Kitsunetsuki

Caccia al PNG per kekko4000/Zhen Lubbock

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    KITSUNETSUKI - KEITH

    E' difficile immaginare una qualsiasi cosa al mondo per cui il denaro non sia necessario o perlomeno utile, figuriamoci per conquistare una città. Da anni tra le strade di Tokyo imperversava una guerra silenziosa, e non si tratta del solito cliché delle ombre del male che strisciano tra le vie di Tokyo o altro. Il posto di rilievo della Yakuza Fujiwara è stato usurpato dal ramo Yamamoto della famiglia, e i Fujiwara non l'hanno certo presa bene. Offrire un servizio di caccia all'uomo è un metodo veloce ed efficiente per fare la cresta su grosse somme di denaro e arricchirsi in fretta sfruttando altri disperati alla ricerca di soldi, tutto ciò che è necessario è tenere in ordine una bella lista di persone. Ironico come a volte con qualche yen ci si possa accaparrare anche la vita di una persona offrendoli alla persona giusta.
    I Fujiwara avevano qualche ufficio e punto di recupero sparso in quasi tutti i quartieri di Tokyo, generalmente più possibilità c'erano che chi voleva dare un'occhiata alla bacheca fosse uno sbirro più lontano dal quartier generale era il punto che gli veniva indicato. Non importava quanto una persona fosse brava a recitare però, non c'era alcuna possibilità che "Cutter" fosse un poliziotto. La motivazione? Aveva lui stesso una taglia sulla testa, per di più una delle più salate che i Fujiwara avevano da offrire ai loro cacciatori.
    All'interno del Devil's Den di Kabuki-cho, infatti, il barista avrebbe mostrato il listino prezzi al giovane giapponese in cerca di un lavoretto, e Zhen si sarebbe forse stupito o forse no di figurare lui stesso nella lista dei ricercati alla modica cifra di ventimila yen. Di nemici però ne aveva tanti e ovviamente la Yakuza non forniva ai clienti i nomi dei mandanti per questioni di privacy, per cui non avrebbe certo scoperto quel giorno chi era stato a piazzargliela sul collo. Il lavoretto scelto dal ragazzo di Aogiri era in realtà particolare per due motivi: il fatto che la preda fosse richiesta illesa e, in aggiunta, era stato richiesto di consegnarla in un determinato punto della città e non a uno dei punti di raccolta dei Fujiwara come accadeva normalmente.

    CITAZIONE
    Il Collezionista è una misteriosa figura di Tokyo che punta a costruire una sorta di zoo contenente soli mutant. "Keith" è un criminale di bassa lega che compie furti su richiesta: il Collezionista chiede che venga catturato il più illeso possibile per poterlo aggiungere alla sua collezione. Niente di più.

    Era una serata di luglio scossa da un classico temporale estivo. Le gocce d'acqua, pesanti e calde, mitragliavano l'asfalto con forza. Stando alle informazioni fornitegli dal barista del Devil's Den il ricercato sembrava aggirarsi spesso nei pressi di un locale di Roppongi chiamato Stolen Heart dove riceveva spesso i suoi incarichi per furtarelli. Era sicuramente il posto giusto per iniziare la ricerca, essendo anche l'unico indizio.



    CITAZIONE
    Eccoci qui kekko4000 . L'introduzione è una normale introduzione quindi fai il post come preferisci poiché rispetti la traccia, puoi concludere benissimo a Roppongi. :zizi:
    Per qualsiasi cosa sai come contattarmi. :**:
     
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    Zhen Lubbock

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    Zhen era certamente freddoloso e per quanto odiasse il freddo, al contrario, riusciva a sopportare il caldo. Proprio per questo l’estate era la stagione che preferiva, e di certo non era l’unico. Da circa un mese aveva liberato Pyke dalla gabbia di vetro, e lo lasciava liberamente strisciare per l’appartamento, anche se la maggior parte del tempo rimaneva fermo, attorcigliato su se’ stesso sotto la finestra dove la luce del sole arrivava e illuminava la camera da letto. Da quando il sadico lo aveva preso, ormai era diventato grande più del doppio e quell’animale strisciante, che all’inizio sembrava ostile con uno sguardo minaccioso, aveva capito che quell’individuo orripilante che vedeva ogni giorno con la faccia nascosta era la sua unica fonte di cibo, e finche’ gli lasciava qualche topo da poter digerire, lo poteva pure ignorare. Zhen in questo periodo sembrava al quanto annoiato, pensava che dopo il successo per l’assassinio del Segrastano, la sua organizzazione gli avrebbe dato qualche altro obiettivo da eliminare, ma per il momento non gli avevano fatto sapere nulla e continuava con il solito spaccio di quella strana droga, che molti piccoli criminali una volta assunta, non facevano a meno di chiederlo ancora e ancora. Quindi cosa poteva fare? L’ultima volta che era stato a Tsukiji, aveva sentito in giro di questi Fujiwara, con il loro servizio sulla caccia all’uomo. Non sapeva bene di cosa si trattasse, anche se dal nome era facile intuirlo, quindi perché no? Darci un’occhiata di certo non avrebbe fatto male, magari avrebbe trovato qualcosa di interessante. Era riuscito a sapere che a Kabuki-cho, ci fosse un bar che offriva questo speciale servizio. Verso le 20:30, con addosso la cotta di maglia e un set di coltelli leggeri, il tutto nascosto da una giacca nera e lunga, si diresse verso questo Devil's Den.
    Tenendo conto dell’orario, il posto sembrava abbastanza affollato, forse per via del caldo molti non si lasciavano perdere qualche alcolico fresco, chissà se tra quelle persone si stava nascondendo quale criminale, anche se probabilmente si. Con il viso mascherato solo dalla sua solita benda nera, si sarebbe avvicinato verso il barista.
    Come cazzo dovrei chiedere ora?
    Erano davvero così semplici ricevere queste informazioni? Però in quel posto non conosceva nessuno e aveva la minima idea di come muoversi, quindi perché no? Perché non provare chiedere a qualcuno che ci lavora? Male che vada lo avrebbero visto con un cattivo occhio. Così, appena si avvicinò al barista, con voce educata e gentile
    Dove posso trovare delle persone, beh ecco…da cacciare?? Sempre se sia corretto dire così
    Aspetta un momento
    rispose il barista con voce calma. Quest’ultimo prese un foglio che teneva alle spalle, e lo diede al ragazzo col volto coperto.
    Consegnamelo appena hai finito aggiunse appena lo diede al ragazzo.
    Zhen, prendendo quella lista in mano, lesse con calma ogni individuo lì presente, quando rimase un po' stupito nel vedere lui stesso in cima alla lista, con una grossa taglia accanto.
    Oh, ma guarda, ci sono pure io ahahaha. Solo 20.000 Yen? Non va affatto bene, devo cercare in qualche modo di aumentarlo, almeno così ci sarà qualcuno che mi darà la caccia e avrò la possibilità di divertirmi un po'. Chissà chi mi avrà messo la taglia, forse Billie, oppure quelli dell’altra volta nella cattedrale, anche Victor volendo, per quanto ricordi lui dovrebbe essere abbastanza ricco. . Probabilmente per via della maschera che teneva in faccia non lo avevano riconosciuto, oppure perchè stavano aspettando il momento giusto per farlo, magari appena uscito dal bar lo avrebbero inseguito e attaccato alle spalle. In quel momento attivò la sua abilità, e se da una parte controllava qualsiasi oggetto in metallo che si avvicinava a lui, dall'altra parte era abbastanza curioso e continuò a leggere la lista. Guardando i primi 5, escluso lui, avrebbe notato che li conosceva praticamente tutti, per dirla con esattezza, almeno una volta ci aveva combattuto contro. Anche se per una qualche ragione li poteva pure escludere: Lion e Shoya erano degli eroi, e con la massa di persone intorno sarebbe stato difficile, Nocturne e quel “juggler”, per quanto si ricordava del secondo, potevano entrambi teletrasportare le persone, e unicità di quel tipo gli davano un po' fastidio, per Victor invece, in passato quest'ultimo aveva proposto al ragazzo di unirsi a lui e diventare il suo boia personale, anche se l'ultima volta si erano cercati di ammazzarsi a vicenda, in ogni caso, sarebbe stato difficile da prendere di sorpresa, anche perchè si conoscevano i quirk e con il suo poteva bloccare e rallentare, sarebbe stato in un certo senso in svantaggio, se voleva cacciare qualcuno doveva essere sicuro di vincere, o per lo meno, uscirne vivo. Così decise di continuare con la lista e di guardare più in basso. Avrebbe messo subito gli occhi su un certo Keith e Abyss, ovvero i due rimanenti con al taglia più alta. Ma escluse subito la ragazza, o per lo meno, preferì quel mutant, come appena detto, ha più possibilità di vincere in uno scontro corpo a corpo, e non voleva rischiare che quella Abyss utilizzasse la sua unicità per rimanere lontano e attaccare a distanza. Quindi, decisa la preda, avrebbe letto la descrizione
    Illeso?
    si chiese a bassissima voce.
    ahahah, questo dipende tutto da lui, e da come mi senta io in quel momento. finì con un sorrisetto stampato sulla faccia.
    Quindi gli piace rubare per gli altri? Ahahah
    Come un flashback, si ricordò quando lui stesso all’inizio rubò quel veleno per quel ragazzo dall’occhio bendato. Deciso a chi dovesse dare la caccia si rivolse ancora una volta al barista, e porgendo la lista davanti, in modo che se lo riprendesse
    Avresti per caso qualche informazione su questo Keith?
    Sarebbe stato informato che quello che sembrava essere un mutant si aggirava spesso in un locale di nome Stolen Heart, nel quartiere di Roppongi, dove spesso riceveva degli incarichi.
    La ringrazio molto
    Uscì dal bar dirigendosi immediatamente a casa, con in testa un piano apparentemente folle, ma proprio per questo era così impaziente da metterlo in atto. Il giorno dopo, verso le 22:30 si sarebbe diretto verso il locale consigliato, addosso portava solo la cotta di maglia e il set di coltelli, come sempre il tutto coperti da una giacca lunga nera, inoltre, dentro la tasca sinistra di quella stessa giacca, aveva un oggetto speciale, non era un arma, non serviva ne’ per attaccare ne’ per difendersi, ma era solo un piccolo oggetto, che avrebbe rivelato solo se avesse visto quel mutant.


