New Horizons: The Great Wave off Kanagawa

AM per thesaxofonist, GaudenzioBibbiena e Funlove96

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    NEW HORIZONS - THE SEA

    L'unico rumore a cambiare quell'aria ferma e pesante, se si voleva escludere il ritmico rumore dell'acqua che si infrangeva contro l'imbarcazione, era quello delle voci dei ragazzi che provavano le loro ricetrasmittenti. I due non avrebbero trovato problemi nella comunicazione, almeno per ora. Il segnale era leggermente disturbato, ma probabilmente era da aspettarselo visto che erano in mezzo al mare. Avevano deciso di separarsi, intraprendendo ognuno in una direzione diversa, con la paura di non sapere cosa avrebbero trovato dietro ogni angolo ed in mezzo al buio. I passi di Shoya avrebbero cominciato a risuonare con un suono metallico vibrando nell'oscurità, riuscendo però a riconoscere che attorno a sé aveva dei muri. Probabilmente l'utilizzo di quelle scale era più che altro pensato per quando l'ascensore non era disponibile, forse testimoniato che avevano l'aria di non essere utilizzate molto, pochissimi segni di usura notabili sul corrimano o sugli scalini stessi. L'unica fonte di luce era data poco più in basso da un cartello luminoso assieme a due lampadine color rosso, che indicavano un'uscita di emergenza sotto di lui. Terminata quella lunga rampa di scale, si sarebbe trovato di fronte una porta a spinta che sembrava essere per ora l'unica via per proseguire. Spingendola, avrebbe trovato qualcosa che sicuramente poteva essere interessante per il giovane: sarebbe arrivato a quello che sembrava essere la stiva della nave, lo stomaco dell'imbarcazione che conteneva tutti gli oggetti che servivano sia per il commercio che per mantenere l'equipaggio. Forse Shoya non era particolarmente esperto di navi, ma in quel momento si trovava già nella parte immersa ed era completamente circondato dall'acqua. Per sua fortuna, questa restava fuori, ma aveva altro di cui preoccuparsi. Innanzitutto, quella che sembrava essere un enorme magazzino era ben illuminato ed ospitava decine e decine di container di tutte le dimensioni, alcuni alti quanto il ragazzo ed altri che sembravano poter ospitare un monolocale. C'era quasi una via principale formata da questi contenitori, occupata da numerose macchine trasportatrici ora ferme, che probabilmente serviva a navigare la zona che era invece occupata ai lati da tutti gli oggetti ammassati di lato. Probabilmente avrebbe fatto solo qualche passo in avanti, forse per avere un'idea migliore dell'area, quando avrebbe sentito un rumore provenire vicino a lui, in basso. Sembrava provenire da uno dei container più piccoli, che sembrava essere stato aperto con maestria da qualcuno. Controllando, avrebbe notato un uomo vestito in sgualciti abiti civili che sembrava volersi nascondere sul fondo di quella scatola come se fosse un gatto spaventato. Shoya avrebbe notato che i suoi vestiti erano sporchi in più punti di un liquido scuro, che molto probabilmente era sangue. Le sue mani sembravano completamente ricoperte da questo, come se avesse immerso gli arti in un barattolo di vernice. Era lui il responsabile di quel disordine?
    Dall'altra parte invece, Robert aveva deciso di seguire la traccia lasciata da qualcuno ed esplorare il piano superiore del complesso. Camminando silenziosamente su quella moquette (tralasciando il suono umido dei suoi passi a causa del bagno non programmato), avrebbe deciso invece di ascoltare eventuali rumori all'interno di quelle stanze. Solitamente quelle ricerche davano ben pochi frutti, vista la situazione in cui si trovavano. La prima stanza non diede particolari frutti, non riuscendo a sentire nulla se non il proprio respiro. Neanche la seconda e la terza sembravano avere ancora qualcuno dentro per fortuna, ma non sembravano nemmeno chiuse a chiave, probabilmente a causa della furia con cui era stata lasciata la nave. Aprendole però il Mutant avrebbe notato come erano state messe a soqquadro, come se qualcuno stesse cercando qualcosa. Tutti gli oggetti personali dell'equipaggio erano a terra, da calendari a libri ad altri documenti che riguardavano procedure di sicurezza o i turni di lavoro sulla nave. Evidentemente, qualcuno aveva approfittato del disordine per i propri scopi. Ma qual era stato l'incidente? Cosa aveva spinto tutti a scappare? Robert avrebbe forse potuto cercare qualcosa in particolare tra quelle carte, ma qualcosa di ben più interessante sarebbe giunto alle sue orecchie. Rumori di passi, voci che vibravano nell'aria. Provenivano dal piano superiore e non erano molto lontane da lui, segno che qualcuno era ancora nel complesso abitativo. Se si fosse mosso lungo le scale, avrebbe notato le voci farsi più vicine. Grazie al proprio udito animale, avrebbe sentito che la conversazione proveniva da una della cabine che erano in fila in modo simile a quelle del piano precedente, dietro la porta della stanza quattordici. Non sembrava avere nulla di speciale, se non una posizione più privilegiata al centro del corridoio. Sembrava quasi di essere in una nave da crociera in quel momento, impronte scure sospette a parte. Avrebbe potuto origliare anche lì, sempre avesse voluto, ma già avvicinandosi avrebbe potuto ascoltare un frammento di frase da parte di quella che sembrava una donna.
    « -tano. Non mi faccia spazientire. Se vuole uscire vivo da qui, è meglio che collabori » - Avrebbe pronunciato nervosa la donna a qualcuno che probabilmente non se la stava passando bene in quel momento. Sarebbe passato qualche secondo prima di sentire il rumore di un oggetto che cadeva per terra, assieme ad un grido soffocato di un uomo. Cosa avrebbe fatto l'aspirante eroe per capire meglio la situazione?

     
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    Ricordo che faceva male. Guardarla stare male.

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    Shoya Ishida | Hero Lv. 6

    NarratoPensatoParlatoAscoltato

    Forse utilizzare quella scala non era stata l’idea più brillante della giornata: infatti Shoya muoveva un passo dopo l’altro con estrema lentezza e non mollando mai la presa dalla struttura di metallo con entrambe le mani. Il silenzio tombale era rotto dal rimbombo e dal cigolio metallico della scaletta che si muoveva ad ogni piccolo movimento e sembrava proprio non essere mai stata adoperata da nessuno. Beh perché qualcuno dovrebbe percorrere quella via così scomoda e tortuosa quando c’era a disposizione un bellissimo ascensore montacarichi?
    Il giovane oltretutto non era sicuro di dove stesse andando e di cosa potesse trovare lì sotto, perciò teneva lo sguardo fisso verso il basso osservando ogni minimo movimento che potesse destare qualche sospetto. Cercò di limitare i respiri e regolare l’ossigenazione del corpo in modo da non dover respirare troppo quell’aria così pesante e salina.
    Arrivato ai piedi della scala aveva di fronte a se una porta, che non potè far altro di aprire.
    D’istinto il ragazzo si portò subito il braccio destro a coprire gli occhi, mentre con la mano sinistra completava l’apertura del serramento. Una luce intensa a cui non era abituato gli inondò il viso e il suo volto si contorse per il breve dolore.
    Cavolo tutta questa luce e niente sulle scale di emergenza? Ma chi gestisce la sicurezza su questa nave?
    Le pupille si erano fatte piccolissime e gli occhi si erano chiusi a fessura. Quello che potè intravedere era un enorme magazzino pieno di container dalle svariate dimensioni e che era anche difficile da valutare quanto fosse effettivamente profondo.
    Grande questa nave.
    Disse fra sé e sé mentre muoveva i primi passi all’interno della nuova camera.
    Oltre i suoi passi sembrava non esserci alcun rumore o movimento strano. Tutte le macchine erano ferme e i container erano ammassati sui lati creando così un corridoio principale dove era molto facile camminare.
    Shoya aveva un brutto presentimento, per questo motivo si mise in posizione dall'allerta alzando entrambe le braccia di fronte a se e ruotando la testa in tutte le direzioni mentre muoveva piccoli passi.
    D’un tratto un rumore lo fece fermare e il cuore iniziò a battergli ad una velocità improvvisa, con il fiato che riprendeva ad essere veloce e i muscoli che si tesero pronti a scattare.
    Il suono proveniva da un container abbastanza piccolo e per di più aperto, non dilaniato o distrutto, ma aperto come se fosse stato qualcuno che conosceva molto bene come aprire quelle lamiere giganti.
    Shoya decise di muoversi, visto che non usciva nessuno sarebbe dovuto andare lui a vedere cosa stava succedendo. Mosse pochi passi, si avvicinò al lato del container e sporgendo poco la testa diede una rapida occhiata all’interno con la coda dell’occhio. Si ritrasse velocemente e riprese a respirare con regolarità, non aveva visto nessuna bestia o mostro strano, ma semplicemente un uomo impaurito appallottolato su se stesso.
    Vediamo di capire che succede
    Shoya dunque prese un paio di profondi respiri per calmarsi e poi alzò entrambe le braccia in alto con i palmi ben aperti rivolti proprio verso il suo interlocutore. Si sarebbe avvicinato con pochi passi, ma mantenendo comunque una certa distanza dall’ingresso del container stesso.
    Va tutto bene, va tutto bene. Sei al sicuro adesso, sono qui per evacuare la nave, ce la fai ad alzarti?
    Shoya avrebbe atteso in quella posizione con le mani alzate in segno di non aggressività e parlando con tono amichevole, pacato e tranquillo. l’obbiettivo era capire chi diavolo fosse quel tizio e perché era coperto di sangue.


