Kairi Hirasaka HERO E xp: 100L ivello: 3E nergia: 175
F orza: 050
Q uirk: 050
A gilità: 050
P eso Trasportabile: [0/4]Scheda
La prima risposta di Norio era con tutta probabilità il frutto di anni ed anni ed anni di esperienza in questo tipo di disabilità. Magari i primi tempi, da ragazzo - dando per assunto che fosse cieco sin dalla tenera età - poteva essere frequente per lui fare domande su ciò che avesse intorno anche per capire, lasciando però in mente a Kairi una domanda: come poteva aver presente cosa fosse qualcosa se non l'aveva mai visto? Ora che ci pensava gli aveva detto, Kairi, che quel rumore che aveva sentito fossero delle ali ma come poteva avere l'immagine di un paio di ali in mente? Esisteva l'alfabeto braille, certo, però potevano dei libri appositi avere lo stesso effetto? Si domandò, a quel punto, come avesse "acquisito" Norio la sua cecità tuttavia prima di porre questa domanda le avrebbero dovuto strappare a forza tutte le piume dalle ali una ad una e considerando che le ricrescevano quasi istantaneamente, di tempo ne sarebbe dovuto passare. Stessa domanda, però, poteva valere per i colori: come poteva conoscerli se non di nome? Ecco perché si era rifugiato nella musica, almeno era questo che la ragazza si era messa a pensare, per poter sopperire a quella mancanza e poter comunque usare la testa in modo consono lasciando che ci fosse quel viaggio costante di fantasia che Kairi associava alle note ogni singola volta.« E' comprensibile, lo capisco. » Non doveva esser facile andare a chiedere a qualcuno un dettaglio, grande o piccolo che fosse, che potesse aiutare a capire qualche caratteristica fisica di una persona nonostante non fosse quasi necessario. Inoltre anche dall'altro lato, come detto da lui, l'attenzione nel descriversi affinché lui capisse poteva essere quasi imbarazzante: la scelta delle giuste parole, in questo contesto, era fondamentale e fare dei paragoni poteva essere tutto sommato inutile. « I suoni sono più utili di qualche informazione inutile, insomma. » A che gli sarebbe servito assimilare il suo nome, per fare un esempio, a delle ali se nemmeno le poteva vedere? Affiancarla al suono della voce era molto più semplice. E rapido, altrimenti se un giorno l'avesse reincontrata avrebbe dovuto chiederle "ma sei quella Kairi con le ali?". Scomodo e tedioso. Una persona non vedente e che era estremamente avvezza ai suoni, però, sarebbe potuta essere un'analista eccezionale dato che si può capire molto di una persona dal suo modo anche solo di parlare, dalla tonalità della voce e da altri piccoli micro suoni che possono essere emessi in qualsiasi modo immaginabile e magari senza rendersene nemmeno conto: esistevano delle persone, per dire, che mugugnavano mentre mangiavano e se non glielo si faceva presente nemmeno l'avrebbero mai scoperto. Oppure chi, mentendo, si lasciava andare a dei versetti nervosi: insomma la voce era la fonte di tante, tante sfaccettature che non si potevano notare se non concentrandosi e di certo per chi non poteva far affidamento sulla vista, questo poteva essere un modo abbastanza proficuo per avvicinarsi alle persone. O anche solo non essere ogni volta un estraneo che non si ricordava niente.« La prossima volta che mi capiterà di incontrarla, allora, farò in modo che colga la mia sfida. Da quanto è che non le capita di doverne cogliere una invece di lanciarla? Gliene proporrei una adesso, ma sono abbastanza sicuro di perderla considerando che non sarebbe altro il riconoscere delle note. » Ridacchiò pensando alla pessima figura che avrebbe fatto: un pianoforte, con tutti quei tasti, doveva avere di sicuro più note delle corde di un violino e sarebbe stata facilmente alla mercé dell'uomo che l'avrebbe smontata in quattro e quattr'otto. « Alla fine niente le proibisce di chiedere se uno dei tanti pianoforti della città è nelle vicinanze, no? Oppure quando è in vena potrebbe portarsi dietro una di quelle pianole portatili. So che non è la stessa cosa ma quando la voglia di suonare prende, non ci si può fare niente. » Chissà se per un pianista l'idea di suonare una pianola elettrica era un mezzo sacrilegio o meno, non ne aveva la più pallida idea. Magari glielo avrebbe detto ora Norio e Kairi avrebbe finito a scusarsi di qui ai prossimi cinque minuti, almeno