    Parametri

    Zhen Lubbock- lvl 6
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    Tencniche & Equipaggiamento


    Equipaggiamento: Suit (cotta di maglia), set di coltelli ( danni:lievi, peso [1])




    Edit: al "Dove posso trovare delle persone, beh ecco…da cacciare?? Sempre se sia corretto dire così" è parlato, non pensato. Me ne accorgo solo ora, sorry :zizi:


    Edited by kekko4000 - 7/7/2020, 11:32
     
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    Roppongi, oltre che per la presenza dell'ambasciata americana, era nota per la sua vita notturna in passato pesantemente influenzata dalla presenza della Yakuza. Era possibile trovare numerosi locali tra le sue vie, alcuni dalla buona nomea e altri pessimi, alcuni enormi e altri invece molto piccoli. Si trovavano bar, club privati, locali che offrivano spettacoli di cabaret e altri in cui si esibivano artisti e musicisti stranieri così come numerosi hostess club e night club. Lo Stolen Heart non aveva chissà quale nomea particolare ma era fondamentalmente un locale abbastanza ampio in cui veniva spesso suonata musica dal vivo. Per accedervi vi era una coda gestita da un buttafuori in completo nero e dal cranio completamente glabro ma l'attesa non era particolarmente lunga: in una decina di minuti ce la si sarebbe probabilmente cavata. Per fortuna di Zhen non veniva effettuato alcun tipo di controllo anche se gli venne chiesto gentilmente di rimuovere la benda che portava a coprire il volto.
    All'interno del locale luci soffuse ma pulsanti creavano un'atmosfera su toni bluastri e violacei. Il locale era abbastanza grande ed era sviluppato su due piani con strutture completamente in acciaio, muri in cemento e tubi e circuiti spesso completamente a vista. Si trattava insomma di un posto dall'aspetto abbastanza rozzo e poco elaborato come se il suo contenuto potesse supplire alla sua forma. Su un piccolo palco un qualche DJ semi-sconosciuto stava suonando della musica elettronica mentre le persone bevevano e cercavano di scambiare qualcosa parola alzando i toni per sovrastare la musica. Anche se l'ora non era particolarmente tarda molti erano già ubriachi e si potevano intravedere una o due persone intente a smaltire la sbornia spalmate su qualche tavolino qua e là. In fondo al locale che sembrava composto da quell'unica, enorme sala si trovava un bancone dove numerose persone erano accalcate, illuminato alle sue spalle da varie vetrate che fungevano da frigorifero dove si potevano intravedere vari tipi di alcolici e bevande.
    Al balcone servivano tre persone, due maschi ed una ragazza. Nonostante la persona ricercata da Zhen fosse abbastanza riconoscibile era al momento impossibile intravederla con certezza tra la folla, anche perché non era certo l'unica persona al mondo con un'unicità mutant. C'erano infatti diverse persone dotate di pelo, ragazze con gli arti a forma di tentacolo, ragazzini con code e quant'altro. Era possibile accedere al piano superiore da delle scale in metallo che si trovavano sulla destra dello stanzone. Il piano superiore era in realtà formato solo da passerelle di acciaio che sfilavano lungo la stanza e sembrava meno trafficato del piano inferiore, c'erano solo qualche gruppetto qua e là intenti a sorseggiare un drink e chiacchierare per quanto la musica lo rendesse difficile. In fondo alla sinistra del piano terra si trovavano invece due porte di colore nero opaco che portavano una al bagno delle donne e una a quello degli uomini.



    CITAZIONE
    Decidi come agire. :zizi:
     
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    Era un lavoro apparentemente facile, anzi, forse non troppo, soprattutto per un sadico che raramente lasciava vivo una persona dopo che era entrata nelle sue grinfie. L’ultima volta che era successo era con i due ragazzini, che momento deplorevole, non si era nemmeno degnato di procurarli un graffietto, solo per una stupida idea che gli era venuto in quel momento. Poi quel Billie “l’importante è che non muoiono”, l’ultima cosa che aveva detto a lui e Kurumi prima di scomparire per qualche giorno. Sapeva che non doveva dargli ascolto, doveva ucciderli prima di uscire dall’edificio tanto gli avversari non sapevano se gli ostaggi sarebbero stati vivi o morti, quindi perché rischiare, perché mai dovevano lasciarli vivi, almeno avrebbero avuto una soddisfazione in più prima di fuggire con la coda fra le gambe, solo perché quel fanatico della moda 800ecentesca era stato infilzato al petto. Per lo meno ora non ha più che fare con quel Billie, ora era libero, o almeno quasi, l’organizzazione degli Aogiri ogni tanto rompeva a modo suo, ma per fortuna non era troppo invasiva. Chissà se quella sera avrebbe davvero lasciato quella persona in vita e riscattato la taglia o lo avrebbe ucciso dopo una lunga e soddisfacente torturata. Ancora non si era dimenticato le gride di suo padre, quel suo sguardo spento, consapevole che presto sarebbe morto fino a quando, con le ultime forze che gli rimanevano, ancora continuava a chiedere pietà. Zhen ricordava quel momento alla perfezione, gli uomini intorno a suo padre, completamente ricoperto del suo sangue, il pavimento ormai diventato rosso e quelle lame sporche che lentamente entravano nella carni dell'uomo. Era stata proprio in questa scena che in Zhen si formò un ambiguo sorriso sul volto. Perché sono così divertito? si chiese seduto all’angolo della stanza Lui è mio padre, non dovrei esserlo con gli occhi che non riuscivano a distogliere lo sguardo dallo spettacolo che aveva davanti Cosa è questa eccitazione? sentiva le braccia tremare, ma non per paura, ma come se lui stesso volesse aiutare quei sconosciuti a far soffrire quell’individuo legato sulla sedia, mentre il suo respiro diventava più affannato e iniziava rapidamente a sudare, ed era stato proprio in quel momento che aveva realizzato la sua vera passione, quello che gli avrebbe cambiata la strada e tutte le sue scelte che aveva avuto fino a quell’istante. Sicuramente non si sarebbe mai immaginato a 15 anni che una volta adulto sarebbe stato un sadico assassino ricercato dalla polizia e con una taglia sulla testa, ma è questo il bello della vita, tutto in un momento all’altro può cambiare. Un giorno sei uno dei più ricchi in città con a capo una grossa azienda, in un altro giotno sei un cadavere gocciolante appeso per la stanza.
    Comunque, la prima cosa che doveva fare era di trovare quel mutant. Così, verso sera si diresse verso il locale Stolen Heart. Gli avevano riferito che era in quel locale che veniva ingaggiato per effettuare piccoli furti, quindi, se non era già occupato, molto probabilmente sarebbe stato lì. Il buttafuori, uno vestito completamente di nero, con la testa rasata e di fisico più spesso del ragazzo, gli avrebbe consentito di entrare a patto che si togliesse quella benda che aveva in faccia.
    Zhen, a sentire la sua condizione si sarebbe facilmente irritato
    Come osa questo, si fa tanto lo sbruffone quando con una lama in gola morirebbe come tutti.
    Anche sarebbe stato contrario all’idea di farlo, il sadico si tolse fece come gli venne detto, si tolse la fascia nera e se lo mise nella tasca destra della giacca. Prima di entrare nel locale, cercando di autoconvincersi in modo da calmarsi un po'.
    Vabbe’ alla fine non è niente di male, è solo un graffietto e poi… sono obbligato se voglio trovare quel Keith
    Una volta entrato avrebbe sentito la musica elettronica ad alto volume rimbombare per tutto l’edificio, certo, si sentiva già all’esterno, ma la differenza tra dentro e fuori era molta. In fondo alla stanza del piano terra avrebbe visto una massa di gente, probabilmente lì era presente l’angolo bar che preparava i vari cocktail e serviva altre bevande alcoliche. Per prima cosa Zhen avrebbe dato un’occhiata agli individui presenti al piano terra, alcuni erano seduti intorno a dei tavoli mentre potevano sorseggiare la loro bevanda e parlavano con dei conoscenti, mentre altri, rimasti in piedi, si erano posti ai lati della stanza, anche loro formando dei piccoli gruppetti e con in mano un alcolico. Cercando di ricordare il volto che aveva visto nella foto, avrebbe cercato intorno quell’individuo, però, più continuava a guardare più iniziava ad irritarsi. Il motivo? Ogni volta che qualcuno gli passava accanto sembrava che ridesse o era divertita, sicuramente non aveva niente a che fare con il sadico, però nella sua mente era come lo stessero prendendo in giro per via della faccia. Non era abituato a stare con il viso scoperto e lentamente stava iniziando ad innervosirsi. Si spostò vicino al muro e appoggiò il braccio destro su di esso, mentre aprendo la mano sinistra si stava coprendo la bocca e la guancia sinistra. Se qualcuno lo avesse visto in quel momento, lo avrebbe scambiato per uno che aveva alzato un troppo il gomito, e ora era vicino a rigettuare tutto. Colmo di rabbia e con aria affaticata, con una voce bassa che molto probabilmente sarebbe stata coperta dalla musica di sottofondo, mentre stava ricordando i volti di quelle persone che poco prima gli erano passate vicino
    Ucciderò ogni singola persona presente in questo locale.. ormai era uscito di senno AHAHAH, si, farò così! Per prima cosa chiuderò tutte le uscite e poi, poi, poi, questa stanza lo dipingerò di rosso, e la musica elettronica verrà sostituita con urla di terrore e agonia. Così come ora, sono una volpe dentro un pollaio finì la frase leccandosi lentamente la parte superiore della labbra.
    Poco dopo si allontanò quella mano dalla faccia, vedendo l’intero braccio. Per via della giacca non si poteva vedere, ma quel braccio era completamente fasciato, questo perché un giorno, proprio come in quel momento aveva perso la testa, la differenza che questa volta non avrebbe fasciato l’altro braccio o qualche altro arto. Probabilmente per via della zona, fin troppo attiva di notte, gli agenti non ci avrebbero messo niente ad arrivare fin lì, e questa volta non ci sarebbe stato nessuno che lo avrebbe teletrasporato lontano dell’edificio. Avrebbe appoggiato la mano sul lato superiore della testa, spingendo il palmo sulla fronte. Iniziando a respirare più lentamente, con voce più calma
    Non devo fare puttanate proprio ora. Che cazzo mi è successo all’improvviso, mi devo calmare.
    Erano 20 anni che non si toglieva la maschera nera, ormai era abituato a portarlo, nemmeno a scuola stava senza, per quanto fosse ricco suo padre, era riuscito a creare una specie di certificato che gli permetteva di far coprire la faccia del proprio figlio. Anche se comunque le sue azioni non lo giustificavano, erano fin troppo esagerate, chissà cosa sarebbe successo se invece di pensare a come uccidere tutta quella gente, lo avrebbe fatto veramente. Ora aveva la gola secca, doveva bere qualcosa, ma prima doveva rimediare per la faccia. Riprese la benda che teneva nella tasca e se lo sistemò sul viso, ma non come faceva di solito, avrebbe soltanto coperto la cicatrice sulla guancia laterale, lasciando la guancia opposta e la bocca libere, probabilmente quello che lo turbava di più era che la gente vedesse quella ferita leggera segnata in viso, non per altro aveva iniziato a nasconderla, anche se come era ora, forse era diventato più strano di prima. Si avvicinò al banco, e aspettò il suo turno. Per fortuna quelli dedicati a servire le bevande erano in tre e sarebbe toccato a lui presto. Uno dei due ragazzi, quello leggermente più basso tra i due, gli avrebbe chiesto cosa volesse ordinare. Non era solito prendere dei cocktail, però si ricordava i nomi di alcuni cocktail che lesse nella bacheca la sera che si ubriacò, sperando che anche in quel locale li facessero.
    Tiny Bouquet
    avrebbe detto con un tono freddo e perplesso. Ancora non era riuscito a calmarsi del tutto per via di quello che gli era successo poco prima. Il barista, dopo un cenno della testa, iniziò a mettere nello shaker vari alcolici, e dopo aver agitato con forza per circa 20 secondi quell’oggetto in metallo, mise dentro un bicchiere un liquido giallastro. Nel mentre il sadico controllò l’ora, e si erano già fatte le 23:01, se voleva attuare il piano doveva sbrigarsi. Il sadico prese la bevanda con la mano sinistra, mentre con la destra gli avrebbe posto i soldi, successivamente, avrebbe sorseggiato un po' quel Tiny Bouquet, sentendo quel gusto forte scendere dentro lo stomaco. Si sarebbe ancora una volta guardato intorno alla ricerca di quel mutant. Se non avesse visto nessun che lo assomigliasse, si sarebbe diretto con passo deciso verso il piano superiore, stando attento nel non far cadere il liquido nel bicchiere, magari per colpa di qualcuno che scendendo gli avrebbe toccato il braccio o la spalla. Guardando ancora una volta in giro.
    Dove potrebbe stare?
    Di certo il mutant non sarebbe stato così in bella vista in mezzo alla stanza, forse aveva un posto preciso per incontrare quelli che lo incaricavano per qualche furtarello, così, decise di controllare meglio negli angoli, quelli più bui, e se fosse necessario, una volta finito l’alcolico, appoggiando il bicchiere su un tavolo vuoto e ancora da sparecchiare, si sarebbe diretto nel bagno degli uomini. Se qualora non lo avesse trovato, avrebbe dato ancora una volta un’occhiata nella stanza del piano superiore.





