Les Fleurs du mal

SQ - Patryce Sonja Williams

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    Patryce Sonja Williams
    CXnUZc4
    Scheda
    Exp: 100
    Livello: 2
    Fazione: Villain
    Forza: 030
    Quirk: 025
    Agilità: 020

    Peso Trasportabile: [0/4]

    Narrato - Parlato - Pensato

    [W.I.S.E. Corp. - Shinagawa - Ore 10:30]

    Dal caos e dall’incertezza dei tempi sarebbe nato il più bel fiore di Tokyo.
    In una città atterrita dalla paura e ormai quasi deserta le opportunità fiorivano come un prato in primavera. Le ombre si muovevano, finendo per inghiottire quella luce che non riusciva più a tenere al sicuro nessuno. In penombra, dove luce ed oscurità finivano per confondersi, c’era qualcosa di ben più prezioso di un diamante e più luccicante dell’oro. Profumo di opportunità aleggiava da settimane nell’aria, con la fuga delle ricchezze dalle città e la caduta del mercato la concorrenza diventava sempre meno serrata. Solo i folli ed i coraggiosi rimanevano sotto l’incombente minaccia di Hanzo che teneva in pugno un’intera città. Innumerevoli erano le complicazioni ed i rischi d’investire su una città fantasma. Eppure solo chi aveva il fiuto per gli affari poteva scorgere quel luccichio quando tutti riuscivano solo a scorgere ombre.
    Il tacco della Williams rimbombava nella struttura vuota, deserta. Arredata in modo ancora spartano godeva di un’acustica invidiabile e nonostante non fosse uno dei palazzi più alti del centro di Shinagawa godeva di un’ottima illuminazione. Dall’ampia finestra filtrava abbastanza luce da illuminare quella che sarebbe diventata la Hall principale degli uffici del piano superiore. Aveva già visitato il piano inferiore e predisposto la disposizione dei numerosi sportelli per l’utenza. Si era circondata solo dei migliori del settore, lasciandosi consigliare a patto che l’ultima parola fosse sempre e comunque stata la sua. Non a caso stava investendo su un progetto ambizioso, nonostante corressero tempi oscuri e pericolosi. Eppure ben presto Tokyo avrebbe avuto bisogno di lei, come lei aveva bisogno di Tokyo.
    - Il mio ufficio sarà sull’attico. - Dal balcone sollevò il capo verso il piano superiore, dove avrebbe dovuto apportare le maggiori modifiche. Lo sguardo si soffermò invece sulle vetrate del piano centrale, che mostravano una serie di uffici e scrivanie per dipendenti. Immaginava già gli squilli dei telefoni, testiere battenti da decine e decine di impiegati e fogli volanti con cifre esorbitanti da investire. Avrebbe offerto una speranza, o quantomeno una via d’uscita alla Tokyo che sarebbe rinata dalle sue ceneri. Se desiderava essere davvero pronta a raccogliere i frutti doveva investire subito e in quel momento. Il capitale non le mancava, nemmeno l’ambizione e nemmeno gli alleati. - A che ora è l’appuntamento? - A proposito di alleati.

    [Hotel - Ginza - Ore 18:20]

