Akemi Kurokawa

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    ▪ Nome Cognome: Akemi Kurokawa — Akemi, come Bellezza Luminosa, due kanji che la corvina apprezza molto, e che usa spesso per alzare la sua normalmente bassa autostima. La ragazza infatti non si sente affatto attraente, autoconvincendosi spesso che l'immagine piacente con cui le altre persone devono interagire sia solo una falsità, cosa nemmeno totalmente falsa.

    ▪ ETÀ E DATA DI NASCITA: 28 Anni; 4 Luglio. — Condivide il compleanno con gli USA, non che ciò sia in qualche modo importante. Inoltre, è nata sia Cane che Cancro, e condivide alcune caratteristiche di entrambi. Sì, tristemente non combaciano perfettamente con la sua persona, ma alcune volte si sente parecchio affine ad essi, in modo abbastanza casuale però. Non è una fan sfegatata dello zodiaco però, interessandosi solo ed unicamente quando legge - spesso sul suo telefono - oroscopi accurati e precisi, fissandosi su di esso per qualche interminabile giorno.

    ▪ Luogo di Nascita: Tokyo; Giappone — Nata e cresciuta a Tokyo, sebbene sua madre venga da Hiroshima, e così tutti i parenti dal lato materno. Parentele che spesso le fanno venir voglia di abbandonare tutto e scappare fuori città, cercando ritrovo da zie o cugini.

    ▪ Fazione & Affiliazione: Vigilante — Akemi non è definibile una reale vigilante, sì, gli piace aiutare il prossimo e non ha poi così tanta paura di usare la sua unicità - per quanto essa risulti inutile il più delle volte - per farlo, ma non si può certo dire che brilli di ideali eroistici. Il lato della sua personalità più affine al vigilantismo poi non è nemmeno propriamente suo, ma è quasi totalmente preso dalla protagonista di un libro per ragazzi, che ha letto durante l'adolescenza.

    ▪ Famiglia e Affetti:
    Osamu Kurokawa - Il fratellino di Akemi, una persona irascibile, impaziente ed incredibilmente odiosa, ma che, nonostante tutto, viene apprezzato dalla ragazza. A differenza della madre però, è in grado di vedere quando sbaglia, e non teme a dirgielo in faccia, cercando di sfruttare al meglio il suo ruolo di sorella maggiore.
    Ichizo Kurokawa -- Una persona piena di energie, e che fa di tutto per metterle in funzione. Akemi ha tutto sommato un buon rapporto con il padre, sebbene non riesca nemmeno minimanete ad equiparare la sua esuberanza, sentendosi sempre fin troppo affaticata per stargli dietro. Gestisce un officina, dove lavora tuttora come meccanico, nonostante l'età, che anno dopo anno cresce sempre più;
    Kiyo Kurokawa -- Una brava donna, gentile e confortante. Akemi ha sempre avuto un ottimo rapporto con lei, preferendo di gran lunga la sua compagnia a quella del padre. Entrambe infatti, son persone pacifiche e tranquille, risultando quasi opposte alle caratteristiche comportamentali di Osamu e Ichizo.

    ▪ Gruppo sanguigno: A Negativo.

    ▪ Occupazione: Attrice — Lavora ufficialmente come attrice, facendo anche parte di un agenzia relativamente grande che le ha fornità ruoli relativamente importanti in film parecchio visti dal pubblico giapponese. Gli piacerebbe prendere parte - come personaggio protagonista - in un film dall'alto budget produttivo, cosa che per il momento non è poi così impossibile.

    ▪ Orientamento Sessuale: Pansessuale Aromantica - Quando si parla di sentimenti, la sua paura di risultare artificiale non aiuta poi così tanto. E' sì in grado di fingere attrazione romantica per altre persone, ma spesso il suo subconscio la frena dal provare reali sentimenti, per la paura di non riuscire a risultare comunque onesta, ciò, alimenta unicamente la sua paura di sembrare una persona finta, costringendola in un circolo vizioso dal quale ha paura di uscire. Questo muro a livello sentimentale però, non significa che è inabile di provare attrazione fisica o mentale per un'altra persona. Anzi, spesso è proprio ciò che succede. Tentativi vacui di stringere rapporti con persone che trovava attraenti, ma che terminavano inevitabilmente con lacrime, rancore o amarezza. Principalmente da parte di Akemi.

