Kalyani Raji

▪ Nome Cognome: Kalyani Raji. — Il suo nome (कल्याणी) vuol dire bellezza, ma lei non pare vantarsi molto di tale titolo. Il suo cognome (राजी), invece, di origine indù, vuol dire colui che brilla, ed è legato all'Unicità della sua famiglia da generazioni.
Tutti la chiamano Kalya, e anche lei il più delle volte si presenta solo con questo diminutivo.
▪ età e data di nascita: 29 Anni; 31 Dicembre. — Nata in una fredda giornata d'inverno, qualche ora prima dello scocco della mezzanotte, Kayla è un Capricorno in tutto e per tutto. Il suo orgoglio d'acciaio, d'altronde, è caratteristica tipica di quel segno zodiacale.
▪ Luogo di Nascita: Mumbai, India. — Viveva insieme alla sua famiglia in una villetta nella zona più ricca della città, non a caso i Raji sono una famiglia più che benestante.
Ora vive da sola in un appartamento a Bunkyo, uno dei quartieri di Tokyo.
▪ Fazione & Affiliazione: Vigilantes. — Membro del network Bloodpact.
▪ Famiglia e Affetti:
Hiresh Raji: Padre di Kalya, fu il fondatore della Raji Inc. Purtroppo morì prematuramente a causa di un malanno, lasciando in eredità l'azienda al resto della famiglia. Era un uomo buono e allegro, anche se ha sempre preteso molto dai suoi figli. È da lui che Kalya ha ereditato il quirk legato alla luce.
Madhavi Raji: Madre di Kalya e co-fondatrice della Raji Inc., Madhavi si può definire la donna forte per eccellenza. È molto severa e ha una morale ferrea, che ha trasmesso anche ai suoi figli. Lei e Kalya si assomigliano abbastanza caratterialmente e Madhavi ha grosse aspettative su di lei, cosa che ha sempre creato molti complessi e ansie alla figlia. Dopo la morte del marito ha preso in mano la gestione della sede principale dell'azienda, insieme ai due figli maggiori.
Il suo quirk le permette di indurire la pelle e farla diventare di ferro.
Amal e Anjan Raji: Gemelli, sono i fratelli maggiori di Kalya. Hanno entrambi un carattere piuttosto burlone, adorano gli scherzetti e dare fastidio alla sorellina, anche se lo fanno più per divertirla che per altro. Non è raro che passino in Giappone a farle visita, per accertarsi che stia bene.
Sono entrambi laureati in ingegneria meccanica, come è di tradizione in famiglia, e gestiscono la sede principale della Raji Inc. insieme alla madre. Inoltre hanno preso entrambi la licenza di Eroi.
Anche loro hanno ereditato un quirk legato alla luce.
▪ Gruppo sanguigno: B negativo.
▪ Occupazione: Ingegnere meccanico presso la Raji Inc., succursale di Tokyo. — La sua famiglia, in India, è proprietaria di una nota azienda, in ambito nazionale, che produce equipaggiamento per Eroi. Con il passare degli anni hanno sempre più acquisito successo e, finalmente, hanno deciso di aprire una piccola succursale a Tokyo, per poter intrattenere affari anche con la capitale nipponica. Kalya si è presa la responsabilità di gestire quella sede distaccata, che possiede una officina, una zona dove si trovano gli uffici e un discreto numero di dipendenti.
▪ Orientamento sessuale: Bisessuale, ma... ufficialmente dice di non avere tempo per pensare all'amore. La verità è che non riesce proprio a trovare una dolce metà, a causa del suo carattere un po' duro e chiuso, che fa scappare qualsiasi possibile pretendente. Insomma, è come la volpe che non arriva all'uva e dice che è acerba.
▪ Particolarità:
◊ A causa di una mutazione genetica, ereditata dal quirk della madre, il braccio sinistro di Kalya presenta macchie di pelle bianca (tipo vitiligine) e traslucida, sembrano quasi fatte di metallo. In realtà è solo leggermente più spessa e subisce ferite come un normale braccio, ma guardandola molti hanno detto che sembri quasi indossare un braccio di ferro.
◊ Sa parlare molto bene il giapponese, poiché ha studiato a Tokyo e vi vive da un bel po' di anni.
◊ Ha la fobia del buio, non riesce a stare in luoghi privi di luce senza cadere nel panico. Questo perché, ovviamente, il suo quirk in quel caso è nullo e lei è totalmente indifesa. Infatti dorme sempre con una luce accesa.
◊ Da piccola partecipava a livello agonistico a competizioni di pattinaggio sul ghiaccio, ma ora per lei è solo un hobby che pratica di tanto in tanto.
◊ Non si direbbe, ma ha parecchi piercing sul suo corpo: uno al naso, un paio alle orecchie e uno persino all'ombelico. Quest'ultimo lo ha fatto durante un periodo di ribellione adolescenziale.
◊ Nonostante dica di essere la persona meno interessata all'amore al mondo, in realtà Kayla è una vera romanticona: adora i film rosa e i romanzi, spesso si commuove anche a guardarli, ma non lo ammetterebbe mai. Probabilmente le sfuggirebbe qualcosa a riguardo se fosse ubriaca, ma evita accuratamente di bere fino a perdere la lucidità.
◊ Sebbene sia stata formata in un ambiente puramente scientifico, Kalya crede tantissimo nello zodiaco e nei tarocchi. Ogni settimana legge l'oroscopo, in una sorta di rituale, e troppo spesso si lascia influenzare dai suoi responsi.
◊ È appassionata di videogiochi e fa attivamente parte di una gilda online, i Faith Fighters.

