Just keep on, just keep on, just keep on running

Combat || Melissa e Izusu

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    Melissa McArthur
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    Giornata come tante altre per Melissa, niente di più e niente di meno e come al solito il suo unico partner in quella dolce notte di fine inverno era il chiaro di luna. Le piaceva quel periodo dell'anno, sorvolando sulla nota dolente che era San Valentino, non faceva troppo freddo ma il minimo necessario per provare quel fresco che riusciva a rilassarla. Spendere delle serate in quel periodo a costruire modellini o navigare per il web era l'ideale, lasciare che la sua mente vaghi nel nulla cosmico ed addormentarsi sul letto con il laptop su di lei, solo per svegliarsi ore dopo con l'autoplay di youtube che l'aveva portata nei meandri più nascosti del sito. Erano questi i ricordi che la rendevano felice o quanto meno la facevano sentire... viva? Forse, sicuramente erano utili a toglierle di dosso i pensieri legati a lavoro, crimine o robe di quel tipo. In quei ricordi non era Indigo, Orochi o altri soprannomi di quel tipo ma semplicemente Melissa, una ragazza come tante che era appassionata di cose da nerd.
    Torniamo però al presente, nella crudele realtà ed ina strada dove non stava passando moltissima gente. Aveva con sé una busta di carta con dentro un hard-disk esterno, quei grossetti che contengono più o meno un paio di terabyte. Mancava un'ora all'orario prestabilito e come sempre era uscita in anticipo, ma invece di starsene in un vicolo cieco e rischiare di essere sospetta decise invece di sedersi su una panchina e farsi i fatti suoi. Si aveva anche preso qualcosa da mangiare da un minimarket lì vicino, normalmente prima di lavorare non mangiava molto ma quella notte aveva più fame del solito. Quello, ed aveva adocchiato un paio di onigiri davvero buoni, nonostante fossero impacchettati e venduti in un negozio. Dunque eccola lì, mano destra occupata a smanettare sul telefono mentre nell'altra era presente l'ultimo dei onigiri che aveva comprato - non erano male, erano serviti allo scopo.
    Il sacchetto era abbastanza vicino a sé, era piuttosto paranoica ma il hard-disk in sé non era celato da nessuna scatola, per qualche motivo glie l'avevano dato così. Non si era fatte molte domande in merito, dunque l'aveva lasciato così com'è, forse mettendolo in una scatola il destinatario avrebbe pensato che fosse avvenuto una qualche truffa? Non erano affari suoi, dunque fece come le era stato detto. Atteggiamento menefreghista? Forse, ma ci teneva a non creare problemi con i suoi clienti, dunque al massimo glie l'avrebbe rinfacciato se qualcosa sarebbe andato storto. Alla fine era così che era sopravvissuta alla veneranda età di vent'otto anni, una cifra che le faceva più male ad ogni giorno che passava, continuando il suo terrore di un giorno dover dire addio ai suoi vent'anni ed accettare che stava per diventare vecchia.
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    IZUSU MORIKAWA
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    Quel giorno, Izusu si sentiva particolarmente in vena di non tornare a casa a mani vuote. Non aveva visto nulla che lo attirasse particolarmente, ma era sempre così quando si svegliava con quella sensazione. Non era una cosa che succedeva spesso, Izusu era una persona estremamente volubile che seguiva l'istinto del momento: il più delle volte usciva in maniera innocente, vedeva una cosa che gli piaceva e si rendeva conto che non poteva assolutamente farne a meno mai più nella vita. Dunque la prendeva. Ma quando gli prendeva quella sorta di prurito come gli era venuto quel giorno, non si accontentava semplicemente di raccattare cellulari, portafogli, vestiti o stupidaggini del genere, voleva qualcosa di particolare, era parte del gioco. Poi, non necessariamente qualcosa che valesse di più in termini monetari, più che altro qualcosa che in circostanze normali non avrebbe rubato, magari un qualche tipo di trofeo: l'ultima volta che gli era capitato, si era ritrovato a tornare a casa con una console portatile vintage in condizioni illibate - che non aveva poi mai usato in vita sua né gli ricordava particolari eventi legati alla sua infanzia, però sembrava avere un certo valore simbolico, e quindi lo aveva stuzzicato.
    Si aggirava in un parco nei pressi di Shibuya a sera inoltrata, quasi notte, con la luna (ed i lampioni) a rischiarare i suoi passi, una busta di carta in mano con dentro uno sfizioso sandwich di verdure grigliate che sarebbe stata la sua cena per quel giorno - cercava solo un posto dove consumarlo in pace. Il freddo dell'esordire della notte lo costringeva ad imbacuccarsi in un vistoso parka rosso carminio con il pelo argentato intorno al cappuccio. Ma nonostante la tarda ora era lungi dal desistere dal suo obbiettivo: le notti brave erano il suo forte, del resto, ed ora che non c'erano più problemi nella circolazione dopo quel disastro con le farfalle la sua vita sociale era già ripresa in pieno. Ogni tanto ripensava a tutto ciò che era successo, non era stato un gran periodo per lui, come si può immaginare tentare di tenere un individuo del genere chiuso in appartamento era come fare la stessa cosa con un Border Collie. Aveva bisogno dei suoi spazi e dei suoi prati in cui correre, poteva sopravvivere in casa ma gli sarebbe venuta la depressione clinica. E questo, ad Izusu, era un po' successo in realtà: non se ne era reso conto, nella sua mente non credeva davvero di essere triste, ma quando si ritrovava a pensare che solo il sottile vetro di una finestra lo separava da un gas che poteva privarlo della sua vita - in un modo o nell'altro - gli veniva quasi voglia di provare ad aprirla. Non lo aveva mai fatto, l'aveva solo carezzata, magari, ma la sua mano non si era mai nemmeno avvicinata alla maniglia bianco latte del serramento. Era bello pensarci, a come poteva essere la sua vita senza quelle stupide braccia, per qualche motivo la sua mente lo visualizzava sempre mentre giocava a calcio, e si vedeva come un ragazzetto gioioso, capelli neri da tipico giapponese e carnagione un po' abbronzata, del resto passava molto tempo fuori al sole. Ma non era così bello da giustificare una riuscita del cinquanta percento: sicuramente per alcune persone poteva valerne la pena, non giudicava nessuno (ad essere sincero nemmeno i "terroristi", così venivano definiti), ma lui tutto sommato faceva una bellissima vita a cui non voleva rinunciare in nessun caso. Qualsiasi percentuale di riuscita al disotto del cento percento sarebbe stata troppo bassa per lui.
    Il suo stream of consciousness fu interrotto dal notare una persona che pareva aver scelto quel luogo per passare un po' di tempo con sé stessa: non era affatto trafficata la strada su cui stava camminando, anzi, era tuttavia ben curata e non dava minimamente l'impressione di essere un posto losco, dunque Izusu non sospettò nemmeno per un secondo che quella donna dai capelli blu fosse invischiata in qualche traffico. Il suo primo pensiero fu, osservandone le curve da una quindicina di metri di distanza, che era piuttosto sexy, e doveva essere anche parecchio alta. La seconda cosa che notò, fu un sacchettino posato di fianco a lei - forse qualcosa che aveva appena comprato, forse no, ma pareva un qualche oggettino di elettronica, anche se non distingueva bene. Un poco rassicurante luccichio balenò sui suoi felini occhi gialli mentre si avvicinava con nonchalance attraversando il parco. La panchina era posta sul marciapiede che contornava il parco, proprio di fronte alla strada, e a parte eventuali guardoni dalle finestre sembravano esserci solo loro due in quel piccolo scorcio di verde cittadino.
    -Buonasera! Le spiace se mi siedo per qualche minuto?- Vedendola in faccia, Izusu notò dei lineamenti carini e soffici ma delle piccole occhiaie che rovinavano un po' il quadro dandole un look un po' tetro e... forse un po' sciatto? Comunque niente di particolarmente notabile. -C'è una bella luna, stasera!- Esclamò il giovane, sorridendo con aria ingenua e gli occhi socchiusi ed iniziando a srotolare la chiusura del suo sacchetto di carta. Lo lasciò cadere sulla panchina con apparente noncuranza, ma un'infida e metodica precisione che fece cadere la bustina di carta proprio poco vicino a quella di plastica trasparente della ragazza seduta alla sua destra. Notò che era intenta a smanettare al cellulare con una mano e a servirsi di degli invitanti onigiri con l'altra, dunque valutò attentamente il suo approccio, cercando di capire se era meglio disturbarla per attaccare bottone e distraendola, o lasciarla in pace e mangiare il suo panino per lasciarle dedurre che chiunque fosse quel tipo strano, da lei non voleva nulla. Scelse infine il secondo approccio ed iniziò a mangiare il suo sandwich con aria contenta ed assorta, dedicando occasionali occhiate al cielo e alla luna. Ovviamente, se fosse stata lei ad attaccare bottone, avrebbe risposto, ma in caso contrario avrebbe semplicemente consumato il suo sandwich in maniera tutto sommato rapida ma non in modo sospetto, sarebbe più che altro sembrato un gran goloso agli occhi dei più. Alla fine il panino era molto buono, quindi non gli riuscì nemmeno difficile fingere di esserne appassionato. Terminato, tirò un sospiro di sollievo come se fino a poco prima stesse morendo di fame, si posò una mano sullo stomaco e si concesse qualche istante posato allo schienale di metallo della panchina.
    -Oof. Va bene, buona serata allora!- Si sarebbe semplicemente congedato, facendo come per rialzarsi mentre la sua mano calava sul sacchetto di carta che aveva posato sulla panchina. E lì, sarebbe avvenuto lo scambio. Un movimento agile del polso della sola mano destra avvolta nel solito guanto nero, la bustina di plastica sarebbe finita in quella di carta e poi quella di carta sarebbe stata afferrata dalla sua mano, il tutto in un secondo netto. Era il movimento di una mano che lo aveva fatto chissà quante volte.
    Alla fine l'oggetto sembrava una sorta di hard drive. Izusu non aveva idea di cosa farsene, specie se era vergine appena comprato, ma a giudicare da com'era buttato nel sacchetto senza nessuna confezione sigillata quella ragazza lo stava semplicemente spostando, magari lo stava portando ad un amico o chissà che. Quindi potenzialmente poteva essere pieno e in qualche modo scoprirne il contenuto era diventata la cosa più emozionante a cui Izusu potesse pensare.
    Il ladruncolo si sarebbe quindi allontanato con la refurtiva, camminando spedito ma non troppo veloce, puntando ad arrivare alla fine del parco (a cui mancavano circa una ventina di metri) e svoltare a destra in una stradina per far perdere le proprie tracce.
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    Le piaceva farsi i fatti suoi e le piaceva quando gli altri non le rompevano le scatole, pensava che fosse pure facile da capire con il linguaggio del proprio corpo e dalle espressioni che faceva però non sempre bastava. A volte invidiava chi poteva passare inosservato ed evitare di beccarsi così tanto sguardi ed attenzioni, ma era inutile piangere sul latte versato; tanto valeva giocare con le carte che la vita le ha dato. Non era nemmeno un desiderio di vivere una vita diversa o altro, era anche cosciente che con un corpo diverso avrebbe avuto problemi notevolmente diversi, che alla fine era lui il suo ostacolo più grande, però a volte era più facile gettare le colpe su qualcosa di più vero e concreto.
    Vi starete chiedendo perché tutta questa introspezione e la risposta è semplice: era appena arrivato un tizio, che invece di cercare un'altra panchina le chiese di sedersi lì. Aveva sempre avuto problemi con richieste di quel tipo, perché se da una parte avrebbe voluto dirgli di no e di girare i tacchi, d'altro canto chi era lei per negargli quella richiesta se alla fine non le aveva chiesto niente di che? I suoi occhi cercarono quelli del ragazzo ma non disse niente, si limitò ad annuire pigramente la testa e sperare che l'altro avrebbe capito. Fosse stato un cliente poteva tirare fuori la maschera di Orochi o Indigo, la ragazza dura e brava a fare il proprio lavoro ma in quel momento era solamente... beh, si, stava lavorando ma poteva fare a meno di comportarsi in quel modo. Non perché lo odiava fare, semplicemente perché a volte le piaceva essere in sintonia con la sua metà più timida e socialmente inetta.
    Il che fu proprio il motivo per cui non disse niente quando l'altro commentò la luce della luna, continuò a mangiare i suoi onigiri che d'un tratto si erano fatti un po' meno gustosi. L'effetto dell'ansia o dello sconforto di avere un civile amichevole vicino a lei? Non sapeva se non rispondere era la cosa giusta da fare o meno, però sperava che stando zitta quella situazione sarebbe finita il prima possibile.