non era tanto fuori tema, no? E si sentì un pochino in colpa quando le disse che quella era la domanda più frequente che gli rivolgevano, poteva anche avere senso così come la risposta che era perfettamente in linea con i pensieri che aveva avuto la ragazza poco fa: cosa poteva vedere se non aveva presente nemmeno a cosa corrispondesse il nome di un colore? Magari gli si poteva spiegare che l'assenza di luce corrispondeva al nero, ma poi? Era possibile affibbiarli a delle sensazioni, ciò non cambiava il fatto che non fosse fattibile il semplice fargli capire cosa fosse, per fare un esempio, l'azzurro. Difficile ma, soprattutto, sgradevole da fare dato che sarebbe stato trattarlo come un ragazzino che non sapeva come fosse il mondo. Doveva essere scomodo avere degli occhi ma far come se non ci fossero, come avere dei buchi vuoti. Anzi, sicuramente lo era dato che non a caso si parlava di disabilità. « No, ha colto bene la mia domanda. Per fortuna non le ho mancato di rispetto, mi sarebbe dispiaciuto. » Si appoggiò una mano al petto tirando un leggero sospiro di sollievo, nonostante la risposta non fosse delle più allegre. Soddisfacente di sicuro dato che le aveva permesso di vedere - scusate - quel tipo di mondo con degli occhi diversi - scusate di nuovo - eppure ora che l'aveva appreso sentiva che sarebbe stato meglio farsi i fatti suoi. Non doveva essere bello per una persona parlare di ciò che la rendeva diversa agli occhi degli altri e non quel tipo di differenza che poteva costituire un quirk come il suo: una differenza spiacevole, quella che ti porta della compassione non necessaria. Lasciare il posto sul bus, per fare un esempio sciocco, era buon senso ma dire tutte le volte "poverino" era davvero brutto. Era convinta che nessuna delle persone in possesso di disabilità volesse cose del genere. « Ed è stato più che esaustivo, è difficile descrivere qualcosa che fa parte della quotidianità. » E poi aveva perfettamente colto nel segno: se le avessero chiesto cosa provava a portare delle ali, avrebbe risposto tranquillamente "niente di ché" con una naturalezza impressionante. Un conto era magari chiederle cosa volesse dire volare, quello era già differente, ma portarle era una domanda a cui non sapeva rispondere. E per fortuna il discorso varò abbastanza in fretta su quel concerto che aveva cercato di far suo con dei biglietti, le era andata decisamente male e non era riuscita a farsi sorridere dalla sorte: i biglietti erano andati fin troppo velocemente a ruba e solo nel vedere che entrando nel sito pochi minuti dopo era già tutto esaurito l'aveva lasciata con un certo amaro in bocca. Un po' come steccare una nota nel bel mezzo di un'esibizione accettabile. « Per la live farò il possibile, se riuscissi a vederla con qualche compagna di classe mi sentirei meno fangirl : non riesco a trattenermi di fronte a della buona musica anche se forse potrei spaventarle. Nessuna di loro mi ha ancora vista completamente immersa nelle note e--- » Parlando del diavolo, si interruppe sentendo il telefono vibrare. Sentiva di essersi dimenticata qualcosa e fino a quel momento non era riuscita a qualificare bene la sensazione ma di fronte alla vibrazione ebbe un'epifania quasi subito. « Oh ho. » Ora che ci pensava, aveva in effetti dato appuntamento a qualche amica di trovarsi in quella zona. E se n'era dimenticata. « Chiedo scusa un secondo. » Avrebbe controllato giusto per dare un seguito a quella sensazione e---cavolo erano loro. E Kairi era ben oltre l'orario di ritrovo. Strinse i denti tirando l'aria, quello era dolore psicologico che la riportava alla realtà. « Le devo chiedere immensamente scusa signor Toda, mi ero dimenticata di avere un appuntamento: mi spiace, dovrei abbandonarla. » Le dispiaceva davvero, parlare di musica con qualcuno le capitava talmente di rado che per una volta avrebbe voluto rimanere anche se eguardando più realisticamente if atti si trattava di rimanere a conversare con uno sconosciuto di fronte al trovarsi con delle persone che aveva frequentato sino ad ora. Di sicuro avrebbe capito. Sperava. Ma prima di tutto, la cortesia. « Quanto le devo per la mia parte di conto? » Non aveva intenzione di scappare con le piume tra le gambe scroccando un té con la scusa di parlare di musica con qualcuno.
