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.Aoi Houou
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.Fuyuko Tanaka
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.In un modo o nell'altro le cose parvero andare per il meglio. Love riuscì a colpire la sfera in modo da ancorarla alle nuvole (il che le risultava onestamente ancora particolarmente astruso come concetto) e il suo muro di inchiostro, per quanto fragile, sembrò comunque riuscire a proteggere le due ragazze prive di corazza. Aoi prese qualche colpo inseguendo la sua sfera, ma la sua pellaccia sembrava essere certamente più resistente dei costrutti di Love: l'informazione non risultò chissà quanto stupefacente considerando che erano principalmente utilizzati per scolpire piuttosto che per fare da giubbotti antiproiettile.
Insomma, sebbene quello sembrasse un vero e proprio inferno le tre riuscirono a salvare capre e cavoli, recuperando la sfera della loro squadra e anche impedendo a quell'altra ragazza di non fare un bel tuffo olimpionico nel fiume sottostante il ponte. Prese il fiato terminato di attraversare il ponte, poggiandosi sul pennello piantato a terra per il manico. Le gambe le tremavano e le veniva quasi da piangere. Non c'era più rumore e tutto sembrava essersi placato, nell'aria regnava il silenzio di quando ancora dovevano salire sul ponte. Quanti dei giovani che avevano deciso di attraversare il ponte avevano fallito? Quelle specie di binocoli sembravano mirare alle sfere piuttosto che alle persone. Probabilmente nessuno di loro si era fatto troppo male, ma quanti avevano perso la propria sfera? Quanti gruppi erano stati eliminati? Loro no però, loro ce l'avevano fatta. La scatola contenente la sua sfera era poggiata ai suoi piedi, Love era poggiato sulla spalla destra.
Nel frattempo, la ragazza salvata era di fronte a loro. Rei arricciò il naso quando Aoi pronunciò il suo nome: solitamente era una ragazza educata, ma quello era un momento particolare. La sconosciuta aveva solo chiesto se fossero ragazze della UA, non i loro nomi e... soprattutto, come poteva sapere che fossero della UA? I costumi di Fuyuko ed Aoi non avevano alcun richiamo alla scuola e lei indossava una semplice tuta. Solo quando Fuyuko fece notare che forse avevano incontrato i suoi compagni in precedenza Rei portò attenzione al colore della sfera della ragazza, che effettivamente coincideva con quella di quei due tizi emersi dal laghetto come mostri della palude. E, si ricordava, la tizia emersa assomigliava pericolosamente alla donna che aveva tenuto il discorso di inaugurazione di quell'esame. Qualcosa non le tornava, e odiava essere all'oscuro delle cose. In ogni caso ormai l'eventuale danno era stato fatto e non avrebbe certo detto nulla alla ragazza dalla corazza di ferro perché... beh, aveva una corazza di ferro, era un ottimo deterrente.
Tenete. - disse semplicemente mentre Love, poggiato sulla sua spalla, generava due nuove scatole di inchiostro nero, che avrebbe sporto una alla giovane compagna di team dalla pelle scura e una alla misteriosa sconosciuta dall'unicità attivabile con uno schiocco di dita. Aoi chiese suggerimento a Fuyuko e Rei onestamente non aveva da ridire. Lei non aveva certamente le doti adatte a guidare il gruppo e la compagna sembrava invece più tipo da sfondare tutto a testa bassa. La ragazza dai capelli azzurri, invece, aveva sventato l'esplosione di una bomba, o almeno era quello che dicevano i giornali.
Rei non poté che rimanere di nuovo sbigottita per il paesaggio che circondava il successivo incamminarsi delle tre, o delle quattro. Si chiedeva ancora se tutto quello fosse stato costruito da persone normali oppure attraverso delle unicità. Una sola cosa era certa: era molto suggestivo. A differenza della libertà di scelta che avevano avuto in precedenza, ora la loro strada sembrava quantomeno obbligata da un sentieri di lampioni che emettevano una calda luce color arancia. La ruota panoramica era imponente sopra le loro teste, indicando che si trovavano molto vicini. Purtroppo, però, tra essa e il gruppetto sembrava frapporsi una specie di castello incantato o qualcosa di affine, assomigliava molto al castello di Disneyland Tokyo. Vide la compagna dai capelli azzurri trafficare con un qualche aggeggio che poteva essere utile, quindi decise semplicemente di fermarsi dietro di lei in attesa di direttive. Quella luce bluastra pulsante non preannunciava nulla di buono, le ricordava una classica scena da film horror. Sperava di non incontrare nessun dottore folle volenteroso di fare esperimenti su giovani ragazzine indifese. Il pennello era stretto nella mancina, la scatola con la sfera stabile sotto il braccio destro e Love le ondeggiava dietro ad altezza testa. Ce l'avrebbero fatta.rei okazaki | 18 y/o | CIVILIAN | Student | Code ©TECNICHE & EQUIPAGGIAMENTO [Click!]
• Tecniche
► Is this a MacGuffin? (Abilità I) - Grazie al suo inchiostro, Rei riesce a produrre oggetti quotidiani con sforzo minimo. Questi oggetti mantengono la loro funzione d'utilizzo solo se essa è strettamente legata al loro aspetto (ad esempio, una scala o una tazza saranno perfettamente utilizzabili, ma una radio o un telefono saranno un mero guscio vuoto dall'aspetto simile all'oggetto originale). Quest'abilità può essere utilizzata solo fuori dal combattimento e non richiede alcun costo.
• Equipaggiamento
► ♡ Ghost Brush: Si tratta di un grosso pennello dalle setole composte in una fibra speciale in grado di assorbire e rilasciare a piacimento l'inchiostro emesso da Love. Nella sua interezza, l'attrezzo da disegno è fondamentalmente alto poco più della stessa Rei, che lo porta in giro legandolo sulla schiena come se fosse un bastone da combattimento. E, a conti fatti, il pennello composto da un materiale resistente e parzialmente elastico può essere utilizzato anche come arma contundente. Le setole, lunghe più di trenta centimetri, sono unite al pennello da una parte globulare a forma di goccia di colore nero, percorsa orizzontalmente da una fascia decorata a fiori rossi. Questa parte è lunga quasi quanto le setole. Il restante metro e venti circa dell'attrezzo è composto da una stabile ma elastica asta di colore nero, ad accezione di una decina di centimetri dall'innesto della parte globulare descritta in precedenza e alla parte terminale del pennello, entrambe di colore rosso.
