ► Equipaggiamento 2: Lorem ipsum.
    ► Danno: Lorem ipsum.
    ► Peso: [1]

    CODE © | Only for MHA GDR
     
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Outlaws
    Posts
    966

    Status
    Anonymous
    Fuyuko Tanaka
    CXnUZc4
    Scheda
    Exp: 500
    Livello: 4
    Fazione: Heroes
    Forza: 025
    Quirk: 130
    Agilità: 120

    Peso Trasportabile: [2/4]

    Narrato - Parlato - Pensato

    Incrociò le braccia sotto al petto ed iniziò a caricare il peso ora sull’una ora sull’altra gamba per scaricare un po' la tensione. Ondeggiava in un movimento lento e ritmico, quasi come se fosse vittima della marea. Lo sguardo smeraldino rimase però fisso sulle due studentesse della Yuuei Academy. Conosceva meglio Houou-san, visto che frequentavano la stessa sezione e classe. E sperava di trovare armonia e complicità in quel gruppo di ragazze, soprattutto in vista di una tappa così importante per la sua carriera da eroina. Nonostante tutto ci teneva molto a diventare una pro-Hero ed ottenere la licenza provvisoria l’avrebbe avvicinata in parte a quel traguardo.

    “Si tratta di una prova a squadre. La collaborazione sarà fondamentale!” Altrimenti perché dividerle in Team e farli entrare nello stadio a scaglioni? In parte comprendeva quella scelta, visto che i Pro-Heroes non agivano mai da soli ma in un team di colleghi. Il fatto che non fosse da sola nel Tokyo Stadium la rassicurava un po'. Se da un lato era preparata al carattere esplosivo e solare di Aoi-san, dall’altro rimase sbigottita e confusa dall’eccessiva timidezza di Ren-san. Riuscì a stento a presentarsi e poi si chiuse in un preoccupante mutismo. Lei stessa era timida e riservata con gli sconosciuti, ma a quanto pare aveva incontrato qualcuno di più timido ed ermetico. Abbozzò un sorriso in direzione della studentessa della 1°B e non aggiunse altro. Forzarla era inutile però era certa che Okazaki sarebbe stata il Jolly del Team.

    La studentessa del secondo anno sollevò il capo quando udì qualcuno chiamare il suo nome. Insieme ad un gruppetto di studenti si ritrovò in una stanza bianca, che faceva da anticamera all’ingresso nel Tokyo Stadium. Aveva intravisto anche gli esaminatori davanti a schermi e dati da analizzare. Ma evitò di soffermarsi troppo su quel dettaglio per non essere vittima di una crisi di panico. Affiancata da Aoi-san e Ren-san si sentiva decisamente più sicura. - Oh!?! - Il viso s’illuminò di stupore quando al solo contatto con la sfera turchese essa reagì ed iniziò a brillare. Guardandosi intorno vide altre giovane promesse dell’eroismo che lasciavano fluttuare la sfera a pochi centimetri dal solo corpo. Allentò dunque la presa sulla sfera d’energia, tenuta stretta fino a quel momento per la paura di farla cadere e rompere, e notò che fluttuava e la seguiva come le altre. - Pronte? - Chiese con un sorriso verso le colleghe. Un po' per rassicurare sé stessa ed un po' per cementare quell’unione decisa dal caso.

    Rimase in silenzio, reclusa nei suoi pensieri, per tutto il tragitto fatto d’intricati corridoi e segnaletiche luminose. Lasciò alle altre il compito di guidarla, man a mano che l’ambiente diventava sempre meno luminoso e le frecce turchese acquisivano maggior luce. Sguardo basso ed indice destro che sfiorava le labbra. Il dorso dell’altra mano sorreggeva il gomito destro e sulla fronte si delineavano linee pensierose. “Bisogna trovare un modo per tenere al sicuro le sfere. Se ne perdiamo più di una siamo fuori dalla prova!” Prudente e previdente. Il flusso di pensieri s’interruppe bruscamente quando avvertì qualcosa di strano, una strana sensazione. Era improvvisamente sera, anzi notte fonda. Sorveglianti di quel Luna-Park erano la semiluna e le stelle. Non esisteva posto più inquietante di un parco divertimenti vuoto. - Spaventoso. - Le urla dei bambini ed i sorrisi degli ospiti del Luna-Park erano stati sostituiti da un silenzio assordante. Riusciva perfino a sentire il proprio respiro ed il cuore che le martellava nel petto. - Solitamente la ruota panoramica è al centro dei Luna-Park. Penso che dobbiamo raggiungerla. - Indicò l’enorme attrazione.