    ▪ Particolarità:
    ►Automatonofobia: Una paura molto pesante che Akemi si porta dietro da anni. Chi non avrebbe questo dubbio con un quirk come il suo però.
    ► Ha due piatti preferiti: L'anago di sua madre, un piatto che ama nella privacy di casa sua, e lo shabu shabu, che sebbene sia semplice, le fa passare del piacevole tempo con le sue poche amicizie.
    ► Il suo sogno d'infanzia era lavorare in polizia, ma il tempo ha sgretolato questa aspirazione.
    ► Ha una gatta di nome Aiko, la quale ha quasi sei anni.
    ASPETTO FISICO — Il corpo di Akemi è decisamente particolare, specialmente ciò che si trova dentro di esso.
    Esternamente è una donna abbastanza attraente, abbastanza alta, né troppo magra né troppo in carne, il giusto per poter sfoggiare delle curve invidiabili da molte.
    Sulla sua pelle è arduo trovare difetti, data l'estrema cura che impiega nel trattarla, cosa parecchio difficile date le caratteristiche particolari che essa ha. Essendo simile alla seta infatti, deve stare attenta a non idratarla troppo, e deve stare anche attenta a come lava il suo corpo, usando prodotti appositi e su misura.
    I suoi capelli, di un fin troppo comune castano scuro, sono tenuti parecchio lunghi, arrivando di una quindicina di centimetri sotto le scapole della ragazza, ma nonostante ciò sono spesso tenuti sciolti. Al tatto, essi sono incredibilmente morbidi, nonostante la ragazza non li curi poi così tanto. Proprio come la pelle però, deve utilizzare shampoo e balsami speciali, altrimenti li farebbe diventare immensamente rovinati.
    Le apprezzabili forme della donna però, sono tutto tranne che oneste, esse infatti vengono spesso alterate, a volte in modo quasi non visibile, altre con cambiamenti decisamente sostanziosi. Ciò, ben accompagna la sua carriera lavorativa, dandole una libertà leggermente maggiore per i fisici dei personaggi che deve interpretare. Un suo piccolo segreto infatti, che nessuno - ad esclusione della suo nucleo familiare - conosce, è un piccolo complesso che ha sempre avuto sulla dimensione del suo seno, che, normalmente piatto, l'ha portata ad ingrandirlo artificialmente. O forse sarebbe meglio dire in modo naturale? In qualunque caso, durante i suoi anni di scuole medie, a causa di qualche prima cotta per i vari bellocci della scuola, ha iniziato ad aumentare il cotone nella zona pettorale, sperando che nessuno se ne accorgesse.
    Tutto sommato, il corpo di Akemi è uguale a quello di una bambola, quindi può risultare decisamente inquietante al tatto, ben più di quello di una persona normale.
    Per quanto la sua pelle sia simile a della reale pelle infatti, non lo è, e toccandola non è difficile rendersene conto. Ed è così anche per i suoi capelli, o - in modo decisamente grottesco - le sue ossa. Stringendo con forza infatti, non è difficile flettere la struttura ossea della ragazza, che con il tempo ritorna naturalmente nella posizione corretta.
    Per quanto riguarda il vestiario della donna, non c'è molto da dire. Le piace vestirsi seguendo l'alta moda, sebbene spesso i costi siano troppo alti per starci effettivamente dietro. Spesso infatti, si ritrova ad indossare imitazioni di abiti effettivamente costosi, così da non andare a spendere un patrimonio su cose che potrebbe indossare un'unica volta. Nonostante questo, quando è nel suo privato, le piace indossare abiti semplici, spesso anche fin troppo, il cotone che ha sotto la sua pelle infatti, la tiene al caldo anche durante l'inverno, così come la tiene fresca durante l'estate, una caratteristica simile a quella della lana, ma che per qualche motivo ha ereditato comunque.
    Il colore predominante nella sua cabina armadio è il nero, seguito dal blu scuro e dal grigio. Ciò, nonostante il suo colore preferito sia il caffèlatte. Putroppo però, non le piace come si abbina ai suoi capelli.