► Effetto: Può essere utilizzato con le tecniche / Per uso fisico, fa danno medio
► Peso: [2]FRZ: 40 QUI: 135 AGI: 100 NRG: 275
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LICENZA AOI, FUYUKO E REI
« Grazie... » - Avrebbe mormorato la giovane dai capelli arancioni, mentre Aoi la portava sana e salva fuori da quel fuoco incrociato. Aveva cercato di respirare per calmarsi e non sembrare più inesperta delle tre, ma in quel momento le gradazioni di rosso che si alternavano sul suo viso sarebbero potute tranquillamente essere oggetto di studio artistico. La ragazza alzò gli occhi del medesimo colore dei capelli, come se avesse due ambre lì incastonate, mentre l'eroina dalla pelle scura cercava di rassicurarla e di rispondere alle sue domande. Cercò di sorridere di fronte a quel discorso incoraggiante, come se volesse provare ad auto-consolarsi per la ferita all'orgoglio appena ricevuta. Scoprendo che fossero della Yuuei sembrava ancora più intenzionata a nascondere il proprio viso, mentre Fuyuko cominciava a presentarsi personalmente e ad offrire quelle indicazioni. La ragazza sembrò animarsi sentendo quelle vaghe ma efficaci descrizioni: aggrottando le sopracciglia, sembrò riacquistare un po' di vita.
« Sul serio? Sono proprio loro, ci siamo separati quasi subito dopo una trappola...anche Hideaki è uno studente della Yuuei, come me. Mi spiace non avervelo detto subito, ma mi vergogno un po' a fare questo test il terzo anno... » - Le ultime parole sarebbero state mormorate appositamente, come se volesse nascondere ulteriormente il motivo della sua presenza lì. Avrebbe poi ascoltato la proposta della ragazza dai capelli turchesi, evidentemente combattuta sul da farsi. Era però conscia che il loro tempo a disposizione non era infinito e che stava letteralmente approfittando della loro gentilezza. Con una faccia un po' imbronciata e guardando verso il ponte, avrebbe così risposto alla leader del team. « Va bene, mi sembrate affidabili. Tanto mi raggiungeranno presto, credo. Quel ragazzo che avete visto è forte, anche se l'altra ragazzina è un po' inquietante...oh, cos'è? Una scatola? » - La ragazza dai capelli ambrati avrebbe lasciato perdere il discorso iniziato in precedenza, osservando con curiosità il contenitore proposto da Rei. Avrebbe felicemente accettato una spiegazione dell'oggetto, ma avrebbe in caso guardato da sola come funzionasse. « Oh, che maleducata. Mi chiamo Aki, piacere. Non posso dirvi molto, ma schioccando le dita posso creare colonne di materiali. » - Avrebbe fatto un sorrisino mentre si alzava, aiutata da Fuyuko.
Con un imprevisto ma benvenuto quarto membro aggiunto al gruppo, era ora di capire la fonte di quei misteriosi flash blu. Agendo con prudenza verso il vicolo, un grande corridoio abbracciato dalle sgangherate case, Fuyuko decise di utilizzare uno dei suoi equipaggiamenti, conscia che quel luogo era ormai pieno di pericoli e non l'incantevole luogo che era stato proposto. Attivando il proprio radar da braccio, un'elegante schermata azzurrina avrebbe cominciato a scannerizzare l'area attorno a loro, in cerca di esseri viventi grandi abbastanza da essere rilevati. Il trio (più Aki, che osservava da qualche metro di distanza) avrebbe notato che il gadget segnalava diverse persone, raccolte maggiormente lungo il perimetro limite dello scanner, a dieci metri di distanza. Questi segnali sparivano mano a mano, ma se ne aggiungevano sempre altri da altre direzioni. Facendo capolino con la testa, avrebbero potuto vedere cosa emanava quei flash blu. Un'ulteriore attrazione, forse l'ultima di quello spettacolare parco, accoglieva persone provenienti da tutti i luoghi. Da diversi vicoli, ma anche dai tetti ed altre vie secondarie spuntavano diversi gruppi di studenti che si accalcavano per salire sopra un'altra giostra acquatica. Sembrava che un percorso d'acqua artificiale, forse lo stesso di prima, passasse attraverso quello che sembrava un enorme tunnel che passava proprio all'interno del castello, mirando direttamente per la ruota panoramica. Da una rientranza spuntavano in continuazione delle barchette che venivano trasportate ad alta velocità sotto un cancello che si illuminava di una forte luce blu. Sulle sbarre metalliche sembrava esserci una specie di piccolo schermo con un countdown: ogni volta che partiva una barca, diminuiva di numero. Per ora era al ventisette, quindi il numero di barche non generava ancora un grande tumulto, forse grazie al loro anticipo.
Quella sembrava l'unica strada percorribile e le ragazze si sarebbero dovute sbrigare per assicurarsi un'imbarcazione, anche se il loro aver superato il ponte donava loro un certo vantaggio. Passando sotto il cancello sarebbero state investite da una forte luce azzurra ed avrebbero potuto osservare la struttura della barca color bianco. C'era un volante del tutto simile a quello di un'automobile e serviva a direzionare il mezzo di trasporto, che sembrava funzionare a motore, ed avrebbero potuto osservare che almeno cinque persone ci sarebbero potute stare strette. Il percorso acquatico sembrava per ora dritto, ma in molti punti la barca avrebbe sobbalzato per la differenza di altezza.
©ART | ©CODESPOILER (clicca per visualizzare)Ordine: Master, WhiteVenom, *Sybil*, exquisite†corpses.
Spero sia tutto chiaro.
Per qualsiasi dubbio mandatemi un MP come al solito. -
.Aoi Houou
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.Fuyuko Tanaka
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.A differenza delle sue due compagne, almeno da ciò che le sembrava, Rei non si fidava della nuova ragazza aggiuntasi al gruppo. Forse era la sua inesistente vocazione per il mestiere dell'Eroe che la rendeva così sospettosa, ma aveva trovato molta più gioia nel salvare quel robottino sul ponte rispetto che nell'aiutare quella ragazza sconosciuta. D'altro canto, la giovane artista non si era mai trovata completamente a suo agio con gli esseri umani, le macchine erano creature molto più semplici - ammesso che potessero essere considerate tali. Ciò non significa che non fosse felice di averla aiutata o che pensasse che avrebbero dovuto lasciarla cadere in acqua, assolutamente: avevano fatto ciò che dovevano fare, la caduta era alta e rischiosa, ma non c'era alcun motivo per cui dovessero portarsela dietro come se fosse una del gruppo.