    Il che fu proprio cosa accadde, l'altro si mangiò il suo panino ed una volta finito si congedò, dandole un saluto. Melissa annuì timidamente con la nuca, alternando sguardi ai suoi piedi ed al ragazzo, un po' per vedere quando se ne sarebbe andato ed un po' per ritornare a starsene da sola. Pure lei in quel momento aveva finito di mangiare ed era pronta a rimettersi in posizione di vigilanza, però a quanto pare un piccolo dettagli le era sfuggito di mente. Presa dal nervoso, dal leggero panico e non capace di comportarsi bene e soprattutto naturalmente con le altre persone, aveva perso per strada una prospettiva importante. Se Orochi o Indigo avrebbero capito subito ciò che stava succedendo, lo stesso non poteva valere per Melissa che non appena girò la testa volle tirare giù tutti i santi del paradiso.
    « Go f**k yourself ya mother- » insomma, avete capito. Presa dallo spirito australiano fece piovere una raffica di insulti mentre si rizzava in piedi e dopo un'attimo di guardarsi intorno si mise a camminare verso la fine del parco. Come mai proprio lì? Semplice, se il giovane sarebbe passato di fronte a lei gli avrebbe visto le scarpe, o almeno notato che era passato di fronte a lei. Inoltre, non vedendolo lì in quella strada era abbastanza sicura che avesse preso la strada più vicina - nei suoi anni lì a Tokyo ha avuto a che fare con ladruncoli o altri pezzenti. Si sentiva così stupida, era ovvio che l'altro era venuto lì solo per fregarle l'hard-disk ed ora rischiava di fare la figura dell'imbecille col suo cliente e possibilmente rovinarsi la reputazione. Per fortuna aveva un po' di tempo prima dell'incontro e se tutto andava bene faceva ancora in tempo a recuperare la merce; per fortuna conosceva l'area, non era un pesce fuor d'acqua.
    Aumentando la distanza delle falcate, ma senza correre, se fosse possibile l'aria intorno a lei sarebbe incandescente. Le prudevano le mani, aveva quel tick nervoso che le capitava quando sentiva di diventare violenta e stava trattenendo a stento il proprio quirk. Con quale faccia da culo le aveva augurato una buona serata? Glie l'avrebbe fatta esplodere, altroché. Per fortuna aveva un ottimo bersaglio su cui sfogarsi, ed essendo un ladruncolo non si doveva nemmeno sentire in colpa. Girò nella stessa stradina e come un puma alla ricerca della preda, pure lei era pronta a scattare al primo segnale.
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    IZUSU MORIKAWA
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    La sua mano sentì la plastica rigida dell'hard disk appesantirgli le dita. Tentò di essere più lesto possibile e di fare più rumore possibile con il sacchetto di carta - in modo che lo sfregolìo del sacchetto di plastica ne fosse coperto. Compiuta la magia, hard disk al sicuro fra le sue braccia, si congedò e camminò via. Non resistette allo sbirciare dentro il sacchetto e gongolò osservando la sua preziosa (?) vittoria di plastica e circuiti, quasi come se potesse leggerne il contenuto senza attaccarlo al computer. Svoltò in quella stradina a destra e tirò un sospiro di sollievo, decelerando leggermente, accorgendosi di non essere seguito e non udendo nulla in particolare che lasciasse presagire che quella si fosse accorta di qualcosa. Sbirciò ancora nel sacchetto, non stava più nella pelle.
    Ma un'amara realizzazione lo colpì quando udì dei passi, dapprima lontani poi sempre più vicini: non sembrava la sfrenata corsa di qualcuno che lo seguiva, quindi un po' lo spiazzò e non pensò chiunque fosse ce l'avesse con lui, al massimo poteva sembrare la camminata di qualcuno che aveva fretta. E invece Izusu si ritrovò ad alzare lo sguardo proprio su quella a cui aveva rubato l'hard disk. Non sapeva perché avesse camminato, né perché non avesse udito alcuna imprecazione a voce alta o perché non avesse urlato al ladro, ma queste circostanze furono abbastanza per coglierlo di sorpresa, ed ora erano nella stessa stradina ad a malapena una dozzina di metri di distanza. Le pupille di Izusu rimpicciolirono quasi comicamente mentre si rendeva conto che era il momento di darsela a gambe, senza nemmeno attendere che lei dicesse nulla: la sua espressione assassina era fin troppo eloquente.
    Il giovane ragazzo di ghiaccio girò sui tacchi e partì alla massima velocità. Con la coda dell'occhio notò di aver superato un piccolo gruppo di biciclette, legate fra loro con dei lucchetti, e le rovesciò tutte insieme con un gesto noncurante del braccio destro, passandosi il sacchetto nel sinistro. E poi, per il momento, non avrebbe provato a fare nient'altro che non fosse correre: arrivato al termine della stradina si sarebbe guardato intorno per qualche istante: poteva proseguire dritto o girare a sinistra, e proseguendo dritto gli sembrava di vedere un viavai di persone che per il momento preferiva evitare: magari sarebbe riuscito a confondersi fra loro, ma al contempo offriva su un piatto d'argento la possibilità a lei di denunciarlo, sarebbe bastato passare anche solo vicino ad una pattuglia.
    Dunque avrebbe svoltato verso sinistra, infilandosi in una stradina analoga a quella che aveva appena percorso, addentrandosi nella fitta rete metropolitana.
    Portandosi il polso alla bocca, a fatica, liberò la mano destra del giogo del guanto, pronto ad aiutarsi in qualunque modo qualora fosse servito. Dubitava tre o quattro biciclette avrebbero tenuto ferma quella tizia per troppo a lungo, sembrava sufficientemente atletica e soprattutto furiosa.
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    Melissa McArthur
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    La volta dove si sentiva in colpa per la essere così goffa con uno sconosciuto, pentendosi di essere così introversa, era ovviamente la volta dove veniva fregata e derubata. Un classico, questa cosa le avrebbe dato fastidio per tanto tempo, ma prima di disperarsi ed insultarsi doveva prima di tutto sistemare quel casino. Più facile a dirsi che a farsi? Forse, onestamente non sapeva cosa aspettarsi ma se doveva essere completamente sincera non si aspettava un avversario così pericoloso - scivoloso forse, ma non forte. Poi magari si sbagliava di grosso, alla fine dei conti qualcosa del genere era, in parte, successa con la bionda texana.
    Ad ogni modo, girando nella stradina ebbe la fortuna di ritrovarsi faccia a faccia col pezzente. Forse un po' troppo facile, si aspettava di dover fare ancora un po' di giro di ricognizione però oh, forse quella sera la fortuna era dalla sua parte. Gli voleva dire di tutto ma non ne ebbe l'occasione, il ragazzino si era già messo a correre dimostrandole che come minimo non era davvero tutto andato, e lì le venne un serio dubbio: inseguirlo o no? Possibile che era un'imboscata? La possibilità non era zero, ma se l'altro già aveva l'hard-disk che avevano da guadagnare facendola fuori? Era una di poco conto in quel vasto mare, non era uno squalo ma forse erano interessati ai suoi legami? Magari lavorava per i Deep Void? Nah, impossibile, in quell'arco di tempo che durò pochi istanti decise di darsi all'inseguimento e la metaforica aria intorno a lei stava diventando sempre più incandescente.
    Il primo ostacolo sulla sua strada erano delle bici che l'altro gettò a terra, un tentativo semplice di rallentarla ma vista la loro distanza ha avuto il tempo necessario per prepararsi e fare il salto, atterrando su una ruota che salvo scricchiolare non cedette sotto il suo peso. Onestamente non le importava di rovinarle, in quel momento era come un torpedo e voleva solamente raggiungere il proprio bersaglio. Il che voleva dire proseguire in quel giochino fra le innumerevoli stradine di Shibuya, che in quel momento emulavano discretamente un vero e proprio labirinto.
    Aveva visto che l'altro era andato a sinistra e così fece anche lei, doveva in qualche modo macinare le distanze e permettersi di attaccare a distanza. Sarebbe bastato un gesto della propria mano per lanciare dello slime, un solo movimento del braccio per rallentare quel ragazzo ma doveva prima di tutto avvicinarsi. Mentre correva si guardò in giro, magari c'era qualcosa di vicino che lei poteva lanciare? Il coperchio di un bidone, un bastone, anche una bottiglia - qualsiasi cosa, davvero. Se così non fosse, se quella stradina fosse vuota e pulita, avrebbe comunque continuato la propria corsa maledicendo tutti gli spazzini pubblici. « Come back here, ya wanker! » per lo meno, vista la distanza, ora lo poteva sentire confermando i suoi dubbi su quanto Melissa fosse incazzata.
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    IZUSU MORIKAWA
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    L'incessante e furioso calpestìo della donna dietro di lui non lo aveva abbandonato per un istante, aveva giusto sentito un rumore leggermente più forte quando il tallone di lei aveva schiacciato la ruota di una delle biciclette che le aveva rovesciato addosso (pur, ovviamente, senza capire cosa fosse successo di preciso), ma non vi fu nessun rovinoso e rumoroso capitombolo dopo quel singolo pestone e dunque dedusse che la donna aveva semplicemente scavalcato l'ostacolo senza rallentare più di un secondo. Chiaramente lui non era un atleta, sebbene avesse buone gambe, e l'idea che si era fatto di una donna dal fisico tonico ed allenato fu confermata da come questa sembrava stargli dietro senza la minima difficoltà: non era una buona cosa, perché probabilmente si sarebbe arrivati a combattere in qualche modo e lui non ne aveva la minima intenzione. Poteva davvero fermarsi e ridarle l'hard disk come se nulla fosse, se lei lo avesse acciuffato? No, forse poteva pensare ad un qualche tipo di minaccia, ad esempio non avvicinarti o lo congelo. Si sarebbe rovinato congelandolo, vero? Non ne era troppo sicuro, non se ne intendeva poi così tanto di elettronica, ma quantomeno era sicuro che sarebbe diventato molto più fragile e se lo avesse lasciato cadere avrebbe anche potuto spezzarsi, quindi tutto sommato forse lei poteva prenderlo sul serio.
    D'altro canto, forse, poteva usare quel suo stesso Quirk glaciale per tentare di seminarla, era una cosa che aveva già messo in preventivo.
    Svoltò dunque in quella stradina a sinistra ed osservò davanti a sé: c'era qualche bidone dell'immondizia, ma in realtà non molti e nemmeno troppo grandi, la raccolta della differenziata in una zona centrale come quella era perlopiù affidata ai moderni raccoglitori sulle strade principali. Avrebbe voluto rovesciare altre cose e magari congelarle per creare un ostacolo più consistente, ma infine decise che non ne valeva la pena e valutò il da farsi.
    Sentì la donna effettuare la svolta ad ancora una dozzina di metri di distanza da lui ed urlargli contro una specie di formula magica. Forse aveva avuto la sfortuna di incappare in un Hero e quella era tipo la sua... come le chiamavano, tecnica? Un po' prolissa per essere una singola tecnica però. Aspetta, ora che ci ripensava forse aveva captato un come back da qualche parte, forse stava solo parlando in inglese? Ma l'accento pesante e la forma dialettale usata (e l'alta tensione della situazione) non aiutarono affatto Izusu nell'interpretazione del resto. Ad ogni modo, per farsi un'idea "come back" era più che sufficiente. Forse, dunque, era solo una straniera? In effetti i suoi lineamenti non erano particolarmente asiatici, ma nel 2023 una cosa del genere significava molto poco.
    -No! Sorry!- Rispose, a voce alta, con tono gioviale e pesante accento giapponese: sinceramente non gli importava molto se aveva capito bene o no, non era una persona che rifletteva troppo su ciò che diceva. Anche perché se lo avesse fatto si sarebbe reso conto che quella era una provocazione bella e buona e che poteva farlo finire nei guai.
    Ora, però, era il momento di agire. Si trovavano in una stradina lunga ma piuttosto stretta, contornata dalle mura di due alti condomini. Forse, volendo, posando una mano a terra sarebbe riuscito a congelarla tutta. Senza smettere di correre, dunque, avrebbe chinato il corpo in avanti e teso la mano destra priva del guanto - stretto ora nella sinistra assieme al sacchetto - all'indietro e verso il basso, sino a sfiorare il pavimento: il giovane avrebbe dunque teso i muscoli dall'avambraccio in giù per intensificare l'azione congelante del suo Quirk. Sul terreno, a quel punto, si sarebbe formata una lingua di ghiaccio sufficientemente spessa, circa mezzo centimetro, perfettamente liscia: una trappola mortale per chiunque ci camminasse sopra privo di scarpe chiodate. La patina congelata si sarebbe estesa coprendo la larghezza della stradina quasi per intero, ed in lunghezza per circa tre metri. L'aveva creata correndo, centimetro dopo centimetro, con la mano tesa all'indietro in modo che non finisse mai sotto i propri piedi.
    Si sarebbe infine voltato verso Melissa e le avrebbe fatto un sorrisetto innocente, riprendendo a correre a perdifiato in posizione eretta.
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    © RYUKO
    TECNICHE, EQUIPAGGIAMENTO & STATUS
    ©
    • LIVELLO 4
    • FRZ: 035 | QUI: 120 | AGI: 120
    • ENERGIA:
    270/300
    • STATUS: ILLESO.
    • TECNICHE USATE: "CAUTION - WET FLOOR"