    - Livello: 6
    - Forza: 32
    - Quirk: 250
    - Agilità: 243
    - Energia: 515

    - Status: Illeso
    - Equip: Full Dive (QUIRK)
    - Tecniche: //





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    Robert Rossi
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    Energia:240-15=225
    Forza:125
    Quirk:80
    Agilità:100

    Peso Trasportabile: [1/4]
    Scheda

    Narrato - Parlato - Pensato parlato di altri


    Seguendo le tracce che erano state lasciate prosegui verso il piano superiore del complesso con passo silenzio per non dare segno della sua presenza ma il suono umido dei suoi passi si faceva sentire per questo cercava di attutire i suoi movimenti per evitare di essere scoperto. proseguendo nel controllo fece attenzione ai rumori e i suoni che poteva arrivare dalle varie stanze ma dalle prime due che controlla non sente nulla, avvicinandosi alla terza sembravano avere ancora qualcuno dentro per fortuna, osservando bene la porta non sembravano nemmeno chiuse a chiave, causa della furia con cui era stata abbandonata la nave, sfruttando ciò apre la porta e osserva ciò che vi era al suo interno per qualche secondo notando che tutto era a soqquadro come se qualcuno aveva cercato qualcosa, tutto quello che era all’interno era terra, entrando nella stanza per controllare meglio la situazione e capire cosa era successi di preciso dei rumori raggiungono le orecchie di Robert dei rumori di passi , voci che vibravano nell’aria, che giungevano dal piano superiore non lontano da dove si trovava lui , lascio perdere le carte e i documenti che aveva trovato riversati a terra e con rapidità attivo la ricetrasmittente e avverti con fare rapido sia la pro heros che shoya
    Shoya,dopo essere andato nel corridoio a destra o trovato sul corrimano di alcune scale che portavano al piano superiore delle tracce e le ho seguite adesso sono al piano superiore in una stanza che era aperta i vari documenti dell’equipaggio sono tutti riversi a terra come se qualcuno si fosse messo con fretta a cercare qualcosa dato che è tutti in disordine e a soqquadro, però la cosa importante e che si sentono dei passi e suoni provenire dal piano superiore al mio deve esserci qualcuno, Quiet Perfume spero che riesca a sentire anche lei, proseguo al piano superiore per capire cosa sta accadendo in base a quello che capisco vi riferirò la situazione così che possiate decidere entrambi come agire

    Dette quelle parola tramite auricolare che gli era stato dato rapido esce dalla stanza dell’equipaggio e dopo un secondo di riflessione non si perse d’animo e rapido si diresse verso il piano superiore e proprio mentre saliva le scale sentì le voci farsi sempre più vicine e per questo andò a proseguire verso quei suoni per capire cosa stesse accadendo per questo arrivò verso la porta della cabina quattordici giunto davanti alla cabina andò a origliare e in quel momento un frammento di frase giunse alle sue orecchie e ciò lo mise ancora di più in allarme per questo sentite quelle poche parole nuovamente avverti tramite la ricetrasmittente Shoya e Quiet Perfume

    sono riuscire a sentire poche parole e non sono rassicuranti, da quello che sento una donna si sta rivolgendo a quello che potrebbe essere il capitano di questa nave e lo sta minacciando se non collabora, io non so se intervenire ma da solo penso sia difficile cosa vuole che faccia Quiet Perfume ?


    dette quelle poche parole passano pochi secondi e un rumore di un oggetto caduto a terra si sente insieme a delle grida soffocate di un uomo rapido non pensandoci due volte dice verso i suoi compagni di squadra tramite il comunicatore



    la situazione sta peggiorando sono davanti alla cabina quattordici e oltre a un rumore di caduta di un oggetto si è sentito anche il grido soffocato di un uomo non vorrei fosse successo qualcosa di pericoloso a chi era all’interno di questa cabina , io intervengo per prendere tempo ed evitare che la persona all’interno di questa stanza subisca dei danni da questa donna e cerco di prendere tempo attendendo che voi arriviate per vere da voi supporto

    Dette quelle parole non ci penso due volte rapido con tutta energia in corpo caricò la porta della cabina numero quattordici cercando di dare una spallata e poter aprire forzatamente la porta con quella botta così da poter entrare e capire cosa stava capitando alla situazione, per questo per evitare eventuali danni attivo la sua armatura di pelliccia in modo da essere protetto, se tutto fosse andato in porto e la porta si fosse aperta avrebbe aperto rapido bocca verso la donna che aveva sentito dentro la stanza dicendogli

    Termini ogni sua azione ostile e si consegni alle autorità o sarò costretto a intervenire

    Dice verso la donna ponendosi sulla difensiva in modo tale da essere pronto a intervenire con la speranza che la pro heros e shoya arrivino a dare supporto così che possa superare quella situazione.



    TECNICHE&EQUIPAGGIAMENTO [Click!]
    • Tecniche-Abilità usate:

    Hardy Pelt livello 2
    DESCRIZIONE: grazie al suo quirk riesce a ispessire e ad aumentare il volume della sua pelliccia a tal punto da ridurre l’impatto e la profondità dei tagli che potrebbe ricevere e grazie a questo ispessimento/aumento di volume riesce quindi a indurre una riduzione sostanziale delle ferite che riceve diminuendole di un grado
    DANNO//
    Protezione:danno medio(divengono lieve)
    COSTO:15
    Mantenimento:10

    • Status: Illeso.





    • Lista equipaggiamento:
    [Costume]:Adaptive Suit
    ► Descrizione: Descrizione: La tuta personalizzata di Robert è composta da due parti. La prima parte è un completo in due pezzi, dei pantaloncini corti ed una sorta di lunga maglia a maniche corte, entrambi in fibra di carbonio, tinti di blu. La seconda parte della divisa consiste nei veri e propri pezzi corazzati, placche in lega ferro-kevlar grigie opache poste in corrispondenza di spalle, torso ed avambracci. Alla vita, due cinture marroni tengono la maglia aderente, una normale in tessuto con un nodo ed una tattica in cuoio con degli innesti in ferro dove è possibile agganciare numerosi gadget


    ► Effetto: Resistenza ai danni lievi.
    ► Durata: Permanente
    ► Peso: [0]


    GAS MASK [Difensivo]:
    ► Descrizione: dispositivo di protezione delle vie respiratorie da agenti inquinanti dell'atmosfera. Le maschere antigas moderne sono composte da un facciale di gomma o silicone che garantisce la perfetta aderenza al viso; inoltre sono dotate di linguette e fibbie per fissare la maschera antigas dietro la testa. Sono anche dotate di un grande visore trasparente di policarbonato o vetro stratificato che offre un'ampia visibilità. All'interno è presente una seconda maschera che copre la zona naso-bocca. In questa maschera interna sono presenti due aperture: una per l'inspirazione e una per l'espirazione, fornite delle apposite valvole per condizionare il flusso dell'aria. La valvola di inspirazione è collegata a un filtro che impiega sostanze a base di carbone attivo opportunamente trattate per filtrare e fissare i gas nocivi, mentre la valvola di espirazione espelle l'aria respirata senza far appannare il visore. L'utilizzo della maschera in ambienti inquinati è possibile solo con un'adeguata presenza di ossigeno.

    ► Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    ► Peso: [1]
    ► Durata: Permanente


    Technical Gloves [Accessorio costume]:
    ► Descrizione: A differenza di un normale paio di guanti, questi presentano una patina di metallo che rinforzano il dorso ed il palmo della mano. Sono utili soprattutto per parare colpi portati da armi da lancio o da coltelli, anche se al minimo urto possono incrinarsi e addirittura rompersi.

    ► Effetto: Proteggono le mani da lievi colpi da taglio, permettono di afferrare una lama senza tagliarsi. [+10 in Forza]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: 1/1


    Electric Booster [Supporto]:
    ► Descrizione: Un acceleratore di velocità che genera calore minimo. Una coppia sincronizzata di questi elementi è stata montata in un paio di stivali in gomma e isolanti. Permettono di eseguire brevi e rapidi scatti.

    ► Effetto: [+20 in Agilità]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente





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    scusate il ritardo ma ho avuto alcune cose da fare
     
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    I due aspiranti eroi si trovavano sulla stessa imbarcazione, anche se ad altezze ben diverse. Da una parte Shoya era sceso verso il basso avvicinandosi al cuore della nave, mentre Robert saliva verso l'alto per trovare indizi in quel misterioso antro di misteri. Il silenzio totale rendeva l'atmosfera ancora più inquietante, considerato che secondo la Pro-Hero e le autorità c'erano probabilmente persone ancora all'interno della nave.
    Il Mutant avrebbe comunicato sia con Shoya che con il loro supervisore, Quiet Perfume, descrivendo in dettaglio ciò che aveva visto e trovato. Shoya avrebbe sentito la voce di Robert appena entrato all'interno del magazzino, poco prima di avvicinarsi al container aperto. Poco dopo la fine del suo discorso il lupo avrebbe potuto sentire nelle orecchie la voce seria della Pro-Hero, che sembrò rimuginare sul da farsi.
    « Sì, ti sento forte e chiaro. Va bene, ma fai attenzione. Qui stiamo cercando di ottenere qualche informazione, arriverò presto ad aiutarvi. » - Passarono quindi pochi minuti prima che il Mutant potesse avvertire i rumori ed avvicinarsi alla porta in questione. Quiet Perfume avrebbe potuto sentire la proposta del suo sottoposto, ma se fosse stata di fronte a lui avrebbe sicuramente indicato che a volte le dote di sintesi erano necessarie in quel lavoro.
    « Robert, per ora dovresti solo fare- » - Forse per l'improvviso cambio di conversazione oppure a causa del rumore che venne avvertito tramite il microfono, la donna rimase un secondo in silenzio, mentre Robert cominciò a spiegare nuovamente la situazione. Il Mutant stesso avrebbe potuto sentire un'atmosfera proveniente dalla stanza, senza le parole irritate della donna ma solo i lamenti di quello che forse era il capitano. Mentre continuava a spiegare il suo corso d'azioni, la porta si spalancò improvvisamente appena prima potesse compiere una qualsiasi azione contro di essa. Ad accoglierlo sembrava esserci una coppia di quelli che sembravano più che altro eleganti turisti che criminali. Sull'uscio della porta c'era un uomo dai tratti definiti e dal volto scavato, i capelli neri lucidi ed unti che cadevano in ciocche sulla sua fronte pallida. Gli occhi erano spenti e quasi privi di vita, anche se era ben cosciente di trovarsi di fronte un intruso. Indossava un cappotto color marrone scuro che copriva in gran parte degli abiti molto più sgualciti e rovinati, come se quel pregiato capo fosse la sua vera pelle.
    « Prendilo. Ho già capito che cos'è. » - La voce femminile di prima attraverso la figura dell'uomo con un'ordine, rivelando la sua identità. O perlomeno, indicando solo la fonte di quella voce che era in realtà coperta in viso. Un grosso casco dalla visiera color verde intenso copriva il suo volto, ma era evidentemente una donna. Indossava un'attillata suit color nero con rifiniture verdi, molto simile a quella posseduta dai normali eroi e dallo stesso Shoya, sulla quale cadevano dei candidi capelli bianchi. Di fronte a lei, parzialmente nascosto dalla figura del suo collega, c'era un uomo ben vestito ma che in quel momento sembrava sul punto di perdere conoscenza. Il suo volto pulito e l'aria anziana potevano far intuire che si trattasse veramente del capitano, ma in quel momento non sembrava responsivo.
    « Robert, SCAPPA! » - La voce di Quiet Perfume avrebbe risuonato negli auricolari di entrambi i ragazzi. Robert doveva preoccuparsi di un altro fattore dell'identità dei due: l'uomo corvino non sembrò pensarci due volte a tirare fuori quella che sembrava una pistola che sembrava quasi uscita da un romanzo futuristico, di colore nero lucido se non per delle rifiniture azzurro chiaro. Alzò il braccio e puntò l'arma contro Robert, sparando verso i suoi piedi. Il lupo avrebbe potuto notare un liquido nero uscire da quell'arma, che sembrava mirare ai suoi arti inferiori. Che cosa facesse quel liquido era sconosciuto, ma aveva un istante per pensare a cosa fare per non venire colpito.

