Like that South Wind

Combat || Melissa e Jason

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    Melissa McArthur
    « Here I sympathize, for you're living in nothing in a dead maze »
    Odiava quel periodo dell'anno, non solo per via del freddo che si stava avvicinando, e per via del suo quirk era piuttosto freddolosa, ma anche per conseguenza di vestirsi pesante. In generale apprezzava di più il suo guardaroba estivo rispetto a quello autunnale e, di conseguenza, invernale, che consisteva in felpe o cose di quel tipo che era solita mettere sopra i tank-top o t-shirt che indossava. Almeno si poteva godere il lusso di indossare nuovamente i suoi pantaloni militari, non solo erano comodi ma con quel nero sembravano anche professionali, sopratutto con gli stivali militari che aveva messo per l'occasione. Siccome aveva un piccolo incarico da portare a termine, aveva deciso di uscire comoda, colmando il tutto con una felpa pesante messa sopra il tank-top giallo che lei nell'ultimo periodo aveva imparato ad apprezzare.
    Non lavorava molto spesso nei dintorni di Shibuya, non c'era nemmeno un buon motivo eccetto per il fatto che raramente le richieste la mandavano lì. A lei, onestamente, non dispiaceva, chiamatela banale però era una che apprezzava i soliti centri a luci rosse di Tokyo, se non altro perché lì la gente sapeva quando non fare domande e gli affari andavano lisci come l'olio. Si ritrovava spesso il tizio coraggioso che cercava di reclutarla per un cabaret club, però lì per fortuna entrava in gioco la sua inabilità di approcciarsi con gli sconosciuti. Ovviamente gli avrebbe detto di no a prescindere, quei posti da quel poco che aveva letto le mettevano i brividi: essere pagata per parlare con dei sconosciuti, che orrore.
    « Vediamo, » disse sotto voce, girando l'angolo e ritrovandosi nell'area dietro un edificio in ciò che sembrava essere un spiazzo nel bel mezzo di Shibuya delimitato da muri di cemento e varie uscite d'emergenza. Non era grandissimo ma conteneva il solito, come spazzatura e sigarette sparse ovunque, ma Melissa era lì per qualcos'altro, ovvero gli armadietti. Aveva un pacco da consegnare, ricevuto ieri da un uomo sulla mezza età, all'armadietto F9 entro le undici di oggi; insomma, niente di nuovo. Era passata lì un'oretta e mezza fa per controllare che tutto fosse apposto, non voleva che tutto fosse una fregatura, e vedendo che nulla era fuori posto decise di completare l'incarico. Tutto ciò ci riporta al presente, con l'australiana che a pezzo spedito si avvicinava all'armadietto, calpestando una pozzanghera che lei non aveva nemmeno visto. Era nervosa, non le piaceva lavorare in zone nuove. « Sono... qui, eccco, » di nuovo a bassa voce, controllò la borsa a tracolla per le chiavi che aveva ricevuto e le trovò dopo una manciata di secondi, ma prima di avvicinarla alla fessura controllò nuovamente i suoi paraggi.
    La paranoia in quel campo era quasi un pregio, per questo motivo esitò a consegnare il tutto. Preferiva passare di lì dopo che mettersi nei pasticci, ma si sa, il destino a volte è una gran bella figlia di buonadonna.
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    Jason sapeva che doveva esserci uno scambio quella sera, al solito armadietto: era da settimane che li teneva d'occhio, ed erano abbastanza regolari, sempre di giovedì o venerdì notte, sempre più o meno alla stessa ora. La prima volta era capitato lì per caso seguendo uno dei soliti disgraziati con cui se la prendeva e vedendolo depositare qualcosa nell'armadietto: si era nascosto, incuriosito, ed ore più tardi, qualcuno di ben più distinto era passato a prendere il pacco, e Jason aveva provato a seguire anche lui, ma sembrava essersi volatilizzato dopo la prima svolta. Quel tipo ci sapeva fare, nulla a che vedere con gli spacciatori da due soldi con cui aveva a che fare regolarmente, forse si stava finalmente avvicinando a dei pesci un po' più grossi.
    Da quel giorno era ritornato lì praticamente ogni sera per una settimana, per sei giorni a vuoto, ma rivedendo la stessa esatta situazione ripresentarsi il venerdì. La settimana dopo era accaduto di giovedì, e quella dopo ancora di nuovo di venerdì. Erano sempre persone diverse a consegnare, ma sembrava essere sempre la stessa a ritirare, la consegna avveniva sempre tra le dieci e mezza e le undici, mentre il ritiro sempre fra le due e le due e mezza. Non sapeva di cosa si trattava, ma quella sera lo avrebbe scoperto, si era finalmente deciso a provare ad intercettare la consegna. In qualche modo gli sembrava... diverso dalle sue solite stupidaggini, più serio e pericoloso, perciò aveva deciso di non coinvolgere Castiel.
    Inoltre, il suo piano d'azione non prevedeva scontri, si sarebbe semplicemente avvicinato all'armadietto nell'orario in cui non c'era nessuno e lo avrebbe forzato, in teoria doveva andare tutto abbastanza liscio, in fondo era un cazzo di edificio abbandonato, chi mai poteva vederlo?
    Inutile dire che si era quasi preso un colpo quando aveva visto quella tizia andare verso il suo obbiettivo con un'ora e mezza di anticipo. Avrebbe pensato che si trattava di una coincidenza, ma aveva una tracolla molto sospetta e lei stessa sembrava piuttosto circospetta, ed era apparentemente diretta proprio . Che altro ci poteva fare in un edificio abbandonato? Fortunatamente non era ancora troppo vicino, stava ancora passeggiando lungo una strada non compromettente, e quando l'aveva notata si era affaccendato con il portone d'ingresso di un condominio, fingendo di cercare le chiavi ed infilando quelle di casa propria avendo cura di fare rumore di chiavi. Quando l'aveva vista sparire dall'orizzonte e si era assicurato che non fosse più nei paraggi, si era avviato verso l'edificio facendo molta attenzione e, una volta dentro, si era avvicinato al suo solito nascondiglio - tre grossi sacchi neri fra i quali si accovacciava ed un'ampia asse scassata che posava sopra sé stesso ed i sacchi per coprirsi. Niente ali, erano nere e potevano fornirgli buona copertura, ma i suoi occhi brillavano quando le estraeva e non aveva idea di quanto fossero visibili al buio e se potessero metterlo in pericolo.
    Ecco di ritorno quella tizia: non ci aveva fatto caso ma era parecchio alta, e non solo per gli standard nipponici, e sembrava anche molto tonica. Sfoggiava una lunga chioma cerulea raccolta in una coda disordinata. Jason seguì con attenzione la procedura che la vide eseguire: tracolla, chiavi, armadietto, pacco, chiusura. La vide guardarsi nuovamente intorno - sembrava veramente molto attenta, decisamente più professionale degli individui con cui aveva a che fare di solito, dunque fu attentissimo a non muoversi e si ritrovò a trattenere anche il respiro. Forza, Jason, sei invisibile, sei immondizia.
    Se la donna non lo avesse notato e se ne fosse dunque andata, Jason avrebbe atteso una decina di secondi e poi sarebbe silenziosamente uscito dal proprio nascondiglio. Quasi come un prestigiatore, da sotto la giacca avrebbe fatto scivolare fuori un corto piede di porco, mentre con l'altra mano si ficcava una sigaretta in bocca e se l'accendeva in un unico, fluido gesto. Avrebbe dunque posato il lato sottile del piede di porco sull'armadietto di alluminio ed avrebbe dato un forte strattone.
    Forse avrebbe dovuto lasciare che la donna si allontanasse di più, ma sinceramente non aveva idea di che razza di rumore assordante avrebbe fatto la serratura che si piegava, e quel dannato coso non si era nemmeno aperto. Forse avevano rinforzato la chiusura, naturale se il contenuto era importante o costoso.
    Strabuzzò gli occhi e si tappò la bocca con la mano non occupata dal piede di porco, con la sigaretta fra indice e medio, una semplice reazione istintiva sebbene il suono non fosse venuto da lui. C'era solo da sperare che la tizia non avesse sentito quel poderoso rumore di metallo piegato, speranza forse un po' vana ma in ogni caso Jason non avrebbe fatto in tempo a nascondersi nemmeno volendo.