    Altezza: 173 cm | Peso: 61 kg


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    CARATTERE — Akemi non apprezza poi così tanto la sua personalità, e sebbene siano anni che ci provi, non è mai stata in grado di raggiungere una soddisfazione reale. E' una persona succube di sé stessa, che soffre per colpa di catenacci applicati in modo autonomo in giovane età, e che ormai sono troppo stretti ed arruginiti per essere rimossi facilmente.
    Non aveva mai avuto una personalità incredibilmente forte, la classica ragazzina tranquilla e che parla poco, e proprio per questo motivo era facile prenderla di mira, e quando le persone dicono che i più giovani sono anche i più crudeli non sbagliano affatto.
    Aveva vissuto per anni in compagnia di innumerevoli scherzi sulla sua unicità, chi diceva che era una bambola artificiale, chi arrivava ad offendere la sua intera famiglia, definendoli manichini, e chi invece preferiva offendere il fisico malleabile della ragazza, alludendo ad un aspetto fisico originale al limite dell'orrore.
    In breve, aveva sopportato per anni atti di bullismo relativamente gravi, e ciò aveva avuto un peso non indifferente sulla sua personalità, che proprio per quei motivi era andata persino a variare. Difatti, la ragazza aveva preso alla lettera il metodo Stanislavski, sebbene non sapesse nemmeno cosa fosse. Iniziò ad imitare in modo quasi perfetto personaggi di opere letterarie, film, fumetti, cartoni o fantasie personali, facendo il passo falso definitivo sul diventare una vera e propria bambola, con nulla di reale. Da un lato, lo aveva fatto anche per quel motivo, forse assecondando chi si focalizzava sul prenderla in giro avrebbero smesso, dall'altro lato però, aveva cercato questa soluzione per provare ad ottenere un carattere più solido, un qualcosa che potesse aiutarla ad uscire da quel circolo vizioso in cui viveva, sbagliando inevitabilmente.
    Sfortunatamente per Akemi infatti, questa sua idea le si era ritorta contro, e non era più riuscita a ritornare ad una sua "vera" personalità. Quella che dimostra adesso infatti, è l'insieme dei pensieri, nonché del modo di agire, di svariati personaggi da cui ha preso ispirazione, un po' come una spugna che assorbe diversi liquidi e li mischia assieme quando viene strizzata. Questa capacità recitativa però, le aveva aperto chiaramente una strada verso la recitazione, d'altronde sfruttare i propri talenti - per quanto essi siano spiacevoli - è una cosa che gli umani sono incredibilmente bravi a fare, e ciò la fatta diventare la mini-celebrità che è oggi.
    Non è una persona con cui è difficile fare amicizia, tutt'altro, è molto amichevole e cerca di essere apprensiva con gli altri, il più delle volte è proprio lei a fare il primo passo infatti, sebbene praticamente nessuno - nemmeno lei stessa - può dire di conoscere effettivamente il suo Io. Forse solo i parenti che l'hanno vista crescere, e che son riusciti ad osservarla prima che la sua personalità cambiasse in modo irrimediabile.
    Essendo questa la sua personalità però, non è difficile intuire che abbia relativamente poche passioni. Le piace fare cose semplici ma utili, come leggere libri o guardare film, azioni che possono fornirle - per quanto ironico e triste ciò sia - spunti ed idee alternative, un po' come un'adolescente che non sa cosa fare del suo futuro, e quindi si butta su un qualcosa che ha visto in una serie tv.
    Uno dei suoi pochi tratti reali, è una blanda passione per la musica, che con grande flemma cerca di portare avanti. In infanzia infatti, aveva imparato a suonare il violoncello, ma negli anni di scuole medie aveva scelto di smettere, una delle poche cose che la fanno pentire delle sue scelte passate.