    • EQUIPAGGIAMENTI: //
    • LISTA TECNICHE:
    » KISS GOODNIGHT [Livello 2]: Descrizione. L'utilizzo più semplice del suo Quirk. Senza nessuno sforzo particolare, Izusu tocca una qualunque superficie (organica o inorganica, viva o non viva) e questo fa sì che si congeli ad una rapidità notevole, circa trenta centimetri al secondo. Si formerà dapprima uno strato superficiale di ghiaccio, poi più la mano di Izusu rimane a contatto con la superficie più il congelamento diventerà profondo e pericoloso. Può essere usata per disintegrare oggetti di dimensione medio-piccola e danneggiarne di dimensioni maggiori..
    COSTO: 25
    DANNO/EFFETTO: Congelamento [Status: Paralisi]. Se il contatto è prolungato (tre turni minimo) causa danni Medi.
    » DON'T TOUCH ME (I'M SCARED) [Livello 2]: Izusu, tramite un modesto sforzo muscolare, intensifica l'azione di congelamento delle sue braccia. Riesce così a congelare l'acqua presente nell'atmosfera, abbastanza da creare delle rudimentali barriere di ghiaccio alte al massimo un metro e cinquanta. Il ghiaccio è moderatamente spesso e difficile da rompere se non si è in possesso di un Quirk adeguato.
    COSTO: 40
    DANNO/EFFETTO: Effetto: Protezione Danni Medi
    » CAUTION - WET FLOOR [Livello 2]: Descrizione. Molto semplicemente, Izusu pone le mani a terra e congela il pavimento, creando una patina di ghiaccio di tre metri di diametro in cui è molto facile scivolare. Sebbene lui sia più abituato a muoversi sul ghiaccio per via della semplice pratica, non è comunque immune agli scivoloni, quindi cercherà di non muoversi più di tanto se non ha delle calzature adeguate.
    COSTO: 30
    DANNO/EFFETTO: Crea strato di ghiaccio sul terreno.
     
