The Curtain Rises

Shinjiro Aragaki

I due iniziarono ad allontanarsi dal locale, camminando in silenzio per un po'. Per un attimo il cuoco considerò l'idea di proporre qualche altro locale nei dintorni, non voleva dare l'impressione di volersi allontanare subito da Hayato dopo che la loro conversazione era stata interrotta a quel modo, ma non sapeva se l'altro era in vena o meno di farlo. Forse quella scena aveva riportato alla mente fin troppi brutti ricordi e preferiva restare un po' da solo. Fu proprio Hayato a prendere di nuovo parola per prima, confermando di voler tornare a casa.
« Mi sembra la cosa migliore, sì... è stata una serata stancante.» rispose dopo un attimo. Di nuovo un particolare di ciò che aveva detto l'altro lo sorprese un po' e lo fissò in silenzio per qualche istante.
« Se vai nella stessa direzione, possiamo fare insieme un altro pezzo a piedi.» si limitò a dire, preferendo non commentare su quella piccola confessione visto che era evidente che la cosa gli creava un po' di imbarazzo.
Così su due piedi, con la personalità, gentilezza e disponibilità che aveva sempre mostrato il collega, si aspettava avesse un sacco di amici, o comunque un giro di conoscenze così ampio da ritrovarsi sempre invitato a uscire con qualcuno. Eppure Hayato aveva più volte accennato quella sera ad essere un tipo più solitario di quanto facesse inizialmente apparire.
« Certo, scrivimi pure se ti viene in mente qualcosa.»
I due si salutarono poco dopo e ognuno si avviò per la sua strada. Mentre camminava senza particolare fretta - abitava lì vicino dopotutto-, si ritrovò a pensare a ciò che aveva intravisto del collega quella sera.
Forse avrebbe dovuto cercare di coinvolgerlo di più nella gestione del locale, o offrire lui di uscire a fare due passi la prossima volta... magari anche proporre qualcosa da fare tutti insieme con Amachi. Era un'idea, sì.