SQ: 鎖鎌, Kusarigama

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    Shinjiro Aragaki

    Nei giorni successivi all'indagine al tempio Ikegami Honmon-ji aveva avuto molto a cui pensare. L'immagine della ragazza completamente carbonizzata continuava a balenargli in mente più e più volte durante la giornata, nei momenti più casuali; dopo SALEM aveva avuto un'esperienza vagamente simile, ma molto più viscerale e legata semplicemente al cogliere immagini o odori che gli ricordassero quella scena. Questa volta invece il ricordo era più... razionale, consapevole. Non tanto un senso di disgusto istintivo nel sentire l'odore di bruciato come era successo in passato, quanto un piccolo pensiero costante e assillante che si introduceva nei suoi pensieri più disparati.
    "Il responsabile è ancora là fuori" diceva, o di solito cose molto più semplici e schiette come il rammentargli che ciò aveva visto non era stato uno strano sogno confuso, ma qualcosa di concreto e reale che poteva accadere di nuovo, in qualsiasi momento.
    Che il responsabile non era una creatura di fantasia creata dalla sua mente come quegli zombi ma una persona qualsiasi come tutte le altre.
    L'altra cosa che gli aveva dato parecchio da pensare era lo scontro che aveva avuto con Hisoka, che aveva evidenziato (in modo decisamente doloroso) i limiti del suo quirk; non poteva fare nulla se non riusciva ad avvicinarsi a chi come il giullare aveva quirk che agivano a lunga distanza, e non era esattamente un campione di agilità. Ed era assolutamente certo che prima o poi, da un giorno all'altro, il membro di Aogiri si sarebbe ripresentato alla sua porta.
    Aveva bisogno di qualcosa che lo aiutasse a colmare quel divario, e la risposta gli era arrivata ad Ameyoko, in quella parte nascosta del "mercato dei dolci" a cui si era rivolto ormai un paio di volte.
    « E quella?» aveva chiesto, adocchiando quella che sembrava una lunga catena con un elaborato falcetto saldato all'estremità e un peso di metallo all'altra.
    La catena era strettamente arrotolata attorno al manico del falcetto, ma dal numero di giri sembrava comunque discretamente lunga.
    « E' una kusarigama. Sta lì da secoli, non dirmi che la vuoi? Ho ormai rinunciato a venderla, chi si rivolge qui preferisce altro.»
    Non è che esattamente la voleva, non gli piaceva esattamente l'idea di girare con quell'affare addosso (anche se con la catena completamente arrotolata il falcetto non doveva essere troppo difficile da occultare sotto un giaccone discretamente lungo o in una tasca interna,sicuramente non più difficile di una katana in un fodero), ma... quella catena poteva tornargli utile, se si ritrovava in situazioni simili a quelle con Hisoka dove sapeva di star andando contro ad uno scontro.
    Restava solo il piccolo dettaglio che non aveva la benchè minima idea di come usarla... ma per quello la soluzione c'era.
    «... devo pensarci.»
    ---
    Il vantaggio di vivere in una megalopoli come Tokyo è che non si avevano scuse se si voleva iniziare hobby un po' particolari. C'erano corsi per letteralmente qualsiasi cosa, anche le arti marziali più astruse e di nicchia. Qualche giorno dopo aver adocchiato la particolare arma aveva fatto un po' di ricerche su internet e trovato un esperto di armi storiche, tale Horikiri Nobuo, che offriva corsi a pagamento nel mostrarne il funzionamento con dimostrazioni pratiche delle tecniche di utilizzo, che fosse per attori in un film o semplici appassionati.
    Lo aveva contattato in modo un po' esitante, ma l'uomo era stato più che felice di fissare un appuntamento ad una palestra dove faceva lezione due volte a settimana.
    « Come mai è interessato ad un'arma simile? » fu la prima cosa che chiese.
    Ovviamente non poteva dire che era interessato a saperla usare in combattimento, ma fortunatamente si era preparato una risposta in anticipo.
    Shinjiro tossicchiò con una punta di imbarazzo.
    « Ad essere sinceri... l'ho vista in un videogioco e... sa com'è...» rispose, restando sul vago. Se necessario aveva cercato un paio di videogiochi da nominare in cui compariva l'arma, ma non ce ne fu bisogno.
    Nobuo annuì con l'aria di chi ha già sentito quella risposta decine di volte.
    « Aaah, sì... non è il primo a dirmelo.» ridacchiò, facendogli cenno di seguirlo nella piccola sala vuota.
    « La Kusarigama è un'arma particolare, dalle origini povere. » iniziò intanto.
    « E' nata come arma di autodifesa da chi non aveva il permesso di portare una spada da samurai, ed infatti molte delle tecniche sviluppate sono specializzate nell'affrontare nemici armati di spada, ma in seguito sono nati molti altri stili.» continuò, avvicinandosi ad una rastrelliera dove erano appese diverse delle armi, la maggior parte in legno invece che metallo.
    « Per le dimostrazioni ovviamente usiamo riproduzioni in legno e corde, il peso invece è sostituito da un sacchetto di pelle con sabbia, non vogliamo che nessuno si faccia male. » illustrò, porgendogliene una.
    « Una kusarigama vera ha una lama e manico lunghi entrambi 30 cm e un peso di 100 grammi all'altra estremità. La lunghezza complessiva della catena era di 3.6 metri, o 12 shaku, la vecchia unità di misura utilizzata ai tempi, uno per ogni mese dell'anno.»
    Una cosa che non aveva mai capito di molte armi tradizionali giapponesi era la fissazione di dare loro significati e dettagli mistici e poetici, come se questo cambiasse il fatto che erano comunque strumenti destinati solitamente a uccidere brutalmente qualcuno, all'epoca.