    Shoya, da tutt'altra parte, doveva occuparsi di un compito a dir poco delicato. Aveva da poco sentito Robert incamminarsi al piano superiore, mentre osservava la scena perplesso. Un uomo con le mani ricoperte di sangue in mezzo al nulla, senza alcuna indicazione che si trattasse di un sospetto o solo di una vittima ferita. Il ragazzo aveva fatto bene a mostrarsi privo di intenzioni maligne, anche perché tra le lacrime era facile farsi confondere dalla propria vista. Dimostrando una gentilezza che forse avrebbe stupito anche i compagni alla Yuuei, aveva cercato di stabilire un contatto con l'uomo sporco di sangue. Questo avrebbe alzato il viso, in un primo momento trasalendo al sentire una voce, ma poco dopo avrebbe osservato lo studente con occhi spalancati. Era uno spettacolo forte vedere una persona coperta da sangue, a chiunque questo appartenesse, ma sembrava enormemente sollevato di averlo visto.
    « Ah... mi hai fatto prendere un colpo. Grazie al cielo... » - Parlava con un dolce e quasi grazioso accento di Kyoto, che stonava enormemente con la sua figura allucinata, rendendo evidente che non fosse di quella zona. Sembrò gattonare piano piano fuori dal container, lasciando dietro di sé delle inquietanti impronte umane fino ad aggrapparsi all'uscita metallica.
    « Io sto bene. Il s-sangue non è mio... stavamo, stavamo facendo la solita tratta. Non sappiamo perché ma la guardia costiera ci ha fermato e da lì è scoppiato questo inferno. » - L'uomo avrebbe pronunciato tutto ciò a fatica, guardando dritto negli occhi Shoya con le iridi castane, come se volesse far analizzare dal ragazzo ogni sua singola parola. Si sarebbe messo in piedi appoggiandosi al container nonostante l'assenza di ferite guardandosi attorno nervoso, mentre nelle sue orecchie sentiva la conversazione tra Robert e Quiet Perfume. Poco dopo avrebbe anche ascoltato il caos che era esploso un paio di piani più sopra e l'ordine della Pro-Hero di tornare al piano superiore.
    « C'è ancora uno di quei cosi in giro... devi portarmi fuori. » - Lo studente doveva scegliere come agire in quel caso, considerato che aveva da una parte il compagno che era in seria difficoltà, mentre dall'altra uno dei civili che voleva essere portato fuori. In quel momento solo la comunicazione tra i tre avrebbe potuto rendere le sue azioni più efficienti e veloci possibili.





    L'uomo ti ha attaccato con la sua pistola prima che tu potessi sfondare la porta, ma puoi comunque scegliere di aver attivato la tecnica o meno :zizi:. Difenditi come ritieni giusto e puoi anche contrattaccare, considerato però che la tua priorità è scappare. Shoya può decidere come giostrarsi la situazione, comunicando come desidera con Quiet per organizzare meglio il soccorso del civile e l'aiuto a Robert. Ho lasciato leggermente più vago il dialogo di Quiet Perfume per rendere più facile gestire successivamente le informazioni che fornirai :zizi:.
    Avviso inoltre che ho finalmente finito gli esami, quindi aspettatevi delle risposte molto più veloci da ora in poi!
     
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    Shoya Ishida
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    Hero Lv. 6 | III A | 19 Anni
    Narrato • ParlatoPensatoAscoltato
    l’auricolare emetteva un sibilo terribile quando un canale di comunicazione era aperto, in questo momento Robert stava illustrando passo dopo passo tutto ciò che vedeva, toccava e annusava, forse un po' eccessivo per una missione così delicata dove bisognava muoversi alla svelta e in silenzio.
    Shoya dal canto suo non aveva detto proprio un bel niente ai compagni di squadra, non voleva farli preoccupare inutilmente quindi si limitò a rispondere alle prime parole di Robert con tono calmo e pacato.
    Robert ti sento forte e chiaro, osserva bene la situazione prima di agire, non siamo molto vicini, non potrei aiutarti subito se dovesse succedere qualcosa.
    Il ragazzo dai capelli neri tornò a fissare il container mentre l’uomo ricoperto di sangue sembrava svegliarsi da un sonno profondo. Fortunatamente lo sconosciuto pareva aver capito le intenzioni positive dell’eroe e non si era allarmato, anzi sembrava proprio contento di vedere un volto amico. Shoya però ancora non si fidava al cento per cento, anzi continuò a tenere gli occhi ben saldi sul soggetto e le mani lentamente abbassandole le portava vicino al corpo pronto a scattare al minimo segno di rappresaglia.
    l’uomo insaguinato si comportava in maniera strana, dal suo accento si capiva che non era della zona, ma la cosa più assurda è che non presentava apparentemente alcuna ferita, eppure era ricoperto di sangue e faceva fatica a muoversi.
    Qui c’è qualcosa che non quadra
    Mentre osservava l’uomo gattonare fuori dal container, Shoya mosse la mano destra verso l’orecchio destro e a bassa voce comunicò la sua posizione.
    Ho recuperato un civile vivo, lo porto fuori di qui e gli faccio qualche domanda. Quiet Perfume può per favore mandare degli uomini del pronto soccorso sul ponte della nave?
    Disse rapido, con tono deciso e senza troppi fronzoli.
    Non aveva tempo per stare dietro ad un civile, doveva proseguire con l’esplorazione della nave e cercare la causa del problema.
    Signore, sono lieto di vedere che sta bene, io mi chiamo Shoya e sono un aspirante eroe in Tirocinio, la scorterò fuori di qui, però la prego di fare in fretta. Vada prima lei io la seguo.
    Shoya pronunciò le parole con tono gentile, ma allo stesso tempo deciso e fermo, non si fidava ancora dello sconosciuto e per questo lo avrebbe fatto andare avanti così da poter controllare i suoi movimenti dalle spalle.
    Poi d’un tratto l’orecchio fischiò ancora e lo studente subito andò ad abbassare il volume della ricetrasmittente, questo era Robert che riprendeva a parlare. Purtroppo la situazione per lui non era per nulla rosea, anzi sembrava esseri messo proprio in un grosso pasticcio.
    Che testa calda, ci mancava pure che si mettese nei guai maledizone
    Il cuore iniziò a battere più veloce e la sudorazione della fronte era aumentata, Shoya iniziava a sentire la pressione della situazione, aveva una responsabilità verso il suo compagno di squadra ma anche verso il civile che aveva appena salvato. Non sapeva se correre velocemente ad aiutare Robert o portare a termine il salvataggio.
    Che scelta complicata da dover prendere in così poco tempo. Il ragazzo era visibilmente agitato, ma con gli occhi fissava ogni movimento del signore che si aggrappava al container e sembrava pronto ad uscire.
    Ascolti e mi dia una risposta rapida, ce la fa a correre? Altrimenti la carico sulle mie spalle a la porto su, dobbiamo filarcela e alla svelta!
    Optò per mettere pressione sull’individuo per portarlo fuori di lì nel più breve tempo. Robert avrebbe aspettato.
    Robert resisti, sto per arrivare.
    Disse Shoya sperando che il suo compagno di squadra lo potesse sentire, sperando che non fosse troppo tardi.
    Nel frattempo l’eroe dai capelli neri avrebbe aspettato massimo un paio di secondo per la risposta dello sconosciuto, se poi non fosse arrivata lo avrebbe caricato di peso sulle spalle e si sarebbe diretto verso l’uscita più velocemente possibile.
    Per ottimizzare il tempo, mi racconti di cosa stava parlando poco fa, cosa c’è in giro?
    Sperava di uscire nel minor tempo possibile così da poter poi andare da Robert.
    Scheda | Forza: 32 | Quirk: 250 | Agilità: 243 | Energia: 515 |

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    Robert Rossi
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    Scheda

    Narrato - Parlato - Pensato parlato di altri


    Mentre saliva per capire la situazione e ricavare maggiori comunicò sia con shoya che con la pro hero che prontamente risposero entrambi che risposero di aver ricevuto il messaggio il ragazzo proseguì nella sua ricerca di informazioni , nel farlo riferi quello che aveva sentito e la pro hero lo avviso che doveva fare da solo per questo i era porta portato davanti alla porta da dove aveva sentito arrivare la voce di una donna passarono pochi secondi e dopo che continuo a spiegare la situazione la porta si spalancò prima di poter reagire e tutto ciò che era dentro quella stanza si mostrò al mutant che pote vedere quella che sembrava esserci una coppia di quelli che apparivano come eleganti turisti anziché veri e propri criminali,mentre la scena gli si mostrava davanti a sé ,la voce di shoya si poteva ascoltare all’auricolare che era attivo ma non disse nulla al suo compagno così da evitare di mostrare a quelle persone la presenza di un'altra persona all’interno della nave, la scena che glis i presentava davanti era quella che sull’uscio c'era un uomo dai tratti definiti e dal volto scavato, i capelli neri lucidi ed unti che cadevano in ciocche sulla sua fronte pallida. vestito con un un cappotto color marrone scuro che copriva in gran parte degli abiti molto più sgualciti e rovinati, come se quel pregiato capo fosse la sua vera pelle. una voce femminile non tardò nuovamente a farsi sentire dando ordini al suo collega che rapido non ci penso due e tirò fuori una pistola futuristica e quando questa si mostrò al mutant lo sguardo del ragazzo si fece preoccupato come se sapesse già cosa gli potesse capitare e mentre quella pistola gli veniva puntata verso i piedi , mentre quella scena si mostrava davanti a sé e la mente stava cercando una soluzione per uscire da quel problema che lo avrebbe se colpito fermato lì sul posto dato che già una volta davanti a sè aveva visto una pistola simile secernere un liquido di quel tipo per questo poteva dedurre che l'effetto che avrebbe subito sarebbe stato lo stesso che aveva visto in precedenza accadere ad un criminale, la voce di Quiet prerfume gli intimava di scappare, per questo attivo ogni fibra del suo corpo per aumentare la sua agilità e se avesse avuto il tempismo giusto avrebbe fatto un primo balzo all’indietro per evitare in primis di essere colpito dalla pistola, se si fosse trovato con quel gesto fuori traiettoria di un nuovo colpo di pistola si sarebbe diretto rapido in direzione delle scale sfruttando tutta la sua velocità che poteva sprigionare e solo quando si fosse accertato di essere effettivamente al sicuro sulle scale, aprì nuovamente le comunicazioni con i suoi compagni di squadra


    quiet perfume in quella stanza ci sono due figure una donna e un uomo, la figura maschile ha sparato con una pistola futuristica che non è nulla di rassicurante perchè secerne un liquido nero che se colpisce un nemico si solidifica e paralizza la persona sul posto ve lo riferisco perchè ormai qualche mese fa ho avuto a che fare con un’altra persona che aveva quella stessa pistola quest'ultimo era un vigilantes

    quelle parole sarebbe uscite dalla bocca di rober solo se quest’ultimo fosse stato sulle scale al sicuro fuori dalla traiettoria e dalla presenza di quelle due persone aveva visto in quella stanza e in quella situazione di apparente quiete sempre se ci si fosse trovato avrebbe aspettando l’arrivo di shoya che lo aveva avvisato tramite auricolare con la speranza che lo avrebbe raggiunto il prima possibile e subito dopo anche la pro hero li avrebbe raggiunti entrambi






    TECNICHE&EQUIPAGGIAMENTO [Click!]
    • Tecniche-Abilità usate:
    leap of the wolfl livello 2
    DESCRIZIONE: dopo aver assunto una posa a quattro zampe dandosi la spinta con tutto il corpo riesce a spiccare un balzo verso l'avversario che permettendogli di ridurre sia la distanza che aumentare la sua agilità del 25% in modo tale che i movimenti risultino più rapidi e fluidi mostrando così l'agilità e la velocità che naturalmente caratterizza le spece di animali come i lupi e i cani .
    COSTO 75%di agilità + 4% mantenimento (in Energia)

    • Status: Illeso.