    Ironicamente poi, quasi ad annullare la sua unica peculiarità reale, i suoi ideali vigilanteschi derivano da un libro che lesse durante gli anni delle medie. Era stata una lettura decisamente rapida, una webnovel che aveva trovato su un sito praticamente sconosciuto, ma che era riuscita a trarre la sua estrema passione fin da subito. Ed è proprio dalla protagonista di quell'opera che ha preso il suo ideale di giustizia, nonché gran parte dei tratti che normalmente mostra alle altre persone.
    Era una grama realtà che non aveva mai amato, ma che ormai gli sembrava un qualcosa di essenziale per vivere. Per quanto lei stessa vorrebbe iniziare a pensare più di testa sua. Un suo grande complesso infatti, è di essere tutto sommato una vera e propria bambola. Una persona finta, e che non porta nulla di fresco nel mondo, nessun pensiero, nessun sentimento. E questa, da un punto di vista parecchio cinico, non è nemmeno una menzogna.
    « Me, Myself & I »
    BACKGROUND — Educata, composta e gentile. Una bambina pressoche perfetta, come ricordavano ad ogni occasioni gli svariati amici di famiglia. In totale opposizione invece, alla peste della famiglia Kurokawa. Osamu, il fratello minore di Akemi, anche se per solo due anni. Sembrava quasi che la bambina avesse assorbito tutti i tratti comportamentali positivi che la madre poteva offrire, e al fratello fosse rimasto poco e niente.
    La giovane Akemi, che era tutto sommata ben voluta dai suoi coetanei, dai suoi maestri d'asilo e dalle varie conoscenze dei genitori, venne colpita in modo lampante dalla sua unicità.
    Era la fine del suo quarto anno, quando, nel giro di una settimana, il suo quirk sbocciò come un fiore. Inizialmente era abbastanza inorridità, d'altronde - nonostante fosse abituata a vedere le unicità come una parte della vita di tutti i giorni - non si aspettava un cambiamento così drastico. Inizialmente però, i suoi vari piccoli amici non diederò troppo peso alla cosa, visto che conoscevano la bambina già da parecchio tempo, e stavano a loro volta sperimentando dei cambiamenti non indifferenti a causa dei quirk.
    Il primo "apice" venne raggiunto alle elementari, dove - circondata da gente che non conosceva così bene - la ragazza venne coperta di battutine, sguardi inopportuni e risate inappropriate. Poteva comprendere perché le persone facessero quelle cose, ma non riusciva a capire perché ne sentisserò un bisogno tanto eccessivo. In giro di qualche mese infatti, la situazione degenerò abbastanza, arrivando a dei veri e propri abusi verbali, una cosa che la ragazza si aspettava già da parecchio tempo.
    Inizialmente aveva provato a non dar peso alle parole altrui, fallendo miseramente. Semplicemente non riusciva ad ignorare quelle persone, e più ci provava, più il suo cervello la costringeva ad ascoltarli. La cosa peggiore poi, era che non riusciva a parlarne con nessuno. O forse è meglio dire che non voleva farlo.
    Era pienamente convinta che non fosse un problema così grosso da doverne parlare con insegnanti, genitori od amici. Si sarebbe risolto con il tempo. Era quella la vaga e menzognera risposta che si dava, nonostante fosse consapevole di quanto irreale ciò fosse. Uno spiraglio di speranza però, c'era.
    Suo fratello Osamu, l'unica persona con cui riuscì a liberarsi, parlando di quello che stava succedendo. Ed il suo ben voluto fratello minore - che ai tempi faceva i primi anni della sua stessa scuola - aveva preso "provvedimenti". Akemi non riusciva nemmeno a contare il numero di volte in cui l'aveva difesa davanti a ragazzi parecchio più grandi di lui, arrivando persino a fare a botte. Da un lato, la giovane Kurokawa continuava a dirgli che non serviva che si facesse male per lei. Dall'altra parte però, era molto felice che quella peste ci tenesse tanto, arrivando persino a farsi e fare male. Forse, era anche colpa di quei lontani avvenimenti se il loro rapporto attuale era così amichevole.
