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.CRESCENT● CRUX ● VIGILANTES ●Crescent osservava da dietro il suo velo quel giovane ragazzo cercare di tenergli testa, chiedendosi cosa stesse provando. Era nervoso dietro quella maschera di sicurezza? Per quanto si dichiarasse un veggente, non riusciva a ricondurre i movimenti del suo volto a ciò che sentiva internamente. Gli occhi di Shoya avrebbero intravisto i tratti mascherati di Crescent da dietro il velo, riuscendo solo a capire che il Vigilante lo guardava senza staccare un attimo lo sguardo. L'abito cerimoniale dell'uomo si sarebbe piegato sinuosamente mentre quest'ultimo faceva di no con la testa, prima di rispondergli.
Suvvia, non c'è bisogno di passare agli insulti. Quel culto è stato proprio ciò che mi ha fatto entrare in azione, anche se effettivamente non sei il primo a confonderti. Per quanto riguarda Aogiri... - Piegò nuovamente la testa di lato, mostrando un sorriso calmo e risoluto, come quello di uno zelante sovrano. ... Preferirei vederli eradicati dal suolo di Tokyo nel minor tempo possibile, ma devo sempre far conto di forze ben più grandi di me. - Tra le sue parole ricercate c'era una certa delusione, infilate tra quei discorsi sul destino e le stelle. Lo vedeva arretrare quando lui si avvicinava ed anche se non commentò il corvino lo avrebbe sentito sospirare lievemente. Se c'era qualcosa in cui non sembrava avvezzo era il parlare alle persone ed avere un minimo di buonsenso nelle norme sociali. Il biondo forse riteneva quei gesti un simbolo di amicizia e rassicuranti per lo studente che invece sembrava stringersi di più a sé e a quella mappa. Quando la voce seria dello studente raggiunse l'ormai lontano membro di Crux, quello si ammutolì e ascoltò fermo come una statua. Come se tra le mani di Shoya ci fosse il suo primogenito, Crescent mise un piede di fronte a sé come se volesse muoversi ma bloccato da qualcosa di invisibile. Era la forza del fato di cui tanto aveva parlato prima? O forse neanche la mano del destino poteva fermare quella di Shoya che poteva distruggere il prezioso manufatto appartenente a Crux. Era evidente che il discorso dello studente avesse fatto centro su qualcosa che toccava entrambi. Il corpo dell'uomo incappucciato rimaneva rigido, ma la sua mano coperta da un guanto accarezzò il mento affilato come per rimuginare sulla loro conversazione.
Shoya... Non hai mai letto su un giornale storie di uomini e donne che ritrovano i figli scomparsi dopo anni a causa di enormi coincidenze? Il fatto che tu ti trovassi a Ueno quel giorno, un posto indicato dalle rivelazioni, a compiere ciò che dovevamo fare noi. E ora incontrarsi qui, in un luogo predestinato, senza che mi fosse rivelato nulla. Non ho mai creduto nelle coincidenze, sai? Ed anche se non ero convinto che ci saresti stato utile, vederti qui ora ha rinforzato la mia fede. - Crescent sembrava calare nella parte di chi era estremamente convinto di ciò che stava dicendo, alzando le mani mentre indicava Ueno ed il Monte Fuji. Non credo che distruggere quella mappa possa giovarti, anzi. Rimarresti solo all'oscuro della sua verità. Noi di Crux siamo gente che conosce molto bene la sofferenza di questo pianeta. - Il biondo mise la mano in avanti e strinse il pugno, lasciando un lembo della sua pelle al sole. Questa si sarebbe illuminata per un istante, prima che l'uomo la ritirasse dandole un veloce sguardo. Sembrava quasi un braccialetto di luce attorno al suo polso che sparì in fretta, senza lasciare traccia. Ho trovato una raccolta di testi e mappe, nelle mie ricerche. Parlavano di calamità e di dolore, ma anche di amore. E se sono sicuro che il male si trovi in certi luoghi ed in certe persone, perché mai dovremmo esitare? - La stessa mano che prima aveva ricevuto quello strano effetto dal sole rivolse il palmo al cielo, prima di continuare. Un colpo di vento avrebbe rivelato uno degli occhi verdi dell'uomo che si faceva chiamare Crescent, che sembravano guardare qualcosa oltre Shoya.
Se non hai la stessa fiducia nel destino... Fidati di me. Ti darò una ragione per lottare. - Terminò così, con voce entusiasta.