In ogni caso, le ragazze erano ferme all'angolo da cui veniva emanata la luce bluastra che tingeva il già di per sé inquietante parco divertimenti con delle note horror. Fortunatamente si trattava invece di qualcosa di completamente normale. Circa. Beh, sicuramente più normale di un clown assassino con una motosega in mano. Come un flash, nella mente di Rei si tinse nuovamente la lugubre figura del suo compagno di classe che soleva andare a lezione col volto pittato come un pagliaccio. Inquietante. L'aggeggio della compagna dai capelli azzurri evidenziò una notevole massa di persone e con uno sguardo un po' meno catturato dalla luce pulsante Rei riuscì effettivamente a notare che, sebbene loro fossero le uniche per strada, molte persone si muovevano sui tetti o strade secondarie per raggiungere il luoog.
Quanta... Gente... - borbottò tra sé e sé. Era straordinario che ci fossero ancora tutte quelle persone nonostante le varie trappole piazzate lungo il percorso. Dovevano tutti essere degli individui talentuosi e particolarmente dotati, contrariamente a lei. Se non fosse stato per Fuyuko e in parte per Aoi, probabilmente la sua speranza si sarebbe infranta pochi passi dopo essere entrata nel Luna Park, o almeno era ciò che pensava.
All'interno del castello regnava sovrana non una splendida regina dai lineamenti di porcellana ma una nuova, gigantesca giostra acquatica. A quel punto Rei iniziava a chiedersi se quello fosse effettivamente un parco divertimenti oppure un acqua-park che aveva particolarmente creduto in sé stesso. La luce bluastra era emanata da delle barche a motore che venivano indirizzate attraverso un tunnel proprio verso la ruota panoramica che dovevano raggiungere, attraversando il tortuoso letto di un gigantesco fiume. Uno schermo indicava il numero di barche rimaste e fu Aoi a farlo notare alla ragazza. Il numero poteva sembrare ampio, ma era in realtà molto ridotto considerando la massa di studenti che sembrava essere arrivata fino a quel punto. Le tre, no, le quattro ragazze si mossero verso una delle barche. Tutto sembrava perfetto: la ruota panoramica era a poche centinaia di metri da loro, gli sarebbe bastato salire su quel motoscafo per terminare il test con successo... eppure Rei non riusciva a togliersi un fastidiosissimo pensiero ronzante nel retro della sua timida coscienza.
Quella ragazza era davvero della UA? Le sembrava altamente improbabile. Persino lei, completamente disinteressata del mondo degli eroi, conosceva Fuyuko. Eppure quella ragazza del presunto terzo anno non solo era una totale anonima e persino una ragazza del secondo era più famosa di lei, ma non sembrava neppure conoscere la giovane costruttrice di nuvole. Non aveva detto nulla notando la sua unicità, e neppure il suo nome le aveva risvegliato qualche ricordo. E anche ammettendo che fosse della UA questo non rendeva certamente le cose meno sospette.
Mi... Spiace... - disse Rei mettendo piede sulla barca dopo Aoi e Fuyuko. La nuova aggiunta al gruppo stava sempre qualche metro dietro di loro, e il piano di Rei era semplicemente di chiuderla fuori con uno dei suoi muri prima che potesse salire. Per questo Love, subito dopo le sue parole, avrebbe emesso una colata del suo inchiostro per creare un muro abbastanza largo da poter almeno provare ad impedire alla ragazza di salire sulla barca. Se il test era fasullo e si trattava di un qualche parametro segreto tipo "salva la principessa in difficoltà", avrebbe accettato volentieri il suo fallimento. Aveva agito di sua spontanea volontà e senza dire nulla alle due ragazze in modo che, se fosse stato davvero così, non avrebbero potuto considerarle complici e quindi inficiare anche il loro test. Rei non voleva essere un'eroina, voleva solo quella Licenza. La morale del "tutti vanno salvati" non aveva mai attecchito su di lei. Sorrise timidamente.
I suoi compagni sono assieme... - iniziò a balbettare verso le sue due compagne - Se hanno ancora le sfere passeranno comunque il test... Ne servono due su tre... - aggiunse, per poi deglutire - Se le hanno perse... Allora non ha comunque speranze... Portarla dietro è solo un rischio inutile. - fece un lungo sospiro - Può... Comunque prendere un'altra barca, mi... Mi spiace... - concluse. Passò il polso destro sotto gli occhi, che erano lucidi. Non aveva assolutamente preso quella decisione a cuor leggero, ma aveva fatto la sua scelta. Se i compagni della ragazza avevano passato il test l'aveva egualmente passato anche lei. Se invece l'avevano fallito per lei non c'erano comunque speranze. All'opposto, quell'ultimo percorso era particolarmente delicato: erano su una barca e dubitava che qualcuna di loro avesse le giuste capacità per guidarla, e attorno a loro non c'era altro che acqua. Se la ragazza avesse deciso di schioccare le dita per far ribaltare la barca o farla affondare conscia che avrebbe passato per forza il test grazie ai suoi due compagni, come una sorta di kamikaze... Tutta la fatica che avevano fatto finora sarebbe stata sprecata. Forse Rei aveva un occhio troppo disilluso sul buon cuore degli eroi, o forse era semplicemente lei ad essere egoista. In ogni caso i due compagni della ragazza sembravano decisamente sospettosi, quindi non capiva perché invece dovessero fidarsi di lei. Singhiozzò sperando che le sue compagne avrebbero capito e che qualcuna si sarebbe messa alla guida, lei non aveva certo le capacità per farlo.rei okazaki | 18 y/o | CIVILIAN | Student | Code ©TECNICHE & EQUIPAGGIAMENTO [Click!]
• Tecniche
► Is this a MacGuffin? (Abilità I) - Grazie al suo inchiostro, Rei riesce a produrre oggetti quotidiani con sforzo minimo. Questi oggetti mantengono la loro funzione d'utilizzo solo se essa è strettamente legata al loro aspetto (ad esempio, una scala o una tazza saranno perfettamente utilizzabili, ma una radio o un telefono saranno un mero guscio vuoto dall'aspetto simile all'oggetto originale). Quest'abilità può essere utilizzata solo fuori dal combattimento e non richiede alcun costo.
► Wall of Text; Lvl 1 - Una cascata di inchiostro dall'alto (o dal basso, a seconda delle situazioni). Solidificandosi, l'inchiostro genera un muro solido in grado di difendere da attacchi fisici ed elementali. Il muro è alto poco meno di due metri e largo circa un metro.