    CITAZIONE
    NB Chiaramente il piede di porco non verrà usato come arma e sarà abbandonato appena inizia lo scontro
     
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    Ci volle più del dovuto ma alla fine riuscì a mettere il pacco dentro la meta, assicurandosi nel meglio delle sua capacità di essere sola e che l'armadietto non fosse stato manomesso in alcun tipo. Non era un meccanico dunque la sua conoscenza era limitata, però una mezza occhiata per scaramanzia glie l'aveva comunque data. Meno male che eventuali bombe classiche le avrebbero fatto poco, però era più il principio di gettare via della grana. Come detto prima, una dose sana di paranoia in quella linea di lavoro premiava e ti teneva lontana da un lungo periodo in gattabuia. Poi lei ci finiva perché per certe cose aveva poca pazienza, però oh, meglio una rissa sulla fedina pedinale che traffico di merce.
    Si avviò con calma ma a passo spedito verso una svolta lì vicina, in generale salvo ripercorrere la sua strada ogni percorso l'avrebbe portata in zone fra dei edifici dove nel caso avrebbe potuto perdere chiunque la volesse seguire. Aguzzò le orecchie proprio per tentare di ascoltare questi aggressori, fermandosi dopo aver fatto il giro: di solito o ci mettevano troppo o si affrettavano. Per fortuna non sentì niente e proseguì in avanti, ma proprio all'ultimo sentì un rumore sordo, metallico e proveniente dagli armadietti.
    "Fuck!" imprecò mentalmente prima di correre e rifare il percorso a ritroso, che meno male non era lungo siccome fra un controllo e l'altro era rimasta nei paraggi, forse una benedizione. Utilizzando le sue lunghe gambe per fare delle falcate raggiunse senza troppi problemi la locazione del pacco, dove un ragazzo con un piede di porco stava cercando di aprire l'armadietto. Il tipo era alto, quasi sicuramente quanto lei ed in quanto a corporatura era ben messo - non passava inosservato. Che dire in una situazione come quella? Non era neanche possibile che quello fosse un fraintendimento, quello là probabilmente l'aveva seguita e lei come una demente l'aveva portato al suo obbiettivo. « Sorry, business is business, » con un forte accento australiano, Melissa si levò la felpa (meno male era una di quelle con la zip, sai che figura provare a toglierla) con un gesto veloce delle mani, evidente segno di aver fatto quel movimento molte volte. Jason avrebbe potuto vedere che sotto quel indumento ci stava solamente un tank-top giallo, lasciando intravedere un bel po' di pelle, scelta bizzarra se non fosse che lei ci teneva a non ridurre il proprio guardaroba a pezzi.
    Non le piaceva saltare subito alle maniere forti, però non voleva rischiare. Non solo era in ballo la sua reputazione, ma anche la propria incolumità e mettere al proprio posto quel belloccio era l'unica idea che le venne in mente. Non era mai stata una che preferiva l'approccio diplomatico, sopratutto se uno voleva derubarla usando un piede di porco.
    Dalla mano sinistra iniziò fin da subito a colare una sostanza verdognola che in pochissimo tempo raggiunse quantità notevole, ma prima che il corvino ebbe il tempo di pensare che quirk lei potesse avere, questa fece un movimento verticale col braccio. La sostanza non era indirizzata al tipo, bensì a tenerlo fermo e non permettergli di fuggire siccome parallelamente ci stavano gli armadietti. Jason avrebbe anche potuto notare che la melma da verde presto stava diventando gialla, ma stranamente l'utilizzatrice di quel potere non sembrava volersi muovere. « La prossima volta non sarò così cortese, » a dirla tutta il ragazzo era ancora in pericolo, ma aveva ancora un paio di secondi per evitare il botto. Voleva prima di tutto testare le sue capacità e poi, se possibile, ottenere delle risposte da lui.
    schedaquirkcronologia ● outfit: [X] ◈


    Energia: 300 260
    Forza: 124
    Quirk: 80
    Agilità: 71

    Status: /
    Tecniche usate: ► C4 [LV 2] | Secerne da una delle due mani il materiale, all'inizio, verdastro, che poi con un gesto orizzontale della mano sparge davanti a se entro un raggio di un paio di metri. Questo rimane attivo e serve come una sorta di mina, fermando i movimenti dei propri avversari salvo esplodere sotto i loro piedi. Il materiale esploderà al turno successivo, salvo che l'avversario ci lanci sopra acqua o blocchi l'afflusso di ossigeno nell'area della "mina".
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno | medio

    Lista tecniche: ► Howitzer Blow [LV 2] | Facendo accumulare il materiale gelatinoso intorno alla mano, Melissa si prepara a sferrare un pugno mirato ad una parte non specifica del corpo dell'avversario. Il danno del colpo non è, però, la parte cruciale della tecnica, bensì la successiva esplosione che da quella distanza è certa di essere efficace.
    costo | 40
    raggio | medio

    ► Demolition Gun [LV 2] | Una tecnica a lungo raggio dove Melissa prima secerne una notevole quantità di materiale dalla mano sinistra, facendola colare su quella destra e poi lanciarla come se fosse una palla. L'idea è che o la gelatina si attacca sull'avversario, esplodendo subito dopo, o che essa esploderà in prossimità dell'avversario, danneggiandolo.
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno |medio

    ► C4 [LV 2] | Secerne da una delle due mani il materiale, all'inizio, verdastro, che poi con un gesto orizzontale della mano sparge davanti a se entro un raggio di un paio di metri. Questo rimane attivo e serve come una sorta di mina, fermando i movimenti dei propri avversari salvo esplodere sotto i loro piedi. Il materiale esploderà al turno successivo, salvo che l'avversario ci lanci sopra acqua o blocchi l'afflusso di ossigeno nell'area della "mina".
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno | medio

    ► Breaching Charge [LV 2] | Spargendo il materiale gelatinoso su un oggetto, muro o qualsiasi altra cosa che non sia un'essere vivente, Melissa punta a provocare un'esplosione più controllata. Questo può servire per far esplodere qualcosa di specifico, danneggiarlo o abbattere intere pareti. Non provoca danni agli avversari, però narrativamente può comunque farli sbalzare o cose di quel tipo.
    costo | 40 PE
    effetto | I materiali danneggiabili sono numerosi, ma attualmente non può distruggere:
    — Vari metalli (salvo arrugginiti o danneggiati)
    — Pareti ben costruite e rinforzate
    — Rocce o materiali simili resistenti e spessi
    — Altre cose solide e resistenti che aggiungerò man mano che appaiono o che mi ricordo.
     
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    Ovviamente non poteva essere così semplice. Lei lo aveva sentito, ed era chiaramente una persona molto ligia al suo lavoro perché era tornata indietro di corsa. Certo, probabilmente nel suo campo commettere leggerezze poteva costare più di un semplice rimprovero o una riduzione di stipendio, quindi il ragazzo non si sentì di biasimarla troppo. In realtà non sapeva bene come comportarsi, perché Melissa non sembrava essere quel classico tipo di criminale da due soldi con cui era abituato a trattare: già seguendola aveva avuto l'impressione di professionalità e serietà, ed anche ora mentre sembrava si stesse preparando ad attaccarlo non aveva esitato, non si era fatta prendere dal panico, non aveva urlato, non si era spaventata. Era preoccupante, forse era parecchio sicura di sé? O forse, peggio, era abituata a cose del genere? Qualunque fosse stato il corso d'azione di Jason, sapeva che non avrebbe avuto una vittoria facile. La vide spogliarsi, ma non si stupì: uno come lui abituato alle risse con Quirk sapeva alla perfezione che significava solo che aveva bisogno di avere la pelle scoperta per usare il proprio potere. Aveva parlato con un accento decisamente non giapponese e in un inglese perfetto, ma il vigilante in quel momento stava pensando a tutto tranne che a provare ad identificarne la provenienza.
    Qualunque altro pensiero del giovane dovette attendere, poiché la mente gli si svuotò quando vide colarle dalla mano quello schifo verdognolo.
    -Oh no, lo slime no.- Mormorò, a mezza voce, con aria un po' disgustata. Prevedibilmente, la donna glielo lanciò addosso, ma sembrava che non avesse mirato esattamente a lui, poiché stava per finire ai suoi piedi. Il ragazzo fece un paio di passi indietro con relativa calma e la viscosa sostanza impattò sul pavimento, ai piedi del ragazzo: non sembrava essere finita lì, però, perché si stava colorando di uno sgradevole giallo. Lei lo ammonì nuovamente, dicendo che la prossima volta non sarebbe stata così cortese, e a Jason scappò un sorrisetto. Aveva intenzione di coprirlo di slime...? Effettivamente era una prospettiva terribile, avrebbe dovuto mandare tutti i vestiti in lavanderia dopo, e possibilmente anche sé stesso.
    -Magari sono io il contatto, che ne sai? Non dovresti attaccare così indiscriminatamente, sai...- Si interruppe a metà frase, distratto da un rumore che dapprima stava ignorando, ma per cui il suo cervello continuava a mandargli messaggi di allarme: come un lieve sfrigolare, abbinato a un odore non proprio gradevole che sembrava farsi più intenso. Veniva dalla gelatina a terra, più Jason la osservava più la vedeva traballare, quasi ribollire, persino il colore sembrava scurirsi pian piano. Yup, stava decisamente per succedere qualcosa, ed istintivamente il ragazzo si accucciò e sfoderò entrambe le ali, riparandosi dietro di una delle due. Il ragazzo sembrava vestito in completo elegante, ma era solo apparenza: certamente indossava delle belle scarpe marroni e dei pantaloni eleganti neri, ma la giacca era la sua solita giacca di scena nera aperta sul retro e la camicia era del medesimo colore ed aveva subito una simile modifica da parte del ragazzo, così da far fuoriuscire le sue ali senza doversi spogliare ogni volta - la sottile cravatta rossa, invece, era un capo normalissimo, ovviamente immancabile anche in una situazione del genere.
    Dopo essersi accovacciato ed aver sfoderato le sue grandi ali nere, le avrebbe incrociate dinanzi a sé ed esse avrebbero iniziato a ricoprirsi di cristalli, un'impenetrabile fortezza di morione. Avrebbe atteso che la gelatina facesse... qualunque cosa doveva fare, dopodiché si sarebbe rialzato con nonchalance, senza far sparire il suo maestoso piumaggio.
    -Se avessi aspettato altri cinque minuti prima di agire, non sapresti nemmeno che sono qui. Che ne dici di far finta di nulla?- Avrebbe proposto, con un sorrisetto di sfida. Lasciò dunque cadere il suo attrezzo di metallo fra l'immondizia, a qualche metro da lui. -Tanto non credo di riuscire ad aprirla col piede di porco.- Scrollò dunque le spalle, infilando le mani in tasca. -Senti, è la prima volta che ti vedo, sono sicuro che ti hanno chiamato perché i soliti contatti hanno avuto un imprevisto. Tornerò qui la settimana prossima e non sarà più un problema tuo. Ci stai?- Sebbene la sua proposta dovesse sembrare diplomatica, il suo tono era quasi canzonatorio, supponente, come se volesse illudere la tizia di avere tutto sotto controllo, che lei era solo un incidente di percorso e che tutto sommato se la lasciava andare era un favore che lui faceva a lei.
    Per ora non avrebbe contrattaccato.