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.Shoya IshidaHero Lv. 8 | III A | 19 AnniNarrato • Parlato • Pensato • AscoltatoScheda | Forza: 32 | Quirk: 500 | Agilità: 493 | Energia: 1050 |
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SPOILER (clicca per visualizzare)Delin se noti una modifica a questo post è perchè per prendere il codice del post erroneamente ho inviato il messaggio modificato il 16 Maggio
Edited by the saxofonist - 16/5/2021, 16:56. -
.CRESCENT● CRUX ● VIGILANTES ●In mezzo a quel bosco, non c'erano solo Shoya e Crescent a parlare. Se loro due erano rimasti lì a parlare e a trattare sopra quella fantomatica mappa, non troppo lontano Quiet Perfume era ancora indaffarata contro i membri di quel culto che sembravano porre ben poca sfida alla Pro-Hero. Innanzitutto, erano quasi tutti decisamente deboli. A parte qualcuno che sembrava essere più allenato, non ponevano grande resistenza fisica all'Unicità gelatinosa di Kaori, ed anche volendo non sembravano abituati a combattere. Quello che avrebbe voluto fare in quel momento era liberarsi di quelle persone ed andare alla ricerca di Shoya, ma il loro numero non era indifferente. Gli ricordava la situazione che aveva caratterizzato il turbinio di farfalle accaduti mesi fa, contando più sulla quantità che sul combattimento tramite armi o Quirk. Non era una bella sensazione di deja-vu quella, tanto che se ne voleva liberare al più presto. La donna dai capelli verdi lanciò il suo ultimo attacco intrappolante contro gli ultimi membri di quello strampalato e silenzioso culto, legandoli ad un albero vicino. Lo studente che le era stato affidato era sparito con il loro capo, tramite un'Unicità che non era riuscita a comprendere. Sperava solo che stesse bene e che riuscisse a mantenere la calma: era quello il suo più grande dubbio verso lo studente e sperava che il suo stato psicologico resistesse. Ignara della loro conversazione si concentrò per un attimo, tenendo gli occhi chiusi per poi incamminarsi verso il centro del bosco.
Oh cielo. Pensavo che questo bastasse a dare peso alle mie parole ed invece... - Crescent portò le mani rivolgendo i palmi verso l'alto, indicando con "questo" la foresta parzialmente carbonizzata, mentre piegava la testa verso il basso. Vedendo però il ragazzo parlare nella lingua che lui riusciva a comprendere al meglio, rialzò il capo per rispondergli con più convinzione. Vedo che cominciamo a capirci! Pensavo quasi che non saremmo mai riusciti a trovare un punto d'incontro, ma per fortuna sei un ragazzo molto coscienzioso. - Unì le mani tra di loro, arrivando a conclusioni felici piuttosto in fretta. Shoya però non era completamente soddisfatto delle astratte convinzioni di Crescent e chiese un'ulteriore prova a quello che si dichiarava un osservatore del destino. La reazione del biondo fu quella di rimanere in silenzio per un po', facendo sparire le mani nella larga tunica che indossava. Fece un ulteriore passo avanti, senza indicare alcuna aggressività nei confronti di Shoya, facendo illuminare dal sole la sua figura.
Ti farò dono di tre cose. Innanzitutto, chiamiamo la cara Kaori. - Lo studente avrebbe notato nuovamente la pelle di Crescent illuminarsi, questa volta però completando il procedimento che prima era stato interrotto. L'uomo puntò una mano verso il cielo, facendo calare il tessuto e mostrando il suo braccio pallido al sole, prima che una strana forma di energia si accumulasse sull'arto. Shoya vide un potente raggio di quella che sembrava pura energia bluastra partire dal Vigilante, arrivando a numerose decine di metri d'altezza. Questo spesso raggio si sarebbe scomposto ad ombrello in numerosi altri, che si sarebbero abbattuti come una pioggia di meteore creando altre zone di fuoco.
L'Unicità di Crescent è in grado di prendere l'energia del sole e creare dei spaventosi proiettili ed attacchi a distanza. E' un pericoloso avversario se lo si incontrasse di giorno. - L'uomo parlò come se stesse facendo rapporto ad un suo superiore o stesse testimoniando contro sé stesso. Noi di Crux abbiamo collegamenti in tutta la città e vogliamo solo distruggerne il male. Conosciamo bene i dati dei Pro-Hero e degli studenti, non te lo dimenticare! Per la terza però ti chiederei di mettere da parte la pergamena. - Era una richiesta semplice, ma necessaria per farlo parlare. Questa volta il biondo sembrò stringere con particolare forza la bacchetta che aveva tra le mani, allungandola come se fosse una specie antenna con un gesto veloce delle braccia. Questa sembrò quasi trasformarsi, piegandosi in modo da rassomigliare un arco senza corda. Afferrandolo con la mano sinistra, avrebbe stretto la gemma che prima era appesa facendo illuminare la mano libera. L'arma sembrò caricarsi come se fosse una specie di batteria. Le braccia di Crescent si sarebbero mosse come se stesse caricando una vera freccia, facendo apparire proprio al centro della strana arma quello che sembrava un vero proiettile. Era composto della stessa energia blu ed un rumore di elettricità si faceva strada nell'aria mentre numerose scintille sembravano propagarsi da quella singola freccia incorporea.