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    I bagni dello Stolen Heart, o almeno quelli maschili, erano come tutti i cessi da discoteca: maleodoranti, sporchi ed era un miracolo che le porte che permettevano di avere un po' di privacy in quelle toilette alla turca fossero ancora tutte intere. La luce nell'ambiente era bluastra e sulla sinistra si trovavano tre lavandini in ceramica sovrastati da una lunga vetrata a specchio. I muri di piastrelle bianche erano praticamente anneriti dall'enorme massa di adesivi che li ricoprivano: c'erano pubblicità di alcune band locali, di siti, di negozi, semplici sticker di qualche vandalo con disegnati segnacci o frasi tipo "FUCK THE SYSTEM". Ciononostante il bagno sembrava comunque la zona più sofisticata del locale se paragonata all'enorme sala in cemento e con tubature alla vista. Le porte dei bagni erano in legno nero e presentavano scheggiature e ammaccature e buona parte della loro superficie era incisa con numeri per presunti incontri sessuali, ulteriori frasi contro il sistema e cose simili. In particolare però ogni porta presentava un'incisione evidenziata in rosso con un qualche tipo di pittura che recitava "KEITH - SECONDO PIANO - DESTRA" in kanji. Probabilmente una sorta di biglietto da visita per coloro che già lo conoscevano: ovviamente non poteva scrivere qualcosa riguardo ai suoi furti o sarebbe stato come mettersi un gigantesco segnale in testa di fronte alla polizia.
    Il piano superiore era un po' meno frequentato e come detto era composto solo da piattaforme in acciaio in sospensione senza alcun supporto. Nell'angolo in fondo a destra della stanza, dal lato dell'entrata, si trovava "Keith". Il ragazzo dai capelli grigiastri e la coda pelosa indossava una camicia bianca e dei pantaloni neri con delle bretelle portate sin sopra le spalle, ai piedi dei mocassini in pelle. Non era solo: era circondato da due ragazzi ma visto il loro atteggiamento sembravano più amici che clienti, tutti e tre avevano un drink in mano e stavano chiacchierando anche se la musica alta rendeva molto difficile comprendere quale fosse l'argomento.

     
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    Ormai si era abituato all’atmosfera di quel locale, la musica, le luci, l’odore che puzzava di alcool, ma soprattutto si era abituato a quei individui che gli passavano davanti guardandogli il viso. Prima era stato un attacco improvviso, fin troppo esagerato pure per lui, ma in quel momento qualcosa all’interno del corpo era scattato, un senso di rabbia e irritazione ma allo stesso tempo paura e insicurezza, che lo hanno portato in quello stato insolito. Ora si era calmato anche perché doveva pensare ad altro, era venuto in quel posto per uno scopo preciso e non voleva mandare tutto all’aria. Con il bicchiere quasi vuoto in mano, salì le scale arrivando al piano superiore. Diede uno sguardo veloce intorno cercando quel Keith, e anche se erano di meno, le persone rimanevano troppe per trovarlo immediatamente.
    Dove potrebbe essere
    si chiese un po' infastidito mentre la sua voce era coperta dalla musica di sottofondo. Cercò per circa un paio di minuti quando vide un ragazzo, precisamente un mutant, dai capelli grigiastri e una cosa folta del medesimo colore che assomigliava al ragazzo visto nella foto.
    Finalmente... dovrebbe essere lui
    Sperando che fosse lui, anche perché era stanco di questa ricerca, per la seconda volta si tolse la maschera che aveva in viso mettendola nella tasca destra della giacca, nel mentre, avrebbe notato altri due ragazzi seduti con Keith.
    Chi potrebbero essere… forse gli stanno impartendo una richiesta continuò a guardarli per qualche secondo, notando come stessero conversando amichevolmente, come se fossero dei buoni conoscenti forse no, magari sono compagni e lo aiutano per i furterelli che compie, in fondo non tutti preferiscono lavorare da soli.
    Ora che lo aveva trovato che doveva fare? Pedinarlo di nascosto aspettando il momento che uscisse fuori dal Stolen Heart per poi attaccarlo a sorpresa? No, non sarebbe stato per niente divertente, anche perché quel quartiere di notte era al quanto attivo e sicuramente qualche passante lo avrebbe visto e magari avrebbe chiamato la polizia o peggio, avrebbe fatto venire degli eroi, che per quanto sapeva lavorano pure di notte. E quindi ora cosa poteva fare? Semplice, doveva attuare il piano, anche se era apparentemente semplice e sfida qualcuno che non lo avrebbe fatto sapendo il lavoro che svolge quel mutant, così senza perdere altro tempo, diede l’ultimo sorso alla bevanda che aveva in mano e lo posò sul tavolo vuoto che aveva alla sua sinistra, successivamente si diresse immediatamente verso di loro. Arrivato a meno un metro da Keith, gli allungò la mano destra in modo da presentarsi, attendendo una stretta da mano dall’altra parte, nel mentre cercando di alzare la voce in modo da superare il rumore della musica di sottofondo, con tono amichevole
    Buonasera, sei Keith giusto?
    continuando subito dopo con lo stesso tono
    Sono al corrente che non mi conosci, ma sono abbastanza sicuro che ora e in futuro andremo d’accordo. Chiamami Zack.
    se avesse ricambiato la stretta di mano, con gesto educato, il sadico avrebbe allungato la mano anche agli altri due ragazzi che erano presenti a quel tavolo. Girò la testa ancora una volta verso il mutant, e con un tono più serio
    Sono qui per un incarico, saresti per caso disponibile?
    Se avesse acconsentito alla richiesta, Zhen avrebbe preso la prima sedia libera, e si sarebbe seduto accanto a loro accavallando le gambe, la destra sopra la sinistra. Riprendendo con il suo tono amichevole
    Sono stato informato che tu compi alcuni furti sotto incarico di altri, per questo sono qui. Vorrei che mi rubassi una piccola cosa, ovviamente verrai pagato.
    Mise la mano destra nella parte sinistra sotto la giacca, prendendo una bustina arancione dalla tasca interna. Là apri, e dal contenitore di carta prese un foglietto che diede al ragazzo dal pelo grigio. Su di esso ci sarebbero state scritte due cose, quello che sembrava essere un indirizzo e un numero. Con tono tranquillo
    Come vedi è presente un indirizzo. Sarà dove devi effettuare il furto, si tratta di un banale appartamento, mentre il numero sotto serve solo ad informarmi quando sarai riuscito a mettere mani sull’oggetto, in modo da poterci accordare per il luogo dell’incontro. Questo oggetto che mi dovrai recuperare si tratta di un piccolo contenitore in metallo chiuso da una chiave, ma per aprila non dovrei avere problemi, il tuo compito e portarmelo, niente di più e niente di meno. Alcuni miei informatori mi hanno riferito che il proprietario questa sera non dovrebbe essere nell’edificio, quindi se mi recuperate l’oggetto questa sera mi fareste un grosso favore. Ora parliamo alla questione che sicuramente più vi interessa, il pagamento. Stavo pensando di darvi per questo incarico 1500 yen, siccome si tratta di un lavoro relativamente facile, ma ti ho ingaggiato per altri motivi, se tutto va bene come spero, ti contatterò altre volte dove il lavoro sarà un po' più rischioso ma ovviamente i guadagni per entrambi saranno maggiori. Per ora dovrebbe essere tutto, hai domande?
    Come appena detto il furto doveva avvenire quella sera, quindi non voleva farli perdere tempo e cercò di essere il più diretto e preciso possibile, cercando di dirgli tutte le informazioni che gli doveva servire per il colpo.