    • Lista equipaggiamento:
    [Costume]:Adaptive Suit
    ► Descrizione: Descrizione: La tuta personalizzata di Robert è composta da due parti. La prima parte è un completo in due pezzi, dei pantaloncini corti ed una sorta di lunga maglia a maniche corte, entrambi in fibra di carbonio, tinti di blu. La seconda parte della divisa consiste nei veri e propri pezzi corazzati, placche in lega ferro-kevlar grigie opache poste in corrispondenza di spalle, torso ed avambracci. Alla vita, due cinture marroni tengono la maglia aderente, una normale in tessuto con un nodo ed una tattica in cuoio con degli innesti in ferro dove è possibile agganciare numerosi gadget


    ► Effetto: Resistenza ai danni lievi.
    ► Durata: Permanente
    ► Peso: [0]


    GAS MASK [Difensivo]:
    ► Descrizione: dispositivo di protezione delle vie respiratorie da agenti inquinanti dell'atmosfera. Le maschere antigas moderne sono composte da un facciale di gomma o silicone che garantisce la perfetta aderenza al viso; inoltre sono dotate di linguette e fibbie per fissare la maschera antigas dietro la testa. Sono anche dotate di un grande visore trasparente di policarbonato o vetro stratificato che offre un'ampia visibilità. All'interno è presente una seconda maschera che copre la zona naso-bocca. In questa maschera interna sono presenti due aperture: una per l'inspirazione e una per l'espirazione, fornite delle apposite valvole per condizionare il flusso dell'aria. La valvola di inspirazione è collegata a un filtro che impiega sostanze a base di carbone attivo opportunamente trattate per filtrare e fissare i gas nocivi, mentre la valvola di espirazione espelle l'aria respirata senza far appannare il visore. L'utilizzo della maschera in ambienti inquinati è possibile solo con un'adeguata presenza di ossigeno.

    ► Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    ► Peso: [1]
    ► Durata: Permanente


    Technical Gloves [Accessorio costume]:
    ► Descrizione: A differenza di un normale paio di guanti, questi presentano una patina di metallo che rinforzano il dorso ed il palmo della mano. Sono utili soprattutto per parare colpi portati da armi da lancio o da coltelli, anche se al minimo urto possono incrinarsi e addirittura rompersi.

    ► Effetto: Proteggono le mani da lievi colpi da taglio, permettono di afferrare una lama senza tagliarsi. [+10 in Forza]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: 1/1


    Electric Booster [Supporto]:
    ► Descrizione: Un acceleratore di velocità che genera calore minimo. Una coppia sincronizzata di questi elementi è stata montata in un paio di stivali in gomma e isolanti. Permettono di eseguire brevi e rapidi scatti.

    ► Effetto: [+20 in Agilità]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente





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    scusate per la brevità della mia azione
     
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    NEW HORIZONS - THE SEA

    La situazione si era evoluta in modo veloce e drammatico, mettendo alla prova il sangue freddo dei due eroi. Quei momenti carichi di tensione che stringevano il cuore tra invisibili dita erano quelli per cui erano stati addestrati fino a quel momento. I presupposti di quel tirocinio erano sicuramente di aiutare la Pro-Hero nel suo lavoro, ma era difficile pensare che avrebbero dovuto affrontare una crisi così presto. Come indicato dall'uomo sporco di sangue, quella si trattava di una semplice ispezione. Anche per l'eroina si trattava di uno dei tanti carichi illegali che trasportavano merci illegali dall'estero, probabilmente armi da fuoco che erano sempre più richieste in quella società dei Quirk. Era estremamente complicato introdurre un'arma illegalmente in Giappone e non era nemmeno nello stile della maggior parte dei criminali, che si trovavano spesso un'Unicità più utile e che aveva dalla sua il fattore sorpresa. Le ostilità però non erano state (solo) tra le autorità ed il capitano, ma erano partite già all'interno della nave.
    « Ottimo lavoro, Ishida. I soccorsi arriveranno tra poco. Porta il civile fuori come hai detto. » - Nei pochi momenti di calma che precedevano l'incontro con Robert dei criminali, Quiet rispose con fermezza alla situazione, risuonando nelle orecchie del corvino mentre l'uomo usciva fuori dal container. Doveva mostrarsi sicura e capace mentre non poteva raggiungerli sull'imbarcazione. Quando però il suo compagno Mutant venne scoperto, Shoya dovette prendere una scelta ed in fretta ed imporla al civile che probabilmente era ancora confuso e spaventato dalla situazione. Considerata la sua età non era proprio convintissimo di farsi portare in spalla da un ragazzo che sembrava molto più giovane di lui, ma sembrava un poco fiducioso che lui fosse un eroe e si trovasse lì solo per proteggerlo.
    « S-Sì! » - Nonostante sul suo volto ci fosse di nuovo una smorfia di panico, acconsentì a seguire il ragazzo verso l'entrata del magazzino. Sembrava guardarsi indietro spesso, come se volesse controllare che il suo correre non avesse attirato l'attenzione di uno dei "cosi" di cui aveva parlato poco prima. Si sarebbe fermato di fronte all'ascensore per un istante, probabilmente preferendo una scelta del genere. Avrebbe seguito in ogni caso il giovane aspirante eroe, ma l'ascensore ci avrebbe messo circa una decina di secondi ad arrivare al piano inferiore. Era funzionante e non sembravano esserci mostri al suo interno. Interrogato però su che cosa girasse ancora per tutta la nave, avrebbe deglutito prima di cominciare a parlare.
    « Dei robot. » - Avrebbe dichiarato con voce bassa ma gli occhi spalancati. « Li trasportavamo, come al solito, ma si sono attivati dal nulla dopo che siamo stati fermati. Ne abbiamo distrutto qualcuno, ma... non siamo eroi. Uno di questi era davvero inquietante... quasi umano. » - Avrebbe terminato l'uomo, con gli occhi puntati direttamente sul terreno dopo aver raccontato gli avvenimenti accaduti in quel poco tempo che erano rimasti sulla nave. L'uomo sarebbe rimasto in silenzio con le mani ormai asciutte ma pur sempre sporche, l'odore metallico di sangue che proveniva in maniera quasi soffocante dal suo corpo. Che dicesse la verità o meno, non avrebbe provato ad attaccare l'aspirante eroe sia che si trovassero nell'ascensore che stessero correndo lungo le scale. Arrivati dunque al piano superiore, avrebbero trovato il ponte ancora vuoto.
    « Uhm... io resto qui? » - La vocina timida dell'uomo avrebbe chiesto a Shoya cosa fare, quasi sporgendo un poco il collo per capire cosa fare. Quiet Perfume sarebbe arrivata a breve, ma qualcosa sembrava trattenerla al salire nuovamente sulla nave. Il civile avrebbe seguito generalmente quello che il ragazzo gli avrebbe detto di fare, seguendo le direzioni fornite dal tirocinante. Shoya avrebbe potuto mettere in moto le sue gambe per arrivare in più fretta possibile da Robert, osservando la scena dall'inizio della rampa la quale non era andata esattamente secondo i piani.
    Il ragazzo dall'aspetto mutato era infatti balzato all'indietro, ma gli spazi ristretti della nave non avevano aiutato i suoi movimenti improvvisi. Balzando all'indietro infatti si ritrovò di fronte alle scale, quasi cadendo ma riuscendo ad evitare il primo degli spari che gli scivolo accanto finendo contro il muro e trasformandosi subito in una macchia solida e spessa. Robert conosceva l'arma ed aveva cercato di schivare al meglio i colpi, ma la distanza era fin troppo ridotta per non venire colpito del tutto. Avrebbe sentito una sostanza appiccicosa avvinghiarsi al suo piede sinistro, legandolo al terzo scalino a partire dall'alto, quasi come una maschera di bellezza un po' troppo estesa. Non avrebbe avuto il tempo di intavolare il suo intero discorso, considerato che stava venendo inseguito dal suo avversario. Il criminale corvino sarebbe poi corso verso di lui ed avrebbe poi provato a sparare al suo altro piede, legandolo possibilmente a terra con la sostanza nerastra. Probabilmente non avrebbe visto subito Shoya, a meno che lui non si fosse mostrato direttamente a loro. Avrebbe cominciato a scendere verso di lui, mentre anche la donna mascherata si faceva sentire i suoi lenti passi lasciando il capitano da solo. Come avrebbero agito in attesa dell'arrivo di Quiet Perfume?



     
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    Ricordo che faceva male. Guardarla stare male.

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    Shoya Ishida
    - Status: Illeso | Power up turno 1 su 3
    - Equip: Full Dive (Spec Quirk)
    - Tecniche Usate: Ion Drug Level III
    - Danno: //
    - Costo: 45
    - Power Up: +1 FRZ/AGI ogni 10 punti Quirk
    - Durata: 3 turni
    - Descrizione Tecnica: Tramite i palmi della propria mano l'utilizzatore del Quirk potrà sfruttare l'energia ionizzante presente nello spettro elettromagnetico (Come luce, UV, IR, Raggi X ecc.) per generare un power up.
    In questo modo il caster andrà a neutralizzare proporzionalmente (quindi in parte o in toto) la scarica di energia offensiva intercettata con i palmi della mano e potrà convertire tale surplus energetico all'interno di una regione fisica specifica (arti superiori, arti inferiori, torso ecc.).