Effetto: Protezione Danno Lieve
Costo: 10
• Equipaggiamento
► ♡ Ghost Brush: Si tratta di un grosso pennello dalle setole composte in una fibra speciale in grado di assorbire e rilasciare a piacimento l'inchiostro emesso da Love. Nella sua interezza, l'attrezzo da disegno è fondamentalmente alto poco più della stessa Rei, che lo porta in giro legandolo sulla schiena come se fosse un bastone da combattimento. E, a conti fatti, il pennello composto da un materiale resistente e parzialmente elastico può essere utilizzato anche come arma contundente. Le setole, lunghe più di trenta centimetri, sono unite al pennello da una parte globulare a forma di goccia di colore nero, percorsa orizzontalmente da una fascia decorata a fiori rossi. Questa parte è lunga quasi quanto le setole. Il restante metro e venti circa dell'attrezzo è composto da una stabile ma elastica asta di colore nero, ad accezione di una decina di centimetri dall'innesto della parte globulare descritta in precedenza e alla parte terminale del pennello, entrambe di colore rosso.
► Effetto: Può essere utilizzato con le tecniche / Per uso fisico, fa danno medio
► Peso: [2]FRZ: 40 QUI: 135 AGI: 100 NRG: 275-10
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LICENZA AOI, FUYUKO E REI
Erano forse state le parole pronunciate dalla donna arcobaleno a rendere Rei sospettosa in quel modo? Oppure era semplicemente il suo stesso spirito a renderla così diffidente nei confronti della ragazza che avevano appena salvato? Essere prudenti era stata la parola d'ordine di Mieko, mentre osservava tutti con malizia. Il mestiere dell'eroe era dopotutto una mansione da svolgere alla perfezione se non si voleva finire presto disoccupati o con ingaggi noiosi per tutta la vita. Ognuna di quelle persone aveva dei motivi diversi e molto probabilmente molti erano corrispondenti. Che si volesse rendere fiero qualcuno, farsi notare, superare la prova perché faceva del normale percorso scolastico...quasi tutti quei ragazzi volevano superare il test e tornare a casa con la loro licenza tra le mani. Rei aveva deciso che non valeva la pena rischiare un eventuale fallimento per qualcuno che non conosceva così bene, o che perlomeno non faceva parte del suo stesso team. Salite tutte e tre sulla barca, la ragazzina artista aveva erto quel muro nero e buio come la notte, tagliando completamente l'ingresso alla ragazza dai capelli color ambra. Al contrario delle luminose stelle artificiali che coloravano il cielo, la luce che introduceva alla giostra acquatica finale venne completamente sigillata appena Rei aveva messo piede sull'imbarcazione. Avevano dovuto destreggiarsi un po' tra la gente ma non erano passati più di un paio numeri prima di potersi sistemare ed assicurarsi perlomeno la possibilità di concorrere per la vittoria. Avrebbero visto la barca partire automaticamente poco dopo: nonostante assomigliassero a motoscafi a motore, quello che dovevano gestire loro era solo la direzione ed aumentare la velocità, proprio come in una giostra tipica dei parchi acquatici. Era l'acqua a portarle avanti ed avrebbero sentito più che altro del trambusto per aver bloccato momentaneamente uno dei possibili punti di accesso, anche se avrebbero potuto pure ascoltare la voce confusa di Aki dietro il muro di inchiostro. Un istante di silenzio ed un paio di schiocchi di dita, per poi sentire la sua voce apparire a qualche metro dalle loro spalle, come un fantasma.
« Cosa state facendo? Aspettatemi! » - Avrebbero visto i suoi capelli quasi brillare affacciandosi appena dal muro d'inchiostro, mentre sembrava sinceramente stupita di quello che stava succedendo. Il suo viso era piegato da una smorfia che non riusciva a comprendere quello che era appena successo, ma era più che altro nel panico e gridava a gran voce di fermarsi. C'erano numerose persone che sembravano accalcarsi per poter salire sulle barche, forse spaventate da quello che era appena successo. I loro pensieri erano quelli di una folla disordinata, che si chiedeva se qualcuno stesse violando quella tregua temporanea impedendo agli altri di salire. Il suo viso si allontanò sempre di più, sparendo alla prima discesa verso la loro destinazione finale. Aki sarebbe scomparsa dalla loro vista, mentre si tratteneva per non cadere dentro il gelido fiume. Non cercò di fermare la barca o di distruggere il canale usando il proprio Quirk, ma fu semplicemente una breve presenza che era passata molto brevemente per le loro vite.
Le tre avrebbero avuto qualcosa da discutere, forse. C'era la questione di chi doveva controllare la direzione della barca, considerato che fortunatamente per loro ancora non serviva una grande abilità da guidatore per superare quelle rapide. E forse avrebbero dovuto parlare di quello che era appena successo, una delle prime azioni fatte di testa propria da parte di Rei. Passarono circa tre minuti a destreggiarsi tra i percorsi più o meno tranquilli, ogni tanto venendo schizzate dall'acqua che saltava sull'imbarcazione bagnandole. Accanto a loro numerosi gruppi si destreggiavano con le loro imbarcazioni, alcuni di loro utilizzando il proprio Quirk per rendere più veloce o più sicuro il percorso da attraversare. Quello era l'unico percorso veramente obbligatorio, tralasciando eventuali Unicità in grado di volare o acquatiche. Considerato cos'era stato quel parco di divertimenti per loro, probabilmente quello sarebbe stato il test finale per ottenere quella licenza così tanto voluta. Sarebbe presto cominciata una stressa serie di curve, che si faceva mano a mano più ripida e difficile da traversare con la barca. Qualcuno avrebbe dovuto tenere saldo il volante se non volevano ribaltarsi in acqua e scontrarsi con chi viaggiava vicino a loro, mentre alternavano momenti in cui salivano e in cui scendevano. Affrontate le correnti però, la vera sfida sarebbe apparsa poco dopo ai loro occhi. Avrebbero cominciato a salire per un ripido percorso dove l'acqua si abbassava e permetteva di affrontare l'altitudine, mentre le barche di tutti i vari partecipanti si avvicinavano tra di loro come se fossero in una pista di go-kart.
