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Role || Norio e Kairi

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    Exp: 100
    Livello: 3
    Energia: 175
    Forza: 050
    Quirk: 050
    Agilità: 050

    Peso Trasportabile: [0/4]
    Scheda

    Non sapeva proprio come interagire con una persona non vedente, era strano dato che si rendeva conto di come tante cose che lei dava per scontate invece potevano non esserlo: ormai era diventato talmente ovvio o naturale per lei essere osservata spesso per le ali che avere di fronte qualcuno che si era accorta solo in quel momento che ne avesse era strano ma quasi divertente. La reazione alla scoperta lo era.
    Solo il cielo sapeva quanto fosse importante l'udito per una persona come Norio che un senso, purtroppo, l'aveva perso. Aveva letto da qualche parte che il corpo umano si adatta, nel senso che quando arrivi a non avere più uno dei cinque allora un altro si amplifica esponenzialmente per poter compensare: da un lato si era chiesta se fosse vero e si era persino resa conto di avere adesso l'occasione perfetta per domandarlo, quanto sarebbe stata fuori luogo però una domanda del genere? Magari non proprio fuori luogo ma inopportuna. La considerazione da tenere per una persona con una disabilità evidente era tanta e personalmente si sentiva come a camminare su un piccolo campo minato, il punto è che se rimaneva concentrata poteva evitare di pestare qualche ordigno esplosivo per volare sopra e dunque portarsi in salvo.
    « Dovrei provare a suonare in kimono, dipende sempre però dal cosa. » Poteva indossarne uno solo se, nella sua testa, si trovava a render pratica le immagini di una di quelle canzoni da cerimonia del thé che in genere vengono eseguite con un altro strumento e non con un violino, poteva essere un cambiamento di tonalità interessante e da sperimentare. Scosse il capo poi, anche se non poteva essere vista ma forse creava un qualche tipo di rumore che Norio poteva riconoscere, chissà. « Oh non si preoccupi, non sarebbe stata una domanda così personale: le mie ali di certo non sono un segreto di stato. » Non erano quel tipo di arti piccoli che potevano essere nascoste e tirate fuori nelle eventualità più disparate per essere usate come quirk. A questo punto però Kairi si domandava come fosse nella testa del suo interlocutore: la immaginava come una ragazza normale con le ali in più? Come una Mutant a tutti gli effetti anche nell'aspetto fisico magari con un becco? Oh cielo, chissà come sarebbe stata Kairi con un becco da uccelletto.
    O le zampe da uccellino. Magari si sarebbe spostata zompettando letteralmente sul terreno. Per fortuna era una ragazza come tante per un buon ottanta per cento: la differenza stava appunto in quegli arti in più e nelle orecchie leggermente più alte, quelle le aveva prese dal padre. Ed era un sollievo comunque sentire che da parte dell'uomo non ci fosse una sorta di sfiducia nel sistema degli eroi, aveva sentito un po' di pareri discordanti a giro per la città quando si spingeva ad esplorare i quartieri avendo tempo libero.
    Chissà come sarebbe stata nel caso fosse stata più animale.
    Tirò un piccolo sospiro di sollievo però nel sapere che avesse frainteso e che alla fine Norio non avesse la sfiducia negli eroi, al contrario ne fu contenta. Era vero comunque che la situazione non era ancora risolta perché il capo di quel gruppo era fuori, però... « Il fatto però che non abbiano più fatto niente significa tante cose, anche se potrebbe non significare niente. » Sorseggiò appena il suo té stando abbastanza composta, riflettendo sulla situazione. Le interpretazioni di come potesse cambiare lo scenario grazie al silenzio di quella cellula erano molteplici. « Potrebbero star comunque meditando qualcosa come potrebbero aver rinunciato vedendo che il piano precedente sia andato in fumo. » Forse era ironicamente sbagliato parlare di fumo considerando quale sia stato il mezzo di diffusione del virus, meglio soprassedere.
    « Posso capire la paura, sarei sciocca a chiedere alla gente di non averne comunque dato che chi ha in mente di fare qualcosa, pianifica in silenzio e poi esplode tutto assieme. Il fatto però che per ora sia sempre andato tutto bene spero faccia capire alle persone che per quanto possano succedere cose inaspettate e, come dice lei, rompere la pace con uno schiocco di dita, alla fine c'è sempre qualcuno in grado di riportarla e tenere tutto alla normalità. Alla fine sono convinta che nonostante non sia proprio di loro competenza, anche gli eroi stiano dando una mano per sviluppare una cura a quella tossina e permettere alla gente di aprire gli occhi...almeno io se avessi le competenze ci proverei, essere eroi credo voglia dire provare ad aiutare dando più di quanto ci si aspetti. » Probabilmente se non fosse stato per suo padre che le aveva istillato nella testa l'idea di voler aiutare le persone al meglio delle proprie capacità, non si sarebbe mai trovata in una situazione del genere e non si sarebbe mai dedicata a questo tipo di mentalità.
    Si trattava di avere pazienza e fiducia, cosa che a Kairi non dovevano mancare: se non ne avesse avute, non si sarebbe di certo trovata a frequentare quella scuola per eroi così tanto famosa nella speranza di venir addestrata e preparata al meglio delle sue capacità. Chiarito il malinteso, la conversazione si spostò su qualcosa di un po' più leggero rispondendo alla curiosità della ragazza piumata sull'averle ceduto l'iniziativa.
    Era dunque il tipo di musicista supportivo? Quello che stava dietro le quinte lasciando che gli altri avessero ciò che, secondo lui, potevano meritare? « Nessuna pressione, solo non me l'aspettavo: mi sono intrufolata un po' come una mezza ladra ed avrei comunque lasciato il centro del palco a lei, quel che importa però è che siamo riusciti a far qualcosa che abbia divertito le persone. E poi spero un giorno di dover sopportare un tipo di pressione ben maggiore, se permette senza sminuirla. » Alla fine gli aveva detto cosa faceva e cosa avrebbe voluto fare, la pressione per lei sarebbe dovuta essere all'ordine del giorno ed i tempi di quella provata sui palchi a suonare sarebbero dovuti essere solo dei bei ricordi.
    Dire ad un collega "ricordi quando avevo paura a suonare di fronte a tante persone?" sarebbe stato abbastanza ilare da parte sua. Inoltre adesso pensava che Norio fosse durato anche troppo senza chiedere delle ali o in particolare fare qualche riferimento a queste. Non le dispiaceva, anzi, considerando quanto tempo impiegava tutti i giorni a curarle poterle "mostrare" un po' era un mezzo motivo di orgoglio: sapeva che in natura esistevano certi volatili che per intimidire spiegavano le ali oppure bastava pensare ai pavoni che per far bella figura mostravano le code. Poteva essere, Kairi, in parte influenzata da questo tipo di comportamento anche se in fondo non si trattava di un animale antropomorfo ma una ragazza dalle parvenze parzialmente animali.
    Molto parzialmente.
    « Avere delle ali è...ormai posso dire normale, da piccola però facevo fatica a capire come comportarmi mano a mano che crescevano. E' come avere una lunga chioma in più di cui prendersi cura. Molto lunga. Può allungare la mano? Non è niente di che, ma vorrei farle un piccolo regalo. » Alla fine non riusciva a non provare della simpatia verso un musicista che tra l'altro aveva una personalità piacevole come quella del signor Toda. Aprì appena appena un'ala per togliersi una piuma con un gesto che ormai faceva con una naturalezza incredibile: in genere strappare piume, da quel che sapeva, faceva male agli uccelli eppure grazie al suo quirk non sentiva dolore, anzi. Giusto un piccolo strappetto per capire che la piuma fosse stata estratta, poi niente più.
    Una volta presa, l'avrebbe piano piano allungata verso la mano dell'uomo in modo che la potesse prendere. Era abbastanza liscia e morbida, frutto di una cura quasi maniacale quotidiana che le faceva perdere molto, moltissimo tempo. « Ne ho legate un paio al mio archetto. Sfumano dal viola della punta al rosso del fondo, al momento non riesco ancora ad usarle per solcare l'aria ma è una delle prossime cose che vorrei imparare a fare. Chiaramente dormire sulla schiena è impossibile e mi creda, è una sensazione che non provo da tantissimo tempo però ormai senza mi sentirei un po' persa. »
    Doveva ancora trovare un nome in codice per quando si sarebbe dedicata alla carriera di Hero in tutto e per tutto, un'Alias, però qualcosa aveva già in mente. Doveva chiedere parere a qualche amica e decidere, intanto era riuscita a scremare da tutte le alternative che si era messa da parte. « Dovrò stare attenta a non avvicinarmi troppo al sole. » Un piccolo riferimento mitologico dal senso abbastanza interpretabile, lo sentiva necessario però.