    CITAZIONE
    Non mi sembrava corretto scrivere arbitrariamente che la gelatina esplodeva, lascio a te e reagirò all'esplosione nel mio prossimo post, però la mia difesa in teoria dovrebbe bastare quindi mi sono permesso di scrivere il passaggio successivo in ipotetico.

    [spoiler_tag]INFORMAZIONI TECNICHE[/spoiler_tag]
    CITAZIONE
    ENERGIA: 245/300
    FORZA: 130
    QUIRK: 130
    AGILITÀ: 15

    CITAZIONE
    Tecniche Utilizzate:

    Heavy Feathers LV1[10 PE]
    Questa tecnica, omonima del Quirk stesso, serve come base per tutte le altre. Consiste semplicemente nello sfoderare le ali e mantenerle. Le ali si generano poco sotto le scapole dell'utilizzatore, con l'origine vicino alla spina dorsale. Quando vengono sfoderate, è probabile che strappino il vestito dell'utilizzatore. Una volta sfoderate, possono essere usate in tutto e per tutto come normali arti, salvo ovviamente il non essere prensili.
    EFFETTO: Permette l'utilizzo delle tecniche basate sulle ali

    Morion Fortress LV3 [35 PE]
    Descrizione: Jason sfodera le ali e le ricopre istantaneamente di uno strato di quarzo nero, si avvolge poi in esse, posizionandole a seconda della direzione da cui sta arrivando l'attacco nemico. In caso di attacchi da più direzioni, le ali sono abbastanza grandi da permettere a Jason di essere protetto quasi completamente, a 360° (salvo alcuni spiragli), specie se si accovaccia.
    EFFETTO: Protezione da danni Medi
     
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    Melissa McArthur
    « Here I sympathize, for you're living in nothing in a dead maze »
    Dunque quei muscoli non erano lì per fare bella figura, quello là era anche capace di difendersi. Non aveva molte aspettative per quella 'mina' che aveva lanciato, era stata messa per vedere di cosa fosse capace ed in un primo momento lui si limitò ad indietreggiare, commentando con tono beffardo la situazione e lì Melissa pensò di avere di fronte l'ennesimo pagliaccio, pronto per beccarsi addosso una bella esplosione ma così non fu. Poco prima che la gelatina esplose lui si accovacciò, proteggendosi con due enormi ali nere che rimasero intatte, probabilmente non erano nemmeno fatte di piume oppure le aveva rafforzate prima dell'impatto? Ad ogni modo, era stata felicemente sorpresa... ok, non davvero, avrebbe di gran lunga preferito un fallito, almeno di quelle se ne poteva sbarazzare facilmente. Il botto echeggiò nei dintorni, per fortuna però non sembrò aver danneggiato niente nei paraggi e non aveva raggiunto, forse, la strada. Non che lei avesse in mente di trattenersi, voleva sbarazzarsi di lui il prima possibile.
    « Che ne dici invece se ti spacco il naso? » se c'era qualcosa che detestava era gli spacconi che cercavano di fare i furbi, ancora di più se le rompevano le scatole cercando di fare gli eroi. Aveva un lavoro da fare, ovvio che non poteva far finte di niente, non è che uno va da un negoziante e chiede se può ignorare lo scontrino per la sua spesa. « Senti, ciò che vuoi non mi interessa. Sono qui per lavorare, ma tu lo stai rendendo assai difficile, » non aveva voglia di dire altro, non c'è n'era bisogno e se l'altro aveva un pizzico di materia grigia l'avrebbe capito dal suo tono di voce che non aveva intenzione di fare la diplomatica.
    Infatti scattò subito verso di lui, tenendo sempre a mente le ali di prima e per il momento evitando di stargli troppo vicino. Voleva per lo meno chiudere la distanza fra di loro affinché ci fossero due metri circa, permettendole di secernere nuovamente la gelatina dal proprio braccio sinistro, ma stavolta la riversò sulla mano destra per poi lanciarla verso la gamba sinistra del tipo. In particolare il suo obbiettivo era la coscia, il torace sarebbe stato troppo difeso con quelle ali dunque chissà se le gambe sarebbero state un bersaglio più facile. Doveva prima vederlo in azione, come si muoveva e cosa faceva e solo dopo si sarebbe gettata su di lui; non apprezzava combattere a distanza, però in quei casi non aveva alternative. Jason, forse grazie a questa decisione, poteva già vedere che i capelli della ragazza stavano assumendo una tonalità diversa, dal blu precedente ora erano decisamente più scuri, quasi viola, una reazione particolare ma senza lo scoppiettio della melma.
    schedaquirkcronologia ● outfit: [X] ◈


    Energia: 300 220
    Forza: 124
    Quirk: 80
    Agilità: 71

    Status: /
    Tecniche usate: ► Demolition Gun [LV 2] | Una tecnica a lungo raggio dove Melissa prima secerne una notevole quantità di materiale dalla mano sinistra, facendola colare su quella destra e poi lanciarla come se fosse una palla. L'idea è che o la gelatina si attacca sull'avversario, esplodendo subito dopo, o che essa esploderà in prossimità dell'avversario, danneggiandolo.
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno |medio

    Lista tecniche: ► Howitzer Blow [LV 2] | Facendo accumulare il materiale gelatinoso intorno alla mano, Melissa si prepara a sferrare un pugno mirato ad una parte non specifica del corpo dell'avversario. Il danno del colpo non è, però, la parte cruciale della tecnica, bensì la successiva esplosione che da quella distanza è certa di essere efficace.
    costo | 40
    raggio | medio

    ► Demolition Gun [LV 2] | Una tecnica a lungo raggio dove Melissa prima secerne una notevole quantità di materiale dalla mano sinistra, facendola colare su quella destra e poi lanciarla come se fosse una palla. L'idea è che o la gelatina si attacca sull'avversario, esplodendo subito dopo, o che essa esploderà in prossimità dell'avversario, danneggiandolo.
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno |medio

    ► C4 [LV 2] | Secerne da una delle due mani il materiale, all'inizio, verdastro, che poi con un gesto orizzontale della mano sparge davanti a se entro un raggio di un paio di metri. Questo rimane attivo e serve come una sorta di mina, fermando i movimenti dei propri avversari salvo esplodere sotto i loro piedi. Il materiale esploderà al turno successivo, salvo che l'avversario ci lanci sopra acqua o blocchi l'afflusso di ossigeno nell'area della "mina".
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno | medio

    ► Breaching Charge [LV 2] | Spargendo il materiale gelatinoso su un oggetto, muro o qualsiasi altra cosa che non sia un'essere vivente, Melissa punta a provocare un'esplosione più controllata. Questo può servire per far esplodere qualcosa di specifico, danneggiarlo o abbattere intere pareti. Non provoca danni agli avversari, però narrativamente può comunque farli sbalzare o cose di quel tipo.
    costo | 40 PE
    effetto | I materiali danneggiabili sono numerosi, ma attualmente non può distruggere:
    — Vari metalli (salvo arrugginiti o danneggiati)
    — Pareti ben costruite e rinforzate
    — Rocce o materiali simili resistenti e spessi
    — Altre cose solide e resistenti che aggiungerò man mano che appaiono o che mi ricordo.
     