    Gli anni di scuole medie però, furono un secondo "apice", molto più pesante del primo oltretutto.
    Suo fratello non poteva più difenderla, ed Akemi, che si era potuta riposare sugli allori per un po' di tempo, era dovuta tornare in un'ambiente incredibilmente poco amichevole, e molto più crudele di quello passato. La ragazza era una preda facile. Educata e passiva, anche nei confronti di chi la offendeva. E questo comportamento, faceva in modo che nessuno fosse poi così interessato ad aiutarla. Non sembrava nemmeno in difficoltà alla fine, visto che rispondeva con educazione a tutti i commenti che le venivano fatti. Forse, si fosse ribellata - insultando a sua volta, o magari diventando anche più violenta - più persone avrebbero avuto interesse nell'aiutarla, ma così non era.
    Tutto ciò che Akemi poteva fare era deprimersi, saltando ore su ore, e prendendo voti sempre più bassi. Non è facile studiare quando la tua testa è piena di insulti, offese, commenti e pensieri spiacevoli. Una cosa che non aveva mai rivelato a nessuno, nemmeno ai membri più intimi della sua famiglia, era il suo aver considerato il suicidio più di una volta in quel periodo. Forse un pensiero alimentato dalla grande quantità di insulti che le chiedevano di togliersi la vita da parte dei bulli, che stranamente aumentava ogni volta che tornava a scuola dopo pause particolarmente lunghe. Sembrava quasi che offenderla fosse la loro unica fonte di divertimento, nonostante la ragazza non riuscisse a capire come facessero a non sentirsi male con sé stessi.
    In tutto questo, l 'unica fonte di intrattenimento rimasta ad Akemi erano novel, manga ed altri contenuti che certamente non l'aiutavano ad uscire dalla sua situazione. Non che ci fosse un modo poi così chiaro per farlo, probabilmente l'unico era prendere le redini di ciò che succedeva, ma forse era troppo tardi anche per quello.
    Fu proprio in quel periodo - a metà seconda media - che la ragazza trovò una webnovel fantastica, dove riusciva ad immedesimarsi quasi completamente nella protagonista, nonostante fosse di qualche anno più anziana.
    Una ragazza dall'aspetto mutato che dopo anni di soprusi scolastici, decide di utilizzare la sua unicità per il bene comune, andando a ripulire i bassifondi di Tokyo e facendosi così un nome come vigilante. Una persona dalla personalità energetica, che riusciva a ribellarsi agli insulti e non rimaneva passiva, il totale opposto di lei.
    E così, forse per gioco, forse come ultima soluzione, la giovane Akemi iniziò ad emulare i comportamenti della protagonista che tanto osannava, andando ad inglobare anche comportamenti di personaggi diversi, ma che ben si potevano adattare. Ed in giro di pochi mesi, quella personalità copiata era diventata più preminente della sua, prendendo un posto che non le aspettava.
    Ed in quel modo, grazie ad una mossa tanto utile quanto anormale, la situazione "bullismo" si risolse completamente. Quella mossa non era priva di difetti sì, d'altronde stava completamente sopprimendo la sua personalità reale, in favore di un qualcosa di finto ed innaturale, però - perlomeno dal punto di vista della giovane Akemi - i pregi erano decisamente più forti.
    La terza media - nonché l'ultimo anno in concomitanza con Osamu - fu infatti molto tranquilla, sia grazie al fratello, che grazie al novello modo di fare della ragazza, che le permise di tornare a scuola con frequenza, senza dare troppo peso a ciò che i vari bulli dicevano, facendogli perdere interesse nel prenderla in giro.