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    • Status: Illeso.

    • Lista tecniche:
    Double Daggers. Lv2: Approfittando dell'alta rigenerazione del suo manto piumato, Kairi afferra due piume da una qualsiasi delle proprie ali dopo aver sfruttato parte delle proprie energie per renderle rigide ed affilate come rasoi. Una volta estratte, queste verranno scagliate contro un nemico venendo usate come dei veri e propri pugnali da lancio, cercando di ferirlo.
    Il rafforzamento delle piume è temporaneo e svanirà dopo che queste avranno colpito una qualsiasi superficie (o eventualmente il bersaglio) oppure dopo aver compiuto un tragitto di 3m in linea retta.
    Danno: Medio
    Costo: 30 PE
    Feather Rain. Lv2: L'unicità di Kairi non si basa solo sul possesso di ali, si basa anche su ciò che li rendeno arti esteticamente belli da vedere: le piume. A volontà la ragazza è in grado di rendere le piume rigide o affilate come rasoi, potendole estrarre e lanciare a proprio piacimento approfittando anche dell'alta rigenerazione naturale del manto piumato e questa tecnica è su questo che si basa: irrigidimento ed espulsione.
    Concentrandosi qualche secondo, Kairi renderà le piume il più affilate possibili e compirà una spazzata con le ali andando a spararle, letteralmente, in tutta un'area frontale di 180° davanti a sé. Queste si comporteranno come dei semplici coltelli da lancio ed eventuali danni inflitti saranno solo di natura tagliente. Al contatto con una qualsiasi superficie, bersaglio od oltre i 3m le piume perderanno la loro rigidità.
    Danno: Lieve
    Costo: 40 PE
    Feather Dance. Lv2: La natura Mutant di Kairi le ha fatto il dono di un paio di ali dallo splendido e delicato piumaggio. La ragazza ne ha il totale controllo ovviamente ma nonostante questo, non è ancora riuscita ad utilizzarle per volare ma questo non vuol dire che non possa aprirla ed usarle per compiere scatti, salti ed aumentare in genere le proprie capacità acrobatiche. Ed è proprio su questo che si basa il momentaneo potenziamento di Kairi: utilizzando i propri arti aggiuntivi come enunciato poco prima, la ragazza vedrà la propria agilità momentaneamente aumentata per una durata massima di tre turni al termine dei quali sarà costretta a chiudere le ali per lasciarle riposare a causa dello sforzo.
    Effetto: Potenziamento Agilità
    Costo: 75% Agi Attivazione; 4% Agi Mantenimento
    Feather Bash. Lv2: Tecnica offensiva che sfrutta letteralmente le ali per colpire. L'unicità della ragazza le ha fatto questo dono ma l'esperienza le ha insegnato solo come usare il piumaggio, è raro che Kairi le usi per fare qualsiasi cosa se non estrarre piume ma in questo caso è disposta a fare uno sforzo. Approfittando del potere del suo Quirk, la ragazza indurisce il piumaggio al massimo delle sue capacità e ne approfitta per provare a colpire con le ali stesse usandole come se fossero armi contundenti. Una sorta di schiaffo alato. Niente di più, niente di meno.
    Danno: Medio
    Costo: 30 PE
    Focused Plumage. Lv2: Tecnica difensiva relativamente semplice che fa affidamento al proprio corpo, in particolare alle proprie ali ed al proprio piumaggio. Essendo queste a tutti gli effetti arti del suo corpo, come tale ha pensato di poterle usare per combattere e dato che la sua unicità le consente di indurire il piumaggio, è su questo principio che si basa la tecnica: concentrandosi solamente sulle ali, Kairi rafforzerà al massimo della sua capacità le piume delle stesse. A seguito della preparazione, la ragazza le dispiegherà per avvolgervisi ed improvvisare in questo modo uno scudo in grado di proteggerla da un attacco di lieve entità. La difesa protegge da un singolo impatto.
    Resistenza: Media
    Costo: 35 PE