« I'm trying not to lose my focus. »

BACKGROUND — La più grande fortuna nella vita di Kalya fu nascere in una famiglia di benestanti ingegneri a Mumbai, una delle città più ricche e contraddittorie dell’India. Difatti, come i suoi fratelli, non conobbe mai la povertà e le fu concesso di frequentare le scuole più ambite della sua città. L’idea non le dispiaceva: fin da bambina adorava essere sveglia e intelligente, la faceva sentire apprezzata dai genitori e dai suoi fratelli maggiori.
Crebbe dunque in un ambiente puramente scientifico e vi si appassionò lei stessa, seguendo sempre la sua famiglia nelle officine della Raji Inc. e interessandosi a quell’universo, di cui già sapeva che sarebbe stata l’erede. Doveva dunque mantenere alte le aspettative in famiglia, soprattutto di sua madre, che pretendeva tanto da lei: in un mondo dominato da uomini, diceva Madhavi, lei doveva spiccare per la sua bravura e per la sua intelligenza; doveva impegnarsi per portare avanti ottimi risultati e non farsi assolutamente mettere i piedi in testa da nessuno.
E questo divenne il più grande obiettivo di Kalya.
Nonostante la sua famiglia apparisse perfetta, in realtà Hiresh e Madhavi pretendevano tantissimo dai loro figli. Kalya, così presa a studiare e a dimostrare a tutti di valere qualcosa, divenne una ragazza chiusa e orgogliosa, ferma sulle sue posizioni al punto da essere quasi irremovibile: nessuno doveva metterle i piedi in testa, e continuava a ripeterselo fino allo sfinimento, fino a restare completamente da sola.
Sfogava la sua frustrazione nel pattinaggio sul ghiaccio: solcare quella lastra ghiacciata la faceva sentire libera dalle responsabilità, spensierata e serena.
Quando la magia finiva, tornava a studiare e a frequentare assiduamente le officine di famiglia, imparando a lavorare i macchinari dagli ingegneri migliori che suo padre stesso aveva assunto.
All’età di diciotto anni accadde una disgrazia: Hiresh si ammalò e morì prematuramente. La famiglia Raji non ebbe neppure il tempo di elaborare il lutto che dovette subito preoccuparsi della gestione dell’azienda, che ricadeva inevitabilmente su Madhavi e sui gemelli primogeniti, Amal e Anjan, ormai freschi di laurea.
Furono mesi pesanti, soprattutto per Kalya: sua madre era diventata più insopportabile di quanto non lo fosse già normalmente, mentre i suoi fratelli burloni sembravano essere maturati tutti assieme e non si divertivano più a farle scherzetti per farle sfuggire qualche sorriso.
Alla fine, Kalya prese una decisione importante e annunciò alla famiglia che sarebbe andata a studiare ingegneria meccanica all’università di Tokyo. Non che avesse messo in dubbio le competenze dei vari istituti indiani, ma voleva assolutamente cambiare aria e, fin da piccola, aveva sempre sognato di potersi trasferire nella capitale nipponica.
Sua madre, dopo lunghe settimane di indecisione, acconsentì e iscrisse sua figlia prima a una scuola di lingua giapponese, e poi a Tōdai, l’Università di Tokyo.
Kalya conseguì la laurea lì, godendosi intanto la vita in Giappone, così diversa da quella a Mumbai… Adorava quel posto, tanto che, alla notizia che sua madre fosse riuscita ad aprire una succursale della loro azienda a Tokyo, Kalya propose subito di prenderne in mano la gestione. In quel modo poteva continuare a vivere lì e a svolgere il lavoro per la sua famiglia, come aveva promesso quando era piccina.
Applicò le sue conoscenze in ingegneria meccanica per realizzare equipaggiamenti per Eroi, ma non si immischiò mai nel loro mondo, continuando a vivere serenamente la sua vita lavorativa: usava raramente il suo quirk, giusto per creare piccole forme da usare nella sua officina, ma per il resto aveva sempre evitato accuratamente scontri diretti con villain vari.
Andò avanti così per un po’ di anni, fino a quando, un giorno, sul suo smartphone apparve un messaggio inaspettato e terribilmente inquietante: il Dottor Hanzo Takashi, in diretta, minacciò un attacco all’intera città, utilizzando un farmaco con un tasso di mortalità del 50%.
Kalya, all’idea che quel messaggio fosse vero, fu letteralmente terrorizzata. Indecisa sul da farsi, osservò pian piano la sua città spopolarsi, fino a quando anche lei non prese una decisione: tornare in India e rifugiarsi lì. Non sarebbe rimasta a Tokyo a rischiare la vita, d’altronde, come aveva detto il Primo Ministro, se ne sarebbero occupati i Pro-Hero, giusto?
Così tornò dalla sua famiglia, continuando a pagare l’affitto della casa nella capitale nipponica, nella speranza di potervi tornare il prima possibile.
Seguì tutte le vicende in diretta, da dietro lo schermo del televisore, e trasse un sospiro di sollievo nel sapere che il suo quartiere era stato salvato da quella minaccia.
Ma, prima di tornare a Tokyo, sua madre si avvicinò a lei e la guardò con durezza, come faceva quando era solita rimproverare i suoi figli. Il suo volto era velato di una forte delusione, che fece gelare Kalya.