« Buonasera, miei cari partecipanti. Mi congratulo con i 30 gruppi che sono arrivati fin qui. » - Tutti quelli sul fiume avrebbero potuto sentire una voce che avevano sentito per poco, ma abbastanza carismatica e suadente per poter essere ricordata. Le note della loro esaminatrice, Mieko Sasaki, stavano risuonando lungo il fiume e sembravano particolarmente gioiose. Le barche salivano e già si poteva vedere gran parte della ruota panoramica, mentre il forte rumore di acqua scrosciante riempiva le loro orecchie. « Spero abbiate fatto tesoro delle mie parole. Siete quasi arrivati a destinazione e riceverete presto le vostre licenze. » - Una pausa, che coincideva con l'arrivo sul punto massimo d'altitudine di quella strana attrazione. Dalle loro barchette, tutti avrebbero visto una discesa ripida tanto quanto la salita, probabilmente anche di più. La ruota panoramica era proprio di fronte a loro, posizionata ad una ventina di metri alla fine del fiume. Una piattaforma di legno era coronata da un grande cancello luminoso, l'uscita vera e propria del parco divertimenti. Numerosi mulinelli volevano fermare il loro percorso in modo feroce. Uno in particolare era di fronte a quella grande piattaforma di legno, con un diametro di diversi metri ed in grado di inghiottire numerose imbarcazioni. Avrebbero avuto soltanto qualche istante che sarebbe durato in eterno lungo quel breve tratto, prima di cominciare a discendere di nuovo ad un'assurda velocità, sentendo lo stomaco farsi leggero probabilmente. Avevano pochi secondi per non affondare dentro una delle correnti. Dovevano usare le loro migliori capacità di guida ed utilizzo del Quirk non solo per superare i primi ostacoli, ma anche per arrivare sane e salve al cancello.
« Dovete solo superare quest'ultima situazione. Fatemi vedere cosa sapete fare, eroi! »
©ART | ©CODESPOILER (clicca per visualizzare)Ordine: Master, WhiteVenom, *Sybil*, exquisite†corpses.RIP AKI.Decidete in questo turno chi guiderà la barca. Descrivetemi come volete come cercate di destreggiarvi sia tra le curve iniziali, che alla fine. La parte finale del fiume è lunga una ventina di metri e state scendendo a grande velocità. Spero di vedere dei bei post come prima da parte di tutti
Per qualsiasi dubbio mandatemi un MP!. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Piccolo cambio d'ordine: White ha chiesto di poter postare per ultimo, quindi l'ordine è ora Fuyuko-Rei-Aoi!.
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.Fuyuko Tanaka
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.Non ci si può fidare di tutti... - rispose semplicemente, pur con voce rotta, alla domanda di Fuyuko. Non aveva probabilmente la capacità di elaborare maggiormente: era una ragazza educata e non voleva esporre ulteriori sospetti sulla presunta studentessa del terzo anno della UA, anche perché non aveva a conti fatti le prove necessarie a sostenerli. Le sembrava semplicemente plausibile che potesse esserci qualcosa sotto, e considerando che portarla in salvo non era un requisito necessario a passare l'esame non vedeva il motivo di doverla portare in salvo personalmente. Le modalità con cui la giovane poteva essersi separata dai suoi compagni di squadra emersi dal fiume le erano del tutto ignote, ad esempio. Erano caduti nel fiume ed erano stati trascinati nuovamente fino all'inizio, e lei era rimasta appesa per tutto quel tempo? Improbabile. Emise un grugnito stizzito sentendola lamentarsi da dietro il suo muro di inchiostro: Rei era ben conscia delle sue capacità, e se quella ragazza non riusciva neppure a rompere un muro sottile come quello creato dalla ragazza, beh, evidentemente non aveva proprio le doti per diventare un'eroina. E a conti fatti, non era quello un test? Certo, era indubbio che Fuyuko avesse guidato il gruppo ma ognuno, anche Rei, aveva fatto la sua parte. E quella ragazza cosa aveva fatto? Non era riuscita neppure a salvare sé stessa, figuriamoci dover salvare gli altri.
In ogni caso, quello era un problema per il futuro. Ciò che dovevano fare ora era attraversare quella distesa d'acqua per terminare il test con successo.
La barca partì quasi autonomamente e il brusio di persone che si lamentavano del suo aver ostruito quella piccola parte del molo col suo muro di inchiostro si allontanò velocemente, affogato nello scroscio dell'acqua e nel rumore del motore dell'imbarcazione. Rei non era mai stata su una barca, figuriamoci in una sottospecie di gara tra barche. Tutta la struttura tremava ad ogni singola anomalia dell'acqua e molto spesso i piccoli saltelli del motoscafo causavano il generarsi di numerosi schizzi verso l'interno dell'imbarcazione, bagnando la tuta della ragazza. Insomma, pur avendo evitato la trappola delle piscine e la caduta nel fiume sembravano comunque costrette ad uscirne fradicie. Fuyuko prese nuovamente il timone metaforico della squadra, lasciando però quello della barca alla ragazza dalla pelle scura. Rei passò la manica destra sul volto cercando di asciugarsi quelle due o tre lacrime che aveva versato e cercando di calmarsi. Essere agitata non avrebbe portato a nulla di buono quindi, nonostante la situazione, doveva rilassarsi come possibile.
Annuì quando la ragazza dai capelli azzurri le passò la scatola contenente la sfera di Aoi. La poggiò sul fondo della barca assieme alla sua e ci si sedette sopra: le sembrava in un certo senso il miglior modo per tenerle al sicuro. Per quanto turbolento, il viaggio fu abbastanza tranquillo finché la voce dell'esaminatrice non tuonò in tutta la struttura, annunciando l'imminente fine del test.
... sì. - annuì semplicemente alla risposta di Fuyuko. Non ci si poteva fidare di tutti, l'aveva detto, ma di lei si fidava. Alzandosi, Love sparò un paio di colpi di inchiostro sulle scatole contenenti le sfere in modo da cementarle come possibile al fondo della barca. Non avrebbe potuto creare il trampolino e al contempo difendere le sfere, aveva bisogno delle mani libere. Si avvicinò alla zona di pilotaggio e fece un lungo sospiro.
Vado. - con quelle parole, mosse la mano destra verso il vetro protettivo nella zona di guida e saltò direttamente su quello che in una macchina si sarebbe chiamato cofano, ma che non aveva idea come si chiamasse in una barca. Forse la prua? Non era importante. Fece un paio di passi sul traballante metallo, dopodiché Love sparò due ulteriori getti di inchiostro ai suoi piedi, per tenerla salda e impedirle di volare via. Rei mosse quindi ampiamente il pennello stretto in entrambe le mani mentre Love le forniva l'inchiostro necessario: l'acqua prima azzurra si sarebbe lentamente coperta di uno strano nero simile al petrolio, ma molto meno dannoso per la probabilmente inesistente fauna e flora acquatica del luogo. Da quella massa d'inchiostro sarebbe presumibilmente emersa una rampa come richiesto, sempre se ne avesse avute le forze. Quella era la cosa più pericolosa che Rei aveva mai fatto in vita sua, il resto stava alle sue compagne.rei okazaki | 18 y/o | CIVILIAN | Student | Code ©TECNICHE & EQUIPAGGIAMENTO [Click!]