Ti farò dono di uno scontro da vero Pro-Hero. Riesci a schivare una cosa del genere? - Avrebbe chiesto allo studente, prima di caricare contro di lui quel singolo attacco. Era veloce e strideva acuto verso Shoya, mirando alla parte superiore del corpo, più precisamente alla spalla destra. Erano distanti poco più di sette metri, ma il tempo di reazione di Shoya sarebbe stato fondamentale per schivare quel colpo. Non volendo colpire un punto vitale forse Crescent voleva testarlo o fargli semplicemente un favore come concordato, chissà. Forse il suo test era iniziato proprio in quel momento.
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.Shoya IshidaHero Lv. 8 | III A | 19 AnniNarrato • Parlato • Pensato • AscoltatoScheda | Forza: 32 | Quirk: 500 | Agilità: 493 | Energia: 980 = 1050 - 70 |
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SPOILER (clicca per visualizzare)Delin ho fatto una ca**ta, nel prendere il codice dal post precedente ho modificato proprio il testo e l'ho inviato... noterai che il post precedente presentaa una modifica... ma il testo l'ho recuperato fortunatamente. -
.CRESCENT● CRUX ● VIGILANTES ●Il biondo vide la determinazione di Shoya nei suoi occhi, ma allo stesso tempo si specchiava in iridi di preoccupazione. Ovviamente i pensieri del corvino erano suoi ed inviolabili, nascosti dietro quella maschera di sicurezza che Shoya si era accuratamente costruito. Eppure nella mente di Crescent c'era il pensiero che quello doveva essere uno scontro molto importante per il giovane. Non voleva andarci piano con colui che doveva diventare un Pro-Hero a tutti gli effetti e quella violenza e quella teatralità, oltre a far parte del suo carattere, erano anche un modo per aiutarlo. Si sentiva molto altruista a compiere un gesto del genere per quello che era uno sconosciuto per lui, ma che aveva acquisito in qualche modo il favore delle stelle. E per quanto la gente potesse trovare ridicola la sua fede verso il destino, tanto che le altre organizzazioni così definite da "Vigilantes" davano loro quasi la caccia, non si era mai scoraggiato e credeva di fare il gesto giusto. Quell'Ishida sarebbe diventato un loro alleato e fidato compagno od un'altra tempesta che avrebbe scosso i cieli? Non ne era sicuro, le previsioni di Mimosa potevano essere talmente imprecise o appena riconducibili a qualcosa applicabile sul piano materiale. Era curioso come cercare una logica nei piani del fato desse gli stessi risultati nel cercare un senso nelle azioni degli uomini, ovvero scarsi e poco prevedibili. Erano questi i folli pensieri dell'uomo che si dimostrava rappresentante di Crux, prima che Shoya gli arrivasse quasi addosso.
Nice one! - Una breve e veloce esclamazione, avvenuta dopo aver sferrato quel dardo. L'attacco fulmineo però non aveva con sé tanta potenza quanto spettacolarità: anche se quella freccia che sembrava quasi uscita da qualche mito greco brillava intensamente, rallentata dall'azione di Shoya e colpendolo di striscio arrivò appena a scalfire la sua tuta senza far percepire particolari sensazioni di dolore al suo avversario. Era più come se avesse sentito un forte calore attraversarlo improvvisamente, sparendo dietro di lui andando a colpire un albero. Se avesse prestato attenzione a ciò che era successo dietro di lui, la freccia di energia sarebbe penetrata nella corteccia per poi causare una piccola esplosione che avrebbe fatto saltare gran parte della corteccia esterna della pianta ed annerito ciò che restava. Toccava però a Crescent difendere il suo onore e le parole che aveva pronunciato fino a quel momento, ora che aveva il ragazzo a pochissima distanza. Il fuoco si diramò in direzione del Vigilante che per tutta risposta afferrò gran parte della stoffa del suo mantello e si buttò di lato per evitare di venire colpito in pieno. La colonna di fiamme proseguì fino al massimo del suo raggio, toccando appena quelli che erano gli alberi bruciati. D'altra parte Crescent sembrava un po' bruciacchiato, anche se il suo mantello era parso in grado di coprirlo in parte dalle fiamme create.