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    Jason non fu mai più grato che in quell'occasione della sua intuizione che lo aveva portato a proteggersi dalla gelatina: quello schifo gli era letteralmente esploso addosso, fortunatamente non con troppa energia, le sue ali furono sufficienti per parare il colpo, ma la barriera di cristallo che aveva creato si era un po' incrinata, ed una cascata di minuscoli frammenti neri era rimbalzata sul pavimento sporco. Quella pazza voleva farlo saltare in aria? Era così lesta a lanciare granate in giro? Sembrava quasi non vedesse l'ora di farlo esplodere... Forse era consapevole che i suoi attacchi non potevano essere mortali? O magari era una di quelle persone per cui la vita altrui non valeva nulla.
    Quando si rialzò e azzardó il suo pigrissimo tentativo di diplomazia, lei tagliò immediatamente corto dicendo che gli avrebbe spaccato la faccia, asserì che era lì per fare il suo lavoro e lui rappresentava un ostacolo. Severa, diretta e anche fin troppo calma. No, doveva essere una professionista, ormai Jason non aveva più dubbi, quindi ora gli rimanevano due scelte: essere lui a tentare di scappare via e nascondersi, oppure combattere. E diciamo che sebbene l'abbigliamento elegante del giovane fosse sicuramente un ostacolo alla corsa, non l'avrebbe certamente indossato se si fosse ritenuto in grado di scappare: non per questioni di orgoglio o chissà cosa (anche se non gli avrebbe fatto per nulla piacere fare una figura del genere), ma proprio per una questione di allenamento. Era alto, forzuto, una montagna di muscoli, ma odiava correre, non lo faceva mai, aveva pochissima resistenza, e se doveva scegliere se non mangiare schifezze o fare anche solo mezz'ora di corsa per doverle poi smaltire non ci avrebbe pensato nemmeno un minuto a dire addio a patatine e bibite gassate.
    Quindi, non rimaneva che tentare di spuntarla in qualche modo: mentre lo pensava lei gli si gettó contro e lui fletté le ginocchia e si sporse leggermente in avanti, alzando le pesanti ali nere, i cui cristalli scricchiolavano ancora.
    Anche lui fece un breve scatto in avanti, ignorando per il momento l'offensiva della donna per contrattaccare, sperando di coglierla in contropiede correndole incontro. Si riparó di nuovo dietro le ali una volta raggiunta una vicinanza accettabile, i cristalli neri su di esse presero ad infittirsi ed ingrandirsi, scricchiolando sempre di più, sino ad innescare una frammentazione esplosiva, inondando l'area immediatamente intorno Jason di piccoli proiettili di cristallo che, se si fossero conficcati su Melissa, le avrebbero potuto fare abbastanza male.
    Solo allora si accorse della gelatina collante che gli si era spiaccicata sul pantalone grigio, alla coscia.
    -Oh no. Costano questi, eh.- C'era ben poco da ridere in realtà, doveva liberarsi di quella roba. Si staccò una piuma abbastanza rigida al volo e provó ad usarla per pulirsi un pochino, ma la gelatina scoppiò facendolo barcollare per qualche passo e facendogli posare il ginocchio della gamba colpita a terra. Il vistoso buco bruciacchiato lasciava intravedere la coscia un po' sanguinolenta e decisamente muscolosa di Jason.
    -Stronza.- Gli scappò mentre la fissava con sguardo truce, genuinamente infastidito di averci rimesso dei pantaloni solo perché a lei non interessava la diplomazia.
    Che gente.





    [spoiler_tag]INFORMAZIONI TECNICHE[/spoiler_tag]
    CITAZIONE
    ENERGIA: 200/300
    FORZA: 130
    QUIRK: 130
    AGILITÀ: 15


    STATUS: Danno lieve coscia sinistra

    CITAZIONE
    Tecniche Utilizzate:

    Heavy Feathers LV1[5 PE Mantenimento]
    Questa tecnica, omonima del Quirk stesso, serve come base per tutte le altre. Consiste semplicemente nello sfoderare le ali e mantenerle. Le ali si generano poco sotto le scapole dell'utilizzatore, con l'origine vicino alla spina dorsale. Quando vengono sfoderate, è probabile che strappino il vestito dell'utilizzatore. Una volta sfoderate, possono essere usate in tutto e per tutto come normali arti, salvo ovviamente il non essere prensili.
    EFFETTO: Permette l'utilizzo delle tecniche basate sulle ali

    Crystal Burst LV2[40 PE]
    Descrizione: Jason intensifica a dismisura la produzione di quarzo nelle sue ali, i cristalli si infittiscono sino ad essere troppi e respingersi a vicenda. Questo causa una piccola esplosione di frammenti che causano danni lievi. I frammenti non sono in alcun modo direzionabili, quindi la frammentazione è efficace solamente a raggio estremamente corto. Se invece di far frammentare tutta la superficie alare si concentra la tecnica in un punto più circoscritto, ci vuole meno tempo per il suo "caricamento". Se viene utilizzata immediatamente dopo la tecnica Morion Fortress, la sua efficacia (narrativa) aumenta.
    DANNO: Medio


    CITAZIONE
    Segnalo che nel turno precedente ho scritto fra le tecniche utilizzate "Morion Fortress LV3" ma è stato solo un errore di forma, la tecnica è a LV2 e ha costi ed effetti da livello 2.
     
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    Melissa McArthur
    « READY OR NOT!? »
    I due erano in procinto di partire, uno scatto reciproco che portò i due più vicini e meglio adatti a sferrare le loro rispettive strategie, una lotta nata non per malizia ma per pura necessità - almeno per Malissa. Non aveva niente contro del tipo, era fastidioso ed altro ma era una situazione diversa rispetto a quando perdeva le staffe con l'ennesimo idiota ubriaco che faceva il passo più lungo della gamba. Era fiduciosa che con circostanze diverse, quello non sarebbe rientrato in quel spiacevole gruppo di individui.
    Ritornando all'azione, però, nel mentre la ragazza stava preparando la propria offensiva lanciandogli contro Demolition Gun, nome appropriato visto lo scopo della mossa, il corvino si riparò dietro le ali. Però invece di usarle come difesa, che fu ciò che lei pensò era il suo piano, questo dimostrò nuovamente il suo quirk manipolando le piume che dopo uno scricchiolio si frammentarono violentemente diventando dei veri e propri proiettili. Sorpresa da ciò, ebbe giusto il tempo di alzare il braccio sinistro per coprirsi il viso, finendo vittima dei frammenti che si conficcarono, superficialmente, nella sua pelle. Affiorò del sangue, ovviamente, però almeno non ne stava uscendo troppo. « Cunt, » le scappò dalla bocca dopo aver lanciato il suo di proiettile, digrignando per via del dolore che quei cosi le stavano causando. Magra consolazione, i tagli non erano profondi, dunque bastò passarsi una mano per tutta la lunghezza del braccio per toglierli.
    Nello stesso arco di tempo le sue orecchie captarono un altro suono, un'esplosione per essere precisi, che le indicò che la sua mossa ebbe successo. Infatti il suo avversario non tardò a darle un gentilissimo e colorato complimento. « Smettila di lamentarti, o quelle ali te le spenno, » disse, continuando col tono di voce seccato, sguardo dritto negli occhi di del ragazzo nel mentre la sua chioma da purpurea divenne completamente rossa. Non rosso nel senso di arancione, quello naturale, bensì rosso acceso, quasi cremisi, dando alla ragazza un'aria completamente diversa. C'è da dire che quella trasformazione era completamente estetica, una piccola conseguenza dell'uso attivo e costante del proprio quirk, però assecondato dai leggeri scoppiettii sul braccio laddove prima aveva secreto la gelatina creava un'immagina piuttosto particolare.
    Un breve respiro e scattò nuovamente verso il ragazzo, ma stavolta niente tecniche a distanza, temeva che a furia di usare le ali come scudo e far frantumare quei cristalli che lei in quella lotta avrebbe giocato il ruolo di uno puntaspilli. Invece decise di andare sul sicuro, ovvero fin tanto che aveva la forza per farlo gettarsi a capofitto nella lotta e dare il meglio di sé. Non si era fatta un'idea precisa del quirk dell'altro, ma era dell'idea che non poteva avere in servo per lei nessuna grossa sorpresa. Dunque, secernendo una grossa quantità di gelatina sull'avambraccio destro, Melissa fece leva sulla gamba sinistra non appena si fermò vicino al giovane, per poi fare una piccola rotazione del torace e puntare direttamente al suo viso. Un pugno che sembrava poter fare tanto male, però a dirla tutta il grosso del danno l'avrebbe fatto il botto successivo - come sarebbero rette le difese del corvino dietro quell'incessante bombardamento?
    schedaquirkcronologia ● outfit: [X] ◈