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    NORIO TODA

    La ragazza propose di voler suonare in kimono prima o poi, e Norio si chiese se la cosa avrebbe creato dei problemi nel dover muovere le braccia in un certo modo, soprattutto nel caso del violino dove erano praticamente sempre alzate all'altezza delle spalle.
    « ... Potrebbe essere difficile, ma sarebbe sicuramente un'esibizione dall'aria molto... elegante, suppongo. Qualche canzone tradizionale sarebbe perfetta. » commentó. Ovviamente per lui quanto elaborato fosse l'abito che il musicista indossava non aveva molta importanza, ma capiva benissimo che avere una certa immagine che ti distingueva e rappresentava era comunque importante. Lui stesso non si presentava mai a suonare in qualche locale se non vestito impeccabilmente in abito elegante. Lui non poteva vederlo, ma tutti gli altri sí. Alla risposta sulle ali annuí leggermente, pensieroso.
    « Non potendo rendermene conto se non chiedendo direttamente, a meno che non siano ovvie, a volte temo di fare domande che per qualcuno potrebbero essere un argomento delicato... o semplicemente non ci penso. Grazie ai quirk le possibilitá sono infinite, e non posso certo chiedere a chiunque incontro se ha qualche caratteristica di cui dovrei essere a conoscenza. » spiegó con un sorrisetto divertito.
    L'argomentazione dell'altra sul silenzio dei terroristi aveva un suo senso.
    « Spero sia davvero come dice, e che abbiano ricevuto un colpo cosí duro che organizzarsi nuovamente sia loro impossibile. » sospiró.
    D'altronde piazzare e camuffare tutti quei distributori e quelle farfalle doveva aver richiesto una quantitá di tempo non indifferente.
    « Esatto, l'importante é essere riusciti a creare qualcosa che abbia reso la giornata a quelle persone un pó piú memorabile... e nessuna offesa. » rispose. La considerazione di Kairi era anche se lei non poteva saperlo azzeccatissima: quando Namiko era in vita aveva comunque lavorato per conto suo, e aveva collaborato con lei suonando il pianoforte in diverse sue canzoni, ma aveva preferito concentrarsi sull'aiutare la moglie ad avere successo piú che sé stesso. Forse era stato anche quello a non renderlo mai effettivamente famoso... ma gli era sempre andata bene cosí. Suonare nei locali gli piaceva, aveva comunque il suo piccolo seguito di nicchia... diventare famoso avrebbe richiesto viaggiare, venire chiamato ovunque... e soprattutto, una cosa che voleva assolutamente evitare era stato (e lo era ancora) l'acquistare popolaritá solo "grazie" alla sua condizione. Voleva essere conosciuto prima di tutto come un pianista, non come un pianista cieco.
    E poi restare "dietro le quinte" gli aveva permesso di passare molto piú tempo con sua figlia... sarebbe cresciuta con entrambi i genitori che viaggiavano in giro per il Giappone, sballottata da una parte all'altra... non sarebbe stata la stessa ragazza che era ora, sicuramente.
    Ascoltó interessato la spiegazione della ragazza sulle ali: umm, come avere dei capelli molto lunghi? Quello poteva immaginarlo, anche se i capelli non si potevano muovere... ma non era lo stesso anche per le piume? Non ne era sicuro, ma gli uccelli potevano muovere solo effettivamente le ali, non le singole piume... o no? Avrebbe dovuto informarsi.
    Alla richiesta dell'altra allungó un pó esitante la mano destra, dapprima come se volesse toccare qualcosa, poi correggendosi e voltandola con il palmo rivolto verso l'altro.
    Nel sentire l'oggetto che vi era stato posato alzó le sopracciglia e per un attimo sembró quasi aprire gli occhi, in un moto naturale di istintiva sorpresa. Gli aveva dato una sua piuma?
    Lo trovava... piuttosto personale e intimo come gesto, un pó come dare una propria ciocca di capelli a qualcuno. Ma forse, proprio perché era abituata ad averle, per la ragazza era naturale e nulla di speciale. Sorrise nel sentirle dire che ci aveva addirittura adornato il proprio archetto, mentre stringeva la piuma tra pollice e indice, concentrandosi sulla texture. Era molto morbida e liscia; immaginava che come i capelli si sporcassero facilmente, e che prendersene cura doveva richiedere del tempo e dell'impegno e del tempo non indifferente.
    « Viola e rosso... » mormoró, quasi tra sé e sé, passando il pollice sulla punta della piuma, lungo tutto il rachide e fino al calamo in fondo,piú duro e rigido.
    Associava il viola e soprattutto il rosso ad oggetti caldi, morbidi e confortevoli, una sensazione ben diversa da quella che avrebbe provato se gli avesse detto che erano bianche. E chissá come doveva essere non poter dormire sulla schiena... sorrise leggermente alla citazione mitologica dell'altra.
    « Poter imparare a volare... deve essere una bella sensazione, ma ammetto che mi farebbe paura. A mezz'aria non avrei nessuna sensazione della direzione se non la gravitá... certo, non ci sarebbero nemmeno ostacoli contro cui sbattere.» ridacchió. No, lui era ben felice di rimanere con i piedi per terra, peró... se avesse usato il suo quirk su qualcuno - o qualcosa- in grado di volare, avrebbe potuto provare un pó cosa si provava? In tutta sicurezza, restando con i piedi ben piantati per terra... anche se, dato il raggio d'azione massimo del suo quirk, la sensazione sarebbe durata poco meno di un istante... e sarebbe stato un pó difficile usare il suo quirk su un piccione o gabbiano se non sapevi dove era... ok no, era una idea ridicola.
    ... ma comunque qualcosa da tenere in mente.
    « E a proposito di ali... » commentó, passando a qualcosa di piú leggero e di interesse per entrambi, di nuovo la musica.
    « Ha sentito del concerto di Castiel Leroy e altri artisti che si terrá al Tokyo Dome a fine marzo? La trovo una bella iniziativa, fortunatamente sono riuscito a recuperare due biglietti. Spero di godermi una bella serata, sará interessante seguire le esibizioni di cosí tanti artisti e generi diversi. »
    45 y/o | PIANIST | SCHEDA
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    Più che un'esibizione con un kimono, quello che Kairi alla fine aveva sognato da piccola era poter suonare il suo amato violino mentre volava. Si divertiva ad immaginare lo sguardo delle persone nel godersi la sua musica ed all'improvviso vederla spalancare le ali per librarsi da terra anche solo di un metro le metteva una certa eccitazione che conteneva solamente perché consapevole che al momento non si trattasse di altro che di una semplice fantasia.
    Fantasia fino ad un certo punto però, cosa le avrebbe proibito di farlo una volta imparato ad usare le sue ali come più di un semplice elemento ornativo e mezzo con cui poter sparare piume o proteggersi? E perché no, magari anche in kimono. « Difficile? Dice? Credo il contrario, potrebbe bastare limitare i movimenti alla fine. Però elegante, sono d'accordo, a patto che sia consona con ciò che si suona: credo servirebbe molta più preparazione per il vestiario che per il brano in sé. » Non si trattava solo del vestito ma anche dell'acconciatura, del trucco, di ogni minimo dettaglio che rendesse la musicista il più tradizionale possibile: indossare uno di quegli abiti e non corrispondere nel dettaglio a quelle figure che in passato lo portavano era quasi un mezzo delitto. Non che dovesse essere importante, non secondo i canoni di Kairi: finché il brano trasmetteva ciò che voleva trasmettere, chi lo eseguiva poteva anche permettersi di trovarsi vestito di stracci o niente.
    Non era meglio, di fronte ad un buon brano, chiudere gli occhi e lasciare che fosse la testa a trasmettere le immagini giuste? Chissà se anche una persona considerata come Norio la pensava così, si trattenne dal fare la domanda giusto perché l'uomo di fronte a lui non aveva scelta se non immaginare davvero e lasciarsi trasportare dalle note: se avesse potuto vedere, non avrebbe avuto la curiosità su cosa fosse il rumore che aveva sentito, no? Almeno era riuscita ad evitare una domanda su un gusto personale che l'avrebbe magari messa in una luce non ottimale.
    « Non può? Dice? Invece credo che proprio perché i quirk ormai offrono possibilità illimitate che da un lato possa anche valer la pena chiedere. Finché si tratta di cose puramente estetiche, insomma: che male c'è? Non ha idea di quanti bambini mi chiedano e mi abbiano chiesto se sono vere o no, di sicuro non l'hanno fatto con malizia. Come non lo avrebbe fatto lei, ecco. » La risposta più difficile da dare in quei casi era quella alla domanda se sapeva volare, nel suo vicinato - o meglio quello dei suoi genitori - c'era una bambina che le chiedeva sempre di portarla a fare un giro ma tutte le volte doveva farla rimanere male dicendo che ancora non le fosse permesso farlo.
    Deludere un bambino così non le faceva bene al morale, non poteva però far altrimenti dato che non era nelle sue possibilità. Contava però a breve di riuscirci ed almeno avrebbe potuto regalare un sorriso in un altro modo, sempre ammesso e non concesso che le dicessero di poter svolazzare in relativa tranquillità all'interno della città, ecco.
    Non volle rispondere all'argomento sui terroristi perché le parve che la frase di Norio fosse una bella chiusa. Rispondere ad una "speranza" era una cosa che ancora non era nelle sue capacità, che non si poteva permettere di fare dato che non ne aveva le competenze e soprattutto in questo momento non era compito suo: diversi Pro avevano dato le loro parole su questo caso ed avevano tentato di rassicurare il più possibile le persone, un'eventuale risposta di Kairi sarebbe sembrato quasi un mezzo grido di fronte a quello di una persona armata da un megafono da stadio. Inutile.
    « La metà delle persone che suonano diventa competitiva quando arriva qualcuno che si unisce a loro, come se volesse far più bella figura. Non è simpatico eppure mi piace pensare che da un lato sia un mezzo stimolo: ne può nascere qualcosa di artisticamente complesso e ben fatto. Come fare sempre un passetto avanti arrivando a migliorarsi un pochino di più. » Ticchettò con le dita sul tavolino riflettendoci, la competizione ci poteva stare se si trattava di un'esibizione da strada e riusciva anche a reggerla. Solo quella però, quella da palcoscenico un po' meno soprattutto perché aveva un peso diverso: il "no" di una folla di passanti non contava quanto quello di una giuria che poteva cambiarti la vita, giusto?
    Dal suo punto di vista era meno scoraggiante. « La collaborazione però migliora sempre il risultato finale, sono contenta non l'abbia presa come una questione di principio. »
    La questione della piuma Norio l'aveva interpretata bene: era diventato talmente normale per lei avere le ali e saperle parte del suo corpo, che le piume non erano quasi per niente un qualcosa di personale soprattutto perché era avvezza ormai a lanciarle. Come poteva affezionarsi a qualcosa che poteva perdere da un momento all'altro? Facevano parte delle ali, certo, ma la consapevolezza che ricrescessero con una velocità disarmante la rendeva molto meno possessiva su quel punto: diversa era l'immagine dato che comunque ci doveva vivere, non sapeva però perché ma quando ne staccava una, quella dopo ricresceva nelle stesse identiche condizioni. Doveva lavorare anche lì, le era venuta in mente una cosa che poteva tornarle utile.
    Sperava solo di ricordarsela di lì all'arrivo a casa. « Onestamente non vedo l'ora di imparare a volare, sperando mi permettano di farlo anche per gli spostamenti semplici. Risparmiare il treno per andare a casa dai miei quando libera sarebbe un bel passo avanti. » Ridacchiò pure lei, anche se si trattava di un piccolo vantaggio era sicura che nessuno avrebbe sindacato nel momento in cui l'associazione le avrebbe detto "vai libera". Il fatto però che Norio non avrebbe saputo orientarsi però la bloccò, stava per dire "se solo ci vedesse allora non credo avrebbe problemi".
    Ehi, stava riuscendo ad inchiodare sulle frasi scomode molto più in fretta e si morse appena la bocca, il labbro inferiore, lo stava davvero facendo? Sospirò, assumendo un tono molto, molto timido e dubbioso: sperava che non se la prendesse. « Quello penso dipenda, e le chiedo scusa se le mancherò di rispetto, non è assolutamente mia intenzione, dalla sua condizione. Se non sono troppo indiscreta, posso chiederle cosa "vede" di solito? Non è obbligato a rispondermi, anzi sono consapevole che potrei essere abbastanza rude. » Per fortuna che poi dopo parò del concerto, almeno era un argomento che poteva rallegrare un po' il tono se non fosse per il fatto che lei, i biglietti, non era riuscita a recuperarli.
    Lo invidiava un po'.
    « Che fortuna! Io ho provato a prenderne uno però non ce l'ho fatta, sono stata un po' sfortunata a riguardo e per non soffrire ulteriormente, ho deciso di non guardare gli altri invitati: l'invidia mi mangerebbe troppo dentro. Però sono contenta per lei, sperando il suo orecchio critico non le faccia ascoltare le canzoni senza notare i difetti di un'esibizione dal vivo. » Se la rise appena, era difficile che una canzone suonata e cantata dal vivo fosse uguale a qualcosa di registrato, qualche difetto poteva esserci ma la divertiva il pensiero che qualcuno potesse andare lì solo per sentire quei dettagli e metterli a nudo.