    Era in ritardo, come desiderava. In quel gioco di forze avrebbe imposto le sue regole, come aveva sempre fatto. Loro aveva bisogno di lei quanto lei aveva bisogno di loro. Consegnò il soprabito al dipendente dello Hotel, avvolto in un completo rosso e con quel cappellino che aveva trovato sempre buffo ed antiestetico. Ringraziò con un mezzo sorriso ed afferrò tra le mani la borsetta argentea in tinta con il suo tailleur. La chioma bionda era lasciata libera, in quel caschetto ordinato e brillante. Le iridi color ghiaccio si soffermarono subito sul gruppo in nero che la stava aspettando. Seduti su un salottino della Hall un anziano uomo sembrava sorvegliato da due giovani dal collo tatuato. Con passo deciso percorse quei pochi metri come se fosse su una passerella, sicura di sé ed orgogliosa del suo ritardo. Un ritardo non considerevole, ma quel che bastava per farli attendere e piegarli ai suoi capricci. - Buon pomeriggio, Williams-san. È in ritardo. - Proferì seccamente l’anziana figura in nero. Probabilmente uno dei kanbu, dei dirigenti anziani che gestivano gli affari di quel dimenticato ramo della Yakuza. - Buon pomeriggio! - La donna dalla chioma bionda adagiò la borsetta sul bracciolo della poltrona e poi sprofondò in essa con un sorriso. Le gambe s’incrociarono sotto al tavolino trasparente ed uno dei gomiti si adagiò sul bracciolo della comoda poltrona. Sollevò il sopracciglio in attesa delle dovute presentazioni. - Immagino già mi conosciate, vista la vostra corrispondenza. Con chi ho il piacere di parlare? - La fredda gentilezza della Williams nascondeva tutta la sfrontatezza e la determinazione dei suoi anni. Dall’altro lato c’era un uomo, scolpito nell’esperienza ed irremovibile nelle posizioni. Era lì per dettare le condizioni della Yakuza e stabilire una duratura collaborazione. - Non importa io chi sia, ma cosa io desideri da lei. - Aveva ricevuto quel gentile invito a presentarsi nel centro di Ginza per discutere d’affari e l’offerta era arrivata in concomitanza con il suo investimento sugli uffici a Shinagawa. - Chi rappresentate? - Con caparbia gentilezza incrociò le braccia al petto. - Kaito Fujiwara. - Un guizzo d’interesse si accese nelle iridi glaciali della Williams. Nonostante si fosse trasferita da poche settimane a Tokyo, aveva pagato informatori e stretto amicizie per conoscere le persone che davvero contavano in quella città. Kaito Fujiwara, leader del ramo decadente dei Yakuza aveva tanto da perdere quanto da offrire. - Vada pure avanti. - Annuì appena, lasciando intendere di aver capito più di quanto traspariva.
    - Siamo interessati alla sua attività. Insieme ai servizi postali, finanziari e assicurativi penso che lei possa offrire preziosi servizi alla famiglia Fujiwara ed aiutarci a ristabilire l’ordine nel clan Yakuza. - Era più di quanto si aspettasse, anche se non capiva come la sua attività potesse davvero aiutare un clan eterogeneo come quello della Yakuza. - Le varrà offerta protezione, supporto e prestigio. La sua immagine non verrà mai lesa o riconducibile a noi. In cambio desideriamo occuparci, attraverso i suoi uffici, delle nostre attività e reclameremo una parte dei guadagni. - Asciutto e sintetico, fin troppo. Ma per fortuna le fu consegnata una documentazione senza intestatario o destinatario. Una rassegna di come la Yakuza si sarebbe infiltrata nei suoi affari. Afferrò il documento per soffermare le iridi su ogni punto elencato su di esso. - Taglie? - Sollevò perplessa il sopracciglio. - Entrate sicure per noi, lavoro pulito e prestigio per lei. - Le condizioni erano chiare ed immischiarsi nella malavita giapponese non l’aveva mai spaventata. Aveva visto suo padre accogliere politici, imprenditori e criminali sotto lo stesso tetto. E alla fine riusciva a trarne comunque vantaggio.
    - Desidero parlare con Kaito Fujiwara. Comunicherò la mia risposta solo ed esclusivamente a lui. - Osservando suo padre aveva imparato a fidarsi solo di sé stessa e diffidare degli intermediari. Avrebbe discusso a quattrocchi con Kaito dei termini dell’accordo. - In verità… - Recuperò la borsa e si alzò dalla poltrona decisa ad andare via. - Sono molto interessata alla sua offerta ma desidero incontrare il mio socio in affari. - Non ammise altre repliche.