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    Keith stava cercando di godersi la sua serata quando vide un tizio abbastanza inquietante avvicinarsi. Non era certo l'unica persona che si potesse definire in quel modo là dentro e il mutant dalla coda pelosa sapeva benissimo cosa questo poteva significare: o si trattava di qualcuno che voleva attaccare briga oppure un qualche cliente. A dir la verità capitava spesso che le due cose si intrecciassero. Alzò un sopracciglio osservandolo mentre la conversazione coi suoi amici ovviamente si interrompeva. Le prime parole di quel tizio avevano reso chiaro ciò che volesse e Keith sospirò guardando i suoi amici.
    Andate. - sorrise loro mentre la sua coda verdognola scendeva rasoterra iniziando a sferzare il metallo che stava sotto di loro. I tre erano in realtà in piedi, appoggiati al muro, e non ci sarebbe stato alcun tavolino a cui sedersi. I due ragazzi lo salutarono e se ne andarono in un altro angolino del locale a continuare a parlare.
    Le iridi dorate di Keith, che affondavano in una sclera di profondo nero, erano puntate sul ragazzo nonostante le luci strobo del locale. Afferrò il foglietto datogli da quel tizio coronando con un "Meno male" la sua conferma che sarebbe stato pagato, perché ovviamente non si sarebbe mosso altrimenti. Il lavoro sembrava facile e, come spesso accadeva, personale. Se quel tizio sapeva persino che il legittimo proprietario di ciò che avrebbe dovuto rubare sarebbe stato fuori casa significava che lo conosceva abbastanza bene, o se non altro conosceva qualcuno che lo conosceva.
    Pagamento in anticipo. - disse con calma avvicinando il bicchiere alle labbra con la mano destra e sorseggiando un po' del suo drink - Io ho un nome e una reputazione da difendere e puoi stare tranquillo che non scapperò coi soldi. Tu invece per quel che ne so potresti benissimo essere un poliziotto. - aggiunse quindi subito dopo. Il suo lavoretto non era un segreto purtroppo ed era sempre meglio tutelarsi - Per le prossime volte invece possiamo organizzarci in altro modo. - concluse allungando la mano destra verso di lui in attesa del pagamento. Se davvero aveva intenzione di proseguire quel rapporto lavorativo - e Keith onestamente si chiedeva il perché - una volta guadagnata fiducia reciproca avrebbe accettato anche un semplice anticipo di metà del prezzo. Ma era una cosa che raramente gli veniva proposta, perché solitamente i ladri rubavano le cose da sé ed era molto raro che qualcuno, soprattutto qualcuno di così giovane, avesse bisogno di numerosi furti uno dopo l'altro. Oltre a questo la richiesta era così sospetta e così repentina che probabilmente senza quel pagamento sarebbe rimasto lì a godersi il drink coi suoi amici: solitamente spendeva almeno una settimana di lavoro per studiare la planimetria e le routine dei posti dove doveva lavorare, perché il miglior amico di un ladro è la preparazione.

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    CITAZIONE
    Se paghi - e bada bene che pretendo i tuoi yen veri, che semmai recupererai con l'esito della caccia - puoi proseguire anche con la spiegazione di qualunque sia l'arzigogolato piano che hai in mente. Altrimenti vedi che fare. :asd:
     
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    Zhen Lubbock

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    Appena vide i due andarsene il sadico rimase in qualche modo sconvolto, forse lo avrebbero aiutato dopo con il lavoro, ma per il momento sembrava che solo uno avrebbe ascoltato e compiuto la richiesta.
    Appena gli espose tutte le informazioni necessari, il mutant chiese subito il pagamento in anticipo argomentando che aveva una reputazione e un nome dal mantenere mentre accusò il giovane non mascherato che potrebbe essere benissimo un poliziotto, cosa che fece in un certo senso divertire a Zhen, ricordandosi di come aveva bucato la trachea ai poliziotti qualche mese prima davanti alla cattedrale. Quanto gli mancava quell’odore di sangue, chissà se quella sera avrebbe avuto la possibilità di sentirlo di nuovo. Continuando con quel suo tono calmo, nonostante era costretto ad alzare un po' la voce per via della musica
    Non ti preoccupare, mi sembra più che giusto chiedere il pagamento in anticipo quando si lavora con uno che si incontra per la prima volta, perciò, sono lieto di accontentarti.
    Allungò la busta arancione al mutant, se quest’ultimo avesse di controllare all’interno avrebbe visto alcune banconote di carta.
    Sono 1500 yen, puoi pure controllare ora che siano tutti
    Il sadico aveva già immaginato che avrebbe chiesto qualcosa prima di effettuare il lavoro, ma non si sarebbe immaginato che volesse l’intera somma subito, ma aveva fatto bene ad essere prudente e portare tutto con se’, alla fine erano soldi, cosa che a lui non importava, stava effettuando quel lavoro solo per puro divertimento.
    Direi che è tutto. Aspetterò impazientemente un tuo messaggio questa sera.
    Allungò ancora una volta la mano destra verso Keith, aspettando che questo gli stringesse la mano, come segno di aver confermato quel rapido accordo.
    Successivamente, Zhen, girandosi alle spalle si diresse verso la scalinata mentre rimise la fascia nera sulla ferita in modo da coprila. Dirigendosi verso l’uscita del locale, appena riuscì ad uscire rimise la maschera come al solito, in modo da coprire mezzo volto. Iniziò a camminare verso il luogo dove sarebbe avvenuto l’appuntamento con il mutant
    E’ così per il momento sta andando tutto come previsto sul suo volto nascosto si stampò un sorriso ambiguo, impaziente di stringere con le sue mani il collo di quel ragazzino Non vedo l’ora, spero che riesca a compiere quella cazzata il prima possibile
    Keith avrebbe raggiunto l’appartamento del suo datore di lavoro, ma cosa avrebbe trovato all’interno? Ovviamente la porta sarebbe stata chiusa a chiave e le finestre sarebbero state altrettante chiuse e con esse le tapparelle abbassate. Zhen non viveva in un posto molto grande, quindi non ci sarebbero stati molti posti dove cercare. Il mutant se fosse riuscito a scassare la porta d’entrata, una volta dentro avrebbe immediatamente visto alla sua sinistra un grande tavolo, con la superficie leggermente polverosa come segno che veniva usato poco o per niente, con accanto due sedie di legno, dopo il tavolo avrebbe notato la cucina, un posto banale e nemmeno qui ci sarebbe stato niente di particolare, con qualche prodotto all’interno del frigorifero e qualche posata e piatto ancora da lavare all’interno del lavandino. Mentre di fronte avrebbe visto due porte, a distanza di circa 2 metri fra loro. La porta di sinistra avrebbe portato al bagno dove a sua volta all’interno ci sarebbe stato il ripostiglio, solitamente si sarebbero dovuti trovare le armi che utilizza Zhen, ma in quel momento lo avrebbe trovato completamente vuoto o quasi, ci sarebbe stato solo qualche oggetto per pulire come una scopa e una paletta col manico, e qualche tessuto appoggiato sul pavimento. Mentre la porta a destra lo avrebbe portato alla camera da letto. Il letto sarebbe stato sfasato, con le lenzuola che toccavano il pavimento e non ci sarebbe stato il serpente che solitamente sarebbe stato lì a dormire tutta la notte, ma avrebbe visto soltanto un comodino e un armadio di medie dimensioni, dove ci sarebbero stati alcuni vestiti all’interno e altri gadget vari. L’oggetto che tanto stava cercando lo avrebbe trovato sotto il letto, coperto da un telo nero. Come detto dal sadico si trattava di un contenitore di metallo lungo 25cm e largo 10cm che pesava poco meno di 1 kilo, il tutto chiuso da una chiave di piccole dimensioni. Keith poteva pure provare a sbirciare dentro, aprendola con la forza, ma così si sarebbe fatto vedere di cattivo occhio dal suo datore di lavoro, in fondo gli era stato detto di portare l’intero contenitore e magari all’interno ci poteva essere qualcosa di fragile. Guardando a destra dalla porta d’entrata avrebbe visto un’altra uscita, ma questa avrebbe portato al balcone fuori dove ci sarebbe stato solamente una pianta con i petali rossi. Prima di uscire, scalfito sulla porta d’ingresso avrebbe letto la frase “Il tuo corpo è fantastico, ci rivedremo”, al quanto ambiguo, ma forse non ci avrebbe pensato più di tanto, sembrava quasi una frase detto da una ragazza dopo una notte di follia, in verità era solo un ricordino che aveva lasciato quella voce fastidiosa al sadico. Keith aveva il numero di Zhen, e se avesse deciso di mandargli il messaggio informandolo di aver recuperato l’oggetto, il giovane mascherato gli avrebbe risposto soltanto dopo qualche minuto, mandandogli un altro indirizzo. Il luogo dell’incontro sarebbe stato vecchio edificio abbandonato di piccole dimensioni, anzi, non era del tutto abbandonato, era sotto amministrazione della banca, forse apparteneva a qualche famiglia di criminali, oppure la famiglia era stata completamente uccisa da qualche assassino come spesso accade nei film horror, in ogni non importava, per quanto Zhen ne sapeva nessuno ci abitava da quasi 13 anni ed era perfetto per effettuare gli scambi trovandosi in una zona quasi isolata, infatti sulla sinistra era presente un edificio in costruzione iniziato qualche anno prima, probabilmente si trattava di qualche piccola industria, mentre a destra era presente un altro vecchio edificio, ma molto probabilmente qui ancora ci abitavano, forse qualche anziano, sicuramente a quest’ora stava dormendo. Il ragazzo dai capelli corvini ormai lavorava effettuando questi tipi di scambi pericolosi, e dopo quasi un anno di esperienza ormai conosceva molti posti simili, anzi, lui stesso era costretto a cercarli, certo, molte volte era proprio l’organizzazione a dirgli dove andare, ma altre volte gli era stato concesso di incontrarsi in un posto a sua scelta, l’importante era non farsi scoprire, e per questo era costretto a trovare zone dove potesse passare inosservato, dove non passassero molte persone e dove potesse essere tranquillo senza che qualche agente gli piombi addosso all’improvviso come già gli era successo. Il fatto non era di dover scontrarsi contro qualche poliziotto, anzi, ci avrebbe goduto a divertirsi con qualcuno, il problema era il dopo, sarebbe stato costretto a cercarne altri e questo gli era al quanto fastidioso. Un altro vantaggio di questo posto era che si trovava relativamente vicino al posto che avrebbe dovuto portare il mutant, solo ad una decina di minuti a piedi forse anche di meno, anzi, era principalmente aveva deciso quel luogo apposta, siccome era senza veicolo non poteva legarlo e metterlo nel bagagliaio. Una volta che Keith sarebbe arrivato, dopo un discreto cancello arrugginito aperto, avrebbe visto davanti alla porta d’ingresso dell’edificio il suo datore di lavoro, ancora una volta senza la sua maschera, alle spalle, l’ingresso aperto doveva si poteva notare una luce accesa, ma non proveniva dal corridoio, ma bensì da un’altra stanza vicino. Con tono calmo e un piccolo sorriso sulla faccia, mentre teneva la mano sinistra nella tasca della giacca e con la destra aveva un foglio di carta davanti al petto
    Sono felice di rivederti
    i due si sarebbero rivisti, ma qualcosa in Zhen era cambiato. Qualcosa che sicuramente il mutant non avrebbe notato, a differenza di quando si erano incontrati qualche ora prima nel locale, ora il sadico era armato fino ai denti. Infatti, quelle armi che erano scomparse nel suo appartamento li aveva portati con se’ mettendoli dentro un borsone, preparando tutto il necessario durante la mattinata di quello stesso giorno. Con se’, oltre il set di coltelli e la cotta di maglia che già normalmente si porta appresso, aveva due lame più pesanti e due smoke bombs ai lati della cintura, la sua pistola già caricata con altre due cariche sulla parte posteriore e alla mano sinistra era presente lo shocker. Anzì, di una cosa si poteva accorgere il mutant, magari non ci avrebbe dato molto peso, ma ora Zhen, da come si poteva notare dalla sua mano destra, indossava dei guanti neri. Appena vide Keith, oltre a salutarlo, il ragazzo dai capelli corvini attivò la sua abilità, controllando tutti gli oggetti in metallo probabilmente avrebbe anche percepito il contenitore che si era fatto recuperare. Abbassò il foglio e continuando con quel suo tono gentile
    Sono sicuro che hai ciò che ho chiesto, ma prima ti devo parlare di alcune cose che riguarderanno i tuoi futuri colpi. Seguimi.
    Zhen si sarebbe girato di dietro, tenendo scontato che Keith lo avrebbe seguito, a quanto pare era al quanto sicuro di se’. Il mutant, da ancora fuori, avrebbe visto il suo datore di lavoro entrare in una stanza che si trovava subito a destra dall’ingresso, ovvero da dove proveniva quella luce. Qualora lo avesse davvero seguito, una volta dentro, avrebbe visto una stanza di medie dimensioni, si trattava di uno studio. Avrebbe visto una piccola libreria polverosa in fondo al muro, due sedie in metallo e una scrivania con una carta gigante appoggiata su di essa. La cartina raffigurava Tokyo e lì erano presenti di cerchi rossi posizionati su alcune zone della città. Keith avrebbe visto Zhen di spalle alzato davanti alla scrivania in legno mentre sembrava leggere il foglio che poco fa teneva in mano. Girando la testa verso il mutant
    Prego, entra e chiudi la porta. Abbiamo alcune questioni da discutere. Non temere non ci metteremo molto ma saranno fondamentali, vorrei chiarire solamente alcune questioni.
    Dentro la stanza non era presente nemmeno una finestra e le pareti, anche se non si poteva vedere, erano abbastanza spessi.