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    Double Daggers. Lv2: Approfittando dell'alta rigenerazione del suo manto piumato, Kairi afferra due piume da una qualsiasi delle proprie ali dopo aver sfruttato parte delle proprie energie per renderle rigide ed affilate come rasoi. Una volta estratte, queste verranno scagliate contro un nemico venendo usate come dei veri e propri pugnali da lancio, cercando di ferirlo.
    Il rafforzamento delle piume è temporaneo e svanirà dopo che queste avranno colpito una qualsiasi superficie (o eventualmente il bersaglio) oppure dopo aver compiuto un tragitto di 3m in linea retta.
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    Feather Rain. Lv2: L'unicità di Kairi non si basa solo sul possesso di ali, si basa anche su ciò che li rendeno arti esteticamente belli da vedere: le piume. A volontà la ragazza è in grado di rendere le piume rigide o affilate come rasoi, potendole estrarre e lanciare a proprio piacimento approfittando anche dell'alta rigenerazione naturale del manto piumato e questa tecnica è su questo che si basa: irrigidimento ed espulsione.
    Concentrandosi qualche secondo, Kairi renderà le piume il più affilate possibili e compirà una spazzata con le ali andando a spararle, letteralmente, in tutta un'area frontale di 180° davanti a sé. Queste si comporteranno come dei semplici coltelli da lancio ed eventuali danni inflitti saranno solo di natura tagliente. Al contatto con una qualsiasi superficie, bersaglio od oltre i 3m le piume perderanno la loro rigidità.
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    Feather Dance. Lv2: La natura Mutant di Kairi le ha fatto il dono di un paio di ali dallo splendido e delicato piumaggio. La ragazza ne ha il totale controllo ovviamente ma nonostante questo, non è ancora riuscita ad utilizzarle per volare ma questo non vuol dire che non possa aprirla ed usarle per compiere scatti, salti ed aumentare in genere le proprie capacità acrobatiche. Ed è proprio su questo che si basa il momentaneo potenziamento di Kairi: utilizzando i propri arti aggiuntivi come enunciato poco prima, la ragazza vedrà la propria agilità momentaneamente aumentata per una durata massima di tre turni al termine dei quali sarà costretta a chiudere le ali per lasciarle riposare a causa dello sforzo.
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    Feather Bash. Lv2: Tecnica offensiva che sfrutta letteralmente le ali per colpire. L'unicità della ragazza le ha fatto questo dono ma l'esperienza le ha insegnato solo come usare il piumaggio, è raro che Kairi le usi per fare qualsiasi cosa se non estrarre piume ma in questo caso è disposta a fare uno sforzo. Approfittando del potere del suo Quirk, la ragazza indurisce il piumaggio al massimo delle sue capacità e ne approfitta per provare a colpire con le ali stesse usandole come se fossero armi contundenti. Una sorta di schiaffo alato. Niente di più, niente di meno.
    Danno: Medio
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    Focused Plumage. Lv2: Tecnica difensiva relativamente semplice che fa affidamento al proprio corpo, in particolare alle proprie ali ed al proprio piumaggio. Essendo queste a tutti gli effetti arti del suo corpo, come tale ha pensato di poterle usare per combattere e dato che la sua unicità le consente di indurire il piumaggio, è su questo principio che si basa la tecnica: concentrandosi solamente sulle ali, Kairi rafforzerà al massimo della sua capacità le piume delle stesse. A seguito della preparazione, la ragazza le dispiegherà per avvolgervisi ed improvvisare in questo modo uno scudo in grado di proteggerla da un attacco di lieve entità. La difesa protegge da un singolo impatto.
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    NORIO TODA