“Sei scappata, invece di difendere la tua città. Sei stata codarda, Kalyani.”

Queste parole si marchiarono a fuoco nella sua testa, facendole provare mortificazione e vergogna.
Tornata a Tokyo, dopo giorni passati attanagliata dai sensi di colpa, Kalya ha finalmente deciso di fare qualcosa di concreto per liberarsene: usare il suo quirk per difendere Tokyo e chi vi vive dalle persone spregevoli e senza scrupoli. Avrebbe portato la sua morale ferrea sul campo di battaglia, quando necessario, e in quel modo sua madre non l’avrebbe più guardata con delusione.
Certamente non si sarebbe iscritta a una scuola per eroi, insomma, non ci si vedeva proprio… Magari essere un Vigilante sarebbe stato il giusto compromesso.
Beh, non era affatto male come idea.

QUIRK ◊ FROM LIGHT INTO BEING

EMITTER — Nella sua lingua natia, prakash se jeevan mein (प्रकाश से जीवन में).
Kalya è in grado, attraverso la sua unicità, di concentrare percentuali altissime di fotoni e dare loro forma solida. Può dunque realizzare, attraverso la luce, scudi per proteggersi, armi piuttosto basilari (come schegge o coltelli) e forme in base ai suoi gusti. Sembra avere una predilezione per la creazione di forme geometriche.
È un quirk di tipo emitter, ma lei non può generare dal nulla i fotoni, solo utilizzare tutti quelli presenti nella sua area d'azione. Questo significa che più si trova in uno spazio buio e più il quirk diventa debole, fino a risultare nullo in luoghi completamente privi di luce. Di notte sfrutta ampiamente quella artificiale.
I fotoni, nel momento in cui si accumulano e si solidificano, raggiungono anche temperature discretamente alte e il contatto diretto con la superficie potrebbe scottare, senza tuttavia provocare ustioni. Nel caso di Kalya, pare che la sua luce solida assuma sempre una luminescenza tendente all’azzurro intenso.

INVENTARIO ◊

Order will be restored [Livello 2] [30 PE]

Kalya, utilizzando questa tecnica, può creare letteralmente qualsiasi forma fatta di luce: quadrati, rombi, cerchi di varie dimensioni, fino a forme leggermente più complesse, come frecce o lance. Può creare solo due forme alla volta e può utilizzarle nei modi più disparati possibili, in base alle sue necessità, oltre ad essere in grado di mantenerle per più turni. Creando costrutti a forma di schegge o armi da taglio piuttosto basilari, dunque, può scagliarli contro gli avversari e provocare loro ferite abbastanza profonde.
Il controllo di tali forme è puramente mentale, difatti non è lei stessa fisicamente a spostarle e lanciarle. Può farle apparire in qualsiasi punto nel raggio di tre metri da lei.
Tecnica duratura, Danni Medi — Costo di mantenimento: 10 PE

Defenses in place [Livello 2] [35 PE]

Kalya non è quel tipo di persona a cui piace attaccare direttamente, preferisce prima difendere se stessa. Attraverso la luce, può innalzare intorno a sé ampi scudi, massimo due alla volta, sia vicino che a una distanza di tre metri dal suo corpo.
Tecnica difensiva — Protegge da Danni Medi

Whip of light [Livello 2] [30 PE]