• Tecniche
► Is this a MacGuffin? (Abilità I) - Grazie al suo inchiostro, Rei riesce a produrre oggetti quotidiani con sforzo minimo. Questi oggetti mantengono la loro funzione d'utilizzo solo se essa è strettamente legata al loro aspetto (ad esempio, una scala o una tazza saranno perfettamente utilizzabili, ma una radio o un telefono saranno un mero guscio vuoto dall'aspetto simile all'oggetto originale). Quest'abilità può essere utilizzata solo fuori dal combattimento e non richiede alcun costo.
► Ball and Chain; Lvl 1 (x4) - Sparando inchiostro sui piedi dell'avversario e indurendolo immediatamente, l'avversario si troverà bloccato a terra per un po'. Questo, ovviamente, se la sua Forza è inferiore al parametro Quirk di Rei.
Effetto: Blocco; Area: 5m.
Costo: 15
► Tidal Wave; Lvl 1 (x2) - Una grossa onda d'inchiostro in grado di investire l'avversario. Causa danno al contatto e può anche sbalzare via i più impreparati. La sua forza è abbastanza per riuscire a scardinare una porta chiusa (ma non blindata). In ambienti chiusi l'inchiostro non si disperde e permane sul terreno per tre {3} turni prima di evaporare naturalmente. In quel caso l'inchiostro sparso a terra può essere utilizzato per utilizzare tecniche anche a distanza.
Effetto: Danno lieve
Costo: 15
• Equipaggiamento
► ♡ Ghost Brush: Si tratta di un grosso pennello dalle setole composte in una fibra speciale in grado di assorbire e rilasciare a piacimento l'inchiostro emesso da Love. Nella sua interezza, l'attrezzo da disegno è fondamentalmente alto poco più della stessa Rei, che lo porta in giro legandolo sulla schiena come se fosse un bastone da combattimento. E, a conti fatti, il pennello composto da un materiale resistente e parzialmente elastico può essere utilizzato anche come arma contundente. Le setole, lunghe più di trenta centimetri, sono unite al pennello da una parte globulare a forma di goccia di colore nero, percorsa orizzontalmente da una fascia decorata a fiori rossi. Questa parte è lunga quasi quanto le setole. Il restante metro e venti circa dell'attrezzo è composto da una stabile ma elastica asta di colore nero, ad accezione di una decina di centimetri dall'innesto della parte globulare descritta in precedenza e alla parte terminale del pennello, entrambe di colore rosso.
► Effetto: Può essere utilizzato con le tecniche / Per uso fisico, fa danno medio
► Peso: [2]FRZ: 40 QUI: 135 AGI: 100 NRG: 265 - 90
CITAZIONEChiedo scusa per il post un po' meh, non sto molto bene ma non volevo sforare.. -
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LICENZA AOI, FUYUKO E REI
Un'ultima dimostrazione di potere, di forza ed abilità, era quella la richiesta. Durante quei viaggi tra mille trappole ed insidie dentro quel labirinto di giochi e meraviglia, ogni studente all'interno di quella prova si era probabilmente chiesto il motivo ed il tema generale delle prove a cui erano stati sottoposti. La donna arcobaleno aveva chiesto loro di essere prudenti, ma non c'erano stati particolari avversari che avevano intralciato il loro camminare, tralasciando le attrazioni stesse. Che il vero nemico di quella prova fossero gli studenti stessi, che come si erano dimostrato di recente erano caduti tutti vittima del protagonismo e del loro naturale essere impulsivi? C'era molta gente ormai che considerava i ragazzi più giovani alla stregua di chi agiva da eroe illegalmente, con l'opinione pubblica che pressava sempre di più su questi individui. Era necessario avere degli eroi, era necessario avere una forza autorizzata ad utilizzare la propria Unicità? Mieko Sasaki nella sala di controllo osservava tutto il parco tramite innumerevoli telecamere, tenendo sott'occhio ogni singolo gesto dei partecipanti dietro un ghigno soddisfatto. I dettagli della prova erano stati pochi, con l'unica indicazione che consisteva nel raggiungere la ruota panoramica. Quando osservava quei mocciosi fallire l'uno dietro l'altro un velo di vanità copriva il suo cuore, visto che non per nulla era lei l'ideatrice di quelle prove. Il potere del denaro e di possedere preziosissimi prototipi tecnologici che le avevano fatto guadagnare un rispetto enorme sul mercato e anche tra i produttori di equipaggiamento. Quello era un test non solo per gli studenti, ma anche per sé stessa e per le sue tecnologie. Ovviamente non aveva reso la prova impossibile, visto che ci teneva a conquistare anche i futuri appalti. Anche perché una persona le interessava particolarmente in quell'esame, che però non era dove si doveva trovare in quel momento. Oltre a varie inquadrature, per quella prova era stato installato una specie di radar che ritraeva come piccoli puntini luminosi i partecipanti in base alle loro sfere, per facilitare o rendere più complicato il tutto in base all'occasione. I tre puntini viola erano da tutt'altra parte e ciò non andava bene, per niente bene. Non lo aveva notato prima, occupata a supervisionare il tutto, ma due di questi puntini erano addirittura prima del ponte finale, che si doveva occupare di scremare chi era passato solo per fortuna dalle attrazioni più facili. Uno invece si era fermato appena prima del test finale, non che potesse però fare la differenza in quel momento. Mieko diede un'occhiata veloce alle fotocamere, senza però trovare una ragazzina dall'aspetto cagionevole dai capelli chiari come una nuvola ma una decisamente più alta e dai capelli color ambra. Il suo ghignò sparì e solo un misto tra disapprovazione e delusione poté dipingere il suo volto. La donna scosse la testa massaggiandosi l'area tra le sopracciglia, come se un'emicrania improvvisa l'avesse colpita. Quella piccola impertinente l'aveva sfidata di nuovo, probabilmente. La donna non poteva però che continuare a guardare quegli schermi perché se quella voleva rallentare la carriera che lei stessa aveva così stupidamente scelto, erano solo affari suoi. Il suo occhio tornò sulla prova finale, notando le ragazzine della Yuuei sulla loro imbarcazione. Se doveva essere sincera con sé stessa, la donna di mezza età aveva curiosità solo verso quella e poche altre scuole, un interesse tipico di un colono che vuole valutare quanto sia conveniente conquistare una nazione straniera.