    E da quel momento in poi, la nuvola di sfortuna che perseguitava i Kurokawa sembrò spostarsi sul fratellino, che ebbe innumerevoli problemi durante le scuole superiori, molti più rispetto alla rinnovata Akemi.
    La ragazza infatti, aveva scelto di andare un po' più lontano, così da fare nuove conoscenze e "scappare" da quelle negative che già aveva, un'idea decisamente ottimale, che la portò a vivere gli ultimi tre anni di istruzione obligatoria con tranquillità, riuscendo persino ad avere relazioni romantiche, una cosa che in passato non si sarebbe nemmeno sognata. La cosa di cui era più soddisfatta però, era la qualità dei suoi voti, riuscendo ad essere una delle migliori del suo corso, e per poco, persino non uno dei migliori alunni in generale.
    Fu proprio in quei tre anni che nacquè il suo interesse per la recitazione, viste le sue capacità nel prendere personalità nuove ed emularle. Era curiosa di cosa poteva tirare fuori dal teatro, magari avrebbe riscoperto un talento enorme, e si sarebbe fatta un nome non indifferente, non così rapidamente però. Tutti dovevano partire da qualcosa alla fine.
    Finita la scuola superiore con dei voti parecchio alti, la ragazza scelse di proseguire gli studi teatrali, iscrivendosi alla facoltà di Arti dello Spettacolo della Sōdai. Era una scuola privata sì, ma era sicura che ne valesse l'enorme spesa, quindi era pronta ad indebitarsi per il suo futuro. I suoi genitori poi, l'aiutarono a ridurre il peso del pagamento, rivelandosi estremamente generosi ed orgogliosi della figlia, nonostante stesse scegliendo un percorso traballante.
    Fortunatamente poi, la ragazza era riuscita a farsi un nome nello scenario teatrale di Tokyo in modo relativamente facile, e senza aver nemmeno finito i suoi studi. Le era stato dato un ruolo parecchio importante - ma non protagonista - in un'opera molto famosa, e quindi, le poche persone che seguivano il teatro con costanza avevano iniziato a conoscerla. E da lì, il passo al grande schermo fu alquanto breve. Pochi mesi dopo essersi laureata alla Waseda University, con voti più che eccelsi, un regista di poco conto, che aveva seguito vari suoi spettacoli, le aveva offerto un ruolo di rilievo in un suo film. Da lì poi, la ragazza iniziò a recitare anche in varie pubblicità, ma anche in varie serie TV molto viste dal popolo giapponese. Non aveva ancora ricevuto un ruolo da protagonista in una produzione importante, ma si accontentava - per il momento - di tanti ruoli di relativa importanza, in produzioni normali.
    La prima occasione d'oro che le venne fornita però, fu all'eta di ventiquattro anni, quando venne presa per il ruolo di antagonista principale in un film d'azione parecchio atteso dalla critica, diventando effettivamente famosa e riconoscibile per strada, una cosa che non si sarebbe mai immaginata di raggiungere, ed una soddisfazione talmente grande che duplicava la fatica fatta nel superare gli anni di elementari e medie.
    E da lì, ebbe occasione di recitare in un gran numero di parti, il più delle volte minori, ma occasionalmente anche abbastanza importanti. Negli ultimi mesi per esempio, la parte più importante che gli è stata data, è quella di protagonista in una nuova stagione di un drama parecchio famoso, nonostante a livello di budget sia ancora medio. Ma bisogna anche dire che le riprese, a causa di Hanzo, sono state rallentate non poco. Ciò, nonostante gran parte dle cast fosse fuori città quando la situazione è degenerata, Akemi era più precisamente ad Osaka - per girare una pubblicità -, ma è rimasta parecchio in pensiero per i suoi genitori a Tokyo, infatti è tornata il prima possibile in città, sperando che tutto stesso andando bene. Si fidava di Osamu, e sapeva che li avrebbe tenuti al sicuro, però aveva comunque paura.