    Ion Burst Level III
    - Danno: Medio-Grave
    - Costo: 45 Energia
    - Descrizione Tecnica: (Non sarà più necessaria la presenza di pressione per eseguire la tecnica)
    l'utilizzatore del Quirk ha facoltà di immettere energia ionizzante agli atomi o melocele di un'area ben definita dal palmo della mano, questo genererà una radiazione ionizzante che carica di un surplus energetico la materia in modo da scaturirne un’esplosione direzionata.
    Condizione necessaria e sufficiente per l'esecuzione di questa tecnica è la presenza a un qualsiasi stato della materia: sia essa solida, liquida o areiforme. La potenza dell'esplosione sarà direttamente proporzionale alla materia a contatto con il palmo della mano. Quindi ciò che è solido può essere ionizzato fino a tre metri di distanza dall’utilizzatore, ciò che è liquido fino a 5 metri e ciò che è areiforme fino a 10 metri.
    In modalità difensiva/offensiva l'utilizzatore può sfruttare la ionzzazione della materia poter scaturire un’esplosione che porterà alla repulsione di un’entità entrata nell’area circoscritta del palmo della mano, ma anche al danno, in proporzione allo stato della materia colpita.
    In modalità di movimento l'utilizzatore con questa tecnica può scaturire un’esplosione che gli permetterà di balzare o scattare a velocità superiore.
    Hero Lv. 6 | III A | 19 Anni
    Narrato • ParlatoPensatoAscoltato
    In quel momento Shoya continuava a premere ripetutamente il tasto dell’ascensore, era irrequieto anche se tentava di mascherare il suo stato d’animo per poter infondere sicurezza all’uomo coperto di sangue. Quest’ultimo iniziò a parlare di Robot, addirittura di un androide che sembrava quasi umano e che era la causa di tutto quello scompiglio. Sul volto del giovane eroe comparve un gigante interrogativo, ma davvero potevano esistere Robot assassini? Non è che quell’uomo aveva preso una bella botta in testa e aveva citato l’ultimo anime o manga che aveva letto? D’altronde siamo in Giappone. Ma non era quello il momento di fare il polemico o mettere in dubbio le parole di un uomo sconvolto.
    Le sue informazioni sono davvero molto preziose, la ringrazio, adesso è al sicuro, la porto fuori di qui.
    Appena ebbe finito di parlare le porte dell’ascensore si aprirono e in gran fretta Shoya diede una leggera spintarella allo sconosciuto per poi premere almeno una decina di volte il tasto con il numero zero. Iniziava già a sentirsi un po' più tranquillo, aveva appena lasciato la stiva e la voce di Quiet Perfume gli faceva i complimenti per l’ottimo lavoro. Bene, annuì e non rispose, non che ce ne fosse bisogno, per ora non aveva fatto nulla di che, era Robert adesso quello in una situazione precaria e dentro l’ascensore non aveva modo di ricevere il segnale se avesse comunicato qualcosa alla ricetrasmittente.
    Fortunatamente la salita durò davvero poco e in circa due minuti Shoya era nuovamente sul ponte della nave a respirare a pieni polmoni aria pulita, aveva il naso pregno di odore di sangue e sudore del tizio sconosciuto, in un altra occasione l’avrebbe coperto di insulti per quanto puzzava, ma visto la circostanza non era nemmeno colpa sua.
    Detto questo il giovane aspirante eroe non perse molto altro tempo, allungò il braccio destro indicando dove poco prima era sbarcato grazia ai poteri della Pro-Hero e disse velocemente.
    Raggiunga quella posizione, velocemente e stia attento, la verranno a prendere.
    Appena ebbe finito con quella frase, piegò il braccio e andò a premere sull’auricolare per comunicare con il team.
    Il civile è sul ponte nel punto in cui siamo sbarcati noi, mandi rinforzi, io corro da Robert.
    Chiusa la conversazione si udì uno sparo provenire dall’edificio che Shoya teneva alle spalle.
    Maledizione Robert, che stai combinando
    Stava accedendo tutto troppo in fretta. Il compagno di missione non dava più segni di vita e dentro sembrava che qualcuno avesse appena fatto scattare un’arma da fuoco. Beh Robert era corazzato, difficilmente sarebbe stato trafitto a morte, però probabilmente poteva essere ferito. Shoya corse dentro l’edificio e arrivò ai piedi delle scale che portavano al primo piano, le stesse scale che il collega mutant aveva usato pochi minuti prima. Prima di compiere qualsiasi altro passo, il giovane eroe dai capelli neri si accucciò e si ammutolì, perché in cima alla rampa vi era proprio la sagoma di Robert, in piedi quindi perfettamente integro, ma con un piedi ancorato al terreno da una sostanza nera.
    Il mutant parlò alla trasmittente ma il discorso fu interrotto, come al solito era stato troppo prolisso e le informazioni non erano abbastanza.
    Mi pare di aver capito che ha detto che ci sono due persone giusto? No non ho capito, maledizione che faccio.
    l’adrenalina era entrata in circolo e i muscoli fremevano per muoversi, ma prima doveva pensare ad una strategia. Robert era bloccato, correre sulle scale non sarebbe servito a nulla, l’imponente sagoma del mutant lo avrebbe potuto coprire ma poi si sarebbe comunque trovato faccia a faccia con un ipotetico nemico già allertato e gli ambienti chiusi non erano il posto ideale dove poter far uso del proprio quirk. Il ragazzo mosse gli occhi verso l’ascensore, avrebbe potuto usare quello, sì, premere il tasto 1 e poi salire le scale di corsa spingere Robert per liberarlo da quel liquido nero e correre verso il tizio sfruttando il corridoio per attivare l’ion Burst e incenerire il nemico.
    Mi sembra la scelta migliore
    Shoya tornò velocemente su i suoi passi. Mentre a bassa voce comunicava con la ricetrasmittente.
    Robert, stai fermo lì, mando l’ascensore, corro su e ti tiro via di lì, dammina una mano con tutte le tue forze e mantieni l’equilibrio!
    Finite le parole il ragazzo dai capelli neri pigiò l’indice destro sul tasto con scritto UNO sull’ascensore e poi corse via lasciando che le porte si chiudessero. Tornò in posizione alla base delle scale stando ben attento a rimanere coperto dalla sagoma di Robert. Infatti Shoya intravedeva un cappotto marrone, ma nulla di più oltre Robert, il nemico era vicino e forse avrebbe fatto fuoco ancora.
    A quel punto sarebbe stato tutto un gioco di tempismo e di coordinazione. Nel momento in cui l’ascensore sarebbe arrivato al piano 1, il rumore delle porte avrebbe necessariamente attirato l’attenzione del malvivente, o almeno così sperava il giovane tirocinante. In quel preciso istante Shoya avrebbe piegato entrambe le gambe e con immensa forza avrebbe attivato nuovamente l’Ion Drug che gli permetteva di muoversi ad una velocità superiore del normale e applicare una forza tre volte superiore a quella che poteva applicare normalmente. Il surplus energetico sarebbe entrato in circolo all’istante e così avrebbe percorso quella rampa di scale in un battito di ciglia e si sarebbe così trovato esattamente dietro a Robert, lo avrebbe afferrato da dietro con entrambe le mani e conseguentemente lo avrebbe tirato verso di sé con tutta la forza che aveva appena generato, forse sarebbe bastato o forse no, ma sperava che anche Robert avesse collaborato in quell’operazione. Al quel punto potevano palesarsi diversi scenari: qualora l’avversario fosse stato di spalle o parzialmente voltato ad osserva l’ascensore, Shoya sarebbe scattato alla destra di Robert per evitare il liquido nero posto sulla parete sinistra, avrebbe allungato entrambe le braccia avanti a sé aprendo i palmi in direzione del nemico attivando conseguentemente il suo Ion Burst, avrebbe permeato la stanza di energia così instabile da esplodere e formare una colonna di fuoco che avrebbe potuto benissimo coprire tutto quel corridoio; se invece l’avversario non fosse risultato distratto dall’ascensore, beh quella sarebbe diventata una missione di salvataggio e avrebbe fatto di tutto per scollare più rapidamente possibile Robert dal terreno e tirarlo via da quella tremenda situazione.
    Shoya era molto lucido e anche se si muoveva ad una velocità superiore il suo cervello ragionava a ritmo e non perdeva colpi, avrebbe cercato di ottimizzare l’effetto sorpresa al meglio possibile, se non fosse riuscito a colpire l’avversario, avrebbe almeno tentato di salvare il collega Mutant da quella tremenda situazione.
    Sempre a me tocca fare tutto
    L’adrenalina che aveva in corpo gli alterava l’umore trasformandolo in una persona ben più presuntuosa e altezzosa di quanto già non fosse, era convinto di essere il migliore, e forse questo poteva considerarsi doping mentale.
    Scheda | Forza: 57 (32 + 25) | Quirk: 250 | Agilità: 268 (243 + 25) | Energia: 425 (515 -45 -45) |

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    Exp:775
    Livello:4
    Energia:240-5=235
    Forza:125
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    Agilità:100+20=120

    Peso Trasportabile: [1/4]
    Scheda

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    La sua agilità lo aveva aiutato a balzare all’indietro e ad arrivare frontalmente alle scale anche se gli spazi ristretti della nave non avevano aiutato molto per questo era riuscito a evitare solo il primo sparo che era scivolato accanto al muro trasformandosi subito in una macchia solida e spessa, successivamente anche se conosceva già l’arma la sua schivata non servi a molto perchè il colpo gli arrivò al piede sinistro, legandolo al terzo scalino a partire dall’alto; in tutto questo il suo discorso non poté essere intavolato e quindi le informazioni non poterono giungere precise a shoya che poco dopo giunse da lui e lo avvertì che avrebbe provato ad aiutarlo a liberarsi da quella situazione in cui si trovava,per questo guardò davanti a sé il criminale corvino che stava provando a corrergli contro per questo pianto il piede libero sul pavimento in modo tale da poter spingere con tutta la forza che aveva in corpo ,cercando così in coordinazione con shoya in modo da liberarsi da quella situazione negativa; inoltre, cerco di attivare al massimo delle possibilità gli stivali che portava provando a usare la fonte di calore che quest’ultimi potevano creare anche se minima per provare così ad avere un aiuto maggiore per eliminare la sostanza che gli bloccava il piede sinistro, successivamente se fosse riuscito a togliere quella sostanza nera dal suo corpo, si sarebbe spinto in avanti verso il criminale corvino per bloccarlo a terra cercando di effettuare un balzo in avanti cercando di colpirlo con la propria spalla il criminale corvino all'altezza dell'addome, in modo da effettuare una sorta di "placcaggio" in stile football americano buttandolo così a terra e trattenendolo in quella posizione così da permettere a shoya di muoversi senza problemi e controllare la situazione e chiamare nel frattempo la pro hero con la speranza che il criminale non si liberasse prima e potesse essere così arrestato e successivamente interrogato così da che poter recuperare altre informazioni

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    DESCRIZIONE: dopo aver assunto una posa a quattro zampe dandosi la spinta con tutto il corpo riesce a spiccare un balzo verso l'avversario che permettendogli di ridurre sia la distanza che aumentare la sua agilità del 25% in modo tale che i movimenti risultino più rapidi e fluidi mostrando così l'agilità e la velocità che naturalmente caratterizza le spece di animali come i lupi e i cani .
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    ► Descrizione: Descrizione: La tuta personalizzata di Robert è composta da due parti. La prima parte è un completo in due pezzi, dei pantaloncini corti ed una sorta di lunga maglia a maniche corte, entrambi in fibra di carbonio, tinti di blu. La seconda parte della divisa consiste nei veri e propri pezzi corazzati, placche in lega ferro-kevlar grigie opache poste in corrispondenza di spalle, torso ed avambracci. Alla vita, due cinture marroni tengono la maglia aderente, una normale in tessuto con un nodo ed una tattica in cuoio con degli innesti in ferro dove è possibile agganciare numerosi gadget


    ► Effetto: Resistenza ai danni lievi.
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    ► Descrizione: A differenza di un normale paio di guanti, questi presentano una patina di metallo che rinforzano il dorso ed il palmo della mano. Sono utili soprattutto per parare colpi portati da armi da lancio o da coltelli, anche se al minimo urto possono incrinarsi e addirittura rompersi.

    ► Effetto: Proteggono le mani da lievi colpi da taglio, permettono di afferrare una lama senza tagliarsi. [+10 in Forza]
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    ► Descrizione: Un acceleratore di velocità che genera calore minimo. Una coppia sincronizzata di questi elementi è stata montata in un paio di stivali in gomma e isolanti. Permettono di eseguire brevi e rapidi scatti.