    Energia: 300 180
    Forza: 124
    Quirk: 80
    Agilità: 71

    Status: Danni lievi al braccio sinistro (tagli lievi)
    Tecniche usate: ► Howitzer Blow [LV 2] | Facendo accumulare il materiale gelatinoso intorno alla mano, Melissa si prepara a sferrare un pugno mirato ad una parte non specifica del corpo dell'avversario. Il danno del colpo non è, però, la parte cruciale della tecnica, bensì la successiva esplosione che da quella distanza è certa di essere efficace.
    costo | 40
    raggio | medio

    Lista tecniche: ► Howitzer Blow [LV 2] | Facendo accumulare il materiale gelatinoso intorno alla mano, Melissa si prepara a sferrare un pugno mirato ad una parte non specifica del corpo dell'avversario. Il danno del colpo non è, però, la parte cruciale della tecnica, bensì la successiva esplosione che da quella distanza è certa di essere efficace.
    costo | 40
    raggio | medio

    ► Demolition Gun [LV 2] | Una tecnica a lungo raggio dove Melissa prima secerne una notevole quantità di materiale dalla mano sinistra, facendola colare su quella destra e poi lanciarla come se fosse una palla. L'idea è che o la gelatina si attacca sull'avversario, esplodendo subito dopo, o che essa esploderà in prossimità dell'avversario, danneggiandolo.
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno |medio

    ► C4 [LV 2] | Secerne da una delle due mani il materiale, all'inizio, verdastro, che poi con un gesto orizzontale della mano sparge davanti a se entro un raggio di un paio di metri. Questo rimane attivo e serve come una sorta di mina, fermando i movimenti dei propri avversari salvo esplodere sotto i loro piedi. Il materiale esploderà al turno successivo, salvo che l'avversario ci lanci sopra acqua o blocchi l'afflusso di ossigeno nell'area della "mina".
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno | medio

    ► Breaching Charge [LV 2] | Spargendo il materiale gelatinoso su un oggetto, muro o qualsiasi altra cosa che non sia un'essere vivente, Melissa punta a provocare un'esplosione più controllata. Questo può servire per far esplodere qualcosa di specifico, danneggiarlo o abbattere intere pareti. Non provoca danni agli avversari, però narrativamente può comunque farli sbalzare o cose di quel tipo.
    costo | 40 PE
    effetto | I materiali danneggiabili sono numerosi, ma attualmente non può distruggere:
    — Vari metalli (salvo arrugginiti o danneggiati)
    — Pareti ben costruite e rinforzate
    — Rocce o materiali simili resistenti e spessi
    — Altre cose solide e resistenti che aggiungerò man mano che appaiono o che mi ricordo.
     
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    Jason si coprì la bocca fingendosi terrorizzato alla minaccia di spennarlo da parte della sconosciuta.
    -Ti prego no.- Mormorò, esibendo una delle sue performance spaventate migliori, salvo poi ridacchiare. -Aspetta, non è quello che stai comunque provando a fare?- Finse di riflettere. Ma le sue elucubrazioni avrebbero dovuto attendere, perché il tono cremisi assunto dalla chioma della donna non era affatto rassicurante: probabilmente avrebbe fatto meglio a lasciare che fosse quella tinta a parlare per lei, perché funzionava decisamente meglio. Sul suo braccio, residui dello schifo esplosivo che aveva lanciato poco prima iniziarono a ribollire, e Jason si ritrovò inevitabilmente a chiedersi se non le facesse male. Questa volta, però, tenne il becco chiuso, intuendo che stava per arrivare un attacco. Fu rapida: gelatina sul braccio, scatto in avanti, pugno diretto in faccia. Idealmente Jason avrebbe fatto meglio a schivare, ma con le ali sfoderate la sua agilità era veramente minima, e non voleva rischiare di inciampare sotto il proprio peso e rivelare quella che a conti fatti era una delle sue peggiori debolezze all'avversario. Avrebbe fatto meglio semplicemente a parare di nuovo, cercando di fingere nonchalance, come se il non schivare fosse stata una sua precisa scelta dettata dalla sicurezza di saper parare. Non avrebbe eretto nuovamente la sua barriera di quarzo, non ne aveva il tempo, avrebbe semplicemente ripiegato l'ala destra così com'era per intercettare il colpo in arrivo: si sarebbe sicuramente danneggiata, ma non poteva farci molto, se non altro non avrebbe provato alcun dolore. Quantomeno il viso non era particolarmente difficile da coprire in emergenza, in fondo era un istinto naturale di ogni creatura proteggersi il viso in caso di attacco, anche le sue mani stavano impercettibilmente scattando verso l'alto in maniera istintiva già prima che decidesse di proteggersi con l'ala. Dunque, ala tesa ad intercettare il colpo e gambe lievemente molli per assorbire l'impatto, sperando che quella scalmanata non gli tirasse altra gelatina sui pantaloni o, peggio, sulle scarpe. Il solo pensiero gli fece venir voglia di toglierle per continuare senza, ma il primo impatto sulla sua ala lo distrasse. Un rumore sordo come di qualcosa di duro che colpisce una poltrona in pelle rimbombò leggermente nell'edificio, indice che il pugno di Melissa era arrivato a segno, e dunque Jason doveva iniziare a prepararsi a quello che sarebbe stato il vero attacco. Idealmente, se il braccio teso di Melissa glielo avesse permesso, avrebbe provato ad allontanare il più possibile l'ala dal suo viso per sentire meno il colpo, sebbene la forza della donna non gli sembrasse molto inferiore alla sua a dire il vero e quindi forse sarebbe stato più difficile del previsto. In ogni caso avrebbe stretto l'addome ed i glutei, molleggiato ancora di più le ginocchia, chiuso gli occhi e chinato leggermente il capo, ed infine l'esplosione lo avrebbe investito, facendogli vibrare gli organi interni e dandogli una spinta tale da fargli quasi perdere l'equilibrio. Di nuovo, però, si tenne saldo sui suoi piedi e anzi, tentò di controbilanciare sporgendosi verso Melissa, ossia la direzione opposta verso cui l'esplosione lo aveva spinto.
    Era vicina, e forse dopo l'esplosione poteva essersi creata un'apertura di cui approfittare: il suo gancio sinistro serrato tanto da sbiancargli le nocche sarebbe guizzato fra le piume dell'ala danneggiata (ancora fumante e recante una chiazza di piume bruciacchiate) cercando l'ormai divenutogli odioso viso dell'avversaria. Idealmente avrebbe provato a colpirle il mento, ma la verità è che si sarebbe accontentato di raggiungerla dovunque fosse riuscito. Essendo il suo un Quirk estremamente difensivo, quella era la sua prima vera e propria chance di attaccare, dunque non voleva sprecarla, ma d'altro canto come lei aveva sicuramente fatto con lui, voleva anche tastare le acque.





    [spoiler_tag]INFORMAZIONI TECNICHE[/spoiler_tag]
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    ENERGIA: 195/300
    FORZA: 130
    QUIRK: 130
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    STATUS: Danno lieve coscia sinistra, danno lieve ala sinistra.

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    Tecniche Utilizzate:

    Heavy Feathers LV1[5 PE Mantenimento]
    Questa tecnica, omonima del Quirk stesso, serve come base per tutte le altre. Consiste semplicemente nello sfoderare le ali e mantenerle. Le ali si generano poco sotto le scapole dell'utilizzatore, con l'origine vicino alla spina dorsale. Quando vengono sfoderate, è probabile che strappino il vestito dell'utilizzatore. Una volta sfoderate, possono essere usate in tutto e per tutto come normali arti, salvo ovviamente il non essere prensili.
    EFFETTO: Permette l'utilizzo delle tecniche basate sulle ali
     