Sembra proprio che le nostra Unicità si assomiglino. - Avrebbe commentato quasi divertito dalla situazione, era ora a tre metri da Shoya, conscio ora della potenza del ragazzo sulla corta distanza. Con un gesto rapido Crescent avrebbe preso di nuovo l'arco stringendo con forza il corpo principale. Alzando l'arma al di sopra della testa, il membro di Crux fece spettacolo della propria mano completamente illuminata fino a formare sette filamenti di luce disposti in orizzontali i quali si fermarono in aria ad una trentina di centimetri dall'oggetto come spiritelli di energia. Vedo che dovrò mettercela tutta per metterti in difficoltà. - Quei piccoli nuclei di energia avrebbero cominciato ad agitarsi e a ronzare con forza, sibilando quasi come se ci fosse un serpente in cerca di una preda in quella zona. Illuminando brevemente la zona, dopo due secondi questi sarebbero partiti verso l'alto salendo di cinque metri, per poi cominciare a sciamare verso Shoya come delle meteore. Quei proiettili volevano arrivare verso il corvino, diramandosi e dirigendosi proprio dritti verso di lui, come se lo stessero seguendo. Viaggiano veloci, seppur non come la freccia di prima, e volevano provare ad imprimere una nuova costellazione di bruciature verso l'aspirante studente. Il ragazzo avrebbe visto che Crescent stava caricando quei colpi in una posa simile, forse addirittura cominciando a caricare una seconda volta la stessa mossa. Che volesse continuare con l'offensiva o cercare riparo in qualche modo, toccava al suo giudizio.
❖ THE STARS TOLD ME TO LOVE, SO THAT'S WHAT I DID ❖CITAZIONEStato Shoya: IllesoSPOILER (clicca per visualizzare)Non ti preoccupare, può capitare!
Non manca molto alla conclusione della licenza, tieni duro. -
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.CRESCENT● CRUX ● VIGILANTES ●Quello scontro per Crescent possedeva un qualche tipo di significato alto e profondo, così come ogni colpo che si scambiavano. La maggior parte dei gruppi di Vigilantes non era mai stato apprezzato per i modi delicati o qualche tipo di obiettivo che andasse oltre la voglia di giustizia. Una meta semplice ed efficace, ma che era impossibile da ottenere con facilità. Era questo che il biondo riteneva importante in Crux, la ricerca di uno scopo superiore che andasse oltre ai vagheggiamenti sulla bontà degli uomini o sulla loro crudeltà. Crescent sapeva che c'era qualcosa oltre quei pensieri così umani, sapeva che ciò che poteva avvertire con i suoi sensi era estremamente finito come una formica che guarda il cielo. Ciò di cui aveva bisogno era un tipo di vista diverso, degli occhi nuovi che non fossero così limitati come quelli verdi che aveva nel cranio. E quella mappa che il giovane aveva con sé era uno di quei tasselli per sbloccare sia la mente che la strada verso la grandezza o così credeva lui e la setta di cui faceva parte.
Oh-oh! - Un'esclamazione di stupore dopo aver visto le sue frecce venire bloccate come da uno scudo invisibile. L'energia che formava quei dardi sembrò quasi attraversare una sostanza più densa e rallentarono la loro avanzata, fino a fermarle nuovamente e facendole tremolare per un istante nell'aria. Partirono quindi come se fossero una specie di fuoco d'artificio, venendo spedite nella direzione opposta e finendo tra le fronde degli alberi. Un'ulteriore detonazione e forse l'unione delle cariche aumentò la portata e la forza dell'attacco, cominciando ad incendiare le piante attorno. Questo forse avrebbe riportato in mente qualcosa al corvino, ma l'attacco contro Crescent seppur teatrale non era terminato. La mano destra dello studente andò di fronte proprio a parare il biondo che spalancò semplicemente gli occhi in direzione della pergamena poco prima di venire colpito in pieno da quella tecnica.
L'ondata di fuoco investì la figura snella del Vigilante di cui Shoya vide solo la sagoma avvolta nel fuoco, poco prima che la potenza del suo Quirk si abbattesse sull'aria circostante. Si poteva dire che Crescent fosse rotolato via, ma in realtà era stato solo sbalzato fortuitamente nella direzione giusta. Come una palla di fuoco rotolante finì a diversi metri alla sua destra, mentre si rotolava per terra con il suo mantello stellare che piano piano bruciava. Lasciato il suo arco, l'uomo con un gesto deciso si tolse di dosso l'indumento in fiamme rinunciando alla sua identità nascosta per poi continuare la sua manovra d'emergenza fino ad estinguere il fuoco. Si rialzò piano piano in ginocchio, mostrando finalmente il suo vero volto. Shoya lo aveva già intravisto prima, ma quella che sembrava un normale giapponese si mostrò a lui con sguardo affaticato ma che lo guardava intensamente. I tratti dell'uomo erano affilati e sembrava parecchio magro, la pelle arrossata dall'attacco appena ricevuto. Il danno si era fatto sentire, ma l'uomo sembrava piuttosto resistente alle bruciature.