Beh, il nome della tecnica è piuttosto indicativo... Kalya può creare una frustra fatta di luce, in grado di raggiungere la distanza di tre metri da lei. Attraverso di essa può afferrare oggetti, può colpire gli avversari, provocando loro contusioni e possibilmente tagli, e usarla per aggrapparsi a punti sopraelevati, nello sfortunato caso in cui dovesse cadere da una discreta altezza. Può controllare contemporaneamente massimo due fruste e può mantenerle per più turni.
Tecnica duratura, Danni Medi — Costo di mantenimento: 10 PE

The balance shifts in my favour [Livello 2] [40 PE]

Utilizzando questa tecnica, Kalya può concentrare una percentuale altissima di fotoni all'interno del palmo della sua mano, in modo da formare una sfera luminosa. Scagliandola contro l'avversario, nel momento dell'impatto i fotoni concentrati al suo interno vengono violentemente rilasciati in una vera e propria esplosione, che crea un'onda d'urto in grado di coprire all'incirca una superficie di 180 gradi e di sbalzare via nemici e oggetti.
L'intensità dell'onda d'urto è regolata dalla percentuale di fotoni che Kalya concentra, che può variare da un piccolo rilascio a uno più grande.
Tecnica ad area, Raggio: 3 Metri — Danni Medi

Defense matrix established [Livello 2] [35 PE]

A Kalya, a quanto sembra, non bastano degli scudi per sentirsi totalmente al sicuro. Tramite questa tecnica può ricoprire alcune zone del suo corpo con un'armatura fatta totalmente di fotoni. Può dunque rivestire il suo braccio, la sua gamba, il suo torace oppure addirittura crearsi un elmo... e di certo quest'ultima opzione, per quanto utile, può essere leggermente sconveniente per il calore che i fotoni emettono.
Per ora, può creare questa armatura di luce solo per alcune parti del suo corpo e non è ancora in grado di ricoprirlo completamente.
Tecnica duratura, Protegge da Danni Medi — Costo di mantenimento: 10 PE

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Suit [Costume]

Descrizione: Una tuta molto elastica e resistente, fatta in microfibre di carbonio, in grado di aderire perfettamente al corpo della persona che la indossa. Costruita in modo da imitare alla perfezione i modelli della Yuuei. Il tessuto è antistrappo, rinforzato alla base del collo e sul petto, resistente al calore ed in grado di isolare, in parte, dalla corrente elettrica. Il modello base è completamente di colore nero, e compatibile con una moltitudine di accessori e gadget.
Durata: Permanente.
Peso: [0]
Effetto: Resistenza danni Lievi.

Shocker [Offensivo]

Descrizione: Il Taser è una pistola elettrica, anche nota come storditore elettrico o dissuasore elettrico. È classificato tra le armi da difesa «meno che letali» che fa uso dell'elettricità per paralizzare i movimenti del soggetto colpito facendone contrarre i muscoli. Se il suo uso fosse o meno da considerarsi legale è stato un argomento a lungo discusso o dibattuto. Nel novembre 2007 l'ONU ha equiparato l'uso di taser ad una forma di tortura e ne ha sconsigliato l'acquisizione alle forze di polizia. Qui un taser è stato integrato all'interno di un guanto, in modo da poter essere occultato più facilmente.
Durata: Permanente.
Peso: [1]
Effetto: Stordimento Lieve.

Adaptive Chip [Accessorio; x2] [bloccato fino a lv. 7]

Descrizione: Un microchip elettronico che ha letteralmente rivoluzionato il mercato, prodotto grazie all'ausilio di qualche quirk di creazione e perfezionato grazie all'avanzata tecnologia disponibile sul fronte degli equipaggiamenti, che ha la funzione di immagazzinare i dati di una suit e consentirne la materializzazione senza strumenti aggiuntivi.
Villain, Vigilantes, siete stufi di portarvi dietro borsoni con i vostri costumi temendo di dover finire a cambiarvi nelle cabine telefoniche (che non esistono più) come Superman?
Ecco, questo minuscolo accessorio potrebbe cambiarvi la vita.
Viene programmato a seconda dei desideri dell'acquirente, equipaggiato con un frammento del materiale richiesto e poi viene innestato in normali oggetti di uso quotidiano, solitamente vestiario o accessori, come una collana, degli occhiali, un anello, etc.
Esercitando una lieve pressione sull'oggetto in questione, il chip si attiva e comincia a replicare i materiali contenuti in esso, dando loro la forma che vi è stata caricata in memoria, creando così l'illusione che la suit si manifesti dal nulla.
Possiede elevate capacità di rigenerazione, per cui anche la suit dovesse venire strappata o rotta, il chip sarebbe in grado di ripararla nel giro di pochi minuti.
Durata: Permanente.
Peso: [1]
Effetto: Svolge la funzione di una suit portatile.

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Specializzazione Laboratorio [Livello Spec]

Descrizione + Specifiche Varie ed Eventuali.

PV: Symmetra, Overwatch || CODE © ONLY FOR MHA GDR.