    L'uomo rifletté sulle parole della ragazza sovrappensiero.
    « Piú che non potere, forse é semplicemente che non ne sento il bisogno. Se sono cose importanti, come una coda che richierei di calpestare, la cosa tende a venire menzionata nelle conversazioni. O meglio... dovrei chiedere a tutte le persone che incontro di descriversi, e la cosa puó mettere un pó a disagio entrambe le parti. L'altra parte perché magari non se lo aspettavano e non sanno come farlo, e io perché... beh, non so se risulterá scortese dirlo, ma mi troverei costretto a dover memorizzare un mucchio di dettagli come colore di capelli, occhi ed altro che per me... semplicemente non significano molto. Sono solo... informazioni in piú, come il numero di cellulare, o il compleanno di qualcuno. Preferisco concentrarmi su altri dettagli. La voce, i rumori che circondano la persona, come si comporta...» spiegó lentamente, cercando di far capire che, per lui che era abituato a non avere a disposizione tutte quelle informazioni che altre persone potevano carpire con una occhiata, doverle chiederle esplicitamente era uno sforzo ulteriore piú che un aiuto, e dava in risposta poco che gli tornasse effettivamente utile. A cosa gli sarebbe servito a sapere che una persona aveva i capelli rossi, gli occhi neri o due corna sulle fronte? Preferiva concentrare la sua attenzione su altro, piccoli dettagli che aveva imparato a cogliere con gli anni: come parlava la persona? Lentamente o tutto d'un fiato? Stava ferma o si muoveva in continuazione? Molta gente nemmeno si rendeva conto di quanti piccoli rumori si creavano anche solo semplicemente stando seduti a un tavolo. C'erano quelli che giochicchiavano con le chiavi o con il cellulare, rigirandoseli tra le mani, quelli che facevano dondolare una gamba, quelli che non sembravano riuscire a stare fermi due secondi senza aggiustarsi giacca e vestiti, facendoli frusciare in continuazione.
    « Ogni tanto una "competizione" non mi dispiace, devo ammetterlo. Dipende molto peró dalla situazione... e dal fatto che in effetti, di solito sono sempre quello che "riceve sfidanti" che non ad inserirsi. »
    Una piccola pausa seguita da una risatina.
    « Sarebbe un pó difficile farlo con un pianoforte. » commentó, anche se l'immagine mentale che ne era uscita era piuttosto spassosa.
    « Immagino che una volta che avrá una licenza non dovrebbe essere un problema... credo? » commentó, prima di sorridere leggermente alla domanda della ragazza. Aah, eccola.
    « Nessuna offesa: se avessi ricevuto uno yen per ogni volta che me l'hanno posta, sarei ricco. Eppure per quante volte me lo chiedano non so ancora come spiegarlo in modo soddisfacente. » rispose, prima di spostare delicatamente il piatto della torta ormai vuoto e piegarsi leggermente in avanti sul tavolo, posando il mento su una mano.
    « La risposta piú semplice per me ma anche pare incomprensibile é... "niente". Non vedo... nero, o buio, come mi hanno chiesto altri e che succede quando chiudono gli occhi, ma... niente. Vedere "nero" é comunque la percezione dell'assenza di luce, mentre la mia cecitá é assoluta: gli occhi non percepiscono in nessun modo ne la luce ne la sua assenza, quindi non vedo nulla. Il modo piú strano ma efficace che ho trovato per spiegarlo é... lei cosa prova se tenta di vedere... non so, dai suoi capelli? Le ali? Un braccio? Nulla, giusto? Perché non ha occhi lí, ovviamente. »
    Una pausa.
    « ... almeno spero per lei, perché avere occhi in punti del genere suona parecchio sconveniente e doloroso. » aggiunse dopo un attimo, prima di scuotere la testa.
    « E' difficile da spiegare quanto lo é per chi vede spiegarmi cosa é un colore... o un materiale trasparente. Puó provarci, puó fare un paragone con gli altri sensi dicendomi che il rosso é caldo come il fuoco, ma é comunque una approssimazione. Se invece intendeva come... "percepisco" il mondo, é principalmente attraverso il suono, le vibrazioni e il tatto. Anche l'odore, suppongo... anche se in misura molto minore rispetto agli altri tre. »
    Si fermó dopo un attimo, riflettendo. Con il suo quirk, aveva una - per quanto minuscola, spesso confusionaria e frammentaria - idea di cosa significava vedere, e supponeva che, come poteva leggere i sensi altrui, poteva fare anche il contrario e far provare a qualcun altro per qualche istante cosa significava non poter vedere, ma la riteneva una cosa piuttosto crudele da fare.
    Ah, e illegale, ovviamente.
    « Non so quanto abbia risposto alla sua domanda... » sorrise appena, un sorrisetto di scuse.
    « ... ma immagino che come per lei sia normale avere le ali e difficile spiegare cosa significa averle, lo é per me spiegare cosa... "sento", piú che vedere.» detto questo prese un ultimo sorso di té dalla tazza, ridacchiando poi al commento dell'altra.
    « Aah, mi spiace. Spero almeno possa seguire la live, o comunque donare per la buona causa del concerto... e no, ho intenzione di godermi semplicemente lo spettacolo. »
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    La prima risposta di Norio era con tutta probabilità il frutto di anni ed anni ed anni di esperienza in questo tipo di disabilità. Magari i primi tempi, da ragazzo - dando per assunto che fosse cieco sin dalla tenera età - poteva essere frequente per lui fare domande su ciò che avesse intorno anche per capire, lasciando però in mente a Kairi una domanda: come poteva aver presente cosa fosse qualcosa se non l'aveva mai visto? Ora che ci pensava gli aveva detto, Kairi, che quel rumore che aveva sentito fossero delle ali ma come poteva avere l'immagine di un paio di ali in mente?
    Esisteva l'alfabeto braille, certo, però potevano dei libri appositi avere lo stesso effetto? Si domandò, a quel punto, come avesse "acquisito" Norio la sua cecità tuttavia prima di porre questa domanda le avrebbero dovuto strappare a forza tutte le piume dalle ali una ad una e considerando che le ricrescevano quasi istantaneamente, di tempo ne sarebbe dovuto passare.
    Stessa domanda, però, poteva valere per i colori: come poteva conoscerli se non di nome? Ecco perché si era rifugiato nella musica, almeno era questo che la ragazza si era messa a pensare, per poter sopperire a quella mancanza e poter comunque usare la testa in modo consono lasciando che ci fosse quel viaggio costante di fantasia che Kairi associava alle note ogni singola volta.
    « E' comprensibile, lo capisco. » Non doveva esser facile andare a chiedere a qualcuno un dettaglio, grande o piccolo che fosse, che potesse aiutare a capire qualche caratteristica fisica di una persona nonostante non fosse quasi necessario. Inoltre anche dall'altro lato, come detto da lui, l'attenzione nel descriversi affinché lui capisse poteva essere quasi imbarazzante: la scelta delle giuste parole, in questo contesto, era fondamentale e fare dei paragoni poteva essere tutto sommato inutile. « I suoni sono più utili di qualche informazione inutile, insomma. » A che gli sarebbe servito assimilare il suo nome, per fare un esempio, a delle ali se nemmeno le poteva vedere? Affiancarla al suono della voce era molto più semplice.
    E rapido, altrimenti se un giorno l'avesse reincontrata avrebbe dovuto chiederle "ma sei quella Kairi con le ali?". Scomodo e tedioso. Una persona non vedente e che era estremamente avvezza ai suoni, però, sarebbe potuta essere un'analista eccezionale dato che si può capire molto di una persona dal suo modo anche solo di parlare, dalla tonalità della voce e da altri piccoli micro suoni che possono essere emessi in qualsiasi modo immaginabile e magari senza rendersene nemmeno conto: esistevano delle persone, per dire, che mugugnavano mentre mangiavano e se non glielo si faceva presente nemmeno l'avrebbero mai scoperto. Oppure chi, mentendo, si lasciava andare a dei versetti nervosi: insomma la voce era la fonte di tante, tante sfaccettature che non si potevano notare se non concentrandosi e di certo per chi non poteva far affidamento sulla vista, questo poteva essere un modo abbastanza proficuo per avvicinarsi alle persone. O anche solo non essere ogni volta un estraneo che non si ricordava niente.
    « La prossima volta che mi capiterà di incontrarla, allora, farò in modo che colga la mia sfida. Da quanto è che non le capita di doverne cogliere una invece di lanciarla? Gliene proporrei una adesso, ma sono abbastanza sicuro di perderla considerando che non sarebbe altro il riconoscere delle note. » Ridacchiò pensando alla pessima figura che avrebbe fatto: un pianoforte, con tutti quei tasti, doveva avere di sicuro più note delle corde di un violino e sarebbe stata facilmente alla mercé dell'uomo che l'avrebbe smontata in quattro e quattr'otto. « Alla fine niente le proibisce di chiedere se uno dei tanti pianoforti della città è nelle vicinanze, no? Oppure quando è in vena potrebbe portarsi dietro una di quelle pianole portatili. So che non è la stessa cosa ma quando la voglia di suonare prende, non ci si può fare niente. » Chissà se per un pianista l'idea di suonare una pianola elettrica era un mezzo sacrilegio o meno, non ne aveva la più pallida idea. Magari glielo avrebbe detto ora Norio e Kairi avrebbe finito a scusarsi di qui ai prossimi cinque minuti, almeno non era tanto fuori tema, no?
    E si sentì un pochino in colpa quando le disse che quella era la domanda più frequente che gli rivolgevano, poteva anche avere senso così come la risposta che era perfettamente in linea con i pensieri che aveva avuto la ragazza poco fa: cosa poteva vedere se non aveva presente nemmeno a cosa corrispondesse il nome di un colore? Magari gli si poteva spiegare che l'assenza di luce corrispondeva al nero, ma poi? Era possibile affibbiarli a delle sensazioni, ciò non cambiava il fatto che non fosse fattibile il semplice fargli capire cosa fosse, per fare un esempio, l'azzurro. Difficile ma, soprattutto, sgradevole da fare dato che sarebbe stato trattarlo come un ragazzino che non sapeva come fosse il mondo.
    Doveva essere scomodo avere degli occhi ma far come se non ci fossero, come avere dei buchi vuoti. Anzi, sicuramente lo era dato che non a caso si parlava di disabilità. « No, ha colto bene la mia domanda. Per fortuna non le ho mancato di rispetto, mi sarebbe dispiaciuto. » Si appoggiò una mano al petto tirando un leggero sospiro di sollievo, nonostante la risposta non fosse delle più allegre. Soddisfacente di sicuro dato che le aveva permesso di vedere - scusate - quel tipo di mondo con degli occhi diversi - scusate di nuovo - eppure ora che l'aveva appreso sentiva che sarebbe stato meglio farsi i fatti suoi.
    Non doveva essere bello per una persona parlare di ciò che la rendeva diversa agli occhi degli altri e non quel tipo di differenza che poteva costituire un quirk come il suo: una differenza spiacevole, quella che ti porta della compassione non necessaria. Lasciare il posto sul bus, per fare un esempio sciocco, era buon senso ma dire tutte le volte "poverino" era davvero brutto.
    Era convinta che nessuna delle persone in possesso di disabilità volesse cose del genere. « Ed è stato più che esaustivo, è difficile descrivere qualcosa che fa parte della quotidianità. » E poi aveva perfettamente colto nel segno: se le avessero chiesto cosa provava a portare delle ali, avrebbe risposto tranquillamente "niente di ché" con una naturalezza impressionante. Un conto era magari chiederle cosa volesse dire volare, quello era già differente, ma portarle era una domanda a cui non sapeva rispondere.
    E per fortuna il discorso varò abbastanza in fretta su quel concerto che aveva cercato di far suo con dei biglietti, le era andata decisamente male e non era riuscita a farsi sorridere dalla sorte: i biglietti erano andati fin troppo velocemente a ruba e solo nel vedere che entrando nel sito pochi minuti dopo era già tutto esaurito l'aveva lasciata con un certo amaro in bocca. Un po' come steccare una nota nel bel mezzo di un'esibizione accettabile. « Per la live farò il possibile, se riuscissi a vederla con qualche compagna di classe mi sentirei meno fangirl: non riesco a trattenermi di fronte a della buona musica anche se forse potrei spaventarle. Nessuna di loro mi ha ancora vista completamente immersa nelle note e--- » Parlando del diavolo, si interruppe sentendo il telefono vibrare. Sentiva di essersi dimenticata qualcosa e fino a quel momento non era riuscita a qualificare bene la sensazione ma di fronte alla vibrazione ebbe un'epifania quasi subito. « Oh ho. » Ora che ci pensava, aveva in effetti dato appuntamento a qualche amica di trovarsi in quella zona.
    E se n'era dimenticata. « Chiedo scusa un secondo. » Avrebbe controllato giusto per dare un seguito a quella sensazione e---cavolo erano loro. E Kairi era ben oltre l'orario di ritrovo. Strinse i denti tirando l'aria, quello era dolore psicologico che la riportava alla realtà. « Le devo chiedere immensamente scusa signor Toda, mi ero dimenticata di avere un appuntamento: mi spiace, dovrei abbandonarla. »
    Le dispiaceva davvero, parlare di musica con qualcuno le capitava talmente di rado che per una volta avrebbe voluto rimanere anche se eguardando più realisticamente if atti si trattava di rimanere a conversare con uno sconosciuto di fronte al trovarsi con delle persone che aveva frequentato sino ad ora. Di sicuro avrebbe capito.
    Sperava. Ma prima di tutto, la cortesia. « Quanto le devo per la mia parte di conto? » Non aveva intenzione di scappare con le piume tra le gambe scroccando un té con la scusa di parlare di musica con qualcuno.