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    Che si era aspettata, che si fermasse e si mettesse a parlare con lei? Un po' si, a dirla tutta, però se doveva essere sincera la maggior parte del motivo per cui gli urlò contro era per sfogarsi; non tanto, per quello le sarebbe servita la sua faccia. Fatto stava che loro due continuavano a fare quel gioco del gatto e del topo, svoltando nella stradina dove oltre a dei edifici ai loro lati erano presenti bidoni - il solito. Avrebbe voluto prenderne il loro coperchio o un'intero bidone, ma non fece in tempo perché venne anticipata dall'altro che no, non le lanciò niente ma appoggiando la propria mano per terra stava facendo qualcosa. Le sue falcate esitarono nel mentre quello che pareva essere ghiaccio si estendeva di fronte a lei a formare una patina, evidentemente creata con l'intenzione di volerla seminare. Era lunga un paio di metri, non tanti ma troppi per essere saltati e non poteva neanche correrci intorno per quant'era larga. La distanza fra lei e quell'ostacolo, però rimaneva ancora sostanziale dandole l'opportunità di rispondere con la stessa medaglia. Sin dall'origine del tempo due forze si sono date battaglia, dunque perché non usufruire di questa dualità? Se il ladruncolo voleva creare, lei non poteva fare altro che distruggere.
    Anch'essa senza fermarsi irrigidì la mano e da essa man mano iniziò ad uscire una densa e molliccia sostanza verde, apparentemente innocua ma che in una frazione di secondo iniziò già a cambiare colore. Il verde stava diventando giallo, stava succedendo una reazione e Melissa ciò lo sapeva molto bene e con un gesto della mano provò a lanciare quella sostanza sopra la patina che si era creata, all'incirca in mezzo. La mano da cui il materiale stava uscendo venne a toccare l'altra, quella libera, che lanciò il grumo giallastro sopra il ghiaccio, mentre lei non aveva alcuna intenzione di fermarsi. Se tutto andava bene sarebbe esploso prima del suo arrivo, dandole il tempo necessario di fare il salto. La sua idea era di rompere la patina e crearsi un'area 'libera' su dove poter saltare, atterrare e fare un'altro salto e così facendo poter continuare a seguire quel maledetto.
    Lo vise il suo sorriso, sicuro di sé e soprattutto fiducioso. Pensava di potercela fare, ma voleva ben vedere se quell'espressione sarebbe rimasta dopo aver visto ciò di cui era capace e soprattutto ciò che lo aspettava. Non era riuscita a spezzare le ali dure di quel tipo né il corpo della bionda, ma se quello si trattava di semplice ghiaccio allora era abbastanza fiduciosa di se stessa. Non il metodo più elegante di sbarazzarsi di quell'ostacolo, ma non aveva il lusso di pensarci su, non poteva permettergli di guadagnare terreno e già quella strategia l'avrebbe rallentata giusto un po'.
    schedaquirkcronologia ● outfit: [X] ◈


    Energia: 300 - 40 = 260
    Forza: 124
    Quirk: 80
    Agilità: 71

    Status: Illesa
    Tecniche usate: ► Demolition Gun [LV 2] | Una tecnica a lungo raggio dove Melissa prima secerne una notevole quantità di materiale dalla mano sinistra, facendola colare su quella destra e poi lanciarla come se fosse una palla. L'idea è che o la gelatina si attacca sull'avversario, esplodendo subito dopo, o che essa esploderà in prossimità dell'avversario, danneggiandolo.
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno |medio


    Lista tecniche: ► Howitzer Blow [LV 2] | Facendo accumulare il materiale gelatinoso intorno alla mano, Melissa si prepara a sferrare un pugno mirato ad una parte non specifica del corpo dell'avversario. Il danno del colpo non è, però, la parte cruciale della tecnica, bensì la successiva esplosione che da quella distanza è certa di essere efficace.
    costo | 40
    raggio | medio

    ► Demolition Gun [LV 2] | Una tecnica a lungo raggio dove Melissa prima secerne una notevole quantità di materiale dalla mano sinistra, facendola colare su quella destra e poi lanciarla come se fosse una palla. L'idea è che o la gelatina si attacca sull'avversario, esplodendo subito dopo, o che essa esploderà in prossimità dell'avversario, danneggiandolo.
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno |medio

    ► C4 [LV 2] | Secerne da una delle due mani il materiale, all'inizio, verdastro, che poi con un gesto orizzontale della mano sparge davanti a se entro un raggio di un paio di metri. Questo rimane attivo e serve come una sorta di mina, fermando i movimenti dei propri avversari salvo esplodere sotto i loro piedi. Il materiale esploderà al turno successivo, salvo che l'avversario ci lanci sopra acqua o blocchi l'afflusso di ossigeno nell'area della "mina".
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno | medio

    ► Breaching Charge [LV 2] | Spargendo il materiale gelatinoso su un oggetto, muro o qualsiasi altra cosa che non sia un'essere vivente, Melissa punta a provocare un'esplosione più controllata. Questo può servire per far esplodere qualcosa di specifico, danneggiarlo o abbattere intere pareti. Non provoca danni agli avversari, però narrativamente può comunque farli sbalzare o cose di quel tipo.
    costo | 40 PE
    effetto | I materiali danneggiabili sono numerosi, ma attualmente non può distruggere:
    — Vari metalli (salvo arrugginiti o danneggiati)
    — Pareti ben costruite e rinforzate
    — Rocce o materiali simili resistenti e spessi
    — Altre cose solide e resistenti che aggiungerò man mano che appaiono o che mi ricordo.
     
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    L'avrebbe rallentata, era sicuro che il ghiaccio l'avrebbe rallentata, anche se avesse avuto la possibilità di schivarlo, saltarlo o semplicemente scioglierlo in qualche modo, avrebbe dovuto alterare la sua marcia in qualche modo, e questo avrebbe fatto guadagnare a Izusu almeno qualche secondo. Oh, a meno che non avesse uno di quei Quirk che le facevano fare grossi salti in avanti in qualche modo, tipo con qualche propulsione, in quel caso si sarebbe praticamente dato la zappa sui piedi da solo perché ciò che poteva essere un semplice inseguimento senza Quirk sarebbe diventata la sua rovina.
    Un bagliore alle sue spalle, un boato, un lieve spostamento d'aria: c'era stata un'esplosione dietro di lui. Ovviamente, chi altri poteva incontrare se non qualcuno che poteva farlo saltare in aria? Perché pestava sempre i piedi alle persone sbagliate? Non era la prima volta che se la vedeva brutta. Forse perché matematicamente, pestando sistematicamente i piedi a tutte le persone, prima o poi ne avrebbe incontrate di pericolose? Ridicolo, nessuno ha chiesto il tuo parere, Buon Senso.
    Comunque, considerazioni a parte, c'era stata un'esplosione ed Izusu stava pregando tutti gli spiriti a lui noti per far sì che quella lì non fosse una di quelli che usavano le esplosioni come propulsione per spararsi in avanti, quasi non aveva il coraggio di girarsi temendo di trovarsela in rotta di collisione contro le scapole. Ma alla fine si costrinse a lanciarle un'occhiata con la coda dell'occhio e notò che aveva semplicemente fatto esplodere il suo ghiaccio e lo aveva superato continuando a correre. Sospiro di sollievo, alla fine aveva davvero guadagnato qualche secondo. Altro incrocio, comunque, a pochi metri da lui, questa volta poteva andare sia a sinistra e a destra che dritto: sapeva di non avere tempo di affacciarsi, dunque prese la decisione in anticipo e completamente a caso. Arrivato dunque al bivio svoltò a sinistra con convinzione, tese le mani all'indietro e strinse i muscoli degli avambracci, ergendo in qualche istante una spessa barriera di ghiaccio alta poco meno di un metro e mezzo. E, dopo qualche passo, ne creò una seconda: le aveva messe subito dopo la svolta, in modo che l'altra non avesse troppo tempo per reagire una volta imboccato il vicolo, forse poteva sperare di rallentarla ancora un po' con quel trucchetto.
    Fatto ciò, Izusu gongolò fra sé e sé e rivolse la sua attenzione alla stradina che aveva imboccato: era più breve delle due che avevano appena percorso, ed al suo termine vi era un'ennesima svolta, questa volta obbligata, a sinistra. In qualche modo, sebbene non avesse particolari motivi per preferire una direzione rispetto all'altra, il dover seguire un percorso obbligato gli dava un vago senso di disagio, soprattutto considerato quanto breve era la stradina.
    Qualcosa dentro di lui urlava che aveva combinato un pasticcio e che non avrebbe mai dovuto infilarsi lì dentro, forse una sorta di istinto primordiale quasi animalesco? Si stava mettendo nei guai? Qualunque cosa fosse, di lì a poco lo avrebbe saputo.
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    • STATUS: ILLESO.
    • TECNICHE USATE: "DON'T TOUCH ME (I'M SCARED)" 2x

    • EQUIPAGGIAMENTI: //
    • LISTA TECNICHE:
    » KISS GOODNIGHT [Livello 2]: Descrizione. L'utilizzo più semplice del suo Quirk. Senza nessuno sforzo particolare, Izusu tocca una qualunque superficie (organica o inorganica, viva o non viva) e questo fa sì che si congeli ad una rapidità notevole, circa trenta centimetri al secondo. Si formerà dapprima uno strato superficiale di ghiaccio, poi più la mano di Izusu rimane a contatto con la superficie più il congelamento diventerà profondo e pericoloso. Può essere usata per disintegrare oggetti di dimensione medio-piccola e danneggiarne di dimensioni maggiori..
    COSTO: 25
    DANNO/EFFETTO: Congelamento [Status: Paralisi]. Se il contatto è prolungato (tre turni minimo) causa danni Medi.
    » DON'T TOUCH ME (I'M SCARED) [Livello 2]: Izusu, tramite un modesto sforzo muscolare, intensifica l'azione di congelamento delle sue braccia. Riesce così a congelare l'acqua presente nell'atmosfera, abbastanza da creare delle rudimentali barriere di ghiaccio alte al massimo un metro e cinquanta. Il ghiaccio è moderatamente spesso e difficile da rompere se non si è in possesso di un Quirk adeguato.
    COSTO: 40
    DANNO/EFFETTO: Effetto: Protezione Danni Medi
    » CAUTION - WET FLOOR [Livello 2]: Descrizione. Molto semplicemente, Izusu pone le mani a terra e congela il pavimento, creando una patina di ghiaccio di tre metri di diametro in cui è molto facile scivolare. Sebbene lui sia più abituato a muoversi sul ghiaccio per via della semplice pratica, non è comunque immune agli scivoloni, quindi cercherà di non muoversi più di tanto se non ha delle calzature adeguate.
    COSTO: 30
    DANNO/EFFETTO: Crea strato di ghiaccio sul terreno.
     