Eheh. - Cominciò a ridere, come se fosse un bambino buttato nel fango da un amico. Si rialzò, mentre riprendeva l'arco in mano. Che risvolto inaspettato. Direi che è il momento di fare sul s- - Un getto di slime verde arrivò da dietro il biondo, facendo un giro attorno alla sua vita e sbattendolo contro un albero, al tempo stesso legandolo e bloccandogli le mani. Il tronco dell'albero tremò e qualche foglia cadde, mentre sbucava dalla sagoma degli alberi una Quiet Perfume dall'aria estremamente furiosa. Quella gelatina si staccò dal braccio sinistro della Pro-Hero, da cui si era generata, anche se quello destro rimaneva incollato alla trappola come per assicurarsi che non scappasse. Anche l'arco di Crescent era stato avvolto per evitare che venisse usato in maniera pericolosa e il biondo rimase lì fermo al sole a recuperare il fiato.
Crescent, ti dovrò trattenere per farti alcune domande. Non opporre ulteriore resistenza, lo dico per te. - La donna lo guardò velocemente e dopo aver constatato le sue condizioni, si rivolse a Shoya senza girarsi. Ottimo lavoro, Ishida. Per fortuna sei stato in grado di gestire da solo la situazione. Sei ferito? - Chiese preoccupata ma ancora decisa, non staccando gli occhi dal criminale legato lì. Questo d'altro canto, sembrava molto agitato, forse perché ora la donna poteva osservare il suo volto senza problemi. Non era una faccia conosciuta ed anche Quiet Perfume non sapeva di chi si trattasse, forse rendendo il lavoro più facile.
Ed ecco che arriva la nostra Pro-Hero, come previsto. Ma vi pregherei di lasciarmi andare, potrei non riuscire a trattenermi più di tanto. - Dichiarò a denti stretti il Vigilantes, prima di girarsi con occhi spalancati ed allucinati verso lo studente. E tu. Dammi quella mappa. O ti assicuro che non rivedrai più la luce del sole. - Era come un'altra persona in quel momento, come se fosse uno dei famigerati Villain che giravano in alcune zone abbandonate delle città. Forse il vero criminale che il ragazzo stava cercando. La Pro-Hero d'altro canto ignorò i discorsi dell'uomo, che sembrava un folle da quattro soldi in quel momento.
Ho già chiamato le autorità. Dobbiamo spostarci via da qui, non è sicuro. Anche tu. - Ordinò la donna dai capelli verdi staccando Crescent dall'albero ed intimandogli di muoversi via da quella radura che era stata il teatro degli scontri tra il membro di Crux e Shoya. Il suo tono di voce era preoccupato e lanciava occhiate ai suoi dintorni in fiamme, cercando il percorso più sicuro per proseguire. Ma fu dopo circa un minuto in quella strana fila indiana, dove Crescent stava a capo del gruppo con Quiet Perfume in mezzo e Shoya in fondo, che la gelatina della donna cominciò a tremolare e ribollire come scossa da un forte calore. Il biondo aveva ricominciato ad illuminarsi completamente, emettendo una luce blu accecante simile a quella delle sue tecniche. Emanava inoltre un forte calore, che riscaldò istantaneamente l'area circostante. La donna staccò il braccio da lui e lui riprese l'arco da terra, mentre si girava verso di loro.
L'ho detto. Non mi sarei potuto trattenere. Questa è la maledizione del mio Quirk. Non potere mai vedere il sole. - La luce emessa dall'uomo era sempre più forte e scariche elettriche cominciarono ad avvolgere la sua figura, che rimaneva lì sotto quei raggi solari come un attacco suicida. Il destino non ha bisogno di voi per continuare il vostro corso. Ricorda, ragazzino. Le stelle ti troveranno sempre in ogni caso, ovunque tu vada. - L'uomo avrebbe alzato le labbra al cielo, mentre un'ondata di energia si manifestava dal suo corpo alzandosi come un faro verso il cielo. Quella sentenza gridata a loro e alla foresta in fiamme avrebbe formato delle frecce di energia simili a quelle di prima, solo che invece di essere sette, Shoya avrebbe potuto velocemente contare come fossero decine e decine che si allineavano come a formare una catena celeste pronta ad abbattersi su di loro. Non aveva usato l'arco in quel caso, come se stesse semplicemente sfogando la sua energia in maniera pura e senza limitazioni.
Ishida, trova un riparo! - Avrebbe urlato la Pro-Hero mentre offriva a lui un tentacolo di gelatina, ma se il corvino avesse azionato il cervello avrebbe capito che Crescent non aveva azionato di nuovo il suo Quirk in maniera identica prima a caso. Quell'attacco poteva essere fermato? Doveva trovare la risposta da solo.