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    Double Daggers. Lv2: Approfittando dell'alta rigenerazione del suo manto piumato, Kairi afferra due piume da una qualsiasi delle proprie ali dopo aver sfruttato parte delle proprie energie per renderle rigide ed affilate come rasoi. Una volta estratte, queste verranno scagliate contro un nemico venendo usate come dei veri e propri pugnali da lancio, cercando di ferirlo.
    Il rafforzamento delle piume è temporaneo e svanirà dopo che queste avranno colpito una qualsiasi superficie (o eventualmente il bersaglio) oppure dopo aver compiuto un tragitto di 3m in linea retta.
    Danno: Medio
    Costo: 30 PE
    Feather Rain. Lv2: L'unicità di Kairi non si basa solo sul possesso di ali, si basa anche su ciò che li rendeno arti esteticamente belli da vedere: le piume. A volontà la ragazza è in grado di rendere le piume rigide o affilate come rasoi, potendole estrarre e lanciare a proprio piacimento approfittando anche dell'alta rigenerazione naturale del manto piumato e questa tecnica è su questo che si basa: irrigidimento ed espulsione.
    Concentrandosi qualche secondo, Kairi renderà le piume il più affilate possibili e compirà una spazzata con le ali andando a spararle, letteralmente, in tutta un'area frontale di 180° davanti a sé. Queste si comporteranno come dei semplici coltelli da lancio ed eventuali danni inflitti saranno solo di natura tagliente. Al contatto con una qualsiasi superficie, bersaglio od oltre i 3m le piume perderanno la loro rigidità.
    Danno: Lieve
    Costo: 40 PE
    Feather Dance. Lv2: La natura Mutant di Kairi le ha fatto il dono di un paio di ali dallo splendido e delicato piumaggio. La ragazza ne ha il totale controllo ovviamente ma nonostante questo, non è ancora riuscita ad utilizzarle per volare ma questo non vuol dire che non possa aprirla ed usarle per compiere scatti, salti ed aumentare in genere le proprie capacità acrobatiche. Ed è proprio su questo che si basa il momentaneo potenziamento di Kairi: utilizzando i propri arti aggiuntivi come enunciato poco prima, la ragazza vedrà la propria agilità momentaneamente aumentata per una durata massima di tre turni al termine dei quali sarà costretta a chiudere le ali per lasciarle riposare a causa dello sforzo.
    Effetto: Potenziamento Agilità
    Costo: 75% Agi Attivazione; 4% Agi Mantenimento
    Feather Bash. Lv2: Tecnica offensiva che sfrutta letteralmente le ali per colpire. L'unicità della ragazza le ha fatto questo dono ma l'esperienza le ha insegnato solo come usare il piumaggio, è raro che Kairi le usi per fare qualsiasi cosa se non estrarre piume ma in questo caso è disposta a fare uno sforzo. Approfittando del potere del suo Quirk, la ragazza indurisce il piumaggio al massimo delle sue capacità e ne approfitta per provare a colpire con le ali stesse usandole come se fossero armi contundenti. Una sorta di schiaffo alato. Niente di più, niente di meno.
    Danno: Medio
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    Focused Plumage. Lv2: Tecnica difensiva relativamente semplice che fa affidamento al proprio corpo, in particolare alle proprie ali ed al proprio piumaggio. Essendo queste a tutti gli effetti arti del suo corpo, come tale ha pensato di poterle usare per combattere e dato che la sua unicità le consente di indurire il piumaggio, è su questo principio che si basa la tecnica: concentrandosi solamente sulle ali, Kairi rafforzerà al massimo della sua capacità le piume delle stesse. A seguito della preparazione, la ragazza le dispiegherà per avvolgervisi ed improvvisare in questo modo uno scudo in grado di proteggerla da un attacco di lieve entità. La difesa protegge da un singolo impatto.
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    Norio annuì alle parole della ragazza.
    « Esattamente. Preferisco concentrarmi sul ricordare informazioni più utili per me su quella persona, come hobby, musica o libri preferiti, cose di questo genere...» rispose. Erano quelle, alla fine, che dicevano molto di più su quella persona per lui rispetto a qualsiasi dettaglio dell'aspetto fisico.
    « L'ultima sfida che ho colto... sarebbe quando mia figlia mi ha dato un ukulele e sfidato a imparare a suonarlo.» ridacchió dopo un attimo.
    « È divertente. Però immagino di poterlo fare, si. Potrei compare una pianola elettrica.»
    Poteva essere un'idea, anche se erano comunque un po' ingombranti da portare in giro... o forse era solo lui che non ci era abituato. Avendo effettivamente sempre dietro il bastone ad occupargli una mano, preferiva avere l'altra libera... o comunque non portare con sé cose ingombranti, visto che aveva già il bastone di piuttosto lungo ad "occupare" abbastanza spazio intorno a lui.
    Udì una vibrazione provenire da di fronte a sé e immagino fosse il telefono dell'altra. Evidentemente aveva qualche impegno a cui doveva recarsi.
    « Nessun problema, è stato un piacere.» rispose, prima di sorridere leggermente.
    « Credo... farebbe prima a chiedere alla cassa dicendo il numero del tavolo.» disse con delicatezza dopo un attimo. Anche se si ricordava cosa aveva ordinato (e doveva ammettere che al momento gli sfuggiva), non sapeva quanto costava... e ovviamente non poteva leggerlo né sul menù né sullo scontrino, se era già stato portato al tavolo.
    « Io resterò qui ancora un po'.» aggiunse, rimettendosi comodo sulla sedia. Magari poteva ordinare un'altra fetta di torta.
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    A te il post di chiusura, grazie mille per la role!