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    Lo slime si attaccò alla superficie creata dal ladruncolo come previsto, e quando il colore arrivò sul rosso la reazione cessò, lasciando spazio all'esplosione che le liberò il passaggio. Bene, non dubitava del suo quirk se si trattava di rompere del ghiaccio, però ammetteva che temeva di perdere un po' troppo tempo con quella tattica. Tempo che lei non aveva dopo quella furbata del ladruncolo, motivo per cui dopo aver usato l'isola di asfalto in mezzo a quel ghiaccio cercò di accelerare. Il boato, non enorme ma tutt'altro che lieve, forse era stato sentito ma uno lo poteva scambiare per qualcos'altro, o almeno la voleva pensare così. Non che le importasse in quel istante, doveva riappropriarsi di quel coso.
    Non aveva perso di vista il tipo, magra consolazione, per cui non poteva considerare quell'inseguimento una cosa persa in partenza. Era bello spedito, quello lì, sarà perché aveva fretta, voleva svignarsela o temeva di essere lui quello coperto di slime? Faceva bene ad avere paura, se le cose erano davvero così, perché lei sapeva un bel po' di trucchetti per far cantare anche l'uccellino più cocciuto. Minacce a parte, il tizio svoltò a sinistra nel bivio di fronte a loro - nemmeno lei sapeva per bene cosa si celava lì. Voleva dire di saperlo, ma anche dopo tutti quei anni a Tokyo le stradine fra i palazzi della metropoli continuavano a parere le stesse.
    Girando anch'essa a sinistra, schioccò la lingua in bocca mentre guardava cosa aveva di fronte a se. Nemmeno lei aveva molto tempo per pensare, dunque non esitò a dopo aver fatto uscire altro slime sulla mano destra, la usò per colpire violentemente il muro che, si spera, sarebbe crollato grazie all'esplosione. Nel caso si riuscisse, poi, avrebbe fatto lo stesso con quello successivo, provando un filo di dolore alle nocche; niente di grave, anche perché l'altro avrebbe provato di peggio da lì a poco. « TI SPEZZERO' LE BRACCIA, YOU FUCKING TWINK, » snap it like a Slim Jim, yeah! ululò in mezzo alla stradina mentre cercava di abbattere le due mura, sperando di recuperare terreno il prima possibile. Inutile dire che Melissa era alquanto seccata da quei tentativi, non perché questi fossero inutili ma perché le facevano perdere del tempo prezioso. L'adrenalina la faceva correre senza problemi, però se quello si metteva a creare ostacolo dopo ostacolo non solo si sarebbe stancata a furia di creare slime, ma il rumore non sarebbe potuto passare così inosservato. Non che fosse silenzioso a prescindere, sperava di poter almeno consegnare il drive e dopo pagarne le conseguenze, sempre se lo avrebbe dovuto fare. Chissà se poteva chiedere un favore a Sagawa, però quelli non erano discorsi da fare in quel istante. Era una donna seria e che faceva il suo lavoro bene e con consistenza, non poteva permettersi di essere fregata da quello. Non era una questione di fallire un compito, ma di essere battuta da dei ideali e idee che lei detestava.
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    Tecniche usate: 2 x ► Howitzer Blow [LV 2] | Facendo accumulare il materiale gelatinoso intorno alla mano, Melissa si prepara a sferrare un pugno mirato ad una parte non specifica del corpo dell'avversario. Il danno del colpo non è, però, la parte cruciale della tecnica, bensì la successiva esplosione che da quella distanza è certa di essere efficace.
    costo | 40
    raggio | medio



    Lista tecniche: ► Howitzer Blow [LV 2] | Facendo accumulare il materiale gelatinoso intorno alla mano, Melissa si prepara a sferrare un pugno mirato ad una parte non specifica del corpo dell'avversario. Il danno del colpo non è, però, la parte cruciale della tecnica, bensì la successiva esplosione che da quella distanza è certa di essere efficace.
    costo | 40
    raggio | medio

    ► Demolition Gun [LV 2] | Una tecnica a lungo raggio dove Melissa prima secerne una notevole quantità di materiale dalla mano sinistra, facendola colare su quella destra e poi lanciarla come se fosse una palla. L'idea è che o la gelatina si attacca sull'avversario, esplodendo subito dopo, o che essa esploderà in prossimità dell'avversario, danneggiandolo.
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno |medio

    ► C4 [LV 2] | Secerne da una delle due mani il materiale, all'inizio, verdastro, che poi con un gesto orizzontale della mano sparge davanti a se entro un raggio di un paio di metri. Questo rimane attivo e serve come una sorta di mina, fermando i movimenti dei propri avversari salvo esplodere sotto i loro piedi. Il materiale esploderà al turno successivo, salvo che l'avversario ci lanci sopra acqua o blocchi l'afflusso di ossigeno nell'area della "mina".
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno | medio

    ► Breaching Charge [LV 2] | Spargendo il materiale gelatinoso su un oggetto, muro o qualsiasi altra cosa che non sia un'essere vivente, Melissa punta a provocare un'esplosione più controllata. Questo può servire per far esplodere qualcosa di specifico, danneggiarlo o abbattere intere pareti. Non provoca danni agli avversari, però narrativamente può comunque farli sbalzare o cose di quel tipo.
    costo | 40 PE
    effetto | I materiali danneggiabili sono numerosi, ma attualmente non può distruggere:
    — Vari metalli (salvo arrugginiti o danneggiati)
    — Pareti ben costruite e rinforzate
    — Rocce o materiali simili resistenti e spessi
    — Altre cose solide e resistenti che aggiungerò man mano che appaiono o che mi ricordo.
     
