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Single Quest, pg: Aya Nakamura || Ikebukuro, quartiere di Toshima

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    Memory is everything. Without it, we are blind.

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    I want to live in fire
    With all the taste I desire
    It's all good if you let me dive
    With some sharks on the ground


    Come era facilmente prevedibile, le scelte del Culto delle Farfalle avevano portato alle conseguenze che Tokyo difficilmente avrebbe dimenticato: non si poteva più accedere in alcune zone, a causa del concentrato del farmaco annulla-Quirk ancora presente nell'aria. Yotsuya rientrava tra queste zone, erano ormai due anni che Aya l'aveva considerata come la sua casa, avendo preso un appartamento nello stesso palazzo in cui si trovava la sede di Mobius, la copertura legale dell'organizzazione di vigilanti per la quale lavorava da molto tempo ormai. Erano bastati alcuni giorni, da quando il Culto aveva dato inizio al loro piano, per vedere tutto crollarsi come un castello di carte. Non letteralmente, certo, ma v'era comunque un certo peso in ciò che i terroristi avevano provocato. C'era chi provava a riprendersi da quel clima di terrore tornando alla propria routine per quanto fosse difficile, chi non riusciva ancora ad abituarsi all'idea di esserne usciti indenni da tale situazione ma con un parente come una delle vittime perché i terroristi avevano deciso che non dovesse avere un'Unicità, infine c'era Aya Nakamura. Per quanto si sforzasse a concentrarsi sui casi di Mobius, ora trasferitasi temporaneamente ad Ikebukuro come lei, la crescente sensazione di rabbia era difficile da combattere. Non era solo la classica rabbia, come se bastasse spaccare un muro a suon di pugni per ritrovare la pace in se stessi (ci aveva provato e non era servito a niente), era molto di più. Negli ultimi anni poteva dire di aver visto un po' di tutto e ciò non faceva altro che accentuare quella scintilla che si era accesa la prima volta in cui aveva compreso di voler abbracciare la strada dei vigilanti. Una zona grigia dove poteva agire nel nome della giustizia, punire meritatamente i colpevoli che danneggiavano solamente la società odierna. E da scintilla era diventata fuoco. Hebenon, Foxgloves e il "detective Kimura" avevano contribuito a ciò.

    What the hell are you trying?
    Now I know there is something more
    What happened to you?
    Still standing on my path
    Are you still denying?
    Now I know there is something more
    That this is the truth
    It's all in you!


    Una combinazione micidiale a detta di molti, la rabbia e il fuoco. Questi due elementi non potevano che alimentarsi a vicenda dal punto di vista della vigilante, i cui occhi color cremisi avevano visto Hebenon morire per mano di una tizia bionda (americana?) indossando solo i panni della complice, Foxgloves che teneva in pugno la Mutant Task Force ottenendo in cambio solo una profonda sensazione di inutilità, il detective Kimura che la faceva franca con una finta aggressione mai avvenuta dando vita al cosiddetto punto di rottura. Un vaso plasmato come si deve può perdurare nei secoli a venire, prendendo solo polvere e ospitando tele di ragnatele, ma se vengono esercitate delle giuste pressioni può arrivare ad esplodere. Esattamente come si sentiva Aya Nakamura, costantemente in balia del destino proprio pensiero critico. Quando si trovava in un momento decisivo, la sua testolina non faceva altro che dirle "cos'è giusto da fare? E cosa no? Cosa vieta a questa persona di venire a meno alla sua parola? Di ripetere ciò che ha commesso in passato? Perché proprio tra tutti dovresti essere tu ad incarnare la giustizia?"
    Domande legittime, se ci si ragionava bene. Qual era il ruolo di Aya Nakamura in questa enorme scacchiera che era Tokyo? Un pedone, o un cavallo? Qual era il suo contributo a questo mondo? Le sue scelte avevano influenzato in qualche modo le vicende? Non cercava il ruolo della protagonista, non era mai stato il suo intento, ma ciò che la premeva maggiormente era... che utilità avesse come vigilante, poiché in cuor suo, andando oltre il pensiero critico, sentiva di aver combinato poco e niente. Il detective Kimura, per citare qualcosa di iconico e costantemente ripetuto, era stata la goccia che fece traboccare il vaso, uno schiaffo duro da parte della realtà per farle comprendere quale fosse il suo attuale posto in questo mondo. Doveva riorganizzare un po' la mente? Rivedere le priorità? E forse parlare con qualcuno che aveva abbracciato lo stesso sentiero?

    What do you came for?
    What did you expect to find?
    What do you live for?
    What did you expect to find?


    Alzò il capo per posare lo sguardo color cremisi sulla finestra rettangolare, l'unica a non venir coperta dalle tende monocromatiche, per catturare un breve scorcio notturno di Ikebukuro. La sua atmosfera, le sue insegne illuminate, forse anche il suono delle macchine che passavano. Segni che la facessero capire quanta vitalità vi fosse in questo mondo. Quanta necessità vi fosse nel proteggere tale mondo, perché non era ancora perduto. Il mondo si poteva ricostruire, le persone... ecco che subentrava il pensiero critico, perché restava da vedere in base a cosa avessero combinato nelle loro vite, se meritassero il pugno duro della giustizia o no. Una cosa era certa, però. Hebenon non aveva mai meritato di essere salvata. Né tantomeno Foxgloves e il detective Kimura, eppure continuavano a vivere e respirare ossigeno. Per quanto tempo la Mutant Task Force sarebbe riuscita a sfuggire a quel vile individuo che era l'agente del governo? Per quanto tempo il detective Kimura se la sarebbe cavata con le bugie? Perché ci scommetteva che la finta aggressione non fosse stata la prima bugia. In questo caso, cosa bisognava fare? Foxgloves pareva una gran rogna da affrontare, soprattutto perché il grande quesito che la premeva maggormente era dove diamine fosse finito quell'individuo. Quanto al detective Kimura... aveva lasciato dietro di sé un indizio di una certa importanza, che poteva rivelarsi decisivo nel rintracciarlo. Servivano però le prove se aveva l'intento di smascherare pubblicamente Kimura, avrebbe potuto riconoscerlo senza problemi se lo avesse avuto di fronte grazie alla propria abilità di riconoscere le frequenze di vibrazioni delle persone. Ma se voleva fargliela pagare a quel detective, bisognava fare le cose nel giusto modo. Forse sarebbe stato il primo nome da sbarrare sulla propria personale lista, in un tentativo di liberarsi gradualmente della rabbia che non le apparteneva di sicuro.
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    AYA NAKAMURA 
    VIGILANTES » LIVELLO #5
    | FORZA: 50
    | QUIRK: 180
    | AGILITÀ: 170



    CITAZIONE
    Credo sia la prima Single Quest di Aya che pubblico... dopo così tanto tempo. Shame on me, shame on me *parte la musichetta di GOT*. In ogni caso, ho messo per iscritto ciò che frulla nella mente della vigilante. E ci tengo a specificare che ho seguito i consigli di Druid Ryuko per capire come l'organizzazione Twelfth Division avrebbe agito, visto che Yotsuya è contaminata. Buona lettura e scusatemi per il caos! :kitsune: :heart:


    Edited by Ryuko - 14/2/2021, 19:56
     
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    Nulla da segnalare direi :zizi:

    Aya: +25exp

    Chiudo~
     
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1 replies since 9/2/2021, 01:03   285 views
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