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    Equipaggiamento: Suit (cotta di maglia), set di coltelli ( danni:lievi, peso [1]), set di coltelli (danni:medi, peso[1], shocker (stordimento:lieve, peso[1]), smoke bombs (x2, peso[2], guanti di pelle (forza:+5), Pistola (3 ricarica). Come scritto nel post, anche se non li ha addosso, nell'edificio è presente un borsone con all'interno il resto dell'equipaggiamento.

    Abilità: Zhen, è in grado di percepire in tempo reale tutti i materiali di metallo intorno a lui, entro un raggio di 10 metri.


     
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    Il piccolo furto era stato forse uno dei più semplici in vita sua. La casa era un'abitazione non certo tenuta al meglio e dato che solitamente si ritrovava ad infiltrarsi in ville private di qualche riccone quello non poteva essere altro che un campanello d'allarme aggiuntivo. Il contenuto di quel cofanetto doveva essere qualcosa di estremamente personale per essere così desiderabile in una catapecchia simile. In ogni caso, chiunque fosse stato ad abitare lì, al suo ritorno avrebbe trovato la casa in perfetto stato: c'era un motivo se Keith era uno dei migliori ladri sulla piazza. Avrebbe allo stesso modo potuto aprire quel cofanetto senza che nessuno se ne accorgesse ma non lo fece per tre motivi. Il primo era semplice professionalità, non gli interessava farsi i fatti degli altri, lui faceva solo quanto richiesto. Il secondo era che banalmente non era minimamente interessato al suo contenuto. Un corriere non si mette mica a sbirciare dentro i pacchi prima di consegnarli, no? Il terzo era chiaramente sicurezza personale.
    Il messaggio di avvenuto furto arrivò decisamente tardi. Era evidente che il tempo necessario per arrivare alla casa e compiere il furto fosse decisamente minore rispetto a quello che il ragazzo volpe sembrava essersi preso. Magari per passare da casa a prendere i ferri del mestiere?
    Al suo arrivo in quel magazzino abbandonato però, così come per il suo datore di lavoro, era cambiato qualcosa anche in lui. Keith indossava ora un lungo cappotto color beige nonostante la stagione non fosse certamente quella fresca e quel poco che si poteva intravedere dei suoi pantaloni era certamente diverso da quelli eleganti indossati al locale, sembravano più dei pantaloni attillati in similpelle. Forse parte del tempo aggiuntivo era stato speso per cambiarsi dopo il furto per non lasciare tracce. Mettendo piede in quel posto semi-abbandonato il giovane si guardò attorno spazzando con la coda verso terra e strizzando i suoi occhi dorati: gli mancavano quei lavori dove la gente gli passava accanto in limousine e lui doveva solo lanciare il furtarello nel finestrino.
    Keith seguì il giovane datore di lavoro all'interno della stanzetta senza proferire parola e chiuse la porta come ordinato. All'interno della stanza però si poggiò alla porta stessa con la schiena senza sedersi. Considerato che era la stessa posizione che aveva assunto allo Stolen Heart si poteva immaginare che al ragazzo non piacesse molto sedersi... e il motivo era abbastanza ovvio: era a causa di quell'enorme coda pelosa che era grande quasi quanto tutto il suo corpo. Fortunatamente per lui la stanza sembrava abbastanza piccola da permettergli di osservare la mappa anche da in piedi. Sfortunatamente per lui, invece, una cosa che Keith non poteva certamente sapere era che "Zack" era in grado di schermare gli oggetti in metallo come una sorta di metal detector: il ragazzo si sarebbe infatti reso conto immediatamente che la giovane volpe non aveva con sé il cofanetto come richiesto. Il suo personale vantaggio era fondamentalmente stato scoperto prima dell'inizio delle trattative.
    Dimmi tutto. - disse palesemente teso picchiettando col piede destro sul pavimento polveroso della stanza guardando la mappa.

    Keith | 26 y/o | CIVILIAN | THIEF | Code ©
     
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    Zhen si sarebbe immediatamente accorto che quel mutant non aveva con se’ l’oggetto metallico richiesto. A quanto pare quel ladro si era rivelato più furbo di quanto il sadico potesse pensare, ma comunque non era un problema, aveva già capito cosa aveva in mente. A quanto pare Keith non si fidava di lui, e in un certo senso faceva bene, chi si fiderebbe di una persona appena incontrata quando si svolge un lavoro così tanto pericoloso come il ladro, dove chiunque può essere un pericolo e non ci si può stare per un attimo distratti. In fondo il ragazzo dai capelli corvini aveva il suo stesso problema, soprattutto ora che aveva scoperto di avere una grossa taglia appesa per la testa, una ragione in più per portarsi sempre con se’ quella cotta di maglia e delle armi addosso, anche se già normalmente lo faceva. Keith voleva probabilmente effettuare lo scambio da un’altra parte, magari in un posto dove conosceva solo lui, in un luogo dove non poteva essere a rischio di un’imboscata nemica, ma questo avrebbe scombinato tutto il piano che il sadico aveva elaborato. Non avrebbe chiesto immediatamente del contenitore e appena ne avrebbe avuto la possibilità, lo avrebbe attaccato di sorpresa.
    In questo momento Keth era appoggiato al muro mentre il suo datore di lavoro stava impalato vicino la scrivania. In questo momento aveva molti modi per attaccarlo. La distanza era poca e un attacco improvviso era ideale. Avrebbe potuto far esplodere la maniglia della porta, e sfruttando questa sua distrazione, avrebbe cercato di pugnalarlo, e successivamente, appena la lama avrebbe trafitto le carni della preda, Zhen avrebbe diviso in due lama, lasciandola all’interno del corpo, impossibile da prendere a mani nude, e una volta dentro, il sadico poteva farci qualunque cosa, trafiggerlo producendo altre lame? Scoppiarlo? Avvelenarlo? Ustionarlo? Aveva molte possibilità, e questo con un singolo pezzo di metallo. Però di certo non avrebbe fatto piacere al collezionista ricevere il mutant pieno di ferite anche se, in fondo Zhen non aveva deciso se lasciarlo a lui o no, questo lo avrebbe deciso sul momento.
    Posando il foglio sulla scrivania
    Bunkyo…
    avrebbe detto con un tono basso anche se sicuramente la persona dietro di lui lo avrebbe sentito, poi, continuando con la stessa intonazione
    Ecco il quartiere dove dovremmo effettuare il nostro prossimo colpo
    Ma comunque questa volta detto alzando la voce mentre avrebbe messo la mano destra in tasca. Girandosi e dirigendosi verso il ragazzo con la coda
    Pensiamo ai nostri affari di adesso.
    Arrivato ad una distanza ideale, guardandolo negli occhi, avrebbe rialzato il braccio e mettendo in posa la mano aperta in attesa di una stretta di mano
    Sono contento che il lavoro sia andato liscio come previsto. Ho fatto bene a contattare te.
    Perché era fissato con quelle strette di mano? Era già la terza volta che lo proponeva al giovane mutant. Questo faceva tutto parte del suo folle piano, le prime due volte erano per condizionare Keith al fatto che quel tizio sconosciuto era abituato a farlo, e che probabilmente non lo avrebbe messo in pericolo se fatto ancora, una sorta di aspetto psicologico, per questo il ragazzo dai capelli corvini fece molta attenzione nel farlo all’inizio e alla fine dell’incontro qualche ora prima nel locale, e proprio come in quel momento, lo avrebbe rifatto appena i due avevano la piena libertà di parlare.
    Appena il mutant, ricambiando il saluto, avrebbe stretto la mano del sadico, questo avrebbe immediatamente attaccato. Sfruttando quel momento, gli avrebbe stretto la mano mentre lo avrebbe tirato verso di lui, nel mentre avrebbe cacciato rapidamente la mano sinistra dalla tasca e gli avrebbe stretto il collo e lasciandolo con la mano destra, avrebbe attivato lo schocker. Poco prima di procedere all’attacco, avrebbe rotto il perno della maniglia, in modo che se girata non si sarebbe aperta la porta. Se l’attacco a sorpresa avesse funzionato, e il mutant fosse rimasto per qualche istante paralizzato, Zhen, sfruttando questa occasione, avrebbe afferrato la pistola che teneva sulla fascia posteriore della cintura e gli avrebbe sparato due colpi alle gambe, una in testa, una al busto alla posizione del cuore e l’ultimo colpo al polso della mano destra, finendo così i colpi nel caricatore.