Tra le grida emozionate e confuse di tutti i partecipanti, Fuyuko aveva ideato il suo ultimo piano per far superare la prova alle tre. Era stata quella che aveva guidato il gruppo, nonostante le proprie basse aspettative. Aveva già dimostrato il suo valore per strada, sul campo stesso e non in una simulazione: esperienza che le era servita per imparare cosa fare nei momenti peggiori e quando si è sotto un'estrema pressione. Stava probabilmente utilizzando tutta l'aria che aveva in corpo per quella mossa finale che valeva cento volte di più di enormi esplosioni e raggi laser per catturare Villain. Tra il rumore violento dell'acqua che batteva contro tutte le imbarcazioni, Rei si era fatta carico di un'ulteriore responsabilità: saper scegliere quando era momento di fidarsi e quando era momento di essere sospettosi. Non sapeva e probabilmente non avrebbe saputo se molto tempo dopo le vere intenzioni di Aki, né perché non aveva deciso di seguirle tramite il proprio Quirk. Reggendosi all'imbarcazione grazie al getto adesivo sparato contro sé stessa, quella specie di percorso privilegiato serviva all'imbarcazione per volare via dal feroce mulinello. Il pennello avrebbe cominciato a creare la rampa desiderata da Rei in quella pericolosa discesa, mentre la guida veniva tenuta saldamente da Aoi, che aveva ricevuto quell'ordine dalle compagne. Lo aveva eseguito con un incertezza, ma dopotutto erano lì e non si erano schiantate prima. Unendo l'aria sapientemente accumulata dalla ragazza dai capelli color turchese ed il costrutto d'inchiostro, le tre avrebbero sentito la stessa sensazione di quando ci si stacca da terra con un aeroplano, forse in modo ancora più veloce e violento. Sarebbe bastato un istante di contatto tra la superficie solida e l'aria per farle saltare in aria come se stessero volando su una barchetta magica, decisamente meno aggraziata e molto più rudimentale. Infatti, tutta l'aria accumulata doveva pur reggere il loro peso e solo grazie a quell'enorme spinta data dal Quirk e la velocità che avevano preso permise loro di volare sopra il mulinello. Avrebbero visto l'acqua vorticosa sotto di loro come l'enorme bocca di un mostro pronta a divorarli, mentre si avvicinavano pericolosamente in picchiata verso il cancello. Durante la spinta però, qualcosa sarebbe andato storto: forse appunto per il suo ruolo marginale e concentrata sulla guida, Aoi avrebbe lasciato la presa a causa della grande velocità accumulata. Forse quest'ultimo aspetto non era stato considerato, ma le due altre ragazze avrebbero visto la studentessa cadere dall'imbarcazione nel vortice più in basso, sparendo poco dopo catturata quasi dall'acqua e perdendo la propria sfera. Del destino della Houou avrebbero saputo dopo, perché in pochi secondi sarebbero atterrate contro il porticciolo che accoglieva il cancello. La barca si sarebbe scontrata violentemente contro il pavimento di cemento, producendo un orribile rumore e una marea di scintille, strisciando di numerosi metri e ruotando come una specie di macchinina degli autoscontro impazzita. Fermate finalmente da quella pericolosa manovra, le due rimaste sulla barca avrebbero visto che sotto l'inchiostro di Rei le sfere emettevano una forte luce turchese ed un segnale sonoro che sembrava indicare successo.
Ce l'avevano fatta, avevano superato la prova. Di fronte a loro, l'enorme ruota panoramica girava piano e tranquilla, come se fosse noncurante di quello che era appena successo. Le due avrebbero sentito rumori di passi bagnati, con tutti i gruppi di studenti che seguivano loro nella vittoria. Forse ancora scombussolate ed un po' stordite avrebbero notato che chiunque fosse passato non aveva di certo l'imbarcazione con sé, essendo arrivati in altri modi che non avevano osservato. Anche quell'anno, la Yuuei aveva dato spettacolo all'esame per la licenza. Sarebbero passati un paio di minuti prima che un gruppetto di forzuti dipendenti in tuta nera arrivasse sul luogo, guardando un po' straniti la coppia che si era portata dietro la barca, ma aiutandole in ogni caso ad uscire se non l'avessero già fatto. Avrebbero accompagnato chiunque fosse passato in un'uscita molto più scarna e poco decorata del resto del parco, come quando si va nell'area riservata allo staff dei Luna Park. Attraversando un lungo ed intricato sistema di corridoi, avrebbero accompagnato tutti gli studenti (una ventina circa) verso quella che sembrava l'area di partenza dello stadio, tornando effettivamente agli spogliatoi dove si erano cambiate prima o meno. Avrebbero potuto lì asciugarsi, con l'invito di ripresentarsi alla sala conferenze dove erano state mandate prima. Lì dentro sarebbe poco dopo arrivata una Aoi tutta bagnata ed infreddolita: dopo essere caduta in acqua infatti, la ragazza avrebbe passato qualche secondo a lottare nell'acqua prima...di essere inglobata dalla sua stessa sfera. Forse non l'avrebbe notato, ma dopo qualche secondo senza respirare la ragazza dalla pelle scura si sarebbe trovata in una bolla turchese che sembrava accoglierla comodamente, che si muoveva autonomamente nell'acqua, trasportandola per quello che sembrava un tunnel scuro. La ragazza si sarebbe trovata poi in una piccola anticamera, uscendo accanto ad uno degli spogliatoi femminili, come se fosse stata installata quell'uscita appositamente e ritrovando le sue compagne.
Tornate in uno stato decente e forse discusso della prova, il trio si sarebbe quindi ritrovato nella sala conferenze dove ad aspettarle c'era già la donna arcobaleno ed un numero molto minore di studenti. Non sembrava di ottimo umore, forse perché al contrario del suo splendido sorriso di prima ora c'era un'espressione seria e compiaciuta. Arrivati tutti, la donna avrebbe ricominciato a parlare dopo un segnale da parte del suo collega, avvicinando la bocca al microfono.
« Congratulazioni, avete superato l'esame. Spero abbiate tutti imparato qualcosa dalla prova. Il mondo degli eroi è estremamente competitivo e sono sicura che tutte le insidie del parco vi abbiano messo all'erta. Vi chiameremo ora in ordine di arrivo al cancello finale per ritirare le vostre licenze....team turchese, Houou, Okazaki e Tanaka. » - Avrebbe cominciato, chiamando le tre ad avvicinarsi a quella specie di palchetto. Attraversata la folla, tutte e tre avrebbero potuto tenere tra le mani la loro personale licenza da eroi con la loro foto, consegnata da uno dei tanti impiegati anonimi che sembravano quasi cloni. « Di nuovo complimenti ragazze. » - Avrebbe ripetuto la donna, girandosi un attimo per guardarle sorridendo, allontanandosi dal microfono come per non far sentire agli altri ciò che voleva dire. Sarebbero potute uscire dopo il ritiro del loro premio, trovando nuovamente il giorno al di fuori dello stadio. Chi fosse quella donna inquietante in particolare, nessuno poteva dirlo, ma forse il futuro avrebbe riservato altre sorprese alle tre. Avevano trovato forse...delle nuove compagne in quel percorso scolastico, di cui avevano raggiunto una nuova ed importante tappa. Il diventare eroi professionisti era ancora lontano, ma la strada sembrava spianata per loro.