❖ THE STARS TOLD ME TO LOVE, SO THAT'S WHAT I DID ❖CITAZIONEStato Shoya: Illeso. -
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.CRESCENT● CRUX ● VIGILANTES ●Non possiamo fare molto per quello. Lascia perdere. - Furono quelle le parole dette duramente al ragazzo, prima di voltarsi dall'altro lato. Quiet Perfume in sé non poteva fare molto in sé e nemmeno Ishida aveva un'Unicità particolarmente adatta a controllare le fiamme. Anche per quel motivo quell'operazione non le piaceva per niente e c'era qualcosa di veramente strano in quella chiamata lì. Avrebbe messo la sua vita nelle mani di Bookworm e sapeva che non li avrebbe mai venduti a qualche criminale. Non era il tipo, semplicemente, e la sua capacità strategica non l'avrebbe mai messa contro avversari in grado di controllare il fuoco così bene. Queste però erano questioni che in quel luogo non avevano posto e sperava che fosse semplicemente stato un comando delle autorità il dovere mandare proprio lei lì. Raccolto quindi lo studente ed il criminale che le avrebbe dovuto fornire attente spiegazioni, toccava loro muoversi con attenzione per evitare di venire colti dal fumo e non uscirne più vivi. L'odore di bruciato cominciava a riempire fortemente le narici di tutti, tanto che anche Quiet Perfume avanzava più lenta del solito.
Non erano niente di che, non hanno nemmeno usato l'Unicità. Ho segnalato la loro posizione alla guardia forestale, probabilmente saranno già sotto custodia. Glie lo hai ordinato tu, Crescent? - Un'occhiata arcigna al criminale che avrebbe bellamente ignorato la domanda, dando prova per la prima volta in quella giornata di essere capace di stare zitto. Per sua fortuna Quiet Perfume era una persona piuttosto paziente e nonostante l'evidente nervosismo per essersi fatta scappare un'ulteriore volta un crimine contro l'ecosistema di Tokyo. Lo aveva catturato, ma nessun anno di prigione avrebbe potuto restituire quegli alberi al Monte Fuji. Com'era possibile che buffoni del genere usassero la loro Unicità per quei motivi futili ed usciti da qualche libro horror? Nessuno aveva fatto al biondo un corso base per avere un minimo di coscienza sull'uso illegale del Quirk? Quell'uomo era un volto sconosciuto e sembrava ben fornito di tecnologia avanzata. Che motivazioni c'erano dietro quel rogo?
Vuoi ancora vedere chi ha l'Unicità più forte? - Crescent pronunciò quelle parole più a sé stesso che a Shoya a causa del rumore scoppiettante della sua Unicità. In quel momento c'era solo lui ad utilizzare tutta l'influenza della sua Unicità per bloccare quell'attacco che a piena potenza avrebbe annientato qualsiasi persona senza un Quirk difensivo adatto. La dea bendata, anche se non si credeva in quelle cose come Crux, gli aveva sorriso donandogli qualcosa per contrastare quel potere. Che il loro nemico avesse usato quell'attacco perché era veramente folle o perché credeva che il corvino fosse in grado di fermarlo? Negli occhi di Quiet Perfume si rifletteva quella galassia in miniatura formata dal criminale, mentre cercava riparo. C'era un masso che le avrebbe fornito copertura, ma doveva tirare anche il suo sottoposto con sé. Eppure il braccio mutato in precedenza quasi non rispondeva ai suoi comandi, rifiutandosi di trasformarsi in gelatina nuovamente. Che razza di potenza conteneva quel tipo?! Nelle iridi della donna, prima che l'area si trasformasse in uno spettacolo di flash intensi, c'era solo il corvino circondato dalle traiettorie delle frecce come delle fauci di qualche bestia uscita da qualche angolo oscuro dell'universo.
Il primo sbarramento di proiettili fu indirizzato verso entrambi, mentre Crescent agiva quasi come una torretta che non dava pace ai due. Quiet Perfume era abbastanza riparata ed agile per schivare per sé, ma non riuscì a trovare un'apertura nei confronti del nemico per aiutare Shoya. I proiettili blu elettro cominciarono ad abbattersi prima di tutto sull'esplosione scaturita da quest'ultimo. Proprio come lui aveva intuito il modo per ferire il Vigilante, questo aveva trovato un modo per non farsi colpire direttamente dall'ondata di fuoco dello studente. Ogni proiettile deflagrava contro l'energia scaturita dalle sue mani e ad un certo punto diverse decine di dardi andarono tutti assieme verso il "corpo principale" annullando l'offesa-difesa del ragazzo. Un'onda d'urto si formò dallo scontro dei due attacchi, facendo indietreggiare entrambi i combattenti di un passo. Dopodiché, arrivarono le frecce che avevano superato quella barriera iniziale, impattando contro Ion Kine. Come previsto, queste sarebbero quasi state assorbite dalla tuta, sparendo dall'esistenza. Alcune cadevano a terra, alzando terra e foglie in fiamme. Questo valse per le prime scariche di frecce che andavano tutte verso di lui, quasi mirando all'equipaggiamento addosso. Ma piano piano avrebbe potuto sentire una sensazione che forse a causa della propria Unicità non provava da parecchio. Un formicolio leggero che gli attraversava il corpo, che gli faceva sentire in bocca un sapore amaro che proveniva dal nulla.