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    Appena pochi secondi dopo averle erette, il ragazzo udì le proprie barriere di ghiaccio andare in frantumi sotto la forza esplosiva del Quirk di quella tizia che lo braccava. Sperava di udire almeno una piccola imprecazione o uno scivolone, o qualunque cosa che potesse far intuire che quella era andata a sbattere contro uno dei suoi costrutti, ma così non fu: evidentemente si aspettava di trovarsi altri ostacoli di fronte e, esattamente come lui, era rimasta pronta ad utilizzare il suo Quirk in ogni momento. La sentì urlargli contro qualcos'altro, qualcosa relativo allo spezzargli le braccia - effettivamente se proprio doveva spezzargli qualcosa era meglio fossero le braccia, quantomeno sapeva che non erano particolarmente sensibili al dolore - seguito da un'altra mezza formula magica che terminava con la parola Twink, che se Izusu non ricordava male doveva essere un qualche tipo di dolciume. Non capiva cosa c'entrasse con la situazione attuale ma meglio lasciare la confusione a più tardi.
    Ad ogni modo, l'inseguimento non stava andando troppo male: per quanto poco, gli ostacoli che Izusu creava la stavano rallentando e lui stava guadagnando terreno, qualche altro espediente del genere e se ne sarebbe definitivamente liberato: doveva solo stare attento a non usare tutte le sue energie a quel modo o non sarebbe più riuscito a fuggire. La situazione era sotto controll-
    Izusu si rimangiò tutto svoltando a sinistra al termine della stradina: un'alta rete metallica bloccava il giovane dal proseguire, rendendo la via a tutti gli effetti la cosa peggiore in cui poteva imbattersi, un vicolo cieco. Forse poteva usare il ghiaccio per congelare la rete e poi spaccarla, ma gli ci voleva del tempo, dunque il suo primo tentativo fu quello di superare lo sconforto iniziale ed accelerare bruscamente. Ad un passo dalla rete spiccò un breve balzo, puntò la scarpa sul metallo e si dette la spinta verso l'alto: lo slancio lo portò in alto ma, nel brevissimo istante di inerzia che avrebbe preceduto la sua discesa, si rese conto che era troppo alta perché riuscisse a scavalcarla. Dunque, cosa poteva fare ora? Guadagnare tempo fino a quando non fosse riuscito a romperla? Provare a restituire il maltolto? Fare entrambe le cose e sperare che quell'altra non fosse così assetata di sangue come sembrava? Izusu si lasciò cadere all'indietro posandosi addosso alla rete, con la mano destra dietro la schiena che reggeva il sacchetto di carta sotto l'ascella mentre le dita scoperte bianchissime si avvinghiavano ai fili metallici della rete, che iniziò a ricoprirsi di un sottile strato di brina bianca mentre si congelava ogni secondo sempre di più.
    La tizia dai capelli blu avrebbe probabilmente fatto capolino da dietro la curva di lì a qualche secondo, ed Izusu le avrebbe fatto cenno di fermarsi con la mano sinistra, guantata, aperta e tesa verso di lei e leggermente verso l'alto in posizione di resa.
    -Okay, okay, mi hai preso, frena un momento!- Esclamò, cercando di suonare più dolce possibile. -Lo so, sei furiosa, e io sinceramente sono terrorizzato, ma senti quello che ho da dire.- Assicuratosi che lei lo avrebbe lasciato parlare, Izusu avrebbe provato a proseguire il suo tentativo diplomatico. -Il tuo Quirk fa esplodere le cose, il mio le congela, potenzialmente se ci picchiassimo potremmo farci entrambi parecchio male. E io non voglio fare del male a te col mio Quirk, e tantomeno vorrei che tu ne facessi a me.- La premessa era stata gettata, Izusu sperava che le proprie parole fossero state sufficienti a fare breccia nella spaventosa donna. Ora era il momento di fare la proposta e sperare che non la facesse incazzare ancora di più. -Che ne dici se io ora ti restituisco il coso che ti ho rubato e ce ne andiamo ognuno per la propria strada con la promessa che non ti darò mai più fastidio? A-altrimenti...- Esordì poi, deglutendo, indeciso se aggiungere o meno la minaccia a cui aveva pensato prima, giusto per dare un po' più di forza alle sue parole. -P-potrei anche congelarlo e farlo andare in frantumi.- Concluse, incerto, prendendo il pacchetto con la mano sinistra e frapponendolo fra lui e la donna come una sorta di barriera. Strinse la mano destra ancora di più sulla rete, nervosamente, pregando che riuscisse ad indebolire in fretta il metallo: non gli piaceva mettere la propria incolumità nelle mani della benevolenza altrui.
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    • EQUIPAGGIAMENTI: //
    • LISTA TECNICHE:
    » KISS GOODNIGHT [Livello 2]: Descrizione. L'utilizzo più semplice del suo Quirk. Senza nessuno sforzo particolare, Izusu tocca una qualunque superficie (organica o inorganica, viva o non viva) e questo fa sì che si congeli ad una rapidità notevole, circa trenta centimetri al secondo. Si formerà dapprima uno strato superficiale di ghiaccio, poi più la mano di Izusu rimane a contatto con la superficie più il congelamento diventerà profondo e pericoloso. Può essere usata per disintegrare oggetti di dimensione medio-piccola e danneggiarne di dimensioni maggiori.
    COSTO: 25 + 5 Mantenimento
    DANNO/EFFETTO: Congelamento [Status: Paralisi]. Se il contatto è prolungato (tre turni minimo) causa danni Medi.
    » DON'T TOUCH ME (I'M SCARED) [Livello 2]: Izusu, tramite un modesto sforzo muscolare, intensifica l'azione di congelamento delle sue braccia. Riesce così a congelare l'acqua presente nell'atmosfera, abbastanza da creare delle rudimentali barriere di ghiaccio alte al massimo un metro e cinquanta. Il ghiaccio è moderatamente spesso e difficile da rompere se non si è in possesso di un Quirk adeguato.
    COSTO: 40
    DANNO/EFFETTO: Effetto: Protezione Danni Medi
    » CAUTION - WET FLOOR [Livello 2]: Descrizione. Molto semplicemente, Izusu pone le mani a terra e congela il pavimento, creando una patina di ghiaccio di tre metri di diametro in cui è molto facile scivolare. Sebbene lui sia più abituato a muoversi sul ghiaccio per via della semplice pratica, non è comunque immune agli scivoloni, quindi cercherà di non muoversi più di tanto se non ha delle calzature adeguate.
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    Melissa McArthur
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    Seguiva le orme del ladro come se fosse acqua nel deserto, una dopo l'altra veniva impressa indelebilmente nella propria mente e con le mani leggermente doloranti continuava ad inseguirlo. I muri di ghiaccio li aveva distrutti senza problemi, anche se non poteva negare che il suo corpo, man mano, ne stava risentendo e l'unica cosa che la faceva mantenere il ritmo era l'adrenalina e la voglia di avere delle risposte. Ok, quello un po' meno, era furiosa e l'altro doveva essere un maestro di carisma per calmarla. Cosa difficile, siccome in quel momento era paragonabile ad un dinosauro che lasciava solamente esplosioni ovunque passava.
    Dunque, svoltando nell'ennesima stradina Melissa quasi non si rese conto di cosa era presente davanti a lei. Aveva visto il tizio, assolutamente, in quel momento era convinta che l'avrebbe potuto vedere ovunque a decine di metri di distanza, ma ci vollero un paio di secondi per inquadrare il nuovo ostacolo che questa volta non stava bloccando lei, bensì lui. Era finita, dunque, lei aveva vinto e poteva ottenere la propria rivincita? Non esattamente, ad una decina circa di metri da lui smise di correre optando per una camminata veloce con tanto di fiatone. La fatica si stava facendo sentire, però non era niente di insopportabile. Era pronta a fare molte cose, però non fu la prima ad agire, quell'onore spettò al ladruncolo che con una mano dietro la schiena iniziò a parlare. Una pistola? Altro trucco del proprio quirk? Lo lasciò parlare, però rimase con la guardia ben alzata, pronta a scattare alla minima azione sospetta.
    Sentendolo parlare si dipinse un sorriso beffardo sul viso di Melissa, la faccia di qualcuno che non aveva delle buone intenzioni e di chi, sicuramente, sapeva bene cosa fare in una situazione come quella. Era possibile che l'altro fosse genuinamente terrorizzato, però era altrettanto fattibile l'ipotesi che stesse mentendo e che quella fosse una messa in scena per metterla nei guai. L'opzione era di non fare movimenti bruschi, prendere il coltello dalla parte del manico e convincerlo a darle quel sacchetto. Poi se avrebbe avuto tempo di menarlo, così sia. « Prima di tutto, non è mio, » un passo in avanti, i suoi occhi gelidi e ferrei puntati su di lui, « sto solamente facendo un favore a qualcuno. Un qualcuno che capirebbe se non glie lo potessi consegnare, se per esempio gli mandassi delle tue foto pronto per una gita all'ospedale. ». Non sapeva se usare quel tono sarebbe stato efficace, onestamente non le andava di rischiare una buona paga ed ottenere indietro solamente la comprensione di un cliente. Aveva una reputazione da mantenere, anche se gli voleva rompere un'osso così tanto - era difficile fare la ragazza professionale. « Dunque dammi quel hard-disk prima che io debba dare una brutta notizia ai tuoi genitori, » ci stava andando pesante ma non el importava, se c'era qualcosa a cui teneva veramente era fare per bene il proprio lavoro. Si fermò a circa 8 metri da lui, in quell'arco di tempo aveva fatto dei semplici passi lenti ma misurati, compiuti con l'intento di tirare fuori quella eventuale paura, però tenendo un occhio puntato sulla mano nascosta. Se si trattava veramente di una pistola, quello nei guai forse non era lui.
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    Energia: 260 - 80 = 180
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    Lista tecniche: ► Howitzer Blow [LV 2] | Facendo accumulare il materiale gelatinoso intorno alla mano, Melissa si prepara a sferrare un pugno mirato ad una parte non specifica del corpo dell'avversario. Il danno del colpo non è, però, la parte cruciale della tecnica, bensì la successiva esplosione che da quella distanza è certa di essere efficace.
    costo | 40
    raggio | medio

    ► Demolition Gun [LV 2] | Una tecnica a lungo raggio dove Melissa prima secerne una notevole quantità di materiale dalla mano sinistra, facendola colare su quella destra e poi lanciarla come se fosse una palla. L'idea è che o la gelatina si attacca sull'avversario, esplodendo subito dopo, o che essa esploderà in prossimità dell'avversario, danneggiandolo.
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno |medio

    ► C4 [LV 2] | Secerne da una delle due mani il materiale, all'inizio, verdastro, che poi con un gesto orizzontale della mano sparge davanti a se entro un raggio di un paio di metri. Questo rimane attivo e serve come una sorta di mina, fermando i movimenti dei propri avversari salvo esplodere sotto i loro piedi. Il materiale esploderà al turno successivo, salvo che l'avversario ci lanci sopra acqua o blocchi l'afflusso di ossigeno nell'area della "mina".
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno | medio

    ► Breaching Charge [LV 2] | Spargendo il materiale gelatinoso su un oggetto, muro o qualsiasi altra cosa che non sia un'essere vivente, Melissa punta a provocare un'esplosione più controllata. Questo può servire per far esplodere qualcosa di specifico, danneggiarlo o abbattere intere pareti. Non provoca danni agli avversari, però narrativamente può comunque farli sbalzare o cose di quel tipo.
    costo | 40 PE
    effetto | I materiali danneggiabili sono numerosi, ma attualmente non può distruggere:
    — Vari metalli (salvo arrugginiti o danneggiati)
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    Sapeva che stava per arrivare, ma vederla voltare l'angolo con quel cipiglio severo fu sufficiente a fargli sentire le mani del panico serrarsi attorno alla sua gola. Stava davvero per prenderle di santa ragione? Aveva completamente frainteso l'importanza di quell'hard disk e stava per venire ucciso? Si rifiutava di crederci, semplicemente, il suo cervello continuava a lavorare per trovare una via di fuga, ed alla fine aveva mezzo elaborato quel piano con il tentativo diplomatico. Non si aspettava seriamente che dopo averle rubato l'oggetto ed essere corso via improvvisamente sarebbe bastato chiederle se poteva ridarglielo senza conseguenze per cavarsela, quindi era un puro e semplice tentativo di guadagnare tempo, mentre con la mano destra tentava di indebolire il cancello alle sue spalle.
    Come a confermare le sue pessime intenzioni, sul volto della minacciosa donna si dipinse un sorriso beffardo: non se la beveva, affatto, stava decisamente per farlo saltare in aria, era solo questione di tempo. Izusu provò a spingere la rete, ma non era ancora abbastanza debole da cedere, si ritrovò a pregare che si sbrigasse.
    Fortuna volle che prima di farlo a brandelli, quella lì si mettesse a discutere un po'. Esordì dicendo che non era suo, stava solo facendo un favore a qualcuno. Izusu si stranì: per fare un favore a qualcuno era disposta a spingersi così- oh, quel tipo di favore. La realizzazione che si trattasse di qualcosa di veramente losco si fece rapidamente largo nella sua mente, quella lì era una specie di corriere di quelli cazzuti, abituati a fare a pugni ad ogni vicolo con le fazioni rivali di quella per cui stava lavorando in quel momento (sì, nella sua mente era una figura piuttosto romanzata).
    Forse era proprio per questa sua abitudine all'intero ambiente, ma sembrava non aver battuto ciglio al tentato furto di Izusu. Forse aveva capito di trovarsi davanti ad un ragazzino inutile e sprovveduto che non aveva idea di cosa stava rubando e aveva deciso di concedergli una seconda possibilità? Fatto sta che dopo quella minaccia non troppo implicita, la donna aveva preso un lungo respiro ed aveva offerto un'ultima ancora a Izusu.
    Una brutta notizia ai suoi genitori, eh? Beh, a dire il vero quei due poveracci dovevano essere piuttosto abituati alle brutte notizie, a quel punto: scoprire che il figlio era un ladruncolo e qualcuno gli aveva spezzato le ossa non era nemmeno la cosa peggiore che gli fosse capitato di sentire probabilmente. Eppure, in fondo, Izusu sentiva di non volergli dare un dispiacere del genere: sulle sue braccia non aveva avuto voce in capitolo, ma se poteva evitare che venissero a sapere delle sue discutibili scelte di vita gli avrebbe fatto solo piacere.
    Forse la donna mentiva, però? Forse voleva solo il suo hard disk prima per non rischiare di farlo esplodere assieme a lui? Parte di lui voleva fiondarsi a capofitto su quella magnanima offerta, lanciarle l'hard disk ed implorarla di lasciarlo passare, ma forse si stava privando dell'unica polizza che lo separava da morte certa.
    -Uhm, okay, ma chi mi dice che non mi farai saltare in aria appena ti darò l'hard disk?- Sapeva di non essere nella condizione di avanzare pretese, ma doveva provarci, anche perché un ultimo strattone lo informò che la rete alle sue spalle non intendeva cedere di un millimetro. -Avete tipo un metodo che usate per gli scambi o roba simile?- Si riferiva, ovviamente, a voi professionisti, visto che ormai l'aveva inquadrata come una criminale navigata.
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    © RYUKO
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    • LIVELLO 4
    • FRZ: 035 | QUI: 120 | AGI: 120
    • ENERGIA:
    160/300
    • STATUS: ILLESO.
    • TECNICHE USATE: "KISS GOODNIGHT" [Mantenimento]