©ART | ©CODESPOILER (clicca per visualizzare)Ordine: Master, *Sybil*, exquisite†corpses, WhiteVenom.
Abbiamo finito! Congratulazioni per aver passato l'esame, spero vi siate divertiti. Fatemi un ultimo post in cui arrivate agli spogliatoi e successivamente alla sala conferenze, dove vi verrà consegnata la licenza. Prossimo turno farò un ultimo post conclusivo in caso e vi consegnerò le licenze vere e proprie . Se avete qualsiasi dubbio (anche per la situazione dei personaggi come per WhiteVenom) mandatemi pure un MP!
Congratulazioni ancora. -
.Fuyuko Tanaka
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.Rei aprì gli occhi. Lentamente il suo udito tornò funzionante e vigile e in una manciata di secondi - comunque troppi se quella fosse stata una vera azione egoistica - tutto tornò chiaro. La barca su cui stavano viaggiando poco prima era incagliata sul terreno, ribaltata. Insomma, decisamente al di fuori dell'habitat naturale di una barca. La sua scocca aveva inciso il terreno alla base della ruota panoramica incidendola come un graffio di una qualche belva feroce. Al suo piede destro lampeggiava la sfera turchese che aveva protetto per tutto quel tempo. Avendo perso conoscenza, o comunque nella foga degli accadimenti, Love era sparito e con lui i vari oggetti di inchiostro creati con l'unicità della ragazza. Le scatole nere non proteggevano più le sfere delle ragazze, ma erano comunque arrivate alla fine.
Pian piano tutto tornò chiaro, almeno per quanto possibile: il salto con l'imbarcazione, l'insicurezza di Fuyuko. Aoi era capitombolata giù dal motoscafo ad una certa, ma Rei non l'aveva vista perché i suoi piedi erano saldati con l'inchiostro appiccicoso sulla prua della nave. Quando la situazione era sfuggita dal controllo della compagna dai capelli azzurri Rei ne aveva direttamente pagato le conseguenze: si trovava in fronte alla nave e l'impatto della stessa col terreno l'aveva sbalzata qualche metro in avanti. Pian piano, assieme all'udito indebolito dal rumore della concussione col terreno, anche il dolore iniziava a farsi sentire. Il petto dolorante, gomiti e avambracci pizzicavano per le leggere abrasioni che si era fatta strisciando sul terreno all'impatto. Massaggiandosi le tempie con la mano destra raccolse poi il suo pennello e la sfera luminosa. Era sicura che Fuyuko le avesse detto qualcosa prima, nella foga di quanto era successo, ma non riusciva a mettere bene a fuoco le parole nella sua mente.
Aoi era dispersa come una novella Ulisse ma le giovani erano in possesso di ben due sfere luminose, quindi avevano per forza passato l'esame. In un'altra occasione si sarebbe forse preoccupata maggiormente per la compagna dalla pelle scura, ma era sicura che avesse la pellaccia dura e che, soprattutto, tutto in quel test fosse sotto controllo. Per quel che poteva saperne, non avendola vista cadere dalla nave, la compagna poteva benissimo esserne uscita indenne e averle anticipate. In quella situazione, con del dolore alle tempie e ben poca coscienza su ciò che stava accadendo, non riuscì a far molto di più che lanciare un sorriso a Fuyuko.
Le due vennero scortate all'interno dello Stadium da dei tizi in tuta nera e ricondotte agli spogliatoi dove tutto era partito. Lì anche Aoi raggiunse le compagne, pur con i vestiti completamente fradici. Che fosse caduta in acqua? A quel punto era l'ipotesi più accreditata, ma sfortunatamente Rei non avrebbe chiesto nulla: sebbene fossero giunte fin lì assieme, questo traguardo cambiava ben poco dell'intrinseca timidezza della ragazzina giapponese. Ciononostante, si lasciò andare in quell'abbraccio richiesto dalla ragazza dai capelli azzurri. Non era una ragazza molto sociale, ma forse attraversare situazioni pericolose assieme riusciva davvero a far legare le persone in qualche strambo modo. Si cambiò, mettendosi nuovamente i vestiti con cui era giunta allo Stadium, e fissò il pennello sulla schiena. Non aveva fatto molto, onestamente se aveva passato quell'esame era solo grazie a Fuyuko, ma si sentiva profondamente stanca. Le dolevano persino le punte delle dita, e non come quando disegnava troppo. Quella giornata, insomma, era stata a dir poco estenuante... ed era solo all'inizio.
Uscì assieme alle compagne e un'impiegata dal volto anonimo fece un appello per consegnare agli aspiranti eroi le loro licenze. Vedere il suo volto su quella carta era... strano. Se la meritava davvero? In fondo se era arrivata fin lì era solo merito delle compagne, in particolare della Tanaka. E anche meritandosela, cosa ci avrebbe fatto ora? Non era un'eroina, e non era troppo interessata a diventarlo. Avrebbe potuto dipingere per strada, con quella? Avrebbe potuto passeggiare con Love al suo fianco? C'erano così tante domande che annebbiavano la sua mente, ma voleva solo andare a dormire ora. Era stanca, sì. Molto stanca.
Tanaka-senpai... Houou-senpai... Grazie. - ringraziò semplicemente le due compagne prima di lasciarsi lo Stadium alle spalle. Chissà se le avrebbe mai incontrate di nuovo, in fondo erano di due anni diversi, e di due sezioni diverse. Per la prima volta, Rei provò un terribile senso di incompetenza ed inadeguatezza verso qualcosa che neppure voleva diventare. Le era capitato spesso di sentirsi scoraggiata guardando i quadri di un grande pittore, ma in quel momento si sentiva incompetente rispetto a quelle due ragazze che, più giovani di lei, erano molto, molto più avanti di lei su una via che neppure era interessata a percorrere. Era una sensazione strana.rei okazaki | 18 y/o | CIVILIAN | Student | Code ©CITAZIONEGrazie a tutti per la role. E' stata la mia prima attività con Rei e ne sono molto felice.. -
.Aoi HououCITAZIONEChiedo ancora scusa per la mia assenza, ma davvero non riuscivo a postare ^^" spero di rifarmi prossimamente dato che ora sono più stabile ^^.