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    Melissa McArthur
    « READY OR NOT!? »
    Il suo tentativo di sembrare il comico di turno non funzionò, però visto i suoi precedenti Melissa oramai non si scompose più di tanto; non voleva rodersi lo stomaco per niente. Per lo meno non sembrava essere malaccio a livello di combattimento, c'è da dire che lei non era l'appice e non reggeva se comparata a dei eroi veri e propri, però insomma dopo anni a fare quel genere di cose non si poteva definire una novellina. Se avesse trovato uno più incapace era assai probabile che quel ragazzo lo avrebbe asfaltato senza grossi problemi, soprattutto con quelle due ali.
    Ad ogni modo, ritornando alla lotta, l'attacco sferrato dall'australiana non era stato fatto con molta convinzione vista l'importanza della testa per tante belle cose che ci fanno funzionare. Non le sarebbe dispiaciuto sbagliarsi, però si aspettava un minimo di reazione da parte del ragazzone ed infatti così fu - circa. Portando la sua ala di fronte alla traiettoria del pugno, questo venne fermato spargendo la gelatina sulle piume rinforzate e questa volta era certa che lo fossero per via della smorfia addolorata che fece. Non dissimile da sferrare un colpo su una superficie assai dura, insomma. Un passetto indietro per riprendersi, scuotendo la mano nel mentre l'avversario doveva pensare alla svelta per non danneggiarsi il lato della testa. Meno male, si fa per dire, il corvino non deluse le sue aspettative, spostando l'area colpita il più lontano possibile nel mentre si preparava all'urto. Questo non tardò ad arrivare, creando l'ennesimo rumore echeggiante fra i muri degli edifici che li circondavano, però in quel lasso di tempo accadde qualcosa che la ragazza non si aspettava.
    Usando l'esplosione il giovane si lanciò verso di lei, mirando al proprio viso con un semplice pugno che dopo pochi attimi riuscì a connettere col bersaglio. Un gemito di dolore seguito da uno sguardo cagnesco, però non arrabbiato - apprezzava un uomo che sapeva sferrare un gancio destro. Sinistro, whatever. « Non male, » commentò massaggiandosi brevemente la guancia destra, sulla sua faccia un'espressione leggermente divertita. Se voleva fare a gara di chi aveva il pugno migliore non doveva fare altro che chiedere. Con un nuovo scatto in avanti, alquanto breve date le distanze, Melissa lanciò a sua volta un suo di pugno, ma stavolta sottoforma di un uppercut mirato al mento del ragazzo. Uno penserebbe che con quella chioma rossa che aveva perso il senno, diventando una bestia ma non era così - anzi, a volte usava quel trucco per nascondersi meglio quando doveva fare un lavoro più in incognito.
    schedaquirkcronologia ● outfit: [X] ◈


    Energia: 300 180
    Forza: 124
    Quirk: 80
    Agilità: 71

    Status: Danni lievi al braccio sinistro (tagli lievi), Danni lievi alla guancia destra.
    Tecniche usate: /

    Lista tecniche: ► Howitzer Blow [LV 2] | Facendo accumulare il materiale gelatinoso intorno alla mano, Melissa si prepara a sferrare un pugno mirato ad una parte non specifica del corpo dell'avversario. Il danno del colpo non è, però, la parte cruciale della tecnica, bensì la successiva esplosione che da quella distanza è certa di essere efficace.
    costo | 40
    raggio | medio

    ► Demolition Gun [LV 2] | Una tecnica a lungo raggio dove Melissa prima secerne una notevole quantità di materiale dalla mano sinistra, facendola colare su quella destra e poi lanciarla come se fosse una palla. L'idea è che o la gelatina si attacca sull'avversario, esplodendo subito dopo, o che essa esploderà in prossimità dell'avversario, danneggiandolo.
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno |medio

    ► C4 [LV 2] | Secerne da una delle due mani il materiale, all'inizio, verdastro, che poi con un gesto orizzontale della mano sparge davanti a se entro un raggio di un paio di metri. Questo rimane attivo e serve come una sorta di mina, fermando i movimenti dei propri avversari salvo esplodere sotto i loro piedi. Il materiale esploderà al turno successivo, salvo che l'avversario ci lanci sopra acqua o blocchi l'afflusso di ossigeno nell'area della "mina".
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno | medio

    ► Breaching Charge [LV 2] | Spargendo il materiale gelatinoso su un oggetto, muro o qualsiasi altra cosa che non sia un'essere vivente, Melissa punta a provocare un'esplosione più controllata. Questo può servire per far esplodere qualcosa di specifico, danneggiarlo o abbattere intere pareti. Non provoca danni agli avversari, però narrativamente può comunque farli sbalzare o cose di quel tipo.
    costo | 40 PE
    effetto | I materiali danneggiabili sono numerosi, ma attualmente non può distruggere:
    — Vari metalli (salvo arrugginiti o danneggiati)
    — Pareti ben costruite e rinforzate
    — Rocce o materiali simili resistenti e spessi
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    Il pugno di Jason strusciò prima con la superficie morbida e vagamente ruvida delle sue piume, poi impattò contro la guancia destra dell'avversaria. Il breve, forse un po' cliché, commento sul suo pugno lo fece sogghignare leggermente, ma sinceramente non era il tipo che si divertiva a fare a botte, era solo un mezzo per arrivare in fretta dove voleva - o, il più delle volte, una semplice conseguenza delle sue azioni spericolate. Insomma, in linea di massima, faceva sempre del suo meglio per finire in fretta. Quella lì, d'altro canto, sebbene amasse di meno perdersi in provocazioni verbali, sembrava quasi vedere la situazione come un'occasione per fare sparring, tanto che il corvino vide che sembrava intenzionata a contrattaccare senza usare il suo Quirk. Forse le mancava qualche rotella, del resto era coerente con il fatto che lo avesse attaccato immediatamente senza lasciare spazio alla diplomazia: forse la sua aura professionale era tutta apparenza ed era semplicemente mezza matta.
    Ad ogni modo, Jason non avrebbe certo esitato ad approfittare del fatto che lei non stava usando il suo Quirk, lui aveva attaccato a pugni solo perché non aveva molti altri mezzi per farlo. L'uppercut della donna fu rapido, ma di nuovo, Jason ci teneva alla propria faccia e proteggerla era sempre il suo primo istinto: poi chi glielo avrebbe spiegato a Castiel il giorno dopo perché gli mancava un dente? Si protesse con un avambraccio e - ow, quella lì picchiava come un fabbro, sentì quasi l'osso scricchiolare e perse istantaneamente la sensibilità della mano, sebbene per pochi istanti prima di riacquisirla. Quelle manacce non sarebbero arrivate nemmeno vicino alla sua faccia, ne aveva fatto voto solenne in quel preciso istante. Ma, mentre parava il colpo, aveva spalancato entrambe le ali verso l'alto per renderle libere di muoversi più agilmente e, una volta terminata l'azione della donna, le avrebbe fatte calare su di lei con ferocia, ripiegate, a cadenza alternata. Era quasi come se la stesse bombardando con una raffica di pugni sferrati da due braccia ossute e nodose lunghe due metri e mezzo, e la parte dura che sarebbe andata a contatto con la donna era stata ricoperta di cristalli di quarzo nero che si frammentavano e rigeneravano ad ogni pugno.
    Avrebbe continuato con il suo feroce assalto fino a quando non l'avesse vista arretrare, ed anche in quel caso non avrebbe smesso sino ad averla spinta a più di due metri di distanza, ossia più o meno la portata massima delle ali, aveva decisamente bisogno di un istante per raccogliere le idee, inoltre voleva capire se aveva modo di proteggersi da un attacco del genere, perché era letteralmente il suo miglior attacco e se non fosse servito a nulla sarebbe stato il momento di iniziare a pensare a qualche strategia di fuga. Forse era anche il caso di capire che intenzioni avesse la donna, con lui.
    -Okay, mettiamo che ora ci massacriamo di botte ed alla fine vinci tu. Cos'è che vorresti farne, di me? Portarmi da un tuo superiore? O mi ucciderai direttamente? Chiedo giusto per avere le idee chiare.- Avrebbe quindi chiesto Jason, che a quel punto sarebbe stato ancora leggermente ansimante per via dello sforzo necessario a portare un attacco così incessante per diverse decine di secondi. Aveva le mani alzate, come a sottolineare che stava chiedendo una sorta di "time out", ma le ali erano ripiegate e lo avvolgevano ai lati, ancora pronte a scattare al minimo segno di pericolo.





    [spoiler_tag]INFORMAZIONI TECNICHE[/spoiler_tag]
    CITAZIONE
    ENERGIA: 155/300
    FORZA: 130
    QUIRK: 130
    AGILITÀ: 15


    STATUS: Danno lieve coscia sinistra, danno lieve ala sinistra, danno lieve avambraccio destro.