    • EQUIPAGGIAMENTI: //
    • LISTA TECNICHE:
    » KISS GOODNIGHT [Livello 2]: Descrizione. L'utilizzo più semplice del suo Quirk. Senza nessuno sforzo particolare, Izusu tocca una qualunque superficie (organica o inorganica, viva o non viva) e questo fa sì che si congeli ad una rapidità notevole, circa trenta centimetri al secondo. Si formerà dapprima uno strato superficiale di ghiaccio, poi più la mano di Izusu rimane a contatto con la superficie più il congelamento diventerà profondo e pericoloso. Può essere usata per disintegrare oggetti di dimensione medio-piccola e danneggiarne di dimensioni maggiori.
    COSTO: 25 + 5 Mantenimento
    DANNO/EFFETTO: Congelamento [Status: Paralisi]. Se il contatto è prolungato (tre turni minimo) causa danni Medi.
    » DON'T TOUCH ME (I'M SCARED) [Livello 2]: Izusu, tramite un modesto sforzo muscolare, intensifica l'azione di congelamento delle sue braccia. Riesce così a congelare l'acqua presente nell'atmosfera, abbastanza da creare delle rudimentali barriere di ghiaccio alte al massimo un metro e cinquanta. Il ghiaccio è moderatamente spesso e difficile da rompere se non si è in possesso di un Quirk adeguato.
    COSTO: 40
    DANNO/EFFETTO: Effetto: Protezione Danni Medi
    » CAUTION - WET FLOOR [Livello 2]: Descrizione. Molto semplicemente, Izusu pone le mani a terra e congela il pavimento, creando una patina di ghiaccio di tre metri di diametro in cui è molto facile scivolare. Sebbene lui sia più abituato a muoversi sul ghiaccio per via della semplice pratica, non è comunque immune agli scivoloni, quindi cercherà di non muoversi più di tanto se non ha delle calzature adeguate.
    COSTO: 30
    DANNO/EFFETTO: Crea strato di ghiaccio sul terreno.
     
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    Melissa McArthur
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    Ok, non aveva reagito violentemente né stava dando segnali diversi dopo aver aperto bocca, però ciò non voleva dire che la strada era spianata. Doveva rimanere sull'attenti, ascoltare cosa diceva e come lo diceva e solo allora, una volta la refurtiva in mano avrebbe potuto dire di esserne uscita viva da lì. Ed anche allora, tutta quella scena poteva benissimo essere un teatrino per... boh, qualche piano che lei non poteva nemmeno immaginare. Paranoia? Nooo, macché.
    Ritornando sul dunque, non sapeva come l'altro avrebbe preso le minacce ma non sembrava esserne troppo ferito né traumatizzato, il che era già una buona notizia. Non sapeva onestamente cosa aspettarsi da un furfantello come lui, probabilmente un tira e molla e da come si stava spiaccicando su quella rete metallica non vedeva l'ora di andarsene da lì. Se non giocava per bene le proprie carte, forse poteva finire in un'altro inseguimento dunque le serviva calma e sangue freddo, non per la paura di fallire ma per non finire di innervosirsi troppo e saltargli addosso. Per fortuna la situazione prese una svolta interessante, a quanto pare lui non si fidava completamente di lei, o era meglio dire che non si fidava affatto di lei; comprensibile, e nemmeno così fastidioso. « Niente, non ti posso offrire certezze e non ti posso dare niente di materiale in scambio, o in generale non posso fare molto perché probabilmente sembrerò comunque sospetta, » doveva scendere al suo livello, ammettere le proprie colpe e forse farlo sentire più a suo agio e parlare in una maniera che voleva intendere che no, non aveva nessuna fregatura in mente. « Ti posso, però, dare informazioni ed opportunità. Chance di usare le tue abilità per guadagnarti da vivere, » continuò, con un'espressione neutra ma che ispirava un certo senso di nostalgia, quasi se lei stesse poteva ricordare il giorno nel quale lei si sentì dire qualcosa di simile. Più diventava vecchia e più finiva per assomigliare a Sagawa-san, dannazione. « Se vuoi anche ora, però spetta a te decidere, » non alzò le mani ne niente, non era così disperata perché lei poteva benissimo continuare ad inseguirlo. « Per me inseguirti non è un problema, anche se arriva la polizia per me è indifferente. Ho la pedina penale già sporca e dubito che lo stato mi vedrà mai come una per bene, ma tu? Io la mia offerta te l'ho data, » pareva giovane e con tante possibilità, voleva davvero rifiutare la sua opzione per continuare a correre e sperare di svignarsela?
    Scosse la testa, non sapeva cosa quello lì aveva in mente però onestamente lei agiva su due cose, ovvero discretezza ed onore. « Lascialo per terra e dagli una spinta verso di me, oppure allontanati da quella rete e io posso cercare di fare la mia parte dell'accordo, » di nuovo, per lei la scelta era ovvia e facile a prescindere da cosa il bimbo avrebbe fatto. Non che fosse completamente felice ed indifferente, però preferiva finire di nuovo in prigione anziché pregare ed ingonocchiarsi di fronte ad un ladruncolo che forse non era nemmeno un ventenne.
    schedaquirkcronologia ● outfit: [X] ◈


    Energia: 260 - 80 = 180
    Forza: 124
    Quirk: 80
    Agilità: 71

    Status: Illesa
    Tecniche usate: //


    Lista tecniche: ► Howitzer Blow [LV 2] | Facendo accumulare il materiale gelatinoso intorno alla mano, Melissa si prepara a sferrare un pugno mirato ad una parte non specifica del corpo dell'avversario. Il danno del colpo non è, però, la parte cruciale della tecnica, bensì la successiva esplosione che da quella distanza è certa di essere efficace.
    costo | 40
    raggio | medio

    ► Demolition Gun [LV 2] | Una tecnica a lungo raggio dove Melissa prima secerne una notevole quantità di materiale dalla mano sinistra, facendola colare su quella destra e poi lanciarla come se fosse una palla. L'idea è che o la gelatina si attacca sull'avversario, esplodendo subito dopo, o che essa esploderà in prossimità dell'avversario, danneggiandolo.
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno |medio

    ► C4 [LV 2] | Secerne da una delle due mani il materiale, all'inizio, verdastro, che poi con un gesto orizzontale della mano sparge davanti a se entro un raggio di un paio di metri. Questo rimane attivo e serve come una sorta di mina, fermando i movimenti dei propri avversari salvo esplodere sotto i loro piedi. Il materiale esploderà al turno successivo, salvo che l'avversario ci lanci sopra acqua o blocchi l'afflusso di ossigeno nell'area della "mina".
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno | medio

    ► Breaching Charge [LV 2] | Spargendo il materiale gelatinoso su un oggetto, muro o qualsiasi altra cosa che non sia un'essere vivente, Melissa punta a provocare un'esplosione più controllata. Questo può servire per far esplodere qualcosa di specifico, danneggiarlo o abbattere intere pareti. Non provoca danni agli avversari, però narrativamente può comunque farli sbalzare o cose di quel tipo.
    costo | 40 PE
    effetto | I materiali danneggiabili sono numerosi, ma attualmente non può distruggere:
    — Vari metalli (salvo arrugginiti o danneggiati)
    — Pareti ben costruite e rinforzate
    — Rocce o materiali simili resistenti e spessi
    — Altre cose solide e resistenti che aggiungerò man mano che appaiono o che mi ricordo.
     