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    « Va bene. Lo recupero e sono da voi. » - Rispose così la Pro-Hero, chiudendo la breve conversazione con voce sicura. Nonostante la situazione grave, doveva tenere il morale alto. L'uomo in questione alzò lo sguardo verso il corvino, rivolgendogli quello che sembrava un tentativo di un sorriso. Il suo viso sconvolto lo faceva sembrare un disperato appena salvato da mesi di prigionia, ma nonostante l'aspetto indecente era pur sempre grato al ragazzo. Si girò dopo averlo guardato negli occhi per un paio di secondi, dirigendosi verso il ponte della nave solitario. Era il momento di attuare quella che era una vera e propria manovra di soccorso verso il suo compagno di squadra catturato dai nemici. Per fortuna di Robert, questi non sembravano volergli fare del male, almeno non subito. L'uomo sembrò fermarsi di fronte a lui puntandogli la pistola sul viso, la mano sul grilletto. Shoya era lì a poca distanza, nascosto dalla struttura stessa della nave dopo aver attuato il suo piano.
    « Cosa ne facciamo? Sembra in contatto con qualcuno. » - La voce del criminale era profonda e roca, quasi graffiava i timpani di Robert. La sua mano magra sembrò dirigersi verso l'orecchio di Robert mentre gli teneva l'arma puntata a pochi centimetri dal suo viso, ma il rumore dell'ascensore sembrò far irrigidire i suoi muscoli e facendolo arretrare improvvisamente per puntare l'arma verso le porte meccaniche del dispositivo, che era però vuoto. Quello fu il momento che Shoya aveva cercato, scattando in avanti su quelle scale per liberare il compagno. Unendo le due forze che volevano distruggere il liquido nero, questo si staccò e si ruppe in numerosi "cocci" liberando il Mutant dalla presa. Usando però tutta la sua forza su quelle scale, considerato il peso del Mutant che doveva salvare, non fu particolarmente saggio per il ragazzo che si ritrovò la massa di Robert e tutta la spinta che si era dato all'indietro. Entrambi caddero e rotolarono giù dalle scale, protetti per fortuna dalle loro tute per non subire gravi danni alla schiena. Finirono con il sedere per terra di fronte all'uomo che osservava il nuovo arrivato da in cima alle scale assieme alla donna mascherata, che ora accanto al suo collega. Shoya avrebbe potuto riconoscere l'equipaggiamento che portava indosso, anche se il suo era decisamente più avanzato tecnologicamente. Tra le mani però sembrava avere qualcosa di luccicante, dei dischetti metallici che sembravano brillare come una decorazione natalizia. Guardando meglio, sembravano armi da lancio a forma di stella e dotati di acuminate lame.
    « Ma guarda, così giovan- » - La vocina quasi intenerita della donna fu fermata dall'attacco del ragazzo rivolto verso di loro, che se non poteva coprire l'intero corridoio di sicuro poteva colpire le rampe di scale nella loro lunghezza. Non poteva vedere la sua espressione, ma evidentemente non si aspettava di venire colpito da un'intera colonna di fuoco sparata dalle mani di Shoya assieme all'assalto di Robert che sembrò sfruttare sia il proprio equipaggiamento che la propria natura per quasi balzare di fronte all'uomo corvino. Tornata la visibilità, entrambi i criminali avrebbero notato l'ombra del ragazzo lupo incombere su di loro. La donna aveva evitato per un soffio di essere presa direttamente dall'attacco del ragazzo, nonostante la parte sinistra della sua tuta stesse fumando per il calore. L'uomo era invece stato troppo lento, con il viso completamente rosso a causa del calore e gli occhi coperti dal braccio. Ad infierire su di lui ci sarebbe stato Robert, caduto sopra di lui e facendogli fare un respiro strozzato mentre lo bloccava a terra.
    « Merda... » - Robert avrebbe potuto sentire il sibilare della donna di fronte a sé mentre questa si rialzava, mettendo alcuni metri di distanza tra loro. Sembrò tirare fuori qualcosa da una tasca, quello che sembrava essere un piccolo contenitore cilindrico. La donna avrebbe agitato l'oggetto per poi tirarlo verso Robert, facendolo atterrare di fronte a lui e cominciando a far uscire un denso fumo colorato che iniziò ad espandersi direttamente da lì. La donna provò a scappare imboccando il corridoio dietro di sé, probabilmente cercando di far perdere le proprie tracce usando quell'oggetto come diversivo. Probabilmente le sarebbe bastato prendere un po' di tempo per fuggire da una delle finestrelle delle stanze, ma era di fronte agli avversari sbagliati per correre via. Il corridoio era abbastanza lungo ma proseguiva in una sola direzione ed era largo appena qualche metro, probabilmente per risparmiare spazio. Delle scale simili a quelle da cui erano caduti portavano al secondo ed ultimo piano. La donna avrebbe provato a salire su di queste per sfuggire alla vista dei due studenti, lasciando indietro sia il suo collega che il capitano che stava interrogando.


     
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    - Status: Illeso | Power up turno 2 su 3
    - Equip: Full Dive (Spec Quirk)
    - Tecniche Usate: Ion Drug Level III
    - Danno: //
    - Costo: 45
    - Power Up: +1 FRZ/AGI ogni 10 punti Quirk
    - Durata: 3 turni
    - Descrizione Tecnica: Tramite i palmi della propria mano l'utilizzatore del Quirk potrà sfruttare l'energia ionizzante presente nello spettro elettromagnetico (Come luce, UV, IR, Raggi X ecc.) per generare un power up.
    In questo modo il caster andrà a neutralizzare proporzionalmente (quindi in parte o in toto) la scarica di energia offensiva intercettata con i palmi della mano e potrà convertire tale surplus energetico all'interno di una regione fisica specifica (arti superiori, arti inferiori, torso ecc.).

    Hero Lv. 6 | III A | 19 Anni
    Narrato • ParlatoPensatoAscoltato
    L’energia scorreva a fiumi nei muscoli e nelle ossa del giovane aspirante eroe, il surplus energetico che era riuscito a generare grazie al suo Quirk era entrato in circolo e gli avrebbe permesso di sfruttare una rinnovata forza e velocità. Gli avversarsi non avrebbero nemmeno fatto in tempo a vederlo. Shoya non aveva però calcolato il peso considerevole del suo compagno di squadra e la posizione a dir poco pericolosa delle scale: infatti i due finirono per rotolare giù dalle scale con un tonfo che rimbombò per tutto l’edificio, se ci fosse stato qualcun altro bhe ormai li avrebbero scoperti.
    Addio effetto sorpresa...
    Fortunatamente il dolore della caduta non si fece sentire, l’adrenalina e la protezione data dalla tuta eroe avevano fatto sì che i recettori del dolore non si attivassero. Ciononostante Shoya decise comunque di sfruttare l’Ion Burst per provare a colpire il tizio magro e dalla voce roca, adesso affiancato da una donna con una maschera e equipaggiata di pericolose armi da lancio.
    Dovrò stare molto attento ai movimenti di questi due se mi colpiscono con la pistola o con quegli oggetti appuntiti potrei essere gravemente ferito
    A mente lucida e con forza si liberò dal peso di Robert e puntò entrambe le mani verso la rampa di scale, chiuse per un millesimo di secondo gli occhi in modo da potersi concentrare sulla ionizzazione della materia e poi ci fu l’esplosione con conseguente innalzamento della temperatura e bagliore improvviso, l’aria era appena stata caricata di energia altamente instabile che aveva fatto sì che prendesse fuoco ed esplodesse.
    Shoya si sentiva soddisfatto dopotutto era riuscito nel suo intento iniziale: aveva liberato Robert e aveva messo alle strette i suoi nemici, ancora un volta era andato a segno e ciò non fece altro che innalzare il suo ego e la “self confidence” a livello inimmaginabili, si sentiva già un eroe professionista, avrebbe continuato da solo se fosse stato necessario, si poteva notare come un ghigno di soddisfazione gli si era dipinto il volto e come con gli occhi fissava le bruciature riportate dai nemici.
    State fermi lì dov...
    Shoya si interruppe. Il suo compagno di squadra si era appena lanciato avventatamente sulla rampa delle scale per tentare di placcare fisicamente entrambi nemici. Il giovane dai capelli neri gli avrebbe voluto urlare “Ma che diavolo fai?”, ma non era il momento di mettersi a fare polemica, doveva seguire il compagno, coprirgli almeno le spalle da eventuali attacchi. Shoya si mise in posizione difensiva e osservò come Robert riuscì a placcare l’uomo magro e sudicio, mentre la donna riuscì a scansarsi rapidamente lasciando cadere un cilindro dal funzionamento sconosciuto che iniziò a rilasciare un denso fumo colorato.
    Non ci voleva, non ci voleva… pensa pensa
    l’ultima cosa che video fu la donna che si voltava e correva via lasciando lì il suo collega criminale in balia del lupo.
    Robert, tu che hai la maschera antigas rimani su questo piano e apri una finestra appena puoi, io trattengo il respiro e corro dietro alla donna per fermarla
    Disse convinto mentre con la mano destra premeva sull’auricolare.
    Nel mentre Shoya aveva appena iniziato a fare dei profondi respiri per incanalare quanto più ossigeno possibile, non avrebbe dovuto fare molta strada e grazie al suo quirk si sarebbe mosso con estrema agilità, l’unica cosa è che stava rischiando di compromettere il suo vantaggio. Infilandosi in quella nube densa avrebbe perso gran parte dei suoi sensi, ma non poteva permettersi di lasciare andare via la donna.
    Questa mossa è molto rischiosa ed avventata, ma devo farla.
    con convinzione e con tutta l’energia accumulata sulle gambe si mise a correre macinando velocemente i metri di distanza che lo separavano dalla rampa di scale al corridoio del primo piano per poi dirigersi immediatamente dritto verso le scale che portavano al secondo piano, dove ancora il fumo probabilmente non sarebbe arrivato.
    Shoya correva con entrambe le mani vicine al volto e con i palmi ben aperti, almeno avrebbe tentato di difendersi se la donna avesse provato a lanciargli qualcosa. In qualsiasi caso una volta arrivato sulla rampa che portava al secondo piano si sarebbe fermato ad osservare riaprendo gli occhi prima socchiusi per via del fumo e riprendendo a respirare.
    Scheda | Forza: 57 (32 + 25) | Quirk: 250 | Agilità: 268 (243 + 25) | Energia: 425 |

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    Energia:235
    Forza:125
    Quirk:80
    Agilità:100

    Peso Trasportabile: [1/4]
    Scheda

    Narrato - Parlato - Pensato parlato di altri


    La strategia che shoya aveva pensato per liberarlo si stava attuando e nel momento in cui il rumore dell'ascensore si fece sentire, il criminale corvino irrigidì i muscoli e arretrò improvvisamente puntando l'arma verso le porte dell’ascensore che risultava però vuoto, proprio in quell’istante riuscì con il supporto di shoya a liberarsi dal blocco che lo aveva bloccato sulle scale ma a causa del suo peso si ritrova a rotolare insieme a shoya giù per le scale, protetto per fortuna dalla sua tuta, la caduta non provocò gravi danni ma comunque una smorfia di dolore si mostrò sul volto del mutant. una volta in piedi la situazione cambiò radicalmente perchè un intera colonna di fuoco si sparse dalle mani si shoya che permise al suo assalto di essere portato a segno e ciò fu permesso dal fatto che i due criminali non ebbero per pochi istanti una visibilità buona e ciò gli permise di balzare sopra al criminale covino e bloccarlo a terra perchè in quei pochi istanti quest’ultimo era risultato nei movimenti lento rispetto alla donna che per un soffio aveva evitato di essere presa. Passarono solo pochi secondo da quel suo placcaggio e proprio in quei pochi secondo la donna si rialzo e si distanziato di qualche metro andando successivamente a tirare fuori qualcosa dalla tasca che non perse tempo a tirare facendolo atterrare di fronte al mutant che fu coperto da un denso fumo colorato che si iniziò ad espandere, sfruttando quel fumo la donna iniziò a scappare ma prontamente shoya si avvio all’inseguimento dando anche delle indicazioni alle quali il mutant rispose subito usando il suo auricolare mantenendo comunque il peso sul criminale

    Va bene shoya, farò come dici appena riesco ad avere la certezza che questo criminale sia stato bloccato
    dette quelle parole con voce calma si guardò intorno e cerco di osservare il lungo corridoio per vedere se vi fossero corde o altri oggetti da poter usare per legare il criminale , nel farlo andò ad avvisare con il suo auricolare la pro hero

    Quiet Perfume, la situazione è attualmente stabile qui al secondo piano ,sono riuscito a bloccare uno dei criminali ,l’altro una donna a usato una specie di fumogeno e adesso è in fuga con shoya che la sta inseguendo per fermarla, chiedo supporto per arrestare il criminale e poterlo interrogare, se mi raggiungete usate delle maschere antigas per evitare il fumo qui presente

    Disse verso la pro hero con la speranza che quest’ultima potesse raggiungerlo e dargli supporto per bloccare definitivamente il criminale e avere spazio libero per muoversi e continuare così la missione dato che per il momento doveva tenere bloccato usando tutto il suo peso.