Ottimo lavoro! Ma non sono ancora finite! - La voce squillante di Crescent spuntò di nuovo da dietro la polvere ed il fumo, mentre un'altra corona di innumerevoli frecce era disposta come un coro angelico sopra la sua figura. Con un gesto teatrale andarono tutte verso Shoya, che sentì d'improvviso un bruciore al petto. La tuta stava cedendo e, ben prima che potesse reagire, il tessuto saltò via come se fosse stato strappato da una forza invisibile. I laboratori della Yuuei fornivano equipaggiamenti di alta qualità ma il compito di veicolare l'Unicità del ragazzo, oltre che sopportare innumerevoli attacchi, era ben oltre le aspettative del prodotto. Un grosso buco nella difesa del giovane, proprio al centro del torace, si aprì come un bersaglio per un arciere.
Addio. - Gli occhi scuri del ragazzo avrebbero visto un ultimo dardo sfrecciare verso di lui, mirando proprio dove l'armatura veniva meno. E seppur un attacco di quelli sarebbe stato letale per chiunque come una freccia normale, il proiettile si fermò leggermente prima bloccato da qualcosa di verde. Il braccio rimasto a Quiet Perfume provò ad intercettare l'attacco, facendo scoppiare l'attacco ben prima che raggiungesse la fragile carne del ragazzo. Shoya si trovò sbalzato via in maniera poco elegante, finendo per rotolare diversi metri verso la boscaglia. Fu fermato da lembi di Unicità della Pro-Hero, che aveva dato priorità al suo salvataggio. Sul petto una striatura rossa causata dalla scottatura sembrava quasi pulsare a causa dell'attacco ricevuto. Con il suo superiore rimasto quasi senza braccia e lui ferito, il Vigilante sembrava sul punto di vincere.
Crescent-sama. - Sentirono una voce dolce come il crepitare del fuoco attorno a loro provenire dalle spalle del biondo, provenire da un portale buio e freddo come il ghiaccio. La stessa persona che era stata placcata inizialmente da Shoya si mostrò a loro eterea, mentre la sua sagoma usciva leggiadra dallo stesso portale dentato che aveva portato alla nascita di quello scontro. Se forse il capo di quei tizi incappucciati voleva dare l'idea che quel potere appartenesse a lui, era piuttosto chiaro chi li avesse generati. Si piegò in avanti e voltò il capo coperto verso il carismatico leader, prima che un ulteriore piccolo portale fagocitasse la mappa in un morso facendola riapparire tra le mani di chi inizialmente la stava disegnando. La prese delicatamente tra le mani pallide, prima che il carismatico leader di Crux si appoggiasse sulle sue spalle. Il fantasma bianco gli sussurrò qualcosa, mettendogli un braccio sotto l'ascella per portarlo verso il portale. Nonostante l'ondata di potere improvvisa, questa aveva un caro prezzo.
Grazie Moonlander. E voi... Ricordate il nome di Crux, stolti. Tutto questo era previsto, tutto questo era scritto nelle stelle... - Sentenziò Crescent guardandoli con sguardo truce, prima di sparire inglobato dal portale che si chiuse dietro di lui. Appena dopo, il rombo di un elicottero avrebbe invaso le loro orecchie e avrebbe fatto la sua comparsa volteggiando sopra di loro. Quiet Perfume avrebbe raccolto lo Shoya ferito prima che le operazioni di soccorso iniziassero. Quell'intensa battaglia con quel nemico autoproclamatosi indovino era finita e forse aveva portato a qualcosa per quello che da lì a poco non sarebbe più stato uno studente.
Trasportati in un elicottero d'emergenza a causa delle ferite riportate da entrambi, le giornate seguenti sarebbero passate tra corridoi di ospedale e trattamenti. Da quel che sapeva Shoya la Pro-Hero stava bene, avrebbe dovuto solo riposare per qualche giorno gli arti superiori a causa del danno del calore. Per i Transformation mantenere un equilibrio nel proprio corpo era fondamentale e ne poteva risentire la capacità di attivare il Quirk soprattutto in caso di sostanze così delicate. Era stata fortunata a non aver trasformato il suo intero corpo in gelatina, più che altro. Per quanto riguardava lui la freccia non lo aveva colpito in pieno e dopo un check-up generale il danno maggiore era una brutta ustione al petto a causa dell'esplosione, assieme ad costola incrinata. Gli avrebbe fatto male respirare e sotto quelle bende cambiate spesso c'era della pelle nuova molto più rosea che li avrebbe lasciato per un bel un po' una cicatrice, ma era sopravvissuto. Gli avevano anche dato una stanza per sé in un ospedale al centro di Tokyo, piccola ma accogliente. Forse avrebbe ricevuto qualche visita da parenti o amici, ma una persona in particolare sarebbe entrata dopo due giorni di permanenza lì.