    Continuava a guardarsi intorno, almeno fino a quando la sua attenzione fu attirata dall’entusiasmo di Houou alla vista del Quirk di Ren-san. Le iridi smeraldine si soffermarono sulla creaturina evocata dalla fanciulla e non nascose lo stesso stupore della compagna di classe. Quello che sembrava un cefalopode modellò una coltre d’inchiostro per creare uno scrigno dove nascondere la sfera d’energia. Non sapeva se gli altri Team avrebbero messo gli occhi sulle loro sfere per dimezzare il numero di partecipanti al Test, ma nasconderla sembrava un’ottima idea. - Oh… si… grazie. Almeno dentro la scatola sarà al sicuro! - Sorrise.

    Sollevò di nuovo lo sguardo verso il cielo notturno. Nemmeno l’ombra di una nuvola. Si morse il labbro inferiore. - Prima di avanzare… direi di prendere le dovute precauzioni. Non sappiamo a cosa andiamo incontro. - Invitò le compagne di Team a non avanzare per il momento. Avrebbe portato entrambi i palmi alle labbra per soffiare su di essi. Avrebbe lasciato una piccola insenatura tra i due mignoli per permettere a sfere di vapore acqueo di librarsi in aria. Si sarebbero poi addensate per creare tre sfere di nuvola dalla stessa dimensione di quelle turchesi. Ne avrebbe fatto fluttuare una per ogni studentessa in modo da confondere eventuali nemici. - Ecco. Così nessuno saprà quali sono quelle vere o quelle false. -

    “Quale strada scegliere?” Né Aoi-san e né Ren-san avevano preso posizione in merito. Conosceva poco Okazaki e da quel poco era facile intuire che non avrebbe preso iniziativa in merito o si sarebbe fatta carico del Team. Si aspettava che Houou avrebbe subito preso il comando del trio forse per il suo carattere deciso e determinato. Lo sguardo si soffermò ora sul percorso frontale, disseminato di banchi e bancarelle, ed ora sui giochi acquatici sulla destra. Imboccare il sentiero davanti a sé significava trovare più facilmente ripari ma tra le strutture in legno potevano essere disseminate numerose trappole. Seguire invece il sentiero d’acqua era come uscire allo scoperto ma mantenere comunque una perfetta visuale sul sentiero. In entrambi i casi dovevano stare molto attente. - Andiamo verso destra. Temo che il sentiero diretto sia disseminato di trappole e possa essere scelto da altri Team. - Forse andando verso la nave avrebbero trovato un sentiero migliore. - Infondo non supera la prova chi arriva per primo al centro del parco. - Storse il nasino ed arricciò le labbra in un’espressione contrariata e riflessiva. Non si sarebbe gettata a capofitto in situazioni pericolose. Solo con il benestare delle altre compagne si sarebbe incamminata verso destra.

    STATUS & TECNICHE & EQUIPAGGIAMENTO [Click!]
    • Status
    ► Energia: 300-20= 280/300
    ► Danni: Illesa.