    TECNICHE&EQUIPAGGIAMENTO [Click!]
    • Tecniche-Abilità usate:

    • Status: Illeso.





    • Lista equipaggiamento:
    [Costume]:Adaptive Suit
    ► Descrizione: Descrizione: La tuta personalizzata di Robert è composta da due parti. La prima parte è un completo in due pezzi, dei pantaloncini corti ed una sorta di lunga maglia a maniche corte, entrambi in fibra di carbonio, tinti di blu. La seconda parte della divisa consiste nei veri e propri pezzi corazzati, placche in lega ferro-kevlar grigie opache poste in corrispondenza di spalle, torso ed avambracci. Alla vita, due cinture marroni tengono la maglia aderente, una normale in tessuto con un nodo ed una tattica in cuoio con degli innesti in ferro dove è possibile agganciare numerosi gadget


    ► Effetto: Resistenza ai danni lievi.
    ► Durata: Permanente
    ► Peso: [0]


    GAS MASK [Difensivo]:
    ► Descrizione: dispositivo di protezione delle vie respiratorie da agenti inquinanti dell'atmosfera. Le maschere antigas moderne sono composte da un facciale di gomma o silicone che garantisce la perfetta aderenza al viso; inoltre sono dotate di linguette e fibbie per fissare la maschera antigas dietro la testa. Sono anche dotate di un grande visore trasparente di policarbonato o vetro stratificato che offre un'ampia visibilità. All'interno è presente una seconda maschera che copre la zona naso-bocca. In questa maschera interna sono presenti due aperture: una per l'inspirazione e una per l'espirazione, fornite delle apposite valvole per condizionare il flusso dell'aria. La valvola di inspirazione è collegata a un filtro che impiega sostanze a base di carbone attivo opportunamente trattate per filtrare e fissare i gas nocivi, mentre la valvola di espirazione espelle l'aria respirata senza far appannare il visore. L'utilizzo della maschera in ambienti inquinati è possibile solo con un'adeguata presenza di ossigeno.

    ► Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    ► Peso: [1]
    ► Durata: Permanente


    Technical Gloves [Accessorio costume]:
    ► Descrizione: A differenza di un normale paio di guanti, questi presentano una patina di metallo che rinforzano il dorso ed il palmo della mano. Sono utili soprattutto per parare colpi portati da armi da lancio o da coltelli, anche se al minimo urto possono incrinarsi e addirittura rompersi.

    ► Effetto: Proteggono le mani da lievi colpi da taglio, permettono di afferrare una lama senza tagliarsi. [+10 in Forza]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: 1/1


    Electric Booster [Supporto]:
    ► Descrizione: Un acceleratore di velocità che genera calore minimo. Una coppia sincronizzata di questi elementi è stata montata in un paio di stivali in gomma e isolanti. Permettono di eseguire brevi e rapidi scatti.

    ► Effetto: [+20 in Agilità]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente





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    scusate per la brevità della mia azione e il ritardo
     
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    Quella criminale stava cercando di sfuggire ai due studenti, considerato che non sembrava la tipica persona che si poteva trovare in quel genere di situazioni. Certo, non tutti i malviventi usavano la propria Unicità contro gli eroi soprattutto quando c'erano delle grandi sanzioni a riguardo, però era pur sempre sospetto che avessero chiesto il loro intervento quando quei due sembravano più che altro affidarsi ad equipaggiamenti illegali. Che fossero semplicemente sprovvisti di un Quirk utile o che proprio non ce l'avessero non era chiaro, forse erano più avveduti di quanto potessero sembrare. Robert riuscì a restare in mezzo al fumo senza particolari problemi, notando solo che il suo respiro si era fatto più corto e pesante. In mezzo a quella cortina fumogena in espansione era difficile cercare oggetti utili ad immobilizzare completamente il criminale rimasto. Il corvino sembrava abbastanza stordito dalla botta appena ricevuta e dal fumo stesso, lasciato indietro dalla sua compagna che l'aveva usato come mero mezzo per scappare via. Il Mutant ricoperto di pelo avrebbe potuto notare che mentre comunicava con Quiet Perfume via radio, avrebbe potuto avvertire numerosi passi avvicinarsi a lui, anche se la loro fonte non era chiara a causa del fumo.
    « Son già qui, Robert! » - Avrebbe esclamato decisa la Pro-Hero che spuntava dal fumo con un sorriso sul volto ed il suo vestito verde di nuovo asciutto. Il criminale rimasto lì per terra alzò le mani in segno di resa, considerato che dietro il corpo gelatinoso della donna c'era una squadra di tre membri della guardia costiera. Tirandolo fuori dal fumo, cercando di non restare in mezzo all'aria pesante, sarebbe stato scortato fuori senza particolari resistenze mentre Quiet dava indicazioni su cosa fare a tutti. « Ishida è ancora dentro, giusto? Cerchiamo di completare questa giornata senza incidenti. » - Avrebbe continuato, seguendo le indicazioni di Robert su dove si fosse andato a cacciare il suo compagno di classe partito alla carica. Si sarebbero poi incamminati verso la stessa strada compiuta dal compagno, salendo anche loro le scale.
    Proprio Shoya aveva usato il suo Quirk per correre, quasi volare sul pavimento della nave per raggiungere la criminale. Mentre Quiet Perfume ed il Mutant parlavano lui stava già col fiato sul collo della donna, che sembrava aver finito i trucchi da tirare fuori dal cilindro (o dal casco, in questo caso). Il vantaggio su di lui si riduceva sempre di più, fino a quando salendo l'ultima rampa di scale non sarebbero arrivati all'ultimo piano ed al corridoio finale. L'aspetto era il medesimo rispetto agli altri piani se non per il fatto che la luce del sole dava decisamente più visibilità rispetto a quello inferiore. La donna dai capelli chiari aveva adocchiato una finestrella aperta in fondo a quest'ultimo, correndo come se non ci fosse un domani per sfuggire alla legge. Probabilmente Shoya sarebbe arrivato vicino abbastanza per cercare di fermarla, ma non ci sarebbe stato bisogno di sforzarsi così tanto. Mentre la criminale eseguiva un aggraziato salto verso la libertà, qualcosa la intercettò. Come un fulmine a ciel sereno, una lama lunga una cinquantina di centimetri sfrecciò verso la sua coscia, interrompendo quel salto e bloccandola addirittura a terra. Se in una tempesta arrivava prima la luce in seguito ad un lampo, allo stesso modo il suono agonizzante delle grida della donna sembrarono squarciare il silenzio che si era da poco creato.
    « AHHHH! Chi... » - Il casco si sarebbe girato di fronte a sé, rimanendo poi immobile come se il suo cranio si fosse momentaneamente allontanato dal suo corpo. La voce interrotta annunciò l'arrivo di un terzo ospite in quella nave degli orrori, qualcosa che il giovane Shoya aveva sentito poco fa. Un suono ritmico come passi umani ma che veniva seguito da quelli che sembravano infiniti tintinnii metallici. Una persona, o perlomeno qualcosa che voleva imitarla, si mostrò di fronte a Shoya nella penombra. Se si guardava solo la testa poteva in qualche modo assomigliare ad un essere umano. Capelli corti che arrivavano appena al mento, il viso segnato da quello che sembrava trucco da lontano ma erano semplicemente accessori meccanici che sembravano tenere assieme il viso. Gli occhi ambrati fin troppo grandi per una persona vera, quasi da bambola così come la sua pelle perfetta ma sporca di sangue. Dal collo in giù invece era "solo" un insieme grezzo e poco raffinato di parti meccaniche, che ignoravano qualsiasi forma femminile o caratteristica umana. Il suo corpo sembrava attraversato da numerosissimi fori che facevano intravedere delle lame conficcate all'interno simili a quelle appena lanciate. La sua espressione non sembrava nemmeno guardare il ragazzo, come se avesse di fronte un mobile che si trova in un punto diverso della casa.
    Mentre la donna col casco continuava ad urlare, il robot piegò la testa di lato per un secondo prima di scattare improvvisamente verso Shoya. C'erano appena cinque metri di distanza tra di loro, dando il tempo al ragazzo di reagire ma al robot di armarsi al meglio. Sembrò strappare con forza una coppia di lame dal suo corpo, prima di sferrare una serie di fendenti diagonali che miravano al suo petto con una velocità sovrumana. Il robot sanguinario era partito all'attacco, in una situazione che forse poteva ricordare qualcosa allo studente. Mentre le lame stavano per raggiungere la sua carne, un improvviso getto di materiale verde avrebbe fermato l'attacco e fatto indietreggiare il robot. Quiet Perfume era arrivata assieme a Robert, portando a sé le lame che erano state inglobate dalla sua gelatina. Gettò uno sguardo verso la ferita sul fondo, che ancora si lamentava.
    « Addirittura un robot. Ragazzi, l'obiettivo è catturare quella... cosa tutta intera. Non credo ci lascerà andare in ogni caso. » - Avrebbe ordinato la donna, mentre buttava le lame a terra con un suono metallico. « Io cercherò di bloccare quei coltelli, voi prendetela » - Quiet Perfume avrebbe ancora una volta allungato le sue braccia verso l'automa, cercando di bloccare le sue mani per evitare una situazione simile a prima. I due avrebbero dovuto agire in coppia per evitare di distruggere il robot ed allo stesso tempo cercare di non ferirsi. Forse sarebbero presto scesi da quel luogo infestato da strani avvenimenti.




    CITAZIONE
    Ordine cambiato: Gaudenzio, thesaxofonist, Master
    Visto che ha avvisato della sua assenza, l'ordine cambia per rendere più fluido lo svolgimento della AM. Spero sia tutto chiaro con il post, se avete dubbi sapete dove trovarmi!
     