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    IZUSU MORIKAWA
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    La donna non perse la pazienza, né alzò la voce in alcun modo particolare, il che dette a Izusu una sensazione - forse falsa - di sicurezza. Come se lei si fosse resa conto di avere a che fare con qualcuno alle prime armi e mostrasse clemenza in qualche modo. Certo, il giovane sapeva di trovarsi ancora sul filo del rasoio, ma quando qualcuno gli offriva una mano era sempre pronto ad arrampicarvisi e prendere tutto il braccio. Avrebbe provato a contenersi, per il momento, ma non sapeva quando quell'aspetto di lui avrebbe preso il sopravvento.
    Non aveva un senso del pericolo particolarmente accentuato, no, la donna aveva smesso di tirargli contro melma esplosiva e stava dialogando e tanto bastava a farlo rilassare almeno un po'.
    Izusu le fece una faccia vagamente imbronciata e triste quando lei affermò di non potergli dare nessuna certezza e non potergli promettere nulla. E quindi? Doveva semplicemente fidarsi di lei? Che situazione complicata, era la prima volta che gli capitava un problema così spinoso. D'altro canto, che scelta aveva? Se si fosse rifiutato di consegnare l'oggetto avrebbero combattuto, se invece lo avesse consegnato e lei poi lo avesse tradito avrebbero combattuto lo stesso. Alle brutte, ci perdeva un hard disk di cui non sapeva nemmeno il contenuto: certo, era sicuramente un duro colpo per quella parte di lui che voleva disperatamente quell'oggetto, ma in fondo anche quella parte era disposta a scendere a compromessi in cambio di non morire. La sopravvivenza gli garantiva la possibilità di rubare molti altri oggetti in futuro.
    L'altra riprese a parlare, aggiungendo che poteva dargli informazioni ed opportunità.
    Perché si stava dimostrando così buona con lui? Il sospetto che fosse solo un sotterfugio per riavere il proprio hard disk si fece più forte in Izusu, che deglutì. Tendeva ad essere una persona piuttosto ingenua e disposto a fidarsi, ma circostanze come quelle erano troppo anche per lui - molto probabile fosse anche a causa del fatto che in primis lui aveva la coscienza sporca. E poi, diamine, era anche semplicemente sospetto.
    La donna dai capelli blu proseguì, definendosi una sorta di spettro metropolitano a cui non importava per quanto tempo avrebbe dovuto inseguire la sua preda, ci sarebbe eventualmente arrivata. Ci tenne anche a sottolineare che aveva precedenti penali ed un'altra notte al fresco non le avrebbe cambiato certo la vita. Seguì l'ultimatum: "lei la sua offerta gliela aveva fatta", ora la scelta stava a lui, se scelta si poteva chiamare . Nella mente del giovane era piuttosto chiara la scelta tra "picchiarsi di sicuro" e "potrebbe picchiarmi lo stesso", quindi molto lentamente staccò la mano dal cancello che stava provando a forzare e si chinò a terra, posando il pacchettino su un asfalto relativamente liscio tipico del marciapiede di una zona residenziale.
    -Okay, okay, aspetta, ora poso il pacchetto per terra e poi lo spingo verso di te. Spero non ti offenderai se non abbasso troppo la guardia!- Annunciò, con aria di scuse, spingendo in avanti l'hard disk con una certa forza, in modo che scivolasse verso Melissa. Nel frattempo, avrebbe tenuto la mano destra - quella senza guanto, ancora ben alta. -Cosa intendevi con informazioni ed opportunità?- Non era nella posizione di avanzare nessuna pretesa, ma la curiosità lo stava divorando. Aveva usato due parole molto specifiche, più ci ripensava più gli sembrava che la donna avesse l'intenzione di farlo entrare in un giro o dargli un lavoro. Izusu non sapeva se voleva immischiarsi così a fondo con organizzazioni criminali o roba simile, ma quantomeno voleva capire di cosa stesse parlando quella. E poi era in parte curioso di sapere quanto vicino a morire fosse andato, quella sera.
    No, doveva smetterla di parlarne come se il pericolo fosse già stato scongiurato.
    Era così difficile essere delle persone serie, a volte.
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    • EQUIPAGGIAMENTI: //
    • LISTA TECNICHE:
    » KISS GOODNIGHT [Livello 2]: Descrizione. L'utilizzo più semplice del suo Quirk. Senza nessuno sforzo particolare, Izusu tocca una qualunque superficie (organica o inorganica, viva o non viva) e questo fa sì che si congeli ad una rapidità notevole, circa trenta centimetri al secondo. Si formerà dapprima uno strato superficiale di ghiaccio, poi più la mano di Izusu rimane a contatto con la superficie più il congelamento diventerà profondo e pericoloso. Può essere usata per disintegrare oggetti di dimensione medio-piccola e danneggiarne di dimensioni maggiori.
    COSTO: 25 + 5 Mantenimento
    DANNO/EFFETTO: Congelamento [Status: Paralisi]. Se il contatto è prolungato (tre turni minimo) causa danni Medi.
    » DON'T TOUCH ME (I'M SCARED) [Livello 2]: Izusu, tramite un modesto sforzo muscolare, intensifica l'azione di congelamento delle sue braccia. Riesce così a congelare l'acqua presente nell'atmosfera, abbastanza da creare delle rudimentali barriere di ghiaccio alte al massimo un metro e cinquanta. Il ghiaccio è moderatamente spesso e difficile da rompere se non si è in possesso di un Quirk adeguato.
    COSTO: 40
    DANNO/EFFETTO: Effetto: Protezione Danni Medi
    » CAUTION - WET FLOOR [Livello 2]: Descrizione. Molto semplicemente, Izusu pone le mani a terra e congela il pavimento, creando una patina di ghiaccio di tre metri di diametro in cui è molto facile scivolare. Sebbene lui sia più abituato a muoversi sul ghiaccio per via della semplice pratica, non è comunque immune agli scivoloni, quindi cercherà di non muoversi più di tanto se non ha delle calzature adeguate.
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    Melissa McArthur
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    In quei brevi istanti prima che il bimbo, si fa per dire, gli diede la risposta dovette ammettere che il tempo si dilato, ed anche sui si fa per dire, fintanto che i secondi diventarono minuti. Era tesa, non per la preoccupazione ma per la voglia di ottenere una risposta, perché una cosa a cui non aveva pensato era che doveva anche andarsene da lì. L'ora di incontro era distante, dunque faceva in tempo a svignarsela, ma tutto solo e se l'altro avrebbe accettato ciò che gli aveva detto.
    Al contrario delle aspettative della ragazza, la risposta che lei stava cercando così tanto arrivò poco dopo sotto forma di un semplice gesto: staccarsi dal cancello. Gli occhi di melissa andarono come dei darsi sulla mano prima nascosta, sollevata che le sue paranoie erano alla fine solo quello, paranoie. Il sacchetto venne poggiato sull'asfalto e dopo il ragazzo aprì finalmente parola. « Ho un minimo di onore e self-respect, » commentò, il suo tono vagamente annoiato e stufo, magari anche offesa ma non tanto, alla fine poteva capire benissimo quello là. Anzi, lei avrebbe probabilmente fatto lo stesso, difficile biasimare l'altro per volerci andare piano però comunque, era rimasta giusto un tantino ferita.
    Dopo aver preso l'hard-disk ed avendone controllato lo stato, nonché se ci fosse solo quello nel sacchetto e non altre spiacevoli sorprese, Melissa alzò lo sguardo sentendo la voce del ragazzo. Beh, con la sua parte dell'accordo accordata, toccava a lei, dunque dopo sgranchirsi la gola non si fece attendere. « Quello che ho detto, niente di più e niente di meno. Esistono privati non affiliati ai pezzi grossi che pagherebbero per usare i tuoi talenti, e ne conosco un paio - se vuoi, ti posso organizzare un'incontro, » doveva prima parlare con loro, sentire che dicevano e tutto, anche perché se era lei quella che metteva una buona parola per lui con loro c'era in ballo la sua reputazione. Idealmente preferiva far si che lei fosse slegata da quei accordi ed affari, però voleva (anzi, esigeva) di tener fede alla sua parte dell'accordo.
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    Energia: 260 - 80 = 180
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    Lista tecniche: ► Howitzer Blow [LV 2] | Facendo accumulare il materiale gelatinoso intorno alla mano, Melissa si prepara a sferrare un pugno mirato ad una parte non specifica del corpo dell'avversario. Il danno del colpo non è, però, la parte cruciale della tecnica, bensì la successiva esplosione che da quella distanza è certa di essere efficace.
    costo | 40
    raggio | medio

    ► Demolition Gun [LV 2] | Una tecnica a lungo raggio dove Melissa prima secerne una notevole quantità di materiale dalla mano sinistra, facendola colare su quella destra e poi lanciarla come se fosse una palla. L'idea è che o la gelatina si attacca sull'avversario, esplodendo subito dopo, o che essa esploderà in prossimità dell'avversario, danneggiandolo.
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno |medio

    ► C4 [LV 2] | Secerne da una delle due mani il materiale, all'inizio, verdastro, che poi con un gesto orizzontale della mano sparge davanti a se entro un raggio di un paio di metri. Questo rimane attivo e serve come una sorta di mina, fermando i movimenti dei propri avversari salvo esplodere sotto i loro piedi. Il materiale esploderà al turno successivo, salvo che l'avversario ci lanci sopra acqua o blocchi l'afflusso di ossigeno nell'area della "mina".
    costo | 40 PE.
    raggio | 3 metri.
    danno | medio

    ► Breaching Charge [LV 2] | Spargendo il materiale gelatinoso su un oggetto, muro o qualsiasi altra cosa che non sia un'essere vivente, Melissa punta a provocare un'esplosione più controllata. Questo può servire per far esplodere qualcosa di specifico, danneggiarlo o abbattere intere pareti. Non provoca danni agli avversari, però narrativamente può comunque farli sbalzare o cose di quel tipo.
    costo | 40 PE
    effetto | I materiali danneggiabili sono numerosi, ma attualmente non può distruggere:
    — Vari metalli (salvo arrugginiti o danneggiati)
    — Pareti ben costruite e rinforzate
    — Rocce o materiali simili resistenti e spessi
    — Altre cose solide e resistenti che aggiungerò man mano che appaiono o che mi ricordo.
     
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