    CITAZIONE
    Tecniche Utilizzate:
    Relentless Wings LV2[Costo 35]
    Descrizione: Jason sfodera le sue maestose ali e ne ripiega l'estremità finale, in modo che la parte più sporgente sia la grossa giuntura che la congiunge al penultimo segmento. Produce inoltre, sulla sommità di questa giuntura, uno strato di quarzo. Fatto ciò, sferra una serie di colpi con le ali visivamente simili a pugni, ma essendo portati a compimento con una giuntura dura in realtà più simili a gomitate per chi li riceve. L'attacco dimostra in pieno la grande velocità e versatilità delle ali, che attaccano a raffica senza fermarsi finché non lo decide Jason. Al termine dell'assalto, è probabile che una piccola parte di cristalli di quarzo si sia conficcata nelle superfici colpite dell'avversario.
    DANNO: Medio

    Heavy Feathers LV1[5 PE Mantenimento]
    Questa tecnica, omonima del Quirk stesso, serve come base per tutte le altre. Consiste semplicemente nello sfoderare le ali e mantenerle. Le ali si generano poco sotto le scapole dell'utilizzatore, con l'origine vicino alla spina dorsale. Quando vengono sfoderate, è probabile che strappino il vestito dell'utilizzatore. Una volta sfoderate, possono essere usate in tutto e per tutto come normali arti, salvo ovviamente il non essere prensili.
    EFFETTO: Permette l'utilizzo delle tecniche basate sulle ali
     
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    Melissa McArthur
    « READY OR NOT!? »
    Provare quel, relativamente, leggero dolore sulla guancia le faceva capire ogni volta quanto apprezzasse una buona lotta. Era uno di quei pochi momenti dove poteva essere se stessa, la possibilità di fare una scazzottata con un avversario le dava un senso di libertà - una piccola finestra dove si poteva sentire intera. La gente alla fine era un animale che seguiva per lo più l'istinto, la gente voleva usare il quirk per molte cose ma alla fine dei conti, diciamocelo, era per sentirsi unico e per mantenere la selezione naturale. Molti hero aspiravano ad avere quella professione per essere famosi creando lotte leggendarie con dei cattivi, di assaporare quell'energia che ti faceva sentire potente. Che c'era di male, dunque, se Melissa si concedeva lo stesso lusso una volta ogni tanto? La sua concezione della cosa forse era sbagliata e distorta, ma era una sensazione genuina e non necessariamente maliziosa - simile alla pesca, era una possibilità di scontrarsi con Madre Natura e provarsi dinanzi a lei.
    Per quel motivo, ed altri come per esempio il fastidio che quel tipo le faceva provare, si cimentò nel tentativo di voler sferrare quel uppercut con l'obbiettivo di spedire il corvino sulla luna. Le sue nocche sorprendentemente riuscirono a connettere con qualcosa, però non era il mento bensì l'avambraccio che per lo meno le diede la soddisfazione di colpire qualcosa. Non era il suo obbiettivo, ma pazienza, la lotta andava avanti e lei avrebbe dovuto fare altrettanto. Infatti il ragazzo aveva spalancato nuovamente le ali per tutta la loro apertura alare, lasciando Melissa un po' stupita. Ok, che avrebbe fatto adesso? Erano vicini, dunque non poteva lanciare dei proiettili e se avrebbe cercato di pararsi probabilmente lei avrebbe fatto prima a spintonarlo - infatti l'esito non fu nessuno dei due. Come se gli fosse cresciuto un nuovo paio di brac- ecco cosa voleva fare! Venne colpita dal primo colpo giusto quando venne presa dall'illuminazione, ma invece di indietreggiare iniziò a far emettere una quantità smodata di sostanza dalle mani per poi tentare di ricambiare il favore con un suo di assalto. I colpi del tipo facevano un male boia, però allo stesso tempo erano l'uno vicino all'altro dunque coglieva ogni occasione per cercare di colpire una delle due ali dopo che questa le colpivano la parte superiore del corpo. Spalle, braccia, anche un colpo sulla guancia destra, ma non le importava - viveva per momenti come quelli. Era una vera e propria raffica di colpi che avrebbe lasciato i due stremati, ma almeno per Melissa non le importava di essere ricoperta di quarzi che man mano facevano emergere gocce di sangue.
    Voleva sentirsi viva.
    Alla fine però uscì da quello stato di trance e, stanca, dolorante e ricoperta di quarzi e sangue, cercò di scattare all'indietro fuori dalla portata delle ali. La domanda successiva del ragazzo era lecita, un po' ficcanaso ma dopo quella lotta si sentiva stranamente di buon umore. « Non... uccido, » disse, ansimante, cercando di riottenere un minimo di compostezza e passandosi una mano fra i capelli color cremisi. « Ma speravo che... beating the piss out of you... che tu non mi mettessi i bastoni fra le ruote, » alla fine era il trattamento che faceva con chiunque, solo che nella maggior parte dei casi si trattava di mezze calzette che non reggevano un'intera lotta. « Ora, se non hai altro da aggiungere... vattene, » il suo sguardo s'incupì mentre cercò di fissare l'altro negli occhi; non aveva intenzione di demordere, voleva che quel pacco arrivi al suo destinatario. Probabilmente col casino che avevano fatto qualcuno aveva già contattato la polizia, dunque avrebbe dovuto dare delle spiegazioni alla sua fonte. Una bella rogna, ma meglio dare delle scuse che lasciare che quello là si fregasse la merce.
    schedaquirkcronologia ● outfit: [X] ◈


    Energia: 300 140
    Forza: 124
    Quirk: 80
    Agilità: 71

    Status: Danni lievi al braccio sinistro (tagli lievi), Danni medi alla guancia destra, danni lievi sulle spalle, danni lievi alle braccia
    Tecniche usate: ► Howitzer Blow [LV 2] | Facendo accumulare il materiale gelatinoso intorno alla mano, Melissa si prepara a sferrare un pugno mirato ad una parte non specifica del corpo dell'avversario. Il danno del colpo non è, però, la parte cruciale della tecnica, bensì la successiva esplosione che da quella distanza è certa di essere efficace.
    costo | 40
    raggio | medio

    Lista tecniche: ► Howitzer Blow [LV 2] | Facendo accumulare il materiale gelatinoso intorno alla mano, Melissa si prepara a sferrare un pugno mirato ad una parte non specifica del corpo dell'avversario. Il danno del colpo non è, però, la parte cruciale della tecnica, bensì la successiva esplosione che da quella distanza è certa di essere efficace.
    costo | 40
    raggio | medio

    ► Demolition Gun [LV 2] | Una tecnica a lungo raggio dove Melissa prima secerne una notevole quantità di materiale dalla mano sinistra, facendola colare su quella destra e poi lanciarla come se fosse una palla. L'idea è che o la gelatina si attacca sull'avversario, esplodendo subito dopo, o che essa esploderà in prossimità dell'avversario, danneggiandolo.
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno |medio

    ► C4 [LV 2] | Secerne da una delle due mani il materiale, all'inizio, verdastro, che poi con un gesto orizzontale della mano sparge davanti a se entro un raggio di un paio di metri. Questo rimane attivo e serve come una sorta di mina, fermando i movimenti dei propri avversari salvo esplodere sotto i loro piedi. Il materiale esploderà al turno successivo, salvo che l'avversario ci lanci sopra acqua o blocchi l'afflusso di ossigeno nell'area della "mina".
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno | medio

    ► Breaching Charge [LV 2] | Spargendo il materiale gelatinoso su un oggetto, muro o qualsiasi altra cosa che non sia un'essere vivente, Melissa punta a provocare un'esplosione più controllata. Questo può servire per far esplodere qualcosa di specifico, danneggiarlo o abbattere intere pareti. Non provoca danni agli avversari, però narrativamente può comunque farli sbalzare o cose di quel tipo.
    costo | 40 PE
    effetto | I materiali danneggiabili sono numerosi, ma attualmente non può distruggere:
    — Vari metalli (salvo arrugginiti o danneggiati)
    — Pareti ben costruite e rinforzate
    — Rocce o materiali simili resistenti e spessi
    — Altre cose solide e resistenti che aggiungerò man mano che appaiono o che mi ricordo.


    QUOTE
    Ovviamente la variante della tecnica è stata fatta in accordo con ddraig, ed eseguita solo a scopo narrativo e per rendere la scena memorabile :zizi:
     