TECNICHE & EQUIPAGGIAMENTO [Click!] • Tecniche usate: //• Status: Illeso.
• Lista tecniche: ❃ Double Daggers. Lv2 : Approfittando dell'alta rigenerazione del suo manto piumato, Kairi afferra due piume da una qualsiasi delle proprie ali dopo aver sfruttato parte delle proprie energie per renderle rigide ed affilate come rasoi. Una volta estratte, queste verranno scagliate contro un nemico venendo usate come dei veri e propri pugnali da lancio, cercando di ferirlo. Il rafforzamento delle piume è temporaneo e svanirà dopo che queste avranno colpito una qualsiasi superficie (o eventualmente il bersaglio) oppure dopo aver compiuto un tragitto di 3m in linea retta.Danno: MedioCosto: 30 PE❃ Feather Rain. Lv2 : L'unicità di Kairi non si basa solo sul possesso di ali, si basa anche su ciò che li rendeno arti esteticamente belli da vedere: le piume. A volontà la ragazza è in grado di rendere le piume rigide o affilate come rasoi, potendole estrarre e lanciare a proprio piacimento approfittando anche dell'alta rigenerazione naturale del manto piumato e questa tecnica è su questo che si basa: irrigidimento ed espulsione. Concentrandosi qualche secondo, Kairi renderà le piume il più affilate possibili e compirà una spazzata con le ali andando a spararle, letteralmente, in tutta un'area frontale di 180° davanti a sé. Queste si comporteranno come dei semplici coltelli da lancio ed eventuali danni inflitti saranno solo di natura tagliente. Al contatto con una qualsiasi superficie, bersaglio od oltre i 3m le piume perderanno la loro rigidità.Danno: LieveCosto: 40 PE❃ Feather Dance. Lv2 : La natura Mutant di Kairi le ha fatto il dono di un paio di ali dallo splendido e delicato piumaggio. La ragazza ne ha il totale controllo ovviamente ma nonostante questo, non è ancora riuscita ad utilizzarle per volare ma questo non vuol dire che non possa aprirla ed usarle per compiere scatti, salti ed aumentare in genere le proprie capacità acrobatiche. Ed è proprio su questo che si basa il momentaneo potenziamento di Kairi: utilizzando i propri arti aggiuntivi come enunciato poco prima, la ragazza vedrà la propria agilità momentaneamente aumentata per una durata massima di tre turni al termine dei quali sarà costretta a chiudere le ali per lasciarle riposare a causa dello sforzo.Effetto: Potenziamento AgilitàCosto: 75% Agi Attivazione; 4% Agi Mantenimento❃ Feather Bash. Lv2 : Tecnica offensiva che sfrutta letteralmente le ali per colpire. L'unicità della ragazza le ha fatto questo dono ma l'esperienza le ha insegnato solo come usare il piumaggio, è raro che Kairi le usi per fare qualsiasi cosa se non estrarre piume ma in questo caso è disposta a fare uno sforzo. Approfittando del potere del suo Quirk, la ragazza indurisce il piumaggio al massimo delle sue capacità e ne approfitta per provare a colpire con le ali stesse usandole come se fossero armi contundenti. Una sorta di schiaffo alato. Niente di più, niente di meno.Danno: MedioCosto: 30 PE❃ Focused Plumage. Lv2 : Tecnica difensiva relativamente semplice che fa affidamento al proprio corpo, in particolare alle proprie ali ed al proprio piumaggio. Essendo queste a tutti gli effetti arti del suo corpo, come tale ha pensato di poterle usare per combattere e dato che la sua unicità le consente di indurire il piumaggio, è su questo principio che si basa la tecnica: concentrandosi solamente sulle ali, Kairi rafforzerà al massimo della sua capacità le piume delle stesse. A seguito della preparazione, la ragazza le dispiegherà per avvolgervisi ed improvvisare in questo modo uno scudo in grado di proteggerla da un attacco di lieve entità. La difesa protegge da un singolo impatto.Resistenza: MediaCosto: 35 PE