    • Tecniche
    Vapor Ball: Fluffy White Cloud (Lvl. 2) ∼ Richiamando nuvole dal cielo o generandone ex-novo grazie all’emissione di bolle di vapore viene eretta una barriera a forma di grossa nuvola bianca intorno a sé ed eventuali alleati. Essa è particolarmente soffice e fresca, avendo una consistenza quasi elastica tanto da riuscire a respingere attacchi non solo fisici ma anche energetici ed elementari. La tecnica può anche essere usata a scopo non difensivo ma da supporto per creare dei costrutti solidi (scale, strade, tetti, etc.).
    Difende da: Danni Medi
    Costo: 20 PE
    Mantenimento: 5 PE

    • Equipaggiamento
    ► Costume: Weather Switch Suit
    ► Effetto: Resistenza Danni Lievi

    ► Electric Booster [Supporto]
    ► Effetto: +20 in Agilità
    ► Peso: [0]

    ► Elixir [Cura]
    ► Effetto: Cura Danni [Medi] [Diminuisce gli altri di due step.]
    ► Durata: [1]
    ► Peso: [1]

    ► Radar [Supporto]
    ► Effetto: Identifica il numero e la posizione di persone/animali presenti in un'area di dieci metri dall'utilizzatore.
    ► Peso: [1]

    CODE © | Only for MHA GDR
     
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Sugar-fueled machine

    Group
    Administrator
    Posts
    3,071

    Status
    Offline

    LICENZA AOI, FUYUKO E REI
    Aoi, Fuyuko e Rei si erano quindi addentrate all'interno del parco divertimenti, ognuna con le loro reazioni e scoprendo varie cose. Il polpo Love aveva fato la sua apparizione stupendo le due e proteggendo le preziose sfere delle ragazze. La prima cosa che avevano fatto era stata seguire il consiglio della donna arcobaleno: essere prudenti. Cercare di sfruttare la possibile altitudine del Quirk di Rei o mettersi in guardia rispetto ad eventuali cloni era decisamente una mossa giusta. Le Unicità che potevano incontrare erano innumerevoli e non sarebbe stato difficile creare discordia in un team di persone che si erano appena conosciute. L'indecisione però le aveva fatte rimanere ferme all'ingresso, senza una particolare direzione da seguire. L'idea di Fuyuko di andare a destra poteva essere un'idea, anche se pure lei voleva la conferma delle sue compagne. Senza un particolare leader a dirigere la situazione, era complicato muoversi lungo quel fiume. L'acqua porta sempre però qualcosa con sé ed in questo caso si trattava di possibili antagonisti.
    Forse avevano appena cominciato a muoversi verso il sentiero acquatico, ma a qualche metro di distanza da loro avrebbero sentito prima di tutto il rumore di passi bagnati. Come se fossero appena usciti da una piscina in cui erano caduti da poco, una coppia composta da un ragazzo ed una ragazza sarebbe spuntata improvvisamente stupendo tutti e cinque i presenti. Il primo era un ragazzo alto e dal fisico tonico, dalla pelle ambrata simile a quella di Aoi. I suoi lunghi capelli neri erano raccolti in una coda che arrivava fino a metà schiena, accentuata dal fatto che i capelli erano completamente bagnati. Indossava un mantello nero formato da una strana sostanza lucida, come se fosse fatta di petrolio, mentre il resto del suo vestiario sembrava a ricordare i principi del medio oriente. Dall'accessorio sembrava spuntare un tentacolo che avvolgeva un corpo rotondo a qualche centimetro dalla sua spalla destra, probabilmente la sua sfera. Sembrava decisamente irritato sia nell'esistere che nel vederle di fronte a lui. Dietro di lui c'era una ragazza molto più minuta e che assomigliava in modo quasi sospetto alla donna che aveva presentato l'esame poco prima. I suoi capelli erano di una colorazione bianca ma brillavano allo stesso modo di varie sfumature, quasi emettendo una luce multicolore. Sembravano quasi trasparenti come il suo incarnato pallidissimo, gli occhi nascosti da ciocche che facevano intravedere delle iridi chiare. Sembrava assumere lo stesso atteggiamento timido dell'artista, anche se lei non era stata appena inzuppata nell'acqua a quanto pare. Tra le mani teneva una sfera che brillava in modo violaceo, la quale levitava dolcemente tra le sue mani.
    « Sul serio? Di nuovo all'ingresso? Abbiamo pure perso quell'idiota... » - Avrebbe esclamato il tizio in modo stanco, mentre puntava gli occhi al cielo e lasciava le mani scivolare sul viso. Dalla voce sembrava avere un'età simile a quella di Rei, ma gli occhi ambrati andarono a fissare il trio. Non aveva alcun motivo per avercela con loro in particolare, ma sembrava guardarle come se fossero state loro tre a buttarlo in acqua. « E che avete voi tre da guardare, uh? Siete così impedite che siete rimaste qui? Non pensavo ammettessimo ancora gente incapace. » - C'era della rabbia nelle sue parole, nonostante loro non gli avessero fatto niente. Sembrava più irritato per essersi bagnato più che altro. La ragazza brillante non proferì parola, preferendo restare in disparte quasi per cercare di non farsi notare accanto al suo compagno. Se il ragazzo dalla pelle scura poteva sembrare familiare alle tre, quasi come se lo avessero visto da qualche parte, l'altro membro della coppia era totalmente sconosciuto. Che fosse anche quello parte del test?