    [Alcuni giorni dopo - W.I.S.E. Corp. - Shinagawa - Ore 15:30]

    Stavolta non poteva arrivare in ritardo, anche perché era stata lei ad organizzare quell’incontro. Sull’attico del palazzo, sotto ad un gazebo e godendosi gli ultimi stralci d’estate, la Williams si era data appuntamento con Kaito Fujiwara. Un tavolino imbastito di pasticcini per thè ed una teiera già fumante era stata allestita per il gradito ospite. Rompere le tradizioni erano sacrilegio, soprattutto per un’inglese che non avrebbe mai rinunciato all’ora del thè. Un set in ceramica, finemente lavorata dai migliori artigiani, ed una serie di cucchiaini e posate dorate erano state riposte sul tavolo. Tovaglioli e tovaglia rifiniti con ricami floreali apparecchiava quel tavolo proprio come il più importante dei pasti, il momento in cui ogni buon inglese si fermava e si concedeva del tempo per sé.
    Attendeva l’uomo con un abito nero in pizzo, con vertiginosi spacchi e misteriose trasparenze. La chioma bionda raccolta grazie ad una pinza con una rosa nera che s’intrecciava nei capelli. Fil di seta dorati che circondavano quella rosa mortifera, quasi a volerla soffocare od esaltare in quella distesa d’oro. Il viso s’illuminò quando notò la figura di un distinto e statuario uomo in nero avanzare sull’attico verso di lei. Elegante, al pari di lei e con una sigaretta già accesa tra le dita. Un ultimo sospiro prima di buttarla via e mostrare il suo viso pallido ed incorniciato in una cascata di capelli d’ebano. - Buon pomeriggio! - La Williams accolse benevolmente l’elegante uomo e lo invitò a sedere proprio davanti a sé. - Buon pomeriggio! Lieta di accoragliela nel mio umile attico. - Tanto umile non era, anche perché godeva di una buona vista sulla città. - Patryce Sonja Williams, amministratore della Williams' Insurance and Special Exports Corporation! - Allungò la mano guantata verso l’uomo, che strinse saldamente e sostenne lo sguardo per tutto il tempo. - Kaito Fujiwara, incantato. -
    Fu a quel punto che la Williams si adoperò per servire il miglior Thè proveniente dall’Inghilterra al suo ospite. C’era una grande varietà di pasticcini al limone, all’arancia o classici. Sicuramente il Leader decaduto della Yakuza avrebbe trovato qualcosa di suo gradimento. - È l’ora del Thè! Spero sia di tuo gradimento. - L’uomo garbatamente accettò l’invito della donna, anche se sembrava più intenzionato ad aprire alcuni argomenti. - Davanti ad una buona tazza di Thè si discute meglio di affari! - L’uomo di origini giapponesi aveva qualcosa da ridire, preferiva il sakè ma per galanteria annuì appena. - Un’attività come la sua senza la giusta protezione ed il giusto supporto non avrà vita lunga. Molte sono gli interessi della Yakuza nel campo imprenditoriale e finanziario. Inoltre in tempi così incerti o ti affidi a noi o ai Yamamoto. - L’uomo sembrò perdere interesse per thè e pasticcini. Desiderava solo discutere d’affari. - Vogliamo smetterla di far sembrare che solo io abbia bisogno di voi? Se siete interessati alla mia attività è perché ne avete bisogno. - Diretta, forse fin troppo. - La mia famiglia ha bisogno di entrate, di incassi sicuri per crescere nell’ombra ed estendere il proprio potere. - La Williams si concesse il piacere di un biscotto con aroma di limone. Rifletté sulle parole dell’uomo. - Strozzinaggio, riciclo di denaro e riscossione di Taglie. Un giro d’affari molto ampio e che porterà numerosi incassi ai Fujiwara. Perché non farlo alla luce del sole? Perché servirsi di me? - La bionda sollevò la tazzina di Thè per portarla alle suadenti e sottili labbra. - Per via dei Yamamoto. Sono loro a dominare la Yakuza da un bel po' di anni, ma le cose cambieranno. Ci riprenderemo il potere! - Un lampo di luce attraversò le iridi glaciali della Williams. - Potere. È ciò che mi aspetto da voi. - Un’implicita promessa.