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    QUIRK
    GALATEA — L'unicità di Akemi ha sostituito gran parte del suo corpo in fibre tessili di dubbia natura, prodotte direttamente dal suo stesso organismo. Ciò, la rende parecchio simile ad una bambola di pezza, in modo quasi inquietante.
    La sua pelle, più elastica del normale, è simile alla seta, seppur più al tatto che alla vista. Ed così anche per le sue ossa, che essendo fatte di un materiale morbido sono decisamente più flessibili. Difatti, possono raggiungere posizioni umanamente impossibili, senza provocarle il minimo dolore nel farlo.
    Infine, la parte più importante e centrale del suo corpo. Dentro di esso infatti, è presente un organo apposito per la produzione di un materiale simile al cotone, il quale viene costantemente prodotto e fatto circolare all'interno di tutto il suo fisico, creando una specie di membrana che avvolge i vari organi, così come le sue vie sanguinee. Quando in quantità esagerata, questo materiale viene scartato in modo naturale dal suo corpo. Essendo più fluido del vero cotone infatti, esso viene in parte sudato - per quanto ciò suoni orribile, ed in parte rilasciato nella zona del cuoio capelluto, rendendolo rimovibile in modo abbastanza semplice grazie ad un pettine.

    Analisi del quirk:

    Grazie a questo organo e al controllo che Akemi ha su di esso, la ragazza può modificare di poco le dimensioni del suo corpo. Prendere qualche centimetro d'altezza, una qualche taglia in più o in meno, o - nel caso serva - accumulandone una grande quantità in un punto specifico del corpo. Perché no, magari per far atterrare sul morbido un qualcuno che sta cadendo, o per fornire una protezione più solida, a causa della quantità di simil-cotone dietro alle braccia.
    Ciò però, costringe la ragazza ad andare a modificare il ciclo naturale che quel suo organo ha, facendola stancare parecchio. La ragazza infatti, è in grado di modificare sia produzione di questa sostanza, che i movimenti della sostanza fibrosa stessa, fintanto che essa rimane all'interno del suo corpo ovviamente, un po' come le persone che sono in grado di muovere il proprio intestino, seppur la tipologia sia decisamente diversa.
    Queste due cose però, le richiedono concentrazione ed abilità, ed in cambiò danno solo stanchezza... e delle modifiche non per forza trascurabili al suo fisico.

    ABILITÀ:

    PLASTIC DREAMS — Un'abilità parecchio generica, ma che permette alla ragazza di modificare - almeno in parte - l'aspetto che il suo corpo ha. Può prendere una taglia, aumentando la produzione della membrana, così come può perderne una, riducendo invece la produzione e stringendo con più forza quella già presente. Allo stesso tempo poi, può modificare piccole parti del suo corpo, sempre usando il trucco di modificare leggermente il modo in cui l'organo produce la sostanza.
    Volendo, con estrema fatica, potrebbe anche modificare leggermente i suoi tratti facciali, andando a modificare la struttura sottostante alla sua simil-pelle.
    Nonostante tutto però, non può usare questa cosa per diventare una donna gigante di cinquanta metri, ma se dovessero servirle cinque centimetri in più per una parte, non avrebbe poi troppo problemi ad adattarsi.