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    Equipaggiamento: Suit (cotta di maglia), set di coltelli ( danni:lievi, peso [1]), set di coltelli (danni:medi, peso[1], shocker (stordimento:lieve, peso[1]), smoke bombs (x2, peso[2], guanti di pelle (forza:+5), Pistola (3 ricarica). Come scritto nel post, anche se non li ha addosso, nell'edificio è presente un borsone con all'interno il resto dell'equipaggiamento.

    Abilità: Zhen, è in grado di percepire in tempo reale tutti i materiali di metallo intorno a lui, entro un raggio di 10 metri.

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    CITAZIONE
    Fission LVL 1
    DESCRIZIONE: può dividere o unire oggetti metallici (entro 5 metri).
    COSTO (in Energia): 10



     
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    Keith inarcò il sopracciglio destro, con le mani conserte, osservando quel tizio. Lo aveva fatto andare lì ed entrare in quella stanza - a suo preciso dire - per "parlare di cose riguardo ai futuri colpi", "alcune questioni da discutere" e tutto ciò che aveva era indicare Bunkyo su una cartina? Il ragazzo dalla voluminosa coda aveva vissuto tutta la sua vita a Tokyo e avrebbe egualmente capito anche sentendoselo semplicemente dire a voce. Era evidente che quella fosse una trappola: proprio come Zhen, anche il giovane mutant era ovviamente al corrente di avere una taglia sopra la testa. Facendo quel lavoro si finisce per forza a calpestare i piedi a qualcuno che prima o poi vorrà la tua testa o anche solo scoprire chi è stato a richiedere un determinato furto. Aveva sempre pensato che gli avrebbero dato la caccia per quello come al suo collega Abyss, non si sarebbe mai aspettato di diventare preda di un qualche tipo di assurdo collezionista di mutant: quella città stava diventando sempre più folle, ma se non altro questo andava a suo vantaggio. Sapeva che il Collezionista lo aveva richiesto indenne e che quindi aveva un vantaggio tattico notevole.
    Che quella fosse una trappola era ovvio, anche perché il suo "datore di lavoro" di quella bizzarra serata aveva commesso un banalissimo ma fatale errore: presentarsi come Zack, lo stesso nome col quale figurava a suo fianco nella Bacheca delle Taglie tenuta dalla Yakuza Fujiwara seppur col quadruplo della sua taglia. Il motivo del ritardo di Keith così come il non aver portato l'oggetto del furto in quel luogo non era tanto una precauzione per terminare al meglio l'affare, quanto l'essere passato in uno dei punti della mafia a controllare la bacheca ricordandosi di sfuggita quel nome. Il profilo psicologico di quel tizio era l'unica cosa che lo preoccupava, perché non era certo al cento per cento fosse sano di mente e lì per ritirare la taglia. Con chiunque altro sarebbe stato certo della sua incolumità, si sarebbe persino potuto far catturare per poi fuggire per far avere un piccolo gruzzoletto ad un collega, ma con quel tizio non poteva.
    Non ho mai fallito. - fece buon viso a cattivo gioco, sorridendo e decidendo di permettergli quella stretta di mano. Anche avesse avuto un'unicità che funzionava al tocco glielo aveva già permesso prima di informarsi su di lui quindi era egualmente spacciato, tanto valeva permettergli di fare qualsiasi cosa volesse fare ora che era ancora vicino alla porta e in controllo.
    Gli attimi seguenti furono offuscati, difficile capire cosa stesse succedendo. Tutto ciò che riuscì a sentire dopo un forte dolore al collo fu il lungo cappotto piegarsi in molteplici punti sotto la pressione di dei colpi non meglio identificati.

    Keith | 26 y/o | CIVILIAN | THIEF | Code ©

    STATUS: [STORDIMENTO LIEVE]

     
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    L’attacco a sorpresa sembrava aver funzionato. Il mutant era rimasto scosso dallo schocker e nel frattempo il sadico pote’ continuare con il suo piano. Con la pistola che aveva portato con se’, gli sparò alle gambe, petto, polso e testa. Il mercurio si era appiccicato ai pantaloni, all’altezza delle cosce, al polso, sulla fronte e sul petto sinistro. Successivamente controllò la maniglia della porta, un attimo prima avevo rotto il perno all’interno perciò non si doveva aprire, ma era sempre meglio dare un’occhiata. Qualora la porta si fosse aperta, avrebbe direttamente staccato la maniglia, voleva evitare che il prigioniero scappasse così facilmente. Mentre aspettava che il suo ospite riprendesse i sensi, Zhen si diresse dietro la scrivania mentre rimetteva la pistola sulla cintura, aprì poi un piccolo cassetto e dall’interno afferrò la sua maschera nera, coprendosi così la faccia. Posizionò la sedia in metallo davanti a Kieth, a circa 2 metri di distanza, aspettando che si riprendesse. Appena lo vide aprire gli occhi e alzare il busto, con un tono tranquillo
    Ti chiederai forse cosa è appena successo, semplice, ora sei mio prigioniero.
    Non conosceva il quirk di quel ragazzo, forse l’aspetto stesso lo era, ma conosceva persone che oltre ad avere il corpo mutato erano in grado di fare altre cose, un esempio era Lion, un eroe con la quale si era scontrato qualche anno prima davanti al teatro, anche se teoricamente dovrebbe averlo incontrato altre due volte, una volta davanti ad una fermata del bus quando ancora era più ragazzino e anche un’altra volta, per quanto sapeva il suo altro io lo aveva combattuto, ma non sapeva molto di quanto era successo quella sera, i loro ricordi sembravano essere separati, aveva letto solamente il quotidiano del giorno dopo riguardo al salvataggio di un innocente. Perciò voleva evitare che quel mutant facesse brutti scherzi, decidendo così di mentire. Continuando con quella sua tonalità di voce calma, come se avesse tutto sotto controllo.
    In questo momento starai pensando ad un piano di fuga, ma non te lo consiglio molto. Vedi mettendo le gambe incrociate e appoggiando la schiena sullo schienale della sedia non so se sei al corrente di chi sia io e di che quirk io abbia, ma ora ti spiego tutto con calma, in modo da avere una visione più chiara della situazione in cui ti trovi. Partiamo dal quirk, io ho la possibilità di produrre una determinata sostanza che può essere liquida o solida, e con questa cosa qui, posso creare oggetti semplici da cui posso modificarne successivamente la forma, il problema è che dopo ritornano allo stato originale, se per esempio creo una forchetta posso trasformarlo in un cucchiaio ma un attimo di disattenzione e questo ritornerà ad essere una forchetta. Ora ti chiederai il perché te l’ho detto, semplicemente perché in questo momento sul corpo hai impiantati 5 pugnali, o meglio, vedi quelle sostanze grigie sulle gambe e sul polso, in questo momento li sto mantenendo in quello stato in modo da non recarti nessun danno, ma che potrebbe succedere, facciamo un esempio. Riesci a scappare, magari teletrasportandoti magicamente a un kilometro da qui? Io non riuscirei più a controllare lo stato dei pugnali e ti ritroveresti con 5 buchi nel corpo, anche se probabilmente ti basterebbe quello che hai in testa per morire. Quindi, riassumendo lo stato in cui ti trovi, cerchi di scappare? Muori. Provi ad attaccarmi? Muori. Mi annoi e mi fai prendere sonno? Muori. Semplice vero?
    Il quirk di cui aveva appena parlato di certo non era il suo, ma non poteva rischiare che in qualche modo il mutant scappasse, perciò, sperando che non conoscesse il suo reale potere, decise di bleffare.
    Forse penserai che ti stia prendendo in giro, perciò, forse è meglio darti una dimostrazione pratica.
    Utilizzando Iron Maiden, quel materiale appoggiato alla gamba sinistra di Keith si attaccò completamente al vestito e da esso fuori uscì una lama lunga 5 cm che gli avrebbe trafitto la carne. Quella lama sarebbe stata all’interno del corpo per circa 10 e lunghi secondi, giusto per stuzzicare il giovane dal pelo grigio e divertire il sadico, successivamente, quest’ultimo annullando la tecnica, fece ritornare quella sostanza grigia allo stato precedente, ovvero una poltiglia grigia attaccata alla gamba anche se forse questa volta sarebbe stata ricoperta di sangue.
    Questa volta sono stato clemente, ma lo stato originale della lama è di 25 cm, perciò ci vorrà solo un attimo prima che quella lama ti trafigga il cervello. Riaprendo le gambe e appoggiando i piedi sul pavimento, inclinando così il busto in avanti in direzione della preda. Con una ambigua voce gentile
    Noi ci siamo incontrati qui per uno scambio giusto? Non mi interessa quello che mi hai ricuperato, da come hai capito quella era tutta una falsa, ora però la merce di scambio è cambiata, ora in gioco c’è la tua vita. Posando la mano destra sotto il mento, come se avesse un particolare dubbio
    Sei al corrente della taglia che hai sopra la testa e di chi sia io?
    Avrebbe dato a Keith il tempo di rispondere, forse avrebbe detto la verità parlando di Zack e delle 5000 yen che aveva addosso, oppure avrebbe deciso di non dire niente tenendo tutto nascosto. Con un aria apparentemente fantasiosa
    Vedi, qualche mese fa ho ucciso qualcuno, forse hai sentito la notizia dei poliziotti morti alla cattedrale, ma vedi, quelle morti erano così… inutili, non c’è stato nessuno strillo, nessun aiuto, nessuna supplica di pietà, erano così insoddisfacenti guardando dritto negli occhi il rapinatore Ma ora ci sei te, e forse mi posso divertire un po'. Però sai cosa è? Ho questo dubbio, torturarti o portarti dal collezionista? Perciò entri in gioco te! Ho pensato che la vita è pur sempre la tua, forse sarai la prima persona a cui do la possibilità, perciò, la domanda a cui dovrai rispondere è questa. Perché ora non ti dovrei uccidere?



