Phoenix

SQ - Shoya Ishida

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    Ricordo che faceva male. Guardarla stare male.

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    Shoya Ishida
    - Status: //
    - Equip: Full Dive (Quirk - Media)
    Maschera Antigas (3 su 3)
    - Abilità: Semiconductor
    - Tecniche Usate: //
    Hero Lv. 7 | III A | 19 Anni
    Narrato • ParlatoPensatoAscoltato
    Quando perdi qualcosa, meglio ritornare sui propri passi e cercare bene, si dice che la probabilità di ritrovare ciò che si è perduto è più alta; ecco perché Shoya era tornato nel quartiere Asakusa anni dopo, in quel luogo abbandonato e fatiscente che un tempo era un teatro imperiale estremamente lussuoso.
    Vestito sempre in maniera impeccabile teneva le mani in tasca e con gli occhi neri osservava le strisce di contenimento e le recinzioni che avvolgevano quel luogo come un gigantesco contenitore. La sigla della polizia era applicato su ogni angolo e qualche foglio ingiallito segnava che quel teatro adesso era sotto sequestro e forse lo sarebbe stato per sempre, soprattutto dopo che due studenti erano stati rapiti e che Karen costituendosi alla polizia aveva distrutto l’organizzazione criminale di cui faceva parte.
    C’era da ammettere che quella donna era stata sincera, nessuna ripercussione cadde mai sulle spalle di Shoya o del suo compagno di avventure Lion, entrambi avevano continuato a vivere la loro vita come se nulla fosse successo e avevano continuato a studiare nella scuola numero uno nella formazione di eroi.
    Ma da quel giorno molte cose erano cambiate per il giovane ragazzo dai capelli neri, si era reso conto che il sistema di cui faceva parte non funzionava, la scuola non gli insegnava niente di quello che gli serviva davvero per combattere i criminali, aveva dovuto usare il suo Quirk illegalmente quel giorno di tanti anni fa per salvare Lux e Hans, e se non l’avesse fatto per seguire le regole adesso quei due probabilmente sarebbero morti.
    Ripensando a come le cose sarebbero potute andare Shoya strinse con forza i pugni all’interno delle tasche e digrignò con forza i denti.
    Ho dovuto compiere una scelta, violare le regole del sistema per salvare delle vite umane… mi esplode la testa al solo pensiero che se avessi seguito le regole probabilmente due vite sarebbero state spezzate, distrutte, annullate. Un gesto, una scelta diversa avrebbe annullato l’esistenza di due miei compagni di classe...
    non riusciva a pensare ad altro, da quel giorno in poi tutti attorno a lui sembravano persone diverse, inutili, persone che non avevano vissute le sue esperienze, non avevano dovuto compiere le sue scelte. Tutto facile finché si sta seduti sulla sedia dietro un banco di scuola, facile prendere appunti, svolgere esami teorici ed elencare tutto ciò che un eroe deve o non deve fare, ma poi quando ci si scontra con la realtà cosa si trova?
    Ebbene la scuola, le agenzie super eroistiche e la polizia non avevano fatto nulla per salvare Lux e Hans, no, tutto era avvenuto tra bande di pericolosissimi criminali; organizzazioni che dominavano Tokyo e lo che lo dominano tutt’ora e nessuno fa niente per fermarli. Nessuno!
    Riprese a camminare lungo quella strada sterrata mentre con lo sguardo rivedeva il suo combattimento, le ferite di Lion, i petali di Karen. Ma era tutto nella sua testa, quel posto ormai non rappresentava più nulla, era stato cancellato, annullato, resettato, nessuno ne parlava più.
    Poi ripensò a quando aveva deciso di partecipare a quell’indagine a teatro con due studentesse del primo anno totalmente incapaci di provare rispetto per un loro superiore, Sumire e Amachi, come dimenticarle, soprattutto la prima, la quale non aveva minimamente idee di chi aveva di fronte, di ciò che aveva dovuto affrontare, eppure l'arroganza e la saccenza della ragazzina dai capelli argentei era sfociato in uno scontro fisico dove il vincitore era pre annunciato già prima che il combattimento iniziasse. Ecco Shoya si sentiva carico di responsabilità anche per lei, come per Camilla e per altri studenti giovani che probabilmente non avevano minimamente idee di cosa c’era lì fuori ad aspettarli. Doveva prendere in mano la situazione, ergersi al di sopra di tutto e di tutto per diventare un protettore, qualcuno capace di difendere queste persone deboli senza appoggiarsi al sistema creato dalla scuola o dalla polizia.
    In quel momento si rese conto che doveva compiere una scelta, doveva provare a staccarsi dall’istituto, staccarsi dall’agenzia Lifeline che non aveva compiuto niente di buono e fondare un suo sistema di eroismo. Magari sarebbe stato da solo, magari no, ma doveva almeno provarci.
    Non importa con quali mezzi, con quali espedienti avrebbe tentato di conoscere meglio le organizzazioni criminali di Tokyo e doveva poter agire liberamente non come studente, ma come eroe, con le libertà di utilizzo di Quirk e di indagine che erano concesse solo agli eroi, ecco perché ora più che mai gli serviva quel titolo.
    Dopo tutto quello che ho combinato non sono nemmeno sicuro mi vorranno ammettere all’esame...
    ripensò all’incontro con Hisoka, come era andato a finire male e soprattutto come le ripercussioni sul suo profilo si sarebbero potute abbattere.
    Tornò nuovamente su i suoi passi, ormai era tutta la mattinata che camminava percorrendo il perimetro di quel luogo, ma non aveva ancora trovato quello che aveva perso.
    Lotto costantemente tra ciò che essere giusto e una verità distorta… eppure sono sempre da solo, naufragato in quest’isola nella mia testa.
    si sentiva un naufrago abbandonato a se stesso nell’isola dei suoi pensieri. I pochi momenti di lucidità che aveva gli dicevano di tentare, lanciarsi, provare a dare l’esame, vedere come se sarebbe andata e provare da solo contro tutti a combattere il sistema a suo modo. Poi ripiombava in uno stato di ansia e dubbio, cosa era giusto fare? Era l’unico a pensare in quel modo, forse avrebbe dovuto darsi una calmata, rivedere le sue priorità, cambiare percorso e tentare una strada diversa. Non aveva trovato ancora nessuno che lo capisse appieno, parlare con Lion non avrebbe portato a molto, e Robert era un suo allievo, non poteva di certo chiedere aiuto al suo kohai.
    Nuovamente si fece forza, alzò lo sguardo al cielo e prese la sua decisione, doveva provare a dare l’esame. Poi avrebbe tratto le sue conclusioni. Doveva farlo per ottenere la libertà che desiderava per muoversi liberamente nelle acque sporche del sistema, accedere a documenti riservati, sporcarsi le mani e avere sempre un alibi per poter agire.
    Doveva farcela.
    Raccolse un sassolino da terra e se lo mise in tasca in ricordo del combattimento che aveva avuto in quel luogo ormai tanti, troppi anni fa.
    Scheda | Forza: 32 | Quirk: 370 | Agilità: 343 | Energia: 750 |

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    Molto interessante :zizi:
    Sono curioso di vedere come proseguirà il cammino di Shoya dopo questo secondo evento importante a cui ha partecipato.

    Shoya: 25 exp

    Chiudo :sparks:
     
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1 replies since 3/1/2021, 10:40   83 views
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