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    Scheda

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    Riuscito a resistere in mezzo al fumo aveva atteso l’arrivo della pro hero che lo raggiunse poco dopo insieme ad una squadra di tre uomini della guardia costiera che fecero arrendere in modo evidente il criminale e visto ciò anche aveva per colpa del fumo il fiato corto si alzò da terra e sentendo le parole della pro hero disse lei avvicinandosi alla donna

    si ishida dovrebbe essere ancora dato che la donna a salito quelle scale.
    dice verso la pro heros per poi andarla seguire verso il piano superiore così da raggiungere il suo compagno di classe e unirsi a lui per dare al ragazzo supporto per questo mentre seguiva la pro hero disse lei
    questo criminale ha usato su di me una pistola molto futuristica che ha creato una specie di melma nera che come ha toccato il mio piede si è solidificata dovrebbero esserci dei resti sulle scale da cui siete salita per raggiungermi, nel caso sarebbe comunque interessante studiare quell’arma per capire cosa fà

    dice verso la pro heros continuando a camminare insieme a lei proseguendo verso il piano superiore che raggiungono poco dopo e una volta lì la capo squadra quiet profume non ci penso due volte e blocco con un getto di materiale verde le lame del robot portandole a se e facendolo così indietreggiare , proprio in quel momento la capo squadra nuovamente si rivolse a lui e a ishida dicendo di catturare vivo il robot per questo con fare calmo provo a usare la stessa tecnica di prima che aveva usato con il criminale per questo disse rapido mentre stava dando energia alle sue gambe per farsi che gli permettessero di avere un'agilità fuori dalla norma e di sfruttare il suo peso come blocco , per essere anche certo che tutto potesse funzionare uso anche gli stivali che aveva in dosso

    proverò a placcare il nemico in un angolo in modo tale che voi possiate immobilizzarlo in qualche modo

    per questo cerco di darsi uno slancio in avanti iniziando a correre in modo molto rapido verso il robot cercando di colpirlo con la propria spalla all'altezza di quello che dovrebbe essere la zona dell’addome , in modo da effettuare una sorta di "placcaggio" in stile football americano, pbuttandolo in dierezione del muro e bloccarlo così nell’angolo in modo tale da non farlo muovere e permettere così suoi compagni di immobilizzarlo al meglio




    TECNICHE&EQUIPAGGIAMENTO [Click!]
    • Tecniche-Abilità usate:
    leap of the wolfl livello 2

    DESCRIZIONE: dopo aver assunto una posa a quattro zampe dandosi la spinta con tutto il corpo riesce a spiccare un balzo verso l'avverasio che permettendogli di ridurre sia la distanza che aumentare la sua agilità del 25% in modo tale che i movimenti risultino più rapidi e fluidi mostrando cosi l'agilità e la velocità che naturalmente caratterizza le spece di animali come i lupi e i cani .
    COSTO 75%di agilità + 4% mantenimento (in Energia)


    • Status: Illeso.





    • Lista equipaggiamento:
    [Costume]:Adaptive Suit
    ► Descrizione: Descrizione: La tuta personalizzata di Robert è composta da due parti. La prima parte è un completo in due pezzi, dei pantaloncini corti ed una sorta di lunga maglia a maniche corte, entrambi in fibra di carbonio, tinti di blu. La seconda parte della divisa consiste nei veri e propri pezzi corazzati, placche in lega ferro-kevlar grigie opache poste in corrispondenza di spalle, torso ed avambracci. Alla vita, due cinture marroni tengono la maglia aderente, una normale in tessuto con un nodo ed una tattica in cuoio con degli innesti in ferro dove è possibile agganciare numerosi gadget


    ► Effetto: Resistenza ai danni lievi.
    ► Durata: Permanente
    ► Peso: [0]


    GAS MASK [Difensivo]:
    ► Descrizione: dispositivo di protezione delle vie respiratorie da agenti inquinanti dell'atmosfera. Le maschere antigas moderne sono composte da un facciale di gomma o silicone che garantisce la perfetta aderenza al viso; inoltre sono dotate di linguette e fibbie per fissare la maschera antigas dietro la testa. Sono anche dotate di un grande visore trasparente di policarbonato o vetro stratificato che offre un'ampia visibilità. All'interno è presente una seconda maschera che copre la zona naso-bocca. In questa maschera interna sono presenti due aperture: una per l'inspirazione e una per l'espirazione, fornite delle apposite valvole per condizionare il flusso dell'aria. La valvola di inspirazione è collegata a un filtro che impiega sostanze a base di carbone attivo opportunamente trattate per filtrare e fissare i gas nocivi, mentre la valvola di espirazione espelle l'aria respirata senza far appannare il visore. L'utilizzo della maschera in ambienti inquinati è possibile solo con un'adeguata presenza di ossigeno.

    ► Effetto: Filtra l'aria e la purifica da qualsiasi genere di scorie [Annulla danni lievi provenienti da Gas Soporiferi/Velenosi]
    ► Peso: [1]
    ► Durata: Permanente


    Technical Gloves [Accessorio costume]:
    ► Descrizione: A differenza di un normale paio di guanti, questi presentano una patina di metallo che rinforzano il dorso ed il palmo della mano. Sono utili soprattutto per parare colpi portati da armi da lancio o da coltelli, anche se al minimo urto possono incrinarsi e addirittura rompersi.

    ► Effetto: Proteggono le mani da lievi colpi da taglio, permettono di afferrare una lama senza tagliarsi. [+10 in Forza]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: 1/1


    Electric Booster [Supporto]:
    ► Descrizione: Un acceleratore di velocità che genera calore minimo. Una coppia sincronizzata di questi elementi è stata montata in un paio di stivali in gomma e isolanti. Permettono di eseguire brevi e rapidi scatti.

    ► Effetto: [+20 in Agilità]
    ► Peso: [0]
    ► Durata: Permanente

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    Edited by Gaudenzio Bibbiena - 16/8/2020, 13:53
     
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    - Descrizione Tecnica: Tramite i palmi della propria mano l'utilizzatore del Quirk potrà sfruttare l'energia ionizzante presente nello spettro elettromagnetico (Come luce, UV, IR, Raggi X ecc.) per generare un power up.
    In questo modo il caster andrà a neutralizzare proporzionalmente (quindi in parte o in toto) la scarica di energia offensiva intercettata con i palmi della mano e potrà convertire tale surplus energetico all'interno di una regione fisica specifica (arti superiori, arti inferiori, torso ecc.).

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    - Danno: //
    - Costo: 20
    - Power Up: +1 ogni 10 Quirk Agilità (per muvoersi); +1 ogni 10 Quirk Forza (per colpire)
    - Descrizione Tecnica: Attraverso i palmi delle mani l'utilizzatore della tecnica Ion Kine ha la capacità di assorbire l'energia cinetica prodotta dagli atomi dei corpi in movimento, quindi non masse statiche ma in velocità, qualsiasi direzione esse abbiano purché si muovano abbastanza vicino alle mani del caster, il quale andrà a sottrarre generalmente l'energia generata dalle particelle di un corpo in velocità.
    L'urto generato dagli oggetti di dimensione e massa afferrabili da una qualsiasi mano umana, che causerebbero danni di entità Lieve, verrà totalmente bloccato e tutta l'energia cinetica d'urto potrà essere convertita in surplus energetico all'interno di una zona muscolare limitata per muoversi ad una velocità superiore alla norma o colpire con una forza maggiore.
    L'urto generato da oggetti che causano danno Medio o superiore non saranno arrestati e pertanto colpiranno fisicamente il caster, ma sarà possibile assorbirne parte dell'energia (pari all'entità di danno lieve), quindi ad esempio ridurre a metà la velocità se l'entità del danno originale è Media.

    Hero Lv. 6 | III A | 19 Anni
    Narrato • ParlatoPensatoAscoltato
    Il fumo diventava sempre più denso, ma un occhio attento avrebbe potuto benissimo notare un lampo di colore violaceo attraversare il corridoio, quello era Shoya ancora carico di energia ionizzante all’interno del suo corpo che scaricava quel surplus energetico a livello atomico dritto nelle sue fibre muscolari. Tenendo la bocca ben chiusa e gli occhi leggermente aperti per non andare a sbattere contro un muro raggiunse rapidamente la rampa di scale che portava al piano superiore, il quale era nettamente più illuminato di quello sottostante e proprio mentre si stava accingendo per bloccare la donna fuggitiva qualcosa gli sfrecciò affianco ad una velocità superiore alla sua; un coltello si era appena conficcato nella gamba dell’avversaria, la quale cacciò un urlo così forte e improvviso che d’istinto il giovane dovette tapparsi le orecchie.
    E questo da dove arriva?
    Subito dopo aver spostato le mani dai padiglioni auricolari Shoya potè sentire dei forti e distinti rumori metallici provenire da una zona in penombra di quel corridoio, poco a poco la figura nascosta si fece avanti mostrandosi per ciò che era: un corpo abominevole di ingranaggi e parti metalliche sovrastate da un volto apparentemente ben curato con capelli corti e occhi color ambra di una dimensione sovrannaturale.
    Il ragazzo fu inizialmente spaventato, poi disgustato da ciò che aveva davanti ed infine prese consapevolezza di quello che poco prima il marinaio gli aveva raccontato, ecco la causa di tutto, del sangue, dei solchi nel legno sul ponte della nave e di tutto lo scompiglio creato. Come però questo robot fosse collegato ai due criminali non era ancora chiaro, l’unica cosa da fare adesso era difendersi perché il cyborg non sembrava avere buone intenzioni.
    Prima ancora che il giovane eroe potesse muoversi il nemico robotico si lanciò con due coltelli a portata di mano pronto a dilaniare la sua carne. Fortunatamente l’intervento della Pro Hero salvò la sua vita e infatti i coltelli vennero assorbiti dalla gelatina, mentre il robot sembrava essersi arrestato.
    Quiet Perfume era finalmente arrivata e aveva dato istruzione di catturare il cyborg dalle fattezze umane.
    Shoya era ancora frastornato da ciò che era appena successo, due secondi prima stava correndo dietro ad una donna con il casco adesso invece si trovava a dover collaborare con Robert per catturare una bambola robotizzata, gli ci volle qualche altro secondo per fare mente locale.
    Sfortunatamente per lui il ragazzo mutant non sembrava aver in mente di pianificare una strategia particolare, ancora una volta si era gettato a capo fitto in un placcaggio violento. Non c’era altro tempo da perdere.
    Devo fare in modo che Robert riesca a bloccare l’avversario senza troppi problemi
    Così Shoya decise di sfruttare l’ultimo sprint energetico per tentare avvicinarsi a grande rapidità al robot portando entrambe le mani davanti a se con i palmi ben aperti, l’obbiettivo era utilizzare la tecnica Ion Kine, che gli permetteva di assorbire l’energia cinetica prodotta dai corpi in movimento, quindi se il robot avesse deciso di difendersi e di muoversi, tramite quella tecnica lo avrebbe limitato se non fermato del tutto nel suo movimento.
    Vai Robert colpiscilo! Io limiterò i suoi spostamenti!
    Scheda | Forza: 57 (32 + 25) | Quirk: 250 | Agilità: 268 (243 + 25) | Energia: 425 |

    CODE © Saxo

     
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