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    Un...ukulele? Sua figlia suonava? Anche se non fosse stato così, la sfida lanciatagli era decisamente simpatica: una persona abituata a suonare uno strumento difficilmente riuscirà ad improvvisarne uno completamente diverso e dato che si parlava di pianoforte ed uno strumento a corde percosse beh, già solo la sensazione in mano era differente. Sarebbe stato già più facile per Kairi riuscirci e non era nemmeno detto che il risultato fosse eccellente considerando che si trattava anche di un'impugnatura e metodo di suono diverso, era confidente però nel riuscirci con relativamente poche difficoltà. Qualcuna sì, ma non troppissime pensava: alla fine la posizione delle note sulle corde era la stessa, no? « E chi ha vinto la sfida? » Era interessante, dal suo punto di vista, capire se un musicista era in grado di suonare qualche altro strumento originariamente fuori dalle sue competenze. Kairi, per dire, non sarebbe mai riuscita ad esprimere musica sul pianoforte che Norio era solito suonare, era proprio differente: i tasti, la posizione del corpo, il coordinamento tra le due mani...avrebbe auto bisogno di un sacco di concentrazione per riuscire a muovere contemporaneamente le dita non corrispondenti.
    Nonostante il violino le richiedesse questo, l'idea di muovere allo stesso tempo due dita della mano destra ed altre due dita completamente diverse della sinistra la metteva un po' in difficoltà, non era convinta ce l'avrebbe fatta. Inoltre anche trovarsi di fronte ad un tipo di suono differente avrebbe richiesto un piccolo adattamento al quale non avrebbe fatto fronte subito.
    Insomma, un pianoforte per lei sarebbe stato estremamente difficile da usare. « Non so se esistano delle borse che permettano di portarla dietro sulla schiena, una pianola. » C'erano davvero? Immaginava che avere comunque costantemente entrambe le mani occupate mentre camminava non era poi comodissimo, chissà se esisteva una sorta di borsa zainetto per quello strumento.
    E poi insomma, gli avrebbe permesso di potersi sfogare in qualsiasi momento: se un giorno avesse deciso di star fuori per tanto tempo con il bel tempo correndo il rischio di annoiarsi, quello gli avrebbe permesso di trascorrere qualche minuto in più. Non era necessario dover suonare per gli altri, se non sbagliava quel tipo di strumento aveva un jack capace di trasmettere solo nelle cuffie e permettere solo a lui di suonare e, chissà, magari esercitarsi su qualche brano nuovo.