    STATISTICHE
    VALORE
    Livello:
    4
    Energia:
    300
    EXP:
    500/430
    Forza:
    75
    Quirk:
    120
    Agilità:
    80
    Peso:
    4
    Denaro:
    000,00 ¥
    Cronologia:
    INVENTARIO
    TECNICHE PERSONALI:
    Akira Kurosawa [Livello 2] [Costo 35]
    Se il corpo di Akemi riceve danni di qualsiasi tipo, con questa tecnica sarà possibile curarli, almeno in parte. Essa infatti, sfrutta la membrana generata dal suo organo aggiuntivo per "ricucire" le parti del corpo danneggiate. Per esempio, un taglio potrà essere parzialmente chiuso, rimuovendo così i rischi di sanguinamento o infezioni.
    Cura: Medi
    Fritz Lang [Livello 2] [Costo 35 + 10(M)]
    Aumentando la quantità di membrana presente in uno specifico punto del corpo, in una zona grande più o meno tra i dieci ed i trenta centimetri, Akemi può assorbire meglio un colpo subito, riducendo - o persino annullando - l'intensità dei danni ad impatto. Questo, ovviamente, a discapito dell'organo, che dovrà generare una quantità più alta del normale, nonostante il corpo della donna faccia comunque uso della sostanza sparsa in giro per il corpo.
    Resistenza: Medi



    EQUIPAGGIAMENTO:
    Equip Ipotetico [Tipologia]
    Descrizione;
    Danno/Effetto/Etc:
    Peso:[x]




    SPECIALIZZAZIONI:
    Narrativa [?]

    Specializzazione Tecnologia [D]
    Consente di creare equipaggiamenti personalizzati di bassa complessità, o di modificare a piacimento quelli già presenti in Laboratorio/Mercato Nero.
    PV: Semiramis, Fate/Apocrypha|| CODE © ONLY FOR MHA GDR.


    Edited by DualSlayerBlade - 11/4/2021, 18:07
     
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    Ho finito la scheda con estrema puntualità, sì sì.
    Non dovevo assolutamente finirla per Gennaio no, chi ha inventato questa menzogna
     
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    Hello! Allora innanzitutto considerala prenotata per una role con Castiel la scheda va bene, una cosa sola, come ti avevo annunciato anche in privato di "David Wark Griffith" farei un'abilità, non una tecnica. Il perché penso sia abbastanza comprensibile: per lo più sono azioni narrative e non forniscono nessun vantaggio in combattimento, quindi non ti farei spendere energia. Nemmeno tu hai scritto un effetto preciso, quindi forse te ne sei reso conto. Il valore quirk è abbastanza alto per farlo, quindi io ti lascio questo suggerimento, altrimenti se vuoi tenere così sorvolo e accetto direttamente! :**:
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    Ho seguito il consiglio e l'ho messa come abilità, effettivamente come tecnica era un po' uno spreco.
     
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    Eccomi qua! Scusa il ritardo! :**:

    CITAZIONE
    Scheda accettata!
    ● Il topic è stato chiuso. Per future modifiche o aggiunte, si prega di notificare in "Gestione Schede" nella sezione LABORATORIO.
    ● Se non l'hai ancora fatto, ricordati di segnalare il tuo prestavolto nell'apposita lista.
    ● Se questo è il tuo primo pg, richiedi pure il tuo addestramento nel topic dedicato. Un master ti risponderà il prima possibile prendendo in carico la richiesta. Prima però, non dimenticare di postare il tuo quirk nell'elenco che trovi in Anagrafe.
    ● Poiché si tratta della prima role e coinvolge un master, il tempo di risposta di cinque giorni previsto dal regolamento dovrà essere obbligatoriamente rispettato. Chi tarda oltre il limite consentito senza avvertire né gli utenti né lo staff, verrà automaticamente saltato per evitare che gli altri utenti presenti in role vengano bloccati. Chi si ritroverà nelle condizioni di non poter rispondere per qualche imprevisto/impegno improvviso, potrà recuperare la role una volta terminati i turni dei compagni.
    ● Essendo una role introduttiva, nel caso in cui ci fossero altri personaggi in attesa di ricevere il loro addestramento, è possibile che lo staff vi unisca in un'unica role, per accettare più persone contemporaneamente. Per lo stesso motivo, se ci sono personaggi della stessa fazione in procinto di avere la propria scheda corretta, è possibile che lo staff decida di aspettare qualche giorno per poter gestire i vostri addestramenti assieme.
    ~ Buon gioco!

    bEDTXEZ
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4 replies since 31/12/2020, 15:56   407 views
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