    ©ART | ©CODE



    Ordine: Master, exquisite†corpses, WhiteVenom, *Sybil*.
    Spero sia tutto chiaro. Ho preferito non farvi intraprendere una direzione visto che ancora non vi siete messe d'accordo.
    Come prima, per qualsiasi dubbio mandatemi un MP.
     
    .
  14.  
    .
    Avatar


    Group
    Administrator
    Posts
    15,274

    Status
    Anonymous

    A conti fatti, Aoi sembrava la più entusiasta del gruppo. Non voleva dire che fosse evidente - anche perché non è bene affidarsi ai pregiudizi - ma... sì, era abbastanza evidente. La ragazza dalla pelle scura aveva descritto la sua unicità, e quella dai capelli azzurri sosteneva di poter modificare le condizioni meteorologiche. Rei non rispose alla domanda a causa della tensione, e si rese conto di tale sgarbatezza solo qualche minuto più tardi. In ogni caso, l'unicità della ragazza d'ebano poteva essere forse la più utile delle tre in caso di contrasti, anche se sperava vivamente che non ce ne sarebbero stati durante quel test.
    Fu proprio una volta palesatosi Love e in seguito alla domanda della compagna che si rese conto di non aver risposto alla domanda sulla sua unicità posta da Fuyuko qualche minuto prima. Posata la sua scatola a terra, il piccolo polipastro ne generò un'altra tra le sue mani, che Rei allungò poi alla Tanaka accennando un inchino con il capo. Aoi non aveva risposto alla sua domanda e pertanto non si prodigò a generare una scatola anche per lei, ma lo avrebbe fatto senza problemi se richiesto.
    Chie-Chiedo scusa per la m-maleducazione. - iniziò a dire (o meglio, a balbettare) mentre lo sguardo osservava i loro piedi - Lu-Lui è Love... La mia u-unicità mi permette d-di generare e plasmare i-inchiostro... - proseguì dunque, mentre la creaturina che le orbitava attorno piegò gli occhi all'insù, quasi sorridendo a mo' di mascotte - E... N-no, mi spiace... F-fa parte del mio corpo, q-quindi non può... Allontanarsi... - rispose alla domanda della ragazza dalla pelle scura. Non era una risposta tanto approfondita, anche a causa della sua timidezza, ma a conti fatti corrispondeva alla realtà: Love non poteva allontanarsi per più di un metro da Rei quindi l'altezza maggiore raggiungibile, ottenibile solo alzando una mano verso l'alto e spingendo il polipo il più alto possibile, non superava probabilmente i tre metri. Avrebbero potuto fare di meglio mettendosi una sulle spalle dell'altra ma sarebbe stato imbarazzante, pericoloso ed egualmente deludente. Insomma, nessuna delle tre era un mostro in altezza anche se Rei era indubbiamente la più bassa.
    Piegò il capo quasi come per chiedere scusa, le mani erano giunte all'altezza dei fianchi. Purtroppo non poteva essere utile in quella situazione. Prese dunque la scatola che aveva posato a terra e se la mise sotto il braccio destro, ben salda a contatto col suo fianco. La ragazza dai capelli azzurri aveva in un certo senso evidenziato l'ovvio, ovvero la necessità di raggiungere la ruota panoramica. Onestamente, c'erano molte cose che confondevano la giovane giapponese in quel momento: perché si trovavano proprio in un Luna Park? Certo, potevano accadere anche lì emergenze, il problema è che nessuno aveva parlato di emergenze. Tutto ciò che era stato detto loro era di raggiungere il centro del parco mantenendo le sfere. Anche trattandosi di un'ipotetica simulazione riguardo al proteggere dei civili - in questo caso rappresentati dalle sfere - da chi avrebbero dovuto difenderli? La ragazza si stava