    E per fortuna non se l'era presa per l'interruzione improvvisa, almeno non era stata immediatamente dopo aver accettato il suo invito. Erano riusciti a fare una piccola chiacchierata ed era anche riuscita a sentire il punto di vista di un cittadino che quel giorno aveva vissuto il dramma di Tokyo vedendolo non dalla parte dell'Accademia: non era di certo campione dell'opinione pubblica, però aveva riscontrato qualche tipo di idea che aveva già sentito in giro e che lei stessa a volte si era trovata a pensare riuscendo, però, a trovarci subito di fronte le giuste motivazioni per andare avanti ed anzi impegnarsi di più dal punto di vista accademico, mettere più impegno nei suoi studi e nella sua preparazione. La fiducia negli eroi non era mai stata persa, cogliere all'improvviso qualcuno non significava che quel qualcuno fosse propriamente incapace di continuare a fare il proprio lavoro.
    « Giusto, ha ragione. » Era riuscita in qualche modo a fare una piccola figuretta proprio ora alla fine nonostante ce l'avesse quasi fatta a scamparla: era stata così attenta che le ultime battute (e un po' anche la fretta) l'avevano fregata. Oh beh, ormai era andata anche se non era proprio un errore grossolano: le era parso un abituale del negozio, dunque magari poteva aver imparato anche i prezzi, no? Per farsi perdonare, avrebbe pagato il conto lei. Alla fine l'aveva fatta divertire con quell'esibizione musicale in mezzo alla strada e le aveva dato un'opportunità che difficilmente capitava. Un ringraziamento a modo suo. « La ringrazio per la chiacchierata, spero di reincontrarla in un'occasione simile. La prossima volta proverò a sfidarla io. »
    Lo salutò con un sorriso che comunque non avrebbe potuto vedere, poco importava: era intuibile anche senza guardare dal tono della voce che era stata contenta di aver avuto questa occasione. Alla cassa avrebbe pagato il conto per intero prima di uscire ed andare all'appuntamento di cui si era bellamente dimenticata.
    Senza volare.
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    Il rafforzamento delle piume è temporaneo e svanirà dopo che queste avranno colpito una qualsiasi superficie (o eventualmente il bersaglio) oppure dopo aver compiuto un tragitto di 3m in linea retta.
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    Concentrandosi qualche secondo, Kairi renderà le piume il più affilate possibili e compirà una spazzata con le ali andando a spararle, letteralmente, in tutta un'area frontale di 180° davanti a sé. Queste si comporteranno come dei semplici coltelli da lancio ed eventuali danni inflitti saranno solo di natura tagliente. Al contatto con una qualsiasi superficie, bersaglio od oltre i 3m le piume perderanno la loro rigidità.
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    Nulla da segnalare, molto cute Kairi che tiene le ali semiaperte per occupare più spazio e rendere più agevole la camminata anche per Norio. Avete fatto 22 post quindi prendete il bonus.

    Norio: +50exp +25exp
    Kairi: +50exp +25exp

    Chiudo!
     
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