Ohayou. - A salutarlo a voce bassa era Bookworm, la vice di Quiet Perfume. Vestita con i suoi soliti abiti bianchi da Pro-Hero, larghi e spessi come i fogli di carta che manipolava. Lunghi capelli castani erano raccolti in due code ai lati del capo e le arrivavano fino alle ginocchia. Era seria in volto e sembrava più incuriosita dai mobili che componevano il rifugio di Shoya che della sua condizione. Sistemati gli spessi occhiali, teneva le mani conserte dietro la schiena. Non era mai stata in grandi rapporti con i tirocinanti, poiché si occupava più che altro di organizzare la giornata di chi lavorava lì e non usciva spesso dal suo ufficio. Mh-mh. Spero che le tue ferite non si siano infettate. Kaori-san ti manda degli auguri di pronta guarigione. - La ragazza avrebbe preso posto in una sedia poco distante dal suo letto rivelando che tra le mani aveva una lettera, prima di cominciare a parlare per prima. Cos'è successo quando sei rimasto da solo con Crescent? Ho già parlato con Kaori del vostro scontro con lui, ma se hai qualche informazione per aiutarci ad individuarlo sarebbe molto utile. Lo avete visto in viso e abbiamo diramato l'allerta, ma sembra non esistere. Bah. - La ragazza avrebbe posto quelle domande allo studente con la solita serietà ed il suo andare dritto al punto, ascoltando e tenendo bene a mente le sue dichiarazioni. Alla fine avrebbe annuito, prima di consegnargli la busta tra le mani.
Ultimamente i test per i Pro-Hero finiscono tutti all'ospedale. Dovrebbero usare i robot anche per questi secondo me ma... Congratulazioni, immagino. Aspetto i moduli aggiornati per il tuo nuovo status sulla mia scrivania. - La ragazza lo avrebbe lasciato solo, facendogli scartare e rivelare cosa c'era all'interno. Assieme ad una lunga lettera dove si complimentavano per aver superato il test e l'anno scolastico, con i vari voti e valutazioni dei vari prof, c'era una tessera nuova e scintillante con la sua foto. Shoya Ishida era diventato un Pro-Hero, una delle stelle della nuova generazione della Yuuei. Il suo nome era conosciuto da molti e allo stesso tempo disprezzato da altri: non l'inizio più tranquillo ma sicuramente il più esplosivo. Forse quello che doveva aspettare ora era un segno delle stelle, che prima o poi sarebbe arrivato.
L'unica cosa che per ora avrebbe varcato quella soglia era un mazzo di fiori violacei lasciato da una ragazzina dai capelli blu senza uno straccio di biglietto. Freschi e dai colori sgargianti, quasi ricordavano il cielo al crepuscolo.
❖ THE STARS TOLD ME TO LOVE, SO THAT'S WHAT I DID ❖CITAZIONEE abbiamo finito!
Innanzitutto congratulazioni per essere diventato Pro-Hero: finalmente avremo un nome rosso in fondo al forum per rassicurare i civili e i Villain. Sei già all'interno della classifica eroi ed ora avrai tutta una serie di responsabilità e privilegi esclusivi. Spero ti sia divertito in questa attività che ha preso questa piega così particolare ed in futuro sicuramente Shoya verrà ricontattato da Crux come già detto . Per il costume danneggiato ne dovrai parlare in laboratorio con Ryuko per accordarvi sul prezzo e quant'altro.
Puoi fare un ultimo post per metabolizzare tutto ciò che è accaduto e rispondere alle ultime domande di Bookworm. Spero che il tuo percorso sul forum continui e che farai valere la tua carica da Pro-Hero, nel bene e nel male. Lascio in spoiler la licenza di Shoya e ti assegno subito le ricompense!
Ancora congratulazioni!
Shoya Ishida: +50 EXP + 75 bonus, Licenza PermanenteSPOILER (clicca per visualizzare). -
.Shoya IshidaHero Lv. 8 | III A | 19 AnniNarrato • Parlato • Pensato • AscoltatoScheda | Forza: 32 | Quirk: 500 | Agilità: 493 | Energia: 670 = 825 -70 -85 |
CODE © Saxo
CITAZIONEGrazie mille Delin per questa role! i colpi di scena con te non mancano mai, davvero complimenti per la tua capacità di masteraggio.
Che sia l'inizio di un nuovo percorso per Shoya^^.