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    Tecniche:
    CITAZIONE
    Iron Maiden lvl 3
    DESCRIZIONE: Come dal nome (vergine di ferro), l'elemento di metallo bersagliato viene irrigidito e successivamente, spuntano da esso massimo 3 punte metalliche con lunghezza di 20 cm ciascuno, che lacerano qualsiasi ostacolo incontrano davanti.
    COSTO: 35 PE
    DANNO: medio-grave





    Non so se negli ultimi post è andato tutto per il verso giusto. Perciò se avessi sbagliato qualcosa, avvisami pure in privato in modo da modificare il post :3
     
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    Lentamente Keith riprese coscienza di sé. Poggiandosi con la schiena alla porta alle sue spalle era riuscito a non cadere a terra, ma quella botta l'aveva decisamente sentita. Aveva avuto i suoi problemi in passato e sapeva bene cosa si provava ad essere colpiti da un taser ma questo non lo rendeva certo più digeribile, specialmente venir colpito così vicino alla testa. Fece un lungo sospirò strabuzzando gli occhi e li puntò poi su quello Zack. Il tizio, dopo avergli scaricato addosso dell'orribile qualcosa che lo aveva impiastricciato tutto, si era mascherato e seduto di fronte a lui. Incuteva quasi paura, così serio come era. Forse il fatto che tutta quella scena sembrasse uscita da un qualche film slasher di serie B era il motivo per cui le labbra del ragazzo volpe, passato lo stordimento a causa dell'aggeggio che quel tizio aveva usato, si erano corrucciate in un leggero sorriso. Lì per lì avrebbe anche potuto pensare che si parlasse di un qualche tipo di unicità elettrica e che avesse in qualche modo fatto casino coi suoi nervi, ma fu lo stesso Zack ad annunciare la sua unicità poco dopo, ed era qualcosa di completamente differente. E fino alla prova pratica avrebbe anche potuto pensare fosse una bugia, ma dopo sarebbe stato da stupidi non credergli. E Keith non era stupido.
    Il ragazzo decise di non rispondere al monologo e alle provocazioni dell'altro. Con lo sguardo un po' basso i capelli verdognoli coprivano i suoi occhi dorati solo leggermente visto che sulla fronte erano molto corti. Si morse il labbro mugugnando di dolore sentendo qualcosa conficcarsi nella sua gamba sinistra. Bruciava e faceva dannatamente male, ma doveva resistere. Ne aveva incontrati di pazzi nella sua vita, ma quasi nessuno era prolisso e sembrava amare la propria voce come quello che aveva davanti, seduto sulla sedia in quel fatiscente magazzino abbandonato. Col cavolo che sarebbe morto lì, la morte che aveva sempre sognato era rubando qualcosa di estremamente prezioso da un ricco ereditiero americano che, scoprendolo in casa sua, gli avrebbe sparato uccidendolo sul colpo.
    Heh... - lasciò un sospiro per cercare di stemperare il dolore. Lugubri fantasie di morte a parte, la situazione era spinosa e doveva trovare un modo per tirarsene fuori. Se ciò che aveva detto sulla sua unicità era vero, e non era certo lo fosse, diciamo che poteva certamente andargli meglio. Vista quella ferita alla gamba era evidente che a quel tizio non interessasse un granché delle condizioni che il Collezionista aveva messo per la taglia che aveva sulla testa. Sarebbe davvero potuto morire lì? Forse, certo. Ma prendersi una lama di venti centimetri nel cervello e morire istantaneamente era una prospettiva infinitamente più rosea che rimanere lì a fare la troietta e urlare per il piacere di quel tizio. Se lo avesse pagato forse lo avrebbe fatto volentieri, in fondo ogni uomo ha un prezzo, ma non era decisamente quello il caso.
    Certo che so chi sei, Zack. - rispose leggermente affannato - Spero che ciò che mi hai fatto rubare non fosse prodotto da te o ci rimarrei concentrato a lungo: l'ho lasciata davanti ad un kōban sulla strada, forse non è il caso di far morire altri sbirri. - aggiunse ridacchiando. Per quanto ovviamente neppure a Keith stessero simpatiche le forze dell'ordine quel tizio era un vero pazzo.
    La vera domanda è... - riprese quindi, poggiandosi alla porta e cercando di armeggiare lentamente con la maniglia. Aveva forzato abbastanza porte nella sua vita da capire quando una non si sarebbe aperta, ovviamente - Perché dovrei scegliere tra morire e una vita in gabbia? - sorrise tra sé e sé - Il più grande furto di un ladro è rubare attimi di vita alla Morte. - aggiunse alzando gli occhi verso di lui.
    Zhen avrebbe potuto vedere il corpo di Keith liquefarsi molto velocemente: il motivo per cui era un ladro così di successo era la sua unicità che gli permetteva di assumere qualsiasi forma volesse. Nessuna serratura poteva fermarlo quando le sue dita potevano diventare una qualsiasi chiave, nessuna stanza era inarrivabile quando poteva infilarsi nei condotti di aerazione come fossero un portone. La sua figura si sarebbe quindi assottigliata abbastanza da passare nel buco della serratura oppure appiattita fino a poter passare sotto alla porta nel ridottissimo spazio lasciato per l'areazione in base alla tipologia di porta. Una volta fuori Keith riprese le sue normali sembianze sfiorando la gamba sinistra che ora non presentava più nessuna ferita visibile e sanguinante.
    Di lui nella stanza rimase solo il cappotto a terra e, assieme al cappotto, i due colpi di mercurio che erano indirizzati alle sue gambe e quello all'altezza del cuore. Keith aveva addosso ancora il mercurio che aveva in testa e quello che gli era stato sparato al polso. Riottenendo forma umana, però, aveva fatto in modo da reindirizzare quelle zone nella coda. L'appendice era infatti abbastanza voluminosa da permettergli di non subire danni invalidanti anche se ciò che il tizio aveva detto sulla sua unicità fosse stato vero.
    FOTTITI, STRONZO! - urlò quindi verso la porta, per poi voltarsi e muoversi non troppo velocemente verso l'uscita del magazzino. Sebbene la ferita si fosse rimarginata, infatti, Keith non era comunque in grado di guarire istantaneamente. Aveva fermato l'emorragia ma per tutto il resto serviva tempo come per una qualsiasi altra ferita. I due erano distanti circa sette metri, ma la distanza aumentava pian piano. Ora l'aver bloccato la maniglia della porta aveva bloccato Zhen all'interno, non Keith.

    Keith | 26 y/o | CIVILIAN | THIEF | Code ©

    [FRZ: 135][QUI: 260][AGI: 130][NRG: 550-120]
    Kitsunetsuki - Quirk Transformation: Nonostante il suo aspetto mutato, l'unicità di Keith è in realtà di tipo transformation. Keith è in grado di assumere qualsiasi forma voglia a livello microscopico o macroscopico. Può ad esempio modificare la forma di un dito, di un braccio o dell'intero corpo. Le limitazioni è principalmente una: Keith non può modificare la sua massa per cui assumendo ad esempio uno spessore minimo dovrà aumentare la sua lunghezza, aumentando lo spessore dovrà diminuire la sua altezza. Non può quindi generare o privare il suo corpo di materiale, i suoi organi interni - per quanto assottigliati - devono comunque avere spazio per esistere. Keith non può modificare le proprietà del suo corpo ma solo la forma.

    Shapeshifting LV3 - Keith è in grado di modificare il proprio corpo a piacimento. Trasformare l'intero corpo necessità ovviamente di più energia rispetto al trasformare un dito e vigono le regole della sua unicità. Quando modifica grandi porzioni del suo corpo senza assumere una forma particolare Keith può proteggersi da danni fisici. Danni ingenti (come mutilazioni) o elementali vengono normalmente subiti.
    Costo: 40 per un dito, 60 per un arto, 70 per il corpo.
    Effetto: Protezione Danni Medio-Gravi Fisici

    Inari LV3 - Keith può utilizzare il cambio forma per curare una ferita, ricomporre una frattura o in generale ridurre gli effetti di un qualche danno. La modifica è solo strutturale e non si tratta di una guarigione, ma permette di non dissanguarsi o di tornare in grado di utilizzare un arto.
    Costo: 50




    Suit Personalizzata - La Suit di Keith è una semplice tuta aderente di colore nero tessuta di un materiale speciale estremamente deformabile in grado di adattarsi perennemente al suo corpo in qualsiasi forma questo assuma. Ha una Resistenza Fisica ai Danni Medi e una Resistenza Elementale Lieve.




    Stato Fisico: Danno Lieve (Medio-Grave ridotto per il livello) alla gamba sinistra.



    Non preoccuparti, se non dico nulla in quote o esplicitamente nel post vuol dire che è andato tutto a segno! :neko:

    EDIT: Ieri sono stato interrotto mille volte mentre facevo il post e mi sono scordato due cose che mi sono ovviamente tornate in mente a letto prima di addormentarmi. Ho quindi aggiunto l'effetto di difesa di Shapeshifting per renderla una tecnica conforme al regolamento e la suit come equipaggiamento che da come si evince al turno prima indossava ovviamente già sotto al cappotto ma mi son dimenticato di metterla nell'equipaggiamento.