    Dubitava che chi si era ritrovato decapitato da un falcetto in passato avesse apprezzato l'eleganza e raffinatezza della catena lunga esattamente 12 shaku.
    Il ragazzo tenne quella considerazione per sè, limitandosi ad annuire mentre soppesava la finta falce in legno in una mano e il peso nell'altra, la corda che li legava srotolata ai suoi piedi. Anche se 100 grammi non sembravano molti, poteva ben immaginare che un pesetto di piombo scagliato con tutto lo slancio dato dalla catena poteva fare seriamente male.
    Scacciò l'immagine mentale di tirare uno di quei cosi dritto sulla faccia sogghignante del giullare e si rivolse nuovamente al maestro.
    « Ed era un'arma utilizzata da... contadini, giusto?» chiese, giusto per non far sembrare che era interessato solo al lato "come usarla per far male" dell'arma.
    Nobuo fece un cenno affermativo mentre riprendeva in mano l'arma e faceva roteare un paio di volte un metro circa della corda con il sacchetto attaccato, all'altezza del petto.
    « Corretto. La falce non era altro che uno strumento agricolo riadattato per l'autodifesa. Non era un'arma da utilizzare in guerra, come può vedere... » l'uomo fece diversi passi indietro e raccogliendo parte della catena con la mano che stringeva la falce roteò l'altra estremità con il peso sopra la testa, tutt'attorno a sè. Shinjiro resistette all'impulso di fare un salto indietro quando il sacchetto ripieno di sabbia gli passò a una decina di centimetri dal volto, trattenendo una smorfia.
    « Richiede un certo spazio per essere utilizzata liberamente senza imbrigliarsi dove non dovrebbe, che era ovviamente impossibile in uno schieramento compatto di soldati. Era un'arma da combattenti solitari.» concluse, dando uno strattone alla corda e facendo atterrare il peso direttamente nella mano libera.
    ... che a lui andava benissimo.
    « Il peso veniva usato per imbrigliare l'arma o direttamente gli arti dell'avversario, che veniva colpito con la falce solo una volta che era a tiro... richiedeva una certa abilità nel saper direzionare il peso, che poteva essere sia fatto roteare afferrando la catena che direttamente scagliato a mano... lei ha qualche esperienza nel lancio? »
    Shinjiro battè un paio di volte le palpebre, sorpreso dalla domanda improvvisa.
    « Ho... fatto pallacanestro per diversi anni a scuola...?» rispose, esitante.
    Nobuo fece spallucce.
    « Il baseball sarebbe stato meglio, movimenti più simili del braccio, ma meglio di niente. Avrà sicuramente familiarità con lo stimare la traiettoria e arco della palla, comunque.» commentò.
    Insulti indiretti al suo sport preferito a parte, Nobuo si mostrò decisamente entusiasta nel dare dimostrazione degli utilizzi più vari dell'arma. In quella prima ora e mezza di lezione si dilettò a varie dimostrazione pratiche delle prese e impugnature più comuni, terminando la lezione con uno scontro simulato per illustrare le potenzialità dell'arma in cui Shinjiro, armato di una finta spada di legno, cercò più volte di avvicinarsi all'insegnante solo per ritrovarsi la spada strattonata via dal peso imbrigliato o direttamente colpito con quest'ultimo.
    A fine lezione si massaggiò la spalla dove il sacchetto pieno di sabbia lo aveva bersagliato senza pietà, riflettendo.
    « Allora, che ne pensa? E' interessato ad altre lezioni?» chiese l'uomo, riponendo l'arma in legno al suo posto e voltandosi a guardarlo.
    Shinjiro lo fissò in silenzio per qualche secondo. Aveva visto le potenzialità di quell'arma,sia come strumento di difesa che di attacco, ma si sentiva vagamente in colpa nell'approfittarsi di quella che sembrava una genuina passione dell'uomo sapendo bene il vero uso che voleva farne.
    Sarebbe stato un po' come se qualcuno che lo avesse approcciato per imparare a cucinare lo avesse fatto solo per sapere il metodo migliore per dare un'intossicazione da cibo a qualcuno, immaginò.
    Però... dopotutto non è che voleva usare quell'arma per uccidere o fare attivamente male a qualcuno, no?
    L'avrebbe usata per evitare che si ripetesse di nuovo ciò che era successo con Hisoka, per non ritrovarsi inerme e in grado di far nulla contro criminali simili e chiunque altro si nascondesse ancora tra le strade di Tokyo. Sarebbe stato meno in svantaggio contro chi era piu' agile di lui, se poteva semplicemente attirarli a sè.
    Era a fin di bene, in fin dei conti.
    «... sì, credo proprio di sì.» annuì.


    CITAZIONE
    Visto che la descrizione della Kusarigama menziona (giustamente) il richiedere una certa abilità nel saperla usare, ho scritto questa SQ in modo che non sembrasse che ho tirato fuori il saperla usare dal nulla se/quando la userò effettivamente in role. Dopo questa SQ (che immagino ambientata verso fine dicembre scorso/inizio gennaio, il tempo di riflettere sui fatti dell'AM) insomma pensavo di dare per scontato che ha continuato ad allenarsi nell'usarla offscreen, ma se servono altre SQ di "allenamento" per considerarla "usabile" posso farlo tranquillamente. (Non so bene come vengano gestite situazioni simili)
     
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    Molto bella. :**: E no, non c'è bisogno di altro - sottintendiamo la buona fede di non utilizzarla come un serial killer con anni di uccisioni alle spalle ovviamente.

    Shinjiro: +25 exp

    Passo e chiudo! :**:
     
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1 replies since 17/3/2020, 17:52   70 views
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