ponendo queste domande per un semplice motivo: avevano di fronte a loro un bivio, una strada sembrava portare diretta alla ruota e un'altra attraverso un giro più lungo o comunque periferico. In che modo quella scelta avrebbe influenzato il loro percorso? Avrebbero solo visto cose diverse o anche fatto esperienze diverse? Ad esprimersi riguardo ad una possibile scelta fu solo Fuyuko, e Rei acconsentì con un semplice cenno del capo. Onestamente non aveva il minimo indizio per poter riflettere su quella scelta, quindi le sarebbe andata bene una qualsiasi decisione. A conti fatti, volendo ipotizzare un qualsivoglia pericolo, la strada "marina" sembrava meno prona ad occultare presenze rispetto a quella disseminata di casupole e angoli dietro cui nascondersi.
    La sua idea, forse, non era poi così rappresentativa della realtà. Tra qualche rumore simile a quando cammini a bordo piscina con le flip flop fradicie, due figure quasi emersero dall'acqua come un mostro della palude proprio in prossimità della via a destra. Si trattava di un tizio dal mantello petroleoso come la sua pelle e una tizia spaventosamente simile a quella fastidiosissima esaminatrice. Rei era probabilmente l'ultima a poter giudicare le raccomandazioni, eppure quello sembrava proprio un caso simile. Si domandò, però, come mai non l'avesse notata prima tra la folla di pretendenti visto l'aspetto bizzarro. Che non fosse una unicità di tipo mutant ma un qualche tipo di transformation? Oppure c'era qualcosa di più oscuro nascosto dietro?
    Quale che fosse la risposta, una cosa era certa: il tizio dalla pelle scura non era proprio la persona più simpatica che avesse incontrato nella sua vita, anzi, era il solito maschietto bulletto. Rei era una persona pacata e timida ma quell'atteggiamento di inutile ostilità le aveva quasi fatto venir voglia di rompergli la sfera per ripicca. E come potevano aver perso il loro compagno, poi? Quell'"ammettessimo" - inoltre - era molto sospetto. Perché non "ammettessero"? Eppure non potevano essere esaminatori, non avrebbe avuto senso avere una sfera in quel caso. L'ipotesi raccomandazione si faceva sempre più forte. Coraggioso poi il giudicare la loro presenza all'entrata subito dopo aver ammesso di essersi ritrovati "di nuovo" all'ingresso. Eppure quelle parole potevano essere utili: forse quel test era più difficile del previsto e si trovavano in un labirinto, magari generato da una qualche unicità? Avrebbe magari chiesto a Love di lasciare una macchia di inchiostro per terra ogni paio di metri per tener conto della strada calcata, tra un paio di minuti.
    Cosa... Facciamo... - sussurrò alle due ragazze mentre la sua mano sinistra scivolava lentamente lungo il fianco, pronta ad afferrare il gigantesco pennello alle sue spalle se necessario. L'altro braccio, invece, stringeva saldamente la scatola nera che proteggeva la sua sfera colorata.


    rei okazaki | 18 y/o | CIVILIAN | Student | Code ©
    TECNICHE & EQUIPAGGIAMENTO [Click!]
    • Tecniche
    Is this a MacGuffin? (Abilità I) - Grazie al suo inchiostro, Rei riesce a produrre oggetti quotidiani con sforzo minimo. Questi oggetti mantengono la loro funzione d'utilizzo solo se essa è strettamente legata al loro aspetto (ad esempio, una scala o una tazza saranno perfettamente utilizzabili, ma una radio o un telefono saranno un mero guscio vuoto dall'aspetto simile all'oggetto originale). Quest'abilità può essere utilizzata solo fuori dal combattimento e non richiede alcun costo.