    Edited by exquisite†corpses - 19/8/2020, 13:13
     
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    Zhen Lubbock

    Narrato - Parlato - Pensato - Parlato da altri




    Keith sembrava aver sentito la lama trafiggergli la gamba, la sua smorfia in faccia ne era la prova. Ora probabilmente avrebbe pensato che quella unicità fosse vera, cosa che al sadico dava solo un discreto vantaggio, in fondo la base del suo quirk rimaneva quella, controllare gli elementi che aveva attualmente addosso e il giovane dalla coda grigia poteva pensare che avesse costruito quegli oggetti con il quirk appena citato, e poi rimaneva il fatto che Zhen non conosceva la sua unicità, ma proprio per questo motivo aveva messo in scena quella falsa anche se non poteva rimanere del tutto tranquillo. Keith forse lo conosceva, anche se si era limitato solo a ripetere il suo nome, forse conosceva la verità su il quirk del sadico oppure aveva sentito il suo nome da qualche parte, pensandoci bene, forse conosceva solo il nome, magari dalla lista delle taglie, e come lo avevano descritto? Un pazzo sulla dubbia sanità mentale? Bene, era il caso di fargli provare quanta questa informazione sia veritiera. Sembrava stranamente calmo nonostante gli era stato detto che forse quella sera sarebbe morto dopo una lunga e dolorosa tortura. Quando il giovane con la coda iniziò a parlare sulla vita di un ladro, velocemente il suo corpo iniziò a sciogliersi, come un pupazzo di neve in primavera, passando così dalla serratura della porta e trovandosi da un momento all’altro fuori dalla stanza.
    Che cazzo sta succedendo?
    Si sarebbe chiesto il sadico vedendolo uscire dalla sua trappola. Non aveva per nulla immaginato una situazione simile, era anche la prima volta che vedeva una cosa del genere e rimase in un primo momento impressionato. Ora il suo obiettivo ora era lì fuori, e doveva agire in fretta se non voleva farlo scappare. Con la sua abilità notò come tre dei suoi proiettili rimasero all’interno della stanza, mentre i rimanenti lo avevano seguito fuori. Probabilmente erano quelli attaccati alla pelle e trattandosi di liquidi non avevano ostacolato la fuga di Keith. Zhen poteva pure utilizzare istantaneamente la tecnica per far sbucare una lama dentro del corpo dell’evaso, ma in quel momento non sapeva quale fosse quello attaccato alla testa e non voleva ucciderlo, in più, dall’altezza che si trovavano in quel momento quei due pezzi di mercurio sembrava che il giovane dal pelo grigio fosse chinato.
    FOTTITI STRONZO
    avrebbe sentito dall’altra parte. Aveva notato che la maniglia era rotta? Da quell’esclamazione sembrava fermamente che fosse riuscito a scappare via, quindi si, magari se n’era accorto mentre passava da dentro la serratura. Non pote’ che ridere. Era felice. In qualche modo all’inizio era rimasto un po' deluso che il suo piano avesse funzionato, sperava che il Keith lo attaccasse come ultimo folle tentativo di aver salva la vita, ma ora che era scappato, il suo divertimento poteva iniziare, poteva mostrargli come gli fosse superiore, poteva incutergli terrore, spezzargli ogni ancora di salvezza. Per prima cosa doveva uscire dalla stanza, così, senza perdere tempo, distrusse lo scrocco della maniglia, rendendo la serratura priva della sua funzione principale, chiudere. In mano aveva ancora il suo coltello da lancio, preso qualche minuto prima, e una volta fuori dalla stanza, probabilmente pote’ vedere il giovane darsi alla fuga a poco più di 7 metri di distanza, così dopo aver preso brevemente la mira, scagliò quello stesso coltello verso il giovane. I coltelli da lancio, a differenza delle armi da fuoco, hanno il vantaggio si essere silenziose, perciò Zhen li preferiva, si era allenato tanto ad usarli e ormai sapeva usare solo quelli. Poteva benissimo utilizzare la pistola che aveva alla cintura, ma tenendo conto che doveva colpire un bersaglio in movimento preferiva evitare, non ne era molto abile, la usava solo se il nemico era bloccato o fermo. Quel coltello però, non era mirato verso il corpo del fuggitivo, ma era stato lanciato in modo da mancare la testa di circa 20-35 cm da destra, e una volta sorpassato, l’arma sarebbe scoppiata in mille pezzi e non solo avrebbe probabilmente causato vari danni a Keith, la funzione principale di quella mossa era di far diventare quel coltello una sottospecie di granata stordente, e anche se non avrebbe avuto gli stessi effetti, almeno avrebbe rallentato i movimenti del giovane. Durante il lancio però, Zhen non sarebbe rimasto a guardare ma si sarebbe diretto verso l’avversario mentre dalla sua cintura avrebbe afferrato un pugnale dalla lama più spessa, e poco dopo lo scoppio, avrebbe trasformato il filo della lama in del mercurio e avrebbe cercato di trafiggere con l’intera punta la gamba sinistra del giovane con la coda. Se fosse riuscito nel suo intento, avrebbe lasciato la presa dell’arma, in più avrebbe rotto la lama in due, in modo che se si fosse estratto il pugnale prendendolo dal manico, un pezzo di metallo, grande circa 15 cm, sarebbe rimasto comunque all’interno del corpo.




    Parametri

    Zhen Lubbock- lvl 6
    Energia 410(505-95)
    Forza 186
    Quirk 81
    Agilità 258
    Stato: illeso



    Tencniche & Equipaggiamento


    Equipaggiamento: Suit (cotta di maglia), set di coltelli ( danni:lievi, peso [1]), set di coltelli (danni:medi, peso[1], shocker (stordimento:lieve, peso[1]), smoke bombs (x2, peso[2], guanti di pelle (forza:+5), Pistola (2 ricariche).

    Abilità: Zhen, è in grado di percepire in tempo reale tutti i materiali di metallo intorno a lui, entro un raggio di 10 metri.

    Tecniche:
    CITAZIONE
    Fission LVL 1
    DESCRIZIONE: può dividere o unire oggetti metallici (entro 5 metri).
    COSTO (in Energia): 10

    Instant Explosion lvl 3
    DESCRIZIONE: l'oggetto viene compresso con una forza elevata in un punto di esso, dopo un lasso di tempo, dipendentemente dalla forma e quantità dell'oggetto in metallo (oggetto con peso minore di 1 chilogrammo e mezzo), pezzi di metalli vengono respinti verso l'esterno con una velocità elevata, provocando dei danni ai corpi circostanti.
    DANNI: Medio-gravi
    COSTO(in energia): 40

    Metal in metal lvl 3
    DESCRIZIONE: un elemento in metallo toccato da Zhen, può cambiare (anche solo una parte) di materiale rimanendo nella famiglia dei metalli. Se viene effettuata la tecnica sulla punta o filo della lama di un arma, facendolo diventare di mercurio, la ferita da parte di essi può provocare avvelenamento.
    COSTO: 35+5 mantenimento
    DANNO: avvelenamento medio-grave





    Avendo iniziato prima, ho rispettato il vecchio regolamento riguardo il raggio delle tecniche, spero di non aver pensato male. xD
     
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    Sentendo la porta aprirsi alle sue spalle e non venendo perforato dalle due macchie liquide che aveva sulla scheda, era ormai chiaro per Keith che "Zack" gli aveva raccontato una bugia. E aveva fatto bene ovviamente, nella stessa situazione il ragazzo simile ad una volpe avrebbe fatto lo stesso. Già mostrargli il suo volto e il suo presunto nome era stato troppo, se gli avesse perfino descritto davvero per filo e per segno la sua unicità Keith si sarebbe sentito come messo in trappola da un totale idiota che chissà come aveva fatto a sfuggire alla polizia sino ad allora.
    Era palese, però, che qualcosa di vero ci fosse in quelle parole: ripensandoci queste avevano poco senso, perché se era lui a creare gli oggetti con una qualche materia prodotta dal suo corpo non aveva senso questi avessero una forma "originaria". Se poi era riuscito sia a disabilitare che a rompere la serratura di quella stanza significava che o doveva operare con materiali già presenti in natura, come ad esempio i metalli, o che aveva speso davvero troppo tempo ad organizzare quel piano arrivando persino a fabbricare una serratura manipolabile per quella stanzetta, e questo avrebbe anche sottinteso che conoscesse l'edificio e che fosse suo - decisamente improbabile per uno che viveva in quel buco dove lo aveva mandato a rubare. Per quanto si sentisse lusingato all'idea Keith dubitava di valere così tanta attenzione e dedizione per quei due spicci che aveva sulla testa.
    Quello non era il momento di pensare ma quello di scappare in ogni caso. Sperava che quel tizio sarebbe rimasto chiuso più a lungo nella stanza ma era evidente non fosse così. Non sentì il coltello arrivare finché lo spostamento d'aria dello stesso non titillò i peli della sua coda fino al suo successivo apparire nel campo visivo. Nuovamente, quel tizio aveva una taglia ben più importante della sua addosso e sia le autorità che la taglia stessa lo ritraevano come un esperto assassino e un pericolosissimo criminale: mancare un bersaglio pure azzoppato solitamente non rientrava nel curriculum per le due cariche.
    Ormai assodato che il ragazzo utilizzasse un qualche tipo di manipolazione di un qualche materiale, senza troppe più informazioni a riguardo, Keith decise di avanzare ma schermarsi il volto col braccio destro per sicurezza. L'esplosione del coltello gli diede ragione mentre i suoi frammenti si infilzavano nel suo braccio e nella parte alta del busto. Bruciava, e doveva ammettere di preferire il suo normale ed innocuo lavoro da ladro. Si ricordava una volta agli inizi quando aveva sfondato malamente una finestra e il vetro gli si era conficcato nella spalla: ecco, era la stessa sensazione ma decisamente più fastidiosa.
    Rapidamente Keith assunse l'aspetto di una grossa volpe dalla coda vaporosa e, atterrato a terra a quattro zampe, si mise a correre verso l'uscita dello stabile. In quella forma era decisamente più veloce e avrebbe probabilmente staccato svariati metri dal sicario in pochi secondi. Nella trasformazione si premurò di espellere i frammenti di metallo e ricucire le ferite, anche se il dolore non passava. Quel tizio però sembrava davvero in grado di manipolare degli oggetti e anche di farlo a distanza, quindi era meglio proteggersi se possibile.

    Keith | 26 y/o | CIVILIAN | THIEF | Code ©

    [FRZ: 135][QUI: 260][AGI: 130+26][NRG: 430-90]
    Kitsunetsuki - Quirk Transformation: Nonostante il suo aspetto mutato, l'unicità di Keith è in realtà di tipo transformation. Keith è in grado di assumere qualsiasi forma voglia a livello microscopico o macroscopico. Può ad esempio modificare la forma di un dito, di un braccio o dell'intero corpo. Le limitazioni è principalmente una: Keith non può modificare la sua massa per cui assumendo ad esempio uno spessore minimo dovrà aumentare la sua lunghezza, aumentando lo spessore dovrà diminuire la sua altezza. Non può quindi generare o privare il suo corpo di materiale, i suoi organi interni - per quanto assottigliati - devono comunque avere spazio per esistere. Keith non può modificare le proprietà del suo corpo ma solo la forma.

    Chūko LV3 - Keith è in grado di assumere la forma di una volpe. Sebbene condivida aspetto e caratteristiche con questo tipo di canide si differenzia dall'animale per alcune caratteristiche: innanzitutto le sue dimensioni sono considerevolmente maggiori rispetto a quelle di una volpe, facendolo assomigliare maggiormente ad un cane di media taglia. Buona parte della sua massa corporea, che gli permette quindi di apparire comunque come più piccolo rispetto alla sua forma umana, è contenuta nella coda. Questa risulta infatti, da sola, grande quanto l'intero corpo. In questa forma, di colorito grigiastro, Keith dispone di una velocità di movimento e di equilibrio aumentati grazie alla predisposizione a correre a quattro zampe.
    Costo: 40 + 10
    Effetto: +1 AGI ogni 10 punti QUI

    Inari LV3 - Keith può utilizzare il cambio forma per curare una ferita, ricomporre una frattura o in generale ridurre gli effetti di un qualche danno. La modifica è solo strutturale e non si tratta di una guarigione, ma permette di non dissanguarsi o di tornare in grado di utilizzare un arto.
    Costo: 50




    Suit Personalizzata - La Suit di Keith è una semplice tuta aderente di colore nero tessuta di un materiale speciale estremamente deformabile in grado di adattarsi perennemente al suo corpo in qualsiasi forma questo assuma. Ha una Resistenza Fisica ai Danni Medi e una Resistenza Elementale Lieve.




    Stato Fisico: Danno Lieve alla gamba sinistra, Danno Lieve al braccio e al busto a destra.



    Hai fatto benissimo a considerare costi ed aree del vecchio regolamento, non preoccuparti!
    Per lo stesso motivo ho sottinteso che l'esplosione di Zhen abbia un'area abbastanza vasta e lui non si avvicini così tanto prima della stessa o rimarrebbe ferito a sua volta, e quindi fatto schivare a Keith l'attacco successivo. Puoi quindi recuperare l'energia per la tecnica Fission e Metal in Metal.
     
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21 replies since 3/7/2020, 14:15   586 views
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