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    Beh, no, non si aspettava minimamente qualcosa del genere da parte della stangona. Da parte di chiunque, in realtà, per una serie di motivi. Per prima cosa le sue ali erano insensibili al dolore, avrebbe potuto continuare a picchiare un muro per ore ed accorgersi di dover smettere solo vedendole penzolare verso il basso, spezzate; secondariamente le sue ali si rigeneravano, anche nel caso di cui prima gli sarebbe bastato riassorbirle e sfoderarle solo qualche ora più tardi per poterle di nuovo sfoggiare come nuove. Chiaramente nessuna delle due cose Melissa (o chiunque altro) avrebbe potuto indovinarla semplicemente osservando Jason combattere per qualche minuto, non era tanto per quello che il nostro la biasimava, quanto più per il fatto che al vedersi piombare contro due gigantesche ali da due metri ciascuna la sua prima reazione era stata... prenderle a pugni? Sul serio? Forse, dopotutto, era mezza matta sul serio. Ogni colpo sferrato dalle ali di Jason, lei lo contrastava con uno dei pugni esplosivi che il ragazzo aveva già assaggiato, sebbene notevolmente depotenziati rispetto a quelli che aveva subito prima: forse la rapidità della scarica di colpi le impediva di generare troppa gelatina esplosiva, o forse se la voleva risparmiare perché ne aveva scorte limitate, chissà. Seppur depotenziati, sembravano sufficienti a respingere il veemente attacco del giovane corvino, e ad ognuno dei numerosi e fragorosi impatti corrispondevano delle piccole deflagrazioni, accompagnate da schizzi di gelatina e frammenti di cristallo nero, tanto che Jason decise di coprirsi la faccia preventivamente con un avambraccio. Ottenne comunque ciò che voleva, ossia allontanarla, e a dire il vero l'attacco sembrò sortire molto più effetto di quanto avesse sperato: lei aveva le braccia distrutte, sangue e piccoli frammenti neri la facevano da padroni sui due arti che sembravano quasi inermi, penzolanti verso il basso. Non riusciva a provare dispiacere per lei, dopo che lo aveva attaccato a quel modo, ma non poteva fare a meno di fissarla con aria scettica mentre rimetteva le mani in tasca in modo un po' provocatorio. Anche le sue ali non erano messe benissimo, piene di chiazze bruciate e residui di varia natura: se avessero potuto provare dolore, probabilmente il ragazzo le avrebbe dovute lasciar ciondolare verso il basso come Melissa con le proprie braccia per avere un po' di sollievo, ma sfruttò la loro insensibilità per fare ancora un po' lo sbruffone e le ripiegò in maniera ordinata ai lati del proprio corpo. Quella sinistra scricchiolò leggermente, ma l'importante era far finta di nulla e credere nella propria farsa.
    Ascoltò le risposte della donna alle sue - ormai solo ipotetiche - domande, dunque sospirò.
    -Beh, io te l'avevo proposto fin dall'inizio di far finta di nulla e lasciarmi andare.- Quando ritenne che la minaccia fosse cessata, riassorbì le sue ali e si avviò verso l'esterno dell'edificio, avendo cura di scansare Melissa di diversi metri e senza mai staccarle gli occhi di dosso: la sua voglia di trovarsi una spatasciata di gelatina fra le scapole a tradimento era veramente minima. -Take care.- Le suggerì, ormai a poche decine di centimetri dall'uscita. -Occhio ai cristalli, sono velenosi. Fossi in te andrei a farmi medicare in fretta.- Furono le ultime parole che le dedicò, varcando la soglia. Ovviamente non era vero, ma voleva farle venire un po' di strizza: dopotutto a causa sua aveva dovuto rinunciare (almeno per quella sera) ad una pista promettente e, soprattutto, ad un bellissimo paio di pantaloni.
    Scherzi a parte, era stato parecchio fortunato quella sera: se non fosse stato per quell'assurdo colpo di matto finale della sconosciuta che l'aveva portata a distruggersi le braccia, probabilmente non ne sarebbe uscito così bene. A dire la verità aveva l'impressione che se le avesse lasciato cinque minuti per riprendersi, avrebbe tranquillamente potuto combattere di nuovo, e con un Quirk come quello non c'erano garanzie di spuntarla: poteva andare tutto bene e poi una singola esplosione al momento giusto e nel posto giusto avrebbe ribaltato la situazione. Come quella volta che aveva fronteggiato quel tizio con il Quirk elettrico che gli aveva lasciato quell'orribile cicatrice circolare sul costato: era tutto perfetto fino a quando, improvvisamente, non lo era più, ed era stata questione di pochi attimi.
    Ma il Jason di quella sera non era il Jason di oggi: il Jason di oggi era molto più cauto, cosciente dei limiti del proprio corpo e deciso a non abusare di sé stesso.
    Certo, non significava che avrebbe rinunciato a quello che faceva, ma c'era modo e modo, e quella sera aveva solo da complimentarsi con sé stesso per essere riuscito a rimanere sulle difensive fino al momento giusto, senza colpi di testa o mosse avventate. Meglio lasciare la spavalderia solamente al tono della voce.




    [spoiler_tag]INFORMAZIONI TECNICHE[/spoiler_tag]
    CITAZIONE
    ENERGIA: 155/300
    FORZA: 130
    QUIRK: 130
    AGILITÀ: 15


    STATUS: Danno lieve coscia sinistra, danno medio ala sinistra, danno lieve ala destra, danno lieve avambraccio destro.

    CITAZIONE
    Grazie per la role, se non hai altro da aggiungere puoi richiedere la correzione :sparks:
     
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    Poco ma sicuro che almeno una visita ad una clinica non glie la levava nessuno, sicuramente dopo quella lotta ma soprattutto dopo quella trovata che da lì a qualche ora si sarebbe pentita di aver fatto. Ok, non del tutto, ma era possibile che i dolori alle mani e non vedere il tipo steso a pancia in su l'avrebbe infastidita parecchio; ad ogni modo, sembrava che fra i due fosse ritornata una certa calma. Erano allo stesso livello, c'erano pochi dubbi, però chissà come sarebbero andate le cose se invece di farsi prendere dagli istinti ed ideali avrebbe continuato a fare la professionista? Come detto prima, a quel punto non importava.
    « Ahuh, sappi che... posso ancora spalmarti la faccia, » normalmente a quel punto lei lasciava la propria 'vittima' stesa al suolo mentre lei completava il proprio lavoro, impartendo una lezione di non intromettersi nei propri affari. In quel caso però non era molto sicura di esserci riuscita, forse aveva ottenuto l'effetto opposto e l'avrebbe spinto a perseguitarla? Almeno ora sapeva che quelle ali funzionavano un po' diversamente, vista l'assenza di qualsiasi smorfia sul volto del tipo era probabile che non sentiva dolore lì? Bene, la prossima volta avrebbe mirato alla faccia.
    Rimase lì dov'era, fissando con uno sguardo stanco ma comunque arcigno il ragazzo che dopo un paio di passo la lasciò da sola, circondata dal casino che avevano provocato con la disputa. Lo slime che aveva sulla pelle scoppiettava mentre lei, ancora con un po' di fiatone, doveva ritornare con piedi per terra siccome non poteva rimanere lì a lungo. « Ed anche... trovare un antidoto, se quel pazzo me la sta raccontando giusta, » in anni di carriera una delle tante cose che aveva imparato era mai scherzare o perdere sottogamba il pericolo di un possibile avvelenamento. Diede un'ultima controllata al pacco e si assicurò che fosse dove doveva essere prima di andarsene, accelerando il passo ma senza mai correre. A saperlo che ad aspettarla ci sarebbe stato quel tipo avrebbe chiesto un pagamento maggiore dalla sua fonte, però oramai il dado era tratto. Tutto ciò che le rimaneva da fare era di sbrigarsi e raggiungere quella clinica - se erano anche velenosi chissà quanto tempo le rimaneva. Presa una bottiglietta con la quale pulirsi da quello schifo e via, verso l'orizzonte.
    schedaquirkcronologia ● outfit: [X] ◈


    Energia: 300 140
    Forza: 124
    Quirk: 80
    Agilità: 71

    Status: Danni lievi al braccio sinistro (tagli lievi), Danni medi alla guancia destra, danni lievi sulle spalle, danni lievi alle braccia
    Tecniche usate:

    Lista tecniche: ► Howitzer Blow [LV 2] | Facendo accumulare il materiale gelatinoso intorno alla mano, Melissa si prepara a sferrare un pugno mirato ad una parte non specifica del corpo dell'avversario. Il danno del colpo non è, però, la parte cruciale della tecnica, bensì la successiva esplosione che da quella distanza è certa di essere efficace.
    costo | 40
    raggio | medio

    ► Demolition Gun [LV 2] | Una tecnica a lungo raggio dove Melissa prima secerne una notevole quantità di materiale dalla mano sinistra, facendola colare su quella destra e poi lanciarla come se fosse una palla. L'idea è che o la gelatina si attacca sull'avversario, esplodendo subito dopo, o che essa esploderà in prossimità dell'avversario, danneggiandolo.
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno |medio

    ► C4 [LV 2] | Secerne da una delle due mani il materiale, all'inizio, verdastro, che poi con un gesto orizzontale della mano sparge davanti a se entro un raggio di un paio di metri. Questo rimane attivo e serve come una sorta di mina, fermando i movimenti dei propri avversari salvo esplodere sotto i loro piedi. Il materiale esploderà al turno successivo, salvo che l'avversario ci lanci sopra acqua o blocchi l'afflusso di ossigeno nell'area della "mina".
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno | medio

    ► Breaching Charge [LV 2] | Spargendo il materiale gelatinoso su un oggetto, muro o qualsiasi altra cosa che non sia un'essere vivente, Melissa punta a provocare un'esplosione più controllata. Questo può servire per far esplodere qualcosa di specifico, danneggiarlo o abbattere intere pareti. Non provoca danni agli avversari, però narrativamente può comunque farli sbalzare o cose di quel tipo.
    costo | 40 PE
    effetto | I materiali danneggiabili sono numerosi, ma attualmente non può distruggere:
    — Vari metalli (salvo arrugginiti o danneggiati)
    — Pareti ben costruite e rinforzate
    — Rocce o materiali simili resistenti e spessi
    — Altre cose solide e resistenti che aggiungerò man mano che appaiono o che mi ricordo.
     
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    Ciao ragazzi,

    Nulla di particolare da segnalare e non dovete neanche andare dal dottore. :zizi:

    Melissa: +50 exp
    Jason: +50 exp

    Passo e chiudo! :**:
     
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13 replies since 7/10/2020, 21:27   268 views
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