    • Equipaggiamento
    ♡ Ghost Brush: Si tratta di un grosso pennello dalle setole composte in una fibra speciale in grado di assorbire e rilasciare a piacimento l'inchiostro emesso da Love. Nella sua interezza, l'attrezzo da disegno è fondamentalmente alto poco più della stessa Rei, che lo porta in giro legandolo sulla schiena come se fosse un bastone da combattimento. E, a conti fatti, il pennello composto da un materiale resistente e parzialmente elastico può essere utilizzato anche come arma contundente. Le setole, lunghe più di trenta centimetri, sono unite al pennello da una parte globulare a forma di goccia di colore nero, percorsa orizzontalmente da una fascia decorata a fiori rossi. Questa parte è lunga quasi quanto le setole. Il restante metro e venti circa dell'attrezzo è composto da una stabile ma elastica asta di colore nero, ad accezione di una decina di centimetri dall'innesto della parte globulare descritta in precedenza e alla parte terminale del pennello, entrambe di colore rosso.
    ► Effetto: Può essere utilizzato con le tecniche / Per uso fisico, fa danno medio
    ► Peso: [2]

    FRZ: 40 QUI: 135 AGI: 100 NRG: 300

     
    .
  15.  
    .
    Avatar

    "Cat Burglar" 366,000,000 B

    Group
    Member
    Posts
    7,546
    Location
    Emilia-Romagna

    Status
    Anonymous
    Aoi Houou
    Aoi-4
    HEROES
    Exp: 550
    Livello: 4
    Energia: 300
    Forza: 100
    Quirk: 065
    Agilità: 110

    Peso Trasportabile: [0/4]
    Scheda

    Purtroppo l'idea di Aoi non sarebbe andata in porto dato che, l'unicità di Rei meglio nota come Love, la seppiolina non poteva in alcun modo allontarsi troppo dal corpo della sua evocatrice. Il gruppo dunque avrebbe dovuto decidere la via alla vecchia maniera: a culo!

    Mentre il trio continuava a decidersi sul da fare, ed la ragazza dalla pelle ebano continuava ad ignorare la gentilezza di Rei riguardo la creazione della scatola, arrivò qualcuno che scombussolò il brainstorming del gruppo: due persone si stavano lamentando e sembrava avesse avuto sfortuna nel seguire la loro pista; che pareva essere quello con l'acqua dato il loro stato di inzuppati. La giovane Rei si mise dunque dietro le sue compagne sussurrando loro per chiedere cosa avrebbero fatto dato che quello poteva essere una parte del test? Oppure una mera coincidenza?

    Direi di ignorarli mentre cerchiamo la nostra via, sono molto probabilmente incazzati perchè sono dei falliti. Disse annuendo tenendoli d'occhio in ogni caso. Allora la mia idea non è andata, quindi mi affido a voi. Che via volete scegliere?

    TECNICHE & EQUIPAGGIAMENTO [Click!]
    • Tecniche
    ---
    • Equipaggiamento

    ► Costume: Kuro Haori
    ► Effetto: Resistenza Danni Lievi

    ► Equipaggiamento 1: Lorem ipsum.
    ► Effetto: Lorem ipsum.
    ► Peso: [2]

    ► Equipaggiamento 2: Lorem ipsum.
    ► Danno: Lorem ipsum.
    ► Peso: [1]

    CODE © | Only for MHA GDR
     
    .
45 replies since 22/12/2019, 22:11   993 views
  Share  
.
Top
Top