    [Mesi dopo - W.I.S.E. Corp. - Shinagawa - Ore 8:00]

    Alla fine quel germoglio sbocciò.
    Grazie alla caduta dei prezzi ed al supporto della Yakuza gli uffici nel centro di Shinagawa erano fioriti come desiderava. Percorreva con passo sicuro il pian terreno, dove dopo l’entrata una serie di nastri color porpora segnavano il percorso per la fila agli sportelli. Un distributore di numeri all’ingresso ed una hall di accoglienza per l’utenza sarebbe stata presieduta da una professionale dipendente per indirizzare e scandagliare le file di persone. Una decina di sportelli muniti di vetri protettivi avrebbero accolto l’utenza, immaginava già il mormorio mattutino e le persone che si accalcavano per pagare bollettini, spedire posta e ritirare raccomandate. L’intero piano terra era stato progettato per soddisfare i più disparati servizi postali, con un ingresso per i dipendenti sul retro ed una rampa di scale laterali per raggiungere gli uffici al piano superiore.
    Proprio lì dove stava calpestando il lucido pavimento, sempre pulito da personale addetto anche allo svuotamento dei cestini, erano stati allestite decine e decina di scrivanie. I semplici dipendenti avrebbero soddisfatto ogni richiesta dell’utenza, previo appuntamento tramite mail o numero telefonico. Gli uffici assicurativi avrebbero elargito sicurezza e supporto ai cittadini di una Tokyo rinata. Insieme ai servizi igienici e ad un’area di ristoro avrebbe offerto non solo lavoro ai dipendenti, ma anche sicurezza in periodi d’incertezza. Al piano superiore invece, in uffici ben più grandi e tra una sala riunioni e sala relax, c’era il comparto finanziario per rendere i sogni delle persone realtà. Prestiti, mutui o bonifici sarebbero stati all’ordine del giorno per far circolare quell’economia che tanto faticava a ripartire in quei tempi bui.
    L’ultimo piano, l’attico, lo avrebbe riservato per sé stessa ed i soci più fidati. E la Yakuza? Al pian terreno uno sportello sarebbe stato sempre chiuso, o quantomeno prenotabile solo online ed aperto ad orario di chiusura degli altri sportelli postali. Lì dove si fingeva di presentare scartoffie e documenti, chiunque poteva scegliere il volantino di taglia che preferiva e poi ritornare a missione conclusa per riscuotere il compenso ai piani superiori. I dipendenti avrebbero elargito promesse finanziarie inconsapevoli che una parte del ricavato avrebbe arricchito le casse della Yakuza ed oltre il richiamo amministrativo per eventuali ritardi nel pagamento scagnozzi in nero avrebbero fatto levitare il tasso d’interesse. E in quelle sale da riunione non si sarebbe discusso dell’andamento degli uffici o delle criticità nell’organizzazione, ma in sede privata e dopo gli orari lavorativi diurni si sarebbero riuniti i membri della Yakuza per parlare di riciclaggio di denaro e di gestione del capitale.
    I fiori più splendenti nascevano dalle radici più buie.

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    ► Energia: 100/100
    ► Danni: Illesa.

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    Costume: Lorem ipsum.
    Effetto: Lorem ipsum.

    Equipaggiamento 1: Lorem ipsum.
    Effetto: Lorem ipsum.
    Peso: [2]

    Equipaggiamento 2: Lorem ipsum.
    Danno: Lorem ipsum.
    Peso: [1]

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    SQ di affiliazione per Trish all'organizzazione civile Yakuza!

    Ringrazio exquisite†corpses per avermi fornito tutte le informazioni necessarie. L'idea (nata da Denny) è quella di rendere funzionale il sistema Taglie anche in ON. Per chi lo desiderasse può sempre recarsi alla Williams' Insurance and Special Exports Corporation - abbreviato in W.I.S.E. Corp. - per richiedere la propria taglia o riscuotere il compenso.
    Come specificato nel Post c'è uno sportello prenotabile solo online e che apre alla chiusura degli altri. Fingendo di mostrare carte da firmare etc. vengono presentati i vari file sulle taglie disponibili.
    Penso che lo Staff darà ulteriori direttive in merito.

    La WISE può essere usata anche come strumento per facilitare l'affiliazione dei Pg alla Yakuza.

    Vorrei che la SQ fosse valutata come role lavorativa e non in termini di exp :**:
     
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    Ciao Sybil,

    Come anche già detto in MP la SQ va benissimo. :neko:

    Patryce: +1000 yen [Stipendio di Settembre]

    Passo e chiudo! :**:
     
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1 replies since 18/9/2020, 17:32   102 views
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